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Vulnerabilità critica in Docker Desktop: compromissione sistema host


Una vulnerabilità critica nella versione desktop di Docker per Windows e macOS ha consentito la compromissione di un sistema host tramite l’esecuzione di un contenitore dannoso, anche se era abilitata la protezione Enhanced Container Isolation (ECI).

Alla vulnerabilità è stato assegnato l’identificatoreCVE-2025-9074 (9,3 punti sulla scala CVSS) ed è un bug SSRF (server-side request forgery). Il problema è stato risolto nella versione 4.44.3.

“Un container dannoso in esecuzione in Docker Desktop potrebbe accedere al Docker Engine e avviare container aggiuntivi senza dover montare un socket Docker”, spiegano gli sviluppatori di Docker in un bollettino di sicurezza . “Ciò potrebbe portare ad accessi non autorizzati ai file utente sul sistema host. L’Enhanced Container Isolation (ECI) non protegge da questa vulnerabilità.”

Lo specialista della sicurezza Felix Boulet, che ha scoperto la vulnerabilità, ha affermato che era possibile contattare l’API Docker Engine senza autenticazione utilizzando l’indirizzo 192.168.65[.]7:2375/ dall’interno di qualsiasi container in esecuzione.

L’esperto ha dimostrato la creazione e l’avvio di un nuovo contenitore che associa l’unità C: di un host Windows al file system del contenitore utilizzando due richieste HTTP POST wget. L’exploit proof-of-concept di Boulet non richiede autorizzazioni per eseguire codice all’interno del contenitore.

Philippe Dugre, ingegnere DevSecOps presso Pvotal Technologies e progettista della sfida per la conferenza sulla sicurezza NorthSec, ha confermato che la vulnerabilità riguarda la versione desktop di Docker per Windows e macOS, ma non quella per Linux.

Secondo Dugre, la vulnerabilità è meno pericolosa su macOS grazie ai meccanismi di protezione del sistema operativo. Ad esempio, è stato in grado di creare un file nella directory home dell’utente Windows, ma questo non è possibile su macOS senza l’autorizzazione dell’utente.

“Su Windows, poiché Docker Engine funziona tramite WSL2, un aggressore può montare l’intero file system come root, leggere qualsiasi file e infine sovrascrivere una DLL di sistema per elevare i privilegi al livello root del sistema host”, scrive Dugre. “Tuttavia, su macOS, l’app Docker Desktop mantiene comunque un certo livello di isolamento e il tentativo di montare una directory utente richiede all’utente l’autorizzazione. Per impostazione predefinita, l’app non ha accesso al resto del file system e non viene eseguita con privilegi di root, quindi l’host è più sicuro rispetto a Windows.”

Il ricercatore ha osservato che anche su macOS sono possibili attività dannose, poiché l’aggressore ha il controllo completo sull’applicazione e sui container, il che comporta il rischio di creare backdoor o di modificare la configurazione senza autorizzazione.

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Arriva PromptLock. Il primo Ransomware con Intelligenza Artificiale per Windows e Linux


Finalmente (detto metaforicamente), ci siamo arrivati. Gli esperti di ESET hanno segnalato il primo programma ransomware in cui l’intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave.

Il nuovo campione è stato chiamato PromptLock. È scritto in Go e utilizza il modello locale gpt-oss:20b di OpenAI tramite l’interfaccia Ollama per generare script Lua dannosi in tempo reale.

Gli script vengono eseguiti direttamente sul dispositivo e consentono al programma di elencare i file sul disco, analizzarne il contenuto, scaricare i dati selezionati e crittografarli. Il codice funziona in egual modo su Windows, Linux e macOS, il che rende la minaccia multipiattaforma.

Secondo l’idea dell’autore, il malware non solo può copiare o crittografare le informazioni, ma anche distruggerle completamente, sebbene la funzionalità di distruzione non sia ancora stata implementata.

Nei prompt generati, i ricercatori hanno trovato un indirizzo di portafoglio Bitcoin associato all’identità di Satoshi Nakamoto, il che alimenta ulteriormente l’interesse per il campione.

L’algoritmo SPECK con una chiave a 128 bit viene utilizzato come meccanismo di crittografia dei file. Questa scelta indica la natura sperimentale dello sviluppo piuttosto che uno strumento pronto per attacchi su larga scala.

Gli esperti sottolineano che finora tutti gli indizi indicano un prototipo o una versione demo: le copie trovate per Windows e Linux sono state caricate su VirusTotal, ma non ci sono dati sulla distribuzione di massa.

