Mike Oldfield - Tubular Bells (1973)
Avviso contenuto: ![CDATA[immagine Tubular Bells è l'album di debutto in studio del musicista inglese Mike Oldfield, pubblicato il 25 maggio 1973 come primo album su Virgin Records. Oldfield, che aveva 19 anni quando fu registrato, suonava quasi tutti gli strumenti dell'al
Tubular Bells è l'album di debutto in studio del musicista inglese Mike Oldfield, pubblicato il 25 maggio 1973 come primo album su Virgin Records. Oldfield, che aveva 19 anni quando fu registrato, suonava quasi tutti gli strumenti dell'album prevalentemente strumentale. L'album inizialmente venne venduto lentamente, ma ottenne l'attenzione mondiale nel dicembre 1973 quando il suo tema di apertura fu utilizzato per la colonna sonora del film horror L'esorcista. Ciò ha portato a un aumento delle vendite che ha aumentato il profilo di Oldfield e ha svolto un ruolo importante nella crescita del Gruppo Virgin. Rimase nella top ten della classifica degli album del Regno Unito per un anno a partire dal marzo 1974, durante il quale raggiunse il numero uno per una settimana. Ha raggiunto il numero tre nella Billboard 200 degli Stati Uniti e ha raggiunto la prima posizione in Canada e Australia. L'album ha venduto oltre 2,7 milioni di copie nel Regno Unito e circa 15 milioni in tutto il mondo. Una versione orchestrale prodotta da David Bedford fu pubblicata nel 1975 come The Orchestral Tubular Bells. Oldfield ha registrato tre sequel: Tubular Bells II (1992), Tubular Bells III (1998) e The Millennium Bell (1999). Per il trentesimo anniversario dell'album, Oldfield ha ri-registrato l'album come Tubular Bells 2003. Un'edizione rimasterizzata è stata rilasciata nel 2009. Il suo contributo alla musica britannica è stato riconosciuto quando Oldfield ha suonato estratti durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi estive del 2012 a Londra.
Ascolta: https://songwhip.com/mike-oldfield/tubularbells
https://noblogo.org/available/mike-oldfield-tubular-bells-1973
Mike Oldfield - Tubular Bells (1973)
Tubular Bells è l'album di debutto in studio del musicista inglese Mike Oldfield, pubblicato il 25 maggio 1973 come primo album su Virgin Records. Oldfield, che aveva 19 anni quando fu registrato, suonava quasi tutti gli strumenti dell'album prevalentemente strumentale. L'album inizialmente venne venduto lentamente, ma ottenne l'attenzione mondiale nel dicembre 1973 quando il suo tema di apertura fu utilizzato per la colonna sonora del film horror L'esorcista. Ciò ha portato a un aumento delle vendite che ha aumentato il profilo di Oldfield e ha svolto un ruolo importante nella crescita del Gruppo Virgin. Rimase nella top ten della classifica degli album del Regno Unito per un anno a partire dal marzo 1974, durante il quale raggiunse il numero uno per una settimana. Ha raggiunto il numero tre nella Billboard 200 degli Stati Uniti e ha raggiunto la prima posizione in Canada e Australia. L'album ha venduto oltre 2,7 milioni di copie nel Regno Unito e circa 15 milioni in tutto il mondo. Una versione orchestrale prodotta da David Bedford fu pubblicata nel 1975 come The Orchestral Tubular Bells. Oldfield ha registrato tre sequel: Tubular Bells II (1992), Tubular Bells III (1998) e The Millennium Bell (1999). Per il trentesimo anniversario dell'album, Oldfield ha ri-registrato l'album come Tubular Bells 2003. Un'edizione rimasterizzata è stata rilasciata nel 2009. Il suo contributo alla musica britannica è stato riconosciuto quando Oldfield ha suonato estratti durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi estive del 2012 a Londra.
Ascolta: https://songwhip.com/mike-oldfield/tubularbells
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Tubular Bells by Mike Oldfield, Tubular Bells (50th Anniversary)
Listen to "Tubular Bells" by Mike Oldfield, Tubular Bells (50th Anniversary) on any music platform - Free smart music links by SongwhipMike Oldfield (Songwhip)
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È arrivato quel momento della vita.
No, non parlo dell'improvvisa voglia di guardare i cantieri.
Prima o poi, chi bazzica il fediverso sente l'impellente necessità di parlare del fediverso.
Se ci pensate è un po' come il Fight Club, ma al rovescio. Lì ci si scambiano botte da orbi ma non puoi parlarne con nessuno. Nel fediverso, invece, nella maggior parte dei casi i confronti verbali sono pacati e si ha voglia di parlarne con tutti. Sì, sì, ok, ci sono sempre i bisticci, come nelle grandi famiglie, però diciamo che non c'è al momento alcun immerdamento come avviene in altre realtà estremamente popolari.
Questo perché, in fin dei conti, non è un club esclusivo, bensì un universo virtuale aperto, interconnesso, libero, che si può seguire sia come iscritti che come osservatori occasionali, perché tutti i messaggi scambiati lì sono basati su protocolli aperti e standard.
Ora, se stai già bazzicando il fediverso puoi benissimo interrompere la tua lettura qui. Usa meglio il tuo tempo, non ho niente di nuovo da dirti.
Se non ne sai nulla e vuoi scoprire cosa sia quest'affare, pronti, via. Si parte!
Una sola lingua per parlare con tanti servizi diversi
Immaginate di essere connessi al vostro account di Facebook. Scorrete distrattamente la pagina principale e vi imbattete in un interessante post di Instagram. Vi piace, lasciate un commento. Poi proseguite, sempre restando dentro Facebook. Un vostro contatto su Twitter ha appena fatto un intervento su Reddit, attraverso Twitter, eh! Non è mai uscito dalla sua piattaforma. Insomma, voi senza mai uscire da Facebook potete vedere e commentare quello che succede su Instagram, Reddit e Twitter. Comodo, vero?
Utopia?
Beh, per le piattaforme sopra citate, sì. È pura utopia, perché si chiudono nei propri recinti digitali e vi obbligano a restare lì dentro. Si aggrappano alla vostra attenzione con le unghie e con i denti, soprattutto di gattini, e fanno il possibile per non farvi mai distogliere lo sguardo. Meglio se non sbattete mai le palpebre. Chiudete gli occhi e siete virtualmente morti, vi siete persi potenzialmente il post della vita!
Tuttavia è possibile fare quello che ho descritto poco fa con i servizi connessi attraverso il protocollo chiamato ActivityPub, è come una lingua che mette in ordine i contenuti in modo che chiunque altro la comprenda riesca a ricostruirli e presentarli all'utente correttamente. Tra le piattaforme più famose che usano questa lingua per parlarsi certamente c'è Mastodon, molto simile a Twitter. Ce ne sono molte altre, che si comportano esattamente come Instagram, come Reddit, come YouTube, come Medium per tenere semplici blog, come Goodreads per tracciare e condividere le proprie letture e altre ancora che aiutano a organizzare eventi, per esempio. Tutte queste sono capaci di parlarsi a vicenda in questo universo federato chiamato, appunto, fediverso.
Figo, vero?
Ci sono un paio di cosine da capire prima. Non che siano difficili, più che altro sono fondamentali per non trovarsi spiazzati di fronte a un'esperienza simile ma non uguale a quella vissuta sulle piattaforme più grandi.
Non basta scegliere la piattaforma
E qui arriva il primo scoglio. Appurato che il mio uso principale sia pubblicare foto come Instagram non è sufficiente dire “Ok, vado su Pixelfed”, perché Pixelfed è solo l'applicazione che si comporta come Instagram, ma attenzione, attenzione, esistono tante diverse installazioni di Pixelfed nel mondo e posso scegliere a quale di queste iscrivermi.
Come, scusa?
Sì, ti ho sentito.
La domanda è logica.
È proprio a questo punto che ti chiedo di non pensare più come hai fatto finora, cioè a dire: “Mi iscrivo su Facebook, mi iscrivo su TikTok”, ma bisogna dire: “Mi iscrivo a questa o a quell'altra ISTANZA perché ne condivido la filosofia o perché in proporzione è più probabile trovare argomenti affini ai miei”.
Le istanze sono infatti installazioni diverse dello stesso software e la scelta su dove iscriversi dipende da alcuni fattori, che possono essere:
- Regole e filosofia dell'istanza. Prima di iscriversi a qualsiasi istanza vengono mostrate le regole di condotta e le idee che muovono la creazione di quell'istanza. Se queste rispecchiano in media quello che mi aspetto dal mio pubblico o quello che intendo pubblicare, perfetto, vivrò bene e magari arricchirò la comunità. Se non vado d'accordo con qualcuno di questi punti posso cercare altrove.
- Il nome dell'istanza. Può sembrare una fesseria, ma il dominio rispecchia in parte anche una porzione del mio nome. Perché è vero che posso scegliere un nome utente, ma questo sarà sempre seguito da @nomeistanza. Perciò può essere divertente essere gianfilippo@gattiniallegri.net, ma se voglio usare questo profilo per condividere i miei articoli sulla divulgazione scientifica, forse non è proprio il luogo più adatto.
- Nazionalità e popolazione dell'istanza. Voglio avere a che fare con tante o poche persone? Voglio parlare solo la mia lingua o sono aperto anche alla comunicazione internazionale? Prima di iscriversi è possibile sbirciare qualche post pubblicato sull'istanza e vedere il tenore e la frequenza delle discussioni.
Che confusione! Sono troppe cose da considerare!
Hai proprio ragione. Al primo approccio è un vero guaio trovarsi davanti a così tanta scelta. Non dimenticherò mai la prima volta che sono entrato in una gelateria enorme in una grande città. Così tanti gusti mi hanno destabilizzato ed ero tentanto di andarmene.
Però mi sono preso il mio tempo, mi sono accorto che effettivamente c'era qualcosa di mio interesse (come può non essere interessante il gelato?) e alla fine ho scelto.
Non è poi molto diverso dall'email
Pensaci un attimo: usare la posta elettronica ormai è un esercizio quotidiano al quale non badiamo nemmeno più. Probabilmente controlliamo anche più indirizzi diversi: quello personale, quello del lavoro, quello del club del cricket, quello di riserva perché mi sono dimenticato la password. Se avete cominciato a usare internet prima del 2010 magari avete ancora il vostro indirizzo con Libero, con Yahoo, con Alice o con Fastweb, poi è arrivata Gmail e ha uniformato un po' tutto, ma spesso per lavoro vi viene assegnato un indirizzo col dominio della vostra azienda. Esistono anche molte altre soluzioni molto più sicure e attente alla privacy. Eppure tutte sono in grado di comunicare tra loro. Cambia l'aspetto del sito dove compongo il mio messaggio, qualche servizio mi permette di programmare l'invio, altri mi fanno gestire più indirizzi contemporaneamente ma tutte offrono uno spazio per i destinatari, un oggetto, il corpo del testo che posso formattare a piacimento e degli allegati. Composti in una forma o in un'altra arrivano comunque al destinatario tutte le informazioni.
Questo è quello che succede tra piattaforme che comunicano nel fediverso.
Ma se scelgo l'istanza sbagliata me ne pentirò per sempre?
No, perché è possibile spostare il proprio profilo su un'istanza diversa se dopo qualche tempo mi accorgo di non trovarmi bene in quella comunità. È semplicissimo farlo tra piattaforme uguali: Mastodon con Mastodon, Pixelfed con Pixelfed, Friendica con Friendica, si chiama migrazione. Come le rondini in primavera posso salutare la mia istanza di partenza, iscrivermi a un'istanza nuova e avvisarle entrambe del viaggio, ma a differenza delle rondini posso farlo in qualsiasi momento dell'anno. La mia storia resterà registrata fino a quel momento sull'istanza precedente e se qualcuno mi trovasse su quella vecchia verrebbe reindirizzato su quella nuova.
È un po' più complicato passare su un software diverso. Sappiate comunque che potete esportare in semplici file di testo tutte le vostre informazioni importanti come i contatti che seguite, i post salvati, le liste di utenti bloccati e altre cose in base alla disponibilità di ogni istanza per poterli poi importare in un'altra. Questo perché siete voi ad avere il controllo sui vostri dati e nessun altro.
Posso parlare solo con i miei compagni d'istanza?
E viene proprio qui il bello! Ogni piattaforma offre tre viste per organizzare i post:
- Abbiamo la timeline personale che mostrerà i post di tutte le persone che seguo, anche iscritti su istanze diverse.
- La timeline locale dove posso vedere i post di tutti gli utenti iscritti alla mia istanza.
- Infine la timeline federata dove vedrò i post recenti pubblicati da qualsiasi parte nel fediverso.
La libertà di godermi i contenuti in pace
Tutto questo avviene in totale relax perché non esiste un algoritmo che mi proponga cosa vedere. I post vengono organizzati in ordine cronologico e non ricompariranno ciclicamente a meno che qualche mio contatto non scelga di ricondividerli per dare loro maggior visibilità. Ho la capacità pensare e di scegliere quando e cosa vedere in autonomia, non ho bisogno di una macchina che mi proponga le cose già pensate solo per stuzzicare un po' di discussione.
Come trovare contenuti interessanti
La propria timeline va coltivata piano piano. All'inizio nella schermata principale di Mastodon vedevo bene o male la stessa gente, ma qualcuno magari ogni tanto condivide i post da altre istanze. Se il post originale mi interessa vado a guardare il profilo di questa persona e magari lo seguo. Le sue ricondivisioni portano a conoscerne molti altri.
È come una valanga, ma tranquilla.
Per esempio, anche se non sono iscritto a Mastodon.art ho scoperto quell'istanza grazie alla condivisione di un utente che seguivo e di conseguenza ho conosciuto una marea di bravi disegnatori e disegnatrici proprio grazie alla ricondivisione, ho cominciato a seguirli e adesso i loro disegni compaiono anche nella mia timeline, nonostante viviamo su istanze diverse. Questo è il potere di un linguaggio condiviso come ActivityPub.
Questo articolo è in continuo aggiornamento, perciò se qualcosa non fosse chiaro o se volessi farmi notare qualcosa di importante che ho tralasciato scrivimi pure.
Link utili
- Una panoramica di Informapirata sulle piattaforme che compongono il fediverso: leggi l'articolo
- Qui è possibile filtrare tutte le istanze di Mastodon, scegliendo tra quelle europee, quelle che parlano in italiano oppure per interesse e trovare quella perfetta per le proprie esigenze: Joinmastodon.org
- Il Post spiega cosa sia e come funziona il fediverso: leggi l'articolo
- Sempre su Il Post un articolo di Francesco Macchia, che vive il fediverso non solo come utente ma anche come amministratore di tre modi di viverlo diverse, tra Friendica, Mastodon e Lemmy: leggi l'articolo
- Un articolo in inglese su The Verge che spiega bene cosa sia la federazione: leggi l'articolo
Ps. Questo è il primo articolo che scrivo interamente con Emacs a seguito di questa importante rivelazione per la vita, l'universo e tutto quanto, ma che fatica! Devo proprio sistemarmelo per bene.
https://noblogo.org/ilpinguinosulticino/fediverso
Concierge, mi mostri la mia istanza
È arrivato quel momento della vita.No, non parlo dell'improvvisa voglia di guardare i cantieri.
Prima o poi, chi bazzica il fediverso sente l'impellente necessità di parlare del fediverso.
Se ci pensate è un po' come il Fight Club, ma al rovescio. Lì ci si scambiano botte da orbi ma non puoi parlarne con nessuno. Nel fediverso, invece, nella maggior parte dei casi i confronti verbali sono pacati e si ha voglia di parlarne con tutti. Sì, sì, ok, ci sono sempre i bisticci, come nelle grandi famiglie, però diciamo che non è ai livelli del caccaverso come avviene in altre realtà estremamente popolari.
Questo perché, in fin dei conti, non è un club esclusivo, bensì un universo virtuale aperto, interconnesso, libero, che si può seguire sia come iscritti che come osservatori occasionali, perché tutti i messaggi scambiati lì sono basati su protocolli aperti e standard.
Ora, se sei già nel fediverso da un pezzo e hai già compreso le sue meccaniche puoi benissimo interrompere la tua lettura qui. Usa meglio il tuo tempo, non ho niente di nuovo da dirti.
Se non ne sai nulla e vuoi scoprire cosa sia quest'affare, pronti, via. Si parte!
Una sola lingua per parlare con tanti servizi diversi
Immaginate di essere connessi al vostro account di Facebook. Scorrete distrattamente la pagina principale e vi imbattete in un interessante post di Instagram. Vi piace, lasciate un commento. Poi proseguite, sempre restando dentro Facebook. Un vostro contatto su Twitter ha appena fatto un intervento su Reddit, attraverso Twitter, eh! Non è mai uscito dalla sua piattaforma. Insomma, voi senza mai uscire da Facebook potete vedere e commentare quello che succede su Instagram, Reddit e Twitter. Comodo, vero?Utopia?
Beh, per le piattaforme sopra citate, sì. È pura utopia, perché si chiudono nei propri recinti digitali e vi obbligano a restare lì dentro. Si aggrappano alla vostra attenzione con le unghie e con i denti, soprattutto di gattini, e fanno il possibile per non farvi mai distogliere lo sguardo. Meglio se non sbattete mai le palpebre. Chiudete gli occhi e siete virtualmente morti, vi siete persi potenzialmente il post che vi avrebbe svoltato la giornata! E guarda quante belle cose pubblicano i tuoi amici, non hai paura di perdertele?
Tuttavia è possibile fare quello che ho descritto poco fa con i servizi connessi attraverso il protocollo chiamato ActivityPub, è come una lingua che mette in ordine i contenuti in modo che chiunque altro la comprenda riesca a ricostruirli e presentarli all'utente correttamente. Tra le piattaforme più famose che usano questa lingua per parlarsi certamente c'è Mastodon, molto simile a Twitter. Ce ne sono molte altre, che si comportano esattamente come Instagram, come Reddit, come YouTube, come Medium per tenere semplici blog, come Goodreads per tracciare e condividere le proprie letture e altre ancora che aiutano a organizzare eventi, per esempio. Tutte queste sono capaci di parlarsi a vicenda in questo universo federato chiamato, appunto, fediverso.
Figo, vero?
Ci sono un paio di cosine da capire prima. Non che siano difficili, più che altro sono fondamentali per non trovarsi spiazzati di fronte a un'esperienza simile ma non uguale a quella vissuta sulle piattaforme più grandi.
Non basta scegliere la piattaforma
E qui arriva il primo scoglio. Appurato che il mio uso principale sia pubblicare foto come Instagram non è sufficiente dire “Ok, vado su Pixelfed”, perché Pixelfed è solo l'applicazione che si comporta come Instagram, ma attenzione, attenzione, esistono tante diverse installazioni di Pixelfed nel mondo e posso scegliere a quale di queste iscrivermi.Come, scusa?
Sì, ti ho sentito.La domanda è logica.
È proprio a questo punto che ti chiedo di non pensare più come hai fatto finora, cioè a dire: “Mi iscrivo su Facebook, mi iscrivo su TikTok”, ma bisogna dire: “Mi iscrivo a questa o a quell'altra ISTANZA perché ne condivido la filosofia o perché in proporzione è più probabile trovare argomenti affini ai miei”.
Le istanze sono infatti installazioni diverse dello stesso software e la scelta su dove iscriversi dipende da alcuni fattori, che possono essere:
- Regole e filosofia dell'istanza. Prima di iscriversi a qualsiasi istanza vengono mostrate le regole di condotta e le idee che muovono la creazione di quell'istanza. Se queste rispecchiano in media quello che mi aspetto dal mio pubblico o quello che intendo pubblicare, perfetto, vivrò bene e magari arricchirò la comunità. Se non vado d'accordo con qualcuno di questi punti posso cercare altrove.
- Il nome dell'istanza. Può sembrare una fesseria, ma il dominio rispecchia in parte anche una porzione del mio nome. Perché è vero che posso scegliere un nome utente, ma questo sarà sempre seguito da @nomeistanza. Perciò può essere divertente essere gianfilippo@gattiniallegri.net, ma se voglio usare questo profilo per condividere i miei articoli sulla divulgazione scientifica, forse non è proprio il luogo più adatto.
- Nazionalità e popolazione dell'istanza. Voglio avere a che fare con tante o poche persone? Voglio parlare solo la mia lingua o sono aperto anche alla comunicazione internazionale? Prima di iscriversi è possibile sbirciare qualche post pubblicato sull'istanza e vedere il tenore e la frequenza delle discussioni.
Che confusione! Sono troppe cose da considerare!
Hai proprio ragione. Al primo approccio è un vero guaio trovarsi davanti a così tanta scelta. Non dimenticherò mai la prima volta che sono entrato in una gelateria enorme in una grande città. Così tanti gusti mi hanno destabilizzato ed ero tentanto di andarmene.Però mi sono preso il mio tempo, mi sono accorto che effettivamente c'era qualcosa di mio interesse (come può non essere interessante il gelato?) e alla fine ho scelto.
Non è poi molto diverso dall'email
Pensaci un attimo: usare la posta elettronica ormai è un esercizio quotidiano al quale non badiamo nemmeno più. Probabilmente controlliamo anche più indirizzi diversi: quello personale, quello del lavoro, quello del club del cricket, quello di riserva perché mi sono dimenticato la password. Se avete cominciato a usare internet prima del 2010 magari avete ancora il vostro indirizzo con Libero, con Yahoo, con Alice o con Fastweb, poi è arrivata Gmail e ha uniformato un po' tutto, ma spesso per lavoro vi viene assegnato un indirizzo col dominio della vostra azienda. Esistono anche molte altre soluzioni molto più sicure e attente alla privacy. Eppure tutte sono in grado di comunicare tra loro. Cambia l'aspetto del sito dove compongo il mio messaggio, qualche servizio mi permette di programmare l'invio, altri mi fanno gestire più indirizzi contemporaneamente ma tutte offrono uno spazio per i destinatari, un oggetto, il corpo del testo che posso formattare a piacimento e degli allegati. Composti in una forma o in un'altra arrivano comunque al destinatario tutte le informazioni.Questo è quello che succede tra piattaforme che comunicano nel fediverso.
Ma se scelgo l'istanza sbagliata me ne pentirò per sempre?
