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Firefox ti traccia con la funzione di “tutela della privacy”

Oggi, @noyb.eu ha presentato un reclamo contro #Mozilla per aver abilitato silenziosamente una presunta "funzione privacy" (chiamata #Privacy Preserving Attribution) nel suo browser Firefox. Contrariamente al suo nome rassicurante, questa tecnologia consente a Firefox di tracciare il comportamento degli utenti sui siti web. In sostanza, ora è il browser a controllare il tracciamento, anziché i singoli siti web.

Sebbene questo possa essere un miglioramento rispetto al tracciamento dei cookie ancora più invasivo, l'azienda non ha mai chiesto ai suoi utenti se volessero abilitarlo. Invece, Mozilla ha deciso di attivarlo di default una volta che le persone hanno installato un recente aggiornamento software. Ciò è particolarmente preoccupante perché Mozilla ha generalmente la reputazione di essere un'alternativa rispettosa della privacy quando la maggior parte degli altri browser si basa su Chromium di Google.

@Privacy Pride

noyb.eu/en/firefox-tracks-you-…

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in reply to Informa Pirata

"ma io volevo solo aiutare la privacy dei miei utenti...!"

@noybeu @privacypride

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Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
Informa Pirata
@zamby dongiu@poliverso.org l'impostazione è personalizzabile; il problema è solo che è impostata di default

Privacy Pride reshared this.



È stata definitivamente approvata dalla Camera dei deputati la riforma della condotta e della valutazione alla Primaria.

Qui tutti i dettagli ▶ miur.gov.



ITU CYBER SECURITY INDEX 2024


L’Italia è un Paese modello per la sua postura nella cybersicurezza. A dirlo è l’ITU, l’International Telecommunication Union, agenzia delle Nazioni Unite specializzata in ICT, che promuove a pieni voti (100/100) il nostro Paese nel report Global Cybersecurity Index 2024. Con questa pubblicazione, giunta alla quinta edizione, l’agenzia ONU valuta il livello di maturità della cybersicurezza di oltre 190 Paesi, prendendo come parametro 5 aspetti: legale, tecnico, organizzativo, sviluppo delle capacità e cooperazione. L’ITU suddivide i Paesi in gruppi: dai più virtuosi (Tier 1) a quelli in via di costruzione (Tier 5). Il primo gruppo, a cui si accede con un voto minimo di 95/100, è composto dai 46 Paesi che hanno dimostrato un forte impegno nel settore, coordinando le attività del governo con quelle dei privati e dimostrando solidità in tutti e cinque i parametri.

L’Italia è stata quindi promossa per la normativa nazionale sulla cybersicurezza e sul cybercrime, le sue capacità tecniche come la presenza di un CSIRT nazionale, l’adozione di una strategia nazionale e la presenza di un’agenzia governativa specializzata (l’ACN appunto), gli incentivi per lo sviluppo, il miglioramento delle competenze e della consapevolezza. E, infine, per la collaborazione a livello internazionale e con i privati.

Per la rilevazione, ogni Paese ha compilato un questionario tramite il punto di contatto, che per l’Italia è l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. I dati così raccolti sono stati arricchiti e verificati da fonti indipendenti. Il report 2024 è stato realizzato analizzando 30mila url e più di mille pdf, fa sapere l’ITU.

Nonostante il miglioramento globale nella postura di cybersicurezza, l’ITU invita a non abbassare la guardia. Tra le minacce persistenti segnala: i ransomware, gli attacchi informatici – che toccano industrie chiave causando anche interruzioni di servizi – e le violazioni della privacy che riguardano individui e organizzazioni.

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dicorinto.it/agenzia-per-la-cy…



La nazionale italiana degli hacker


È stata presentata oggi, in conferenza stampa, la nazionale italiana dei cyberdefender. TeamItaly, questo il nome, parteciperà alla European Cybersecurity Challenge di Torino dal 7 all’ 11 ottobre presso le Grandi Officine Riparazioni.

L’evento, organizzato da Acn e dal Laboratorio nazionale di cybersecurity del Cini vedrà la partecipazione di 38 squadre e due delegazioni ospiti in qualità di osservatori. La ECSC del 2024 è la settima competizione europea che vede competere il Team Italy nelle gare di attacco e difesa e “jeopardy” cioè sfide in parallelo in cui le singole squadre affrontano varie problematiche di sicurezza dalla crittografia alla web Security.

Alla presentazione hanno partecipato il Magnifico Rettore delL’IMT di Lucca, il Prof. Rocco De Nicola, che ha ospitato la conferenza nella sede universitaria; il neo direttore del Laboratorio nazionale di cybersecurity del CINI, professore Alessandro Armando; il vice caposervizio del Servizio Programmi e progetti tecnologici e di ricerca dell’ACN, dottoressa Liviana Lotti; gli allenatori della squadra Mario Polino ed Emilio Coppa.

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dicorinto.it/agenzia-per-la-cy…



Cyberpack Puts All the Radios Right on Your Back


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A disclaimer: Not a single cable tie was harmed in the making of this backpack cyberdeck, and considering that we lost count of the number of USB cables [Bag-Builds] used to connect everything in it, that’s a minor miracle.

The onboard hardware is substantial, starting with a Lattepanda Sigma SBC, a small WiFi travel router, a Samsung SSD, a pair of seven-port USB hubs, and a quartet of Anker USB battery banks. The software defined radio (SDR) gear includes a HackRF One, an Airspy Mini, a USRP B205mini, and a Nooelec NESDR with an active antenna. There are also three USB WiFi adapters, an AX210 WiFi/Bluetooth combo adapter, a uBlox GPS receiver, and a GPS-disciplined oscillator, both with QFH antennas. There’s also a CatSniffer multi-protocol IoT dongle and a Flipper Zero for good measure, and probably a bunch of other stuff we missed. Phew!

As for mounting all this stuff, [Bag-Builds] went the distance with a nicely designed internal frame system. Much of it is 3D printed, but the basic frame and a few rails are made from aluminum. The real hack here, though, is getting the proper USB cables for each connection. The cable lengths are just right so that nothing needs to get bundled up and cable-tied. The correct selection of adapters is a thing of beauty, too, with very little interference between the cables despite some pretty tightly packed gear.