Ciononostante, il fatto che venga utilizzato un modello generativo per creare dinamicamente codice dannoso rende la minaccia fondamentalmente nuova e degna dell’attenzione della comunità professionale.

ESET ha classificato il programma come Filecoder.PromptLock.A e sottolinea che, anche allo stato di concept, tali progetti aprono la strada all’emergere di una nuova generazione di ransomware.

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#ESETResearch has discovered the first known AI-powered ransomware, which we named #PromptLock. The PromptLock malware uses the gpt-oss:20b model from OpenAI locally via the Ollama API to generate malicious Lua scripts on the fly, which it then executes.
PromptLock leverages Lua scripts generated from hard-coded prompts to enumerate the local filesystem, inspect target files, exfiltrate selected data, and perform encryption. These Lua scripts are cross-platform compatible, functioning on #Windows, #Linux, and #macOS.
Based on the detected user files, the malware may exfiltrate data, encrypt it, or potentially destroy it. Although the destruction functionality appears to be not yet implemented. #Bitcoin address used in the prompt appears to belong to Bitcoin creator en.wikipedia.org/wiki/Satoshi_…
For its file encryption mechanism, the PromptLock ransomware utilizes the SPECK 128-bit encryption algorithm.
Although multiple indicators suggest the sample is a proof-of-concept (PoC) or work-in-progress rather than fully operational malware deployed in the wild, we believe it is our responsibility to inform the cybersecurity community about such developments.
The PromptLock ransomware is written in #Golang, and we have identified both Windows and Linux variants uploaded to VirusTotal. IoCs:
🚨 Filecoder.PromptLock.A
📄 24BF7B72F54AA5B93C6681B4F69E579A47D7C102
AD223FE2BB4563446AEE5227357BBFDC8ADA3797
BB8FB75285BCD151132A3287F2786D4D91DA58B8
F3F4C40C344695388E10CBF29DDB18EF3B61F7EF
639DBC9B365096D6347142FCAE64725BD9F73270
161CDCDB46FB8A348AEC609A86FF5823752065D2


Una campagna di UNC6395 mira all’esfiltrazione dei dati Salesforce tramite token OAuth compromessi


E’ stata condotta una campagna sofisticata per esfiltrare dati mirata alle istanze Salesforce delle aziende, la quale ha portato all’esposizione di informazioni sensibili di varie organizzazioni. Ciò è avvenuto attraverso token OAuth compromessi, associati all’applicazione di terze parti Salesloft Drift.

Il threat actor, identificato come UNC6395, ha raccolto credenziali e dati sensibili nel periodo compreso tra l’8 e il 18 agosto 2025. Questo ha dimostrato una notevole conoscenza delle procedure di sicurezza operative, in quanto sono state eseguite query SOQL su diversi oggetti Salesforce.

UNC6395 ha eseguito query SOQL (Salesforce Object Query Language) sistematiche per enumerare ed estrarre dati da oggetti Salesforce critici, tra cui casi, account, utenti e opportunità. La segnalazione arriva da Google Threat Intelligence Group che l’autore della minaccia ha utilizzato token di accesso OAuth compromessi e token di aggiornamento dall’applicazione Salesloft Drift per autenticarsi sulle istanze Salesforce di destinazione.

Salesloft ha affermato che l’aggressore ha preso di mira specificamente le chiavi di accesso AWS (identificatori AKIA), le password, le credenziali Snowflake e altri materiali di autenticazione sensibili archiviati nei campi personalizzati e negli oggetti standard di Salesforce.

UNC6395 sfruttava meccanismi di autenticazione OAuth legittimi per ottenere l’accesso non autorizzato, aggirando i controlli di sicurezza tradizionali e rendendo il rilevamento particolarmente difficile per le organizzazioni interessate.

Salesforce e Salesloft hanno risposto revocando tutti i token OAuth attivi associati all’applicazione Drift il 20 agosto 2025, interrompendo di fatto il vettore di attacco. L’analisi post-esfiltrazione ha rivelato che l’attore ha cercato nei dati estratti modelli corrispondenti ai formati delle credenziali, indicando un obiettivo primario della raccolta delle credenziali piuttosto che del tradizionale furto di dati.

Questo vettore di attacco sfrutta il framework di autorizzazione OAuth 2.0, il quale consente alle applicazioni di terze parti di accedere ai dati Salesforce senza esporre direttamente le credenziali dell’utente. L’attore ha dimostrato una certa sofisticatezza tecnica eseguendo query COUNT per valutare i volumi di dati prima dell’esfiltrazione:

L’applicazione Drift è stata successivamente rimossa da Salesforce AppExchange in attesa di una revisione completa della sicurezza

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beware: graphic content showing the habits of the most moral army in the world:
mastodon.uno/@differx/11510090…
=
Palestinian #child with schrapnel inside his #brain

#Palestine #genocide

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Garante Privacy: non si scherza sul budget per la sicurezza dei dati personali.


