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I Dati Della Maxar Technologies Compromessi: L’Hacking Satellitare Fa Rumore


Il produttore americano di satelliti Maxar Technologies ha confermato una fuga di dati che ha interessato i dati personali dei dipendenti. La società ha segnalato l’hacking alle agenzie governative statunitensi.

Maxar gestisce una delle più grandi costellazioni di satelliti commerciali ed è un produttore di veicoli spaziali. Maxar è da tempo un fornitore chiave di immagini satellitari per il governo degli Stati Uniti, che utilizza i dati per l’intelligence, la pianificazione operativa e la gestione dei disastri.

Il 4 ottobre un aggressore proveniente da un indirizzo IP registrato a Hong Kong è penetrato nella rete Maxar ed è riuscito ad accedere ai file con i dati personali dei dipendenti. Non è ancora stata stabilita la posizione esatta dell’hacker, poiché il server utilizzato potrebbe nascondere la reale ubicazione.

L’azienda ha scoperto la violazione l’11 ottobre e ha adottato misure rapide per impedire ulteriori accessi non autorizzati. La società ha chiarito che nessuna informazione sui conti bancari è stata divulgata a seguito dell’incidente. Tuttavia, agli attuali dipendenti interessati dalla violazione viene offerta la protezione dell’identità e il monitoraggio del credito, mentre gli ex dipendenti hanno tempo fino a metà febbraio 2025 per iscriversi ai servizi di protezione dal furto di identità.
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Il sito web ufficiale della società afferma che Maxar impiega 2.600 persone, più della metà delle quali hanno accesso a informazioni riservate necessarie per svolgere compiti nell’interesse della sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Che sia correlato o meno, a luglio uno degli aggressori ha affermato di aver raccolto la base di utenti di GeoHIVE, una piattaforma di intelligence geospaziale di Maxar Technologies.

Non è ancora stato chiarito quanti dipendenti siano stati interessati e se siano stati interessati dati riservati. Maxar ha completato la vendita della società alla società di investimento Advent International per 6,4 miliardi di dollari lo scorso anno, ma non ci sono stati commenti immediati da parte dei rappresentanti.

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Il Giallo dell’attacco ad INPS Servizi SpA. È stato Lynx? Li abbiamo sentiti


Il 18 Novembre 2024 è stato protagonista di un presunto attacco malware INPS Servizi S.P.A, azienda di house providing partecipata da INPS. L’attacco è stato poi confermato il 22 Novembre dal sito ufficiale di INPS tramite un breve comunicato ma ancor prima da QuAS il 19 Novembre.

Nonostante non ci siano fonti ufficiali a confermarli stanno girando rumors su una possibile responsabilità del gruppo Ransomware Lynx [1][2][3] che non ha però pubblicato nulla a riguardo sul loro Data Leak Site DLS.
25765337Home Page del portale di INPS Servizi alle 8:44 del 23/11/2024
Il gruppo ha delle linee guida specifiche che includono il divieto di impattare istituzioni pubbliche, governative o healthcare. Il team di DarkLab, che ha intervista Lynx recentemente, si è messa in contatto con lo staff di Lynx chiedendo spiegazioni.

Lynx, dopo aver controllato nel loro backend le vittime attualmente dichiarate dai loro attaccanti/affiliati, ci ha detto che non ha attaccato INPS Servizi S.P.A.

Lynx ha tenuto a precisare che non attaccano questo tipo di istituzioni ed aziende ed invita INPS Servizi S.P.A a contattarli in caso i loro sistemi siano davvero stati impattati dal loro ransomware per poter scusarsi e mitigare al problema vista la natura della istituzione in questione.

Siccome non abbiamo dichiarazioni ufficiali chiare su questo attacco informatico, se i rumors fossero veri diamo la nostra collaborazione per aiutare INPS Servizi S.P.A a mettersi in contatto con Lynx.

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Lynx fino ad oggi non ha mai attaccato alcuna organizzazione governativa o critica.

Le linee guida e le motivazioni del gruppo sono pubblicate nel loro DLS e sono sempre stati chiari (anche nella nostra intervista) nel non avere intenzione a creare danni a questo tipo di infrastrutture.

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Drilling Rig Makes Accurate Holes In Seconds


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Drilling holes can be quite time consuming work, particularly if you have to drill a lot of them. Think about all the hassle of grabbing a part, fixturing it in the drill press, lining it up, double checking, and then finally making the hole. That takes some time, and that’s no good if you’ve got lots of parts to drill. There’s an easy way around that, though. Build yourself a rad jig like [izzy swan] did.

The first jig we get to see is simple. It has a wooden platter, which hosts a fixture for a plastic enclosure to slot perfectly into place. Also on the platter is a regular old power drill. The platter also has a crank handle which, when pulled, pivots the platter, runs the power drill, and forces it through the enclosure in the exact right spot. It’s makes drilling a hole in the enclosure a repeatable operation that takes just a couple of seconds. The jig gets it right every time.

The video gets better from there, though. We get to see even niftier jigs that feature multiple drills, all doing their thing in concert with just one pull of a lever. [izzy] then shows us how these jigs are built from the ground up. It’s compelling stuff.

If you’re doing any sort of DIY manufacturing in real numbers, you’ve probably had to drill a lot of holes before. Jig making skills could really help you if that’s the case. Video after the break.

youtube.com/embed/AtskUPaoRio?…


hackaday.com/2024/11/23/drilli…



@RaccoonForFriendica version 0.3.0 has been released!

