The Cardboard Airplane Saga Continues
History is full of engineers making (or attempting to make) things out of the wrong stuff, from massive wooden aircraft to boats made of ice and sawdust. [PeterSripol] is attempting to make an ultralight aircraft out of a rather wrong material: cardboard. In the previous installment of the project, a pair of wings was fabricated. In this installment, the wings find their home on an equally mostly cardboard fuselage, complete with rudder and elevator.
The fuselage construction amounts to little more than a cardboard box in the shape of an RC airplane. Doublers provide additional strength in critical areas, and fillets provide a modicum of additional strength around seams. To support the weight of the pilot, a piece of corrugated cardboard is corrugated again, with an additional piece making up the floor. With the addition of a couple of side windows for comfort and visibility, the fuselage is completed, but additional components need to be added.
The most difficult challenge in making the fuselage is, in part, unrelated to the building material of choice. To allow the aircraft to be transported to the show after it’s built, the wings are detachable. Detachable wings would be no big deal on a normally constructed ultralight, and permanently affixed wings would be no big deal on a cardboard aircraft, but the combination of the two poses structural integrity challenges. As such, some plywood and aluminum are used to provide the strength needed.
The horizontal and vertical stabilizer construction is fairly simple, with cardboard folded over ribs creating a rather strong surface. At the ends of each are mounted the elevator and rudder, with fiberglass tape making up the hinge. Finally, the tail is mounted to the airframe using a couple of wood screws and some rope.
Despite the questionable choice in materials, the aircraft appears to be reasonably strong, and we love seeing things used in ways they were never intended. Make sure to stay tuned for more coverage, and while you wait, read our write-up on the previous installment of the project!
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La favola di Borgomastro che pensò di bandire le accette… ma poi arrivarono le Seghe
C’era una volta una Città che aveva un Bosco Magico. Era felice di averlo, anche un po’ orgoglioso. Motivo per cui tutti i cittadini facevano volentieri meno a qualche piccola comodità per mantenerlo al sicuro e non si lamentavano più di tanto. E chi non voleva far rinunce, veniva gentilmente invitato ad andarsene. Prima dai vicini, poi dalle autorità. Tutti così potevano contare sempre sul fatto che la maggioranza non solo teneva al Bosco Magico, ma che si sarebbe sempre prodigata per difenderlo. Ad ogni costo.
Alcuni criminali, però, in tempo di notte decisero di fare incetta di un po’ di quel legname magico. Fra il mormorio e il malcontento, il Borgomastro realizzò che non si poteva certo bandire la notte. E dunque, per risolvere il problema, decise di bandire le accette.
Il fatto incontrovertibile che prendeva in considerazione era che questo crimine si era certamente consumato tramite l’impiego di questo pericoloso strumento. La prova controfattuale era fornita dal fatto che a mani nude mai si sarebbe potuta violare la sacralità del Bosco Magico. Ecco dunque che portò l’argomento all’attenzione del Consiglio Cittadino.
I primi a lamentarsi furono ovviamente i boscaioli. Ecco così che vennero visti con sospetto. Veramente avevano proprio bisogno di questi strumenti? fu la prima domanda. Mentre si discuteva delle alternative percorribili, ecco che il Borgomastro propose di regolamentare l’utilizzo delle accette: limitarne la disponibilità, tracciarne ogni impiego, obbligare chiunque a riportarle all’interno dei magazzini cittadini entro fine giornata così da evitare impieghi di accette nottetempo. I boscaioli non furono particolarmente convinti, ma dopotutto non erano entusiasti di fare turni notturni e dunque bene o male si convinsero. O meglio: si convinsero spontaneamente o vennero convinti dalla pressione del sospetto di essere dei collaboratori di quei criminali che attentarono all’integrità del Bosco Magico. Pressione che fece allontanare qualcuno dalla Città. Qualcuno di cui nessuno sentì particolarmente la mancanza.
Inizio così la seconda parte della discussione, parlando di moduli e registri, funzionari preposti a compilarli e a vigilare, filigrane e timbri ad hoc, con tanto di comitati per decidere su contrasti, eccezioni o ricorsi. Qualcuno ne fu felice perché poteva così arrotondare le proprie attività quotidiane con un po’ di lavoro (ed entrate) extra e trovò tutta la motivazione per rendere veramente credibile questa proposta agli occhi della maggioranza. Anche perché occorreva inserire una tassa sul legname per pagare tutto questo. Ma in fondo era un piccolo sacrificio e il Bosco Magico doveva essere protetto no?