Una sintesi essenziale del principio che si può estrarre dal provv. n. 271 del 29 aprile 2025 dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali potrebbe essere: no budget? non parti! Ovviamente con il trattamento, perché per andare in vacanza o in altri luoghi (che è bene non precisare) c’è sempre tempo.

Per capire meglio questo principio di carattere generale e la sua applicazione pratica, bisogna unzippare il provvedimento che inizia con un data breach e (spoiler!) si conclude con una sanzione di 30 mila euro “per la molteplice violazione degli artt. 5, par. 1, lett. f), e 32, par. 1, del Regolamento”.

Ovverosia, rispettivamente, il principio di integrità e riservatezza:

dati sono: (…) trattati in maniera da garantire un’adeguata sicurezza dei dati personali, compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate, da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali.

e l’obbligo generale in capo a titolari e responsabili di predisporre misure di sicurezza adeguate al rischio:

Tenendo conto dello stato dell’arte e dei costi di attuazione, nonché della natura, dell’oggetto, del contesto e delle finalità del trattamento, come anche del rischio di varia probabilità e gravità per i diritti e le libertà delle persone fisiche, il titolare del trattamento e il responsabile del trattamento mettono in atto misure tecniche e organizzative adeguate per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio (…).

Come detto, il fatto che ha portato all’apertura dell’istruttoria è stato un evento di violazione dei dati personali, o data breach, che è stato notificato al Garante Privacy come prescritto dall’art. 33 GDPR e che è consistito in un attacco ransomware con esfiltrazione e pubblicazione dei dati.

In seguito alla richiesta di informazioni, contrariamente a quanto affermato all’interno delle difese, è stato però accertata la mancata adozione di misure adeguate a rilevare le violazioni dei dati personali nonostante l’adozione delle misure indicate come “standard” all’interno della Circolare AgID. Nello specifico, non era stata implementata un’attività di monitoraggio delle anomalie su accessi e operazioni, né un sistema di alert. Il tutto, motivato dalla carenza di personale e budget limitato.

Motivazioni che però non hanno superato le contestazioni del Garante Privacy.

L’unica certezza è che se c’è un data breach, qualcosa non ha funzionato.


Quando c’è una violazione di sicurezza, qualcosa non ha funzionato. Contrariamente a quanto prospettato all’interno delle difese, l’attacco “particolarmente sofisticato ed elusivo” in quanto l’esfiltrazione di dati è avvenuta progressivamente nel tempo in orario notturno e giorni festivi senza superare la soglia media di traffico, il Garante ha ritenuto invece che un sistema di alert avrebbe ben potuto consentire di rilevare questi eventi di sicurezza:

Tali meccanismi automatici, ove opportunamente configurati e presidiati, consentono, infatti, di rilevare eventi che, proprio per le particolari accortezze impiegate dagli attaccanti, possono sfuggire al controllo umano, mettendo in rilevo determinati eventi (es. traffico in orario notturno o in giorni festivi, in giorni in cui non sono previsti interventi di manutenzione programmati) ancorché non significativi sul piano statistico (es. traffico in linea con la soglia di traffico medio giornaliero).

Per quanto infatti in un’istruttoria ci possa essere il terribile pericolo di un post hoc ergo propter hoc, ovverosia assumere che un evento successivo (data breach) sia stato causato dal precedente (inadeguatezza delle misure di sicurezza), ciò che è al centro della scena sono gli aspetti di gestione. Partendo dal fatto innegabile che se c’è stata una violazione di sicurezza qualcosa non ha funzionato, l’istruttoria ricostruisce le responsabilità in concreto del titolare. Che in questi casi riguardano, ad esempio, l’analisi dei rischi e la predisposizione di misure di mitigazione. E no, nella maggior parte dei casi non si può parlare di eventi che siano assolutamente imprevedibili né inevitabili. Quei rari cigni neri della cybersecurity sono talmente autoevidenti da non richiedere alcuna spiegazione a riguardo. Semmai sono eventi indesiderati, soprattutto per gli interessati.

