Salta al contenuto principale




Festival della Missione: mons. Prastaro, “portare il messaggio di Gesù”. Mons. Giraudo: “Allargare sguardo e cuore”


(Torino) “Diverse realtà e organismi missionari hanno lavorato per preparare questo festival: c’è la preziosità di lavorare insieme con gli istituti missionari, con una collaborazione stretta tra Cimi, Fondazione Missio, e con la diocesi che ci ospit…


“Quando più persone lavorano insieme ad un progetto comune accadono dei miracoli”. Così padre Joseph Farrell, priore generale dell’Ordine Agostiniano, ha sintetizzato uno dei messaggi principali che emergono dal film di Alejandro Monteverde sulla vit…


“Un bell’esempio di Chiesa in uscita”. Così suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, ha definito il Movimento Laudato sì, durante la conferenza stampa di presentazione - in sala stampa vatican…


Dry Cleaning: il 2026 comincia portando il loro nuovo album
freezonemagazine.com/news/dry-…
Secret Love è la migliore espressione delle profonde amicizie che hanno dato vita ai Dry Cleaning, tra la frontwoman Florence Shaw, il chitarrista Tom Dowse, il batterista Nick Buxton e il bassista Lewis Maynard. Qui, il quartetto del sud di Londra si colloca nell’avanguardia del rock, catalizzando la paranoia reaganiana del punk e




Perché Visa sta puntando sulle stablecoin

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Visa sta testando un programma per l'utilizzo delle stablecoin nei pagamenti transfrontalieri. È l'ennesima conferma dell'avvicinamento tra la finanza tradizionale e il settore delle crypto. Tutti i dettagli.

startmag.it/innovazione/visa-s…




Il ransomware HybridPetya bypassa il Secure Boot Uefi: come proteggersi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Pur imitando il famigerato Petya/NotPetya, il modello del ransomware HybridPetya trasforma l’attacco da distruttivo a ricattatorio. Ecco le tendenze negli attacchi ransomware, sempre più verso firmware e boot, più difficili da monitorare e da bonificare, e come



Venezuela, gli Usa valutano attacchi aerei sul Paese e Caracas schiera la difesa aerea

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La tensione non accenna a diminuire nel mar dei Caraibi. Il Venezuela ha dichiarato lo stato d’emergenza nazionale e il comando della difesa aerea ha schierato i suoi sistemi missilistici BUK-M2E attorno a Caracas. La decisione è stata presa a seguito delle voci, sempre più insistenti, che



Data breach e filiera dei fornitori


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il rapporto tra data breach e filiera di fornitori è spesso sottovalutato nonostante, da oltre un decennio, le buone prassi stabiliscano metodi e approcci utili a regolarlo. Di recente c’è […]
L'articolo Data breach e filiera dei fornitori proviene da Edoardo Limone.

L'articolo proviene dal blog dell'esperto di #Cybersecurity



Il sindaco del paese, sul presunto assassino: "Lui è un grande lavoratore probabilmente non abbiamo colto qualche segnale che si è manifestato in questi ultimi giorni. Sono stato a una festa insieme alla coppia e non c'era nessun segno di disaccordo tra loro".
(il grassetto è sul sito non l'ho aggiunto io)

Un compendio di tutto quello che di sciocco si può dire davanti ad un femminicidio.

rainews.it/articoli/2025/09/uc…



se la folliglia è hams è la conferma che per israele qualsiasi dissenso è hamas... ma si rendono conto di quanto suon assurdo ed intollerabile? maledetti fascisti. sono ovunque. solo israele può avere paura di aiuti umanitari. probabilmente hanno paura anche dei fiori.


Dal nuovo missile Teseo Mk2E alla torretta Lionfish 30, cosa c’è in mostra a Seafuture 2025

@Notizie dall'Italia e dal mondo

A La Spezia ha preso il via Seafuture 2025, evento che, fino al 2 ottobre, mette in campo le ambizioni tecnologiche e strategiche della difesa navale italiana e non solo. Alla cerimonia inaugurale il ministro Guido Crosetto ha lanciato un messaggio chiaro: “non c’è progresso senza sapere, senza



“The Voice of Hind Rajab” a Orvieto il primo ottobre


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/the-voi…
Domani sera (primo ottobre), alle 20, presso il cinema Corso, promosso da Articolo 21 e dal coordinamento della Palestina, “The Voice of Hind Rajab”. Diretto da Kaouther Ben Hania (nominata agli Oscar per Four

Kruku reshared this.



