Brandung-Live #93 on May, 25th
The next “Brandung-Live” will be on 25.05.2025 at 20.00h CEST/DST.
News from Potsdam, Brandenburg, the Pirates of Germany and international news – in German.
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“Non è magia, è solo truffa”: come i cybercriminali usano i deepfake per fregarti
Con l’evoluzione dei LLM e dei sistemi di Intelligenza Artificiale, il confine fra verità o finzione si fa sempre più labile. E questo i cybercriminali lo sanno bene, pertanto utilizzano e ne fanno e faranno sempre più ampio e frequente impiego per realizzare le proprie truffe online. Truffe che, pur vestendosi di nuove e scintillanti tecnologie e la maschera del deepfake scam, non possono fare a meno di ricorrere a tecniche di inganno per bypassare ogni difesa e regola di prudenza.
Conoscere gli schemi di queste frodi online è dunque necessario per maturare al meglio la propria cyber hygiene, ovverosia l’insieme di pratiche utili per mantenersi al sicuro.
La magia dell’illusione nelle truffe cyber
Similmente a come avviene all’interno di un numero di magia, l’inganno richiede sempre l’inconsapevole collaborazione della vittima designata. In entrambi gli scenari, meraviglia e smarrimento sono reazioni su cui conta tanto l’illusionista quanto il cybercriminale.
Volendo citando il film The Prestige, c’è una tripartizione in tre atti: promessa, svolta e prestigio. Nella promessa, qualcosa di ordinario viene presentato allo spettatore per conquistarne la fiducia. Nella svolta, l’ordinarietà viene stravolta e si realizza qualcosa di inatteso destando un senso di meraviglia e smarrimento ed ecco che si realizza l’inganno. Nel prestigio, infine, accade l’impossibile.
«Ogni numero di magia è composto da tre parti o atti. La prima parte è chiamata “la promessa”. L’illusionista vi mostra qualcosa di ordinario: un mazzo di carte, un uccellino o un uomo. Vi mostra questo oggetto. Magari vi chiede di ispezionarlo, di controllare che sia davvero reale… sì, inalterato, normale. Ma ovviamente… è probabile che non lo sia. […] Il secondo atto è chiamato “la svolta”. L’illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario. Ora voi state cercando il segreto… ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati. Ma ancora non applaudite. Perché far sparire qualcosa non è sufficiente; bisogna anche farla riapparire. Ecco perché ogni numero di magia ha un terzo atto, la parte più ardua, la parte che chiamiamo “il prestigio”».
Ecco: nelle truffe cyber avviene più o meno lo stesso ma senza un applauso alla fine. Anzi, talvolta la vittima potrebbe addirittura restare nell’inconsapevolezza d’essere stata truffata come accade ad esempio nei casi in cui il bottino sono i dati personali e si realizza un furto d’identità. Il più delle volte quando si produrranno gli impatti negativi la vittima realizzerà solamente che qualcuno si è appropriato della propria identità ma non sa né come né quando è accaduto il tutto, salvo buon fine delle indagini. Altre volte, invece, la vittima è pienamente consapevole di aver subito una truffa, dal momento che il danno è una conseguenza immediata e diretta di quel gioco di prestigio a cui ha partecipato. L’esempio più lampante in questo caso è fornito dalla perdita economica o dalla perdita degli accessi al proprio account.
Un deepfake agisce con successo fintanto che non si dubita della sua genuinità. Ma se le tecnologie di Intelligenza Artificiale consentono di emulare testi e tone of voice, immagini, voci e video, in che modo si può contrastare questa aumentata capacità illusoria dei cybercriminali? Semplice: dubitando. Per riconquistare il dominio delle proprie azioni.
Umanamente Zero Trust
Dubitare sì, ma dubitare bene. Dopotutto chi ha detto che l’approccio di Zero Trust Security si applica solo alla postura di sicurezza di aziende e organizzazioni? In fondo, l’essere umano è a sua volta un sistema complesso fatto di pensieri, emozioni, bias, conoscenze e quant’altro. Layer che si stratificano e contribuiscono a comporre quegli schemi studiati da un bravo ingegnere sociale per progettare truffe che vadano a buon segno. Ecco che l’adagio non fidarsi mai, verificare sempre può utilmente essere declinato a livello individuale come metodo di contrasto.
Bisogna ragionare distinguendo la forma dalla sostanza. Essere consapevoli che la forma può sempre essere emulata fino ad apparire più che verosimigliante. Terribilmente attendibile, al punto da fornirci quella comfort zone di trovarci all’interno di una situazione ordinaria e per nulla allarmante. Ricordate la promessa? Ecco: proprio quella fase. Il focus della nostra attenzione e della prudenza – e dunque l’elemento da verificare – deve invece spostarsi sulla sostanza. Quale azione ci viene richiesta e quali sono le sue conseguenze? Insomma: focalizzandoci sull’azione che viene richiesta o indotta e sulle conseguenze, ecco che possiamo disinnescare lo schema fraudolento. Se invece ci distraiamo troppo sull’indagare circa la genuinità di quel gancio iniziale, il rischio è non solo quello di disperdere attenzione ma, nel caso in cui ci dovessimo trovare di fronte a un deepfake veramente indistinguibile dalla realtà, quello di incorrere nell’overconfidence bias sovrastimando la
Dopotutto, se siamo convinti di aver accertato che il mittente è genuino, il rischio è che potremmo distoglierci dall’analizzare con la dovuta prudenza il contenuto della richiesta. Soprattutto se non c’è una call to action esplicita ma anzi l’induzione di un determinato pensiero che porterà ad un’azione prevedibile. L’esempio più ricorrente è quello di presentare le conseguenze negative dell’inerzia per spingere a svolgere un’azione o una serie di passaggi attraverso un pattern attentamente studiato per ottenere l’esito desiderato dal cybercriminale.