I summarize the changelogs of 0.3.0 and 0.2.1 (because maybe you missed that patch):

- feat: possibility received text and images from other apps and create post;
- feat: add possibility to change system status/navigation bar theme;
- feat: add support for announcements (Mastodon);
- fix: settings load for anonymous users;
- fix: notification type serialization for filtering and push subscription;
- fix: poll footer layout;
- fix: make user names/handles clickable;
- enhancement: change “Send" button position in post creation;
- enhancement: change open circle/list in circle management screen;
- enhancement: make legacy login less visible;
- chore: add description for non-textual UI elements;
- chore: add new l10ns (ua, fi);
- chore: add more unit tests and coverage report;
- chore: update dependencies.

Hope you are having fun on Friendica (or Mastodon) and as always #livefasteattrash

#friendica #friendicadev #androidapp #androiddev #fediverseapp #kotlin #multiplatform #kmp #compose #opensource #foss #procyonproject

Unknown parent

@dado vai pure su GitHub così sono visibili a tutti quelli che seguono il progetto ed è facile vedere quando le inizio/finisco.
@dado

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Scoperto GoblinRAT: Un APT invisibile che da anni spia il settore pubblico Russo


Gli specialisti Solar 4RAYS del Solar Group hanno scoperto un malware GoblinRAT unico nelle reti di diversi dipartimenti e società IT russi che servono il settore pubblico. Con l’aiuto di GoblinRAT gli aggressori sono riusciti ad ottenere il controllo completo sull’infrastruttura delle vittime. Le prime tracce dell’infezione risalgono al 2020 e gli esperti scrivono che si tratta di uno degli attacchi più sofisticati e invisibili mai riscontrati fino ad oggi.

GoblinRAT è stato individuato per la prima volta nel 2023 mentre si indagava su un incidente presso una società IT anonima che fornisce servizi principalmente ad agenzie governative. Gli specialisti dell’organizzazione hanno notato che i registri di sistema erano stati cancellati su uno dei server e hanno anche scoperto un dump degli hash degli utenti da un controller di dominio. Il dump è stato eseguito utilizzando l’utilità impacket-secretsdump in esecuzione sull’host Linux del dominio.

Questi eventi sospetti hanno spinto i dipendenti ad avviare un’indagine e a coinvolgere gli specialisti di sicurezza. Gli esperti affermano che solo dopo lunghe ricerche sono riusciti a scoprire un codice dannoso mascherato da processo applicativo legittimo. Il fatto è che la maggior parte delle funzionalità di GoblinRAT risolve un unico problema: nascondere la presenza del malware nel sistema.

I parametri del processo dannoso non si distinguevano in alcun modo e il file che lo avviava differiva da quello legittimo solo per una lettera nel nome. Tali dettagli possono essere notati solo analizzando manualmente migliaia di megabyte di dati. I ricercatori ritengono che gli aggressori sperassero che nessuno svolgesse un lavoro così scrupoloso e che passassero inosservati.

Ulteriori analisi hanno dimostrato che GoblinRAT non dispone di funzioni di persistenza automatica nel sistema: ogni volta gli aggressori hanno prima studiato attentamente le caratteristiche dell’infrastruttura presa di mira (software utilizzato, ecc.) e solo successivamente hanno introdotto il malware sotto mentite spoglie. Ciò indica chiaramente la natura mirata dell’attacco.

I ricercatori elencano le seguenti caratteristiche di GoblinRAT che ne rendono difficile il rilevamento:

  • il malware si autodistrugge dopo un certo tempo se l’operatore non si connette ad esso e non fornisce un codice apposito;
  • Quando si cancella, il malware sovrascrive più volte il contenuto dei suoi file sul disco rigido con caratteri casuali in modo da complicare il più possibile l’eventuale indagine;
  • GoblinRAT si maschera da processo già esistente sulla macchina infetta, cambiando nome e argomenti della riga di comando (in alcuni casi veniva eseguito all’interno di un’applicazione legittima);
  • gli aggressori utilizzano la tecnica Port knocking nella versione server di GoblinRAT, che consente loro di spiare anche in segmenti dell’infrastruttura con accesso a Internet strettamente limitato;
  • i dati trasmessi all’interno della connessione con il server di controllo malware sono crittografati;
  • Per aggirare le restrizioni del firewall, vengono utilizzati i tunnel di rete.

Va inoltre osservato che gli aggressori hanno utilizzato siti legittimi compromessi (ad esempio il sito di un rivenditore online) come server di controllo, consentendo loro di mascherare il traffico dannoso.

Alla fine GoblinRAT è stato scoperto in quattro organizzazioni senza nome e in ciascuna di esse gli aggressori sono riusciti ad ottenere il controllo completo sull’infrastruttura presa di mira: avevano accesso remoto con diritti amministrativi a tutti i segmenti della rete. Tuttavia non è stato possibile determinare la fonte dei contagi.

Gli esperti hanno trovato prove secondo cui in almeno una delle infrastrutture attaccate gli aggressori hanno avuto tale accesso per tre anni, mentre l’attacco “più breve” degli operatori GoblinRAT è durato circa sei mesi.

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Transforming Drone Drives and Flies


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Vehicles that change their shape and form to adapt to their operating environment have long captured the imagination of tech enthusiasts, and building one remains a perennial project dream for many makers. Now, [Michael Rechtin] has made the dream a bit more accessible with a 3D printed quadcopter that seamlessly transforms into a tracked ground vehicle.

The design tackles a critical engineering challenge: most multi-mode vehicles struggle with the vastly different rotational speeds required for flying and driving. [Michael]’s solution involves using printed prop guards as wheels, paired with lightweight tracks. An extra pair of low-speed brushless motors are mounted between each wheel pair, driving the system via sprockets that engage directly with the same teeth that drive the tracks.

The transition magic happens through a four-bar linkage mounted in a parallelogram configuration, with a linear actuator serving as the bottom bar. To change from flying to driving configuration the linear actuator retracts, rotating the wheels/prop guards to a vertical position. A servo then rotates the top bar, lifting the body off the ground. While this approach adds some weight — an inevitable compromise in multi-purpose machines — it makes for a practical solution.

