L’Alleanza degli Stati del Sahel: un peso crescente nella regione
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il 6 luglio 2025 si è celebrato un anno dalla creazione della Confederazione degli Stati del Sahel. Un passaggio che ha ampliato e rafforzato gli obiettivi dell’Alleanza degli Stati del Sahel (Aes), istituita il 16 settembre 2023 da Mali, Burkina Faso e Niger. A seguito
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Il tre maggio non è una data “vuota” e la libertà dei giornalisti si tutela ogni giorno
@Giornalismo e disordine informativo
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La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione della proposta di
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Don’t Turn That Old System On, First Take it Apart
When you first get your hands on an old piece of equipment, regardless of whether it’s an old PC or some lab equipment, there is often the temptation to stick a power lead into it and see what the happy electrons make it do. Although often this will work out fine, there are many reasons why this is a terrible idea. As many people have found out by now, you can be met by the wonderful smell of a Rifa capacitor blowing smoke in the power supply, or by fascinatingly dangly damaged power wires, as the [Retro Hack Shack] on YouTube found recently in an old Gateway PC.
Fortunately, this video is a public service announcement and a demonstration of why you should always follow the sage advice of “Don’t turn it on, take it apart”. Inside this Gateway 2000 PC from 1999 lurked a cut audio cable, which wasn’t terribly concerning. The problem was also a Molex connector that had at some point been violently ripped off, leaving exposed wiring inside the case. The connector and the rest of the wiring were still found in the HDD.
Other wires were also damaged, making it clear that the previous owner had tried and failed to remove some connectors, including the front panel I/O wiring. Thankfully, this PC was first torn apart so that the damage could be repaired, but it shows just how easily a ‘quick power-on check’ can turn into something very unpleasant and smelly.
youtube.com/embed/mHWUtvGMhH4?…
I nuovi strumenti criminali basati sull’intelligenza artificiale: una sfida per la cyber
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La cassetta degli attrezzi del cyber crime si arricchisce di nuovi tool basati sull’intelligenza artificiale. Ecco i consigli per mitigare il rischio dell'AI-as-a-Service
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FormBook ora si nasconde nelle macro Office: aziende italiane nel mirino
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
È stata identificata una variante di FormBook diffusa mediante documenti Office con macro malevole. La campagna d’attacco prende di mira le aziende italiane e l’obiettivo è quello di rubare dati e informazioni riservate. Ecco tutti i dettagli e le possibili misure
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Che cos’è l’Alleanza degli Stati del Sahel e il suo peso nella regione
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Il 6 luglio 2025 si è celebrato un anno dalla creazione della Confederazione degli Stati del Sahel. Un passaggio che ha ampliato e rafforzato gli obiettivi dell’Alleanza degli Stati del Sahel (Aes), istituita il 16 settembre 2023 da Mali, Burkina Faso e Niger. A seguito
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I deepfake sono ormai lo standard per frodi, furti di identità e truffe alle aziende
L’ultima ricerca Trend Micro rivela come i cybercriminali utilizzino piattaforme e strumenti basati sull’intelligenza artificiale per lanciare attacchi pronti all’uso
Milano, 15 luglio 2025 – Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa sono sempre più potenti, convenienti e accessibili e i cybercriminali li utilizzano ormai in ogni tipologia di attacco, dalle frodi aziendali alle estorsioni e furti di identità.Lo rivela “Deepfake it ‘til You Make It: A Comprehensive View of the New AI Criminal Toolset“, l’ultima ricercaTrend Micro, leader globale di cybersecurity.
Lo studio illustra la portata e la maturità che hanno raggiunto i deepfake in ambito cybercriminale. Questa minaccia, dopo l’iniziale momento di hype, è diventata una tattica comune per gli attaccanti, che sono riusciti a mettere in dubbio la fiducia nel mondo digitale, esponendo le aziende a nuovi rischi e accelerando i modelli di business criminali.