What exactly you’d do with this cyberpack, other than stay the hell away from airports, police stations, and government buildings, isn’t exactly clear. But it sure seems like you’ve got plenty of options. And yes, we’re aware that this is a commercial product for which no build files are provided, but if you’re sufficiently inspired, we’re sure you could roll your own.

youtube.com/embed/-jezoIkX2IE?…

Thanks to [KC] for the tip on this one.


hackaday.com/2024/09/25/cyberp…



io non sono pacifista, perlomeno non nel modo ottuso comunemente inteso, teso solo a liberarsi dai problemi altrui, ma la radice della guerra è la sub-cultura della violenza, dell'intolleranza, dell'allergia al diverso, dell'ingiustizia, del bullismo. pace non è assenza di guerra, ma giustizia. e israele farebbe bene a smettere di comportarsi come gli americani con i pellerossa. e putin farebbe bene almeno a cercare di smettere di voler assurdamente apparire come i liberatori del mondo dal dominio usa. raramente chi fa parte della sfera di influenza russa è libero e felice.





FreeBSD soffre di una pericolosa RCE! Analisi e implicazioni


Di recente, il canale Telegram di SecActor ha rivelato una notizia di notevole importanza per la sicurezza informatica: una vulnerabilità critica di esecuzione di codice da remoto (RCE) che affligge il sistema operativo FreeBSD. Questa vulnerabilità, CVE-2024-41721, scoperta dal team di sicurezza di Synacktiv, riguarda il suo hypervisor bhyve e rappresenta una seria minaccia per la sicurezza delle macchine virtuali che operano su questo sistema.
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Origine del problema e impatto sulla sicurezza


La vulnerabilità ha origine nell’emulazione del controller XHCI (eXtensible Host Controller Interface) del componente bhyve, il cui scopo è emulare l’hardware USB all’interno delle macchine virtuali. Il problema risiede nella mancata verifica dei limiti di memoria, che permette al codice di leggere al di fuori dell’area designata, causando potenzialmente un crash del processo hypervisor o, peggio, l’esecuzione di codice arbitrario sulla macchina host.

Questa vulnerabilità è particolarmente pericolosa perché consente a un eventuale malware, eseguito su una macchina virtuale ospite, di acquisire il controllo dell’intero sistema fisico. In questo contesto, il fatto che il processo bhyve sia eseguito con privilegi elevati (root) non fa che amplificare le conseguenze di un attacco riuscito.

Nonostante bhyve utilizzi una tecnologia di sandboxing (Capsicum) per ridurre le capacità dei processi e isolarli, il rischio di sfruttamento rimane presente, soprattutto nelle configurazioni che emulano dispositivi USB.

Un problema esteso a tutte le versioni di FreeBSD


Tutti i sistemi FreeBSD che utilizzano l’emulazione XHCI sono vulnerabili e, al momento della pubblicazione del bollettino, non esiste un workaround alternativo. L’unica soluzione per mitigare il rischio consiste nell’applicazione delle patch rilasciate il 19 settembre 2024, che correggono questa vulnerabilità.

L’importanza di aggiornare tempestivamente i sistemi e riavviare le macchine virtuali è cruciale per garantire che le correzioni abbiano effetto e per evitare che le vulnerabilità persistano nelle istanze in esecuzione.

La vulnerabilità CVE-2024-41721 colpisce uno dei componenti chiave di FreeBSD, l’hypervisor bhyve, il quale è ampiamente utilizzato per la virtualizzazione delle macchine. La criticità risiede nel codice USB, specificamente nell’emulazione XHCI, dove una mancanza di verifica dei limiti di memoria può permettere a un utente malintenzionato di leggere o scrivere fuori dai confini della memoria allocata, ottenendo il controllo del sistema host.

Ipervisori e sicurezza


Gli hypervisor, come bhyve, sono utilizzati per creare e gestire macchine virtuali (VM), e svolgono un ruolo cruciale nell’infrastruttura IT moderna, soprattutto in ambienti cloud e data center. La virtualizzazione permette a più sistemi operativi di girare simultaneamente su una singola macchina fisica, aumentando l’efficienza dell’uso delle risorse. Tuttavia, proprio a causa di questo modello condiviso, una vulnerabilità in un hypervisor può esporre l’intero sistema a rischi.

Il contesto della vulnerabilità


La vulnerabilità in questione è particolarmente insidiosa perché può essere sfruttata da un software dannoso eseguito in una macchina virtuale ospite, permettendo così l’esecuzione di codice arbitrario sull’host. Questo tipo di vulnerabilità rappresenta una minaccia per la separazione tra VM e host, uno dei principali vantaggi della virtualizzazione. In effetti, un attacco di questo genere compromette il modello di sicurezza dell’hypervisor.

Secondo il bollettino di sicurezza di FreeBSD, la vulnerabilità deriva da una cattiva gestione della memoria nell’emulazione del controller XHCI. Il controller XHCI è una parte del sistema utilizzata per gestire i dispositivi USB 3.0 e superiori, permettendo alle VM di interagire con dispositivi USB virtuali. La mancata verifica delle dimensioni dei dati che passano attraverso l’emulazione USB può portare a un’alterazione dei dati in memoria, consentendo a un attaccante di leggere o scrivere al di fuori delle aree di memoria consentite, violando l’integrità del sistema.

Exploit potenziale e scenari di attacco


Questa vulnerabilità è particolarmente critica perché bhyve opera con privilegi di root, aumentando il potenziale impatto di un exploit riuscito. Un attaccante che sfrutta questa vulnerabilità potrebbe provocare il crash dell’hypervisor o, peggio, eseguire codice malevolo con i privilegi più elevati disponibili. La possibilità di controllo remoto dell’host da parte di un attaccante su una VM vulnerabile rende questa vulnerabilità una delle minacce più gravi per gli ambienti FreeBSD.

Il fatto che bhyve operi in una sandbox tramite la tecnologia Capsicum mitiga solo parzialmente il rischio. Capsicum è un framework di sicurezza che limita i privilegi dei processi, ma non è sufficiente a eliminare del tutto la possibilità di attacchi sfruttando questa vulnerabilità. Inoltre, la vulnerabilità riguarda tutte le versioni supportate di FreeBSD che utilizzano bhyve con l’emulazione XHCI, rendendo necessario un aggiornamento immediato.

