pod al popolo, #071: “un’apocalisse che accompagna un ritorno all’ordine che era già in corso”
Ospite di UrbanExperience e di Carlo Infante (che ringrazio, e la cui voce si ascolta qui in dialogo), il 26 giugno ho preso parte a questa iniziativa sulla memoria dell’avanguardia e del teatro di ricerca, dando un breve contributo direi generazionale, che si conclude con un cenno agli argomenti di due testi (rintracciabili qui e qui).
Già in piedi per lasciare il microfono (e fuori dal podcast che trovate in calce), ho infine segnalato (e ampiamente distribuito) copie del n. 19 de “La scuola delle cose”, dedicato alla scrittura di ricerca.
In poco più di otto minuti + un cenno al tabloid, dunque, ho provato a dire qualcosa sul ritorno all’ordine degli anni Ottanta, ‘Baldus’, il postmoderno, il mainstream editoriale-distributivo, e gli ultimi 25 anni di sperimentazione letteraria, ovviamente senza esserne in grado. L’audio completo è ora su Pod al popolo. Podcast irregolareed ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.26 giu., Roma, ICBSA: convegno sulla memoria dell’avanguardia
#anniNovanta #anniOttanta #anniSettanta #Baldus #CarloInfante #dialogo #ExDiscotecaDiStato #ICBSA #InnovazioneTerritoriale #LaScuolaDelleCose #Lyceum #MarcoGiovenale #Mudima #PAP #pap071 #pap071 #PerformingMedia #podAlPopolo #podcast #ricercaLetteraria #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #teatro #UrbanExperience #UrbanExperience
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“decreto sicurezza a rischio incostituzionalità”, articolo di angelo greco
laleggepertutti.it/734841_decr…
La Cassazione boccia il Decreto Sicurezza (Legge 80/2025): manca urgenza, norme eterogenee, viola legalità e proporzionalità. Rischio carcere per marginalità e dissenso
*
direi che “a rischio” è un’espressione eufemistica. (spero lo sia, intendo: e che la legge più vergognosa della storia repubblicana venga cancellata subito).
#AngeloGreco #decretoIncostituzionale #decretoSicurezza #decretoSicurezzaIncostituzionale #dl1660 #neofascismo #statoDiPolizia
Decreto sicurezza a rischio incostituzionalità
La Cassazione boccia il Decreto Sicurezza (Legge 80/2025): manca urgenza, norme eterogenee, viola legalità e proporzionalità. Rischio carcere per marginalità e dissenso.Angelo Greco (La Legge per Tutti)
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aperitivo letterato (img+audio) / mg
slowforward.net/wp-content/upl…
#audio #Blob #collage #cutUp #cutup #differx #mix #puntEMes #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline
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2001 o 2025 ?
Antonio Moresco:
“[…] mi sembra che molte consuetudini mentali che hanno dominato la vita culturale degli ultimi decenni si rivelino sempre più insostenibili se non grottesche:
che viviamo nell’epoca della virtualità e dell’irrealtà
che l’unica dimensione possibile è ormai quella della ripetizione del déjà vu
che la storia è finita
che l’attività umana in generale e quella culturale, artistica e spirituale in particolare possono svolgersi ormai solo all’interno di giochi chiusi, terminali, dentro universi culturali chiusi che non contemplano più la possibilità dell’imprevisto
che si può solo riciclare, combinare e rivisitare materiali culturali ormai inerti e codificati in un malinconico gioco di specchi senza fine
che tutto è interscambiabile e depotenziato nell’universo orizzontale della “comunicazione” totale e della rete
che la vita non si richiude e si riapre continuamente attraverso lacerazioni
che non possono esistere più – nel bene come nel male – il conflitto, l’alterità
che abbiamo dominato completamente la natura, il caso, l’ignoto
che non esiste più la tragedia, ma solo la parodia
ecc…
E’ terribilmente triste dover riflettere su queste cose dopo un simile orrore [*]. Ma non si può far finta che non sia successo niente e mi sembra che tutto questo non possa che avere ripercussioni profonde nell’attività umana e in quella culturale di decifrazione, interpretazione, invenzione e riapertura di spazi.
In questo terribile inizio di secolo e di millennio è forse venuto il momento di confrontarci su queste cose, con sincerità , profondità e radicalità .
Milano, settembre 2001
Antonio Moresco”
(nazioneindiana.com/2003/03/01/…)
[*] = l’attentato dell’11 settembre che ha colpito le
“Torri Gemelle” a New York e il Pentagono a Washington
*
2001 o 2025?
l’11 settembre personalmente quasi non lo vedo, se vedo Gaza. (e domani cosa si vedrà? cosa sarà imposto non solo allo sguardo occidentale ma ai corpi di tutti?)
#AntonioMoresco #attentatoAlleTorriGemelle #DarioVoltolini #Gaza #genocidio #Moresco #NazioneIndiana #orrore #Palestina #parodia #postmoderno #ScrivereSulFronteOccidentale #torriGemelle #tragedia #Voltolini
Scrivere sul fronte occidentale
Dopo l’attentato dell’11 settembre che ha colpito le “Torri Gemelle” a New York e il Pentagono a Washington, scrittori e uomini di cultura italiani si sono confrontati in un…NAZIONE INDIANA
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da Radio Popolare:
Temperature bollenti ma per la Regione Lombardia si può lavorare anche oltre i 35 gradi: respinte le richieste dei sindacati:
radiopopolare.it/puntata/?ep=p…
#sindacato #padroniinfami #ytalya #losvaccototale
#schiavismo #lavoro #illavoronobilita #radiopopolare
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
rosa pierno su una mostra di maria rosa benso
slowforward.net/2025/06/28/pod…
#asemic #asemicwriting #scritturaasemica
#art #arte #asemic #asemicwriting #MariaRosaBenso #RosaPierno #scritturaasemica
Sintassi del Segno Sospeso, mostra di Maria Rosa Benso presto il Teatro Palazzo Saluzzo Paesana, maggio 2025
Sebbene alla ricerca degli accadimenti che si situano sul confine, nel tentativo di sorprendere ciò che è evanescente, apparente e perciò ...rosapierno.blogspot.com
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monumento all’infamia italiana
dopo il contributo dato dall’italia neofascista alla mattanza israeliana dei bambini palestinesi, una roba come questa, installata in permanenza a Montecitorio, può essere – per paradosso – sensata: a memoria dei morti che abbiamo contribuito (e contribuiamo) a fare.
per ricordare in perpetuo l’infamia degli italiani in scranno e di quelli che li hanno votati, complici di genocidio.
