Attacco Ransomware a Blue Yonder: Supermercati e giganti del Retail in crisi
Un attacco ransomware devastante ha paralizzato Blue Yonder, il gigante globale nella gestione delle supply chain, scatenando una crisi operativa senza precedenti che ha colpito supermercati nel Regno Unito e ha generato preoccupazioni a livello globale. L’azienda, che ha costruito la propria reputazione come fornitore di soluzioni AI-driven per la logistica e la distribuzione, si trova ora ad affrontare una delle sfide più difficili della sua lunga storia. Le ripercussioni di questo attacco sono enormi, non solo per Blue Yonder, ma per l’intero settore delle supply chain.
Blue Yonder: Un pilastro della Supply Chain globale
Blue Yonder, ex JDA Software, è una delle aziende leader mondiali nel fornire soluzioni di gestione della supply chain attraverso l’intelligenza artificiale. Con oltre 3.000 clienti, tra cui alcuni dei nomi più conosciuti al mondo come DHL, Renault, Morrisons, Starbucks, Nestlé, Tesco e 7-Eleven, Blue Yonder ha rivoluzionato il modo in cui le aziende gestiscono la domanda, l’inventario e la logistica. Con un fatturato annuo superiore a un miliardo di dollari e un team di 6.000 dipendenti, l’azienda ha costruito una solida reputazione nel settore della gestione delle supply chain.
Ma questa fiducia, guadagnata nel tempo, è stata messa a dura prova dal recente attacco ransomware che ha paralizzato i sistemi critici di Blue Yonder, mostrando quanto siano vulnerabili anche le più grandi aziende globali a minacce informatiche sempre più sofisticate.
L’attacco alla Supply Chain
Il 21 novembre 2024, Blue Yonder ha confermato di aver subito un attacco ransomware che ha compromesso gravemente il suo ambiente di hosting gestito. Questo incidente ha avuto un impatto immediato e devastante su numerosi clienti, in particolare supermercati nel Regno Unito come Morrisons e Sainsbury’s. Le catene di approvvigionamento, fondamentali per il rifornimento dei punti vendita, sono state paralizzate, con ritardi nelle consegne e una disponibilità di prodotti ridotta fino al 60%.
Morrisons ha dovuto ricorrere a processi di backup più lenti, mentre Sainsbury’s ha messo in atto i suoi piani di emergenza per cercare di mitigare i danni. La perdita di controllo su questi sistemi critici ha avuto effetti tangibili e immediati sulla disponibilità di beni essenziali per i consumatori, dimostrando quanto dipendenti siano i retailer e i produttori da soluzioni tecnologiche affidabili per gestire le proprie operazioni quotidiane.
La risposta di Blue Yonder
Da quando l’attacco è stato rilevato, Blue Yonder ha intrapreso una corsa contro il tempo per ripristinare i propri sistemi e contenere il danno. L’azienda ha collaborato con esperti di cybersecurity per implementare misure difensive e per avviare il processo di recupero, ma i tempi di ripristino non sono ancora chiari. Nonostante l’impegno profuso nel recupero dei dati e nel rafforzamento delle difese, le interruzioni nei sistemi gestiti continuano a persistere, alimentando un senso crescente di incertezza tra i suoi clienti.
Blue Yonder ha rassicurato i suoi partner dichiarando che non sono state rilevate attività sospette nel loro ambiente cloud pubblico, ma la mancanza di tempistiche certe per il ripristino completo continua a generare preoccupazioni. I clienti sono stati invitati a monitorare continuamente la pagina di aggiornamenti sul sito ufficiale dell’azienda, ma la situazione rimane critica.
Un’industria vulnerabile: L’attacco Ransomware e la sicurezza delle Supply Chain
Questo attacco ransomware solleva un’importante riflessione sulla sicurezza delle infrastrutture digitali moderne. Le supply chain globali, che dipendono sempre più dalle soluzioni SaaS e dai sistemi cloud, sono vulnerabili a questi attacchi sofisticati. Se una realtà come Blue Yonder, con ingenti risorse e anni di esperienza, può essere colpita così gravemente, è chiaro che anche altre aziende, in particolare quelle più piccole, potrebbero trovarsi in difficoltà ad affrontare minacce simili.
L’incidente mette in evidenza una vulnerabilità diffusa nell’industria tecnologica, dove attacchi ransomware come quello a Blue Yonder potrebbero causare danni per miliardi di dollari, con effetti a lungo termine sulla fiducia dei consumatori e sulla continuità operativa delle imprese. Le aziende devono comprendere che la protezione delle loro infrastrutture critiche non è più una questione di scelta, ma una necessità assoluta per garantire la loro sopravvivenza.
