Analisi e Pianificazione per la Resilienza Aziendale: Comprendere RA, BIA, BCP, DRP e IRP
Oggi più che mai, le aziende si trovano a dover affrontare rischi e minacce di ogni tipo: dagli attacchi informatici ai disastri naturali, fino a interruzioni operative impreviste. Per rispondere in modo efficace a queste sfide e garantire continuità operativa, esistono diverse metodologie e strumenti che, lavorando insieme, formano un sistema integrato di protezione.
Parliamo di Risk Assessment (RA), Business Impact Analysis (BIA), Business Continuity Plan (BCP), Disaster Recovery Plan (DRP) e Incident Response Plan (IRP).
Questi termini, apparentemente tecnici, sono in realtà facili da comprendere quando vengono collocati in un flusso logico. Vediamo cosa sono e, soprattutto, come si inseriscono nella giusta sequenza temporale per costruire una strategia efficace.
Partire dall’inizio: Risk Assessment (RA)
Il punto di partenza è sempre il Risk Assessment, ossia la valutazione dei rischi. Questo processo serve a identificare cosa potrebbe andare storto all’interno dell’organizzazione, quali sono le vulnerabilità più rilevanti e quali rischi potrebbero avere un impatto significativo. Ad esempio, si valutano le probabilità di attacchi informatici, blackout elettrici, terremoti o altri eventi critici.
Ma perché è importante iniziare da qui? Perché senza una mappa chiara dei rischi, sarebbe impossibile pianificare come mitigarli o gestirli. Il Risk Assessment diventa così la base per tutte le fasi successive: identifica le minacce, valuta i loro impatti e aiuta a stabilire le priorità.
Capire l’impatto: Business Impact Analysis (BIA)
Una volta che abbiamo capito quali rischi corriamo, dobbiamo chiederci: “Che impatto avrebbe questo rischio sulle operazioni aziendali?”. Ecco dove entra in gioco la Business Impact Analysis. Questa analisi ci permette di identificare quali processi aziendali sono davvero critici e quanto tempo possiamo sopportare un’interruzione prima che ci siano danni significativi.
Facciamo un esempio pratico: immagina un’azienda di e-commerce. La BIA ci dirà che il sito web e il sistema di pagamento sono processi critici e che un’interruzione di più di qualche ora potrebbe comportare perdite economiche importanti, oltre che danni alla reputazione. Con queste informazioni, possiamo stabilire su cosa concentrarci in caso di emergenza.
Pianificare la continuità: Business Continuity Plan (BCP)
Ora che conosciamo i rischi e i processi critici, è il momento di sviluppare un piano per mantenere l’azienda operativa anche durante una crisi: il Business Continuity Plan. Questo documento descrive cosa fare per garantire che l’azienda continui a funzionare, o riprenda il prima possibile, in caso di interruzioni.
Ad esempio, il BCP può includere strategie come spostare i dipendenti in sedi alternative, attivare backup dei dati o stabilire comunicazioni di emergenza con i clienti. È importante che il BCP sia pratico e ben testato: non basta scriverlo, bisogna assicurarsi che funzioni davvero.
Ripristinare i sistemi: Disaster Recovery Plan (DRP)
Tra le parti fondamentali del BCP c’è il Disaster Recovery Plan, che si concentra esclusivamente sui sistemi tecnologici. Se un attacco informatico manda offline i server o se un disastro naturale danneggia i data center, il DRP descrive come ripristinare i sistemi IT nel minor tempo possibile.
Perché è importante distinguere il DRP dal BCP? Perché il DRP si concentra solo sull’aspetto tecnologico, come il recupero di dati da backup o la riconfigurazione di infrastrutture IT. Senza un DRP efficace, molte aziende non riuscirebbero a riprendere le loro attività operative.
Gestire gli incidenti: Incident Response Plan (IRP)
Infine, c’è il Incident Response Plan, che si occupa di gestire gli incidenti specifici, come attacchi hacker o violazioni di dati. L’IRP descrive come rilevare e rispondere rapidamente a questi eventi, limitando i danni e minimizzando i tempi di interruzione.
Ad esempio, se un ransomware colpisce l’azienda, l’IRP stabilisce chi deve intervenire, quali azioni intraprendere immediatamente (come isolare i sistemi infetti) e come comunicare con le parti coinvolte. L’obiettivo è contenere il problema prima che si espanda.