No, perché è possibile spostare il proprio profilo su un'istanza diversa se dopo qualche tempo mi accorgo di non trovarmi bene in quella comunità. È semplicissimo farlo tra piattaforme uguali: Mastodon con Mastodon, Pixelfed con Pixelfed, Friendica con Friendica, si chiama migrazione. Come le rondini in primavera posso salutare la mia istanza di partenza, iscrivermi a un'istanza nuova e avvisarle entrambe del viaggio, ma a differenza delle rondini posso farlo in qualsiasi momento dell'anno. La mia storia resterà registrata fino a quel momento sull'istanza precedente e se qualcuno mi trovasse su quella vecchia verrebbe reindirizzato su quella nuova.È un po' più complicato passare su un software diverso. Sappiate comunque che potete esportare in semplici file di testo tutte le vostre informazioni importanti come i contatti che seguite, i post salvati, le liste di utenti bloccati e altre cose in base alla disponibilità di ogni istanza per poterli poi importare in un'altra. Questo perché siete voi ad avere il controllo sui vostri dati e nessun altro.
Posso parlare solo con i miei compagni d'istanza?
E viene proprio qui il bello! Ogni piattaforma offre tre viste per organizzare i post:
- Abbiamo la timeline personale che mostrerà i post di tutte le persone che seguo, anche iscritti su istanze diverse.
- La timeline locale dove posso vedere i post di tutti gli utenti iscritti alla mia istanza.
- Infine la timeline federata dove vedrò i post recenti pubblicati da qualsiasi parte nel fediverso.
La libertà di godermi i contenuti in pace
Tutto questo avviene in totale relax perché non esiste un algoritmo che mi proponga cosa vedere. I post vengono organizzati in ordine cronologico e non ricompariranno ciclicamente a meno che qualche mio contatto non scelga di ricondividerli per dare loro maggior visibilità. Ho la capacità pensare e di scegliere quando e cosa vedere in autonomia, non ho bisogno di una macchina che mi proponga le cose già pensate solo per stuzzicare un po' di discussione.Come trovare contenuti interessanti
La propria timeline va coltivata piano piano. All'inizio nella schermata principale di Mastodon vedevo bene o male la stessa gente, ma qualcuno magari ogni tanto condivide i post da altre istanze. Se il post originale mi interessa vado a guardare il profilo di questa persona e magari lo seguo. Le sue ricondivisioni portano a conoscerne molti altri.È come una valanga, ma tranquilla.
Per esempio, anche se non sono iscritto a Mastodon.art ho scoperto quell'istanza grazie alla condivisione di un utente che seguivo e di conseguenza ho conosciuto una marea di bravi disegnatori e disegnatrici proprio grazie alla ricondivisione, ho cominciato a seguirli e adesso i loro disegni compaiono anche nella mia timeline, nonostante viviamo su istanze diverse. Questo è il potere di un linguaggio condiviso come ActivityPub.
Questo articolo è in continuo aggiornamento, perciò se qualcosa non fosse chiaro o se volessi farmi notare qualcosa di importante che ho tralasciato scrivimi pure.
Link utili
- Una panoramica di Informapirata sulle piattaforme che compongono il fediverso: leggi l'articolo.
- Qui è possibile filtrare tutte le istanze di Mastodon, scegliendo tra quelle europee, quelle che parlano in italiano oppure per interesse e trovare quella perfetta per le proprie esigenze: Joinmastodon.org.
- Trova la comunità Pixelfed perfetta per te: sfoglia i server.
- Il Post spiega cosa sia e come funziona il fediverso: leggi l'articolo.
- Sempre su Il Post un articolo di Francesco Macchia, che vive il fediverso non solo come utente ma anche come amministratore di tre modi di viverlo diverse, tra Friendica, Mastodon e Lemmy: leggi l'articolo.
- Un articolo in inglese su The Verge che spiega bene cosa sia la federazione: leggi l'articolo.
- Anche il browser Vivaldi ha creato la propria istanza.
- Mozilla invece ha creato la propria piattaforma, Mozilla Social, anch'essa federata. Iscriviti alla lista di attesa.
Ps. Questo è il primo articolo che scrivo interamente con Emacs a seguito di questa importante rivelazione per la vita, l'universo e tutto quanto, ma che fatica! Devo proprio sistemarmelo per bene.
Articolo pubblicato su Il pinguino sul Ticino da Maurizio Carnago con licenza CC BY-SA 4.0 (Attribuzione - Condividi allo stesso modo)
Mi trovi nel fediverso qui: Feddit, FoxyHole, LivelloSegreto, Mastodon.uno, Poliversity.it, Poliverso.org. Trovi le mie foto su Pixelfed e i miei libri su Lore.
Puoi scrivermi con Matrix, XMPP e su Telegram.
Sito web: bluoltremauri.it
Vivaldi Social, a new instance on Mastodon. | Vivaldi Browser
Vivaldi Social, our Mastodon instance, is your gateway to reliable, big-tech-free social networkingJon von Tetzchner (Vivaldi Technologies)
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OPERE D’ARTE TRAFUGATE. LA BANCA DATI DELL’INTERPOL E L’ATTIVITÀ DEI CARABINIERI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE. E C’È ANCHE L’ APP PER ANDROID E IPHONE
Recentemente sono state rese note le attività svolte lo scorso anno dai carabinieri per la tutela del patrimonio culturale #TPC (https://www.beniculturali.it/comunicato/26175). Si tratta di una articolazione dell’#Armadeicarabinieri che è posta nel contesto del Ministero della cultura, con una struttura centrale, e Nuclei e una Sezione nelle varie Regioni italiane. È un comando istituito sin dal 1969, a rinforzo dell’articolo 9 della Costituzione italiana (“la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) che, in oltre mezzo secolo di vita, ha restituito ai legittimi proprietari, pubblici e privati, più di tre milioni di beni culturali. Molti dei beni culturali dei quali parliamo vengono recuperati all’estero, e ciò presuppone una collaborazione internazionale e un database nel quale catalogare quelle sottratte da ricercare mediante indagini. Lo scorso anno si è consolidata la collaborazione con il Manhattan District Attorney's Office di New York (DAO), l’Homeland Security Investigations (HSI) – Immigration and Customs Enforcement (ICE) ed il Federal Bureau of Investigation (FBI), così da individuare, sequestrare e rimpatriare 1.093 opere d’arte di pregevole valore, provento di furti e/o scavi clandestini, esportazioni illecite e ricettazioni, per un valore complessivo (oltre a quello storico-culturale) di centinaia di milioni di euro.
Proprio della banca dati vogliamo parlare: in Italia il traffico illecito di beni culturali viene contrastato con il supporto di piattaforme e archivi informatici sviluppati nel corso degli ultimi decenni. Il crescente utilizzo dei canali telematici per il traffico di opere sospette e la natura internazionale della criminalità di settore ha portato ad individuare alcune aree di potenziamento delle soluzioni e metodologie impiegate, con successo dal TPC, in modo da evolverle ed espanderle sia in termini tecnologici (es. big data, machine learning) che architetturali (blockchain). Si tratta di un approccio che consente alla Banca Dati dei carabinieri (denominata S.W.O.A.D.S., ovvero Stolen Works Of Art Detection System) di convogliare tutte le nuove funzionalità, unendo la raccolta dei dati effettuata in forma automatica – dal Web, dal deep Web, dai social media – a quella derivante dalla trasmissione delle fotografie di beni ottenute nel corso di ordinarie attività operative da parte degli addetti delle forze di polizia. Sviluppata come entità separata, la piattaforma italiana va a costituire la base di partenza per uno o più eventuali progetti di respiro internazionale, che prevede la realizzazione di una rete S.W.O.A.D.S. costituita da diverse cellule nazionali comunicanti e interoperanti. Una simile rete, sviluppata a livello internazionale, permette di contrastare e prevenire con più forza i reati contro al patrimonio culturale, incrementando al contempo il numero dei recuperi dei beni trafugati. Tale aspetto concettuale è stato ben compreso da #Interpol, che ben ha chiaro che il traffico di beni culturali è un'attività a basso rischio e alto profitto per i criminali legati alla criminalità organizzata, e come dalle opere d'arte rubate agli artefatti storici, questo crimine può coinvolgere tutti i paesi, sia che essi siano origine, transito o destinazione. Pertanto, Interpol ha fatto proprio il concetto proposto dall’Italia di tale banca dati “federata”, costituendo uno #SWOADS che combina descrizioni e immagini di oltre 52.000 oggetti. È l'unica banca dati a livello internazionale con informazioni certificate di polizia sugli oggetti d'arte rubati e scomparsi. I paesi inviano informazioni sugli oggetti rubati, che vengono aggiunti al database. In conformità con le norme sul trattamento dei dati, solo le informazioni fornite da enti autorizzati (Uffici centrali nazionali INTERPOL e specifiche organizzazioni partner internazionali, come UNESCO, ICOM e ICCROM) sono inserite nel database, ove vengono ospitati solo gli oggetti completamente identificabili.
Ci piace inoltre segnalare che da tale Banca Dati è gemmata una App: si tratta della ID-Art, che aiuta a identificare i beni culturali rubati, ridurre il traffico illecito e aumentare le possibilità di recuperare gli oggetti rubati. Accessibile al pubblico, l'app ID-Art può essere utilizzata quindi non solo da da agenti di polizia, funzionari doganali, ma dal pubblico in generale, collezionisti privati, mercanti d'arte, giornalisti, studenti o appassionati d'arte per accedere al database dell'INTERPOL delle opere d'arte rubate per verificare se un oggetto è registrato come rubato, creare un inventario delle collezioni d'arte private, segnalare un oggetto come rubato oppure siti culturali potenzialmente a rischio o scavi illeciti. ID-Art può essere scaricata (naturalmente gratuitamente) per dispositivi mobili Apple e Android.
https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/opere-darte-trafugate
OPERE D’ARTE TRAFUGATE.
OPERE D’ARTE TRAFUGATE. LA BANCA DATI DELL’INTERPOL E L’ATTIVITÀ DEI CARABINIERI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE. E C’È ANCHE L’ APP PER ANDROID E IPHONE
Recentemente sono state rese note le attività svolte lo scorso anno dai carabinieri per la tutela del patrimonio culturale #TPC (https://www.beniculturali.it/comunicato/26175). Si tratta di una articolazione dell’#Armadeicarabinieri che è posta nel contesto del Ministero della cultura, con una struttura centrale, e Nuclei e una Sezione nelle varie Regioni italiane. È un comando istituito sin dal 1969, a rinforzo dell’articolo 9 della Costituzione italiana (“la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) che, in oltre mezzo secolo di vita, ha restituito ai legittimi proprietari, pubblici e privati, più di tre milioni di beni culturali. Molti dei beni culturali dei quali parliamo vengono recuperati all’estero, e ciò presuppone una collaborazione internazionale e un database nel quale catalogare quelle sottratte da ricercare mediante indagini. Lo scorso anno si è consolidata la collaborazione con il Manhattan District Attorney's Office di New York (DAO), l’Homeland Security Investigations (HSI) – Immigration and Customs Enforcement (ICE) ed il Federal Bureau of Investigation (FBI), così da individuare, sequestrare e rimpatriare 1.093 opere d’arte di pregevole valore, provento di furti e/o scavi clandestini, esportazioni illecite e ricettazioni, per un valore complessivo (oltre a quello storico-culturale) di centinaia di milioni di euro.
Proprio della banca dati vogliamo parlare: in Italia il traffico illecito di beni culturali viene contrastato con il supporto di piattaforme e archivi informatici sviluppati nel corso degli ultimi decenni. Il crescente utilizzo dei canali telematici per il traffico di opere sospette e la natura internazionale della criminalità di settore ha portato ad individuare alcune aree di potenziamento delle soluzioni e metodologie impiegate, con successo dal TPC, in modo da evolverle ed espanderle sia in termini tecnologici (es. big data, machine learning) che architetturali (blockchain). Si tratta di un approccio che consente alla Banca Dati dei carabinieri (denominata S.W.O.A.D.S., ovvero Stolen Works Of Art Detection System) di convogliare tutte le nuove funzionalità, unendo la raccolta dei dati effettuata in forma automatica – dal Web, dal deep Web, dai social media – a quella derivante dalla trasmissione delle fotografie di beni ottenute nel corso di ordinarie attività operative da parte degli addetti delle forze di polizia. Sviluppata come entità separata, la piattaforma italiana va a costituire la base di partenza per uno o più eventuali progetti di respiro internazionale, che prevede la realizzazione di una rete S.W.O.A.D.S. costituita da diverse cellule nazionali comunicanti e interoperanti. Una simile rete, sviluppata a livello internazionale, permette di contrastare e prevenire con più forza i reati contro al patrimonio culturale, incrementando al contempo il numero dei recuperi dei beni trafugati. Tale aspetto concettuale è stato ben compreso da #Interpol, che ben ha chiaro che il traffico di beni culturali è un'attività a basso rischio e alto profitto per i criminali legati alla criminalità organizzata, e come dalle opere d'arte rubate agli artefatti storici, questo crimine può coinvolgere tutti i paesi, sia che essi siano origine, transito o destinazione. Pertanto, Interpol ha fatto proprio il concetto proposto dall’Italia di tale banca dati “federata”, costituendo uno #SWOADS che combina descrizioni e immagini di oltre 52.000 oggetti. È l'unica banca dati a livello internazionale con informazioni certificate di polizia sugli oggetti d'arte rubati e scomparsi. I paesi inviano informazioni sugli oggetti rubati, che vengono aggiunti al database. In conformità con le norme sul trattamento dei dati, solo le informazioni fornite da enti autorizzati (Uffici centrali nazionali INTERPOL e specifiche organizzazioni partner internazionali, come UNESCO, ICOM e ICCROM) sono inserite nel database, ove vengono ospitati solo gli oggetti completamente identificabili.
Ci piace inoltre segnalare che da tale Banca Dati è gemmata una App: si tratta della ID-Art, che aiuta a identificare i beni culturali rubati, ridurre il traffico illecito e aumentare le possibilità di recuperare gli oggetti rubati. Accessibile al pubblico, l'app ID-Art può essere utilizzata quindi non solo da da agenti di polizia, funzionari doganali, ma dal pubblico in generale, collezionisti privati, mercanti d'arte, giornalisti, studenti o appassionati d'arte per accedere al database dell'INTERPOL delle opere d'arte rubate per verificare se un oggetto è registrato come rubato, creare un inventario delle collezioni d'arte private, segnalare un oggetto come rubato oppure siti culturali potenzialmente a rischio o scavi illeciti. ID-Art può essere scaricata (naturalmente gratuitamente) per dispositivi mobili Apple e Android.
Tutti i contenuti: CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/). Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio. Ci trovate sul Fediverso:https://poliversity.it/@coop_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS) ;https://poliverso.org/profile/cooperazione_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS)
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L’attività del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nel 2023
Nel 2023 i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, posti a diretta collaborazione del Ministero della cultura e distribuiti...Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo
EZECHIELE - Capitolo 10
Avviso contenuto: ![CDATA[1Io guardavo, ed ecco, sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini, vidi come una pietra di zaffìro e al di sopra appariva qualcosa che aveva la forma di un trono. 2Disse all’uomo vestito di lino: «Va’ fra le ruote che sono sotto il cheru
1Io guardavo, ed ecco, sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini, vidi come una pietra di zaffìro e al di sopra appariva qualcosa che aveva la forma di un trono. 2Disse all’uomo vestito di lino: «Va’ fra le ruote che sono sotto il cherubino e riempi il cavo delle mani di carboni accesi, che sono fra i cherubini, e spargili sulla città». Egli vi andò, mentre io lo seguivo con lo sguardo.3Ora i cherubini erano fermi alla destra del tempio, quando l’uomo vi andò, e una nube riempiva il cortile interno. 4La gloria del Signore si alzò sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile fu pieno dello splendore della gloria del Signore. 5Il fragore delle ali dei cherubini giungeva fino al cortile esterno, come la voce di Dio onnipotente quando parla.6Appena ebbe dato all’uomo vestito di lino l’ordine di prendere il fuoco fra le ruote in mezzo ai cherubini, questi avanzò e si fermò vicino alla ruota. 7Il cherubino tese la mano per prendere il fuoco che era fra i cherubini; ne prese e lo mise nel cavo delle mani dell’uomo vestito di lino, il quale lo prese e uscì. 8Nei cherubini appariva la forma di una mano d’uomo sotto le loro ali. 9Guardai, ed ecco che al fianco dei cherubini vi erano quattro ruote, una ruota al fianco di ciascun cherubino. Quelle ruote avevano l’aspetto del topazio. 10Sembrava che tutte e quattro fossero di una medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all’altra. 11Muovendosi, potevano andare nelle quattro direzioni senza voltarsi, perché si muovevano verso il lato dove era rivolta la testa, senza voltarsi durante il movimento.12Tutto il loro corpo, il dorso, le mani, le ali e le ruote erano pieni di occhi tutt’intorno, tutti e quattro con le loro ruote. 13Io sentii che le ruote venivano chiamate Tùrbine. 14Ogni cherubino aveva quattro sembianze: la prima quella di cherubino, la seconda quella di uomo, la terza quella di leone e la quarta quella di aquila. 15I cherubini si alzarono in alto: erano gli stessi esseri viventi che avevo visto al fiume Chebar. 16Quando i cherubini si muovevano, anche le ruote avanzavano al loro fianco: quando i cherubini spiegavano le ali per sollevarsi da terra, le ruote non si allontanavano dal loro fianco; 17quando si fermavano, anche le ruote si fermavano, e quando si alzavano, anche le ruote si alzavano con loro perché lo spirito degli esseri viventi era in esse.18La gloria del Signore uscì dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini. 19I cherubini spiegarono le ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; anche le ruote si alzarono con loro e si fermarono all’ingresso della porta orientale del tempio del Signore, mentre la gloria del Dio d’Israele era in alto su di loro. 20Erano i medesimi esseri che io avevo visto sotto il Dio d’Israele lungo il fiume Chebar e riconobbi che erano cherubini. 21Ciascuno aveva quattro aspetti e ciascuno quattro ali e qualcosa simile a mani d’uomo sotto le ali. 22Il loro aspetto era il medesimo che avevo visto lungo il fiume Chebar. Ciascuno di loro avanzava diritto davanti a sé.
=●=●=●=●=●=●=●=●=●=●=●=
Approfondimenti
Nei vv. 1-7 l'esecuzione del castigo si estende per un nuovo comando di JHWH a tutta la città: sarà il pauroso incendio che coinvolgerà ogni costruzione e le mura stesse del tempio (2Re 25,9). La gloria divina si farà presente in tutto il suo splendore (vv. 1-5). Ezechiele potrà ammirarne e precisarne i singoli componenti: riempirà con la sua nube luminosa il santuario e inciterà l'uomo in abito sacerdotale ad appressarsi al fuoco sacro che arde fra i cherubini. Egli lo riceverà nelle sue mani, offertogli da uno dei cherubini, e andrà via per spargerlo dappertutto. Il figlio del sacerdote Buzì si compiace di rilevare l'osservanza delle norme rituali dell'uomo vestito di lino nell'accostarsi al trono di JHWH: non gli basta avere l'abito sacerdotale per toccare il trono del Dio santissimo (vi può accedere solo il sommo sacerdote: Lv 16,2); attende che il fuoco sacro gli venga consegnato dall'assistente speciale. Nel frattempo il veggente può osservare con più esattezza alcuni aspetti del cocchio celeste (v. 9): le 4 ruote accanto agli esseri viventi, il loro muoversi sincronico in ogni direzione, il folgorio delle ruote, delle ali, dei corpi quadriformi, come fossero costellati di occhi (vv. 9-17).
Finché tutto l'insieme, trono e gruppo dei cherubini, sollevandosi in alto non escono dal cortile interno e vanno a posarsi all'ingresso orientale del santuario (vv. 18-22).
Benché alcuni tratti, specialmente dei vv. 8-17, potrebbero essere delle amplificazioni posteriori, non è da escludere che il brano sostanzialmente possa provenire dal nostro profeta: egli ha voluto mettere in risalto la riverenza con cui ci si deve avvicinare al supremo Signore e la trascendenza della sua gloria al di sopra delle costruzioni del tempio e della città santa. JHWH si eleva su tutte le forme contingenti del culto e degli ordinamenti terreni; nessuna cosa al mondo potrà nuocere alla sua infinita maestà: occorre adorarlo soprattutto «in spirito e verità» (Gv 4,24).
(cf. GAETANO SAVOCA, Baruc – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
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Inicio.
Esto es un mensaje de prueba para ver cómo quedan las publicaciones aquí. En primer lugar quiero darle las gracias al creador de esta instancia o espacio y hacerlo gratis, gracias a los que contribuyen al Fediverso altruistamente.
Escribo este blog como afición y sin ninguna pretensión, más allá de la curiosidad.
Lo escribo con la certeza de que nadie llegará a encontrarlo. Hoy en día ni siquiera Blogger tiene alcance como plataforma de blogeo, y esto en cierto modo es un alivio, me da paz. Si encuentras este blog por casualidad y tienes algo negativo que comentar, guárdatelo y vete, no necesito leerlo.
Al resto que quiera disfrutar de este blog y participar con alegría y buen rollo, os doy la bienvenida.
Retropie
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RetroPie è un software gratuito che è possibile installare su Raspberry Pi, Odroid e sistemi x86 e permette di emulare i videogiochi del passato!
Si basa su retroarch, che è un frontend per vari emulatori, uno dei suoi punti di forza è la possibilità di avere una configurazione unificata per tutte le piattaforme.
RetroArch/Libretro è un progetto di frontend e backend che si propone di creare un proprio ecosistema software che giri come codice dinamico.
Guida brevissima
Perché una guida brevissima? Il web è pieno di guide per installare retropie, non ha senso scriverne un'altra, quindi, fate una ricerca: installare retropie. In breve: si scarica immagine della scheda SE, con un software come balena etcher (o dd) la si scrive sulla scheda, si copiano i giochi in nostro possesso, e, infine, si inserisce e via!
Come si gioca
E' possibile collegare joypad usb o bluetooth, o usare una tastiera (magari meccanica) per navigare tra i menù e giocare. Date un'occhiata ai joypad della 8bitdo.