Impatto e mitigazione


L’unica soluzione per gli amministratori di sistema è aggiornare le loro installazioni di FreeBSD alla versione che include la patch rilasciata il 19 settembre 2024. Questo aggiornamento corregge la vulnerabilità risolvendo il problema della gestione errata della memoria. Inoltre, è fondamentale riavviare tutte le macchine virtuali che utilizzano dispositivi USB emulati per garantire che la correzione venga applicata correttamente.

In ambienti di produzione, dove l’uptime è critico, questo tipo di vulnerabilità rappresenta una seria minaccia. Un exploit di successo potrebbe causare danni significativi, incluse interruzioni del servizio, perdita di dati e accesso non autorizzato a informazioni sensibili. Il processo di patching richiede dunque un’attenta pianificazione per minimizzare l’impatto sulle operazioni quotidiane, ma è una misura imprescindibile per garantire la sicurezza dei sistemi.

Implicazioni più ampie nel contesto della sicurezza informatica


Questa vulnerabilità solleva diverse riflessioni. In primo luogo, evidenzia ancora una volta come le tecnologie di virtualizzazione, sempre più diffuse, siano divenute un bersaglio appetibile per i cybercriminali. Colpire un hypervisor significa potenzialmente avere accesso a più macchine virtuali e, di conseguenza, a una vasta gamma di dati e servizi.

In secondo luogo, la scoperta del bug di sicurezza da parte di Synacktiv, un’azienda francese nota per la sua esperienza nel campo delle vulnerabilità critiche, sottolinea l’importanza di una costante attività di auditing e testing sui software utilizzati, anche su sistemi apparentemente sicuri come FreeBSD.

Infine, questo caso specifico ci ricorda quanto sia pericoloso sottovalutare le vulnerabilità legate a componenti “periferici” come l’emulazione USB. Anche se a prima vista possono sembrare secondarie rispetto a falle più note e critiche, possono comunque essere sfruttate per ottenere un accesso non autorizzato ai sistemi principali.

Conclusione


La vulnerabilità RCE scoperta in FreeBSD è un chiaro segnale di allarme per amministratori di sistema e responsabili della sicurezza. In un panorama in cui le minacce continuano a evolversi e ad adattarsi, mantenere sistemi costantemente aggiornati e monitorati è fondamentale per prevenire attacchi potenzialmente devastanti. L’adozione di misure preventive, come la tempestiva applicazione delle patch e un attento controllo delle configurazioni di sistema, rimane l’unico modo efficace per mitigare il rischio di violazioni della sicurezza.

Inoltre, casi come questo ci ricordano l’importanza di una collaborazione costante tra aziende di sicurezza, sviluppatori di software e utenti, affinché le vulnerabilità siano identificate e risolte il più rapidamente possibile.

L'articolo FreeBSD soffre di una pericolosa RCE! Analisi e implicazioni proviene da il blog della sicurezza informatica.



L’AI Scrive Codice con Stile! Commenti Eccezionali per il Malware AsyncRAT


Gli analisti di HP Wolf Security hanno esaminato i recenti attacchi contro gli utenti francesi e hanno scoperto che il malware AsyncRATè stato distribuito utilizzando un codice dannoso chiaramente creato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

In precedenza, gli specialisti della sicurezza informatica avevano già avvertito che i criminali informatici possono utilizzare l’intelligenza artificiale generativa per creare e-mail di phishing convincenti, deepfake vocali e altre attività poco legali.xakep.ru/2024/01/11/fake-voice…

Inoltre, si è già arrivati ​​all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per sviluppare malware. Così, nella primavera di quest’anno, i ricercatori della società Proofpoint hanno avvertito che per distribuire l’infostealer Rhadamanthys è stato utilizzato uno script PowerShell, probabilmente creato utilizzando LLM.

Un nuovo caso simile è stato registrato dagli specialisti di HP Wolf Security all’inizio di giugno.
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Gli attacchi sono iniziati con normali e-mail di phishing contenenti l’esca sotto forma di fattura sotto forma di allegato HTML crittografato.

“In questo caso, gli aggressori hanno inserito una chiave AES in JavaScript all’interno di un allegato. Ciò non accade molto spesso e questo è stato il motivo principale per cui abbiamo prestato attenzione a questa minaccia”, spiegano gli esperti e aggiungono che sono riusciti a bypassare la crittografia utilizzando la forza bruta regolare, poiché si sapeva che il file decrittografato doveva essere un archivio ZIP.

L’allegato decriptato conteneva VBScript, dall’esame del quale è emerso che “l’aggressore ha commentato e strutturato attentamente tutto il codice”, cosa che accade raramente se il codice è stato elaborato da una persona (gli aggressori di solito cercano di nascondere il funzionamento del loro malware). Lo scopo di VBScript era di rimanere attaccato alla macchina infetta, creando attività pianificate e nuove chiavi nel registro di Windows.

“Questi commenti descrivevano in dettaglio esattamente lo scopo del codice. Questo è ciò che di solito fanno i servizi di intelligenza artificiale generativa quando forniscono esempi di codice con spiegazioni”, scrivono gli esperti.

Inoltre, il lavoro dell’IA, secondo gli esperti, è stato indicato dalla struttura degli script, dai commenti su ogni riga, nonché dalla scelta del francese per i nomi delle funzioni e delle variabili.
20908643Codice dannoso scritto dall’intelligenza artificiale
Di conseguenza, AsyncRAT è stato scaricato ed eseguito sul sistema della vittima. Si tratta di un malware gratuito e open source che consente di intercettare le sequenze di tasti, fornisce una connessione crittografata al computer della vittima e può anche scaricare payload aggiuntivi.

I ricercatori concludono che l’intelligenza artificiale generativa può aiutare i criminali poco qualificati a scrivere malware in pochi minuti e ad adattarlo per attaccare diverse piattaforme (Linux, macOS, Windows, ecc.). E anche se gli aggressori sofisticati non utilizzano l’intelligenza artificiale per lo sviluppo vero e proprio, possono utilizzarla per accelerare le cose.

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fatemi capire... se per te uno che hai sulle palle, che fa sempre stronzate, ne fa una giusta, gli dai contro anche quando fa quella giusta? l'onestà che fine ha fatto?


