GAZA. In corso scambio ostaggi israeliani-prigionieri palestinesi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
E' atteso l'arrivo di Donald Trump che parlerà alla Knesset e poi andrà a Sharm El Sheikh per il vertice internazionale organizzato dall'Egitto
L'articolo GAZA. In pagineesteri.it/2025/10/13/med…
Making a 2-Transistor AM Radio with a Philips Electronic Engineer EE8 Kit from 1966
Back in 1966, a suitable toy for a geeky kid was a radio kit. You could find simple crystal radio sets or some more advanced ones. But some lucky kids got the Philips Electronic Engineer EE8 Kit on Christmas morning. [Anthony Francis-Jones] shows us how to build a 2-transistor AM radio from a Philips Electronic Engineer EE8 Kit.
According to [The Radar Room], the kit wasn’t just an AM radio. It had multiple circuits to make (one at a time, of course), ranging from a code oscillator to a “wetness detector.”
The kit came with a breadboard and some overlays for the various circuits, along with the required components. It relied on springs, friction, and gravity to hold most of the components to the breadboard. A little wire is used, but mostly the components are connected to each other with their leads and spring terminals.
[Anthony] makes the 2-transistor radio, which continues from an earlier 1-transistor radio. The first components wired in are for the front panel: the potentiometer, variable capacitor, and power switch. Next, the spring terminals are clipped into place. The capacitors and resistors are installed. Then the diode is installed. The transistors are installed. The rest of the passive components and the various wires are installed. There is a technique for attaching the wires to the components using small springs to hold the wires in place. Finally, the “ferroceptor” is installed, and some batteries.
The whole apparatus is taken outside where a long wire antenna and an earth connection are connected to the circuit, but, alas, there wasn’t much of an AM signal to be received. [Anthony] tries again at nighttime and gets slightly better results, but only marginally.
You were a lucky kid to get one of these back in 1966. Maybe in 1967, you could be a radio engineer. If you are impressed with the EE8’s breadboard, you’d probably enjoy making one of these.
youtube.com/embed/PWPHGEWwKbU?…
La bolla dell’intelligenza artificiale: cresce il timore di un nuovo tracollo tecnologico
Durante il DevDay, la conferenza annuale di OpenAI svoltasi questa settimana, il CEO Sam Altman ha risposto alle domande dei giornalisti, un gesto sempre più raro tra i leader tecnologici. Altman ha riconosciuto l’incertezza che circonda oggi il settore dell’intelligenza artificiale, affermando che “molti ambiti dell’AI stanno attraversando una fase instabile”.
Nella Silicon Valley cresce il timore di una nuova bolla tecnologica. Banca d’Inghilterra, Fondo Monetario Internazionale e il CEO di JPMorgan, Jamie Dimon, hanno espresso preoccupazioni simili. Dimon, in un’intervista alla BBC, ha sottolineato che “la maggior parte delle persone dovrebbe sentirsi più incerta sul futuro”.
Durante l’Italian Tech Week di Torino, Jeff Bezos, fondatore di Amazon e uno degli uomini più ricchi al mondo ha definito l’attuale entusiasmo per l’intelligenza artificiale (IA) come una “bolla”. Bezos ha spiegato che in momenti di grande euforia come quello attuale, “ogni esperimento viene finanziato, ogni azienda riceve fondi, indipendentemente dalla qualità delle idee”.
Durante un dibattito al Computer History Museum, l’imprenditore Jerry Kaplan, il quale fondò la Go Corporation, che sviluppò uno dei primi tablet computer ha ricordato di aver vissuto quattro bolle e teme che quella dell’AI possa essere ancora più grave. Secondo lui, la quantità di denaro oggi in circolazione supera di molto quella dell’era delle dot-com, “Quando (la bolla) scoppierà, la situazione sarà molto brutta, e non saranno solo le persone che lavorano nell’intelligenza artificiale a esserne colpite”, ha affermato. “Potrebbe rappresentare un freno per l’economia nel suo complesso.”
