DNA from the teeth of French soldiers that died in the disastrous 1812 retreat from Moscow revealed previously unidentified pathogens.#TheAbstract
Potenza da supercalcolo in un frigo: ecco la rivoluzione BIE-1
Il 24 ottobre, nella zona di cooperazione approfondita Guangdong-Macao di Hengqin, è stato ufficialmente presentato il primo sistema di calcolo intelligente ispirato al cervello umano: il “BI Explorer BIE-1″.
Zhang Xu, direttore del Guangdong Institute of Intelligent Science and Technology e accademico dell’Accademia cinese delle scienze, ha descritto il progetto come una svolta significativa. Secondo Zhang, il BIE-1 amplia le modalità di distribuzione del supercalcolo, fornendo le basi tecnologiche per un futuro sistema di potenza di calcolo più sostenibile, flessibile e accessibile.
Un supercomputer nel formato di un piccolo frigorifero
Durante l’evento di lancio, Nie Lei, direttore generale di Zhuhai Hengqin Neogene Intelligent Technology Co., Ltd. e responsabile del Laboratorio congiunto di sistemi di calcolo intelligenti dell’istituto, ha illustrato le caratteristiche del dispositivo: “Abbiamo realizzato l’obiettivo di racchiudere la potenza di un supercomputer nelle dimensioni di un piccolo frigorifero”.
Il progetto è frutto della collaborazione tra due aziende incubate dal Guangdong Institute of Intelligent Science and Technology: Zhuhai Hengqin Neogene Intelligent Technology Co., Ltd. e Suiren (Zhuhai) Medical Technology Co., Ltd.
Il BIE-1 integra 1.152 core di CPU, 4,8 terabyte di memoria DDR5 e 204 terabyte di spazio di archiviazione, mantenendo il consumo energetico a un decimo di quello dei supercomputer convenzionali. Inoltre, il livello di rumorosità rimane sotto i 45 decibel, mentre la temperatura operativa non supera i 70°C anche a pieno carico.
Nie Lei ha paragonato il sistema a una biblioteca domestica in grado di contenere le capacità di una grande biblioteca, ma con bassi consumi e totale silenziosità.
Un algoritmo ispirato al cervello umano
Il cuore tecnologico del BIE-1 è il suo algoritmo di rete neurale intuitiva (INN), una struttura di apprendimento unificata che integra calcolo simbolico e logico a tre valori. Secondo Cai Jiang, presidente di Suiren (Zhuhai) Medical Technology e direttore del Laboratorio Congiunto di Sistemi di Interfaccia Cervello-Computer Multimodali, questa tecnologia consente al sistema di eseguire addestramenti e ragionamenti complessi con efficienza elevata.
Cai ha evidenziato come, a differenza dell’intelligenza artificiale tradizionale, spesso paragonata a una “scatola nera”, l’INN permette al sistema di fornire non solo risposte, ma anche le motivazioni alla base delle decisioni prese. Questa caratteristica consente al BIE-1 di apprendere con una quantità ridotta di dati, di aggiornare le proprie conoscenze senza dimenticare quelle precedenti e di gestire simultaneamente testo, immagini e suoni.
Dalla potenza dei supercomputer all’accessibilità diffusa
Grazie alla combinazione di architettura hardware avanzata e algoritmi di nuova generazione, il BIE-1 offre prestazioni di alto livello. Nie Lei ha riferito che il sistema è in grado di completare l’addestramento di decine di miliardi di token in 30 ore su una singola CPU, raggiungendo una velocità di 100.000 token al secondo in training e 500.000 in inferenza, valori comparabili a quelli di cluster GPU di fascia alta.
L’efficienza del BIE-1 permette una riduzione dei costi hardware di circa il 50% e un taglio dei consumi energetici fino al 90%, migliorando al contempo la precisione su diversi dataset professionali. Questo, ha spiegato Nie, rappresenta un passo avanti verso la democratizzazione della potenza di calcolo.
Cai Jiang ha aggiunto che il BIE-1 non è solo una macchina ad alte prestazioni, ma anche una piattaforma intelligente capace di adattarsi alle esigenze degli utenti in contesti diversi: dall’assistenza sanitaria all’analisi aziendale, fino al supporto medico o lavorativo. “A casa può essere un assistente per la salute, in ufficio un collaboratore digitale, in ospedale un supporto per i medici nella diagnosi”, ha affermato.