#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento
#bambini #children #colonialism #complicitàInGenocidio #concentramento #deportazione #Gaza #genocide #genocidio #IDF #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #italiaCompliceDiGenocidio #izrahell #jago #massacri #memento #Palestina #Palestine #scultura #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #zionism
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pod al popolo, #070: reading perinelli giovenale @ studio campo boario, 17 giu. 2025
17 giugno 2025, Studio Campo Boario, Francesca Perinelli legge dal suo oca tre toc to, e Marco Giovenale dal suo Prima dell’oggetto. L’audio completo ora su Pod al popolo. Podcast irregolareed ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.
#déclic #FrancescaPerinelli #lettura #MarcoGiovenale #ocaTreTocTo #presentazione #PrimaDellOggetto #prosa #reading #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #StudioCampoBoario
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canali di slowforward et alia
DAL 2003, SLOWFORWARD è il sito più testardo, aggiornato (e anziano) su #scritture di ricerca, #arte contemporanea, #musica sperimentale, materiali verbovisivi, #asemic writing, #poesia concreta, #prosa in prosa, prose brevi, scritture non assertive, littéralité, flarf, sought poetry, #googlism , #fluxus e #anarchia , movimenti, #editoria ‘irregolare’, #glitch , ossessione collezionistica, #audio e #video più o meno deliranti, #network possibili di #sperimentazione , #dada , #derive & compagnia
segui il canale #slowforward su #telegram : t.me/slowforward
o su #whatsapp : tinyurl.com/slowchannel
o su #instagram : https://tinyurl.com/slowforward-ig
e/o l’account #mastodon : mastodon.uno/@differx
(tutti i post sono replicati/linkati inoltre sia su tumblr sia su bluesky)
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se infine ti interessa in particolare l’asemic writing (scrittura asemica), i canali gemelli dedicati sono t.me.asemic e tinyurl.com/whasemic
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slowforward – pur con tutte le sue imperfezioni e contraddizioni – sollecita tutti a evitare, per quanto possibile, i canali generalisti (soprattutto twitter, threads e facebook) e ad andare semmai alla fonte dei materiali, privilegiando piattaforme di condivisione presenti nel #fediverso o che comunque limitano le separazioni interne alle comunità, ed evitano o proprio cancellano del tutto l’invadenza pubblicitaria, lo #shadowbanning , la #censura , gli algoritmi demenziali, le violazioni della (o i comportamenti leggeri in tema di) #privacy
#111 #algoritmi #algoritmo #anarchia #arte #asemic #asemicWriting #audio #Bluesky #censura #comunità #dada #dérive #editoria #FEDIVERSO #flarf #fluxus #glitch #googlism #Instagram #littéralité #Mastodon #materialiVerbovisivi #mediaGeneralisti #movimenti #Movimento #musicA_ #musicaSperimentale #network #noFacebook #noThreads #noTwitter #ossessioneCollezionistica #piattaformeGeneraliste #poesia #privacy #prosa #ProsaInProsa #proseBrevi #scritture #scrittureNonAssertive #separazione #separazioni #shadowbanning #slowforward #soughtPoetry #sperimentazione #Telegram #tumblr #video #whatsapp
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ghf = sterminio
#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #sterminio
#bambini #campiDiSterminio #children #colonialism #concentramento #deportazione #Gaza #genocide #genocidio #GHF #IDF #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #massacri #Palestina #Palestine #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #sterminio #warcrimes #zionism
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nel comparto exlet del sito ‘ahida’, antonio francesco perozzi annota “casino conolly”, di mariangela guatteri (+ alcuni testi)
ahidaonline.com/post/exletcasi…
#ahida #AntonioFrancescoPerozzi #CasinoConolly #exlet #ilVerri #kritik #MariangelaGuatteri #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca
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“the reappearing pheasant”; italian and american authors in n.y., 2022
a New York, nell’inverno 2022, a trent’anni dalla prima esperienza collettiva di reading/dialogo/confronto di autrici e autori italiani e statunitensi, si è tenuto un nuovo incontro, che ha visto molti poeti, critici e scrittori coinvolti.
gli atti di quelle giornate sono ora stati pubblicati da Agincourt Press: https://www.agincourtbooks.com/opuntia#/moscardi-dethomasis-the-acts-of-the-reappearing-pheasant/https://www.agincourtbooks.com/opuntia#/moscardi-dethomasis-the-acts-of-the-reappearing-pheasant/
*
Francesco Muzzioli sui giorni del 2022: francescomuzzioli.com/2022/11/…
video completi: slowforward.net/2022/11/18/the…
dépliant e informazioni: slowforward.net/2022/10/27/the…
#acts #AgincourtPress #atti #IuriMoscardi #LuigiBallerini #SandroAngeloDeThomasis #TheReappearingPheasant
Opuntia Books — Agincourt Press
The Opuntia series publishes books on literary criticism, philosophy of language, poetics, and their intersection with political science.Agincourt Press
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pod al popolo, #069: lettura di mg @ ‘roma chiama poesia’, teatro basilica, 31 mag. 2025
La sera del 31 maggio 2025, al Teatro Basilica, in occasione di un reading collettivo, alcuni testi da Oggettistica, altri da Prima dell’oggetto, e un inedito in volume. Ora qui su Pod al popolo. Podcast irregolareed ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.
#déclic #Oggettistica #PAP #pap069 #pap069 #podAlPopolo #podalpopolo #podcast #PrimaDellOggetto #prosa #ProsaInProsa #reading #RomaChiamaPoesia #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #TeatroBasilica #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline #Tic
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tornano disponibili le “poesie edite e inedite (1947-1991)” di corrado costa
Torna disponibile, in seconda ristampa, presso ArgoLibri, l’indispensabile libro delle Poesie edite e inedite (1947-1991) di Corrado Costa, curato con grande acribia e competenza da Chiara Portesine.