Nessuna rivendicazione al momento
Al momento, nessun gruppo di ransomware ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, ma il fatto che questo tipo di attacco abbia preso di mira un attore così critico nella supply chain globale parla da sé sulla sofisticazione dei cybercriminali odierni. La portata di questa violazione suggerisce che la base clienti di Blue Yonder, che spazia tra settori e continenti, potrebbe trovarsi a gestire le ripercussioni di questo attacco per mesi a venire.
Conclusione
L’attacco a Blue Yonder è un monito chiaro per tutte le aziende che operano nel campo della supply chain: la sicurezza informatica non è solo una priorità, ma una necessità critica per la continuità operativa. Questo incidente ha messo in luce quanto sia fragile l’intero ecosistema delle supply chain quando le difese informatiche non sono adeguate.
Con il panorama delle minacce in continua evoluzione, le aziende devono adottare un approccio più aggressivo e proattivo verso la cybersecurity, investendo risorse per proteggere i propri sistemi critici e i dati sensibili. L’esperienza di Blue Yonder, per quanto dolorosa, offre una lezione fondamentale: una solida preparazione e una risposta tempestiva possono fare la differenza tra il superamento di una crisi e un danno irreparabile.
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La Storia Di Conti Ransomware – La guerra all’epoca del Ransomware (Episodio 2)
Questa è la continuazione della storia di Conti. Potete leggere la parte precedente, che riguardava le origini del gruppo, nell’articolo apposito. In questa sede esploreremo le componenti interne del gruppo e come il loro ecosistema abbia iniziato lentamente a collassare. Wizard Spider è ancora pieno di sorprese e in questo episodio sveleremo quelle più proibite.
The Fool – Trick or Treat
Metà del 2021, Conti domina le prime pagine dei giornali con attacchi costanti e guadagni dai riscatti dalle vittime. L’operazione RaaS ha fatto parlare di sé nell’ecosistema, attirando l’attenzione di tutti i soggetti coinvolti, comprese le vittime, gli affiliati e le forze dell’ordine. Ma questo è solo un pezzo dell’intero puzzle.
Le operazioni Trickbot non si sono mai fermate e anzi continuavano ad evolversi. Come scritto nell’articolo precedente, Trickbot è diventato uno strumento popolare anche al di fuori delle operazioni Conti grazie al passaggio ad un modello Malware-as-a-Service (MaaS). Con un canone mensile, chiunque poteva utilizzare il famigerato Trojan modulare, che è stato costantemente sotto sviluppo (in questo articolo di CyberInt potete trovare alcuni dei moduli e dei metodi di distribuzione).
Il governo federale degli Stati Uniti aveva bisogno di contrastare gli attacchi ransomware e digitali, che hanno ricevuto un’enorme spinta grazie a questo nuovo ambiente sotterraneo esploso dopo il Ransom Cartel. Un piccolo passo indietro al 2020, le elezioni americane sono state previste per il 20 novembre. Quando abbiamo descritto il toolset di Wizard Spider/Conti nell’articolo precedente, abbiamo trattato anche le capacità di Ryuk Stealer. Alcune delle caratteristiche includevano l’esfiltrazione automatica di file che contenevano parole chiave specifiche (nel nome e nei contenuti) altamente correlate ad asset dei vari governi occidentali.
Tutto ciò ha evidenziato come il gruppo dietro Ryuk, TrickBot e Conti avesse particolari interessi politici al di là dei meri scopi economici. Ovviamente l’origine degli attacchi è stata attribuita ai russi. Gli Stati Uniti erano preoccupati per la potenziale influenza o il sabotaggio delle imminenti elezioni, il che ha motivato le forze dell’ordine a lanciare operazioni offensive contro l’infrastruttura botnet TrickBot.
Il Cyber Command statunitense (mai confermato dall’agenzia stessa), guidato dal direttore dell’NSA Paul M. Nakasone, ha effettuato un’operazione di disturbo dell’intera infrastruttura della botnet TrickBot nel 2020. A settembre la botnet è stata invasa da file di configurazione intenzionalmente falsati per impostare la comunicazione con il server C2 sull’indirizzo IP localhost.
Snippet of the configuration files (KrebOnSecurity)
La nuova configurazione ha interrotto le comunicazioni del Trojan, bloccando di fatto parte delle sue operazioni, in particolare gli attacchi Ransomware. Inoltre, Microsoft ha intrapreso una serie di azioni legali per bloccare completamente le macchine di TrickBot. In meno di due settimane l’azienda è riuscita a spegnere 120 dei 128 server (fonte Microsoft).
