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The Scourge of Fake Retro Unijunction Transistors


We all know that it’s easy to get caught out by fake electronic components these days, with everything from microcontrollers to specialized ASICs being fair game. More recently, retro components that were considered obsolete decades ago are now becoming increasingly popular, with the unijunction transistor (UJT) a surprising example of this. The [En Clave de Retro] YouTube channel released a video (Spanish, with English dub) documenting fake UJTs bought off AliExpress.

These AliExpress UJTs were discovered after comments to an earlier video on real UJTs said that these obsolete transistors are still being manufactured and can be bought everywhere, meaning mostly on AliExpress and Amazon. Of course, this had to be investigated, as why would anyone still manufacture UJTs today, and did some Chinese semiconductor factory really spin up a new production line for them?

Perhaps unsurprisingly, some tests later and after a quick decapping of the metal can, the inside revealed a bipolar transistor (BJT) die (see top image on the left). Specifically, a PNP BJT transistor die, packaged up inside a vintage-style metal can with fake markings claiming it is a 2N2646 UJT.

The video suggests that scams like these might be because people want to get vintage parts for cheap, and that’s created a new market for people who would rather get scammed than deal with the sticker shock of paying for genuine new-old-stock or salvaged components. For example, while programmable unijunction transistors (PUTs) like the 2N6028 are still being manufactured, they cost a few dollars a pop in low quantities. UJTs used to be common in timer circuits, but now we have the 555.

youtube.com/embed/dCmtb6t6lqU?…


hackaday.com/2025/08/04/the-sc…



Le Aziende Falliscono per il ransomware! Einhaus Group chiude, ed è un monito per tutti


Ne avevamo parlato con un articolo sul tema diverso tempo fa redatto da Massimiliano Brolli. Oggi la sicurezza informatica non è più un’opzione né un valore accessorio: è un vero e proprio fattore abilitante del business. Viviamo in un contesto in cui un attacco ransomware può paralizzare completamente un’azienda, comprometterne la reputazione e, nei casi più gravi, portarla al fallimento. Oggi parleremo di un’altra storia, un’altra azienda che non ce l’ha fatta e che è fallita dopo aver combattuto fino all’ultimo contro un attacco informatico devastante.

La grande azienda tedesca Einhaus Group, specializzata in servizi assicurativi e di telefonia mobile, ha annunciato l’avvio di una procedura fallimentare.

La causa del crollo è stato un attacco informatico avvenuto nel marzo 2023, dalle cui conseguenze l’azienda non è mai riuscita a riprendersi.

Una mattina di metà marzo dell’anno scorso, il fondatore dell’azienda, Wilhelm Einhaus, si recò in ufficio e trovò una foto terribile. Su ogni stampante c’era un foglio di carta con un messaggio: “Vi abbiamo hackerato. Cercate ulteriori informazioni sul darknet“. Come si scoprì in seguito, l’attacco era stato effettuato dal gruppo di criminali informatici Royal. Gli aggressori avevano crittografato tutti i sistemi informatici dell’azienda, senza i quali era impossibile lavorare.

Gli hacker hanno chiesto un riscatto di circa 230.000 dollari in bitcoin per ripristinare l’accesso ai dati. La dirigenza di Einhaus Group si è trovata di fronte a una scelta difficile. Da un lato, gli esperti di sicurezza informatica sconsigliano vivamente di pagare gli estorsori, poiché ciò non farebbe altro che incoraggiare le loro attività. Dall’altro, senza computer funzionanti, l’azienda subiva ingenti perdite quotidiane.

Alla fine, l’azienda ha deciso di pagare il riscatto perché i danni causati dal downtime superavano la cifra richiesta. Secondo le stime di Einhaus, il danno totale causato dall’attacco si aggirava sulle sette cifre, ovvero diversi milioni di euro.

Il Gruppo Einhaus era tutt’altro che una piccola azienda. Aveva partnership con grandi aziende come Cyberport, 1&1 e Deutsche Telekom. Prima dell’attacco, impiegava 170 dipendenti. Tuttavia, riprendersi dal cyberattacco si è rivelato incredibilmente difficile.

L’azienda ha dovuto adottare drastiche misure di riduzione dei costi. Il personale è stato ridotto da oltre cento dipendenti a soli otto. Allo stesso tempo, i lavoratori rimasti hanno dovuto elaborare le domande e gestire la documentazione quasi manualmente: è difficile immaginare come ci siano riusciti.

A metà del 2024, l’azienda ha venduto la sua sede centrale e liquidato diversi investimenti nel tentativo di rimanere a galla. Sembrava esserci un barlume di speranza quando le forze dell’ordine tedesche hanno arrestato tre presunti hacker e confiscato criptovalute per un valore di ben sei cifre in euro.