La giusta sequenza temporale
Questi strumenti non lavorano in isolamento, ma si inseriscono in una sequenza logica che permette di costruire una strategia completa:
- Risk Assessment (RA): Individua i rischi e le vulnerabilità.
- Business Impact Analysis (BIA): Determina quali processi aziendali sono più critici e quali impatti avrebbe un’interruzione.
- Business Continuity Plan (BCP): Pianifica come mantenere o ripristinare le operazioni aziendali.
- Disaster Recovery Plan (DRP): Dettaglia come ripristinare i sistemi IT e le infrastrutture tecnologiche.
- Incident Response Plan (IRP): Definisce come gestire incidenti specifici e contenere le emergenze.
Un sistema integrato per la resilienza aziendale
Questi strumenti non sono “a sé stanti”, ma lavorano insieme per garantire che un’organizzazione possa prevenire, affrontare e riprendersi da eventi avversi. Il Risk Assessment e la Business Impact Analysis forniscono le basi; il Business Continuity Plan rappresenta la visione strategica, mentre il Disaster Recovery Plan e l’Incident Response Plan si concentrano sulle azioni operative.
Implementare correttamente queste analisi e piani non solo riduce i rischi, ma aumenta la fiducia dei clienti, dei dipendenti e degli stakeholder, garantendo che l’azienda sia pronta ad affrontare qualsiasi sfida.
L'articolo Analisi e Pianificazione per la Resilienza Aziendale: Comprendere RA, BIA, BCP, DRP e IRP proviene da il blog della sicurezza informatica.
Building A Pi-Powered LED Chess Board
If you live near Central Park or some other local chess hub, you’re likely never short of opponents for a good game. If you find yourself looking for a computer opponent, or you just prefer playing online, you might like this LED chessboard from [DIY Machines] instead.
At heart, it’s basically a regular chessboard with addressable LEDs of the WS2812B variety under each square. The lights are under the command of an Arduino Nano, which is also tasked with reading button inputs from the board’s side panel. The Nano is interfaced with a Raspberry Pi, which is the true brains of the operation. The Pi handles chess tasks—checking the validity of moves, acting as a computer opponent, and connecting online for games against other humans if so desired. Everything is wrapped up with 3D printed parts, making this an easy project to build for the average DIY maker.
The video tutorial does a great job of covering the design. It’s a relatively simple project at heart, but the presentation is great and it looks awfully fun to play with. We’ve featured some other great builds from [DIY Machines] before, too. Video after the break.
youtube.com/embed/Z92TdhsAWD4?…
Solar Orbiter Takes Amazing Solar Pictures
There’s an old joke that they want to send an exploratory mission to the sun, but to save money, they are going at night. The European Space Agency’s Solar Orbiter has gotten as close as anything we’ve sent to study our star on purpose, and the pictures it took last year were from less than 46 million miles away. That sounds far away, but in space terms, that’s awfully close to the nuclear furnace. The pictures are amazing, and the video below is also worth watching.
Because the craft was so close, each picture it took was just a small part of the sun’s surface. ESA stitched together multiple images to form the final picture, which shows the entire sun as 8,000 pixels across. We’ll save you the math. We figure each pixel is worth about 174 kilometers or 108 miles, more or less.
The stunning images used the Polarimetric and Helioseismic Imager and the Extreme Ultraviolet Imager. The first instrument snapped the visible light and the magnetic field lines. It also provided a velocity map. The UV instrument took pictures of the corona.
Understanding the sun is important because it greatly impacts our life on Earth. Technology is especially sensitive, and, lest we forget, massive solar disruptions have happened before.
youtube.com/embed/SgTBMzjuqX0?…
An Over-Engineered Basement Monitor
[Stephen] has a basement that depends on a sump pump. What that means is if the pump fails or the power goes out, the basement floods—which is rather undesirable. Not wanting to rely on a single point of failure, [Stephen] decided to build a monitor for the basement situation, which quickly spiralled to a greater degree of complexity than he initially expected.
The initial plan was just to have water level sensors reporting data over a modified CATS packet radio transmitter. On the other end, the plan was to capture the feed via a CATS receiver, pipe the data to the internet via FELINET, and then have the data displayed on a Grafana dashboard. Simple enough. From there, though, [Stephen] started musing on the possibilities. He thought about capturing humidity data to verify the dehumidifier was working. Plus, temperature would be handy to get early warning before any pipes were frozen in colder times. Achieving those aims would be easy enough with a BME280 sensor, though hacking it into the CATS rig was a little challenging.
