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Google Chrome, fix in emergenza per un bug critico che porta ad una sandbox escape


Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali. Il problema riguarda componenti critici associati al motore grafico del browser e può portare all’uscita dalla sandbox, un meccanismo di protezione che isola i processi di Chrome dal resto del sistema.

La vulnerabilità più grave tra quelle risolte è stata il CVE-2025-6558, con un punteggio CVSS di 8,8. Riguarda la gestione non corretta di dati non attendibili nei componenti ANGLE e GPU. ANGLE, o Almost Native Graphics Layer Engine, che fungono da livello tra il browser e i driver dell’hardware grafico. È attraverso di esso che una pagina web dannosa può avviare una cosiddetta “sandbox escape” e interagire con il resto del sistema a un livello inferiore.

Questo metodo è particolarmente pericoloso in caso di attacchi mirati: è sufficiente aprire una pagina per ricevere un’infezione impercettibile, senza clic o download di file. Gli sviluppatori di Google hanno osservato che l’exploit per questa vulnerabilità è già utilizzato in attacchi reali, sebbene i dettagli e gli obiettivi specifici non siano stati divulgati. La scoperta del problema è attribuita agli specialisti del Threat Analysis Group, Clement Lesin e Vlad Stolyarov, che hanno segnalato la vulnerabilità il 23 giugno 2025.

Il fatto che la vulnerabilità venga sfruttata in attacchi reali ed è stata scoperta da un team di esperti in minacce di uno Stato nazionale indica il possibile coinvolgimento di attori informatici di livello nazionale. L’aggiornamento di Chrome risolve altre cinque vulnerabilità, tra cui il CVE-2025-6554, scoperto anch’esso da Lesin il 25 giugno. Questa è la quinta volta quest’anno che Google corregge vulnerabilità proof-of-concept attivamente sfruttate. L’elenco include anche CVE-2025-2783 , CVE-2025-4664 e CVE-2025-5419 .

Per proteggere gli utenti, si consiglia di aggiornare Chrome alla versione 138.0.7204.157 o 138.0.7204.158 per Windows e macOS, e alla 138.0.7204.157 per Linux. La versione più recente può essere installata tramite la sezione “Informazioni” nelle impostazioni. Anche i possessori di browser basati su Chromium come Edge, Brave, Opera e Vivaldi dovrebbero tenere d’occhio il rilascio degli aggiornamenti.

Le vulnerabilità relative ai componenti grafici e ai meccanismi di isolamento dei processi non sempre fanno notizia, ma vengono spesso sfruttate nelle catene di attacco. Particolarmente degni di nota sono i bypass dei limiti di privilegio, i bug di GPU e WebGL e la corruzione della memoria durante il rendering: queste sono le aree che spesso diventano la base per successive vulnerabilità critiche.

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ci sono infiniti motivi per cui tutti dovrebbero conoscere la lingua dei segni e dovrebbe essere insegnata a scuola. ma nessun motivo per non conoscerla. se non altro è un backup. metti che non hai voce. metti che vuoi parlare ed essere silenzioso. quante ragioni ci sono per cui sarebbe utile a tutti? ci sono microspie? lingua dei segni.

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#Netanyahu e la #Siria in pezzi


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Non solo Mar Nero. Adesso Kyiv punta ai droni fluviali

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Il successo nell’utilizzo degli Unmanned Surface Vessels (Usv), comunemente noti come droni marini, da parte dell’Ucraina è innegabile. Grazie a questi sistemi Kyiv è infatti riuscita a contendere il dominio sul teatro del Mar Nero alla preponderante Flotta russa, costringendola a spostare sempre più a Est le proprie basi per timore di



Petro: “la Colombia via dalla Nato”


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Nel corso della Conferenza su Gaza ospitata dalla Colombia il presidente Petro ha annunciato la volontà di cessare la partnership con l'Alleanza Atlantica
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pagineesteri.it/2025/07/17/ame…






PerfektBlue, 4 falle nel Bluetooth di Mercedes, Volkswagen, Skoda: come proteggersi


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Le quattro falle in Bluetooth PerfektBlue hanno una gravità variabile da bassa ad alta e possono consentire l'accesso ai componenti interni dell'auto attraverso il sistema di infotainment. Ecco come mitigare i rischi che vanno ben oltre