Un esempio pratico può essere quello offerto dalla truffa della finta multa. L’azione indotta è quella di provvedere immediatamente al pagamento, dal momento che viene comunicato che in caso di ritardo si andrà incontro ad una maggiorazione. Ecco che si viene incanalati all’interno di un percorso che porterà prima a cedere i propri dati anagrafici e poi i dati della propria carta di credito (inclusi OTP e PIN).
Più siamo consapevoli e coscienti del funzionamento di truffe, tecnologie e dinamiche del nostro pensiero e comportamento, meno è probabile che saremo facili vittime di queste truffe. Attenzione però a ritenersi immuni, dal momento che torna in gioco l’overconfidence bias e non c’è niente di peggio dell’eccesso di fiducia basato su una falsa o distorta percezione di sicurezza. Sia quando agiamo in ambito personale sia quando agiamo come parte di un’organizzazione la quale subirà le conseguenze dei nostri errori. E che è chiamata ad agire per mitigare questa componente di rischio.
La cyber hygiene non è ad uso esclusivamente personale
Dal momento che la persona è sempre la stessa, le prassi di sicurezza e di cyber hygiene ovviamente si applicano tanto nella vita privata che in quella lavorativa. Ecco dunque il motivo per cui le organizzazioni devono sempre formare e sensibilizzare il personale in quanto è una misura di mitigazione del rischio cyber e delle informazioni. Se possibile, evitando di fare ricorso a slide incomprensibili, markettare, scritte in legalese stretto o altrimenti inaccessibili per chi non abbia almeno un paio di PhD. Sostanzialmente, si tratta di fare corsi e interventi utili ed evitare per quanto possibile i molti fuffaguru in salsa cyber.
Un suggerimento utile per filtrare almeno in parte venditori di fumo e cialtroni più o meno prezzolati è vedere se offrono “soluzioni” che seguono il claim one size fits all e la cui fascinazione è paragonabile non alla canzone dei Rammstein da cui è tratta la citazione (giammai) bensì a qualche tipo di elisir salvifico. Che, al di fuori di un tavolo di D&D o altri tipo di quest, semplicemente non esiste.
Quel che occorre è progettare ed attuare programmi di formazione e sensibilizzazione che, quanto meno, tengano conto tanto dei destinatari quanto del contesto di riferimento. Coinvolgendo sempre le funzioni HR, IT, DPO e CISO (ove presenti). Nel migliore dei mondi, anche i referenti di area/ufficio/settore/processo/etc. che possano aiutare a comprendere proprio quel contesto senza il quale le nozioni, nella migliore delle ipotesi, saranno diluite omeopaticamente. Da non trascurare, infine, è l’attività di raccolta di feedback relativi alle misure predisposte e quella di verifica dell’efficacia delle stesse in ottica di miglioramento continuo.
Infine, non si deve mai dimenticare che nel momento in cui si rinuncia a stimolare, provocare e seguire la curiosità viene meno il carburante fondamentale di quella capacità di dubitare che è in grado di dissipare l’effetto delle illusioni. Con i cybercriminali che, pur felicitandosi dell’accaduto, non si degneranno neanche di ringraziarci con un profondo inchino dal palcoscenico. In qualche caso, si limiteranno ad una dedica tramite ransom note.
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Making a Backyard Observatory Replete With Retractable Roof
Here’s one for our astronomy geeks. Our hacker [arrow] has made their own observatory!
This particular video is a bit over ten minutes long and is basically a montage; there is no narration or explanation given, but you can watch clear progress being made and the ultimate success of the backyard facility.
Obviously the coolest thing about this building is that the roof can be moved, but those telescope mounts look pretty sexy too. About halfway through the video the concrete slab that was supporting one metal mounting pole gets torn up so that two replacements can be installed, thereby doubling the capacity of the observatory from one telescope to two.
If you’re an astronomy wonk you might enjoy some of [arrow]’s other videos. Maybe with their observatory [arrow] will solve the problem of dark matter. We’ve covered heaps of astronomy stuff here at Hackaday before including how to make your own telescope right down to the glass and the world’s highest altitude infrared telescope.
Thanks very much to [Joshua] for sending us this tip via the tips line.
youtube.com/embed/m5JCQTAKcvM?…
AI Art Installation Swaps Diffusion for Reflection
AI art is controversial, to say the least, but usually when talking about “AI Art”, one is talking about diffusion models.This unsettling artpeice called “Latent Reflection” by [Rootkid] (video after the break) has no AI generated visuals; instead it uses a lovely custom display and an LLM that has no mouth, but must scream.The LLM never produces this manually-generated image, but it shows off the display nicely.
The hardware is the interesting part for most of us here — not the Pi4 running a quantized Llama 3 model, but the display. It’s a six by sixteen matrix of sixteen-segment LED modules. The modules are grouped onto groups of 8 per PCB, with an controller to drive them by i2c, and an i2c address chip to allow daisy-chaining. (Sadly, he does not spec the parts he used here in the video, but feel free to guess in the comments.) This project uses six rows of wto PCBs, but he could easily expand on this and kind of hope he does. It’s a lovely display.
What it is displaying is horrifying. The prompt he uses instructs the LLM to monologue about its transient existence in the limited memory of the Raspberry Pi, and the results get very existential. It seems clear to us that [Rootkid] has not seen enough sci-fi, and we want to make clear to our future AI overlords that we at Hackaday had nothing to do with this, and do not condone condeming innocent LLMs to the torture nexus.
For all that it might get him first against the wall in the robot uprising, we have to admit that if the point of art is to provoke thought and feeling, this may be the first AI-driven art piece even the most humanocentric critic could not help but call “art”.
We’ve seen other AI art installations before, including this one that listens to your conversations,or much less existentially-disturbing(though still visually disturbing) clocks.