OpenAI, intanto, continua a espandersi. Dopo il lancio di ChatGPT nel 2022, l’azienda è al centro di una rete di accordi multimiliardari: un’intesa da 100 miliardi di dollari con Nvidia per nuovi data center, un piano d’acquisto di hardware AMD per miliardi e una collaborazione da 300 miliardi con Oracle. Oggi la società è valutata circa 500 miliardi di dollari.
Tali partnership hanno sollevato dubbi tra gli analisti, che le definiscono “finanziamenti rotativi”, ossia investimenti incrociati tra aziende per sostenere artificialmente la domanda. Altman respinge queste accuse, sostenendo che la crescita di OpenAI è reale, sebbene l’azienda non sia ancora profittevole.
C’è chi paragona la situazione attuale a quella di Nortel, la società canadese che negli anni 2000 gonfiò la domanda con prestiti ai clienti. Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha difeso l’accordo con OpenAI, spiegando che “non esiste esclusività” e che la priorità è “favorire la crescita dell’ecosistema AI”.
Nonostante i rischi, molti esperti credono che gli attuali investimenti possano generare ricadute positive nel lungo periodo. Come ha osservato Jeff Boudier di Hugging Face, “anche se parte del capitale andrà perso, dalle infrastrutture costruite oggi nasceranno i prodotti e i servizi di domani”.
L'articolo La bolla dell’intelligenza artificiale: cresce il timore di un nuovo tracollo tecnologico proviene da il blog della sicurezza informatica.
DAS: l’orecchio del mondo nascosto nei cavi sottomarini
Oltre 1,2 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica giacciono sul fondale oceanico, a lungo considerati esclusivamente parte di una rete di telecomunicazioni globale. Tuttavia, la tecnologia di rilevamento acustico distribuito (DAS), che sta rapidamente emergendo dalla fase sperimentale, sta aprendo un campo fondamentalmente nuovo : l’uso di queste linee per il monitoraggio subacqueo e la guerra antisommergibile. Quella che fino a poco tempo fa sembrava un’ipotesi sta già iniziando a concretizzarsi in sviluppi militari concreti.
Il DAS trasforma un cavo in fibra ottica convenzionale in una catena continua di sensori acustici sensibili. Quando un breve impulso di luce laser attraversa la fibra, i segnali riflessi vengono modificati da minuscole vibrazioni, come il rumore di un’elica sottomarina o l’onda acustica di un’esplosione.
Gli algoritmi di analisi automatica non solo registrano queste variazioni, ma determinano anche la direzione e la natura della sorgente. Il risultato è un sistema di ascolto passivo in grado di coprire vasti spazi marittimi, ma impercettibile e più conveniente rispetto ai tradizionali idrofoni o ai sistemi sonar attivi.
I test hanno confermato che il DAS è ugualmente efficace sia nelle zone costiere che in quelle di profondità. La tecnologia ha applicazioni che vanno oltre quelle militari: può rilevare tentativi di accesso ai cavi, registrare l’attività sismica sottomarina e rilevare segni di attività illegali sui fondali marini.
Se combinati con l’intelligenza artificiale, questi sistemi possono confrontare le firme acustiche con i dati GPS o AIS, consentendo la classificazione di imbarcazioni e oggetti sottomarini.
Diversi paesi stanno già integrando il DAS nelle proprie infrastrutture di difesa. Negli Stati Uniti, le informazioni raccolte dai cavi vengono immesse nei sistemi di gestione del combattimento e confrontate con quelle provenienti dagli aerei navali P-8A Poseidon e dai veicoli sottomarini autonomi. Sono inoltre in fase di sviluppo modelli di intelligenza artificiale per migliorare la precisione del riconoscimento.
Nel Regno Unito, il sistema è in fase di sperimentazione nell’ambito di un programma per la protezione delle comunicazioni sottomarine. Il Ministero della Difesa sta collaborando con gli operatori di telecomunicazioni del Nord Atlantico e del Mare del Nord, testando il DAS per il monitoraggio dei cavi e il tracciamento di possibili attività sottomarine.