Un duro colpo per TrickBot, ma non per molto tempo… in realtà più breve del previsto. In qualche modo gli sviluppatori “evil” hanno incorporato un meccanismo di recupero con l’obiettivo di recuperare i canali di comunicazione interrotti con gli agents di TrickBot nel caso in cui l’infrastruttura venisse modificata. La resilienza sembrava essere la priorità più importante per il gruppo TrickBot. L’operazione non è un buco nell’acqua solo perché la rapidità di recupero e l’adattabilità della minaccia sul piano tecnico sia stata repentina, ma è stata un messaggio per tutti che mostra la posizione del governo statunitense contro gli attacchi digitali e gli ambienti criminali con un approccio proattivo.
La direzzione di Paul M. Nakasone, sotto l’amministrazione, Trump è stata chiara: “impegno persistente”, “difesa in avanti” e “caccia in avanti” piuttosto che prevenzione e mitigazione passiva. Non ci sono prove che TrickBot sia stato utilizzato specificamente su obiettivi con finalità di sabotaggio elettorale, ma gli attacchi ransomware tramite il trojan sono continuati con lo stesso ritmo anche dopo l’elezione di Biden.
Paul M. Nakasone
Un mandato di arresto per gli sviluppatori e i manutentori di TrickBot è stato emesso nell’Agosto 2020. Abbiamo dovuto aspettare fino all’inizio del 2021 per avere alcuni di questi individui ammanettati, a Febbraio “Max” è il primo membro di TrickBot che ha dovuto affrontare la dea bendata.
Ladies and gentelmen, Alla Witte, 55 anni, in arte “Max”.
Prima di parlare delle accuse che ha dovuto affrontare, facciamo una piccola nota su come Alla Witte è stata (presumibilmente) scoperta. Prima di tutto date un’occhiata alla pagina URL haus sul sito personale di “Max”. Notate la parola chiave “RED”.
Non è la prima volta che Witte mescola la vita personale con le sue attività underground: nel Dicembre 2019, ha infettato uno dei suoi dispositivi con TrickBot rubando i dati e memorizzando tutto ciò che conteneva sul server C2 (fonte Hold Security). Inoltre, sui profili dei social media, Witte cita “Max” come una persona a lei molto vicina. In breve, l’Operational Security (OPSEC) non era tra le abilità più acute di Alla Witte, creando lacune utili alle forze dell’ordine che stavano cercando di de-anonimizzare “Max”.
All’epoca dei fatti, Witte viveva in Suriname e lavorava come sviluppatrice web freelancer. L’arresto è avvenuto a Miami il 6 febbraio 2021. L’accusa nei suoi confronti comprendeva :
- Frode informatica e furto d’identità (aggravato)
- Sviluppo, amministrazione e manutenzione di TrickBot
- Distribuzione di TrickBot
- Frode telematica e bancaria
- Riciclaggio di denaro
È possibile trovare l’intero mandato d’arresto sul sito ufficiale del USA Justice department, dalle indagini risulta qualcosa di interessante: la reputazione di Alla Witte all’interno del gruppo. La maggior parte dei membri conosceva il suo sesso e il suo vero nome, riferendosi a lei come un figlio farebbe con la madre. Aveva prestigio per le sue capacità tecniche, i membri di TrickBot furono davvero felici di sapere che Witte era a capo del processo di sviluppo.
Le indagini hanno scoperto che l’origine di TrickBot risiede nel trojan bancario Dyre, nel 2023 Alla Witte è stata condannata a 2 anni e 8 mesi di carcere.
L’elenco era ancora lungo e Witte era solo la punta dell’iceberg. Il prossimo individuo è Vladimir Dunaev, alias “FFX” (38 anni). Residente in Russia (regione di Yakutsk), a metà ottobre 2021 Vladimir è stato arrestato in Corea del Sud (non sono stati resi noti i motivi del trasferimento) ed estradato negli Stati Uniti. Dovrà affrontare un processo con un massimo di 60 anni di carcere.
Vladimir Dunaev
BleepingComputer, a suo tempo, ha pubblicato una tabella tratta dal documento di accusa che mostra le attività di Dunaev all’interno del gruppo TrickBot
FFX si è dichiarato colpevole nel 2023 e il 20 marzo 2024 è stato condannato a 5 anni e 3 mesi di carcere. Gli sviluppatori di TrickBot sono stati messi sotto pressione da questi due arresti. I funzionari governativi statunitensi hanno dichiarato di aver identificato altri individui responsabili della distribuzione, dello sviluppo o delle attività di riciclaggio di denaro relative al gruppo del Trojan modulare.