Avvistati droni -padulo nei cieli di Polonia e dei ringhiosi paesi baltici


Angelica Mente – amore estremo
freezonemagazine.com/articoli/…
C’è una rara coerenza tra vita e arte quando si parla di Angelica Mente, alias Nicoletta Magnani. Architetto, flautista e violoncellista, cantautrice, scrittrice di prosa poetica e disegnatrice, l’artista varesina ha sempre intrecciato i linguaggi in un unico ordito, dove ogni gesto creativo sembra rimandare all’altro, in pratica lei è un genio multiforme. Dopo l’avventura […]
L'articolo


Ucraina, la Russia colpisce i soldi della Nato

Il Corriere della Sera dice ai suoi lettori che Putin è un dittatore comunista, com’è d’uso per un giornale satirico che i suoi lettori e persino i suoi redattori prendono invece sul serio, dimostrando così il livello a cui è giunta quella che una volta si chiamava la buona borghesia italiana.

Non dice invece, assieme ai confratelli dell’ordine giornalistico Fatemalefratelli, che Putin va ascoltato con molta attenzione. Qualche tempo fa il presidente russo aveva detto che se i Paesi della Nato avessero creato in Ucraina nuove fabbriche di armi, esse sarebbero state distrutte. E il monito si è trasformato in realtà: è stata completamente azzerata la fabbrica di droni sentinella che i tedeschi avevano impiantato in una delle officine attorno al complesso Antonov, quello che ai tempi dell’Unione sovietica produceva l’aereo da trasporto più grande del mondo.

Si tratta di un cambiamento di strategia da parte russa che risponde alla nuova ondata di aggressività delle Nato e al suo tentativo di aggirare il problema del trasporto di armi in Ucraina, installando stabilimenti direttamente in loco.

Ma non si tratta solo di questo stabilimento: decine di fabbriche legare alla Nato in numerose località sono state colpite e distrutte, assieme a un certo numero, dai 5 ai 6, di F16 nell’aeroporto di Starokonstantinov.

Naturalmente l’Alleanza Atlantica, com’è suo inveterato costume, non bada molto alle vittime civili e così le fabbriche di armi sono situate, di proposito, in mezzo alle città in modo da rendere più problematico colpirle. Ma missili e droni russi sono piuttosto precisi e raramente danneggiano strutture civili: a fare vittime è piuttosto la contraerea ucraina i cui missili finiscono per cadere sulle case dopo aver colpito l’aria.

I cittadini ucraini hanno prodotto fino ad ora centinaia di migliaia, se non milioni di foto che raffigurano i resti di tali missili, dei Patriot in particolare, disseminati sulle strade e in qualche caso caduti anche sulle case e su ospedale.

Poco male, è tutta carne al fuoco per la propaganda antirussa: è molto facile per i carnefici trasformarsi in vittime, come hanno tentato persino di fare i sionisti, la cui strage era sotto gli occhi di tutti. Con il piccolo particolare che i missili ricadono sulla città quando non colpiscono i loro obiettivi e dunque alla fine si tratta di carcasse che narrano soprattutto la mediocrità dei sistemi di difesa occidentali.

Ad ogni modo questa nuova strategia russa, di passare dal colpire le infrastrutture energetiche e militari ucraine, alle vere e proprie fabbriche di armi, ha un significato che va al di là dell’ovvia distruzione della residua capacità militare ucraina, ma punta a colpire gli interessi economici che tengono viva la guerra al di là di ogni ragionevolezza.

Negli ultimi due anni parecchie industrie, soprattutto tedesche e francesi, ma anche britanniche e statunitensi hanno investito in fabbriche di armi in ucraina, soprattutto volte alla realizzazione di droni e rischiano ora di ritrovarsi con un mucchio di macerie.

Dunque il nuovo verso della guerra da parte dei russi è quella di scoraggiare chi pensasse di speculare sull’ucraina e di demolire assieme alle fabbriche, anche quell’atmosfera favorevole alla guerra che è anche frutto di questi investimenti. Insomma Putin che non è un dittatore comunista come dicono i venditori di balle all’ingrosso, sta dicendo agli occidentali: l’Ucraina non è un posto dove potrete fare soldi fomentando un’inutile strage.

Ma come si desume anche alla distruzione del centro logistico Nato di Vinnitsa, avvenuto due giorni fa, Mosca non ha più alcuna prudenza nel colpire le strutture dell’Alleanza. Ora che la pace sembra più lontana e l’accanimento della Nato non ha più ritegno nel sostegno della guerra, non c’è ragione di non colpire strutture che di ucraino hanno solo il nome.