The results are pretty neat, though. [Stephen] can now track all the vital signs of his basement remotely, with all the data displayed elegantly on a nice Grafana dashboard. If you’re looking to get started on a similar project, we’ve featured a great Grafana guide at a previous Supercon, just by the by. All in all, [Stephen’s] project may have a touch of the old overkill, but sometimes, the most rewarding projects are the ones you pour your heart and soul into!
Merkel: l'Ucraina non può decidere di fare la pace con la Russia...
Con i nuovi finanziamenti Usa e altri contractors l'Occidente sta tentando di prolungare la guerra, nonostante il fatto che gli americani hanno votato Trump perché finisca.
“I negoziati [con la Russia] non dovrebbero aver luogo senza la partecipazione dell’Ucraina. Allo stesso tempo, credo che molti paesi che sostengono l’Ucraina debbano unirsi per decidere quando sarebbe opportuno discutere una risoluzione diplomatica con la Russia. Kiev non può prendere questa decisione da sola“. Così Angela Merkel in un’intervista “dimenticabile” rilasciata al Corriere della Sera (1).
Kiev non può decidere?
La frase che abbiamo evidenziato il neretto risulta alquanto agghiacciante, dal momento che nega a Kiev quella sovranità per difendere la quale l’Occidente afferma di essere sceso in campo al suo fianco. Non è per difendere la nazione ucraina, il suo territorio e la sua gente, dall’asserita aggressione russa che si è fatto tutto quel che si è fatto finora? E se si nega a Kiev la facoltà di decidere in via autonoma se e quando porre fine a una guerra che la sta devastando, non è l’esatto opposto di quanto si è predicato finora?
Non solo, non avendo Kiev alcuna forza contrattuale nei confronti dei suoi sponsor, tale decisione sarebbe totalmente nelle mani di questi ultimi, rendendo di fatto la prima parte delle affermazioni dell’ex cancelliera, cioè “nulla senza l’Ucraina”, una vuota retorica.
Ma alla Merkel va comunque riconosciuto il merito di aver reso manifesto ciò che viene negato contro ogni evidenza, cioè che per l’Occidente l’Ucraina non conta nulla, né contano i suoi cittadini, mandati a morire in questa guerra per procura contro la Russia per la maggior gloria degli Stati Uniti e delle élite europee consegnate ai suoi interessi.
Quanto all’escalation in corso, il mondo sta vivendo in un momento di sospensione dopo la reazione russa ai missili a lungo raggio lanciati contro il suo territorio che ha visto l’entrata in scena dell’Oreshnik, il missile ipersonico a medio raggio potenzialmente nucleare che Putin ha tirato fuori come un coniglio dal cilindro, e l’avvertimento conseguente all’Europa e agli Stati Uniti che Mosca è pronta a colpire fuori dall’Ucraina se provocata ulteriormente.
I Paesi Nato stanno decidendo il da farsi, ma la visita del Segretario dell’Alleanza, Mark Rutte, alla residenza di Trump a Mar-e-Lago, avvenuta subito dopo il lancio dell’Oreshnik russo, sembra segnalare che l’avvertimento ha trovato orecchie attente.
Detto questo, il partito della guerra non si rassegna, anzi, è probabile che vedremo altre provocazioni mentre, in parallelo, si sta cercando un modo per far proseguire la guerra anche dopo l’insediamento di Trump.
Gli Stati Uniti stanno prendendo provvedimenti in modo che l’Ucraina sia rifornita di armi per i prossimi mesi, inviando altri finanziamenti – 9 miliardi di dollari, 2 dei quali destinati alle imprese di armi statunitensi, recita il New York Times – che darebbero modo a Kiev di reggere fino a marzo (almeno a stare alle previsioni di quegli analisti che finora le hanno sbagliate tutte).
Difendere la democrazia prolungando la guerra
In parallelo, si è formata l’alleanza dei Paesi del Nord Europa (Stati baltici, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia, Islanda, Gran Bretagna, Germania, Polonia e Paesi Bassi) che hanno giurato di sostenere Kiev anche dopo l’avvento di Trump.