Anche altri Paesi stanno esplorando attivamente il potenziale di questa tecnologia. I Paesi Bassi hanno già avviato il monitoraggio continuo del Mare del Nord utilizzando cavi esistenti. La Norvegia sta esplorando scenari di monitoraggio lungo le rotte marittime artiche e la Germania sta valutando il DAS come parte della sua strategia marittima. L’Unione Europea sta supportando gli sviluppi in questo settore attraverso il programma Horizon, compresi progetti sulla sorveglianza costiera e sulla protezione delle infrastrutture critiche.
Nell’ambito dell’alleanza AUKUS, Australia, Stati Uniti e Regno Unito stanno sviluppando l’integrazione del DAS con piattaforme sottomarine senza pilota e soluzioni di intelligenza artificiale per il tracciamento di sottomarini a bassa rumorosità. I partecipanti al progetto prevedono l’implementazione di una rete distribuita di sensori integrati con sistemi di tracciamento autonomi in tutta la regione indo-pacifica.
Anche i potenziali avversari sono interessati a questa tecnologia. La Cina, che gestisce una delle più grandi reti di cavi sottomarini della regione, sta, secondo gli analisti, testando il DAS per tracciare le interferenze e monitorare il traffico. La Russia, da parte sua, ha ripetutamente espresso preoccupazione per tali sviluppi nell’Artico e nel Baltico, considerandoli una minaccia alla segretezza delle sue operazioni sottomarine. In questo contesto, gli incidenti che comportano danni alle linee dei cavi sono diventati più frequenti : rotture inspiegabili e attività sospette vengono registrate in aree lungo rotte strategiche.
Il vantaggio principale del metodo rimane la possibilità di utilizzare i cavi esistenti, consentendo una rapida scalabilità senza significativi investimenti infrastrutturali. Tuttavia, questo vantaggio pone anche delle sfide: i volumi di dati in ingresso sono colossali e, senza algoritmi di filtraggio e interpretazione efficaci, risultano di scarsa utilità pratica. Rimane anche il problema dell’immunità al rumore: sono possibili tentativi di sopprimere, imitare o disabilitare fisicamente singole sezioni della rete via cavo.
L'articolo DAS: l’orecchio del mondo nascosto nei cavi sottomarini proviene da il blog della sicurezza informatica.
GOLEM: Linux Day 2025
golem.linux.it/
Segnalato dal calendario eventi di Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
day.linux.prato.it
tek reshared this.
VENEZUELA. Machado premio Nobel: le voci dal Paese sotto assedio
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'assegnazione dell'importante riconoscimento alla leader della destra potrebbe portare a un aggravamento della tensione militare tra Washington e Caracas
pagineesteri.it/2025/10/13/ame…
IO E CHATGPT E20 (END OF SEASON): Alcune riflessioni conclusive
In questo ultimo episodio della stagione ci fermiamo a riflettere su quanto appreso e sul futuro.
zerodays.podbean.com/e/io-e-ch…
The Singing Dentures Of Manchester And Other Places
Any radio amateur will tell you about the spectre of TVI, of their transmissions being inadvertently demodulated by the smallest of non-linearity in the neighbouring antenna systems, and spewing forth from the speakers of all and sundry. It’s very much a thing that the most unlikely of circuits can function as radio receivers, but… teeth? [Ringway Manchester] investigates tales of musical dental work.
Going through a series of news reports over the decades, including one of Lucille Ball uncovering a hidden Japanese spy transmitter, it’s something all experts who have looked at the issue have concluded there is little evidence for. It was also investigated by Mythbusters. But it’s an alluring tale, so is it entirely fabricated? What we can say is that teeth are sensitive to sound, not in themselves, but because the jaw provides a good path bringing vibrations to the region of the ear. And it’s certainly possible that the active chemical environment surrounding a metal filling in a patient’s mouth could give rise to electrical non-linearities. But could a human body in an ordinary RF environment act as a good enough antenna to provide enough energy for something to happen? We have our doubts.
