Microsoft Edge protegge la modalità Internet Explorer dagli attacchi
Il team di sicurezza di Microsoft Edge ha apportato modifiche significative alla modalità Internet Explorer dopo aver ricevuto conferma di attacchi mirati che la utilizzavano. Gli esperti hanno scoperto che gli aggressori hanno sfruttato vulnerabilità nel motore JavaScript Chakra, obsoleto e integrato in Internet Explorer, per ottenere l’accesso remoto ai dispositivi degli utenti. Gli attacchi hanno dimostrato che anche nei browser moderni, le funzionalità legacy possono diventare un canale pericoloso per la compromissione del sistema.
La modalità Internet Explorer in Edge è stata creata come soluzione temporanea per supportare siti web e portali aziendali legacy che si basavano su tecnologie come ActiveX e Flash. Sebbene gran parte del web sia migrata verso standard moderni, molte organizzazioni utilizzano ancora interfacce legacy, dai sistemi di videosorveglianza ai servizi governativi, dove gli aggiornamenti infrastrutturali risultano difficili. Pertanto, Microsoft ha mantenuto la possibilità di aprire singoli siti web in modalità IE per garantire la compatibilità senza richiedere un’installazione completa di Internet Explorer.
Tuttavia, l’architettura di IE è ben lontana dagli standard di sicurezza moderni. La mancanza di meccanismi di protezione multilivello integrati in Chromium rende questa modalità vulnerabile ad attacchi che i browser moderni riescono a respingere con successo. Nell’agosto 2025, i ricercatori Microsoft hanno ricevuto informazioni attendibili che indicavano che i criminali informatici stavano utilizzando tecniche di ingegneria sociale e vulnerabilità zero-day in Chakra per compromettere i sistemi.
Lo scenario dell’attacco era il seguente: gli aggressori creavano un sito web falso, visivamente identico a quello ufficiale, e chiedevano all’utente di ricaricare la pagina in modalità IE tramite una finestra pop-up . Dopo aver attivato la modalità, introducevano un exploit per eseguire codice arbitrario e sfruttavano una seconda vulnerabilità per sfuggire al browser e assumere il pieno controllo del dispositivo.
Questo metodo ha aggirato tutte le protezioni integrate di Edge e ha consentito l’installazione di malware, la raccolta di dati sensibili o l’accesso all’interno della rete aziendale. Per bloccare questo sfruttamento, il team di Edge ha rapidamente rimosso i punti di attivazione della modalità IE più rischiosi, tra cui il pulsante della barra degli strumenti, il menu contestuale e l’opzione nell’interfaccia principale del browser. Tuttavia, gli utenti aziendali che abilitano la modalità tramite la gestione delle policy possono continuare a utilizzarla senza restrizioni.
La modalità IE rimane supportata per i singoli utenti, ma ora deve essere abilitata manualmente per ogni sito web specifico. Questa operazione può essere eseguita tramite Impostazioni → Browser predefinito , dove è necessario abilitare l’ impostazione “Consenti il ricaricamento dei siti in modalità Internet Explorer” e aggiungere le pagine desiderate all’elenco di compatibilità.
Questa modifica rende l’attivazione di questa modalità un passaggio consapevole e complica notevolmente la vita degli aggressori, che in precedenza potevano ingannare gli utenti inducendoli ad attivarla con un solo clic. Ora, ogni sito web deve essere aggiunto manualmente, impedendo l’apertura accidentale di pagine dannose nell’ambiente non sicuro di IE.
Microsoft ricorda agli utenti che il supporto per Internet Explorer 11 è terminato ufficialmente il 15 giugno 2022 e raccomanda vivamente di interrompere le tecnologie web legacy. I browser moderni non solo offrono livelli di sicurezza più elevati, ma anche prestazioni e stabilità migliori. Gli utenti possono verificare se la modalità IE è abilitata aprendo le impostazioni di Edge e assicurandosi che l’impostazione “Browser predefinito” sia configurata correttamente.
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Il concorso di birra artigianale in Canada è finito nel caos a causa dei giudici AI
Un importante concorso di birra artigianale in Canada è finito al centro di polemiche dopo aver inaspettatamente introdotto l’intelligenza artificiale nel processo di valutazione delle bevande. La decisione di integrare algoritmi senza preavviso ha suscitato indignazione tra i giudici e i membri della comunità birraria, che l’hanno vista come un’interferenza nel delicato processo di degustazione.
