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Google spinge l’AI come ricerca predefinita: rischio blackout per editori e blog indipendenti


Google intende semplificare l’accesso degli utenti alla modalità AI consentendo loro di impostarla come ricerca predefinita (al posto dei link tradizionali). La modalità AI è una versione della ricerca Google che utilizza modelli linguistici di grandi dimensioni per riassumere le informazioni dal web, in modo che gli utenti possano trascorrere più tempo su Google, anziché cliccare sui link dei siti web.

La nuova modalità AI nella ricerca di Google


La modalità AI può rispondere a domande complesse, elaborare immagini, riassumere informazioni, creare tabelle, grafici e persino fornire supporto con il codice. Come sottolinea Bleeping Computer , la modalità AI è attualmente facoltativa e si trova a sinistra della scheda “Tutti”. È disponibile in inglese in 180 paesi e territori in tutto il mondo.

Tuttavia, verso la fine della scorsa settimana, Logan Kilpatrick, responsabile del prodotto Google AI Studio, ha annunciato sul social media X che la modalità AI sarebbe presto diventata la modalità predefinita in Google. Successivamente, Robby Stein, vicepresidente del prodotto per la Ricerca Google, ha chiarito che l’azienda intende solo rendere la modalità AI più facilmente accessibile per le persone che desiderano utilizzarla.

L’azienda afferma che al momento non ci sono piani per rendere la modalità AI predefinita per tutti, ma se un utente preferisce utilizzarla sempre, presto sarà disponibile un interruttore o un pulsante a tale scopo.

In questo caso, i link tradizionali non verranno visualizzati per impostazione predefinita, ma è possibile passare alla vecchia visualizzazione dei risultati di ricerca trovando la scheda “Web”, che si trova proprio alla fine del pannello. La pubblicazione sottolinea che nel prossimo futuro la modalità AI potrebbe diventare la pagina di ricerca predefinita per tutti. Tuttavia, gli ingegneri di Google stanno attualmente cercando di determinare come questo passaggio influenzerà il settore pubblicitario.

Se l’AI fa il sunto, gli editori che fine fanno?


Google sta già testando annunci e recensioni basati sull’intelligenza artificiale e sta offrendo tali annunci ai partner. Tuttavia, il settore del marketing digitale non ha ancora capito come funzionerà il tutto se i link classici saranno completamente sostituiti dalla modalità AI.

I piani di Google per monetizzare la ricerca basata sull’intelligenza artificiale

Google detiene ancora circa il 90% del mercato della ricerca e continua a generare miliardi di clic per gli editori di tutto il mondo. Tuttavia, Google non paga editori e blog indipendenti per utilizzare l’intelligenza artificiale per riassumere i contenuti. Al contrario , l’azienda sostiene che i riepiloghi basati sull’intelligenza artificiale inviino più clic “di qualità” agli editori, sebbene non vi siano dati ufficiali a supporto di questa affermazione.

Una alleanza contro Google


Allo stesso tempo, ricerche indipendenti dimostrano che le persone sono meno propense a cliccare sui risultati di ricerca se il motore di ricerca fornisce loro un riepilogo basato sull’intelligenza artificiale.

Secondo quanto riportato dai media, alcuni editori indipendenti stanno già discutendo la creazione di un’alleanza tra media e notizie per combattere la crisi esistenziale che l’introduzione dell’intelligenza artificiale nei motori di ricerca comporta.

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Guerra Elettronica: L’Aeronautica Militare USA cerca un sistema alternativo al GPS per i droni


L’Aeronautica Militare statunitense sta cercando un modo per gestire sciami di piccoli droni in aree in cui la navigazione satellitare viene disturbata o manomessa. In una nuova richiesta di informazioni (RFI), l’Air Force Laboratory (AFRL) ha annunciato l’intenzione di creare un sistema avanzato di posizionamento, navigazione e sincronizzazione (PNT) che consentirebbe ai droni di operare insieme senza dover fare affidamento sul GPS, una risorsa sempre più vulnerabile alla guerra elettronica.

Al centro dell’iniziativa c’è il banco di prova Joint Multi-INT Precision Reference (JMPR). Integrerà l’orologio atomico di nuova generazione (NGAC) con una stabilità dichiarata al picosecondo e una precisione migliore del nanosecondo. Questa sincronicità è necessaria affinché lo sciame possa muoversi in sincronia e scambiare dati senza timestamp satellitari.

