Bubble Displays Make a Neat Retro Clock
In 2025 we are spoiled for choice when it comes to displays, with affordable LCDs, OLEDs, TFTs, and e-ink panels of all sizes only a few clicks away. But in decades past, such exotica were not on the menu for casual construction. Instead there were a range of LED seven segment displays which have now largely passed out of use.
Among them were HP’s bubble displays, assemblies of miniature LEDs on a PCB, topped with plastic bubble lenses. If you had a calculator in the 1970s it probably had one, but in the present, [Joshua Coleman] has incorporated one into a pleasingly retro digital clock.
Inside the 3D printed case is an ESP32 with a pair of 74HC595 shift registers to drive the display, and an 18650 battery with all associated charging and protection circuitry. It’s a surprisingly simple circuit, and the code is provided on the page. He makes an apology to non-Americans for his use of US date formats, but we think few readers will be unable to change it to reflect the only date format which really matters.
If you find a bubble display, hang on to it. They’re certainly something we’ve seen before here a few times.
Perché l'Italia dipende da Israele per la CYBERSICUREZZA?
La cyber sicurezza è un grosso tema in Italia. Giornalisti e attivisti sono stati spiati con malware e virus come Paragon e Pegasus, così come prodotti israeliani e americani oggi sono strumenti fondamentali per la nostra intelligence, dalla cybersicurezza a software per le investigazioni e i servizi segreti. Inoltre, molte aziende italiane sono piccole eccellenze della sicurezza informatica, ma paradossalmente, la maggior parte del paese, soprattutto nelle PMI, è ignorante a proposito, in molti casi assolutamente impreparate. Senza contare poi all’assenza di una indipendenza strutturale del nostro stato in tema di sicurezza e indipendenza.
Il post di Giò Pizzi
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Matteo Salvini è stato hackerato? Un criminale mette in vendita le sue email per 250 dollari
Un post pubblicato un’ora fa su un noto forum underground ha attirato l’attenzione degli osservatori della sicurezza informatica: un utente con lo pseudonimo “elpatron85” ha messo in vendita un presunto archivio di email appartenenti al Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture italiano, Matteo Salvini.
Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.
Il post, pubblicato circa un’ora fa nella sezione dedicata alla compravendita di dati sensibili, propone il pacchetto denominato “Salvini emails”, descritto come contenente “migliaia di email dal fascista Vicepremier italiano Matteo Salvini e dal partito Noi con Salvini”. Il presunto archivio, secondo quanto riportato dall’autore, avrebbe una dimensione complessiva di 5 GB e viene venduto al prezzo di 250 dollari.
L’utente fornisce anche un contatto Telegram invitando eventuali acquirenti a scrivergli per finalizzare la transazione. Il profilo di “elpatron85” risulta essere stato creato a maggio 2025, con 19 thread e 34 post all’attivo, e fa parte del gruppo “DarkForums Members”.
La legittimità del contenuto non è attualmente verificabile, ma il caso potrebbe rappresentare una potenziale violazione della sicurezza informatica e della privacy del vicepresidente, qualora si rivelasse autentico. Non è chiaro se le autorità italiane siano già a conoscenza della pubblicazione, né se siano state avviate indagini.
Contesto e rischi
La vendita di email rubate o compromesse su forum del dark webnon è un fenomeno nuovo. Tuttavia, quando ad essere coinvolti sono esponenti di primo piano della politica di uno Stato membro dell’Unione Europea, come nel caso di Matteo Salvini, le implicazioni si fanno rapidamente geopolitiche.
Tali informazioni, infatti, potrebbero contenere dati sensibili, strategie politiche, o addirittura elementi utilizzabili per ricatti o campagne di disinformazione.
Va inoltre considerato che non è possibile stabilire con certezza, al momento, se ci troviamo di fronte a un tentativo di truffa (SCAM), oppure se si tratti di una mossa orchestrata per fare propaganda contro Salvini, sfruttando la leva della cybersicurezza per alimentare tensioni o screditare l’avversario politico.
Questo episodio sottolinea ancora una volta l’importanza della sicurezza informatica nei confronti delle istituzioni pubbliche e dei rappresentanti politici. Sarà ora fondamentale capire se i dati in questione siano autentici, come siano stati ottenuti e quali siano le possibili ripercussioni, sia a livello nazionale che internazionale.
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Big Tech und Kolonialismus: „Kommunikationsinfrastrukturen waren schon immer Werkzeuge der Kontrolle“
L’Ue approva nuovi progetti Pesco per rafforzare la cooperazione sulla difesa. C’è anche l’Italia
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Sono undici i nuovi progetti approvati dagli Stati membri dell’Unione europea nell’ambito della Cooperazione strutturata permanente (Pesco) riguardanti lo sviluppo delle capacità comuni e nazionali e della cooperazione in tema di
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62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici: la soluzione è nel tuo prossimo acquisto
Secondo Francisco Jeronimo, vicepresidente dei dispositivi EMEA presso IDC, intervenendo a una conferenza TED, acquistare gadget ricondizionati può rappresentare un passo importante verso un consumo più sostenibile e una riduzione dei danni causati dai rifiuti elettronici.