Il sistema di intelligenza artificiale ha valutato gli stessi campioni dei giudici umani, utilizzando i dati accumulati nelle competizioni precedenti: punteggi, note su gusto e aroma e registrazioni audio delle discussioni. Questi materiali hanno costituito la base di un algoritmo progettato per imitare il processo di degustazione umano.
Tuttavia, né i partecipanti né i giudici sono stati informati in anticipo dell’uso dell’intelligenza artificiale nella giuria, né del principio di funzionamento di questo modello, motivo per cui molti hanno percepito l’esperimento come un tentativo nascosto di minare la fiducia nel loro lavoro e di mettere in discussione l’importanza della partecipazione umana.
L’azienda ideatrice dell’esperimento era Best Beer, che si stava preparando a lanciare un’app per selezionare la birra in base alle preferenze di gusto degli utenti, utilizzando l’intelligenza artificiale. Il concorso è servito da banco di prova per questa tecnologia.
Tuttavia, ancor prima della conclusione dell’evento, uno dei giudici ha criticato duramente il procedimento, provocando la minaccia di azioni legali da parte dei rappresentanti della piattaforma. Questo episodio non ha fatto che alimentare il conflitto: molti operatori del settore lo hanno percepito come un tentativo di forzare gli algoritmi in un campo che ha sempre valorizzato l’esperienza personale, l’intuizione e il giudizio umano.
Questo caso dimostra come il conflitto tra esseri umani e intelligenza artificiale si sia gradualmente esteso oltre i campi creativi, coinvolgendo hobby e attività artigianali, fino a raggiungere la più sacra delle attività: la degustazione di vini.
Ma a giudicare dalla reazione del pubblico, l’introduzione della valutazione automatizzata in tali concorsi continuerà a incontrare una forte resistenza.
I rappresentanti della comunità birraria sottolineano che l’essenza di queste competizioni risiede nell’esperienza dal vivo e nella sottigliezza della valutazione, che non può essere ridotta a calcoli. Nonostante il crescente interesse per la tecnologia, i tentativi di trasferire le impressioni soggettive al regno dell’analisi meccanica sollevano dubbi anche tra i sostenitori dell’innovazione: nella degustazione troppo dipende dalle sensazioni, dal contesto e dalla percezione individuale.
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Making the Smallest and Dumbest LLM with Extreme Quantization
Turns out that training on Twitch quotes doesn’t make an LLM a math genius. (Credit: Codeically, YouTube)
The reason why large language models are called ‘large’ is not because of how smart they are, but as a factor of their sheer size in bytes. At billions of parameters at four bytes each, they pose a serious challenge when it comes to not just their size on disk, but also in RAM, specifically the RAM of your videocard (VRAM). Reducing this immense size, as is done routinely for the smaller pretrained models which one can download for local use, involves quantization. This process is explained and demonstrated by [Codeically], who takes it to its logical extreme: reducing what could be a GB-sized model down to a mere 63 MB by reducing the bits per parameter.
While you can offload a model, i.e. keep only part of it in VRAM and the rest in system RAM, this massively impacts performance. An alternative is to use fewer bits per weight in the model, called ‘compression’, which typically involves reducing 16-bit floating point to 8-bit, reducing memory usage by about 75%. Going lower than this is generally deemed unadvisable.
Using GPT-2 as the base, it was trained with a pile of internet quotes, creating parameters with a very anemic 4-bit integer size. After initially manually zeroing the weights made the output too garbled, the second attempt without the zeroing did somewhat produce usable output before flying off the rails. Yet it did this with a 63 MB model at 78 tokens a second on just the CPU, demonstrating that you can create a pocket-sized chatbot to spout nonsense even without splurging on expensive hardware.
youtube.com/embed/a7TOameRqoY?…
Cyber security e geopolitica nell’era dell’AI: le lezioni dal Cybertech Europe 2025
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'intreccio tra AI, cybersecurity e geopolitica ridefinisce la sicurezza nazionale. Dal Cybertech Europe 2025 emergono lezioni cruciali: attacchi continui, necessità di Cyber Command e resilienza come priorità. Ma la vera sfida è sensibilizzare
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Keep An Eye On Your Air-Cooled Engine
There was a time, long ago, when passenger vehicles used to be much simpler than they are today. There were many downsides of this era, safety chief among them, but there were some perks as well. They were in general cheaper to own and maintain, and plenty could be worked on with simple tools. There’s perhaps no easier car to work on than an air-cooled Volkswagen, either, but for all its simplicity there are a number of modern features owners add to help them with these antiques. [Pegor] has created his own custom engine head temperature monitor for these vehicles.
