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Presidiare il cyberspazio significa presidiare la nostra democrazia e la nostra economia», sottolinea Arturo Di Corinto, giornalista, docente universitario e consulente scientifico di Banche e Sicurezza presentando l’edizione 2022 dell’evento promosso dal

Attacchi cyber, una pandemia da fermare con cultura, formazione e investimenti

di Flavio Padovan Maddalena Libertini 13 Maggio 2022

«Presidiare il cyberspazio significa presidiare la nostra democrazia e la nostra economia», sottolinea Arturo Di Corinto, giornalista, docente universitario e consulente scientifico di Banche e Sicurezza presentando l’edizione 2022 dell’evento promosso dall’ABI. Due giornate di confronto, analisi e approfondimenti che si terranno il 19 e 20 maggio a Milano, di nuovo in presenza per rafforzare il networking, la condivisione di esperienze e il senso di appartenenza della community nazionale della sicurezza. Ma tutte le sessioni saranno trasmesse anche in live streaming per coinvolgere anche chi non potrà partecipare di persona in un confronto mai come in questo momento necessario per migliorare il livello delle difesa nazionale.

«Negli ultimi due anni l’Italia non è stata colpita solo dal Covid, ma anche da una pandemia di attacchi informatici», ricorda Di Corinto. Un quadro che le tensioni internazionali hanno peggiorato e che a Banche e Sicurezza sarà analizzato con interventi di relatori ai massimi livelli del mondo istituzionale, accademico, finanziario, della consulenza e della sicurezza.

Si parlerà, tra l’altro, dell’evoluzione delle minacce informatiche, di ransomware, dei nuovi maleware, di phishing e attacchi DDoS, di threat intelligence, di sicurezza degli endpoint, della costruzione di un ecosistema italiano cyber-resiliente, della necessità di elevare le protezioni dei database, anche quelli sul cloud. E, ancora, saranno in primo piano le frodi e i furti d’identità, i rischi connessi alle criptovalute, le assicurazioni per il cyber risk, la sicurezza nelle attività di commercio elettronico, l’utilizzo di tecnologie avanzate quali l’intelligenza artificiale per rafforzare la difesa.

Con un focus particolare sul mondo finanziario, aiutati anche dal rapporto di OSSIF su rapine e attacchi in banca e da quello di CERTFin che forniranno i più recenti dati di dettaglio sui fenomeni di criminalità fisica e informatica, arricchendo il dibattito delle sessioni tematiche.

«Nonostante la complessità crescente dello scenario il mondo bancario, finanziario e assicurativo ha reagito prontamente», sottolinea Di Corinto, ricordando come ABI, CERTFin e Banca d’Italia siano impegnati anche in iniziative per aumentare la consapevolezza dei rischi associati a molte attività che ora si svolgono sul digitale. Un obiettivo particolarmente importante perché «lavorare sulla cultura e la formazione è un elemento dirimente per la creazione di una cittadinanza digitale più consapevole nel nuovo contesto digitale», conclude Di Corinto.

Qui per leggere il programma completo delle due giornate di Banche e Sicurezza 2022.

Qui per iscriverti gratuitamente al live streaming o assicurarti un posto in presenza a Milano.


dicorinto.it/tipologia/intervi…



#NotiziePerLaScuola

Monitoraggio dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo: Prorogati i termini per la compilazione del questionario al 31 maggio 2022, data di chiusura della Fase 1 dei rilevamenti a cura di Piattaforma ELISA.

Info ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/prorog…

Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.gov.it/web/guest/iscrizio…


t.me/Miur_Social/3335




L'autorità guidata da Baldoni elenca alcune vulnerabilità critiche di Windows, Cisco, Apple e altri produttori esposte agli attacchi degli hacker vicini al Cremlino. In un documento analizzato da Italian Tech vengono elencate le contromisure da adottare

Allarme arancione in Italia. L’Agenzia Cyber elenca 70 vulnerabilità da correggere

L’autorità guidata da Baldoni elenca alcune vulnerabilità critiche di Windows, Cisco, Apple e altri produttori esposte agli attacchi degli hacker vicini al Cremlino. In un documento analizzato da Italian Tech vengono elencate le contromisure da adottare

di ARTURO DI CORINTO per ItalianTech/La Repubblica del 13 Maggio 2022

Gli ospedali hanno iniziato a ritardare gli interventi chirurgici e ad allontanare i pazienti, una fabbrica di pasta si è fermata, l’acqua è diventata marrone e la luce funziona a intermittenza. I bancomat non funzionano. Nel frattempo decine di container sono fermi al porto, treni e aerei vengono cancellati uno ad uno. Al servizio meteorologico, ai varchi delle nettezza urbana e nelle sale di controllo della polizia municipale gli operatori guardano sconsolati dei monitor muti.

Ecco come potrebbe presentarsi la cyberwar: una forza invisibile capace di colpire dal nulla e sabotare su vasta scala le tecnologie alla base della nostra società. L’evento

Non accadrà però se saremo capaci di mettere in sicurezza tutti i servizi essenziali mediati da un software come da tempo chiedono sia gli esperti che la politica. Motivo per cui i vertici dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale hanno diramato un’allerta che invita tutti i Cyber security information officer, Ciso, i loro colleghi e collaboratori, a leggere con attenzione un documento appena pubblicato dal titolo “Analisi delle vulnerabilità sfruttate in campagne cyber pubblicamente attribuite ad attori di matrice russa e relative mitigazioni”.


dicorinto.it/testate/repubblic…



Nel corso di due anni di attività il Red Team Research di Tim ha rilevato numerosi difetti su prodotti molto diffusi da grandi società internazionali come Oracle, Ibm, Ericsson, Nokia, Siemens e altre, che avrebbero potuto essere sfruttati per gli attacch

Gli hacker buoni che scoprono gli 0-day

HACKER’S DICTIONARY. Ecco come lavora il red team di Telecom Italia che scopre le vulnerabilità del software ignote ai produttori e che possono essere usate dai criminali informatici per i loro attacchi

di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 12 Maggio 2022

Nel corso di due anni di attività il Red Team Research di Tim ha rilevato numerosi difetti su prodotti molto diffusi da grandi società internazionali come Oracle, Ibm, Ericsson, Nokia, Siemens e altre, che avrebbero potuto essere sfruttati per gli attacchi informatici.

Questi difetti scoperti dal team si chiamano in gergo 0-day e sono quelle vulnerabilità del software il cui sfruttamento o la cui correzione cominciano dal giorno zero della loro divulgazione, perché ignote agli stessi produttori.

Per farci capire meglio, invece, un red team è un gruppo di hacker aziendali che si occupa di testare la qualità e affidabilità di software e sistemi che possono essere attaccati dagli hacker criminali, spesso anticipandone le mosse. Li chiamano anche penetration tester, ma è solo uno dei modi di chiamarli e non sempre il più corretto perché non basta a spiegare tutto quello che fanno.