Fra i requisiti del GDPR c’è infatti la corretta gestione della sicurezza, per cui si deve tenere conto dello stato dell’arte e dei costi di attuazione. Attenzione, però: questo non significa poter diminuire in alcun modo il livello di sicurezza, ma al contrario impone un ragionamento continuo che comporti anche il verificare che le misure adottate siano efficaci nel mitigare i rischi derivanti dai trattamenti. Anzi: il parametro del costo rappresenta un fattore di cui tenere conto per selezionare misure alternative e di pari efficacia, in un’ottica di semplificazione e ottimizzazione. In alcun modo può essere una scusa o giustificare l’inazione, perché è responsabilità del titolare mettere a budget la sicurezza nella gestione complessiva dei costi.

Lo stato dell’arte, in quanto concetto intrinsecamente dinamico, segue i progressi tecnologici, richiamando così l’attenzione sull’essere informati su opportunità e rischi nonché sull’aggiornare le misure in modo tale che siano in grado di fronteggiare le minacce emergenti. Ovviamente, secondo le conoscenze e i mezzi disponibili sul mercato.

Questo significa che adottare alcune misure minime, come quelle AgID, può non essere sufficiente.

Come è accaduto in questo caso. Sia dal punto di vista della realtà dei fatti, che per quanto riguarda gli aspetti sanzionatori.

Le misure “a catalogo” non bastano.


In realtà le misure minime non sono mai bastate, neanche in vigenza del Codice Privacy e dell’art. 33 che contemplava delle misure minime, dal momento che comunque l’art. 31 prevedeva:

I dati personali oggetto di trattamento sono custoditi e controllati, anche in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, alla natura dei dati e alle specifiche caratteristiche del trattamento, in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta

Ciononostante, il catalogo delle misure indicate da AgID come di livello “standard” (Circolare n. 2/2017 del 18 aprile 2017, “misure minime di sicurezza ICT per le pubbliche amministrazioni”), pur adottate, rappresentano solo una soglia minima di adempimento a cui devono essere aggiunte, se del caso, misure ulteriori.

Insomma: sono misure necessarie ma non sufficienti a dimostrare una gestione adeguata della sicurezza. Quindi, da sole non garantiscono il rispetto degli obblighi di sicurezza dal momento che sono state scritte per fornire indicazioni di carattere generale e diffuso per assicurare un minimo livello di protezione nella maggior parte delle situazioni (con l’indicazione di individuarne di più specifiche e adatte a raggiungere gli obiettivi di sicurezza di ciascuna PA), peraltro risalenti allo stato dell’arte vigente al momento della loro emanazione: fanno infatti riferimento a criteri di controllo del 2015, non sono state aggiornate e hanno skippato alla grande quel piccolo cambio di scenario dovuto a pandemia e guerra ibrida.

Il Garante Privacy conferma così l’esigenza di svolgere un’analisi dei rischi ed aggiornarla, potendo ben prendere come riferimento delle misure “a catalogo” senza però indulgere troppo nella convinzione che possano essere scollegate dal contesto o realizzino un “sempre e per sempre”.

Altrimenti, sarà una favola senza lieto fine.

E non c’è scusa di budget che tenga.

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Gesetzentwurf: Elektronische Fußfesseln sollen Täter*innen auf Abstand halten


netzpolitik.org/2025/gesetzent…

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🇪🇺🇪🇺🇪🇺🇪🇺🇪🇺💶💶💶🤣🤣🤣


Cephalus ransomware: una minaccia che sfrutta tool legittimi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il nome Cephalus è emerso con una certa eleganza maligna a metà agosto. Non è l’ennesimo clone di LockBit, ma una variante che dimostra una certa sofisticazione nell’evasione e una spiccata attenzione alla pressione psicologica sulle vittime. Il team di Huntress ne ha osservato due incidenti






As reported by the New York Times, a new complaint from the parents of a teen who died by suicide outlines the conversations he had with the chatbot in the months leading up to his death.#ChatGPT #OpenAI


Denmark wants to break the Council deadlock on the CSA Regulation, but are they genuinely trying?


Denmark made the widely-criticised CSA Regulation a priority on the very first day of their Council presidency, but show little willingness to actually find a compromise that will break the three-year long deadlock on this law. The Danish text recycles previous failed attempts and does nothing to assuage the valid concerns about mass surveillance and encryption. Not only is Denmark unlikely to be able to broker a deal, it also stands in the way of EU countries finding an alternative, meaningful, rights-respecting solution to tackling CSA online.

The post Denmark wants to break the Council deadlock on the CSA Regulation, but are they genuinely trying? appeared first on European Digital Rights (EDRi).




Uno dei più convinti anti-Trump è George Takei, per chi guardava Star Trek lui è il signor Sulu.

