Un bug critico in VMware Aria Operations e VMware Tools utilizzato da mesi dagli hacker cinesi
Broadcom ha risolto una grave vulnerabilità di escalation dei privilegi in VMware Aria Operations e VMware Tools, che era stata sfruttata in attacchi a partire da ottobre 2024. Al problema è stato assegnato l’identificativo CVE-2025-41244. Sebbene l’azienda non abbia segnalato alcun exploit nel bollettino ufficiale, il ricercatore di NVISO Maxime Thibault lo ha segnalato a maggio che gli attacchi sono iniziati a metà ottobre 2024. L’analisi ha collegato gli attacchi al gruppo cinese UNC5174.
La vulnerabilità consente a un utente locale senza privilegi di inserire un file binario dannoso in directory che corrispondono a espressioni regolari generiche. Una variante osservata in attacchi reali è l’utilizzo della directory /tmp/httpd. Affinché il malware venga rilevato dal servizio VMware, è necessario eseguirlo come utente normale e aprire un socket di rete casuale.
Di conseguenza, gli aggressori ottengono la possibilità di aumentare i privilegi di root ed eseguire codice arbitrario all’interno della macchina virtuale. NVISO ha anche pubblicato un exploit dimostrativo che mostra come questa falla venga utilizzata per compromettere VMware Aria Operations in modalità con credenziali e VMware Tools in modalità senza credenziali.
Secondo Google Mandiant, UNC5174 opera per conto del Ministero della Sicurezza di Stato cinese. Nel 2023, il gruppo ha venduto l’accesso alle reti di appaltatori della difesa statunitensi, agenzie governative britanniche e organizzazioni asiatiche sfruttando la vulnerabilità CVE-2023-46747 in F5 BIG-IP.
Nel febbraio 2024, hanno sfruttato la vulnerabilità CVE-2024-1709 in ConnectWise ScreenConnect, attaccando centinaia di istituzioni negli Stati Uniti e in Canada.
Nella primavera del 2025, il gruppo è stato osservato anche mentre sfruttava la vulnerabilità CVE-2025-31324 , un errore di caricamento file in NetWeaver Visual Composer che consentiva l’esecuzione di codice arbitrario. Anche altri gruppi cinesi hanno partecipato ad attacchi ai sistemi SAP, tra cui Chaya_004, UNC5221 e CL-STA-0048, che hanno installato backdoor su oltre 580 istanze NetWeaver, comprese quelle in infrastrutture critiche negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
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DK 10x04 - La sòla e la bolla
Dopo tre anni, perfino i ricercatori di OpenAI ammettono che le "allucinazioni" sono una caratteristica intrinseca dei modelli linguistici. Dopo tre anni, perfino il Wall Street Journal comincia a parlare di bolla speculativa dell'AI. Preparatevi.
spreaker.com/episode/dk-10x04-…
Maronno Winchester reshared this.
Tests zur Volkszählung: Bund will Zugriff auf sensible Bildungs- und Arbeitsmarktdaten
Gli Usa accelerano sulla riforma dell’export militare per intercettare il riarmo europeo. I dettagli
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gli Stati Uniti stanno spingendo sull’acceleratore per esportare i loro sistemi d’arma all’estero. Al Congresso è infatti in corso il tentativo più ambizioso degli ultimi decenni di aggiornare le regole sull’export
Grecia. Sciopero generale contro la giornata lavorativa di 13 ore
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Sciopero generale oggi in Grecia contro la proposta del governo di permettere ai dipendenti di lavorare fino a 13 ore al giorno per aumentare il proprio salario
L'articolo Grecia. Scioperohttps://pagineesteri.it/2025/10/01/mediterraneo/grecia-sciopero-generale-giornata-lavorativa-13-ore/
Il governo del Regno Unito tenta di nuovo di accedere ai dati crittografati dei clienti Apple
Se ti interessa questo tipo di aggiornamenti puoi seguire il gruppo Activitypub @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Secondo quanto riferito, il governo del Regno Unito sta nuovamente chiedendo ad Apple di creare una backdoor per consentire ai funzionari governativi di accedere ai backup iCloud crittografati end-to-end nel Paese.