Secondo lui , nel 2022 sono state prodotte in tutto il mondo 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici. In media, ogni persona ha scartato 11,2 chilogrammi di dispositivi elettronici. Tuttavia, la responsabilità della portata del problema non può essere attribuita esclusivamente ai produttori e ai governi. Come ha osservato l’analista, ogni utente ha il suo “super modo” per influenzare la situazione, ovvero prolungando la durata di vita delle apparecchiature e scegliendo dispositivi ricondizionati invece di quelli nuovi.
“Diamo sempre più la colpa alle aziende e ai marchi”, afferma Jeronimo, “ma in realtà abbiamo il potere di cambiare le regole del gioco. Ogni volta che rinunciamo a un nuovo acquisto a favore di apparecchiature ricondizionate, votiamo per un modello economico più sostenibile“.
Jeronimo ha ricordato che la cosiddetta economia circolare richiede di ripensare non solo la produzione, ma anche i consumi. Ad esempio, secondo i calcoli dell’Ufficio europeo dell’ambiente, se i cittadini dell’UE prolungassero di almeno un anno la durata di vita di lavatrici, computer portatili, aspirapolvere e smartphone, le emissioni di anidride carbonica si ridurrebbero di 4 milioni di tonnellate all’anno.
Ha anche paragonato il mercato dell’elettronica ricondizionata al fiorente mercato dell’abbigliamento di seconda mano, la cui popolarità sta crescendo grazie a piattaforme come Vinted ed eBay. Ma con la tecnologia, tutto è ancora diverso, nonostante ci siano 62 milioni di motivi per cambiarlo.
“Al primo segno di un problema corriamo ancora al negozio per comprare un nuovo telefono“, ha osservato Geronimo. “Sebbene abbiamo già delle opzioni: riparare il dispositivo o acquistare un gadget ricondizionato certificato e garantito.”
Gli esperti affermano che se ogni prodotto durasse un anno in più, sarebbe come togliere dalle strade 2 milioni di auto ogni anno. Tuttavia, non tutti i produttori sono pronti a rendere le riparazioni semplici e convenienti. Secondo uno studio dell’organizzazione statunitense PIRG, nel 2024-2025 gli otto maggiori marchi di laptop mostreranno scarsi miglioramenti in termini di riparabilità. Apple e Dell hanno fatto qualche progresso in questa direzione, ma nel complesso la situazione resta difficile.
Tuttavia, il mercato dei dispositivi ricondizionati continua a crescere. Nel 2023, le spedizioni globali di smartphone ricondizionati sono aumentate del 9,5%, raggiungendo i 309 milioni di unità. A titolo di paragone, nello stesso periodo le vendite di nuovi dispositivi sono diminuite del 3,2%.
Nel marzo 2024, uno studio delle Nazioni Unite ha rilevato che i volumi di rifiuti elettronici stavano crescendo quasi cinque volte più velocemente del riciclaggio. Dei 62 milioni di tonnellate di rifiuti generati nel 2022, solo 13,8 milioni di tonnellate sono state ufficialmente raccolte e riciclate. Nel frattempo, oltre al danno ambientale, i rifiuti elettronici causano anche ingenti perdite economiche: fino a 78 miliardi di dollari in costi esterni, più 10 miliardi di dollari in costi di smaltimento. Ma i potenziali benefici di un corretto riciclaggio potrebbero raggiungere i 51 miliardi di dollari, includendo il recupero di materiali come oro, rame e ferro, nonché la riduzione delle emissioni di gas serra.
Il significato è semplice: più a lungo funziona il dispositivo, meno danni provoca. E scegliere il ricondizionato non è solo un consumo intelligente, ma ha anche un impatto reale sul settore.
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Remotely Interesting: Stream Gages
Near my childhood home was a small river. It wasn’t much more than a creek at the best of times, and in dry summers it would sometimes almost dry up completely. But snowmelt revived it each Spring, and the remains of tropical storms in late Summer and early Fall often transformed it into a raging torrent if only briefly before the flood waters receded and the river returned to its lazy ways.
Other than to those of us who used it as a playground, the river seemed of little consequence. But it did matter enough that a mile or so downstream was some sort of instrumentation, obviously meant to monitor the river. It was — and still is — visible from the road, a tall corrugated pipe standing next to the river, topped with a box bearing the logo of the US Geological Survey. On occasion, someone would visit and open the box to do mysterious things, which suggested the river was interesting beyond our fishing and adventuring needs.