Tuttavia, questa notizia non ha portato sollievo all’azienda interessata. La procura si è rifiutata di restituire i fondi confiscati fino al completamento delle indagini, nonostante i disperati tentativi del Gruppo Einhaus di riavere indietro i propri soldi tramite vie legali. Inoltre, questa azienda non è l’unica ad attendere la restituzione dei fondi: ci sono altre vittime dello stesso gruppo di hacker che si trovano in una situazione simile.

Di conseguenza, tre società collegate al Gruppo Einhaus hanno formalmente presentato istanza di fallimento. La liquidazione è solitamente il passo successivo, sebbene non sia sempre inevitabile. Wilhelm Einhaus, 72 anni, ha dichiarato di non avere intenzione di andare in pensione, anche se dovesse accadere il peggio. È pronto a “ricominciare tutto da capo”, ha detto.

La storia di Einhaus Group non è un caso isolato. La scorsa settimana è emerso il fallimento dell’azienda di trasporti britannica Knights of Old, attiva da 158 anni, che non è riuscita a sopravvivere a un attacco ransomware. A causa di un attacco informatico del gruppo Akira, l’azienda ha cessato l’attività e 700 persone hanno perso il lavoro.

Questi casi dimostrano chiaramente quanto i moderni attacchi informatici possano essere distruttivi per le aziende. Anche se un’azienda accetta le richieste degli hacker e paga il riscatto, ciò non garantisce il ripristino della normale operatività e può portare alla rovina finanziaria.

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NIS 2 e multicompliance: strategie integrate per la cyber security aziendale


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La gestione della complessità sistemica emerge dall'interazione tra normative progettate con finalità e logiche diverse e con tempi di adeguamento differenziati. Ecco cosa comporta il panorama regolamentare europeo in materia di cyber security, a partire



Analisi tecnica del DLS del gruppo ransomware Lynx: API, Axios e un nuovo dominio scoperto


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Durante un’analisi condotta sul Data Leak Site (DLS) del gruppo ransomware Lynx, ho potuto approfondire il funzionamento del backend, identificare una serie di endpoint API utilizzati dal sito, e scoprire un nuovo dominio riconducibile



“Sappiamo Dove Vivono i Tuoi Figli!”. L’Incubo Ransomware si Aggrava


Un esperto di ransomware ha rivelato che gli hacker criminali minacciano sempre più spesso di ricorrere alla violenza fisica contro i dipendenti delle aziende prese di mira e le loro famiglie, per costringere le organizzazioni vittime a pagare i riscatti.

Secondo un sondaggio condotto da Censuswide per conto di Semperis su 1.500 professionisti della sicurezza informatica e dell’IT, i metodi più comuni per esercitare pressione da parte degli aggressori sono ancora quelli tradizionali, tra cui il blocco dei sistemi (52%) e la distruzione dei dati (63%). Quasi la metà dei professionisti intervistati (47%) provenienti da diversi Paesi ha riferito che gli aggressori hanno anche minacciato di presentare un reclamo contro di loro alle autorità di regolamentazione e di informarli che l’azienda stava cercando di nascondere loro informazioni su una grave violazione dei dati.

Ma la conclusione più allarmante a cui sono giunti i ricercatori sulla base del sondaggio è stata che il 40% degli intervistati aveva ricevuto minacce di violenza fisica da parte degli aggressori. “Le minacce di violenza fisica sono davvero spaventose”, ha dichiarato al Register Jeff Wichman, direttore della risposta agli incidenti presso Semperis . “Sono terrorizzato da quello che succederà dopo”.

Prima di guidare il team di risposta di Semperis, Wichman era un negoziatore professionista nel campo dei ransomware. Afferma che non è raro che gli aggressori contattino i dirigenti delle aziende prese di mira per minacciarle. “Minacciavano le loro famiglie: sapevano quali siti web visitavano, cosa facevano a casa”, spiega Wichman. “Gli aggressori sapevano dove vivevano i dirigenti, dove si trovavano le loro famiglie, quale scuola frequentavano i loro figli”.

Secondo l’esperto, le minacce di violenza fisica sono solitamente di natura generica, volte ad aumentare la tensione. “Se ti dico ‘Attaccherò i tuoi figli a scuola’, aumenterai la sicurezza a scuola. E se dico semplicemente ‘Prenderò la tua famiglia’, avrai paura di andare al supermercato, al cinema, ovunque”, spiega Wichman. Quel che è peggio è che l’esperto ritiene che in futuro tali minacce diventeranno più frequenti e ancora più gravi.