Powering this transformer is a Teensy 4.0 flight controller running dRehmFlight, a hackable flight stabilization package we’ve seen successfully adapted for everything from VTOLs to actively stabilized hydrofoils.

youtube.com/embed/f1GSzysrYtw?…


hackaday.com/2024/11/22/transf…



Il web progressista farebbe meglio a migrare verso Mastodon, non verso Bluesky


Trovate qui sotto la traduzione di un articolo di Louis Derrac, il testo è distribuito con licenza Creative Commons BY-SA

Nota: con web "progressista" sto deliberatamente usando un termine vago (che va oltre la divisione destra/sinistra) per includere la parte del web che non si riconosce nella deriva ultraconservatrice e di estrema destra di parte della tecnologia americana, incarnata da Elon Musk e X, tra gli altri.

Con l'elezione di Trump/Musk(1)Il social network X (ex Twitter) sta vivendo un altro episodio di "esodo" di massa. O, per essere più precisi, i social network concorrenti stanno assistendo a un nuovo episodio di arrivo di massa. Che non è proprio la stessa cosa. E non è esattamente una novità, visto che episodi del genere si verificano regolarmente da quando Elon Musk ha acquistato X.

Mentre un gran numero di utenti cerca un luogo meno tossico per esprimersi, molti lasciano (per alcuni⋅e⋅ in modo permanente) X per motivi morali.(2). E così, il social network che si sta gonfiando in questo momento è Bluesky.

Così la settimana scorsa ho creato un account Bluesky, giusto per vedere. Ho letto diversi articoli su questo social network, alcuni dei quali entusiasti, altri molto più sfumati e altri ancora molto negativi.(3). Oggi ho deciso: il web progressista farebbe bene a migrare direttamente su Mastodon, non su Bluesky. E perché no? Perché, a meno di un miracolo, Bluesky è il prossimo TwitterX.

Bluesky è stato creato da Jack Dorsey, lo stesso uomo che ha creato Twitter. Da allora ha lasciato il progetto, ma le idee sono sempre le stesse, le stesse ideologie (libertaria, tecno-utopica), le stesse persone. Riuscite a vedere l'inizio del problema? Bluesky è finanziato da grandi venture capitalist della Silicon Valley, non da persone che si accontentano di creare una rete sociale decentralizzata per il bene comune. Avevamo il diritto di essere ingenui a metà degli anni 2000, quando il social web ci veniva venduto come un'utopia. Oggi non è più così. Tra gli investitori, i primi sostenitori e i primi dipendenti di Bluesky c'è la galassia delle criptovalute. Quella che ha fatto attivamente campagna elettorale... per Donald Trump(4).

In termini morali, quindi, Bluesky sarà anche un social network molto giovane, ma non è già molto convincente. Ma ormai sappiamo che i progetti ideologici e politici giocano un ruolo decisivo nella tecnologia statunitense. In termini economici, Bluesky è nelle mani della classica big tech della Silicon Valley. Sperare che faccia qualcosa di diverso da quello che hanno fatto tutte le altre Big Tech (massimizzazione dei profitti, chiusura progressiva, economia dell'attenzione, cattura dei dati personali, pubblicità sempre più invasiva, diffusione virale dei contenuti tossici, ecc. Sarebbe addirittura come credere ai miracoli. Bisognerebbe credere che una società capitalista, finanziata da cripto-addetti e da Venture capitalist americani tecno-soluzionisti, si prenda davvero la briga di progettare un'infrastruttura tecnica che sia veramente open-source e interoperabile. Per il bene comune e l'interesse generale. A (molto) lungo termine(5). Yuhuu! Vi ricordate di OpenAI (la società dietro ChatGPT), che in origine era un'organizzazione no-profit il cui scopo era produrre scienza aperta sull'IA?

In breve, i progressisti del web, soprattutto quelli più militanti, non hanno tempo ed energia illimitati. Penso che sarebbe nel loro interesse risparmiare un po' di tempo saltando la fase Bluesky e migrando direttamente a un'istanza Mastodon. O, più in generale, a scoprire il Fediverso.(6). Non è perfetto, ovviamente, e ci sono ancora diversi problemi: i finanziamenti, perché nulla è gratuito, la moderazione, l'ergonomia, ecc... Naturalmente, come ogni nuovo strumento, ci vuole un po' di tempo per abituarsi e per costruire nuovi punti di riferimento. Ma esiste, funziona e fa progressi ogni giorno!

Vi aspettiamo, utenti progressisti del web alla ricerca di nuovi punti di riferimento. Venite ad aiutarci a costruire il social web alternativo di cui abbiamo disperatamente bisogno.
Nota: sto continuando le mie riflessioni in un altro articolo. Et si le problème des réseaux sociaux, c’étaient les phares ?

