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A Robot Meant for Humans


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Although humanity was hoping for a more optimistic robotic future in the post-war era, with media reflecting that sentiment like The Jetsons or Lost in Space, we seem to have shifted our collective consciousness (for good reasons) to a more Black Mirror/Terminator future as real-world companies like Boston Dynamics are actually building these styles of machines instead of helpful Rosies. But this future isn’t guaranteed, and a PhD researcher is hoping to claim back a more hopeful outlook with a robot called Blossom which is specifically built to investigate how humans interact with robots.

For a platform this robot is not too complex, consisting of an accessible frame that can be laser-cut from wood with only a few moving parts controlled by servos. The robot is not too large, either, and can be set on a desk to be used as a telepresence robot. But Blossom’s creator [Michael] wanted this to help understand how humans interact with robots so the latest version is outfitted not only with a large language model with text-to-speech capabilities, but also with a compelling backstory, lore, and a voice derived from Animal Crossing that’s neither human nor recognizable synthetic robot, all in an effort to make the device more approachable.

To that end, [Michael] set the robot up at a Maker Faire to see what sorts of interactions Blossom would have with passers by, and while most were interested in the web-based control system for the robot a few others came by and had conversations with it. It’s certainly an interesting project and reminds us a bit of this other piece of research from MIT that looked at how humans and robots can work productively alongside one another.


hackaday.com/2024/11/26/a-robo…




Biodigitale: La Rivoluzione dell’Integrazione tra Biologia e Tecnologia


La trasformazione digitale che stiamo vivendo non è solo una questione di velocità e capacità dei sistemi informatici. La vera rivoluzione che ci attende si radica in un concetto più profondo: l’integrazione del mondo digitale con quello biologico. Il futuro del digitale non si limiterà a tecnologie sempre più avanzate, ma si fonderà con la biologia, creando un’area che possiamo definire come biodigitale. Questo nuovo paradigma non solo cambierà il nostro modo di interagire con la tecnologia, ma anche la nostra concezione di dati, identità e sicurezza. Ma cosa significa davvero biodigitale, e come differisce dall’evoluzione della bionica?

Cos’è il Biodigitale?


Il biodigitale rappresenta l’integrazione diretta tra biologia e digitale.

Il concetto emergente di Biodigitale unisce biologia e tecnologia digitale, rappresentando l’integrazione di processi biologici viventi con sistemi informatici avanzati. A differenza della bionica, che si concentra sul miglioramento fisico e funzionale del corpo umano attraverso dispositivi meccanici ed elettronici (come protesi o impianti), il biodigitale implica l’uso di organismi biologici, come batteri o cellule viventi, per immagazzinare, elaborare e trasmettere informazioni digitali. Un esempio è l’uso del DNA sintetico per la codifica di dati, permettendo la memorizzazione e il trasferimento di informazioni all’interno di organismi viventi, che diventano veri e propri “supporti di dati biologici”. Questo sviluppo ha il potenziale di rivoluzionare non solo il campo della sicurezza dei dati, ma anche settori come la medicina, l’archiviazione a lungo termine e la sostenibilità, aprendo nuove frontiere nel trattamento delle informazioni, con un’integrazione sempre più profonda tra il mondo naturale e quello digitale.

Biodigitale: la nuova frontiera del controllo delle informazioni


Nel biodigitale, i dati non sono più relegati a dischi rigidi o server cloud, ma sono immagazzinati nel codice genetico. La capacità del DNA di conservare informazioni in spazi incredibilmente compatti e con una durata praticamente eterna sta aprendo nuove strade per la memorizzazione dei dati. La ricerca ha già compiuto notevoli passi in questa direzione, con esperimenti che hanno dimostrato la fattibilità di codificare ed estrarre testi, immagini e persino video all’interno di sequenze di DNA sintetico. Questo non solo potrebbe cambiare il modo in cui conserviamo le informazioni, ma anche come le trasmettiamo, utilizzando esseri viventi come “supporti biologici” per il trasferimento di dati attraverso spazio e tempo (generazioni), senza la necessità di reti digitali.

Un aspetto fondamentale del biodigitale è la resilienza. A differenza dei tradizionali supporti di memoria, che possono deteriorarsi nel tempo o essere danneggiati da eventi catastrofici, il DNA offre una straordinaria capacità di sopravvivenza. Le informazioni codificate nel DNA non solo resistono alla degradazione naturale, ma possono anche essere replicate con una precisione quasi perfetta grazie alla capacità di auto-riparazione del materiale genetico. Questo porta alla possibilità di conservare e trasferire dati per periodi di tempo quasi infiniti, rendendo questi nuovi sistemi estremamente resistenti agli attacchi fisici, alla perdita di dati e ai disastri tecnologici. La resilienza del biodigitale potrebbe dunque renderlo una soluzione ideale per archiviare dati sensibili in ambienti altamente pericolosi o in contesti in cui la protezione dei dati è cruciale, come nel caso della conservazione di informazioni vitali per la sicurezza nazionale o la ricerca scientifica.

