Podcast Libia: Calma precaria dopo gli scontri di ieri. Ucciso un capo delle milizie
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’eliminazione di Abdulghani al Kikli, detto “Ghaniwa”, era pianificata da tempo. Questo il commento di molti a Tripoli dopo l’omicidio del comandante del Support Force Apparatus SSA, un delle milizie armate più potenti. Di ciò e degli scontri
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Robot Umanoidi in Ogni Casa: Huawei e UBTech Lanciano la Nuova Rivoluzione
Huawei Technologies e UBTech Robotics hanno unito le forze per accelerare l’impiego di robot umanoidi nelle fabbriche e nelle case cinesi. I giganti della tecnologia hanno firmato l’accordo lunedì a Shenzhen, il polo dell’innovazione meridionale dove hanno sede entrambe le aziende.
I partner intendono trasformare gli sviluppi di laboratorio in un prodotto di massa che troverà applicazione sia nell’industria che nella vita di tutti i giorni. Nell’ambito della cooperazione, le aziende creeranno fabbriche “intelligenti” in cui lavoreranno robot umanoidi. Contemporaneamente, gli ingegneri lavoreranno alla progettazione robot di servizio per la casa, sia su due gambe che su una piattaforma con ruote.
Cosa si nasconde dietro il lato oscuro della tecnologia?
Con il supporto di Huawei, UBTech costruirà un centro di innovazione in cui si concentrerà sullo sviluppo dell'”intelligenza incarnata”. Questo speciale tipo di intelligenza artificiale consente di combinare le funzioni cognitive con il corpo fisico, consentendo ai robot di interagire in modo più efficace con il mondo che li circonda e di comprenderlo meglio.
Gli sviluppi di Huawei costituiranno la base tecnologica della partnership. L’azienda fornirà i processori Ascend e Kunpeng per i sistemi di intelligenza artificiale e utilizzerà anche le sue piattaforme cloud e i suoi modelli linguistici di grandi dimensioni. Tutte queste tecnologie contribuiranno a creare una nuova generazione di robot capaci di risolvere complessi problemi intellettuali.
Come sottolineato dai rappresentanti di entrambe le aziende, l’alleanza consentirà a Huawei di unire la propria esperienza nell’intelligenza artificiale e nel cloud computing con gli sviluppi specializzati di UBTech, leader riconosciuto nella creazione di robot di servizio “intelligenti“.
Il mercato ha reagito positivamente alla notizia della collaborazione: le azioni di UBTech sono aumentate di quasi il 10% il giorno dell’annuncio. Anche l’indice Hang Seng ha registrato la sua migliore performance dall’inizio di marzo, registrando un aumento del 3%. Gli analisti sostengono che questo ottimismo è dovuto in gran parte al miglioramento delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
La nuova partnership rafforzerà la posizione di Huawei nel mercato cinese della robotica in rapida crescita. La società di consulenza LeadeRobot prevede che il mercato nazionale dei robot potrebbe raddoppiare quest’anno, raggiungendo i 5,3 miliardi di yuan (732 milioni di dollari).
I robot umanoidi saranno uno dei principali motori di questa crescita. Secondo la società di ricerca TrendForce, sei su undici produttori cinesi di robot umanoidi prevedono di produrne più di mille unità ciascuno entro il 2025.
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Amministrative: chi sono gli 8 candidati sostenuti dalla campagna “Facciamo eleggere”
@Politica interna, europea e internazionale
Quest’anno sono otto i candidati e le candidate alle prossime elezioni amministrative sostenuti dalla campagna “Facciamo Eleggere”, promossa dal Forum Disuguaglianze e Diversità e dal comitato Ti Candido. A questi otto se ne aggiungono altri due, sostenuti
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Ministero dell'Istruzione
Oggi dalle 16.30, presso la Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi si terrà la cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso nazionale “No alla droga, no ad ogni forma di dipendenza” promosso dal #MIM, dal Dipartimento delle politiche cont…Telegram
DK 9x28 - Il Garante e il Profeta di Quèlo
Il Garate lancia una consultazione pubblica per farsi dire che cosa dovrebbe rispondere a domande per rispondere alle quali è stato creato.
spreaker.com/episode/dk-9x28-i…
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni – Intellettuali
@Politica interna, europea e internazionale
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Studying QR Code Degradation
It’s fair to say that QR codes are a technology that has finally come of age. A decade or more ago they were a little over-hyped and sometimes used in inappropriate or pointless ways, but now they are an accepted and useful part of life.