Le operazioni di TrickBot non si sono fermate ma è chiaro che il campo di battaglia è cambiato, Conti e i governi dei principali paesi occidentali si avrebbero lottato testa a testa!
The Hermit – Snatch & Snitches
Nell’agosto 2021 la scena del ransomware si è trasformata da gatto randagio a pantera urbana: LockBit 2.0 è fuori, il flusso di denaro è più grande che mai, l’attacco Colonial Pipeline e il mercato degli Initial Access Brokers sono diventati più popolari. L’ecosistema è ormai maturo con un pizzico di “professionalità”, ma cosa succede quando sono le “dark-companies” mancano di trasparenza e onestà?
Dovremmo analizzare cosa è successo con l’utente del forum XSS chiamato m1Geelka.
Questo ex affiliato di Conti (davvero arrabbiato) ha fatto trapelare i manuali forniti agli aggressori per esfiltrare i dati e distribuire il loro ransomware. Le guide riguardavano l’ambiente Active Directory, enumeration e attacchi comuni abusando una configurazione errata o vulnerabilità note (PrintNightmare, EternalBlue e ZeroLogon).
Con un ordine, perché questa persona si è arrabbiata? Nel suo blogpost è abbastanza chiaro che la motivazione era quella di pagamenti minori basati esclusivamente su “quanto loro [Conti] faranno sapere che la vittima paga”. Il programma di affiliazione era 70/30, 70% agli attaccanti e 30% al RaaS, il punto è la differenza tra la richiesta di Conti e l’importo reale del riscatto. Purtroppo non è trapelato nulla di critico, nessun codice sorgente, nessuna chat segreta e nessuna identità rivelata. Aspettate un po’ per questo )).
Sono state scoperte alcune specifiche utilizzate dagli affiliati: un forte uso di Cobalt Strike, script powershell e procedure per esfiltrare i dati (installare agenti RDP e caricare tutto su MEGA/FileZilla upload). Le figure più tecniche si alzerebbero per un attimo con un’espressione di sorpresa sul volto, la procedura descritta è semplice, davvero basilare.
In qualche modo lo staff di Conti ha voluto creare una documentazione per gli attaccanti inesperti, probabilmente per due motivi: facilità di inganno e “quantity over quality” con attacchi standardizzati. Se le parole dell’affiliato fossero vere, significherebbe che il pagamento totale per un attacco è stato di $2100, anche senza conoscere lavittima in questione è piuttosto irrealistico dato che il riscatto medio ammontava (all’epoca) a +$100K. Possiamo credere alle parole dell’affiliato con un ampio margine di sicurezza.
Come fanno le aziende “legali”, Conti si stava approfittando di alcuni dipendenti solo per profitto. La guida conteneva alcuni indirizzi IP e alcuni IOC minori che alcuni importanti fornitori avevano aggiunto alle loro soluzioni utile per la profilazione della minaccia Conti.
Screenshot of Conti’s Active Directory Manual
Nel caso in cui vogliate entrare in contatto con i contenuti del leak, ForbiddenProgrammer ha creato un GitHub pubblico con tutto il necessario.
Four of Swords – Operational Briefing
Finora abbiamo trattato molto di Conti in termini di evoluzione e di tempistica, ma prima di continuare il nostro viaggio è necessario fermarsi e menzionare alcuni attacchi effettuati da Conti RaaS nel 2021. Abbiamo già parlato dell’attacco ransomware ai danni del HSE irlandese, quindi vediamo di analizzare altre operazioni significative.
- London Graff Jewellers: Alla fine di ottobre Conti è riuscita a esfiltrare e criptare i dati di Graff Jewellers, un noto marchio britannico. Conti ha pubblicato 61.000 file sul proprio DLS, affermando che si trattava solo dell’1% del totale dei file esfiltrati; i file contenevano informazioni sulla fatturazione e sulle spedizioni di VIP come David Beckham, Donald Trump e membri delle famiglie reale arabe. Graff ha dovuto chiudere le proprie reti e durante le indagini forensi ha ritenuto che fossero stati rubati 11.000 dati di clienti. Conti ha chiesto decine di milioni come riscatto. L’11 novembre Conti decise di pubblicare un aggiornamento sull’attacco londinese di Graff, affermando che cancellerà definitivamente i file relativi alle famiglie arabe, dell’EAU e del Qatar, mentre rilascerà i dati relativi alla “plutocrazia neoliberale USA-Regno Unito-UE”. Dichiarazione interessante, l’“anima” del gruppo li ha spinti a danneggiare il più possibile i Paesi occidentali in ogni attacco che compiono. Si cita anche il Daily Mail per l’articolo che ha fatto capire al RaaS che tipo di dati sono stati trafugati, rimanendo fedele alle parole di Conti che non ha analizzato correttamente i contenuti esfiltrati.