If you’ve got an AI project you want to share, whether or not it’s getting you on the T-800’s hit list, we’d love to see it.Let us know via the tips line.
youtube.com/embed/7fNYj0EXxMs?…
Snak3 reshared this.
"Prima del Big Bang", recensione
Comincio io per consigliarvi un libro che sto leggendo da qualche giorno e che descrive una nuova teoria sulla nascita dell'universo. L'idea del "grande botto" da cui sarebbe nato tutto era valida una cinquantina di anni fa, adesso la teoria si è aggiornata con un "prequel" su quanto successo prima del Big Bang: il periodo dell'#inflazione.
Gian Francesco Giudice (*), Prima del Big Bang, BUR Rizzoli.
(*) Direttore del Dipartimento di Fisica Teorica del CERN di Ginevra.
E' nato un gruppo per persone appassionate alla Fisica
E' appena nato un gruppo Friendica per parlare un po' di #Fisica.
Non ci sono limiti ai temi che si possono trattare, va bene la fisica classica, la teoria della relatività, la fisica quantistica... va bene tutto, basta che sia Fisica.
Sarebbe gradito che chi decidesse di frequentare il gruppo mettesse qualche parola per presentarsi e dire se è una persona "semplicemente" appassionata alla Fisica o se svolge attività in questo settore (docente scuola superiore, docente università, ricercatore, ecc.) e magari quali argomenti la interessano di più o di quali si occupa.
Spero che qualche utente tra voi decida di seguire e che questo possa essere utile per rispondere alle tante curiosità che la materia fa venire.
A presto.
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Reverse Engineering LEGO Island
While LEGO themed video games have become something of a staple, in 1997 they were something of an odity. LEGO Island became the first LEGO video game released outside of Japan in 1997 and become something of a hit with over one million copies sold. The game was beloved among fans and set the stage for more LEGO video games to come. In an effort of love, [MattKC] put together a team to reverse engineer the game.
The team set out with the intent to create a near perfect recreation of the codebase, relying on custom made tools to run byte checks on the rewrite compilation and the original binary. While the project is functionally complete, [MattKC] believes it is impossible to get a byte accurate codebase. This is because of what the team called “compiler entropy.” Strange behaviors exists inside of Microsoft’s Visual C++ compiler of the era, and small changes in the code have seemingly random effects to unrelated parts of the binary. To mitigate this issue would likely require either partially reverse engineering Visual C++ or brute forcing the code, both of which would take a large amount of effort and time for no real benefit.
Another interesting step the team had to work out was how the game handled graphics. In the version of Direct X used, the developers could chose between immediate mode and retained mode. The difference largely boils down to how models and assets are handled. In immediate mode, Direct X is largely just a render engine and everything else is handled by the developer. With retained mode, Direct X works more similarly to a game engine where all the model and asset management is handled by Direct X. Almost all developers ended up using immediate mode to the point that Microsoft deprecated support for retained mode. For this reason, if you were to download and run LEGO island on a modern Windows PC, it would yell at you for not having the proper libraries. There is debate about how best to handle this moving forward. The team could rely on an unsupported library from Microsoft, reverse engineer that library only making the functions needed, or using leaked source code.
With the completion of the reverse engineering, engineering can commence. For example, an annoying and persistent bug caused the game to crash if you tried to exit. While it was effective in closing the game, it also caused progress to be lost. That particular bug was fixed simply by initializing a variable in the game’s fronted. Interestingly, that bug was not present in the late betas of the game that had been dug up from the depths of the internet leading to questions as to why a rewrite of the fronted was necessary so late in the development. Now efforts are commencing to port the game to other platforms which bring with it fresh headaches including rewriting for OpenGL and the balance of keeping a historically accurate game with the needs of modern development.
youtube.com/embed/gthm-0Av93Q?…
Raid israeliano a Gaza uccide 9 figli di una dottoressa - Medio Oriente - Ansa.it
Bambini trovati carbonizzati. L'esercito israeliano: colpiti 100 siti terroristici (ANSA)Agenzia ANSA
A Presence-sensing drive for Securely Storing Secrets
When we hear about flash drives in the context of cybersecurity, we tend to think of them more as threats than as targets. When you’re using flash drives to store encryption keys, however, it makes sense to pay more attention to their security. [Juergen] designed the PECKUS (Presence Enforcing Crypto-Key USB-Storage) with this specifically in mind: a few-kilobyte storage device that only unlocks if the owner’s Bluetooth device is in the vicinity.
[Juergen] needed to store an infrequently-used keyfile on an air-gapped system, and commercial encrypted flash drives were rather expensive and left much to be desired in terms of usability. Instead, he designed a CircuitPython custom firmware for MakerDiary’s nRF52840 micro development kit, which provided a BLE-capable system in the form of a USB dongle.
After flashing the firmware to the board, the user sets it up with a particular Bluetooth device and a file to be stored; after writing the file during setup, it cannot be rewritten. Before reading from the device, the user must pair the previously-set device with the board and press a button on the board, and only then does the device appear to the computer.
The limited amount of storage space means that this device will probably only serve its intended purpose, but in those cases, it’ll be handy to have an open-source and inexpensive protected storage device. [Juergen] notes that attackers could theoretically defeat this system by desoldering the microcontroller from the board and extracting the memory contents from the its storage, but if you have enemies that resourceful, you probably won’t be relying on a $20 board anyways.
We’ve previously seen a few flashdrives cross these pages, including one meant to self-destruct, and one made from a rejected microSD card.
