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A Cheap Smart Plug To Block Distractions


We have all suffered from this; the boss wants you to compile a report on the number of paper clips and you’re crawling up the wall with boredom, so naturally your mind strays to other things. You check social media, or maybe the news, and before you know it a while has been wasted. [Neil Chen] came up with a solution, to configure a cheap smart plug with a script to block his diversions of choice.

The idea is simple enough, the plug is in an outlet that requires getting up and walking a distance to access, so to flip that switch you’ve really got to want to do it. Behind it lives a Python script that can be found in a Git Hub repository, and that’s it! We like it for its simplicity and ingenuity, though we’d implore any of you to avoid using it to block Hackaday. Some sites are simply too important to avoid!

Of course, if distraction at work is your problem, perhaps you should simply run something without it.


hackaday.com/2025/06/27/a-chea…





Dispositivi elettromedicali sempre più a rischio di attacchi cyber


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il recente report di Claroty "State of CPS Security: Healthcare Exposures 2025" svela le vulnerabilità più critiche che minacciano i dispositivi elettromedicali e le reti sanitarie, oltre all esposizioni ai rischi operativi presenti negli ospedali
L'articolo Dispositivi



Due sviluppatori, una Panda, 14.000 km e zero paura! Cosa ne esce fuori? Nerd in fuga a tutto Open Source!


Prendi una Fiat Panda seconda serie del 2003, con 140.000 km sul groppone, il classico motore Fire 1.1, e nessuna dotazione moderna. Ora immagina di trasformarla in una specie di Cybertruck in miniatura, con fari LED stampati in 3D, infotainment touchscreen, comandi da astronave e una connessione satellitare globale.

No, non è una puntata di Black Mirror, è tutto vero. Si chiama Cyberpandino, ed è il progetto assurdo (e geniale) di due sviluppatori romani, Matteo e Roberto, che hanno deciso di iscriversi al Mongol Rally 2025 ,

Red Hot Cyber, essendo sempre pronta per le sfide epiche e impossibili, ha supportato questo “Magic Team”, in questa folle corsa da 14.000 km tra Europa e Asia con mezzi improbabili e zero assistenza ma ad alta tecnologia.

Avete capito proprio bene, tutto questo a bordo di una Panda da 800 euro acquistata a Roma e trasformata, nel tempo libero, in un laboratorio viaggiante open source.

Dietro il cofano: un Raspberry Pi 4B e un mondo di sensori


Il cuore tecnologico del Cyberpandino è una Raspberry Pi 4B, collegata a tutto ciò che può essere sensato (o totalmente folle) mettere su una vecchia utilitaria:

  • OBD2: per leggere in tempo reale parametri come giri motore, temperatura, errori diagnostici e tensione batteria.
  • Sensori IMU: accelerometro, giroscopio, magnetometro – la macchina sa sempre come si sta muovendo nello spazio, tipo navetta spaziale.
  • Modulo GPS: tracking preciso e continuo, utile sia per la navigazione che per raccontare il viaggio.
  • Sensori ambientali: qualità dell’aria, temperatura interna/esterna, umidità, VOC… praticamente una stazione meteo su quattro ruote.
  • Camere USB ultragrandangolari: per creare una sorta di vista top-down 3D, utile nelle manovre strette (e per fare scena).
  • Antenna satellitare Telespazio: Internet via satellite, anche nei deserti più remoti. Letteralmente ovunque.

Tutti questi dati vengono gestiti e sincronizzati da un sistema basato su Node.js, che fa da backend tra la Raspberry e l’interfaccia utente sviluppata in React.js.

L’interfaccia: niente Android Auto, qui c’è Panda OS


La UI principale è una dashboard React minimalista, pensata per essere leggibile anche sotto il sole a picco. Touch-friendly, con uno stile retrò-tech che sembra uscito da una console da battaglia degli anni ’80. Tutto gira su un sistema operativo leggero, basato su Raspberry Pi OS Lite, con servizi custom sviluppati in Node e script bash per il controllo di ogni componente.

Il secondo schermo mostra strumenti analogici digitalizzati in stile aeronautico, con informazioni come assetto, inclinazione del veicolo e stato dei sensori. E sì, c’è anche l’infotainment, con mappe offline, musica, videogiochi e qualche easter egg da nerd DOC.

Estetica da meme, cuore da maker


Esternamente il Cyberpandino prende in giro il Cybertruck: carrozzeria verniciata con vernice per cancelli, inserti neri, linee spigolose e grafiche rivisitate. Ma dietro l’ironia c’è una cura tecnica notevole: motore smontato e ricondizionato, sospensioni rinforzate, taniche di scorta, impianto LED completo e cablaggio interamente rifatto.

Tutto è stato realizzato in garage, con pezzi aftermarket trovati online, budget ridotto all’osso e tanto tempo passato a saldare, testare, riprovare.

Sempre connessi, anche nel nulla


Il punto di svolta è stato l’arrivo della collaborazione con Telespazio, che ha fornito un’antenna satellitare professionale. Questo permette alla Panda di rimanere connessa 24/7 ovunque: upload dei dati, backup, live tracking, aggiornamenti social e persino chiamate VoIP, tutto possibile anche in mezzo al Pamir.