Zhang Xu ha concluso sottolineando il valore rivoluzionario del progetto: “Per anni, la potenza di calcolo basata sull’intelligenza artificiale è dipesa da grandi centri di supercalcolo, costosi e ad alto consumo energetico. Ora, con un dispositivo grande quanto un frigorifero, aziende e privati possono disporre di una simile potenza direttamente sotto la scrivania. Il BIE-1 segna una nuova era del calcolo intelligente”.
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Bloccato in casa dal solito colpo della strega, guardo Netflix bevendo un Earl Grey e mangiando una fettina di panettone.
Alla fine è vita pure questa... 🤩
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Identifying Fake Small-Signal Transistors
It’s rather amazing how many electronic components you can buy right now are not quite the genuine parts that they are sold as. Outside of dedicated platforms like Mouser, Digikey and LCSC you pretty much enter a Wild West of unverifiable claims and questionable authenticity. When it comes to sites like eBay and AliExpress, [hjf] would go so far as to state that any of the power transistors available for sale on these sites are 100% fake. But even small-signal transistors are subject to fakes, as proven in a comparison.
Found within the comparison are a Mouser-sourced BC546C, as well as a BC547C, SN3904 and PN2222A. These latter three all sourced from ‘auction sites’. As a base level test all transistors are put in a generic component tester, which identifies all of them correctly as NPN transistors, but the ‘BC547C’ and ‘PN2222A’ fail the test for having a much too low hFE. According to the generic tester at least, but it’s one red flag, along with the pin-out for the ‘BC547C’ showing up as being inverted from the genuine part.
Next is a pass through the HP4145B curve tracer, which confirms the fake BC547C findings, including the abysmal hFE. For the PN2222A the hFE is within spec according to the curve tracer, defying the component tester’s failing grade.
What these results make clear is that these cheap component testers are not a realistic ‘fake’ tester. It also shows that some of the fake transistors you find on $auction_site are clearly fake, while others are much harder to pin down. The PN2222A and 2N3904 used here almost pass the sniff test, but have that distinct off-genuine feeling, while the fake BC547C didn’t even bother to get its pinout right.
As always, caveat emptor. These cheapo transistors can be a nice source for some tinkering, just be aware of possibly wasting hours debugging an issue caused by an off-nominal parameter in a fake part.
KW 43: Die Woche, in der wir uns über das Scheitern einer Verordnung gefreut haben.
Livorno, Halloween e la “crociata” del don: «Non festeggiatelo, è maligno». E boicotta il fornaio
Placido, parroco del Duomo, lancia il “vade retro” contro la festa di mostri e zombie: «Semmai travestitevi da santi»di Franco Marianelli (Il Tirreno)
Quei preti così superstiziosi screditano ulteriormente la chiesa per cui lavorano.
RFanciola reshared this.
Il prossimo EU Chips Act può fare un po’ meno schifo?
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Come evitare altri fallimenti delle politiche industriali in Europa? L'analisi di Alessandro Aresu
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Teaching Math with 3D Printers
We’ve often thought that 3D printers make excellent school projects. No matter what a student’s interests are: art, software, electronics, robotics, chemistry, or physics, there’s something for everyone. A recent blog post from [Prusa Research] shows how Johannes Kepler University is using 3D printing to teach math. You can see a video with Professor [Zsolt Lavicza] explaining their vision below.
Instead of relying on abstract 3D shapes projected on a 2D screen, GeoGebra, educational math software, creates shapes that you can produce on a 3D printer. Students can physically handle and observe these shapes in the real world instead of on a flat screen.
One example of how the 3D printer finds use in a math class is producing “Genius Square,” a multilevel tic-tac-toe game. You can find the model for that and other designs used in the classes, on Printables. Some prints are like puzzles where students assemble shapes from pieces.
Putting 3D printers in school isn’t a new idea, of course. However, machines have become much simpler to use in recent years, so maybe the time is now. If you can’t find money for printers in school, you can always teach robotics using some low-tech methods.
youtube.com/embed/Gem1S3Fk_LM?…
Blackout internet di 3 giorni a Caponago: una volpe ha morso e distrutto la fibra ottica
Per tre giorni consecutivi, dal 19 al 22 ottobre, il Comune di Caponago è rimasto isolato dal web a causa di un insolito incidente: una volpe è finita in un pozzetto della rete telefonica, danneggiando la fibra ottica e provocando un blackout totale della connessione.