Storie afgane di fughe e diritti negati


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Zamaair e la sua famiglia hanno dovuto vendere tutto quello che possedevano per poter scappare da Kabul. Sono da un anno e mezzo in Pakistan, in attesa di asilo
L'articolo Storie afgane di fughe e diritti negati proviene da Pagine Esteri.



L'immagine a corredo di questo articolo ha il solo scopo di attirare l'attenzione degli sviluppatori di APP!   APP e privacy... ora si fa su...


Lavorare stanca, e anche i calciatori minacciano lo sciopero


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Dopo l’azione legale del loro sindacato contro la Fifa, i calciatori chiamano lo sciopero per i calendari intasati
L'articolo Lavorare stanca, e anche i calciatori minacciano lo sciopero proviene da Valori.

valori.it/sciopero-calciatori/



Firefox ti traccia con la funzione "privacy preserving
noyb ha presentato una denuncia contro Mozilla per aver silenziosamente attivato una presunta "funzione di privacy" (chiamata Privacy Preserving Attribution) nel suo browser Firefox, che traccia il comportamento degli utenti sui siti web.
mr25 September 2024
mozilla tracking


noyb.eu/it/firefox-tracks-you-…



‼️COMUNICATO STAMPA di WikiLeaks:

Julian Assange interverrà al Consiglio d'Europa dopo la conferma del suo status di prigioniero politico

Il 1° ottobre Julian Assange arriverà a Strasburgo per testimoniare davanti alla Commissione per gli affari giuridici e i diritti umani dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE), la cui riunione è prevista dalle 8.30 alle 10.00 presso il Palazzo d'Europa.

Ciò segue la pubblicazione del rapporto di inchiesta PACE sul caso Assange, redatto dal relatore Thórhildur Sunna Ævarsdóttir. Il rapporto si concentra sulle implicazioni della sua detenzione e sui suoi effetti più ampi sui diritti umani, in particolare sulla libertà di giornalismo. Il rapporto conferma che Assange si qualifica come prigioniero politico e chiede al Regno Unito di condurre una revisione indipendente per stabilire se sia stato esposto a trattamenti inumani o degradanti.

Sunna Ævarsdóttir è la Relatrice generale per i prigionieri politici e la Presidente del Sottocomitato sull'intelligenza artificiale e i diritti umani all'interno del Comitato per gli affari legali del PACE. Sottolinea come il caso di Assange sia un esempio di alto profilo di repressione transnazionale. Il rapporto analizza come i governi utilizzino misure legali ed extralegali per reprimere il dissenso oltre confine, il che rappresenta minacce significative per la libertà di stampa e i diritti umani.

Julian Assange è ancora in fase di recupero dopo il suo rilascio dalla prigione nel giugno 2024. Parteciperà di persona a questa sessione a causa della natura eccezionale dell'invito e per accogliere il supporto ricevuto da PACE e dai suoi delegati negli ultimi anni. PACE ha il mandato di salvaguardare i diritti umani e ha ripetutamente chiesto il rilascio di Julian Assange quando era in prigione.

Deporrà davanti alla commissione, che esaminerà anche le conclusioni secondo cui la sua prigionia è stata motivata da ragioni politiche.

L'udienza segna la prima testimonianza ufficiale di Assange sul suo caso da prima della sua prigionia nel 2019. La sua comparizione davanti al principale organismo europeo per i diritti umani e la definizione dei trattati sottolinea le implicazioni più ampie del suo caso.

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A security researcher managed to pull a list of Ghost users, resellers, and even customer support messages from an exposed server. It shows how as organized criminals move to making their own encrypted platforms, they might make vulnerable products.#News #Hacking



Fincantieri e Leonardo insieme per costruire i nuovi pattugliatori offshore della Marina

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Quando si pensa al dominio marittimo e alla dimensione navale, le prime immagini che vengono in mente sono grandi vascelli di superficie, ieri le corazzate, oggi le portaerei e le fregate. Tuttavia, anche le imbarcazioni di tonnellaggio



Corsa alla quinta generazione, gli F-35 della Grecia passano da Cameri

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Più potere aereo, possibilmente il migliore disponibile sul mercato. Questo è il pensiero delle Forze armate greche, che puntano ad acquisire il caccia F-35 per la loro componente aerea. Lo scorso luglio, il governo di Atene ha firmato una lettera di accettazione (Loa) con



Così le fonti iconografiche dell’Esercito raccontano la Storia

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]In ambito politico, la parola “revisionismo” è connotata da un’accezione negativa, mentre nel campo degli studi storiografici costituisce una precisa corrente di pensiero: quella di non permettere mai che una versione degli eventi, così come ce la raccontano, si consolidi senza una costante,



L’Ucraina vuole gli Eurofighter per ottenere la supremazia aerea

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]La guerra d’Ucraina si avvia a entrare nel suo 31esimo mese di scontri, e se da un lato l’offensiva a sorpresa di Kursk è riuscita a far guadagnare terreno a Kyiv nel territorio della Federazione Russa, l’offensiva di Mosca nel Donbass non accenna ad alleggerire la pressione. Nel



Nella presentazione di oggi la Procura della Corona sostiene che i media, principalmente il Guardian nel suo articolo del 10 novembre 2017 di Ewen Mc Askill e Owen Bowcott, hanno "frainteso" la cosiddetta distruzione delle email. Ma i pubblici ministeri del Regno Unito ammisero nel 2017 di aver distrutto le email chiave del caso Assange in seguito al pensionamento dell'avvocato del CPS, Paul Close, avvenuto nel 2014. Ora l'udienza è sospesa per la pausa pranzo.



Nell'era del 5G quando viene chiamata a parlare (da remoto) il testimone chiave della distruzione e-mail degli avvocati della Procura della Corona (CPS), Deborah Hillary, la connessione diventa difficile e l'udienza si interrompe.. siamo in attesa!

Nell'era del 5G quando viene chiamata a parlare (da remoto) il testimone chiave della distruzione e-mail degli avvocati della Procura della Corona (CPS), Deborah Hillary, la connessione diventa difficile e l'udienza si interrompe.. siamo in attesa!

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Udienzanon ancora iniziata a causa della massiccia presenza di attivisti che vogliono assistere 😅


‼️Tra meno di un'ora Stefania Maurizi sarà in aula a Londra per il FOIA sul caso Assange. Sosteniamola!! Chi può si colleghi per seguire l'udienza online.