Essendo un sistema estremamente portatile, è l'ideale da portare ad una cena tra amici e trascorrere la serata a ricordare i giochi che hanno caratterizzato la nostra adolescenza! Sarà sufficiente trovare un tv dotato di porta HDMI, una presa di alimentazione e il divertimento è assicurato.
Se emulate giochi “pesanti” potrebbe essere necessario montare una ventola e dei buoi dissipatori sul vostro raspberry.
Configurazione
Le personalizzazioni alla configurazione e il caricamento di nuovi file può essere effettuato in due modi: 1. Collegando direttamente la scheda sd ad un altro computer 2. Configurare il sistema per collegarsi alla rete (wifi, ethernet), in modo da poter accedere alle cartelle condivise (già configurate di default).
Il secondo metodo è molto utile anche per applicare aggiornamenti o per fare lo scraping delle copertine.
EmulationStation
Si tratta del frontend (menù) che ci accoglie dopo aver acceso il sistema. Da qui si fanno partire i vari giochi (e programmi), è altamente personalizzabile, sia come temi che come immagini.
Retroarch
Trattandosi di un unico frontend per i vari emulatori, è possibile accedere al menu e cambiare le configurazioni (es mappatura tasti) per il singolo gioco o come globali e quindi per tutti i giochi che andremo a provare successivamente
Sistemi emulati
- 3do
- Amiga
- Amstrad CPC
- Apple II
- Atari 2600
- Atari 5200
- Arari 7800
- Atari Jaguar
- Atari Lynx
- Atari ST, STE, TT, Falcon
- Coco
- Colevovision
- Commodore 64, Vic-20
- Daphne
- Dragon 32
- Dreamcast
- FinalBurn Neo
- Famicon Disk System
- GameCube
- Game & Watch
- Game Gear
- Game Boy
- Game Boy Color
- Game Boy Advance
- Intellivision
- Macintosh
- MAME
- Master System
- Mega-Cd/Sega Cd
- Megadrive / Genesis
- MESS
- MSX
- Neo Geo
- Neo Geo Pocket
- Neo Geo Pocket Color
- Nintendo 64
- Nintendo DS
- Nintendo Entertainment System
- Oriuc/Armos
- PC
- PC-8800
- PC-9800
- PC Engine
- PC Engine 2
- Playstation 1
- Playstation 2
- Pokemon Mini
- PSP
- ResidualVM
- SAM Coupé
- Saturn
- ScummVM
- Sega 32x
- Sega SG-1000
- Sharp X1
- Sharp X68000
- Super Nintendo Entertainment System
- TI-99
- TRS-80
- Vectrex
- Videopac
- Virtual Boy
- Wii
- WonderSwan
- WonderSwan Color
- ZX-81
- ZX Spectrum
Rom e licenze (disclaimer)
Attenzione al fatto che molte delle rom anche ancora il copyright in vigore, per cui è necessario possedere una copia acquistata dei giochi che andrete a caricare sul vostro sistema. Usare copie pirata dei giochi è un reato
Approfondimenti
Se ne volete sapere ancora di più vi lascio qualche sito: – https://retropie.org.uk/feed/ (sito ufficiale) – https://www.retropie.it/feed/ (sito italiano non ufficiale) – https://t.me/retropie_it (gruppo telegram in italiano) – https://mastodon.uno/tags/retropie (mastodon)
Per veri nerd
Se ho incuriosito, lo avete provato, vi siete divertiti il passo successivo è quello di costruire un cabinet personalizzato!
Vi lascio a qualche immagine presa in giro sul web, giusto per farvi un'idea.
Nes Case
Io ho questo come case per il raspberry che uso con retropie. Il disco ssd si trova in quella che era la cartuccia del videogioco!
#retropie #retrogaming #raspberrypi #case #gaming
Seguimi su mastodon: @
Articolo pubblicato con licenza CC BY-NC-SA
https://blog.agostinelli.eu/retropie
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Guida brevissima
Perché una guida brevissima? Il web è pieno di guide per installare retropie, non ha senso scriverne un'altra, quindi, fate una ricerca: installare retropie. In breve: si scarica immagine della scheda SE, con un software come balena etcher (o dd) la si scrive sulla scheda, si copiano i giochi in nostro possesso, e, infine, si inserisce e via!Come si gioca
E' possibile collegare joypad usb o bluetooth, o usare una tastiera (magari meccanica) per navigare tra i menù e giocare. Date un'occhiata ai joypad della 8bitdo.Essendo un sistema estremamente portatile, è l'ideale da portare ad una cena tra amici e trascorrere la serata a ricordare i giochi che hanno caratterizzato la nostra adolescenza! Sarà sufficiente trovare un tv dotato di porta HDMI, una presa di alimentazione e il divertimento è assicurato.
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Configurazione
Le personalizzazioni alla configurazione e il caricamento di nuovi file può essere effettuato in due modi: 1. Collegando direttamente la scheda sd ad un altro computer 2. Configurare il sistema per collegarsi alla rete (wifi, ethernet), in modo da poter accedere alle cartelle condivise (già configurate di default).Il secondo metodo è molto utile anche per applicare aggiornamenti o per fare lo scraping delle copertine.
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Se ne volete sapere ancora di più vi lascio qualche sito: – https://retropie.org.uk (sito ufficiale) – https://www.retropie.it (sito italiano non ufficiale) – https://t.me/retropie_it (gruppo telegram in italiano) – https://mastodon.uno/tags/retropie (mastodon)Per veri nerd
Se ho incuriosito, lo avete provato, vi siete divertiti il passo successivo è quello di costruire un cabinet personalizzato!Vi lascio a qualche immagine presa in giro sul web, giusto per farvi un'idea.
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10 maggio, venerdì
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Il dolore è un sentiero che dobbiamo percorrere da soli. Andare da uno specialista del dolore – un medico, un prete, uno psicoterapeuta – vuol dire affidare a qualcuno il compito di far rientrare il proprio dolore in una narrazione: ossia di renderlo comune: e dunque falso. Perché tutto ciò che è sociale è falso, radicalmente incapace di verità. E tutto ciò che è vero è indicibile, perché irrimediabilmente singolare. Come la direzione, il verso-dove di questo dolore – che non è stanchezza, non è debilitazione, non è depressione, non ha alcun nome sociale, non è scritto su nessun libro: perché è mio. Perché sono io.
EZECHIELE - Capitolo 9
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Esecuzione della condanna1Allora una voce potente gridò ai miei orecchi: «Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo strumento di sterminio in mano». 2Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c’era un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all’altare di bronzo. 3La gloria del Dio d’Israele, dal cherubino sul quale si posava, si alzò verso la soglia del tempio e chiamò l’uomo vestito di lino che aveva al fianco la borsa da scriba. 4Il Signore gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono». 5Agli altri disse, in modo che io sentissi: «Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non abbia pietà, non abbiate compassione. 6Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: non toccate, però, chi abbia il tau in fronte. Cominciate dal mio santuario!». Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. 7Disse loro: «Profanate pure il tempio, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!». Quelli uscirono e fecero strage nella città. 8Mentre essi facevano strage, io ero rimasto solo. Mi gettai con la faccia a terra e gridai: «Ah! Signore Dio, sterminerai quanto è rimasto d’Israele, rovesciando il tuo furore sopra Gerusalemme?».9Mi disse: «L’iniquità d’Israele e di Giuda è enorme, la terra è coperta di sangue, la città è piena di violenza. Infatti vanno dicendo: “Il Signore ha abbandonato il paese; il Signore non vede”. 10Ebbene, neppure il mio occhio avrà pietà e non avrò compassione: farò ricadere sul loro capo la loro condotta». 11Ed ecco, l’uomo vestito di lino, che aveva la borsa al fianco, venne a rendere conto con queste parole: «Ho fatto come tu mi hai comandato».
=●=●=●=●=●=●=●=●=●=●=●=
Approfondimenti
Esecuzione della condanna 9,1-10,22Da 9,1 appare sullo scenario, la terribile esecuzione. A un ordine divino si fanno avanti 7 esseri celesti, ministri della giustizia: sei hanno con sé gli strumenti di sterminio; il settimo, in veste sacerdotale («di lino»: 44,17), porta al fianco un astuccio da scrivano. Vengono dal nord, come al solito, gli eserciti invasori (Ger 1,15).
Contemporaneamente la maestosa figura di JHWH, lasciando i cherubini, viene a posarsi sulla soglia del Santo, e di là dà le sue direttive: – il ministro scrivano vada innanzi, segnando con un tau (ultima lettera dell'alfabeto ebraico, allora a forma di croce) coloro che sinceramente si dissociavano dalla malvagità generale: così l'angelo segnò in rosso le case degli Ebrei da risparmiare al momento dell'esodo (cfr. Es 11,5s.; 12,22s.). I sei lo seguiranno, colpendo a morte tutti gli altri, senza pietà.
Assistendo alla strage, un grido di dolore si leva verso Dio dal cuore del veggente a favore del “resto” sacro d'Israele (cfr. Am 7,3.5), temendone la fine. La risposta del Signore per il momento è inflessibile: l'enormità dei delitti del suo popolo contro i propri simili e contro la loro fede dev'essere esemplarmente punita: «non userò misericordia» (v. 10), «manderanno alte grida... ma non li ascolterò» (8, 18). È il delenda Carthago del profeta di guai (2,9), confermato dall'angelo-scriba (v. 11), che alcuni accostano al settimo dio planetario Nabû, il dio babilonese del fato, con la sua frase lapidaria «così è scritto e così si farà». Dio ha i suoi precisi disegni di amore e di purificazione nelle grandi tribolazioni dei popoli e dei singoli individui; e, quando si è raggiunto il colmo della malizia e della corruzione, egli lo persegue con decisione, nostro malgrado: ci vuol salvare a ogni costo.
(cf. GAETANO SAVOCA, Baruc – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
NOVITÀ DAL 7/5/24 AL 10/5/24 (PRIMA PARTE).
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Eccoci nella settimana del Salone del Libro di Torino, l'evento più importante dell'anno dedicato ai libri e all'editoria. L'effetto è una valanga immensa di pubblicazioni.
NARRATIVA:
- TU SEI QUI di David Nicholls (Neri Pozza). Una correttrice di bozze che parla con le sue uova nel frigorifero e un professore che cerca sollievo dalla vita con lunghe passeggiate nella brughiera. Due personaggi con le vite in pezzi: si incontreranno inaspettatamente in un gruppo di trekking che attraversa l'Inghilterra. Una storia di solitudini riluttanti che cercano scampo tra verdi paesaggi romantici, laghi ghiacciati e camminate sotto la pioggia. Per saperne di più: scheda libro.
- ATTRAVERSO LA NOTTE di William Sloane (Adelphi). In teoria dovrei mettere questo libro nella sezione fantasy/horror, ma il genere sembra così trasversale che merita di non essere incasellato. Un professore di astronomia viene trovato da due sue ex studenti divorato da una strana fiamma che consuma le carni ma lascia intatti i vestiti e le carte sulla scrivanie. Intrigante! Prefazione di Stephen King. Per saperne di più: scheda libro.
- LA FORESTA NASCOSTA di Radhika Jha (Sellerio). È la storia di un uomo combattuto. Kōsuke si occupa di effetti speciali per l'industria cinematografica di Hollywood, ma quando muore suo padre, che gestiva un antico santuario shintoista in Giappone, si trova a dover decidere se tornare negli Stati Uniti e recidere completamente le sue radici, e cedere alla modernità, oppure ritrovare un nuovo sé stesso grazie alla riscoperta delle tradizioni e all'incontro/scontro con la figura del padre. Per saperne di più: scheda libro.
- GIRI DI DANZA di Megan Abbott (Bollati Boringhieri). Le due sorelle Durant, Dara e Marie, ereditano dalla madre la scuola di danza e la gestiscono con l'aiuto di Charlie, marito di Dara. Tutto si regge su un equilibrio familiare che però rischia di essere sconvolto da un imprevisto proprio alla vigilia dell'annuale rappresentazione dello Schiaccianoci, ovvero il momento più teso e delicato... Per saperne di più: scheda libro.
- LA STAGIONE BELLA di Francesco Carofiglio (Garzanti). Viola è una donna che ha un legame fortissimo con sua madre, anche se questa è andata via quando lei era piccola. Viola ha una bottega dove fabbrica profumi con cui riconcilia i clienti con i loro ricordi. Ed ecco anche per lei i ricordi riaffiorano riordinando la casa della sua infanzia: in un cassetto trova la scatola appartenuta a sua madre, contenente il segreto di una vita... Per saperne di più: scheda libro.
- L'AMICA DELLA SPOSA di Nicolas Barreau (Feltrinelli). Una storia stranissima: il protagonista Jean-Pierre riceve un inaspettato invito a un matrimonio nel sud della Francia dal suo ex migliore amico. Durante le nozze va tutto storto, inoltre Jean-Pierre si presenta alla festa di matrimonio sbagliata. Forse, però, non tutti i mali vengono per nuocere... Per saperne di più: scheda libro.
- Anche questo per Feltrinelli: PADRENOSTRO di Sabrina Efionayi. È la storia di una ragazza napoletana che fa parte di una comunità religiosa stretta e chiusa, capeggiata dal “Padrenostro” Vincenzo. È una storia sulla libertà, sui sensi di colpa e sulla violenza della coercizione... Per saperne di più: scheda libro.
- IL MIO SOTTOMARINO GIALLO di Jón Kalman Stefánsson (Iperborea). Un romanzo autobiografico del grande scrittore islandese: l'incontro casuale con Paul McCartney, in un parco di Londra, scatena i ricordi di una vita. La musica, le letture nella biblioteca di Keflavík, le amicizie, l'amaro rapporto con la religione, la morte della madre... tutto è ingarbugliato ma Stefánsson è un narratore sopraffino. Per saperne di più: scheda libro.
- LA CITTÀ CHE NON C'È di Yu Hua (Feltrinelli). È l'inizio del Novecento, in Cina e un uomo del Nord, con al collo una bambina compare in una città del Sud cercando la madre di quella bimba e una città che non c'è. Ci sono però tante e tante altre storie, in questo libro che sembra un'epopea: soldati senza un orecchio, un indovino cieco armato di pistola, un ragazzo venduto come schiavo e diretto in Australia... e poi le tradizioni, le violenze e le torture, e gli amori in un paese nel caos, in cui la modernità deve ancora arrivare. Per saperne di più: scheda libro.
NOIR, GIALLI E THRILLER:
- OPHÉLIE SI VENDICA di Michel Bussi (E/O). A sette anni, Ophélie ha assistito all'omicidio di sua madre. Il colpevole è suo padre, ma non è l'unico. Cresciuta in un orfanotrofio, Ophélie indagherà per scoprire chi era presente quel giorno e avrebbe potuto impedire l'assassinio di sua madre. Tutto tende a un desiderio di vendetta (il titolo è abbastanza esplicito in proposito). Faccio notare che la copertina è bellissima! Per saperne di più: scheda libro.
- UN TRANQUILLO WEEKEND DI OMICIDI di Dann McDorman (Piemme). Un giallo classico alla Agatha Christie, con un gruppo di ricconi riuniti in un club di caccia: ognuno di loro custodisce terribili segreti e tutti sono sospettati dell'omicidio di una delle signore del club. A investigare, un detective vecchia scuola. Quando poi tutti rimangono bloccati nel club da una tempesta... Un classico intramontabile. Per saperne di più: scheda libro.
- PIOGGIA per i Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni (Einaudi). Un nuovo capitolo per la squadra del commissariato di Pizzofalcone: stavolta l'indagine, sotto una pioggia incessante, riguarda l'omicidio di un penalista in pensione. De Giovanni è sempre una garanzia (di vendite e di gradimento). Per saperne di più: scheda libro.
- LA FOSSA DEI LUPI di Ben Pastor (Mondadori). La giallista Ben Pastor immagina un ideale seguito dei Promessi Sposi in chiave noir, con questo thriller storico: chi ha ucciso l'Innominato? Le indagini sono affidate al giovane luogotenente Diego Antonio de Olivares, ma si tratta di un affare davvero intricato. Ritroviamo così tutti i personaggi del capolavoro di Manzoni tre anni dopo la fine delle vicende narrate nel grande classico della letteratura italiana. Per saperne di più: scheda libro.
- IL LABORATORIO DEL DOTTOR LENG di Douglas Preston e Lincoln Child (Rizzoli). Una nuova avventura dell'agente dell'FBI Aloysius Pendergast e della sua collega Constance Greene, tra viaggi nel tempo, scienziati pazzi e un curatore di museo trovato morto nella cella frigorifera. Per saperne di più: scheda libro.
FUMETTI E GRAPHIC NOVEL:
- QUANDO MUORI RESTA A ME di Zerocalcare (Bao). Ecco il libro-evento della settimana. Ogni nuovo lavoro di Zerocalcare è sempre atteso con ansia da tutti gli appassionati (fra cui ci sono anch'io). Stavolta la figura inedita su cui il fumettista di Rebibbia punta i suoi riflettori è quella del padre, con cui intraprende un viaggio in un paesino sulle Dolomiti. Come al solito, Zerocalcare ci regala una storia intimista, che risale alle radici della sua identità e della sua famiglia, mischiando sapientemente fiction, esperienza personale e immaginario collettivo. E anche questo finisce nella lista dei “voglio-leggerlo-assolutamente”. Per saperne di più: scheda libro.
SAGGISTICA:
- CONTROVENTO di Matteo Salvini (Piemme). La sua autobiografia, sottotitolo: L'Italia che non si arrende. Di libri scritti dai politici farei volentieri a meno, ma si tratta comunque del leader di un partito, che in questo libro esprime la sua visione, riepiloga la sua storia e riassume ciò che ha intenzione di fare in futuro. Per saperne di più: scheda libro.
- KILIMANGIARO – COSÌ LONTANI, COSÌ VICINI di Massimiliano Ossini (Rizzoli). Un'escursione sul Kilimangiaro ha dato l'ispirazione a Massimiliano Ossini per questo libro, non solo una raccolta di storie e fotografie ma anche un'esortazione a viaggiare oltre i confini e a conoscere l'“altro”. Per saperne di più: scheda libro.
- LA VITA S'IMPARA di Corrado Augias (Einaudi). A quasi 90 anni, Corrado Augias racconta la propria lunga e avventurosa vita in questa autobiografia, condividendo con il lettore libri, autori, incontri, esperienze con cui ha “imparato a vivere”. Per saperne di più: scheda libro.
- FOTOGRAFIA IN 5 MINUTI di Walter Quiet (Gribaudo). Questo è facile: un piccolo manuale di fotografia che pone le basi per la fotografia anche per chi non ha mai impugnato una macchina in vita sua. Per saperne di più: scheda libro.
- L'ARTE DELLA GUERRA CONTEMPORANEA di David Petraeus e Andrew Roberts (Utet). Sì, David Petraeus è proprio quel generale statunitense, ex direttore della CIA e protagonista in Iraq e Afghanistan, che con lo storico Andrew Roberts scrive un ponderosissimo saggio (ben 650 pagine) su un tema di stretta attualità: la guerra, che sembra una creatura risorta negli ultimi anni con il conflitto in Ucraina e a Gaza, ma che in realtà non si era mai sopita. Tecniche, caratteristiche, territori e situazioni sono però cambiate dalla fine della Seconda guerra (nota il sottotitolo: Dalla caduta del nazismo al conflitto in Ucraina), così ecco uno strumento per capire l'evoluzione degli scontri bellici durante questo secolo di storia. Per saperne di più: scheda libro.
- CELIACHIA di Marta Civettini (Gribaudo). Un manuale pratico: la dieta da seguire, gli accorgimenti, i consigli e le risposte alle tante domande di chi soffre di questa diffusa forma di intolleranza alimentare. Per saperne di più: scheda libro.
- IO, TE E L'AMORE di Stefania Andreoli (Rizzoli). Questo libro racconta di una generazione piena di incertezze sulla relazione con il partner, e cerca di rispondere alle tante domande che la psicologa e psicoterapeuta si vede porre sempre più spesso sui suoi account social. Per saperne di più: scheda libro.
- ALLENARE ALLA VITA di Alberto Pellai (Mondadori). Dieci riflessioni sulla genitorialità da uno dei più famosi pedagoghi italiani: crescere significa anche assumersi responsabilità nuove, gestire le relazioni con gli altri accettando limiti e paletti, in un mondo in cui il digitale è sempre più invadente. Per saperne di più: scheda libro.
- SHERLOCK HOLMES E L'ARTE DEL RAGIONAMENTO di Massimo Polidoro (Feltrinelli). Un saggio interessante sul funzionamento della mente umana, e su come è possibile usare questi segreti per ragionare in modo più concreto ed efficace nella vita quotidiana, prendendo spunto dal “metodo” usato da Sherlock Holmes. Per saperne di più: scheda libro.