Note a piè di pagina
1. E quello che scopriamo gradualmente sul modo in cui Musk ha usato X per aiutare Trump a vincere, o sulla crescente influenza della tecnologia di destra negli Stati Uniti.
2. Meglio tardi che mai, personalmente già nel dicembre 2022 ritenevo che Twitter fosse (già) diventato il nuovo Truth Social e che abbandonarlo fosse diventata una scelta morale.
3. Li trovate nella mia raccolta di articoli da segnalare
4. The crypto industry plowed tens of millions into the election. Now, it’s looking for a return on that investment
5. A questo proposito dobbiamo tenere presente l'eccellente concetto di Cory Doctorow sulla "enshittification (merdificazione) " dei servizi digitali. In un suo articolo analizza in dettaglio il caso Bluesky.
6. Più che Mastodon, con molte altre piattaforme sociali che possono comunicare tra loro

#Mastodon
#Bluesky
#fediverso
@informapirata ⁂ :privacypride:



I dati del rapporto povertà della Caritas di Roma evidenziano le conseguenze della guerra ai poveri del governo Meloni. Chi ha cancellato il reddito di cittadinanza porta la responsabilità del forte aumento del numero di nuovi poveri che si rivolgono alle mense e ai servizi della Caritas nella capitale. I dati sugli sfratti per morosità incolpevole ricordano poi che il governo ha cancellato il fondo relativo. Il sindaco Gualtieri e il presidente della Regione Rocca si sono detti favorevoli alla richiesta di blocco degli sfratti e auspichiamo che il governo recepisca la proposta. E’ evidente – come sottolinea il rapporto – che la povertà abitativa è conseguenza delle scelte di governi nazionali e regionali che hanno dimenticato che quello a un tetto è un diritto umano e che non hanno investito per il recupero del patrimonio edilizio pubblico esistente e per la realizzazione di nuove case popolari. Invece di criminalizzare le occupazioni dei movimenti di lotta per la casa con il ddl sicurezza il governo pensi a investire nell’edilizia sociale.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, segretaria della Federazione di Roma del Partito della Rifondazione Comunista



Giovanni Malagodi, un liberale a Milano

@Politica interna, europea e internazionale

2 dicembre 2024, ore 17:30 – Assolombardia, Palazzo Giò Ponti, Via Pantano 9 – Milano Saluti istituzionali Marco Alparone, Vicepresidente Regione Lombardia Filippo Barberis, Capo Gabinetto del Sindaco di Milano Alvise Biffi, Vicepresidente Assolombarda Interverranno Giuseppe Benedetto, Presidente Fondazione Luigi Einaudi



Mostra “Giovanni Malagodi, un liberale a Milano”

@Politica interna, europea e internazionale

La Fondazione Luigi Einaudi è lieta di presentare la mostra documentaria “Giovanni Malagodi, un liberale a Milano”. A cura di Leonardo Musci e Alessandra Cavaterra. Dal 2 al 6 Dicembre 2024, ore 08:30 – 19:30, presso Assolombardia, Palazzo Giò Ponti, Via Pantano 9, Milano Ingresso Libero
L'articolo Mostra



Modelli organizzati dell’avvocatura

@Politica interna, europea e internazionale

PRESENTAZIONE DELLO STUDIO CONDOTTO DALLA FONDAZIONE LUIGI EINAUDI PER CONTO DI CASSA FORENSE Giovedì 28 Novembre 2024, ore 17:00 presso l’Auditorium Cassa Forense, Via Ennio Quirino Visconti, 8 – Roma Interverranno Giuseppe Benedetto, Presidente Fondazione Luigi Einaudi Valter Militi, Presidente Cassa Forense Antonello Crudo,



La sala d'aspetto


La sala d'aspetto[b][/b]

Chi non ha casa e non ha letto
si rifugia in sala d'aspetto.

Di una panca si contenta,
tra due fagotti s'addormenta.

Il controllore pensa: "Chissà
quel viaggiatore dove anderà?"

Ma lui viaggia solo di giorno,
sempre a piedi se ne va attorno:

cammina, cammina, eh, sono guai,
la sua stazione non la trova mai!

Non trova lavoro, non ha tetto,
di sera torna in sala d'aspetto:

e aspetta, aspetta, ma sono guai,
il suo treno non parte mai.

Se un fischio echeggia di prima mattina,
lui sogna d'essere all'officina.

Controllore non lo svegliare:
un poco ancora lascialo sognare.


(Gianni Rodari)



This is Behind the Blog, where we share our behind-the-scenes thoughts about how a few of our top stories of the week came together. This week, we talk about conjuring gaming memories, AI-generated Birkin bags, and a rejection of a certain type of criticism.#BehindTheBlog



Sicurezza ambientale, la nuova sfida (anche per la Nato)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il cambiamento climatico non è più solo una questione ambientale, ma un problema totale che tocca la stabilità sociale, economica, geopolitica: in definitiva una priorità di sicurezza nazionale. Questo è stato il tema centrale del workshop “Climate Change and Natural Hazards in the Euro-Mediterranean Region:



Problema:
Una ragazza urta con la propria auto un'altra auto ferma a lato della strada, facendola avanzare di 20 m.
A che velocità andava la ragazza?
ilgiornaledivicenza.it/territo…


La Palestina protagonista di “Mediterraneo Contemporaneo”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dal 23 novembre al 1° dicembre 9 appuntamenti tra giornalismo, cinema, poesia, cucina, arte e teatro, che si snodano tra Salerno e Napoli per conoscere da vicino la Palestina e le sue tensioni sociali e culturali
L'articolo La Palestina protagonista di “Mediterraneo Contemporaneo” proviene



HAITI. Medici Senza Frontiere sospende attività nella capitale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Una nuova ondata di violenza a Port-au-Prince ha causato nell'ultima settimana 150 morti e 20.000 sfollati.
L'articolo HAITI. Medici Senza Frontiere sospende attività pagineesteri.it/2024/11/22/ame…



BRASILE. Bolsonaro incriminato per tentato colpo di Stato


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Secondo il rapporto della polizia brasiliana, l'ex presidente era a conoscenza di un piano per mantenere il potere dopo l'elezione del suo rivale e successore Luiz Inácio Lula da pagineesteri.it/2024/11/22/ame…




Il #22novembre è la Giornata nazionale della #sicurezza nelle scuole, il Ministro Giuseppe Valditara ricorda le vittime e rinnova l’impegno nel garantire ambienti scolastici sicuri e accoglienti.

Qui tutti i dettagli ▶️ mim.gov.