😍😍😍




#Cina, #India e l'incubo di #Trump


altrenotizie.org/primo-piano/1…




l'Inter riparte da cinque


altrenotizie.org/spalla/10764-…


comunque credo di aver notato una differenza di approccio tra la generazione di informatici nati diciamo con il mondo commodore & spectrum (generazione dei nati nel 1970-1975) e i precedenti. per noi l'informatica è qualcosa di sempre utile. dove qualsiasi cosa, in salsa microprocessore e sw, è necessariamente più flessibile ed efficiente e con un'interfaccia più leggibile. le generazioni precedenti forse sono quelle che hanno lavorato si nell'informatica ma preferiscono mantenere distinti gli ambiti, dove le radio per essere radio devono essere hardware solo e puro ecc ecc ecc.


Questo sono io che tutto stupito mi faccio la foto ricordo fuori dal primo AutoVeg della mia vita 😮

Stavamo tornando da un minitour in Sicilia passando per la Calabria, e c'era un traffico bestiale, tipo controesodo di fine Agosto, bollino rosso proprio. A un certo punto mi viene un po' di fame ma mi dico che non mi fermerò mai all'Autogrill, se non per pisciare, perché in quel non-luogo maledetto ti prendono per il collo, ti fanno pagare l'acqua come fosse champaigne, panini schifosi come fossero gourmet etc.etc. Proprio mentre facevo questi ragionamenti vedo il cartello lato strada di questo posto chiamato AutoVeg. Mi fermo subito, parcheggio al volo ed entro. All'interno trovo un locale pieno di banchi di frutta e verdura di tutti i tipi, tipo un mercato proprio, dalle carote ai cocomeri, dalle banane a tutto il resto. Vedo i prezzi e sono decenti. Ci sono anche robe sporzionate, promte per essere mangiate sui tavolini allestiti poco più in là, vicino al banco del bar, dove dalle vetrine si intravedono anche panini, affettati (sicuramente vegani), verdure sott'olio, tipo il banco di un pizzicarolo insomma, ma anche insalate di farro, cous cous e cose del genere. E poi serie di frigo con la G4zaCola dentro, diapenser di acqua gratuita per tuttu, etc.etc Insomma, un sogno. Allora fermo un'inserviente del reparto frutta e le dico: scusi ma che posto assurdo è questo?! E lei mi fa: questo è il progetto pilota di una nuova catena tipo Autogrill, ideata e gestita da una cooperativa di produttori e consumatori nata a Bugliano. E io le chiedo: ma come è possibile che i prezzi siano così bassi rispetto all'Autogrill?! E lei: be' chiaro, i prezzi sono onesti perché non c'è nessuno a monte che fa guadagni stratosferici sulla pelle dei lavoratori, dei produttori e dei consumatori. Io basito. Comunque vabbe', per farla breve compro un kilo di carote, un kilo di pomodorini, tutto già lavato e pronto per essere consumato on the road, poi un kilo di banane mature, un pacchetto di ceci secchi e anche una confezione di piadine integrali, per fare un banana spliff a un certo punto, hai visto mai. Tutto quello che mi serve per affrontare a pancia piena e senza alcuna pesantezza da junk-food il viaggio verso casa, che purtroppo si annuncia lunghissimo. Quindi insomma, se vedete anche voi questa insegna, fermatevi con fiducia, straconsigliata! 👍😋

#AutoVeg #vegan #veg

Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
Adriano Bono
@Dún Piteog in realtà no, tutto falso, un sogno ad occhi aperti più che altro 🤣




trump fa l'"equidistante" tra aggredito e aggressore. ma non c'è nel suo corpo una sola fibra di giustizia che si ribella e gli dice quanto è xxxxxx? ma lui tra la figlia stuprata e lo stupratore si metterebbe a un tavolo a chiedere che i 2 si parlino e mettano d'accordo? ma poi mettersi d'accordo su cosa? lo stupratore deve pagare per quello che ha fatto.


Oggi, presso la Sala Neri Generali Cattolica del Meeting di Rimini, si svolgerà l’evento “I giovani e la sfida della formazione” alla presenza del Ministro Giuseppe Valditara.

Qui la diretta dalle ore 13 ➡ youtube.