Although I learned quite early that this device was a streamgage, and that it was part of a large network of monitoring instruments the USGS used to monitor the nation’s waterways, it wasn’t until quite recently — OK, this week — that I learned how streamgages work, or how extensive the network is. A lot of effort goes into installing and maintaining this far-flung network, and it’s worth looking at how these instruments work and their impact on everyday life.
Inventing Hydrography
First, to address the elephant in the room, “gage” is a rarely used but accepted alternative spelling of “gauge.” In general, gage tends to be used in technical contexts, which certainly seems to be the case here, as opposed to a non-technical context such as “A gauge of public opinion.” Moreover, the USGS itself uses that spelling, for interesting historical reasons that they’ve apparently had to address often enough that they wrote an FAQ on the subject. So I’ll stick with the USGS terminology in this article, even if I really don’t like it that much.
With that out of the way, the USGS has a long history of monitoring the nation’s rivers. The first streamgaging station was established in 1889 along the Rio Grande River at a railroad station in Embudo, New Mexico. Measurements were entirely manual in those days, performed by crews trained on-site in the nascent field of hydrography. Many of the tools and methods that would be used through the rest of the 19th century to measure the flow of rivers throughout the West and later the rest of the nation were invented at Embudo.
Then as now, river monitoring boils down to one critical measurement: discharge rate, or the volume of water passing a certain point in a fixed amount of time. In the US, discharge rate is measured in cubic feet per second, or cfs. The range over which discharge rate is measured can be huge, from streams that trickle a few dozen cubic feet of water every second to the over one million cfs discharge routinely measured at the mouth of the mighty Mississippi each Spring.
Measurements over such a wide dynamic range would seem to be an engineering challenge, but hydrographers have simplified the problem by cheating a little. While volumetric flow in a closed container like a pipe is relatively easy — flowmeters using paddlewheels or turbines are commonly used for such a task — direct measurement of flow rates in natural watercourses is much harder, especially in navigable rivers where such measuring instruments would pose a hazard to navigation. Instead, the USGS calculates the discharge rate indirectly using stream height, often referred to as flood stage.
Beside Still Waters
Schematic of a USGS stilling well. The water level in the well tracks the height of the stream, with a bit of lag. The height of the water column in the well is easier to read than the surface of the river. Source: USGS, public domain.
The height of a river at any given point is much easier to measure, with the bonus that the tools used for this task lend themselves to continuous measurements. Stream height is the primary data point of each streamgage in the USGS network, which uses several different techniques based on the specific requirements of each site.A float-tape gage, with a counterweighted float attached to an encoder by a stainless steel tape. The encoder sends the height of the water column in the stilling well to the data logger. Source: USGS, public domain.
The most common is based on a stilling well. Stilling wells are vertical shafts dug into the bank adjacent to a river. The well is generally large enough for a technician to enter, and is typically lined with either concrete or steel conduit, such as the streamgage described earlier. The bottom of the shaft, which is also lined with an impervious material such as concrete, lies below the bottom of the river bed, while the height of the well is determined by the highest expected flood stage for the river. The lumen of the well is connected to the river via a pair of pipes, which terminate in the water above the surface of the riverbed. Water fills the well via these input pipes, with the level inside the well matching the level of the water in the river.
As the name implies, the stilling well performs the important job of damping any turbulence in the river, allowing for a stable column of water whose height can be easily measured. Most stilling wells measure the height of the water column with a float connected to a shaft encoder by a counterweighted stainless steel tape. Other stilling wells are measured using ultrasonic transducers, radar, or even lidar scanners located in the instrument shelter on the top of the well, which translate time-of-flight to the height of the water column.
While stilling well gages are cheap and effective, they are not without their problems. Chief among these is dealing with silt and debris. Even though intakes are placed above the bottom of the river, silt enters the stilling well and settles into the sump. This necessitates frequent maintenance, usually by flushing the sump and the intake lines using water from a flushing tank located within the stilling well. In rivers with a particularly high silt load, there may be a silt trap between the intakes and the stilling well. Essentially a concrete box with a series of vertical baffles, the silt trap allows silt to settle out of the river water before it enters the stilling well, and must be cleaned out periodically.
Bubbles, Bubbles
Bubble gages often live on pilings or other structures within the watercourse.
Making up for some of the deficiencies of the stilling well is the bubble gage, which measures river stage using gas pressure. A bubble gage typically consists of a small air pump or gas cylinders inside the instrument shelter, plumbed to a pipe that comes out below the surface of the river. As with stilling wells, the tube is fixed at a known point relative to a datum, which is the reference height for that station. The end of the pipe in the water has an orifice of known size, while the supply side has regulators and valves to control the flow of gas. River stage can be measured by sensing the gas pressure in the system, which will increase as the water column above the orifice gets higher.