“Siamo esseri umani o il nostro unico diritto è quello di morire?”. Il discorso di Majed Bamya all’ONU


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il rappresentante palestinese ha parlato al Consiglio di Sicurezza dopo il veto degli Stati Uniti al cessate il fuoco incondizionato della guerra di Israele su Gaza. “14 mesi e ancora discutiamo se un

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Matteo Prencipe Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista di Milano dichiara:
Il “Salva Milano” approvata oggi alla Camera, da sanatoria ai costruttori pensata dalla destra al governo, diventa il “liberi tutti” ad edificare selvaggiamente in tutta Italia per la richiesta del Sindaco Sala e il benestare del Partito Democratico.
Dora in avanti i cittadini milanesi e dell’intero paese, si troveranno edifici costruiti in cortili e grattacieli dove prima vi erano case di un piano. Tutto legale. Uno schiaffo alla città e alla Magistratura competente che aveva avviato numerose indagini per gli illeciti riscontrati , che hanno coinvolto costruttori e funzionari comunali. Una grave responsabilità politica che si è assunta il Partito Democratico per compiacere un Sindaco ormai alla deriva politica. Positivo che il Movimento 5 Stelle e AVS abbiano votato contro alla Camera. Sarebbe auspicabile che i Verdi e il loro Assessore nella Giunta Sala ne traessero le conseguenze politiche, perchè non si può fare due parti in commedia. O con i cementificatori e chi li sostiene o con la protesta. Come Rifondazione Comunista proseguiremo la nostra battaglia a sostegno della Magistratura e per vedere prevalere la legge sul sopruso e parteciperemo al sit-in indetto da numerosi comitati ambientalisti il 22 novembre davanti al P.zzo di Giustizia”

Milano, 21 Novembre 2024



Playlists and "podcast" episode descriptions are hiding malware and piracy sites in plain sight on the streaming platform.#spotify


Trump presenterà all’Italia il conto delle spese militari?

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il prossimo ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca sta mettendo in agitazione le cancellerie europee, le quali si chiedono quante delle esternazioni della campagna elettorale si tradurranno in politiche effettive e azioni reali. Nel corso dell’ultimo anno, Trump ha più volte affermato che i rapporti



A small tech company called Cape has been selling a privacy-focused cellphone service to the U.S. military. Now Cape will be offering its product to high-risk members of the public.#News #Privacy


Codice della strada: avanti a testa bassa ... e orecchie tappate
Questa è la capacità di ascolto di questo #governo, cioè zero. In maniera particolare il ministro #Salvini sembra abbia bisogno di una bella vista dall'otorino.
Una modifica al codice che non è dalla parte della sicurezza, con regole assurde. Ora, per esempio, si potranno commettere più infrazioni sullo stesso tratto stradale pagando solo la contravvenzione più elevata aumentata di una percentuale. Quindi ... chissenefrega.
Demonizzati i monopattini elettrici, che evidentemente sono il grosso problema della sicurezza stradale, ma solo se ti beccano, visto che manca il personale che dovrebbe controllare.
Nessuna proposta è stata ascoltata, nemmeno quelle delle associazioni delle vittime della strada.
Che dire, ha ragione Vannacci: è un mondo al contrario.
#GiorgiaMeloni se ci sei fai batti un colpo.


L’urbanista e saggista Paolo Berdini ha deciso di iscriversi a Rifondazione Comunista. Di seguito una dichiarazione di Maurizio Acerbo e la lettera di Paolo Berdini.

”La scelta di Paolo Berdini di iscriversi al nostro partito ci incoraggia nell’impegno per la ricostruzione di una sinistra degna di questo nome. Paolo è da sempre un punto di riferimento per le lotte ambientaliste, contro la speculazione edilizia e il consumo di suolo, per i servizi pubblici, il diritto all’abitare, la difesa dei beni comuni e del paesaggio. Con Paolo Berdini lavoreremo per rafforzare il profilo ecosocialista del nostro partito”, dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista.

Pubblichiamo la lettera con cui Paolo Berdini ha comunicato la decisione di iscriversi a Rifondazione Comunista:

Qualcosa è cambiato. Perché mi iscrivo a Rifondazione

di Paolo Berdini

Sono molti anni che condivido con le compagne e i compagni di Rifondazione comunista la riflessione e l’azione concreta in difesa dei diritti del lavoro e dei diritti alla città.

Grandi gruppi economici e di potere hanno deciso da più di due decenni di chiudere le conquiste sociali dello scorso secolo, dalla sanità pubblica all’educazione scolastica, e non tollerano più neppure che ci sia una voce a tenere accesa la speranza di riprendere il cammino interrotto.

Due fatti recenti che mi hanno spinto a chiedere l’iscrizione al partito.

Due anni fa lo schieramento della destra guidata da Giorgia Meloni conquistava il governo del paese battendo uno schieramento guidato dal Pd incapace di proporre alcun tema alternativo. Da due anni la seconda carica dello Stato, alcuni ministri e la stessa presidente del consiglio, sono impersonate da chi non si riconosce nella Costituzione del 1948. È un fatto inedito nella storia d’Italia.

Un mese fa, nelle elezioni per il governo della regione Liguria provocate da un’inchiesta sulla corruzione che ruotava intorno al presidente di centro destra, il centro sinistra ha ripetuto l’errore e non è stato capace di scrivere un’agenda politica che rendesse evidente la indispensabile discontinuità culturale e programmatica. I partiti che sostenevano il presidente Toti – che patteggiando la pena ha ammesso le sue dirette responsabilità- è riuscito a vincere di nuovo.