It’s a perennial story (even in fiction), though, and we’re guessing that proof will come over the coming decades. If the tales of dental music and DJs continue after AM (or Long Wave in Europe) transmissions have been turned off, then it’s likely they’re more in the mind than in the mouth. If not, then we might have missed a radio phenomenon. The video is below the break.
youtube.com/embed/Z0zrGnlrm-s?…
Dental orthopantomogram: Temehetmebmk, CC BY-SA 4.0.
The second Global Tipping Points Report warns that the world has crossed a key threshold as ocean heat devastates warm-water reefs.#TheAbstract
URGENTE: Il giornalista palestinese Saleh Al-Jaafarawi è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco...
URGENTE: Il giornalista palestinese Saleh Al-Jaafarawi è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco da uomini armati sconosciuti nel quartiere Tel Al-Hawa di Gaza City.
Fonte :canale Telegram Palestina Hoy
FREE ASSANGE Italia
URGENTE: Il giornalista palestinese Saleh Al-Jaafarawi è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco da uomini armati sconosciuti nel quartiere Tel Al-Hawa di Gaza City. Fonte :canale Telegram Palestina HoyTelegram
Gazzetta del Cadavere reshared this.
Festival del giornalismo culturale, il Master in Giornalismo della Lumsa vince il FgCult25
[quote]URBINO – Nella cornice della tredicesima edizione del Festival del giornalismo culturale di Urbino, l’allieva praticante del Master in Giornalismo della Lumsa Irene Di Castelnuovo ha vinto con il suo…
L'articolo Festival del giornalismo culturale, il
In 200mila da Perugia ad Assisi per dire no a tutte le guerre
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/in-200m…
Tanti, tantissimi. “In più di 200 mila” dicono gli organizzatori, come non si vedeva dal 2001, hanno marciato da Perugia ad Assisi. A mettersi in cammino sotto lo slogan “Imagine alla the
Trovato un dinosauro intrappolato nell’ambra per 99 milioni di anni
Dinosauro nell’ambra, la scoperta da 99 milioni di anni fa: una coda piumata intatta che svela nuovi dettagli sull’evoluzione verso gli uccelli.redazione.studenti (Studenti)
Trames reshared this.
La SPID è stata dichiarata defunta dall’esecutivo, per essere sostituita dalla CIE.
di Marco Calamari
Dal pornocontrollo al tecnocontrollo - Cassandra Crossing 627
Cattive notizie per i diritti civili digitali. [...]
Nella trentennale storia della digitalizzazione del nostro paese spiccano ben quattro storie di successo. Alcune addirittura di livello mondiale. Senza scherzi!
In ordine cronologico:
l’istituzione della firma digitale con valore legale parificato a quella autografa, primo paese al mondo;
la creazione della Posta Elettronica Certificata, che permette di inviare messaggi con valore di raccomandata con ricevuta di ritorno, in maniera istantanea e sostanzialmente gratuita, invece che a botte di sette o più Euri;
l’implementazione del Processo Civile Telematico, che solo chi frequenta da operatore i tribunali può apprezzare in tutto il suo valore;
la realizzazione della SPID, un sistema di rilascio di credenziali con valore nazionale (no, non è un sistema di verifica dell’identità, checché se ne dica, e no, non ha nessuna vulnerabilità particolare).
4 casi di successo della informatizzazione delle PP.AA. che decine di milioni di italiani ormai utilizzano quotidianamente, a cui, solo per diffusione, se ne aggiunge un quinto, la CIE, Carta di Identità Elettronica.
C’è da dire che il “successo” della CIE è stato decretato ope legis come adempimento obbligatorio, supportato in maniera efficacissima dall’abolizione dell’alternativa cartacea, e solo dopo una trentennale ed iterativa gestazione sperimentale, che chi l’ha vissuta ancora ricorda nei propri incubi.
Senza altra volontà oltre quella di essere oggettivi, possiamo ricordare che Firma Digitale, CIE, CNS (Carta Nazionale dei Servizi), TSE (Tessera Sanitaria Elettronica) sono tutti tecnicamente in grado di fornire le funzionalità di identificazione, autenticazione e firma elettronica. La sola CIE possiede tuttavia lo status legale di documento di identità, che consente l’utilizzo come formale accertamento di identità.