Tre giorni senza internet
Dalla serata di domenica 19 ottobre, come riportano i colleghi di primamonza, i cittadini di Caponago hanno iniziato a segnalare gravi problemi di connessione. I modem domestici e aziendali avevano smesso di funzionare e persino le reti mobili risultavano fortemente rallentate. L’interruzione ha coinvolto anche gli uffici della pubblica amministrazione, causando disagi diffusi.
Solo mercoledì 22 ottobre, dopo giorni di segnalazioni e verifiche tecniche, la situazione è tornata gradualmente alla normalità. Ma la causa del guasto è stata resa nota soltanto due giorni dopo.
La scoperta del Comune
Nella mattinata di venerdì 24 ottobre, il Comune di Caponago ha diffuso un comunicato che ha chiarito l’origine dell’interruzione:
“Ecco cosa è successo è “sparito” il coperchio di un pozzetto della linea telefonica ed è caduta dentro una volpe la quale, non riuscendo ad uscire, a partire da domenica sera ha iniziato a sbranare il cavo della fibra ottica da cui passano i dati praticamente di tutti gli operatori di linea fissa. Tirata fuori la volpe, viva, sono state effettuate le operazioni di sanificazione dell’ambiente e la riparazione della linea”.
L’animale, fortunatamente ancora vivo, è stato recuperato dai Vigili del Fuoco di Gorgonzola, come riporta, primalamartesana.
L’intervento di salvataggio, avvenuto in un pozzetto situato nel territorio comunale di Pessano con Bornago, si è concluso con la messa in sicurezza dell’area, la sanificazione e la riparazione della linea danneggiata.
Le reazioni dell’amministrazione comunale
L’amministrazione, guidata dal sindaco Mauro Pollastri, ha espresso preoccupazione per le conseguenze dell’episodio.
Il Comune ha precisato che l’infrastruttura danneggiata è di proprietà privata e non rientra nella diretta gestione dell’ente, ma ha comunque annunciato la volontà di collaborare con i soggetti competenti, pubblici e privati, per accertare le responsabilità e prevenire futuri episodi simili.
“Quanto accaduto questa settimana è stato qualcosa che ha creato dei problemi ai cittadini, alle imprese del territorio e agli uffici comunali stessi.
Possono accadere dei guasti ma non è tollerabile un’interruzione così prolungata del servizio visto che ormai attraverso le linee telefoniche vengono eseguite operazioni importanti e critiche. L’infrastruttura è privata, quindi la gestione non è di diretta competenza della Pubblica Amministrazione, ma l’importanza di tale mezzo di comunicazione richiede che anche il Pubblico abbia competenza in materia.
Il Comune sta lavorando in collaborazione con i soggetti coinvolti (pubblici e privati) affinché si possa fare luce su quanto accaduto, si possano verificare le responsabilità e soprattutto evitare che si ripetano situazioni del genere in futuro. Gli interrogativi sono molti, ad esempio per quale motivo non sono stati informati gli uffici comunali di fronte ad un evento di questo tipo? E’ evidente che qualcosa non ha funzionato e che occorrerà mettere mano alle procedure”.
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RCE critica in Microsoft WSUS sfruttata attivamente. CISA avverte: rischio imminente
Un’allerta globale è stata lanciata dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti, riguardante lo sfruttamento attivo di una falla critica di esecuzione di codice remoto (RCE) nel servizio di aggiornamento dei server Windows (WSUS) di Microsoft, rivolta a tutte le organizzazioni mondiali.
La vulnerabilità, catalogata come CVE-2025-59287, presenta un punteggio CVSS pari a 9,8, permettendo a malintenzionati senza autenticazione di eseguire codice a con diritti di amministratore all’interno di una rete, minacciando così le organizzazioni.
La falla di sicurezza, originata dalla deserializzazione all’interno di WSUS, ha subito una parziale correzione mediante la patch mensile Microsoft di ottobre, tuttavia si è reso necessario un aggiornamento straordinario pubblicato il 23 ottobre 2025, a causa dell’insufficienza della soluzione iniziale.
Microsoft e CISA esortano a un intervento urgente per contrastare la minaccia. Per iniziare, occorre individuare i server suscettibili a rischio eseguendo una scansione per rilevare quelli con il ruolo WSUS attivo e con le porte 8530/8531 aperte. Applicare immediatamente la patch out-of-band del 23 ottobre , quindi riavviare per garantire la mitigazione completa. Ritardare questa operazione potrebbe esporre le reti a RCE non autenticate.
