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ALTERNATIVE #08: GOOGLE MEET / ZOOM


(ovvero: per fare una call non c'è bisogno di un'app)

Ricevo un link per partecipare a una call importante a cui tenevo. Sapevo che era su Zoom, ma pensavo che avrei potuto partecipare tramite il browser, come sono quasi sicuro che si potesse fare fino a qualche tempo fa.
E invece no. Clicco su "Partecipa alla riunione". Compare il popup: "Non hai aperto Zoom? Tocca per installare l'app Zoom Workplace". Non la voglio la vostra app con l'AI companion e tutte le altre menate, fatemi continuare da browser, siamo nel 2025 mica nel 2012.
E niente, l'opzione non c'è. Non c'è neanche da desktop. Ti devi installare l'app e basta.

Amen, niente riunione. Per fortuna la registravano.

Il post sulle alternative libere per le call ce l'avevo "in canna" da un po', ora questa mi pare l'occasione giusta per scriverlo...

N.B.: tutte le istanze riportate offrono chiamate senza limiti di tempo e utilizzabili liberamente senza login.

1) JITSI

Da sempre il re dei software open source per le videochiamate.
Sviluppato dalla statunitense 8x8, offre chiamate con un numero massimo di partecipanti limitato solo dalla capacità del server che lo ospita. L'istanza "di bandiera" (meet.jit.si) supporta fino a 75 partecipanti.
Tra le feature figurano tutte le più comuni: chat interna, sfondi personalizzati, condivisione schermo, lavagna interattiva e altro.
Per un ente con un suo server è facilissimo installarlo e avere così un'istanza tutta propria.
Ma anche senza avere un server proprio, ci sono una quantità di server pubblici che lo offrono come servizio libero, senza login, senza app, senza limitazioni (a dir la verità, da cellulare compare una schermata che ti chiede se vuoi proseguire con l'app, ma puoi scegliere di restare nel browser). Se si sceglie di usare l'app client, questa è disponibile sia per Adroid che su iOs.
Tra i server pubblici italiani segnalo quello della Lixper Srl di Torino, smaug.lixper.it. Restando in Europa, si può scegliere quello di Systemli in Germania, o quello del collettivo Disroot nei Paesi Bassi.
Per non parlare degli "chatons" francesi: li trovate in questa pagina, nella casella "videoconferenza", e potete cambiare istanza cliccando sull'icona con le due frecce. Le istanze Evolix, Colibris e Deuxfleurs danno anche la possibilità di registrare la chiamata (da desktop).
Anche il servizio di videochiamata della svizzera Infomaniak, utilizzabile senza login, è basato su Jitsi (la registrazione delle chiamate è disponibile solo per chi ha un account Kdrive).
Infine, anche Brave Talk utilizza internamente jitsi, ma per utilizzarlo è necessario installare il browser Brave.

2) MIROTALK

Un progetto più recente ma decisamente interessante, ideato dall'italo-croato Miroslav Pejic, che si basa sulla tecnologia peer-to-peer per alleggerire il carico del server (ne ha parlato approfonditamente @morrolinux@mastodon.uno).
Anch'esso molto ricco di feature (chat, lavagna, screen e file sharing e registrazione integrale della chiamata da desktop - da cellulare si riesce a registrare l'audio di tutti i partecipanti insieme al solo video della propria fotocamera).
La webapp di base è open source e si può installare localmente (questa l'istanza pubblica pilota, utilizzabile da browser), mentre servizi più complessi per aziende sono a pagamento.

3) BRIEFING

Un'altra bella alternativa open source e privacy friendly (anche per le chiamate uno a uno), con alcune utili feature come chat, condivisione schermo, disegno a mano libera o testo, diverse opzioni di visualizzazione e anche un gioco di scacchi integrato.
Facilmente installabile anche su server proprio, il software è sviluppato dal tedesco Dirk Holtwick, che mantiene un'istanza pubblica, oltre a un'app client per iOs.