As one could imagine with an air-cooled engine, keeping an eye on the engine temperature is critical to ensuring their longevity but the original designs omitted this feature. There are some off-the-shelf aftermarket solutions but this custom version has a few extra features that others don’t. It’s based on a ATMega32u4 microcontroller and will work with any K-type thermocouple, and thanks to its open nature can use a wide array of displays. [Pegor] chose one to blend in with the rest of the instrumentation on this classic VW. The largest issue that needed to be sorted out was around grounding, but a DC-DC converter created an isolated power supply for the microcontroller, allowing the thermocouple to be bonded to the grounded engine without disrupting operation of the microcontroller.
The finished product looks excellent and does indeed blend in to the dashboard more than the off-the-shelf temperature monitor that was in use before. The only thing that is planned for future versions is a way to automatically dim the display when the headlights are on, as [Pegor] finds it a little bright at night. We also enjoy seeing anything that helps these antiques stay on the road more reliably as their modern descendants don’t have any of the charm or engineering of these classics.
Il copione è sempre lo stesso: ti chiamano, dicono che sono “incaricati dalla Guardia di Finanza”, ti dicono che hai un conto trading sequestrato e ti propongono soluzioni (tra cui: versare 199€).
Usano termini tecnici, decreti, nomi di leggi — tutto per creare panico e credibilità.
Curiosità: quando ho detto “ok, pago” mi passano subito un’altra voce, che finge di essere di Milano, cerca di rassicurarmi con accento diverso e tecnicismi.
Quando però rifiuto di dare i dati della carta, rimette l’accento dell’Est e riparte con pressioni e minacce velate.
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motore per valvola di zona riscaldamento - Questo è un post automatico da FediMercatino.it
Prezzo: 60 €
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Il Mercatino del Fediverso 💵♻️ reshared this.
Inaugurazione della sede di Trieste
@Politica interna, europea e internazionale
Rassegna Stampa Ansa Il Piccolo TeleQuattro
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PCOfficina al Linux Day 2025: vieni a trovarci!
pcofficina.org/pcofficina-al-l…
Segnalato da PCOfficina in via Pimentel 5 a #Milano e pubblicato sulla comunità Lemmy
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Consiglio non richiesto agli avversari della Meloni
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/consigl…
Consiglio non richiesto agli avversari della Meloni: evitare di definirla come cortigiana, cheerleader e in altri modi irrispettosi. Infatti, queste espressioni sono sontuose vie di fuga per la Premier, che le
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Libertà, stampa e cultura. Un continuo attentato
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/liberta…
Forse una coincidenza, ma il 16 ottobre è lo stesso giorno dell’attentato mortale a Dafne Caruana Galizia, a Malta. Nello stesso giorno di ottobre l’attentato a Sigfrido Ranucci. Pochi hanno rilevato la coincidenza. Se tale è.
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Il nuovo video di Pasta Grannies: youtube.com/shorts/HWdv5NUtNVU
@Cucina e ricette
(HASHTAG)
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cedolare secca
Affitto villetta sul Trasimeno, chi a vuole come affitto lungo?
CICI, MAI SENTITO NOMINARE?