Gazzetta del Cadavere reshared this.



Il piano ucraino per colpire in profondità e la minaccia del nucleare russo


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Zelensky chiede a Biden l'autorizzazione a colpire in profondità il territorio russo con le armi degli alleati, contando sulle tiepide risposte di Mosca alle ultime azioni azioni avanzate. Ma la minaccia nucleare non è l'unica risposta a disposizione del



Dopo la sconfitta delle sinistre nel ’48, la caccia al “nemico rosso” divenne un elemento centrale degli apparati di sicurezza interna bigarella.wordpress.com/2024/0…


La “guerra civile italiana” <38, espressione coniata da Claudio Pavone per descrivere la lotta che negli anni ’43-’45 vide i sanguinosi combattimenti tra lo schieramento repubblichino, da una parte, e la Resistenza italiana, dall’altra, lasciò ferite profonde e difficilmente sanabili nel tessuto sociale e politico della penisola. Ciò accadde, come hanno dimostrato studi recenti, non solo a causa dell’esperienza del brutale regime di occupazione nazionalsocialista <39, ma anche a causa natura stessa della “liberazione” alleata, che andò di pari passo con fenomeni come il cosiddetto moral bombing, determinando un pieno coinvolgimento della popolazione civile e connotando quindi la guerra civile italiana come una “guerra totale” <40. Mentre la battaglia antifascista aveva visto temporaneamente la cooperazione tra l’ala di sinistra della Resistenza italiana, gli Alleati e i partigiani anticomunisti, già agli albori del referendum costituzionale del 1946 emerse il divario che separava i partiti di sinistra, in particolar modo il PCI di Palmiro Togliatti, da quelli di centro e filo-statunitensi come la Democrazia Cristiana, guidata dal presidente del Consiglio Alcide de Gasperi. Dopo la fine della guerra fredda la storiografia – soprattutto quella italiana ma non solo – ha dedicato particolare attenzione all’insieme di elementi che, a partire dal 1945, avrebbero contribuito alla formazione della memoria collettiva italiana della seconda guerra mondiale <41. Tale processo di formazione della memoria italiana postbellica avrebbe comportato, da una parte, l’attribuzione esclusivamente alla Germania nazista della colpa delle atrocità commesse dalle forze dell’Asse durante il conflitto, dando vita al cosiddetto “mito del buon italiano” <42. D’altra parte, avrebbe condotto alla mistificazione e alla politicizzazione del fenomeno resistenziale <43. Si trattava di un racconto secondo cui la battaglia al nazismo e al fascismo sarebbe stata uno sforzo comune del popolo italiano nella sua totalità, offrendo dunque un’interpretazione estremamente parziale e riduttiva del quadro politico, sociale e ideologico in Italia durante gli ultimi anni di guerra. Il “mito della Resistenza” sarebbe stato fondamentale per le dinamiche politico-sociali italiane immediatamente successive al ’45 e, allo stesso tempo, avrebbe giocato un ruolo importante tanto nella formazione della memoria collettiva italiana della seconda guerra mondiale, quanto all’interno del processo di politicizzazione del fenomeno resistenziale. La suddetta narrazione della “Resistenza collettiva” fu inizialmente usata sia dai partiti di sinistra che dallo stesso De Gasperi <44, in quanto faceva appello all’intero popolo italiano ed era utile per gettare le basi per il “nuovo inizio” dell’Italia repubblicana. In tal senso, come ha sottolineato Pietro Scoppola, il suddetto mito «non riguarda il vissuto dei resistenti ma il richiamo alla Resistenza come scelta politica della nuova classe dirigente» <45. Infatti, secondo Scoppola, il “mito della Resistenza” ha avuto lo scopo politico di «separare le sorti dell’Italia sconfitta da quelle del fascismo, per riaccreditare l’immagine del paese di fronte alle potenze democratiche» e, inoltre, «è servito psicologicamente agli italiani, anche a quelli che alla Resistenza non avevano partecipato affatto, né materialmente né idealmente, per liberarsi dal complesso di colpa di aver dato il loro consenso al fascismo, per liberarsi dalla frustrazione di una guerra perduta, per sentirsi parte della comunità dei paesi democratici» <46. Il significato dell’utilizzo del “mito della Resistenza” nel contesto politico italiano risulta particolarmente significativo se si guarda agli anni 1946-1948 nella penisola. Poco dopo la fine della guerra, l’Italia dovette fare i conti con la realtà e chiedersi come sarebbe stato possibile conciliare i principi antifascisti della propria costituzione con una Realpolitik di ricostruzione postbellica. Mentre l’epurazione fascista fu senz’altro uno dei pilastri dell’iniziale politica non solo del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), ma anche del successivo governo De Gasperi, in Italia, al pari della Germania, l’epurazione “radicale” dovette infine cedere il passo alla reintegrazione, percepita come necessaria, di moltissimi individui precedentemente giudicati come “compromessi”. Già a partire dall’amnistia Togliatti del ’46, la nuova classe dirigente italiana palesò l’intenzione di voler “pacificare” il paese attraverso il rapido reintegro nella società di chi si era macchiato di crimini durante gli ultimi anni di guerra, fra cui anche collaborazionisti del regime d’occupazione nazionalsocialista <47; un trend che si sarebbe protratto, attraverso l’emanazione di varie amnistie e provvedimenti, fino alla metà degli anni Sessanta. Simili provvedimenti, uniti alla progressiva emarginazione delle sinistre dal governo, avrebbero anche portato alla nascita del concetto di “Resistenza tradita”, un’accusa rivolta direttamente contro la classe dirigente italiana postbellica, secondo cui le nuove politiche dell’Italia avrebbero “calpestato” i principi fondamentali della Resistenza, alla base della neonata Repubblica. La questione della continuità/discontinuità, come si vedrà, avrebbe avuto un profondo impatto anche sul mondo dell’intelligence italiana <48. Nel frattempo, il divario apertosi già a guerra finita fra i partiti di sinistra, soprattutto il PCI e il PSIUP/PSI, e la DC di De Gasperi continuò ad ampliarsi progressivamente sullo sfondo dell’inasprirsi delle tensioni tra URSS e USA. Particolarmente il PCI di Togliatti, direttamente legato a Mosca <49 e dotato di un’ampia base elettorale, finì ben presto nell’“occhio del ciclone” della politica anticomunista degasperiana, simbolicamente inaugurata dalla visita del presidente del Consiglio negli Stati Uniti nel gennaio del ’47. Un anno dopo, con il successo schiacciante della DC nei confronti del Fronte Popolare alle elezioni del ’48, si aprì in Italia un periodo che potrebbe definirsi di “guerra fredda nazionale”, che vide una progressiva polarizzazione in senso ideologico non solo della politica, ma anche di vari altri elementi della vita pubblica e privata. Se a ciò si aggiunge anche il già menzionato fattore della “epurazione parziale” e l’avvento di movimenti, organizzazioni e partiti neofascisti, come il Movimento