L’integrazione con la biologia: oltre la bionica


Il biodigitale va oltre il concetto di bionica, arrivando a creare una simbiosi fra tecnologia e biologia, in cui i sistemi viventi stessi diventano parte integrante dei processi digitali. Immagina un sistema in cui le nostre cellule potrebbero fungere da dispositivi di archiviazione o elaborazione di dati, dove l’intelligenza artificiale è integrata nei nostri corpi tramite interfacce neurali, creando una rete che unisce l’uomo alla macchina in modi che oggi non possiamo nemmeno immaginare completamente.

Le ricerche attuali


Già da diversi anni importanti società stanno facendo progressi significativi nel campo del biodigitale e dello stoccaggio dei dati nel DNA. Tra le aree di studio più promettenti si fanno prepotentemente avanti le tecnologie di stoccaggio dati nel DNA. Diverse università e aziende stanno esplorando il DNA come un mezzo di archiviazione dei dati a lungo termine, grazie alla sua densità e stabilità. Un esempio significativo è il lavoro di un team dell’Università di Stoccarda, che ha sviluppato un metodo per codificare informazioni digitali su DNA utilizzando modifiche, come l’aggiunta o la rimozione di gruppi metilici, che agiscono come bit digitali.

Un’iniziativa guidata da aziende come Twist Bioscience, Illumina e Western Digital, conosciuta come DNA Data Storage Alliance, ha recentemente pubblicato un white paper che esplora come il DNA potrebbe diventare un medium di archiviazione sostenibile ed estremamente denso per i dati digitali, con potenziale per ridurre enormemente i costi e l’impronta ecologica dei data center. La densità di stoccaggio del DNA è incredibile: una piccola quantità di DNA potrebbe contenere una quantità di dati milioni di volte maggiore rispetto agli attuali sistemi di archiviazione tradizionali. Twist Bioscience e Illuminastanno lavorando su soluzioni che utilizzano il DNA per l’archiviazione dei dati. Twist Bioscience, in particolare, ha sottolineato come il DNA possa ridurre significativamente i costi di mantenimento a lungo termine dei dati digitali, grazie alla sua durabilità e alla necessità di uno spazio minimo.

I Rischi e le Sfide del biodigitale


Nonostante il potenziale straordinario, il biodigitale solleva numerosi interrogativi, soprattutto riguardo alla sicurezza e all’etica. L’integrazione della biologia con la tecnologia potrebbe aprire la porta a una nuova era di vulnerabilità. Se i dati sono archiviati nel DNA o nei sistemi biologici, le potenziali minacce potrebbero includere attacchi mirati per manipolare la genetica, alterare il flusso delle informazioni o persino infiltrare organismi viventi con codici maligni. I sistemi biologici non sono immune ai rischi di corruzione, mutazioni o altre alterazioni che potrebbero compromettere la loro affidabilità, quindi la gestione sicura di queste tecnologie richiederà nuove soluzioni per monitorare e proteggere i dati in maniera innovativa.

Inoltre, la possibilità di memorizzare dati all’interno di organismi viventi implica questioni etiche rilevanti, in particolare quando si parla di manipolazione genetica e della responsabilità che ne deriverebbe. Le implicazioni per la privacy, il controllo delle informazioni e l’uso non autorizzato di tecnologie avanzate sono aspetti cruciali che dovranno essere affrontati.

Un futuro affascinante e potenzialmente pericoloso


Il biodigitale rappresenta un passo audace verso il futuro, dove le frontiere tra il biologico e il digitale sfumano in un nuovo paradigma che promette di cambiare la nostra comprensione di dati, identità e sicurezza. Tuttavia, come con ogni tecnologia all’avanguardia, questo futuro è accompagnato da rischi che non possiamo permetterci di ignorare. Mentre entriamo in questa nuova era, sarà fondamentale adottare una visione olistica che contempli tanto le opportunità quanto le sfide, con un’attenzione particolare alla sicurezza, all’etica e alla resilienza dei sistemi che stiamo creando.

Xeno-DNA e forme di vita alternative


Guardando al futuro del biodigitale, appare evidente come le biotecnologie avanzate, inclusi materiali genetici sintetici come lo Xeno-DNA, possano rivoluzionare la nostra capacità di memorizzare e processare informazioni. Questi sviluppi ci spingono verso un nuovo orizzonte, quello del Sint-Biodigitale, dove biologia e tecnologia si fondono in un ecosistema completamente integrato.

La ricerca su xeno-DNA riguarda la creazione di sequenze genetiche che utilizzano basi diverse da quelle conosciute nella vita biologica in natura: Adenina, Guanina, Citosina e Timina. Un esempio di questa ricerca è il lavoro sul cosiddetto “Xeno-nucleico” che include basi artificiali come le basi artificiali Pirimidina (P) e Purina (Z), sviluppate per creare sistemi di codifica genetica più stabili e resistenti agli errori durante la replicazione e la trascrizione. Questi sviluppi potrebbero essere applicati non solo per ampliare la nostra capacità di immagazzinare informazioni biologiche ma anche per progettare sistemi più robusti di calcolo biologico o anche per creare “forme di vita alternative” in laboratorio.