Per coloro che non possono applicare subito la patch, le soluzioni temporanee includono la disabilitazione del ruolo WSUS o il blocco del traffico in ingresso verso le porte interessate sul firewall host; queste azioni non devono essere annullate finché non viene installato l’aggiornamento.
Pochi giorni prima, il ricercatore Batuhan Er di HawkTrace aveva rilasciato exploit proof-of-concept (PoC) che hanno velocizzato l’attività malevola, permettendo agli attaccanti di bersagliare i server WSUS in esecuzione con un account SYSTEM.
La società di sicurezza olandese Eye Security ha identificato i primi tentativi di sfruttamento della vulnerabilità alle 06:55 UTC del 24 ottobre 2025, mediante un payload .NET codificato in Base64.
Tale payload è stato progettato per superare i sistemi di registrazione attraverso l’esecuzione di comandi veicolati da un’intestazione di richiesta personalizzata denominata “aaaa”. La minaccia, secondo quanto riportato dalle aziende specializzate in sicurezza, sta aumentando rapidamente, con segnalazioni di attacchi reali già a partire dal 24 ottobre 2025.
La CISA, inoltre, ha incluso il CVE-2025-59287 nel suo catalogo delle vulnerabilità sfruttate (KEV), impone alle agenzie federali di risolvere la vulnerabilità entro il 14 novembre 2025, data che evidenzia la facile sfruttabilità e la scarsa complessità dell’exploit, il quale non necessita di interazione o autenticazione utente.
Le aziende che utilizzano WSUS per la gestione centralizzata degli aggiornamenti sono esposte a notevoli rischi, in quanto una violazione efficace potrebbe permettere agli aggressori di diffondere aggiornamenti dannosi su tutti i dispositivi collegati.
La vulnerabilità sfrutta un meccanismo di serializzazione legacy nell’endpoint GetCookie(), in cui gli oggetti AuthorizationCookie crittografati vengono decrittografati tramite AES-128-CBC e deserializzati tramite BinaryFormatter senza convalida del tipo, aprendo la porta al controllo completo del sistema.
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Google DeepMind lancia Gemini Robotics-ER1.5 per la robotica avanzata
Il 25 settembre 2025, Google DeepMind ha rilasciato Gemini Robotics-ER 1.5, un modello progettato per l’uso in robotica. Questa è la prima versione del sistema di ragionamento disponibile al pubblico per gli sviluppatori.
Il modello funziona come un “cervello di alto livello” per il robot: comprende comandi in linguaggio naturale, pianifica azioni multi-fase e organizza complesse catene comportamentali.
Combina la percezione visuo-spaziale, la valutazione dei progressi e la capacità di accedere a strumenti di terze parti, tra cui Google Search, l’API del robot o i modelli VLA (visione-linguaggio-azione).
È possibile iniziare a lavorare con il sistema fin da subito tramite Google AI Studio e l’API Gemini. Un rapporto tecnico con i risultati dettagliati dei test è stato pubblicato anche sul blog.
Una delle innovazioni chiave è la capacità di eseguire ragionamenti spaziali rapidi e accurati con bassa latenza. Gemini Robotics-ER 1.5 è in grado di determinare le coordinate degli oggetti in base alle loro dimensioni, peso e proprietà e di utilizzare questi dati per manipolazioni precise.
Il modello è in grado di riconoscere attività complesse come “ripulire un desktop utilizzando l’esempio nella foto” o “smistare i rifiuti secondo le normative locali”, consultando al contempo fonti online per ulteriori informazioni. Per eseguire questi scenari, viene utilizzata la pianificazione spazio-temporale e la verifica del successo.
Gli sviluppatori evidenziano una funzionalità chiamata “budget di pensiero” che consente loro di gestire l’equilibrio tra velocità di risposta e accuratezza del ragionamento. Per le operazioni semplici, possono ottenere una risposta rapida, mentre per i problemi multi-step, il modello impiegherà più tempo a “pensare”.
Grande attenzione è stata dedicata alla sicurezza. Gemini Robotics-ER 1.5 riconosce meglio le attività che violano i limiti fisici del robot, come il superamento della sua capacità di carico. Sono inoltre integrati filtri per impedire la generazione di piani pericolosi o dannosi. La valutazione è stata condotta, tra le altre cose, utilizzando il benchmark ASIMOV.