Il red team dell’azienda ex monopolista dei telefoni, l’attuale Tim, fa parte di uno dei pochi centri italiani di ricerca industriale nell’ambito della sicurezza, e nella loro attività di “bug hunting” vanno a caccia di vulnerabilità non documentate del software. Quando le trovano avviano un percorso di divulgazione responsabile del difetto comunicando in via confidenziale all’azienda interessata la vulnerabilità scoperta, in modo che essa possa produrre una contromisura (una patch) entro 90 giorni dalla notifica ricevuta. Dopo il rilascio della toppa, oppure dopo 90 giorni dalla segnalazione, si procede alla sua pubblicazione, classificando le vulnerabilità in un database apposito come il CVE (Common Vulnerabilities and Exposures), per impedire che la divulgazione della debolezza possa essere sfruttata da qualche malintenzionato.

Per capire l’importanza di questo tipo di ricerca si consideri che anche il Cert del Comando Operazioni in Rete (COR) della Difesa Italiana negli ultimi tempi ne ha individuata una uno piuttosto grave con tanto di ringraziamenti del fornitore globale interessato, e altre aziende italiane solo quest’anno ne hanno individuate una mezza dozzina, il gruppo di Tim ben 70 in due anni.

Relativamente ad una vulnerabilità rilevata dal gruppo di ricerca su un prodotto di Johnson & Control, la statunitense Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, CISA, ha emesso uno specifico bollettino di sicurezza perché riguardante infrastrutture critiche.

Il red team di Tim è una realtà tutta italiana che emette mediamente una CVE ogni 6 giorni lavorativi, contribuendo alla ricerca delle vulnerabilità non documentate a livello internazionale per favorire la sicurezza di prodotti usati da tutti.

Ultimamente ha rilevato 3 bug 0-day sulle stampanti Kyocera rivendute dalla Olivetti sul mercato italiano e che sono state subito risolte. I 3 bug rilevati sono un Denial of Service, un Cross-Site Scripting Stored e un Improper Access Control e dove il più grave è di tipo High con un valore pari a 7,5 su scala 1-10.

Insomma parliamo di una piccola eccellenza italiana che viene proprio dal mondo di aziende private e di stato che tanto diedero alla ricerca industriale, come il mitico Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni, Cselt, e che politiche discutibili hanno smantellato per spostare sempre più a ovest, negli Usa, il baricentro dell’innovazione tecnologica. Una storia che, tanto per cominciare, si può ripercorrere in sintesi nei libri P101. Quando l’Italia inventò il personal computer (1995) di Giorgio Perotto, La scomparsa dell’Italia industriale (2003) di Luciano Gallino, Avevamo la Luna (2013) di Michele Mezza, Elea 9003 (2021) di Maurizio Gazzarri.


dicorinto.it/testate/il-manife…



Il 10 e 11 maggio a Roma tornano in presenza politici, imprenditori e poliziotti per capire cosa hanno sbagliato finora e come possono migliorare la postura cibernetica dell'Italia in un mondo che non ha più confini

Cybertech Europe, il mondo della cyberdifesa raccoglie le idee

Il 10 e 11 maggio a Roma tornano in presenza politici, imprenditori e poliziotti per capire cosa hanno sbagliato finora e come possono migliorare la postura cibernetica dell’Italia in un mondo che non ha più confini

di ARTURO DI CORINTO per ItalianTech/La Repubblica 6 Maggio 2022

Una fiera della cybersecurity con tanto di stand, incontri d’affari e panel di discussione: Cybertech Europe quest’anno torna in presenza a Roma il 10 e 11 maggio per parlare di sicurezza informatica, difesa elettronica e cyber diplomacy. E sul palco ci saranno alcuni tra gli attori più importanti per discutere di come cambiano le esigenze di sicurezza in un mondo sempre più complesso.

Preparazione, difesa e resilienza sono i temi generali dell’evento ma è facile aspettarsi che la guerra in Ucraina sarà citata in molte discussioni. Si parlerà di fintech, blockchain, cryptovalute, cloud security, intelligenza artificiale e poi di formazione, awareness, igiene cibernetica, ma ci sarà anche una sessione sulla difesa delle comunicazioni e delle tecnologie che ci proiettano verso lo spazio. Partecipato da alcune delle realtà più importanti della cybersecurity, da Leonardo ad Accenture, partner dell’evento, da BitDefender a Crowdstrike fino a Mandiant, con Checkpoint Technologies, CyberArk e SentinelOne, Cybertech Europe vedrà anche la presenza delle italiane Telsy, AlfaGroup, CyberGuru e One Identity. Sicurezza


dicorinto.it/testate/repubblic…



L’Europa in Ucraina, l’Ucraina in Europa

Conferenza della Prima Viceministra degli Esteri Emine Dzhaparova Alla presenza dell’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario d’Ucraina Yaroslav Melnyk Parteciperanno il Presidente della Fondazione Luigi Einaudi Giuseppe Benedetto e l’Amb.



Premio Luigi Einaudi – Edizione 2022

Premio Luigi Einaudi - Edizione 2022. La Fondazione Einaudi è lieta di annunciare la consegna del premio alla Professoressa Elsa Fornero.



Oggi alla Rai la presentazione delle iniziative previste per il 23 maggio in occasione del XXX anniversario delle stragi di Capaci e Via D'Amelio. Ci sarà anche il Ministro Patrizio Bianchi per parlare del coinvolgimento delle scuole.

Sarà possibile seguire la diretta della conferenza stampa dalle ore 12 su ▶️ www.ufficiostampa.rai.it


t.me/Miur_Social/3334



Immagine/foto

Oggi è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, indetta con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007.

Il Ministero ha invitato le scuole, nell’ambito della loro autonomia didattica ed organizzativa, a creare occasioni di approfondimento con studentesse e studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Qui la nota ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/giorna…



TORO Y MOI MAHAL (DEAD OCEANS, 2022)


Una vita all’insegna delle contaminazioni: nato in California, suo padre è afro-americano e sua madre filippina; come nome d’arte sceglie un pastiche franco-spagnolo; stilisticamente parlando, la sua proposta è un esplosivo connubio di chillwave, indietronica, funk e synth-pop. A tre anni di distanza dall’ultimo disco e a due dal pezzo bomba in collaborazione col genio australiano dell’elettronica Flume, il musicista statunitense torna con “MAHAL”, termine di origine filippina (tagalog, per la precisione) semanticamente ambiguo: significa infatti “amore” e, al contempo, “costoso”.

iyezine.com/toro-y-moi-mahal-d…



“Un sì per una riforma vera”: intervista di Giuseppe Benedetto su Il Tempo

"Un sì per una riforma vera": intervista di Giuseppe Benedetto, Presidente della Fondazione Luigi Einaudi, su Il Tempo.