Inoltre, i fautori della guerra a oltranza stanno cercando un modo per sostenere il fronte con nuove leve, dal momento che Kiev non riesce a mobilitare soldati a sufficienza e quelli che mobilita sanno a malapena tenere in mano un fucile.
Se per ora è escluso l’invio di eserciti nazionali europei, si sta studiando come inviare contractors, mentre la Francia si dice pronta a mandare istruttori. Lo rivela Le Monde, con notizia rilanciata da Strana, senza però aggiungere che di contractors al soldo di Stati Uniti ed Europa è già piena l’Ucraina, sopra e sottoterra, né accennare al fatto che tale sviluppo non sembra sufficiente a tenere un fronte che necessiterebbe di centinaia di migliaia di uomini, numeri che difficilmente si raggiungono tramite compagnie private (peraltro, un conto era trovare mercenari disposti a fare la guerra in Iraq, altra cosa è trovare gente disposata a ingaggiarsi in una guerra dove la probabilità di morire è alta).
Insomma, tanta agitazione, ma non sembra che ci sia all’orizzonte nessuna possibilità di invertire la tendenza della guerra, che vede Mosca avviata verso la vittoria. E, però, resta la spinta a prolungare il conflitto, persistendo la convinzione insana e inesatta che in tal modo si riuscirà a logorare la Russia, mentre quanto avvenuto finora dice l’esatto contrario.
Da notare, infine, la grande ipocrisia che sottende tutti questi sforzi: si dice che aiutare l’Ucraina sia necessario per difendere la democrazia occidentale. In realtà, le elezioni americane hanno dato un verdetto inequivocabile. Trump ha vinto promettendo di chiudere la guerra ucraina. Ma la volontà degli elettori, fondamento della democrazia, viene ignorata, anzi violentata in modo sfacciato. Tant’è.
Non per nulla, Mike Waltz , che Trump ha scelto come suo Consigliere per la sicurezza nazionale, ha affermato: “Il presidente eletto è estremamente preoccupato per l’escalation e per dove ci sta portando […]. Dobbiamo porre fine a tutto ciò in modo responsabile. Dobbiamo ripristinare la deterrenza, la pace e agire prevenendo l’escalation anziché reagire”.
Un barlume di luce in fondo al tunnel. Solo che questo tunnel è ancora lungo: finirà, forse, il 20 gennaio, con l’insediamento di Trump. Nel frattempo, i costruttori di guerra faranno di tutto per complicare il cammino verso la pace e aprire nuove possibilità all’Armageddon.
Note:
1) corriere.it/esteri/24_novembre…
di Davide Malacaria
[Fonte: https://www.piccolenote.it/mondo/merkel-ucraina-non-puo-decidere-la-pace]
E-Ink Screen Combined With Analog Dial Is Epic Win
Analog dials used to be a pretty common way of displaying information on test equipment and in industrial applications. They fell out of favor as more advanced display technologies became cheaper. However, if you combine an analog dial with a modern e-ink display, it turns out you get something truly fantastic indeed.
This build comes to us from [Arne]. The concept is simple—get an e-ink display, and draw a dial on it using whatever graphics and scale you choose. Then, put it behind a traditional coil-driven analog dial in place of the more traditional paper scale. Now, you have an analog dial that can display any quantity you desire. Just update the screen to display a different scale as needed. Meanwhile, if you don’t need to change the display, the e-ink display will draw zero power and still display the same thing.
[Arne] explains how it all works in the writeup. It’s basically a LilyGo T5 ESP32 board with an e-ink screen attached, and it’s combined with a MF-110A multimeter. It’s super easy to buy that stuff and start tinkering with the concept yourself. [Arne] uses it with Home Assistant, which is as good an idea as any.
You get all the benefits of a redrawable display, with the wonderful visual tactility of a real analog dial. It’s a build that smashes old and new together in the best way possible. It doesn’t heart that [Arne] chose a great retro font for the dial, either. Applause all around!