Gli sviluppatori sottolineano che le funzionalità di sicurezza integrate devono essere integrate da metodi ingegneristici tradizionali: sistemi di arresto di emergenza, prevenzione delle collisioni e analisi dei rischi.
In pratica, il modello dimostra la comprensione delle sequenze d’azione. Negli esperimenti, ha descritto il funzionamento di due bracci robotici che trasferiscono oggetti in contenitori, con tempistiche precise.
In altri esempi, Gemini Robotics-ER 1.5 ha pianificato il processo di preparazione del caffè: determinando dove posizionare la tazza e la capsula e tracciando la traiettoria per la chiusura del coperchio della macchina da caffè.
Gli sviluppatori possono controllare la profondità del ragionamento tramite parametri API, utilizzare i notebook Colab già pronti e collegare l’SDK Python per l’integrazione nei propri progetti.
Gemini Robotics-ER 1.5 si posiziona come componente fondamentale per la realizzazione di futuri sistemi robotici in cui l’intelligenza artificiale combinerà percezione, pianificazione e azione fisica.
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Anche le Ong cedono alla pornografia della povertà generata dall’IA
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Immagini che ritraggono le persone più vulnerabili e povere vengono utilizzate nelle campagne sui social media del settore, spinte da preoccupazioni relative al consenso e ai costi. L'articolo del
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@Elena Brescacin se solo sapessi come sono i bilanci di molte di queste associazioni, con il dettaglio dei costi del personale e in particolare il rapporto tra costi del personale, numero di dipendenti e rapporto tra dirigenti&quadri e dipendenti, inizieresti a dare di matto... Altro che di estrema destra... Ti incazzeresti così tanto che potresti doppiare Sgarbi quando sbrocca male🤣
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Avevo paura a esprimermi così, perché più volte quando ho posto dei dubbi sulle organizzazioni non governative e la loro gestione economica, mi son sentita dire le peggio cose. SPOILER: io non vorrei chiudere nessuno. Vorrei solo si gestissero meglio.
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Nuova campagna di attacchi informatici del gruppo BO Team
All’inizio di settembre 2025, gli esperti di Kaspersky Lab hanno scoperto una nuova campagna del gruppo BO Team, rivolta a organizzazioni russe operanti in vari settori. Gli hacktivisti hanno aggiornato il loro toolkit, prendendo di mira le aziende con una nuova versione della backdoor BrockenDoor.
Il gruppo di hacktivisti BO Team (noto anche come Black Owl, Lifting Zmiy e Hoody Hyena) ha fatto la sua prima apparizione all’inizio del 2024 tramite un canale Telegram.
Prende di mira principalmente l’infrastruttura IT delle vittime e, in alcuni casi, crittografa i dati e commette estorsioni. I ricercatori avvertono che si tratta di una minaccia seria, volta sia a infliggere il massimo danno all’organizzazione attaccata sia a ottenere un guadagno finanziario. I principali obiettivi degli aggressori includono il settore pubblico e le grandi aziende.
Per accedere ai sistemi delle vittime, gli aggressori inviano e-mail di spear-phishing contenenti archivi dannosi. Il contenuto di queste e-mail sembra essere personalizzato per ogni specifico attacco.
Ad esempio, un’e-mail sosteneva di aver rilevato prove di abuso di una polizza assicurativa sanitaria volontaria. L’archivio allegato conteneva un file eseguibile camuffato da documento PDF. L’estensione effettiva del file è .exe e gli aggressori l’hanno intenzionalmente separata dal nome del file con numerosi spazi per nascondere la sostituzione. L’archivio era protetto da password, fornita nel corpo dell’e-mail.
Se la vittima apre il file, viene visualizzato un documento escamotage: un falso rapporto di un’“indagine ufficiale”. A differenza delle campagne precedenti, il file dannoso non verrà eseguito a meno che sul sistema non sia installato il layout di tastiera russo. Ciò significa che gli attacchi sono rivolti solo agli utenti di lingua russa.
Gli analisti scrivono che il codice core della versione aggiornata della backdoor BrockenDoor è stato completamente riscritto in C#, semplificando il processo di programmazione per gli aggressori. Inoltre, sono disponibili numerosi obfuscator e packer per C# in grado di nascondere payload dannosi. Inoltre, i nomi completi dei comandi sono ora abbreviati a due o tre caratteri, complicando l’analisi. Ad esempio, il comando set_poll_interval ora si chiama spi e run_program ora si chiama rp.
