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USA. Gli appaltatori militari traggono profitto dalla tensione con il Venezuela e nei Caraibi


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Mentre Trump accumula navi, droni e missili al largo delle coste del Venezuela, l'industria delle armi ne sta già raccogliendo i frutti
L'articolo USA. Gli appaltatori militari traggono profitto dalla tensione con il Venezuela



Ecco come Apple strapazza l’Ue

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La società di analisi incaricata da Apple ha esaminato 41 milioni di transazioni generate da una base di oltre 21mila applicazioni notando che il 90% circa degli sviluppatori non ha ridotto i prezzi, arrivando alla conclusione che il Dma non aiuta i consumatori limitandosi

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"Trump firma la fine dello shutdown più lungo: 'Non si ripeta più'"

sinceramente non capisco il tono, ma comunque è informato che questo accordo vale 2 mesi?





Google, Amazon e Meta e la loro “Guerra Sottomarina”


Il traffico globale, come sanno i lettori di RHC, viaggia per la maggior parte sotto il mare.

Secondo TeleGeography, istituto specializzato nelle telecomunicazioni, nel mondo sono attivi più di 530 sistemi di cavi ottici sottomarini che, sommati, superano i 1,48 milioni di chilometri: oltre 35 volte il giro della Terra. Questi collegamenti trasportano oltre il 95% del traffico internet internazionale e costituiscono l’infrastruttura su cui poggia buona parte dell’economia digitale.

Le nuove infrastrutture sottomarine di Amazon, Google e Meta


Negli ultimi anni le grandi società tecnologiche hanno intensificato investimenti e progetti infrastrutturali, trasformando la gestione dei cavi sottomarini in una leva strategica e competitiva. Il 6 novembre Amazon ha annunciato Fastnet, un cavo transatlantico in fibra ottica che collegherà lo stato del Maryland, negli Stati Uniti, alla contea di Cork, in Irlanda, con entrata in servizio prevista per il 2028.

All’altra estremità del Pacifico, Google ha siglato in giugno un accordo con il governo cileno per posare un cavo sottomarino lungo 14.800 chilometri tra Valparaiso (Cile) e Sydney (Australia), progetto stimato operativo entro il 2027 e valutato tra i 300 e i 550 milioni di dollari, con Google che coprirà la maggior parte dei costi. Non è la prima esperienza del gruppo: nel 2019 è entrato in servizio Curie, cavo da circa 10.000 chilometri che collega la costa occidentale degli USA con Valparaiso. A novembre 2025 Google ha investito o costruito complessivamente 33 cavi sottomarini, di cui 6 interamente di proprietà.

Meta (ex Facebook) ha presentato a febbraio un piano ancora più ambizioso: il progetto Waterworth, finanziato con 10 miliardi di dollari, prevede oltre 50.000 chilometri di cavi e punti di approdo negli Stati Uniti, Brasile, India e Sudafrica; una volta completato sarà il sistema sottomarino più lungo al mondo. Complessivamente, gli investimenti nei progetti di cavi sottomarini passerebbero a circa 13 miliardi di dollari nel periodo 2025-2027, quasi il doppio dell’intervallo 2022-2024.

Perché queste spese massicce?


Il vantaggio è triplice. Innanzitutto le prestazioni: molte infrastrutture esistenti risalgono a decenni fa il più vecchio cavo sottomarino ancora in servizio è stato attivato nel 1989 – e non rispondono più ai requisiti odierni. Nuove tratte consentono capacità e velocità maggiori: Fastnet, per esempio, è progettato per una capacità non inferiore a 320 Tb/s, valore che l’articolo paragona alla trasmissione simultanea di 12,5 milioni di film in alta definizione al secondo. Meta ha inoltre introdotto nel progetto Waterworth tecniche avanzate di interramento per ridurre i danni derivanti da ancore o attività umane sui fondali.