INFANZIA E RAGAZZI:
- UN PERFETTO MAGGIORDORSO di Stefano Bortolotti, illustrato da Mattia Simeoni (Emme). La contessa Elisa Orbatelli ha bisogno urgentemente di sostituire il maggiordomo andato in pensione: l'imminente ricevimento delle Gran Dame dovrà essere impeccabile. Tuttavia sarebbe meglio mettere gli occhiali prima di scrivere la richiesta all'agenzia per un nuovo maggiordomo... un libretto divertente, con illustrazioni simpaticissime! Età di lettura: dai 7 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- LIBROGAME® BASKET – TUTTI A CANESTRO! di Luca Tebaldi (Edizioni EL). Sapete come funzionano i “librigame”, vero? Per chi non lo sapesse: il libro è diviso in tanti capitoletti numerati. Alla fine di ogni capitoletto il lettore può scegliere come proseguire con la storia, in modo da dare vita a finali diversi in base alle scelte effettuate. In particolare questo libro è ambientato nel mondo del basket e il lettore, da protagonista, dovrà decidere come giocare di volta in volta. In base al punteggio ottenuto dopo ogni partita, potrà così diventare una leggenda del basket. Età di lettura: dagli 8 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- LA CATTURASTORIE di Luca Azzolini (Gribaudo). Un fantasy italiano, seguito del fortunato L'INVENTAMONDI (sempre per Gribaudo): sortilegi, poteri straordinari e famiglie magiche. La trama sembra intricatissima. Età di lettura: dagli 11 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- IL MALE CHE HAI DENTRO di Marco Erba (Rizzoli). Eli è molto bella e vive un sogno, accetta le gelosie del suo ragazzo Mare, perché anche lei lo ama molto. Dopotutto, la gelosia fa parte del rapporto... e poi c'è Cristian, chiuso, riservato, silenzioso. Eli e Cristian si ritrovano, dopo essere stati amici d'infanzia ed essersi allontanati, grazie all'allenatore Mike, che non sopporta le ingiustizie. Un romanzo che sembra una storia d'amore, ma che in realtà racconta di violenza, bullismo, omofobia, e di salvezza. Età di lettura: non è indicata, ma lo consiglio dai 14 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- BLOOD FLOWERS di Jay McGuiness (Gribaudo). Un fantasy (anzi, un romantasy) strano: nella città del protagonista viene coltivato un fiore capace di produrre una droga diffusa in tutto il regno, ma il coltivatore riesce a far crescere le piante solo grazie al potere di connettersi con i semi. Una diffusa disuguaglianza, però, divide in due caste la popolazione: i nobili nella città alta e i poveracci coltivatori nella città bassa. Amore, disparità sociale, tradimenti e intrighi. Cari appassionati, datevi alla pazza gioia. Età di lettura: dai 14 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- AURA di Valentina Ghetti (Mondadori). Un romanzo ambientato nell'antica Roma, al tempo dell'imperatore Augusto. È la storia di Giulia, giovane vedova, che vuole a tutti i costi tornare a Roma dalla Gallia Cisalpina, dove è stata esiliata, e tornare in possesso della sua eredità e dell'onore per la sua famiglia. Dovrà travestirsi da barbara e assumere un'altra identità, ma Giulia è caparbia e ostinata... Età di lettura: dai 14 anni. Per saperne di più: scheda libro.
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Morrissey - You Are The Quarry (2004)
Avviso contenuto: ![CDATA[immagine You Are the Quarry è il settimo album in studio del cantante rock alternativo inglese Morrissey. È stato pubblicato il 17 maggio 2004 dall'etichetta discografica Attack ed è stato il suo primo album in sette anni dopo Maladjusted del 1997
You Are the Quarry è il settimo album in studio del cantante rock alternativo inglese Morrissey. È stato pubblicato il 17 maggio 2004 dall'etichetta discografica Attack ed è stato il suo primo album in sette anni dopo Maladjusted del 1997. L'album è stato un grande ritorno per Morrissey; tutti e quattro i suoi singoli raggiunsero la top 10 della UK Singles Chart, e l'album stesso raggiunse il numero 2. L'album raggiunse anche il numero 11 della Billboard 200, rendendolo l'album di Morrissey con le classifiche più alte negli Stati Uniti.
Ascolta: https://songwhip.com/morrissey/youarethequarry
https://noblogo.org/available/morrissey-you-are-the-quarry-2004
Morrissey - You Are The Quarry (2004)
You Are the Quarry è il settimo album in studio del cantante rock alternativo inglese Morrissey. È stato pubblicato il 17 maggio 2004 dall'etichetta discografica Attack ed è stato il suo primo album in sette anni dopo Maladjusted del 1997. L'album è stato un grande ritorno per Morrissey; tutti e quattro i suoi singoli raggiunsero la top 10 della UK Singles Chart, e l'album stesso raggiunse il numero 2. L'album raggiunse anche il numero 11 della Billboard 200, rendendolo l'album di Morrissey con le classifiche più alte negli Stati Uniti.
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You Are the Quarry by Morrissey
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Avviso contenuto: ![CDATA[Inclave Casino List When it comes to finding a trusted and reputable online casino, look no further than the Inclave Casino list. With a wide selection of high-quality games, generous bonuses, and top-notch customer service, Inclave Casino is trul
Inclave Casino List
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Ash - 1977 (1996)
Avviso contenuto: ![CDATA[immagine 1977 è l'album di debutto in studio del gruppo rock nordirlandese Ash. È stato pubblicato il 6 maggio 1996 dalla Home Grown e dalla Infectious Records, con la quale la band aveva firmato in seguito all'uscita di diversi demo tapes. Ash pu
1977 è l'album di debutto in studio del gruppo rock nordirlandese Ash. È stato pubblicato il 6 maggio 1996 dalla Home Grown e dalla Infectious Records, con la quale la band aveva firmato in seguito all'uscita di diversi demo tapes. Ash pubblicò il mini-album Trailer nel 1994, seguito da tre singoli “Kung Fu”, “Girl from Mars” e “Angel Interceptor”, che sarebbero riapparsi tutti nel 1977. Ash registrò il loro album di debutto con il produttore Owen Morris. ai Rockfield Studios in Galles all'inizio del 1996. Descritto come un album Britpop, power pop e garage rock, 1977 ha fatto paragoni con Buzzcocks, Dinosaur Jr. e Sonic Youth. Preceduta dal quarto singolo dell'album “Goldfinger” nell'aprile 1996, la band iniziò un tour nel Regno Unito e in Europa. “Oh Yeah” fu pubblicato come quinto singolo nel giugno 1996, seguito da tour negli Stati Uniti, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Ash ha concluso l'anno con un altro tour negli Stati Uniti, oltre a uno spazio di supporto americano per i Weezer. Hanno fatto un giro in Europa e nel Regno Unito, prima della loro apparizione al Festival di Glastonbury. 1977 ha ricevuto recensioni generalmente positive da parte della critica musicale, che ha elogiato la natura “orecchiabile” dell'album. L'album ha raggiunto il numero uno nel Regno Unito, oltre a raggiungere la top 40 in Australia, Finlandia, Nuova Zelanda, Norvegia e Svizzera. “Kung Fu”, “Girl from Mars”, “Angel Interceptor”, “Goldfinger” e “Oh Yeah” sono tutti entrati nelle classifiche della UK Singles Chart, con “Goldfinger” che ha raggiunto la posizione più alta al numero cinque. 1977 è apparso nelle liste degli album migliori dell'anno di diverse pubblicazioni britanniche, come Kerrang!, NME e Melody Maker, tra gli altri. L'album sarebbe stato successivamente certificato disco di platino nel Regno Unito.
Ascolta: https://songwhip.com/ash-4/1977-3
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Ash - 1977 (1996)
1977 è l'album di debutto in studio del gruppo rock nordirlandese Ash. È stato pubblicato il 6 maggio 1996 dalla Home Grown e dalla Infectious Records, con la quale la band aveva firmato in seguito all'uscita di diversi demo tapes. Ash pubblicò il mini-album Trailer nel 1994, seguito da tre singoli “Kung Fu”, “Girl from Mars” e “Angel Interceptor”, che sarebbero riapparsi tutti nel 1977. Ash registrò il loro album di debutto con il produttore Owen Morris. ai Rockfield Studios in Galles all'inizio del 1996. Descritto come un album Britpop, power pop e garage rock, 1977 ha fatto paragoni con Buzzcocks, Dinosaur Jr. e Sonic Youth. Preceduta dal quarto singolo dell'album “Goldfinger” nell'aprile 1996, la band iniziò un tour nel Regno Unito e in Europa. “Oh Yeah” fu pubblicato come quinto singolo nel giugno 1996, seguito da tour negli Stati Uniti, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Ash ha concluso l'anno con un altro tour negli Stati Uniti, oltre a uno spazio di supporto americano per i Weezer. Hanno fatto un giro in Europa e nel Regno Unito, prima della loro apparizione al Festival di Glastonbury. 1977 ha ricevuto recensioni generalmente positive da parte della critica musicale, che ha elogiato la natura “orecchiabile” dell'album. L'album ha raggiunto il numero uno nel Regno Unito, oltre a raggiungere la top 40 in Australia, Finlandia, Nuova Zelanda, Norvegia e Svizzera. “Kung Fu”, “Girl from Mars”, “Angel Interceptor”, “Goldfinger” e “Oh Yeah” sono tutti entrati nelle classifiche della UK Singles Chart, con “Goldfinger” che ha raggiunto la posizione più alta al numero cinque. 1977 è apparso nelle liste degli album migliori dell'anno di diverse pubblicazioni britanniche, come Kerrang!, NME e Melody Maker, tra gli altri. L'album sarebbe stato successivamente certificato disco di platino nel Regno Unito.
Ascolta: https://songwhip.com/ash-4/1977-3
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1977 by Ash, 1977 [Collectors Edition] (Digital)
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EZECHIELE - Capitolo 8
Avviso contenuto: ![CDATA[Visione del tempio e di Gerusalemme in fiamme Abominazioni del tempio e della città 1Nell’anno sesto, nel sesto mese, il cinque del mese, mentre mi trovavo in casa e dinanzi a me sedevano gli anziani di Giuda, la mano del Signore Dio si posò su di
Visione del tempio e di Gerusalemme in fiamme
Abominazioni del tempio e della città1Nell’anno sesto, nel sesto mese, il cinque del mese, mentre mi trovavo in casa e dinanzi a me sedevano gli anziani di Giuda, la mano del Signore Dio si posò su di me 2e vidi qualcosa dall’aspetto d’uomo: da ciò che sembravano i suoi fianchi in giù, appariva come di fuoco e dai fianchi in su appariva come uno splendore simile al metallo incandescente. 3Stese come una mano e mi afferrò per una ciocca di capelli: uno spirito mi sollevò fra terra e cielo e in visioni divine mi portò a Gerusalemme, all’ingresso della porta interna, che guarda a settentrione, dove era collocato l’idolo della gelosia, che provoca gelosia. 4Ed ecco, là era la gloria del Dio d’Israele, simile a quella che avevo visto nella valle. 5Mi disse: «Figlio dell’uomo, alza gli occhi verso settentrione!». Ed ecco, a settentrione della porta dell’altare l’idolo della gelosia, proprio all’ingresso. 6Mi disse: «Figlio dell’uomo, vedi che cosa fanno costoro? Guarda i grandi abomini che la casa d’Israele commette qui per allontanarmi dal mio santuario! Ne vedrai altri ancora peggiori». 7Mi condusse allora all’ingresso del cortile e vidi un foro nella parete. 8Mi disse: «Figlio dell’uomo, sfonda la parete». Sfondai la parete, ed ecco apparve una porta. 9Mi disse: «Entra e osserva gli abomini malvagi che commettono costoro». 10Io entrai e vidi ogni sorta di rettili e di animali obbrobriosi e tutti gli idoli della casa d’Israele raffigurati intorno alle pareti.11Settanta anziani della casa d’Israele, fra i quali vi era Iaazania, figlio di Safan, ritto in mezzo a loro, stavano davanti ad essi, ciascuno con il turibolo in mano, mentre il profumo saliva in nubi d’incenso. 12Mi disse: «Hai visto, figlio dell’uomo, quello che fanno gli anziani della casa d’Israele nelle tenebre, ciascuno nella stanza recondita del proprio idolo? Vanno dicendo: “Il Signore non ci vede, il Signore ha abbandonato il paese”».13Poi mi disse: «Vedrai che si commettono abomini peggiori di questi». 14Mi condusse all’ingresso della porta del tempio del Signore che guarda a settentrione e vidi donne sedute che piangevano Tammuz. 15Mi disse: «Hai visto, figlio dell’uomo? Vedrai abomini peggiori di questi». 16Mi condusse nel cortile interno del tempio del Signore; ed ecco, all’ingresso dell’aula del tempio, fra il vestibolo e l’altare, circa venticinque uomini, con le spalle voltate al tempio e la faccia a oriente che, prostrati, adoravano il sole. 17Mi disse: «Hai visto, figlio dell’uomo? Come se non bastasse per quelli della casa di Giuda commettere simili abomini in questo luogo, hanno anche riempito il paese di violenze, per provocare la mia collera. Eccoli, vedi, che si portano il ramoscello sacro alle narici. 18Ebbene, anch’io agirò con furore. Il mio occhio non avrà pietà e non avrò compassione: manderanno alte grida ai miei orecchi, ma non li ascolterò».
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Approfondimenti
Visione del tempio e di Gerusalemme in fiamme 8,1-11,25Questi capitoli si presentano nella redazione attuale come un'unica composizione: il racconto autobiografico di Ezechiele di una sua visione catastrofica, verificatasi alla presenza di alcuni visitatori e subito riferita loro. Ma probabilmente qualche tratto (11,14-21) vi è stato inserito in un secondo tempo. Vi si individuano 6 parti principali:
- introduzione storica, 8,1-2a;
- accusa e sentenza contro la città santa, 8,2b-18;
- esecuzione della condanna, 9,1-10,22;
- giudizio contro i responsabili della città, 11,1-13;
- promessa di salvezza a favore degli esuli, 11,14-21;
- epilogo dell'evento, 11,22-25.
Abominazioni del tempio e della città 8,1-18Passati circa 13 mesi dalla visione inaugurale del Chebar (1,1s.), dal giugno 593 al settembre 592 (i 390 giorni della sua reclusione: 3,25; 4,9), il profeta riceve nella sua dimora la visita di alcuni anziani della comunità. Sotto i loro occhi è rapito in estasi («la mano del Signore Dio si posò su di me», v. 1, come in 1,3) e viene portato in spirito a Gerusalemme, come avverrà in 40,1.
Dal v. 2b inizia la descrizione di ciò che Ezechiele ha esperimentato e che gli anziani naturalmente non hanno visto, ma di cui presto verranno a conoscenza (11,24). Viene portato col suo spirito all'ingresso del tempio di Sion dalla mano dell'uomo splendente, già contemplato presso il fiume. Lì gli riappare la gloria di JHWH e gli vengono mostrate come in un filmato cinque scene di grave profanazione, una specie di accusa giudiziaria:
1) Presso la porta dell'atrio interno settentrionale è collocato «l'idolo della gelosia» (v. 3), probabilmente la statua di una divinità cananea (forse della dea della fecondità, Astarte: cfr. 2Re 21,7): un'offesa gravissima contro il culto spirituale di JHwH, il quale proibiva perfino la rappresentazione dello stesso divino Signore d'Israele (Es 20,4). Lui si era dimostrato come l'unico essere trascendente, che aborrisce qualsiasi tipo di idolatria (Dt 5,7-9).
2) Al di là della parete, in cui è stata praticata una fessura (sempre in visione), il profeta è fatto entrare in una camera segreta («stanza recondita del proprio idolo», v. 12): sui muri sono dipinti animali d'ogni specie, probabilmente secondo la forma degli dei del Nilo, venerati in quel periodo dalla fazione filo-egiziana; vi offrono il loro incenso i 70 rappresentanti del popolo, che hanno perduto ormai ogni fiducia nel Dio dei padri: «Vanno dicendo: Il Signore non ci vede... ha abbandonato il paese» (v. 12b); vi accedono «nelle tenebre» (v. 12a), per timore, sembra, di rappresaglie da parte dei dominatori babilonesi.
3) C'è di peggio: presso il portico dell'atrio interno, un gruppo di donne onorano col pianto la discesa nello šºôl del dio babilonese della vegetazione, Tammuz, sotto i calori dell'estate.
4) C'è ancora di più: nell'atrio interno circa 25 sacerdotị volgono le spalle al Santo dei santi, si prostrano al dioŠameš («Sole») dei Caldei.
5) Il colmo però è raggiunto in una intollerabile provocazione: per via delle violenze dilaganti in tutto il territorio sacro, che irritano al massimo il sovrano Signore del popolo eletto. Forse questo vuole indicare l'enigmatico simbolo del «ramoscello sacro portato verso le nari (di JHWH)» (v. 17). Per cui viene pronunziata la sentenza punitiva: un'inesorabile distruzione (v. 18); come in Is 1,14s.: «sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani io distolgo gli occhi da voi... Le vostre mani grondano sangue».
(cf. GAETANO SAVOCA, Baruc – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
Avviso contenuto: ![CDATA[Donne complicate Nessuno è Solo videoframe-127505.png In un mondo di acquazzoni estivi e ruscelli che sgorghigliano timidamente, noi donne complicate ci dimeniamo goffamente come ballerine su un palco di linoleum. Siamo come l'angioletto della pub
Donne complicate
Nessuno è Solo
In un mondo di acquazzoni estivi e ruscelli che sgorghigliano timidamente, noi donne complicate ci dimeniamo goffamente come ballerine su un palco di linoleum. Siamo come l'angioletto della pubblicità del detersivo, sorridenti e impeccabili nonostante il caos che ci circonda.
La nostra anima è tormentata da una sitcom americana andata in onda negli anni '90, il cuore viaggia spedito verso una meta che neanche noi conosciamo. Amiamo con l'intensità di un reality show, bruciando con la passione di un falò acceso con le pagine di un romanzo rosa.
Siamo tempeste di neve in alta quota, facili da evitare se si ha il buon senso di non scalare montagne in inverno. Se provi a fermarci, ti ritroverai sepolto sotto una valanga di emoji e gif animate.
Il nostro bagaglio emotivo è come una valigia che supera abbondantemente il limite di peso consentito: ci sono lacrime di film strappalacrime, risate da sitcom demenziali e la rabbia repressa di mille puntate di “C'è posta per te”.
Siamo come quadri astratti di Pollock fatti con glitter e matite colorate: un caos esplosivo di colori e forme che solo un critico d'arte ubriaco potrebbe apprezzare. Incontrarci è come entrare in un negozio di chincaglierie: rischioso se cerchi qualcosa di specifico, tentante se sei alla ricerca di un brivido di novità.
Nella nostra follia c'è l'attrazione di un luna park abbandonato: tra le giostre arrugginite e i pupazzi malconci, si nasconde il fascino proibito dell'ignoto.
Siamo leali come le stagioni: primavera capricciosa, estate torrida, autunno malinconico, inverno pigro. Siamo sincere come i politici in campagna elettorale: promettiamo mari e monti, poi ci dimentichiamo di tutto non appena arriva il voto.
Non siamo angeli, ma nemmeno diavoli: siamo come quei folletti dispettosi che ti nascondono le chiavi e poi te le mettono in tasca. Abbiamo un cuore nel gelo, ma lo scaldiamo a suon di cioccolata calda e commedie romantiche.
Ci apriamo come un origami: con delicatezza e precisione, ma solo se conosciamo bene le istruzioni. Ci chiudiamo come un riccio: all'occorrenza, siamo capaci di pungerti con i nostri aculei.
Siamo come un romanzo fantasy: pieno di colpi di scena inaspettati, creature fantastiche e storie avventurose. Leggere le nostre pagine è un'esperienza che non ti annoierai mai, ma preparati a saltare intere sezioni di descrizioni dettagliate dei nostri outfit.
Siamo imperfette come una foto scattata con la fotocamera frontale: sfocate, con la luce sbagliata e un'espressione da pesce lesso. Ma siamo anche speciali, come un diamante grezzo che aspetta solo di essere intagliato per rivelare la sua vera bellezza.
La nostra anima urla come una rockstar sul palco, ma anche canta come una ninna nanna sussurrata al buio.
Quindi non cercarci di capirci, non sprecare tempo a decifrare il nostro enigma. Siamo donne complicate, un rebus senza soluzione, un labirinto senza uscita. Ma se ci prendi per mano e ci accompagni in questo viaggio folle, ti promettiamo che non ti pentirai. Scoprirai un mondo di emozioni caleidoscopiche, un vortice di risate e lacrime, un universo di contraddizioni e sorprese. Preparati ad essere travolto da una tenerezza disarmante. Benvenuto nel nostro mondo, caro audace esploratore!
Avviso contenuto: ![CDATA[Bleeding Love videoframe-155826.png In un mondo di tempeste e fiumi in piena, Noi donne complicate danziamo la scena. Siamo come il diavolo, ardenti e selvagge, Con anima tormentata, ma con cuore che viaggia. Amiamo profondo, senza mezze misure, C
Bleeding Love
In un mondo di tempeste e fiumi in piena, Noi donne complicate danziamo la scena. Siamo come il diavolo, ardenti e selvagge, Con anima tormentata, ma con cuore che viaggia.
Amiamo profondo, senza mezze misure, Con passione che brucia e calore che dure. Siamo tempeste in arrivo, impossibili da fermare, E se ci provi, sappi che non ci riuscirai a trattare.
Portiamo con noi un bagaglio di emozioni, Di tristezza, di rabbia, di grandi passioni. Siamo come pitture, sfumate e contrastanti, Difficili da comprendere, ma affascinanti.
Incontrarci è rischio, ma anche tentazione, Perché nella nostra follia c'è un'attrazione. Siamo leali e sincere, non siamo angeli in cielo, Ma siamo esseri umani, con un cuore nel gelo.
Ci apriamo, ci chiudiamo, siamo come un romanzo, Con pagine oscure e momenti di riscatto. Siamo imperfette, ma anche speciali, Con un'anima che urla, ma anche che canta.
Quindi non ci giudicare, non tentare di capire, Siamo donne complicate, difficile da definire. Ma se ci prendi per mano, se ci sai amare, Scoprirai un mondo di emozioni da sfiorare.
Il mio rapporto coi giochi di guida
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Ricordo che dopo il mitico Gran Prix di Geoff Crammond, messa alle spalle una lunga pausa per il mancato aggiornamento del PC, il mio primo simulatore di guida moderno di monoposto sportive fu Racing Simulation 3. Non era male come gioco ma non aveva le squadre originali della Formula 1, anzi, a dire il vero era tutta un altra competizione automobilistica ma le auto erano abbastanza simili a quelle della categoria che miravo a simulare.
Il desiderio di scrivere un post sui giochi di guida prende origine dal fatto che ieri, mentre tornavo a casa dal lavoro, una donna (donna al volante pericolo costante, rammentiamolo) ha fatto una curva sfruttando, come suol dirsi, tutta la pista e per poco non finiva con l'impattare con la mia auto. Questo mi ha fatto venire in mente che talvolta, quando ero alle prime armi, poteva capitarmi di tagliare un po' la curva e addirittura finire con una ruota su un piccolo rialzo a bordo strada. A quel punto mi veniva in mente che “avevo sfruttato il cordolo” .