E ovviamente, ogni metro percorso viene documentato in tempo reale su TikTok e Instagram (@cyberpandino), dove il progetto ha già conquistato una discreta community.

Quando l’auto è solo una scusa per imparare (e divertirsi)


Il Cyberpandino non vincerà nessuna gara, ma non è questo il punto. È una dichiarazione d’intenti: con un po’ di fantasia, spirito maker e competenze tecniche, si può trasformare anche una Panda del 2003 in qualcosa di straordinario.

È la dimostrazione che la tecnologia non serve solo a fare profitto o startup: può essere anche gioco, sperimentazione, racconto. E soprattutto: può far sognare.

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Brandung-Live #94 on June, 29th


The next “Brandung-Live” will be on 29.06.2025 at 20.00h CEST/DST.

News from Potsdam, Brandenburg, the Pirates of Germany and international news – in German.

If you want to join the conversation, just contact info@PiratesOnAir.net.


piratesonair.net/brandung-live…



10 su 10! Ora i criminali creano account Admin senza password sui server. Il CISA Avverte


I criminali informatici hanno iniziato adutilizzare attivamente una vulnerabilità criticache consente loro di ottenere il controllo completo di migliaia di server, compresi quelli che eseguono compiti chiave nei data center. Questo è quanto avverte l’Agenzia per la sicurezza informatica e la sicurezza delle infrastrutture degli Stati Uniti.

Il problema è stato rilevato nel firmware AMI MegaRAC Baseboard Management Controller (BMC) sviluppato da American Megatrends International (AMI), utilizzato per la gestione remota di grandi parchi di server. Questo firmware è integrato nei microcontrollori sulle schede madri. Consentono agli amministratori di eseguire operazioni anche quando il sistema operativo non è in funzione o l’alimentazione è disattivata.

Attraverso questi controller, è possibile reinstallare i sistemi operativi, modificare le configurazioni e avviare applicazioni senza accesso fisico al server. Basta compromettere un solo controller per accedere alla rete interna e agli altri dispositivi dell’infrastruttura.

La vulnerabilità ha ottenuto l’identificatore CVE-2024-54085 e una valutazione massima di pericolo – 10/10. La sua essenza è che un aggressore può aggirare l’autenticazione semplicemente inviando una richiesta HTTP speciale al dispositivo vulnerabile. La vulnerabilità è stata rilevata dalla società Eclypsium e segnalata a marzo, con un exploit funzionante che consente di creare un account amministratore senza password. A quel tempo, non erano note attacchi reali.

Il 26 giugno, la vulnerabilità è stata inclusa nella lista ufficiale delle vulnerabilità sfruttate da CISA, il che indica l’inizio degli attacchi reali. Non sono stati resi noti dettagli su quanto sta accadendo, ma Eclypsium ritiene che la portata possa essere seria.

Secondo loro, gli aggressori possono utilizzare le vulnerabilità per inserire codice dannoso direttamente nella firmware BMC. Ciò rende l’attacco praticamente invisibile e il malware può sopravvivere anche alla reinstallazione del sistema o alla sostituzione dei dischi. Tali attacchi aggirano gli antivirus e i sistemi di monitoraggio e consentono inoltre di accendere, spegnere o riavviare il server indipendentemente dallo stato del sistema operativo.

È inoltre possibile rubare le credenziali, utilizzare il server come punto di ingresso nella rete rimanente e persino danneggiare la firmware per disabilitare l’apparecchiatura. Tutto ciò rende la minaccia particolarmente seria per le infrastrutture aziendali e cloud.

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lavoro 3


rieccomi con qualche piccola e deludente novità. Da ieri pomeriggio ho il tanto agognato contratto!
Inizialmente mi era stato "promesso" un contratto di un anno all'80% . Ero contenta, un giorno in più libero non mi fa schifo, e lo stipendio è sufficiente per me.
Poi però si è tramutato in "per il momento possiamo offrirti solo 9 mesi sempre all'80%", ma niente contratto da 10 giorni...
Infine ieri mi è stato detto che purtroppo per una serie disguidi e malfunzionamenti, il contratto me lo possono fare solo fino a dicembre 2025.

Bah, la mia prima reazione è stata quello di rifiutare.
Poi il mio superiore mi ha chiamata nel suo ufficio, si è scusato mille volte e mi ha spiegato che sta facendo di tutto per tramutare il mio contratto in uno a tempo indeterminato, perché anche se sono lì da poco, ho già dimostrato di essere una valida risorsa, e lui ci tiene a valorizzare le persone meritevoli.
Sono volubile e ho detto ok (anche se, a dire tutta la verità non ho ancora firmato nulla).

Scherzi a parte, fino a dicembre mi terrò questo lavoro, almeno posso pagare l'affitto. Intanto continuo la mia formazione e studio, così da poter seguire i miei sogni. 🙃

Ora vado, parrucchiere, medico e poi giornata in spiaggia (del fiume) con la nipotina! #proudaunt

#lavoro #contratto #delusione



Microsoft 365 sotto attacco: come gli hacker sfruttano Direct Send per inviare email di phishing


Una campagna di phishing sofisticata che ha colpito oltre 70 organizzazioni sfruttando la funzione Direct Send di Microsoft 365. La campagna, iniziata a maggio 2025 e che ha mostrato un’attività costante negli ultimi due mesi, colpisce principalmente organizzazioni con sede negli Stati Uniti in diversi settori e luoghi.

