mira, 4 years old, shot by an israeli quadcopter
BEWARE, SHOCKING IMAGES in this video from Palestine:
video.wordpress.com/embed/W3pR…
src: instagram.com/reel/DHtNd_ipLlm…
#Gaza #genocide
#genocidio #Palestine #Palestina
#warcrimes
#starvingpeople #starvingcivilians
#iof #idf #colonialism #sionisti
#izrahell #israelterroriststate
#invasion #israelcriminalstate
#israelestatocriminale
#colonialism #colonialismo #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelcriminalstate #israelestatoterrorista #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #sionismo #sionisti #sionistiassassini #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #zionism
Dr Mimi ER on Instagram: "“Kids Under Fire”. Watch the whole episode on YouTube. @aljazeeraenglish"
2,837 likes, 89 comments - drmimier on March 27, 2025: "“Kids Under Fire”. Watch the whole episode on YouTube. @aljazeeraenglish".Instagram
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where will you hide?
WHERE WILL YOU HIDE, izrahell?
tg.la7.it/esteri/vittime-gaza-…
#Palestine #genocide #names #namesofthedead #children #women #men #murdered
#children #colonialism #colonialismo #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelestatoterrorista #israelterroriststate #izrahell #massmurders #men #murdered #names #namesofthedead #Palestina #Palestine #sionismo #sionisti #sionistiassassini #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #women #zionism
Vittime di Gaza: diffusa lista dei nomi delle vite perse. C’è chi li cuce sul tessuto per non dimenticarli
Ognuno con ago e filo di colore diverso: il Gaza Martyrs ProjectTGLA7
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ricordare:
28 dicembre 2024. israele festeggia "hanukkah" bruciando vivi dottori e pazienti al Kamal Adwan Hospital
slowforward.net/2024/12/28/tha…
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31 marzo, incontro online: ‘la finestra di antonio syxty’ presenta antonio syxty! “we exist in order to be happy” (foglio benway, 14)
La Finestra di lunedì 31 marzo 2025 sarà un po’ diversa dalle altre. Di solito è Antonio Syxty che “guarda fuori dalla Finestra e incontra gli altri”. In questo caso sono invece “gli altri a guardare verso la Finestra e incontrare Syxty”.Mariangela Guatteri e Giulio Marzaioli sono gli editori che nel 2024 hanno deciso di pubblicare – come Foglio n. 14 di Benway Series – l’opera We exist in order to be happy, di A.S.: non sarà dunque quest’ultimo a fare le domande, ma gli editori a farle a lui. È una “Finestra al contrario”, insomma!canali:youtube = youtube.com/@MTMTeatroMilano/s…facebook = facebook.com/lafinestradianton…il foglio: benwayseries.wordpress.com/202…
#aSemanticizedWriting #BenwaySeries #cambioDiParadigma #conversazione #foglio #FoglioBenway #GiulioMarzaioli #LaFinestraDiAntonioSyxty #MariangelaGuatteri #materialiVerbovisivi #MTM #MTMManifattuteTeatraliMilanesi #presentazione #reading #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca
MTM Teatro
Manifatture Teatrali Milanesi svolge la sua attività in tre sale teatrali cittadine, il Teatro Leonardo in via Ampère, il Teatro Litta e La Cavallerizza in corso Magenta 24, diventando così un multisala teatrale dislocato in differenti distretti urba…YouTube
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5 aprile, napoli, il gruppo ‘ossatura’ @ auditorium novecento
Saturn Return
OSSATURA – live
Auditorium Novecento
Via Enrico De Marinis, 4
Napoli, 5 aprile 2025.
Ore 21:30
Ossatura, una rivoluzione orbitale intorno al suono lunga trent’anni. Formatisi a Roma nel 1995, gli Ossatura hanno da allora fatto lunghe tournée in Europa, Canada e Stati Uniti. Hanno collaborato con musicisti come Tim Hodgkinson, Dagmar Krause, Alvin Curran, Chris Cutler, Peter Kowald, Wolfgang Fuchs, Michiko Hirayama, Fernando Grillo, Gene Coleman, Gendos Chzamirin e Christian Calon. I membri di OSSATURA sono: Luca Venitucci (piano, fisarmonica e dispositivi elettroacustici), Elio Martusciello (chitarra elettrica), Fabrizio Spera (batteria e percussioni).
*
instagram.com/auditoriumnovece…
facebook.com/auditoriumnovecen…
auditoriumnovecento.com/
#AuditoriumNovecento #concert #concerto #ElioMartusciello #FabrizioSpera #improvisedMusic #LucaVenitucci #music #musica #musicaDiImprovvisazione #musicaDiRicerca #musicaSperimentale #musiqueDeRecherche #Ossatura
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they released hamdan ballal, but what happened?
They released Hamdan Ballal. But what happened?
Shortly after Palestinian residents had finished their daily Ramadan fast dozens of masked Israeli settlers entered the West Bank village of Susiya.
Some of the settlers were armed with batons, others had knives and one of them was holding an M16 rifle. Among them were a group of Israeli soldiers who escorted the settlers inside the village.
Minutes later, the settlers walked straight over to the house of Hamdan Ballal. The settlers started throwing stones against his house, witnesses said, and chased Ballal to his house, beating him and eventually handing him over to the military. Handcuffed and blindfolded by the soldiers, Ballal, bleeding from his head, was moved to a military vehicle.
#aggressione #Cisgiordania #coloni #criminalIDF #criminalIOF #free #freed #HamdanBallal #IDF #IOF #IsraeliSoldiers #kidnapping #M16Rifle #NoOtherLand #Palestina #Palestine #rapimento #settlers #sionisti #Susiya #WestBank #whatHappened #YuvalAbraham
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intervista a tano d’amico, sul suo libro “i nostri anni” (milieu, collana settanta, 2025)
youtu.be/e5_nxHU-kGs?feature=s…
#77 #Anni70 #anniSettanta #collanaSettanta #FedericoRaponi #INostriAnni #intervista #Milieu #MilieuEdizioni #Movimento #presentazione #TanoDAmico
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dip 046, nazione stwitterata
Nazione indiana, con ragioni condivisibili, ha mollato il proprio account twitter, e ne dà notizia in questo post: nazioneindiana.com/2025/03/24/…. Sui social generalisti mi sento di rimettere in comune due post: slowforward.net/2025/01/13/usc… e slowforward.net/2025/03/27/dip….
Quale sarà la prassi meglio funzionante, in un contesto reticolare?