4) EduMEET

Software open source che brilla per la leggerezza, adatto ad essere usato anche su pc più datati, e che mantiene comunque un buon set di feature (chat, condivisione schermo, invio file, possibilità di aggiungere un altro flusso video e controllo diretto sulla risoluzione e il framerate per migliorare le prestazioni.
Due istanze pubbliche italiane sono offerte dal CNR (Consiglio Nazionale per le Ricerche) e consiglio di accedervi tramite il sito IoRestoACasa, un servizio nato in tempi di lockdown e fornito dal gruppo omonimo di Fabriano, che mantiene anche una versione modificata del software originale.
Restando invece a quest'ultimo, sviluppato all'interno della collaborazione europea Géant, si può usarlo qui sul server italiano del consorzio GARR, o ancora provare l'istanza pilota.

5) BigBlueButton

Probabilmente il software open source più completo e avanzato, con funzioni quali presentazione integrata (da file o direttamente dalle note), lavagna interattiva, sondaggio e cronometro, oltre alla classica chat e alle note condivise formattate. Queste caratteristiche lo rendono un'ottima scelta per una classe virtuale, per conferenze e seminari accademici (è diventato, tra l'altro, lo standard francese per la didattica a distanza).
Nato all'interno dell'Università Carleton di Ottawa (Canada), se ne può trovare qui un'istanza pubblica utiizzabile liberamente (gestita dall'organizzazione Senfcall di Darmstadt, Germania). Creando un account su Senfcall è possibile creare stanze permanenti per i propri corsi e seminari, che possono ospitare senza problemi anche 250 partecipanti.

#Google #nogoogle #googlemeet #zoom #degafam #monopolio #alternative #call

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in reply to Tiziano :friendica:

@tizianomattei ne esistono molte altre. Tempo fa le avevo cercate per Delta Chat (Ora non servono più perché ha le videochat integrate, senza bisogno di server visto che è p2p).
in reply to Andrea

@Andrea Eh sì lo immagino... se hai altri suggerimenti, aggiungi pure! (qui intendo software di chiamate standalone, non integrate in app di messaggistica, perciò escludendo sia Delta che Signal o Element).
C'è anche Chitchatter per esempio -- se attivi sia il video che l'audio, la chat diventa in pratica una videochiamata.
Ottimo comunque che ora Delta abbia le chiamate integrate!
in reply to Tiziano :friendica:

Non so perché Friendica non mi prende la menzione di @morrolinux ... la aggiungo qui


ALTERNATIVE #05: GOOGLE TRADUTTORE


Quante volte abbiamo usato Google per tradurre testi in italiano, o dall'italiano in altre lingue?
Il vero problema è che ormai nell'immaginario collettivo sia quello l'unico servizio gratuito e immediato per avere traduzioni di qualità... invece è molto semplice trovare un'alternativa!

Nelle immagini (le prime quattro nel post, le successive in questo commento) trovate un confronto tra i traduttori esaminati (incluso Google Traduttore per riferimento) basato sullo stesso testo in tedesco.

1) Kagi traduttore
Una delle due componenti gratuite della suite Kagi, che offre un motore di ricerca a pagamento "senza pubblicità e senza sorveglianza", strumenti per la privacy e funzioni IA che promettono di essere rispettose ed efficaci.
(Stanno anche sviluppando un nuovo browser non basato su motori preesistenti, il che sembra un'ottima notizia vista la situazione di monopolio di Chrome e le ultime derive di casa Mozilla...)
Il traduttore è sicuramente uno dei migliori in circolazione e permette anche di tradurre siti web e di inviare un collegamento alla pagina già tradotta. (La traduzione è migliore di quella fornita internamente dai browser, come per es. Brave)
Le lingue sono numerosissime e includono moltissime lingue locali o regionali (dal papiamento al siciliano...)
Non è richiesto altro che di spuntare una casella per verificare di non essere un bot. L'ascolto del testo è riservato agli abbonati.

2) DeepL traduttore
Traduzioni di qualità anche superiore a Kagi, numero di lingue molto minore almeno nella versione gratuita (35) e l'assistente alla scrittura AI incluso tra gli strumenti gratuiti senza registrazione (ma non la traduzione di pagine web). La piattaforma è specializzata negli strumenti linguistici e offre piani a pagamento per privati e aziende.