Questo nuovo metodo di attacco, riportano i ricercatori di Varonis, consente agli attori delle minacce di impersonare utenti interni e consegnare email di phishing senza dover compromettere un account, aggirando i controlli di sicurezza email tradizionali che in genere esaminano le comunicazioni esterne. Ciò che rende questo attacco particolarmente preoccupante è lo sfruttamento di una funzione di Microsoft 365 poco conosciuta, progettata per comunicazioni interne legittime ma priva di adeguate protezioni di autenticazione.

In questi attacchi, gli attori delle minacce utilizzano la funzionalità Direct Send di M365 per colpire singole organizzazioni con messaggi di phishing che ricevono un esame molto meno rigoroso rispetto alla normale email in entrata. Direct Send è una funzione in Exchange Online progettata per consentire ai dispositivi interni come stampanti e applicazioni di inviare email all’interno di un tenant Microsoft 365 senza richiedere autenticazione. La funzione utilizza un host intelligente con un formato prevedibile: tenantname.mail.protection.outlook.com.

La falla di sicurezza critica risiede nell’assenza totale di requisiti di autenticazione. Gli aggressori hanno bisogno solo di pochi dettagli disponibili pubblicamente per eseguire le loro campagne: il dominio dell’organizzazione bersaglio e indirizzi di destinatari validi. La squadra di forensics di Varonis ha osservato gli aggressori utilizzare comandi PowerShell per inviare email truccate tramite l’host intelligente. Queste email sembrano provenire da indirizzi interni legittimi nonostante siano inviate da attori esterni non autenticati.

Il processo di attacco è notevolmente semplice. Una volta che gli attori delle minacce identificano il dominio e i destinatari validi, possono inviare email truccate che sembrano provenire dall’interno dell’organizzazione senza mai accedere o entrare nel tenant. Questa semplicità rende Direct Send un vettore attraente e a basso sforzo per campagne di phishing sofisticate.

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Claude, l’AI di Anthropic alla sbarra. La prima sentenza made in Usa

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
La giustizia americana inizia a fare ordine su ciò che le software house possono o non possono fare: perché sarà importante almeno simbolicamente questa prima sentenza che ha riguardato Claude di






Tinebra, La Barbera e la borsa di Paolo Borsellino


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/tinebra…
Non sembrano destinate a finire le sorprese -vere e proprie stranezze- che emergono dalla ricerca di tracce che possano consentire il ritrovamento dell’agenda rossa di Paolo Borsellino, il prezioso diario in cui il




Filtered language


Sempre per capire un po' meglio il posto in cui mi trovo...

Vedo spesso la riga "Filtered language" con vicino Il nome di una lingua e "Reveal/hide".

Se ho capito bene dovrebbe essere il sistema che mi dice "questo contenuto te l'ho nascosto perché è in una lingua che non capiresti però se proprio vuoi, clicca qui e te lo faccio vedere".

Beh... non so se succede anche a voi ma 9 volte su 10 è normalissimo italiano.

Possibile che l'algoritmo che dovrebbe riconoscere le lingue sbagli così tanto?

in reply to Ann(in)a

@Ann(in)a

Non dice nulla, vedo questo tuo messaggio esattamente come quello di prima, nessuna segnalazione su quale sia la lingua.

in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹

hmm, quindi potrei essermi sbagliata. Provo con un messaggio slegato dal thread, ti taggo


Paramount should abandon mediation with Trump. So should the mediator


Earlier this week, CBS News filed a strong brief outlining why President Donald Trump’s lawsuit over the editing of its 2024 interview with Kamala Harris is completely frivolous and an affront to the First Amendment.

But just days later, The Wall Street Journal reported that a mediator had proposed CBS owner Paramount Global settle the suit for $20 million. It’s been reported that Paramount — believing the Trump administration will block its merger with Skydance Media if it doesn’t settle – had previously offered $15 million, which Trump declined, demanding at least $25 million.

A mediator’s job is to find a compromise number, so, from that perspective, it’s easy to understand why they’d propose $20 million (mediators get paid the big bucks to do that kind of math). But mediators are still under an obligation not to facilitate criminality. And, as both federal and state lawmakers have said, a settlement by Paramount may amount to illegal bribery.

The Model Standards of Conduct for Mediators — adopted by the American Bar Association, American Arbitration Association, and Association for Conflict Resolution — provide as follows: “If a mediation is being used to further criminal conduct, a mediator should take appropriate steps including, if necessary, postponing, withdrawing from or terminating the mediation.” The ethics guidelines of Judicial Arbitration and Mediation Services go a step further: “A mediator should withdraw from the process if the mediation is being used to further illegal conduct.“

The mediator’s identity hasn’t been publicly disclosed, but presumably, they’re a lawyer, also bound by the rules of professional conduct. Those rules also include obligations to uphold the integrity of the legal profession and not facilitate illegal conduct. Violations are punishable by discipline up to disbarment. That said, it should not require citation of specific rules and standards to establish that it’s improper to facilitate the abuse of the legal system to funnel bribes disguised as settlements to politicians.