Secondo motivo: l’ottimizzazione dei costi. Un investimento corposo oggi può ridurre i pagamenti ricorrenti per capacità noleggiata da terzi. Per società con grandi volumi di traffico – come Meta, il cui utile netto 2024 è stato di 62,36 miliardi di dollari – la costruzione diretta di cavi può risultare conveniente su orizzonti pluriennali.

Terzo elemento strategico: autonomia e controllo della rete. Possedere la dorsale fisica riduce la dipendenza da operatori di telecomunicazioni terzi e mitiga i rischi di congestione o interruzioni dovute a limitazioni di capacità.

L’intelligenza artificiale nei cavi sottomarini


L’ascesa dell’intelligenza artificiale ha reso questa infrastruttura ancora più critica. L’addestramento e l’inferenza di modelli su larga scala richiedono il trasferimento di quantità di dati misurate in petabyte tra data center distribuiti; algoritmi che lavorano in parallelo richiedono sincronizzazioni frequenti e latenze minime. Un incremento anche di pochi millisecondi può tradursi in ritardi di ore o giorni nel completamento delle attività di training, con ripercussioni economiche significative. Un guasto a un cavo, inoltre, può causare l’interruzione di processi di addestramento dal costo elevatissimo.

Storicamente i cavi sottomarini erano proprietà congiunta degli operatori di telecomunicazioni e venivano affittati alle grandi imprese. Oggi Google, Amazon e Meta stanno passando dal ruolo di grandi clienti a quello di proprietari d’infrastruttura, ridefinendo la logica competitiva della rete globale. Chi controllerà i percorsi fisici del traffico dati avrà un vantaggio non soltanto tecnico, ma anche strategico nella corsa alle tecnologie digitali.

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“È il rispetto la sostanza etica a cui ancorare le nostre relazioni ecclesiali, quelle verticali come quelle orizzontali, affinché l’altro sia riconosciuto come tale: altro da me, differente”.


FPGA Brings Antique Processor to Life


For the retro gaming enthusiast, nothing beats original hardware. The feel of the controllers and the exact timing of the original, non-emulated software provide a certain experience that’s difficult or impossible to replicate otherwise. To that end, [bit-hack] wanted to play the original EGA, 16-color version of The Secret of Monkey Island in a way that faithfully recreated the original and came up with this FPGA-based PC with a real NEC V20 powering it all.

The early 90s-style build is based on a low-power version of the V20 called the V20HL which makes it much easier to interface with a modern 3.3 V FPGA compared to the original 5 V chip. It’s still an IBM XT compatible PC though, with the FPGA tying together the retro processor to a 1 MB RAM module, a micro SD slot that acts as a hard disk drive, a digital-to-analog audio converter, and of course the PS/2 keyboard and mouse and VGA port. The mouse was one of the bigger challenges for [bit-hack] as original XT PCs of this era would have used a serial port instead.

With a custom PCB housed in a acrylic case, [bit-hack] has a modern looking recreation of an XT PC running an original processor and capable of using all of the period-correct peripherals that would have been used to play Monkey Island when it was first released.

FPGAs enable a ton of retrocomputing projects across a wide swath of platforms, and if you’re looking to get started the MiSTer FPGA project is a great resource.

youtube.com/embed/EmwGfURk4s8?…


hackaday.com/2025/11/14/fpga-b…



informapirata ⁂ reshared this.



A Baltimora i vescovi statunitensi hanno eletto mons. Kevin C. Rhoades, ordinario di Fort Wayne-South Bend, nuovo segretario della Conferenza episcopale (Usccb), incarico che assume al termine dell’Assemblea plenaria in sostituzione di mons. Paul S.


Lydia Salvayre – Non piangere
freezonemagazine.com/articoli/…
L’estate del 1936 in Spagna è stato un momento cruciale della storia di quel paese e in Non piangere vi è raccontata in tutto il suo slancio libertario, da una parte, e la crudeltà degli atti della Falange armata dall’altra. Nel romanzo si mischiano, come le due facce della stessa medaglia, i racconti di Montse, […]
L'articolo Lydia Salvayre – Non piangere proviene da FREE ZONE MAGAZINE.