È certamente un argomento molto più efficace di tutti quelli proponibili per porre fine al conflitto. Del resto l’unica strategia della Nato è ormai quella di colpire le città russe, di portare attacchi sotto falsa bandiera, di importare mercenari di cui intero battaglione è stato sgominato proprio l’altro giorno. Ma alla fine, persa la guerra, la Nato perderà anche la sua guerriglia.

ilsimplicissimus



Stop Rearm Europe: “Governo dica a Israele che Flotilla non si tocca”. Sì a Tavolo delle convergenze di Rete No DL Sicurezza e ad alleanze internazionali. “Il Governo italiano dica subito a Israele che la Global Sumud Flotilla non si tocca invece di scaricare sull’equipaggio stesso la responsabilità della propria incolumità e la buona riuscita [...]


I lavoratori del Teatro La Fenice hanno dichiarato “lo stato di agitazione permanente” a seguito della nomina di Beatrice Venezi alla Direzione Musicale del teatro e chiedono la revoca della nomina giudicata non trasparente, “imposta” e “non all’altezza della tradizione del Teatro”.

In una lettera aperta al Sovrintendente le Professoresse e i Professori d’orchestra contestano il metodo della nomina, avvenuta senza nessuna consultazione dei lavoratori, e il merito: “il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che in passato hanno ricoperto il ruolo di Direttore Musicale” de La Fenice.

La nomina di Beatrice Venezi – che nel 2021 ha ricevuto il premio “Atreju21″ nell’ambito della festa Atreju organizzata annualmente dal partito Fratelli d’Italia e nel 2022 è stata nominata dall’allora ministro San Giuliano “consigliere per la musica” – è stata approvata all’unanimità dal presidente della Fondazione, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo. Con le ovvie felicitazioni del ministro Giuli.

Dopo i lavoratori e l’Orchestra anche il pubblico de La Fenice si è fatto sentire: al solo annuncio della nomina si sono registrate disdette da parte degli abbonati storici del teatro.

Ancora una volta la destra al Governo pensa di poter imporre una sua fantomatica “egemonia culturale” attraverso nomine “improbabili” in tutti i luoghi di produzione culturale del paese, tagliando fondi agli artisti “scomodi” e imponendo censure.

Rifondazione comunista sostiene la lotta dei lavoratori e delle professoresse e dei professori d’orchestra in difesa del prestigio di un Teatro che ha fatto la storia culturale di questo paese e come tale è riconosciuto in tutto il mondo e in difesa di una gestione democratica e partecipata di quella che è una istituzione culturale pubblica.

Rifondazione comunista è con i lavoratori e gli orchestrali de La Fenice perché, come dicono in un loro volantino, “la musica non ha colore, non ha genere, non ha età. La musica è arte, non intrattenimento”.

Per Rifondazione comunista i teatri lirici hanno oggi più che mai bisogno di una grande riforma: devono tornare ad essere luoghi pubblici e democratici di produzione, formazione e diffusione culturale, devono poter contare sulla certezza di finanziamenti pubblici garantiti dallo Stato, devono poter valorizzare al massimo le grandi professionalità dei nostri lavoratori che devono poter partecipare alle scelte che li riguardano. Come tutti i luoghi della cultura devono essere sottratti alle ingerenze governative e devono avere un unico obiettivo: la qualità artistica delle produzioni.

Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc/Se



Il 25 settembre Adriano Di Maio, direttore dell’area cinema e serie tv della Rai, annuncia alla stampa la programmazione su Raitre del film premio Oscar “No Other Land” per il 7 ottobre. La data è ovviamente simbolica come è simbolico il fatto che si tratta di un’opera diretta, prodotta, scritta e montata da un collettivo israelo-palestinese.

Mentre i coloni israeliani investivano uno dei registi – Basel Adra – e occupato la sua casa, mentre l’esercito israeliano aggrediva, picchiava e arrestava Hamdam Ballal, uno degli operatori del film, e mentre veniva ucciso da un colono Odeh Hadalin, tra i protagonisti del film, mentre accadeva tutto questo, la Rai ha pensato bene di sospendere la trasmissione di “No Other Land” senza nessuna giustificazione pubblica.

Rifondazione comunista chiede alla dirigenza del Servizio pubblico radiotelevisivo se è vero che la sospensione della programmazione del film è avvenuta a seguito di una “telefonata di natura politica”, come riportato dalla stampa.

Se la notizia risponde a verità Rifondazione comunista chiede che sia reso pubblico il nome dell’autore della telefonata, il contenuto della conversazione e il nome del dirigente o dei dirigenti che hanno acconsentito alla richiesta di censura. Altrimenti la Rai – Servizio pubblico pagato dai cittadini e dalle cittadine – chiarisca pubblicamente le motivazioni di una scelta di tale gravità.

Rifondazione comunista chiede ai membri del Governo di assumersi pubblicamente la responsabilità di una gravissima interferenza e censura politica sul servizio pubblico radiotelevisivo e sulla libertà di espressione e di comunicazione.