Perchè sia per l'Ucraina che per la Russia, malgrado l'opposizione USA, trattare ora sarebbe conveniente. Ecco le motivazioni dei due


Il Piano RiGenerazione Scuola
all’Innovation for Sustainability Summit, l’evento internazionale che si svolge il 17 e il 18 maggio, dedicato alla consapevolezza di quanto l’innovazione di processi, prodotti e comportamenti sia indispensabile per ottenere la sostenibilità. A presentarlo la Sottosegretaria Barbara Florida.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/il-pia…


Il Piano RiGenerazione Scuola all’Innovation for Sustainability Summit - Il Piano RiGenerazione Scuola all’Innovation for Sustainability… - Mi - Ministero dell'istruzione

t.me/Miur_Social/3332



«un sito scritto da zero, a mano e solo in HTML, senza Javascript, né WebAssembly, né cookie, né strumenti analitici (proprietari o liberi che siano), né canvas, né fingerprinter, né elementi traccianti di alcun tipo. Niente di niente. Solo del semplicissimo e innocuo HTML. Tutto senza l'ausilio di un CMS o di autocompilatori.» Ma per visitarlo dovete usare #TOR project, il sistema di anonimizzazione che tutti dovrebbero conoscere...



Ho creato un nuovo sito internet che tratterà principalmente temi come l'anonimato, la privacy, la sicurezza, il software libero, la decentralizzazione e molto altro.
Si chiama "il covo di Thushi".
È un sito scritto da zero, a mano e solo in HTML, senza Javascript, né WebAssembly, né cookie, né strumenti analitici (proprietari o liberi che siano), né canvas, né fingerprinter, né elementi traccianti di alcun tipo. Niente di niente. Solo del semplicissimo e innocuo HTML. Tutto senza l'ausilio di un CMS o di autocompilatori.
Ogni singola riga del codice di questo sito è stata concepita nella mia mente e partorita dalle mie dita, e posso affermare quindi con assoluta certezza che c'è niente che possa ledere anche solo minimamente la pricacy degli utenti, perchè conosco come le mie tasche ogni minima virgola del codice di questo sito. Potete ispezionare il codice anche voi stessi guardando i sorgenti delle pagine, così come potete modificarlo, riutilizzarlo, ridistribuirlo ecc. perchè è tutto sotto licenza Creative Commons.
Il sito è in hidden service, raggiungibile quindi solo via TOR, così non posso vedere il vostro IP reale, nemmeno se volessi. È tutto privacy by design.
C'è un po' di tutto: raccolte di video a tema privacy/FOSS/ecc., raccolte di link utili, un blog, e molto altro!
Questo è il link:

http://m4vojazxsxvaxfoeklmq6na546fd5hjyo3zrgeq45cixdfm6kodkhdid.onion

Have fun! :D

#anonimato #privacy #decentralizzazione #SoftwareLibero #FOSS #OpenSource #FreeSoftware #simple-web #FuckJavaScript #FanculoJavascript #CopyLeft #TOR #onion #HiddenService #crittografia #blog #web #WebDevelopment #HTML #SelfHosting #sito #alternative #NothingToHide #degoogling #degooglizzazione #cineteca #ThushiVideo #LinkUtili #IlCovoDiThushi #libertà #freedom

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La guerra ucraina ha svelato le debolezze di Russia e USA. Ecco tutte le debolezze di questi giganti … assai fragili, condannati ad uno scontro costante


Alcuni politici occidentali hanno approfittato del conflitto militare in Ucraina per reprimere le libertà civili in patria


La firma da parte inglese di due accordi di mutua assistenza con Svezia e Finlandia rappresenta uno ‘scatto in avanti’ importante



Presentazione libro “L’eutanasia della democrazia” – 27 maggio 2022, Sant’Angelo Lomellina (PV)

La FLE vi invita alla presentazione del libro del suo Presidente Intervengono: Davide Giacalone, Matteo Grossi Modera Bruno Romani – SARA’ PRESENTE L’AUTORE



Domani sarà un giorno importante per tutto il #fediverso italiano...

Rimanete in ascolto... 😁


Domani ci sarà un annuncio importante!


Cara comunità di Lemmy, domani ci sarà una importante e bella novità! Siete pronti?!

Rimanete sintonizzati 😁

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Informa Pirata

@Thushi ma figurati! Una istanza lemmy? Non ci crederei neanche se la vedessi! 😉

@Poliverso notizie dal fediverso @skariko




Punk Latino in formato EP : Bolgia, Alvilda, Prison Affair


Punk è termine inglese, si sa, e ne indica i natali per forza di cose (o, per lo meno, dove il fenomeno ha ricevuto una prima definizione) ma alla fine della fiera, oggi come oggi, si può dire, spero senza timore di smentite, che sia diventato di uso comune ad ogni angolo del globo.

iyezine.com/bolgia-alvilda-pri…



noybeu: “RT @edri…”


RT @edri
🐌The Irish DPC is taking 4 years to draft a decision enforcing basic #GDPR rights. @edri member @noybeu brings to attention the extensive delays in cases against #BigTech in Ireland, which end up being paid from taxpayers’ money. Read more in #EDRigram: edri.org/our-work/irish-dpc-bu…


mastodon.social/@noybeu/108311…



Immagine/foto

#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione.

🔸 Laboratori, musica, sport, inclusione: da giugno a settembre torna il Piano #LaScuoladEstate

🔸 Fiera Didacta Italia, al via dal 20 maggio la quinta edizione

🔸 Il Ministero alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, dal 19 al 23 maggio

🔸 Nuove scuole, il Ministro Patrizio Bianchi ha incontrato i Sindaci e i Presidenti delle Province delle aree finanziate dal #PNRR

🔸 Assegnazione delle sedi delle finali nazionali dei Campionati Studenteschi

🔸 Concorso ordinario per il reclutamento del personale docente, il quarto calendario delle prove scritte

🔸 “La Scuola in Tivù”, come rivedere le lezioni su Rai Scuola

Per conoscere notizie e approfondimenti di questa settimana dal mondo della scuola ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/newsle…

Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.gov.it/web/guest/iscrizio…



Rischio Cyber. M. Mesenzani (CyberHub): “Storytelling e psicologia sociale per puntare sui dati e sull’uomo”


Spesso, in ambito di sicurezza, si ritiene di poter sostituire l’intervento umano con l’uso di sofisticati tool di software, in altri casi si riscontrano atteggiamenti all’opposto, di netta opposizione e di esclusivo affidamento all’intervento umano. Ma l

Spesso, in ambito di sicurezza, si ritiene di poter sostituire l’intervento umano con l’uso di sofisticati tool di software, in altri casi si riscontrano atteggiamenti all’opposto, di netta opposizione e di esclusivo affidamento all’intervento umano. Ma la tempesta perfetta si ha quando le due cose si uniscono a metà strada; quando i tool di software possono ad esempio essere usati per individuare dei punti deboli dell’intervento umano. Applicare tale soluzione in ambito di sicurezza cyber può rappresentare una marcia in più, proprio perché il settore può far ricorso agli strumenti tecnologicamente più sofisticati, aggredendo il punto di debolezza, l’anello debole della catena: quello del comportamento umano. E questa soluzione la si può applicare in ambito di analisi e valutazione dei dati, di profilazione, di valutazione dei comportamenti, di processi atti a migliorare i percorsi decisionali, usando metodologie prese a prestito dalla psicologia sociale. Per far ciò occorrono competenze e metodiche multidisciplinari, flessibili e innovative. Oggi la soluzione c’è. Ne abbiamo parlato con Maurizio Mesenzani, amministratore di BDS, la società che offre questi servizi.