“L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella creazione di asset media non è più un rischio futuro, ma una minaccia reale alle imprese. Abbiamo rilevato molti casi di manager impersonati da malintenzionati, processi di selezione del personale compromessi e difese in ambito finanziario aggirate con sorprendente facilità. Questa ricerca vuole anche essere un avvertimento: le aziende devono essere preparate per la nuova era dei deepfake, il rischio è rimanere inesorabilmente indietro. Viviamo in un mondo dove non tutto ciò che vediamo può essere vero e la fiducia digitale deve essere ricostruita dalle fondamenta”. Afferma Salvatore Marcis, Country Manager di Trend Micro Italia.
Lo studio rivela che i cybercriminali non hanno bisogno di competenze tecniche per lanciare un attacco, ma utilizzano piattaforme che generano video, audio e immagini pronti all’uso. Questi strumenti sono pensati appositamente per crearedeepfake realistici in grado di ingannare aziende e organizzazioni: sono economici, facili da utilizzare e incredibilmente capaci di oltrepassare i sistemi per la verifica delle identità e i controlli di sicurezza.
La ricerca sottolinea come l’ecosistema cybercriminale sia in continua crescita e gli attaccanti, grazie a queste piattaforme, siano in grado di eseguire truffe convincenti:
- La truffa del CEO è sempre più difficile da individuare, poiché i malintenzionati utilizzano finti audio o video per impersonare i responsabili aziendali durante meeting in tempo reale
- I processi di selezione del personale vengono compromessi da falsi candidati che utilizzano l’AI per superare i colloqui, con l’obiettivo di ottenere accesso ai sistemi aziendali
- Le organizzazioni nel settore dei servizi finanziari registrano una crescita di deepfake che provano a oltrepassare la verifica KYC (Know Your Customer), al fine di riciclare denaro attraverso credenziali falsificate e in modalità anonima
Nell’underground cybercriminale si possono trovare tutorial, toolkit e servizi che aiutano a semplificare queste operazioni, ad esempio manuali che illustrano come aggirare le procedure di onboarding passo dopo passo, o strumenti plug-and-play per lo scambio e la modifica di volti. La barriera all’ingresso dovuta alle competenze tecniche è ormai molto bassa.
Le truffe alimentate dai deepfake sono sempre più frequenti e complesse, le aziende hanno il dovere di organizzarsi proattivamente per ridurre al minimo l’esposizione al rischio e proteggere persone e processi. Una corretta strategia aziendale include percorsi formativi sui rischi di social engineering, la revisione dei processi di autenticazione e soluzioni per il rilevamento di media sintetici.
Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link
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Kyiv è un laboratorio per la difesa comune. Borsari spiega perché
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La guerra su larga scala scatenata dalla Russia contro l’Ucraina ha segnato una cesura nella storia della sicurezza europea. Ma accanto alle devastazioni e alle sofferenze, il conflitto ha anche innescato un processo senza precedenti di innovazione tattica, tecnologica e industriale. In
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Difesa europea, cosa significa il nuovo patto di Difesa tra Londra e Berlino
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Regno Unito e la Germania hanno firmato, per la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale, un accordo bilaterale di mutua difesa. Il Kensington Treaty, così viene chiamato, prevede infatti una clausola di assistenza militare reciproca in caso di aggressione, vincolante anche al di
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In tests involving the Prisoner's Dilemma, researchers found that Google’s Gemini is “strategically ruthless,” while OpenAI is collaborative to a “catastrophic” degree.
In tests involving the Prisonerx27;s Dilemma, researchers found that Google’s Gemini is “strategically ruthless,” while OpenAI is collaborative to a “catastrophic” degree.#llms #OpenAI
Gemini Is 'Strict and Punitive' While ChatGPT Is 'Catastrophically' Cooperative, Researchers Say
In tests involving the Prisoner's Dilemma, researchers found that Google’s Gemini is “strategically ruthless,” while OpenAI is collaborative to a “catastrophic” degree.Rosie Thomas (404 Media)
Why Apple Dumped 2,700 Computers In A Landfill in 1989
In 1983, the Lisa was supposed to be a barnburner. Apple’s brand-new computer had a cutting edge GUI, a mouse, and power far beyond the 8-bit machines that came before. It looked like nothing else on the market, and had a price tag to match—retailing at $9,995, or the equivalent of over $30,000 today.