Del resto, per toccare un tema che mi sta a cuore, l’inchiesta sull’urbanistica milanese ha scoperchiato un modello di governo urbano guidato dal Pd succube dei poteri fondiari e dei fondi immobiliari che dominano le nostre città. Quello schieramento non è dunque in grado di distinguersi sul piano della legalità e del rispetto delle regole.

Sono dunque convinto che siamo di fronte ad un passaggio molto delicato della vita del nostro paese. In gioco ci sono il rispetto della Costituzione e della legalità.

Per questo occorre contribuire con idee e militanza attiva alla costruzione di un partito di sinistra forte e autorevole, unico argine al dilagare delle idee eversive.

Rifondazione comunista non ha alcuna rappresentanza istituzionale nazionale e viene sistematicamente oscurato dal sistema omologato di informazione. Pur in questa chiave di difficoltà, Rifondazione è stata un coerente punto di riferimento per la difesa della dignità del lavoro, dei servizi pubblici e anche sui temi ambientali e urbanistici con posizioni nette su temi come lo stop al consumo di suolo.

Merito questo dell’attuale gruppo dirigente che con Maurizio Acerbo ha saputo mantenere una linea politica e di azione coerente di sinistra e antiliberista.

La democrazia italiana, questo afferma la nostra Costituzione, si basa sul sistema dei partiti. È dunque indispensabile contribuire al rafforzamento dell’unica voce fuori dal coro del sistema politico italiano.

Per questo ho deciso di mettermi a disposizione di Rifondazione comunista e contribuire dal suo interno alla costruzione di una sinistra in grado di condizionare l’agenda dei governi nazionali e locali scritta dai poteri economici dominanti.



Corte penale internazionale. Emessi i mandati di arresto per Netanyahu e Gallant


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Per la CPI esistono "ragionevoli motivi" per credere che i leader israeliani abbiano intenzionalmente privato la popolazione di Gaza di ciò che era più necessario per la propria sopravvivenza
L'articolo Corte penale internazionale. Emessi i mandati di



La Sanità è un diritto. Difendiamola.


famigliacristiana.it/articolo/…


#NotiziePerLaScuola

📌 Il Fondo per l'Ambiente Italiano presenta il #concorso "Raccontiamo il patrimonio: nuove narrazioni".



Sulla tavola di Montecitorio ci sta benissimo 😎😉😉



La crisi dell’automotive europeo potrebbe essere una crisi di modello gestionale.


agendadigitale.eu/smart-city/a…


Da diversi anni l’ex Canapificio di Caserta, una delle realtà più note e significative nella solidarietà attiva ai migranti, è sotto attacco. Una inchiesta giudiziaria, avviata nel 2018 dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, conclusa nel 2019, silente per cinque anni e ora riemersa con il deposito formale degli Atti, ha indagato le attiviste e gli attivisti del Canapificio, accusandoli incredibilmente di truffa ai danni dello Stato.
Nonostante la palese inconsistenza del reato ipotizzato, la Procura ha ritenuto finora di non dover archiviare l’inchiesta.
E parallelamente, contro gli attivisti, si è mossa periodicamente la stampa più apertamente reazionaria.
Così, la vergognosa prima pagina di un quotidiano casertano notoriamente schierato a destra avvia nuovamente oggi, 20 novembre, l’ennesimo e insidioso attacco mediatico contro la più rilevante “presenza scomoda” del Casertano. Scomoda, ovviamente, per chi se ne sta comodamente dalla parte delle logiche di sopraffazione dell’attuale sistema sociale.
Di fatto, si tenta di dar vita a un nuovo “caso Lucano”, con la grancassa dei media allineati col ministro Salvini, che criminalizzano spudoratamente le pratiche concrete di solidarietà.
Noi lo sappiamo che i compagni e le compagne del Canapificio non si lasceranno abbattere dai linciaggi mediatici. Sappiamo che alla fine usciranno a testa alta, con le scuse e i risarcimenti dovuti.
Ma in ogni caso non si può permettere che la disinformazione passi impunemente.
Come Rifondazione Comunista, ci dichiariamo disponibili fin da subito a contribuire a una vasta campagna nazionale di solidarietà con le compagne e i compagni dell’ex Canapificio.
Le menzogne, le cattiverie e le aggressioni vanno contrastate colpo su colpo. E tutto quello che potremo fare in tal senso, lo faremo.
Per l’intanto inviamo, a nome di tuttà la nostra comunità politica, un abbraccio fortissimo agli attivisti e alle attiviste dell’ ex Canapificio di Caserta.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del PRC.
Stefano Galieni, responsabile del Dipartimento Immigrazione.
Rino Malinconico, segretario regionale del PRC della Campania



Cristina Simó Alcaraz*

1. Sviluppo dell’Assemblea.

La coordinatrice dell’Assemblea, Cristina Simó, ha spiegato lo slogan della VII Assemblea femminista. “Mai più fascismo, mai più guerre”.

Purtroppo, il fascismo e l’estrema destra in tutte le sue forme sono già una minaccia reale per l’umanità. Le loro politiche reazionarie vanno contro gli interessi delle classi lavoratrici, contro la sovranità dei popoli e soprattutto contro i diritti umani delle donne e delle persone LGBTI.

Il fascismo è tornato e intende restare perché ha un piano globale che va oltre l’Europa. Il fascismo controlla i social network e i media che inondano quotidianamente di fake news. Cerca la disaffezione politica con i suoi discorsi negazionisti, nega tutto, non solo le disuguaglianze e la violenza maschile, ma lo vediamo anche con il cambiamento climatico. Usano la guerra e i conflitti come roccaforti per consolidare la loro ideologia reazionaria. Dal femminismo sappiamo che le guerre non risolvono le controversie, al contrario, le accentuano perché, inoltre, nelle guerre, noi donne, i nostri corpi continuano a essere territorio di conquista.