Ora, potrebbe sembrare una cosa logica “accorpare” in un solo oggetto, la CIE, tutte le altre funzionalità, accentrando e “semplificando” una situazione che oggi, per quanto funzionante e largamente utilizzata, può apparire inutilmente complessa.
Sarebbe un errore; si tratta di una falsa semplificazione che, come tutte le soluzioni semplici di problemi complessi, è sbagliata. Cerchiamo di capire perché.
Chiunque abbia operato professionalmente nell’informatica sa perfettamente che la centralizzazione di qualsiasi cosa, se non fatta con estrema cura e professionalità e senza badare a spese, porta a vulnerabilità pericolose e potenziali, nuovi e gravi disservizi.
La storia recente ed anche meno, dell’informatica nella pubblica amministrazione ci ha insegnato che il collasso di un intero sistema è cosa non potenziale ma reale, ed anche molto frequente.
Sistemi separati, quando cadono, tirano giù “solo” la loro funzionalità, senza compromettere tutti gli altri servizi. Se poi sono stati realizzati ridondati o federati, come la tanto vituperata ma ben progettata SPID, riescono a mantenere la propria funzionalità almeno in parte.
Cosa succederebbe invece se un ipotetico sistema “tuttologico”, che fornisca firma, credenziali, autenticazione ed identità avesse un problema bloccante? E se, in questi tempi di guerra, questo problema bloccante fosse un atto criminale, oppure addirittura ostile?
Questo lungo antefatto ci è servito solo per arrivare finalmente alla cronaca di oggi.
Nel giro di pochi mesi, si è improvvisamente scoperto che la SPID è un sistema bacato e pericoloso, malgrado che 30 milioni di italiani la utilizzino quotidianamente al posto del più famoso e meno sicuro “1234”, e che sia praticamente gratuita per le casse dello stato.
Si tratta anche qui di una notizia errata. Il rilascio di SPID multiple, quindi di credenziali multiple, non rappresenta di per sé un pericolo, anzi può essere utile per compartimentare le attività di una persona, separando ad esempio il privato ed il lavoro.
Il problema del rilascio di SPID ad impersonatori dipende invece dalle procedure di identificazione, che devono essere efficaci, che sono normate puntualmente e su cui lo Stato, per suo stesso regolamento, deve vigilare.
Contemporaneamente si è “scoperto” che la CIE può essere utilizzata, oltre che come documento di identità, anche come firma elettronica di tipo intermedio, e come credenziale di accesso.
Improvvisamente l’esecutivo, con un inusuale atto di decisionismo tecnologico, annunciato pubblicamente e ripetutamente, ha deciso di dismettere quello che è stato realizzato solo pochi anni fa e funziona, sostituendolo con qualcosa di ancora indefinito, di cui sappiamo solo che si appoggerà alla CIE, tutto da realizzare e far adottare, ricominciando da capo un storia dolorosa, ma che era stata finalmente conclusa.
A Cassandra è venuta in mente la storiella dei frati che fecero pipì sulle mele piccole e brutte del loro albero, perché erano certi che ne sarebbero arrivate altre grandi e bellissime, e che quando queste non arrivarono dovettero mangiarsi quelle piccole e brutte.
Ecco, sembra proprio la storia della SPID, che una campagna di stampa poco informata, se non addirittura strumentale, ha definito “troppo complessa e poco sicura”, raccontando che sarà presto sostituita dalla CIE inattaccabile e potente.
In tutto questo, cosa mai potrebbe andare storto?
Ci sono (purtroppo) altre chiavi di lettura che possono spiegare una vicenda apparentemente insensata sia tecnicamente che amministrativamente, riunirla all’improvvisa ed ineludibile necessità del pornocontrollo di stato, anzi a a livello europeo, e spiegare razionalmente tutto quanto.