L'ultima volta che è successo, Apple ha disattivato la protezione avanzata dei dati di iCloud, la funzionalità opzionale che consente agli utenti di crittografare i backup nel cloud.
informapirata ⁂ reshared this.
Messico. Due difensori dell’acqua incriminati: la giustizia colpisce i movimenti popolari
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Tra le crescenti concessioni idriche alle multinazionali private e le proteste delle popolazioni locali, due attivisti per la difesa dell'acqua e del territorio sono stati incriminati dopo un'udienza caratterizzata da numerose
La Svezia addestra le truppe Nato ad operare nel Grande Nord
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La narrativa comune sull’Artico come teatro di guerra evoca immagini di ghiaccio, neve e temperature proibitive. Ma per gli addetti ai lavori ed i comandanti militari la stagione più insidiosa non è l’inverno, ma il “quinto tempo”, l’autunno e la primavera, quando il disgelo trasforma il terreno in un pantano impraticabile
Gaza. Quasi 7 vittime su 10 sono donne, bambine e ragazze
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il pericolo non arriva solo dalle bombe, cresce la violenza di genere e i diritti essenziali vengono calpestati. 700mila donne e ragazze in età fertile non hanno assorbenti, acqua pulita, sapone e privacy.
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Sicurezza mobile: l’impatto dell’hacking etico e il ruolo del vulnerability management
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Scoperta e risolta una vulnerabilità critica di escalation dei privilegi nell’app PosteID da parte dei ricercatori SERICS, poi risolta dal team dell’Identity Provider Poste Italiane, a testimonianza dei benefici nella
la_r_go* reshared this.
Sto pensando se partecipare alla marcia Perugia-Assisi.
Va bene tutto ma ho un problema con il "no" al riarmo.
Non discutiamo sul fatto che la pace sia meglio della guerra, che sentirsi fratelli sia meglio che sentirsi nemici, che spendere soldi per fare ospedali e scuole sia meglio che spenderli per fare bombe, ecc. ecc. perché siamo tutti d'accordo e perderemmo solo tempo.
Credo che la marcia e tante altre iniziative simili siano importanti per spingere le persone a riflettere sul fatto che un altro mondo è possibile e che a noi tutti spetta il compito di essere il motore per questo cambiamento verso un mondo migliore.
Ma quando si dice "no al riarmo" si fa un salto qualitativo, si passa dall'indicare dei principi generali ampiamente condivisibili a prendere una posizione politica da agire immediatamente, nella realtà presente, nel qui e ora.
E la domanda che mi pongo io è se sia giusto non armarsi, se sia giusto prendere oggi la decisione di rinunciare ad avere una difesa armata.
Cosa succederebbe se una metà dei governi mondiali smettesse di spendere soldi per armarsi e li spendesse in ospedali e scuole, e l'altra metà invece no? Vivremmo in un mondo con più pace o con più guerre?
La lunghissima pace che c'è stata in Europa negli ultimi 70 anni la dobbiamo ad una svolta pacifista che c'è stata dopo al fine della seconda guerra mondiale o la dobbiamo al fatto che gli arsenali sono stati riempiti di armi al punto tale che nessuno ha avuto il coraggio di sparare per primo?
Se i palestinesi avessero avuto un esercito forte come quello di Israele, Gaza oggi sarebbe distrutta?
Se gli ucraini avessero avuto un esercito forte come quello russo, si sarebbero trovati oggi con i carri armati russi in casa? Avrebbero le loro città costantemente sotto il tiro di missili e droni?
Quello che voglio dire è che da un lato capisco che il disarmo sia LA soluzione ma che dall'altro sono altrettanto convinto che un disarmo unilaterale non possa che essere foriero di tragedie.
Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹 reshared this.
@We don't need AI. AI needs us.
Continuare ad armarsi porta alla situazione in cui nessuno può permettersi una guerra perché sa che comunque finisse per lui sarebbe una catastrofe.
La guerra fredda, per come la vedo io, ne è la dimostrazione: nazioni che si guardano in cagnesco ma che non osano alzare un dito sul nemico.
E se invece noi (o loro, è uguale) avessimo avuto bellissimi ospedali, ottime scuole, ma neanche un carro armato oggi in che condizione saremmo?
How companies working for landlords are scraping data inside corporate environments; lawyers explain why they used AI (after getting caught); and all the Ruby drama.#Podcast
An FPGA-Based Mechanical Keyboard
You can buy all kinds of keyboards these days, from basic big-brand stuff to obscure mechanical delicacies from small-time builders. Or, you can go the maker route, and build your own. That’s precisely what [Lambert Sartory] did with their Clavier build.
This build goes a bit of a different route to many other DIY keyboards out there, in that [Lambert] was keen to build it around an FPGA instead of an off-the-shelf microcontroller. To that end, the entire USB HID stack was implemented in VHDL on a Lattice ECP5 chip. It was a heavy-duty way to go, but it makes the keyboard quite unique compared to those that just rely on existing HID libraries to do the job. This onboard hardware also allowed [Lambert] to include JTAG, SPI, I2C, and UART interfaces right on the keyboard, as well as a USB hub for good measure.
As for the mechanical design, it’s a full-size 105-key ISO keyboard with one bonus key for good measure. That’s the coffee key, which either locks the attached computer when you’re going for a break, or resets the FPGA with a long press just in case it’s necessary. It’s built with Cherry MX compatible switches, has N-key rollover capability, and a mighty 1000 Hz polling rate. If you can exceed that by hand, you’re some sort of superhuman.
The great thing about building your own keyboard is you can put in whatever features you desire. If you’re whipping up your own neat interface devices, don’t hesitate to let us know!
Student journalists fight Trump’s anti-speech deportations
It’s not every day a student newspaper takes on the federal government. But that’s exactly what The Stanford Daily is doing.
Backed by the Foundation for Individual Rights and Expression, the Daily sued Secretary of State Marco Rubio and Secretary of Homeland Security Kristi Noem in August over the Trump administration’s push to deport foreign students for exercising free speech, like writing op-eds and attending protests. The suit argues the administration’s actions violate the First Amendment by retaliating against foreign students for protected speech and chill press freedom by discouraging them from speaking to and writing for the Daily.
We spoke at the start of Stanford University’s fall term with Greta Reich, editor-in-chief of the Daily and president of Stanford Daily Publishing Corp., which operates the paper, about why the Daily is fighting back, even as many corporate media outlets stay silent or capitulate.
Why did The Stanford Daily decide to take this issue to court?
We decided to take this issue to court because we believe legal action would be best for the Daily. Our mission as an independent student paper is to represent the voices of the Stanford community. We cannot fulfill this mission to the fullest extent when a significant portion of students on our campus and in our newsroom are afraid to speak up. The decision ultimately came down to whether or not we felt we could handle the potential negative ramifications of a public suit against the government in order to stay true to our mission. We decided that we could, and we’re hoping for the best outcome.
What happens to your reporting when international students are afraid to talk to your reporters, or when staff quit or avoid covering certain stories because they’re worried about government retaliation?
As we said in our letter from the editors on the lawsuit, fear of government retaliation directly impacts the quality of the Daily’s work.
With every resignation, declined assignment, and refusal to speak on the record, we actively miss out on covering an entire group of students’ voices — as well as the many events and stories on campus that benefit from an international student’s perspective. We are simply not able to conduct our business when speech is chilled like this.
