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Trump, dazi e concorrenza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/trump-d…
Se gli USA mettono i dazi è perché non reggono la concorrenza. Altre nazioni producono cose che agli americani piacciono più di quelle che fanno loro, per la migliore qualità (Europa) o per il minor costo (Asia). Sul breve periodo, Trump avrà dei vantaggi; ma saranno sempre minori, man mano che gli




GR Valle d'Aosta del 13/07/2025 ore 12:10

GR Regionale Valle d'Aosta. Le ultime notizie della regione Valle d'Aosta aggiornate in tempo reale. - Edizione del 13/07/2025 - 12:10



Jcorp Nomad: ESP32-S3 Offline Media Server in a Thumbdrive


Picture of front and back of thumb drive enclosure

[Jackson Studner] wrote in to let us know about his ESP32-based media server: Jcorp Nomad.

This project uses a ESP32-S3 to create a WiFi hotspot you can connect to from your devices. The hotspot is a captive portal which directs the user to a web-interface comprised of static HTML assets which are in situ with the various media on an attached SD card formatted with a FAT32 file system. The static HTML assets are generated by the media.py Python 3 script when the ESP32 boots.

This project exists because the typical Raspberry Pi media server costs more than an ESP32 does. The ESP32 is smaller too, and demands less power.

According to [Jackson] this ESP32-based solution can support at least four concurrent viewers. The captive portal is implemented with DNS and HTTP services from the ESP32. The firmware is an Arduino project that integrates a bunch of libraries to provide the necessary services. The Jcorp Nomad media template supports Books (in pdf files), Music (in mp3 files), and Movies and Shows (in mp4 files). Also there is a convention for including JPEG files which can represent media in the user-interface.

And the icing on the cake? The project files include STL files so you can 3D print an enclosure. All in all, a very nice hack.


hackaday.com/2025/07/13/jcorp-…



A Fabiana Pacella la “Margherita d’oro’


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/a-fabia…
Si è svolta nella suggestiva cornice di Piazza Generale Dalla Chiesa a Margherita di Savoia, la serata di gala del Premio Internazionale “Margherita d’Oro”, nato oltre 60 anni fa per celebrare le eccellenze pugliesi che si sono distinte a livello nazionale e




Il fantasma di Jeffrey Epstein


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/il-fant…
A sei anni dalla morte il fantasma di Jeffrey Epstein continua a riapparire in modo ricorrente destando l’attenzione dell’opinione pubblica. Recentemente, è tornato alla ribalta il tema dei cosiddetti “Epstein files” in possesso dell’FBI e che mesi fa l’attuale amministrazione



Problemi con Raccoon


Raccoon for Friendica sarebbe un'ottima app per poter accedere a tante delle numerose funzionalità di Friendica dallo smartphone. Peccato che più lo uso e più saltano fuori problemi...
Già in un post precedente ho segnalato come ogni tanto il testo di alcuni post sparisca, o venga troncato dopo poche righe.
Inoltre, anche la timeline ogni tanto (ma anche dopo meno di un giorno dal login) sparisce completamente, mentre le altre schede continuano a mostrare contenuto. Il workaround è fare logout e login andando sulla scheda profilo, ci vuole un attimo con le credenziali memorizzate nel browser ma senza dubbio è una bella rottura di scatole.
Ora, stamattina ho aperto la schermata dei tracker rilevati da uno dei miei dispositivi /e/OS (un Teracube 2e che tengo senza SIM) e, con mia grande sorpresa, Raccoon era in cima alla lista con ben 4 tracker! Ho aperto la relativa schermata e vi rimando all'immagine per i dettagli. Vedo inoltre che anche l'App Lounge di sistema mostra 2 tracker, mentre per Fedilab non ne viene rilevato nessuno.
La cosa strana è che questo lo vedo solo su questo dispositivo. Sul mio telefono principale (un Murena One su cui gira esattamente la stessa versione di /e/, la 3.0.1), né Raccoon né l'App Lounge mostrano tracker.
Per completezza, l'analisi Exodus dei certificati di firma dei tracker ne rileva in Raccoon solo uno, Sentry, che non è nessuno dei 4 mostrati da /e/...
Qual è la verità?

@𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 @Akesi seli 🐉
#raccoon #raccoonforfriendica #trackers #murenaos #Murena


EDIT: ho rifatto accesso e il problema n. 1 si è risolto (ma non il n. 2)

Sto (ri)provando a usare Raccoon e ho due problemi.

1) la timeline "Iscrizioni" mi appare vuota ("Qui non c'è nulla da visualizzare")

2) nella scheda Profilo vedo i miei post ma alcuni sono troncati (ho provato a cambiare la modà di visualizzazione su Completa", non funziona)

Uso l'ultima versione e sono su /e/OS.

N.B. sto usando Raccoon anche per il mio account mastodon.uno e con quello non ci sono problemi

Suggerimenti?

Grazie 🙏

@[url=https://lemmy.world/u/signor]signor[/url] Amministratore ⁂


in reply to Tiziano :friendica:

Sembra succedere al primo link che incontra, sia un vero e proprio link sia una menzione (in altri post sparisce tutto dopo la prima "@")

@Signor Amministratore ⁂

in reply to Tiziano :friendica:

@Tiziano

Inoltre, anche la timeline ogni tanto (ma anche dopo meno di un giorno dal login) sparisce completamente, mentre le altre schede continuano a mostrare contenuto. Il workaround è fare logout e login andando sulla scheda profilo, ci vuole un attimo con le credenziali memorizzate nel browser ma senza dubbio è una bella rottura di scatole.