Green data center: le tecnologie emergenti per l’eco-compatibilità


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I data center che supportano AI, cloud e quantum computing hanno una responsabilità decisiva per ottimizzare il consumo energetico, limitare gli sprechi e integrare energie rinnovabili. Ecco le tecnologie emergenti e le prassi ottimali per la sostenibilità




Bruxelles si mette l’elmetto. Nel budget Ue 131 miliardi per la difesa

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Bruxelles (almeno a parole) non scherza sulla Difesa. Con la nuova proposta per il budget pluriennale dell’Unione (2028–2034), la Commissione europea punta a dare un messaggio forte ad Alleati e rivali. Tra le voci principali di spesa (che ammontano complessivamente a due trilioni di euro), spiccano i 131



Habemus Papam... ma resta la vergogna del Fantapapa.


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Non penso che esista qualcosa di leggero o pesante, grande o piccolo, luminoso o oscuro in sé. Occorre un elemento di paragone per definirsi e definire ciò che osserviamo. A volte, il termine di paragone è la legge e questo ci permettere di distinguere i…

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La rivolta degli investitori contro Zuckerberg per lo scandalo Cambridge Analytica

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Con una classa action da 8 miliardi di dollari, gli azionisti citano in giudizio il fondatore di Facebook e altri dirigenti per aver nascosto i rischi legati allo

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Serbia in rivolta: la repressione non ferma gli studenti


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Nonostante arresti, minacce e contro-proteste organizzate dal governo, il movimento studentesco continua a riempire le strade di Belgrado
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Ma va a cagare, tu e l'euro digitale...
imolaoggi.it/2025/07/15/cipoll…


Israele attacca la chiesa cattolica di Gaza: due donne uccise e sei feriti


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Colpito il complesso cattolico della Sacra Famiglia, rifugio per centinaia di sfollati. Tra i feriti, padre Romanelli, il sacerdote che parlava quotidianamente con Papa Francesco
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È stato approvato ieri dalla Commissione VII del Senato, l'emendamento del Governo, proposto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che estende, a regime, …


GhostContainer backdoor: malware compromising Exchange servers of high-value organizations in Asia


In a recent incident response (IR) case, we discovered highly customized malware targeting Exchange infrastructure within government environments. Analysis of detection logs and clues within the sample suggests that the Exchange server was likely compromised via a known N-day vulnerability. Our in-depth analysis of the malware revealed a sophisticated, multi-functional backdoor that can be dynamically extended with arbitrary functionality through the download of additional modules. Notably, the attackers leveraged several open-source projects to build this backdoor. Once loaded, the backdoor grants the attackers full control over the Exchange server, allowing them to execute a range of malicious activities. To evade detection by security products, the malware employs various evasion techniques and disguises itself as a common server component to blend in with normal operations. Furthermore, it can function as a proxy or tunnel, potentially exposing the internal network to external threats or facilitating the exfiltration of sensitive data from internal devices. Our telemetry data indicates that this malware may be part of an APT campaign targeting high-value organizations, including high-tech companies, in Asia. Our team is currently investigating the scope and extent of these attack activities to better understand the threat landscape.

GhostContainer: the backdoor

MD501d98380dfb9211251c75c87ddb3c79c
SHA12bb0a91c93034f671696da64a2cf6191a60a79c5
SHA25687a3aefb5cdf714882eb02051916371fbf04af2eb7a5ddeae4b6b441b2168e36
Link time1970-01-01 12:00 AM UTC
File typePE32 executable (EXE) (CLI) Intel 80386, for MS Windows Mono/.Net assemblys
File size32.8 KB
File nameApp_Web_Container_1.dll

The name of this file is App_Web_Container_1.dll. As the file name suggests, it serves as a “container”. It contains three key classes (Stub, App_Web_843e75cf5b63, and App_Web_8c9b251fb5b3) and one utility class (StrUtils). Once the file is loaded by the Exchange service, the Stub class is executed first. It acts as a C2 command parser, capable of executing shellcode, downloading files, running commands, and loading additional .NET byte code. One of the most notable features is that it creates an instance of the App_Web_843e75cf5b63, which serves as a loader for the web proxy class (App_Web_8c9b251fb5b3) via a virtual page injector.