Journalism, and especially student journalism, depends on members of a community not only being able to speak on the record but actively wanting to, at least at times. When an entire subsection of the student population doesn’t feel comfortable speaking with or writing for the Daily, we can’t know what stories are being lost.
When an entire subsection of the student population doesn’t feel comfortable speaking with or writing for the Daily, we can’t know what stories are being lost.
Greta Reich, editor-in-chief of The Stanford Daily
How have people on campus responded to the lawsuit so far?
We only returned to campus this week, so I don’t think I’ve seen every reaction yet, but so far the biggest response has been curiosity. Many of my peers, both in and outside of the Daily, have questions about how the lawsuit is going.
In speaking more in depth with some students throughout the summer and hearing feedback on various social platforms, I know there is a somewhat mixed reaction, though I think it skews positive. Some students, understandably, are concerned about the attention the suit will draw to Stanford as a university. Others have expressed excitement about action being taken to protect First Amendment rights.
I hope that as the suit progresses, students, alumni, faculty, and community members will feel comfortable sharing any opinion with us — we want to hear what people have to say!
How does it feel to stand up for the First Amendment as student journalists when some in corporate media are utterly failing to do so?
It feels great! As student journalists, we definitely face a different set of obstacles and constraints than those in corporate media do. I think that, in a way, these different constraints give us the freedom to take actions like these (though it would be exciting to see more publications taking action too). I am incredibly grateful for all of the support I’ve received from professional journalists and mentors in corporate media, who have reached out with kind words for the Daily. It is not taken for granted one bit.
What outcome are you hoping for, both in terms of the law, but also inspiring student journalists or impacting the national conversation about press freedom?
In terms of the law, we are obviously hoping for the lawsuit to create a real change in how noncitizens are treated with respect to the First Amendment. Whether working for or speaking to our newspaper, no one should fear deportation for what they have to say. In any scenario, I hope those who hear about this lawsuit consider what it means to have a free press and why fear tactics like those the government is currently using have such an impact on it. A central tenet of my education at Stanford has been to form and express my thoughts and opinions with agility. The ability to state these thoughts and opinions publicly is not only being threatened but actively taken away.
And to other student journalists: I am constantly inspired by you and your work, and I hope you are getting through this year with support and engagement from your staff and readers.
Anlasslose Massenüberwachung: Messenger Signal wird Deutschland verlassen, wenn Chatkontrolle kommt
Vietnamesisch-deutsches Exilmedium: „Wenn Facebook dieses Konto löscht, sind wir tot“
Diffamazione di Berizzi, ora Francesco Storace chiede l’abbreviato.
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/diffama…
La prima udienza del processo per diffamazione a carico di Francesco Storace quale responsabile del fotomontaggio che riproduceva il volto dell’inviato di Repubblica — sotto
A proposito di treni bloccati…
@Politica interna, europea e internazionale
In Germania, un’italiana di Bolzano prende in mano le rotaie delle ferrovie pubbliche. Evelyn Palla, manager cresciuta all’estero ma di chiare origini italiane, è stata nominata alla guida della Deutsche Bahn. Sarà la prima donna a dirigere il colosso tedesco, con un compito ben chiaro: rimettere sui binari un sistema ferroviario che da orgoglio
Accidenti, il genocidio è già finito
@Politica interna, europea e internazionale
E ora, come la mettiamo con l’ipotesi genocidaria? Ora che Benjamin Netanyahu ha accettato un piano di pace che non prevede la deportazione dei palestinesi da Gaza, ma, al contrario, la nascita di un governo guidato da “palestinesi”, come potranno i teorici dell’orrida similitudine tra lo Stato di Israele e il Terzo Reich andare