La creazione di sistemi genetici sintetici basati su “formati alternativi” di acidi nucleici sta guadagnando attenzione nelle ricerche di biologia sintetica. Questi acidi nucleici potrebbero fornire alle cellule una base di dati che potrebbe operare più velocemente, più efficientemente o in modo più sicuro rispetto ai tradizionali sistemi AGCT. Questi studi sono ancora nelle fasi iniziali, ma potrebbero aprire la strada a nuove forme di “memoria biologica” per il futuro biodigitale.

La combinazione di materiali genetici non naturali, come gli XNA, con i tradizionali acidi nucleici potrebbe permettere la progettazione di dispositivi di memoria biologici ad alta densità, che sfruttano sia la biologia naturale che quella progettata. Con l’uso di Xeno-DNA, possiamo immaginare un futuro in cui le informazioni vengono memorizzate non solo nelle cellule viventi tradizionali, ma in forme di vita sintetiche progettate per scopi specifici, come archiviazione o calcolo, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale di sistemi informatici attuali.

Questi sviluppi aprono scenari difficilmente prevedibili per il futuro biodigitale. L’integrazione di sistemi biologici diversi dalle forme di vita conosciute potrebbe essere essenziale per creare sistemi di calcolo, archiviazione e comunicazione che siano più efficienti, più sicuri e in grado di operare a livelli che oggi sono impensabili.

In questo contesto, il concetto di biodigitale potrebbe evolvere ulteriormente, passando da un semplice approccio di combinazione di biologia e tecnologia a una fusione di biologia sintetica con il digitale, creando un nuovo paradigma in cui le leggi della biologia e della tecnologia digitale avanzata si fondono completamente, fino ad arrivare al Sint-Biodigitale.

Ci sono ancora molte aree da esplorare. Mentre il campo del biodigitale continua a svilupparsi, ci sono diverse questioni tecniche, etiche e pratiche che meritano un ulteriore approfondimento. Ad esempio, per quanto riguarda i rischi legati alla manipolazione genetica e alla protezione dei dati biologici, sarebbe utile esplorare in modo più approfondito come i sistemi di protezione dei dati dovranno adattarsi a questo nuovo contesto. Esaminare in che modo le tecniche tradizionali di crittografia possano evolversi o se siano necessari nuovi approcci per proteggere i dati biologici diventa fondamentale. Inoltre, il tema della sostenibilità e dell’impatto ambientale delle tecnologie biodigitali merita di essere ampliato, considerando l’uso di risorse biologiche come il DNA sintetico e le sue implicazioni a lungo termine per la biodiversità e l’ecosistema. Dalla prospettiva filosofica, sarebbe interessante integrare il concetto di biodigitale con riflessioni moderne sulla privacy, l’identità e la coscienza, cercando di esplorare come questa fusione possa influenzare la nostra comprensione di questi temi fondamentali. Infine, guardando al futuro, ci sono molte domande aperte circa il passaggio dal biodigitale al Sint-Biodigitale e le evoluzioni future che potremmo osservare nei prossimi decenni. Sarà interessante continuare a esplorare modelli di ricerca e scenari basati su questi sviluppi per anticipare i potenziali impatti di questa tecnologia emergente, anche sulla sopravvivenza stessa della razza umana.

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A Laser with Mirrors makes a CRT-like Display


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26183821[bitluni]’s laser-based display pretending to be a an old-school vector CRT.Phosphor-based displays like CRTs rely on the phosphor to emit light for a set amount of time after being activated, allowing them to display a seemingly persistent image with one drawing beam per color. Translated to UV-sensitive PLA filament, this means that you can totally use a printed sheet of this material in combination with a 405 nm laser diode to create a display that doesn’t look dissimilar to an early CRT. This is exactly what [bitluni] did in a recent video, meshing together said laser diode, UV-sensitive PLA, stepper motors and two mirrors with an Arduino-based controller to create a rather interesting vector display.

In the video, [bitluni] goes over the development steps, including a range of improvements like being able to turn off the laser when moving between the end of a line and the beginning of a new one. While the Arduino Nano board does the driving of the stepper motor controllers, an ESP32 provides the drawing instructions. The STL and other project files including Nano & ESP32 firmware can be found on the GitHub project page.

While far from being a practical display with a single-digit Hz refresh rate, it does provide an interesting demonstration of these types of persistence of vision based displays, and without the use of exotic MEMS mirror modules or the like.

youtube.com/embed/9qPc_I1V6go?…


hackaday.com/2024/11/26/a-lase…



In attesa della tregua Israele bombarda senza sosta Beirut


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Questa sera Netanyahu ha annunciato di aver accettato il cessate il fuoco con Hezbollah che scatterà domani mattina. Ma gli aerei israeliani intanto sganciano bombe e missili sulla capitale libanese
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Alternatives Don’t Need to be Bashed


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By default, bash is the most popular command language simply because it’s included in most *nix operating systems. Additionally, people don’t tend to spend a lot of time thinking about whatever their computer uses for scripting as they might for other pieces of software like a word processor or browser. If you are so inclined to take a closer look at this tool that’s often taken for granted, there are a number of alternatives to bash and [monzool] wanted to investigate them closely.