Key4biz. Nonostante l’attenzione data dai media e le evoluzioni tecnologiche, i rischi cyber e le violazioni continuano ad aumentare. Perché secondo voi?

Maurizio Mesenzani. A parte gli interventi sulle infrastrutture e sulla strumentazione, secondo noi occorre intervenire di più sui comportamenti delle persone, sulla loro consapevolezza e sulla loro percezione dei rischi cyber. Non dimentichiamoci che ora lavoriamo molto di più in smart working. Per la cybersecurity questa condizione di lavoro da remoto aumenta i rischi e cambia completamente lo scenario, perché diventa più difficile intervenire sui device, controllare le reti e i singoli punti di accesso…

Key4biz. Cosa vuol dire, che non sono sufficienti risposte uniche per tutti e occorre personalizzare le circostanze?

Maurizio Mesenzani. Le persone hanno un diverso livello di stress e di attenzione, possono commettere errori di diversa natura e non hanno sempre a disposizione quelle forme di “peripheral learning” che compensano alcune carenze organizzative e che sono tipici del contesto di lavoro in ufficio in presenza (es. chiedo al collega esperto, chiedo al collega “IT”).

Key4biz. E allora cosa fare, occorre più formazione?

Maurizio Mesenzani. Questo è certamente vero, ma non si tratta soltanto di fare “aule” di formazione o di renderle obbligatorie, si tratta semmai di coinvolgere le persone e incidere sui loro comportamenti. Molte violazioni dipendono da errori, da leggerezze delle persone, da comportamenti inopportuni, dal fatto che non hanno letto o visto regolamenti, disposizioni, linee guida. Molte leggerezze dipendono da cose che non sono conosciute, da argomenti che non si sono studiati, ecc. Ma noi, come tutte le persone, leggiamo e guardiamo ciò che ci interessa leggere o guardare, ciò che ci serve, ciò che ci piace. E questo può non essere sufficiente…

Key4biz. Come si fa a render più consapevoli le persone sul tema della Cybersecurity?

Maurizio Mesenzani. Sul tema dell’engagement delle persone lavoriamo da diversi anni e le assicuro che, in primo luogo, per far assumere piena consapevolezza bisogna ascoltare, capire cosa interessa davvero alle persone, capire qual è il loro sistema valoriale. E poi bisogna interagire dentro modelli partecipativi, attivi, che consentano di fare materialmente delle cose. Il tempo della comunicazione top-down è superato e questo vale per tutti i canali: per la TV, per la stampa, per i media.

Key4biz. E allora cosa fare?

Maurizio Mesenzani. Oggi le persone vogliono scegliere, parlare, interagire. In tutti i campi, nessuno escluso, non accettiamo più di essere destinatari passivi, ma vogliamo essere soggetti attivi e ciò solitamente avviene con due modalità: con lo storytelling e con la gamification. Perché? Perché fin da piccoli le fiabe e i giochi sono gli ambiti privilegiati dell’apprendimento e della trasmissione dei valori.

Key4biz. Cosa c’entra lo storytelling con la Cybersecurity?

Maurizio Mesenzani. Mi spiego meglio. Noi abbiamo sviluppato una piattaforma di conversational storytelling, la Matters (che potete consultare sul nostro sito www.matters.srl) che permette di far interagire le persone con delle storie all’interno delle quali possono dialogare su casi reali, situazione vere e discutere sui loro comportamenti, sul perché fanno o non fanno alcune cose, sul come prendono determinate decisioni, anche giocando, con quiz, punteggi, dinamiche specifiche, concorsi. Spiegare un rischio cyber è molto più facile se si presentano casi veri, se si raccontano aneddoti, se si fanno domande, se si analizzano le risposte e se si capisce qual è la percezione del rischio di chi si ha di fronte. Tutto ciò vale per la cybersecurity, ma anche per tutti gli altri temi che richiedono “engagement morale” e che non possono essere regolati da sistemi di controllo e sanzioni. Lo vediamo in tanti campi, dalla prevenzione sanitaria, alla responsabilità sociale, alla sostenibilità, al rispetto delle regole…

Key4biz. E come si fa ad usare questo metodo come metodo universale?

Maurizio Mesenzani. Da un lato occorre “profilare” le persone in base ai loro interessi e in base alle loro propensioni, dall’altro occorre trasferire messaggi in modo preciso e capace di generare un engagement. La nostra piattaforma Matters permette di trasferire contenuti multimediali, foto, link, paper, all’interno di storie nelle quali l’utente non subisce un corso frontale, ma dialoga all’interno della web app come se stesse chattando via Whatsapp o Telegram. E questo permette alle aziende di trasferire i messaggi chiave e di capire i vissuti e le opinioni/sensazioni della loro popolazione, identificando quindi le aree o i processi nei quali si evidenziano i maggiori rischi cyber.

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Privacy Daily 16 maggio 2022


Diritti per rider e autisti: ecco il piano del Parlamento europeo A dicembre, la Commissione europea ha presentato una proposta legislativa per regolamentare il mercato…

Diritti per rider e autisti: ecco il piano del Parlamento europeo

A dicembre, la Commissione europea ha presentato una proposta legislativa per regolamentare il mercato del lavoro delle piattaforme, formato dai lavoratori che dipendono dalle varie app come gli autisti di Uber e i riders di Deliveroo. Il fenomeno di questo tipo di economia è esploso recentemente, arrivando a coinvolgere 28 milioni di lavoratori in Europa, una cifra destinata a salire a 43 milioni entro il 2025 secondo le stime della Commissione europea.

Rights for riders and drivers: the plan of the European Parliament

In December, the European Commission presented a legislative proposal to regulate the platform labor market, made up of workers who depend on various apps such as Uber drivers and Deliveroo riders. The phenomenon of this type of economy has exploded recently, reaching 28 million workers in Europe, a figure destined to rise to 43 million by 2025 according to estimates by the European Commission.
Rider
italian.tech/2022/05/10/news/d…


USA: il prrogetto di legge per proteggere le informazioni personali dei giudici bloccato di nuovi in Senato

Il Daniel Anderl Judicial Security and Privacy Act, un disegno di legge presentato dal senatore statunitense Bob Menendez, D-N.J., è stato nuovamente bloccato dal collega senatore Rand Paul, R-Ky., rapporti del New Jersey Globe. La proposta di legge limiterebbe la condivisione delle informazioni personali dei giudici federali degli Stati Uniti. Il disegno di legge prende il nome dal figlio del giudice del tribunale distrettuale degli Stati Uniti Esther Salas, assassinato nella casa della sua famiglia da un “estremista antifemminista” il cui caso è stato assegnato a Salas nel 2020. Paul ha detto che voleva che il disegno di legge fosse esteso ai membri del Congresso.