Rifondazione comunista da anni si batte per una nuova legge di riforma della Rai che la sottragga alle ingerenze governative cui è sottoposta grazie alla legge del 2015 del Pd e che la riporti sotto il controllo del Parlamento. Oggi anche in obbligata attuazione di un Regolamento europeo.

Ma come Rifondazione comunista riteniamo che non sia sufficiente cambiare la “governance”. Occorre affrontare i nodi della sua missione, della sua struttura aziendale, delle sue professionalità, del suo rapporto col paese reale. Finché il consiglio di amministrazione sarà privato di qualsiasi ruolo, finché tutti i poteri rimarranno nelle mani di una sola persona al comando, finché non si restituirà potere decisionale e ideativo alle varie strutture e alle tante professionalità, finché non si attuerà un reale decentramento e una reale democratizzazione interna ed “esterna” della Rai, non ci sarà una reale riforma del servizio pubblico.

Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc/Se

reshared this



Dieci manifestanti, di cui cinque giovani militanti di Rifondazione Comunista di Lucca sono stati convocati ieri dalla Questura locale. Sono formalmente indagati per il blocco della stazione di Lucca nell’ambito dello sciopero generale contro il genocidio a Gaza e in sostegno slla Global Sumud Flotilla dello scorso 22 settembre. A Lucca non vi sono stati [...]


In queste giornate straordinarie abbiamo in tutti i nostri interventi, ovunque, in tutto il paese chiamato alla massima unità per contrastare concretamente il genocidio a Gaza e per offrire uno scudo agli equipaggi della, benedetta, Flotilla, avendo chiaro che era necessario un salto di qualità nelle mobilitazioni. La dimensione insopportabile delle distruzioni e del massacro [...]


La Gallery di Settembre


Ecco un po’ di foto dalle nostre Cellule Coscioni in giro per l’Italia, dagli eventi precongressuali a PMA per tutte fino alla mobilitazione per la campagna “Aborto senza ricovero. Clicca sull’icona della macchina fotografica per scorrere le foto!

L'articolo La Gallery di Settembre proviene da Associazione Luca Coscioni.




PODCAST. I 20 punti di Trump: un piano per cancellare la questione palestinese


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Festeggia Netanyahu che torna da Washington con in tasca un progetto che accoglie le sue condizioni per fermare la distruzione di Gaza e, più di tutto, non offre alcuna garanzia per la creazione di uno Stato palestinese
L'articolo PODCAST. I 20 punti



Driving a Laser at 200 Volts for Nanoseconds


A violet laser beam is shown expanding outward from a diode in a darkened room and illuminating the back of a man's hand.

If there’s one lesson to be learned from [Aled Cuda]’s pulsed laser driver, it’s that you can treat the current limits on electronic components as a suggestion if the current duration is measured in nanoseconds.

The components in question are a laser diode and an NPN transistor, the latter of which operates in avalanche mode to drive nanosecond-range pulses of high current through the former. A buck-boost converter brings a 12 volt power supply up to 200 volts, which then passes through a diode and into the avalanche transistor, which is triggered by an eternal pulse generator. On the other side of the transistor is a pulse-shaping network of resistors and capacitors, the laser diode, and a parallel array of low-value resistors, which provide a current monitor by measuring the voltage across them. There is an optoisolator to protect the pulse generator from the 200 volt lines on the circuit board, but for simplicity’s sake it was omitted from this iteration; there is some slight irony in designing your own laser driver for the sake of the budget, then controlling it with “a pulse generator we don’t mind blowing up.” We can only assume that [Aled] was confident in his work.

The video below details the assembly of the circuit board, which features some interesting details, such as the use of a transparent solder mask which makes the circuit layout clear while still helping to align components during reflow. The circuit did eventually drive the diode without destroying anything, even though the pulses were probably 30 to 40 watts. A pulse frequency of 360 hertz gave a nice visual beating effect due to small mismatches between the pulse frequency of the driver and the frame rate of the camera.

This isn’t the first laser driver to use avalanche breakdown for short, high-power pulses, but it’s always good to see new implementations. If you’re interested in further high-speed electronics, we’ve covered them in more detail before.

youtube.com/embed/OXhiX0EW5MI?…


hackaday.com/2025/09/30/drivin…



YouTube… Over Dial Up


In the days of yore, computers would scream strange sounds as they spoke with each other over phone lines. Of course, this is dial up, the predecessor to modern internet technology, offering laughable speeds compared to modern connections. But what if dial up had more to offer? Perhaps it could even stream a YouTube video. That’s what the folks over at The Serial Port set out to find out.