Sociale Italiano, risulta chiaro perché l’intelligence statunitense avesse avvertito il caso italiano come “la tempesta perfetta”. Tuttavia, mentre l’intelligence italiana e filo-statunitense in generale poteva all’epoca tollerare la reintegrazione di ex uomini del regime fascista nei neonati servizi segreti italiani, in quanto portatori non solo di esperienza, ma anche di un forte orientamento anticomunista, non risultava tuttavia accettabile l’esistenza di un compatto fronte comunista e socialista in Italia e di eventuali gruppi estremisti armati e, potenzialmente, incontrollabili. Progressivamente, dopo la sconfitta delle sinistre nel ’48, la caccia al “nemico rosso” divenne un elemento centrale degli apparati di sicurezza interna, come nel caso del ministero dell’Interno guidato da Mario Scelba. Esso, al pari delle forze armate, fu uno degli organi statali dell’Italia postbellica che più avrebbe rispecchiato le conseguenze della “mancata Norimberga” italiana. Proprio la figura di Scelba, responsabile del nuovo servizio segreto del Viminale, cioè l’Ufficio Affari Riservati (UAR), nato nel ’48, fu emblematica per la «rottura tra Stato e Resistenza» <50. Egli, soprattutto all’interno del neonato UAR, impiegò, come si vedrà, un grande numero di uomini provenienti dalle file degli ex organi di sicurezza fascisti <51. Ben presto così il Viminale divenne uno dei principali tramiti dell’intelligence statunitense nella penisola. Rispetto al contesto tedesco, anche l’Italia, seppur secondo modalità del tutto diverse, visse dunque un “momento di svolta” per quanto riguarda la legittimazione e il rafforzamento dei propri servizi segreti. Nel caso della penisola tale momento è individuabile nel biennio ’48-’49, una fase estremamente “calda” degli inizi della guerra fredda. Il biennio vide, fra le altre cose, le già menzionate elezioni generali italiane, così come l’approvazione dell’ERP (European Recovery Program), il blocco di Berlino e, successivamente, la nascita delle due Germanie, nonché il test coronato dal successo della bomba atomica sovietica. Furono quindi gli anni in cui lo scontro bipolare mondiale iniziò ad affermarsi come vero e proprio sistema <52 e in cui l’Italia, fondamentale porta sul Mediterraneo e vicina ai paesi sotto influenza sovietica, acquistò un’importanza strategica del tutto nuova all’interno dello schieramento anticomunista. Di conseguenza non stupisce che il già menzionato servizio d’intelligence interno del Viminale, l’UAR, fosse nato proprio nel ’48. Nella primavera dell’anno successivo fu creato l’organo d’intelligence del ministero della Difesa, cioè il Servizio Informazioni Forze Armate (SIFAR), altro partner prezioso degli USA in Europa, soprattutto agli albori della “strategia della tensione” <53. La fondamentale differenza che distingue il caso italiano da quello tedesco, dal punto di vista del rapporto tra l’intelligence nazionale e quella alleata e soprattutto statunitense, è individuabile proprio nel grado di autonomia degli organi spionistici in questione. Nell’Italia postbellica la nascita dei suddetti servizi segreti nazionali avvenne certamente dietro approvazione degli Alleati occidentali e grazie al sostegno di questi ultimi, ma l’UAR e il SIFAR vennero posti sin dall’inizio sotto il controllo dei ministeri italiani e il loro rapporto con l’intelligence statunitense, di conseguenza, si configurò come collaborazione tra pari, piuttosto che come dipendenza. Nel caso della RFT solo il FWHD ebbe tale privilegio, mentre tutti gli altri servizi segreti nazionali, nati negli anni Cinquanta, iniziarono la propria attività sotto il controllo alleato. [NOTE] 38 C. Pavone, Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella Resistenza, Bollati Boringhieri, Torino 1991. 39 L. Klinkhammer, L’occupazione tedesca in Italia: 1943-1945, Bollati Boringhieri, Torino 2016. 40 M. Evangelista, Racism or common humanity? Depictions of Italian civilians under Allied war and occupation, in «Occupied Italy», N.1, 2021, URL: < occupieditaly.org/it/racism-or… > (sito consultato il 17 settembre 2021).
41 A tal proposito si possono citare, fra gli altri, T. Judt, The Past Is Another Country: Myth and Memory in Postwar Europe, in I. Déak, J.T. Gross, T. Just (a cura di), The Politics of Retribution in Europe. World War II and Its Aftermath, Princeton University Press, Princeton 2000, pp. 293-323; A. Rapini, Antifascismo e cittadinanza. Giovani, identità e memorie nell’Italia repubblicana, Bononia University Press, Bologna 2005; P. Cooke, The Legacy of the Italian Resistance, Palgrave MacMillan, New York 2011; F. Focardi, Il passato conteso. Transizione politica e guerra della memoria in Italia dalla crisi della prima Repubblica ad oggi, in F. Focardi, B. Groppo (a cura di), L’Europa e le sue memorie. Politiche e culture del ricordo dopo il 1989, Viella, Roma 2013, pp. 51-91.
42 F. Focardi, Il cattivo tedesco e il bravo italiano. La rimozione delle colpe della seconda guerra mondiale, Laterza, Roma-Bari 2016.
43 F. Focardi, Il passato conteso, cit.; S. Peli, La Resistenza in Italia: storia e critica, Einaudi, Torino 2004.
44 Come esempio si può citare il discorso di De Gasperi alla Conferenza di Parigi del 29 agosto 1946. Il video originale è reperibile al seguente link: URL youtube.com/watch?v=pBaPZT_QX9… (sito consultato il 24 settembre 2021).
45 P. Scoppola, 25 aprile. Liberazione, Einaudi, Torino 1995, p. 7.
46 Ibidem.
47 M. Franzinelli, L’Amnistia Togliatti. 22 giugno 1946: colpo di spugna sui crimini fascisti, Mondadori, Milano 2006.
48 L’elemento di continuità/discontinuità tra gli organi di sicurezza e di spionaggio interni del fascismo e dell’epoca postbellica emerge, fra gli altri, dai seguenti volumi: D. Conti, Gli uomini di Mussolini, cit.; M. Canali, Le spie del regime, cit.; V. Coco, Polizie speciali, cit.
49 A tal proposito cfr., fra gli altri, E. Aga Rossi, V. Zaslavskij, Togliatti e Stalin. Il PCI e la politica estera staliniana negli archivi di Mosca, Il Mulino, Bologna 1997.
50 D. Conti, Gli uomini di Mussolini, cit., p. 16.
51 Per un’analisi approfondita dell’UAR cfr. G. Pacini, Il cuore occulto del potere, cit.
52 J.L. Harper, La guerra fredda, cit.
53 Per il ruolo del SIFAR nella strategia statunitense anticomunista cfr. F. Cacciatore, Il nemico alle porte. Intervento americano in Europa e strategia di covert operation, 1943-1963, Tesi di dottorato non pubblicata, Università di Salerno 2021. Per un’analisi degli anni della “strategia della tensione”, fra gli altri, cfr. B. Armani, Italia anni settanta. Movimenti, violenza politica e lotta armata tra memoria e rappresentazione storiografica, in «Storica», 11 (2012), n. 32, pp. 41-82; A. Cento Bull, Italian Neofascism: The Strategy of Tension and the Politics of Nonreconciliation, Berghahn, Oxford 2007.
Sarah Anna-Maria Lias Ceide, ODEUM Roma. L’Organisation Gehlen in Italia agli inizi della guerra fredda (1946-1956), Tesi di Dottorato, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, 2022