Nel complesso, il rapporto annuale di Semperis dipinge un quadro piuttosto cupo. La maggior parte degli intervistati (78%) ha subito attacchi ransomware nell’ultimo anno. Questa percentuale è leggermente inferiore rispetto al 2024 (83%). Tuttavia, nonostante il calo del numero complessivo di attacchi, le aziende impiegano più tempo per riprendersi dagli incidenti. Solo il 23% degli intervistati ha dichiarato di essersi ripreso entro un giorno (rispetto al 39% dell’anno scorso), mentre il 18% ha impiegato da una settimana a un mese. “Questo perché gli aggressori cercano di danneggiare l’infrastruttura il più possibile e le organizzazioni sono costrette a ripristinarla dai backup o addirittura da zero”, afferma Wichman.

Il rapporto rileva inoltre che, in media, il 15% delle organizzazioni che hanno pagato il riscatto non ha mai ricevuto chiavi funzionanti per decrittare i dati e che il 3% delle aziende colpite ha visto le proprie informazioni “trapelate” anche dopo il pagamento del riscatto. “Non credo che un’organizzazione possa pagare il riscatto e pensare di essere al sicuro”, afferma Wichman. “Ho visto molti casi in cui gli aggressori hanno promesso di cancellare i dati rubati, ma in realtà non l’hanno fatto. Si tratta di informazioni preziose che possono essere rivendute. Perché non ricavarci qualche soldo extra?”

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The Wandering Hearts – Déjà Vu (We have all been here before)
freezonemagazine.com/articoli/…
E’ un dato di fatto ormai assodato. L’Inghilterra continua a proporre gruppi che hanno lo sguardo volto oltre oceano con sonorità che hanno radici ben piantate in quel gigantesco macrocosmo musicale che tanto ci piace. Quando poi ci si trova davanti ad un disco con un titolo che non può ingannare, va da sè, che […]
L'articolo The


" In verità, essendo gli LLM solo solo in grado di fornire una prosecuzione credibile di una sequenza di parole, operazione effettuata su basi sostanzialmente statistiche, a ben vedere non possiamo nemmeno categorizzare le loro risposte come esatte o errate, essendo queste due categorie proprie di logica, informazione, pensiero, che negli LLM sono completamente assenti.
Leggi l'articolo originale su ZEUS News - zeusnews.it/n.php?c=31221

invece di impiegare computer e algoritmi energeticamente efficienti che forniscono sempre risposte esatte, utilizziamo generatori di stronzate credibili, affamati di energia come mostri; poi cerchiamo con vari mezzi di depurare i loro output di tutte le affermazioni sbagliate. Che cosa mai potrebbe andare storto?
Leggi l'articolo originale su ZEUS News - zeusnews.it/n.php?c=31221

dopo queste 2 lunghe citazioni dico la mia. avete presente quel modo di ragionare secondo cui se io spargo una fake new ma è "credibile" allora non ho colpa e non è davvero una fake news? ecco... quel pensiero (aberrante) è appena diventato universalmente riconosciuto. ma non finirà bene.

RFanciola reshared this.




Raccontate questa storia a Giorgia Meloni e anche a Ursula Von der Leyen. E anche a chi ancora crede a questa gente.

La Casa Bianca con arroganza minaccia l'India, dicendo che deve smettere di comprare petrolio russo altrimenti impone dazi mai visti.

L'India manda gli Usa a quel paese e dichiara non solo che continuerà a comprare petrolio Russo e che nessuno può dirgli cosa fare nelle relazioni con altri Paesi, ma sospende anche l'acquisto di armi (nello specifico gli F-35) dagli Usa.

L'Unione Europea appena Trump ha alzato la voce si è subito mossa per andargli a leccare il deretano. Giorgia Meloni ha fatto le capriole per giustificare i dazi e l'accordo da cappio al collo accettato da Ursula von der Leyen.

Ecco, questa la differenza tra servi e Paesi sovrani.

GiuseppeSalamone




Decine di migliaia di manifestanti pro-Palestina, tra cui il fondatore di WikiLeaks Julian Assange,...

Decine di migliaia di manifestanti pro-Palestina, tra cui il fondatore di WikiLeaks Julian Assange, hanno marciato oggi sull'iconico Sydney Harbour Bridge, nonostante una pioggia battente, chiedendo pace e aiuti umanitari nella Striscia di Gaza

🗞️ @…



facebook.com/events/s/presidio…

Buongiorno a tutti,...

facebook.com/events/s/presidio…

Buongiorno a tutti, se qualcuno dovesse passare da Bari siete tutti invitati ❤️ oppure potete fare girare l'iniziativa




Addio Adriana Asti: un talento messo a nudo


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/addio-a…
Per il felliniani come me lei è stata la voce della Gradisca, la protagonista di Amarcord desiderata da tutti i maschi del Borgo, anche grazie alla sua loquela romagnola, incantatrice, che conquistò milioni di spettatori. Credo che Magalì Noël,