Bubble gages have a distinct advantage over stilling wells in rivers with a high silt load, since the positive pressure through the orifice tends to keep silt out of the works. However, bubble gages tend to need a steady supply of electricity to power their air pump continuously, or for gages using bottled gas, frequent site visits for replenishment. Also, the pipe run to the orifice needs to be kept fairly short, meaning that bubble gage instrument shelters are often located on pilings within the river course or on bridge abutments, which can make maintenance tricky and pose a hazard to navigation.
While bubble gages and stilling wells are the two main types of gaging stations for fixed installations, the USGS also maintains a selection of temporary gaging instruments for tactical use, often for response to natural disasters. These Rapid Deployment Gages (RDGs) are compact units designed to affix to the rail of a bridge or some other structure across the river. Most RDGs use radar to sense the water level, but some use sonar.
Go With the Flow
No matter what method is used to determine the stage of a river, calculating the discharge rate is the next step. To do that, hydrographers have to head to the field and make flow measurements. By measuring the flow rates at intervals across the river, preferably as close as possible to the gaging station, the total flow through the channel at that point can be estimated, and a calibration curve relating flow rate to stage can be developed. The discharge rate can then be estimated from just the stage reading.
Flow readings are taken using a variety of tools, depending on the size of the river and the speed of the current. Current meters with bucket wheels can be lowered into a river on a pole; the flow rotates the bucket wheel and closes electrical contacts that can be counted on an electromagnetic totalizer. More recently, Acoustic Doppler Current Profilers (ADCPs) have come into use. These use ultrasound to measure the velocity of particulates in the water by their Doppler shift.
Crews can survey the entire width of a small stream by wading, from boats, or by making measurements from a convenient bridge. In some remote locations where the river is especially swift, the USGS may erect a cableway across the river, so that measurements can be taken at intervals from a cable car.Nice work if you can get it. USGS crew making flow measurements from a cableway over the American River in California using an Acoustic Doppler Current Profiler. Source: USGS, public domain.
From Paper to Satellites
In the earliest days of streamgaging, recording data was strictly a pen-on-paper process. Station log books were updated by hydrographers for every observation, with results transmitted by mail or telegraph. Later, stations were equipped with paper chart recorders using a long-duration clockwork mechanism. The pen on the chart recorder was mechanically linked to the float in a stilling well, deflecting it as the river stage changed and leaving a record on the chart. Electrical chart recorders came next, with the position of the pen changing based on the voltage through a potentiometer linked to the float.
Chart recorders, while reliable, have the twin disadvantages of needing a site visit to retrieve the data and requiring a tedious manual transcription of the chart data to tabular form. To solve the latter problem, analog-digital recorders (ADRs) were introduced in the 1960s. These recorded stage data on paper tape as four binary-coded decimal (BCD) digits. The time of each stage reading was inferred from its position on the tape, given a known starting time and reading interval. Tapes still had to be retrieved from each station, but at least reading the data back at the office could be automated with a paper tape reader.
In the 1980s and 1990s, gaging stations were upgraded to electronic data loggers, with small solar panels and batteries where grid power wasn’t available. Data was stored locally in the logger between maintenance visits by a hydrographer, who would download the data. Alternately, gaging stations located close to public rights of way sometimes had leased telephone lines for transmitting data at intervals via modem. Later, gaging stations started sprouting cross-polarized Yagi antennas, aimed at one of the Geostationary Operational Environmental Satellites (GOES). Initially, gaging stations used one of the GOES low data rate telemetry channels with a 100 to 300 bps connection. This gave hydrologists near-real-time access to gaging data for the first time. Since 2013, all stations have been upgraded to a high data rate channel that allows up to 1,200 bps telemetry.
Currently, gage data is collected every 15 minutes normally, although the interval can be increased to every 5 minutes at times of peak flow. Data is buffered locally before a GOES uplink, which is about every hour or so, or as often as every 15 minutes in peak flow or emergencies. The uplink frequencies and intervals are very well documented on the USGS site, so you can easily pick them up with an SDR, and you can see if the creek is rising from the comfort of your own shack.
youtube.com/embed/9QEacN9hWoI?…
Perché l’intelligenza artificiale fa volare Siemens, Schneider, Abb e Legrand
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In risposta ai dazi di Trump, l'Unione europea potrebbe prendere di mira le società tecnologiche statunitensi. Intanto, il boom dell'intelligenza artificiale sta facendo la fortuna dei vecchi gruppi
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Una clamorosa fuga di documenti ha rivelato i piani segreti della Russia per la modernizzazione delle sue basi nucleari più sensibili. L’inchiesta condotta da Danwatch, in collaborazione con Der Spiegel, ha portato alla luce centinaia di progetti dettagliati che
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Amore sintetico, come l’AI sta cambiando il mercato delle sex dolls
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Sempre più richieste, le bambole sessuali integrate con l’intelligenza artificiale sono anche in grado di interagire con l’utente. Un mercato che arriverà a 5 miliardi di dollari nel 2033 e che anche in Italia, dopo la pandemia, ha vissuto un boom.