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Clima, alla concretezza le grandi banche preferiscono il maquillage


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Le banche usano metriche finanziarie compiacenti per "truccare" le emissioni prodotte e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione
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MANCA SOLO LA TUA FIRMA
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Questo è il link per firmare il referendum sulla cittadinanza.
Scade il 30 settembre prossimo e mancano circa 200mila firme.


Sinistra al potere, lo Sri Lanka volta pagina?


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'ex marxista Dissanayake, eletto presidente dello Sri Lanka, promette di risollevare il paese dalla crisi e di rinegoziare il debito contratto con l'Fmi, la Cina, l'India e il Giappone
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Optery initially planned to send users' data to OpenAI by default, but walked back the decision over the weekend.

Optery initially planned to send usersx27; data to OpenAI by default, but walked back the decision over the weekend.#News #Privacy



In an update to its privacy policy, Telegram says it will now share IP addresses and phone numbers to authorities in response to valid orders. The change is a dramatic switch for the social network app, which has become a hotbed for criminals.#News #Telegram



Camarillo Brillo Sessions 9 - Le memorie controvoglia di Alice.


noblogo.org/transit/camarillo-…


Camarillo Brillo Sessions 9 (159)


Memorie controvoglia


(“L'unica via d'uscita è dentro”, Alice, Rizzoli Lizard, 2024.)

(Alice)

L’ ultimo libro scritto da un musicista che ho tentato di leggere è stato quello di Bono. Magari sarà un grande cantante, ma scrive come un quindicenne allupato: francamente è stato impossibile arrivare in fondo, come a dire che non è detto che se sei una rockstar tu sappia scrivere qualcosa di più lungo del testo di una canzone. Le biografie, o quello che sono (in realtà, spesso, i ricordi sono la parte minore), vanno maneggiate con cura, meglio se assistiti da qualcuno che scrive per mestiere. Almeno, forse, ci risparmiamo punti esclamativi a vanvera.

Il sottotitolo del libro di Carla Bissi è “Un’autobiografia controvoglia”, a rimarcare un tratto distintivo e continuo che si trova in queste pagine: il desiderio di non sottostare alle “logiche” del mercato discografico, la voglia di trovare una via personale per la serenità, lo studio della meditazione e della ricerca spirituale. Da appassionato della sua musica, da ammiratore di un percorso musicale profondo e fuori dagli schemi usuali, all’annuncio di questa pubblicazione sono diventato curioso, desideroso di scoprire qualcosa di più su un’artista così meritevole ed altrettanto riservata.

E’ chiaro che ci si bea anche dei pettegolezzi, a volte: a maggior ragione se una persona è così schiva, ma anche intelligente e di certo non mi sono illuso di trovarne. In effetti la scrittura è lineare, semplice, mai appesantita da uno sfoggio intellettuale che a volte gli artisti amano. Sempre un bene, anche se, a volte, non avrei disdegnato qualche vocabolo un attimo più ricercato (e basta con i punti esclamativi, e due.)

(Alice2)

Non essendo una biografia in senso stretto, ma più una raccolta di momenti, perlopiù musicali, la narrazione non riserva grandissime sorprese, né tantomeno vi sono fatti (a parte nei primi capitoli, dedicati alla giovinezza) eclatanti. E’ bello trovare, comunque, molte cose legate alla ricerca musicale e spirituale della Bissi, sempre con la presenza, evocata moltissime volte, di Franco Battiato.

Francesco Messina, oltre a curare la grafica e l’apparato iconografico (poche, però, le foto non viste già), si ritaglia qualche spazio più tecnico, dove si parla dei musicisti e delle tecniche di registrazione, o del modo di approcciarsi al percorso musicale della sua compagna. Nota di “demerito” per entrambi: scrivere pochissimo dei grandiosi musicisti con cui hanno realizzato tournè ed album: peccato davvero. Quasi nessuno in Italia può vantare collaborazioni così importanti (e neanche una riga su Mick Karn, questo sì imperdonabile.)