Questo dava la misura del fatto che, padroneggiando la terminologia e utilizzandola nel quotidiano, dimostravo di essere sicuramente molto più appassionato di automobilismo di quanto lo sia ora. Ero anche più giovane (tema questo che sta tornando a riproporsi un po' troppo frequentemente nei miei post: che stia davvero diventando vecchio?) e guidavo molto di meno. Non è come ai giorni nostri che uno non fa in tempo a farsi crescere i pelucchi sotto il naso che già gli donano una minicar. Voglio tuttavia specificare che l'ultima metafora è solo per i maschi e non anche per le donne baffute sempre piaciute. Rimango dell'idea che “donne al volante pericolo costante”, quindi escludo aprioristicamente il gentil sesso anche da allegorie o altre figure retoriche relative alle quattro ruote.
Dicevo che guidare un'auto dal vero talvolta mi mancava in gioventú. Ebbene, tale distanza dal mezzo automobilistico generava in me tutta una serie di languori che tentavo di sopire con simulazioni di guida, meglio se realistiche al punto che, se alla prima curva si finiva direttamente fuori strada per mancanza di controllo della vettura, si insinuava lieve nell'animo, una sensazione sí frustrante, ma allo stesso tempo appagante.
Diceva un conoscente con la comune passione per i videogiochi, al quale rivelai che mi piacevano i giochi di guida, che lui non li amava molto perché gli bastava il traffico che affrontava ogni giorno per andare al lavoro. Ecco, oggi lo capisco un po' meglio, visto che non gradisco più cosí tanto questa categoria di videogame per lo stesso identico motivo. Non che affronti un traffico particolarmente terribile ma quel senso anticipatorio di testare le mie abilità di automobilista è definitivamente scomparso. Così, prima mi sono buttato sui Need for Speed, poi... basta. Se ci penso, la cosa fa un po' tristezza, perché coi giochi di guida é finita fuori strada anche la mia giovinezza di pilota virtuale e di uomo.
Ah dimenticavo: donna al volante, pericolo costante!
https://noblogo.org/gippo/il-mio-rapporto-coi-giochi-di-guida
NOVITÀ DELLA SETTIMANA DAL 30/4/24 AL 3/5/24 (SECONDA PARTE).
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Riprendo il discorso iniziato sabato 4 maggio, con la valanga di novità arrivate settimana scorsa. La pausa del Primo Maggio, in questa fase del periodo a ridosso del Salone del Libro di Torino, mi ha costretto a un ritardo che cercherò di recuperare nei prossimi giorni.
NOIR, GIALLI E THRILLER:
- LA CRIPTA DI VENEZIA di Matteo Strukul (Newton Compton). 1973. L'orribile omicidio di una donna scuote Venezia. La ragazza fa parte della famiglia Mocenigo, ovvero la famiglia dell'anziano doge morente. A indagare, anche stavolta, sarà chiamato il pittore Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto. Per saperne di più: scheda libro.
- IL CUCULO DI CRISTALLO di Javier Castillo (Salani). Una donna subisce un trapianto di cuore, e decide di indagare sull'uomo che, morendo, ha fatto sì che lei potesse continuare a vivere. Verranno alla luce segreti oscuri, misteriose sparizioni e le tracce di un serial killer... Per saperne di più: scheda libro.
FANTASY:
- THE CITY OF STARDUST – LA MALEDIZIONE DEGLI EVERLY di Giorgia Summers (HarperCollins). Un libro fantasy in cui la famiglia di Violet, la protagonista, deve scontare una maledizione secolare: i suoi membri migliori scompaiono uno alla volta, come tributo per un torto che solo l'immortale (e vendicativa) donna chiamata Penelope ricorda. Violet dovrà cercare sua madre, partita per spezzare la maledizione dieci anni prima. Per saperne di più: scheda libro.
- I LIBRI DI BABELE di Josiah Bancroft (Mondadori). Marya Senlin si è persa nei meandri della Torre di Babele, la più grande costruzione mai edificata dall'uomo. Suo marito, mite preside di provincia, per ritrovarla deve affrontare interi regni, creature mitologiche, macchine straordinarie, pericoli e avventure incredibili. Riuniti in un solo volume della collana Draghi, ecco tutti i romanzi della serie della Torre di Babele. Per saperne di più: scheda libro
FUMETTI E GRAPHIC NOVEL:
- LE GUERRE DI LUCAS di Renaud Roche e Laurent Hopman (Bao). Un bellissimo fumetto sulla realizzazione di Guerre Stellari, con tutti i retroscena, gli amori, gli scontri e le amicizie all'interno dello staff e del mitico cast, e sull'idea geniale (dalla prima forma alla versione definitiva della saga) di un regista visionario che, a 32 anni, è riuscito a creare un intero universo. Per saperne di più: scheda libro.
- ETERNITY – VOL.5: L'ODIO COME CURA DI BELLEZZA di Alessandro Bilotta e Sergio Ponchione (Sergio Bonelli). La divina Minerva Monet è considerata da tutti la più grande attrice italiana. Da tutti? No, in realtà il cronista Alceste Santacroce dubita delle virtù della diva... ha ragione? Per saperne di più: scheda libro.
- SEVEN SONS di Robert Windom, Kelvin Mao, Jae Lee e June Chung (Saldapress). Las Vegas, un ipotetico futuro prossimo. Una profezia attribuisce alla nascita di sette figli da sette vergini un'era di pace e di prosperità. A uno di questi sette figli viene attribuito il ruolo di salvatore del mondo, ma la realtà e il culto di quella chiesa/setta non sono quello che sembrano: l'orrore è dietro l'angolo. Belle tavole! Per saperne di più: scheda libro.
SAGGISTICA:
- MALA – ROMA CRIMINALE di Francesca Fagnani (SEM). Un'inchiesta che documenta il sottobosco della Roma innervata di criminalità: il 7 agosto 2019, Fabrizio Piscitelli detto Diabolik, capo degli Irriducibili della Lazio, muore in un attentato. Da allora le gang di Roma si scontrano per il controllo del traffico di droga, per saldare debiti, per imporre il dominio e per attuare vendette. L'autrice documenta così alleanze, scontri, vicende giudiziarie e fatti criminosi nella Roma attuale. Per saperne di più: scheda libro.
- SPEGNI QUESTO CA * * O DI TELEFONO di Giulio Vincent Gambuto (Newton Compton). Un saggio che identifica nello spegnere notifiche, suonerie e messaggi come primo passo per liberare la propria vita da una dipendenza surrettizia e asfissiante: ovvero abitudini e iperconnessioni che ci impediscono di stare bene. Per saperne di più: scheda libro.
- GESÙ IN CINQUE SENSI di Antonio Spadaro (Marsilio). Una lettura dei Vangeli da un prospettiva tutta rivolta ai cinque sensi: i profumi degli unguenti, il sale della terra, la saliva con cui viene impastato il fango per il cieco nato, la carne stessa offerta per l'Eucarestia. Interessante. Per saperne di più: scheda libro.
- ODIO di Massimo Picozzi (Solferino). L'autore passa in rassegna e racconta i casi più eclatanti e scabrosi legati all'odio (razziale, politico, sessuale, eccetera). Capire le radici e la ramificazioni dell'odio può aiutare anche a gestire e a combattere un sentimento che infetta la nostra società da sempre. Per saperne di più: scheda libro.
- VITE FORMIDABILI di Maurizio Casiraghi (Il Mulino). Saggio sugli insetti, esseri antichissimi che rappresentano la maggior parte del sistema vivente su questa terra, importantissimi per la biodiversità (basti pensare al ruolo delle api) e che, probabilmente, saranno qui anche dopo che ce ne saremo andati. Per saperne di più: scheda libro.
- Sempre per Il Mulino, Marco Malvaldi scrive DODICI, un saggio riguardante proprio il 12, un numero dalle proprietà nascoste e straordinarie. Il sottotitolo ci aiuta a capire meglio il ruolo del 12 nella storia umana: Un numero che mette d'accordo. Se siete curiosi di saperne di più: scheda libro.
- DI PIETRE, DI SABBIA, DI ERBA di Marco Aime (Bollati Boringhieri). Il mestiere dell'antropologo (ovvero lo studioso che indaga l'“altro”), visto attraverso i viaggi, le foto, la letteratura e la ricerca dell'autore stesso nella sua trentennale esperienza. Per saperne di più: scheda libro.
- VIAGGI LEGGENDARI IN BICICLETTA IN EUROPA (EDT – Lonely Planet). Un libro fotografico con 200 itinerari europei a portata di ruota e di pedale. Dai percorsi facili e adatti a tutta la famiglia, fino alle imprese epiche sui sentieri sterrati. Per saperne di più: scheda libro.
- IL VANGELO DELLE BRICIOLE di José Tolentino Mendoça (Vita e Pensiero). Un cardinale poeta firma questo libro, che getta la sua luce sulle piccole “briciole” di quotidianità in cui trovare la pienezza della vita. Per saperne di più: scheda libro.
- SETE di Filippo Menga (Ponte alle Grazie). Un libro sulla crisi idrica e sul ruolo del capitalismo. Il testo è un'impietosa critica alle risposte inadeguate che abbiamo dato alla crisi, spettacolarizzandola, anziché cercare di risolverla. Il sistema capitalistico, così, si prefigge di guadagnare dall'emergenza, in questo modo rendendo strutturale il disastro ambientale. Per saperne di più: scheda libro.
- VIVA CAPORETTO! di Curzio Malaparte (Passigli). Basato sull'edizione ampliata del 1923, questo libretto di Curzio Malaparte si permise di mettere in dubbio la vulgata ufficiale della Disfatta di Caporetto del 1917: per la prima volta si afferma pubblicamente che la sconfitta terribile di quella battaglia fu causata dall'inettitudine del Comando Supremo e non dalla viltà dei soldati. Censura e accuse di antimilitarismo, di disfattismo e di antinazionalismo accompagnarono questo pamphlet fin dalla sua prima pubblicazione. Per saperne di più: scheda libro.
- 150 GIARDINI DA VEDERE ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA di Stefanie Waldek (24 Ore Cultura). Una raccolta di 150 giardini di tutto il mondo con curiosità, fotografie e storie interessanti, in un bel libro rilegato. Un bel regalo per gli appassionati di botanica e di viaggi. Per saperne di più: scheda libro.
INFANZIA E RAGAZZI:
- PEGGY FA GIARDINAGGIO di Tonka Uzu (Camelozampa). La bambina Peggy vuole aiutare la sua mamma nell'orto: bisogna piantare i fagioli, annaffiare le piantine e togliere le erbacce. Un albo allegro e colorato. Età di lettura: dai 2 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- HAI VISTO L'ELEFANTE? di David Barrow (Terre di Mezzo). Albo illustrato in cui un bambino gioca a nascondino con il suo amico elefante. Colorato, leggero, divertentissimo: l'ho letto, e mi sono sganasciato dalle risate. Leggere per credere. Età di lettura: dai 3 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- SOFIA E LA MAGIA DEI NUMERI di Nicoletta Grasso (Fabbri). Per Sofia la matematica è noiosissima, finché non conosce una certa Ipazia, caduta in camera sua dal cielo, che sostiene di essere la prima matematica della storia. Per aiutare Ipazia a tornare al suo tempo, Sofia scopre che la matematica non è poi così male... Età di lettura: dai 6 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- IL RE DEI MOSTRI – LA GRANDE BATTAGLIA DEL SENZACODA di Loredana Lipperini, illustrazioni di Stefano Tambellini (Salani). Viscidus, il re dei mostri, è libero e pericoloso: con i suoi Orribili Antichi rischia di distruggere tutti i mondi, umani e felini. Il coraggioso gatto Senzacoda condurrà la battaglia, alla testa di un esercito formato da umani, felini, fenicotteri, salici parlanti, eccetera... Età di lettura: dagli 8 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- LA SQUADRA DEI SOGNI – MOMENTI DI GLORIA di Marino Bartoletti (Gallucci). Quarto volume della serie della Squadra dei Sogni, questa volta dedicato alle storie delle Olimpiadi. Dice la leggenda che fu Ercole a inventare i giochi olimpici. Bartoletti racconta le storie dei più famosi atleti delle Olimpiadi dall'antica Grecia ai giorni nostri. Età di lettura: dai 9 anni. Per saperne di più: scheda libro.
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The Cure - Seventeen Seconds (1980)
Avviso contenuto: ![CDATA[immagine Seventeen Seconds è il secondo album in studio del gruppo rock inglese The Cure, pubblicato il 22 aprile 1980 dalla Fiction Records. L'album ha segnato la prima volta che il frontman Robert Smith ha coprodotto con Mike Hedges. Dopo la par
Seventeen Seconds è il secondo album in studio del gruppo rock inglese The Cure, pubblicato il 22 aprile 1980 dalla Fiction Records. L'album ha segnato la prima volta che il frontman Robert Smith ha coprodotto con Mike Hedges. Dopo la partenza del bassista originale Michael Dempsey, Simon Gallup divenne un membro ufficiale insieme al tastierista Matthieu Hartley. Il singolo “A Forest” è stato il primo ingresso della band nella top 40 della UK Singles Chart.
Ascolta: https://songwhip.com/the-cure/seventeen-seconds-3
https://noblogo.org/available/the-cure-seventeen-seconds-1980
The Cure - Seventeen Seconds (1980)
Seventeen Seconds è il secondo album in studio del gruppo rock inglese The Cure, pubblicato il 22 aprile 1980 dalla Fiction Records. L'album ha segnato la prima volta che il frontman Robert Smith ha coprodotto con Mike Hedges. Dopo la partenza del bassista originale Michael Dempsey, Simon Gallup divenne un membro ufficiale insieme al tastierista Matthieu Hartley. Il singolo “A Forest” è stato il primo ingresso della band nella top 40 della UK Singles Chart.
Ascolta: https://songwhip.com/the-cure/seventeen-seconds-3
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Seventeen Seconds by The Cure
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GLI HELLS ANGELS, MOTOCICLISTI TALVOLTA CON UNA PESSIMA FAMA, PRESENTI IN VARIE PARTI DEL MONDO
L'Hells Angels Motorcycle Club (#HAMC) è un club motociclistico fondato a Fontana, in California, nel 1948. È uno dei club motociclistici più conosciuti e grandi al mondo, con oltre 475 sezioni in 62 paesi. I suoi membri sono principalmente appassionati di Harley-Davidson e si contraddistinguono sia per il tipo di abbigliamento sia per la moto (che deve essere di grossa cilindrata, almeno 750 cc). Il club è noto per il suo logo iconico, che presenta un teschio alato, e i suoi membri sono spesso associati a un'immagine dura e ribelle.
Il logo iconico
L'iconico logo con il teschio alato degli Hells Angels è un simbolo dell'identità del club ed è stato utilizzato almeno dal 1948. Il logo presenta un teschio con un paio di ali e il suo design ha subito alcune modifiche nel corso degli anni. L'origine esatta del logo non è chiara, ma si ritiene che sia stato progettato dai fondatori del club, che si vuole fossero un gruppo di veterani della Seconda guerra mondiale.
Il teschio nel logo è spesso interpretato come un simbolo di morte e si pensa che le ali rappresentino la libertà e la capacità di librarsi al di sopra della legge. Il logo è stato usato dagli Hells Angels per rappresentare i loro valori di ribellione, anticonformismo e disprezzo per l'autorità.
Gli #HellsAngels a suo tempo hanno intrapreso un'azione legale per proteggere il loro marchio e hanno citato in giudizio diverse aziende per aver utilizzato il logo senza autorizzazione. Nel 2010, il club ha citato in giudizio alcuni rivenditori per aver utilizzato il logo su abbigliamento e accessori senza permesso. La causa è stata risolta in via extragiudiziale, con le aziende che hanno accettato di smettere di utilizzare il logo.
Ma non tutti sono “Hells Angels” legittimi
Premesso che come “Hells Angels” vengono generalmente indicati sia i membri dell’HAMC che di altri gruppi di motociclisti che con questi nulla hanno a che fare, vi è chi li segnala per una lunga storia di attività criminali, tra cui traffico di droga, reati con armi e crimini violenti. Sono stati coinvolti in numerose guerre tra bande e sono stati accusati di aver commesso numerosi omicidi. Il club HAMC in particolare negli USA è stato anche collegato a gruppi della criminalità organizzata ed è stato coinvolto in attività illegali come estorsioni, riciclaggio di denaro e frodi. Sono numerose le agenzie di polizia e di intelligence internazionali che classificano l'Hells Angels Motorcycle Club (HAMC) come una banda di motociclisti i cui membri commettono crimini violenti diffusi, tra cui spaccio di droga, traffico di beni rubati, traffico di armi, estorsione e operazioni di prostituzione.
Una reputazione variabile, da criminali a benefattori
La reputazione degli Hells Angels varia però a seconda delle regioni e dei paesi, con alcuni Stati che li vedono come un club motociclistico legittimo e altri che li considerano un'organizzazione criminale.
Nonostante la loro reputazione criminale, vi è infatti chi ritiene che gli Hells Angels abbiano un forte senso di fratellanza e cameratismo tra i loro membri. Il club ha un rigoroso codice di condotta, che enfatizza la lealtà, il rispetto e la protezione dei suoi membri, che sono tenuti a conformarsi ad una serie di regole e linee guida, che includono un rigoroso codice di abbigliamento, un codice di condotta e una serie di rituali e cerimonie. Sono stati anche coinvolti in varie attività di beneficenza, come il sostegno ai veterani e la partecipazione a corse di beneficenza (come vedremo a breve per quanto attiene l’Italia). Tuttavia, rimane che in alcuni Stati le loro attività criminali e il loro comportamento violento hanno portato a numerose repressioni e arresti da parte delle forze dell'ordine nel corso degli anni. In sintesi, la reputazione degli Hells Angels varia a seconda delle regioni e dei paesi, con alcuni paesi che li considerano un club motociclistico legittimo e altri che li considerano un'organizzazione criminale.
Negli Stati Uniti, hanno la reputazione di essere coinvolti nel crimine organizzato, tra cui il traffico di droga, il traffico di armi e la violenza. Sono stati coinvolti in numerose attività criminali, tra cui omicidi, estorsioni e riciclaggio di denaro. Venivano annoverati tra le OMG (Outlaw Motorcycle Gang), bande motociclistiche fuorilegge. Secondo il Dipartimento di Giustizia oltre a loro vi sono i Mongols, i Bandidos, gli outlaws e i Sons of Silence .
In Canada, sono stati coinvolti in una guerra tra bande di lunga data con una banda di motociclisti rivali, la Rock Machine, che ha provocato numerosi morti e feriti. Sono stati anche collegati al traffico di droga e ad altre attività criminali.
In Australia, sono stati coinvolti in una serie di casi criminali di alto profilo, tra cui traffico di droga e violenza. Sono stati anche collegati all'omicidio di un certo numero di persone, tra cui un agente di polizia.
In Nuova Zelanda, hanno una presenza significativa e sono stati coinvolti in una serie di attività criminali, tra cui il traffico di droga e la violenza. Sono stati anche collegati all'omicidio di un certo numero di persone.
In Asia, hanno una presenza significativa in paesi come il Giappone e la Thailandia, dove sono stati coinvolti in una serie di attività criminali, tra cui il traffico di droga e la violenza.
In Europa, hanno una presenza significativa, con sezioni in molti paesi, tra cui Regno Unito, Germania e Francia. Sono stati coinvolti in violenti conflitti con bande di motociclisti rivali e sono stati collegati al traffico di droga e ad altre attività criminali. In Italia esistono varie sezioni, che si evidenziano per attività benefiche, quali quella intrapresa recentemente consistente nella consegna del ricavato raccolto in un evento organizzato dai club motociclisti vicentini riuniti con scopo benefico a favore della fondazione e della Lega Italiana fibrosi cistica. Un assegno di 12487 Euro è stato consegnato nelle mani del delegato provinciale della fondazione e presidente del comitato di Vicenza.
Indagine tra Germania e Spagna, con appendice in Romania
Recentemente, un'indagine tedesco-spagnola, sostenuta da #Europol, ha preso di mira una rete criminale coinvolta nel traffico di droga e armi da fuoco. Il capo della rete coordinava le attività criminali dalla Spagna, dove aveva stabilito la sua base.
L'indagine, avviata a metà del 2023 sotto l'egida della Procura generale di Francoforte, in Germania, ha preso di mira una rete criminale che si denominava #Bandidos. La banda è stata sospettata di trafficare grandi quantità di cannabis e cocaina da Malaga, in Spagna, alla Germania. Il gruppo ha anche contrabbandato armi lungo lo stesso percorso. Il leader della rete, un cittadino tedesco residente in Spagna, era considerato un obiettivo di alto valore in questa indagine. Gli investigatori della polizia federale tedesca e della polizia nazionale spagnola, lavorando insieme su questo caso, lo hanno identificato come un membro di alto rango della banda di motociclisti Hells Angels di Marbella.
Durante la giornata di azione, gli agenti della #polizianazionalespagnola hanno fatto irruzione nella villa privata del capobanda e negli uffici della sua attività di autonoleggio. Dalle informazioni scambiate tramite Europol è emerso che anche le autorità rumene avevano aperto un procedimento nei confronti della stessa persona e, a seguito della cooperazione internazionale e dello scambio di informazioni, la Romania ha emesso un mandato d'arresto europeo nei suoi confronti in relazione al loro caso nazionale. Europol ha agevolato lo scambio di informazioni e fornito sostegno nel corso di questa indagine congiunta. Europol ha inoltre fornito analisi e intelligence e ha coordinato le attività operative. Durante la giornata dell'azione, ha inviato un esperto sul campo per effettuare controlli incrociati delle informazioni operative in tempo reale e fornire agli operanti possibili indizi. Finanziamento attraverso i meccanismi finanziari dell'UE Agenti della polizia nazionale spagnola, con il sostegno di Europol, hanno condotto queste operazioni congiunte in partenariato con la Germania e la Romania.
GLI HELLS ANGELS, MOTOCICLISTI TALVOLTA CON UNA PESSIMA FAMA, PRESENTI IN VARIE...