It held so much promise. And yet, come 1989, Apple was burying almost 3,000 examples in a landfill. What went wrong?
Promise
The Lisa computer, released in 1983, was Apple’s first attempt at bringing a graphical user interface to the masses. The name was officially an acronym for “Local Integrated Software Architecture,” though many believed it was actually named after Steve Jobs’ daughter. In any case, the Lisa was groundbreaking in ways that wouldn’t be fully appreciated until years later.Had the Lisa succeeded, would we all be using LisaBooks today? Credit: Timothy Colegrove, CC BY-SA 4.0
The Lisa stepped away from the long-lived 6502 CPU that had powered the Apple II line. Instead, it relied upon the exciting new Motorola 68000, with its hybrid 16-bit/32-bit architecture and fast 5 MHz clock speed. The extra power came in handy, as the Lisa was to be one of the first retail computers to be sold with a graphical user interface—imaginatively titled Lisa OS. Forget command lines and character displays—the Lisa had icons and a mouse, all rendered on a glorious 720 x 364 monochrome monitor with rectangular pixels. Adopters of Apple’s new rectangular machine also got twin 5.25-inch double-sided floppy drives, and the Lisa included three expansion slots and a parallel port for adding additional peripherals.
The Lisa seemed to offer a great leap forward in capability, but the same could be said of its price. At launch in 1983, it retailed at $9,995, equivalent to over $30,000 in 2025 dollars. The price was many multiples beyond what you might pay for an IBM PC, making it a tough pill to swallow even given what the Lisa had to offer. The GUI might have been cutting-edge, too, but the implementation wasn’t perfect. The Lisa had a tendency to chug.It never quite wowed the market, despite Apple’s efforts. Credit: Apple
There was also a further problem. Apple’s very own Steve Jobs may have worked on the Lisa, but he was kicked off the project in 1981, prior to launch. Jobs then jumped ship to the nascent Macintosh development effort, which was initially intended to be a low-cost text-based computer retailing for under $1,000. Jobs swiftly redirected the Macintosh project to make it a GUI-based machine, while retaining the intention to come in at a far more affordable price-point than the exorbitantly-priced Lisa.
The result was damaging. Just as the Lisa was launching, rumors were already swirling about Apple’s upcoming budget machine. When the Macintosh hit the market in 1984, it immediately blitzed the Lisa in sales. Both machines had a mouse and a GUI, and the Macintosh even had a more forward-looking 3.25-inch floppy drive. True, the Mac wasn’t anywhere near as beefy as the Lisa; most notably, it had just 128K of RAM to the 1MB in Apple’s flagship machine. Ultimately, though, the market voted Mac—perhaps unsurprising given it retailed at $2,495—a quarter of the Lisa’s debut price. Come May, Apple had sold 70,000 units, thanks in part do a legendary commercial directed by the Ridley Scott. Meanwhile, it took the Lisa a full two years to sell just 50,000.
Apple tried to make the best of things. The Lisa was followed by the Lisa 2, and it was then rebadged as the Macintosh XL. Ultimately, though, it would never find real purchase in the marketplace, even after severe price cuts down to $3,995 in 1985. By 1986, it was all over—Apple discontinued the Lisa line.A Lisa, dumped and destroyed. Credit: Kyra Ocean, CC-BY-SA 2.0
The following years weren’t kind. A bunch of 5000 Lisas ended up being bought by third-party company Sun Remarketing, which upgraded them and sold them on as “Lisa Professionals” and “Macintosh Professionals.” However, cut to 1989, and Apple had a better idea. The Lisas were going to a dump in Logan, Utah.