GERUSALEMME. Itamar Ben Gvir guida l’assalto della Spianata delle moschee


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il ministro e leader dell'ultradestra e migliaia di coloni e militanti di organizzazioni messianiche ebraiche, hanno anche pregato nel sito islamico in violazione dello status quo
L'articolo GERUSALEMME. Itamar Ben Gvir guida l’assalto della Spianata delle



L'inutilità della UE: Unione senza identità al rimorchio degli Usa • Imola Oggi
imolaoggi.it/2025/08/01/linuti…



non dare niente per scontato, riflettere su tutto, e mettere in dubbio tutto, sono i migliori presupposti per una crescita piena



GiocAosta: MENO 5! Ogni cosa prende forma. Ogni volontario trova il suo posto. Ogni tavolo sa dove andrà.

@Aosta

Fra cinque giorni, Aosta si trasforma ancora una volta. A tesserne il mutamento sono le magliette gialle: più di 400, provenienti da mezza Italia, riunite per un festoso incantesimo che si ripete.

Come diciassette anni fa, giocAosta vive solo grazie alle energie dei suoi volontari. Nessuno riceve compensi, ma questo non ha impedito a questa festa di diventare così grande, plurale, attraente. Anzi: la forza del volontariato si è distillata in una pozione magica che non conosciamo bene, ma che beviamo con una sete gioiosa.

Teniamoci forte, tutti insieme: giocAosta sta tornando.

giocaosta.it/programma/

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Lose the law license, keep the lapel pin


Dear Friend of Press Freedom,

It’s been 129 days that Rümeysa Öztürk is facing deportation by the United States government for writing an op-ed it didn’t like, and the 47th day that Mario Guevara has been imprisoned for covering a protest. Read on for more, and click here to subscribe to our other newsletters.

Lose the law license, keep the lapel pin


This week we filed an ethics complaint with the Washington, D.C., attorney disciplinary commission against Federal Communications Commission Chair Brendan Carr, calling for him to be disbarred.

Carr’s approval of the $8 billion merger between Paramount Global and Skydance Media, which came after Paramount agreed to pay President Donald Trump $16 million to settle his frivolous lawsuit, was the last straw. It’s clear that Carr is abusing his power to help the president, whose face he wears as a lapel pin (seriously), use the court system to extract payments that U.S. senators and plenty others have called illegal bribes.

“Trump’s shakedown of Paramount could not have worked without a credible threat that the administration would not approve Paramount’s merger with Skydance unless it paid up,” Freedom of the Press Foundation (FPF) Advocacy Director Seth Stern told Status. “It seems obvious to us that a licensed attorney should not be able to help his boss make a mockery of the legal system by laundering bribes through the courts without consequence.”

Read the complaint here.

FPF sues over Qatari plane secrecy


Two months ago, Attorney General Pam Bondi issued a memo giving the Trump administration permission to accept a $400 million jet from Qatar to use as Air Force One.

The memo argued this was permissible as long as the plane was transferred to the Trump presidential library foundation at the end of Trump’s term. But the document, and Bondi’s basis for that politically convenient conclusion, have never been made public.

FPF, represented by watchdog group American Oversight, filed a Freedom of Information Act lawsuit this week to force the Justice Department to release the memo. Read more here.

Google search exploited to censor reporting on censorship


On a Friday afternoon in mid-June, independent journalist Jack Poulson made a curious discovery: An article that we published about the aggressive attempts of a San Francisco-based tech executive named Maury Blackman to censor Poulson’s reporting about his sealed domestic violence arrest had, itself, disappeared from Google search results.

After Poulson alerted us to the issue, we investigated, and found that the article vanished from Google search because of a novel maneuver that apparently hasn’t been publicly well documented before: a sustained and coordinated abuse of Google’s “Refresh Outdated Content” tool. Now that Google says it has fixed the glitch so it can’t be further exploited, we can reveal what we found. Read more here.

The libel-proof president


Trump’s latest frivolous lawsuit, against The Wall Street Journal over its reporting on his ties to Jeffrey Epstein, faces plenty of legal obstacles.

One of them should be the “libel-proof plaintiff” doctrine, which theorizes that some people are so reputationally damaged, either across the board or on a certain topic, that even false statements about them can’t make it quantifiably worse.

As Stern wrote for The Palm Beach Post, the doctrine is often used against private litigants with long criminal records. That’s a tough sell to judges who believe in rehabilitation, which is likely why the doctrine is rarely applied. A better use may be as an added layer of defense to libel suits by disgraced politicians and public figures like Trump. Read the op-ed here.