Alcuni sollevarono un dubbio circa il fatto che i criminali hanno una propensione a non rispettare la legge e quindi avrebbero ignorato ogni regola sin da principio. Dubbio che venne presto qualificato come disfattismo nella migliore delle ipotesi e con altri appellativi decisamente meno eleganti che non staremo a ripetere.
Ecco che così si tornò a parlare di cose serie: le sanzioni. E di farle veramente spaventose. La principale che venne approvata all’unanimità fu la sospensione della licenza di boscaiolo. Che però non esisteva e dunque venne creata ad hoc proprio per essere sospesa in caso di violazioni della regolamentazione delle accette.
I boscaioli non la ritennero molto dissuasiva dal momento che dubitarono del fatto che un criminale avrebbe operato con licenza. Questa obiezione venne accolta e dunque inserirono un’ulteriore sanzione derivante dall’operare taglio di legname in assenza di licenza. Alcuni boscaioli pensarono di seguire quelli che si erano allontanati. Altri rimasero e cambiarono mestiere selezionando qualcosa di meno complicato, come il governante o il legislatore. Altri ancora rimasero e decisero di creare una Gilda dei Boscaioli per proteggere i loro interessi, fra cui quello di limitare le licenze. Il Consiglio Cittadino rimase perplesso. Quando integrarono la proposta dicendo in premessa che la costituzione della Gilda dei Boscaioli aveva fra i propri scopi la protezione del Bosco Magico, le perplessità furono disperse dal fragore degli applausi per l’impegno civico.
Qualcuno fece notare che ora il legname sarebbe costato molto di più. Ma la maggioranza, che ora accoglieva anche i boscaioli, disse che era un piccolo prezzo da pagare per la sicurezza del Bosco Magico. Fu sufficiente la giusta alchimia di sensi di colpa, promessa di qualche posto a sedere nelle commissioni consultive e velate minacce a disperdere l’ennesima obiezione.
Le lunghe sedute del Consiglio Cittadino finalmente deliberarono.
Nel mentre, i criminali ne avevano approfittato per raccogliere un altro po’ di legna.
La commissione di crisi, in una riunione d’urgenza, portò all’ordine del giorno un nuovo pericolo: le seghe.
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WhatsApp usato per diffondere LANDFALL, il nuovo spyware per Android Samsung
I ricercatori dell’Unità 42 di Palo Alto Networks hanno individuato una nuova famiglia di spyware Android precedentemente sconosciuta, denominata LANDFALL. Per la sua diffusione, gli attori malevoli hanno sfruttato una vulnerabilità zero-day (CVE-2025-21042) nella libreria di elaborazione delle immagini Android integrata nei dispositivi Samsung.
Questa falla non rappresenta un caso isolato, ma si inserisce in un modello ricorrente di vulnerabilità simili riscontrate in diverse piattaforme mobili. La CVE-2025-21042 è stata attivamente sfruttata in attacchi reali (in-the-wild) prima della sua correzione, rilasciata da Samsung nell’aprile 2025, in seguito alle prime segnalazioni di compromissioni. Tuttavia, né l’exploit né lo spyware commerciale associato erano stati finora analizzati o documentati pubblicamente.
LANDFALL veniva distribuito attraverso file immagine dannosi in formato DNG, presumibilmente inviati tramite WhatsApp.
La tecnica impiegata ricorda da vicino una catena di exploit che, nell’agosto 2025, aveva coinvolto Apple e WhatsApp, così come una seconda campagna osservata a settembre, legata alla vulnerabilità CVE-2025-21043. È importante sottolineare che non sono state identificate vulnerabilità sconosciute in WhatsApp nel corso dell’indagine.
Un aspetto cruciale è che la campagna LANDFALL risulta attiva già dalla metà del 2024, quindi mesi prima della divulgazione pubblica delle altre vulnerabilità. Lo spyware sfruttava la zero-day di Android/Samsung CVE-2025-21042 ben prima che venisse corretta.
La falla è stata patchata da aprile 2025, eliminando il rischio per gli utenti Samsung attuali. Successivamente, a settembre, Samsung ha corretto un’ulteriore vulnerabilità zero-day (CVE-2025-21043) nella stessa libreria di elaborazione delle immagini, rafforzando la protezione contro questo tipo di exploit.
L’analisi dell’Unità 42 fornisce una rara visibilità su un’operazione spyware avanzata rimasta attiva e non rilevata per mesi, offrendo importanti informazioni sugli abusi avvenuti prima della correzione delle vulnerabilità.