28 mar 2025
#rete #twitter #nazioneindiana #social #socialmedia
#dip046 #dip046 #NazioneIndiana #nazioneindiana #prassi #rete #social #socialMedia #socialmedia #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline #twitter
ANCHE NAZIONE INDIANA ESCE DA X
Nazione Indiana lascia X, come già numerose realtà istituzionali e associative hanno fatto in tempi recenti in tutto il mondo. D’ora in avanti ci trovate su BLUESKY. ⇨ @nazioneindiana.bsky.so…NAZIONE INDIANA
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DAL 2003, SLOWFORWARD (=slowforward.net) è il sito più testardo, aggiornato (e anziano) su #scritture di ricerca, #arte contemporanea, #musica sperimentale, materiali verbovisivi, #asemic writing, #poesia concreta, #prosa in prosa, prose brevi, scritture non assertive, e molto altro:
segui il canale #slowforward su #telegram : https://t.me/slowforward
o su #whatsapp : tinyurl.com/slowchannel
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mostra di opere di William Burroughs a Londra, alla October Gallery.
qui una selezione di opere e un video: gammm.org/2025/03/28/works-by-…
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da oggi, 28 marzo, a reggio emilia: marco maria zanin, “acacia” (palazzo dei musei)
Marco Maria Zanin
ACACIA
A cura di
Irene Biolchini, Alessandro Gazzotti e Giada Pellegrini
28 marzo – 27 luglio 2025, Palazzo dei Musei
Via Lazzaro Spallanzani, 1 – Reggio Emilia
Venerdì 28 marzo 2025 alle ore 18, presso Palazzo dei Musei a Reggio Emilia, inaugura Acacia, un intervento artistico di Marco Maria Zanin che intreccia arte contemporanea, archeologia, antropologia e memoria personale. Il progetto, realizzato dal Comune di Reggio Emilia – Musei Civici, sostenuto dal PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporaneae promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, si sviluppa all’interno del Museo Gaetano Chierici di Paletnologia, proponendo un dialogo tra epoche diverse attraverso una metodologia che combina pratica artistica e artigianale.
I Musei Civici di Reggio Emilia, grazie alla lunga collaborazione con Italo Rota, si collocano come esempio di sperimentazione e di riflessione sul ruolo e sul significato del museo contemporaneo, in un processo che avvicina, attraverso allestimenti complessi e stratificati, i linguaggi del passato e del presente per costruire un’idea di futuro.
Il progetto nasce da una storia personale dell’artista: la perdita della sorella gemella prima della nascita, da lui chiamata, affettuosamente, Acacia. Attraverso un linguaggio visivo che intreccia scultura, fotografia, ceramica, bronzo, vetro e tessitura, l’artista costruisce un corredo funebre contemporaneo, in cui i manufatti si relazionano con i reperti archeologici della collezione. Il progetto si fonda su un’idea di passaggio e trasformazione, dove la memoria del corpo, le emozioni e il lutto diventano materia viva, in grado di generare nuove possibilità di relazione con il passato e con il futuro. La collezione si trasforma così in un archivio dinamico, capace di stimolare connessioni inedite tra il pubblico e il patrimonio, aprendo spazi di riflessione e nuove prospettive di interpretazione.
La metodologia di lavoro di Zanin è profondamente radicata nel rapporto tra arte e antropologia, con un approccio che concepisce l’opera come un processo di risignificazione della memoria collettiva e della tradizione attraverso la creazione artistica. L’arte diventa un mezzo per attivare nuove letture del patrimonio culturale, interrogando il passato e rielaborandolo nel presente. Acacia si colloca così in uno spazio di tensione tra il personale e il collettivo, tra il simbolico e il tangibile, esplorando la capacità trasformativa degli oggetti e dei materiali.
La mostra si articola attraverso elementi realizzati in collaborazione con artigiani selezionati insieme alla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, istituzione non-profit la cui missione è proprio la tutela dell’artigianato artistico, partner culturale del progetto. La firma di ogni pezzo riporterà anche il nome del maestro d’arte, riconoscendo così il contributo fondamentale degli artigiani nella creazione delle opere e sottolineando il carattere corale del processo artistico. Le sculture in ceramica, realizzate con Antonino Negri (Lodi), riecheggiano le urne funerarie antiche e custodiscono le memorie delle eredità invisibili. I manufatti in bronzo, frutto del lavoro con Tuorlo (Padova), emergono come tracce di un’infanzia non vissuta, evocando una memoria stratificata nel tempo. I tessuti, realizzati su telai storici presso l’Atelier Giuditta Brozzetti (Perugia), raccontano una storia mitica di separazione e ricerca, mentre le opere in vetro, realizzate con Simone Crestani (Vicenza), si ispirano agli strumenti alchemici della trasformazione, evocando un processo di sublimazione e rinascita.
La fotografia, infine, completa il percorso espositivo con un racconto visivo che ripercorre il ciclo della vita e della perdita, muovendosi tra ricerca scientifica, documentazione antropologica e immaginario poetico.
Acacia si inserisce nel più ampio dibattito sulla funzione del museo contemporaneo, proponendo un modello di produzione artistica relazionale. Il progetto si configura come un atto collettivo, in cui il museo si trasforma in un luogo di sperimentazione e creazione condivisa. È accompagnato da un ciclo di incontri interdisciplinari, che coinvolgeranno studiosi e curatori, tra cui Anna Castelli, Alberto Cavalli, Matteo Lucchetti, Sara Ricciardi, Marco Scotini, per approfondire il ruolo dell’arte nell’attivazione delle collezioni archeologiche, da un catalogo bilingue che raccoglierà contributi critici e immagini della mostra. Il progetto grafico di mostra e catalogo è a cura di Giulia Boccarossa. Il video sul processo di realizzazione delle opere è prodotto da Stefano Rizzato.
La mostra, curata da Irene Biolchini, Alessandro Gazzotti e Giada Pellegrini, resterà visibile fino al 27 luglio, trasformando il Museo Gaetano Chierici di Paletnologia in uno spazio di sperimentazione e confronto, in cui l’arte contemporanea si fa strumento di dialogo tra passato e presente, memoria e creazione. Con Acacia, il museo diventa un luogo di rielaborazione collettiva, capace di dare nuova vita al patrimonio e nuove possibilità di lettura alla storia umana.
Marco Maria Zanin (Padova, 1983) è artista, ricercatore e attivista. Si laurea prima in Lettere Moderne e poi in Relazioni Internazionali, attualmente è dottorando in Antropologia presso ISCTE/NOVA di Lisbona con una tesi dal titolo Potenzialità nella frontiera tra arte e artefatto. Sviluppa attività di ricerca sulle forme di relazione tra l’essere umano e la terra, mettendo in luce, con un approccio interculturale, pratiche e rituali utili a rinsaldare il legame tra i membri della comunità umana e tra essi e il territorio, in una forma che metta al centro la vita in tutte le sue forme. Tra le mostre personali recenti si ricordano: Soil Kinships (2021) a cura di Matteo Lucchetti, presso la Galleria Spazio Nuovo di Roma; Strati di tempo nella Chiesa di Sant’Agnese (2021) presso la Casa dei Tre Oci, Venezia; Le Opere e i Giorni (2019) a cura di Antonio Grulli, presso i Musei Civici di Bassano; As Obras e os Dias (2017) a cura di Jacopo Crivelli Visconti, presso Pivô Arte e Pesquisa di San Paolo; Dio è nei frammenti (2017) a cura di Daniele De Luigi, presso la Galleria Civica di Modena; O Lado Direito do Avesso(2015) a cura di Paulo Miyada, presso la Oficina Cultural Oswald de Andrade di San Paolo. Sue opere sono contenute in Collezioni private e pubbliche tra cui MART, Museo Morandi, Fondazione Modena Arti Visive, Fondazione Brodbeck, Fondazione Alberto Peruzzo, MAM Rio de Janeiro, Salsali Museum Dubai.