The story would end up making the news, with The Herald Journal reporting on what was then an astounding story. 2,700 brand new computers were being sent to straight to landfill. This was particularly shocking in the era, given that computers were then still relatively novel in the marketplace and sold for an incredibly high price.
The reason behind it was pure business. “Right now, our fiscal year end is fast approaching and rather than carrying that product on the books, this is a better business decision,” Apple spokesperson Carleen Lavasseur told the press. Apple was able to gain a tax write off the computers, and it was estimated it could reclaim up to $34 for every $100 of depreciated value in the machines which were now considered obsolete. Apple paid $1.95 a yard for over 880 cubic yards of space at the landfill to dump the machines. Other reports on the event noted that guards apparently stood on site to ensure the machines were destroyed and could not be recovered.
It’s a story that might recall you of Atari’s ET, another grand embarrassment covered up under a pile of trash. Sometimes, products fail, and there’s little more to do than call the trucks and all them away. The Apple Lisa is perhaps one of the nicer machines that’s ever happened to.
POuL - Visita al data center Seeweb: un’esperienza formativa tra infrastrutture all’avanguardia e cultura della rete
poul.org/2025/07/seeweb-visita…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Il 7 maggio 2025, il POuL ha avuto il privilegio di visitare il data center Seeweb di Milano, un punto di riferimento per l’innovazione e
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GAZA. L’esercito israeliano attacca in massa Deir al Balah. Migliaia di civili in fuga
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'estensione dell'offensiva "Carri di Gedeone" porta morte e distruzione nell'area di Gaza colpita relativamente di meno dopo il 7 ottobre 2023
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Wikipedia: Warum das Ehrenamt zählt und bezahltes Schreiben trotzdem sinnvoll ist
Siamo entrati nel degrado più totale. Paese fallito in tutto, a livello morale, politico, civile, culturale ed educativo.
Annullato concerto del direttore d’orchestra russo nella Reggia di Caserta – Imola Oggi
imolaoggi.it/2025/07/21/annull…
#EXPO2025 Osaka, alcuni scatti della visita del Ministro Giuseppe Valditara a “#ScuolaFutura Italia Osaka 2025” dove ha incontrato le tante #scuole italiane presenti.
Qui l’album ▶️flic.kr/s/aHBqjCngoC
Ministero dell'Istruzione
#EXPO2025 Osaka, alcuni scatti della visita del Ministro Giuseppe Valditara a “#ScuolaFutura Italia Osaka 2025” dove ha incontrato le tante #scuole italiane presenti. Qui l’album ▶️https://flic.kr/s/aHBqjCngoCTelegram
Perché il software libero è un atto politico
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L'intervento di Giordano Alborghetti.
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Fonti mediche, 19 palestinesi morti di fame in 24 ore - Ultima ora - Ansa.it
Almeno 19 palestinesi, inclusa una bambina di quattro anni, sono morti di fame nelle ultime 24 ore a Gaza: lo riportano la Bbc e la Cnn, che citano il portavoce dell'ospedale dei Martiri di al-Aqsa, a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.Agenzia ANSA
freezonemagazine.com/articoli/…
La carriera di un musicista può essere un lungo percorso fatto di ricerca, costanza, fatica, migliaia di chilometri fatti per compensi che quasi mai coprono i costi reali. Ci vuole, diciamolo chiaramente, una grande volontà di restare in quella categoria di “never surrender” che ti fa guadagnare stima e rispetto di ascoltatori, fans, amici. Black […]
L'articolo SirJoe Polito – Black & White provie
Scommettete che diranno che sono stati i russi?