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Vertice tra Trump e Kim Jong Un? Sembra ci siano alte probabilità di incontro
Secondo quanto riferito, le agenzie di intelligence sudcoreane, tra cui il National Intelligence Service, ritengono che vi sia un’alta probabilità che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump tenga un vertice con il segretario generale del Partito dei lavoratori nordcoreano Kim Jong Un.
Il 4 novembre, il Servizio di intelligence nazionale della Corea del Sud ha informato i membri dell’Assemblea nazionale sulla situazione in Corea del Nord e su altre questioni.
Secondo i membri del Congresso, il National Intelligence Service ha dichiarato che esiste un‘”alta probabilità” di un vertice tra Trump e Kim Jong Un, spiegando che “Kim Jong Un è disposto a dialogare con gli Stati Uniti. Se le condizioni saranno favorevoli, cercherà di contattare la controparte statunitense”.
Secondo quanto riferito, anche il National Intelligence Service ritiene che “gli Stati Uniti e la Corea del Sud terranno esercitazioni militari congiunte di routine il prossimo marzo. Ciò rappresenterà una svolta nella situazione”.
Sul piano cyber, la Corea del Nord ha sempre puntato sullo sviluppo di un comparto hacker statale, impiegato sia per operazioni di spionaggio sia per campagne di cybercrime su larga scala. Negli ultimi anni, questi gruppi sono stati collegati a sofisticati attacchi contro piattaforme di scambio di criptovalute e istituzioni finanziarie, con l’obiettivo di aggirare le sanzioni internazionali e finanziare i programmi militari del regime. Secondo le stime, gli hacker nordcoreani avrebbero sottratto oltre 1,3 miliardi di dollari in criptovalute nel 2024, cifra che nel 2025 avrebbe già superato i 2 miliardi di dollari.
Abbiamo inoltre parlato più volte dei cosiddetti impiegati fantasma nordcoreani, professionisti IT che si fingono lavoratori remoti di altri Paesi per infiltrarsi nelle aziende internazionali e generare flussi di denaro a favore di Pyongyang.
In questo contesto, un eventuale incontro tra Stati Uniti e Corea del Nord potrebbe rappresentare non solo un tentativo di distensione diplomatica, ma anche un’opportunità per allentare le sanzioni e ridurre l’intensità delle operazioni cyber nordcoreane nell’ecosistema digitale globale.
Trump aveva già espresso la sua disponibilità a incontrare Kim Jong-un durante la sua visita in Corea del Sud. A questo proposito, il National Intelligence Service ha spiegato: “Sebbene non si sia svolto un vertice tra Stati Uniti e Corea del Nord, è stato confermato attraverso vari canali che la Corea del Nord sta conducendo segretamente attività in preparazione al dialogo con gli Stati Uniti”.
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La luce dell’anima
Meister Eckhart è uno dei più importanti teologi, filosofi e mistici del Medioevo cristiano, noto per i suoi numerosi sermoni in latino e tedesco. Questi sono peculiari per contenuto e forma e presentano un linguaggio semplice, con stile ermetico, a tratti paradossale. Eppure, a un’attenta analisi, essi rappresentano una manifestazione attiva del pensiero, una guida all’intima essenza di Dio.
Da acuto conoscitore del mistico domenicano, il traduttore Marco Vannini in questa raccolta presenta 25 sermoni, di cui cinque inediti, in latino e tedesco. La scelta dei sermoni trascende l’orizzonte temporale e invita il lettore a interrogarsi sulla potenza originaria che abita l’anima. La lettura è un itinerario che accompagna a vivere un’esperienza diretta con il divino, spogliato di ogni effigie e mediazione. Meister Eckhart, nelle sue prediche, distilla, attraverso il «distacco», il concetto di «luce nell’anima» con un’intensità teologica e mistica singolare. Il suo pensiero oscilla tra la filosofia classica e quella cristiana su questi punti: l’ascensione dell’umano verso la bellezza e il divino (Platone); la preminenza dell’intelletto puro (Aristotele); il «distacco», che libera l’anima dai limiti effimeri (Plotino); l’itinerario del rientrare in sé stessi (sant’Agostino).