Missili Houthi su nave cargo europea. Perché l’attacco riguarda tutti noi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Golfo di Aden, già da tempo teatro di tensioni, è tornato al centro delle cronache a seguito dell’attacco al cargo olandese Minervagracht. Colpita da missili Houthi e ridotta in fiamme, la nave è stata evacuata grazie all’intervento delle fregate europee della missione
MAROCCO. La Generazione Z scende in piazza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I giovani marocchini crescono in un mondo digitale ricco di immagini da ogni parte del mondo che mostrano diritti garantiti e standard di qualità. E li vogliono anche in Marocco
L'articolo MAROCCO. La Generazione Z scende in piazza proviene dahttps://pagineesteri.it/2025/10/01/africa/marocco-la-generazione-z-scende-in-piazza/
La Flotilla si avvicina a Gaza. Landini: sciopero generale in caso di blocco
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/la-flot…
Questa mattina una barca della Flotilla è stata “aggressivamente circondata” da una nave da guerra israeliana: lo afferma la Global Sumud Flotilla
freezonemagazine.com/rubriche/…
“La guardia organizzò una festa nella prigione della contea, la band era lì e cominciò a darci dentro, la band stava saltando e tutti i carcerati cominciarono ad agitarsi, avreste dovuto sentire come cantavano quei perdenti uccellini in gabbia. Scateniamoci tutti quanti, scateniamoci tutti quanti nell’intero settore delle celle. Ballavano il Rock della Prigione“. In […]
L'articolo Il rock della pr
“La
Qualcuno/a di voi avrà letto che dopo le sanzioni americane contro Francesca Albanese lei aveva provato ad aprire un conto presso Banca Etica e che la banca non aveva potuto aprirglielo.
La spiegazione, in breve:
le banche che offrono servizi a individui o entità presenti nelle liste Ofac sono passibili di sanzioni civili (multe di milioni di dollari, confisca di fondi e asset delle persone sanzionate, etc.) e penali, restrizioni operative su tutta l’operatività in dollari di tutti i clienti, controlli più rigidi e audit da parte delle autorità, implementazione di programmi di compliance più severi che ne possono bloccare interamente l’operatività anche per lunghi periodi di tempo.
Per chi volesse approfondire invece:
altreconomia.it/perche-banca-e…
reshared this
rainews.it/articoli/2025/09/uc…
“Salvatore - dice ancora il prete - è una persona fragile, tranquilla. Un lavoratore, anche se in passato aveva sofferto di una depressione da cui era guarito”.
Poverino... mi fa una pena...
E invece della moglie e del figlio minorenne, uccisi a sassate, e della figlia in prognosi riservata con una frattura cranica, sempre per i colpi con un sasso, non abbiamo nulla da dire?
Loro non erano "grandi lavoratori"? Non erano persone tranquille? La loro salute com'era?
Loro non salutavano sempre?
E questa è la Rai, gente che dovrebbe avere un'infarinatura di come è opportuno raccontare i femminicidi, e invece... una professionalità da giornalino studentesco.
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
:: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #32
Nuove recensioni su :: acufeni ::
Questa settimana ci siamo persi (e ritrovati) tra post punk, elettronica, black metal e patchwork sonori fuori da ogni schema.
- Coded Marking – debutto impeccabile, forse fin troppo. Un album che avrebbe potuto gridare, ma sceglie di sussurrare.
- Giant Claw – libertà totale e ironia sonora: un patchwork che funziona come poche volte capita.
- Sea Mosquito – spiritualità oscura e critica alla modernità: psichedelia e black metal intrecciati in un lavoro imponente, anche se non perfetto.
- Siavash Amini – Caligo: la polvere dei bombardamenti a Teheran trasformata in un suono che fa male.
- Xeeland – Master Builder: drone e krautrock per costruire cattedrali di cemento sonoro, fredde e opprimenti.
#iyezine #inyoureyesezine #iyezine.com
iyezine.com/acufeni-fastidi-au…
@Musica Agorà
Coded Marking, Giant Claw, Sea Mosquito, Siavash Amini, Xeeland Recensioni
Questa puntata abbiamo presentato: Coded Marking, Giant Claw, Sea Mosquito, Siavash Amini, Xeeland.Marco Valenti (In Your Eyes ezine)
Feddit Un'istanza italiana Lemmy reshared this.