They’re not without their faults though, one of which is that despite four increasingly redundant levels of error correction, there comes a point at which a degraded QR code can no longer be read. [HumanQR] is soliciting these broken QR codes for research purposes and inclusion in an eventual open-source database, and they’ll even have a shot at repairing your submissions for you.
It’s a problem inherent to all digital media, that once the limit of whatever error correction they contain has been reached, they arrive at a cliff-edge at which they go immediately from readability to non readability. The example given in the linked article is a locator tag on a stray cat, it had been rubbed away in part. Improving its contrast, sharply defining its edges, and improving the definition of its fiducials was able to revive it, we hope leading to the cat being returned home.
The idea is that by studying enough damaged codes it should be possible to identify the means by which they become degraded, and perhaps come up with a way to inform some repair software. Meanwhile if you are interested, you might want to learn more about how they work, the hard way.
Sovranità digitale. Cos’è e quali sono le principali minacce al cyberspazio nazionale.
“In un cyberspazio globale e aperto, la piena sovranità digitale implica l’autorità complessiva di una nazione sui dati generati dai suoi cittadini, dall’amministrazione pubblica e dalle imprese. Ciò include la capacità di una nazione di impiegare tecnologie sicure per elaborare questi dati, supportate da una forza lavoro sufficiente, competente e fidata. Inoltre, comporta l’istituzione e il mantenimento di attivo di collaborazioni internazionali dinamiche e mirate, per affrontare proattivamente le minacce. Richiede infine, una società pienamente consapevole e educata sui rischi presenti nel cyberspazio”. In queste poche righe il professore Roberto Baldoni ha sintetizzato la sua idea di sovranità tecnologica raccontata nell’omonimo libro del Mulino (2025), Sovranità digitale. Cos’è e quali sono le principali minacce al cyberspazio nazionale.
Il saggio, riduzione aggiornata di un precedente testo in inglese dello stesso autore, Charting digital sovereignity. A survival playbook (Amazon, 2024), descrive in maniera sintetica i quattro ambiti che mettono a rischio la sovranità digitale intesa come autogoverno di dati, tecnologie, infrastrutture, persone, e cioè: a) gli attacchi informatici; b) le minacce alla supply chain delle forniture critiche; c) la diffusione delle tecnologie emergenti come Intelligenza artificiale e Quantum Computing; d) le minacce sociali, industriali, tecnologiche e ibride.
I quattro ambiti vengono analizzati da Baldoni facendo ricorso anche ad esempi di cronaca e sono ricchi di dettagli circa il modo di operare di threat insider, hacker e APT, illustrano gli attacchi DDoS e ransomware, e illustrano i rischi della supply chain con riferimento ai casi SolarWinds e Kaseya, all’emergenza dei chatbot e degli algoritmi predittivi, fino alla disinformazione costitutiva dei social network, citando i famosi casi della Brexit, del Pizzagate e del passaggio di mano di Twitter, oggi X.
Roberto Baldoni, veterano del settore, per venti anni docente di Sistemi distribuiti alla facoltà di Ingegneria della Sapienza Università di Roma, ideatore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e suo primo direttore dal 2021 al 2023, è tuttavia attento a chiarire che quello di sovranità digitale è un concetto mobile che gli stessi studiosi non hanno ancora definito in maniera univoca e che gli Stati nazione interpretano in maniera diversa. E tuttavia insiste su una definizione operativa, la capacità di una nazione di proteggere il proprio cyberspace come se proteggesse un territorio fisico, e il cui fallimento equivale a consegnare i suoi abitanti a un potere oscuro e incontrollabile, quello di un progresso dove attori malevoli sfruttano macchine che sopravanzano gli umani e aggirano tutti i contrappesi della democrazia.