La dottrina di Eckhart è radicale e limpida; la via per giungere al «distacco» passa necessariamente dalla conoscenza di sé stessi: «Chi vuole penetrare nel fondo di Dio deve prima penetrare nel fondo più intimo di se stessi; essenziale è ri-conoscerci nella realtà più profonda, in quella dello spirito che Eckhart chiama Grund der Seele, “il fondo dell’anima”» (p. 8). In questo «fondo», l’uomo si riconosce come spirito, come Dio è spirito. In questo «fondo» non vi è separazione né discontinuità, ma unità permanente: la realtà è la visione in cui non vi è né tempo né spazio, perché tempo e spazio sono coordinate intimamente connesse. In questo «fondo» «c’è una luce nell’anima dove mai è penetrato il tempo e lo spazio. Tutto ciò che il tempo e lo spazio hanno mai toccato, mai è giunto a questa luce. E in questa luce l’uomo deve permanere» (p. 60).
È in questo chiarore che l’uomo deve abitare; esso è la sua autentica essenza, la sua vera esistenza divina e spirituale. L’uomo che desidera «raggiungere la verità più alta, ricevere il dono divino del presente, generare nella stessa luce di Nostro Signore Gesù Cristo» (p. 52) deve essere distaccato, «abbandonare tutto ciò che è accidentale, tutto ciò che è sottomesso al tempo e allo spazio» (p. 149) e tendere all’«eterno presente» di Dio.
Nel «qui ed ora», nel «fondo dell’anima» non entra nessuna creatura né immagine di Dio, ma la pienezza della vita e del puro spirito. In questo amore, l’anima e Dio divengono una cosa sola, al di sopra di spazio e tempo. «Quando l’anima giunge alla pura luce, penetra nel nulla» (p. 52), e in questo «nulla» l’uomo deve permanere. Qui scompare ogni immagine, e l’uomo accoglie la rinuncia a ogni attaccamento, a ogni pretesa di voler sapere.
Con il distacco, l’uomo, attraverso la via negationis – nulla volere, nulla sapere, nulla avere –, si appropria della sua traslazione, vive l’istante misterioso, l’insondabile incontro del tempo con l’eterno, accoglie Dio nella sua essenza più pura. «Quando l’anima giunge nel luogo senza nome, nel luogo di Dio, essa riposa» (p. 68), rimane «nell’ora dell’eternità», conosce in Dio tutte le cose, come puro, nudo spirito, accoglie Dio per riversarsi in lui, cercarlo al di sopra del tempo «e vivere la pienezza del tempo, quando non c’è più il tempo» (p. 70) e «l’anima si è sottratta al tempo» (p. 73). Dio è «generato» incessantemente in questo essere umano, il quale, a sua volta, è sempre generato in Dio. Più l’uomo si denuda, più diventa simile a Dio e vive nella sua stessa beatitudine.
Il libro di Eckhart è un incoraggiamento a riscoprire il fascino dell’introspezione e la forza della luce che risplende, nascosta, dentro ogni uomo.
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New York fa causa a Facebook, Instagram, TikTok e YouTube per crisi di salute mentale tra i giovani
La città di New York ha intentato una causa mercoledì contro un gruppo di piattaforme di social media di spicco, come TikTok, YouTube, Instagram e Facebook, con l’accusa di aver contribuito a scatenare una crisi di salute mentale nei giovani.
“I giovani sono ormai dipendenti in massa dalle piattaforme degli imputati, il che interferisce notevolmente con le attività dei distretti scolastici e impone un pesante onere alle città, ai distretti scolastici e ai sistemi ospedalieri pubblici che forniscono servizi di salute mentale ai giovani“, si legge nella causa di 327 pagine.
Il sistema sanitario e ospedaliero, le scuole pubbliche e la città stessa affermano che, nell’intento di massimizzare la partecipazione giovanile, le aziende hanno trascurato la salute mentale dei giovani.
Meta, insieme a Facebook e Instagram, è citata nella causa, assieme a TikTok e alla sua casa madre ByteDance, mentre Google, tramite la sua sussidiaria YouTube, è anch’essa coinvolta.
La città sostiene che le aziende hanno causato un “disturbo pubblico” sotto forma di una crisi di salute mentale tra i giovani e le accusa di negligenza per aver progettato e commercializzato le loro piattaforme rivolte ai giovani “in un modo che sanno causare gravi danni”.
“Le piattaforme degli imputati hanno innescato depressione, ansia, disturbi alimentari, autolesionismo e tendenze suicide tra migliaia di bambini, compresi i giovani della comunità dei querelanti di New York, a cui i querelanti di New York devono rispondere”, hanno scritto. “Gli imputati hanno creato una vera e propria crisi nazionale”.