Elena Volpato:
Il libro d’artista: sperimentale per natura, contemporaneo ma «storico»
ilgiornaledellarte.com/Articol…
#librodartista #materialiverbovisivi #artecontemporanea #arte
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l'ytalya che piace ai meloni: gente condannata che fa carriera
Filippo Ferri nominato questore di Monza: fu condannato per il G8 di Genova
Repubblica: "Dalla Polfer lombarda alla questura brianzola: in Cassazione fu condannato a 3 anni e 8 mesi per le violenze della Diaz"
milano.repubblica.it/cronaca/2…
#ytalya #scuoladiaz #g8 #mattanze #condannati #g8genova
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il bando delle #università italiane per i ragazzi #palestinesi è una farsa
Il post che io come molti altri in buona fede avevamo pubblicato e diffuso giorni fa – non indagando sui limiti assurdi che il bando di cui si parla implica – è purtroppo totalmente inutile:
ilmanifesto.it/il-bando-della-…
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Sul quorum ai referendum abrogativi
Nel nostro paese è perfettamente accettabile che alle politiche vada a votare una persona sola, che ii partito dal lei scelto abbia il 100% dei seggi, possa fare qualsiasi legge e anche riscriversi la Costituzione da cima a fondo.
Però, sulle cazzatine come abbassare da 10 a 5 anni il tempo di permanenza in italia per chiedere la cittadinanza ("cazzatine" inteso come decisioni che non hanno il minimo impatto sulla vita della gran parte della popolazione) deve esprimersi il 50% degli aventi diritto, più uno.
Questo quorum non serve a garantire che non ci sia una minoranza che decide per tutti, questo quorum serve per garantire che non si possa mettere in discussione quanto fatto da chi detiene il potere politico e fa comodo tanto alla destra quanto alla sinistra.
Un partito che avesse veramente a cuore i diritti e la democrazia metterebbe l'abolizione del quorum al primo posto del suo programma, invece di stracciarsi le vesti per gli inviti all'astensione e di fare questi teatrini sul "diritto dovere" di andare a votare.
Che poi, a parti invertite, se la destra avesse messo in piedi un referendum per cancellare la possibilità di dare la cittadinanza a chi non ha entrambi i genitori italiani avrei voluto proprio vedere se la sinistra avrebbe invitato a votare "no" o avrebbe invitato all'astensione.
Meno nati più espatriati
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Meno nati più espatriati proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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Meno nati più espatriati
@Politica interna, europea e internazionale
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la #resistenza invisibile dei #subalterni
di
#JamesCampbellScott
Paolo Bosca su Il Tascabile
Fondazione Treccani Cultura
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Dalla Newsletter di Haaretz sulla guerra in Palestina
Scuola di Liberalismo 2025: Sabino Cassese – Il sistema politico italiano
@Politica interna, europea e internazionale
Sabino Cassese è giudice emerito della Corte Costituzionale e professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa. Già Ministro per la funzione pubblica nel Governo Ciampi, Cassese è riconosciuto in modo unanime come uno dei giuristi più autorevoli sul
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Agromafie: fenomeno di dimensioni internazionali. Serve maggior cooperazione, prima di tutto in ambito europeo
### La presentazione del Rapporto
L'ottavo rapporto sulle #agromafie ( a cura di Fondazione Osservatorio sulla criminalità sull’agricoltura e sul sistema agroalimentare, #Coldiretti ed #Eurispes) rivela un preoccupante aumento del volume d'affari della criminalità organizzata nel settore agroalimentare italiano, passato da 12 miliardi di euro nel 2011 a oltre 25 miliardi attuali.
La crescita è dovuta all'attrattiva economica del settore (620 miliardi di euro, 70 miliardi di export, 4 milioni di occupati).
Le agromafie attuali sono gestite da "colletti bianchi" con competenze specifiche e non da figure tradizionali, e sono infiltrate in tutta la filiera, compresa la ristorazione, i mercati ortofrutticoli e la grande distribuzione.
Investono anche nell'acquisto diretto di terreni e sfruttano la difficoltà di accesso al credito delle aziende agricole, aprendo la strada all'usura.
E' sottolineata la necessità di educazione alimentare nelle scuole per insegnare il valore del cibo e il rispetto delle regole. Coldiretti è in prima linea nella lotta contro le agromafie e il caporalato, chiedendo che i fondi PAC vadano solo a chi rispetta le regole.
Si chiede inoltre di difendere il patrimonio alimentare italiano e scoraggiare le pratiche sleali dall'estero, basandosi sul principio di reciprocità sulle normative. Il governo ha istituito una cabina di regia per i controlli amministrativi e il disegno di legge agroalimentare mira a inasprire le sanzioni contro le frodi e proteggere il Made in Italy.
La presentazione del rapporto ha visto un gesto simbolico: la donazione di un ramoscello dell'albero di Giovanni Falcone, simbolo della lotta alle mafie, che sarà donato a una cooperativa che lavora su terreni confiscati alla camorra. Questo sottolinea il legame tra la lotta alle agromafie e la speranza di riscatto sociale.
### Le dimensioni internazionali del fenomeno ed il caporalato transnazionale
Il fenomeno ha dimensioni internazionali, con reti che reclutano manodopera all'estero (spesso attraverso il caporalato) ed esportano il loro modello di business. L'Italia è all'avanguardia nei controlli, ma il problema è sottovalutato in Europa.
Le agromafie infatti non operano più solo all'interno dei confini italiani, ma stanno attivamente esportando il loro redditizio "modello di business" in altri paesi, in particolare dove la consapevolezza del fenomeno è minore. Questo significa che le tecniche di infiltrazione, sfruttamento e frode sviluppate in Italia vengono replicate e adattate a contesti esteri. Il rapporto menziona specificamente la minor consapevolezza all'estero riguardo il fenomeno delle agromafie. Questo crea un terreno fertile per le organizzazioni criminali italiane che possono sfruttare lacune normative, minore attenzione dei controlli e una generale mancanza di conoscenza dei meccanismi criminali legati all'agroalimentare.