Introduzione di Aldo Tagliaferri
Con interventi di Adriano Spatola, Gian Luca Picconi, Milli Graffi, Giulia Niccolai, Paul Vangelisti, Marco Giovenale e Chiara Portesine.
*
Sempre più, col passare degli anni (soprattutto dal 2013 in avanti), al lettore italiano, Costa si è rivelato e si rivela, non troppo diversamente dal diverso Carlo Bordini, uno degli anelli nodali del percorso della scrittura di ricerca – e delle metamorfosi di questa – al passaggio tra anni Settanta e Novanta. Un vero inconsapevole ponte o nesso tra le esperienze e le levità e follie del Mulino di Bassano e le (allora non conosciute) giovani e meno giovani voci sperimentali che costruivano in Francia una postpoesia carica di futuro.
Leggere Corrado Costa significa capire perfettamente come quel cambio di paradigma avviato con gli anni Sessanta non abbia mai nei decenni smesso di mutare, espandersi, dimostrarsi effettivo rinnovamento delle arti e letterature del mondo. Un rinnovamento arginabile solo (e non definitivamente) attraverso uno spregevole ritorno all’ordine, che i padroni del fumo editoriale-distributivo hanno attuato a partire dagli anni Ottanta, e che oggi arriva (con le “poesie” degli improbabili grandi vecchi di mondadori ed einaudi) a sfondare il tetto del ridicolo, e dunque a trovare ascoltatori entusiasti nell’ytalyetta degli anni Venti, canara e neofascista.
Costa ripulisce il parabrezza da questi insetti, e ci mostra cosa era ed è possibile fare con il linguaggio, anche il più ordinario e orizzontale.
#111 #AdrianoSpatola #AldoTagliaferri #Argolibri #cambioDiParadigma #ChiaraPortesine #CorradoCosta #corradocosta #Costa #GianLucaPicconi #GiuliaNiccolai #MarcoGiovenale #MilliGraffi #nonAssertività #PaulVangelisti #PoesieEditeEInedite19471991_ #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca
Corrado Costa — Poesie edite e inedite (1947-1991) Opere poetiche II – ARGO
Secondo volume dell'opera omnia dedicata al poeta avvocato Corrado Costa. Poesie edite e inedite (1947-1991) Opere poetiche volume 2.ARGO
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1 luglio, roma, muciv: “quel che non puoi vedere / tentativi di visione”
Quel che non puoi vedere/Tentativi di visione
presentazione e discussione a più voci del video e del volume Quel che non puoi vedere / Tentativi di visione
Incontro parte del programma Storie d’EUR_Asia
Ingresso gratuito. Prenotazione consigliata
Intervengono:
Pierfrancesco Fedi, curatore delle collezioni cinesi e giapponesi delle Collezioni di Arti e Culture Asiatiche del MUCIV;
Anna Imponente, storica dell’arte;
Giuseppe Garrera, storico dell’arte e collezionista;
Alex Kerr, scrittore, esperto di arte e cultura giapponese, collezionista:
Federica Luzzi, artista;
Marcello Sambati, poeta e drammaturgo;
Naoya Takahara, artista;
Monica Vacca, psicoanalista membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi (SLP cf) e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi (AMP);
Modera:
Anna Imponente, storica dell’arte
museodellecivilta.it/events/qu…
“Quel che non puoi vedere/Tentativi di visione 試行、イメージへ”, Federica Luzzi, Naoya Takahara (a cura di), Edizioni Cambiaunavirgola, Roma 2025. Patrocinio Fondazione Italia Giappone.
“Quel che non puoi vedere/Tentativi di visione 試行、イメージへ”, è la restituzione in forma cartacea di cofanetto che raccoglie, oltre ai contributi degli artisti ideatori Federica Luzzi e Naoya Takahara, quelli di Gabriella Dalesio, Giuseppe Garrera, Alex Kerr, Monica Vacca, e degli artisti coinvolti – Flavio Arcangeli, Melissa Lohman, Simone Pappalardo, Marcello Sambati, Pasquale Polidori. Il cofanetto invita il lettore ad associare liberamente i vari materiali: oltre al libro, 22 foto, 3 haiku di Bashō e 3 racconti tradizionali giapponesi.
#AlexKerr #CuratoreDelleCollezioniCinesiEGiapponesiDelleCollezioniDiArtiECultureAsiaticheDelMUCIVAnnaImponente #Bashō #EdizioniCambiaunavirgola #FedericaLuzzi #FlavioArcangeli #FondazioneItaliaGiappone #foto #GabriellaDalesio #GiuseppeGarrera #haiku #MarcelloSambati #MelissaLohman #MonicaVacca #MuCiv #museoDellePierfrancescoFedi #NaoyaTakahara #PasqualePolidori #poetaEDrammaturgoMonicaVacca #raccontiTradizionaliGiapponesi #SimonePappalardo #storicaDellArteGiuseppeGarrera
Quel che non puoi vedere/Tentativi di visione - Museo delle Civiltà
Incontro parte del programma Storie d’EUR_Asia Ingresso gratuito. Prenotazione consigliata Intervengono: Pierfrancesco Fedi, curatore delle collezioni cinesi e giapponesi delle Collezioni di Arti e Culture Asiatiche del MUCIV; Anna Imponente, storica…Museo delle Civiltà
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interview with irma boom, on the book “re-materialization of language. 1978-2022”
5e.centre.ch/fr/words/intervie…
an interview with Irma Boom—artistic director of “Re-Materialization of Language. 1978-2022″—published on the occasion of the eponymous exhibition at the Fondazione Antonio Dalle Nogare (Bolzano, Italy)
INTERVIEW // Irma Boom
En ligne // @ 5e étage
Centre d’Art Contemporain Genève
#vispo #mirellabentivoglio #materialiverbovisivi #poesiaconcreta #poesiavisiva
#art #arte #CentreInternationalDArtGenève #IrmaBoom #materialiverbovisivi #MirellaBentivoglio #mirellabentivoglio #poesiaconcreta #poesiavisiva #vispo
5e étage
Le 5e étage est la plateforme digitale du Centre d’Art Contemporain Genève. Cet espace virtuel vient prolonger et compléter la programmation accueillie dans les étages physiques du Centre.5e.centre.ch
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oggi, 26 giugno, a roma: ‘urban experience’ e l’archivio performante all’icbsa. il performing media per la memoria dell’avanguardia e l’innovazione territoriale
L’Archivio Performante all’ICBSA. Il Performing Media per la Memoria dell’Avanguardia e l’Innovazione Territoriale
26 giugno 2025, dalle 15:00 alle 17:30
A Roma, all’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA, Palazzo Mattei di Giove, Via Michelangelo Caetani 32, l’ex Discoteca di Stato) oggi, 26 giugno, alle ore 15 c’è un incontro strategico: Il Performing Media per la Memoria dell’Avanguardia e l’Innovazione Territoriale.