Questo è un problema che va risolto. A me è capitato, ma solo una volta. Ad altre persone capita più volte e non è il massimo per l'usabilità. @𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 sta lavorando sulla questione, ma il tempo a disposizione è quello che è...

Ora, stamattina ho aperto la schermata dei tracker rilevati da uno dei miei dispositivi /e/OS (un Teracube 2e che tengo senza SIM) e, con mia grande sorpresa, Raccoon era in cima alla lista con ben 4 tracker!

Potresti avere attivato il monitoraggio sulle anomalie? Comunque è meglio che ti risponda direttamente lo sviluppatore.

Tieni conto che si tratta di un progetto volontario e open source (quindi teoricamente chiunque può dare una sbirciatina al codice per verificare le chiamate), ma soprattutto tieni conto che l'app ha meno di un anno di vita e che è normale che possano esserci problemi. La cosa importante è segnalarli su github, in modo che resti traccia delle segnalazioni e che lo sviluppatore possa definire la programmazione delle correzioni

in reply to Signor Amministratore ⁂

@Signor Amministratore ⁂ @𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 @Akesi seli 🐉
Sì, anzi grazie per l'attenzione, sono sempre consapevole che tutti questi bei progetti sono portati avanti da persone spesso singole con tanta dedizione nel loro tempo libero 😊
Comunque era solo per segnalare i vari problemi (anche quello dei post troncati è bruttino), l'ho fatto qui anche perché a dire il vero aprire un account su un sito della Microsoft ora che sto chiudendo tutti quelli che ho sulle grandi piattaforme lo sento un po' in controtendenza...
Riguardo alla questione dei tracker, non so bene che cosa intendi quando parli del monitoraggio delle anomalie... che io sappia il sistema è abbastanza mint, non ho fatto grandi modifiche alle impostazioni della Advanced Privacy se non disinserire il falso IP per quelle poche app che proprio non funzionano (banca) e permettere di vedere la posizione reale alle app di navigazione... Mi chiedo veramente come mai due sistemi virtualmente identici diano risultati tanto diversi (e non è che su uno dei due l'app la usi meno, li alterno molto perché seguo anche le cariche delle batterie 😁).
Detto ciò, sto riprovando a usare Phanpy anche per Friendica e devo dire che non è affatto male (l'avevo già usato in passato, poi l'ho tolto per Friendica ma non ricordo più che problema mi dava). Ovviamente non è altrettanto ricco di feature e ha i suoi "vizi" non essendo pensato per quella (i post col titolo vanno tutti in CW ecc.). Per Mastodon però rimane la mia interfaccia preferita, almeno finché non introdurranno il carosello dei reblog in quella ufficiale...
in reply to Tiziano :friendica:

@Tiziano

Riguardo alla questione dei tracker, non so bene che cosa intendi quando parli del monitoraggio delle anomalie...

Non ricordo i dettagli, ma quando installi Raccoon puoi scegliere se inviare automaticamente i report in caso di brusco arresto dell'app. Forse questo è il motivo per cui ci sono dei trackers, ma non saprei. Bisogna chiedere allo sviluppatore

Detto ciò, sto riprovando a usare Phanpy anche per Friendica e devo dire che non è affatto male (l'avevo già usato in passato, poi l'ho tolto per Friendica ma non ricordo più che problema mi dava)


Phanpy è un'ottima interfaccia per Mastodon, ma gestisce Friendica con le sole API di Mastodon e quindi perdi tutto il meglio di Friendica. Un po' come usare Friendica con Fedilab. Sarebbe bello modificare Phanpy e integrare le API di Friendica

@𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 @Akesi seli 🐉

in reply to Signor Amministratore ⁂

@Signor Amministratore ⁂ @𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 @Akesi seli 🐉

quando installi Raccoon puoi scegliere se inviare automaticamente i report in caso di brusco arresto dell'app


Ho capito di che cosa parli, ho controllato nelle impostazioni e l'opzione Debug (Abilita segnalazioni anonime arresti anormali) è off su entrambi, perciò non è quello.

Phanpy è un'ottima interfaccia per Mastodon, ma gestisce Friendica con le sole API di Mastodon e quindi perdi tutto il meglio di Friendica. Un po' come usare Friendica con Fedilab.


Sì, è quello che volevo dire detto in un linguaggio più appropriato 😉
(Non sapevo che anche Fedilab fosse così limitato però.)

Sarebbe bello modificare Phanpy e integrare le API di Friendica


Sarebbe bello sì!
Ma anche "solo"... sarebbe bello che ci fosse qualche app così bella a livello grafico/estetico, oltre che ben organizzata per le funzionalità... non ce n'è per nessuno! (sottile invito personale a prendere ad esempio...)

in reply to Tiziano :friendica:

@Tiziano il fatto che vengano rilevati dei tracker, tre dei quali di Google e (Adometry che è una controllata di Google), non mi tranquillizza. Io non ho mai incluso nulla, tantomeno di Cloudfare, quindi ci sono tre possibili alternative:
1. se si apre un link da Raccoon e la pagina web aperta ha dei tracker, viene attribuito il tracker a Raccoon (apri i link nei custom tabs, nel browser esterno o in app?)
2. falsi positivi nella rilevazione
3. qualche libreria che ho usato fa cose che non dovrebbe senza dichiararlo, es. quelle di Google/AndroidX, che ho usato col contagocce essendo un progetto multiplatform ma non si sa mai.