Everyone knows the case is not worth $20 million, or even 20 cents, in terms of legal merit. It’s beyond frivolous — and that’s saying something given the myriad frivolous lawsuits Trump has filed. As Paramount’s own lawyers note, Trump often doesn’t even attempt to cite cases supporting his cockamamie legal theories or refuting the decades of First Amendment precedent that obviously protects CBS’ editorial judgment. Any first-year law student can see this case should be thrown out at the first opportunity. It’s a joke.

“If a mediation is being used to further criminal conduct, a mediator should take appropriate steps including, if necessary, postponing, withdrawing from or terminating the mediation.”


The Model Standards of Conduct for Mediators

Yet it’s been widely reported that Paramount directors believe they need to pay up if they want Trump’s Federal Communications Commission to approve the Skydance merger. Possibly the only thing stopping them is the fact that the directors are reportedly concerned that settling could put it at risk of liability for bribery.

They should be worried. In addition to the lawmakers that have launched probes into potential criminality, as Paramount shareholders and defenders of press freedom, we’ve threatened to bring a shareholder derivative suit against Paramount directors and officers if the company pays Trump off, and retained counsel to do so on our behalf.

Any settlement agreed to by Paramount to facilitate its merger is not only tantamount to bribery but throws its own storied news outlet under the bus and invites Trump to extort countless other news corporations as soon as the check clears.

The Wall Street Journal reported that directors at Paramount have been mulling over a number it can offer that reduces the odds of a bribery case. When a party to a mediation is calculating settlement numbers not based on the merits of the lawsuit and cost of litigation but on the maximum it can pay without officers and directors getting indicted, that’s a gigantic red flag that no ethical mediator should ignore (as if investigations from federal and state lawmakers aren’t enough of a warning).

We hope the mediator is taking their obligations seriously. And we also hope Paramount directors are reading their own lawyers’ legal briefs. Editing interviews is something news outlets across the political spectrum do every hour of every day (even Trump-aligned Fox News hosts have openly acknowledged that). As Paramount’s lawyers wrote, if this case were to go forward, it “would amount to green-lighting thousands of consumer claims brought by individuals who merely disagree with a news organization’s editorial choices.”

The same can be said for if Paramount settles. Trump sued The Des Moines Register right after ABC owner Disney shamefully settled with Trump earlier this year. If he is gifted $20 million (and no, it doesn’t help matters if the money goes to his purported library foundation) for disliking the way an interview was edited, there’s no telling how many news outlets he’ll target next.


freedom.press/issues/paramount…




per putin per le invasioni sono operazioni speciali. per trump le invasioni sono spettacolari.



An unprecedented study reveals maternal lineages, female-centered practices, and a “surprising shift” in a 9,000-year-old settlement associated with a goddess cult.#TheAbstract



Il “Viaggio in Italia” dei giudici costituzionali nelle scuole secondarie di II grado ripartirà il prossimo settembre e si prolungherà, coprendo due anni scolastici, fino al mese di giugno del 2027.


Vuoi saperne di più sulle istituzioni e l’elaborazione delle politiche europee? Approfitta del corso online della Pirate Academy


La Pirate Academy online, organizzata dall’eurodeputata Markéta Gregorová e dal gruppo politico Verdi/ALE, si terrà nell’autunno del 2025. David, dicci, cosa tratterà esattamente il corso? Si articolerà in cinque sessioni online interattive, più un incontro in diretta a Bruxelles, presso il Parlamento europeo, per i migliori partecipanti. Il corso ti preparerà a lavorare come consulente…

Source



Presentazione dello studio “Le neuroscienze dietro la scrittura”

@Politica interna, europea e internazionale

SCRITTURA A MANO CONTRO SCRITTURA DIGITALE Paper curato dal Dipartimento di Neuroscienze del Gemelli e dall’Osservatorio Carta, Penna & Digitale, pubblicato dalla rivista scientifica Life GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2025, ORE 18:00, Fondazione Luigi Einaudi, via della Conciliazione 10,



#Mamdani, un "socialista" a New York


altrenotizie.org/primo-piano/1…


The new tool, called Mobile Fortify, uses the CBP system which ordinarily takes photos of people when they enter or exit the U.S., according to internal ICE emails viewed by 404 Media. Now ICE is using it in the field.#News
#News


praticamente quello che dico io. ma all'europa conviene delegare la difesa europea a trump? o ad amministrazioni usa così volubili e mutevoli? degli usa ormai così simili a putin?



c'è un motivo se un questi anni tutte le armi più potenti nato sono state quelle usa e se si è cercato di de-potenziare l'europa con la scusa che tanto c'erano gli usa... trump si deve essere dimenticato tutto questo a cosa serviva (agli usa). l'italia avrebbe a esempio potuto avere l'atomica ma ha dovuto rinunciare a quella come alle armi atomiche o anche solo all'energia atomica applicata alle armi (ad esempio non portaerei atomiche) per accordi con gli usa... adesso vuole un'europa pesantemente armata? secondo me non dovremmo neppure farlo insistere tanto per ottenere quello che vuole.. che poi un'europa pesantemente armata andrà ancora a traino usa tutto questo è da solo sperare per trump...