Nel complesso, la funzionalità della backdoor non è cambiata in modo significativo. BrockenDoor contatta il server degli aggressori e invia diverse informazioni (nome utente e nome del computer, versione del sistema operativo e un elenco dei file presenti sul desktop). Se gli aggressori ritengono questi dati interessanti, la backdoor riceve comandi per sviluppare ulteriormente l’attacco.
Il rapporto rileva inoltre che la nuova campagna ha utilizzato BrockenDoor per installare una versione aggiornata di un’altra backdoor, ZeronetKit, scritta in Go, utilizzata anche da BO Team.
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AVKiller + HeartCrypt: la combo che apre la porta ai ransomware
Sul mercato dei criminali informatici è apparso uno strumento che è rapidamente diventato un’arma di produzione di massa per decine di gruppi. Si tratta di HeartCrypt, un servizio di packaging di malware che si maschera da applicazione legittima.
I ricercatori di Sophos ne hanno monitorato l’attività e hanno scoperto che gli aggressori utilizzano questo meccanismo per distribuire stealer, trojan RAT e persino utility di disattivazione delle soluzioni di sicurezza, il tutto utilizzando le stesse tecniche di ingegneria sociale e sostituzione del codice.
Gli esperti hanno raccolto migliaia di campioni e scoperto quasi un migliaio di server di comando e controllo, oltre duecento falsi fornitori e campagne in diversi continenti. In base alla natura delle loro azioni, i ricercatori hanno collegato la maggior parte degli incidenti a questa operazione. In superficie, tutto assomiglia a un incidente familiare – email contraffatte, archivi di password, storage su Google Drive e Dropbox – ma dietro le sembianze di applicazioni ordinarie si nasconde un complesso meccanismo per l’impianto e l’esecuzione di moduli dannosi.
La tecnica è semplice ed efficace. Il codice indipendente dalla posizione viene iniettato in file EXE e DLL legittimi, ed eseguito direttamente dalla sezione .text; i file con un’intestazione BMP vengono aggiunti alle risorse, seguiti da un payload crittografato. La crittografia viene implementata tramite XOR con una chiave ASCII fissa, spesso ripetuta nella “coda” della risorsa.
Il codice primario implementa il secondo livello, bypassando gli analizzatori con un elevato numero di salti e byte inutili, verifica l’ambiente per importazioni fittizie e funzioni tipiche degli emulatori e, in condizioni normali, ripristina ed esegue il payload utilizzando le API standard: CreateProcessW, VirtualAlloc, GetThreadContext, NtCreateThreadEx e CreateRemoteThread. Per maggiore robustezza, il file viene copiato in una posizione “silenziosa” sul disco, gonfiato con zeri fino a centinaia di megabyte e aggiunto all’avvio.
Le campagne dimostrano le tipiche tecniche di ingegneria sociale. In Italia, email di violazione del copyright sono state inviate a Dropbox tramite l’abbreviatore t.ly; gli archivi contenevano un lettore PDF e una DLL contraffatta, dando origine a una variante di Lumma Stealer con un attacco C2 sui domini .sbs e .cyou. In Colombia, file ZIP dannosi su Google Drive erano protetti da password e il codice specificato “7771” è stato utilizzato per decomprimerli, dopodiché è stato installato AsyncRAT; in altri casi, “PDF” si è rivelato essere un’ancora LNK, ha avviato PowerShell e installato Rhadamanthys. I nomi dei file sono deliberatamente localizzati, dalle notifiche in spagnolo ai tag in francese e coreano, per aumentare le possibilità che il destinatario li apra.
Di particolare preoccupazione è la presenza di uno strumento di sicurezza chiamato AVKiller tra i payload. È stato rilevato insieme ad operazioni ransomware : in un caso, un modulo dannoso contenente HeartCrypt ha scaricato AVKiller, protetto da VMProtect e dotato di un driver con una firma compromessa; in un altro caso, sono stati osservati segni di cooperazione tra diversi gruppi, rendendo la situazione ancora più pericolosa per chi si trovava nelle vicinanze delle vittime. La portata e la diversità dei payload indicano che HeartCrypt non è isolato nell’ecosistema, ma la sua disponibilità e facilità di configurazione lo rendono uno strumento affidabile per gli aggressori.