Pensavi di Essere al Sicuro? Il Vero Malware È Nella Tua Testa!
Nell’era dell’informazione, la cybersecurity si erge a baluardo contro minacce digitali in continua evoluzione. Tuttavia, le difese più sofisticate possono vacillare di fronte a un nemico invisibile e insidioso: i bias cognitivi che plasmano il nostro processo decisionale. Tra questi, il bias di ancoraggio emerge come un fattore critico, influenzando silenziosamente le valutazioni di rischio, le risposte agli incidenti e persino l’adozione di misure protettive. Comprendere la profonda connessione tra cybersecurity e questo meccanismo psicologico è fondamentale per rafforzare le nostre difese e navigare con maggiore consapevolezza il complesso panorama digitale.
Le manifestazioni del Bias di ancoraggio
Il bias di ancoraggio ci porta a fare eccessivo affidamento sulla prima informazione disponibile quando prendiamo decisioni in condizioni di incertezza. Questa “àncora” iniziale, anche se irrilevante o incompleta, influenza in modo sproporzionato i nostri giudizi successivi.
Nel contesto della cybersecurity, questo si traduce in una serie di vulnerabilità cognitive che i cybercriminali possono astutamente sfruttare:
- Valutazione del Rischio: Un analista di sicurezza potrebbe ancorare la propria valutazione del rischio di un nuovo attacco a statistiche obsolete o a un incidente passato specifico, sottovalutando la potenziale portata o sofisticazione della minaccia attuale. L’àncora del “già visto” impedisce una valutazione fresca e completa.
- Analisi delle Vulnerabilità: Un team di sicurezza potrebbe concentrarsi eccessivamente sulla prima vulnerabilità critica identificata da uno scanner automatico, ancorando a quel “punteggio alto” la propria priorità di intervento, trascurando vulnerabilità meno evidenti ma potenzialmente più sfruttabili in combinazione.
- Risposta agli Incidenti: Durante un attacco, le prime informazioni frammentarie sulla sua origine o sul vettore iniziale potrebbero ancorare le indagini del team di risposta, portandoli a focalizzarsi su una pista errata e ritardando l’identificazione della vera causa e la mitigazione efficace.
- Scelta di Soluzioni di Sicurezza: Il prezzo iniziale di una soluzione di sicurezza o la prima funzionalità accattivante presentata da un venditore possono agire come ancore potenti, influenzando la percezione del valore complessivo e oscurando la valutazione di alternative potenzialmente più adatte o di considerazioni a lungo termine.
- Comportamento degli Utenti: Gli utenti finali possono ancorare la propria fiducia a elementi superficiali come un logo familiare in un’email di phishing o un tono rassicurante, ignorando segnali d’allarme più sottili e cadendo vittime di attacchi di social engineering.
Le Tattiche dei Cybercriminali
I cybercriminali, spesso senza una formale formazione in psicologia, dimostrano una sorprendente intuizione nel manipolare il bias di ancoraggio a proprio vantaggio. Le loro tattiche sono finemente calibrate per sfruttare la nostra tendenza ad affidarci alla prima informazione ricevuta. Un’email di phishing che imita alla perfezione la grafica e il tono della nostra banca crea un’ancora di familiarità e fiducia, rendendoci meno inclini a scrutinare attentamente il contenuto. Un messaggio allarmante che annuncia un’urgente violazione della sicurezza del nostro account innesca un’ancora emotiva di paura e ansia, spingendoci ad agire impulsivamente senza riflettere. Offerte online incredibilmente vantaggiose ancorano la nostra attenzione sul guadagno potenziale, distraendoci dai segnali d’allarme di una possibile truffa.
In sostanza, i criminali informatici gettano queste “ancore” psicologiche nel flusso delle nostre interazioni digitali, sapendo che la nostra mente, una volta agganciata, sarà più facilmente guidata verso azioni che compromettono la nostra sicurezza.