- JVCKenwood: Anche la multinazionale giapponese ha avuto l’onore di essere pubblicata su Conti DLS. 7 MLN di dollari di riscatto per il decryptor e la non pubblicazione di 1,7 TB che sono stati rubati, come prova hanno fornito una scansione PDF del passaporto di un dipendente. I server colpiti sono stati quelli responsabili delle vendite in Europa. L’azienda ha dichiarato che l’accesso non autorizzato ai propri server ha avuto origine da un gruppo sussidiario residente in Europa, l’ipotesi dei professionisti è che Conti abbia acquistato l’accesso da uno IAB.
- Exagrid: Dopo meno di un mese dall’attacco dell’HSE irlandese, una nuova vittima è stata costretta a fare i conti con Conti: si tratta di Exagrid, una società di backup a livelli. Il gruppo ha dichiarato di aver criptato server SQL e file server, rubando 800 GB di dati. Sono rimasti all’interno della rete per un mese “abbastanza per studiare tutta la vostra documentazione”. L’azienda ha negoziato fino al 13 maggio, quando è stato raggiunto un accordo: in un primo momento il RaaS ha offerto uno sconto di 1 MLN di dollari, ma le trattative si sono concluse con un accordo di pagamento di 2,6 MLN di dollari. Un dettaglio curioso è che dopo l’invio del decriptatore Exagrid ne ha richiesto uno nuovo perché quello originale era stato distrutto per errore. Questo attacco è stato un colpo critico al prestigio dell’azienda, che è stata premiata 7 volte con riconoscimenti del settore per essere tra “le migliori soluzioni per le procedure di recupero a seguito di attacchi ransomware”.
- Broward County Schools: Il 7 marzo 2021, il distretto delle scuole pubbliche della contea di Broward ha trovato l’infrastruttura distrutta e non disponibile. Non ci è voluto molto prima che trovassero una nota di riscatto da parte del “ContiLocker Team” con un link alla chat di negoziazione. Qui abbiamo alcune schermate della chat che sono piuttosto interessanti da leggere. Conti ha chiesto un riscatto di 40 MLN di dollari poiché, come hanno dichiarato, il distretto colpito ha un fatturato di 2 BLN di dollari. Per il RaaS sembrava un prezzo “ragionevole” per il recupero. La contea di Broward è un distretto scolastico pubblico e non privato, ma Conti ha sostenuto il contrario: quando il rappresentante della vittima ha chiesto un pagamento di 500.000 dollari, il gruppo ha risposto con “Ragazzi, siete stati assunti dalle Broward Schools e sappiamo esattamente chi siete […] Abbiamo pagato e assunto la società di outsourcing e sappiamo esattamente che la vostra società di recupero ha ricevuto un bonifico da Broward (bankofamerica), ecco perché siamo pronti ad accettare 10 milioni di dollari”. Il rappresentante mantiene la sua posizione, Conti decide di abbandonare la trattativa e di caricare pubblicamente la chat.
Al di fuori degli attacchi Conti nel 2021 ha deciso di vendere l’accesso delle vittime terzi con una nuova funzionalità del proprio modello di business. Il RaaS estendeva le funzionalità del malware e gli strumenti per far saltare il backup delle vittime. Conti è cresciuta in termini di denaro, affiliati e capacità. Non perdono occasione per fare l’occhiolino o per far vergognare i paesi occidentali (Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea) e nel frattempo guadagnare il più possibile.
The World – No Angels in the game, just Demons
Il 2022 è iniziato e Conti ha continuato a popolare il DLS. Tutto stava tornando al normale benessere dopo 2 anni di COVID-19 e di perdite economiche, lentamente il mondo si stava riprendendo ed era pronto a stabilizzarsi. Il 24 febbraio il presidente Putin annunciò il dispiegamento di truppe russe nel Donbass per sostenere i corpi separatisti nelle regioni di Donetsk e Luhansk proteggendoli dal “genocidio” causato dall’Ucraina, pochi minuti dopo le sue parole si trasformarono in realtà. Il resto è storia pronta ad essere scritta quando la guerra avrà raggiunto la sua conclusione.
In quel periodo i gruppi di ransomware non erano troppo espliciti sulle loro posizioni politiche pubblicamente, non è una buona idea mischiare la politica con il business. Il 25 febbraio Conti pubblica un nuovo post sul DLS, questa volta senza nuove vittime. Solo un messaggio al mondo.
Si tratta di una novità nel panorama dei ransomware. Conti non si limita a prendere posizione, ma minaccia anche gli altri Paesi di non attaccare con “qualsiasi attività di guerra” contro la Russia, pena ritorsioni digitali.