Il Museo Gaetano Chierici di Paletnologia, con sede presso il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, rappresenta un raro esempio di museo ottocentesco rimasto intatto. Ideata nel 1870 da Gaetano Chierici, pioniere della Paletnologia italiana, la collezione offre un racconto cronologico della preistoria e dell’archeologia reggiana, dal Paleolitico al Medioevo. Ordinata per cronologia, materia e tecnica, riflette un approccio scientifico rigoroso, integrato da una visione estetica e democratica che valorizza ogni reperto senza gerarchie. La disposizione originaria, pensata per trasmettere una percezione corale del passato, si apre al dialogo con culture di altre regioni italiane, rispecchiando gli ideali risorgimentali di un’identità nazionale condivisa. L’eredità di Chierici continua nei nuovi allestimenti curati da Italo Rota, dove gli oggetti diventano strumenti di connessione tra memoria storica ed esperienza contemporanea.
Marco Maria Zanin. ACACIA
A cura di: Irene Biolchini, Alessandro Gazzotti e Giada Pellegrini
Date: 28 marzo-27 luglio 2025
Sede: Museo Gaetano Chierici di Paletnologia | Palazzo dei Musei, via Lazzaro Spallanzani 1, Reggio Emilia
Progetto realizzato da: Comune di Reggio Emilia – Musei Civici
Sostenuto da: PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
In collaborazione con: Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte
Progetto grafico: Giulia Boccarossa
Video documentario: Stefano Rizzato
Orario di apertura da settembre a giugno: martedì, mercoledì e giovedì > 10-13; venerdì, sabato, domenica e festivi > 10-18.
Orario di apertura luglio: martedì, giovedì, domenica e festivi > 10-13; mercoledì, venerdì e sabato > 10-13.00 / 21-24.
Ingresso: gratuito
Sito web: www.musei.re.it
#AlessandroGazzotti #antropologia #art #arte #GiadaPellegrini #IreneBiolchini #MarcoMariaZanin #MuseoGaetanoChiericiDiPaletnologia #PalazzoDeiMusei
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milano, 5 aprile: “ri-materializzazione del linguaggio. 1978-2022”
incontro per
RIMATERIALIZZAZIONE DEL LINGUAGGIO. 1978-2022
con Gaia Ginevra Giorgi, Cristiana Perrella, Andrea Viliani
5 aprile, dalle 20
Viale Stelvio 66, Milano
FREE ENTRY
Sabato 5 aprile, dalle ore 20, nel nuovo spazio di Frittelli Arte Contemporanea e Galleria Michela Rizzo, Cristiana Perrella e Andrea Viliani presentano Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978–2022, il primo tentativo di una ricostruzione filologica della mostra seminale Materializzazione del linguaggio, curata nel 1978 da Mirella Bentivoglio e dedicata alle esplorazioni verbo-visive di ottanta artiste internazionali.
A seguire, in connessione con la ricerca di Bentivoglio, un intervento performativo di Giorgi interroga la rimessa in circolo dei documenti di un archivio impossibile (registrazioni deteriorate, found sounds, lettere mai inviate, pagine di diario, appunti, materiali di scarto) come modo di invenzione di nuovi futuri e temporalità.
L’evento è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Antonio Dalle Nogare.
#AndreaViliani #appunti #archivi #archivio #art #arte #CristianaPerrella #documenti #esplorazioniVerboVisive #FondazioneAntonioDalleNogare #foundSounds #FrittelliArteContemporanea #GaiaGinevraGiorgi #GalleriaMichelaRizzo #lettereMaiInviate #materialiDiScarto #materialiVerbovisivi #MaterializzazioneDelLinguaggio #MirellaBentivoglio #nero #NEROEditions #pagineDiDiario #registrazioniDeteriorate #RiMaterializzazioneDelLinguaggio
Re-Materialization of Language. 1978-2022 |
Re-Materialization of Language. 1978–2022 represents the first attempt at a philological reconstruction of the seminal exhibition Materializzazione del linguaggio, while simultaneously re-activating and re-contextualizing its historical themes in the…NERO Editions
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dip 045, “social”?
l’algoritmo di #Threads (forse il peggior social in cui mi sia imbattuto) sembra perfino più demenziale di quello di #facebook o di #twitter: deve in qualche modo creare una specie di mare magnum in cui tutti perdono tutti.
per non parlare del sistema del “repost”, che funziona con #wordpress e che mi permette di ripostare (appunto) in automatico i materiali che escono su slowforward.net. sono tutti praticamente INVISIBILI. Threads (come facebook e soprattutto twitter) lavora solo per sé stesso, questo è quanto.
la logica, nei social media generalisti, è evidente: la creazione di livelli di #separazione tra piattaforma e piattaforma, e (all’interno di queste) tra utente e utente. l’esatto opposto di quello che succede nel #fediverso.
27 mar. 2025
#creazioneDiSeparazione #dip045 #dip045 #facebook #FEDIVERSO #invisibilitàShadowbanning #mediaGeneralisti #separazione #slowforward #social #socialNetwork #threads #twitter #WordPress
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80 years of israeli crimes
15 y.o. boy.
Bethlehem, before Oct 7th.
beaten by israeli soldiers for he was playing football near to a checkpoint.
they shot him in the legs.
one leg had to be amputated:
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this is #israel – this is #colonization – this has been going on for 76 years now. this is an ongoing and growing heap of crimes against humanity, and #genocide
*
#genocidio #Palestine #Palestina
#warcrimes
#starvingpeople #starvingcivilians
#iof #idf #colonialism #sionisti
#izrahell #israelterroriststate
#invasion #israelcriminalstate
#israelestatocriminale
#colonialism #colonialismo #colonization #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #Israel #israelcriminalstate #israelestatoterrorista #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #sionismo #sionisti #sionistiassassini #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #zionism
Raise Up Palestine on Instagram: "This was before Oct 7, in Bethlehem, WestBank; this is the brutal occupation for almost 100 years. . . . . . . . . . . . . . . . . #london #dublin #losangeles #oslo #losangeles #viral #football #sport #superbowl #socce
53K likes, 4,148 comments - raise.up.palestine on February 16, 2025: "This was before Oct 7, in Bethlehem, WestBank; this is the brutal occupation for almost 100 years. . . . . . . . . . . . . . . . .Instagram
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‘sonde poetiche’ @ radioarte, oggi, 27 marzo: “arte altre parole”
SONDE POETICHE
a cura di Gianluca Codeghini e Andrea Inglese
27 marzo 2025 ore 6.30, 9.30 pm
N. 4 di 5: Arte altre parole
Vincenzo Agnetti di Federica Boragina, Ermanno Cristini, Chiara Pergola, Carlo Dell’Acqua, Antonio Syxty, Cesare Pietroiusti, Luisa Turuani, Pasquale Polidori, Gianluca Codeghini e Andrea Inglese
su/on radioarte.it
COSA è / WHAT is
SONDE POETICHE // POETIC SOUND
Con questa nuova piattaforma ci rivolgiamo principalmente a quel non pubblico che non ha nulla da perdere se non la propria curiosità, il proprio desiderio e lo stupore per le parole. Ogni puntata di SONDE POETICHE sarà caratterizzata da suoni con durata a tempo variabile, da parole e rumori intorno a un concetto o a un autore. Questo numero quattro di cinque è dedicato alla parola in mano ad artisti visivi, una parziale indagine e selezione nel visivo meno visivo, una proporzione in fase di descrizione, una pluralità di forme e media, parole scolpite, sonore, fumo. Una, mille procedure per trasformare la realtà e disertare dal pensiero.