Stub: C2 parser and dispatcher


At the beginning of execution, The Stub class attempts to bypass AMSI (Antimalware Scan Interface) and Windows Event Log. This is accomplished by overwriting specific addresses in amsi.dll and ntdll.dll, which allows evading AMSI scanning and Windows event logging.

Next, it retrieves the machine key from the ASP.NET configuration, specifically the validation key, and converts it to a byte array. The code used to generate the validation key was simply copied from the open-source project machinekeyfinder-aspx. The validation key is then hashed using SHA-256 to ensure it is 32 bytes long, and the resulting byte array is returned for use in AES encryption and decryption (to protect the data transferred between the attacker and the Exchange server).

The malware’s primary functionality is to receive requests from the attacker and parse them as follows:

  • Receive the value of x-owa-urlpostdata from the attacker’s request data and then decode it as Base64.
  • Utilize the AES key generated above to perform AES decryption on decoded data. The first 16 bytes of the decoded data are used as the initialization vector (IV).
  • Decompress the decrypted data and dispatch operations based on the command ID (first byte).

To execute commands, Stub checks if the current user is a system account. If it is not, it attempts to impersonate a user by utilizing a token stored in the application domain’s data storage. This allows the application to perform actions under a different identity.

C2 commands and functionality:

Command IDDescription
0Get the architecture type (e.g., x86 or x64) |
1Run received data as a shell code
2Execute a command line
3Load .NET byte code in a child thread
4Send a GET request
5Download and save a file
6Save provided raw data to a file
7Delete a file
8Read file contents
9Execute a .NET program with output
10Invoke a virtual page injector (create an instance of class App_Web_843e75cf5b63)
11Iterate and delete files whose names contain App_Global in the defined folder and its subdirectories
14Perform HTTP POST requests to multiple URLs concurrently

Each time the command is executed, an XML-formatted response is generated, containing the execution result or return value. The value element in the XML starts with a hardcoded string /wEPDwUKLTcyODc4, and the same string is used in another open-source project, ExchangeCmdPy.py, to exploit the Exchange vulnerability CVE-2020-0688.
<input type="hidden" name="__VIEWSTATE" id="__VIEWSTATE" value="/wEPDwUKLTcyODc4[BASE64_ENCODED_RESULT]" />
By further comparing the code of GhostContainer with the ExchangeCmdPy.py open-source project, we observe a high degree of similarity in their entry function structures and keyword strings. This leads us to speculate that the code of the Stub class was developed based on the open-source project. We suspect that the vulnerability exploited in the Exchange attack may be related to CVE-2020-0688.

App_Web_843e75cf5b63: virtual page injector


This class is based on yet another open-source project, PageLoad_ghostfile.aspx, and it is designed to create ghost pages using classes like VirtualProvider. It contains a few classes which inherit from multiple system classes responsible for creating virtual ASPX pages and override some of their methods. It will create a virtual page using the two provided arguments: fakePageName and fakePath. The purpose of this approach is to run a .NET reflection loader (the fake page – see Appendix II) and bypass file checks. The loader is hardcoded into the program as a Base64-encoded .aspx source code.

This fake page is used to locate the web proxy class App_Web_8c9b251fb5b3 in the current domain and execute its static method AppWebInit. As soon as it is created, the attacker starts sending requests to it, which will then be received and parsed by App_Web_8c9b251fb5b3.

App_Web_8c9b251fb5b3: web proxy


App_Web_8c9b251fb5b3 is one core component in the GhostContainer sample, typically loaded indirectly through the fake page (App_Web_843e75cf5b63). This class includes web proxy, socket forwarding, and covert communication capabilities, serving as a typical example of a combined web proxy and tunneling module.

When an instance of this class is created, the static value utcDate is initialized with the current date and time. To identify the current version of the class, the fake page selects and invokes the one with the maximum utcDate value.

There are only two functions in this class. The AppWebInit() function serves as the actual entry point of the module, and it is dynamically invoked through reflection in the fake .aspx page. In the function StrTr, it implements a custom string translation mechanism before decoding Base64-encoded strings.

Again, we linked this algorithm to an open-source project, this time Neo-reGeorg. The function name StrTr and its code are identical. By comparing the code, it becomes clear that this class is a highly customized version of Neo-reGeorg.