Maxi attacco hacker a SharePoint Server: colpite agenzie governative e aziende
Un gruppo di hacker ha sfruttato una vulnerabilità nel software SharePoint Server di Microsoft per lanciare un attacco globale, colpendo agenzie governative statunitensi, università, aziende energetiche e un gruppo di comunicazione asiatico. L’attacco ha interessato installazioni locali del software, non la versione cloud SharePoint Online. Microsoft ha rilasciato un aggiornamento urgente e lavora a ulteriori correzioni. Le autorità di USA, Canada e Australia indagano, con migliaia di server ancora a rischio. L’origine e gli obiettivi del gruppo restano ignoti. Eye Security ha rilevato oltre 50 violazioni, ma i nomi delle vittime sono coperti da accordi di riservatezza.
In Valle d’Aosta comincia domani la discussione su “Liberi Subito”
Entra ufficialmente nel calendario dei lavori del Consiglio regionale della Valle d’Aosta la proposta di legge regionale “Liberi Subito”, volta a garantire tempi e procedure certe per l’accesso al suicidio medicalmente assistito, nel rispetto dei principi indicati dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale.
La discussione della proposta figura infatti nel calendario del Consiglio regionale per i lavori dal 22 al 24 luglio, come punto 12 dell’ordine del giorno e confidiamo che il Consiglio affronti il tema con serietà e responsabilità verso i propri cittadini come già fatto dalla Regione Toscana.
Il testo della proposta, depositato nel febbraio 2024 dalle consigliere regionali di opposizione Erika Guichardaz e Chiara Minelli, ha iniziato l’iter di discussione il 3 luglio dello scorso anno. L’approvazione del testo rappresenterebbe un primo passo per regolamentare, nel rispetto dei principi costituzionali e delle competenze regionali, l’accesso al suicidio medicalmente assistito per le persone che si trovano nelle condizioni definite dalla sentenza 242/2019: persone maggiorenni, capaci di autodeterminarsi, affetti da patologie irreversibili e fonte di sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili, tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale.
“A quasi sei anni dalla sentenza 242 – dichiara Marco Cappato – non possiamo accettare che i cittadini debbano ancora affrontare ostacoli, attese e arbitri, pur avendo diritto ad accedere legalmente al suicidio assistito. La proposta “Liberi Subito” si muove nel solco tracciato dalla Corte costituzionale nel rispetto delle competenze regionali. Non introduce quindi un nuovo diritto, ma si limita a regolamentare le procedure sanitarie di accertamento delle condizioni di salute della persona che fa richiesta di accesso alla pratica. Auspichiamo che il Consiglio regionale della Valle d’Aosta, al di là delle appartenenze politiche, dia prova di responsabilità e rispetto per la volontà delle persone malate”.
— Approfondimento: le Regioni coinvolte dalle Proposte di legge sul Fine vita —
La sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato/Antoniani, garantisce l’accesso all’aiuto alla morte volontaria, il cosiddetto “suicidio assistito” nel nostro Paese, individuando determinate condizioni per la persona malata che ne faccia richiesta che devono essere verificate dal Servizio Sanitario Nazionale.
Il Servizio Sanitario però non garantisce tempi certi per effettuare le verifiche e rispondere alle persone malate che hanno diritto di porre fine alla propria vita. Per questo motivo, nel rispetto delle competenze regionali, l’Associazione Luca Coscioni ha promosso a livello nazionale la campagna “Liberi Subito” con raccolta firme per proposte di legge regionali che garantiscano il percorso di richiesta di suicidio medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi certi, adeguati e definiti.
Per conoscere lo stato dell’arte delle singole iniziative CLICCA QUI
L'articolo In Valle d’Aosta comincia domani la discussione su “Liberi Subito” proviene da Associazione Luca Coscioni.
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
🔶 #Valditara: "Assumeremo oltre 54 mila #docenti per il prossimo anno scolastico".
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito. 🔶 #Valditara: "Assumeremo oltre 54 mila #docenti per il prossimo anno scolastico".Telegram
Il Codice di Camaldoli, dalla newsletter "La buona storia" di Andrea Bosio
L’incontro di un gruppo di intellettuali dell’area cattolica, estranei al fascismo, si svolse nel monastero di Camaldoli (Ar) dal 18 al 24 luglio.