L’AFRL sottolinea che “un’estrema coerenza temporale tra i droni in uno sciame è fondamentale” per coordinare le manovre, mantenere le comunicazioni e collaborare in ambienti “contesi”.

Le esperienze maturate nei conflitti degli ultimi anni, tra cui l’uso diffuso di tecniche di jamming e spoofing GPS, nonché lo sviluppo di capacità simili da parte della Cina, hanno costretto il Pentagono a cercare urgentemente alternative al riferimento satellitare.

L’architettura proposta è decentralizzata e “aperta”: ogni drone costruisce un sistema di riferimento locale basato sui propri sensori e sul posizionamento relativo dei suoi vicini. JMPR dovrebbe fornire il cosiddetto “PNT a freddo, progressivamente migliorato”, ovvero quando i dispositivi si avviano senza alcun supporto esterno e la precisione aumenta gradualmente man mano che nuove piattaforme vengono connesse e i dati vengono scambiati all’interno della rete.

Gli orologi atomici di bordo ad alta precisione svolgono un ruolo chiave in questo ambito: limitano la deriva temporale, aiutano a mantenere la formazione, gestiscono le letture dei sensori e svolgono missioni coordinate. Questo approccio, secondo i calcoli dell’AFRL, sarà anche direttamente utile nella lotta contro i sistemi a sciame nemici, dove contano i miliardesimi di secondo: più è preciso il tempo, più lo sciame si comporta come un “singolo organismo” piuttosto che come un insieme di dispositivi individuali.

Gli obiettivi tecnici includono una precisione temporale inferiore al nanosecondo, resistenza alle interferenze elettroniche, rigidi vincoli di dimensioni, peso e consumo energetico per l’installazione su piccoli droni e scalabilità da pochi a centinaia di droni, mantenendo la coerenza. Si prevede inoltre che il sistema sia flessibile nelle sue applicazioni, dal targeting distribuito e dalla fusione dei dati a comunicazioni robuste e condivisione di informazioni.

L’AFRL chiede all’industria di fornire modelli prestazionali, risultati di test e valutazioni dei colli di bottiglia tecnologici delle apparecchiature radio commerciali esistenti quando integrate in soluzioni PNT decentralizzate. La scadenza per le risposte è il 19 settembre 2025.

L’attenzione rivolta agli orologi atomici è un segnale dell’intenzione di ridurre la dipendenza dal GPS, su cui l’esercito statunitense fa affidamento da decenni per la navigazione e la sincronizzazione. Se il progetto avrà successo, i droni statunitensi saranno in grado di operare in modo fluido e rapido anche dove i satelliti sono silenziosi, e quindi operare in modo più efficace in spazi aerei difficili e pericolosi.

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Offener Brief: Hunderte Wissenschaftler:innen stellen sich gegen Chatkontrolle


netzpolitik.org/2025/offener-b…



Azzzz, arriva la temibilissima Stratus; ed io che pensavo fosse una nuova automobile...



Nuovo Maidan angloamericano sionista in Nepal

In Nepal, i manifestanti hanno incendiato il palazzo del Parlamento e la residenza del Primo Ministro. Diversi ministri del governo avrebbero lasciato la capitale e lo stesso Primo Ministro si sarebbe dimesso.

Le proteste in Nepal sono scoppiate dopo il divieto assoluto dei social media (Facebook, Instagram, WhatsApp, YouTube e altri). Le autorità hanno giustificato la misura sostenendo che le piattaforme di social media violavano le regole di registrazione, poiché il governo aveva chiesto l'apertura di uffici di rappresentanza in Nepal, richiesta che hanno ignorato. Allo stesso tempo, non è stata offerta alcuna alternativa nazionale ai social media e alle piattaforme di messaggistica vietate.

A seguito delle proteste sui "social media", almeno 19 persone sono morte. Più di 500 sono rimaste ferite in varia gravità. I dati non sono ancora definitivi.

La moglie dell'ex primo ministro nepalese Jhala Nath Khanal è morta a causa delle ustioni riportate quando i manifestanti l'hanno intrappolata nella sua residenza in fiamme, proprio come era successo alla casa dei sindacati di Odessa: è stata letteralmente bruciata viva.

Cellule dormienti dell'intelligence occidentale angloamericana-sionista si stanno muovendo in vari paesi: nei Balcani, con il tentato colpo di Stato in Serbia, ecc.

L'impero predatorio sionista anglo-americano, morente e in bancarotta, sta diventando molto pericoloso.