The primary behavior of the module is focused on parsing requests the attacker sends to the fake web page. When receiving a request, it first inspects the header. Its further behavior may vary depending on the identified header:

  • The Qprtfva header: identifies proxy forwarding requests.
  • The Dzvvlnwkccf header: identifies socket communication requests.
  • In other cases, the malware will respond with the string "<!-- 5lxBk9Zh7MDCyVAaxD8 -->".

If the header is Qprtfva, the malware establishes a web proxy by completing the following steps:

  • Decode a Base64-encoded string to obtain the target URL.
  • Clone the original request content (headers other than Qprtfva and body).
  • Forward the request to the decoded target address.
  • Return the target response content as the local response.

If the header is Dzvvlnwkccf, the malware establishes or manages a long-lived TCP tunnel connection between the internet and intranet. In order to identify and maintain different socket objects simultaneously, it defines a name for each socket object and then saves that name in pairs with the socket object in global storage. The name of the socket is contained in the first 22 bytes of the value of the header Dzvvlnwkccf. The exact activity is contained in the command section of the request, which starts from byte 23. The module accepts the following socket communication commands.

CommandDescription
1iGBIM1C5PmawX_1McmR7StamYn23jpfQoENPlm19cH42kceYkm8ch4x2Extracts the IP and port from an encrypted header, attempts to connect, and saves the socket.
vfhafFQZ4moDAvJjEjplaeySyMACloses the socket and removes it from the global storage.
M4LubGO0xaktF_YgZpsiH3v1cJ4dloAPOZKdG8AK4UxMConverts HTTP request body content to socket data and sends it to the internal host.
NYIJVBf2PXRn7_BWxFyuheu1O0TuE9B0FtF0OReceives data from the internal network, encodes it, and sends it back to the attacker as an HTTP response body.
StrUtils: string and XML format processing class


StrUtils looks like a utility class for splitting and trimming strings, as well as splitting, extracting, and unescaping XML elements. However, only a few functions are currently referenced by the other three classes, namely the functions responsible for:

  • Splitting the received data into multiple parts
  • Trimming the closing character of the file path

We found no references to the XML unescaping functions in any class.

Infrastructure


The GhostContainer backdoor does not establish a connection to any C2 infrastructure. Instead, the attacker connects to the compromised server from the outside, and their control commands are hidden within normal Exchange web requests. As a result, we have not yet identified any relevant IP addresses or domains.

Victims


So far, we have identified two targets of this campaign: a key government agency and a high-tech company. Both organizations are located in the Asian region.

Attribution


The sample used in this APT attack does not share structural similarities with any known malware. It incorporates code from several open-source projects, which are publicly accessible and could be utilized by hackers or APT groups worldwide. As a result, attribution based on code similarity is not reliable. Based on our telemetry, the attack could not be correlated with other attack campaigns because the attackers did not expose any infrastructure.

Conclusions


Based on all the analysis conducted, it is evident that attackers are highly skilled in exploiting Exchange systems and leveraging various open-source projects related to infiltrating IIS and Exchange systems. They possess an in-depth understanding of how Exchange web services operate and show remarkable expertise in assembling and extending publicly available code to create and enhance sophisticated espionage tools. We believe this is a mature and highly professional team. We continue tracking their activity.

Indicators of compromise


01d98380dfb9211251c75c87ddb3c79c App_Web_Container_1.dll


securelist.com/ghostcontainer/…



A Neural Net For a Graphing Calculator?


An image of a light grey graphing calculator with a dark grey screen and key surround. The text on the monochrome LCD screen shows "Input: ENEB Result 1: BEEN Confidence 1: 14% [##] Result 2: Good Confidence 2: 12% [#] Press ENTER key..."

Machine learning and neural nets can be pretty handy, and people continue to push the envelope of what they can do both in high end server farms as well as slower systems. At the extreme end of the spectrum is [ExploratoryStudios]’s Hermes Optimus Neural Net for a TI-84 Plus Silver Edition.

This neural net is setup as an autocorrect system that can take four character inputs and match them to a library of twelve words. That’s not a lot, but we’re talking about a device with 24 kB of RAM, so the little machine is doing its best. Perhaps more interesting than any practical output is the puzzle solving involved in getting this to work within the memory constraints.

The neural net “employs a feedforward neural network with a precisely calibrated 4-60-12 architecture and sigmoid activation functions.” This leads to an approximate 85% accuracy being able to identify and correct the given target words. We appreciate the readout of the net’s confidence as well which is something that seems to have gone out the window with many newer “AI” systems.