GLI HELLS ANGELS, MOTOCICLISTI TALVOLTA CON UNA PESSIMA FAMA, PRESENTI IN VARIE PARTI DEL MONDO
L'Hells Angels Motorcycle Club (#HAMC) è un club motociclistico fondato a Fontana, in California, nel 1948. È uno dei club motociclistici più conosciuti e grandi al mondo, con oltre 475 sezioni in 62 paesi. I suoi membri sono principalmente appassionati di Harley-Davidson e si contraddistinguono sia per il tipo di abbigliamento sia per la moto (che deve essere di grossa cilindrata, almeno 750 cc). Il club è noto per il suo logo iconico, che presenta un teschio alato, e i suoi membri sono spesso associati a un'immagine dura e ribelle.Il logo iconico
L'iconico logo con il teschio alato degli Hells Angels è un simbolo dell'identità del club ed è stato utilizzato almeno dal 1948. Il logo presenta un teschio con un paio di ali e il suo design ha subito alcune modifiche nel corso degli anni. L'origine esatta del logo non è chiara, ma si ritiene che sia stato progettato dai fondatori del club, che si vuole fossero un gruppo di veterani della Seconda guerra mondiale.
Il teschio nel logo è spesso interpretato come un simbolo di morte e si pensa che le ali rappresentino la libertà e la capacità di librarsi al di sopra della legge. Il logo è stato usato dagli Hells Angels per rappresentare i loro valori di ribellione, anticonformismo e disprezzo per l'autorità.
Gli #HellsAngels a suo tempo hanno intrapreso un'azione legale per proteggere il loro marchio e hanno citato in giudizio diverse aziende per aver utilizzato il logo senza autorizzazione. Nel 2010, il club ha citato in giudizio alcuni rivenditori per aver utilizzato il logo su abbigliamento e accessori senza permesso. La causa è stata risolta in via extragiudiziale, con le aziende che hanno accettato di smettere di utilizzare il logo.
Ma non tutti sono “Hells Angels” legittimi
Premesso che come “Hells Angels” vengono generalmente indicati sia i membri dell’HAMC che di altri gruppi di motociclisti che con questi nulla hanno a che fare, vi è chi li segnala per una lunga storia di attività criminali, tra cui traffico di droga, reati con armi e crimini violenti. Sono stati coinvolti in numerose guerre tra bande e sono stati accusati di aver commesso numerosi omicidi. Il club HAMC in particolare negli USA è stato anche collegato a gruppi della criminalità organizzata ed è stato coinvolto in attività illegali come estorsioni, riciclaggio di denaro e frodi. Sono numerose le agenzie di polizia e di intelligence internazionali che classificano l'Hells Angels Motorcycle Club (HAMC) come una banda di motociclisti i cui membri commettono crimini violenti diffusi, tra cui spaccio di droga, traffico di beni rubati, traffico di armi, estorsione e operazioni di prostituzione.Una reputazione variabile, da criminali a benefattori
La reputazione degli Hells Angels varia però a seconda delle regioni e dei paesi, con alcuni Stati che li vedono come un club motociclistico legittimo e altri che li considerano un'organizzazione criminale.
Nonostante la loro reputazione criminale, vi è infatti chi ritiene che gli Hells Angels abbiano un forte senso di fratellanza e cameratismo tra i loro membri. Il club ha un rigoroso codice di condotta, che enfatizza la lealtà, il rispetto e la protezione dei suoi membri, che sono tenuti a conformarsi ad una serie di regole e linee guida, che includono un rigoroso codice di abbigliamento, un codice di condotta e una serie di rituali e cerimonie. Sono stati anche coinvolti in varie attività di beneficenza, come il sostegno ai veterani e la partecipazione a corse di beneficenza (come vedremo a breve per quanto attiene l’Italia). Tuttavia, rimane che in alcuni Stati le loro attività criminali e il loro comportamento violento hanno portato a numerose repressioni e arresti da parte delle forze dell'ordine nel corso degli anni. In sintesi, la reputazione degli Hells Angels varia a seconda delle regioni e dei paesi, con alcuni paesi che li considerano un club motociclistico legittimo e altri che li considerano un'organizzazione criminale.
Negli Stati Uniti, hanno la reputazione di essere coinvolti nel crimine organizzato, tra cui il traffico di droga, il traffico di armi e la violenza. Sono stati coinvolti in numerose attività criminali, tra cui omicidi, estorsioni e riciclaggio di denaro. Venivano annoverati tra le OMG (Outlaw Motorcycle Gang), bande motociclistiche fuorilegge. Secondo il Dipartimento di Giustizia oltre a loro vi sono i Mongols, i Bandidos, gli outlaws e i Sons of Silence .
In Canada, sono stati coinvolti in una guerra tra bande di lunga data con una banda di motociclisti rivali, la Rock Machine, che ha provocato numerosi morti e feriti. Sono stati anche collegati al traffico di droga e ad altre attività criminali.
In Australia, sono stati coinvolti in una serie di casi criminali di alto profilo, tra cui traffico di droga e violenza. Sono stati anche collegati all'omicidio di un certo numero di persone, tra cui un agente di polizia.
In Nuova Zelanda, hanno una presenza significativa e sono stati coinvolti in una serie di attività criminali, tra cui il traffico di droga e la violenza. Sono stati anche collegati all'omicidio di un certo numero di persone.
In Asia, hanno una presenza significativa in paesi come il Giappone e la Thailandia, dove sono stati coinvolti in una serie di attività criminali, tra cui il traffico di droga e la violenza.
In Europa, hanno una presenza significativa, con sezioni in molti paesi, tra cui Regno Unito, Germania e Francia. Sono stati coinvolti in violenti conflitti con bande di motociclisti rivali e sono stati collegati al traffico di droga e ad altre attività criminali. In Italia esistono varie sezioni, che si evidenziano per attività benefiche, quali quella intrapresa recentemente consistente nella consegna del ricavato raccolto in un evento organizzato dai club motociclisti vicentini riuniti con scopo benefico a favore della fondazione e della Lega Italiana fibrosi cistica. Un assegno di 12487 Euro è stato consegnato nelle mani del delegato provinciale della fondazione e presidente del comitato di Vicenza.
Indagine tra Germania e Spagna, con appendice in Romania
Recentemente, un'indagine tedesco-spagnola, sostenuta da #Europol, ha preso di mira una rete criminale coinvolta nel traffico di droga e armi da fuoco. Il capo della rete coordinava le attività criminali dalla Spagna, dove aveva stabilito la sua base.
L'indagine, avviata a metà del 2023 sotto l'egida della Procura generale di Francoforte, in Germania, ha preso di mira una rete criminale che si denominava #Bandidos. La banda è stata sospettata di trafficare grandi quantità di cannabis e cocaina da Malaga, in Spagna, alla Germania. Il gruppo ha anche contrabbandato armi lungo lo stesso percorso. Il leader della rete, un cittadino tedesco residente in Spagna, era considerato un obiettivo di alto valore in questa indagine. Gli investigatori della polizia federale tedesca e della polizia nazionale spagnola, lavorando insieme su questo caso, lo hanno identificato come un membro di alto rango della banda di motociclisti Hells Angels di Marbella.
Durante la giornata di azione, gli agenti della #polizianazionalespagnola hanno fatto irruzione nella villa privata del capobanda e negli uffici della sua attività di autonoleggio. Dalle informazioni scambiate tramite Europol è emerso che anche le autorità rumene avevano aperto un procedimento nei confronti della stessa persona e, a seguito della cooperazione internazionale e dello scambio di informazioni, la Romania ha emesso un mandato d'arresto europeo nei suoi confronti in relazione al loro caso nazionale. Europol ha agevolato lo scambio di informazioni e fornito sostegno nel corso di questa indagine congiunta. Europol ha inoltre fornito analisi e intelligence e ha coordinato le attività operative. Durante la giornata dell'azione, ha inviato un esperto sul campo per effettuare controlli incrociati delle informazioni operative in tempo reale e fornire agli operanti possibili indizi. Finanziamento attraverso i meccanismi finanziari dell'UE Agenti della polizia nazionale spagnola, con il sostegno di Europol, hanno condotto queste operazioni congiunte in partenariato con la Germania e la Romania.
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EZECHIELE - Capitolo 7
Avviso contenuto: ![CDATA[Rovina finale 1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2«Ora, figlio dell’uomo, riferisci: Così dice il Signore Dio alla terra d’Israele. Ecco la fine: essa giunge sino ai quattro estremi della terra. 3Ora che su di te pende la fine, io scaglio c
Rovina finale1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2«Ora, figlio dell’uomo, riferisci: Così dice il Signore Dio alla terra d’Israele. Ecco la fine: essa giunge sino ai quattro estremi della terra. 3Ora che su di te pende la fine, io scaglio contro di te la mia ira, per giudicarti secondo le tue opere e per domandarti conto di tutti i tuoi abomini. 4Non avrà pietà di te il mio occhio e non avrò compassione, ma ti riterrò responsabile della tua condotta e diverranno palesi in mezzo a te i tuoi abomini; saprete allora che io sono il Signore.5Così dice il Signore Dio: Ecco, arriva sventura su sventura. 6Viene la fine, viene su di te: ecco, viene! 7Viene il tuo turno, o abitante della terra: arriva il tempo, è prossimo il giorno terribile e non di tripudio sui monti. 8Ora, fra breve, rovescerò il mio furore su di te, e su di te darò sfogo alla mia ira, per giudicarti secondo le tue opere e per domandarti conto di tutti i tuoi abomini. 9Non avrà pietà di te il mio occhio e non avrò compassione, ma ti riterrò responsabile della tua condotta e diverranno palesi in mezzo a te i tuoi abomini: saprete allora che sono io, il Signore, colui che colpisce.10Ecco il giorno, eccolo: arriva. È giunto il tuo turno. L’ingiustizia fiorisce, germoglia l’orgoglio 11e regna la violenza, scettro della malvagità. 12È giunto il tempo, è vicino il giorno: chi ha comprato non si allieti, chi ha venduto non rimpianga, perché l’ira pende su tutti! 13Chi ha venduto non tornerà in possesso di ciò che ha venduto, anche se rimarrà in vita, perché la condanna contro il loro fasto non sarà revocata e nessuno, per la sua perversità, potrà salvare la sua esistenza.14Si suona il corno e tutto è pronto; ma nessuno muove a battaglia, perché il mio furore è contro tutta quella moltitudine. 15La spada all’esterno, la peste e la fame di dentro: chi è in campagna perirà di spada, chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste. 16Chi di loro potrà fuggire e salvarsi sui monti, gemerà come le colombe delle valli, ognuno per la sua iniquità.17Tutte le mani si indeboliranno e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua. 18Vestiranno il sacco e lo spavento li avvolgerà. Su tutti i volti sarà la vergogna e tutte le teste saranno rasate. 19Getteranno l’argento per le strade e il loro oro si cambierà in immondizia, con esso non si sfameranno, non si riempiranno il ventre, perché è stato per loro causa di peccato. 20Della bellezza dei loro gioielli fecero oggetto d’orgoglio e fabbricarono con essi le abominevoli statue dei loro idoli. Per questo li tratterò come immondizia, 21li darò in preda agli stranieri e saranno bottino per i malvagi della terra che li profaneranno. 22Distoglierò da loro la mia faccia, sarà profanato il mio tesoro, vi entreranno i ladri e lo profaneranno.23Prepàrati una catena, poiché il paese è pieno di assassini e la città è colma di violenza. 24Io manderò i popoli più feroci e s’impadroniranno delle loro case, abbatterò la superbia dei potenti, i santuari saranno profanati. 25Giungerà l’angoscia e cercheranno pace, ma pace non vi sarà. 26Sventura seguirà a sventura, allarme succederà ad allarme: ai profeti chiederanno responsi, ai sacerdoti verrà meno la legge, agli anziani il consiglio. 27Il re sarà in lutto, il principe sarà ammantato di desolazione. Tremeranno le mani della popolazione del paese. Li tratterò secondo la loro condotta, li giudicherò secondo i loro giudizi: così sapranno che io sono il Signore».
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Approfondimenti
Rovina finale 7,1-277,1-4. E il preludio. Il profeta intravede con chiarezza il crollo di Gerusalemme e della Giudea: nel settembre 592 vi assisterà in estasi (cc. 8-11). Come ad Amos per il regno del Nord (Am 8,2b), gli è ingiunto di proferire la terribile parola «fine»: fine in tutte e quattro le direzioni del paese, fine su tutte le «nefandezze» del popolo, fine inesorabile, indirizzata al riconoscimento di JHWH.
5-9. Nella 2ª strofa è ripreso il tema della fine con alcune variazioni molto incisive: si sussegue sventura a sventura, si compie il destino, giunge il tempo, il giorno dell'angustia. Pare di sentire l'annunzio incalzante di un uragano in arrivo. Tornano i motivi dell'ira divina, delle gravi iniquità commesse, dell'ineluttabilità, del riconoscimento di JHWH, quale autore di quelle adeguate sciagure (v. 9).
10-18. Nella 3ª strofa ancora una volta risuona il ritornello della fine, dell'imminenza del «giorno» («eccolo che arriva... È giunto il tempo, è vicino il giorno», vv. 10-12). Il poeta sembra si compiaccia delle ripetizioni. Ma vengono ora specificate le colpe («ingiustizia», «orgoglio», «violenza», v. 10: come sempre in Ez), e enumerati i disastri: inutilità delle compravendite dei beni d'ogni genere (v. 12), per il fatto che tutto cadrà in possesso degli invasori babilonesi e non potrà essere conservato o recuperato (v. 13a: secondo la legge del Lv 25,23-28), anche se qualcuno resterà in vita (v. 13b: traduzione congetturale); sarà poi inutile ogni difesa contro gli assalitori (v. 14): mancherà il coraggio di combattere; i tre strumenti di morte mieteranno vittime dentro e fuori la città, e i superstiti vagheranno per i campi, trepidanti «come le colombe» (v. 16; Is 38,14), coperti di vergogna (designata con tre metafore: «ginocchia disciolte come acqua», «rasate le teste», «vestiti di sacco»: vv. 17s.; cfr. Is 35,3; Sal 22,15; Ez 27,31).
19-27. Più in dettaglio nella 4ª strofa: si accorgeranno che le ricchezze accumulate con l'ingiustizia (considerate come «immondizia», v. 19) non potranno giovare a nulla, neanche a sfamarsi. Se ne sono serviti per i loro soprusi e per costruirsi idoli: saranno consegnate assieme ai tesori del tempio, secondo il giudizio divino, ai più feroci dei popoli; i quali abbatteranno i palazzi dei superbi e incateneranno come schiavi da deportare i delinquenti del paese («preparare catene»: v. 23a: lezione congetturale).
Chiude il piccolo poema, come un'inclusione, il richiamo all'incombente catastrofe: «Sventura seguirà a sventura, allarme seguirà ad allarme» (v. 26a); con riferimento a tutte le categorie del paese completamente disorientate, alle loro malvagità, al finale riconoscimento di JHWH. Un carme profetico, martellante, incisivo, nonostante qualche verso inintelligibile: imprime in chi lo recita o lo ascolta l'ineluttabilità della tragedia e il terrore dell'annientamento, mentre dal preludio all'ultima strofa lampeggia un barlume di speranza: il frutto di quel radicale intervento, la manifestazione e la venerazione di JHWH (v. 27).
L'interlocutore divino continua a proclamare le sue previsioni di rovina e di morte sul territorio a lui sacro, a indicarne la causa profonda, la contaminazione generale degli abitanti, e a preannunziare l'inderogabilità del castigo. Allo stesso tempo però fa scorgere spiragli di salvezza: la preservazione di un nucleo di Giudei e la possibilità del loro ritorno a lui. A mezzo del suo portavoce il Signore persegue il suo progetto di bene: attraverso l'oscurità e la tempesta far brillare la sua luce, attraverso la devastazione far intravedere una rinascita. E sempre il Dio della vita e della misericordia.
(cf. GAETANO SAVOCA, Baruc – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
Extinction Internet
Avviso contenuto: ![CDATA[di Geert Lovink Internet sta accelerando i problemi del mondo ed è ormai destinata a una morte prematura. Ma un’altra fine è possibile, se ammettiamo che c’è bellezza nel collasso Può la cultura di Internet allo stato attuale resistere all’entropi
di Geert Lovink
Internet sta accelerando i problemi del mondo ed è ormai destinata a una morte prematura. Ma un’altra fine è possibile, se ammettiamo che c’è bellezza nel collasso
Può la cultura di Internet allo stato attuale resistere all’entropia e sfuggire alla registrazione infinita mentre fa fronte alla propria fine senza fine? Questa è la domanda che ci ha lasciato in eredità il filosofo francese Bernard Stiegler, scomparso nell’agosto 2020. Un’antologia su questo tema, intitolata Bifurcate: “There Is No Alternative”, è stata scritta durante i primi mesi del COVID-19: portata a termine poco prima della sua morte, è basata sul suo lavoro e redatta in consultazione con la generazione di Greta Thunberg. Bifurcate è anche un progetto per la giustizia climatica e l’analisi filosofica, firmato collettivamente sotto lo pseudonimo Internation. “Biforcare” significa dividere o bipartire in due rami. È un appello a ramificarsi, creare alternative e smettere di ignorare il problema dell’entropia, un quesito classico della cibernetica. Conosciamo il disordine nel contesto della critica di Internet come un problema dovuto al sovraccarico cognitivo, associato a sintomi psichici quali la distrazione, l’esaurimento e l’ansia, aggravati a loro volta dalle architetture subliminali dei social media estrattivisti. Stiegler chiamò la nostra condizione l’Entropocene in analogia con l’Antropocene: un’epoca caratterizzata dal “massiccio aumento dell’entropia in tutte le sue forme (fisiche, biologiche e informative)”. Come Deleuze e Guattari avevano già rilevato, “Non ci manca certo la comunicazione, anzi ne abbiamo troppa; ci manca la creazione”. Il nostro compito, perciò, è creare un nuovo linguaggio per comprendere il presente con l’aspirazione di fermare e superare l’avvento di molteplici catastrofi, esemplificate dal concetto plurimo di Extinction Internet…
https://www.sinistrainrete.info/cultura/28031-geert-lovink-extinction-internet.html
Avviso contenuto: ![CDATA[Uno dei punti su cui l’UE si è concentrata particolarmente con le modifiche al regolamento europeo sull'informazione di cui abbiamo parlato nell'ultima puntata è quello di garantire informazione pluralistica e, nel caso dell’informazione pubblica,
Uno dei punti su cui l’UE si è concentrata particolarmente con le modifiche al regolamento europeo sull'informazione di cui abbiamo parlato nell'ultima puntata è quello di garantire informazione pluralistica e, nel caso dell’informazione pubblica, più imparziale possibile.
Ma cosa significa “informazione imparziale”?
C’è un adagio nel giornalismo che recita più o meno: se ci sono due candidati e uno dice che fuori piove, mentre l’altro dice che fuori c’è il sole, il compito del giornalista non è di riportare entrambe le versioni, ma quello di aprire la finestra, guardare fuori e dire la verità agli spettatori.
È realmente possibile farlo, oggi?
Ammesso di avere un ottimo team per il fact checking – specialmente per i dibattiti in tempo reale – viviamo in un'epoca in cui basta opporre la minima resistenza alle dichiarazioni a ruota libera di politici e VIP per scatenare la ritorsione sia del soggetto, che non accetterà più di parlare col giornalista, la trasmissione o la testata, sia che del pubblico, con insulti, minacce, attacchi...
La conseguenza è che ci ritroviamo sempre più spesso ad osservare giornalisti che fungono da megafoni per qualsiasi messaggio i politici vogliano far passare, senza inquadrare e definire i contorni delle vicende, senza controllare la veridicità di quanto affermato, senza fare il loro lavoro.
Quando l'informazione non è libera di comportarsi onestamente nei confronti degli spettatori, la realtà viene plasmata dalla voce che urla più forte e più insistentemente.
Attenzione, però: non stiamo dicendo che i giornalisti dovrebbero essere al di sopra delle regole, in grado di dire qualsiasi cosa, perché a quel punto il rapporto di potere sarebbe sbilanciato nell'altro senso.
Questo è senza dubbio un equilibrio difficile da trovare. D'altra parte, poi servirebbe anche un pubblico più pacato, pronto ad accettare nuove informazioni ed integrarle nella propria opinione, invece di rigettarle come velenosi attacchi verso le proprie idee.
In effetti il punto sembra essere proprio questo: gran parte del pubblico ha rinunciato ad avere un'opinione “informata”, preferendo avere l'opinione “giusta”, quella confermata dai propri pari, dai politici che sono “dalla loro parte” e dai media che gli danno spazio.
Hanno rinunciato alla possibilità di avere una visione più chiara della realtà pur di non dover affrontare il disagio di ammettere di avere torto.