#AndreaInglese #AntonioSyxty #art #arte #CarloDellAcqua #CesarePietroiusti #ChiaraPergola #ErmannoCristini #FedericaBoragina #GianlucaCodeghini #LuisaTuruani #media #parole #PasqualePolidori #poesia #RadioArte #SondePoetiche #VincenzoAgnetti
radioarte - una disciplina che ha un ruolo
radioarte - una disciplina che ha un ruolo con l intento di muoversi dal terreno dell arte visiva verso la radio ( l etere) utilizzando il medesimo come materiale tecnico, come materia.radioarte
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memory ciak 2025 / premio zavattini / aamod
APERTE LE ISCRIZIONI PER MEMORY CIAK 2025
COL PREMIO CESARE ZAVATTINI, IL REPERTORIO AAMOD,
IL ROMANZO DI LIBERETÀ
PRIMA ALLE GIORNATE DEGLI AUTORI VENEZIANE
CON BOOKCIAK, AZIONE!
Lo scambio e il dialogo tra generazioni, i temi del lavoro e della solidarietà tornano anche quest’anno con Memory Ciak, sezione speciale del Premio Bookciak, Azione! 2025, realizzata con la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS e il Premio Cesare Zavattini, in collaborazione con Spi-CGIL, LiberEtà.
La seconda vita di Astolfo Barchiera di Lorenzo Chiabrera (LiberEtà, 2024) è il romanzo di riferimento per la creazione di un bookciak (corto sperimentale di max tre minuti) nell’ambito della speciale sezione dedicata alla memoria. I concorrenti (entro i 35 anni) possono quindi ispirarsi a queste pagine utilizzando gratuitamente il prezioso materiale della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD), ed essere premiati alla Mostra del Cinema di Venezia, nell’ambito di Bookciak, Azione! 2025, premio cine-letterario ed evento in chiusura delle Giornate degli Autori, ideato e diretto da Gabriella Gallozzi, che si svolgerà al Lido di Venezia, in collaborazione col Sindacato Giornalisti Cinematografici (SNGCI). La direzione del Premio Zavattini sceglierà il cortometraggio vincitore della sezione Memory Ciak.
Il Premio Bookciak, Azione! si propone come prezioso laboratorio creativo per i giovani filmmaker. Tutti gli interessati, entro 35 anni, possono concorrere gratuitamente – e quindi partecipare a una vetrina importante come il Festival di Venezia e poi andare in tour tutto l’anno tra altri festival italiani e stranieri, tra cui Parigi e Lugano – attraverso la realizzazione dei bookciak: corti sperimentali e inediti, di massimo tre minuti, ispirati ai tre libri vincitori della IV edizione di Bookciak Legge, legati insieme, quest’anno, dal tema: “Scappo dalla città – nomadi digitali, agricoltura sostenibile, comunità energetiche, alternative di vita quotidiana”.
L’iniziativa è prodotta dall’Associazione culturale Calipso e da Bookciak Magazine (www.bookciakmagazine.it). Le iscrizioni sono aperte fino al 10 giugno 2025. Per partecipare basta inviare una mail a info@bookciak.it con recapiti e dati personali. Importante è specificare il libro scelto per realizzare il bookciak. La proiezione dei corti sarà il 5 settembre, mentre la premiazione la mattina del 6 settembre 2025 in chiusura delle Giornate degli Autori al Lido di Venezia, in collaborazione con SNGCI e Spi-CGIL.
Il Premio Cesare Zavattini Unarchive è un’iniziativa promossa dalla Fondazione AAMOD, cui possono concorrere, attraverso un bando pubblico, giovani filmmaker di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con il progetto di un cortometraggio che preveda l’utilizzazione anche parziale del materiale filmico dell’a Fondazione AAMOD, degli archivi partner o di altri archivi. Tra i progetti pervenuti, una Giuria composta da cinque importanti personalità del cinema italiano sceglie nove finalisti, i cui autori e autrici hanno la possibilità di partecipare gratuitamente a un Workshop formativo e di sviluppo condotto da affermati professionisti. Al termine, la stessa Giuria seleziona tra i finalisti tre progetti vincitori che, oltre a utilizzare liberamente il materiale filmico dell’AAMOD e degli archivi partner, ricevono servizi gratuiti di supporto per la realizzazione dei cortometraggi e la somma di 2.000 euro per ciascun progetto realizzato.
Lorenzo Chiabrera, dopo una vita da dipendente pubblico a Torino, appassionato di cinema e regia ne La seconda vita di Astolfo Barchiera, vincitore del premio letterario LiberEtà 2024, racconta con tratti autobiografici il momento del pensionamento del suo protagonista. Il suo sogno più grande è girare con gli stessi attori il sequel di un film realizzato quarant’anni prima insieme ad alcuni amici di scuola. Per tutto questo servono i soldi del trattamento di fine servizio ma norme assurde spostano molto in là il tempo in cui potrà riceverli e utilizzarli. Può intanto cominciare con i preparativi e la sceneggiatura ma sarà la vita a riservargli il finale più sorprendente.