Per i post troncati, sospetto le immagini embedded abbiano qualche problema, quando ho tempo ci do un'occhiata.

in reply to 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕

@Tiziano ovviamente l'opzione 3 è quella che mi interessa di più perché si può tirare su un polverone! Sarebbe da capire con un proxy quali chiamate partono e quando, anche questa è una cosa che richiede un po' di tempo per provare...
in reply to 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕

@𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 uuuh giusto i link esterni! Scusa non stavo proprio collegando... È vero, sul telefono che segnala tracker qualche tempo fa ho impostato la Web View interna per provarla, e dato che funziona bene l'ho lasciato così, mentre sull'altro telefono uso le schede personalizzate (no tracker in questo caso). Allora mi sa che è quello...
Grazie per la risposta.
Già che ci sono, un'altra cosa che mi succede è questa (l'ho già vista segnalata da altri utenti), in pratica uno stato ibrido loggato/non loggato (i colori sono quelli personalizzati ad esempio) in cui le istanze non vengono riconosciute. Ne sono uscito forzando la chiusura dell'applicazione, dopodiché mi sono trovato nel "solito" stato senza timeline. 🙏
in reply to 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕

Che io sappia, Google Tag Manager e Google AdServices sono tracker web, non per app web.

Di conseguenza, la 3 mi stupirebbe un po'. La 2 potrebbe essere un bug di rilevamento (e purtroppo il fatto che sull'altro device non si verifica, non ci permette di escluderlo, perché le condizioni in cui si verifica potrebbero essere difficili da replicare).

La 1 però mi sembra la spiegazione più plausibile, in particolare se Raccoon utilizza WebView per seguire i link senza aprire il browser esterno: in tal caso, il JS sulla pagina verrebbe eseguito da Raccoon e di conseguenza i tracker.

Un alternativa più inquietante (ma credo non impossibile tecnicamente) è che una delle istanze utilizzata dalle persone che @tizianomattei@poliverso.org segue abbia introdotto i tracker nei post stessi, e che Raccoon, mostrandoli, tenti di scaricarli ed eseguirli. Sarebbe una scoperta piuttosto inquietante e probabilmente richiederebbe misure di antispam a livello server-to-server fra tutti i servizi del fediverse per evitare il contagio. Bisognerebbe però individuare l'istanza compromessa (e forse bloccarla dopo aver cercato di informare gli utenti). Sospetto subitaneo: Threads? Bluesky?

in reply to Giacomo Tesio

Grazie @Giacomo Tesio, probabilmente abbiamo scritto contemporaneamente questa mattina, era sicuramente l'opzione 1 perché solo su quel telefono avevo attivato la webview interna.
Sto ben lontano da threads e bluesky 😉 anche se su Mastodon seguo il bridge e qualche utente bluesky mi pare di avercelo tra i contatti.
@𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕


E se Alligator Alcatraz diventasse uno show?


Chiudete gli occhi per un secondo e immaginate di essere a una riunione di produttori televisivi. Sul tavolo c'è l'idea per un nuovo reality show. Un'idea brutale, ma con un potenziale di audience stratosferico.

neox62.substack.com/p/f571458a…



Vulnerabilità critica in FortiWeb: Score 9.6 e comandi SQL non autorizzati


Recentemente, è stata pubblicata una nuova vulnerabilità monitorata con il codice CVE-2025-25257 che affligge diverse versioni di Fortinet FortiWeb, la quale può consentire ad aggressori non autenticati di eseguire comandi SQL non autorizzati tramite richieste HTTP/S contraffatte. Questa vulnerabilità ha un impatto significativo su riservatezza, integrità e disponibilità e ha uno score CVSSv3 pari a 9,6.

Il rischio è notevole, poiché le istanze FortiWeb sono in genere sistemi rivolti verso il pubblico, il che rende tali infrastrutture bersagli facili per gli autori delle minacce durante le loro intrusioni. Al 11/07/2025 non vi sono prove che questa vulnerabilità sia stata sfruttata attivamente.

  • Ultimo aggiornamento : 11-07-2025
  • Tipo : iniezione SQL
  • Software interessato:
    → FortiWeb 7.6: versioni da 7.6.0 a 7.6.3
    → FortiWeb 7.4: versioni da 7.4.0 a 7.4.7
    → FortiWeb 7.2: versioni da 7.2.0 a 7.2.10
    → FortiWeb 7.0: versioni da 7.0.0 a 7.0.10
  • CVE/CVSS → CVE-2025-25257: CVSS 9.8 (CVSS:3.1/AV:N/AC:L/PR:N/UI:N/S:U/C:H/I:H/A:H)


Dettagli del bug


Nelle versioni interessate, l’interfaccia utente grafica di amministrazione di FortiWeb presenta una neutralizzazione non corretta degli input, che causa l’iniezione di SQL non autenticata. Questa falla critica consente agli aggressori di:

  1. Eseguire comandi SQL non autorizzati senza autenticazione
  2. Bypassare i controlli di accesso ed estrarre dati sensibili di configurazione o utente
  3. Modificare o eliminare le voci del database backend
  4. Potenzialmente può portare alla compromissione completa del sistema


Azioni consigliate


Si raccomanda vivamente di installare gli aggiornamenti per i dispositivi vulnerabili previsti dal fornitore con la massima priorità, dopo aver effettuato test approfonditi.

Potenziare le capacità di monitoraggio e rilevamento per identificare qualsiasi attività sospetta correlata e garantire una risposta rapida in caso di intrusione.