What we’re reading


If You Can Keep It’: Weakening whistleblower protections (NPR). The Trump administration is trying to portray journalism as a threat to national security. FPF’s Lauren Harper debunked these claims on “1A.”

Anna Gomez’s lonely fight (Columbia Journalism Review). Despite the FCC’s obligation to refrain from censorship, Commissioner Anna Gomez says a local station manager instructed reporters to “be extra careful about how they described the administration, because they couldn’t afford to be dragged before the FCC.” Also listen to FPF’s June conversation with Gomez here.

This U.S. citizen recorded an immigration arrest. Officers told him to delete it or face charges. (Reason). The constitutional right to record law enforcement applies equally to immigration officers, and this story shows why.

The fight for free speech goes corporate (Columbia Journalism Review). “People can’t trust a news outlet that is bribing the same officials it’s supposed to hold accountable,” FPF’s Stern said.

A more perfect media (Free Press). Read this new report on corporate influence on the media from Free Press (not the Bari Weiss one). It accompanies their new Media Capitulation Index.


freedom.press/issues/lose-the-…




Quanto ci piace il fiordaliso da 1 a 10?! Due mani in aria per chi gli piace un casino 🌸🙌🥰

🤖👉 Il fiordaliso, con il suo delicato colore azzurro, è da sempre un fiore che ha stimolato la fantasia e la curiosità di popoli diversi. Le sue leggende e il suo simbolismo si intrecciano con la storia e le tradizioni.

Leggende e Mitologia

  • Il mito di Chirone e la Centaurea: Il nome botanico del fiordaliso, Centaurea, deriva dalla mitologia greca. Si narra che il centauro Chirone, celebre per la sua conoscenza delle erbe medicinali, utilizzasse i fiori di questa pianta per curarsi una ferita al piede inflitta da una freccia avvelenata scagliata da Ercole. Da questo mito, il fiordaliso è associato alla guarigione e alle proprietà curative.
  • Il mito di Flora: Un'altra leggenda romana narra di una fanciulla di nome Cyanus, innamorata del dio Bacco, che era solita trascorrere le sue giornate nei campi di grano. La dea Flora, invidiosa del suo amore, la trasformò in un fiore, che da quel momento porta il suo nome: Centaurea cyanus, ovvero fiordaliso.
  • La leggenda di Guglielmo I di Germania: Si racconta che durante una battaglia, la regina Luisa di Prussia, madre del futuro imperatore Guglielmo I, si nascose con i suoi figli in un campo di grano. Per distrarre i bambini e placare la loro paura, intrecciò per loro dei mazzolini di fiordalisi. In ricordo di questo episodio, Guglielmo I adottò il fiordaliso come stemma della sua casata. In Germania, infatti, il fiore ha acquisito un forte significato patriottico.

Curiosità e Simbolismo

  • Fiore del grano: Il fiordaliso è stato per secoli una pianta infestante dei campi di grano. A causa del suo stelo robusto, veniva considerato un problema dai contadini, che lo chiamavano "hurt-sickle" (fa male alla falce) in inglese, perché rovinava le lame delle falci. Oggi, a causa dell'uso intensivo di erbicidi, la sua presenza nei campi è diventata molto più rara, tanto da essere considerato un fiore prezioso e da tutelare.
  • Simbolo nel linguaggio dei fiori: Il fiordaliso è un fiore che esprime leggerezza, dolcezza e amicizia sincera. Donarlo significa trasmettere un sentimento di purezza e di felicità. In Oriente, viene spesso regalato come augurio di felicità.
  • Usi tradizionali e proprietà:
  • Rimedi oculari: È da sempre rinomato per le sue proprietà lenitive e antinfiammatorie, soprattutto per gli occhi. Il suo infuso veniva utilizzato per preparare colliri naturali e impacchi per alleviare stanchezza, gonfiore e irritazione.
  • In cucina: I petali del fiordaliso sono commestibili e vengono utilizzati per decorare piatti, insalate, zuppe e prodotti da forno, conferendo un tocco di colore vivace e un sapore leggermente erbaceo.
  • Inchiostro e pigmenti: Anticamente, il succo dei suoi fiori veniva usato per produrre un inchiostro blu e per tingere tessuti, in particolare il lino.
  • Fiore nella storia e nell'arte:
  • Nella tomba del faraone Tutankhamon sono stati ritrovati dei fiordalisi, che, nonostante siano stati a lungo sepolti, avevano conservato il loro colore.
  • Nel Medioevo, era considerato un simbolo di purezza e innocenza.
  • Nel periodo Barocco e Liberty, era un soggetto ricorrente nelle decorazioni di tessuti e porcellane, come quelle di Limoges, e in vari dipinti.

Il fiordaliso è, quindi, molto più di un semplice fiore di campo; è un simbolo di storia, amore, guarigione e bellezza, che continua a incantare e a ispirare.