Il fallimento della retorica (di G. Gambino)


@Politica interna, europea e internazionale
Nel teatro grande della politica internazionale, il Medio Oriente è il parco giochi preferito dei potenti del mondo (nel caso specifico tutti e tre uomini, tutti e tre anzianotti signori, tutti e tre smaniosi di mostrarsi il bullo più bullo del quartiere). Lo scenario ideale in cui da sempre si intrecciano



È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale


@Politica interna, europea e internazionale
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 27 giugno, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il



404 Media spoke to Dave McNamee, the original creator of the babyface Vance meme, about free speech, our rights, and how it feels to see the thing you created being blamed for someone's denial of entry to the U.S.

404 Media spoke to Dave McNamee, the original creator of the babyface Vance meme, about free speech, our rights, and how it feels to see the thing you created being blamed for someonex27;s denial of entry to the U.S.#vance #meme #Socialmedia #Immigration



It’s a legal requirement for data brokers to register in the state of California. ARC, the airlines-owned data broker that has been selling your flight information to the government for years, only just registered after being contacted by the office of Senator Ron Wyden.#News
#News


Curiosità sul Fairphone? Chiedete e vi sarà detto


Dal 2020 sono un utente #Fairphone, prima con il FP3+ e adesso con il FP5.

Sono un "Fairphone Angel" (è un nome che fa un po' ridere, lo so 😁 ) ovvero una di quelle persone che mettono la loro esperienza a disposizione di chi possiede un Fairphone o è interessato a saperne qualcosa di più (*). Maggiori informazioni le potete trovare qui.

Ho visto che nel Fediverso c'è un certo interesse su questi argomenti e così ho pensato di mettere un post "ad hoc" nel caso qualcuno volesse informazioni sul telefono.

Il sito ufficiale Fairphone è qui.

Bene, a voi la linea...

(*) Non abbiamo nessun rapporto organico con l'azienda né riceviamo compensi sotto nessuna forma, semplicemente crediamo in questo progetto, ci fa piacere contribuire in qualche modo e lo facciamo così.

in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹

Io chiedo una cosa che potrebbe riguardare molti utenti Android.

S'è capito se la app di sistema è solo l'androidSystemWebview? Dico perché c'è anche googlePlayServices, che pesa più di un giga, e che se disattivata non fa più funzionare le app Messaggi, Contatti e quindi Chiamate. (Poi, abbiamo consigli per sostituire queste ultime? Sembra mossa azzardata per quanto sono basilari, ma fa brutto vedersi anche queste targate google.)

in reply to Low res Loud audio

@Loud audio

Sono domande un po' troppo tecniche per me, se le fai nel forum Fairphone magari trovi qualcuno che può rispondere.

Posso però dirti che sul mio telefono ci sono entrambe e che non possono essere disinstallate, la prima è di 80 MB circa e la seconda di più di un GB.

Comunque il Fairphone oltre a essere venduto con Android è venduto anche con /e/OS che a quanto ne so è un Android "de-googlizzato".

in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹

Quale forum dici?
Io presi un FP4 prima che fosse disponibile l'opzione /e/ per cui riformulo meglio la delusione accennata in
snowfan.masto.host/@siro/11474…
e riassumibile come: potevano anche dire che con un FP non degooglizzi un bel niente.

Il fatto è che, disattivate le principali app di Google come Chrome, gMail, Maps, Meet, Foto (ancora un'altra decente per gestire le immagini non ce l'ho), Drive ecc..., rimangono le una o due propriamente "di sistema" trattate sopra, e le altre >>

in reply to Low res Loud audio

->
basilari come Contatti, Messaggi e Chiamate. Il che fa orrore ma ok poiché almeno queste ultime si capisce a cosa servono.
Solo che, come si vede nello screenshot, ce ne sono poi (forse i tutti gli Android degli ultimi 5 anni) tante altre ancora, "minori" che non saprei da dove partire per togliere.

Ammetto anche che, fino a due anni fa, ero rimasto a un telefono più semplice e dove, essendoci meno app, era più facile sostituirle o toglierle godendosi un minimo il detox.

@max

Questa voce è stata modificata (2 mesi fa)
in reply to Low res Loud audio

@Loud audio

Scusa il ritardo ma in questi giorni sono stato un po' a spasso.

Dunque... per come la conosco io la Fairphone ha come mission quella di rendere disponibile un telefono rispettoso dell'ambiente e dei diritti umani. Non mi pare ci sia un focus altrettanto accentuato sulla privacy e credo sia il motivo per cui non abbiano spinto troppo sulla de-googlizzazione del loro telefono oltre il dare la possibilità di comprare il telefono con /e/ preinstallato.

Sulle tante app che chissà cosa fanno e perché non posso disinstallarle non so cosa dire, non so neanche quanta libertà abbia chi usa Android di ritagliarsi un sistema dove tutto sia customizzabile.