La violenza contro le donne si intensifica prima e dopo una guerra. Ne abbiamo visto un esempio nella guerra della NATO in Afghanistan. Quando la liberazione delle donne afghane dai Talebani è stata usata per giustificare l’invasione del Paese e, d’altra parte, il ritiro delle truppe statunitensi è avvenuto senza tener conto della situazione di estrema schiavitù subita dalle donne afghane.

Le femministe capiscono che la cura è un diritto umano e sanno che non si possono realizzare i diritti umani di qualcuno violando quelli di qualcun altro.

Parliamo di femminilizzazione della povertà nel mondo e gran parte di essa deriva dalle azioni imperialiste degli Stati Uniti e dal neocolonialismo dei loro satelliti europei. Le guerre e le guerre economiche, perché dopo i conflitti bellici veniamo usate come bottino di guerra, ci vengono sottratte le nostre terre e subiamo spostamenti forzati, lasciandoci in situazioni di estrema povertà ed esclusione sociale, oppure dopo i conflitti economici alcune di noi sono costrette a emigrare e diventano facili prede delle reti di trafficanti. Tutto questo sarà aggravato dalla vittoria di Trump e dai suoi ideali misogini e LGTBI-fobici, che potrebbero significare una riduzione globale dei nostri diritti.

L’Assemblea si è sviluppata in una prospettiva internazionale in cui si è cercato di comprendere gli effetti dell’estrema destra, del neofascismo e del sionismo sulla vita e sui diritti delle donne, sulla base di diverse realtà concrete.

Dalla proiezione di un video in cui Nirva Camacho, vicepresidente della FDIM nella regione delle Americhe e dei Caraibi. Fondatrice della Rete di organizzazioni afro-venezuelane, del Cumbe di Donne afro-venezuelane e della Rete di donne Vargas. Componente del consiglio di amministrazione dell’Unione nazionale delle donne (UNAMUJER) del Venezuela. Nel suo intervento ha spiegato l’emancipazione e le conquiste di diritti che le donne venezuelane hanno ottenuto dopo la rivoluzione “bolivariana” e come l’estrema destra, nel suo tentativo di colpo di Stato dopo le elezioni presidenziali, abbia commesso tre femminicidi di donne leader di comunità per il semplice fatto di essere chaviste e di difendere i diritti conquistati.

È seguito l’intervento di Ratebeh Alaidin, dell’Unione Democratica della Palestina (FIDA). Ci ha spiegato come la situazione delle donne sia peggiorata dopo il genocidio del popolo palestinese da parte del governo sionista di Israele; la maggior parte delle vittime e delle persone scomparse sono donne e bambini. Le donne partoriscono senza assistenza medica. Dopo la guerra, le donne sono state separate dai loro figli che vivono nelle aule scolastiche e dai loro mariti in campi profughi separati. Ma la situazione di disuguaglianza dura da decenni, le donne palestinesi subiscono un apartheid perché non conoscono l’ebraico e non hanno diritto al lavoro o all’assistenza sanitaria. I muri con più di 700 checkpoint hanno reso difficile per le donne lasciare i loro villaggi. Dall’assemblea esprimiamo la nostra solidarietà alle donne palestinesi e l’urgenza del cessate il fuoco e dei necessari aiuti umanitari.

Abbiamo poi visto un video di Cristina Romano, presidente dell’organizzazione femminile Juanita Moro in Argentina. Ha spiegato le azioni del governo di ultradestra di Milei, che si oppone al diritto all’aborto e al matrimonio egualitario. È contrario a tutti i servizi pubblici come la sanità, l’istruzione e la parità di genere, considerando questi ultimi uno spreco di denaro. In un Paese dove ogni 35′ c’è un femminicidio, non ci sono più progetti per la prevenzione, l’attenzione e la riparazione dalla violenza maschile e tutte le politiche pubbliche per la parità di genere sono state congelate.

Poi Skevi Koukouma, segretaria generale del Movimento femminile cipriota POGO, vicepresidente della FDIM per l’Europa ed ex compoente di AKEL, ha spiegato come la guerra colpisca le donne più degli uomini. Circa il 90% delle vittime della guerra sono civili, donne e bambini.

Le parti coinvolte nel conflitto spesso violentano le donne impunemente, a volte utilizzando lo stupro sistematico come tattica di guerra e terrorismo, perchè è vero che è lo strumento di guerra più economico.

Nel 2023, la percentuale di donne uccise nei conflitti armati è raddoppiata rispetto all’anno precedente, il numero di casi di violenza sessuale legata ai conflitti verificati dalle Nazioni Unite è aumentato del 50% rispetto all’anno precedente e il numero di ragazze vittime di gravi violazioni in situazioni di conflitto armato è aumentato del 35%.

Gli autori e i leader che tollerano la violenza sessuale legata ai conflitti, quando non la incoraggiano, devono essere ritenuti responsabili e deve essere fatta giustizia, anche attraverso i comitati per le sanzioni del Consiglio di Sicurezza e il Gruppo informale di esperti su donne, pace e sicurezza.

Nonostante le campagne volte a promuovere la partecipazione delle donne alla prevenzione, alla risoluzione e alla riabilitazione dei conflitti e a difendere i loro diritti durante la guerra, gli ultimi rapporti annuali del Segretario generale delle Nazioni Unite sulle donne, la pace e la sicurezza segnalano una stagnazione e una regressione su tutti gli indicatori chiave, con crescenti contraccolpi contro le donne I diritti umani e l’uguaglianza di genere sono un fattore chiave in questo senso.

Le attuali politiche di espansione dei bilanci della difesa oltre il 2% del PIL in ogni Paese e di investimento in tecnologie militari non sono la strada per una pace duratura, ma portano a un’escalation dei conflitti.