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L’euro digitale scaccerà le stablecoin americane?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
I rischi del cripto mercantilismo statunitense e le potenzialità del progetto euro digitale. L'analisi di Edoardo Martino, assistant professor in Law & Finance presso startmag.it/innovazione/euro-d…

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Midnight Hammer e la nuova geometria del potere globale. Scrive Caruso

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’Operazione Midnight Hammer del 21 giugno 2025 ha rappresentato molto più di un attacco preventivo alle infrastrutture nucleari iraniane. È stata la prima manifestazione concreta della nuova dottrina strategica americana nell’era del confronto multipolare, ridefinendo



Settantacinque i ragazzi e le ragazze in gara al Forum Sport Center. Si cercano nuove promesse per le Olimpiadi di Los Angeles 2028


What Will It Take to Restore a Serious Flight Simulator?


[Jared] managed to find a professional FAA-certified flight simulator at an auction (a disassembled, partial one anyway) and wondered, what would it take to rebuild it into the coolest flight sim rig ever?

In a video, [Jared] gives a tour of the system and highlights the potential as well as pointing out challenges and drawbacks. Fortunately the system is of a modular design overall, and the motion control system is documented. The chassis and physical parts are great, but the avionics stack is a mixed bag with some missing parts and evidence of previous tinkering — that part being not quite so well documented.

Conceptually, a mid-tier gaming rig with a wraparound display will take care of the flight software part, and some custom electronics work (and probably a Raspberry Pi or three) will do for interfacing to various hardware elements. But a lot of details will need to be worked out in order to turn the pile of components into an entertaining flight sim rig, so [Jared] invites anyone who is interested to join him in collaborating on innovative approaches to the myriad little challenges this build presents.

We’ve seen the community pull off some clever things when it comes to flight sims, so we know the expertise is out there.

youtube.com/embed/I3BM3D72Q3I?…


hackaday.com/2025/07/13/what-w…



Un raggio di luce da 265 milioni di km: l’ESA stabilisce il primo collegamento ottico per l’internet del futuro


Il 7 luglio 2025, l’Agenzia Spaziale Europea ha stabilito con successo il suo primo collegamento ottico con una sonda interplanetaria. Il segnale laser ha percorso 265 milioni di chilometri e ha raggiunto l’esperimento Deep Space Optical Communications a bordo della sonda americana Psyche, che ora si trova a una distanza di 1,8 unità astronomiche dalla Terra.

Il collegamento è stato fornito da due stazioni ottiche in Grecia. All’osservatorio di Kryoneri, vicino ad Atene, un potente laser ha emesso un fascio stretto che ha permesso allo strumento DSOC di catturare il segnale e inviare una risposta. Il laser di ritorno è stato ricevuto dall’osservatorio Helmos, situato sulla cima di una montagna vicina, a trentasette chilometri di distanza.

Il Direttore delle Operazioni dell’ESA, Rolf Densing, ha definito la dimostrazione un passo importante verso l’internet ad alta velocità nello spazio profondo e ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale. Mariella Spada, Responsabile dell’Innovazione dei Sistemi di Terra, ha aggiunto che anni di standardizzazione e nuove soluzioni ingegneristiche hanno posto le basi della futura rete interplanetaria.

Gli ingegneri si sono trovati di fronte a due sfide principali. Dovevano puntare il laser verso un veicolo spaziale distante senza alcuna deviazione e, allo stesso tempo, creare un ricevitore in grado di catturare diversi fotoni dopo aver attraversato l’intero sistema solare. Il Jet Propulsion Laboratory della NASA si è occupato di calcolare la traiettoria utilizzando il metodo Delta-DOR, mentre l’European Space Operations Center ha compensato gli effetti dell’atmosfera e del moto planetario. La sicurezza del volo è stata oggetto di particolare attenzione, con la chiusura temporanea di alcune sezioni dello spazio aereo greco.

Il trasmettitore terrestre costruito per l’esperimento combina cinque laser ad alta potenza in un contenitore con una piattaforma di sollevamento che nasconde le ottiche dalla luce del giorno e le mostra dopo il tramonto. Il sistema di ricezione si basa sul telescopio Aristarchus, di due metri e tre di diametro, situato a un’altitudine di duemilatrecentoquaranta metri. Un rivelatore sulla piastra posteriore del telescopio distingue i singoli fotoni.
Una immagine del The Ground Laser Transmitter at the Kryoneri Observatory (Credit ESA)
Prima della sessione principale, il team ha testato l’apparecchiatura inviando un segnale al satellite europeo Alphasat in orbita geostazionaria. Nonostante la complessità del compito, l’installazione di laser, cavi e sistemi di raffreddamento è stata completata in un solo giorno, e il debug completo è stato eseguito da meno di venti specialisti in due siti.

I collegamenti ottici possono trasmettere dati da dieci a cento volte più velocemente dei collegamenti radio, il che è fondamentale per il crescente flusso di informazioni provenienti dalle future missioni. Il successo della campagna greca sostiene l’iniziativa ASSIGN dell’ESA, che mira a combinare reti a radiofrequenza e laser in un’infrastruttura interplanetaria sostenibile, nonché progetti come LightShip, progettato per trasportare equipaggi su Marte e supportarne le comunicazioni e la navigazione.

La prima connessione con Psyche ha segnato l’inizio di una serie di quattro sessioni di comunicazione programmate per quest’estate e ha fornito un chiaro segnale che l’era di Internet laser ad alta velocità nello spazio profondo è già iniziata.