La riunione, presentata come una delle molte “settimane teologiche”, era stata organizzata da un gruppo di laici impegnati nel settore economico, in particolare Sergio Paronetto e Pasquale Saraceno, coordinati da Adriano Bernareggi, vescovo di Bergamo.
Il dibattito avrebbe portato, nel giro di due anni, alla stesura di un documento: "Per la comunità cristiana. Principi dell’ordinamento sociale, a cura di un gruppo di studiosi amici di Camaldoli".
Con questo titolo raggiunse le stampe nell’aprile del 1945 il testo che oggi è ricordato come "Codice di Camaldoli".
#5 - Il Codice di Camaldoli
Quando un pezzo di Costituzione fu scritto in un monastero durante la guerraAndrea Bosio (La buona storia)
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Drama dubbing. Drama dubbed. Short drama dubbing. Short drama dubbed. Drama dubbing studios. Drama dubbing companyLOCUTOR TV LOCUTORES: SPANISH VOICE OVER
I giornalisti uccisi e il diritto a verità e giustizia
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/i-giorn…
Mio figlio Andrea Rocchelli, ucciso a Sloviansk nel 2014, da un attacco con armi pesanti e leggere ad opera delle forze armate ucraine, come ha stabilito la magistratura italiana, da 11 anni a questa parte non
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FREEDOM FLOTILLA. La Handala fa rotta su Gaza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La nave prende il nome da "Handala", il celebre bambino dei fumetti palestinesi creato da Naji al-Ali: un rifugiato scalzo, che volta le spalle all’ingiustizia. La testimonianza video di Antonio Mazzeo
L'articolo FREEDOM pagineesteri.it/2025/07/21/med…
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Vulnerabilità nei prodotti Microsoft Office SharePoint Server
L'ACSC dell'ASD è a conoscenza di una vulnerabilità che colpisce i prodotti Microsoft Office SharePoint Server (CVE-2025-53770).
CVE-2025-53770 comporta la deserializzazione di dati non attendibili nei server Microsoft SharePoint locali, consentendo a un aggressore non autorizzato di eseguire codice su una rete.
Microsoft è a conoscenza dell'esistenza di un exploit per CVE-2025-53770 e ha osservato attacchi attivi rivolti ai clienti di SharePoint Server locale.
Microsoft sta preparando e testando a fondo un aggiornamento completo per risolvere questa vulnerabilità.
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Tutto su Kimi K2, la nuova super AI cinese che spaventa Chatgpt e soci
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La potenza di calcolo è quella delle Intelligenze artificiali di fascia premium, ma i costi per i clienti saranno notevolmente inferiori: ecco perché molto presto le software house occidentali potrebbero avere a che
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@Informa Pirata @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Unn giorno le AI aiuteranno a capire investitori e venture capitalists il motivo per cui fracassarono ignobilmente...
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Tulsi Gabbard: «Processate Barack Obama e Hillary Clinton, hanno complottato contro Trump»
Il rapporto dell'intelligence su La Bufala Russa. La direttrice: un colpo di Stato durato anni, ci sono prove schiacciantiAlessandro D’Amato (Open)
Il 30 luglio è la giornata mondiale contro il traffico di esseri umani
"La tratta di esseri umani è criminalità organizzata: poniamo fine allo sfruttamento"
La tratta di esseri umani continua a essere una minaccia globale, alimentata dalla criminalità organizzata. Ogni anno vengono trafficate sempre più vittime, su distanze maggiori, con maggiore violenza, per periodi di tempo più lunghi e per maggiori profitti. Dal 2020 al 2023, sono state rilevate oltre 200.000 vittime a livello globale, il che rappresenta solo la punta dell'iceberg. Si ritiene che il numero effettivo di casi non segnalati sia significativamente più alto.