L’incontro si svolgerà come un brainstorming per attivare un confronto aperto (e non un convegno di studi) tra protagonisti e studiosi, per promuovere una staffetta intergenerazionale e una interoperabilità degli archivi già istituiti, pensando a come coniugare la Memoria dell’Avanguardia con l’Innovazione Territoriale.
TUTTE LE INFORMAZIONI QUI:
urbanexperience.it/eventi/larc…
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>>> Personalmente parteciperò dando un contributo al dialogo parlando delle scritture sperimentali per come si sono sviluppate / articolate negli ultimi venti-venticinque anni, anche a partire dal tabloid “La scuola delle cose” (Lyceum/Mudima, aprile 2025), fascicolo n. 19 dedicato interamente alle SCRITTURE DI RICERCA. <<<<
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#archiviGiàIstituiti #archivio #ArchivioPerformante #avanguardia #brainstorming #CarloInfante #confrontoAperto #DiscotecaDiStato #ICBSA #innovazione #InnovazioneTerritoriale #IstitutoCentralePerIBeniSonoriEdAudiovisivi #memoria #MemoriaDellAvanguardia #PalazzoMatteiDiGiove #PerformingMedia #UrbanExperience
L'Archivio Performante all'ICBSA. Il Performing Media per la Memoria dell'Avanguardia e l'Innovazione Territoriale - Urban Experience
A Roma, a Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA, Palazzo Mattei di Giove, Via Michelangelo Caetani 32, l'ex Discoteca di Stato) venerdìUrban Experience
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domani, per l’”archivio performante”, all’icbsa (roma, via caetani), avanguardie & altri argomenti (con – anche – mg e ‘la scuola delle cose’)
Domani, 26 giugno, a Roma, all’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA, Palazzo Mattei di Giove, Via Michelangelo Caetani 32, l’ex Discoteca di Stato): Il Performing Media per la Memoria dell’Avanguardia e l’Innovazione Territoriale.
L’incontro si svolgerà come un brainstorming per attivare un confronto aperto (e non un convegno di studi) tra protagonisti e studiosi, al quale darò un mio contributo anche sulla scorta del numero 19 de ‘La scuola delle cose’ (Lyceum/Mudima, apr. 2025), da me curato, sul tema delle SCRITTURE DI RICERCA.
un inquadramento della scrittura di ricerca: nel n. 19 della ‘scuola delle cose’ (lyceum/mudima)
slowforward.net/2025/06/11/un-…
#avanguardie #ExDiscotecaDiStato #ICBSA #InnovazioneTerritoriale #LaScuolaDelleCose #Lyceum #LyceumMudima #MemoriaDellAvanguardia #memoriaDelleAvanguardie #Mudima #performance #PerformingMedia #UrbanExperience
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pod al popolo, #068: audio del terzo giorno di dialoghi @ blocco 13, sul lavoro artistico di alberto d’amico e l’attività dello studio campo boario
Il 13 maggio 2025, a Blocco 13, si è tenuto il terzo ed ultimo degli incontri dedicati ad Alberto D’Amico e alle iniziative ospitate nel tempo dallo Studio Campo Boario: l’audio (non editato) è ora qui su Pod al popolo. Podcast irregolareed ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.
qui i precedenti incontri: 6 maggio, 10 maggio
#AlbertoDAmico #art #arte #audio #Blocco13 #Blocco13 #BrunoLoTurco #CarloAlbertoBucci #DomenicoAdriano #FabioLapiana #GiuseppeGarrera #MarcoGiovenale #MaurizioDeBonis #mp3 #OrithYoudovich #PAP #pap068 #pap068 #podAlPopolo #podalpopolo #podcast #praticheCollaborative #StudioCampoBoario
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25 giugno, matteo tonoli: “forward thinking and new models of sustainability” (seminar held in Italian, thx to the ‘neocybernetic crew’)
Forward Thinking and New Models of Sustainability
Matteo Tonoli
25 giugno 6pm
I will start with a symbolic episode, “raining stones,” from Douglas Rushkoff’s book Throwing Rocks at the Google Bus.
Throwing rocks and protesting require a second-order view of the future (Wiener and Rosenblueth), on a generational scale. This vision is difficult to acquire because crushed by presentism (a consequence of the information and digital noise explosion of the 2010s), it flattens our temporal perception, limiting it to instants of eternal present under the banner of the “disposable.” This phenomenon impoverishes the vision of a possible future and, in some ways, makes us unable to glimpse its real implications.
I will argue that sustainable leadership must overcome presentism and adopt a generative, auto-poietic relationship with time in its dimensions of memory, present and future. Specifically, the tool that allows one to “prune the crown of the tree of possible futures” is accountability: knowing how to model the future to understand the consequences of actions on a generational time scale. As a result of these predictions we then act on the present, in a retroactive process.
A central aspect of this reflection is the retrieval of la parole (Grothendieck), a fundamental tool for imagining the future accurately and consciously, and then communicating it effectively to the actors involved in the sustainability chain. Linguistic sustainability then becomes a key element: a clear, unambiguous language that leaves no room for bad faith (Sartre), or that tendency to deceive ourselves (as happens when we reduce global warming to climate change, confusing cause and effect). In this sense, pertinence, which for Augé is the ability to “understand an epoch and speak to an epoch,” is essential for responsible communication.
I will conclude by emphasizing how a leadership that can retrieve the deep sense of the word and communicate it, succeeds in speaking with a political language. A language that, nourished by a highly informative past breaking into a dense and lived present, works every day to expand the horizon of possibilities (von Foerster).