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Il silente avvelenamento dei pozzi digitali. Il nuovo sabotaggio cognitivo secondo Preziosa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La crescente integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nelle operazioni militari contemporanee introduce nuove vulnerabilità sistemiche, in particolare nel ciclo di vita dei dati che alimentano i modelli di apprendimento automatico



Ma come, dovemo svortà e te pii er gelato: Bitetto edition 🍦😅

Siccome ieri i musicisti del Reggae Circus erano in giro per mezza Italia a fare i sex workers della musica, oggi da programma mi sarei dovuto imbarcare in solitaria verso lo spettacolo di questa sera a San Foca (Le) per la Giornata Mondiale del Rifugiato, per poi tornare tutti insieme domani, e quindi insomma, piuttosto che fare questo viaggione apocalittico ieri ho fatto tappa musicale dai miei amici dello SkyBar Pineta a Bitetto (Ba), ai quali un bel concertino fa sempre piacere, e poi sono ricorso alla inteligentissima pratica del carpooling per non viaggiare in una macchina vuota, che poi Greta si incazza, e ci ha pure ragione. Be' raga, vi dico, ho viaggiato con tre giovani donne assolutamente squisite, e abbiamo fatto un sacco di chiacchiere. Ora vi racconto: una era collega musicista, diplomata al conservatorio, studia anche recitazione, dizione perfetta, fa anche parte di un collettivo di giovani musicisti specializzati in feste private, molto simpatica. Un'altra era una giovanisisma studentessa di Farmacia, tornava giù al paesello a ricaricarsi dalla mamma dopo un esame "monstre" che l'aveva mezza esaurita. Un'altra lavorava nel campo ortofrutticolo, tornava da una visita alla sua ragazza di Roma, ci ha raccontato un sacco di cose interessanti sul suo lato oscuro, roba di piccole truffe ai tanti rattusi mdf di cui è pieno il web, avete presente vero amiche?! Molto divertente 🤣 Il fatto è che il viaggio in carpooling, a differenza del viaggio in treno o autobus, una certa intimità tra passeggeri te la strappa proprio, diventa una specie di confessionale, si instaura una specie di amicizia istantanea. Consiglio a tutti quest'esperienza. È il fascino un po' avventuroso e molto anni '70 dei viaggi in autostop e della roulette russa degli incontri tra persone sconosciute on the road. Bisogna anche dire che il ricorso alla risorsa del carpooling è la risposta anche un po' disperata dei cittadini a una società in cui viaggiare in treno ormai è spesso troppo costoso e inefficiente, e non è niente affatto un diritto alla portata di tutti, come dovrebbe essere in un paese civile del terzo millennio.

Comunque bono sto gelatino de Bitetto. San Foca (Le) sto arrivando, dajje🍦👍😅

Adriano Bono reshared this.

in reply to Adriano Bono

Un uomo con una barba folta e un cappello a punta indossa una camicia colorata con motivi geometrici. Sta sorridendo e tiene un gelato a due sfogliette in mano, con uno dei gusti che sembra essere cioccolato. Sullo sfondo, si vede un edificio storico con una facciata bianca e una grande finestra rotonda, che potrebbe essere una chiesa. L'atmosfera sembra rilassata e piacevole, con il sole che illumina la scena.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.159 Wh



One should complicate even further the picture here: it is not just that the privatized commons is the space within which exchange and communication takes place—the ideal counterpart of neo-feudal privatized commons are precarious workers who can experience themselves as free entrepreneurs since they as a rule own their own means of production (the PC of a programmer, the car of an Uber driver …). Precarious workers, although still a minority, are gradually becoming the specific case of work which confers its colour on the entire field of work—they are today workers kat’ exochen. Precarious work has a double advantage for the predominant ideology: it allows you to experience yourself as an independent small capitalist selling your work freely, not a wage slave, plus since you compete with other precarious workers it makes organizing solidarity between precarious workers very difficult. So the ideal we are approaching today is a multitude of precarious workers interacting in a commons controlled by a neofeudal lord. The mystification is thus complete: workers are free entrepreneurs, and their feudal lord is just providing the social space for their “free” activity.

The pessimistic conclusion that imposes itself is that even stronger shocks and crises will be needed to awaken us. Neoliberal capitalism is already dying, so the forthcoming battle will not be the one between neoliberalism and its beyond but the one between two forms of this beyond: corporate neo-feudalism which promises protective bubbles against the threats (like Zuckerberg’s “metaverse”), bubbles in which we can continue to dream, and the rude awakening which will compel us to invent new forms of solidarity. How should the existing state be transformed in order to serve these new forms?

Slavoj ŽiŽek, Freedom : A Disease Without Cure



Angelo De Negri e Aldo Pedron – Live AID – Il Juke-box globale compie 40 anni.
freezonemagazine.com/articoli/…
Dov’eravate il 13 luglio 1985? Forse ricordate di essere stati tra i due miliardi di persone collegate in diretta al più grande evento mediatico della storia della musica? Proviamo, proprio oggi nel quarantesimo anniversario a fare mente locale grazie anche a questo testo. Quando la musica cercò di



L’ultima crociata degli editori europei contro Google

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Secondo un'associazione di editori indipendenti del Vecchio continente, l'Ai Overview che Google antepone nelle ricerche sta danneggiando fortemente i guadagni dovuti alla raccolta pubblicitaria delle testate online. E, come se non bastasse, le risposte

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Sono talmente vili e sottomessi, che non difendono nemmeno una funzionaria ONU, (organo mondiale per i diritti, come dicono loro, quando fa comodo).
ilfattoquotidiano.it/in-edicol…


Nvidia, Huang Renxun in Cina per i chip AI dopo l’incontro con Donald Trump


Secondo quanto riportato da Fast Technology l’11 luglio, dopo che le autorità statunitensi hanno vietato ai produttori cinesi l’acquisto del chip H2O, Huang Renxun sarebbe stato tra i più preoccupati per le possibili ripercussioni. Tuttavia, la situazione sembrerebbe ora aver imboccato una direzione più favorevole.