#AAMOD #agricolturaSostenibile #alternativeDiVitaQuotidiana #archivio #AssociazioneCulturaleCalipso #BookciakMagazine #cinema #comunitàEnergetiche #documentari #film #FondazioneArchivioAudiovisivoDelMovimentoOperaioEDemocraticoETS #GiornateDegliAutori #LaSecondaVitaDiAstolfoBarchiera #LiberEtà #LidoDiVenezia #LorenzoChiabrera #MemoryCiak #nomadiDigitali #PremioBookciak #PremioCesareZavattini #PremioCesareZavattiniUnarchive #premioLetterarioLiberEtà #PremioZavattini #ScappoDallaCittà #SNGCI #SPICGIL #Unarchive #video
Al via le iscrizioni a Bookciak, Azione! 2024 - Giornate degli Autori
Cinema e letteratura per raccontare “la pace quotidiana” nella XIII edizione di Bookciak, Azione!, evento di pre-apertura delle GiornateFraBon (Giornate degli Autori 2025 - 22a edizione)
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cutup of cutups / differx. 2024 _ from burroughs/balch
slowforward.net/2024/08/02/cut…
#differx #cutup #cutups #williamburroughs #burroughs #balch #anthonybalch
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[r] _ post-1968 o post-1974? forse la domanda ha senso
slowforward.net/2025/02/11/r-_…
#post1968 #post1974 #1968 #1974 #1977 #annisessanta #annisettanta #pantera #occupazioni
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forzare i limiti: i tensori extranarrativi
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trascinare corpi (trilogietta) / differx. 2025
slowforward.net/2025/01/13/tra…
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execution of louis xvi
da pdimagearchive.org/images/e746…
“Execution of Louis XVI on Monday the January 1793 at twenty minutes past ten in the morning at the Place of the Revolution (Concorde)” (Cornell University / digital collections)
#1793 #FrenchRevolution #Ghigliottina #leRoi #LouisXVI #LuigiXVI #PlaceDeLaConcorde #PlaceOfTheRevolution #RivoluzioneFrancese #theKing
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the art of pati hill (1921-2014)
The art of Pati Hill
(thanks to libreriamarini.it/news/pati-hi…)
youtube.com/embed/6DRLHhjPrRM?…
(airdeparis.com/artists/pati-hi…)
(airdeparis.com/artists/pati-hi…)
PORTFOLIO:
airdeparis.com/portfolio/PatiH…
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Common Objects:
*
From Letters to Jill. A Catalogue and Some Notes on Copying:
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PATI HILL ARCHIVE:
Pati Hill. Arcadia University
#ArcadiaUniversity #art #arte #arteDellaFotocopia #CommonObjects #copia #copie #fotocopie #LettersToJill #LibreriaMarini #NotesOnCopying #PatiHill #PatiHillArchive #photocopy #photocopyArt #portfolio
Pati Hill. L'immagine di un uovo e altri oggetti comuni
"Fare copie è molto vicino a parlare" dichiarò Pati Hill durante un'intervista al New Yorker nel 1980.libreriamarini.it
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“nz”, di antonio syxty. una nota dell’autore
un’annotazione di Antonio Syxty sul suo libro NZ, da poco uscito per ikonaLíber
NOTA PER IL LETTORE
Questo libro è un estratto da una raccolta di scritti che sono parte del Primo Famoso e Improbabile Archivio di Antonio Syxty.
L’Archivio si definisce e si presenta al mondo con un nome d’avventura voluto probabilmente dal suo stesso autore e fa parte di un progetto più ampio denominato T.F.Y.L. Project: The Forty Years Later Project. Un progetto che si manifesta 40 anni dopo il suo inizio, più o meno, e non si sa perché.
NZ (con il titolo esteso di Nuova Zelanda) fa riferimento a una performance/happening avvenuta nel 1980 a Milano alla discoteca 2001 in Via Forze Armate.
Come per altri materiali di scrittura di questo archivio (in alcuni casi definito anche come Catalogo) potremmo aggiungere che il procedimento adottato segue una linea di progettazione che si articola per snodi, incroci e sovrapposizioni. All’origine c’è un soggetto che “inizia a scrivere” prima di ogni altra azione. Seguono poi altre azioni: disegni, mappe, accumulo di immagini, musiche, suoni e frammenti di ogni tipo.
In NZ il soggetto è area geografica, ma anche confine, e scia di ipotesi di azione (performance) attraverso il corpo-parola, corpo-immagine, e poi infine corpo-fisico per l’azione.
La procedura è per accumulo: scritti, disegni, fotografie, dépliant, cartoline, qualunque frammento utile che possa rientrare in un flusso e che ha lo scopo di generare quella che si impone come “frequenza”. Il corpus è governato da cuciture letture-riformulazioni, agite in un arco temporale di 40 anni.
La frequenza una volta attivata compie le sue scelte: include ed esclude in modo sempre euforico e seriale – obbedendo a un dettato piuttosto misterioso e inspiegabile, agendo in modo del tutto arbitrario, aleatorio, metamorfico.
ikona.net/antonio-syxty-nz/
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#accumuloDiImmagini #alea #aleatorietà #annotazione #AntonioSyxty #arbitrio #archivio #areaGeografica #cartoline #caso #catalogo #confine #corpo #corpoFisico #corpoImmagine #corpoParola #dépliant #discoteca2001 #disegni #fotografie #frammenti #frequenza #happening #IkonaLíber #incroci #letture #lettureRiformulazioni #mappe #metamorfosi #musiche #nota #NuovaZelanda #NZ #performance #PrimoFamosoEImprobabileArchivio #PrimoFamosoEImprobabileArchivioDiAntonioSyxty #riformulazioni #scia #sciaDiIpotesiEAzione #scritti #snodi #suoni #TFYLProject #TFYLProjectTheFortyYearsLaterProject #TheFortyYearsLaterProject
Antonio Syxty, NZ. IkonaLiber
Nota per il lettore Questo libro è un estratto da una raccolta di scritti che sono parte del Primo Famoso e Improbabile Archivio di Antonio Syxty. L’Archivio si definisce e si presenta al mondo con...www.facebook.com
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/>inkednotes_250324_n.o.c 2 #fotoasemia / miron tee. 2025
#art #arte #asemic #asemicWriting #fotoasemia #InkedNotes #MironTee #scritturaAsemantica #scritturaAsemica
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oggi, 26 marzo, a milano: nuova presentazione del libro “gli anni di milano-poesia”, di eugenio gazzola (edizioni del verri)
Oggi, mercoledì 26 marzo 2025, a Milano, alle 18:00, nuova presentazione del libro Gli anni di Milano-poesia (Edizioni del verrii), presso la ex Chiesetta del Parco Trotter (ingresso da via Mosso o via Giacosa), protagonista Eugenio Gazzola, editore e storico letterario.All’incontro, organizzato dalla Casa della poesia del Parco Trotter, parteciperanno anche Paolo Giovannetti, Maria Pia Quintavalla, Giancarlo Sammito e altri.
#edizioniDelVerri #EugenioGazzola #exChiesettaDelParcoTrotter #GiancarloSammito #ilVerri #MariaPiaQuintavalla #PaoloGiovannetti
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pantera, movimento del ’90, documenti (1)
Qualche pagina del sito dell’AAMOD trasformata in pdf, a documentazione del Movimento del ’90
Pantera90_Archivio_AAMOD
da patrimonio.aamod.it/aamod-web/…
Roberto De Angelis_Pantera_AAMOD_1
da patrimonio.aamod.it/aamod-web/…
Roberto De Angelis_ Osservatori osservati_ Il video nel Movimento del ’90
da image.archivioluce.com/dm_0/IL…
Introduzione al libro di Carmelo Albanese, Un’onda chiamata pantera, Manifestolibri, Roma, 2010
da image.archivioluce.com/dm_0/IL…
#AAMOD #archivioDelMovimentoOperaioEDemocratico #CarmeloAlbanese #documentazione #documenti #Manifestolibri #occupazione #Occupazioni #Pantera #RobertoDeAngelis #video
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un’intervista a leonardo canella, a cura di maurizio teroni (blog ‘strade possibili’, maggio 2024)
Leonardo Canella (1971) è autore di due saggi d’arte (Pendragon 2005 e 2008) e del volume complessivo Nughette. Da RicercaBO al 2021, Edizioni AE 2022, prefazione di Renato Barilli e antologia critica. Insieme a Renato Barilli ha curato l’Antologia di RicercaBO. Laboratorio di nuove scritture (2007-2023), Manni 2024. È anche pittore.
Buongiorno Leonardo. Dialogando con diversi poeti attuali, posso dire che il panorama di scrittura è molto variegato. Non c’è una linea dominante e oggi la poesia si presenta in moltissime forme. Se pensi alla parola “poesia”, qual è la tua idea? Cos’è per te?