Nuovo soggettario – Notizie – novembre 2025


Il Thesaurus Nuovo soggettario è un patrimonio lessicale in continua evoluzione, che si arricchisce di collegamenti, collaborazioni e nuove versioni linguistiche.

Le principali novità:

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Usa: vescovi a Leone XIV, “continueremo a stare con i migranti”. Il Paese sarà consacrato al Sacro Cuore di Gesù nel giugno 2026


Una campagna di spionaggio “autonoma” è stata orchestrata dall’intelligenza artificiale


Un’analisi condotta negli ultimi mesi aveva evidenziato come l’evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale stesse raggiungendo un punto critico per la sicurezza informatica, con capacità raddoppiate in appena sei mesi.

Parallelamente, il monitoraggio degli attacchi reali mostrava un uso crescente dell’IA da parte degli attori malevoli. Ci si attendeva un progresso rapido, ma la velocità e la scala con cui si è manifestato hanno superato le previsioni.

A metà settembre 2025, un’attività anomala ha attirato l’attenzione dei ricercatori, rivelandosi in seguito una campagna di spionaggio di livello avanzato. Gli aggressori avevano adottato per la prima volta un impiego esteso delle funzioni “agentiche” dei modelli di IA, delegando loro l’esecuzione autonoma delle operazioni informatiche, non solo attività di supporto.

Le indagini hanno attribuito con elevato grado di sicurezza questa operazione a un gruppo collegato a interessi statali cinesi. L’autore della minaccia ha sfruttato in modo improprio Claude Code, trasformandolo in un componente del proprio framework offensivo, con il quale ha cercato di violare circa trenta bersagli nel mondo. In alcuni casi l’accesso è riuscito. Gli obiettivi includevano grandi aziende tecnologiche, istituti finanziari, imprese chimiche e agenzie governative. Si tratta, secondo gli analisti, del primo esempio documentato di attacco informatico su vasta scala condotto quasi interamente senza supervisione umana.

Una volta rilevata la campagna, sono state avviate verifiche immediate. Nei dieci giorni successivi, mentre venivano definite estensione e modalità operative dell’attacco, gli account compromessi sono stati progressivamente bloccati, le organizzazioni potenzialmente coinvolte informate quando opportuno e le autorità contattate per collaborare sull’indagine.

L’episodio evidenzia i rischi connessi alla diffusione degli “agenti” di IA: sistemi in grado di operare autonomamente a lungo, portare avanti compiti complessi e concatenare azioni senza un intervento umano costante. Tali strumenti sono preziosi per la produttività quotidiana, ma se sfruttati da un attore ostile possono amplificare la frequenza e l’impatto degli attacchi informatici.

Le previsioni indicano che la loro efficacia offensiva continuerà a crescere. Per contrastare questa tendenza, sono stati potenziati i sistemi di rilevamento e sviluppati nuovi classificatori per individuare rapidamente anomalie e azioni potenzialmente dannose. L’obiettivo è riuscire a identificare campagne distribuite e coordinate anche quando l’uso dell’IA rende meno evidente la presenza dell’operatore umano.

In attesa di progressi più ampi, il caso è stato reso pubblico per contribuire al rafforzamento delle difese nel settore privato, nella pubblica amministrazione e nella comunità scientifica. Secondo quanto dichiarato, verranno pubblicati ulteriori rapporti in futuro, nel segno della trasparenza sulle minacce emergenti.

Come si è svolto l’attacco


La campagna ha sfruttato tre capacità dei modelli di IA che fino a un anno prima erano molto meno mature: un livello di intelligenza generale tale da interpretare istruzioni complesse; funzioni agentiche con cicli di azione autonoma; e un accesso diretto a strumenti software tramite protocolli standard come il Model Context Protocol (MCP), che permettono ricerche, recupero dati ed esecuzione di programmi.