Tra lanciatori spaziali e missili. La Space economy duale secondo Sipri
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il settore spaziale globale è in piena trasformazione, trainato dalla crescita del fenomeno NewSpace. Un recente report pubblicato dal Stockholm international peace research institute (Sipri) e intitolato “Mapping the spread of newspace companies developing, testing, producing
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
L’Italia può vincere in Difesa. Il dibattito a Mediobanca
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il valore aggiunto attribuibile all’industria della difesa è pari a circa lo 0,3 per cento del prodotto interno italiano nel 2023, si legge. È quanto emerge dallo studio, presentato oggi dal direttore dell’Area Studi Mediobanca, Gabriele Barbaresco e dall’analista Nadia Portioli, sui dati finanziari di 40 multinazionali e di 100
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Buy European adieu. Parigi apre al procurement non-Ue per la Difesa comune
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo una rigida opposizione, la Francia ritorna sui suoi passi ed è pronta a supportare l’uso dei fondi destinati alla Difesa europea anche a società di Paesi extra-Ue, come Israele, Turchia, Regno Unito e, soprattutto, Stati Uniti. Il cambio di passo dei transalpini
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
“L’astensionismo aiuta il potere ma noi, oggi, non abbiamo alternativa”: lettera a TPI
@Politica interna, europea e internazionale
Lettera di un lettore di TPI alla redazione: Mi sembra che, fino a questo momento, nessuno abbia rimarcato la corrispondenza, nel senso della partecipazione, tra il voto politico e quello della base alla “Costituente” del partito di Conte. Montanari, sull’astensionismo, afferma
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Il Mare nostrum diventa l’Indo-Mediterraneo. La versione di Talò
@Notizie dall'Italia e dal mondo
In un’area segnata da crisi globali, dal conflitto israelo-palestinese al Libano e alla Siria, ma anche da opportunità strategiche come l’India-Middle East-Europe Economic Corridor, i Dialogi Mediterranei di Roma rappresentano un momento per fare il punto su una delle aree geografiche e
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Beppe Grillo sfida Giuseppe Conte e chiede di ripetere il voto all’Assemblea costituente M5S
@Politica interna, europea e internazionale
Il fondatore del Movimento 5 Stelle (M5S) Beppe Grillo ha chiesto formalmente la ripetizione del voto dell’Assemblea costituente che si è chiusa ieri, domenica 24 novembre alla kermesse Nova a Roma con, tra l’altro, l’eliminazione del ruolo del
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Faccio gli auguri a Giuseppe Conte e al M5S per la nuova fase che si è aperta. Con M5S abbiamo costruito in varie città coalizioni di alternativa e abbiamo tanti punti di convergenza sulle politiche sociali, ambientali e contro la guerra. Con spirito costruttivo e di confronto debbo dire che lascia perplessi la loro scelta di fare propria la proposta di esercito europeo. Si tratta di un’opzione a cui già si opponeva negli anni ’80 Enrico Berlinguer con i movimenti pacifisti facendo presente che l’Europa non doveva aggiungersi agli altri poli militaristi ma qualificarsi come soggetto che opera per la pace e il disarmo nelle relazioni internazionali.
Se si fa propria la necessità di un esercito europeo diventa difficile sostenere che dobbiamo tagliare le spese militari, fermare i crescenti investimenti sull’industria bellica come nuovo pilastro europeo promossi da Ursula von der Leyen, criticare la logica folle del Patto di Stabilità. Su questa strada si legittimano le richieste della NATO e di Trump di aumentare la nostra spesa militare. Questo esercito in realtà sarebbe semplicemente una scusa per armare ulteriormente la NATO in Europa. Per queste e altre ragioni alle ultime elezioni europee, con Michele Santoro e Raniero La Valle, abbiamo ribadito nel programma della lista Pace Terra Dignità il nostro no all’esercito europeo.
Inoltre appare piuttosto surreale il passaggio dal “basta euro” a una proposta propria di chi sta costruendo l’Europa senza democrazia. Fare un esercito europeo senza una Costituzione, una politica estera e di difesa e senza istituzioni democratiche di riferimento è inaccettabile e perpetua il funzionalismo ademocratico per altro rafforzando un complesso militare industriale europeo che imita il modello di keynesismo militare degli USA e nella UE non avrebbe neanche contrappesi. Pensare che sia la forza militare a garantire la sicurezza è un grave errore. Per altro significa porsi nel quadro di una corsa al riarmo che oggi è in particolare nucleare e accresce l’insicurezza come aveva previsto Gorbaciov denunciando la crescente militarizzazione delle relazioni internazionali indotta dalle scelte degli USA e della NATO a partire dagli anni ’90.