The key to YouTube over dial up is a little known part of the protocol added right around the time broadband was taking off called multilink PPP. This protocol allows for multiple modems connected to a PC in parallel for faster connections. With no theoretical limit in sight, and YouTube’s lowest quality requiring a mere 175 Kbps, the goal was clear: find if there is a limit to multilink PPP and watch YouTube over dialup in the process.

Setting Up the Server Side Connection

For the ISP setup, a Cisco IAD VoIP gateway with a T1 connection to a 3Com Total Control modem was configured for this setup. On the client side, an IBM Net Vista A21I with Windows ME was chosen for its period correct nature. First tests with two modems proved promising, but Windows ME dials only one modem at a time, making the connection process somewhat slow.

But for faster speeds, more ports are needed, so an Equinox com port adapter was added to the machine. However, drivers for Windows ME were unavailable, so a Windows 2000 computer was used instead. Unfortunately, this still was an unusable setup as no browser capable of running YouTube could be installed on Windows 2000. Therefore, the final client side computer was an IBM Think Center A50 from 2004 with Windows XP.

But a single Equinox card was still not enough, so a second eight port com card was installed. However, the com ports showed up in windows numbered three through ten on both cards with the driver unable to change the addresses on the second card. Therefore, a four port Digi card was used instead, giving a total of thirteen com ports including the one on the motherboard.

Testing with a mere four modems showed that Windows XP had far better multilink support, with all the modems creating a cacophony of sound dialing simultaneously. Unfortunately, this test with four modems failed due to numerous issues ranging from dial tones to hardware failures. As it turned out the DIP switches on the bottom of the modems needed to be set identically. After a few reterminating cables, three of the four modems worked.

The next set was eight modems. Despite persistent connection issues, five modems got connected in this next test with just over 200 kbps, 2000 era broadband speeds. But a neat feature of multilink is the ability to selectively re-dial, so by re-trying the connection of the three unconnected modems, all eight could work in parallel, reaching over 300 kbps.

But still, this is not enough. So after adding more phone lines and scrounging up some more modems, an additional four modems got added to the computer. With twelve modems connected, a whopping 668.8 kbps was achieved over dial up, well in excess of what’s needed for YouTube video playback, and even beating out broadband of the era. Despite this logical extreme, there is still no theoretical limit in site, so make sure to stay tuned for the next dial up speed record attempt!

If you too enjoy the sounds of computers screaming for their internet connection, make sure to check out this dialup over Discord hack next!

youtube.com/embed/LZ259Jx8MQY?…


hackaday.com/2025/09/29/youtub…



Ritorno all’On-Prem: Le Forze Armate austriache scelgono LibreOffice


Negli ultimi anni, molte aziende hanno fatto un “pieno di cloud”, affidando infrastrutture critiche e servizi aziendali a piattaforme gestite da fornitori esterni. Tuttavia, eventi recenti e le crescenti preoccupazioni legate alla sovranità digitale stanno spingendo molte organizzazioni a riconsiderare il livello di dipendenza da servizi cloud non controllabili all’interno delle proprie regioni.

La vulnerabilità dei dati critici e la possibilità che decisioni politiche o commerciali esterne possano limitare l’accesso alle risorse hanno reso evidente che la gestione interna e la scelta di soluzioni open source possono rappresentare un’alternativa strategica più sicura.

Le Forze Armate austriache hanno completato una profonda revisione della propria infrastruttura IT, abbandonando completamente Microsoft Office a favore della suite open source LibreOffice. La transizione, completata a settembre 2025, ha interessato circa 16.000 postazioni di lavoro ed è diventata uno degli esempi più visibili di trasformazione digitale in Europa.

I vantaggi finanziari sono evidenti: un abbonamento a Microsoft 365 E3, al prezzo di 33,75 dollari per utente, costerebbe circa 6,5 milioni di dollari all’anno, mentre LibreOffice non richiede costi iniziali. Tuttavia, in questo caso, il risparmio sui costi non è stato il fattore decisivo.

La ragione principale era il desiderio di sovranità digitale e indipendenza dai servizi cloud esterni. Come ha spiegato Michael Hillebrand, responsabile ICT e difesa informatica del Ministero della Difesa austriaco, era fondamentale per l’esercito garantire che i dati critici fossero elaborati esclusivamente all’interno del Paese e non dipendessero da decisioni prese da aziende straniere.

Le preoccupazioni si sono intensificate nel 2020, quando l’esercito ha riconosciuto i rischi della dipendenza dai fornitori di cloud americani. Conclusioni simili sono state raggiunte in Germania: già nel 2019, il Ministero dell’Interno aveva messo in guardia contro l’eccessiva dipendenza dai prodotti Microsoft.