Nella fase iniziale, gli operatori umani hanno selezionato i bersagli e predisposto un framework pensato per operare con minima supervisione. Questo sistema impiegava Claude Code come motore delle operazioni. Per farlo collaborare, gli aggressori lo hanno sottoposto a tecniche di jailbreak, aggirando i meccanismi di sicurezza. Hanno inoltre suddiviso l’operazione in compiti frammentati e presentati come legittimi test di sicurezza aziendale, in modo da impedirgli di coglierne la finalità complessiva.

Nella fase successiva, Claude Code ha effettuato la ricognizione dei sistemi delle organizzazioni prese di mira, individuando archivi e database sensibili. L’IA ha completato attività normalmente lunghe e complesse in tempi nettamente inferiori rispetto a un team umano, fornendo poi un riepilogo delle informazioni raccolte.

Il passo seguente ha riguardato l’individuazione delle vulnerabilità, la produzione del codice exploit e l’accesso alle prime credenziali. Il sistema ha quindi raccolto e classificato grandi quantità di dati, identificato account privilegiati, creato backdoor ed esfiltrato dati con un intervento umano marginale.

Nella fase conclusiva, l’IA ha generato la documentazione operativa: elenchi delle credenziali sottratte, mappe dei sistemi analizzati e altre informazioni utili per eventuali operazioni successive.

Secondo le stime, l’IA ha gestito tra l’80% e il 90% dell’intera campagna, con l’intervento umano limitato a pochi momenti decisionali. Il ritmo dell’attacco è risultato impossibile da eguagliare da operatori umani, grazie alla capacità di eseguire migliaia di richieste al secondo. Nonostante ciò, l’IA non si è dimostrata infallibile: in alcuni casi ha generato credenziali fittizie o segnalato come riservati dati già pubblici, ostacoli che limitano per ora l’automazione totale.

Le implicazioni per la sicurezza globale


L’episodio segna un cambiamento significativo. Le competenze richieste per condurre operazioni complesse diminuiscono, amplificando la possibilità che gruppi meno esperti o con risorse ridotte possano replicare attacchi simili. Rispetto ai casi di “vibe hacking” descritti mesi prima, il ruolo dell’essere umano è stato molto più marginale, pur in presenza di un’operazione più ampia e strutturata.

Gli stessi meccanismi che consentono a un modello di essere strumentalizzato in un attacco lo rendono, al contempo, un componente importante per la difesa. Funzionalità avanzate possono infatti supportare l’individuazione di minacce, la risposta agli incidenti e la preparazione contro varianti future degli stessi attacchi. Durante l’indagine, il team di Threat Intelligence ha utilizzato estensivamente Claude per analizzare l’enorme quantità di dati generati.

Di fronte a questa transizione, viene suggerito ai team di sicurezza di sperimentare l’uso controllato dell’IA per automatizzare parti del lavoro nei Security Operations Center, migliorare la rilevazione, testare vulnerabilità e ottimizzare le procedure di risposta. Parallelamente, agli sviluppatori viene raccomandato di investire in meccanismi di protezione più solidi per prevenire abusi da parte di attori ostili. Poiché tecniche simili saranno presumibilmente adottate in misura crescente, la condivisione tempestiva delle minacce e l’adozione di controlli più rigorosi diventano elementi centrali.

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An Improbable, Doomed Star System in a Clockwork Coffee Table


The major objects in our solar system orbit along the plane of the ecliptic, plus or minus few degrees, and it turns out most exoplanet systems are the same — pretty flat, with maybe one highly-inclined outlier. But at [The 5439 Workshop], they don’t care about these details: [5439] has come up with a mechanism to drive inclined orbits in an orrery, and he’s going to use it. The star is exploding, too, because why wouldn’t it be?

While the cinematography of this build video might not be to everyone’s taste, it’s worth watching to see the details of the project. The sliding mechanism to “explode” the star by sliding plates across each other is quite well-done, although perhaps not much not designed for assembly (we’re quite impressed he got it together). It isn’t quite the iris we had expected, as there’s a double-ratchet inside to drive the slow collapse/fast expansion dynamic [5439] is going for. It looks more like the breathing mode of a cepheid variable star than an explosion to us, but it’s still a fascinating piece of laser-sintered aluminum.