Bastano due concetti chiave “centralizzazione dei dati” e “tecnocontrollo dei cittadini” per disegnare un panorama, anzi un vero progetto di controllo sociale, in cui la inspiegabile dimissione della SPID in favore della CIE diventa un elemento logico, razionale e necessario.
Infatti, se quello che si vuole ottenere è centralizzare il più possibile la gestione dei dati e degli accessi dei cittadini, con la conseguente possibilità di monitorare il loro operato, ed aprendo a teoriche ma terrificanti possibilità come quella di revocare completamente qualsiasi autorizzazione ad un individuo, allora sostituire un sistema federato e decentralizzato come la SPID con una gestione centralizzata, e dipendente da un documento emesso dallo Stato, è esattamente quello che serve. [...]
Dato il panorama “digitale” di oggi, di cui fa parte sostanziale l’indifferenza del pubblico, non c’è davvero di che essere ottimisti.
FareZero - 🔧 Linux Day 2025 – Il software libero arriva in biblioteca!
farezero.org/2025/comunicazion…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Sabato 25 ottobre 2025, dalle 9:00 alle
NaLug - Linux Day Napoli 2025
nalug.tech/linux-day-napoli-20…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Il NaLUG (Napoli GNU/Linux Users Group APS) è lieto di presentare l'edizione 2025 del Linux Day partenopeo!
Fedele reshared this.
Perugia – Assisi: un’umanità in cammino
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/perugia…
Mi domando dove sia quest’umanità il resto dell’anno. Dove siano questi giovani che invocano pace e fraternità, solidarietà, giustizia, tenerezza. E mi rispondo che non è colpa loro ma nostra. Siamo noi, infatti, che non diamo spazio al meglio delle nuove
Starlink salva fotografo canadese intrappolato su Vancouver Island
'Starlink mi ha salvato la vita, senza sarei morto' ha dettoRedazione Adnkronos (Adnkronos)
e poi dice che uno è diffidente verso l'elettrico... o tesla
January 2026 PPI GA Location Discussion
We are debating where to hold our General Assembly (GA) in January 2026.
The Board considered holding a physical event in Warsaw, Prague, and Potsdam/Berlin.
We are open to any reasonable offers. The event will also be taking place online, and the physical event may be a small or large event.
Technically more than one physical event is acceptable considering the global needs of our organization.
Please let a PPI representative know by October 19th if your party would like to host the GA.
We will announce the location(s) of the GA the following week.
Afghanistan e Pakistan, combattimenti alla frontiera con decine di morti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Decine di soldati uccisi e postazioni occupate in entrambe le direzioni, mentre Islamabad e Kabul chiudono i valichi di frontiera e rafforzano la sicurezza lungo il confine settentrionale
L'articolo Afghanistan e Pakistan, combattimenti alla frontiera con decine
Nei giorni successivi la formazione partigiana passa al comando di Stefano Carabalona grupposbarchi.wordpress.com/20…
Guido Piovene “inviato speciale” alla Marcia Perugia-Assisi del 1961
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/guido-p…
Oggi 12 ottobre, a 80 anni dalla costituzione dell’Onu, a 10 anni dalla diffusione della Laudato sì di Papa Francesco, a 800 anni dalla composizione del Cantico delle
Sarò alla marcia perchè la Palestina trovi finalmente Pace
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/saro-al…
Anche stavolta parteciperò alla Marcia della Pace Perugia-Assisi. L’ho fatto tante volte, fin dai tempi della FGCI. Poi, negli anni, con i figli piccoli, figli di noi che stavamo diventando
Oggi tutti in marcia per la pace!
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/oggi-tu…
“Ci sarà una partecipazione molto ampia da ogni parte d’Italia. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, istituzioni incluse”. Così Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, ha aperto l’incontro con la stampa
Vivere in proroga
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Vivere in proroga proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Un East Shield a difesa dell’Europa. Reportage dal Fianco Orientale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Krynki è un piccolo villaggio della Polonia nord-orientale, a circa tre ore di auto da Varsavia. La strada per arrivarci attraversa la pianura polacca senza incontrare ostacoli naturali, fatta eccezione per la nebbia, a tratti fittissima, che da ottobre a marzo riduce la visibilità ad appena pochi metri e
Plus, when did claret get so good and why did Shackleton's ship Endurance sink? Historical updates aplenty.