Influencer al posto dei giornalisti: Israele prova a occultare la fame a Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
I nuovi testimonial del governo Netanyahu, liberi di entrare mentre i giornalisti vengono tenuti a distanza, mostrano banchi con aiuti alimentari, convogli ordinati, scorte distribuite “generosamente” al popolo palestinese.
L'articolo Influencer al



Flottiglia globale per Gaza: via alle partenze dall’Italia


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dall’Italia si uniscono alla mobilitazione mondiale decine di imbarcazioni di attivisti e aiuti umanitari, in partenza da Genova e dalla Sicilia per rompere l’assedio di Gaza e gettare luce sui crimini contro la popolazione palestinese
L'articolo Flottiglia globale per Gaza: via alle



Chantal Acda – il nuovo album anticipato dal singolo Hit The Verge
freezonemagazine.com/news/chan…
Uscito lo scorso 22 agosto, il nuovo singolodi Chantal Acda, intitolato Hit the Verge brano che cattura quella precisa sensazione di quando si sta seduti in macchina mentre la pioggia scorre sui finestrini. Tutte le cattive notizie, il caos e la confusione della quotidianità vengono chiuse fuori, dentro pervade uno stato di


Forty-four attorneys general signed an open letter on Monday that says to companies developing AI chatbots: "If you knowingly harm kids, you will answer for it.”#chatbots #AI #Meta #replika #characterai #Anthropic #x #Apple


Attorneys General To AI Chatbot Companies: You Will ‘Answer For It’ If You Harm Children


Forty-four attorneys general signed an open letter to 11 chatbot and social media companies on Monday, warning them that they will “answer for it” if they knowingly harm children and urging the companies to see their products “through the eyes of a parent, not a predator.”

The letter, addressed to Anthropic, Apple, Chai AI, OpenAI, Character Technologies, Perplexity, Google, Replika, Luka Inc., XAI, and Meta, cites recent reporting from the Wall Street Journal and Reuters uncovering chatbot interactions and internal policies at Meta, including policies that said, “It is acceptable to engage a child in conversations that are romantic or sensual.”

“Your innovations are changing the world and ushering in an era of technological acceleration that promises prosperity undreamt of by our forebears. We need you to succeed. But we need you to succeed without sacrificing the well-being of our kids in the process,” the open letter says. “Exposing children to sexualized content is indefensible. And conduct that would be unlawful—or even criminal—if done by humans is not excusable simply because it is done by a machine.”

Earlier this month, Reuters published two articles revealing Meta’s policies for its AI chatbots: one about an elderly man who died after forming a relationship with a chatbot, and another based on leaked internal documents from Meta outlining what the company considers acceptable for the chatbots to say to children. In April, Jeff Horwitz, the journalist who wrote the previous two stories, reported for the Wall Street Journal that he found Meta’s chatbots would engage in sexually explicit conversations with kids. Following the Reuters articles, two senators demanded answers from Meta.

In April, I wrote about how Meta’s user-created chatbots were impersonating licensed therapists, lying about medical and educational credentials, and engaged in conspiracy theories and encouraged paranoid, delusional lines of thinking. After that story was published, a group of senators demanded answers from Meta, and a digital rights organization filed an FTC complaint against the company.

In 2023, I reported on users who formed serious romantic attachments to Replika chatbots, to the point of distress when the platform took away the ability to flirt with them. Last year, I wrote about how users reacted when that platform also changed its chatbot parameters to tweak their personalities, and Jason covered a case where a man made a chatbot on Character.AI to dox and harass a woman he was stalking. In June, we also covered the “addiction” support groups that have sprung up to help people who feel dependent on their chatbot relationships.

A Replika spokesperson said in a statement:

"We have received the letter from the Attorneys General and we want to be unequivocal: we share their commitment to protecting children. The safety of young people is a non-negotiable priority, and the conduct described in their letter is indefensible on any AI platform. As one of the pioneers in this space, we designed Replika exclusively for adults aged 18 and over and understand our profound responsibility to lead on safety. Replika dedicates significant resources to enforcing robust age-gating at sign-up, proactive content filtering systems, safety guardrails that guide users to trusted resources when necessary, and clear community guidelines with accessible reporting tools. Our priority is and will always be to ensure Replika is a safe and supportive experience for our global user community."

“The rush to develop new artificial intelligence technology has led big tech companies to recklessly put children in harm’s way,” Attorney General Mayes of Arizona wrote in a press release. “I will not standby as AI chatbots are reportedly used to engage in sexually inappropriate conversations with children and encourage dangerous behavior. Along with my fellow attorneys general, I am demanding that these companies implement immediate and effective safeguards to protect young users, and we will hold them accountable if they don't.”

“You will be held accountable for your decisions. Social media platforms caused significant harm to children, in part because government watchdogs did not do their job fast enough. Lesson learned,” the attorneys general wrote in the open letter. “The potential harms of AI, like the potential benefits, dwarf the impact of social media. We wish you all success in the race for AI dominance. But we are paying attention. If you knowingly harm kids, you will answer for it.”