Non scriverò di una delusione, perciò, ma nemmeno di un’opera che soddisfa appieno le mie aspettative: forse è qui il guaio, aspettarsi ciò che si desidera. Poteva volare ben più alto, questo volume. Avrebbe potuto essere davvero essenziale per far scoprire un’artista che ha avuto poche eguali nel panorama della musica italiana: poteva essere più approfondito, davvero.

Resta un’opera forse davvero controvoglia e quando si fanno le cose senza una convinzione perlomeno doverosa, probabilmente questo è il risultato. Mi consolo con le vaghissime promesse di un live e di un nuovo disco di Francesco Messina. Si spera fatti con voglia, a questo punto.

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esce “casino conolly”, di mariangela guatteri (edizioni del verri, 2024)


slowforward.net/2024/09/23/esc…


Kariangela Guatteri, "Casino Conolly", edizioni del verri, 2024

Mariangela Guatteri, Casino Conolly
edizioni del verri – Milano
Progetto grafico: Valerio Anceschi, Giovanni Anceschi
ISBN 9788898514854

Per ORDINARE il libro: info@ilverri.it

scheda editoriale:

Casino Conolly è un’architettura di architetture. Il titolo di ogni capitolo (“Villino Svizzero”, “Sezione Lombroso”, “Colonia Scuola Marro”, ecc., come del resto “Casino Conolly’” che dà il titolo al libro) si riferisce ad alcuni degli edifici presenti nell’ex area manicomiale di Reggio Emilia, una sorta di città nella città la cui origine risale alla seconda metà del XII secolo.

Non è però un libro che documenta la storia del complesso manicomiale.
Nella scrittura Mariangela Guatteri riesce a recuperare il rapporto tra libertà e coazione che quel luogo ha rappresentato. Ricorre alla tecnica del montaggio utilizzando prelievi testuali anche non direttamente riferiti al frenocomio – da Qohélet, Martin Buber, Foucault, Flaubert, Daumal, Ballard, Zukofsky, a dialoghi tratti da film, a indicazioni contro la repressione prese da manuali, ecc. Non indica le fonti, ma grazie alla costruzione segreta del linguaggio crea continui salti, sussulti, vuoti, fraintendimenti in una prosa in cui ogni elemento diventa essenziale.

Straordinarie le nove “Tavole sinottiche”, che accompagnano il testo, vere e proprie opere di poesia visiva.

Indice e ulteriori dettagli e informazioni:

slowforward.net/2024/09/23/esc…

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su ‘poème de terre’ una rassegna di libri di corrado costa oggi disponibili


slowforward.net/2024/09/23/su-…


Sul blog Poème de Terre esce oggi il primo numero di

una nuova rubrica, “Una fastidiosa assenza”, che si proporrà come progetto di divulgazione tramite una serie di ricognizioni. L’idea è di mappare le pubblicazioni acquistabili di autori “nascosti”. Questo primo numero è dedicato a Corrado Costa, inaugurando di fatto anche la sezione “Progetto Costa” che trovate sul sito. Buona lettura!


Una fastidiosa assenza [#1], ovvero dove reperire le pubblicazioni di Corrado Costa


poemedeterre.wordpress.com/202…

slowforward.net/2024/09/23/su-…

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Cos’è Hezbollah? La storia del partito libanese dalla nascita ad oggi


@Notizie dall'Italia e dal mondo
La guerra, come si temeva, sta diventano uno scontro regionale su vasta scala che coinvolge diversi Paesi nel Medio Oriente. Quali sono gli obiettivi del partito sciita? E quali le sue capacità militari?
L'articolo Cos’è Hezbollah? La storia del partito libanese dalla



#NotiziePerLaScuola
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.


Elezioni in Brandeburgo


In Brandeburgo la SPD davanti ad AfD per una manciata di voti (30,9% contro 29,2%). La debuttante Wagenknecht al 13,5%, CDU all'12,1%. Verdi e Die Linke volatilizzati sotto la soglia di sbarramento.
Scholz canta vittoria, ma si conferma la crisi dei partiti di governo e l'avanzata delle forze che propongono alternative.



L’Onu adotta il Patto per il futuro: «Un nuovo inizio per il multilateralismo»


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Dopo mesi di negoziati non sempre facili, le Nazioni Unite adottano il Patto per il futuro: 56 impegni articolati su diverse aree, dalla pace al clima
L'articolo L’Onu adotta il Patto per il futuro: «Un nuovo inizio per il multilateralismo» valori.it/onu-patto-per-il-fut…



Intanto la Cina.


Segnalo che Facebook mi ha rimosso il post con cui condividevo questo articolo...
roars.it/la-cina-leuropa-e-dra…




Com’è profondo il Mario: luci e ombre del Rapporto Draghi sulla competitività Ue


@Politica interna, europea e internazionale
Nel settembre 2023 la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affidato a Mario Draghi il compito di analizzare il futuro della competitività europea. Draghi, celebrato per aver salvato l’Eurozona quando era alla guida della Bce, si è così ritrovato sotto i



L’ONU rilancia un percorso verso il multilateralismo adottando il “Patto per il futuro”

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Un accordo “storico” che rappresenta un “passo avanti verso un multilateralismo più efficace, inclusivo e in rete”. Così il



Gli ultimi expat: il Regno Unito tornato Labour visto con gli occhi di due italiani


@Politica interna, europea e internazionale
Sono le 17.30 ad Ashbourne, nelle Midlands orientali. Piove. Il tipico clima inglese. Sharon, la suocera di Fabio, ha preparato la merenda: gli scones fatti in casa, dei paninetti farciti con clotted cream e marmellata, classici dolci del rito del tè. Le figlie di Fabio corrono sul



Banche alla guerra sulle regole di Basilea III


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Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
La Federal Reserve, pressata dalle banche, annacqua le regole che renderebbero il sistema creditizio più resiliente. Anche l’Unione europea rallenta
L'articolo Banche alla guerra sulle regole di Basilea III proviene da Valori.

valori.it/banche-regole-basile…



Le scoperte a Pompei sembrano non avere fine.

Ancora una volta la protagonista è la Regio IX, in particolare quella conosciuta come insula 10, dove un team di archeologi del ministero dei beni e delle attività culturali e del Parco archeologico di Pompei ha riportato alla luce due nuove vittime dell'eruzione del Vesuvio

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Non sono bambocci come quelli del governo italico...
USA: Senato dovrà approvare trattati con OMS – Telecolor
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