Unlike other similar documentation that [monzool] has come across where the writers didn’t actually use the scripting languages being investigated, [monzool] is planning to use each of these and accomplish specific objectives. This will allow them to get a feel for the languages and whether or not they are acceptable alternatives for bash. Moving through directories, passing commands back and forth, manipulating strings, searching for files, and manipulating the terminal display settings are all included in this task list. A few languages are tossed out before initial testing even begins for not meeting certain specific requirements. One example is not being particularly useful in [monzool]’s preferred embedded environments, but even so there are enough bash alternatives to test out ten separate languages.

Unfortunately, at the end of the day none of the ten selected would make a true replacement for bash, at least for [monzool]’s use case, but there were a few standouts nonetheless. Nutshell was interesting for being a more modern, advanced system and [monzool] found Janet to be a fun and interesting project but had limitations with cross-compiling. All in all though this seemed to be an enjoyable experience that we’d recommend if you actually want to get into the weeds on what scripting languages are actually capable of. Another interesting one we featured a while back attempts to perform as a shell and a programming language simultaneously.


hackaday.com/2024/11/26/altern…



Bluesky non è perfettamente in regola con le leggi dell’Unione Europea

...ma al momento non ha ancora raggiunto una “massa critica” di utenti tale da essere considerata una piattaforma online di grandi dimensioni come possono essere X (Twitter) o Facebook, e quindi per il momento non verrà sanzionata. L’ha dichiarato nelle scorse ore Thomas Regnier, portavoce della Commissione Europea, al Financial Times nel corso di un incontro con la stampa.

Secondo le regole dell’Unione Europea, una piattaforma viene considerata “molto grande” quando raggiunge i 45 milioni di utenti. Calcolando che a oggi Bluesky ha oltre 22 milioni di utenti, la strada da percorrere può sembrare ancora piuttosto lunga, ma la storia ci insegna che queste “migrazioni di massa” possono accelerare vertiginosamente un po’ dall’oggi al domani. Tanto per mettere il dato in prospettiva, appena sei giorni fa si era superato il traguardo di 20 milioni di utenti.

hdblog.it/android/articoli/n60…

@Che succede nel Fediverso?

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Linux Fu: Audio Network Pipes


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Life was simpler when everything your computer did was text-based. It is easy enough to shove data into one end of a pipe and take it out of the other. Sure, if the pipe extends across the network, you might have to call it a socket and take some special care. But how do you pipe all the data we care about these days? In particular, I found I wanted to transport audio from the output of one program to the input of another. Like most things in Linux, there are many ways you can get this done and — like most things in Linux — only some of those ways will work depending on your setup.

Why?


There are many reasons you might want to take an audio output and process it through a program that expects audio input. In my case, it was ham radio software. I’ve been working on making it possible to operate my station remotely. If all you want to do is talk, it is easy to find software that will connect you over the network.

However, if you want to do digital modes like PSK31, RTTY, or FT8, you may have a problem. The software to handle those modes all expect audio from a soundcard. They also want to send audio to a soundcard. But, in this case, the data is coming from a program.

Of course, one answer is to remote desktop into the computer directly connected to the radio. However, most remote desktop solutions aren’t made for high-fidelity and low-latency audio. Plus, it is nice to have apps running directly on your computer.

I’ll talk about how I’ve remoted my station in a future post, but for right now, just assume we want to get a program’s audio output into another program’s audio input.

Sound System Overview


Someone once said, “The nice thing about standards is there are so many of them.” This is true for Linux sound, too. The most common way to access a soundcard is via ALSA, also known as Advanced Linux Sound Architecture. There are other methods, but this is somewhat the lowest common denominator on most modern systems.

However, most modern systems add one or more layers so you can do things like easily redirect sound from a speaker to a headphone, for example. Or ship audio over the network.

The most common layer over ALSA is PulseAudio, and for many years, it was the most common standard. These days, you see many distros moving to PipeWire.

PipeWire is newer and has a lot of features but perhaps the best one is that it is easy to set it up to look like PulseAudio. So software that understands PipeWire can use it. Programs that don’t understand it can pretend it is PulseAudio.

There are other systems, too, and they all interoperate in some way. While OSS is not as common as it once was, JACK is still found in certain applications. Many choices!

One Way


There are many ways you can accomplish what I was after. Since I am running PipeWire, I elected to use qpwgraph, which is a GUI that shows you all the sound devices on the system and lets you drag lines between them.

It is super powerful but also super cranky. As things change, it tends to want to redraw the “graph,” and it often does it in a strange and ugly way. If you name a block to help you remember what it is and then disconnect it, the name usually goes back to the default. But these are small problems, and you can work around them.

In theory, you should be able to just grab the output and “wire” it to the other program’s input. In fact, that works, but there is one small problem. Both PipeWire and PulseAudio will show when a program is making sound, and then, when it stops, the source vanishes.

This makes it very hard to set up what I wanted. I wound up using a loopback device so there was something for the receiver to connect to and the transient sending device.

Here’s the graph I wound up with:
26168721A partial display of the PipeWire configuration
I omitted some of the devices and streams that didn’t matter, so it looks pretty simple. The box near the bottom right represents my main speakers. Note that the radio speaker device (far left) has outputs to the speaker and to the JTDX in box.

This lets me hear the audio from the radio and allows JTDX to decode the FT8 traffic. Sending is a little more complicated.

The radio-in boxes are the loopback device. You can see it hooked to the JTDX out box because when I took the screenshot, I was transmitting. If I were not transmitting, the out box would vanish, and only the pipe would be there.