Il termine poesia lo sento un po’ come il capello che troviamo sulla pizza che ci hanno appena portato…ha qualcosa di fastidioso, di stonato. Magari la persona che ti ha servito quella pizza è bellissima (leggi la nostra tradizione poetica), ma quello è sempre un capello sulla tua pizza. E tu non lo vorresti. Ma ci pensi un attimo e ti dici: perché no? Ecco, gli ultimi cento anni di poesia, quelli che per me significano di più, hanno amato quel capello sulla pizza….Quando prendo una pizza spero così di trovarci sempre un capello, possibilmente lungo e sporco. E dorato.
Nella tua risposta usi una metafora, che è una figura tipica della poesia. Mi interesserebbe capire cosa intendi con quella metafora “del capello lungo e sporco. E dorato”. O meglio: cosa ti aspetti di trovare in una poesia contemporanea?
Forse, caro Maurizio, la verità sulla poesia è tutta in un capello lungo e sporco (ma dorato) sulla pizza? Qui scattano copyright e super convegno internazionale di estetica (con pizzette pelose!). Vediamo. ‘Erano i capei d’oro a l’aura sparsi’ è diventato in molta letteratura ‘C’è un capello sulla pizza lungo e sporco’, lo sappiamo. Ma quel capello sulla pizza c’è ormai da più di 150 anni nella ricerca letteraria. Certo, l’editoria e i gusti del pubblico medio vogliono “i capei d’oro”, si veda la lista di opere ammesse alla selezione del Premio Strega Poesia del 2024, dove di capelli lunghi e sporchi sulla pizza ce ne sono pochini. Ma è anche vero che la pizza in qualche modo si è raffreddata, 150 anni di capelli lunghi e sporchi non sono pochi…Forse una via stimolante mira oggi ad una convergenza che in qualche modo, diciamo, riscaldi la pizza al microonde, la renda nuovamente croccante. E allora il nostro capello lungo e sporco trovato su di essa può farsi dorato e croccantino, petrarchesco, pronto per essere ingerito e ritrovato ready made il giorno dopo nel wc, pronto per un reimpiego profumato su un’altra pizza… Diciamo una nuova aura petrarchesca, presente già d’altronde in quanto chiamiamo postmoderno.
Un aspetto che è già emerso in questi dialoghi è che gran parte della poesia contemporanea sembra ignorare tutto quel tentativo di rinnovamento della poesia che c’è stato nel Secondo Dopoguerra. Forse è semplicemente un segno dei tempi. Forse siamo in una fase storica tutto sommato conservatrice o addirittura reazionaria? Oppure, più semplicemente, il mercato editoriale vuole oggetti vendibili?
Devo dirti che di mio rifuggo dal lamento dei due poli, diciamo, conservatore e progressista. Ognuno ha le sue belle lamentele che scaglia al fronte opposto, coinvolgendo l’editoria. Vecchia storia (vedi addirittura cosa ne dice Orazio nelle sue Satire). A me tutto questo interessa terribilmente solo perché il confronto acceso, quando c’è, evita almeno la noia. Di mio me ne sto attento a guardare spaparanzato sul divano con pop-corn e coca (o pizza pelosa…), e aspetto di vedere qualche coltellata… Mi piacciono un sacco le coltellate fra poeti, anche gli spari…Di meno i suicidi. Trovo le coltellate intriganti… Insomma, metto tutti, conservatori e progressisti, in un bel cassonetto della spazzatura e mi riservo di pescare quello che mi interessa… La rete è questo straordinario cassonetto della spazzatura in cui ognuno ha la possibilità, in realtà, di avere un possibile lettore. Insomma, evviva le lamentele (mercato editoriale conservatore, pubblico medio italiano un po’ di bocca buona, voi astrusi, illeggibili, tu sei un autore di merda, tu leccaculo ecc…), purché ci siano le coltellate…La situazione oggi? Beh sì, ci sono poche coltellate. Un peccato. Un gruppo di amici poeti che stimo e a cui voglio bene (Marco Giovenale, Michele Zaffarano e Antonio Syxty) sta provando da due annetti col progetto ‘Esiste la ricerca’ a riportare in auge le coltellate…Voglio loro bene anche per questo.
Ma sai, Leonardo, in fondo, delle coltellate tra poeti importa solo ai poeti, che sono un nicchia. Voglio dire: della ricerca stilistica, della scrittura, il mondo se frega. La gente vuole non pensare e il nostro sistema funziona proprio su “non pensare”.
Sì, comprendo molto bene le tue parole Maurizio, ma direi che è il mondo dei media a dare la visione negativa di cui dici. Sembra cioè esserci un piacere diffuso nella masturbazione in pubblico che mira solo al piacere del proprio io. Chi si affida ai media lo sa, che sia politico, poeta, filosofo, semplice youtuber ecc…Ma questo non è straordinario? Un’ enorme discarica a cielo aperto su cui sbocciano fiorellini da raccogliere…(sono i Bruno Vespa la mia grande amica la poetessa Lalla, Denny Puzzone, Dildy giaguaro con cui popolo le mie Nughette…). Il mondo se ne frega della scrittura, dei poeti? Non credo, ma chi è più sperimentale deve conoscere il destino che si è scelto…e in fondo ai poeti, che sono anche delle puttane, piace tirarsela e dire che sono degli incompresi, che la grande editoria è tanto cattiva… Per dire ho letto un’intervista a Canella, quello delle Nughette, e lui si lamenta che non gli danno il Premio Strega Poesia che gli è assolutamente dovuto. Missa’ che è un po’ una puttana (ma non voglio offendere nessuno, sia chiaro). Quando mi leggerà penserà che l’ho accoltellato? Che belle sono le coltellate fra poeti!
Già che parli di coltellate tra poeti, mi viene in mente il duello tra Ungaretti e Bontempelli, che si è svolto in casa di Pirandello. Sembra una storia così letteraria da non essere reale. Eppure pare lo sia. E pare che tutto sia nato per una diatriba appunto letteraria, tra due riviste. Pare che Bontempelli abbia raggiunto Ungaretti in un locale e lo abbia schiaffeggiato, da qui il duello.
Chi vorresti sfidare a duello?
Peccato che non c’è il video su YouTube che me lo andavo subito a vedere spalmato sul divano con pop-corn e coca… peccato che Pirandello non aveva lo smartphone… glielo devo dire. E allora: quello scontro è meglio raccontato a parole o ripreso in un video? Finzione in entrambi i casi. E non a caso erano a casa di Pirandello, un mago. Uhi, guarda guarda che ho detto casi caso casa… non sono un poeta? E poi Ungaretti aveva i foruncoli (lo dice Bontempelli da qualche parte…).
Prima hai fatto riferimento a Marco Giovenale, Michele Zaffarano e Antonio Syxty. Mi sai dire cosa ti piace del loro modo di scrivere?