La città di New York aveva già intentato una causa contro le aziende di social media in California nel febbraio 2024. Un portavoce ha affermato che la città ha ritirato la causa per avviare un caso simile a New York, il che le ha consentito di partecipare al contenzioso federale multidistrettuale.
Le aziende di social media sono da tempo sottoposte a controlli rigorosi per quanto riguarda l’utilizzo delle loro piattaforme da parte dei giovani e il loro impatto sui giovani. Numerosi stati, tra cui New York, hanno intentato cause legali simili contro TikTok e Meta, accusandoli di danneggiare la salute mentale dei bambini.
Il portavoce di Google, José Castañeda, ha dichiarato in una nota che la causa non comprende “fondamentalmente” il funzionamento di YouTube e ha lasciato intendere che le accuse “semplicemente non sono vere”.
“YouTube è un servizio di streaming in cui le persone guardano di tutto, dagli sport in diretta ai podcast, fino ai loro creatori preferiti, principalmente sugli schermi TV, non un social network in cui le persone vanno per incontrarsi con gli amici“, ha affermato Castañeda.
I dirigenti del settore tecnologico sono stati ripetutamente citati in giudizio dal Congresso per rispondere a domande sulla loro gestione della sicurezza online dei bambini.
Gli amministratori delegati di Meta, Snap, TikTok, della piattaforma social X e Discord sono comparsi davanti a una commissione del Senato nel gennaio 2024, durante la quale il capo di Meta Mark Zuckerberg si è voltato e si è scusato con le famiglie presenti tra il pubblico che avevano perso i figli per cause legate ai social media.
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New research “suggests that dark energy may no longer be a cosmological constant” and that the universe’s expansion is slowing down.#TheAbstract
Maria Zakharova: Il Segretario generale della NATO Rutte ha affermato che la Russia non è sola nei suoi tentativi di indebolire le regole globali: "Come sapete, collabora con Cina, Corea del Nord, Iran e altri".
Innanzitutto, a cosa si riferiscono esattamente queste "regole globali"? Vi prego di pubblicarne l'elenco completo sul sito web della NATO. Finora, nessuno sa a quali "regole" si riferisca Rutte.
In secondo luogo, la Russia, come la Cina e la maggioranza globale, ha sempre dichiarato il proprio impegno nei confronti del diritto internazionale. È la NATO che lo ha ripetutamente violato con le sue azioni aggressive e coalizioni illegittime: invadendo l'Iraq con falsi pretesti, bombardando la Jugoslavia, ecc.
In terzo luogo, non ricordo che nessun paese membro della NATO abbia dichiarato di voler porre fine alla cooperazione, ad esempio con la Cina, menzionata da Rutte. Di recente, c'è stato un vertice tra Stati Uniti e Cina – non ho sentito Rutte criticare il Presidente degli Stati Uniti per questo.
L'antieuropeista
youtube.com/watch?v=-p-gPf-HGV…
a me ricorda un po' il moby prince.
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INCENERITORE: LA TRUFFA DELLA TURBINA IMPONE SUBITO LA BONIFICA DEL SITO
INCENERITORE: LA TRUFFA DELLA TURBINA IMPONE SUBITO LA BONIFICA DEL SITO
#Ambiente #StopInceneritore #NoInceneritore #NoInceneritori #ZeroWaste #Rifiuti #Riciclo #EconomiaCircolare #NoAlCarbone #EnergiaPulita
Ancora licenziamenti nel tech: ora tocca (di nuovo) a Ibm?
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Ibm non è la prima Big Tech ad avere i conti in ordine e l'esigenza di tagliare il proprio organico. Un modus operandi iniziato subito dopo il periodo post pandemico che ha avuto una accelerazione con l'arrivo di
INCENERITORE: LA TRUFFA DELLA TURBINA IMPONE SUBITO LA BONIFICA DEL SITO
INCENERITORE: LA TRUFFA DELLA TURBINA IMPONE SUBITO LA BONIFICA DEL SITO
unionedeicomitati.altervista.o…
#Ambiente #StopInceneritore #NoInceneritore #NoInceneritori #ZeroWaste #Rifiuti #Riciclo #EconomiaCircolare #NoAlCarbone #EnergiaPulita
proposta del segretario della CGIL Maurizio Landini di introdurre un “contributo di solidarietà” dell’1,3 per cento sui patrimoni netti superiori a 2 milioni di euro".