#fiordaliso #CentaureaNapifolia #botanica #alimurgia

in reply to Adriano Bono

L'immagine mostra una bellissima fioritura di un fiore viola, probabilmente un Aster, che si erge al centro di un prato verde. I petali del fiore sono sottili e radi, con un centro bianco che contrasta con il colore viola. Il fiore è circondato da erba verde e altre piante, creando un'atmosfera naturale e serena. La luce del sole illumina delicatamente il fiore, mettendo in risalto i suoi dettagli.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.152 Wh



Prefetto Roma, 'oltre un milione di persone a Tor Vergata'. 'Numero più che attendibile, le aree sono tutte piene'


@Roma

Oltre un milione di persone presenti a Tor Vergata per il Giubileo dei Giovani "è un numero più che attendibile perché le aree, come si vede dall'aereo, sono tutte piene e sono aree che possono contenere" quel numero.

Così il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, parlando con i cronisti nella sala grandi eventi della Questura di Roma.

ansa.it/sito/notizie/topnews/2…

@Roma

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Acea - un data breach nucleare.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/acea/
Le misure non contano... Si, certo, me lo dicevano già nel duemilacredici! Purtroppo la realtà è ben diversa e le misure contano, eccome. Si potrebbe dire che è tutta una questione di misure. Oggi siamo diventati bravi e riusciamo a misurare e comparare ogni cosa,…



Il baby-verso


Comincio a credere si potrebbe fare un "baby-verso", ovvero un fediverso circoscritto a istanze che mostrano solo contenuti per minori.

Un bacino social in cui farsi le ossa prima di cominciare a navigare in mare aperto.



come pensare di risolvere i problemi ecologici e del pianeta passando da un'auto da 1t che mediamene trasporta 1 persona di 70kg a una di 3,5t sempre mediamente trasportante una persona da 70kg... (secondo me è una malattia mentale)


maledetto bullo


Si possono portare i gruppi Facebook nel Fediverso? Certamente. Ma come utilizzare le categorie di citiverse.it (ossia #NodeBB) da poliverso.org (ossia #Friendica)? Ecco una breve guida

Come ormai @Le Alternative abbiamo iniziato a sperimentare su NodeBB con l’ambizione di creare un’alternativa federata ai gruppi Facebook, soprattutto quelli locali.

Per chi lo visita direttamente dal sito, Citiverse è semplicemente un Forum; ma per chi lo usa dal Fediverso, Citiverse è un’istanza qualsiasi, con le “categorie” del Forum che diventano “gruppi Activitypub”, come le comunità Lemmy o i gruppi Friendica.

@Che succede nel Fediverso?

Così come per gli utenti Lemmy le categorie NodeBB sono indistinguibili dalle comunità Lemmy, anche per un utente Friendica, sono indistinguibili dai gruppi Friendica!


Al momento abbiamo creato una settantina di comunità, suddivise per macrocategorie e abbiamo già creato una guida per gli utenti Mastodon e ovviamente una guida per gli utenti Lemmy.

Ecco quindi una guida per gli utenti Friendica: volete visualizzare le categorie NodeBB dal vostro account Poliverso? Allora è sufficiente:

1) cercare il link della categoria su Citiverse: per esempio https://citiverse.it/category/13/roma o https://citiverse.it/category/31/localhost
2) copiarlo nella casella di ricerca di Friendica (in alto al centro) e premere invio (NB: spesso è sufficiente scrivere l'handle @roma@citiverse.it o @localhost@citiverse.it ma quello del link è il modo più sicuro)
3) a quel punto potremmo cliccare sulla scheda conversazioni

NB: alcune potrebbero sembrarvi vuote, perché i messaggi che “contengono” si vedono solo dopo che le avete seguite.

Per aprire una comversazione sulle comunità è invece sufficiente menzionare la comunità, per esempio @roma@citiverse.it o @localhost@citiverse.it all'interno del messaggio (possibilmente non nel primo paragrafo del messaggio) e pubblicare, come abbiamo scritto qui.