Everything that goes to the pipe’s input also shows up as the pipe’s output and that’s connected directly to the radio input. I left that box marked with the default name instead of renaming it so you can see why it is worth renaming these boxes! If you hover over the box, you’ll see the full name which does have the application name in it.

That means JTDX has to be set to listen and send to the streams in question. The radio also has to be set to the correct input and output. Usually, setting them to Pulse will work, although you might have better luck with the actual pipe or sink/source name.

In order to make this work, though, I had to create the loopback device:
pw-loopback -n radio-in -m '[FL FR]' --capture-props='[media.class=Audio/Sink]' --playback-props='[media.class=Audio/Source]' &
This creates the device as a sink with stereo channels that connect to nothing by default. Sometimes, I only connect the left channels since that’s all I need, but you may need something different.

Other Ways


There are many ways to accomplish this, including using the pw-link utility or setting up special configurations. The PipeWire documentation has a page that covers at least most of the scenarios.

You can also create this kind of virtual device and wiring with PulseAudio. If you need to do that, investigate the pactl command and use it to load the module-loopback module.

It is even possible to use the snd-aloop module to create loopback devices. However, PipeWire seems to be the future, so unless you are on an older system, it is probably better to stick to that method.

Sound Off!


What’s your favorite way to route audio? Why do you do it? What will you do with it? I’ll have a post detailing how this works to allow remote access to a ham transceiver, although this is just a part of the equation. It would be easy enough to use something like this and socat to stream audio around the network in fun ways.

We’ve talked about PipeWire for audio and video before. Of course, connecting blocks for audio processing makes us want to do more GNU Radio.


hackaday.com/2024/11/26/linux-…



Dell'inutilità di Instagram e Facebook


Quest'estate ho disattivato l'account Instagram. Era qualcosa che volevo fare da molto tempo, ma a lungo mi sono detto che questo avrebbe compromesso in qualche modo la mia attività. In realtà si trattava di una scusa. Era la dipendenza da dopamina che mi teneva legato a quel social, niente di più. Non so esattamente quando sia scattato il clic che mi ha fatto dire basta. So che è arrivato. Ho chiuso, e non mi è mai più passata per la testa la tentazione di riattivare l'account.

Lo stesso giorno ho disattivato l'account Facebook. Lì però la storia è stata diversa. A differenza di Instagram ci sono state un paio di occasioni in cui ho deciso di riattivarlo. La prima, in concomitanza dell'alluvione che ha colpito la Polonia a settembre, in cui è diventato da una parte un modo per assicurarmi che alcune persone che conoscevo stessero bene, e dall'altra strumento per diffondere i post di un'associazione che coordinava gli aiuti. In un secondo momento l'ho riattivato per una questione lavorativa. Se Instagram lo faccio rientrare senza difficoltà nella categoria dell'inutile, Facebook un minimo di servizio riesce ancora svolgerlo. Il problema è che a fronte di quel boh, 5% di utilità, c'è un 95% di niente, un meccanismo perverso che soverchia e irretisce. Riuscire a utilizzare cum grano salis questo strumento mi risulta complicato. E quindi, alla fine della fiera, meglio farne a meno.

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📣 Ripartono le #IscrizioniOnline alle scuole dell'infanzia e al primo e secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2025/2026!

⏰ Le domande potranno essere presentate dall’8 al 31 gennaio 2025.



La Difesa deve correre per restare al passo. Crosetto inaugura l’anno accademico al Casd

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Ut unum sint. “Perché siano una cosa sola”. Questo è il motto del Centro alti studi per la Difesa (Casd), la Scuola superiore universitaria delle Forze armate. Il motto riflette lo spirito di unione tra le branche e le specializzazioni delle Forze armate sia nell’espletamento dei loro



Dai, dopo quasi un mese ce l'ho fatta ad aggiornare la foto profilo. Un piccolo passo alla volta!

informapirata ⁂ reshared this.



Stake is an online casino and sportsbook that's using watermarks on viral meme accounts to advertise on social media. But it goes deeper than that.

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📌 Anche quest’anno il #MIM, dal 27 al 30 novembre, sarà presente al JOB&Orienta con un ampio programma di eventi, laboratori, seminari, per un totale di oltre 70 appuntamenti dedicati a scuole, studenti e famiglie!

Il Ministro Giuseppe Valditara par…

#MIM

Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
Elena Brescacin
@Francy 🌻 Secondo me l'equivoco enorme si è creato quando ci si è iniziati a illudere che il politico potesse essere "uno di noi" e parlare "come noi". Il M5S è il risultato di anni di questa cultura qua, iniziata per scardinare un po' il concetto di élite, col fatto che la politica è di tutti, ecc.
Invece se si tratta di élite nel senso di raccomandazioni e prescelti fra gli amici/parenti del politico anche no. Ma élite nel senso di persone selezionate e con le dovute competenze, dovrebbe essere auspicabile.