I sondaggi anonimi su Mastodon sono davvero anonimi? Beh, parliamone...
Riportiamo una sintesi di un post pubblicato un anno fa da @Terence Eden sulla questione dell'anonimato nei sondaggi di Mastodon, ma il post richiama l'attenzione sul fatto che tutto ciò che rende aperto il Fediverso rende necessaria una maggiore consapevolezza da parte degli utenti.
Quando voti in un sondaggio, il tuo server invia un messaggio al server dell'utente che ha creato quel sondaggio dicendo: "Sono l'utente @XXXX@YYY.ZZ e desidero votare per l'opzione X. Ecco una firma HTTP che conferma il mio messaggio."
Le specifiche Activitystreams relative ai sondaggi non sono definite benissimo e anche la documentazione di Mastodon è un po' vaga. Nessuno dei due affronta con chiarezza la questione della privacy.
C'è un eccellente post sul blog di @Humberto Rocha (Aprovecho la oportunidad... Hola Humberto, ¿podrías arreglar el enlace a tu cuenta de Mastodon en tu blog?) che analizza il sondaggio Mastodon in ActivityPub. Mostra chiaramente che un voto è solo un normale messaggio che viene trasmesso al server ricevente.
Servizi come Mastodon sono appositamente sviluppati per non permettere all'autore del sondaggio di vedere chi ha votato e per quale opzione.
Ma questa è solo una convenzione. Non c'è nulla di tecnico che impedisca di recuperare quel dato. Se quel dato esiste, allora c'è un modo per intercettarlo. Un server mastodon inaffiddabile o appositamente configurato per raccogliere dati può collegare le tue preferenze al tuo account
Pertanto, quando vedi un sondaggio su Mastodon, poniti sempre queste domande:
1) dichiarare una preferenza in quel sondaggio può danneggiarmi?
2) il server cui appartiene l'utente che lancia il sondaggio rispetta il GDPR oppure è un server extracomunitario? O, peggio, è un server comunitario senza privacy policy o con una privacy policy ricopiata da un altro server?
All'esposizione di un qualsiasi dato personale, infatti, corrisponde sempre una riduzione delle proprie difese.
Da chi potrebbe essere sfruttata questa caratteristica?
1) un attore che lo fa attraverso un server malevolo, appositamente configurato per raccogliere quetsi dati
2) un attore che lo fa attraverso un server che ha compromesso
Perché qualcuno dovrebbe sfruttare questa caratteristica?
1) per profilare il tuo account anonimo/pseudonimo e renderne più facile l'identificazione
2) per profilare te e il tuo account già correlato alla tua vera identità e colpirti dal punto di vista reputazionale (al tuo datore di lavoro piace avere dipendenti sotto l'attacco di una shitstorm?) o legale (pensa solo a come il governo degli USA sta rendendo illegali opinioni e comportamenti)
Se sei interessato a questi contenuti sul #Fediverso puoi seguire l'utente @Che succede nel Fediverso?; si tratta di un "gruppo activitypub" che simula i gruppi Facebook: quando lo segui, l'account ti ricondivide tutti i messaggi di chi lo menziona! Se vuoi scrivere un post sul Fediverso, ricordati di menzionare quell'utente alla fine del tuo nuovo messaggio
shkspr.mobi/blog/2024/09/no-ac…
No, ActivityPub votes aren't anonymous
Several years ago, I posted this poll on Twitter. Terence Eden is on Mastodon@edentIf the recent Twitter hack had exposed they way you voted on every Twitter poll, how would you feel?(There is no suggestion that this has happened, I'm just curious a…Terence Eden’s Blog
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@Pare 🚲 🌞 @Humberto Rocha @Terence Eden
Forse sarebbe bene mettere un messaggio del genere anche ogni volta che viene proposto di rispondere a un sondaggio?