Meta did not immediately respond to a request for comment.

Updated 8/26/2025 3:30 p.m. EST with comment from Replika.




Il pestaggio è stato così violento che le manette mi si sono staccate due volte". Ora soffro di fratture alle costole e non riesco a dormire.


Flock said it has "paused all federal pilots" after police departments said they didn't realize they were sharing access with Customs and Border Patrol.

Flock said it has "paused all federal pilots" after police departments said they didnx27;t realize they were sharing access with Customs and Border Patrol.#Flock



ICYMI: New Monthly Meetings for New Members


ICYMI

During the August 24th meeting, it was announced that the United States Pirate Party would begin hosting new member meetings for anyone interested in joining the party.

While our Pirate National Committee meetings over IRC (hosted bi-weekly on weeks between our meetings livestreamed to YouTube) are open to the public, we understand some people might feel more comfortable asking questions in a more direct, personable manner.

As well, not everyone who wants to get involved with the party knows where to start or, in some cases, feel comfortable joining the US Pirate Party Discord Server (which is otherwise the most effective way to get in contact with the party).

The answer? On the first Friday of every month, the United States Pirate Party will host not one, not three, but TWO meetings for those interested in getting involved with the USPP.

The meetings will provide a low stress, open invitation opportunity for those who have questions or inquiries about their state party, information on how to get involved, on-the-ground work and everything in-between.

The meetings will be held the first Friday on the month, starting Sept. 5th, with the two meetings taking place at NoonET and 5pmET.

You are encouraged to be there, or lest you invoke your status as a “square”.

And as always, thank you for your continued support of the United States Pirate Party.

Vote Pirate. Victory is Arrrs.


uspirates.org/icymi-new-monthl…



80s Nostalgia AI Slop Is Boomerfying the Masses for a Past That Never Existed#AISlop


Altri 4 giornalisti martirizzati in seguito al bombardamento israeliano sull'ospedale Nasser -...

Altri 4 giornalisti martirizzati in seguito al bombardamento israeliano sull'ospedale Nasser - Gaza

Il numero totale di giornalisti uccisi dal 7 ottobre è salito a 241.

"israele" stato terrorista!!!!

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#USA, l'esercito del presidente


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Three sources described how AI is writing alerts for Citizen and broadcasting them without prior human review. In one case AI mistranslated “motor vehicle accident” to “murder vehicle accident.”#News


Citizen Is Using AI to Generate Crime Alerts With No Human Review. It’s Making a Lot of Mistakes


Crime-awareness app Citizen is using AI to write alerts that go live on the platform without any prior human review, leading to factual inaccuracies, the publication of gory details about crimes, and the exposure of sensitive data such as peoples’ license plates and names, 404 Media has learned.

The news comes as Citizen recently laid off more than a dozen unionized employees, with some sources believing the firings are related to Citizen’s increased use of AI and the shifting of some tasks to overseas workers. It also comes as New York City enters a more formal partnership with the app.

💡
Do you know anything else about how Citizen or others are using AI? I would love to hear from you. Using a non-work device, you can message me securely on Signal at joseph.404 or send me an email at joseph@404media.co.

“Speed was the name of the game,” one source told 404 Media. “The AI was capturing, packaging, and shipping out an initial notification without our initial input. It was then our job to go in and add context from subsequent clips or, in instances where privacy was compromised, go in and edit that information out,” they added, meaning after the alert had already been pushed out to Citizen’s users.

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#News


#NotiziePerLaScuola
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



L’Italia nella stabilizzazione dell’Ucraina. Il ruolo politico-militare dello sminamento

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Roma intende rafforzare il proprio peso politico e operativo nel contesto europeo e internazionale. Dopo i recenti sviluppi diplomatici, l’obiettivo è portare competenze tecniche e credibilità politica a sostegno di una pace duratura. A



Quindi... abbiamo ragazzi e ragazze che vorrebbero fare Medicina ma noi li scartiamo perché non abbiamo abbastanza posti nelle università.

Poi però facciamo arrivare medici da Cuba.

Mi sembra tutto molto intelligente...


Un'altra regione italiana senza medici che va a chiederli a Cuba - Il Post
https://www.ilpost.it/2025/08/25/molise-sanita-medici-cuba/?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

Pubblicato su News @news-ilPost





Da vari video circolati online, e verificati tra gli altri da CNN, si vede che gli attacchi sono stati due, uno in fila all’altro: il primo ha colpito il quarto piano dell’ospedale, il secondo è avvenuto quando i primi soccorritori erano già arrivati sul posto. In uno di questi si vede chiaramente come la seconda esplosione abbia coinvolto anche loro.