Bill to protect judges’ personal information blocked in US Senate

The Daniel Anderl Judicial Security and Privacy Act, a bill brought by U.S. Sen. Bob Menendez, D-N.J., was again blocked by fellow Sen. Rand Paul, R-Ky., New Jersey Globe reports. The proposed legislation would limit sharing of federal judges’ personal information and increase funding for the U.S. Marshals Service. The bill is named after U.S. District Court Judge Esther Salas’ son, who was murdered in his family’s home by an “antifeminist extremist” whose case was assigned to Salas in 2020. Paul said he wanted the bill extended to members of Congress.
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newjerseyglobe.com/congress/me…


Il nuovo presidente del Costa Rica dichiara lo stato di emergenza dopo l’attacco ransomware Conti

Il neo-presidente del Costa Rica – Rodrigo Chaves – ha dichiarato lo stato di emergenza a causa di un devastante attacco ransomware lanciato dal gruppo Conti. Dopo la sua cerimonia di giuramento domenica, Chaves ha tenuto il suo primo consiglio di governo, dove ha annunciato un’emergenza nazionale e l’ha attribuita agli effetti dell’attacco sul ministero delle Finanze, che è stato il più colpito dall’attacco.

Costa Rica’s new president declares state of emergency after Conti ransomware attack

The newly-inaugurated president of Costa Rica – Rodrigo Chaves – declared a state of emergency due to a devastating ransomware attack launched by the Conti group. Following his swearing-in ceremony on Sunday, Chaves held his first government council, where he announced a national emergency and attributed it to the attack’s effects on the Ministry of Finance, which has been hit hardest by the attack.
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è MOSHED-2022-5-9-12-8-14.jpg
therecord.media/costa-ricas-ne…


guidoscorza.it/privacy-daily-1…

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UKRAINA ED OCCIDENTE

C'è uno strabismo storico radicale nel proiettare le scioccherie del chiacchiericcio 'spettacolare' del mainstream su un paradigma alternativo che era condiviso qualche decennio fa, anche ideologicamente (nel senso tecnico del termine), da amplissimi settori della società.
Era il rifiuto, complessivo e internazionalista, dell'approccio colonial-imperialista (compresa l'URSS in Afghanistan nel 1980, per capirci, e che fu l'ultimo atto della commedia).
Dopo Debord, io non so più de che se sta a parla' quando si evoca Orsini.
E' il finale di partita, la coda della lucertola, la tosse della pulce, l'ululato dei cretini e degl'ultimi della fila.
Poi finisce.
E nannamu mu ni curcamu (e ce ne andiamo a letto).
Ca si fici tardu (perché si è fatto tardi).
Appoi viniti vui (E poi venite voi).
Auguri!



La privacy secondo te: la parola a Domenico Quirico


Qual’è il limite tra diritto di cronaca e tutela della privacy? Lo abbiamo chiesto a Domenico Quirico, report de La Stampa, caposervizio esteri, a “La privacy…

Qual’è il limite tra diritto di cronaca e tutela della privacy? Lo abbiamo chiesto a Domenico Quirico, report de La Stampa, caposervizio esteri, a “La privacy secondo te”, la rubrica di #cosedagarante su Italia Tech parlando della guerra in Ucraina.

Guarda l’intervista qui.


guidoscorza.it/la-privacy-seco…



Ho aperto Gnome Text Editor, che è adesso proposto al posto di gedit. È molto pulito e molto GTK4, probabilmente sarà anche molto potente.

Ma non ho potuto fare a meno di notare il non trascurabile tempo d'attesa per l'apertura

Pochi secondi, ma sempre un'infinità rispetto a gedit o a molti altri editor che sono sempre stato abituato a vedere aprire "a schiaffo".

Incuriosito, controllo htop e vedo che, appena aperto e senza nessun file dentro, pesa 80MB abbondanti.

Sono un po' perplesso

in reply to Jun Bird

dici?

Perché come opzioni e funzionalità sembra minimale, e molto gradevole, devo aggiungere.

Ho avuto la stessa sensazione anche con Secrets, un password manager in GTK4 compatibile con il formato keepass. L'ho provato sperando si integrasse con Gnome Web, ma purtroppo - finora? - l'integrazione si ferma allo stile della UI. E anche in questo caso, in alcune circostanze sembra essere immotivatamente lento. Esempio: quando si cerca una chiave con la ricerca libera. Non lunghi tempi d'attesa, ma quell'esitazione che ti fa pensare "ma che succede, s'è bloccato?"

in reply to J. Alfred Prufrock

in realtà stavo mezzo citando il meme dell'utente linux che chiama tutto "bloat", però un po' sì credo. Una roba del genere non dipende necessariamente dalla quantità di feature, quanto dal fatto che il codice non sia particolarmente ottimizzato, magari perché fa un uso eccessivo di moduli di terzi. È un po' il dramma del software moderno, immagino.
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friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
J. Alfred Prufrock

Ahahah,
sì conosco bene questa fama

Ma se da un lato Gnome detiene sempre il record di uso di ram, d'altra parte ho notato che non è (più?) sempre valida l'equazione "più pesante=più lento".
Nel mio pc ho provato DE che ti facevano dire "wow" perché stavano sui 300mb scarsi, ma usandoli mi sembravano meno reattivi di Gnome col suo giga abbondante al login (vanilla, zero estensioni, scende al massimo a 800mb se si evita evolution-data-server).

In questo caso a farmi restare interdetto non sono tanto gli 80 mb per un editor di testo che, almeno apparentemente, si presenta come minimale; ma il fatto che sembri effettivamente lento a partire su un i7 di qualche anno fa con 16 gb di ram e ssd.

Magari si comporta meglio di gedit su file molto grandi? Da vedere.



L'Eurovision Song Contest sta alla musica come il capitale alla libertà del lavoro.

emiliomillepiani reshared this.



[Letture] Histoire du logiciel entre collaboration et confiscation des libertés


Articolo molto lungo e molto interessante sulla nascita e lo sviluppo del software tra collaborazione e appropriazione privatistica: ploum.net/lhistoire-du-logicie…
È scritto da Lionel Dricot, alias Ploum, linuxiano, sviluppatore ed esperto di usabilità del software. L'articolo è distribuito con licenza CC-By BE
Qui sotto, la traduzione italiana dell'incipit.
Buona lettura 😀
@nilocram @Informa Pirata

La storia del software: tra collaborazione e confisca della libertà
Il concetto stesso di software non è per niente evidente. Come ha ricordato Marion Créhange, la prima dottoranda francese in informatica, il modo per influenzare il comportamento dei primi computer era quello di cambiare il cablaggio. Un programma era letteralmente uno schema elettrico che richiedeva di mettere le mani sui fili.
Gradualmente, i primi informatici hanno migliorato la tecnologia. Hanno creato computer "programmabili" che potevano essere modificati se dotati di programmi in formato binario, di solito fori su schede di cartone da inserire in un ordine specifico. Naturalmente, per programmare la macchina bisognava capire esattamente come funzionava il processore.
I processori sono stati poi migliorati per comprendere istruzioni semplici, chiamate "assembler". Gli informatici potevano pensare con questo linguaggio che dava istruzioni dirette al processore. Tuttavia, hanno utilizzato altri formalismi che hanno chiamato "linguaggio di programmazione". I programmi venivano scritti su carta in questo linguaggio e poi tradotti in assembler utilizzando delle tabelle.
È nata l'idea di progettare un programma che effettuasse questa traduzione. Il primo di questi programmi si chiamava "Formula Translator", abbreviato in "FORTRAN". I traduttori di formule furono presto ribattezzati "compilatori". Con un compilatore, non era più necessario capire cosa stesse facendo il processore. Diventava possibile creare un programma in un linguaggio cosiddetto "di alto livello" e darlo alla macchina.
Tuttavia, va sottolineato che all'epoca ogni computer era dotato di un proprio sistema software estremamente complesso e speciale. L'esecuzione di un programma richiede la conoscenza del computer in questione. L'esecuzione dello stesso programma su più computer diversi non viene nemmeno presa in considerazione.