Mi pare che qualcosa si possa rimuovere tramite adb, l'avevo usato per qualche minuto tanto per vedere cosa fosse.

Credo che non insistere troppo sulla de-googlizzazione serva anche a dare un telefono più "user friendly". Già chi si prende un Fairphone si prende un telefono non facile, come scrivevo, se poi gli togli anche tutti i punti di riferimento tipo Gmail, ecc. alla fine ti ritrovi con un prodotto da nerds che comprerebbero in tre e così addio...

in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹

Capisco sul FP, forse avevo intravisto chissà che io, grazie.

Però in generale noi fediAndroidi, il togliere quei punti di riferimento, dovremmo considerarlo pratica condivisa, bastando testardaggine senza essere dei nerd (parola sfuggita di mano). Altrimenti quando mai avremo una fetta di popolazione convinta che c'è da diffidare dei servizi preinstallati nel cellulare comprato?

Propongo di esser coesi almeno sulle tante app google secondarie che deve portare mala sorte aggiornarle.

in reply to Low res Loud audio

@Loud audio

Io credo che bisogna valutare quali lotte fare perché farle tutte è impossibile.

Io per esempio negli ultimi sei mesi ho lasciato Facebook e mi sono fatto un file repository sul mio spazio web (con NextCloud) per sostituire Google Drive.

Per tante cose purtroppo resterò legato alle Big Tech, staccarsi del tutto per me è impossibile per vari motivi, i principali sono che non ho il tempo materiale per ricostruirmi e gestirmi in privato tutti i servizi che sto usando e che vivo in un ecosistema informatico in cui quei sistemi sono diffusissimi e usati da tutte le persone che conosco. Staccarmi da tutto (penso a WhatsApp ad esempio) vorrebbe dire per me diventare un eremita digitale.

Un telefonino completamente de-googlizzato al momento non posso permettermelo però è una delle cose che mi interesserebbe di più, è nella lista delle cose da fare 😁

in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹

Ma sì che siamo concordi: a meno che non sia l'unica, per portare a casa la pagnotta o per non perdere i propri cari, evitare Gafam e comportamenti simili. Ciao


Riad tra Usa e Cina, la doppia via della difesa aerea. Scrive Mayer

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La capacità dimostrata dall’Iran di “bucare” lo spazio aereo di Israele con nuovi missili balistici a medio e lungo raggio ha messo in allarme tutti gli Stati della regione, con l’eccezione della Turchia, che può contare sull’articolo 5 della Nato, peraltro solennemente riaffermato nella dichiarazione finale del



Spagna e Nato, isolazionismo o posizionamento strategico? L’analisi di Caffio

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Con una nuova mossa “pacifista”, dopo aver preso le distanze dall’operazione Ue nel mar Rosso contro gli Houthi, Madrid di dissocia ora dalle decisioni Nato sull’incremento delle spese difesa. Anche se motivata da ragioni sociali, la scelta del governo Sanchez appare



Al via la raccolta firme della proposta di iniziativa popolare per legalizzare tutte le scelte di Fine vita


QUI per firmare la proposta di legge online


Si è tenuta oggi, giovedì 26 giugno, in Piazza XXV Aprile a Milano, la conferenza stampa di lancio della raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata a legalizzare tutte le scelte di fine vita, inclusa l’eutanasia, promossa dall’Associazione Luca Coscioni.

Nel corso dell’iniziativa – alla quale hanno preso parte Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e Matteo Mainardi, coordinatore delle campagne sul fine vita – insieme alla consigliera regionale della Lombardia (in quota Partito Democratico) Carmela Rozza, l’esponente del gruppo consiliare di Alleanza Verdi e Sinistra a Sesto San Giovanni Michele Foggetta, il consigliere comunale ed esponenti dei Sentinelli Milano, Alessandro Giungi – è stato attivato il primo tavolo di raccolta firme. Nei prossimi giorni, l’attività proseguirà in centinaia di piazze italiane.

L’obiettivo è di raccogliere le firme di almeno 50.000 persone in due settimane necessarie per poter depositare la proposta in Parlamento prima della ripresa della discussione sul fine vita prevista in Senato il 17 luglio.


La proposta di legge, depositata in Corte di Cassazione, su cui inizia la raccolta firme, prevede la possibilità per ogni persona maggiorenne, pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, affetta da una condizione o patologia irreversibile o da una patologia con una prognosi infausta a breve termine, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche ritenute intollerabili, di richiedere, previa verifica delle condizioni, assistenza per porre fine volontariamente alla propria vita mediante autosomministrazione o somministrazione dei farmaci per il fine vita.

La legge prevede:

  • la libertà di scelta tra autosomministrazione o somministrazione da parte di un medico;
  • la presa in carico da parte del Servizio sanitario nazionale, con conclusione delle verifiche entro 30 giorni dalla richiesta;
  • la possibilità per i medici di partecipare su base volontaria.

Il testo mira a superare le disuguaglianze territoriali e a garantire un diritto esigibile in tutto il Paese, nel rispetto dei principi costituzionali di autodeterminazione, dignità e umanità.