I titoli dei giornali sono stati inondati dalle loro dichiarazioni, mentre i non addetti ai lavori erano confusi, scettici o spaventati. È difficile da digerire quando lo stesso gruppo che ha bloccato buona parte del sistema sanitario irlandese è pronto a premere il grilletto sulle tue infrastrutture critiche.
Per un po’ il silenzio e la tensione sono stati gli unici elementi che hanno dominato la stanza. In meno di una settimana qualcosa di nuovo ha scosso, ancora una volta, l’ambiente dell’infosec, ma questa volta non da Conti.
Il 27 febbraio Conti ha capito che la sua posizione e le sue minacce avevano un prezzo e un security researcher ucraino era lì pronto a rispondere una volta per tutte. L’account ContiLeaks su Twitter/X ha annunciato con un link che sono trapelati 13 mesi di registri di chat di Conti.
twitter.com/ContiLeaks/status/…
Tutti i messaggi dal 29 gennaio (2021) al 27 febbraio (2022) sono ora disponibili per tutti. I messaggi provengono da un server Jabber e dai log di Rocket Chat. Alcuni nomi utente sono ricorrenti: Defender, Stern, Mango e Target (quest’ultimo da tenere presente), solo per citarne alcuni. Anche “Max” (Alla Witte) è presente nei log di chat.
Check Point Research ha fatto un lavoro straordinario con un’analisi approfondita dei log delle chat, e qualcosa di speciale è il loro grafico che rappresenta l’organigramma del gruppo.
Anche se si trattava solo di un piccolo graffio, ciò che è emerso dall’analisi è stato tra il brillante e il sorprendente. La struttura del gruppo è davvero lontana da un semplice gruppo di specialisti informatici. Risorse umane, sysadmin, affiliati, negoziatori, operatori e sviluppatori sono ben distinti tra loro, con orari e giorni di riposo come in una normale azienda. Hanno anche progetti esterni al malware, come la creazione di un social media per i blackhats. Anche il programma “dipendente del mese” faceva parte della struttura aziendale di Conti: gli individui che ottenevano risultati migliori venivano ricompensati con una busta paga extra.
Per capire quanto siano professionali queste persone si tenga conto che quando è uscito Windows 11 Conti aveva un team responsabile proprio del reverse engineering del software alla ricerca di nuovi exploit e abusi.
Le chat includono reclutamento, aggiornamenti, richieste di eseguibili/DLL per la crittografia e relazioni con altre famiglie di ransomware come Ryuk, Maze e LockBit (a quanto pare, LockBitSupp in persona si è unito alla chat con lo pseudonimo “Brom”). Una buona parte del processo di sviluppo riguardava l’elusione degli AV, dove i “dipendenti” chiedevano al loro “supervisore” di acquistare CarbonBlack AV e altri importanti prodotti AV/EDR. Lo stesso vale per il Reverse Engineering e i test, per i quali è stato acquistato un SonicWall ricondizionato (SMA 410, il nuovo modello dell’epoca).
ContiLeaks non era abbastanza soddisfatto e così l’1 e il 2 marzo ha rilasciato nuovi log freschi dai jabbers
twitter.com/ContiLeaks/status/…
twitter.com/ContiLeaks/status/…
twitter.com/ContiLeaks/status/…
Su queste nuove chat abbiamo una conversazione tra Mango e JhonyBoy77 in cui si parla di una email esfiltrata riguardo Alexei Navalny
Inoltre, le chat hanno incluso l’opinione dei membri sull’Ucraina, la Russia e la guerra nel Donbass.
Patrick: La guerra era inevitabile, l’Ucraina ha presentato una richiesta per le armi nucleari in suo possesso
Weldon: le scimmie non spiegano le cose, si arrampicano sugli alberi
Elijah: @patrick ben fatto e fatto. Comunque, nessuno la userà mai. Sì, solo per spaventare
Elijah: Guardate, i missili della Corea del Nord arrivano periodicamente nelle acque territoriali della Federazione Russa. Ma nessuno se ne preoccupa. E tra l’altro hanno armi nucleari. Ma in qualche modo nessuno si è allarmato
Patrick: vecchio mio, ti sbagli, non ci sono dubbi sulla Corea del Nord ora. Nessuno è contento della guerra, fratelli, ma è ora di processare questa banda neonazista di figli adottivi di Canaris.
La loro idea su Zelensky non è ovviamente tenera e hanno colto l’occasione per sottolineare le sue origini ebraiche
Weldon: Zelensky è un ebreo. Oh, cazzo!