I risultati principali sono semplici: il packer maschera il codice dannoso come programmi familiari, utilizza una crittografia semplice ma potente , sfrutta la fiducia nell’archiviazione cloud e negli accorciatori di URL, e i payload finali spaziano da stealer standard a utility di disabilitazione della sicurezza, aumentando significativamente il rischio di una successiva campagna di crittografia. I sistemi di sicurezza possono solo monitorare gli indicatori di compromissione delle risorse e i siti di iniezione, monitorare risorse APK/PE insolite e bloccare transizioni sospette ai collegamenti cloud.
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La Cina e l’intelligenza artificiale: inizia una nuova era di integrazione tra uomo e macchina
Ad agosto 2025, il Consiglio di Stato della Cina ha diffuso i “Pareri sull’approfondimento dell’attuazione del piano d’azione ‘Intelligenza Artificiale Plus'”, con l’obiettivo di accelerare la costruzione di una nuova economia intelligente e di una società basata sulla collaborazione tra uomo e macchina, l’integrazione tra settori e la co-creazione condivisa.
Il programma “Intelligenza Artificiale+“, promosso a livello nazionale, rappresenta una delle linee guida centrali dello sviluppo tecnologico cinese. Non è più un concetto astratto: l’IA è ormai integrata nella vita quotidiana, trasformando ambiti chiave come la sanità, la finanza e l’educazione, e affermandosi come un vero “partner intelligente” per migliorare il benessere e la qualità della vita della popolazione.
Durante la World Intelligent Industry Expo 2025, tenutasi a Chongqing il 6 settembre 2025, un robot domestico ha stretto la mano ai visitatori, simbolo dell’evoluzione della robotica civile cinese.
Pochi mesi prima, il 17 luglio 2025, alla China International Supply Chain Promotion Expo di Pechino, un dipendente con disabilità della mano destra della Zhejiang Qiangnao Technology Co., Ltd. ha presentato la mano bionica intelligente BrainCo, esempio concreto dell’integrazione tra IA e assistenza personale.
Nel campo medico-sanitario, la Cina sta sperimentando una profonda trasformazione digitale.
Secondo Ni Yuan, Direttore Generale del Medical AI Product Team di Ping An Technology, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando i flussi di lavoro negli ospedali cinesi: “In passato i pazienti erano passivi nel percorso di cura, oggi l’IA consente un’assistenza proattiva e personalizzata”. Grazie all’analisi di dati clinici in tempo reale, i medici possono operare in team multidisciplinari e fornire diagnosi più precise, trattamenti più tempestivi e una qualità di cura complessivamente più elevata.
Il 15 settembre 2025, presso Changsha Zhigu, nel nuovo distretto di Xiangjiang (provincia di Hunan), i visitatori hanno potuto utilizzare un robot diagnostico a ultrasuoni per eseguire ecografie al collo, dimostrando come l’IA si stia radicando anche nella medicina di base.
Parallelamente, anche il settore finanziario cinese è al centro della trasformazione “AI+”.
Zhou Wei, Direttore Generale del Dipartimento Transaction and Asset Risk Management del Credit Card Center della China Merchants Bank, ha spiegato che l’IA è ormai una “custode digitale” del risparmio dei cittadini. I nuovi sistemi di assistenza clienti basati su IA sono in grado di riconoscere le intenzioni degli utenti, fornire risposte precise e garantire la protezione continua dei fondi, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. In prospettiva, gli istituti di credito in Cina si muoveranno verso modelli di “partnership intelligente”, offrendo servizi sempre più personalizzati e sicuri.
Secondo Wang Zikai, ingegnere capo dello Shanghai Institute of Artificial Intelligence, l’approccio “AI+” sta inaugurando una nuova era tecnologica: capacità di generalizzazione, interfacce interattive e ambienti di sviluppo integrati stanno determinando una trasformazione di portata storica.
Il 14 ottobre 2025, presso lo Yiwu Global Digital Trade Center, due commercianti stranieri hanno sperimentato un pannello interattivo di traduzione in tempo reale basato su intelligenza artificiale, dimostrando come la Cina stia puntando anche sull’internazionalizzazione delle proprie tecnologie AI.