An engineer first and sociologist later, Matteo Tonoli translates his many interests and passions into reflections on several issues that include complexity, innovation, the relationship between science and society, design and music. He is an education consultant and his latest work has been published within the collective volume Communication and Scientific Uncertainty in the Knowledge Society (Cerroni and Carradore, Franco Angeli, 2021).
#CommunicationAndScientificUncertaintyInTheKnowledgeSociety #complexity #disposable #eternalPresent #ForwardThinkingAndNewModelsOfSustainabilit #Grothendieck #innovation #laParole #linguisticSustainability #MatteoTonoli #NeocyberneticCrew #ouglasRushkoff #presentism #sustainability #temporalPerception #theDisposable #ThrowingRocksAtTheGoogleBus #vonFoerster #WienerAndRosenblueth
collettivo 4c
Spazio di #dialogo #interdisciplinare in materia di #neo-cibernetica con contributi di studios3, artist3 e filosof3neocyberneticcrew.org
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25 juin, marseille, cipm: aujourd’hui la poésie palestinienne
rencontre, exploration |
Aujourd’hui la poésie palestinienne |
Rencontre présentée par Lotfi Nia, Sarah Rolfo, et Jean-Charles Depaule |
Maya Abu al-Hayyat, Hind Joudeh, Nida Younis, Raed Wahesh |
La poésie palestinienne était l’invitée d’honneur du 42e Marché de la poésie de Paris (18-22 juin 2025). À la suite du Marché, le CipM invite à Marseille quatre poètes pour une grande soirée de rencontre et de lectures bilingues. Traduit en français, publié chez différents éditeurs (Héros Limite, Plaine Page, Al Manar) ou en voie de l’être, leur travail participe, depuis la Palestine comme depuis leur exil, au renouveau de la poésie contemporaine en langue arabe.
Rencontre organisée en partenariat avec le Marché de la poésie de Paris et la Bibliothèque arabe associée de Marseille (BaaM).
+
rencontre, workshop |
Raed Wahesh / Jineology Provence |
Raed Wahesh |
[table][tr][td]Dans le cadre de la mise en avant de la poésie palestinienne, et à la suite de la rencontre au Cipm du 25 juin dans le cadre de la Périphérie du Marché de la poésie, la BaaM, Bilbiothèque arabe associée de Marseille, invite le poète Raed Wahesh, et la fabrique de broderies militante de Jineology Provence pour un atelier de broderie et de lecture. Atelier multilingue Jeudi 26 juin 14h-16h, suivi de rencontres de 18 à 20 h. .في إطار اهتمامها بللشعر الفلسطيني، تدعو مكتبة مارسيليا الشاعر رائد وحش و مجموعة التطريز التابعة لـ “جينيولوجي بروفانس” لحضور ورشة تطريز وقراءة. الورشة متعددة اللغات. الخميس، ٢٦ يونيو/حزيران، من الساعة ٢ ظهرًا إلى ٤ عصرًا .يتبع الورشة نقاشات من الساعة ٦ مساءً إلى ٨ مساءً |
[/td][/tr][/table]
Centre international de poésie
centre de la Vieille Charité
2, rue de la Charité13002 Marseille
#BibliothèqueArabeAssociéeDeMarseilleBaaM_ #cipM #HindJoudeh #JeanCharlesDepaule #JineologyProvence #leMarchéDeLaPoésie #LotfiNia #marchéDeLaPoésie #MayaAbuAlHayyat #NidaYounis #poésiePalestinienne #RaedWahesh #SarahRolfo
Cipm - centre international de poésie Marseille
Cipm - centre international de po�sie Marseille, lieu de cr�ation et de diffusion de po�sie contemporaine.0qy6m.mjt.lu
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28 giugno, roma, voci per la palestina, in piazza di porta san paolo: “non in mio nome”
#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento
#bambini #children #Cisgiordania #coloni #colonialism #concentramento #deportazione #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #massacri #NonInMioNome #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism
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l’opzione nucleare: un elemento cardine della strategia di israele (giorgio s. frankel, 2010)
sulle tematiche delle guerre in corso nel Medio Oriente
pubblichiamo un testo del 2010 di Giorgio S. Frankel
(Settanta/Milieu, 23 giu. 2025) :
L’opzione nucleare: un elemento cardine della strategia di Israele
Israele si è dotato di un complesso strategico nucleare davvero formidabile (e quasi incredibile per un così piccolo paese) che certamente non corrisponde all’idea di arma di ultima istanza, di «bomba nello scantinato» da tirare fuori e usare quando la situazione rischia di farsi disperata o già lo è.
A posteriori, sembra proprio che la scelta nucleare, fatta più di sessant’anni fa e da allora sempre avvolta nel segreto o comunque nell’opacità, sia stata una delle decisioni più importanti che Israele abbia preso nel corso della sua storia, una decisione assolutamente prioritaria, fondamentale e sulla quale la leadership politica di Israele ha sempre rifiutato qualsiasi cedimento, anche a rischio di un difficile scontro con gli Stati Uniti […]
L’opzione nucleare è stata anche sostenuta, nel corso di mezzo secolo, dal consenso incondizionato del paese. Il giornalista e scrittore israeliano Michael Karpin ha scritto che nella storia di Israele ci sono stati pochissimi casi in cui «la leadership politica in tutte le sue incarnazioni e l’opinione pubblica hanno avuto un approccio così unito e armonioso come nel caso del programma nucleare». Un importante aspetto di questo «consenso» è la pressoché totale assenza, in Israele, di un vero dibattito nazionale sulle questioni nucleari. Ciò deriva non tanto dalla censura imposta dal governo quanto da un’autocensura (spontanea) del paese, che costituisce l’aspetto sociale della «opacità» nucleare di Israele.
La decisione di Israele ha contribuito alla sicurezza del paese nel contesto mediorientale grazie alla «deterrenza nucleare», ma ha pure trasformato Israele in una sorta di «mini-superpotenza» in Medio Oriente e, ultimamente, anche e sempre più a livello globale, riducendo le propensioni a una politica di compromesso in Medio Oriente e rafforzando la tendenza a una politica inflessibile.
Israele e l’atomica
Il politologo israeliano Zeev Maoz ha osservato che «Israele è passato da una strategia nucleare basata sulla deterrenza a una strategia maggiormente orientata in chiave offensiva con anche un intreccio, forse, di volontà imperialista».