L’Austria non è l’unica a compiere questo passo. Lo stato tedesco dello Schleswig-Holstein sta migrando le sue agenzie governative a Linux e LibreOffice, mentre le autorità danesi hanno annunciato l’abbandono delle soluzioni Microsoft.

E Lione, in Francia, sta adottando Linux e LibreOffice per proteggere meglio i dati dei cittadini. Questa tendenza sta accelerando a fronte della crescente sfiducia dei paesi europei nei confronti dei fornitori di software americani.

Molti governi temono che la pressione politica possa influenzare il funzionamento di questi servizi. Queste preoccupazioni sono rafforzate da esempi recenti: Microsoft avrebbe recentemente bloccato l’accesso di Israele ad Azure, utilizzato per la sorveglianza palestinese, dimostrando che le aziende possono negare l’accesso a risorse critiche per scopi politici.

I preparativi per la transizione in Austria erano in corso da diversi anni. A partire dal 2022, i dipendenti potevano migrare volontariamente a LibreOffice e, nel 2023, sviluppatori esterni sono stati coinvolti per fornire formazione e perfezionare le funzionalità per le esigenze militari. Alcuni di questi miglioramenti, dalle funzionalità ampliate per grafici e tabelle pivot a un editor di presentazioni perfezionato, sono stati trasferiti nuovamente al progetto LibreOffice e sono ora disponibili a tutti gli utenti.

Sebbene Microsoft Office 2016 sia rimasto integrato nei flussi di lavoro dell’esercito per lungo tempo, è stato completamente rimosso nell’autunno del 2025. Tuttavia, per alcune attività, l’utilizzo dei moduli LTSC di Office 2024 o di programmi specializzati come Microsoft Access è consentito, ma solo su richiesta.

L'articolo Ritorno all’On-Prem: Le Forze Armate austriache scelgono LibreOffice proviene da il blog della sicurezza informatica.

Joe Vinegar reshared this.




Gesundheitsdigitalisierung am Limit: Warum es bei der elektronischen Patientenakte noch immer hakt


netzpolitik.org/2025/gesundhei…



Perù in fiamme, Bolouarte sotto accusa: contestata all’ONU e nelle piazze


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dalla Generazione Z alle comunità indigene, cresce la contestazione contro un potere accusato di lawfare, repressione e sudditanza agli interessi delle élite
L'articolo Perù in fiamme, Bolouarte sotto accusa: contestata all’ONU e nelle piazze proviene da



UCRAINA. Giovani in fuga e accuse a Zelensky


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Mentre le trattative tra Russia e Ucraina sono in stallo, i giovani fuggono dal paese e crescono le accuse di accentramento e autoritarismo nei confronti del presidente Zelensky
L'articolo UCRAINA. Giovani in fuga e accuse a Zelensky proviene pagineesteri.it/2025/09/30/mon…





LE ACCUSE DEI POLITICI OCCIDENTALI E DEI MEDIA CONTRO LA RUSSIA RIGUARDO AGLI INCIDENTI CON I DRONI IN EUROPA NON SONO CONFERMATE DAI RISULTATI DELLE VERIFICHE DELLA NATO E DEI SERVIZI DI INTELLIGENCE NAZIONALI - Berliner Zeitung

L'analisi mostra che la maggior parte degli incidenti fa parte di operazioni standard o è conseguenza delle interferenze dei jammer ucraini, senza prove di intenzioni militari da parte della Russia. Il giornale afferma che queste accuse infondate, amplificate dai media, creano un clima di paura utilizzato per giustificare il riarmo dell'Europa.

Info Defense



Klein has attempted to subpoena Discord and Reddit for information that would reveal the identity of moderators of a subreddit critical of him. The moderators' lawyers fear their clients will be physically attacked if the subpoenas go through.

Klein has attempted to subpoena Discord and Reddit for information that would reveal the identity of moderators of a subreddit critical of him. The moderatorsx27; lawyers fear their clients will be physically attacked if the subpoenas go through.#News #YouTube


Reddit Mods Sued by YouTuber Ethan Klein Fight Efforts to Unmask Them


This article was produced in collaboration with Court Watch, an independent outlet that unearths overlooked court records.Subscribe to them here.

Critics of YouTuber Ethan Klein are pushing back on subpoenas that would reveal their identities as part of an ongoing legal fight between Klein and his detractors. Klein is a popular content creator whose YouTube channel has more than 2 million subscribers. He’s also involved in a labyrinthine personal and legal beef with three other content creators and the moderators of a subreddit that criticises his work. Klein filed a legal motion to compel Discord and Reddit to reveal the identities of those moderators, a move their lawyers say would put them in harm’s way and stifle free speech on the internet forever.