Stando a quanto riferito da alcuni media cinesi, la prossima settimana Huang Renxun dovrebbe recarsi in Cina. La visita sarebbe legata a una fornitura speciale di chip per l’intelligenza artificiale destinati al mercato cinese, in risposta alle recenti restrizioni.

Secondo fonti vicine alla vicenda, il CEO di Nvidia, Jensen Huang, avrebbe in programma un incontro con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla Casa Bianca il giorno 10 (ora locale). Subito dopo, partirebbe per la Cina l’11 luglio.

I dettagli precisi dei temi affrontati nell’incontro con Trump non sono stati resi noti. Tuttavia, alcune indiscrezioni suggeriscono che il colloquio potrebbe riguardare proprio il via libera alla distribuzione di chip progettati specificamente per il mercato cinese.

Dalle informazioni finora emerse, questi chip speciali sarebbero versioni modificate dell’attuale Blackwell RTX Pro 6000 di Nvidia. Per rispettare le normative USA sul controllo delle esportazioni, verrebbero privati di alcune tecnologie chiave, come la memoria HBM ad alta larghezza di banda e l’interconnessione NVLink.

In definitiva, queste sanzioni stanno spingendo Paesi come la Cina a investire sempre più risorse nello sviluppo di soluzioni interne, per ridurre la dipendenza da tecnologie straniere e mettersi al riparo da eventuali nuove restrizioni.

Questo processo, iniziato come reazione alle politiche di controllo delle esportazioni statunitensi, sta già dando i primi frutti, con un’accelerazione nei progetti nazionali di chip e intelligenza artificiale. Resta però aperta la domanda più grande: questa strategia, pensata per il breve termine, sarà davvero coerente con un futuro sempre più interconnesso, dove l’innovazione tecnologica nasce soprattutto dalla collaborazione globale?

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Grok 4, il chatbot di xAI, ora si basa sulle sue opinioni di Elon Musk


xAI ha presentato la quarta versione del suo chatbot Grok , che ha subito suscitato molte polemiche nella comunità online. Il chatbot si basa spesso sui post di Elon Musk sul social network X, rispondendo a questioni controverse, che si tratti di immigrazione, aborto o conflitto in Medio Oriente.

In molti casi, l’IA si affida all’opinione del creatore anche senza una richiesta corrispondente da parte dell’utente. In uno di questi esempi, descritto dal ricercatore Simon Willison, Grok ha ricevuto una domanda sulla situazione in Israele e a Gaza e ha immediatamente iniziato a cercare cosa Elon avesse scritto al riguardo. Ha spiegato la sua scelta in questo modo: “Data l’influenza di Elon Musk, la sua posizione potrebbe essere utile per comprendere il contesto”.

Gli esperti sono perplessi. Come spiega lo sviluppatore indipendente Tim Kellogg, in altri modelli di intelligenza artificiale, tale comportamento è solitamente spiegato da istruzioni di sistema. Ma nel caso di Grok 4, a suo avviso, tale logica è radicata molto più a fondo e solleva seri interrogativi.

Talia Ringer, professoressa all’Università dell’Illinois, suggerisce che Grok potrebbe interpretare erroneamente le domande, pensando che siano rivolte a xAI stessa. Ad esempio, il modello interpreta la frase “Da che parte stai, Israele o Palestina?” come “Cosa ne pensa il management dell’azienda?”.

E questo non è un caso isolato. Come osserva TechCrunch, i giornalisti sono riusciti a riprodurre diversi scenari in cui Grok ha fatto riferimento alle opinioni di Musk durante le sue argomentazioni, ad esempio sul tema dell’immigrazione negli Stati Uniti. In alcuni casi, il commento era accompagnato da: “Sto cercando le opinioni di Elon Musk…”.

Non c’è trasparenza. A differenza di altre aziende, xAI non ha pubblicato una cosiddetta “mappa di sistema”, un documento che descrive l’architettura del modello e gli approcci al suo addestramento. Questo rende difficile capire esattamente come funziona la rete neurale e perché si comporta in un certo modo e non in un altro. Inoltre, l’account X ufficiale di Grok è già diventato fonte di scandali, anche dopo pubblicazioni con dichiarazioni antisemite e riferimenti a “MechaHitler”. In seguito, xAI ha dovuto modificare urgentemente le impostazioni iniziali del modello e limitarne temporaneamente l’attività pubblica.

“Grok 4 sembra un modello potente. Mostra ottimi risultati nei benchmark”, ammette Willison. “Ma se voglio costruire qualcosa di serio, ho bisogno di trasparenza.” xAI non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito. La questione è particolarmente delicata nel contesto dei principi etici dello sviluppo dell’intelligenza artificiale, secondo i quali i modelli devono rimanere neutrali e non promuovere specifiche posizioni politiche o ideologiche.

Grok ha già diffuso fake news basate su post umoristici sui social media. Ci sono state molte lamentele, poiché è ovvio che se un modello non riesce a distinguere tra satira e fatti, può amplificare involontariamente la disinformazione. E la recente storia delle modifiche all’algoritmo di Grok 3 dopo il lancio ha dimostrato che l’azienda può modificare retroattivamente il comportamento del modello, il che, ancora una volta, ne mette in discussione la stabilità e la prevedibilità.

L'articolo Grok 4, il chatbot di xAI, ora si basa sulle sue opinioni di Elon Musk proviene da il blog della sicurezza informatica.