L’armamento nucleare consente a Israele in primo luogo, naturalmente, di dissuadere paesi ostili dallo scatenare attacchi militari volti alla sua distruzione. Questo dovrebbe essere in teoria il suo scopo primario, quello della deterrenza e dell’arma di ultima istanza. A fini di deterrenza potrebbe però bastare una forza nucleare ben più ridotta rispetto a quella attuale.
Nella seconda metà degli anni Settanta, dopo la Guerra del Kippur (1973) e in un contesto internazionale relativamente difficile, il politologo Steven J. Rosen scrisse che «un deterrente capace di colpire cinque capitali arabe sarebbe [stato] più che sufficiente per costituire un livello di danni “inaccettabile” [per le potenze avversarie]».
Più recentemente, un rapporto elaborato da un gruppo di esperti israeliani e americani ha suggerito che, per garantire la propria deterrenza, Israele deve mantenere una forza di risposta nucleare («second strike») capace di distruggere 10-20 città nemiche, con una potenza esplosiva tale da compromettere definitivamente la possibilità, per l’eventuale aggressore, di continuare a esistere come Stato. «Tutti gli obiettivi nemici dovrebbero essere scelti in base al criterio che la loro distruzione costringerebbe prontamente il nemico a cessare ogni attacco nucleare o biologico o chimico contro Israele».
Su un piano più politico-strategico, il deterrente nucleare, e soprattutto il fatto di detenerne il monopolio nel Medio Oriente, consente tra l’altro a Israele di imporre la propria supremazia militare nella regione e mantenere uno status quo vantaggioso (l’occupazione dei territori arabi conquistati nel 1967) senza correre grandi rischi di pressioni o vere minacce militari da parte dei paesi arabi. Inoltre, la forza nucleare ha fornito a Israele, sicuramente a partire dalla guerra del 1973, un potente mezzo di pressione sugli Stati Uniti per ottenere aiuti economici e soprattutto militari giustificati dalla necessità di garantire che Israele mantenga il proprio vantaggio militare sui paesi arabi e non si trovi «costretto» a usare le armi atomiche.
Forte del suo status nucleare, Israele può premere ancora sugli Stati Uniti, con altre richieste, oltre che sull’Europa e sulla Russia; e può anche far fronte a eventuali pressioni politiche di questpotenze, per esempio per quanto riguarda la questione palestinese. Questa capacità può essere definita come una sorta di «deterrenza globale».
[…]
L’ipotetica «deterrenza globale» che Israele sarebbe in grado di esercitare con la sua forza nucleare potrebbe consistere in questa «dottrina» operativa: se Israele subisce un attacco nucleare, o se comunque rischia di soccombere di fronte ad altra minaccia esistenziale, la sua risposta nucleare colpirà non solo il paese responsabile di tale minaccia ma anche, direttamente o indirettamente, le altre potenze mediorientali, oltre a un certo numero di paesi islamici e, ancora, numerose potenze non del Medio Oriente.
In un’intervista a un periodico olandese, poi ripresa da molti, lo storico militare israeliano, Martin van Creveld, spiegò in termini semplici e diretti la strategia israeliana:
Abbiamo centinaia di testate atomiche [che] possiamo lanciare contro obiettivi in tutte le direzioni, forse anche Roma. La maggior parte delle capitali europee sono obiettivi per la nostra aviazione. Come disse il generale Moshe Dayan: “Israele deve comportarsi come un cane rabbioso, troppo pericoloso perché qualcuno voglia rischiare di infastidirlo”. […] Le nostre forze armate non sono certo al trentesimo posto nella graduatoria mondiale, bensì al secondo o al terzo. Possiamo trascinare il mondo nell’abisso insieme a noi. E vi assicuro che è quello che accadrà prima che Israele precipiti nell’abisso.
Il punto chiave di quello che dice van Creveld sta nelle due ultime frasi che è il caso di ripetere: «Possiamo trascinare il mondo nell’abisso insieme a noi. E vi assicuro che è quello che accadrà prima che Israele precipiti nell’abisso».
Un articolo apparso nel 2006 sul giornale online «Israeli Insider», e poi ripreso da altri siti, esprime gli stessi concetti di van Creveld in termini più crudi ma assai eloquenti:
[S]e lo Stato ebraico si trova di fronte al genocidio e all’annientamento, i nostri nemici non hanno più alcun diritto di sopravvivere, e questo vale anche per i paesi “neutrali” che hanno lasciato che le cose arrivassero a quel punto. […] Non permetteremo che Israele precipiti […] senza trascinare il mondo con noi. […] L’arsenale nucleare israeliano deve essere puntato […] contro i centri simbolici [religiosi] dei nostri nemici [islamici]. Lo stesso principio deve valere per quei paesi non islamici che aiutano coloro che cercano di sradicare Israele […] non permetteremo che si ripeta la storia di Vichy e di Mussolini, di papa Giovanni [sic] e di Stalin.
[…]
● Giorgio S. Frankel, scomparso nel 2012, è stato analista di questioni internazionali e si è occupa di Medio Oriente e Golfo Persico. Ha collaborato con «Il Sole 24 Ore», il «Corriere del Ticino», «il Mulino» e «Affari Esteri».
● Il brano è tratto da L’Iran e la bomba. I futuri assetti del Medio Oriente e la competizione globale, DeriveApprodi (prima gestione), 2010.