Klein is most famous for his H3 Podcast and collaborations with Hasan Piker and Trisha Paytas which he produced through his company Ted Entertainment Inc. Following a public falling out with Piker, Klein released a longform video essay critiquing his former podcast partner. As often happens with long video essays about YouTube drama, other content creators filmed themselves watching Klein’s essay.
playlist.megaphone.fm?p=TBIEA2…
These are called “reaction” videos and they’re pretty common on YouTube. Klein sued three creators—Frogan, Kaceytron, and Denims—calling their specific reaction videos low effort copyright infringement. As part of the lawsuit, he also went after the moderation team of the r/h3snark subreddit—a board on Reddit that critiques Klein and had shared the Denims video as part of a thread about Klein’s Piker essay.

On July 31, a judge allowed Klein’s lawyers to file a subpoena with Reddit and Discord that would reveal the identities of the people running r/h3snark and an associated Discord server. On September 22, lawyers for the defendants filed a motion to quash the subpoenas.

“On its face, the Action is about copyright infringement,” the latest filing said. “At its heart, however, the Action is about stifling criticism and seeking retribution by unmasking individuals for perceived reputational harms TEI [Klein’s production company] attributes to [John Doe moderators] unrelated to TEI’s intellectual property rights.”

The defendants’ lawyers said the subpoena to unmask moderators should be quashed because Klein can’t prove his case of copyright infringement, but also because revealing such information could put the Does’ in harm’s way. “The balance of equities weighs in favor of Does’ anonymity and quashing TEI’s Subpoenas in their entirety,” the filing said.

As evidence of the danger faced by the Does, the court filing quoted Klein directly. “Listen, guys, at this point you [r/h3snark mods] are totally fucked,” Klein said on a podcast, according to the court filing. “There’s a subpoena that’s going to come. You can’t erase your data. We’re going to get your IP address and find your information.”

“If there’s any justice in the world [the h3snark mods] will lose everything that they care about and I will be the one who makes them lose those things […] through legal means. Through any legal means,” he said, according to the court filing.

The defendants' lawyers paint a grim picture of what might happen should Klein’s subpoenas succeed: they “fear potentially being attacked, or worse, killed, over moderating a subreddit,” the filing said. “These worries extend to all family and friends connected to Does. Does fear their professional lives being ruined, potential sexual violence, extortion, fans showing up to their home, and endless years of harassment due to Ethan’s prolific lies surrounding them. The target he has painted on the moderators would make it unsafe to live openly in any capacity. Some Does also have heightened risk of retaliatory harm due to their religious identities. If their real names are revealed, these Does—and their families—face a real risk of being doxed, stalked, or harassed, as has happened to others in similar situations. In this climate, unmasking Does would expose them to significant and unjustified danger.”

Personal safety wasn’t the only legal argument the moderator’s lawyers put forward. A key part of Klein’s claim is that the Does violated his copyright by hosting links on r/h3snark of other streamers reacting to his video “Content Nuke—Hasan Piker.” His legal case is built around going after content creators for making “low effort” content using his work, but also the anonymous people on Reddit who shared links of those videos.

“The next question is whether creating a discussion thread, which includes a link to a streamer’s channel, where the streamer reacts to a live broadcast while providing her own commentary and criticism, and users visiting the thread engage in their own debate about the live broadcast and reactions thereto, constitutes contributory infringement,” the filing said. “It does not.”

The lawyers also argued that a Reddit “megathread”—a common practice where the moderators of a subreddit create one single space on a board for people to talk about a specific top—are fair use, that the reaction videos were transformative and should be considered fair use, and that the reaction videos increased the public’s exposure to Klein’s video.

💡
Do you know anything else about this story? I would love to hear from you. Using a non-work device, you can message me securely on Signal at +1 347 762-9212 or send me an email at matthew@404media.co.

At the end of the filing, the lawyers returned again to the personal safety of the moderators. They argued that even if Klein’s claim of copyright infringement met the burden of proof, and the lawyers don’t believe it does, the balance of harms is in favor of the moderators. “The personal harms to Does by allowing unmasking, as well as the public harms to online speech and discourse generally, would be irreparable in the private sense and long-reaching in the public sense,” the filing said.

The anonymity of places like Reddit and Discord grant a layer of protection to people seeking to critique power. This case could set a dangerous precedent, the lawyers believe. “If the court allows TEI’s Subpoenas, it would enable TEI to impose a considerable price on Does’ use of the vehicle of anonymous speech—including public exposure, real risks of retaliation and actual harm, and the financial and other burdens of defending the Action,” the filing said.

The filing added: “Very few would-be commentators are prepared to bear costs of this magnitude. So, when word gets out that the price tag of criticizing Ethan is this high—that speech will disappear. But that is precisely what Ethan Klein wants.”