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
ByteDance, l’azienda madre di TikTok, ha creato quello che è attualmente il chatbot, il modello di intelligenza artificiale, più popolare in Cina: “Doubao”. Presentato nel 2023, con un successo quasi istantaneo è assurto ai vertici del mercato dell'intelligenza artificiale generativa del Paese di Mezzo, raggiungendo oltre 157 milioni di utenti attivi al
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The first application of enteral ventilation—aka breathing through the bum—to humans proved the technique is safe.#TheAbstract
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
@Politica interna, europea e internazionale
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 24 ottobre, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere
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Il giornalista Sigfrido #Ranucci, conduttore di Report, ha denunciato pubblicamente un presunto tentativo di «punire» la sua trasmissione attraverso l’uso politico del Garante per la privacy. «In questi giorni sto ricevendo solidarietà bipartisan, ma si sta rivelando ipocrita — ha detto — perché da una parte mi si esprime vicinanza, dall’altra qualcuno sta armando il Garante per colpire Report e dare un segnale esemplare ad altre trasmissioni». Ranucci ha parlato da remoto nel corso di una conferenza stampa al Parlamento europeo, organizzata dall’eurodeputato del Partito democratico Sandro Ruotolo.
Nota del canale: deregittimare le autorità indipendenti non è mai una buona idea. La politica non attende altro. Se Ranucci dispone di informazioni sul fatto che il #GarantePrivacy si sia prestato un uso politico del suo ruolo, dovrebbe immediatamente informare le autorità giudiziaria. L'autorità per la protezione dei dati personali si muove nell'ambito delle proprie prerogative, talvolta d'ufficio. E quindi sempre possibile che un reclamo al garante venga fatto sulla base di motivazioni politiche, ma viene sempre vagliato in base alla procedibilità.
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Tutelare i settori critici e promuovere la cultura degli investimenti in sicurezza. Cosa farà la Fondazione Praexidia
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La sicurezza economica e industriale italiana passa oggi per la tutela dei settori strategici e da una gestione più consapevole delle tecnologie critiche. La pandemia e la guerra in
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Nuovo stop al processo Regeni: gli atti vanno alla Consulta
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/nuovo-s…
La Corte d’Assise di Roma ha deciso di sospendere il processo per la morte di Giulio Regeni, disponendo l’invio degli atti alla Corte Costituzionale. La decisione è legata a una questione di
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trump è riuscito a fare un danno serio... apparire come debole e incostante, e quindi in definitiva inefficace. la usa politica ondivaga questo produce: un danno di immagine. ma non è utile alla nostra causa. non c'è da rallegrarsene. bene o male al momento dipendiamo ancora noi europei dalla deterrenza usa. e certo pacifismo è utile solo a putin.
An analysis of how tools to make non-consensual sexually explicit deepfakes spread online, from the Institute for Strategic Dialogue, shows X and search engines surface these sites easily.#Deepfakes #Socialmedia
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When Amazon Web Services went offline, people lost control of their cloud-connected smart beds, getting stuck in reclined positions or roasting with the heat turned all the way up.#News
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Se le mafie virano sui social network: la "mafiosfera digitale"
Dai vicoli di Palermo o di Napoli alle piattaforme digitali: il crimine organizzato ha cambiato linguaggio, ma non natura. “Le mafie non sussurrano più, ma ballano, ridono su TikTok. Non nascondono il potere: lo esibiscono attraverso simboli, gesti e colonne sonore”, ha detto il presidente della Fondazione Magna Grecia Nino Foti. È questa la chiave di lettura emersa in un convegno che ha riunito a New York presso la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite diplomatici, parlamentari e studiosi per riflettere su come la criminalità organizzata si reinventa nel mondo virtuale.
A introdurre i lavori è stato Gianluca Greco, vice rappresentante permanente d’Italia all’ONU, che ha delineato lo scenario globale: “Le reti criminali – ha spiegato – sfruttano la spinta digitale per ampliare il proprio raggio d’azione. Gli attacchi virtuali, il riciclaggio di denaro elettronico, la contraffazione online sono oggi strumenti abituali della criminalità transnazionale. Per questo la cooperazione internazionale resta imprescindibile.”
Greco ha ricordato l’adozione, lo scorso dicembre, della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità informatica, il primo trattato globale sul tema dopo vent’anni, firmato ufficialmente ad Hanoi il 25 e 26 ottobre. Un passo avanti fondamentale, ha sottolineato, “per creare uno spazio digitale sicuro, in cui i criminali siano realmente perseguibili, ma senza compromettere i diritti umani e la privacy.”