Grazie alle politiche governative, al sostegno industriale e alla ricerca tecnologica, la Cina sta accelerando il passaggio dell’intelligenza artificiale da semplice strumento operativo a partner strategico. La nuova sinergia uomo-macchina e l’integrazione tra settori promettono di costruire una società più sicura, salutare e connessa.
Anche il sistema educativo cinese sta vivendo un cambiamento profondo.
Il 23 ottobre 2025, durante la China Computer Conference 2025, Liu Zhiyuan, Professore Associato di Informatica presso l’Università di Tsinghua, ha presentato le sue ricerche sul ruolo dell’intelligenza artificiale nell’apprendimento. Secondo Liu, l’IA sta ridefinendo la relazione tra insegnamento e apprendimento, aprendo la strada a modelli formativi personalizzati e senza confini.
Il docente ha evidenziato che l’istruzione tradizionale cinese affronta il dilemma tra scala e personalizzazione: le grandi aule garantiscono trasmissione di conoscenze sistematica, ma rischiano di perdere l’approccio individuale.
Per superare questo limite, Liu ha introdotto innovazioni didattiche nei corsi “Fondamenti di programmazione orientata agli oggetti” e “Scrittura e comunicazione”, combinando struttura e creatività per migliorare la partecipazione degli studenti.
Il suo team ha inoltre sviluppato la piattaforma intelligente “MAIC”, dove insegnanti, assistenti e studenti virtuali basati su IA collaborano in un ambiente educativo interattivo, dando vita al concetto di “insegnare l’intelligenza artificiale con l’intelligenza artificiale”.
Parallelamente, l’Università di Tsinghua ha lanciato l’assistente intelligente “Qing Xiaoda”, che integra migliaia di risorse accademiche del campus e accompagna gli studenti lungo tutto il percorso universitario. Attraverso la Piattaforma Intelligente e il Concorso per l’Innovazione, docenti e studenti lavorano insieme per sviluppare nuove entità intelligenti in grado di rispondere a bisogni educativi differenziati, costruendo un ecosistema accademico sempre più avanzato.
Secondo Liu Zhiyuan, la profonda integrazione tra IA e istruzione in Cina offre enormi opportunità di trasformazione: l’intelligenza artificiale non solo migliora la qualità dello sviluppo dei talenti, ma contribuisce anche a consolidare un sistema educativo orientato al futuro, rafforzando la strategia nazionale cinese di crescita attraverso la conoscenza.
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Perché Chat Control dell’Ue è una proposta pericolosa
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La proposta europea Chat Control punta a combattere abusi e adescamento di minori online attraverso la scansione automatica dei contenuti, anche cifrati, ma suscita forti preoccupazioni per il rischio di sorveglianza di massa.
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#Ucraina, la diplomazia è un miraggio
Ucraina, la diplomazia è un miraggio
Le diplomazie americana ed europea continuano a girare a vuoto attorno al problema della pace in Ucraina, insistendo su proposte inaccettabili che rischiano di provocare l’effetto contrario a quello ufficialmente desiderato: una soluzione definitiva …www.altrenotizie.org
Avoid Missed Connections with The Connectorbook’s Web Tool
Connectors are wonderful and terrible things. Wonderful, in that splicing wires every time you need to disassemble something is really, really annoying. Terrible in that it can be just such an incredible pain-in-the-assets to find the right one if you’re stuck with just a male or a female for some unfortunate reason. We’ve all been there, and all spent time growing increasingly frustrated pouring over the DigiKey catalog (or its local equivalent) trying to figure out what the heck we were dealing with. That’s why [Davide Andrea]’s The Connectorbook exists–and even better, the free web service they call Identiconn.
The tool isn’t super new–the Wayback Machine has snapshots of it dating back to 2021–but it’s still very much worth highlighting. There’s a “quick pick” option that lets you narrow it down with photos, or if you want to get specific there are dozens of filters to try and help you find your exact part. You can filter based on everything from the pitch and geometry of the connectors, to how it terminates, attachments, latches, et cetera. While we can’t guarantee the database is fully exhaustive, it looks pretty darn big, and using it is going to be a lot less exhausting than pouring through catalogs hoping that particular vendor or manufacturer lists the matching part.
Some might argue that this database is not a hack, but it’s certainly going to enable a certain amount of hacking. That’s why we’re grateful to [Alex] for the tip! If you’ve got a know tool you think we all should know about that hasn’t been shared yet, please let us know.
Carlo Bencini =/\=
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Io purtroppo non ho un replicatore 😂