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Nuovo appuntamento con #LIBRARY


Con il Professor Maurizio Mensi e il Professor Pietro Falletta, abbiamo fatto una bella chiacchierata sul loro ultimo libro “Il diritto del web”, giunto alla…


Con il Professor Maurizio Mensi e il Professor Pietro Falletta, abbiamo fatto una bella chiacchierata sul loro ultimo libro “Il diritto del web”, giunto alla terza edizione.

Guarda l’intervista:

youtube.com/embed/ICSGfY3-FBE?…


guidoscorza.it/nuovo-appuntame…



Crime DotCom di Geoff White


Il libro scritto da Geoff White è forse l’unico libro letto dal sottoscritto che riesce a coinvolgere nella lettura sia persone già sul pezzo e neofiti dell’ hacking.

iyezine.com/crime-dotcom-di-ge…



Negli ultimi 2 anni siamo passati da... Andrà tutto Bene...alle minacce di Guerra Nucleare...non male questa Prospettiva!!😱


Mai, prima d'ora, m'era capitato di ignorare un profilo del fediverso.

Tempo fa commentai un toot di un utente con un punto di vista diverso dal suo, e mi aggredì. Gratuitamente, credo, attribuendomi parole o insinuazioni che non avevo neanche pensato o implicato. Messaggio ricevuto: non ho più commentato un suo contenuto, ma continuo a leggere quello che scrive, perché fornisce spunti interessanti.

Stavolta no. Niente da segnalare, nessuna aggressione. Ma una distanza tale sul modo di vedere le cose e di interagire che mi ha portato alla resa.

Ne sono un po' rattristato



«gli utenti Mastodon sono gli stessi iscritti in altri social ma,cambiando la formula, cambiano gli scambi di opinione»

L'esperienza di @Aldo su #mastodon è qualcosa che piu o meno abbiamo vissuto tutti e che ogni volta ci ha sorpreso!

informapirata ⁂ reshared this.

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

esatto , esatto la differenza che se noi queste persone le mettiamo dentro a istanze più piccole tenendo fuori tutte le persone invasate , il risultato diventa qualcosa di spettacolare . Abbiamo pensato per anni che la bellezza del social era l’enorme piazza , adesso ci rendiamo conto che l’enorme piazza funziona se sei un Ronaldo ma io pinco pallino qualsiasi urlo magari cose interessanti ma non mi caga nessuno .


THE QUEEN IS DEAD 49 – LIMOUSINE BEACH \ GENGIS KHAN


Limousine Beach \ Gengis Khan : Cosa direste se vi proponessero un gruppo musicale che riuscisse a fondere Thin Lizzy, Kiss, Van Halen e il glam rock anni settanta ?

iyezine.com/the-queen-is-dead-…



Ma esattamente: come si usa Friendica? 😅
Mi sembra stia come alternativa a Facebook allo stesso modo in cui Mastodon sta come alternativa a Twitter; ma che ne so io come si usa Facebook? 😂

Nel senso, se uso già Mastodon da 1 anno e mi piace, Friendica potrebbe avere qualche valore aggiunto? Magari ha senso usarlo per scrivere post troppo lunghi per Mastodon, ma troppo corti o troppo poco strutturati per un più convenzionale post di blog?

Vedo che ha roba carina però, come:
- i temi utente che appaiono anche sul proprio profilo (che dal mio lato su Mastodon posso avere con mod del CSS, e dal lato degli altri comunque non lo vedrei io)
- le cerchie (che mai potrò usare, se già è stato difficile far venire una piccola parte delle persone che conosco su Mastodon, figuriamoci Friendica)
- il poter seguire feed RSS, mi pare di capire (che su Mastodon si può fare con diversi bot)
- gli eventi

Illuminatemi per favore 😆

Unknown parent

@versodiverso :fedora: :kde: @Andrea a me fedilab funziona decisaente bene, anche se mi trovo molto meglio da browser, sia su PC che su smartphone. Tusky invece non l'ho mai provato


Straw Man Army - SOS


i figli degli Zoundz, dei Subhumans, degli Omega Tribe e dei nostri I Refuse It, stavano mettendo le basi per un nuovo, insperato, ritorno.

iyezine.com/straw-man-army-sos



AGGIORNAMENTO COVID 19 DEL 6 MAGGIOLa Asl Roma 5 ha comunicato che da sabato 30 aprile a venerdì 6 maggio  ci sono stati 422 nuovi casi positivi al Covid 19 a Guidonia Montecelio.


Perché il Web3 ci fa litigare guerredirete.it/perche-il-web3…
in reply to J. Alfred Prufrock

Per un periodo sono rimasto molto affascinato dalle blockchain. La trustlessness, la decentralizzazione, eccetera, sono prospettive accattivanti. Ma man mano che approfondivo, perdevo interesse per la tecnologia. Si tratta di una soluzione con tanti problemi, e cercare di risolverli pare inevitabilmente andare a vanificare le idee iniziali. Inoltre, non sono riuscito a trovarne applicazioni che non fossero sofisticate supercazzole per la speculazione finanziaria.
in reply to Jun Bird

Credo ancora in un web decentralizzato, magari anche p2p dove possibile, ma non sono sicuro che le blockchain giocheranno un grosso ruolo. Non ritengo neanche che siano completamente inutili. Per me che sono privilegiato, Bitcoin è sinceramente inutile, se non magari proprio al fine di specularci finanziariamente, ma per qualcuno proveniente da qualche regime oppressivo magari non è così. Quello che dubito è che le cryptovalute riusciranno a diventare mainstream.
in reply to Jun Bird

in altre occasioni avrei motivato o commentato il link nel condividerlo. Ma su questo argomento ho davvero letto tante discussioni che finivano velocemente per tendere al flame. Così ho trovato l'articolo ben titolato, e ho preferito non aggiungere altro. Un buon articolo, o perlomeno: mi ha dato una panoramica e informazioni che non avevo. Tutto il substack Guerre Di Rete è interessante, per quanto ho letto finora.

Credo che questi argomenti non possano che intrigare chiunque sia appassionato di informatica, su un piano concettuale.