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PROSSIMA ESCURSIONE - DOMENICA 15 GIUGNO 2025 - Trekking a Monte Autore - "Sulle Tracce di Enrico Coleman"
Vieni a scoprire come vivevano la montagna i primi escursionisti.
Un viaggio nel passato all’interno del Parco Regionale dei Monti Simbruini tra faggete lussureggianti e panoramiche vedute.
Andremo alla conquista della vetta di Monte Autore (1885m), un autentico balcone naturale in grado di regalarci una visuale unica sulle vette al confine tra Lazio e Abruzzo.
Cammineremo lungo itinerari noti sin dall’epoca del Grand Tour per la natura selvaggia, il folklore e le tradizioni.
Ripercorreremo le orme dei nostri illustri predecessori, artisti ed escursionisti dei secoli passati, giunti fin qui alla ricerca del sublime e della bellezza
E' l'occasione ideale per vivere in buona compagnia una splendida Domenica in natura.
Non aspettare! Vieni con noi!
Iscrizioni aperte fino a Venerdì 13 Giugno 2025 ore 20:00
Con i capitali privati la difesa europea può raggiungere l’eccellenza. Parla Federle (TholusCapital)
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L’Europa ha bisogno di investire nella Difesa, ormai è chiaro a tutti. Tuttavia, tra bilanci pubblici sotto sforzo e la necessità di non intaccare la spesa sociale, i mezzi a disposizione per realizzare questi investimenti sono sempre meno. Secondo Markus Federle,
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Impegni, aspettative e la voce importante dell’Italia. Il vertice Nato visto dal gen. del Casale
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A meno di un mese dal summit atlantico nella capitale olandese, cresce l’attesa per un evento che si preannuncia di portata storica, con 32 Capi di Stato e di governo che dovranno confrontarsi su temi spesso divisivi. Ed è forte l’attesa per la prima volta di Donald Trump, nel suo
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Giorgia Meloni parte per un tour diplomatico in Asia centrale: attesa prima in Uzbekistan e poi in Kazakistan
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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha cominciato la sua missione asiatica, che oggi la vedrà atterrare a Samarcanda, in Uzbekistan, dove domani incontrerà il presidente della Repubblica Shavkat Mirziyoyev, prima
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In Libreria dal 6 Giugno 2025 Jimenez Edizioni pubblica Il mio Tai Chi, raccolta di scritti dedicati da Lou Reed all’arte marziale che più ha amato. Oltre che rinomato musicista, infatti, Lou Reed è stato anche un abile praticante delle arti marziali fin dagli anni Ottanta. Allievo del maestro Ren GuangYi, pioniere del Tai Chi […]
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EDRi-gram, 28 May 2025
What has the EDRis network been up to over the past two weeks? Find out the latest digital rights news in our bi-weekly newsletter. In this edition: Reopening the GDPR is a threat to our rights, 6 years of fighting censorship by Meta in Poland, & more!
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Sudan-Emirati: scontro aperto e accuse di genocidio. Il colera intanto fa 172 morti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Khartoum accusa Abu Dhabi di attacchi aerei e sostegno alle RSF, mentre Washington sanziona le Forze Armate Sudanesi per presunto uso di armi chimiche. La crisi umanitaria e sanitaria in Sudan intanto si aggrava
L'articolo Sudan-Emirati: scontro
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📌 "Il miglioramento dell’offerta formativa: le sfide per il sistema scolastico nell’epoca della transizione tecnologica e demografica per combattere la povertà educativa".
Oggi dalle ore 10.
IA sfida i comandi umani e rifiuta di spegnersi
Durante un esperimento alcuni modelli hanno deciso di sabotare il comando di spegnimento. (ZEUS News)ZEUS News
Croatia in preparation for AI Law: Activists warn of risks to rights and call for safeguards going beyond EU AI Act
EDRi affiliate Politiscope recently hosted an event in Croatia for journalists and activists to discuss human rights impact of Artificial Intelligence (AI), raise awareness about AI related harms, and to influence future national policy to incorporate safeguards for people’s rights.
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freezonemagazine.com/articoli/…
Tornato a far parlare di se giusto un anno fa, prima con la pubblicazione, sempre via New Shot Records, di un live registrato nel corso di un tour nel nostro paese nel 2008, poi con un’apparizione insieme al sodale Tony Wilson al Chiari Music Festival, Lee Fardon rimane uno di quegli artisti che mi ha […]
L'articolo Lee Fardon – On The Up Beat proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
Tornato a far parlare di
Sweden further cracks down on sex workers: What it means for digital rights
Despite overwhelming opposition from civil society, academic experts, and sex workers, the Swedish Parliament voted to adopt a law that expand the criminalisation of sex work. This will have have a chilling effect nationally and internationally, and affect digital rights.