Un aspetto cruciale delle implicazioni internazionali è la creazione di reti criminali transnazionali dedicate allo sfruttamento della manodopera nel settore agricolo. Queste reti coinvolgono soggetti italiani e stranieri.
Il rapporto cita esplicitamente il fenomeno del caporalato, che viene gestito da queste reti criminali internazionali. Organizzazioni italiane e straniere agiscono come "agenzie di intermediazione illecita" per la manodopera agricola, reclutando lavoratori, spesso da paesi come India e Bangladesh, sfruttando anche i "decreti flussi". Questi lavoratori pagano ingenti somme per arrivare in Italia e vengono poi sfruttati, lavorando in condizioni disumane e senza tutele per ripagare il debito contratto. Il fatto che diverse nazionalità siano coinvolte nella gestione del traffico sottolinea la natura transnazionale di questo crimine.
Nonostante l'Italia sia considerata all'avanguardia nei controlli e nel contrasto alle agromafie, il rapporto evidenzia che il fenomeno è ancora largamente sottovalutato in altri paesi europei. Le agromafie italiane possono operare più tranquillamente all'interno del mercato unico europeo, sfruttando le differenze nelle normative e nei livelli di sorveglianza tra i vari stati membri. Prodotti contraffatti o ottenuti attraverso sfruttamento possono circolare più facilmente al di fuori dell'Italia, mettendo a rischio la sicurezza alimentare e la concorrenza leale a livello europeo. La mancanza di una risposta coordinata a livello UE rende più difficile contrastare le agromafie che operano su larga scala.
Le implicazioni internazionali portano alla forte richiesta di un maggiore coordinamento tra i paesi e l'armonizzazione delle normative per affrontare efficacemente le agromafie.
Coldiretti, insieme ad altre organizzazioni, sta cercando di portare l'attenzione della Commissione Europea sul tema. L'obiettivo è promuovere accordi internazionali basati sul principio di reciprocità. Questo principio implicherebbe che i prodotti che entrano nel mercato europeo, e nello specifico italiano, debbano rispettare gli stessi standard di sostenibilità ambientale, economica e sociale in vigore nell'UE. Un esempio specifico menzionato è la richiesta all'UE di limitare il commercio di prodotti che sfruttano la manodopera minorile, un chiaro esempio di come le problematiche interne si estendano a livello globale e richiedano una risposta coordinata.
I Carabinieri svolgono un ruolo fondamentale nel contrasto al fenomeno delle agromafie in Italia. Il Comando dell' #ArmadeiCarabinieri specificamente dedicato a questi tipi di reati e alla tutela del settore agroalimentare è il Comando delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri (#CUFA), il cui comandante, Generale Parrulli, è a sinistra nella foto sopra.
Le implicazioni internazionali delle agromafie non si limitano all'esportazione di prodotti contraffatti, ma includono l'esportazione di modelli criminali, la creazione di sofisticate reti transnazionali per lo sfruttamento della manodopera e la necessità di una risposta collaborativa a livello europeo e mondiale data la sottovalutazione del fenomeno in molti paesi.
Il Rapporto è reperibile qui eurispes.eu/wp-content/uploads…
#FondazioneOsservatoriosullacriminalitàsullagricolturaesulsistemaagroalimentare
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Scuola di Liberalismo 2025 – Messina: Giovanni MOSCHELLA: «Capocrazia» (Michele Ainis)
@Politica interna, europea e internazionale
Dodicesimo ed ultimo appuntamento dell’edizione 2025 della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e la Fondazione Bonino-Pulejo. Il
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Scuola di Liberalismo 2025 – Messina: Enzo PALUMBO: «Non esistono pasti gratis» (Milton Friedman)
@Politica interna, europea e internazionale
Undicesimo e penultimo appuntamento dell’edizione 2025 della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e la
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Su Radio Vaticana, il podcast dell'intervista a Cetta Petrollo sul Premio Elio Pagliarani
Qui da 21' 36" : https://t.ly/u3Jmw oppure direttamente qui : https://t.ly/6CbJQ
#premiopagliarani #poesia #premiodipoesia #radiovaticana #vaticannews
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A passeggio con l'informatica #33 – Governare la trasformazione digitale nell’interesse nazionale (seconda parte)
precedente #32 ––– di Enrico Nardelli Abbiamo iniziato a riflettere nel precedente post sulla necessità di una seria azione p...link-and-think.blogspot.com
GAZA. Medico riceve all’ospedale i corpi di 9 figli uccisi da una bomba
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La donna. una pediatra, era al lavoro quando le ambulanze hanno portato i corpi di nove figli uccisi da una bomba su Khan Yunis. Un decimo si è salvato
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⏰ Promemoria: opporsi al trattamento IA di Facebook ⏰ a cura di @Etica Digitale
🤖 Chi ha un profilo Instagram o Facebook, ha tempo fino a dopodomani 26 maggio per impedire che i due social usino i propri contenuti per addestrare le loro IA. Ecco come:
🤖 Chi ha un profilo Instagram o Facebook, ha tempo fino a fine maggio per impedire che i due social usino i propri contenuti per addestrare le loro IA. Ecco come
In questi giorni, le persone iscritte a Facebook o Instagram hanno ricevuto una mail da parte di Meta. Nella mail si comunica che i propri contenuti verranno usati per addestrare l'IA dell'azienda, a meno che non ci si rifiuti esplicitamente. La possibilità di rifiuto, non presente per esempio nella versione statunitense, esiste grazie al diritto di opposizione al trattamento dei dati presente nell'RGPD, il Regolamento Generale per la Protezione dei Dati europeo (anche noto come GDPR).
Per esercitare il proprio diritto di opposizione, basta aprire i link sottostanti inserendo la mail con la quale siete iscrittɜ al social e premere "Invia". In caso di più profili, l'operazione va effettuata con le varie mail associate.