We’ve seen another TI-84 neural net for handwriting recognition, but is the current crop of AI still headed in the wrong direction?

youtube.com/embed/HwAXgKRZZow?…


hackaday.com/2025/07/17/a-neur…



Dentro l’Operazione “Eastwood”: tra le ombre del cyberterrorismo e la propaganda


L’operazione internazionale “Eastwood” rappresenta uno spartiacque nella lotta contro il cyberterrorismo. Per la prima volta, un’azione coordinata su scala mondiale ha inferto un colpo durissimo a una delle più attive cellule di hacktivisti filorussi: il collettivo “NoName057(16)”.

Un’operazione che non si è limitata a individuare i responsabili, ma ha decapitato l’infrastruttura criminale dietro migliaia di attacchi contro le democrazie europee.

Un’indagine globale contro il cyber terrorismo


Condotta dalla procura di Roma con il coordinamento della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, “Eastwood” ha visto il coinvolgimento simultaneo delle autorità di Germania, Stati Uniti, Olanda, Svizzera, Svezia, Francia e Spagna, oltre al contributo fondamentale di Eurojust ed Europol. Al centro dell’indagine, cinque individui ritenuti membri attivi del gruppo “NoName057”, individuati grazie al lavoro sinergico del CNAIPIC (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) e dei reparti della Polizia Postale di sei regioni italiane.

NoName057 non è un semplice gruppo di cybercriminali: è una macchina bellica digitale al servizio della propaganda filorussa, nata nel marzo 2022 all’indomani dell’invasione dell’Ucraina. Il loro obiettivo è sabotare l’infrastruttura informatica delle nazioni europee considerate ostili alla Russia, colpire trasporti, sanità, telecomunicazioni, servizi finanziari, paralizzare governi e istituzioni.

Attraverso canali Telegram criptati, in particolare il famigerato “DDosia Project”, il gruppo reclutava simpatizzanti e coordinava gli attacchi. I membri aderivano scaricando un software dedicato, contribuendo con la potenza di calcolo dei propri dispositivi a sovraccaricare i server di enti pubblici e privati tramite attacchi DDoS (Distributed Denial of Service).

Le indagini hanno smantellato la complessa rete tecnologica che faceva capo a server localizzati principalmente in Russia, con centinaia di nodi intermedi utilizzati per offuscare l’origine dei segnali. Più di 600 server sono stati sequestrati o disattivati. Non solo sono stati emessi cinque mandati di arresto internazionali nei confronti di cittadini russi, ma due di questi sono considerati i vertici operativi del collettivo.

L’accusa è gravissima: associazione con finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell’ordine democratico, ex art. 270-bis del codice penale italiano.

Cyberterrorismo e cybercriminalità: linee sottili, frontiere mobili


Il caso NoName057 evidenzia come la linea di demarcazione tra cybercriminalità e cyberterrorismo si sta progressivamente assottigliando.

In teoria, la distinzione esiste. I cybercriminali sono mossi dal profitto: furti di dati, truffe online, estorsioni ransomware. I cyberterroristi agiscono per motivazioni ideologiche o politiche: vogliono terrorizzare, destabilizzare, creare il caos per fini geopolitici o ideologici.

Nella realtà operativa, tuttavia, i confini sono sfumati. Gruppi nati con finalità economiche possono politicizzarsi, cavalcando tensioni internazionali, così come organizzazioni terroristiche possono ricorrere a tecniche tipiche della cybercriminalità – come il ransomware – per autofinanziarsi.

L’emergere del cyberwarfare, delle guerre ibride, della propaganda digitale alimentata da attori statali rende il quadro ancora più opaco. Non esistono più compartimenti stagni. L’hacker attivista, il criminale digitale e il terrorista online spesso si confondono, si sovrappongono, si scambiano strumenti e know-how.

Un ulteriore aspetto critico è che spesso risulta estremamente complesso stabilire se dietro un attacco vi sia la mano di un altro Stato. In questi casi si entra nel campo del cyberwarfare, non del terrorismo classico, e l’attribuzione diventa un’operazione molto difficile. Oltre alla digital forensic serve una sofisticata attività di intelligence, fatta di analisi incrociate, raccolta di fonti e monitoraggi strategici, senza la quale non è possibile distinguere tra l’azione di un gruppo terroristico e quella di attori statali o statalmente sponsorizzati.