Kermit: Ebrei. Oh, fantastico. I miei preferiti
Weldon: Esatto, non ebreo, ma ebreo.
Kermit: cazzo, vorrei essere ebreo. basta nascere ebreo per essere considerato membro di una società segreta e incasinare la vita dei russi.
Weldon: è nato un tartaro – ha pianto un ebreo
Gelmut: tartaro nero di Crimea nato a Odessa, che ha ricevuto la cittadinanza russa 😀
Weldon: Obama?
Gelmut: Un bambino ebreo si avvicina ai genitori e dice: “Voglio essere russo”. Al che i genitori rispondono: – Se vuoi essere russo, vai all’angolo e stai lì tutto il giorno senza cibo. Mezza giornata dopo, i genitori chiedono: “Come fai a vivere da russo? E il ragazzo risponde: – Sono russo solo da due ore, ma già odio voi ebrei.
Sempre in riferimento all’Ucraina, definiscono Holomodor come una sorta di “favola”.
Molti messaggi sessisti e omofobici sono stati inviati nella chat di rocket senza alcun problema con gli altri membri a seguirli.
La cosa più disturbante è il “black humor” sugli abusi ai danni dei bambini
Angelo: è possibile scopare le ragazze mentre dormono?
Elroy: No, dormi abbastanza, poi, la sera…
Angelo: ok, rimetto la cassetta a posto
Benny: filmato iconico…
Inoltre, condividono con gli altri ciò che stanno guardando
Kermit: dopo il mio link tutti sono andati a provare sicuramente
Angelo: cp che cos’è?
Kermit: Pornografia infantile (“child porngraphy”)
Angelo: No, anche sotto i 17 anni non c’è modo
Kermit: Dai
Angelo: Beh, 16
Kermit: A 16 anni ci sono certe ”lyali”
A prescindere da questi argomenti di discussione problematici e inquietanti, la maggior parte dei messaggi mostra che i ragazzi di Conti sono persone normali con la loro vita quotidiana, i loro vizi e le loro famiglie. Le loro tesi sull’Ucraina e altri individui anti-russi sono in linea con la narrativa russa, la decisione di sostenere esplicitamente la Russia non è un qualcosa della quale sorprendersi.
Le chat non sono state l’unica cosa a provenire dalla clandestinità: sono stati leakati anche i codici sorgente del ransomware Conti e del backend di TrickBot. Quest’ultimo è stato estremamente utile per raccogliere tutti gli IoC e prevenire alcuni degli attacchi che utilizzavano quell’infrastruttura, un buon colpo visto che lo strumento è stato pesantemente utilizzato nelle operazioni di ransomware.
Il codice sorgente di Conti ha una storia completamente diversa, il vero ritorno di fiamma deve ancora arrivare. Un gruppo di hacker sotto l’etichetta NB65 ha infranto le regole non scritte del Ransomware: Mai. Attaccare. paesi. CIS. Hanno preso il codice sorgente trapelato, modificato alcune parti e rimosso le salvaguardie linguistiche che evitava la crittografia all’interno della macchina dei Paesi della CSI. Quando tutto era pronto, hanno iniziato ad attaccare le aziende russe e, invece delle tipiche note di riscatto che richiedono il pagamento di un riscatto, hanno scritto una nota testuale che avverte che gli attacchi sono dovuti all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Le aziende colpite sono Tensor (operatore gestionale di documenti), Roscosmos (industria spaziale) e VGTKR (nota azienda radiotelevisiva di proprietà della Russia). VGTKR è stata colpita da un’enorme esfiltrazione di dati, 786,2 GB, la maggior parte dei quali sono e-mail e file. Questa volta non c’è DLS, tutto può essere trovato sulla pagina web di Distributed Denial of Secret. I documenti sensibili trapelati includono prove dell’influenza del Cremlino sulla direzione dei contenuti trasmessi e alcuni “consigli” su come coprire eventi specifici direttamente dall’FSB.
twitter.com/xxNB65/status/1507…
twitter.com/xxNB65/status/1534…
Conti ha imparato che le provocazioni non sono sempre la scelta migliore, la sua posizione sull’Ucraina ha probabilmente fatto arrabbiare molte persone anche all’interno del suo stesso gruppo. ContiLeaks ha rilasciato un’intervista alla CNN fornendo alcune informazioni sulla propria missione.
Ha confermato di essere ucraino e ha motivato la fuga di notizie con “Non so sparare, ma posso combattere con una tastiera e un mouse”. Secondo l’intervista, passava le giornate all’interno di un bunker con il suo computer portatile ad esfiltrare ogni possibile messaggio. Ha aggiunto che l’FBI lo ha contattato direttamente chiedendogli di fermarsi per non intralciare le loro indagini, lui si è fermato per un po’ ma ha completato la fuga di notizie indipendentemente dalle raccomandazioni dell’FBI.