L'impunità di Israele, un regime di occupazione criminale, ne è un esempio: la stessa tattica-strategia fatta con l'Iran, nel momento di accordi; è successo con la false flag dell'attentato di ieri; e il bombardamento del Quatar di oggi.

Chi si fida ancora di Trump, sionista e guerrafondaio?

CONTANO I FATTI così come afferma sempre il grande giornalista Manlio Dinucci. Ovviamente lasciando perdere il fantasioso Gianfranco Landi, difensore accanito e spesso presente su Visione TV.



in quale data per la prima volta la cisgiordania ha "ospitato" militari israeliani e civili definiti "coloni"?

La presenza militare e civile israeliana in Cisgiordania ha avuto inizio in seguito alla Guerra dei Sei Giorni del giugno 1967.

In quell'anno, Israele conquistò la Cisgiordania, che era precedentemente sotto il controllo della Giordania. Subito dopo la fine del conflitto, le forze armate israeliane stabilirono un'occupazione militare del territorio.

Parallelamente, ebbero inizio i primi insediamenti civili israeliani. Già nel settembre 1967, il blocco di Etzion, vicino a Hebron, fu uno dei primi insediamenti a essere costruito nella Cisgiordania occupata, segnando l'inizio di una politica di colonizzazione che si sarebbe espansa nei decenni successivi.



esattamente, secondo quale logica, i soldati e di coloni israeliani in cisgiordania, non dovrebbero essere considerati una forma armata di occupazione, illegale secondo i dettami onu?


il mondo è pieno di muri e barriere. e non stanno diminuendo.


Anche a Napoli letti i nomi dei giornalisti uccisi a Gaza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/anche-a…
Mariam Abu Dagga, Hussam al-Masri, Mohammed Salama, Moaz Abu Taha e Ahmed Abu Aziz. Sono i nomi dei giornalisti uccisi nell’attacco all’ospedale Nasser dello scorso 25 agosto. Cinque nomi che si




la pace è una conquista dello spirito prima di tutto nel modo di fare politica e di comportarsi ogni giorno con gli altri esseri umani. non è dovuta e non è automatica. esistono i bulli contro i quali l'unica soluzione è la forza o almeno la deterrenza della forza. putin per chi non lo avesse capito è un bullo. chi va in giro a picchiare il giocatore che alla partire di calcio non ha lasciato spazio al proprio figlio è un bullo ed è un putin.


puoi anche decidere che i politici o certe categorie sono tutti dei parassiti senza utilità. se però tu non hai capacità di discernimento, o ascolti solo chi urla più forte, o non sai essere razionale e ascolti solo chi dà voce alla tua pancia, o ascolti chi propone di dare tutto a tutti, senza spiegare come ottenere o da chi le risorse, allora la causa della mala politica sei solo te e solo te puoi biasimare.

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In Qatar c'è la più grande base militare USA nel Vicino Oriente. Gli USA hanno dato il via libera ad Israele per attaccare il Qatar, dove si stava tenendo un vertice dell'ala politica in esilio di Hamas. Il Qatar, a sua volta, non reagirà in alcun modo (salvo alcune dichiarazioni di circostanza) perché in larga parte è complice di USA e Israele. Tuttavia, questo dimostra che nessun è realmente al sicuro. Negli ultimi due anni Israele ha bombardato Siria, Libano, Yemen, Iran e Qatar (senza considerare, ovviamente, la distruzione genocida di Gaza e la silenziosa occupazione di Cipro, dove le basi britanniche vengono utilizzate a suo piacimento dall'IDF, e dove forse si prepara un attacco alla zona occupata dalla Turchia e priva di riconoscimento internazionale, cosa che renderebbe vano il ricorso all'articolo V della statuto NATO). Ribadisco, Israele rappresenta una minaccia per tutti i popoli rivieraschi del Mediterraneo. Rappresenta, insieme al suo padrino d'oltreoceano, il più evidente ostacolo alla sovranità europea su questo specchio d'acqua ed alla costruttiva cooperazione tra i popoli europei e nordafricani. Deve essere fermato prima che sia troppo tardi.

Daniele Perra



Questo articolo bisognerebbe farglielo leggere alla sig.ra Meloni...