La Vera Vulnerabilità
In un’era in cui le minacce informatiche si evolvono con rapidità sorprendente, affidarsi unicamente a soluzioni tecnologiche per la difesa è come costruire una fortezza con fondamenta instabili. Il bias di ancoraggio ci svela una verità fondamentale: le vulnerabilità più pericolose non risiedono sempre nelle righe di codice, ma nelle scorciatoie mentali che adottiamo per navigare la complessità del mondo digitale.
Riconoscere il potere silenzioso di questa “prima impressione” – quel primo contatto visivo con un’email, quel titolo accattivante di un link, quell’allarme inaspettato sullo schermo – è un atto di consapevolezza cruciale, un invito a esercitare una vigilanza che trascende la mera tecnologia, abbracciando la profondità della psicologia umana.
Comprendere il bias di ancoraggio è come riconoscere la corrente insidiosa che ci spinge verso scogli digitali apparentemente sicuri; solo diventando marinai consapevoli delle sue forze invisibili potremo governare la nostra navigazione online con prudenza, evitando che la prima impressione diventi la nostra ultima, disastrosa, destinazione.
Ignorare la psicologia nella cybersecurity è come costruire un’imponente fortezza digitale dimenticando di presidiare le porte con sentinelle umane: per quanto solide siano le mura virtuali, una mente non consapevole dei bias resta una breccia aperta, un invito silenzioso per i predatori del cyberspazio.
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Siae, ecco come l’Antitrust ha piegato Meta sulle canzoni
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Per l’Antitrust la chiusura del procedimento segna un punto di equilibrio tra le esigenze del mercato e la tutela della concorrenza. Meta si è impegnata a negoziare in buona fede e in tempi certi, Siae vedrà includere
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GAZA. Il giornalista Hassan Aslih ucciso da un drone mentre era in ospedale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il reporter era in cura per una ferita riportata durante un precedente attacco. La sua uccisione porta a 215 il numero degli operatori dell'informazione uccisi a Gaza dal 7 ottobre 2023
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freezonemagazine.com/articoli/…
La prima volta che ho visto il mio traditore mi ha insegnato a pisciare. È stato a Belfast, al Thomas Ashe, un locale riservato agli ex prigionieri repubblicani. Ero vicino alla porta, accanto al gran camino, seduto a un tavolo sommerso di bicchieri vuoti e cadaveri di bottiglie. Era il posto preferito da Jim e […]
L'articolo Sorj Chalandon – Il mio traditore proviene da FREE ZONE
Le solite sciocchezze #novax, che continuano a girare dopo anni e anni...
...per fortuna Bufale le smentisce, anche se in un mondo normale basterebbe il buon senso.
Operazione El Rais. Traffico di migranti gestito da egiziani smantellato dalla nostra Polizia di Stato in un contesto di cooperazione nell'ambito di una Operational Task Force di Europol
È stato estradato in Italia dall’Albania un egiziano arrestato nell’ambito dell’Operazione “El Rais”, condotta dalla Polizia di Stato di Siracusa e dal Servizio Centrale Operativo, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). L’uomo è giunto a bordo di un volo partito da Tirana e atterrato nelle prime ore del pomeriggio presso l’Aeroporto di Fiumicino, scortato dagli agenti del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e successivamente recluso presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Si tratta di un ulteriore e significativo risultato ottenuto grazie alla sinergia e collaborazione tra le autorità italiane e quelle albanesi (Dipartimento Polizia Criminale – Forza Operazionale) con il contributo dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza operativo in Albania, che consentirà di processare in Italia uno dei componenti della complessa rete criminale dedita al traffico di migranti, operante tra l’Egitto, la Turchia e la Grecia.
L’attività, in particolare, rappresenta un seguito della vasta operazione (denominata “El Rais”) conclusa lo scorso 8 aprile, con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare a carico di 15 egiziani ritenuti appartenenti ad uno dei più articolati e ben organizzati sodalizi dediti al traffico di migranti sulla Rotta del Mediterraneo Orientale, che si stima abbia favorito l’ingresso clandestino in Italia di almeno 3 mila persone, a partire dal 2021 a oggi, con introiti per l’organizzazione criminale di almeno 30 milioni di dollari.