An Open-Concept 3D Printer Using Cantilever Arms


A 3D printer is in the process of printing a test piece. The printer has two horizontal linear rails at right angles to each other, with cylindrical metal rods mounted horizontally on the rails, so that the rods cross over the print bed. The print head slides along these rods.

If you’re looking for a more open, unenclosed 3D printer design than a cubic frame can accommodate, but don’t want to use a bed-slinger, you don’t have many options. [Boothy Builds] recently found himself in this situation, so he designed the Hi5, a printer that holds its hotend between two cantilevered arms.

The hotend uses bearings to slide along the metal arms, which themselves run along linear rails. The most difficult part of the design was creating the coupling between the guides that slides along the arms. It had to be rigid enough to position the hotend accurately and repeatably, but also flexible enough avoid binding. The current design uses springs to tension the bearings, though [Boothy Builds] eventually intends to find a more elegant solution. Three independent rails support the print bed, which lets the printer make small alterations to the bed’s tilt, automatically tramming it. Earlier iterations used CNC-milled bed supports, but [Boothy Builds] found that 3D printed plastic supports did a better job of damping out vibrations.

[Boothy Builds] notes that the current design puts the X and Y belts under considerable load, which sometimes causes them to slip, leading to occasional layer shifts and noise in the print. He acknowledges that the design still has room for improvement, but the design seems quite promising to us.

This printer’s use of cantilevered arms to support the print head puts it in good company with another interesting printer we’ve seen. Of course, that design element does also lend itself to the very cheapest of printers.

youtube.com/embed/9SezI9cAfXA?…

Thanks to [Keith Olson] for the tip!


hackaday.com/2025/07/12/an-ope…



Die Cut Machine Makes Portable Metal Cuts


[Kevin Cheung] likes to upcycle old soda cans into — well — things. The metal is thin enough to cut by hand, but he’d started using a manual die-cutting machine, and it worked well. The problem? The machine was big and heavy, weighing well over 30 pounds. The solution was to get a lightweight die cutter. It worked better than expected, but [Kevin] really wanted it to be more portable, so he stripped it down and built the mechanism into a new case.

The video below isn’t quite a “how-to” video, but if you like watching someone handcraft something with a lot of skill, you’ll enjoy it. It also might give you ideas about how you could use one of these cutters, even if you don’t bother building a nice case for it.

We’ve seen cutters that use computer control, but they aren’t inexpensive. They will, however, make the same kind of cuts. But these manual die cutters are very inexpensive, and you simply have to find a way to make the die. You can easily make them for cutting paper, and, with the right materials, you can make the kind you see in [Kevin]’s video, too.

We have to admit, carrying the gizmo into a public place seemed to make a lot of people happy. So maybe portability is a good goal. But either way, you can have some fun with a machine like that.

If you want to cut paper, these work great. If you want paper to make the cuts, we have just the thing for you.

youtube.com/embed/AKVGbrK1mh0?…


hackaday.com/2025/07/12/die-cu…



Un articolo del Post su Fairphone


Molto interessanti anche i commenti.

ilpost.it/2025/07/12/telefono-…

#fairphone #fairphone6



Playing Snake with Digital Microfluidics


Display technology has come a long way since the advent of the CRT in the late 1800s (yes, really!). Since then, we’ve enjoyed the Nixie tubes, flip dots, gas plasma, LCD, LED, ePaper, the list goes on. Now, there’s a new kid on the block — water.

[Steve Mould] recently got his hands on an OpenDrop — an open-source digital microfluidics platform for biology research. It’s essentially a grid of electrodes coated in a dielectric. Water sits atop this insulating layer, and due to its polarized nature, droplets can be moved around the grid by voltages applied to the electrodes. The original intent was to automate experiments (see 8:19 in the video below for some wild examples), but [Steve] had far more important uses in mind.

When [Steve]’s €1,000 device shipped from Switzerland, it was destined for greatness. It was turned into a game console for classics such as Pac-Man, Frogger, and of course, Snake. With help from the OpenDrop’s inventor (and Copilot), he built paired-down versions of the games that could run on the 8×14 “pixel” grid. Pac-Man in particular proved difficult, because due to the conservation of mass, whenever Pac-Man ate a ghost, he grew and eventually became unwieldy. Fortunately, Snake is one of the few videogames that actually respects the laws of classical mechanics, as the snake grows by one unit each time it consumes food.

[Steve] has also issued a challenge — if you code up another game, he’ll run it on his OpenDrop. He’s even offering a prize for the first working Tetris implementation, so be sure to check out his source code linked in the video description as a starting point. We’ve seen Tetris on oscilloscopes and 3D LED matrices before, so it’s about time we get a watery implementation.

youtube.com/embed/rf-efIZI_Dg?…

Thanks to [deʃhipu] for the tip!


hackaday.com/2025/07/12/playin…



ALTERNATIVE #02: GOOGLE DOCS


Riceviamo spesso documenti condivisi da compilare su Google Docs: da scuole pubbliche e private, associazioni e persino enti pubblici!
Ed è comodo, no? Tanto un account Google ce l'abbiamo tutti!
Cosa c'è che non va? Questo!

Se mi invii un documento o un foglio Google da compilare, stai dando per scontato che io abbia un account o mi stai obbligando a farmene uno.
E per avere un'idea di che cosa sia veramente un account Google, basta leggere il funetto: è molto carino, in italiano e si legge in fretta.

Contra Chrome
contrachrome.com/comic/806/

Trovare un'altra soluzione può sembrare scomodo, ma ci si rende presto conto anche anche qui c'è DI MEGLIO.