Considerato che il più scalcagnato dei lavoratori italiani paga il 23% di tasse sull'unica cosa che ha, ovvero il reddito, una proposta del genere mi sembra fin troppo timida.
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L’impegno delle Forze armate tra onore e riconoscenza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il ministro della difesa Guido Crosetto, in una intervista alla Rivista Aeronautica, che celebra i 100 anni di vita, ha evidenziato che “il personale della Difesa resta la nostra risorsa più preziosa. Donne e uomini che operano spesso in contesti difficili con professionalità, umanità, spirito di servizio, e
Bilancio e palle
@Politica interna, europea e internazionale
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freezonemagazine.com/articoli/…
Il ragazzo il Blues lo parla chiaro… Stavo iniziando a scrivere di tutt’altro quando, nella esasperante, nebbiosa, quotidianità post-moderna fatta di quotidiane post-minchiate si è fatto largo, come una Ricola data a un bronchitico, D.Keyran Harrell giovane Bluesman (26 anni, aprile 1999, Ruston Louisiana) vestito di fine broccato. Planato in salotto da un dispositivo a […]
L'articolo D.K. Harrell
Il
Non solo un lavoro di qualità, ma anche prospettive di qualità
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Stiamo tornando a far rallentare il mondo. Ma l’ultimo periodo, per noi, non è stato per niente semplice. Ci siamo scontrati con la difficoltà di portare avanti un’attività giornalistica indipendente e renderla al contempo sostenibile. Nonostante i nostri buoni propositi, la mancanza di risorse
Una foto con il busto di Mussolini: l’inchiesta di Report che imbarazza Colosimo
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/una-fot…
Alcuni quotidiani anticipano oggi quello che dovremmo vedere nella puntata di Report. Tra i tanti titoli ci ha colpito l’annuncio che ci
Penjing: l’arte cinese che trasforma la natura in un racconto in miniatura (e che non è un bonsai)
Penjing: l’arte cinese dei paesaggi in miniatura. Cos’è, differenze con il bonsai, stili e come iniziare a crearne uno a casa.Marco Crisciotti (GreenMe.it)
Una panoramica delle potenze militari nel mondo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il sito web militare statunitense Global Firepower ha recentemente pubblicato la sua classifica della potenza militare mondiale per il 2025, con i primi dieci classificati come segue: Stati Uniti d’America, Russia, Repubblica Popolare della Cina, India, Repubblica di Corea (sud), Regno Unito, Francia, Giappone, Turchia e
Quel momento in cui capisci che realizzare il tuo sogno è impossibile.
Non so se vi è mai capitato di avere un sogno, sperare di poterlo realizzare, e poi desiderare che si avveri, ogni giorno più intensamente.
A me è capitato tante volte, e altrettante volte i sogni si sono infranti. Alcuni erano anche molto grandi, e la delusione è stata tanta quando è successo. Forse sono una persona che si crea troppe aspettative; chissà.
Ma quando il mio sogno è diventato quello di non provare più dolore e malessere, allora la questione è cambiata: era GIUSTO che io realizzassi quel sogno. Pensavo che ci sarei riuscito facilmente, e non solo mi sembrava che una qualche giustizia divina me lo avrebbe concesso, ma addirittura che sarebbe stato più semplice riuscirci, più che per tutti gli altri sogni che avevo coltivato.
Non è stato così.
Il sogno di vivere a Tenerife si è sbriciolato velocemente dal 2020 in poi, quando ho iniziato a capire che quel posto, l'unico in cui io stia davvero bene, non era più vivibile. Troppe persone ci si sono trasferite, troppi turisti continuano ad andarci, rendendolo di fatto un luogo inospitale.
Riuscite ad immaginare come mi sentivo ritornando a Tenerife, dopo che avevo capito che anche a El Hierro non avrei potuto vivere?
Cercavo di non rovinarmi quei pochi giorni di permanenza amara, in cui tutto ciò che vedevo - e sentivo - somigliava ad una preziosa torta, che i miei occhi di bambino non potevano vedere, ma non toccare.
Eppure, l'isola è riuscita ad insegnarmi qualcosa.
Di nuovo.
Il racconto è in questo episodio del podcast.
L’intelligenza artificiale migliorerà le app di incontri o le peggiorerà? Report Economist
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Tinder, Hinge e Bumble startmag.it/innovazione/intell…
Non spegniamo le luci su Gaza
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/non-spe…
Notizie sempre più scarne. L’informazione toglie spazio a Gaza e alla Cisgiordania con poche eccezioni, per esempio quelle di Avvenire e Il Manifesto. Ma il dramma che si è consumato a Gaza durante i bombardamenti israeliani non si è esaurito, purtroppo, con la fragile pace americana.