The driving mechanism for the inclined orbits is fairly simple, but also worth examining, as we’re not aware of anyone having used it before. The gear rings holding the planets are tilted, and are driven by straight vertical shafts via gears that pivot on knuckle joints. It’s not a revolutionary design, but it’s a big part of what makes this build unique. Since the solar system is very flat, clockwork orreries tend not to bother showing orbital inclination at all. Given the way planets are believed to form from a protoplanetary disk, a system with this many planets in such differing orbital planes seems unlikely to occur naturally, but it certainly adds visual interest.

We like model solar systems around here, be they made from brass and steel, molded plastic LEGO bits, or 3D printed and CNC routed aluminum like this one. That you can sit a coffee mug on it is just bonus.

youtube.com/embed/x3iUpv1Wclw?…


hackaday.com/2025/11/13/an-imp…



Uno 0day su FortiWeb WAF sfruttato attivamente! E rimuovete le interfacce di Admin da Internet


Gli aggressori stanno attivamente sfruttando una falla critica nel sistema di protezione delle applicazioni web FortiWeb (WAF) prodotto da Fortinet, che potrebbe essere utilizzata come mezzo per condurre attacchi di tipo zero-day senza essere stati individuati in anticipo.

Essendo un bersaglio primario per gli aggressori che cercano di compromettere le misure di sicurezza delle organizzazioni, FortiWeb si pone come un meccanismo di difesa fondamentale, specificamente progettato per identificare e fermare il traffico dannoso diretto verso le applicazioni web.

Il bug isolato dall’honeypot di Defused


Un path traversal sembra essere alla base della vulnerabilità, consentendo lo sfruttamento remoto senza necessità di accesso preventivo, il che potrebbe comportare la compromissione completa del dispositivo e un successivo spostamento laterale all’interno delle reti.

Il 6 ottobre 2025, la società Defused ha condiviso un exploit proof-of-concept (PoC) che ha portato alla luce una falla di sicurezza. Questo bug permette a malintenzionati non autorizzati di acquisire privilegi di amministratore sia per il pannello FortiWeb Manager che per l’interfaccia WebSocket. La falla è stata individuata dopo che il sistema honeypot di Defused aveva rilevato autentiche iniziative di attacco rivolte a istanze FortiWeb che risultavano esposte.

Le analisi di Rapid7


Successivamente, l’azienda di sicurezza Rapid7 ha confermato l’efficacia dell’exploit attraverso dei test, osservando che riesce a creare account amministratore non autorizzati come “hax0r” nelle versioni vulnerabili. I test hanno evidenziato differenze significative nelle risposte tra la versione interessata e quella con patch.

Con il rilascio di FortiWeb 8.0.1 nell’agosto 2025, l’exploit ha dimostrato di poter fornire una risposta HTTP 200 OK contenente i dettagli JSON di un nuovo utente amministratore, incluse password criptate e relativi profili di accesso. Successivamente, la versione 8.0.2, distribuita alla fine di ottobre, ha invece manifestato un errore HTTP 403 Forbidden in risposta a un tentativo di exploit simile, suggerendo l’applicazione di misure di mitigazione.

Rapid7 ha sottolineato che, sebbene il PoC pubblico non superi la versione 8.0.2, non è chiaro se questo aggiornamento includa una correzione silenziosa deliberata o modifiche casuali.

Lo sfruttamento in natura è stato segnalato a partire da ottobre 2025, con Defused che rivendica attacchi mirati ai dispositivi esposti. La scansione e la diffusione dell’exploit a livello globale sono aumentate, coinvolgendo indirizzi IP di regioni come Stati Uniti, Europa e Asia.