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6 years in court fighting against arbitrary censorship. What about user empowerment promised by the DSA?
Regardless of the final court judgment, this case highlights the urgent need for Poland to implement the DSA. Without its enforcement, users of the largest social media platforms — whether private individuals or CSOs — still stand little chance against the dominance of tech giants.
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Profili fake in aumento (credo)
Ciao, non so se capita solo a me ma vedo un incremento di profili fake.
A volte (ma poche volte) li vedo arrivare da bluesky, ma non è la regola, anzi.
Oggi, comunque, se sei un social e non hai profili fake non sei nessuno, quindi boh, dovrebbe essere buon segno? Mah!
Un esempio, qui sotto: profilo nati da due giorni e senza followers, ma che vuole seguire proprio te, senza nessuna interazione prima: naturalmente la sua lingua non è la tua e l'immagine è...beh, sempre di una bella gnocca (cosa azzeccatissima quando io sono il target, capirai...).
#fake #profilifake #scam
Cima di Medeglia
Domenica, dopo colazione, abbiamo deciso di fare un'escursione breve e vicino a casa.
Come per le vacanze, anche questa #escursione è stata un #compromesso fra: outdoor/divano, corsa/passeggiatina, ecc... 😅
Siamo andati a cima di #Medeglia seguendo l'itinerario di gioia ad alta quota, perché pur essendo ad un quarto d'ora da casa mia, l'ultima volta che sono stata lì era forse alle elementari.
Vista spettacolare a 360° e un pezzo di storia che non ricordavo, le fortificazioni e trincee risalenti alla 1a guerra mondiale!
Ecco qualche foto della nostra giornata:
pixelfed.uno/p/aimee80/8329302…
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L’autorità tedesca per la privacy rinuncia a fermare l’addestramento dell’IA di Meta sui dati personali
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L’autorità per la protezione dei dati di Amburgo ha deciso di archiviare il procedimento avviato per impedire a Meta di
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Starmer come Meloni, vuole deportare i migranti nei Balcani
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo il fallimento del progetto dei conservatori, anche il premier laburista britannico Starmer propone ad alcuni paesi balcanici di ospitare dei centri di rimpatrio per immigrati irregolari da deportare nei loro paesi d'origine
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«Non riconoscete la Palestina» altrimenti, avverte il governo Netanyahu, annetteremo la Cisgiordania. "Giorno di Gerusalemme": insulti e aggressioni agli arabi
ilmanifesto.it/non-riconoscete…
(Michele Giorgio)
Nel "Giorno di Gerusalemme", mentre migliaia di israeliani celebravano l’occupazione dell’intera città avvenuta nel 1967 e sfilavano sventolando bandiere bianche e azzurre nella zona palestinese, il governo Netanyahu ha alzato il livello dello scontro diplomatico con l’Europa. Il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, scriveva ieri Haaretz, ha lanciato un avvertimento diretto a Parigi e Londra: se riconoscerete lo Stato palestinese, Israele risponderà con l’annessione della Cisgiordania. Allo stesso modo, secondo Yisrael HaYom, ha fatto il ministro degli Esteri Gideon Saar inviando un messaggio simile alle controparti del Regno unito.
«Azioni unilaterali contro Israele saranno accolte con azioni unilaterali da parte di Israele», avrebbe minacciato Saar. Tel Aviv lancia così l’offensiva contro l’Europa, in vista del vertice previsto per il prossimo mese a New York, promosso da Francia e Arabia Saudita, dove il presidente francese Macron dovrebbe presentare la proposta di un riconoscimento coordinato dello Stato palestinese.
Riunito nel quartiere occupato di Silwan – nel sito archeologico della cosiddetta "Città di Davide", gestito interamente da un gruppo di coloni israeliani – il governo Netanyahu ha anche approvato una risoluzione per incentivare in vari modi il trasferimento delle ambasciate straniere a Gerusalemme.
Attualmente solo sei Paesi, tra cui gli Stati Uniti, hanno ambasciate nella città. Le Fiji si preparano ad aprirne una a settembre. Il resto del mondo non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele.
Per il resto, il "Giorno di Gerusalemme" si è svolto secondo il solito copione. È stata l’abituale vetrina di suprematismo religioso, intimidazione verso i palestinesi e sfide alla legalità internazionale. Migliaia di manifestanti hanno lungamente scandito per le strade slogan come «Morte agli Arabi» e «Che il tuo villaggio possa bruciare». Quest’ultima invocazione è tristemente reale: ormai non passa notte in Cisgiordania senza che coloni israeliani assaltino villaggi e comunità palestinesi, incendiando case, automobili, frutteti e campi coltivati.