Le reti criminali organizzate alimentano questa vittimizzazione e sfruttamento, utilizzando flussi migratori, catene di approvvigionamento globali, scappatoie legali ed economiche e piattaforme digitali per facilitare la tratta transfrontaliera su larga scala. Traggono profitto dal lavoro forzato, dallo sfruttamento sessuale e dalla coercizione ad attività criminali, come le truffe online e il traffico di droga.
Nonostante alcuni progressi, le risposte della giustizia penale sono insufficienti nell'affrontare questo crimine in rapida evoluzione.
Per porre fine alla tratta di esseri umani, le forze dell'ordine devono applicare leggi rigorose, condurre indagini proattive, rafforzare la cooperazione transfrontaliera, contrastare il finanziamento del crimine e sfruttare la tecnologia per identificare e smantellare le reti di tratta.
Garantire giustizia alle vittime richiede che i responsabili siano chiamati a rispondere delle proprie azioni e che venga fornito un approccio incentrato sulla vittima per quanto riguarda protezione, supporto e accesso alla giustizia.
La campagna di quest'anno di UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime) sottolinea il ruolo fondamentale delle forze dell'ordine e del sistema giudiziario penale nello smantellare le reti di tratta organizzate, garantendo al contempo un'assistenza centrata sulle vittime.
Il Rapporto Globale UNODC sulla Tratta di Persone del 2024, l'ottavo in ordine di tempo ed ultimo pubblicato, commissionato dall'Assemblea Generale attraverso il Piano d'Azione Globale delle Nazioni Unite del 2010 per combattere la Tratta di Persone, fornisce un'istantanea dei modelli e dei flussi della tratta a livello globale, regionale e nazionale. Copre 156 paesi e garantisce una panoramica della risposta alla tratta di persone analizzando i casi di tratta rilevati tra il 2019 e il 2023. Un focus principale di questa edizione del Rapporto è sui trend di rilevamenti e condanne, che mostrano i cambiamenti rispetto ai trend storici da quando l'UNODC ha iniziato a raccogliere dati nel 2003 e a seguito della pandemia di Covid-19.
I risultati sono ulteriormente arricchiti dall'analisi delle sintesi di oltre 1000 casi giudiziari giudicati tra il 2012 e il 2023, fornendo approfondimenti sul crimine, sulle sue vittime e sui suoi autori, e su come la tratta di persone giunge all'attenzione delle autorità.
L'edizione presenta un quadro globale delle tendenze, dei modelli e dei flussi della tratta (Capitolo 1), insieme ad analisi regionali dettagliate (Capitolo 3). Vi è inoltre un capitolo speciale sull'Africa (Capitolo 2), prodotto allo scopo di svelare i modelli e i flussi della tratta all'interno del continente africano. Il capitolo si basa su un numero senza precedenti di paesi africani presi in considerazione nel Rapporto Globale.
Il Rapporto [en] è scaricabile qui unodc.org/documents/data-and-a…
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“Sundown”, di Michel Franco, Mex-Sve-Fra, 2021. Con Tim Roth, Charlotte Gainsbourg
@Giornalismo e disordine informativo
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Michel Franco ha realizzato con “Sundown” un film silenzioso e privo di spiegazioni, e per questo potentemente umano. Tim Roth,
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Perché Google, Microsoft e OpenAi sgomitano per Windsurf?
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Contesa da tre grandi aziende, forse persino alla base dei dissapori tra Microsoft e Sam Altman di OpenAi, alla fine Windsurf ha sorpreso tutti: i due co-founder e altri ragazzi geniali hanno riparato in Mountain View
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Oltre 80 morti nei raid a Gaza: 73 uccisi mentre attendevano cibo LIVE
Leggi su Sky TG24 l'articolo Guerra Israele, almeno 84 morti nei raid a Gaza: 73 uccisi mentre attendevano cibo. LIVEtg24.sky.it
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Laic Salocin
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