Sento una certa sintonia con loro, come dire li leggo e ci trovo qualcosa che è anche mio. Tieni conto che, soprattutto con Zaffarano e Giovenale, apparteniamo alla stessa generazione per cui ci sono ricordi comuni nella fase della crescita pur senza conoscerci ed esserci frequentati allora. Poi, a livello di formazione culturale, sentiamo nelle esperienze delle avanguardie storiche e delle neoavanguardie qualcosa di veramente importante e di terribilmente vivo. Un tronco comune insomma da cui poi ognuno sboccia come singolo.
Ti faccio un’ultima domanda (prima del gioco della torre) e te la faccio sulla tua raccolta intitolata Nughette. Il titolo rimanda, volendo, a Petrarca, quando definiva le proprie poesie “nugae”, traducibile come “cosette”, “roba da poco”, “inezie”. Sono poesie ma sono prosa. A me paiono anche brevi narrazioni oniriche. C’è nel titolo, mi pare, una voglia ironica di dissacrazione. E questo mi pare emerga anche in questo dialogo. Mi pare che il tuo intento sia far saltare i ponti della sacralità e forse anche della ragione. È così? Se è così, ti chiedo, far saltare tutto, con quale fine?
Prima di salutarci, caro Maurizio, voglio ringraziarti di cuore. Un gesto di generosità il tuo. Quanto dici è giusto, direi. Una parte della risposta sta sicuramente in quello che mi appartiene come persona, dovrei parlare di me. Ma è un terreno scivoloso e a mio avviso inutile. Non penso possa ad esempio essere utile sapere che prendo ragni dove mi capita e li chiudo dentro barattoli che ho in salotto. In una specie di bacheca/scaffale. La sera mi metto lì e li osservo. Me li metto sul viso perché mi piace sentirli camminare sulla mia pelle. Piccole zampette titillanti. Quasi un piacere erotico direi. Pensa che non ho la TV perché mi basta avere i barattoli dei ragni da guardare, la sera. E anche loro fanno i loro bei talk show, e Grande Fratello e Barattolo dei Famosi. Ho anche dei barattoli pieni di pelo, anche con baffi di donna. Sono quelli a cui tengo di più. La Polly mi guarda strano ma mi vuole bene lo stesso. Ecco può servire dire tutto questo? Non credo proprio, anche perché non c’è niente di vero in quello che ti ho appena scritto (è vero solo che non ho la TV). Un autore è sempre una puttana, ti dicevo.
Poi c’è una parte legata agli strumenti che un autore utilizza, pinze, cacciavite ecc…Questa è la parte che mi interessa di più. Strumenti/parole con cui lavorare facendo sembrare vero ciò che è inevitabilmente finto. Tutto finto ma vero, insomma. Tu ci vedi dissacrazione, volere distruggere tutto? Ma è tutto finzione, caro Maurizio. Sempre. Un abbraccio, Leo
(Gioco della torre) Sanguineti o Balestrini. Devi salvarne uno. Chi salvi e perché?
Sanguineti è sicuramente più brillante, acuto, penetrante. E allora largo ai secondi, salvo Balestrini per il suo essere meno brillante (cosa certo discutibile) ma forse più sottilmente inquieto. E direi anche generoso verso molto altri autori, anche molto più giovani di lui. Penso al laboratorio delle nuove scritture di RicercaRE poi RicercaBO, organizzato insieme a Renato Barilli con cui sto curando adesso proprio l’antologia di RicercaBO che uscirà fra poco da Manni Editore.
*
Nughetta
donna tenuta in freezer per 19 anni. Mitico Ciclope, leggo questo sul corrierepuntoit e penso alla tua isola che mi piacevano un sacco le capre. E le bacche, nere. E davanti alla TV c’eravamo noi, io tu e le capre. E il rumore del freezer. E stavamo la sera così, davanti alla TV, davanti al mare. Col rumore del freezer. A pensare, a fare poesia. Poi il freezer si è rotto e c’hanno trovato dentro una donna. Dopo 19 anni. E non so se sono stato io o sei stato tu che la Polly dice che sono un mostro quando in casa non ci do retta. E oggi quando l’ho rivista tornare coi sacchetti della spesa, ho pensato che anche lei era uscita di casa 19 anni fa. Sì, ora ricordo, era uscita di casa diciannove anni fa.
#AntologiaDiRicercaBO #Balestrini #EsisteLaRicerca #LeoCanella #LeonardoCanella #Manni #MaurizioTeroni #neoavanguardia #Orazio #Petrarca #pizza #Sanguineti #scrittureDiRicerca #StradePossibili #unCapelloSullaPizza
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l’ultimo messaggio di hossam shabat
Hossam Shabat, ucciso deliberatamente da Israele il 25 marzo 2025
L’ ULTIMO MESSAGGIO DI HOSSAM
Questa è la squadra di Hossam e condividiamo il suo messaggio finale:
“Se stai leggendo questo, significa che sono stato ucciso, molto probabilmente preso di mira, dalle forze di occupazione israeliane.
Quando tutto questo è iniziato, avevo solo 21 anni, uno studente universitario con sogni come chiunque altro. Negli ultimi 18 mesi, ho dedicato ogni momento della mia vita alla mia gente. Ho documentato gli orrori nel nord di Gaza minuto per minuto, determinato a mostrare al mondo la verità che hanno cercato di seppellire. Ho dormito sui marciapiedi, nelle scuole, nelle tende, ovunque potessi. Ogni giorno era una lotta per la sopravvivenza. Ho sopportato la fame per mesi, ma non ho mai lasciato la mia gente.
Se Dio vuole, ho adempiuto al mio dovere di giornalista. Ho rischiato tutto per raccontare la verità, e ora sono finalmente in pace, cosa che non conoscevo da 18 mesi.
Ho fatto tutto questo perché credo nella causa palestinese. Credo che questa terra sia nostra, ed è stato il più grande onore della mia vita morire difendendola e servendo il suo popolo.
Vi chiedo ora: non smettete di parlare di Gaza. Non lasciate che il mondo distolga lo sguardo. Continuate a combattere, continuate a raccontare le nostre storie, finché la Palestina non sarà libera”. —
Per l’ultima volta, Hossam Shabat, dal nord di Gaza.
x.com/HossamShabat/status/1904…
______________
da un post di Raffaella Battaglini
#colonialism #colonialismo #Gaza #genocide #genocidio #HossamShabat #ICC #icj #IDF #IOF #israelestatoterrorista #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #sionismo #sionistiassassini #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #zionism
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pod al popolo, #057: audio integrale dell’incontro dedicato ad alessandro broggi (flip, 21 mar. 2025)
L’audio completo dell’incontro dedicato ad Alessandro Broggi (Flip festival, Pomigliano d’Arco, 21 marzo 2025), con Daniela Allocca in dialogo con MG, si può ascoltare ora su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.