A complicare ulteriormente il quadro vi è un’altra criticità operativa. Anche quando gli autori degli attacchi vengono identificati, le indagini internazionali si scontrano con la difficoltà di procedere a una loro estradizione e a un processo in presenza. Non di rado i cyberterroristi si trovano o si rifugiano in Paesi che rifiutano la cooperazione giudiziaria o addirittura li proteggono per ragioni geopolitiche, rendendo inefficaci i provvedimenti giudiziari emessi in ambito europeo o internazionale.

L’evoluzione del terrorismo nell’era digitale


Il cyberterrorismo non è che l’ultima evoluzione della minaccia terroristica tradizionale. Il tratto distintivo rispetto alla semplice criminalità informatica non è lo strumento utilizzato, ma il fine perseguito: panico, destabilizzazione politica, sovversione dell’ordine democratico.

La rivoluzione informatica ha offerto ai gruppi terroristici vantaggi enormi: possibilità di agire a distanza, mantenere l’anonimato, cancellare le tracce, coordinarsi su scala globale con costi minimi.

Nell’ecosistema hacker esistono categorie ben distinte:

  • hacktivisti politici, che agiscono per protesta contro governi o multinazionali;
  • terroristi informatici, che mettono le proprie competenze al servizio di ideologie radicali;
  • cybermercenari, spesso ex membri di servizi segreti o accademici, pronti a vendere le proprie competenze al miglior offerente, sia esso un gruppo criminale o un’organizzazione terroristica.

Non mancano gli esempi di propaganda online, canali criptati, newsgroup estremisti, vere e proprie piattaforme digitali dedicate al reclutamento e al finanziamento occulto. Internet consente ai gruppi terroristici di propagandare le proprie idee con costi irrisori, raggiungendo platee planetarie, e di bypassare i tradizionali sistemi di controllo investigativo.

Cyberterrorismo: il fronte normativo


La guerra al terrorismo informatico si combatte non solo sui server, ma anche nei tribunali. In Italia, la normativa si è evoluta per affrontare il nuovo scenario.

La legge n.547 del 1993 ha introdotto per la prima volta i reati informatici.

La legge 48 del 2008, che ha ratificato la Convenzione di Budapest sulla cyber criminalità, ha armonizzato il quadro normativo con le direttive europee.

  • La legge n.438 del 2001 ha rafforzato la disciplina contro il terrorismo internazionale, riformulando l’art. 270-bis c.p.
  • Ulteriori aggravanti sono state introdotte nel 2015 con la legge n.43, che punisce più severamente l’addestramento terroristico via internet e l’istigazione tramite strumenti telematici.

In particolare, l’art. 270-quinquies punisce chi diffonde tecniche di addestramento terroristico in rete, mentre l’art. 414 prevede pene più severe per l’apologia e l’istigazione se veicolate attraverso il web.

Una minaccia in continua mutazione


L’operazione “Eastwood” conferma che il cyberterrorismo non è un fenomeno marginale, ma una minaccia concreta e in espansione. Non bastano più firewall e antivirus. Serve una risposta sistemica, che integri tecnologia, intelligence, cooperazione internazionale e un robusto impianto giuridico.

La guerra informatica si combatte in silenzio, tra linee di codice e server anonimi, ma ha effetti devastanti sul mondo reale. E quando a colpire non sono solo criminali, ma organizzazioni motivate da obiettivi politici e geopolitici, il rischio diventa sistemico.

Nel cyberspazio, il terrorismo ha trovato un nuovo campo di battaglia. E il primo passo per contrastarlo è riconoscerne le forme, comprenderne le logiche, rafforzare gli strumenti giuridici e investigativi.

L'articolo Dentro l’Operazione “Eastwood”: tra le ombre del cyberterrorismo e la propaganda proviene da il blog della sicurezza informatica.