“Le persone con patologie irreversibili e sofferenze insopportabili hanno già diritto da sette anni a essere aiutate a morire senza soffrire in Italia grazie alla sentenza della Corte Costituzionale – dichiara Marco Cappato, Tesoriere Associazione Luca Coscioni -. Ora il Governo vuole restringere e cancellare questo diritto eliminando il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale. Come Associazione Luca Coscioni invece proponiamo attraverso la legge di Iniziativa Popolare Eutanasia Legale di estendere il diritto ad essere aiutati anche da parte di un medico e anche per le persone che non siano dipendenti da trattamenti sanitari come i malattie terminali di cancro. Dopo aver raccolto 50.000 firme, a nome delle persone che avranno aderito presenteremo questa proposta entro metà luglio e il Parlamento dovrà discuterne quando avvierà il dibattito sul tema, dal 17 luglio in poi”.

Il testo integrale della proposta di legge, il materiale informativo e la mappa aggiornata dei tavoli per la raccolta firme sono disponibili QUI


L'articolo Al via la raccolta firme della proposta di iniziativa popolare per legalizzare tutte le scelte di Fine vita proviene da Associazione Luca Coscioni.




Andrea Van Cleef – Greetings from Slaughter Creek
freezonemagazine.com/articoli/…
Passo dopo passo, Andrea Van Cleef, sta conquistando un posto sempre più rilevante nel cuore degli appassionati. E questo grazie ad alcuni dati oggettivi che è facile rilevare. Vogliamo partire dalla voce? Quanti possono vantare un timbro vocale tanto profondo e toccante senza bisogno di sbraitare inutilmente? In Italia direi pochi, forse nessuno, almeno, a


E’ stato presentato il XVI Libro Bianco sulle Droghe di cui l’Associazione Luca Coscioni è co-sponsor


In occasione della Giornata mondiale sulle Droghe (26 giugno) e nell’ambito della campagna internazionale di mobilitazione Support! Don’t Punish è stato presentato alla Sala Stampa della Camera dei Deputati Il XVI Libro Bianco sulle droghe, quest’anno intitolato “NON MOLLARE”. Il Libro Bianco è un rapporto indipendente sugli effetti del Testo Unico sugli stupefacenti (DPR 309/90) sul sistema penale, sui servizi, sulla salute delle persone che usano sostanze e sulla società. È promosso da La Società della Ragione, Forum Droghe, Antigone, CGIL, CNCA, Associazione Luca Coscioni, ARCI, LILA con l’adesione di A Buon Diritto, Comunità di San Benedetto al Porto, Funzione Pubblica CGIL, Gruppo Abele, ITARDD, ITANPUD, Meglio Legale e EUMANS.

L’edizione del 2025 è dedicata a Grazia Zuffa, già docente, parlamentare e membra del Comitato nazionale di bioetica e fondatrice di Forum Droghe e la Società della Ragione morta improvvisamente questa primavera.

Il contributo dell’Associazione Luca Coscioni, di Marco Perduca e Peppe Brescia, riguarda le attività in corso affinché l’Italia apra alle terapie psichedeliche, un appello sottoscritto da oltre 15.000 persone che chiede al Governo di includere strutturalmente le molecole psichedeliche tra le cure palliative, sostenere l’accesso a terapie compassionevoli innovative, sempre con psichedelici, e suggerisce al Ministero della Difesa di prevedere progetti pilota di psicoterapie assistite da MDMA per lo stress post-traumatico sviluppato dal personale impiegato in zone di conflitto. L’Associazione è anche una delle organizzazioni che hanno lanciato l’iniziativa civica europea Psychedelicare.eu e produce il podcast Illuminismo Psichedelico curato da Federico Di Vita.

Dati e documenti sono sul sito dell’Associazione Luca Coscioni.


— Le droghe e la repressione: dati in pillole —


predisposti dal comitato di redazione diretto da Franco Corleone e coordinato da Leonardo Fiorentini

A 35 anni dall’entrata in vigore del Testo Unico sulle droghe 309/90 e 16 di pubblicazione del Libro Bianco sulle droghe, i dati purtroppo confermano una tendenza al peggioramento. Gli effetti penali, in particolare dell’art. 73, sono sempre più devastanti e creano sovraffollamento carcerario confermando che la Legge Jervolino-Vassalli resta il principale veicolo di ingresso nel circuito penale in Italia.

Continuano a salire in termini assoluti, +4,9%, gli ingressi in carcere per reati connessi alle droghe: 11.220 delle 43.489 detenzione nel 2024 sono state causate dall’art. 73 del Testo unico, per detenzione a fini di spaccio – il 25,8% degli ingressi (nel 2023 era il 26,3%).

Le presenze in carcere sono 62.715 a metà giugno. Di questi 13.354 a causa del solo art. 73 del Testo unico. Altre 6.732 in combinato con l’art. 74 (associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope), solo 997 esclusivamente per l’art. 74. Complessivamente il 34,1% del totale. Sostanzialmente il doppio della media europea (18%) e molto di più di quella mondiale (22%).