Tina Tomsich dell’Istituto 8M in Slovenia e coordinatrice della rete My Voice and My Choice. Ha parlato dell’impatto dell’estrema destra sui diritti delle donne e in particolare sul diritto all’aborto e dell’iniziativa che hanno lanciato per rendere l’Unione Europea un posto migliore per tutte. Un’Europa che protegga e rispetti i diritti fondamentali delle donne, compresi i diritti sessuali e riproduttivi.

L’iniziativa europea My Voice and My Choice denuncia il fatto che più di 20 milioni di donne in Europa non hanno accesso all’aborto. Che in Polonia le donne continuano a morire per questo motivo e che nei Paesi in cui non è gratuito, l’accesso all’aborto per milioni di donne dipende dalle loro condizioni economiche o che, a causa della mancanza di personale sanitario, le donne sono costrette a percorrere lunghe distanze o a cercare alternative che mettono a rischio la loro salute.

Per questo si chiede che l’UE agisca nell’ambito delle sue competenze per garantire un aborto sicuro, libero e accessibile a tutte. Approvare una legislazione che istituisca un meccanismo finanziario per sostenere gli Stati membri che scelgono di aderire volontariamente a questa politica, al fine di fornire l’accesso all’aborto sicuro e gratuito a chi non ce l’ha.

L’assemblea si è impegnata a promuovere l’iniziativa per raggiungere le 1.000.000 di firme necessarie come iniziativa dei cittadini europei.

È poi intervenuta Anna Camposampiero, componente della direzione di Rifondazione Comunista e del Comitato esecutivo del partito della Sinistra Europea, spiegando che Giorgia Meloni rappresenta una conquista “delle” donne, ma non “per” le donne. Meloni fa politica degli uomini, con gli uomini e per gli uomini. Questo ci è chiaro. Quello che non è chiaro è la battuta d’arresto e la difficoltà che crea a tutto il movimento femminista. Nella nostra Europa, abbiamo tre donne in posizioni di leadership: Ursula Von der Leyn, Kaja Kallas, Roberta Metzola. Ripetere il femminile non è femminista, non è sufficiente e non è compreso. La nostra riflessione deve partire da qui: come riportare il femminismo in politica? Perché solo così possiamo contribuire alla pace e contro il fascismo.

Infine, Cristina Noé, componente del Partito Comunista Ungherese, ha chiuso gli interventi denunciando le politiche patriarcali del governo di destra ungherese. Anche l’ultima, che mira a criminalizzare le donne che vogliono interrompere volontariamente la gravidanza, facendo loro ascoltare il battito cardiaco del feto prima di abortire.

2 Proposte.

- Proponiamo che la prospettiva femminista sia un criterio trasversale per le politiche economiche, ecologiche e sociali dell’UE, nonché per la sanità, l’assistenza, l’istruzione e la cultura. per avviare una transizione femminista a livello europeo.

- Difendiamo i diritti sessuali e riproduttivi per tutte le donne in Europa e i diritti matrimoniali di base per tutte le coppie. Il riconoscimento legale gratuito delle identità LGBTQ+I deve essere incluso nei motivi per la concessione dell’asilo.

- Sosteniamo e promuoviamo l’iniziativa europea My Voice and My Choice per il diritto all’aborto libero e sicuro per tutti.

- Insieme ai movimenti femministi vogliamo spingere per l’inclusione del diritto di decidere del proprio corpo e della maternità nella Carta europea dei diritti fondamentali e per il riconoscimento dell’apartheid di genere nel diritto internazionale, in modo che le donne e le persone LGBTQI che subiscono l’apartheid di genere come in Afghanistan siano accolte come rifugiati e protette in Europa.

- Siamo solidali con le donne vittime di tutti i conflitti bellici, come la guerra in Ucraina e il genocidio in Palestina. Siamo inoltre solidali con le donne costrette a vivere nei campi profughi, come il popolo Saharawi.

- Siamo solidali con le donne che subiscono le conseguenze dei blocchi economici promossi dagli Stati Uniti e dai loro satelliti europei, come a Cuba e in Venezuela.

- Di fronte all’avanzata dei discorsi negazionisti sulla disuguaglianza di genere e sulla violenza, dobbiamo lavorare per rompere il discorso fascista che vuole avvolgerci in una guerra dei sessi. Non è una lotta tra uomini e donne. È una lotta tra chi di noi vuole l’uguaglianza, chi mette la vita al centro delle proprie politiche e chi vuole la PACE.

- Chiediamo la pace come asse trasversale di tutte le nostre lotte in tutti i paesi, che ci uniamo sotto l’ombrello della difesa della pace di fronte a questo 25N o 8M e per questo dobbiamo iniziare a tessere reti che convergano nell’Iniziativa della Conferenza di Pace della Sinistra Europea perché sia un incontro massiccio organizzato da diverse articolazioni, essendo questa assemblea uno degli assi principali che guideranno la conferenza.

*Coordinatrice dell’Assemblea Femminista del Forum Europeo delle Forze di Sinistra, Progressiste e Ambientaliste




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Ci sono pochi posti dove ami studiare e scrivere più di una biblioteca: essere circondata da libri mi fornisce quello stimolo che è difficile trovare da altre parti; giusto in qualche libreria, ma lì lavorare diventa uno zinzino più difficile.
Un altro fattore che rende impagabile lavorare qui è come il silenzio e la pace che mi circonda mi permetta di fare qualcosa che è diventata sempre più difficile col passare del tempo: lasciare questo mondo che sta uscendo dai binari a velocità sempre più folle fuori dalla finestra.
Poi per carità, fuori dalla finestra ci sarà anche tutto in fiamme, ma almeno qui abbiamo tè caldo e musica soffusa. Volete mettere?