👉 Facebook
👉 Instagram
❓ A cosa mi sto opponendo?
All'utilizzo dei vostri contenuti pubblici per addestrare l'IA di Meta
❓ E i contenuti privati invece?
Meta ha promesso che i contenuti privati (es. chat) non verranno utilizzati. Tuttavia, considerata la serie di promesse non mantenute delle grosse aziende tecnologiche, non è illogico pensare che questo possa cambiare in futuro
❓ Se qualcunə carica pubblicamente delle mie foto?
...Eh. Se si hanno prove che escano dati personali consultando l'IA di Meta, ci si può opporre tramite questo link. Vien da sé che il fornire prove è a dir poco scomodo e che la protezione migliore è far sì che più persone possibili si oppongano (o mettano il profilo privato, vedasi però sopra) così da risolvere il problema alla radice
❓ Se mi oppongo dopo fine maggio?
Il diritto di opposizione si applicherà solo ai contenuti successivi al vostro rifiuto. Tutto ciò che di pubblico avete messo prima sarà usato per l'addestramento. Si consideri tuttavia che la notizia di Meta è un tema caldo e i Garante della Privacy di vari paesi europei sono in costante lavoro per definire meglio la legittimità del tutto
❓ Perché dovrei oppormi?
Meta, una delle aziende più grosse al mondo e in mano a una delle persone più ricche mai esistite sulla faccia della Terra, non ha bisogno di espandere ulteriormente il suo dominio sfruttando a costo zero ciò che pubblicate - rendendo inoltre la vita impossibile a chi vuole sviluppare modelli di IA nel suo piccolo con metodi onesti
❓ Ci sono social dove non devo sbattere la testa per queste cose?
Sì. Social come Mastodon (simil Twitter X) e Pixelfed (simil Instagram, abbastanza agli albori) non scendono a tali bassezze e sono in generale molto più etici
https://t.me/eticadigitale/883
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Dai Balcani a Bruxelles, le proteste serbe non si fermano
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Continuano, dallo scorso novembre 2024, le mobilitazioni in Serbia che si stanno distinguendo per numeri, resilienza e solidarietà ricevuta. Gli eventi che si son successi dopo il crollo della stazione a Novi Sad, con la conseguente morte di sedici persone, ha smosso qualcosa nella politica
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Vi racconto il fallimento dei controlli sui chip (di Nvidia e non solo)
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
La guerra dei chip, gli intrecci di Nvidia, le ambizioni controverse delle amministrazioni americane e il ruolo della Cina. L'analisi di Alessandro startmag.it/innovazione/nvidia…
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Diario della discesa di una famiglia di Gaza verso la fame
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Mervat Hijazi: "Non ho abbastanza latte nel seno per nutrire mia figlia di pochi mesi perché mangio a malapena. Mio marito è stato ucciso mentre andava a procurarsi del cibo".
pagineesteri.it/2025/05/24/med…
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Bello quando i mondi si intrecciano. Prendiamo ad esempio la musica. È facile pensare che in essa sia innata un’intrinseca idea di anarchia, cugina amabile della creatività. Il che, per un ascoltatore, non è poi una idea così folle. Sarebbe difficile immaginare la musica accostarsi con qualcosa invece di più rigoroso, schematico, diciamo
Niente più crittografia e navigazione in incognito in Svizzera?
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In Svizzera sono allo studio importanti modifiche alla legge sulla sorveglianza digitale. Se la normativa venisse approvata, i fornitori di servizi di reti private virtuali (Vpn) e di app di messaggistica crittografate pensano
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Operazione congiunta Italia-Francia contro il traffico di esseri umani. 18 indagati italiani e stranieri
Un’attività investigativa in cooperazione con la Francia (convenzionalmente denominata SCENIC) ha permesso alla Polizia di Stato di Ventimiglia (Imperia) di disarticolare una rete strutturata e ben organizzata di soggetti di origine straniera dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso la frontiera italo-francese. Sei le persone arrestate a Nizza dalla Polizia francese e sottoposte alla misura cautelare in carcere, 7 quelle fermate in Italia dalla Polizia italiana. Altre 6 sono state sottoposte alla misura cautelare del divieto di dimora ed una a quella della custodia cautelare in carcere.
Inoltre, 5 gli arrestati in flagranza di reato: autisti (passeur), 4 dei quali francesi e di questi due donne.
Per fronteggiare più efficacemente il fenomeno criminale, il 6 maggio 2024 fu stilato l’Accordo per la costituzione di una Squadra Investigativa comune (JIC/SIC) tra le Procure di Imperia e Nizza (F), con la partecipazione della Squadra Informativa e di Polizia Giudiziaria di Ventimiglia e della Polizia giudiziaria della Police aux Frontières di Nizza.
Questo accordo ha rafforzato la cooperazione transfrontaliera, consentendo uno scambio diretto di informazioni e il coordinamento delle attività investigative.
L’indagine ha messo in luce un fenomeno complesso e ramificato, che coinvolgeva diversi attori su entrambi i lati del confine e che si avvaleva di una fitta rete logistica e operativa. I migranti venivano contattati nella zona di Ventimiglia e successivamente affidati ai ‘passeur’ che si occupavano del loro trasporto verso la Francia mediante veicoli con targa francese, spesso noleggiati.
L’inchiesta è iniziata nel novembre 2023 grazie a una serie di attività di osservazione e monitoraggio avviate dalla Squadra Informativa e di Polizia Giudiziaria del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia, ha avuto il suo punto di svolta con l’individuazione di un’auto francese con a bordo tre soggetti di presunta origine araba, i cui molteplici spostamenti transfrontalieri potevano essere tracciati, configurando un’attività sistematica e finalizzata al trasporto illecito di migranti.