in evidenza:
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intervista: il collezionismo per giuseppe garrera (eleonora sampieri sul blog ‘martebenicult’)
[…] completezza: non solo l’opera, ma la documentazione, gli schizzi, compresa la matita o il pennello con sui è stato fatto quel lavoro: inevitabilmente la collezione ha assunto anche l’aspetto di una storia di reliquie insieme alla possibilità di ripristinare un tempo intero, o meglio ha superato del tutto la sospettabile dimensione della sola quadreria per divenire e testimoniare una creatività disseminata […]
martebenicult.wordpress.com/20…
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Il collezionismo per Giuseppe Garrera
Foto di Massimo Piersanti In occasione dell’anniversario dei 50 anni dalla morte di Pasolini e alla storia d’amore con Maria Callas, alla De Pietri Artphilein Foundation di Lugano, si terrà i primi…martebenicult
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30 giugno, napoli, libreria luce: “prima dell’oggetto” (déclic, 2025)
a Napoli, lunedì 30 giugno, alle ore 18, presso la Libreria Luce
(piazzetta Durante 1)
incontro sul libro di prose
PRIMA DELL’OGGETTO
di Marco Giovenale
(déclic, 2025)
MG in dialogo con
Gaia Parlato
e Ciro Russo
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la libreria:
lucelibreriaemotiva.it
il libro:
declicedizioni.it/prodotto/pri…
estratti e link:
slowforward.net/2025/05/16/lin…
evento fb:
facebook.com/events/6259426905…
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saranno inoltre presenti in libreria copie del tabloid gratuito “La scuola delle cose” (Lyceum/Mudima), n. 19, interamente dedicato alla scrittura di ricerca (info: slowforward.net/2025/06/11/un-…)
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30 giugno, Napoli, Libreria Luce: “Prima dell’oggetto”, di Marco Giovenale (déclic, 2025)
Évènement à Naples par Marco Giovenale et Carlo Sperduti le lundi, juin 30 2025www.facebook.com
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otavia / anat gutberg. 2016
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arnaldo pomodoro,due frammenti da “l’arte dell’uomo primordiale”, di emilio villa (2004)
Arnaldo Pomodoro,
due frammenti da L’arte dell’uomo primordiale, di Emilio Villa, 2004
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“adesso soltanto”, di mg, testo su ‘il cucchiaio nell’orecchio’
ilcucchiaionellorecchio.it/202…
Un grande grazie a Gaetano Altopiano
per la sempre generosa ospitalità sul sito
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nuovo post sul blog ‘esiste la ricerca’: silvia tripodi scrive sul “libro della memoria e del continuo”, di mario corticelli (+ estratti da quest’ultimo)
mtmteatro.it/silvia-tripodi-no…
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newsletter slowforward 9 maggio – 21 giugno 2025 + sostieni l’eroica opra ultraventennale del sito
tra ieri e oggi ho spedito per mail – alle persone registrate – la newsletter (a)periodica di slowforward, con link a post pubblicati qui dal 9 maggio al 21 giugno. la newsletter non ha (ancora) un nome, e viene manualmente compilata da me. chi volesse riceverla, per leggere o rileggere informazioni e articoli che giocoforza sono recuperabili ma visivamente scomparsi oltre l’orizzonte degli eventi, può farmene richiesta scrivendo a slowforward.net/contact/
chi volesse sostenere il lavoro di slowforward, di mg / differx,
può farlo via ko-fi oppure paypal
mettiamola (sempre) così: sono fermo a uno dei semafori della rete, e vi faccio cenno indicando il parabrezza… se apprezzate e vi fa piacere che io da 22 anni quotidianamente vi aiuti a renderlo ben trasparente e sensibile a informazioni & notizie su #scritturadiricerca #scritturasperimentale #palestina #asemicwriting #scritturaasemica #antifascismo #prosa #prosabreve #prosainprosa #artecontemporanea #materialiverbovisivi #audio #podcast #video #presentazioni #criticaletteraria #teorialetteraria #letturepubbliche #progettiletterari, #archivi #anni70 … non avete da fare altro che offrirmi un caffè.
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pod al popolo, # 067: vincenzo ostuni, “faldone” (il saggiatore), presentazione a milano, 11 giu. 2025
Audio completo della presentazione del Faldone, di Vincenzo Ostuni (il Saggiatore, 2025), al ferrobedó, Milano, 11 giugno 2025, con interventi critici di Tommaso Di Dio, Daniele Giglioli e Arturo Mazzarella. Ora su Pod al popolo. Podcast irregolareed ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.
pagina del libro: ilsaggiatore.com/libro/faldone
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elena volpato sul libro d’artista
ilgiornaledellarte.com/Articol…
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Il libro d’artista: sperimentale per natura, contemporaneo ma «storico» - Il Giornale dell'Arte
Il libro d’artista: sperimentale per natura, contemporaneo ma «storico»Il Giornale Dell'Arte
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il festival di ‘inverso’ il 5 e 6 luglio a roma: dati, programma e biglietti
sono stato invitato al festival che vedete qui: t.ly/VX3-R
vi aspetto per un reading collettivo con confronto/dibattito il 5 alle ore 16, e poi anche alle 18 per parlare della “Scuola delle cose“. qui di séguito il cronotopo (ma il programma intero è assai ricco e – per completezza – suggerisco di cliccare sul primo link).
*
>>> Personalmente – come sopra accennato – parteciperò alla sezione “Mappare il poetico” dando un contributo al dialogo, parlando delle scritture sperimentali per come si sono sviluppate / articolate negli ultimi venti-venticinque anni, partendo dal tabloid “La scuola delle cose” (Lyceum/Mudima, aprile 2025), fascicolo n. 19 dedicato interamente alle SCRITTURE DI RICERCA. <<<<
*
Elementi essenziali, dal post di ‘Inverso’ su fb:
Sabato 5 e domenica 6 luglio
Ex mercato di Torre Spaccata, nella struttura di Associazione Calpurnia
(Viale dei Romanisti 45 / Via Filippo Tacconi 11 – Roma)
Talk, laboratori, presentazioni e performance
N.B.: biglietto singola giornata e accesso ai laboratori per adulti e accompagnatori: €10
Biglietto valido per sabato e domenica: €15
*Nel biglietto sono inclusi il tesseramento all’Associazione Calpurnia e alla futura Inverso APS
Localizzazione:
maps.app.goo.gl/ozJeMvsSZdhx8A…
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Inverso - Giornale di poesia
SEI PRONT* A FARTI INFESTARE? Ti diamo un quando, un dove e dei bellissimi come: 📌 Sabato 5 e Domenica 6 Luglio 📍 Ex mercato di Torre Spaccata, nella struttura di @associazionecalpurnia 💬...www.facebook.com
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dip 053
#israele – come Stato – da settimane paga e fa mettere queste pubblicità inquietanti su #youtube in cui si vede addirittura un soldato isr ripreso di spalle di tre quarti che fa con le due mani unite il segno del cuore; e – a seguire – pacchi di cibo vengono consegnati a #palestinesi (?) che sorridono felici guardando in macchina.