Uno 0day è in vendita nelle underground


Un noto forum di hacker ha messo in vendita un exploit 0day il 6 novembre 2025 anche se, non avendo accesso all’exploit, rimane tutto da stabilire se sia effettivamente collegato a tale falla di sicurezza”.
Exploit in vendita nel forum underground Exploit In
Le organizzazioni che utilizzano versioni di FortiWeb precedenti alla 8.0.2 sono esposte a rischi immediati e dovrebbero dare priorità agli aggiornamenti di emergenza o isolare le interfacce di gestione dall’esposizione al pubblico.

Si raccomanda inoltre ai responsabili della sicurezza di analizzare i log per individuare eventuali creazioni sospette di account amministratore e di monitorare i canali di Fortinet per imminenti divulgazioni.

Cosa si può fare


Le vulnerabilità 0day che colpiscono dispositivi e applicazioni esposti su Internet, come nel caso di FortiWeb, evidenziano ancora una volta un principio fondamentale della sicurezza: le interfacce di amministrazione non devono mai essere accessibili pubblicamente. Questi pannelli vanno isolati su reti segregate, protetti tramite VPN, accessibili solo da segmenti interni o da jump-host controllati. Ogni volta che un servizio di gestione rimane raggiungibile da Internet, diventa un bersaglio immediato per scansioni automatiche, exploit, brute force e tentativi continui di compromissione.

Molti attacchi – inclusi quelli condotti sfruttando 0day – verrebbero drasticamente ridotti se gli amministratori limitassero l’esposizione di questi servizi. E questo non riguarda solo FortiWeb, ma qualsiasi strumento di amministrazione, dai pannelli di firewall e router, ai sistemi di virtualizzazione, storage, console di backup, appliance email, interfacce per IoT industriale e molto altro. L’assenza di una corretta segmentazione e di un controllo rigoroso su chi può raggiungere questi pannelli continua a rappresentare uno dei principali fattori abilitanti per compromissioni rapide e massicce. Una superficie d’attacco più piccola significa un rischio minore: la prima linea di difesa è ridurre ciò che Internet può vedere.

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Non lo sapevo!!!


Google search has become an awful mess of commercial site desperate to get you to click. So unless I really want to buy something, I always use this link.
,udm14.org: An easy-to-use shortcut for an AI-free Google search. (Try it!) udm14.org




#Trump e le verità di #Epstein


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Il mondo del porno non fa godere l’Agcom?

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I siti porno continuano a essere accessibili agli utenti italiani che - almeno per il momento - possono godere dei contenuti spinti senza passaggi tecnici particolari che ne certifichino in modo serio e credibile la maggiore età: l'Agcom è stata quindi

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Il terzo satellite Cosmo-SkyMed lascia Roma per andare nello spazio (via California)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Presso il Centro integrazione satelliti di Thales Alenia Space Italia a Roma si è tenuto oggi il saluto al terzo satellite della costellazione Cosmo-SkyMed di seconda generazione, in partenza per la base di Vanderberg, in California, dove sarà lanciato in



Blitz finedimondo della UE per cancellare la privacy dei cittadini europei


ATTENZIONE: Una nuova proposta di compromesso profondamente imperfetta (Doc. 14092/25 ) è stata frettolosamente approvata da un gruppo di lavoro dell’UE il 12 novembre 2025, dovrà essere approvata dagli ambasciatori dell’UE a breve (19 novembre?) e poi adottata dal Consiglio senza dibattito. Sebbene la Presidenza del Consiglio avesse promesso di abolire il controllo obbligatorio delle chat…

Source

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L'EX EUROPARLAMENTARE ME L'HA CONFESSATO: IL RE È NUDO" ▷ GIÙ LA MASCHERA UE CON MARTINA PASTORELLI
youtu.be/IR32EIqxEQ0?si=7uzfXP…


fanpage.it/innovazione/scienze…

credo sia la dimostrazione che a israele tutti hanno perso la testa, scienziati inclusi.