La puntata la trovate su:
GAZAWEB – gli Alberi della RETE a Gaza
Avviso contenuto: ![CDATA[Nella tragedia che si sta consumando a Gaza una delle necessità è poter comunicare. Israele nella sua furia genocida non ha risparmiato neanche questo aspetto, ritenuto strategico per la conduzione della sua guerra. Insieme a ACS Italia abbiamo pr
Nella tragedia che si sta consumando a Gaza una delle necessità è poter comunicare. Israele nella sua furia genocida non ha risparmiato neanche questo aspetto, ritenuto strategico per la conduzione della sua guerra. Insieme a ACS Italia abbiamo provato a pensare come colmare questo bisogno…
https://cavallette.noblogs.org/2024/05/9908
https://log.livellosegreto.it/schizo/gazaweb-gli-alberi-della-rete-a-gaza
Lo spettro dell’agitatore esterno
Avviso contenuto: ![CDATA[All'indomani dell'attacco alle università Usa, media e politici hanno rinnovato la tradizione della caccia al provocatore venuto da fuori: lo usarono anche contro Martin Luther King. Ma gli attivisti nomadi che fanno da ponte tra diverse lotte son
All'indomani dell'attacco alle università Usa, media e politici hanno rinnovato la tradizione della caccia al provocatore venuto da fuori: lo usarono anche contro Martin Luther King. Ma gli attivisti nomadi che fanno da ponte tra diverse lotte sono una costante nella storia dei movimenti
https://jacobinitalia.it/lo-spettro-dellagitatore-esterno/
https://log.livellosegreto.it/schizo/lo-spettro-dellagitatore-esterno
ELEMENTI, Quinta edizione a cura di MAGMA
Avviso contenuto: ![CDATA[Dal 2 giugno al 14 agosto 2024, MAGMA presenta la quinta edizione di ELEMENTI, la rassegna itinerante di musica, performance e arti visive contemporanee, ideata nel 2020 con l’intento di creare una dimensione performativa immersiva all’interno di
Dal 2 giugno al 14 agosto 2024, MAGMA presenta la quinta edizione di ELEMENTI, la rassegna itinerante di musica, performance e arti visive contemporanee, ideata nel 2020 con l’intento di creare una dimensione performativa immersiva all’interno di paesaggi naturali dall’elevata potenza emozionale che caratterizzano il territorio romagnolo.
https://www.gagarin-magazine.it/2024/05/musica/elementi-quinta-edizione-a-cura-di-magma/
https://log.livellosegreto.it/schizo/elementi-quinta-edizione-a-cura-di-magma
Daft Punk - Homework (1997)
Avviso contenuto: ![CDATA[immagine Homework è l'album di debutto in studio del duo francese di musica elettronica Daft Punk, pubblicato il 20 gennaio 1997 da Virgin Records e Soma Quality Recordings. Successivamente è stato pubblicato negli Stati Uniti il 25 marzo 1997. Es
Homework è l'album di debutto in studio del duo francese di musica elettronica Daft Punk, pubblicato il 20 gennaio 1997 da Virgin Records e Soma Quality Recordings. Successivamente è stato pubblicato negli Stati Uniti il 25 marzo 1997. Essendo il primo progetto del duo su una major, hanno prodotto le tracce dell'album senza intenzione di pubblicarle, ma dopo aver inizialmente considerato di pubblicarle come singoli separati, hanno considerato il materiale abbastanza buono. per un album. Il successo di Homework ha portato l'attenzione mondiale sulla musica house francese. L'album è entrato nelle classifiche di 14 paesi, raggiungendo il numero 3 nella classifica degli album francesi, il numero 150 nella Billboard 200 degli Stati Uniti e il numero 8 nella classifica degli album del Regno Unito. “Da Funk” e “Around the World” divennero la Billboard Hot Dance degli Stati Uniti.
Ascolta: https://songwhip.com/daft-punk/homework
https://noblogo.org/available/daft-punk-homework-1997
Daft Punk - Homework (1997)
Homework è l'album di debutto in studio del duo francese di musica elettronica Daft Punk, pubblicato il 20 gennaio 1997 da Virgin Records e Soma Quality Recordings. Successivamente è stato pubblicato negli Stati Uniti il 25 marzo 1997. Essendo il primo progetto del duo su una major, hanno prodotto le tracce dell'album senza intenzione di pubblicarle, ma dopo aver inizialmente considerato di pubblicarle come singoli separati, hanno considerato il materiale abbastanza buono. per un album. Il successo di Homework ha portato l'attenzione mondiale sulla musica house francese. L'album è entrato nelle classifiche di 14 paesi, raggiungendo il numero 3 nella classifica degli album francesi, il numero 150 nella Billboard 200 degli Stati Uniti e il numero 8 nella classifica degli album del Regno Unito. “Da Funk” e “Around the World” divennero la Billboard Hot Dance degli Stati Uniti.
Ascolta: https://songwhip.com/daft-punk/homework
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Homework by Daft Punk
Listen to "Homework" by Daft Punk on any music platform - Free smart music links by SongwhipDaft Punk (Songwhip)
La crisi del fentanil negli Stati Uniti. Tra overdose mortali, mercato gestito da cartelli della droga messicani e precursori chimici provenienti dalla Cina
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Nei giorni scorsi, in una dose di eroina sequestrata a Perugia dalle forze dell’ordine è stata trovata traccia di fentanyl, l’oppioide sintetico che viene anche chiamata la “droga degli zombi” per gli effetti devastanti che ha sulle persone. La dose di eroina sequestrata alcune settimane fa è risultata contenere tracce di fentanyl per il 5%.La notizia ha fatto scattare l’allerta da parte del Ministero della Salute e del Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (NEWS-D), che hanno informato le forze dell’ordine e le autorità competenti su tutto il territorio nazionale. Il fentanyl è un farmaco oppioide sintetico simile alla morfina, ma fino a 100 volte più potente. Viene utilizzato in ambito medico per alleviare i dolori intensi, in pazienti terminali o sottoposti a interventi chirurgici2022:Nel 2022 la Commissione sui narcotici delle Nazioni Unite (inserita nell'Agenzia UNODC, che ha sede a Vienna) aggiunse tre precursori utilizzati per la fabbricazione di fentanil e dei suoi analoghi alla tabella I della Convenzione contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope del 1988. Nel 2017, due principali precursori furono posti sotto il controllo internazionale. Da quel momento, i trafficanti adattarono il loro approccio all'uso di precursori chimici alternativi per la produzione di fentanil. Tre di questi precursori chimici furono quindi posti sotto il controllo internazionale. Quando si parla di oppioidi e oppiacei bisogna includere diverse categorie comprendenti gli oppiacei naturali, (morfina e la codeina), semi-sintetici (ossicodone, l’idrocodone, l’idromorfone e l’ossimorfone), il metadone, che è un oppioide sintetico, l’eroina ed altri oppioidi sintetici come il tramadol ed appunto il fentalyn. Questo è uno dei principali farmaci che contribuiscono alla crisi degli oppioidi in Nord America. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno stimato che il 66 percento dei decessi per overdose sono legati agli oppioidi sintetici (incluso il fentanil). A questa crisi si sovrappongono le tensioni geopolitiche tra Cina ed USA. Questi ultimi accusano i primi di aiutare la produzione del fentanil che viene spacciato negli States. Apparentemente il governo cinese ha lanciato una campagna speciale per controllare il fentanil e i precursori chimici e per condannare le attività illegali di contrabbando, produzione e trattamento, negando le accuse e sostenendo che il governo americano deve fare di più per affrontare la propria questione interna. Gli Stati Uniti e la Cina hanno lanciato un gruppo antidroga che lavora insieme a seguito di un accordo tra i due paesi.
La DEA (Drug Enforcement Administration) statunitense ha rilasciato diversi rapporti sul traffico di fentanil proveniente dal Messico e dalla Cina. Secondo l'agenzia, la maggior parte del fentanil e dei suoi analoghi sequestrati negli USA provengono dai cartelli messicani, che si approvvigionano di precursori chimici dalla Cina. La DEA considera il fentanil come una delle più grandi minacce in termini di salute pubblica, poiché è 50-100 volte più potente dell'eroina e sta contribuendo in modo significativo all'epidemia di overdose da oppioidi negli Stati Uniti. L'agenzia sta lavorando a stretto contatto con le autorità di altri paesi per identificare e smantellare le reti internazionali di traffico di questa sostanza.
https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/la-crisi-del-fentanil-negli-stati-uniti
La crisi del fentanil negli Stati Uniti. Tra overdose mortali, mercato gestito da cartelli della droga messicani e precursori chimici provenienti dalla Cina
Nei giorni scorsi, in una dose di eroina sequestrata a Perugia dalle forze dell’ordine è stata trovata traccia di fentanyl, l’oppioide sintetico che viene anche chiamata la “droga degli zombi” per gli effetti devastanti che ha sulle persone. La dose di eroina sequestrata alcune settimane fa è risultata contenere tracce di fentanyl per il 5%.La notizia ha fatto scattare l’allerta da parte del Ministero della Salute e del Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (NEWS-D), che hanno informato le forze dell’ordine e le autorità competenti su tutto il territorio nazionale. Il fentanyl è un farmaco oppioide sintetico simile alla morfina, ma fino a 100 volte più potente. Viene utilizzato in ambito medico per alleviare i dolori intensi, in pazienti terminali o sottoposti a interventi chirurgici2022:Nel 2022 la Commissione sui narcotici delle Nazioni Unite (inserita nell'Agenzia UNODC, che ha sede a Vienna) aggiunse tre precursori utilizzati per la fabbricazione di fentanil e dei suoi analoghi alla tabella I della Convenzione contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope del 1988. Nel 2017, due principali precursori furono posti sotto il controllo internazionale. Da quel momento, i trafficanti adattarono il loro approccio all'uso di precursori chimici alternativi per la produzione di fentanil. Tre di questi precursori chimici furono quindi posti sotto il controllo internazionale. Quando si parla di oppioidi e oppiacei bisogna includere diverse categorie comprendenti gli oppiacei naturali, (morfina e la codeina), semi-sintetici (ossicodone, l’idrocodone, l’idromorfone e l’ossimorfone), il metadone, che è un oppioide sintetico, l’eroina ed altri oppioidi sintetici come il tramadol ed appunto il fentalyn. Questo è uno dei principali farmaci che contribuiscono alla crisi degli oppioidi in Nord America. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno stimato che il 66 percento dei decessi per overdose sono legati agli oppioidi sintetici (incluso il fentanil). A questa crisi si sovrappongono le tensioni geopolitiche tra Cina ed USA. Questi ultimi accusano i primi di aiutare la produzione del fentanil che viene spacciato negli States. Apparentemente il governo cinese ha lanciato una campagna speciale per controllare il fentanil e i precursori chimici e per condannare le attività illegali di contrabbando, produzione e trattamento, negando le accuse e sostenendo che il governo americano deve fare di più per affrontare la propria questione interna. Gli Stati Uniti e la Cina hanno lanciato un gruppo antidroga che lavora insieme a seguito di un accordo tra i due paesi.
La DEA (Drug Enforcement Administration) statunitense ha rilasciato diversi rapporti sul traffico di fentanil proveniente dal Messico e dalla Cina. Secondo l'agenzia, la maggior parte del fentanil e dei suoi analoghi sequestrati negli USA provengono dai cartelli messicani, che si approvvigionano di precursori chimici dalla Cina. La DEA considera il fentanil come una delle più grandi minacce in termini di salute pubblica, poiché è 50-100 volte più potente dell'eroina e sta contribuendo in modo significativo all'epidemia di overdose da oppioidi negli Stati Uniti. L'agenzia sta lavorando a stretto contatto con le autorità di altri paesi per identificare e smantellare le reti internazionali di traffico di questa sostanza.Tutti i contenuti: CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/). Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio. Ci trovate sul Fediverso:https://poliversity.it/@coop_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS) ;https://poliverso.org/profile/cooperazione_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS)
Tutti i contenuti: CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/). Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio. Ci trovate sul Fediverso:https://poliversity.it/@coop_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS) ;https://poliverso.org/profile/cooperazione_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS)
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EZECHIELE - Capitolo 6
Avviso contenuto: ![CDATA[Vaticinio di rovina 1Mi fu quindi rivolta questa parola del Signore: 2«Figlio dell’uomo, volgiti verso i monti d’Israele e profetizza contro di essi: 3Monti d’Israele, udite la parola del Signore Dio. Così dice il Signore Dio ai monti e alle colli
Vaticinio di rovina1Mi fu quindi rivolta questa parola del Signore: 2«Figlio dell’uomo, volgiti verso i monti d’Israele e profetizza contro di essi: 3Monti d’Israele, udite la parola del Signore Dio. Così dice il Signore Dio ai monti e alle colline, alle gole e alle valli: Ecco, manderò sopra di voi la spada e distruggerò le vostre alture. 4I vostri altari saranno demoliti e quelli per l’incenso infranti, getterò i vostri cadaveri davanti ai vostri idoli 5e disseminerò le vostre ossa intorno ai vostri altari. 6Su tutto il vostro suolo dove abitate, le città saranno devastate, le alture verranno rese deserte, in modo che i vostri altari siano devastati e resi deserti, e siano frantumati e scompaiano i vostri idoli, siano spezzati i vostri altari per l’incenso e siano eliminate le vostre opere. 7Trafitti a morte cadranno in mezzo a voi e saprete che io sono il Signore.8Tuttavia farò sopravvivere in mezzo alle nazioni alcuni di voi scampati alla spada, quando vi disperderò nei vari paesi. 9I vostri scampati si ricorderanno di me fra le nazioni in mezzo alle quali saranno deportati: io, infatti, spezzerò il loro cuore infedele, che si è allontanato da me, e i loro occhi, che si sono prostituiti ai loro idoli; avranno orrore di se stessi per le iniquità commesse e per tutti i loro abomini. 10Sapranno allora che io sono il Signore e che non ho minacciato invano di infliggere loro questi mali.11Così dice il Signore Dio: Batti le mani, pesta i piedi e di’: “Ohimè, per tutti i loro orribili abomini il popolo d’Israele perirà di spada, di fame e di peste! 12Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada, chi è assediato morirà di fame: sfogherò su di loro il mio sdegno”. 13Saprete allora che io sono il Signore, quando i loro cadaveri giaceranno fra i loro idoli, intorno ai loro altari, su ogni colle elevato, su ogni cima di monte, sotto ogni albero verde e ogni quercia frondosa, dovunque hanno bruciato profumi soavi ai loro idoli. 14Stenderò la mano su di loro e renderò la terra desolata e brulla, dal deserto fino a Ribla, dovunque dimorino; sapranno allora che io sono il Signore».
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Approfondimenti
Vaticinio di rovina 6,1-7,27Dopo il primo oracolo simbolico indirizzato alla capitale ebraica e ai suoi abitanti, il Signore ne comunica altri due per tutta la Giudea. Nel testo non ne è indicata l'epoca, ma probabilmente il profeta li avrà ricevuti a poca distanza dal precedente.
Il primo consta di tre parti;
- vv. 1-7, annunzio di rovina per tutto il territorio di Giuda;
- vv. 8-10, annunzio di conversione per gli scampati alla strage;
- vv. 11-14, invito a rallegrarsi per l'esemplare punizione inflitta per gli abomini del popolo.
Il secondo, in forma poetica, consta di un preludio e di altre 3 strofe: una solenne proclamazione della fine del regno giudaico: 7,1-27.
6,1-7. L'unità del vaticinio è contrassegnata, come al solito in Ez, dalla formula dell'evento della parola in 6,1 e poi all'inizio del c. 7. Il profeta deve fissare lo sguardo non più sulla città assediata (4,3), ma verso tutta la regione montuosa della Giudea con le sue alture e le sue valli: è il gesto del giudice che pronunzia il verdetto di condanna. Sarà inviato da Dio il suo strumento di castigo, «la spada», cioè gli eserciti stranieri, i quali si abbatteranno su tutto il suolo distruggendone le città e i luoghi sacri. Questi, secondo l'uso dei Cananei, si trovavano sulle alture (v. 6) e consistevano in una specie di cella contenente un altare e degli oggetti di culto (figure in legno o in pietra: «idoli»). Nonostante la centralizzazione del culto jahvista nel tempio di Gerusalemme (Dt 12,1-14), il popolo ebreo fu sempre attirato dalle pratiche religiose dei pagani; e dopo la drastica riforma del re Giosia (2Re 22) era tornato in massa alle alture sacre (Ger 7-10). Il giudizio divino prende di mira tutti questi oggetti di depravazione: i monti collegati con le alture e le stele, e gli abitanti che li venerano. Tutto ciò che si è lasciato corrompere dall'idolatria sarà sottoposto a una serie di operazioni annientatrici: devastazione, distruzione, spezzamento, dissacrazione: ad esprimere il senso di orrore che suscitano. La sorte della terra contaminata segue la condanna dei suoi colpevoli abitanti. La gelosia di JHWH, come fuoco divorante, dimostrerà a chi sopravvivrà la potenza e santità del Dio dei padri (v. 7).
8-10. Il concetto espresso nel v. precedente viene sviluppato in un discorso ancora in 2ª persona (v. 8). Gli scampati si ricorderanno di JHWH, cioè si renderanno conto dell'insensatezza commessa contro il loro Dio, quando per via della grande delusione egli spezzerà il loro cuore adultero e i loro occhi sviati dietro alle fatue divinità: due immagini eloquenti che descrivono nei profeti l'infedeltà della nazione sacra verso lo sposo divino (Ger 3,1ss.; Os 2; 9,1; Ez 16,23); «spezzare il cuore» richiama la durezza del cuore di pietra e, per associazione, quella dello sguardo fisso sugli idoli. Questa breccia muoverà gli animi a sentire disgusto di se stessi (lett. «delle proprie facce», v. 9). Allora cominceranno a riconoscere la grandezza del loro Dio, il quale «non invano aveva minacciato di infliggere loro quei mali» (v. 10): effetto del contrasto tra la fiducia posta negli idoli e il dinamismo sovrumano della parola!
11-14. In corrispondenza con quelle finalità salvifiche, il portavoce del Dio d'Israele è esortato a esplodere in gesti di compiacenza: «Batti le mani, pesta i piedi in terra» (v. 11); si compie la sentenza divina sulla nazione ribelle a mezzo dei tre grandi flagelli, disseminando di cadaveri tutte le zone rese impure dai culti idolatrici, dal nord (Ribla: 2Re 23,33) fino al deserto del sud. Simili espressioni di gioia faranno i nemici di Giuda, compiacendosi della sventura del popolo eletto (25,6); ma il profeta è invitato a rallegrarsi non tanto per l'annientamento della sua nazione, quanto per la manifestazione del giusto giudizio divino, orientato al riconoscimento di JHWH: esattamente come dovrà avvenire ai deportati del 597, che all'apprendere la caduta della città santa non dovranno compiere alcun gesto di lutto, riconoscendo la giustizia di quel castigo (24,23s.). Anche in quest'annunzio il profeta persegue la meta del suo ministero: far sì che i suoi connazionali in esilio si dissocino dai promotori di tanta rovina (i paganeggianti) e si orientino verso il sincero cambiamento del cuore (“occhi e cuore spezzati”, v. 9).
(cf. GAETANO SAVOCA, Baruc – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
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Rahasia Kemenangan di Slot25: Panduan Lengkap untuk Pemain Pemula
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Comfortably Numb
Nell'abisso cosmico del nulla che inghiotte tutto e tutti,
mi ritrovo anch'io naufrago dell'anima, in balia delle onde di un mare di dubbi esistenziali. Come un Ulisse smarrito, solco l'oceano dell'incertezza, alla ricerca di risposte che sembrano sfuggire come sirene cantare a un marinaio ubriaco.
Che forza oscura mi spinge verso l'ignoto, oltre i confini della mia stessa comprensione? Forse è il richiamo di un destino avverso, o forse solo l'irrefrenabile pulsione verso l'autodistruzione. Chissà.
Cerco conforto negli altri, come un mendicante che implora elemosine di saggezza. Ma le loro parole, spesso vuote e banali, risuonano come monete false nelle mie orecchie. Il vuoto che porto dentro di me non si colma con frasi fatte e consigli da quattro soldi.
L'attesa, crudele amante, mi illude con promesse di felicità effimere, solo per poi abbandonarmi al mio destino di solitudine. Come un Sisifo condannato a spingere un masso su per una collina eterna, mi illudo di aver raggiunto la cima, solo per scoprire un baratro ancora più profondo.
Sono come un vaso di cristallo prezioso, un tempo splendente, ora incrinato e scheggiato. Ogni giorno che passa, ogni esperienza che vivo, aggiunge un nuovo frammento alla mia collezione di cicatrici emotive. Mi sento sempre più stanco, sempre più disilluso, sempre più solo.
Scusate se vi tedio con queste mie lamentele, ma il dolore che mi attanaglia ha bisogno di sfogarsi. Forse, in fondo, spero che qualcuno, da qualche parte, possa comprendere la mia angoscia. O forse no. Forse sono solo un naufrago destinato a vagare per sempre in questo mare di solitudine.
Che la vita sia una commedia o una tragedia, non lo so ancora. Ma una cosa è certa: è assurda. Un labirinto senza uscita, un enigma senza soluzione, una barzelletta cosmica che mi fa ridere e piangere allo stesso tempo.
Ah! Essere circondati da un mondo brulicante di vita e sentirsi più soli di un eremita in cima a una montagna. Come un puntino insignificante nell'universo infinito, cerco un senso, una connessione, un barlume di speranza.
Ma tra il frastuono di miliardi di voci, sento solo l'eco assordante del mio silenzio. Una sinfonia di vuoto, un'orchestra di solitudine, un concerto di disperazione.
Bramo un contatto, una parola gentile, un raggio di luce in questo buio pesto. Qualcosa che spezzi le catene di questa esistenza senza senso. Ma in questo desolato panorama interiore, trovo solo me stesso, alla deriva in un mare di vuoto.
Così continuo il mio viaggio, un pellegrino stanco su un sentiero infinito. Cercando sollievo nell'ombra, conforto nel silenzio. Un fantasma nella mia stessa vita, uno straniero nella mia stessa pelle, perso nel labirinto della mia stessa esistenza.
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The Sound of Silence
In questo vuoto che inghiotte tutto e tutti, mi ci sento anch'io perso e smarrito, un naufrago dell'anima in balia del flutto, in cerca di risposte nel mare sconosciuto.
Che follia o istinto mi spingono avanti, verso l'infinito, oltre il limite incerto? Forse è solo voglia di sfidare il destino, o forse solo puro e semplice casino.
Cerco in altri le risposte che non ho, ma è come cercar tesori nel fango, perché il vuoto che ho dentro di me, non si può colmare con parole d'inganno.
L'attesa, dolce illusione che ci fa sognare, ma poi l'ennesimo fallimento ci fa sprofondare, convinti di aver raggiunto la meta, solo per scoprire un vuoto ancora più profondo.
Mi sento come un vaso di cristallo, ammaccato e rotto, che perde pezzi, e ogni giorno che passa, ogni momento, mi sento sempre più perso, sempre più stanco.
Scusa se ti scrivo in questo momento di dolore, ma è l'unico modo che ho per sfogare il cuore, sperando che le mie parole possano alleviare, anche solo un po', questo peso che mi fa vacillare.
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What A Wonderful World
Un padre eroe... a modo suo
In un gelido giorno invernale, mentre la neve cadeva a fiocchi grossi come i miei problemi esistenziali, mi sono imbattuto in una storia che ha fatto vibrare le corde del mio cuore sensibile come una chitarra scordata da un musicista alle prime armi.
Si trattava di un racconto di quelli che ti colpiscono dritto al centro del petto, come una freccia scagliata da un Cupido ubriaco, e ti lasciano l'anima in sospeso, come un acrobata su un filo teso sopra un baratro pieno di piranha affamati.