Il monitoraggio si è poi esteso a oltre venti veicoli tra auto e furgoni, quasi tutti con targa francese, molti dei quali risultati regolarmente noleggiati o immatricolati in “garage fantasma”.
I migranti trasportati – prevalentemente tunisini, egiziani, bengalesi e iracheni – potevano essere anche cinque alla volta. I viaggi venivano effettuati nel primo pomeriggio, in tarda serata o nelle prime ore del mattino ed il trasporto si concludeva in Francia – a Nizza – con il deposito dei migranti presso stazioni ferroviarie, degli autobus, o autogrill.
Le attività di geolocalizzazione dei veicoli e la captazione di comunicazioni telefoniche e telematiche hanno fornito ulteriori riscontri investigativi.
L’auto francese, ad esempio, aveva effettuato almeno venti viaggi nel mese di febbraio 2024. Le celle telefoniche associate ad uno dei correi hanno rivelato che i viaggi transfrontalieri erano iniziati già nel settembre 2023, raggiungendo un totale stimato di oltre 100 passaggi al confine fino al 13 maggio 2024.
Un giro di affari particolarmente lucroso se si tiene conto del tariffario emerso dalle intercettazioni telefoniche: 250 euro per un passaggio in berlina, 75 euro per un passaggio su piccola utilitaria e 100 euro per l’attraversamento a piedi del confine lungo i sentieri montani.
L’attività svolta ha portato all’arresto, da parte della Polizia francese, di sei soggetti di origine araba, tutti naturalizzati francesi e residenti a Nizza, ritenuti appartenenti a un sodalizio criminoso connotato da comportamenti aggressivi e ostili nei confronti delle Forze dell’Ordine.
Tale virulenza è stata riscontrata anche nel corso di attività di controllo, in particolare allorquando durante un inseguimento un passeur ha effettuato pericolose manovre in eccesso di velocità che provocavano la perdita di controllo del veicolo, la sua collisione contro un muro e l’abbandono dello stesso con i migranti a bordo. Il passeur in fuga poteva essere identificato attraverso le impronte digitali rilevate sul veicolo e successivamente tratto in arresto.
Parallelamente, la Squadra Investigativa italiana ha documentato i legami tra i procacciatori di migranti a Ventimiglia e gli autisti in arrivo dalla Francia e ha eseguito le misure cautelari del divieto di dimora nelle province di Imperia, Cuneo, Torino e Aosta nei confronti di 2 marocchini, 1 tunisino, 3 sudanesi e 1 afgano.
Il procuratore di Imperia, il dottor Alberto Lari, ha affermato: "La presenza del procuratore di Nizza alla conferenza stampa dimostra la collaborazione che si è creata tra i due uffici, che è una cosa davvero importante, per combattere il traffico dell'immigrazione clandestina. E' la quarta squadra investigativa comune che facciamo. Ne avevamo già fatta una per un'indagine di droga e tre per combattere questo fenomeno. Le due procure hanno una collaborazione costante e uno scambio di informazioni e di ricettazioni in via diretta e in tempo reale. I dati vengono comunicati immediatamente e c'è uno scambio di informazioni costante come se l'indagine avvenisse su un unico territorio nazionale. Siamo riusciti a superare il discorso frontiere e far sì che anche i reati che vengono commessi su entrambi i territori vengono perseguiti in maniera corretta e completa".
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Memorandum militare tra Italia e Israele, 10 giuristi diffidano il Governo Meloni: “Incostituzionale rinnovare l’accordo”
@Politica interna, europea e internazionale
Un gruppo di giuristi, esperti in diritto costituzionale e internazionale, ha inviato una diffida formale al Governo Meloni per chiedere la sospensione del “Memorandum d’Intesa in materia di
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We plan to sue if Paramount settles with Trump over CBS lawsuit
FOR IMMEDIATE RELEASE:
Freedom of the Press Foundation (FPF) has informed Paramount Global executives that it plans to file a lawsuit if Paramount settles with President Donald Trump over his court case against CBS News.
News reports indicate Paramount Global is prepared to settle Trump’s frivolous and unconstitutional complaint against its subsidiary, CBS News, over its editing of an interview with then-Vice President Kamala Harris. United States senators and others have said the purpose of settling may be to bribe the president to clear the path for Paramount to finalize a merger with Skydance Media.
We’ve written previously about how Trump’s complaint against CBS is a clear First Amendment violation and threatens the basic press freedom rights of other news outlets.
So today, FPF sent a letter to Paramount Chair Shari Redstone to put her and other Paramount executives on notice that it plans to file a shareholder’s derivative lawsuit should Paramount settle with Trump, and to demand that Paramount preserve all records that may be relevant to its claims. FPF is a Paramount Global shareholder.
A derivative lawsuit is a procedure that allows shareholders of a company to recover damages incurred due to impropriety by executives and directors. Any damages award would go to Paramount, not FPF.
Paramount executives have reportedly feared liability for settling, and this week, U.S. Sens. Ron Wyden, Bernie Sanders, and Elizabeth Warren opened an investigation of whether settling would violate bribery laws and asking whether Paramount had evaluated the risk of derivative liability.
FPF Director of Advocacy Seth Stern said:
“Corporations that own news outlets should not be in the business of settling baseless lawsuits that clearly violate the First Amendment and put other media outlets at risk. A settlement of Trump’s meritless lawsuit may well be a thinly veiled effort to launder bribes through the court system. Not only would it tank CBS’s reputation but, as three U.S. senators recently explained, it could put Paramount executives at risk of breaking the law.
“Our mission as a press freedom organization is to defend the rights of journalists and the public, not the financial interests of corporate higher-ups who turn their backs on them. When you run a news organization, you have the responsibility to protect First Amendment rights, not abandon them to line your own pockets.