è il modo sionista di finire di fare schifo. di completare il quadro.
a fingere aiuti per uccidere sì, ma a fare il cuore con le mani sul #genocidio ancora non ci erano arrivati.
#bambini #children #colonialism #dip #dip053 #dip053 #Gaza #genocide #genocidio #IDF #invasion #IOF #israelcriminalstate #Israele #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #massacri #Palestina #Palestine #palestinesi #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #youtube #zionism
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se 20mila euro li avete, teneteveli
testimonianza interessantissima sulla giovane holding:
scrolloergodubito.substack.com…
La Scuola Holden e la filiera della creatività a pagamento
20.000 euro per una firma di BariccoKants Exhibition (Scrollo, ergo dubito)
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dip 052
che poi alla fine si sa benissimo come funzionano. decine di migliaia di loro film lo hanno per decenni vomitato e fatto introiettare (come cosa normale) a tutti.
sono nati, proprio come entità nazionale, sul genocidio dei nativi e il furto delle loro terre. assassini e ladri, dunque. e schiavisti, e razzisti. colonialismo e apartheid di squisito stampo britannico.
hanno messo a punto e usato l’atomica.
fanno i conti col loro inconscio di merda, pieno di sangue altrui, lasciandogli mano libera nella prassi. soprattutto davanti a una convenienza economica immediata, che si sbarazza della storia e del futuro.
gli altri vanno distribuiti in sole tre categorie: zombie (morti che non si decidono a morire e vanno quindi aiutati a farlo), alieni e predatori. tutti pericolosi di fatto.
del resto, se la sottilissima pellicola del sogno lo dice, dev’essere così vero da spingere anche il più mite cittadino a uscire a sparare all’impazzata.
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SE IL MONDO ADOTTASSE LE REGOLE DI GUERRA DI ISRAELE, CIÒ PORTEREBBE AD UNA CATASTROFE GLOBALE
Dal 7 ottobre 2023, Israele ha coltivato una psiche nazionale in cui la sopravvivenza ebraica sembra dipendere dalla distruzione dell'altro.
Di Hanin Majadli - 20 giugno 2025
Mentre mi riparo da un bombardamento missilistico iraniano in un parcheggio sotterraneo, mi siedo e rifletto su come gli anni della mia vita vengano sprecati nelle guerre di Israele, guerre che non mi riguardano. Mi chiedo se siano proprio le provocazioni di Israele, le sue furie sconsiderate, a causare un giorno la mia fine. Sarebbe una triste ironia.
Dal 7 ottobre 2023, Israele ha abbandonato la dottrina della deterrenza, un tempo nota come "Muro di Ferro", in favore di qualcosa di molto più pericoloso: una mentalità di distruzione e annientamento. Forse quell'impulso è sempre stato lì, sepolto sotto la superficie, ma ora è allo scoperto ed esplicitamente dichiarato. Non si tratta di un semplice cambiamento tattico, ma di una profonda trasformazione della coscienza, della visione del mondo, forse persino di una psiche collettiva ferita e segnata.
Quando Israele ha smesso di parlare di contenimento e deterrenza e ha iniziato a parlare invece di Cancellazione? Quando l'obiettivo ha smesso di essere la sicurezza ed è diventato, invece, l'eliminazione dell'altro, la sua esistenza, le sue istituzioni, persino il suo diritto di esistere come nemico?
Secondo questa logica, qualsiasi cosa disturbi la vista degli israeliani, che si tratti di una stazione televisiva, di un'università, di un quartiere residenziale o di una stazione di servizio, diventa un legittimo bersaglio da distruggere. È così che sono state bombardate le università di Gaza e Teheran, e come sono stati uccisi scienziati, giornalisti, artisti e scrittori. Israele non si limita più a obiettivi militari; distrugge le stesse condizioni che sostengono la vita e la possibilità di ricostruire.
Tutto questo avviene in nome dell'"autodifesa". Ma questa non è più una risposta a una minaccia concreta, bensì un'offensiva guidata da una visione del mondo sfrenata, priva di confini morali, legali o persino pragmatici. Israele cerca di essere l'unica Potenza Dominante in Medio Oriente. E se il Diritto Internazionale avesse ancora un peso reale, beh, Israele lo viola ripetutamente a Gaza, in Libano, in Siria e in Iran. Tanto che, con ogni attacco, sega proprio il ramo su cui poggia l'idea del Diritto Internazionale.
Israele rivendica per sé il diritto di violare, colpire e bombardare, ripetutamente, anche coloro che non rappresentano più una minaccia immediata. La continua distruzione di Gaza non fa che sottolineare questo messaggio. Tutto ciò crea un pericoloso precedente con implicazioni di vasta portata: cosa si sentiranno in diritto di fare le altre nazioni nelle loro guerre? Dov'è il confine tra ciò che è permesso e ciò che non lo è? E cosa succede quando altri stati adottano la stessa logica israeliana nei confronti dei loro nemici? Una catastrofe.
E gli israeliani stessi? Fin dalla sua fondazione, e ancor di più dal 7 ottobre 2023, Israele ha coltivato una psiche nazionale in cui la sopravvivenza ebraica sembra dipendere dalla distruzione dell'altro. Cosa farebbero gli israeliani se altri Paesi si prendessero le stesse libertà che Israele si prende per sé? Il linguaggio, le dichiarazioni, il tono di politici, giornalisti e cittadini rivelano tutti la stessa verità: non c'è cura. Gli israeliani sono ciechi, prigionieri e istigati.
E forse la cosa più spaventosa è che questa logica non sembra più estrema, ma è diventata la norma; che la società israeliana, con le sue istituzioni, i suoi consiglieri, i suoi giornalisti, i suoi genitori e i suoi figli, abbia imparato a pensare in questo modo. Il linguaggio stesso è cambiato, e i bambini israeliani cresceranno immersi in esso, ignari dell'esistenza di un'altra strada. Le regole che Israele sta consolidando attraverso la sua aggressiva condotta militare scuoteranno non solo la Regione, ma il mondo intero per molti anni a venire.
*
Traduzione: La Zona Grigia
facebook.com/share/p/1BrN97r1R…
Fonte: archive.md/CaZA8
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