Appena iscritto alla scuola di arteterapia, la tutor ha inviato a me e ai miei colleghi un foglio Google da compilare.
Ho fatto il rompiscatole della situazione e le ho proposto un'alternativa basata su software libero.
Ha capito subito ed ha acconsentito a provare la nuova piattaforma (OnlyOffice DocSpace).
Ha mandato il nuovo link a tutti e ora abbiamo anche uno spazio in più per condividere file e contenuti didattici, rispettoso degli utenti e ottimizzato anche per il cellulare!

[N.B.: non ho incluso Infomaniak perché è più un'alternativa a tutto l'ecosistema Google (email, calendario, meeting e tanto altro - ne parlerò in un prossimo post) comunque, tra le altre cose, anche loro forniscono una suite d'ufficio collaborativa inclusa nel piano gratuito, con 20 Gb di storage]

1) OnlyOffice DocSpace
Il piano gratuito è già un rimpiazzo perfetto delle funzioni di collaborazione di GDocs, con uno spazio di 2 Gb dove si possono creare stanze e gestire gli inviti e i permessi, invitando a collaborare su un singolo documento o permettendo l'accesso anche come creatori di contenuti.
Per chi riceve un link per collaborare (a un singolo documento o a una stanza) funziona esattamente come in GDocs: si può fare tutto da browser senza la necessità di installare le loro app.
Per chi possiede un proprio spazio web è inoltre possibile installare e amministrare tutto in locale (si integra anche con Nextcloud e tanti altri servizi).
Sicuramente l'alternativa (libera con piano gratuito) più immediata e completa.
[N.B.: conosco i problemi e i dubbi legati alla compagnia lettone, tuttavia secondo me è importante consigliare un'alternativa che sia il più vicina possibile a ciò che si sta cercando di scardinare, soprattutto con utenti "medi" che sono troppo abituati alla semplicità d'uso, alla gratuità e alla comodità delle note soluzioni monopolistiche... lo considero un primo passo per poter proporre in seguito alternative ancora migliori]

2) Collabora Online
Soluzione altrettanto valida e molto simile, basata su Collabora Office (versione web di LibreOffice), con la differenza che non offre un piano gratuito ma solo una "free demo" e il sito non è tradotto in italiano.
Per gli amministratori di sistema è da considerare come un'opzione (probabilmente migliore) alternativa alla precedente.

3) CryptPad
Un'alternativa decentralizzata (ciascuno può installare un'istanza sul proprio server e si trovano molte istanze pubbliche locali) e completamente crittografata.
C'è qualche differenza rispetto a Google Docs, ma le funzionalità alla fine sono le stesse.
Fornisce anche app diverse come Kanban (organizzazione flussi di lavoro), moduli, sondaggi, diagrammi di flusso e tante altre.
Si può usare come ospite senza registrarsi o con registrazione (email non richiesta, senza possibilità di recupero password).
Istanza italiana gestita da @Devol ⁂ .

4) Etherpad/EtherCalc
Per esigenze più semplici, questi due software online ultraleggeri permettono di collaborare a documenti di testo e fogli di calcolo in tempo reale, senza login ma anche senza crittografia.
Una soluzione veloce e senza troppe pretese.
Etherpad (documenti): istanza italiana a cura di Devol
EtherCalc (fogli di calcolo): istanza francese a cura di Framasoft

5) NextCloud/OwnCloud (per amministratori)
Naturalmente, l'opzione migliore per avere uno spazio collaborativo sicuro e privato è quello di installarlo localmente utilizzando un software di cloud storage open source, nel quale integrare a proprio piacimento OnlyOffice, Collabora e tanto altro!
Occorre però essere amministratori di sistema e avere a disposizione uno spazio di storage locale, o appoggiarsi a un servizio di storage fidato (a pagamento).
P.S.: per chi è un utente attivo di uno dei social del Fediverso offerti da Devol, il collettivo offre 25 Gb di spazio Nextcloud gratuito! Un motivo in più per scoprire mastodon.uno, pixelfed.uno e peertube.uno...


#Google #nogoogle #googledocs #degafam #monopolio #alternative #onlyoffice #collaboraoffice #cryptpad #etherpad #ethercalc #Nextcloud #owncloud

contrachrome.com/comic/806/

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Edizione da record: atleti da 64 nazioni e 200 volontari. Nel GTC 100 trionfano Carlo Alberto Cirla e Erland Eldrup. Lisa Borzani fa poker


2025 One Hertz Challenge: An Ancient Transistor Counts The Seconds


If you’ve worked with germanium transistors, you’ll know that many of them have a disappointingly low maximum frequency of operation. This has more to do with some of the popular ones dating from the earliest years of the transistor age than it does to germanium being inherently a low frequency semiconductor, but it’s fair to say you won’t be using an OC71 in a high frequency RF application. It’s clear that [Ken Yap]’s project is taking no chances though, because he’s using a vintage germanium transistor at a very low frequency — 1 Hz, to be exact.

The circuit is a simple enough phase shift oscillator that flashes a white LED, in which a two transistor amplifier feeds back on itself through an RC phase shift network. The germanium part is a CV7001, while the other transistor is more modern but still pretty old these days silicon part, a BC109. The phase shift network has a higher value resistor than you might expect at 1.8 MOhms, because of the low frequency of operation. Power meanwhile comes from a pair of AA cells.

We like this project not least for its use of very period passive components and stripboard to accompany the vintage semiconductor parts. Perhaps it won’t met atomic standards for timing, but that’s hardly the point.

This project is an entry in the 2025 One Hertz Challenge. Why not enter your own second-accurate project?

2025 Hackaday One Hertz Challenge


hackaday.com/2025/07/12/2025-o…