Come ha fatto l’Italia a “perdere” 120 mila lavoratori in un mese | Pagella Politica
pagellapolitica.it/articoli/re…



India potenza navale entro il 2040? Ecco la strategia di Nuova Delhi per inserirsi tra Cina e Usa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il ministero della Difesa indiano ha recentemente pubblicato la Technology perspective capability roadmap (Tpcr) 2025, un documento che sviscera le priorità delle Forze armate di Nuova Delhi in materia di tecnologie emergenti



Difesa e innovazione. Il Dsei 2025 mette in mostra la forza dell’industria italiana

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Ha preso il via oggi a Londra il Defence and security equipment international (Dsei), considerato il più importante salone europeo e uno dei principali appuntamenti mondiali dedicati a difesa e sicurezza. L’edizione 2025, che proseguirà fino al 12




Anduril, Palantir e la nuova Rivet in corsa per rivoluzionare il kit militare americano

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Nei primi giorni di settembre l’esercito statunitense ha avviato il programma Soldier borne mission command (Sbmc), concepito per superare i limiti del precedente Integrated visual augmentation system (Ivas) sviluppato da Microsoft. Sbmc è un



NEPAL. Il premier si dimette in seguito alle proteste dei giovani


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo le dimissioni del premier Oli e del ministro dell’Interno, la protesta guidata dalla Generazione Z non si ferma: i giovani chiedono lo scioglimento del Parlamento, dimissioni di massa e nuove elezioni per voltare pagina nella politica del Nepal
L'articolo NEPAL. Il premier si



Tutti al corteo a difesa del nostro futuro. Ci vediamo dalle 17.30 al sito anche per raccogliere la firma di chi ancora non l'ha messa.
Venite tutti!


Israele attacca il Qatar. Bombe contro la leadership di Hamas durante i negoziati


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Attacco senza precedenti durante i colloqui di cessate il fuoco: il Qatar denuncia una grave violazione della sua sovranità
L'articolo Israele attacca il Qatar. Bombe contro la leadership di Hamas durante i negoziati proviene da Pagine Esteri.



Così il Regno Unito trasforma la difesa in motore di potenza economica

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La difesa come motore di crescita economica e leva geopolitica. È l’assunto da cui parte la nuova Defence Industrial Strategy 2025 del governo britannico, il documento che ridisegna la relazione tra Forze Armate, industria e politica estera in un’epoca di minacce crescenti.




Collegamenti tra ransomware gang: Play, Ransomhub e Dragonforce


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Un caso investigato dagli analisti di The DFIR Report all’inizio del 2025 è l’esempio perfetto della tendenza criminale a fare re-brand e accorpamenti: un’intrusione che mostrava le impronte digitali di tre grandi attori del ransomware contemporaneamente. Un’operazione in cui l’affiliato,



Grokking: quando l’intelligenza artificiale diventa un’arma dei malvertiser


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il Grokking è una tecnica malevola che sfrutta l’assistente artificiale Grok di X per diffondere pubblicità ingannevoli che nascondono truffe, malware e schemi di phishing. Ecco come funziona, le implicazioni per la sicurezza e i consigli per aumentare la

in reply to Cybersecurity & cyberwarfare

Mannaggia alla miseria questo Grok di merda! MANNAGGIA!

Parlo da chi ha avuto la fortuna di non beccare troppe email spam...





Qualche settimana fa avevo letto un messaggio relativo ad una tastiera Open Source per Android.

Purtroppo non l'ho salvato e quindi non lo ritrovo più.

Mi dareste un paio di alternative a Gboard che avete provato voi stessi?

La caratteristica che mi interessa di più su una tastiera è il completamento delle parole, in tre lingue almeno (IT, EN, FR).

Mi piacerebbe che si potesse dettare il testo.

Grazie.



Öcalan: il Rojava è la mia linea rossa

Pervin Buldan, esponente della delegazione di Imralı, ha affermato che Öcalan ha ripetutamente sottolineato che “il Rojava è la mia linea rossa”, aggiungendo: “Escludere i curdi ed eliminare i loro successi non porterà alcun beneficio alla Turchia”. Pervin Buldan della delegazione di Imralı del partito DEM, ha parlato a JINTV del processo di pace e della società democratica e dell’ultimo incontro con Öcalan.

Öcalan: il Rojava è la nostra linea rossa

Pervin Buldan ha affermato che Abdullah Öcalan ha espresso valutazioni sulla Siria settentrionale e orientale e sugli sviluppi in Siria. Ha spiegato che Öcalan ha discusso di questi temi con la delegazione statale, aggiungendo: “Con noi, con la delegazione del DEM, ha parlato solo di politica turca, ma so che lo ha ripetuto più volte: ‘Siria e Rojava sono la mia linea rossa. Per me, quel posto è diverso'”.