L’Europa ha bisogno non di deterrenza ma di pace. Nel mondo multipolare l’Europa dovrebbe svolgere ruolo di mediazione nei conflitti e di garanzia di politiche di pace e disarmo. Dovremmo chiedere che l’Unione Europea faccia proprio il rifiuto della guerra della nostra Costituzione invece di accodarsi alla tendenza verso il militarismo e lo scontro globale.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
L’utopia novecentesca di portare pace e giustizia in terra
@Politica interna, europea e internazionale
Nel suo bell’editoriale di ieri su huffingtonpost.it, Mattia Feltri affronta il tema, in sé scivoloso, della giustizia internazionale. Un’“ipocrisia“, dice. Lo dice partendo dalla farsa del processo di Norimberga, per infine giungere all’inapplicabilità della sentenza di condanna del
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Venti di guerra
A me pare che i nostri governi stiano assumendo la posizione di Göring, quando nell'intervista a Gustave Gilbert (*) esprimeva il famoso concetto:
"Perché, naturalmente, il popolo non vuole la guerra. Perché mai un poveraccio in una fattoria dovrebbe rischiare la vita in una guerra quando il massimo che può ottenere è tornare alla sua fattoria tutto intero? Naturalmente, la gente comune non vuole la guerra; né in Russia, né in Inghilterra, né in America, né tanto meno in Germania. Questo si capisce. Ma, dopo tutto, sono i leader dei Paesi che determinano la politica, ed è sempre semplice trascinare il popolo, che si tratti di una democrazia, di una dittatura fascista, di un parlamento o di una dittatura comunista[...]È facile. Basta dire che sono stati attaccati e denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo e per aver esposto il Paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in qualsiasi Paese."
(*) Gustave Gilbert "Nuremberg Diary", raccolte delle interviste fatte ad alcuni gerarchi nazisti durante il processo di Norimberga
marcolo reshared this.
Netanyahu sanziona il quotidiano israeliano Haaretz
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Su proposta del premier, il governo interrompe comunicazioni e collaborazioni con il giornale dopo le dichiarazioni dell’editore Schocken che criticava l’apartheid e gli attacchi ai Palestinesi che combattono per la libertà.
L'articolo Netanyahu sanziona il quotidiano israeliano Haaretz proviene da
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Ministero dell'Istruzione
Il #25novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le #donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999. Numerose sono le iniziative del #MIM.Telegram
Giornata contro la violenza sulle donne, Mattarella: “Le istituzioni sostengano chi denuncia”
@Politica interna, europea e internazionale
Giornata contro la violenza sulle donne, le parole di Mattarella In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, che si celebra oggi, lunedì 25 novembre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le istituzioni a sostenere
reshared this
Firenze: Guglielmo Mossuto della Lega dice basta ai blitz spot. Con tanto di esclamativo!
Firenze.
Inveisce Guglielmo Mossuto, capogruppo(*) della Lega in consiglio comunale: "Agenti di Polizia Municipale impiegati per far multe ai commercianti o sequestrare merce agli abusivi. Quando per spaccio, degrado e furti in centro? Basta blitz spot!"
Ma anche basta spritz. O fist fuck.
E diamoci una regolata anche con gli esclamativi.
La #Lega o chi per essa hanno fatto le gonadi a scottadito per decenni all'amministrazione, agli addetti stampa e purtroppo anche alle persone serie, frignando contro chi vendeva borse e poster ai turisti occupandissolopùbbliho e poi i'ddegràdo e l'insihurézza.
Ogni tanto la gendarmeria di Palazzo Vecchio fa il solito pattuglione che sanziona cassettate di incapenti, ma adesso non gli va più bene perché c'è gente -nonostante la propaganda e i campi di concentramento in #Albania- che ai turisti e anche a qualche fiorentino dedica tutt'altre attenzioni. Quindi ci vorrebbe la polizia locale con il #taser, per fare ZAP! contro i négher recalcitranti e portarli tutti subito in prigione, loro e il loro andare in giro che fa calare i prezzi degli immobili.
E sul taser la Lega ha puntato molto; addirittura di più che sugli spruzzini piccanti intesi come indispensabili per la sicurezza femminile.
Gli spruzzini piccanti non si sa quanti stupri abbiano evitato. Di sicuro sono entrati da anni nella panoplia minima del malintenzionato e hanno causato più o meno direttamente almeno undici morti accertati. Otto nel 2018 alla #LanternaAzzurra di #Corinaldo e tre l'anno precedente in Piazza #SanCarlo a #Torino.