La quiete senza la tempesta


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articolo21.org/2025/07/la-quie…
La relazione annuale svoltasi nella mattinata di ieri alla sala Koch del Senato dal presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Giacomo Lasorella di per sé non fa una piega. O, meglio, una piega la fa nel passaggio sul copyright, che evoca una difficoltà a incidere



Phishing-as-a-Service (PhaaS): ora si integra con l’AI


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Il fenomeno non è nuovo, ma la crescente diffusione di kit pronti all’uso, l’integrazione con strumenti di intelligenza artificiale e l’organizzazione strutturata delle piattaforme PhaaS ne stanno aumentando drasticamente l’efficacia e la diffusione
L'articolo Phishing-as-a-Service (PhaaS): ora



Affermare che sia un viscido, è offendere i serpenti. E comunque ha buona compagnia nell'emiciclo...
imolaoggi.it/2025/07/16/armi-a…


Aiuti a Kyiv, ecco perché l’Italia non acquisterà le armi americane. Parla Nones (Iai)

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Negli ultimi mesi Donald Trump ha più volte dichiarato che avrebbe potuto sospendere la fornitura di armamenti all’Ucraina. Ora, invece, ha dato il via libera all’invio di nuove batterie di missili Patriot, il cui costo sarà però coperto dagli Alleati europei. L’Italia, a tal riguardo, ha già



Neuroprivacy, la sfida delle interfacce neurali: come integrarla con il GDPR


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Aziende come Neuralink, Synchron e Precision Neuroscience stanno testando soluzioni rivoluzionarie per persone affette da disabilità motorie o disturbi neurologici. Ma ciò solleva interrogativi cruciali sui neuro dati raccolti e su



E i francesi, si svegliano adesso? O faceva comodo essere spalleggiati dagli Usa fino a ieri?
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Come la Cina ha conquistato l’auto elettrica


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Più che un processo di transizione industriale, lo sviluppo della mobilità elettrica rappresenta la nascita di una nuova industria. Che la Repubblica popolare domina sia dal lato dell’offerta che da quello della domanda. Ma la partita è ancora aperta.
L'articolo Come la Cina ha conquistato l’auto elettrica proviene da Guerre di



Finalmente si vedono Paesi con "le palle", come Dio comanda, altro che i fanfaroni ue, Usa e di Palazzo Chigi.

lindipendente.online/2025/07/1…



Finalmente si vedono Paesi con "le palle", come Dio comanda, altro che i fanfaroni ue, Usa e di Palazzo Chigi.
lindipendente.online/2025/07/1…



Ci penseranno i suoi amici a stelle e strisce a proteggerlo. Il CPI come l'Onu, serve solo "a comodo" per questa gentaglia che fanno il bello e cattivo tempo nel mondo.

lindipendente.online/2025/07/1…



Son contento delle belle energie che si stanno aggregando attorno a questo nuovo progetto, ossia la prima edizione del Velletri Buskers Festival, del quale posto ora una locandina, che ho realizzato personalmente con tanto amore, e anche con l'aiuto dell'interferenza artigianale, la quale mi ha permesso, con una di quelle che chiamo "foto dal futuro", di rendere bene l'idea della magia che vogliamo creare sulle pittoresche vie del centro storico e tutto intorno alla Torre Del Trivio, uno dei simboli più caratteristici di questa antica città. L'altro giorno ho fatto anche un sopralluogo tecnico tra i vicoli di Velletri, ebbene, non ho trovato neanche un centimetro quadro di terreno che non fosse in sanpietrino e in leggera pendenza, che come tutti sanno è proprio il tipo di terreno preferito dai circensi (🤣), perché gli pone sfide sempre diverse e non li fa annoiare mai. Del resto che vuoi fare, la cittadina è arroccata su un promontorio collinare a più di quattrocento metri sul livello mare. E infatti si sta una favola, tira proprio una bella arietta, il tipico posto dove vorresti stare alle 19.00 a fare l'aperitivo mentre a Roma si fa la schiuma fortissimo. Quindi insomma, save the date: 19 Luglio, prima edizione del Velletri Buskers Festival, e chi non viene fa la schiuma, fortissimo 🙌😅

#Valletri #Buskers #festival #eventi #roma #lazio

in reply to Zughy

Re: Son contento delle belle energie che si stanno aggregando attorno a questo nuovo progetto, ossia la prima edizione del Velletri Buskers Festival, del quale posto ora una locandina, che ho realizzato personalmente con tanto amore, e anche con l'aiuto d
@Zughy quanto mi piacerebbe ce ne fosse di più, per poter abbandonare i social commerciali 👍😋 Comunque ecco come è andata:
youtube.com/shorts/dBnQQZ9NQA8

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