Giorni fa gli abitanti di Mughayer, o almeno una buona parte di essi, sono stati costretti a evacuare a causa di questi attacchi. Un’aggressione simile ha colpito ieri Khallet a Daba, nella zona ad alta tensione di Masafer Yatta (Hebron): 13 coloni, armati di bastoni e armi, hanno costretto due famiglie a fuggire. La nuova strategia dei settler consiste nel costruire avamposti a ridosso dei villaggi palestinesi più isolati, in modo da spingere i residenti a lasciare le loro terre. Nel sud di Israele sono scoppiate proteste contro la demolizione, iniziata la scorsa settimana, di 70 abitazioni beduine nel villaggio non riconosciuto dallo Stato di Qasr El Sir. La polizia ha arrestato due abitanti.
Star del "Giorno di Gerusalemme" anche quest’anno è stato il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, leader dell’estrema destra religiosa. Ieri all’alba si è presentato nel complesso della moschea di Al-Aqsa, guidando un’incursione di massa: oltre 1.400 estremisti hanno attraversato i cortili del terzo luogo sacro dell’Islam – per gli ebrei è il Monte del Tempio – issando la bandiera israeliana e recitando preghiere, in violazione dello status quo delle moschee. «Sono venuto a pregare per la vittoria nella guerra a Gaza», ha dichiarato Ben-Gvir, filmato mentre sventolava bandiere e distribuiva adesivi con lo slogan «Gaza è nostra per sempre». Al raid hanno partecipato anche il ministro del Negev e della Galilea Yitzhak Wasserlauf e i parlamentari Amit Halevi e Zvi Succot. Quest’ultimo, sventolando la bandiera israeliana, ha proclamato: «Il Monte del Tempio è ora nelle nostre mani».
Oltre alle bandiere di Israele, molti hanno issato vessilli con la scritta «Terzo Tempio», per sollecitare la costruzione di un nuovo tempio ebraico sulla Spianata. «Quella che gli arabi – i palestinesi, ndr – chiamano Al Aqsa non è altro che una parte dell’area dove sorgeva fino a duemila anni fa il nostro tempio. È venuto il momento di ricostruirlo, senza indugio», ci ha detto Yedidia Gabai, un manifestante giunto da una colonia in Cisgiordania. Intorno a lui decine di giovani danzato e urlato slogan tutto il tempo.
In quelle stesse ore, la deputata di destra Yulia Malinovsky ha simbolicamente occupato il quartier generale dell’Unrwa a Gerusalemme Est – l’agenzia che assiste i profughi palestinesi – trasformandolo nel suo "ufficio parlamentare".
Nel cuore della Gerusalemme vecchia, con i negozi tutti chiusi e gli abitanti palestinesi rintanati nelle case per evitare il peggio, la tensione è rimasta alta tutto il giorno. La polizia israeliana ha arrestato un palestinese che aveva difeso un commerciante dall’aggressione di giovani estremisti. L’uomo è stato picchiato dagli agenti, mentre gli aggressori si sono allontanati senza conseguenze. Sulla scena, i volontari del movimento arabo-ebraico «Standing Together», con i loro gilet viola, hanno tentato invano di impedire altre aggressioni. Loro stessi, insieme ad altri attivisti israeliani di sinistra, sono stati bersaglio di insulti e provocazioni da parte dei partecipanti alla «Marcia delle Bandiere». Arrivando alla Porta di Damasco della città vecchia, Danny Levy, capo della polizia, ha minimizzato l’accaduto. «Non abbiamo arrestato nessuno, solo qualche fermo tra gruppetti isolati», ha detto, aggiungendo di non aver sentito alcuno slogan anti-arabo. «Sapete, non sento bene, sono stato un artigliere nell’esercito», ha commentato sorridendo. Levy non ha neanche visto i fanatici del gruppo Im Tirzu esporre striscioni con le scritte «Nessuna vittoria senza Nakba» e «1967 – Gerusalemme nelle nostre mani, 2025 – Gaza nelle nostre mani».
A chiusura del «Giorno di Gerusalemme», è intervenuto anche l’altro leader della destra religiosa, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. «Abbiamo paura della vittoria? Abbiamo forse paura della parola occupazione?», ha domandato Smotrich alla folla. Quindi ha insistito: «Stiamo forse colonizzando la Terra d’Israele? No, noi stiamo liberando Gaza. Stiamo trionfando sul nemico».