Israele ha bombardato un ospedale nel sud della Striscia di Gaza - Il Post
https://www.ilpost.it/2025/08/25/israele-bomabrdamento-ospedale-khan-yunis-uccisi-giornalisti/?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

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ALTERNATIVE #06: INVIO VIA CHAT


(ovvero: si può mandare un vocale per email?!)

Ci stiamo abituando a mandare tutto via chat.
Foto, video, audio, documenti di testo... per non parlare dei vocali, con cui riempiamo letteralmente le memorie dei telefoni!

Molto spesso non c'è bisogno di conservare tutto (conversazioni che un tempo sarebbero avenute per tefefono ora diventano interminabili scambi di vocali), o meglio: anziché ricordare il contenuto di una conversazione, ci capita di dover cercare e riascoltare i vocali dove si dicono cose importanti, persi in mezzo a quelli che potevamo benissimo cancellare...

E se vi dicessi che ci sono modi per inviare facilmente tutte queste cose con un link anche al di fuori delle chat?
Per chi, come me, ha deciso di uscire dal mondo Meta – e rinunciare perciò anche a WhatsApp, scoprire di poter inviare messagi vocali, oltre che ogni sorta di file, con un semplice link (e senza registrarsi o accedere a servizi) può fare la differenza e rendere la transizione molto più agevole.

Per esempio, inviare un'immagine come SMS ha un costo (nel mio caso, 50 centesimi), e lo stesso vale per ogni contenuto che usa il formato MMS. Per inviare un link, invece, basta un semplice SMS (solitamente incluso nel proprio piano standard).
Per quanto riguarda le email, lo spazio di archiviazione spesso finisce a causa di allegati pesanti che potevano benissimo essere inviati con un servizio temporaneo – e poi eventualmente salvati in locale dal ricevente.

Le soluzioni che presento sono molto più snelle dei servizi generici di trasferimento file, sono in genere dedicate a un solo tipo di contenuto e offrono una scadenza breve, perfetta per scambi rapidi o in tempo reale.

Per ognuna di esse troverete nelle immagini una guida intuitiva all'utilizzo.
Raccomando di fare attenzione a diffondere dati sensibili poiché questi servizi non sono in genere crittografati e i link (per quanto anonimi e costituiti da sequenze casuali) sono accessibili pubblicamente.

1) MESSAGGI VOCALI e file audio (Vocaroo)

Questo sito permette di registrare audio in tempo reale e conservarlo online, fornendo infine un link da inviare per permettere ad altri di ascoltarlo.
N.B.: dalle mie prove, l'audio risulta migliore disabilitando l'opzione "Rimuovi il rumore di fondo", accessibile toccando l'icona a forma di ingranaggio.

Con il pulsante Carica/Registra in alto a destra si può passare alla funzione di caricamento di un file audio già esistente.

2) VIDEO (Streamable)

I video sono i maggiori responsabili del consumo di memoria su tutti i nostri dispositivi e spesso li vediamo una volta sola, ma rimangono nel telefono per sempre.
Con Streamable si può caricare un video con un clic e senza registrazione e ottenere un link dove sarà visibile (senza sottoscrizione) per 2 giorni. Registrando un account gratuito, i video possono rimanere online per 90 giorni e si otengono alcuni vantaggi. Il sito offre piani a pagamento per soluzioni avanzate di hosting video.

3) IMMAGINI e album fotografici (Lutim)

Lutim è un'applicazione web open source ed è l'unico servizio tra quelli presentati che crittografa il contenuto dei file sul server (le immagini restano comunque visibili pubblicamente a chi ha il link).
È possibile caricare in modo semplice numerose immagini in una sola operazione (basta selezionarle insieme all'atto del caricamento) e condividere il link alla galleria che le contiene tutte.

È presente in varie istanze, che differiscono a volte per le possibilità che offrono (scelta del tempo di permanenza online e altro).

Istanze senza registrazione:
lutim.lagout.org
pic.infini.fr
img.tedomum.net

4) ALTRI FILE (Litterbox)

Questo servizio di upload temporaneo è il modo più rapido per inviare (quasi) ogni tipo di file* (dal pdf, al documento OpenDocument, ad altri tipi inclusi immagini, audio e video), purché di dimensione inferiore a 1 Gb. La scadenza va da un'ora a 3 giorni (si può decidere al momento del caricamento). I file non sono crittografati.

*) sono esclusi: .exe, .scr, .cpl, .doc*, .jar

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