Ai Med Dialogues il Mediterraneo torna la priorità strategica dell’Italia

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’Italia, benché a fasi alterne della storia nazionale lo dimentichi, è un Paese marittimo. Sicuramente la Penisola non si limita ad essere ‘solamente’ un Paese marittimo, ma la sua centralità nello specchio d’acqua che unisce tre continenti è stata troppo a lungo derubricata a mero dato




La scabbia tormenta i prigionieri palestinesi, bombe e freddo i civili di Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Circa un quarto dei detenuti politici sono stati infettati dalla scabbia a causa delle scarse condizioni igieniche, della ventilazione inadeguata e della mancanza di beni di prima necessità
L'articolo La scabbia tormenta i prigionieri palestinesi,






Il Ministro Giuseppe Valditara ha firmato il decreto che destina oltre 136 milioni di euro ai percorsi di #orientamento.

Il finanziamento, rivolto a 4.




Bae system svela il primo sottomarino senza equipaggio

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Underwater e sistemi a pilotaggio remoto sono due dei grandi temi che interessano l’evoluzione odierna dello strumento militare e i progressi tecnologici legati al mondo della Difesa. La crescente vulnerabilità delle infrastrutture sottomarine, ulteriormente aggravata dalla proliferazione delle minacce ibride, mette gli Stati



Portaerei Truman e nave spia Yantar. Inseguimento Usa-Russia nel Mediterraneo

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Sembra proprio un inseguimento, quello tra la portaerei americana a propulsione nucleare Uss Harry S. Truman e il Yantar, che ufficialmente Mosca definisce una nave oceanografica ma che spesso è stata tracciata nei pressi di cavi sottomarini e dorsali di reti. Recentemente questa nave, al servizio del



Tenetevi stretti quei siti aggregatori e comparatori di prezzo che mostrano in calce a ogni articolo un grafico con l'andamento del prezzo.
Per quanto sto vedendo, il "Black Friday", che ormai è diventato tutto novembre, non conviene per un cazzo.
Statev'accuort e, se volete comprare qualcosa, controllate bene che il prezzo non sia una sòla!
#BlackFriday #MarketingMerda #Consumismo


Merkel: l'Ucraina non può decidere di fare la pace con la Russia...

Con i nuovi finanziamenti Usa e altri contractors l'Occidente sta tentando di prolungare la guerra, nonostante il fatto che gli americani hanno votato Trump perché finisca.

“I negoziati [con la Russia] non dovrebbero aver luogo senza la partecipazione dell’Ucraina. Allo stesso tempo, credo che molti paesi che sostengono l’Ucraina debbano unirsi per decidere quando sarebbe opportuno discutere una risoluzione diplomatica con la Russia. Kiev non può prendere questa decisione da sola“. Così Angela Merkel in un’intervista “dimenticabile” rilasciata al Corriere della Sera (1).

Kiev non può decidere?

La frase che abbiamo evidenziato il neretto risulta alquanto agghiacciante, dal momento che nega a Kiev quella sovranità per difendere la quale l’Occidente afferma di essere sceso in campo al suo fianco. Non è per difendere la nazione ucraina, il suo territorio e la sua gente, dall’asserita aggressione russa che si è fatto tutto quel che si è fatto finora? E se si nega a Kiev la facoltà di decidere in via autonoma se e quando porre fine a una guerra che la sta devastando, non è l’esatto opposto di quanto si è predicato finora?

Non solo, non avendo Kiev alcuna forza contrattuale nei confronti dei suoi sponsor, tale decisione sarebbe totalmente nelle mani di questi ultimi, rendendo di fatto la prima parte delle affermazioni dell’ex cancelliera, cioè “nulla senza l’Ucraina”, una vuota retorica.

Ma alla Merkel va comunque riconosciuto il merito di aver reso manifesto ciò che viene negato contro ogni evidenza, cioè che per l’Occidente l’Ucraina non conta nulla, né contano i suoi cittadini, mandati a morire in questa guerra per procura contro la Russia per la maggior gloria degli Stati Uniti e delle élite europee consegnate ai suoi interessi.

Quanto all’escalation in corso, il mondo sta vivendo in un momento di sospensione dopo la reazione russa ai missili a lungo raggio lanciati contro il suo territorio che ha visto l’entrata in scena dell’Oreshnik, il missile ipersonico a medio raggio potenzialmente nucleare che Putin ha tirato fuori come un coniglio dal cilindro, e l’avvertimento conseguente all’Europa e agli Stati Uniti che Mosca è pronta a colpire fuori dall’Ucraina se provocata ulteriormente.

I Paesi Nato stanno decidendo il da farsi, ma la visita del Segretario dell’Alleanza, Mark Rutte, alla residenza di Trump a Mar-e-Lago, avvenuta subito dopo il lancio dell’Oreshnik russo, sembra segnalare che l’avvertimento ha trovato orecchie attente.

Detto questo, il partito della guerra non si rassegna, anzi, è probabile che vedremo altre provocazioni mentre, in parallelo, si sta cercando un modo per far proseguire la guerra anche dopo l’insediamento di Trump.

Gli Stati Uniti stanno prendendo provvedimenti in modo che l’Ucraina sia rifornita di armi per i prossimi mesi, inviando altri finanziamenti – 9 miliardi di dollari, 2 dei quali destinati alle imprese di armi statunitensi, recita il New York Times – che darebbero modo a Kiev di reggere fino a marzo (almeno a stare alle previsioni di quegli analisti che finora le hanno sbagliate tutte).