This week, we discuss archiving to get around paywalls, hating on smart glasses, and more.#BehindTheBlog
Early humans crafted the same tools for hundreds of thousands of years, offering an unprecedented glimpse of a continuous tradition that may push back the origins of technology.#TheAbstract
Protecting Minors Online: Can Age Verification Truly Make the Internet Safer?
The drive to protect minors online has been gaining momentum in recent years and is now making its mark in global policy circles. This shift, strongly supported by public sentiment, has also reached the European Union.
In a recent development, Members of the European Parliament, as part of the Internal Market and Consumer Protection Committee, approved a report raising serious concerns about the shortcomings of major online platforms in safeguarding minors. With 32 votes in favour, the Committee highlighted growing worries over issues such as online addiction, mental health impacts, and children’s exposure to illegal or harmful digital content.
What Is In The Report
The report discusses the creation of frameworks and systems to support age verification and protect children’s rights and privacy online. This calls for a significant push to incorporate safety measures as an integral part of the system’s design, within a social responsibility framework, to make the internet a safe environment for minors.
MEPs have proposed sixteen years as the minimum age for children to access social media, video-sharing platforms, and AI-based chat companions. Children below sixteen can access the above-mentioned platforms with parental permission. However, a proposal has been put forth demanding that an absolute minimum age of thirteen be set. This indicates that children under 13 cannot access or use social media platforms, even with parental permission.
In Short:
- Under 13 years of age: Not allowed on social media
- 13-15 years of age: Allowed with parents’ approval
- 16 years and above: Can use freely, no consent required
MEPs recommended stricter actions against non-compliance with the Digital Services Act (DSA). Stricter actions range from holding the senior executives of the platforms responsible for breaches of security affecting minors to imposing huge fines.
The recommendations include banning addictive design features and engagement-driven algorithms, removing gambling-style elements in games, and ending the monetisation of minors as influencers. They also call for tighter control over AI tools that create fake or explicit content and stronger rules against manipulative chatbots.
What Do Reports And Research Say?
The operative smoothness and convenience introduced by the digital and technological advancements over the last two decades have changed how the world works and communicates. The internet provides a level field for everyone to connect, learn, and make an impact. However, the privacy of internet users and the access to and control over data are points of contention and a constant topic of debate. With an increasing percentage of minor users globally, the magnitude of risks has been multiplied. Lack or limited awareness of understanding of digital boundaries and the deceptive nature of the online environment make minors more susceptible to the dangers. Exposure to inappropriate content, cyberbullying, financial scams, identity theft, and manipulation through social media or gaming platforms are a few risks to begin with. Their curiosity to explore beyond boundaries often makes minors easy targets for online predators.
Recent studies have made the following observations (the studies are EU-relevant):
- According to the Internet Watch Foundation Annual Data & Insights / 2024 (reported 2025 releases), Record levels of child sexual abuse imagery were discovered in 2024; IWF actioned 291,273 reports and found 62% of identified child sexual abuse webpages were hosted in EU countries.
- WeProtect Global Alliance Global Threat Assessment 2023 (relevant to the EU) reported an 87% increase in child sexual abuse material since 2019. Rapid grooming on social gaming platforms and emerging threats from AI-generated sexual abuse material are the new patterns of online exploitation.
- According to WHO/Europe HBSC Volume on Bullying & Peer Violence (2024), one in six school-aged children (around 15-16%) experienced cyberbullying in 2022, a rise from previous survey rounds.
These reports indicate the alarming situation regarding minors’ safety and reflect the urgency with which the Committee is advancing its recommendations. Voting is due on the 23rd-24th of November, 2025.
While these reports underline the scale of the threat, they also raise an important question: are current solutions, like age verification, truly effective?
How Foolproof Is Age Verification As A Measure?
The primary concern in promoting age verification as a defence mechanism against cybercrime is the authenticity of those verification processes and whether they are robust enough to eliminate unethical practices targeting users. For instance, if the respondent (user) provides inaccurate information during the age verification process, are there any mechanisms in place to verify its accuracy?
Additionally, implementing age verification for children is next to impossible without violating the rights to privacy and free speech of adults, raising the question of who shall have access to and control over users’ data – Government bodies or big tech companies. Has “maintenance of anonymity” while providing data been given enough thought in drafting these policies? This is a matter of concern.