Adesso chiunque si interessi dei comunicati stampa di gente che a Firenze non è mai stata parte di alcuna soluzione e che quindi fa di tutto per farsi considerare parte dei problemi, viene a sapere che nel novembre 2024
quattro ragazzi di origine straniera minacciavano a Novoli le persone alla fermata della tramvia con uno strumento a scariche elettrice tipo taser.
Gentilissimo, è lo stesso Guglielmo #Mossuto a far sapere a tutti che adesso anche il taser è entrato nell'uso degli stessi operatori economici che si avvalgono -con buon successo- degli spruzzini piccanti.
La Lega ha conquistato un altro alloro.
(*) A furia di comunicati stampa e di aperitivi con i soliti dieci badolla la Lega è passata a Firenze dagli oltre venticinquemila voti del 2019 ai meno di novemila del 2024. Il risultato è che il gruppo dei consiglieri della Lega assomma oggi al solo #GuglielmoMossuto, che può orgogliosamente fregiarsi del titolo di capogruppo di se stesso.
URUGUAY. Vince il centro-sinistra: Orsi è il nuovo presidente
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il candidato di Frente Amplio, sostenuto anche dall'ex presidente Pepe Mujica, scalza la coalizione conservatrice di governo e il suo avversario Álvaro Delgado.
L'articolo pagineesteri.it/2024/11/25/ame…
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
All’interno del movimento israeliano per la colonizzazione del Libano meridionale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un nuovo gruppo di ultradestra all'interno del movimento dei coloni sta cercando di aprire un altro fronte di conquista
L'articolo All’interno del movimento israeliano per la colonizzazione del Libano meridionale proviene da Pagine Esteri.
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Il Comitato politico nazionale esprime grande preoccupazione in merito all’improvvisa accentuazione della drammaticità della situazione economica, già grave, in cui versa il Partito.
È del tutto evidente che le ultime iniziative degli Enti verso i quali si è formato nel corso degli anni l’enorme debito che ci affligge, innanzitutto Agenzia delle entrate, disegnano un quadro radicalmente diverso da quello che, fino ad ora, ci aveva consentito, con vari artifici e molti sacrifici, di gestire il debito stesso.
La possibilità per gli Enti creditori di poter agire direttamente sui depositi e perfino su alcune entrate ricorrenti, come ad esempio gli affitti, azzerando le lungaggini della tradizionale esazione delle cartelle, fa venir meno ogni alternativa all’obbligo della certezza del pagamento di quanto dovuto.
Il Cpn impegna pertanto tutto il Partito ad uno sforzo collettivo straordinario per far sì che il Partito possa superare un momento di difficoltà più grave, anche per la sua diversa natura, di tutti quelli che abbiamo fin qui affrontato.
Si tratta di dar vita immediatamente ad una campagna straordinaria di sottoscrizioni diffusa , articolata e di massa, con l’obiettivo di raccogliere almeno 50/70.000 euro entro breve tempo.
La cifra che ci prefiggiamo di raccogliere corrisponde a poco più di 5/7 euro ad iscritto/a. Siamo consapevoli di quanto già fanno quotidianamente le/gli iscritte/i per mandare avanti Circoli e Federazioni riteniamo che ci si debba muovere anche e soprattutto verso l’esterno. Ci sembra utile, però, fissare un obiettivo che responsabilizzi tanto le strutture periferiche quanto le iscritte e gli iscritti al suo raggiungimento.
A tale scopo, si danno le seguenti indicazioni:
- Lancio sottoscrizione straordinaria e nomi di singoli e federazioni vanno pubblicati sul sito
- Si chiede alle compagne e ai compagni che partecipano ai congressi di circolo e di federazione di versare un piccolo contributo personale e volontario che le federazioni debbono inviare IMMEDIATAMENTE al nazionale.
- Si proponga poi un contributo per il congresso dal titolo “La tredicesima per il dodicesimo”
- Raccolta diretta di fondi con il classico “blocchetto” rivolto, per esempio, al giro di conoscenti, parenti, colleghi di lavoro, ecc.