Difendere la democrazia prolungando la guerra

In parallelo, si è formata l’alleanza dei Paesi del Nord Europa (Stati baltici, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia, Islanda, Gran Bretagna, Germania, Polonia e Paesi Bassi) che hanno giurato di sostenere Kiev anche dopo l’avvento di Trump.

Inoltre, i fautori della guerra a oltranza stanno cercando un modo per sostenere il fronte con nuove leve, dal momento che Kiev non riesce a mobilitare soldati a sufficienza e quelli che mobilita sanno a malapena tenere in mano un fucile.

Se per ora è escluso l’invio di eserciti nazionali europei, si sta studiando come inviare contractors, mentre la Francia si dice pronta a mandare istruttori. Lo rivela Le Monde, con notizia rilanciata da Strana, senza però aggiungere che di contractors al soldo di Stati Uniti ed Europa è già piena l’Ucraina, sopra e sottoterra, né accennare al fatto che tale sviluppo non sembra sufficiente a tenere un fronte che necessiterebbe di centinaia di migliaia di uomini, numeri che difficilmente si raggiungono tramite compagnie private (peraltro, un conto era trovare mercenari disposti a fare la guerra in Iraq, altra cosa è trovare gente disposata a ingaggiarsi in una guerra dove la probabilità di morire è alta).

Insomma, tanta agitazione, ma non sembra che ci sia all’orizzonte nessuna possibilità di invertire la tendenza della guerra, che vede Mosca avviata verso la vittoria. E, però, resta la spinta a prolungare il conflitto, persistendo la convinzione insana e inesatta che in tal modo si riuscirà a logorare la Russia, mentre quanto avvenuto finora dice l’esatto contrario.

Da notare, infine, la grande ipocrisia che sottende tutti questi sforzi: si dice che aiutare l’Ucraina sia necessario per difendere la democrazia occidentale. In realtà, le elezioni americane hanno dato un verdetto inequivocabile. Trump ha vinto promettendo di chiudere la guerra ucraina. Ma la volontà degli elettori, fondamento della democrazia, viene ignorata, anzi violentata in modo sfacciato. Tant’è.

Non per nulla, Mike Waltz , che Trump ha scelto come suo Consigliere per la sicurezza nazionale, ha affermato: “Il presidente eletto è estremamente preoccupato per l’escalation e per dove ci sta portando […]. Dobbiamo porre fine a tutto ciò in modo responsabile. Dobbiamo ripristinare la deterrenza, la pace e agire prevenendo l’escalation anziché reagire”.

Un barlume di luce in fondo al tunnel. Solo che questo tunnel è ancora lungo: finirà, forse, il 20 gennaio, con l’insediamento di Trump. Nel frattempo, i costruttori di guerra faranno di tutto per complicare il cammino verso la pace e aprire nuove possibilità all’Armageddon.

Note:

1) corriere.it/esteri/24_novembre…

di Davide Malacaria

#TGP #Russia #Ucraina

[Fonte: https://www.piccolenote.it/mondo/merkel-ucraina-non-puo-decidere-la-pace]



A Niantic executive said he could see governments and militaries buying Niantic geospatial AI trained on player data, but the company said it’s still early days.#News
#News


“L’astensionismo aiuta il potere ma noi, oggi, non abbiamo alternativa”: lettera a TPI


@Politica interna, europea e internazionale
Lettera di un lettore di TPI alla redazione: Mi sembra che, fino a questo momento, nessuno abbia rimarcato la corrispondenza, nel senso della partecipazione, tra il voto politico e quello della base alla “Costituente” del partito di Conte. Montanari, sull’astensionismo, afferma



Beppe Grillo sfida Giuseppe Conte e chiede di ripetere il voto all’Assemblea costituente M5S


@Politica interna, europea e internazionale
Il fondatore del Movimento 5 Stelle (M5S) Beppe Grillo ha chiesto formalmente la ripetizione del voto dell’Assemblea costituente che si è chiusa ieri, domenica 24 novembre alla kermesse Nova a Roma con, tra l’altro, l’eliminazione del ruolo del




Venti di guerra


A me pare che i nostri governi stiano assumendo la posizione di Göring, quando nell'intervista a Gustave Gilbert (*) esprimeva il famoso concetto:
"Perché, naturalmente, il popolo non vuole la guerra. Perché mai un poveraccio in una fattoria dovrebbe rischiare la vita in una guerra quando il massimo che può ottenere è tornare alla sua fattoria tutto intero? Naturalmente, la gente comune non vuole la guerra; né in Russia, né in Inghilterra, né in America, né tanto meno in Germania. Questo si capisce. Ma, dopo tutto, sono i leader dei Paesi che determinano la politica, ed è sempre semplice trascinare il popolo, che si tratti di una democrazia, di una dittatura fascista, di un parlamento o di una dittatura comunista[...]È facile. Basta dire che sono stati attaccati e denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo e per aver esposto il Paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in qualsiasi Paese."