La parola Blockchain oggi mi sembra quasi un marchio per dire che qualcosa è al passo coi tempi, sono sicuro che qualsiasi negoziante oggi esporrebbe merci "con blockchain!". Ho già visto tortelloni in busta con qr code che porta a una presentazione online del prodotto e sotto scritto BLOCKCHAIN!

Con questo voglio dire che anche la più promettente delle intuizioni dovrebbe avere valore per i problemi che risolve, e non diventare una specie di "brand".

Sulle criptovalute: quando sono il main sponsor della F1, forse significa che mainstream lo sono già, ma nello stesso senso di "blockchain" di prima. Spero davvero che possano aiutare qualcuno nei regimi oppressivi, ma devo fare uno sforzo di fantasia nell'immaginare qualcuno mandare denaro alla famiglia in difficoltà in criptovaluta. Risolverà problemi?

in reply to Jun Bird

anch'io mi auguro una maggiore decentralizzazione e un "ritorno" al p2p. Il mio scenario ideale vedrebbe l'aumento di applicazioni che rendano meno complesso avvantaggiarsene. Programmi che basti aprire e usare, senza essere o improvvisarsi sistemisti.

Non facile ai livelli del "tutto e subito, tutto magico, tutto senza sapere come e perché" che ha portato allo scenario ipercentralizzato in cui ci si affida alle volpi che ti invitano a rilassarti che a te ci penseranno loro.

Quindi una giusta via di mezzo.

Da questo punto di vista, ad esempio, trovo Syncthing un piccolo capolavoro.

in reply to J. Alfred Prufrock

Sì, l'isteria attuale per le blockchain ricorda molto quella di 25 anni fa per il .com. Non che internet fosse uno scam (anche se molta gente pare lo pensasse, ho in mente un paio di episodi de I Simpson e di Futurama sul tema che sono invecchiati molto male), ma nessuno sapeva ancora che farci veramente, e contemporaneamente c'era tanto hype a riguardo perché era una tecnologia completamente nuova. Il risultato è che si facevano quindi investimenti basati sul suo presunto potenziale.1/n
in reply to Jun Bird

Ora succede qualcosa di simile con le blockchain. Citando l'articolo, "Compra oggi il mio token per assicurarti la quota di un domani migliore". In cosa consisterà questo domani con le blockchain non è però chiaro credo a nessuno. Proprio perché è una tecnologia nuova ed eccitante, sembra che si stia provando ad applicarla in qualsiasi settore, anche se magari non ha molto senso. Credo di aver visto rubinetti "powered by blockchain technology". 2/n
in reply to Jun Bird

L'esempio che citi tu è invece il tracciamento della filiera produttiva, l'applicazione della tecnologia più popolare in ambito commerciale: scannerizzi il QR Code per verificare sulla blockchain che queste uova provengono da una determinata gallina o boh qualcosa del genere. Sarà che magari non so nulla di 'ste robe, ma io non ho tanto capito come la blockchain, che non previene in alcun modo che la gente ci vada semplicemente a pubblicare delle frottole, sia utile in questo ambito. 3/n
in reply to Jun Bird

Ho anche fatto molto ricerche a riguardo, ma non ho trovato spiegazioni che non fossero delle supercazzole. Sottolineo che non sono un esperto di tracciamenti di filiere, quindi sinceramente credo di potermi sbagliare. Al di là di questo, però, c'è la questione che quando scannerizzi quei QR Code vieni tipicamente portato sul sito dell'azienda che riporta info prese dalla blockchain. Ciò vanifica tutto: mi devo fidare che il sito non mi stia mentendo su quanto la blockchain sostiene. 4/n
in reply to Jun Bird

A questo punto quelle informazioni potrebbero essere riportare semplicemente sul server del sito. L'ideale sarebbe che io vada a verificare direttamente sulla blockchain quanto è riportato, ma questo vuol dire mettere su un proprio nodo, che ha anche un costo significativo in termini di spazio di archiviazione. Una blockchain è essenzialmente un grosso file mantenuto da un network di computer, ognuno di questi ne conserva una copia, che aggiorna seguendo il protocollo della rete. 5/n
in reply to Jun Bird

Questo file continua a crescere. Ethereum richiede spazio attorno a 1 TB. Avere un proprio nodo nella blockchain è l'unico modo per usare la tecnologia in modo da non renderla vana, ma fare ciò è scomodo. Infatti, quasi nessuno sta usando questo sistema nel modo giusto. Spesso trovi investitori che parlano di come questa roba sia "disruptive", ecc, ma quasi sempre quella stessa gente tiene i propri token sugli exchange da dove li hanno comprati. 6/n
in reply to Jun Bird

Non possiedono davvero i token, hanno solo un credito nei confronti di questo intermediario. Si vanno quindi a fidare di un sistema centralizzato, nonostante questo atteggiamento sia contradittorio rispetto alla tecnologia che tanto osannano.
Perché non portano i propri token "on-chain"? A volte perché non comprendono davvero come funziona questa tecnologia e pensano che quella sia già la blockchain, altre volte perché onestamente neanche loro ci credono granché in sta roba. 7/n
in reply to Jun Bird

In realtà è tutto solo per speculare, l'importante è che gli faccia fare soldi. Qua c'è secondo me la fondamentale differenza tra internet e blockchain: menate finanziarie a parte, internet è sempre stato utile, la gente lo usava per davvero, mentre sta rivoluzionaria blockchain pare non volerla usare nessuno. Le criptovalute saranno pure mainstream nel senso che ora tutti ne parlano e che moltissimi ci investono, ma non lo sono nel senso di vero e genuino utilizzo della tecnologia. 8/n
in reply to Jun Bird

Comunque non conoscevo Syncthing, ho sempre cercato qualcosa del genere. Io nutro molto interesse per GunDB e simili, strumenti che permettono di realizzare applicazioni in cui i dati non vengono salvati su un server centralizzato.
PS: Invidio davvero tanto i tuoi messaggi lunghi, presumo sia una feature di Friendica. n/n
in reply to Jun Bird

La tua catena di repliche la condivido interamente, non ho "stellinato" tutto per non fare un flood di notifiche.

Sì, la lunghezza dei post è una feature di Friendica. Tendo spesso a essere più verboso del necessario!