- Lettera del segretario nazionale a personalità esterne e a iscritte/i e dei segretari di federazione e regionali analoghe
- Mercatini (libri, oggettistica, abbigliamento, ecc)
- Sottoscrizioni a premi in tutti i territori, le cosiddette lotterie, gestite a livello provinciale ma organizzate contestualmente a livello regionale
- raccolta di fondi tramite crowfounding su piattaforme dedicate
Nell’immediato, il Cpn
- sollecita tutte le Federazioni che siano in grado di farlo a versare la somma di 500 euro al nazionale a titolo di prestito per il quale riceveranno una “lettera di credito”.
- sollecita tutte/i le/i componenti che ancora non lo abbiano fatto a sottoscrivere il versamento periodico (RID) e lancio campagna 2000 rid per il partito da raggiungersi entro la data del congresso nazionale con obiettivi distribuiti proporzionalmente tra federazioni.
- dà mandato al Tesoriere di verificare, in accordo con le strutture interessate, la possibilità di procedere alla messa in vendita di immobili oltre quelli già deliberati dalla direzione che vanno comunque proposti al cpn.
- in caso di protrarsi “emergenza” dà mandato alla segreteria, solo come estrema ratio, di verificare entro il 31 dicembre la possibilità di tenere il congresso nazionale on line o altrimenti di promuovere una “cassa di mutuo soccorso” per garantire la partecipazione e preservare l’efficacia del congresso nello spazio pubblico (sociale, politico, mediatico).
- Dà mandato alla segreteria di procedere al lancio della campagna di tesseramento 2025.
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
Assemblea costituente M5S, abolito il garante e stop al limite dei due mandati. Grillo: “Da francescani a gesuiti”
@Politica interna, europea e internazionale
Il Movimento 5 Stelle cambia volto. L’Assemblea degli iscritti al M5s ha votato per l’eliminazione del ruolo del garante. La platea di ‘Nova’, la kermesse del M5s, ha accolto con un applauso la comunicazione del risultato.
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Il mio album preferito del gruppo... attendo paziente
Interessante... per i fans...
rollingstone.it/musica/news-mu…
I Genesis pubblicheranno una versione espansa di ‘The Lamb Lies Down on Broadway’
L’occasione è il mezzo secolo dell’album del 1974, l’ultimo con Peter Gabriel, ma la riedizione uscirà nel 2025. Conterrà tra le altre cose demo inediti e un concerto allo Shrine Auditorium di Los AngelesRolling Stone It (Rolling Stone Italia)
Anche Microsoft ci è cascata: addestra i sistemi di AI con i dati degli utenti e fa di tutto per impedire una libera scelta.
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/anche-mi…
Ho posato gli occhi su questa notizia. (presente anche qui per i nostalgici). In tanti stanno seguendo questa strada e non è affatto una bella
Privacy Pride reshared this.
@ a couple of potentially interesting news for the project:
- we've had the app officially accepted on F-Droid 🎉🎉🎉
- I've setup the Kover plugin to calculate the test coverage, generate a report at each build and upload it to Codecov to monitor how I'm progressing with unit testing (the value is still low but I'm going to work to improve it);
- I received a contribution yesterday night on accessibility, which I had been working on in a recent PR, and this is definitely an area where the app will be improved in the near future.
Thanks to pvagner for the contribution! Have a nice weekend and #livefasteattrash #procyonproject
like this
reshared this
Bologna nel cuore...
In questi pochi scatti una notte di pioggia passata in solitaria girando per locali, ascoltando la musica per radio, e chiudendo il giro all'edicola "la Sveglia" (poi diventata Rizzoli) in via dei Mille...
Sperando di riuscire a trasmettere uno stato d'animo di un "biassanot" 😀
Israele è famosa per i suoi sistemi di sicurezza, tanto che li vende anche agli altri governi. Come ha fatto allora a non accorgersi di cosa Hamas stesse preparando e poi ha messo in pratica?
Risposta 1: nonostante tutto sono degli idioti (non credo proprio).
Risposta 2: sapevano tutto e hanno lasciato che accadesse per avere un motivo per attaccare la striscia di Gaza.
Hamas ha preso degli ostaggi ed ora Israele usa la scusa della loro restituzione come motivo per continuare l'azzeramento di Gaza.
Se veramente Hamas vuole fare finire tutto questo, perché non rilascia gli ostaggi?
Luca Montagna likes this.
djpanini
in reply to 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻💻🍕 • •like this
Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ e 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻💻🍕 like this.
RaccoonForFriendica reshared this.
𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻💻🍕
in reply to djpanini • •RaccoonForFriendica reshared this.