According to EDRI, a leading European Digital Rights NGO, deploying age verification as a measure to tackle multiple forms of cybercrime against minors is not a new policy. Reportedly, social media platforms were made to adopt similar measures in 2009. However, the problem still exists. Age verification as a countermeasure to cybercrime against minors is a superficial fix. Do the Commission’s safety guidelines address the root cause of the problem – a toxic online environment – is an important question to answer.
EDRI’s Key arguments:
- Age verification is not a solution to problems of toxic platform design, such as addictive features and manipulative algorithms.
- It restricts children’s rights to access information and express themselves, rather than empowering them.
- It can exclude or discriminate against users without digital IDs or access to verification tools.
- Lawmakers are focusing on exclusion instead of systemic reform — creating safer, fairer online spaces for everyone.
- True protection lies in platform accountability and ethical design, not mass surveillance or one-size-fits-all age gates.
Read the complete article here:
https://edri.org/our-work/age-verification-gains-traction-eu-risks-failing-to-address-the-root-causes-of-online-harm/ | https://archive.ph/wip/LIMUI: Protecting Minors Online: Can Age Verification Truly Make the Internet Safer?
Before floating any policy into the periphery of execution, weighing the positive and negative user experiences is pivotal, because a blanket policy based on age brackets might make it ineffective at mitigating the risks of an unsafe online space. Here, educating and empowering both parents and children with digital literacy can have a more profound and meaningful impact rather than simply regulating age brackets. Change always comes with informed choices.
Sulle droghe abbiamo un piano: Possibile alla contro-conferenza nazionale sulle droghe
Possibile è presente alla Controconferenza nazionale “Sulle droghe abbiamo un piano” con Giulia Marro, Consigliera Regionale del Piemonte, e Domenico Sperone, assessore del Comune di Canale.
La controconferenza si svolge a Roma in parallelo alla conferenza governativa che si è aperta all’Eur.
È stata promossa dalla Rete nazionale per la riforma delle politiche sulle droghe, dopo che il governo ha rifiutato ogni confronto con la società civile e gli enti locali. L’impostazione della conferenza ufficiale rimane ancorata a un modello repressivo e datato, ancora legato allo slogan “un mondo senza droghe”, lontano dalle conoscenze scientifiche e dalle esperienze sviluppate a livello internazionale.
L’iniziativa propone un piano alternativo per le politiche sulle droghe, basato su salute pubblica, diritti umani e riduzione del danno, in linea con le raccomandazioni ONU e con le pratiche già adottate in diversi Paesi.
Nella prima giornata, il 6 novembre, si sono alternati interventi di esperti e rappresentanti di reti internazionali, tra cui Susanna Ronconi (Forum Droghe), Saner Mahmood (Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani), Marie Nougier (International Drug Policy Consortium), Adria Cots Fernández (Apertura Politiche Droghe) ed Eligia Parodi (rete EuroPUD, persone che usano droghe).
È emerso un messaggio chiaro: le politiche punitive non riducono i consumi né migliorano la salute pubblica, ma producono esclusione e stigma. Sempre più paesi — tra cui Portogallo, Spagna e Svizzera — stanno invece seguendo la via della depenalizzazione e dell’investimento in servizi di riduzione del danno.
I lavori si sono articolati in tre panel:
1. Politiche e diritti umani, con un’analisi dei cambiamenti globali e delle nuove risoluzioni ONU;
2. Riduzione del danno come politica complessiva, con esperienze europee e latinoamericane che integrano salute, inclusione e giustizia sociale;
3. Psichedelici per uso medico, dedicato alla libertà di ricerca e ai trattamenti innovativi.
La controconferenza ha sottolineato anche il ruolo delle città e delle amministrazioni locali, che in molti casi sono il primo livello istituzionale capace di attuare politiche concrete e basate sui diritti.
Per Possibile, questo appuntamento rappresenta uno spazio politico necessario per costruire politiche sulle droghe efficaci e umane, fondate su salute, evidenze scientifiche e rispetto della dignità delle persone, superando definitivamente l’approccio repressivo e ideologico che continua a dominare il dibattito nazionale.
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in reply to Nabil Hunt • •Hello and welcome to poliverso.org
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I noticed that your first test post was written in English. That's not a problem, but I remind you that poliverso.org is a server dedicated to an audience that communicates primarily in Italian, so it would be appropriate for most of your posts to be in that language.
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