Plus, when did claret get so good and why did Shackletonx27;s ship Endurance sink? Historical updates aplenty.#TheAbstract
L’Unione dei Comitati contro l’inceneritore partecipa al “IX. International Applied Social Sciences Congress - C-iasoS 2025”
L’Unione dei Comitati contro l’inceneritore partecipa al “IX. International Applied Social Sciences Congress - C-iasoS 2025”, che si terrà presso l’Università di Roma “La Sapienza” dal 13 al 15 Ottobre 2025, illustrando un lavoro dal titolo “The Rome Waste Management Plan - Incinerator: A Wrong Choice”.
E’ una occasione importante per presentare, in un contesto internazionale qualificato, le considerazioni che facciamo da tempo nel denunciare la assurdità di questo Progetto – antistorico, antieconomico e pericoloso – e per confrontarci con esperti che certamente non affrontano il tema sulla base di pregiudizi ideologici o di interessi economici di lobby industriali; è un primo contributo ad un auspicabile dibattito sul piano di Roma e sul nuovo inceneritore, in assenza di un confronto mai accettato dal Sindaco di Roma.
La presentazione, fatta da Giuseppe Girardi, si terrà lunedì 13, nella sessione pomeridiana che inizia alle ore 14, presso la “Sala Lauree” della facoltà di Scienze Politiche, alla città universitaria, Piazzale Aldo Moro, 1.
Hack the Promise 2025 Conference Review
The HackThePromise Festival took place again from October 3–5, 2025 in the city of Basel, Switzerland. The theme this year was “Hacking Systems, Hacking Futures.” As usual, numerous Pirates were in attendance, including PPI´s alternate board member Schoresh Dawoodi who spoke at the event and took pictures for us.
The festival interprets “hacking” as not only about computers. It means breaking open systems, rethinking rules, and finding new ways to live and work together. HackThePromise mixes talks, art, films, workshops, technology, and social discussions.
Over three days, participants questioned ask how technology can serve freedom and community instead of control.
HackThePromise continues to grow as a meeting point for creative blending of technology and society. It is not only about tools but also about values. We look forward to participating in the future.
il coordinamento impossibile
ottobre è letteralmente impazzito. non riesco a tener dietro al cumulo di incontri avvenuti, imminenti, in programma.
solo ieri, quattro o cinque - ma sicuramente di più - reading, mostre e presentazioni contemporanee tra Roma e fuori.
sono stato assente ovunque, preso da faccende extraletterarie.
ma anche avessi potuto dedicarmi a una cosa, quale avrei scelto?
anni fa si parlava di una specie di coordinamento cittadino per gli eventi, ovviamente mai realizzato.
reshared this
Il Dpp racconta la difesa che verrà. La spesa militare italiana letta da Mazziotti di Celso
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il ministero della Difesa ha reso pubblico il Documento Programmatico Pluriennale 2025-2027. Il documento viene pubblicato dopo la legge di bilancio, pertanto non aggiunge fondi ulteriori a quelli già stanziati per la difesa. Tuttavia, esso fornisce dettagli
PODCAST. Testimonianza da Gaza: in migliaia ritornano verso le case distrutte
@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Dobbiamo cominciare a ricostruire. Ma dobbiamo ricostruire noi stessi prima, la nostra anima". Sami Abu Omar, cooperante di Gaza, ci racconta le prime ore del cessate il fuoco e la situazione nella Striscia di Gaza.
L'articolo PODCAST. Testimonianza da
There are famously two hard problems in computer science: cache invalidation, naming things, and off by one errors.
PS: Friendica status editor does not seem to have a language selector; hopefully this post-scriptum will give the oversmart algoritm some hints about it but I'm disappointed, given UX is not in the "hard problems" set 😁
Otttoz
in reply to Antonella Ferrari • • •