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#2006 #2009 #2013 #Albinea #Ale #AlessandroBroggi #audio #AvventureMinime #Broggi #editoria #EXIT #festival #FLIP #gammm #MarcoGiovenale #MariangelaGuatteri #materialiFuoriContesto #mp3 #NuovaSituazione #NuovoPaesaggioItaliano #PAP #pap057 #pap057 #podAlPopolo #podcast #Pomigliano #prosa #ProsaInProsa #ricostruzioni #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca
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WhatsApp Messenger: More than 2 billion people in over 180 countries use WhatsApp to stay in touch with friends and family, anytime and anywhere.WhatsApp.com
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works by (and vids on) rachid koraïchi
some works by Rachid Koraïchi :
Rachid Koraichi_ Untitled (Talismanic Tablet 40)_ basalt tablet_ 2015
*sources:aicon.art/artists/rachid-korai…aicon.art/exhibitions/rachid-k…modernarabesque.com/en/news/33…dafbeirut.org/en/rachid-koraic…*youtube.com/embed/BJla1bqEbBA?…Exposition à l’UNESCO à Paris du 7 au 24 février 2005“Ensemble, trois artistes, une oeuvre Trois artistes aux fortes personnalités, AKEJI, calligraphe japonais shinto, HASQUIN, peintre belge catholique et KORAÏCHI, plasticien algérien musulman ont accepté de tenter l’aventure d’une démarche commune pour créer cette série de vingt et une oeuvres”.Film réalisé par les vidéastes Öznur Baycan et Gianluca Tanoni en 2004 pour l’exposition.Film produit par l’Association Rivages Lointains 2005*youtube.com/embed/21Xs8xqhSjg?…Renowned artist Rachid Koraïchi in an in-depth discussion about his body of work in the exhibition Celestial Blue. In celebration of the artist’s 77th year, the talk will explore the development of Koraïchi’s career, his acclaimed work Jardin d’ Afrique and how certain elements of Sufism, such as script, the prime number 7 and Tolerance, continue to inform his ongoing artistic practice. The talk accompanies LR Koraïchi’s solo exhibtion, Celestial Blue, at the October Gallery (London, UK, 2024).*youtube.com/embed/l01HomcJvdc?…#الجزائر #التراث_الجزائري #الفن … رشيد قريشي هو فنان ونحات وصانع طباعة وخزف جزائري ، اشتهر بأعماله الفنية المعاصرة التي تدمج الخط العربي Today, return to the School of Fine Arts of Algiers with RACHID KORAÏCHI Rachid Koraïchi was born in Ain Beida, Algeria, in 1947, first studied at the Institute of Fine Arts and the Superior National School of the Arts in Algeria, before moving to France to continue his studies at the National School of Decorative Arts and the School of Urban Studies in Paris. Koraichi’s work extends across an impressive range of materials which include ceramics, textiles, bronze, Corten steel, alabaster, print and etching on paper and paint on canvas. His work is influenced by a fascination with signs: symbols, glyphs and ciphers drawn from a variety of languages and cultures*youtube.com/embed/-JVU8mk-8oI?…youtube.com/embed/i47p03cBZ54?…youtube.com/watch?v=27eQRaCfVT…
#asemic #asemicWriting #AssociationRivagesLointains #ÖznurBaycan #BoualemGueritli #CelestialBlue #GerardHoughton #GianlucaTanoni #OctoberGallery #RachidKoraïchi #scritturaAsemica #Sufi
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recent posts @ gammm.org:
world’s finest / lorenzo basile baldassarre. 2025
gammm.org/2025/03/25/worlds-fi…
averse / delphine reist. 2007
gammm.org/2025/03/10/averse-de…
the sound of frying electronics / molasses industries. 2020
gammm.org/2025/03/04/the-sound…
sans merci / jim leftwich. 2015
gammm.org/2025/02/23/sans-merc…
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nuovo post sul blog ‘esiste la ricerca’: ebook di michael roberts malle
mtmteatro.it/michael-roberts-m…
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#AntonioSyxty #ebook #ELR #ELREsisteLaRicerca #EsisteLaRicerca #MichaelRobertsMalle #MTM #MTMManifattureTeatraliMilanesi #ricercaLetteraria #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca
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il #silenzio degli #intellettuali: articolo di Roberta De Monticelli sul #manifesto del 17 feb. 2025:
slowforward.net/2025/03/02/il-…
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ma sarà normale?
(è arrivato, insomma, 'sto golpe neofascista) (o sta per arrivare)
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certe cose ricordiamocele e ripetiamole, è importante:
il rifiuto dell’italia neofascista di riconoscere lo stato di Palestina
(21 febbraio 2025)
slowforward.net/2025/02/28/sul…
#Palestina #StatodiPalestina #governoitaliano #governo #dirittointernazionale #criminicontrolumanita #sionismoitaliano #sionistiitaliani #neofascismo #governoneofascista
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il 30 marzo a fiesole: presentazione di “continuo. repertorio di scritture complesse”
Domenica 30 marzo dalle 16, Villa Rondinelli ospita la presentazione del primo volume di “CONTINUO – repertorio di scritture complesse”, edito da [dia•foria
Uno spazio di teoria, ascolto e visione con i lavori di Daniele Bellomi, Alessandro De Francesco, Marco Mazzi, Luigi Severi, niccolò furri, Morena Coppola, Alessandra Greco e Daniele Poletti.
#continuo #visualpoetry #scritturecomplesse
#AlessandraGreco #AlessandroDeFrancesco #Continuo #DanieleBellomi #DanielePoletti #diaforia #LuigiSeveri #MarcoMazzi #MorenaCoppola #NiccolòFurri #scritturecomplesse #visualpoetry
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the arrest of hamdan ballal
TRT World:
Israel’s army detains one of the Palestinian co-directors of the Oscar-winning documentary film “No Other Land” in the occupied West Bank after illegal Zionist settlers attacked him
🔗 trt.global/world/article/a3de5…
Comment in fb:
The resumption of Israel’s military assault on Gaza underscores the reality that this war has never been about Hamas, the hostages, or security. It is about ethnic cleansing and the systematic destruction of Palestinian life. Israel’s actions—relentless bombing of civilian infrastructure, mass displacement, deliberate targeting of homes, hospitals, and aid convoys—fit the textbook definition of genocide.
Since October, Israel has killed tens of thousands of Palestinians, the majority of them women and children, and has starved more by blocking humanitarian aid. The destruction of water, power, and medical systems is not collateral damage; it is intentional policy aimed at making Gaza unlivable. The forced displacement of over a million people into smaller and smaller spaces—first from northern Gaza to the south, now even Rafah, the last supposed “safe zone”—reveals a calculated attempt to erase Palestinians from their land.
Israel justifies this brutality under the guise of fighting Hamas, but its leaders have made their real goals clear. Israeli officials have repeatedly spoken of turning Gaza into a “deserted island,” reoccupying it, or resettling it with Israelis. This is not security; it is ethnic cleansing. And yet, Western governments continue to fund, arm, and diplomatically shield Israel from accountability, allowing the massacre to continue unchecked.
What is happening in Gaza is not an accident or a response to October 7. It is part of a decades-long project to dispossess and erase Palestinians. The world is watching a genocide unfold in real-time, and history will remember who enabled it and who fought to stop it.
#arrest #Cisgiordania #coloni #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #HamdanBallal #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #NoOtherLand #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism
Israel detains Oscar-winning Palestinian director after illegal settlers attacked him
Filmmaker Hamdan Ballal was one of three Palestinians detained by the Israeli army in the occupied West Bank, attorney says.TRT Global Headquarters
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