Spropositati gli ingressi e le presenze di detenuti definiti “tossicodipendenti”: è dichiarato così il 38,8% di chi entra in carcere, mentre al 31/12/2024 erano presenti nelle carceri italiane 19.755 detenuti “certificati” il 31,9% del totale. Non erano mai stati così tanti dal 2006 (anno dell’entrata in vigore della legge Fini-Giovanardi) ad oggi.

➡ Le conseguenze sulla Giustizia


Le associazioni della Società civile denunciano che continuano a esser negati i dati, pur pubblici, sui procedimenti in corso, per cui i dati sono fermi al 2023 che raccontano un paese in cui sono aperti quasi 120.000 fascicoli per procedimenti penali per droghe: per violazione dell’articolo 73 e 74 rispettivamente 170.292 e 45.285.

➡ Le misure alternative


Continua l’allargamento della sfera penale che supera quota 150.000, con la costante crescita delle misure alternative, che sono in realtà una alternativa alla libertà invece che alla detenzione. In un contesto di forte domanda di controllo sociale istituzionale, gli strumenti di diversion e quelli di probation consentono di ampliare l’area del controllo, invece che limitare quello coattivo-penitenziario. Ne è segno il fatto che oltre ai quasi 62.000 detenuti al 31/12/2023 erano in carico per misure alternative e sanzioni di comunità (Messa alla Prova) ulteriori 93.475 soggetti, quasi 10.000 in più rispetto al 2023 (+11,6%).

➡ Le segnalazioni e le sanzioni amministrative per il consumo di droghe illegali


Nel 2024 sono registrate 36.960 segnalazioni. Di queste circa il 38% finisce con una sanzione amministrativa (12.353), le più comuni la sospensione della patente (o il divieto di conseguirla) e del passaporto. Questo anche in assenza di un qualsiasi comportamento pericoloso messo in atto dalla persona sanzionata. La repressione continua ad abbattersi sui minori, che confermano i numeri del 2023, in attesa del loro consolidamento: 3.722 adolescenti che entrano in un percorso sanzionatorio stigmatizzante (cioè desocializzante) e controproducente. La quasi totalità dei minori, il 97,7%, è segnalato per cannabis. Risulta irrilevante la vocazione “terapeutica” della segnalazione al Prefetto: solo 410 persone sono state sollecitate a presentare un programma di trattamento socio-sanitario; nel 2007 erano 3.008. Anche gli inviti a presentarsi al SERD continuano a diminuire (3.792). La repressione colpisce principalmente persone che usano cannabis (77,4%), seguono a distanza cocaina (15,8%) ed eroina (2,8%) e, in maniera irrilevante, le altre sostanze. Dal 1990 1.463.442 persone sono state segnalate per possesso di droghe per uso personale, 1.074.754 di queste per derivati della cannabis.

Le associazioni che producono il Libro Bianco hanno convocato una contro-confereza sulle droghe il secondo finesettimana di novembre in concomitanza con la VII Conferenza sulle dipendenze indetta dal Governo.

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Le attività di intelligence anti-Iran con i droni USA di Sigonella


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Dopo i raid sui siti nucleari iraniani, i droni-spia USA decollano da Sigonella e sorvolano il Golfo Persico e il Mediterraneo: la sorveglianza aerea americana si intensifica nei cieli più caldi del mondo.
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La ONG per la privacy di Schrems presenta una denuncia contro la funzione di IA dell’app di incontri Bumble

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Giovedì Noyb, la ONG sulla privacy di Max Schrems, ha presentato un reclamo alle autorità austriache contro

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Per i balneari non si fanno gare ma sconti

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Anche quest’anno stessa spiaggia e stesso mare. Ma soprattutto stessi privilegi. Peggio: privilegi rinnovati e addirittura ampliati. C’è una categoria che seguita a beneficiare di condizioni di rendita assurde: i balneari. E, se possibile, lo fa oggi con ancora maggior convenienza grazie al nuovo decreto firmato dal



Madres buscadoras: le sparizioni forzate che insanguinano l’America Latina


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Dal Messico alla Patagonia, il fenomeno delle sparizioni forzate è una problematica che riguarda tutta l’America Latina. Sono soprattutto le madres buscadoras, le madri che cercano i loro cari, che rischiano la vita per esigere veritá e giustizia.

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un'europa succube degli usa lo è perché non ha strumenti per difendersi autonomamente. per l'europa aumentare le spese militari è improduttivo e costoso ma garantisce un futuro più indipendente dagli usa. e magari pure in contrapposizione o in grado davvero di opporsi. niente è gratis e la libertà ha un costo. e se un giorno la nato non fosse più sinonimo di USA?


poiché ad andare a dire una persona apparentemente sovrappeso (canoni peraltro non assoluti) senza sapere niente che deve mangiare di meno, si potrà un giorno forse moralmente (e quindi dal padreterno se esiste) ricevere la contestazione di aver ucciso una persona. e questo nonostante il fatto che tutto pensano erroneamente che arrivare all'omicidio sia un passo difficile da fare e quindi tutti si sentono a posto con la coscienza, una coscienza in realtà ammaestrata e narcotizzata. e non cercata scuse... non potete sapere quali effetti possono avere le vostre parole su una persona che non conoscete. a ognuno le proprie responsabilità.