3) Reverso
Già noto per gli ottimi dizionari online, anche Reverso fornisce un servizio di traduzione automatica di testi. Anche la possibilità di riformulare la traduzione con l'IA e l'ascolto dei testi con voce sintetica sono disponibili gratuitamente e senza registrazione. Numerosi servizi linguistici nella versione premium. La traduzione è buona (anche se nel mio caso ha ignorato completamente l'ultima frase...)

4) Quillbot
Quillbot fornisce servizi IA avanzati per la gestione dei testi, tra cui quelli per riconoscere testi generati da IA o plagiati, per "umanizzare" testi generati o creare citazioni. Il traduttore è gratuito e senza registrazione e dà la possibilità di riformulare la traduzione più volte (la qualità, tuttavia, non mi sembra eccelsa).

5) Lingva translate
Tra i progetti open source, sicuramente quello che dà traduzioni migliori (ufficialmente è un frontend per Google Traduttore, perciò utilizza il motore di Google in modo anonimo, tuttavia la traduzione fornita è molto diversa da quella di Google - probabilmente non può utilizzarne le funzionalità più avanzate).
È possibile ascoltare il testo originale e il testo tradotto con una voce sintetizzata.
Essendo un frontend, non è comunque un traduttore indipendente.
Istanza ufficiale: lingva.ml/

6) LibreTranslate
L'unica soluzione totalmente open source e indipendente.Attualmente è limitato a 6 lingue e purtroppo la qualità della traduzione (almeno in italiano) è piuttosto scadente...
È possibile anche tradurre direttamente file in diversi formati.
Istanza italiana principale (gestita da Devol): opentranslate.devol.it/
Frontend alternativo con più lingue disponibili: translate.eu

#DeGoogle #nogoogle #degafam #alternative #traduttori #googletranslate

in reply to Tiziano :friendica:

a livello di app android avete qualche feedback? Io utilizzo DeepL da un annetto, senza account, opzione di traduzione da immagini e altre app, davvero buono.
in reply to Deepthroat

@Deepthroat Nel prossimo post (sulle alternative a Lens) ci sarà anche DeepL (come dici, niente male anche se non libero, e ogni tanto mi dice "c'è traffico intenso" e non so se sia perché ho superato qualche quota) e TranslateYou come app di traduzione anche da fotografie, più altre app per altre funzioni di Lens (riconoscimento piante, insetti, animali e altro)


ALTERNATIVE #02: GOOGLE DOCS


Riceviamo spesso documenti condivisi da compilare su Google Docs: da scuole pubbliche e private, associazioni e persino enti pubblici!
Ed è comodo, no? Tanto un account Google ce l'abbiamo tutti!
Cosa c'è che non va? Questo!

Se mi invii un documento o un foglio Google da compilare, stai dando per scontato che io abbia un account o mi stai obbligando a farmene uno.
E per avere un'idea di che cosa sia veramente un account Google, basta leggere il funetto: è molto carino, in italiano e si legge in fretta.

Contra Chrome
contrachrome.com/comic/806/

Trovare un'altra soluzione può sembrare scomodo, ma ci si rende presto conto anche anche qui c'è DI MEGLIO.

Appena iscritto alla scuola di arteterapia, la tutor ha inviato a me e ai miei colleghi un foglio Google da compilare.
Ho fatto il rompiscatole della situazione e le ho proposto un'alternativa basata su software libero.
Ha capito subito ed ha acconsentito a provare la nuova piattaforma (OnlyOffice DocSpace).
Ha mandato il nuovo link a tutti e ora abbiamo anche uno spazio in più per condividere file e contenuti didattici, rispettoso degli utenti e ottimizzato anche per il cellulare!