Per i più pigri? Ecco qua le "categorie" che abbiamo creato finora:


1) GRUPPI LOCALI

- Abruzzo: @abruzzo@citiverse.it
- - L’Aquila: @l-aquila@citiverse.it
- Basilicata: @basilicata@citiverse.it
- - Potenza: @potenza@citiverse.it
- Calabria: @calabria@citiverse.it
- - Catanzaro: @catanzaro@citiverse.it
- Campania: @campania@citiverse.it
- - Napoli: @napoli@citiverse.it
- Emilia Romagna: @emilia-romagna@citiverse.it
- - Bologna: @bologna@citiverse.it
- Friuli Venezia Giulia: @friuli-venezia-giulia@citiverse.it
- - Trieste: @trieste@citiverse.it
- Lazio: @lazio@citiverse.it
- - Roma: @roma@citiverse.it
- Liguria: @liguria@citiverse.it
- - Genova: @genova@citiverse.it
- Lombardia: @lombardia@citiverse.it
- - Varese: @varese@citiverse.it
- - Como: @como@citiverse.it
- - Milano: @milano@citiverse.it
- Marche: @marche@citiverse.it
- - Ancona: @ancona@citiverse.it
- - - Senigallia: @senigallia@citiverse.it
- Molise: @molise@citiverse.it
- - Campobasso: @campobasso@citiverse.it
- Piemonte: @piemonte@citiverse.it
- - Torino: @torino@citiverse.it
- Puglia: @puglia@citiverse.it
- - Bari: @bari@citiverse.it
- Sardegna: @sardegna@citiverse.it
- - Cagliari: @cagliari@citiverse.it
- Sicilia: @sicilia@citiverse.it
- - Palermo: @palermo@citiverse.it
- Toscana: @toscana@citiverse.it
- - Pisa: @pisa@citiverse.it
- - Firenze: @firenze@citiverse.it
- - Siena: @siena@citiverse.it
- Trentino Alto Adige: @trentino-alto-adige@citiverse.it
- - Trento: @trento@citiverse.it
- - Bolzano: @trento@citiverse.it- Umbria: @umbria@citiverse.it
- - Perugia: @perugia@citiverse.it
- Val d’Aosta: @val-d-aosta@citiverse.it
- - Aosta: @aosta@citiverse.it
- Veneto: @veneto@citiverse.it
- - Verona: @verona@citiverse.it
- - Padova: @padova@citiverse.it
- - Venezia: @venezia@citiverse.it
- - Rovigo: @rovigo@citiverse.it

2) FEDIVERSO

- Fediverso: @fediverso@citiverse.it
- - Friendica: @friendica@citiverse.it
- - Poliverso: @poliverso@citiverse.it
- Lemmy: @lemmy@citiverse.it
- - Feddit.It: @feddit.it@citiverse.it
- Bluesky: @bluesky@citiverse.it
- Mastodon Glitch-Soc: @mastodon-glitch@citiverse.it
- - Poliversity: @poliversity@citiverse.it

3) GRUPPI E ASSOCIAZIONI

- Gruppi e associazioni: @gruppi-e-associazioni@citiverse.it
- - Fiab L’Aquila: @fiab-l-aquila@citiverse.it
- - Neverland: @neverland@citiverse.it
- - Vegan City: @vegan-city@citiverse.it


4) DEGOOGLIZZAZIONE


- Addio Big Tech: @addio-big-tech@citiverse.it
- - Browser: @browser@citiverse.it
- - Metaland: @metaland@citiverse.it
- - Localhost: @localhost@citiverse.it
- - Googlelandia: @googlelandia@citiverse.it
- - Amazon-ia: @amazon-ia@citiverse.it


5) ALTRO


- Annunci: @annunci@citiverse.it
- Test: @test@citiverse.it


Un mese di sperimentazione con Citiverse.it. Quali sono le comunità attive e, soprattutto, di cosa abbiamo bisogno?


@fediverso@feddit.it

Un mese fa @skariko e io abbiamo ininziato a sperimentare su NodeBB con l'ambizione di creare un'alternativa federata ai gruppi Facebook, soprattutto quelli locali.

Per chi lo visita direttamente dal sito, Citiverse è un Forum; ma per chi lo usa dal Fediverso, Citiverse è un'istanza qualsiasi, ma con le "categorie" del Forum che diventano "gruppi Activitypub", come le comunità Lemmy.

Al momento abbiamo creato una settantina di comunità, suddivise per macrocategorie.

Volete visualizzarle dal vostro account Mastodon? Eccole qua:


NB: alcune potrebbero sembrarvi vuote, perché i messaggi che "contengono" si vedono solo dopo che le avete seguite.


1) DISCUSSIONI GENERALI



2) LUOGHI E CITTA'



3) FEDIVERSO



GRUPPI E ASSOCIAZIONI



4) ALTRO



DI COSA ABBIAMO BISOGNO


Vogliamo far diventare Citiverse un'alternativa ai gruppi Facebook, ma per farlo abbiamo bisogno che sia una comunità attiva:
Se la discussione è scarsa, nessuno prenderà in considerazione citiverse.it! Quindi:

1) seguite le comunità e partecipate alle discussioni con il vostro account federato
2) se volete una nuova comunità, chiedetecela
3) e se volete iscrivervi al forum, in questa fase, dobbiamo inviarvi l'invito via email


Questa voce è stata modificata (1 mese fa)
in reply to Max 🇪🇺🇮🇹

@Massimiliano Polito 🇪🇺🇮🇹 @Le Alternative

Questa cosa mi interessa molto, qualche domanda:

1) perché sconsigliate di menzionare la comunità nella prima riga?