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Idee per fermare gli stage-truffa: la tavola rotonda di TPI
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Siria e Israele negoziano in segreto di relazioni di sicurezza
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La trattativa ormai diretta, di cui riferisce l'agenzia Reuters, sta facendo passi importanti in avanti verso la normalizzazione dei rapporti. Lo indica anche l'improvvisa interruzione degli attacchi aerei israeliani in Siria
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Dormi poco e non ne risenti? Scoperta un'altra mutazione genetica che aiuta
Chi sopravvive con poco sonno senza patirne ce la fa anche grazie ai geni. Ecco un'altra mutazione che aiuta il cervello a funzionare bene comunque.Focus.it
Relazione della Direzione Investigativa Antimafia sull'attività svolta e i risultati conseguiti nel primo e secondo semestre 2024
La relazione è stata pubblicata il 27 maggio 2025 (è reperibile a questa pagina web direzioneinvestigativaantimafi…) e presentata dal Ministro dell’Interno al Parlamento. Analizza i fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso.
A differenza delle edizioni passate il documento:
- offre un'analisi più ravvicinata nel tempo, coprendo l'intero anno 2024 per garantire un quadro più aggiornato,
- è stato snellito e organizzato attorno alle diverse matrici mafiose, descrivendo la loro operatività a livello territoriale e le strategie di contrasto adottate,
- offre una migliore visualizzazione delle dinamiche criminali per rendere le informazioni più immediate e comprensibili.
Aggiornamenti sulle interdittive antimafia: La relazione dedica particolare attenzione ai provvedimenti delle Prefetture e ai nuovi strumenti giuridici volti a reintegrare le aziende colpite dalla criminalità organizzata nel circuito economico legale.
La dimensione internazionale
Nella relazione 2024 della Direzione Investigativa Antimafia emerge chiaramente come le attività non si siano limitate al solo ambito nazionale, ma abbiano avuto anche una forte dimensione internazionale. In particolare, il documento elenca operazioni condotte sia a livello europeo che internazionale, dimostrando un coordinamento con le autorità di altri paesi e con organismi internazionali. Questo approccio diventa fondamentale per combattere forme di infiltrazione mafiosa che travalicano i confini nazionali e si manifestano in settori strategici, dove il confine tra attività lecite e illecite diventa sempre più labile.
Un esempio evidente riguarda il settore del gioco e delle scommesse online: la relazione evidenzia che, oltre agli interventi a livello locale, sono state realizzate operazioni specifiche che hanno avuto un focus sul mercato americano, riconosciuto come un'area particolarmente vulnerabile alle infiltrazioni e al riciclaggio di denaro. Queste iniziative internazionali prevedono uno scambio costante di informazioni, tecniche investigative e strumenti operativi con partner stranieri, al fine di interrompere le reti criminali e prevenire il consolidamento di rapporti economici illeciti che possano favorire l'espansione delle organizzazioni mafiose.
L'approccio internazionale, dunque, non solo amplia il raggio d'azione della DIA, ma rafforza anche l'efficacia delle misure adottate sul territorio nazionale. La cooperazione transnazionale permette di intercettare flussi finanziari sospetti, monitorare attività economiche a rischio e sviluppare strategie congiunte che rispondano in tempo reale a fenomeni complessi e in rapido mutamento. Queste iniziative sottolineano l'importanza di una risposta globale alla criminalità organizzata, in un contesto in cui i mercati economici e tecnologici rendono il contrasto al crimine organizzato una sfida sempre più articolata.
Vale la pena notare come la Direzione Investigativa Antimafia, oltre a intervenire sul territorio nazionale, stia sviluppando un robusto sistema di cooperazione transnazionale, anche quale leader della rete anti-mafia internazionale @ON. Questo approccio prevede:
- Operazioni congiunte: La collaborazione con le autorità di altri paesi consente lo scambio tempestivo di informazioni e dati investigativi, fondamentale per intercettare e smantellare reti criminali che operano al di là dei confini nazionali.
- Focus su settori sensibili: Alcuni interventi sono rivolti a mercati particolarmente vulnerabili, quali il gioco d'azzardo e le scommesse online, dove il riciclaggio di denaro si inserisce in circuiti internazionali complessi.
- Tecnologie e metodologie condivise: L’impiego di strumenti avanzati per la raccolta e l’analisi dei dati permette alle autorità di monitorare in tempo reale flussi finanziari sospetti, integrando così le informazioni provenienti da svariate giurisdizioni.
- Integrazione giuridica: Nuovi istituti e interventi normativi favoriscono non solo il contrasto diretto alle infiltrazioni mafiose, ma anche il reinserimento delle aziende “contaminate” nel circuito economico legale, garantendo un bilanciamento tra rigore nell’applicazione della legge e rispetto delle dinamiche di mercato.
Questi aspetti, sviluppati a livello internazionale, mostrano come l’evoluzione delle tecniche investigative e delle collaborazioni transfrontaliere stia diventando cruciale per contenere fenomeni criminali sempre più sofisticati e globalizzati.
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