[N.B.: non ho incluso Infomaniak perché è più un'alternativa a tutto l'ecosistema Google (email, calendario, meeting e tanto altro - ne parlerò in un prossimo post) comunque, tra le altre cose, anche loro forniscono una suite d'ufficio collaborativa inclusa nel piano gratuito, con 20 Gb di storage]

1) OnlyOffice DocSpace
Il piano gratuito è già un rimpiazzo perfetto delle funzioni di collaborazione di GDocs, con uno spazio di 2 Gb dove si possono creare stanze e gestire gli inviti e i permessi, invitando a collaborare su un singolo documento o permettendo l'accesso anche come creatori di contenuti.
Per chi riceve un link per collaborare (a un singolo documento o a una stanza) funziona esattamente come in GDocs: si può fare tutto da browser senza la necessità di installare le loro app.
Per chi possiede un proprio spazio web è inoltre possibile installare e amministrare tutto in locale (si integra anche con Nextcloud e tanti altri servizi).
Sicuramente l'alternativa (libera con piano gratuito) più immediata e completa.
[N.B.: conosco i problemi e i dubbi legati alla compagnia lettone, tuttavia secondo me è importante consigliare un'alternativa che sia il più vicina possibile a ciò che si sta cercando di scardinare, soprattutto con utenti "medi" che sono troppo abituati alla semplicità d'uso, alla gratuità e alla comodità delle note soluzioni monopolistiche... lo considero un primo passo per poter proporre in seguito alternative ancora migliori]

2) Collabora Online
Soluzione altrettanto valida e molto simile, basata su Collabora Office (versione web di LibreOffice), con la differenza che non offre un piano gratuito ma solo una "free demo" e il sito non è tradotto in italiano.
Per gli amministratori di sistema è da considerare come un'opzione (probabilmente migliore) alternativa alla precedente.

3) CryptPad
Un'alternativa decentralizzata (ciascuno può installare un'istanza sul proprio server e si trovano molte istanze pubbliche locali) e completamente crittografata.
C'è qualche differenza rispetto a Google Docs, ma le funzionalità alla fine sono le stesse.
Fornisce anche app diverse come Kanban (organizzazione flussi di lavoro), moduli, sondaggi, diagrammi di flusso e tante altre.
Si può usare come ospite senza registrarsi o con registrazione (email non richiesta, senza possibilità di recupero password).
Istanza italiana gestita da @Devol ⁂ .

4) Etherpad/EtherCalc
Per esigenze più semplici, questi due software online ultraleggeri permettono di collaborare a documenti di testo e fogli di calcolo in tempo reale, senza login ma anche senza crittografia.
Una soluzione veloce e senza troppe pretese.
Etherpad (documenti): istanza italiana a cura di Devol
EtherCalc (fogli di calcolo): istanza francese a cura di Framasoft

5) NextCloud/OwnCloud (per amministratori)
Naturalmente, l'opzione migliore per avere uno spazio collaborativo sicuro e privato è quello di installarlo localmente utilizzando un software di cloud storage open source, nel quale integrare a proprio piacimento OnlyOffice, Collabora e tanto altro!
Occorre però essere amministratori di sistema e avere a disposizione uno spazio di storage locale, o appoggiarsi a un servizio di storage fidato (a pagamento).
P.S.: per chi è un utente attivo di uno dei social del Fediverso offerti da Devol, il collettivo offre 25 Gb di spazio Nextcloud gratuito! Un motivo in più per scoprire mastodon.uno, pixelfed.uno e peertube.uno...


#Google #nogoogle #googledocs #degafam #monopolio #alternative #onlyoffice #collaboraoffice #cryptpad #etherpad #ethercalc #Nextcloud #owncloud

contrachrome.com/comic/806/

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Presentazione


Ho tardato un po', ma ora mi presento.

Mi chiamo Tiziano, musicista (violoncellista) e insegnante.
La musica ("classica", ma non solo) è una delle mie grandi passioni.

Le altre sono la filosofia cinese (c'è una mia Introduzione all'I Ching nel catalogo di Tlon) e il software libero. Da ora, il fediverso (lo adoro!).
Ne aggiungerei altre (arte, viaggi, scienza, danza irlandese...) ma rischio di dilungarmi troppo.

Mi farò conoscere meglio poco a poco!

tonvid.com/info.php?video_id=b…

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