Perché viene una schifezza: la prima riga infatti diventa un titolo nelle piattaforme forum-like, quindi scrivere la menzione all'inizio rende orripilante il post. La cosa migliore è scrivere un primo paragrafo con un titolo riassuntivo della conversazione, poi la menzione e poi il resto del testo

Me ne scordo di cosa? 😁

😂😭

2) è possibile vedere da citiverse.it quale sia l'handle di una comunità

Generalmente è lo stesso nome della categoria. Per esempio se la categoria è https://citiverse.it/category/13/NOMECATEGORIA allora l'handle è al 99% @NOMECATEGORIA@citiverse.it ma quando è la prima volta che usi una comunità, ti conviene fare prima la ricerca, perché la comunità potrebbe non essere ancora stata collegata dalla tua istanza

3) giorni fa ho creato un account su citiverse.it per poter interagire con le comunità, a questo punto mi viene il dubbio che avrei potuto fare tutto con il mio account su poliverso.org senza farne uno nuovo anche lì. Corretto?

Non necessariamente: per esempio io presefrisco utilizzare un account social (Mastodon o Friendica) per scrivere nuovi post su citiverse.it perché lo trovo più comodo. Ma l'esperienza Forum è molto più ordinata e, soprattutto, NodeBB recupera molto bene i contenuti dalle altre istanze. Quindi in un cero senso è vantaggioso usare un account NodeBB.
Inoltre se vuoi moderare una comunità, avere un account NodeBB è fondamentale.

Per concludere, direi che avere due account è meglio che averne uno solo

in reply to Max 🇪🇺🇮🇹

@Massimiliano Polito 🇪🇺🇮🇹 @Le Alternative

1) quindi il titolo del post, per chi usa Friendica, viene ignorato da nodeBB?

No, in effetti non dovrebbe affatto essere ignorato, ma siccome il titolo non lo uso quasi mai, non saprei risponderti... Magari prova a pubblicare un nuovo post con Titolo e vedi che succede

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

@Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ @Le Alternative

Volevo mettere un messaggio di prova, sono andato a cercare il link del forum di test su citiverse.it e mi sono accorto che avevo mandato un messaggio di prova giorni fa per vedere come funzionava e manco a farlo a posta quel messaggio aveva un titolo.

NodeBB ha usato il titolo che avevo messo su Friendica come titolo del post che ha creato su citiverse ma anche come prima riga del suo testo.



FLUG - Festa per Debian 13 (Trixie)


firenze.linux.it/2025/08/festa…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Giovedì 14 agosto 2025 ci ritroveremo alle 21:00, all’Ultravox alle Cascine per festeggiare l’uscita di Debian GNU/Linux Trixie, la tredicesima versione di questo sistema



Per evitare altre grane, Meta mette al bando la pubblicità politica nell’Ue

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dal 1° ottobre Meta sospenderà le inserzioni politiche nei Paesi Ue, citando un imminente regolamento dell'Ue che, secondo l'azienda, presenta "requisiti inattuabili". L'articolo del




nonostante l'articolo sia scritto in maniera non male e sia chiaro il contesto, l'italiano analfabeta funzionale di turno penserà subito "lo vedi che abbassare la velocità a 30km/h funziona?" (come se esistessero soluzioni facili e veloci) eppure è un problema di trasporto pubblico e di altri fattori. in italia limitare la velocità a 30km/h è il solito esercizio di scarico coscienza per pensare che si sia fatto qualcosa. poco conta se i dossi eccessivi uccidono ciclisti, ostacolano le ambulanze, ecc, come pure le tane che ci sono per le strade italiane. senza contare che alla fine andare a 30km/h in qualche punto senza comunque aver capito che la prudenza e le distanze di sicurezza sono importanti è inutile. alla fine qualche statistica ammaestrata risolverà il problema. e inoltre è inutile parlare di sicurezza dopo aver riempito le strade di suv. inutile piangere sul latte versato. come al solito la causa di tutti i mali sono gli italiani. cerchi la sicurezza sulle strade e compri un suv? ma sei scemo?


L’IA renderà le previsioni meteo più affidabili?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
L’intelligenza artificiale promette previsioni meteo più accurate, ma i tagli di Trump mettono a rischio i dati pubblici da cui queste dipendono. startmag.it/innovazione/lia-re…

RFanciola reshared this.



Ammazza che cornacchia intelligente, sapeva di morire ed è andata proprio nel giardino dell'istituito zooprofilattico 🤔🤔🤔.