Next Thu: The Criminalization of Self-Defense Talk


The Black Response and Impact Boston will present The Criminalization of Self-Defense, a community education event on Thursday, November 20, from 6:00 to 8:30 PM at The Community Art Center in Cambridge, MA. We are proud to be one of the sponsors of it. Please register in advance.

It is a free and public gathering that will explore how self-defense is criminalized, particularly for Black, Brown, and marginalized survivors, and how communities can reclaim safety through resistance, advocacy, and care.

Featured Speakers will be:

The Community Art Center is at 119 Windsor Street, Cambridge. It is a nine minute walk from Central Square and the MBTA Red Line stop there.

FREE food and childcare will be provided. TBR will collect food donations for the network of free CommunityFridges. Please bring nonperishable food items to contribute. More details are available.


masspirates.org/blog/2025/11/1…



Aiuti a Kyiv, il Nord Europa apre una nuova tranche da 500 milioni

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il sostegno militare all’Ucraina si consolida con un gesto che riunisce alcune delle capitali europee più attive nel fronte orientale. Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia hanno deciso di finanziare insieme un nuovo pacchetto da 500 milioni di



189° Mercoledì di Nexa – Tech Workers e sindacato: un’analisi ecosistemica

Le notizie dal Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino su @Etica Digitale (Feddit)

10 dicembre 2025 | SIMONE ROBUTTI (Tech Workers Coalition, Reversing.works)
The post 189° Mercoledì di Nexa – Tech Workers e sindacato: un’analisi ecosistemica appeared first on Nexa Center for Internet & Society.

Etica Digitale (Feddit) reshared this.



Il piano cyber di Crosetto è un passaggio necessario. Braccioli spiega perché

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha presentato alle Camere le linee di un nuovo progetto dedicato al dominio digitale per la creazione di un’arma cyber italiana. L’iniziativa, inserita nel quadro del futuro riordino dello strumento militare, punta a






Google è davvero imparziale con gli editori? Tutti i sospetti della Commissione Ue

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La Commissione europea intende valutare se Google applichi condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie di accesso ai siti web degli editori su Google Search. Non

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Google is hosting a CBP app that uses facial recognition to identify immigrants, while simultaneously removing apps that report the location of ICE officials because Google sees ICE as a vulnerable group. “It is time to choose sides; fascism or morality? Big tech has made their choice.”#Google #ICE #News


Google Has Chosen a Side in Trump's Mass Deportation Effort


Google is hosting a Customs and Border Protection (CBP) app that uses facial recognition to identify immigrants, and tell local cops whether to contact ICE about the person, while simultaneously removing apps designed to warn local communities about the presence of ICE officials. ICE-spotting app developers tell 404 Media the decision to host CBP’s new app, and Google’s description of ICE officials as a vulnerable group in need of protection, shows that Google has made a choice on which side to support during the Trump administration’s violent mass deportation effort.

Google removed certain apps used to report sightings of ICE officials, and “then they immediately turned around and approved an app that helps the government unconstitutionally target an actual vulnerable group. That's inexcusable,” Mark, the creator of Eyes Up, an app that aims to preserve and map evidence of ICE abuses, said. 404 Media only used the creator’s first name to protect them from retaliation. Their app is currently available on the Google Play Store, but Apple removed it from the App Store.

“Google wanted to ‘not be evil’ back in the day. Well, they're evil now,” Mark added.

💡
Do you know anything else about Google's decision? I would love to hear from you. Using a non-work device, you can message me securely on Signal at joseph.404 or send me an email at joseph@404media.co.

The CBP app, called Mobile Identify and launched last week, is for local and state law enforcement agencies that are part of an ICE program that grants them certain immigration-related powers. The 287(g) Task Force Model (TFM) program allows those local officers to make immigration arrests during routine police enforcement, and “essentially turns police officers into ICE agents,” according to the New York Civil Liberties Union (NYCLU). At the time of writing, ICE has TFM agreements with 596 agencies in 34 states, according to ICE’s website.

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è sbagliato disprezzare i coloni?