L’evento ha visto la partecipazione di un delegazione di alto livello dall’Italia composta dagli Onorevoli Chiara Colosimo, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Francesco Saverio Romano, Presidente della Commissione Parlamentare per la Semplificazione, e dal Procuratore Capo di Napoli, Nicola Gratteri, il quale proprio dalla sede delle Nazioni Unite ha lanciato un monito per la collaborazione tra tutti gli Stati per contrastare le mafie e le organizzazioni criminali, fenomeni oramai globali che sfruttano tecnologie e connessioni virtuali per propagare il loro raggio d’azione a livello internazionale. “Le mafie si sono globalizzate e digitalizzate. Nessuno Stato può combatterle da solo. Serve un’alleanza etica, giuridica e tecnologica tra le democrazie”, ha detto il magistrato.
Il convegno è andato oltre l’aspetto repressivo, spostando il focus sulla dimensione culturale del fenomeno. Nella cosiddetta mafiosfera, l’immagine sostituisce la parola, la violenza diventa intrattenimento, e il crimine si presenta come brand.
“Il contrasto alla mafia digitale – ha affermato Foti – non è solo una battaglia tecnologica, ma soprattutto educativa. Dobbiamo rendere contagiosa la legalità, usando i linguaggi dei giovani per restituire fascino alla giustizia e al bene comune.” Da qui l’appello a creare percorsi di alfabetizzazione digitale e laboratori di creatività civica che parlino la lingua dei social, ma per diffondere consapevolezza e responsabilità.
Un contributo scientifico decisivo è arrivato da Marcello Ravveduto, membro del comitato scientifico della Fondazione, che ha presentato la nuova mappa della “mafiosfera digitale”, frutto di una ricerca condotta con l’Università di Salerno su oltre 62.000 contenuti social. Lo studio identifica tre livelli: quello endogeno, con i profili legati direttamente a boss e clan; quello esogeno, popolato dai cosiddetti mafia lovers, utenti che rilanciano messaggi criminali in modo consapevole o meno; e quello interstiziale, dove i codici mafiosi si mescolano a moda, musica e linguaggi giovanili, normalizzando la violenza.
“Simboli come il leone, la catena o la clessidra – ha spiegato Ravveduto – diventano icone digitali del potere mafioso, usate come marchi d’identità e appartenenza. La mafia si racconta e si auto-promuove come un prodotto culturale.”
Da qui la proposta di un Atlante digitale antimafia, accessibile a insegnanti, giornalisti e magistrati, per decifrare le nuove forme di comunicazione criminale e restituire al pubblico una lettura critica dei messaggi veicolati online.
La delegazione italiana, accompagnata dal Presidente della Fondazione Magna Grecia, Nino Foti, è stata ricevuta dal Rappresentante permanente all’ONU, Ambasciatore Maurizio Massari, il quale ha ringraziato i partecipanti per avere voluto condividere nella sede delle Nazioni Unite, a beneficio della comunità internazionale, l’esperienza italiana a tutto campo nel contrasto alla criminalità organizzata, che abbraccia gli ambiti giudiziario, politico, giuridico-legislativo, economico, culturale, sociale, informatico-tecnologico. L’Ambasciatore ha ricordato che il 15 novembre prossimo, in occasione dei 25 anni dalla firma della Convenzione di Palermo, si celebrerà la Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata transnazionale, che – nelle parole di Massari – “costituirà l’occasione per ribadire l’impegno italiano nella lotta alle mafie e per ricordare le vittime e i servitori dello Stato che hanno dedicato la propria vita a combattere il crimine organizzato”.
fabrizio reshared this.
▶ Che senso ha continuare a suonare quando tutto intorno a te crolla?...
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▶ Il grande esperimento ipnocratico della letteratura italiana. Dietro Jianwei Xun c’è qualcun altro.
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Quantum Echoes, cosa potrebbe fare il super algoritmo di Google
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Google annuncia Quantum Echoes, un algoritmo per computer quantistici 13.000 volte più veloce dei supercomputer classici. Sviluppato sul chip Willow, il sistema è verificabile e potrebbe rivoluzionare la
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Leonardo, Airbus e Thales lanciano la sfida a SpaceX. Ecco l’intesa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
“Alla fine, uscimmo a riveder le stelle”. Airbus, Leonardo e Thales hanno firmato un Memorandum of Understanding per unire le loro attività nel settore spaziale e dare vita a un nuovo colosso continentale. L’intesa segna la nascita di una società con 25.000 dipendenti, 6,5
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Otttoz
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