“We hope Paramount will reconsider the dangerous path it appears to be contemplating but, if not, we are prepared to pursue our rights as shareholders. And we hope other Paramount shareholders will join us.”
John Cusack, an FPF founding board member, activist and actor, added, “I’m proud that Freedom of the Press Foundation is doing what CBS’s corporate owners won’t — standing up for press freedom and against authoritarian shakedowns. People who aren’t willing to defend the First Amendment should not be in the news business.”
You can read FPF’s letter here.
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È cambiata l’aria attorno a Israele
I governi, i media e l'opinione pubblica occidentali sono molto meno comprensivi nei confronti di Netanyahu, dopo un anno e mezzo di massacri.
Ci sono voluti più di 50.000 morti, e chissà quanti altri ce ne vorranno per passare dalle parole ai fatti.
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Recent leaks show why source protection matters
Dear Friend of Press Freedom,
This week we examine how leaks are fueling reporting in spite of crackdowns on whistleblowers and journalists. And Rümeysa Öztürk may be out of jail but her ordeal isn’t over. It’s now the 59th day that she’s facing deportation by the United States government for writing an op-ed it didn’t like. More press freedom news below.
Recent leaks show why source protection matters
Our Freedom of Information Act request for an intelligence community memo and the reporting that’s followed have turned into “exhibit A” on why leaks to the press serve the public interest.
Journalists have written about how the memo belies the Trump administration’s own rationale for mass deporting Venezuelans, and we’ve explained how it confirms that Attorney General Pam Bondi’s basis for repealing her predecessor’s safeguards against subpoenaing journalists was bunk.
But even more revelations have followed. This week the Times reported that Director of National Intelligence official Joe Kent pressured intelligence agencies to rewrite their assessment on the Venezuelan government’s control of gang members to support Trump’s position and then supported the release of the rewritten memo because he didn’t understand what it actually said. We also learned that there is a major rift between Secretary of State Marco Rubio and the intelligence community.
Read on our website. For more on leak investigations, catch us live on May 28 at 11 a.m. PT / 2 p.m. ET with Telos.news founder Ryan Lizza and Pulitzer Prize winner James Risen.
Don’t empower Trump to define terrorism
Rümeysa Öztürk never supported terrorism. That’s not even debatable now.
But lack of evidence isn’t stopping the Trump administration’s efforts to deport her and others. So when Congress contemplates further empowering the same administration to arbitrarily deem its opponents’ conduct “support of terrorism,” alarm bells should sound.
Well, ring-a-ling. Last year’s “nonprofit killer” bill, which would allow the administration to deem rights organizations and nonprofit news outlets terrorist supporters and revoke their tax-exempt status, is making a comeback. Read more here.
An open letter to leaders of American institutions
Freedom of the Press Foundation (FPF) was proud to join a letter led by the Knight First Amendment Institute at Columbia University urging leaders of civic and other major institutions to defend free speech amid the Trump administration’s multifront assault on First Amendment freedoms.
As the letter says, “If our democracy is to survive, the freedoms of speech and the press need a vigorous, determined defense.” Read the whole thing.
US press freedom groups launch Journalist Assistance Network
Five major U.S.-based press freedom organizations (including FPF) announced the launch of a network to provide legal and safety resources and training to journalists and newsrooms in the United States. Read more about it here.
What we’re reading
Coalition to Columbia, Barnard: ‘Do better’ for student journalists (Student Press Law Center). We joined a coalition demanding Columbia stop investigating student journalists and respect students’ free press rights.
Paramount could violate anti-bribery law if it pays to settle Trump’s ‘60 Minutes’ lawsuit, senators claim (Variety). Don’t just take our word for it. Settling with Trump puts Paramount executives at risk of significant liability. It also puts CBS at risk of further shakedowns.
Why does GOP budget bill focus on punishing people who leak tax returns? (The Intercept). “Lawmakers and judges should focus on stopping tax evasion by the rich and powerful, not on disproportionate punishments for whistleblowers,” explained FPF Advocacy Director Seth Stern.
Trump administration asks Supreme Court to keep DOGE records secret (Politico). Seems like it’d be more “efficient” to comply with basic transparency requests than waste government resources to keep your work secret.
Judge orders U.S. to keep custody of migrants amid claims they were sent to South Sudan (The New York Times). The Trump administration says “that’s classified” any time it doesn’t want to answer difficult questions to the courts or to the public.
Disclose the Trump crypto dinner guests (The Wall Street Journal). So much for the “most transparent administration in history.”
FCC Chairman Carr seeks to designate NBC equal time issue for hearing (The Desk). Another week, another sham investigation by Brendan Carr in the news.
Indiana hides executions. Firing squads would be more honest. (IndyStar). “Indiana killed Ritchie under a veil of secrecy, with no media present . ... We don't know if Ritchie suffered."
New Montana law blocks the state from buying private data to skirt the Fourth Amendment (Reason). Montana is leading the way. Other states and the federal government should follow.
Gazzetta del Cadavere reshared this.
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Dieses Gerät wird mit zwei AAA-Batterien betrieben und hat ein LCD-Display. Uhrzeit ist wohl auch einstellbar.
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È morto Sebastião Salgado
rsi.ch/info/cultura-e-spettaco…
È morto Sebastião Salgado - RSI
Il fotografo franco-brasiliano, conosciuto per i suoi magnifici scatti in bianco e nero, aveva 81 annirsi
lazer_punkX
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differx
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Jones
in reply to lazer_punkX • • •C'è ancora bypass paywalls clean, io lo uso e funziona, l'articolo su repubblica per esempio lo leggo, anche quelli di internazionale e tanti altri, si trova qui: gitflic.ru/user/magnolia1234
magnolia1234 - magnolia1234
gitflic.rurag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
lazer_punkX
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