Provo a darti una stringatissima versione dei miei pro e contro di Friendica rispetto a Mastodon:

+ post lunghi
+ bbcode
+ federa con diaspora, ostatus/gnusocial
+ ripulisce i metadati dalle foto caricate
+ puoi seguire come fossero contatti anche feed rss
+ puoi collegarlo a twitter
+ puoi salvare i post organizzandoli in cartelle, categorizzare i contatti: così puoi avere tante timeline, una per ogni "cartella" di contatti
+ thread ben organizzati in post originale e commenti, tipo FB

- interfaccia più lenta e meno bella
- molti client sulla carta, ma nessuno ne sfrutta le caratteristiche e molti non funzionano affatto
- bbcode (sia pro che contro perché avere un solo stile per il testo rende tutto più ordinato)
- in generale molti limiti di Mastodon sono ben calibrati e scelti di proposito per migliorare l'esperienza generale (come non poter commentare citando)
- non offre un modo semplice per petsonalizzare i content warning e fornire una descrizione alle foto (bbcode)
- non è compatibile con i sondaggi (ma dovrebbe risolversi nelle prossime release)

Sicuramente ho dimenticato tanto, ma sono due software diversi e vale la pena usarli entrambi

in reply to J. Alfred Prufrock

Andiamo completamente OT, ma stica. Sono ancora nuovo a tutta questa roba purtroppo, sto cercando di capirne il pieno potenziale e vorrei sperimentare un po' di più con queste piattaforme. Mi chiedevo, ad esempio, se facessi un profilo su un'istanza di Friendica ci sarebbe modo di "collegarla" a questo mio profilo Mastodon? Non mi sono ancora informato a riguardo. Come avrai notato, anch'io tendo a essere prolisso, quindi Friendica mi tenta, o anche Misskey.
in reply to Jun Bird

ah, bella domanda. Tra Mastodon e Friendica non so, ma un profilo Friendica può essere gestito da altri profili Friendica (esempio: profilo pubblico usato da un'associazione che può essere controllato dai profili dei singoli associati).

In ogni caso la maggior parte delle applicazioni permettono di stare collegati a più di un'istanza, eventualmente combinandone le timeline.

in reply to J. Alfred Prufrock

Fico, devo approfondire appena avrò tempo. Mi piacerebbe anche acquisire una più profonda comprensione di ActiivityPub.
in reply to Jun Bird

sì, la finalità "strombazzata" era la tracciabilità di filiera. Ma in pratica ti portava su una pagina "volantino" del prodotto, e un pulsante "accedi per saperne di più" di un servizio di terze parti che mi sono ben guardato dall'usare pur mosso da genuina curiosità. Ancora un db centralizzato a cui dare in pasto dati sulle mie abitudini alimentari 😁



Il ‘fediverso’ dei nemici di #Twitter?

Una settimana su Mastodon, senza capirci una sega...
«#Mastodon è nato più come un atto di accusa al monopolio aziendalistico delle #BigTech tech, che come un progetto fruibile vero e proprio. Questo però favorisce una riflessione: il fatto che con poco sforzo si possa creare un’alternativa più o meno valida a Twitter non dovrebbe far tremare i polsi a #ElonMusk?» 😂 😂 😂

No, no e proprio no...

Di Alessandro Ferri su #RollingStones

rollingstone.it/politica/una-s…

Unknown parent

@Alberto e Fabio :amiga: comprensibile, ma bisogna sempre assumere la buona fede delle persone 😀
it.wikipedia.org/wiki/Rasoio_d…


argomento del cw

da un po' di tempo cercavo di capire come mai Friendica riuscisse a interpretare correttamente i content warning di Mastodon, ma non mi permettesse di postarne a mia volta.

Oggi mi sono deciso a fare qualche ricerca, da cui è emersa una situazione peculiare.

CW in Mastodon: sono basati sul campo del post "summary", che serve a dare appunto un sommario dei contenuti. In Friendica questo è ottenuto dal tag [abstract] che permette di visualizzare un post diverso a seconda della rete di destinazione, per dare un'anteprima o un sunto del messaggio su reti che supportino un numero più limitato di caratteri, ad esempio.

[abstract=twit]Questo sarà visualizzato per il crosspost su Twitter[/abstract]
[abstract=apub]Questo sarà visualizzato su altre reti AP, e come #CW su Mastodon - Forse anche Pleroma[/abstract]
La parte fuori dai tag invece sarà visualizzata su Friendica

Questo è spiegato nell'issue #3285, Github di Friendica col fatto che su Mastodon i content warning sono stabiliti da chi posta, su friendica sono invece definibili da chi riceve impostando le parole chiave da mettere sotto warning.

Su Friendica si può invece usare il bbcode [spoiler=argomento dello spoiler]contenuto nascosto[/spoiler] per nascondere dei contenuti, ma purtroppo questo tag non viene interpretato da Mastodon (non so da Pleroma), col risultato che il messaggio sarà visualizzato così da chi non usa Friendica:

argomento dello spoiler contenuto nascosto

Quindi, se si vuole usare da Friendica un content warning che funzioni su Mastodon bisognerà usare il formato

[abstract=apub]friendica, mastodon e i content warning[/abstract]
contenuto nascosto

ricordandosi però che gli utenti Friendica vedranno solo
contenuto nascosto

Una riflessione personalissima: ma non sarebbe stato meglio se anche Mastodon avesse associato la sua funzione cw allo spoiler invece che al summary/abstract?

@Poliverso Forum di supporto



Ho letto molti articoli simili a questo. Francamente molti si somigliano tra loro: giornalista si iscrive a Mastodon, qualche giorno per capire "che aria tira", torna su Twitter a fare l'articolo per dire che #Mastodon non è ancora pronto a rimpiazzare #Twitter, come se fosse questa la finalità.

In particolare mi ha colpito il seguente estratto, e chiedo a chi conosce la storia di questa rete: è accurato? Non siamo su una rete che ha un suo progetto alle spalle, ma su un atto di accusa?

In definitiva, Mastodon è nato più come un atto di accusa al monopolio aziendalistico delle big tech, che come un progetto fruibile vero e proprio.

Concludo il mio commento specificando che non odio Twitter e lo uso pure, per alcune esigenze. Ma accedo tramite #Friendica, in modo da non essere inseguito da suggerimenti e trend.


Una settimana su Mastodon, il ‘fediverso’ dei nemici di Twitter

#ElonMusk
#Mastodon

rollingstone.it/politica/una-s…

Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Perugia Sostenibile
Sicuramente lo scivolone più facile è quello di ambire al ruolo di influencer a scapito della cura dei rapporti diretti. Tutti e due gratificanti; uno tipico di Twitter o Instagram e l'altro che attiene al Fediverso. Almeno così vivo i due ambiti. Per le competenze digitali si apre una voragine fatta di sottovalutazione degli effetti collaterali e incompetenza dei soggetti preposti a "educare" (genitori e istituzioni)
Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Perugia Sostenibile
Sicuramente estrarre incipit linkando a notizie/approfondimenti rappresenta il duplice rischio di sentirsi un gradino sopra gli altri e/o non avere adeguati permessi. A questo proposito è mortificante prendere atto che solo una minima % dei siti web "socialmente impegnati" autorizza la condivisione con licenze CC mentre sono in bella mostra tutti i condividi secondo il vangelo di GAFAM.


Auguri mamma, nonostante tutto. Nonostante il tuo modo di volermi bene, che ho capito solo a 35 anni. Nonostante la tua freddezza, che oggi so essere solo una facciata dietro cui si nasconde il tuo amore. Nonostante tu non abbia condiviso le mie scelte di vita, ma non mi hai mai ostacolata. Nonostante una figlia troppo lontana dai tuoi desideri, troppo testarda, indipendente, incontrollabile, ma che a modo tuo hai sempre amato e protetto, anche se lei non lo voleva.
Ti voglio bene, nonostante tutto.