La storia narrava le vicende di un uomo, un padre speciale (o almeno così si definiva lui, con un pizzico di egocentrismo degno di un divo di Hollywood), che aveva dovuto affrontare la perdita di una persona cara. Il dolore lo aveva travolto come un'onda gigantesca durante uno tsunami emotivo, lasciandolo con un vuoto profondo e maledetto, come un buco nero che risucchiava tutta la sua gioia.
Ma questo padre speciale, nonostante la sua sofferenza, non si era arreso. Come un'araba fenice che risorge dalle proprie ceneri (o come un gatto che cade dal nono piano e se la cava solo con un leggero mal di testa), aveva deciso di andare avanti, per il bene di se stesso e dei suoi cari.
Si era trasformato in un porto sicuro, un rifugio accogliente per la sua famiglia, dove potevano trovare conforto e sostegno in mezzo alla tempesta della vita. Era diventato un esempio di forza e resilienza, una roccia in mezzo al mare agitato delle emozioni.
Tuttavia, questo padre speciale non era privo di difetti. A volte, la sua ostinazione nel voler affrontare il dolore a testa alta lo portava a sembrare un po' stucchevole e tondo, come una palla da bowling che rotola giù per una scalinata senza mai fermarsi.
E poi c'erano le sue lacrime. Lacrime sincere, sì, ma a volte un po' troppo esagerate, come una cascata che si trasforma in un diluvio universale. Lacrime che, a dire il vero, a volte mi facevano venire voglia di rovesciare il tavolo e scoppiare a ridere come un pazzo.
Ma nonostante i suoi difetti, questo padre speciale era una persona che ammiravo. Era un eroe, a modo suo. Un eroe imperfetto, certo, ma un eroe comunque.
E così, in questo giorno speciale, gli dedico queste righe, come un regalo stravagante per un tipo stravagante. Una pensiero che racchiude stima, rispetto e un pizzico di affetto, proprio come un abbraccio un po' scomposto da un orso grizzly.
Grazie, padre speciale, per le emozioni che mi hai trasmesso, per il tuo amore caotico e per il tuo modo di farmi sorridere anche quando parli di cose serie con un pathos degno di un attore drammatico premio Oscar.
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Father & Son
In un gelido giorno d'inverno, un racconto di cuore sincero, di quelli che colpiscono dritto al centro, e ti lasciano l'anima in sospeso.
Un pensiero per chi è già partito, lasciando un vuoto, profondo e maledetto, e per te che resisti, saldo e impavido, come una roccia in mezzo al mare agitato.
Leggo parole di sensibilità, di amore, di lacrime e nostalgia, un mix di emozioni, una vera commedia, che mi fa sorridere.
In questo giorno così speciale, ti dedico una poesia insolita, fatta di stima, di rispetto e di ammirazione, perché tu sei un eroe senza capire una mazza!
Sei diventato il porto sicuro, dopo il naufragio di un dolore profondo, sei l'esempio, sei la forza, sei un muro, ma ti prego, non diventare stucchevole e tondo!
Oggi sei il padre speciale, che ha raccolto l'eredità del passato, e continua a fare il verso alle lacrime, senza mai arrendersi al suo destino infame.
Non temere di essere fragile, non avere paura di piangere, ma non esagerare con la tua litania, altrimenti finirai per farmi ribaltare sulla sedia!
Grazie per le emozioni che mi hai trasmesso, per il tuo amore che è un vero caos, ma sopratutto grazie per farmi sorridere, anche quando parli di cose serie con tanto pathos!
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La Transizione rapida
Non vuole essere personale ma cosi alla fine sarà Il tutto perchè la notte è stata pessima. Dormito male e svegliato vuoto ma quel vuoto brutto, bruttissimo perchè la voglia anche solo di scendere dal letto è difficile. Ma devi scendere dal letto e la persona che vive a fianco, dopo 21 anni si rende conto e grazie ad una parola, cambia tutto la voglia di vivere sale e continua a salire. Nemmeno voglia di correre prima di alzarmi, tanto che senso ha tutto questo? E poi cambia tutto e come le nuvole nere sono arrivate cosi se ne vanno e arriva un cielo bellissimo azzurro e con quelle belle nuvole che scorrono. Insomma una bella giornata.
Ecco cosi ora il tutto scorre, come sempre. Purtroppo le scimmie continueranno a fare quello per cui sono state create. Disturbare lo spirito a volte è facile tenerle a bada a volte no. Tante cose, troppo cose influiscono l'ascolto, il trucco sta nell'ascoltare o meno il rumore di fondo perpetuo.
Frank Zappa teaches Steve Allen to play The Bicycle (1963)
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se non ricordo male se ne parlava nei primordi di Critical Mass/Cicloffixxx
https://invidious.lunar.icu/watch?v=QF0PYQ8IOL4
https://log.livellosegreto.it/schizo/frank-zappa-teaches-steve-allen-to-play-the-bicycle-1963
Avviso contenuto: ![CDATA[ANCHE ADDESTRAMENTO ALLE UNITA' CINOFILE DELLA POLIZIA DI GIBUTI TRA LE ATTIVITA' SVOLTE DAI CARABINIERI NEL CORNO D'AFRICA Nel blog vi abbiamo già parlato dell'attività addestrativa dei militari dell' #Armadeicarabinieri a favore dei poliziotti e
ANCHE ADDESTRAMENTO ALLE UNITA' CINOFILE DELLA POLIZIA DI GIBUTI TRA LE ATTIVITA' SVOLTE DAI CARABINIERI NEL CORNO D'AFRICA
Nel blog vi abbiamo già parlato dell'attività addestrativa dei militari dell' #Armadeicarabinieri a favore dei poliziotti e dei gendarmi di #Gibuti, per “Infermieri per quadrupedi”, “Tecniche di polizia per personale femminile” e “Lotta al traffico di rifiuti”. Torniamo sull'argomento per segnalare che ulteriori corsi si sono conclusi nell'ambito delle attività denominate “MIADIT 20”.
I Carabinieri hanno svolto il proprio mandato anche grazie al sostegno della Base Militare Italiana di Supporto – BMIS in Gibuti, usufruendo delle strutture addestrative poste a disposizione da Polizia e Gendarmeria dello Stato africano e sotto il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).
Il ciclo formativo, della durata di 12 settimane, ha previsto l’erogazione di corsi tecnico-professionali finalizzati a perfezionare le capacità di intervento nelle operazioni di polizia (tutela e sicurezza pubblica, controllo del territorio e delle persone sospette, interventi risolutivi in caso di grave minaccia, procedure di intervento operativo volte alla prevenzione e repressione della criminalità, corsi tattici finalizzati a incrementare le capacità di risposta in situazioni di rischio) nonché l’esecuzione di corsi specialistici mediante nei settori della circolazione stradale, del contrasto agli stupefacenti, della “Guida Sicura”. Inoltre sono stati trattati argomenti in ambiti qualificati: Rilievi Balistici, Antifalsificazione, Tutela del Patrimonio Ambientale.
In particolare, è stato svolto un corso di addestramento delle “unitè cynophile” della Gendarmerie Nationale Djiboutienne. Nel corso delle cinque settimane di attività teoriche e pratiche, gli istruttori cinofili dell'Arma dei Carabinieri appartenenti al “Centro Carabinieri Cinofili” di Firenze, hanno addestrato le unità cinofile gibutiane al fine di migliorare le capacità operative nella ricerca di esplosivi e sostanze esplodenti, nelle tecniche di contrasto di potenziali minacce. L’obiettivo del corso – culminato con una cerimonia svolta alla Gendarmeria Nazionale “Cheick Moussa” di Arta – è stato formare binomi cane-conduttore, in grado di svolgere, in totale autonomia, operazioni di polizia in supporto ai reparti speciali dell'antiterrorismo, attività di rinvenimento di materiale esplodente e sostanze esplosive, perquisizioni negli edifici, arresti e gestione di individui ostili. Oltre a quello di trasmettere nozioni teorico-pratiche sulla gestione del proprio cane nelle operazioni di servizio, il compito degli addestratori è stato quello di fornire indicazioni su come gestire logisticamente un reparto cinofilo, aspetto essenziale per il benessere e il mantenimento in salute dell’animale.
#canipoliziotto #unitàcinofili #MIADIT
ANCHE ADDESTRAMENTO ALLE UNITA' CINOFILE DELLA POLIZIA DI GIBUTI TRA LE...
ANCHE ADDESTRAMENTO ALLE UNITA' CINOFILE DELLA POLIZIA DI GIBUTI TRA LE ATTIVITA' SVOLTE DAI CARABINIERI NEL CORNO D'AFRICA
Nel blog vi abbiamo già parlato dell'attività addestrativa dei militari dell' #Armadeicarabinieri a favore dei poliziotti e dei gendarmi di #Gibuti, per “Infermieri per quadrupedi”, “Tecniche di polizia per personale femminile” e “Lotta al traffico di rifiuti”. Torniamo sull'argomento per segnalare che ulteriori corsi si sono conclusi nell'ambito delle attività denominate “MIADIT 20”.I Carabinieri hanno svolto il proprio mandato anche grazie al sostegno della Base Militare Italiana di Supporto – BMIS in Gibuti, usufruendo delle strutture addestrative poste a disposizione da Polizia e Gendarmeria dello Stato africano e sotto il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).
Il ciclo formativo, della durata di 12 settimane, ha previsto l’erogazione di corsi tecnico-professionali finalizzati a perfezionare le capacità di intervento nelle operazioni di polizia (tutela e sicurezza pubblica, controllo del territorio e delle persone sospette, interventi risolutivi in caso di grave minaccia, procedure di intervento operativo volte alla prevenzione e repressione della criminalità, corsi tattici finalizzati a incrementare le capacità di risposta in situazioni di rischio) nonché l’esecuzione di corsi specialistici mediante nei settori della circolazione stradale, del contrasto agli stupefacenti, della “Guida Sicura”. Inoltre sono stati trattati argomenti in ambiti qualificati: Rilievi Balistici, Antifalsificazione, Tutela del Patrimonio Ambientale.
In particolare, è stato svolto un corso di addestramento delle “unitè cynophile” della Gendarmerie Nationale Djiboutienne. Nel corso delle cinque settimane di attività teoriche e pratiche, gli istruttori cinofili dell'Arma dei Carabinieri appartenenti al “Centro Carabinieri Cinofili” di Firenze, hanno addestrato le unità cinofile gibutiane al fine di migliorare le capacità operative nella ricerca di esplosivi e sostanze esplodenti, nelle tecniche di contrasto di potenziali minacce. L’obiettivo del corso – culminato con una cerimonia svolta alla Gendarmeria Nazionale “Cheick Moussa” di Arta – è stato formare binomi cane-conduttore, in grado di svolgere, in totale autonomia, operazioni di polizia in supporto ai reparti speciali dell'antiterrorismo, attività di rinvenimento di materiale esplodente e sostanze esplosive, perquisizioni negli edifici, arresti e gestione di individui ostili. Oltre a quello di trasmettere nozioni teorico-pratiche sulla gestione del proprio cane nelle operazioni di servizio, il compito degli addestratori è stato quello di fornire indicazioni su come gestire logisticamente un reparto cinofilo, aspetto essenziale per il benessere e il mantenimento in salute dell’animale.
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Tutti i contenuti: CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/). Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio. Ci trovate sul Fediverso:https://poliversity.it/@coop_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS) ;https://poliverso.org/profile/cooperazione_internazionale_di_polizia (è anche feed RSS)
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EZECHIELE - Capitolo 5
Avviso contenuto: ![CDATA[Azioni simboliche 1Figlio dell’uomo, prendi una spada affilata, usala come un rasoio da barbiere e raditi i capelli e la barba. Poi prendi una bilancia e dividi i peli tagliati. 2Un terzo lo brucerai sul fuoco in mezzo alla città al termine dei gi
Azioni simboliche1Figlio dell’uomo, prendi una spada affilata, usala come un rasoio da barbiere e raditi i capelli e la barba. Poi prendi una bilancia e dividi i peli tagliati.2Un terzo lo brucerai sul fuoco in mezzo alla città al termine dei giorni dell’assedio. Prenderai un altro terzo e lo taglierai con la spada intorno alla città. Disperderai al vento l’ultimo terzo, mentre io sguainerò la spada dietro a loro.3Conservane solo alcuni e li legherai al lembo del tuo mantello; 4ne prenderai ancora una piccola parte e li getterai sulla brace e da essi si sprigionerà il fuoco e li brucerai.
Spiegazione dei simboliA tutta la casa d’Israele riferirai: 5Così dice il Signore Dio: Questa è Gerusalemme! Io l’avevo collocata in mezzo alle nazioni e circondata di paesi stranieri. 6Essa si è ribellata con empietà alle mie norme più delle nazioni e alle mie leggi più dei paesi che la circondano: hanno disprezzato le mie norme e non hanno camminato secondo le mie leggi. 7Perciò, dice il Signore Dio: Poiché voi siete più ribelli delle nazioni che vi circondano, non avete camminato secondo le mie leggi, non avete osservato le mie norme e neppure avete agito secondo le norme delle nazioni che vi stanno intorno, 8ebbene, così dice il Signore Dio: Ecco, anch’io sono contro di te! Farò giustizia di te di fronte alle nazioni. 9Farò a te quanto non ho mai fatto e non farò mai più, a causa delle tue colpe abominevoli. 10Perciò in mezzo a te i padri divoreranno i figli e i figli divoreranno i padri. Porterò a compimento i miei giudizi contro di te e disperderò ai quattro venti quello che resterà di te. 11Com’è vero che io vivo, oracolo del Signore Dio: poiché tu hai profanato il mio santuario con tutte le tue nefandezze e con tutte le tue abominazioni, anche io raderò tutto, il mio occhio non si impietosirà, non avrò compassione. 12Un terzo dei tuoi morirà di peste e perirà di fame in mezzo a te; un terzo cadrà di spada attorno a te e l’altro terzo lo disperderò a tutti i venti e li inseguirò con la spada sguainata. 13Allora darò sfogo alla mia ira, scaricherò su di loro il mio furore e mi vendicherò; allora sapranno che io, il Signore, avevo parlato con sdegno, quando sfogherò su di loro il mio furore. 14Ti ridurrò a un deserto, a un obbrobrio in mezzo alle nazioni circostanti, sotto gli sguardi di tutti i passanti. 15Sarai un obbrobrio e un vituperio, un esempio e un orrore per le genti che ti circondano – io, il Signore, ho parlato – quando in mezzo a te farò giustizia, con sdegno e furore, con terribile vendetta, 16quando scoccherò contro di voi le terribili frecce della fame, che portano distruzione e che lancerò per distruggervi, e quando aumenterò la fame contro di voi, togliendovi la riserva del pane. 17Allora manderò contro di voi la fame e le belve, che ti distruggeranno i figli; in mezzo a te passeranno la peste e la strage, mentre farò piombare sopra di te la spada. Io, il Signore, ho parlato».
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Approfondimenti
Azioni simboliche 4,1-5,4I quarto simbolo è il taglio del capelli e della barba del profeta, a indicare l'umiliazione e la distruzione di Gerusalemme. La spada usata come rasoio devastatore (Is 7,20) simboleggia la giustizia divina, che toglie ogni onore al suo popolo (barba e capelli sono l'ornamento dell'uomo: 2Sam 10,4s.; Is 15,2); il pesare e dividere i peli con la bilancia significa l'adeguatezza del castigo di fronte alle iniquità d'Israele: non vi sarà nulla di illeso. Delle tre parti di peli, una sarà consumata dal fuoco dentro la città, l'altra sarà colpita dalla spada attorno ad essa (sono i fuggiaschi uccisi dagli assedianti), la terza sarà costituita dai pochi superstiti dispersi ai 4 venti. I vv. 3-4 sono probabilmente un'aggiunta posteriore dello stesso Ezechiele; sembrano alludere al nucleo dei sopravvissuti (“conservati nel lembo del mantello”, secondo un uso orientale), al fuoco della purificazione esilica. Il testo del v. 4 è molto oscuro.
Chiamata e missione profetica 5,5-17La spiegazione, data dallo stesso JHWH, puntualizza il senso dei quattro simboli. La città, disegnata nel plastico, è la capitale del popolo eletto. Essa rappresenta tutta la stirpe d'Israele (16,1-3), «di dura cervice», a cui Ezechiele è stato mandato (2,3s.). Era stata scelta dal Signore e collocata in un paese, gioiello di tutte le regioni (20,6), al centro della terra (38,12), perché risplendesse quale popolo suo di fronte alle altre nazioni (Dt 26, 19). Ma essa si è ribellata, trascurando «i decreti» (le prescrizioni concrete e rituali) e «i comandamenti», (le norme fondamentali del decalogo). Ha così superato in empietà le genti per la disistima e il disprezzo (v. 6) mostrati verso il suo munifico benefattore; e, contrariamente agli altri popoliche restano fedeli ai loro dei (Ger 2,10s.) loro sono infedeli! «Ecco, anch’io sono contro di te!» (v. 8): è il grido di chi è stato provocato alla lotta (Na 2,14). In forza della legge del taglione, JHWH annunzia il suo adeguato intervento: sarà corrispondente alla grande malizia degli Israeliti; essi hanno compiuto delitti contro la legge divina e profanazioni contro il santuario agli occhi dei popoli che li circondano (cc. 8.9): si abbatterà su di loro un castigo inaudito, inesorabile, corroborato da un giuramento («Com'è vero ch'io vivo», v. 11), il cannibalismo tra figli e genitori per via della fame (Lv 26,29) e la distruzione totale degli abitanti. È l'irruzione dell'ira divina nel lungo assedio (4,1-8), nella privazione di ogni sostentamento (4, 9-17), nell'umiliazione e nell'annientamento degli abitanti (5,1-4). La frase finale (vv. 14-15) fa inclusione con quella di 5,5: Gerusalemme posta al centro dei popoli per l'onore di JHWH subirà per sua colpa l'estremo «obbrobrio» sotto lo sguardo delle nazioni. In questa esatta corrispondenza, gli Israeliti potranno constatare la realizzazione della parola di JHWH pronunziata dal suo portavoce: riconosceranno cioè che egli aveva parlato nella sua «gelosia», in quanto tradito nella sua fedeltà di sovrano e di sposo (16,38; 36,6): è la consueta conclusione degli interventi divini nella storia, la “formula della autodimostrazione di JHWH” (v. 15).
I vv. 16-17 risentono di Dt 32, 23-35a: Dio viene presentato sotto un nuovo aspetto, come un arciere che lancia contro Gerusalemme le frecce dello sterminio: fame, peste e belve (gli eserciti nemici). I brano può considerarsi un amplificazione. In questa sezione (oracoli simbolici e esplicativi) viene messa in luce la grande sollecitudine di JHWH per il suo popolo. Impegna il suo messaggero a rappresentare al vivo gli interventi punitivi, che i figli d'Israele si sono attirati con la loro ingratitudine: non semplicemente per atterrirli, ma allo scopo di aprire una breccia nel loro animo e farli ravvedere. Essi soffriranno a causa della loro iniquità, ma nella correlazione tra i simboli del castigo e le loro colpe viene offerta la possibilità di riconoscere l'azione del loro sommo benefattore (5,14.15). In Am 4,4-11, Dio si rammarica che Israele non ha saputo scorgere nel ripetuti malanni, da cui era colpito, l'adeguato effetto delle sue ribellioni. Il Signore manda i suoi delegati nelle situazioni di grave crisi e li induce a denunziare in tutti i modi le infedeltà delle sue creature e le rovine che ne conseguiranno: perché al momento opportuno comprendano il loro errore e rinsaviscano. Egli non si compiace della morte del peccatore, dirà espressamente in Ez 18,23; piuttosto desidera che si converta e viva. Egli è il Dio della pietà e della clemenza (16, 5s.). Ci ha creati per amore, per farci felici nel suo amore e ci vuol salvare con l'autentico amore, cioè nella libera adesione alla sua insondabile bontà.
(cf. GAETANO SAVOCA, Baruc – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
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Imagine
Nel giardino della vita, mi ritrovo immerso in una grigia desolazione, un paesaggio monocromatico che ben rispecchia l'assenza di emozioni che attanaglia la mia anima. Sembra di vagare in un dipinto di un impressionista ubriaco, dove i colori si sono fusi in un nauseante marasma di grigio.
Le mie emozioni sono svanite come foglie in autunno, lasciando dietro di sé solo rami spogli e scheletrici. Non c'è più l'azzurro del cielo, che infondeva speranza e serenità, né il verde del prato, simbolo di vita e rigoglio. Solo un vuoto cosmico mi avvolge, un silenzio spettrale che amplifica la mia solitudine.
Questo prato, che un tempo era il mio personale Eden, ora non mi appartiene più. Era un'illusione, un miraggio creato dalla mia fervida immaginazione, che ora si è dissolto come nebbia al sorgere del sole. Ho coltivato con amore e dedizione questo giardino interiore, dipingendolo con i colori vivaci della mia fantasia, ma i miei sforzi sono stati vani. I colori si sono dileguati, lasciando dietro di sé solo un desolante bianco e nero.
Ho cercato di dare vita nuova a questo giardino desolato, inventando nuove emozioni, nuove sfumature di sentimenti. Ma senza di te, cara musa ispiratrice, i miei sforzi sono stati inutili. Sono come un pittore senza tavolozza, un musicista senza strumento. La mia tela rimane vuota, senza forma né vita, i miei versi risuonano flebili e privi di ispirazione, come fiamme senza fuoco.
Non posso cogliere fiori che tu non hai piantato, non posso dipingere sfumature che non hai creato. Sono come un giardiniere impotente nel tuo regno fiorito. Se non sei tu a guidarmi, a mostrarmi la via, il mio giardino sarà sempre un deserto, un luogo spoglio e privo di anima.
Ma non disperiamo! Nel profondo del tuo cuore, cara musa, si nasconde uno scrigno dorato, colmo di tesori inestimabili: i colori più vivaci, le emozioni più profonde. Apri questo scrigno, condividi con me i tuoi doni e insieme daremo vita a un quadro nuovo, un capolavoro che celebrerà il nostro amore. Un giardino rigoglioso dove sbocceranno fiori di gioia e passione, un concerto di emozioni che risuonerà per l'eternità. Insieme, dipingeremo un futuro radioso, dove l'amore sarà il sole che illuminerà il nostro cammino e i nostri cuori saranno i giardini fioriti dove coltiveremo la felicità.