L’indagine ha visto il coinvolgimento di diverse autorità e Forza di Polizia estere (albanesi, tedesche, turche e omanite), coordinate dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale.
L'ordinanza era stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania a seguito dell’imponente attività investigativa coordinata da questa Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, condotta dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e dalla Squadra Mobile di Siracusa in stretta sinergia con la Divisione Interpol del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e l’Agenzia Europea EUROPOL nell’ambito dell’Operational Task Force (OTF) del “Mediterraneo orientale“.
Una operational task force di Europol è un gruppo di lavoro temporaneo e flessibile composto da esperti di polizia e investigatori provenienti da diversi paesi europei. Queste task force vengono create per affrontare specifiche minacce criminali transnazionali, come il traffico di droga, il terrorismo, il cybercrimine e altre forme di criminalità organizzata. Le principali caratteristiche di una operational task force di Europol sono:
Composizione flessibile: I membri provengono da diverse agenzie di contrasto al crimine dei paesi UE, a seconda delle esigenze dell'operazione. Obiettivi mirati: Sono create per indagare su specifici casi o fenomeni criminali di rilevanza internazionale. Coordinamento centralizzato: Vengono coordinate da Europol per massimizzare l'efficacia delle operazioni congiunte. Durata limitata: Hanno una durata limitata, attiva solo per il tempo necessario a raggiungere gli obiettivi dell'indagine.
#otf #Europol #serviziocentraleoperativo #sco #servizioperlacooperazioneinternazionaledipolizia #cooperazioneinternazionaledipolizia #direzionecentraledellapoliziacriminale #elrais #UfficiodellEspertoperlaSicurezza #trafficodiesseriumani
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L'interesse per l'AI ha media nulla.
Ovvero... da una parte c'è il gruppo di chi è certo sarà il futuro dell'umanità e che grazie a lei supereremo in un attimo tutti i problemi con cui la nostra specie si è dovuta confrontare negli ultimi 10.000 anni e dall'altra il gruppo di quelli che la considerano il Maligno in formato binario.
Tra i due, il (quasi) nulla.
Ora... calcolate la media e ditemi se mi sono sbagliato.
Dobbiamo tollerare gli intolleranti? – Ben(e)detto
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Dobbiamo tollerare gli intolleranti? – Ben(e)detto proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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Carla Hayden, la prima bibliotecaria nera del Congresso, è stata licenziata da Trump
La bibliotecaria del Congresso Carla Hayden è stata licenziata all'improvviso dal presidente Donald Trump, nel contesto degli sforzi dell'amministrazione per epurare i dipendenti federali che, a suo dire, si oppongono al suo programma.
Hayden, confermata dal Senato nel 2016, è stata la prima donna e la prima afroamericana a dirigere la Biblioteca del Congresso, che custodisce una vasta collezione di libri, documenti storici e preziosi manufatti del Paese. Il suo licenziamento è avvenuto in seguito alle critiche dell'American Accountability Foundation (AAF), un gruppo di pressione conservatore che ha accusato Hayden e altri funzionari della biblioteca di promuovere libri con "contenuti radicali" e materiale scritto da oppositori di Trump.
"L'attuale #Bibliotecaria del Congresso Carla Hayden è un soggetto woke, anti-Trump e promuove i ragazzi transgender", ha scritto AAF su X, poche ore prima che la notizia del licenziamento di Hayden diventasse pubblica. "È ora di mandarla FUORI e assumere qualcuno nuovo per il lavoro!"