Sono d'accordo
Fediverso reshared this.
Documents show that ICE has gone back on its decision to not use location data remotely harvested from peoples' phones. The database is updated every day with billions of pieces of location data.
Documents show that ICE has gone back on its decision to not use location data remotely harvested from peoplesx27; phones. The database is updated every day with billions of pieces of location data.#News
La UE sta per svuotare di significato il consenso sui cookies. L'analisichiarissima di @Matteo G.P. Flora
Addio ai fastidiosi popup? Sì, ma il rischio è perdere davvero il controllo sui tuoi dati: il consenso diventa un click nascosto nelle impostazioni, e il tracciamento dei big del web vola. Secondo la Commissione Europea, questa mossa dovrebbe alleggerire del 25% il peso normativo, ma il consenso informato rischia di diventare solo una formalità.
Se passa, potresti non dover più cliccare niente… ma tutto quello che viene tracciato su di te finirà direttamente nei data center delle Big Tech, pronto per essere venduto e sfruttato senza il tuo reale permesso.
Vale davvero la pena scambiare meno fastidi per meno libertà digitale? Sei pro semplificazione o pro trasparenza?
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Riceviamo e pubblichiamo: Ministero della Salute Palestinese – Gaza
Rapporto statistico quotidiano sulle vittime e i feriti dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza
Aggiornato al 30 settembre 2025
Ultime 24 ore:
• Sono arrivati agli ospedali della Striscia di Gaza 42 martiri e 190 feriti.
• Numerose vittime rimangono ancora sotto le macerie o per le strade, impossibili da raggiungere a causa dell’intensità dei bombardamenti e del collasso dei servizi di soccorso e protezione civile.
Bilancio complessivo dell’aggressione (dal 7 ottobre 2023):
• Totale martiri: 66.097
• Totale feriti: 168.536
Bilancio dal 18 marzo 2025 ad oggi:
• Martiri: 13.229
• Feriti: 56.495
Vittime tra coloro che cercavano aiuti umanitari (“martiri del pane”):
• Nelle ultime 24 ore, sono arrivati agli ospedali 5 martiri e 56 feriti mentre tentavano di accedere agli aiuti alimentari.
• Il bilancio totale sale a:
➤ 2.576 martiri
➤ Oltre 18.873 feriti
Morti per fame e malnutrizione:
Secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute a Gaza:
• Il numero totale delle vittime causate dalla carestia e dalla malnutrizione ha raggiunto 453 martiri, tra cui 150 bambini.
• Dalla dichiarazione ufficiale di carestia da parte dell’IPC (Integrated Food Security Phase Classification), sono stati registrati:
➤ 175 decessi, tra cui 35 bambini, fino alla data odierna.
Appello urgente:
Il Ministero della Salute e le autorità palestinesi rinnovano l’appello alla comunità internazionale, alle organizzazioni umanitarie e ai media affinché:
• Si imponga un cessate il fuoco immediato e duraturo
• Si garantisca l’ingresso sicuro e incondizionato degli aiuti umanitari
• Si denunci pubblicamente l’uso della fame come arma di guerra, in flagrante violazione del diritto internazionale umanitario
Questo rapporto è pubblicato a fini di documentazione, trasparenza e per sollecitare un’azione urgente da parte della comunità internazionale.
Ministero della Salute Palestinese – Gaza
30 settembre 2025
FREE ASSANGE Italia
Riceviamo e pubblichiamo: Ministero della Salute Palestinese – Gaza Rapporto statistico quotidiano sulle vittime e i feriti dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza Aggiornato al 30 settembre 2025 Ultime 24 ore: • Sono arrivati agli osped…Telegram
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OrionBelt©
in reply to Cybersecurity & cyberwarfare • • •Cybersecurity & cyberwarfare likes this.
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