(*) Gustave Gilbert "Nuremberg Diary", raccolte delle interviste fatte ad alcuni gerarchi nazisti durante il processo di Norimberga



Netanyahu sanziona il quotidiano israeliano Haaretz


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Su proposta del premier, il governo interrompe comunicazioni e collaborazioni con il giornale dopo le dichiarazioni dell’editore Schocken che criticava l’apartheid e gli attacchi ai Palestinesi che combattono per la libertà.
L'articolo Netanyahu sanziona il quotidiano israeliano Haaretz proviene da



Il #25novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le #donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999. Numerose sono le iniziative del #MIM.


Giornata contro la violenza sulle donne, Mattarella: “Le istituzioni sostengano chi denuncia”


@Politica interna, europea e internazionale
Giornata contro la violenza sulle donne, le parole di Mattarella In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, che si celebra oggi, lunedì 25 novembre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le istituzioni a sostenere

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Firenze: Guglielmo Mossuto della Lega dice basta ai blitz spot. Con tanto di esclamativo!



Firenze.
Inveisce Guglielmo Mossuto, capogruppo(*) della Lega in consiglio comunale: "Agenti di Polizia Municipale impiegati per far multe ai commercianti o sequestrare merce agli abusivi. Quando per spaccio, degrado e furti in centro? Basta blitz spot!"

Ma anche basta spritz. O fist fuck.
E diamoci una regolata anche con gli esclamativi.

La #Lega o chi per essa hanno fatto le gonadi a scottadito per decenni all'amministrazione, agli addetti stampa e purtroppo anche alle persone serie, frignando contro chi vendeva borse e poster ai turisti occupandissolopùbbliho e poi i'ddegràdo e l'insihurézza.
Ogni tanto la gendarmeria di Palazzo Vecchio fa il solito pattuglione che sanziona cassettate di incapenti, ma adesso non gli va più bene perché c'è gente -nonostante la propaganda e i campi di concentramento in #Albania- che ai turisti e anche a qualche fiorentino dedica tutt'altre attenzioni. Quindi ci vorrebbe la polizia locale con il #taser, per fare ZAP! contro i négher recalcitranti e portarli tutti subito in prigione, loro e il loro andare in giro che fa calare i prezzi degli immobili.
E sul taser la Lega ha puntato molto; addirittura di più che sugli spruzzini piccanti intesi come indispensabili per la sicurezza femminile.
Gli spruzzini piccanti non si sa quanti stupri abbiano evitato. Di sicuro sono entrati da anni nella panoplia minima del malintenzionato e hanno causato più o meno direttamente almeno undici morti accertati. Otto nel 2018 alla #LanternaAzzurra di #Corinaldo e tre l'anno precedente in Piazza #SanCarlo a #Torino.
Adesso chiunque si interessi dei comunicati stampa di gente che a Firenze non è mai stata parte di alcuna soluzione e che quindi fa di tutto per farsi considerare parte dei problemi, viene a sapere che nel novembre 2024

quattro ragazzi di origine straniera minacciavano a Novoli le persone alla fermata della tramvia con uno strumento a scariche elettrice tipo taser.


Gentilissimo, è lo stesso Guglielmo #Mossuto a far sapere a tutti che adesso anche il taser è entrato nell'uso degli stessi operatori economici che si avvalgono -con buon successo- degli spruzzini piccanti.
La Lega ha conquistato un altro alloro.


(*) A furia di comunicati stampa e di aperitivi con i soliti dieci badolla la Lega è passata a Firenze dagli oltre venticinquemila voti del 2019 ai meno di novemila del 2024. Il risultato è che il gruppo dei consiglieri della Lega assomma oggi al solo #GuglielmoMossuto, che può orgogliosamente fregiarsi del titolo di capogruppo di se stesso.




Io manderei prima i fancazzisti di Montecitorio, quelli che hanno creato tale situazione, almeno la risolvono loro.


Durissimo tenere dietro a tutto, appena passato settembre. Sembrano tutti diventati pazzi



Il mio album preferito del gruppo... attendo paziente


Interessante... per i fans...

rollingstone.it/musica/news-mu…



Anche Microsoft ci è cascata: addestra i sistemi di AI con i dati degli utenti e fa di tutto per impedire una libera scelta.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/anche-mi…
Ho posato gli occhi su questa notizia. (presente anche qui per i nostalgici). In tanti stanno seguendo questa strada e non è affatto una bella

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@ a couple of potentially interesting news for the project:


  • we've had the app officially accepted on F-Droid 🎉🎉🎉
  • I've setup the Kover plugin to calculate the test coverage, generate a report at each build and upload it to Codecov to monitor how I'm progressing with unit testing (the value is still low but I'm going to work to improve it);
  • I received a contribution yesterday night on accessibility, which I had been working on in a recent PR, and this is definitely an area where the app will be improved in the near future.

Thanks to pvagner for the contribution! Have a nice weekend and #livefasteattrash #procyonproject



Bologna nel cuore...


Mi piaceva vagare per le strade di Bologna, cercando di fermare delle sensazioni... l'unico obiettivo di una fotografia per come l'interpreto io.
In questi pochi scatti una notte di pioggia passata in solitaria girando per locali, ascoltando la musica per radio, e chiudendo il giro all'edicola "la Sveglia" (poi diventata Rizzoli) in via dei Mille...
Sperando di riuscire a trasmettere uno stato d'animo di un "biassanot" 😀