Breaking News Channel reshared this.




In occasione del XXII Congresso Coscioni: “I diritti spiegati ai bambini – Laboratori sui temi della disabilità e dell’inclusione”


I diritti spiegati ai bambini

Laboratori sui temi della disabilità e dell’inclusione


📍 Palazzo del Popolo, Piazza del Popolo 1 – Orvieto (TR)

Per il secondo anno, nel corso del Congresso, l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica è lieta di organizzare i laboratori “I diritti spiegati ai bambini”, sui temi della disabilità e dell’inclusione. I laboratori si svolgeranno sabato 4 ottobre 2025, dalle 15.00 alle 18.00, e domenica 5 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00.

Un viaggio per scoprire la ricchezza della diversità


I laboratori sono pensati per bambini dai 4 ai 10 anni e guidano i più piccoli alla scoperta dei diritti, dell’unicità di ciascuno e del valore dell’inclusione. Attraverso giochi, racconti e attività creative, i bambini saranno accompagnati a riflettere in modo semplice e coinvolgente sul rispetto, sulla collaborazione e sulla bellezza della diversità.

Obiettivi pedagogici


  • Sviluppare empatia e sensibilità verso le difficoltà degli altri.
  • Riconoscere e valorizzare le proprie unicità e quelle altrui.
  • Imparare collaborazione, rispetto reciproco e sostegno.
  • Trasformare le barriere in occasioni di crescita e inclusione condivisa.


Preannuncia la partecipazione dei tuoi figli! Invia una mail a laboratoribambini@associazionelucacoscioni.it indicando quanti bambini sono, l’età e le sessioni cui prenderanno parte.


L'articolo In occasione del XXII Congresso Coscioni: “I diritti spiegati ai bambini – Laboratori sui temi della disabilità e dell’inclusione” proviene da Associazione Luca Coscioni.



Testamento biologico e diritti nel fine vita – Incontro informativo in provincia di Pavia


Testamento biologico e diritti nel fine vita – Incontro informativo a Travacò Siccomario


📅 Venerdì 17 ottobre 2025
🕘 Ore 21:00
📍 Biblioteca Comunale “C. Protti”, Via Po 18 – Sala Ermanno Bonazzi, Travacò Siccomario (PV)

Un incontro pubblico aperto alla cittadinanza per approfondire il tema del testamento biologico (DAT – Disposizioni Anticipate di Trattamento) e, più in generale, i diritti nel fine vita.

Durante l’evento si parlerà:

  • della legge 219/2017 su consenso informato e DAT,
  • delle modalità per redigere e depositare le disposizioni,
  • dello stato della normativa nazionale dopo la sentenza Cappato-Antoniani,
  • delle nuove leggi regionali approvate in Toscana e Sardegna,
  • del servizio gratuito di orientamento legale e medico-sanitario attivo con il nostro Numero Bianco.

Interverranno:

  • Cristiana Zerosi e Alice Spaccini, membri della Giunta dell’Associazione Luca Coscioni.

Sarà inoltre l’occasione per presentare ufficialmente alla cittadinanza la nascita della Cellula Coscioni di Pavia, attiva sul territorio per promuovere libertà civili, autodeterminazione e accesso ai diritti.

📧 Prenotazione consigliata: biblioteca@comune.travacosiccomario.pv.it

L'articolo Testamento biologico e diritti nel fine vita – Incontro informativo in provincia di Pavia proviene da Associazione Luca Coscioni.



Screenshots shared with 404 Media show tenant screening services ApproveShield and Argyle taking much more data than they need. “Opt-out means no housing.”#News


Landlords Demand Tenants’ Workplace Logins to Scrape Their Paystubs


Landlords are using a service that logs into a potential renter’s employer systems and scrapes their paystubs and other information en masse, potentially in violation of U.S. hacking laws, according to screenshots of the tool shared with 404 Media.

The screenshots highlight the intrusive methods some landlords use when screening potential tenants, taking information they may not need, or legally be entitled to, to assess a renter.

“This is a statewide consumer-finance abuse that forces renters to surrender payroll and bank logins or face homelessness,” one renter who was forced to use the tool and who saw it taking more data than was necessary for their apartment application told 404 Media. 404 Media granted the person anonymity to protect them from retaliation from their landlord or the services used.

💡
Do you know anything else about any of these companies or the technology landlords are using? I would love to hear from you. Using a non-work device, you can message me securely on Signal at joseph.404 or send me an email at joseph@404media.co.

“I am livid,” they added.

This post is for subscribers only


Become a member to get access to all content
Subscribe now


#News

Breaking News Channel reshared this.