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Liberato il soldato Edan Alexander, ma a Gaza si continua a morire
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il rilascio del militare israelo-statunitense è un gesto di buona volontà verso Trump. Nella Striscia però nulla cambia. L’Unicef lancia l’allarme: 71.000 bambini rischiano la malnutrizione acuta
L'articolo Liberato il soldato Edan Alexander, ma a Gaza si continua a morire
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Scuola di Liberalismo 2025 – Messina: Annamaria ANSELMO: «Discorso sulla servitù volontaria» (Étienne de La Boétie)
@Politica interna, europea e internazionale
Ottavo appuntamento dell’edizione 2025 della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di
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Il PKK depone le armi e si dissolve. E’ la strada giusta la questione curda?
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Una svolta che non scioglie i nodi della questione curda in Turchia e nella regione. Incerta la sorte del leader Ocalan in prigione da decenni. Interrogativi sul ruolo delle milizie YPG nel Rojava
L'articolo Il PKK depone le armi e si dissolve. E’ la
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#USA e #Israele, il cuneo di #Gaza
USA e Israele, il cuneo di Gaza
Il fronte filo-sionista e i media ufficiali in Occidente sono in pieno fermento da alcuni giorni per la possibile clamorosa rottura che si starebbe consumando tra il presidente americano Trump e il governo di ultra-destra israeliano del primo ministr…www.altrenotizie.org
Dobbiamo riflettere bene su cosa sta succedendo.
Perché se ci siamo (giustamente) indignati quando le big tech statunitensi hanno ritirato le politiche di inclusione, perché dovremmo indignarci meno se la stessa cosa accade in casa nostra?
Quale sarà la prossima azienda a farlo?
Segno, purtroppo, che "il male" non è solo oltreoceano, c'è l'abbiamo qui accanto alla nostra porta, restiamo vigili.
900 People Are Collectively Driving an 'Internet Roadtrip' on Google Street View
The new site is a cozy and chaotic sucessor to 'Twitch plays Pokémon.Matthew Gault (404 Media)
Folgiero accelera su difesa e underwater. I numeri del primo trimestre di Fincantieri
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nel primo trimestre del 2025 Fincantieri consolida il proprio ruolo di attore strategico per la sicurezza europea. Il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero chiude il periodo con ricavi pari a 2,376 miliardi di euro, in crescita del 35% rispetto allo
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Il formato Weimar+ prende forma. Difesa e sicurezza comune fuori dai vincoli Ue
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I capi delle diplomazie di sei tra i maggiori Paesi europei – Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito – insieme all’Alto rappresentante dell’Unione europea, Kaja Kallas, si sono incontrati oggi nella capitale britannica per un vertice incentrato
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Flohra, l’app del riuso, consente di visualizzare le istanze Flohmarkt come Fedimercatino. Ecco come scaricarla
Lei è Flohra, una coccinella molto speciale, ed è la mascotte della nostra app
Flohra, l’app Android del riuso, è pronta per essere testata. L’app consente di visualizzare le istanze Flohmarkt come @fedimercatino
Se non hai ancora un account Flohmarkt, puoi sempre utilizzare la comunità Lemmy @Il Mercatino del Fediverso 💵♻️ anche dal tuo account Mastodon
#Flohra è un client open source basato su Kotlin Multiplatform e Compose Multiplatform che consente di accedere alle istanze basate su #Flohmarkt, un ambiente federato sviluppato da @midzer per creare nel #Fediverso un’alternativa etica e federata a eBay.
Gli annunci pubblicati su Flohmarkt sono visibili per tutti gli utenti ch hanno un account sui social del Fediverso, come Mastodon, Friendica, Pixelfed, Misskey o Pleroma
Per il momento Flohra è disponibile solo su Android, e chi vuole istallare l’ultima release alpha può farlo a questo link:
https://codeberg.org/RocketInSpace/Flohra/releases/tag/0.1.0-alpha02
NB: Al momento le funzionalità sono in sola lettura, ma prevediamo implementarne altre a breve.
Per chi è curioso, ecco un po’ di schermate:
Flohra, la schermata iniziale e l’accesso ai contenuti dell’istanza locale o delle istanze federate
Flohra: le funzionalità di scorrimento laterale e la ricerca per tag
Flohra, la schermata dei preferiti (con tanto di scorrimento laterale) e la schermata delle impostazioni
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