Ha sollevato questo punto sulla Siria più volte. Oltre a ciò, tuttavia, vorrei sottolineare che non ha espresso con noi valutazioni sulla Siria e sul Rojava. Ne ha discusso principalmente con la delegazione statale, ha dibattuto la questione lì e ha persino affermato che, se si fossero presentate l’opportunità e le circostanze avrebbe ritenuto importante stabilire una comunicazione anche con loro.

Sì, ha sottolineato più volte l’importanza della comunicazione con il Rojava. Ha espresso il desiderio di parlare con loro, dibattere con loro e valutare insieme quale percorso intraprendere e quale decisione prendere. “Questo non è ancora avvenuto, ma se in futuro si faranno progressi e si creerà un’opportunità del genere, magari attraverso incontri e contatti con i funzionari del Rojava, crediamo che la questione sarà risolta più facilmente”.

Pervin Buldan ha anche richiamato l’attenzione sulle dichiarazioni del governo sulla Siria settentrionale e orientale, commentando: “La Turchia, in questo senso, sulla questione del Rojava e della Siria, deve schierarsi dalla parte del popolo curdo”.

Escludere i curdi, lanciare un’operazione contro di loro o vanificare i successi del popolo curdo non porta alcun vantaggio alla Turchia, e nemmeno i curdi in Turchia lo accetteranno. Questo deve essere compreso chiaramente e credo che sia necessario pensare in modo più razionale e prendere decisioni corrette per risolvere la questione attraverso il giusto percorso e metodo.

Pertanto, anche la Turchia monitora attentamente gli sviluppi in Siria, gli accordi, i negoziati con il governo di Damasco, ecc. Ma i curdi sono estremamente sensibili a questo tema. Il Rojava è la zona più sensibile del popolo curdo. Quindi, non importa quanti passi facciamo verso la democratizzazione in Turchia, anche la più piccola perdita in Rojava, o un’operazione militare in quella zona, causerebbe una grande devastazione tra il popolo curdo. Un simile approccio non sarebbe accettato. Nessuno lo accetterebbe. Soprattutto, il signor Öcalan non lo accetterebbe. Quindi non importa quanti passi facciamo verso la democratizzazione in Turchia, anche la più piccola perdita in Rojava, o un’operazione militare in quella zona, causerebbe una grande devastazione tra il popolo curdo. Un simile approccio non sarebbe accettato. Nessuno lo accetterebbe. Soprattutto, il signor Öcalan non lo accetterebbe.

Credo che se la Turchia affronta questa questione con un’intesa che la vede al fianco del popolo curdo, ne rispetta i successi e ne riconosce il diritto a vivere in ogni regione con le proprie conquiste, la propria lingua, identità e cultura, e cerca di risolvere la questione su basi democratiche, legali e costituzionali, allora sarà la Turchia stessa a guadagnarci. In questo modo, non partendo da una situazione di perdita o di perdita, ma partendo da una situazione di vittoria e di aiuto agli altri, una comprensione e un consenso comuni possono effettivamente risolvere questa questione.

Tre concetti chiave

Pervin Buldan ha affermato che Öcalan ha sottolineato tre concetti chiave: “Possiamo pensare alle questioni della società democratica, della pace e dell’integrazione come a un unico pacchetto. Considerarle separatamente o scollegate l’una dall’altra sarebbe un errore, sarebbe sbagliato. Öcalan ha sottolineato l’importanza di adottare misure rapide e sincronizzate che possano intrecciare tutti questi aspetti e di garantire che l’integrazione diventi finalmente realtà”.

Mettiamola così: è stata istituita una commissione. Questa commissione ha iniziato i suoi lavori e il suo vero scopo è quello di approvare le leggi il più rapidamente possibile. Perché senza leggi sull’integrazione, nulla può essere attuato. Certo, possiamo parlare di pace, possiamo parlare di democratizzazione, possiamo certamente discutere delle ingiustizie e dell’illegalità in Turchia e di come si possano approvare nuove leggi per affrontarle. Ma l’integrazione è qualcosa di molto diverso.

Oggi ci sono migliaia di persone sulle montagne con le armi in mano. Sì, simbolicamente si è svolta una cerimonia di scioglimento. Il PKK ha dichiarato il suo scioglimento. Ma ci sono ancora persone armate. Ora, queste persone armate devono deporre le armi e tornare in Turchia, e le barriere che impediscono loro di partecipare alla politica democratica devono essere rimosse. Questo può diventare realtà solo attraverso le leggi che emergeranno dalla commissione.

@Politica interna, europea e internazionale

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