L’FBI ha suggerito di rimanere con un accesso segreto e di contribuire direttamente con le forze dell’ordine, il motivo è (probabilmente) la tensione che era già in gioco con la guerra. Biden e Putin hanno avuto una telefonata nel 2021, dopo la quale alcuni importanti membri del REvil sono stati arrestati in Russia, questa è stata la prima sorta di collaborazione tra i due Stati in termini di arresti relativi a crimini digitali. Probabilmente le azioni di ContiLeaks hanno contribuito a rompere la sottile collaborazione tra l’aquila e la grande orso.
The FBI suggested to remain with a covert access and contribute directly with law enforcement, the reason behind this is (probably) for the tension that was already in play with the war. Biden and Putin had a call in 2021, after that some major REvil members have been arrested in Russia, this was the first sort of collaboration between the two states in terms of digital crime arrests. Probably the actions of ContiLeaks have contributed to broke the thin collaboration between the eagle and the bear.
Ace of Pentacles – 406, Not Accettable
Il leak di Conti può essere descritto come i Panama Papers del Ransomware-as-a-Service, si sono definiti e hanno agito come patrioti. Mostrare cosa c’è dietro le tende è stato sensazionale, la sostanza dietro la forma era altamente organizzata con un fitto flusso di lavoro e scadenze. La “società” ha anche aiutato Alla Witte con le spese processuali donandole 10.000 dollari.
Avevano risorse umane, campagne di reclutamento e tutto ciò che è analogo a un’azienda reale. Semplicemente sorprendente. D’ora in poi la comunità CTI sarà davvero consapevole della portata di ogni gruppo, un esempio perfetto è stato LockBit che ha fatto della professionalità l’attributo principale del primo e unico “marchio” ransomware mai esistito.
I legami con il governo russo non erano un problema, ma avere le prove di fronte a voi vi può comunque fare un certo effetto. Non solo prendevano il loro nazionalismo molto seriamente, ma agivano per dimostrarlo ogni volta che ne avevano l’opportunità.
I primi arresti e il fuoco amico hanno messo Conti, in questa parte della storia, in una situazione pericolosa. L’uso di un proprio ransomware nello stesso territorio che sostenevano di proteggere è stato un duro colpo per la reputazione del gruppo.
Ai lettori: Non si deve confondere ciò che si legge in questo articolo con la norma di ogni RaaS o minaccia digitale in circolazione. Lo stereotipo del “malvagio hacker russo”, come tutti gli stereotipi, ha una base reale ma non è sufficiente per generalizzare l’intero panorama. La maggior parte dei gruppi non parla (almeno esplicitamente) di politica e nazionalismo come ha fatto Conti. Ovviamente, hanno solo vantaggi finché rispettano la regola “No CIS”, ma questo non significa automaticamente che le loro azioni siano sponsorizzate dallo Stato o motivate dal nazionalismo. Per favore, prendete con attenzione dei titoli di testate non tecniche e fate una distinzione tra attori sponsorizzati dallo Stato e gruppi RaaS.
La storia di Conti è ancora lontana dalla sua conclusione, ci sono molte sorprese che vale la pena raccontare. Nel prossimo episodio scopriremo cosa succede quando il RaaS più malato della scena viene umiliato. Ricordate l’utente chiamato “Target”? Sarà lui uno dei nuovi protagonisti del prossimo episodio, godetevi l’immagine qui sotto come trailer per la prossima parte.
To be CONTInued…
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Analisi e Pianificazione per la Resilienza Aziendale: Comprendere RA, BIA, BCP, DRP e IRP
Oggi più che mai, le aziende si trovano a dover affrontare rischi e minacce di ogni tipo: dagli attacchi informatici ai disastri naturali, fino a interruzioni operative impreviste. Per rispondere in modo efficace a queste sfide e garantire continuità operativa, esistono diverse metodologie e strumenti che, lavorando insieme, formano un sistema integrato di protezione.
Parliamo di Risk Assessment (RA), Business Impact Analysis (BIA), Business Continuity Plan (BCP), Disaster Recovery Plan (DRP) e Incident Response Plan (IRP).
Questi termini, apparentemente tecnici, sono in realtà facili da comprendere quando vengono collocati in un flusso logico. Vediamo cosa sono e, soprattutto, come si inseriscono nella giusta sequenza temporale per costruire una strategia efficace.
Partire dall’inizio: Risk Assessment (RA)
Il punto di partenza è sempre il Risk Assessment, ossia la valutazione dei rischi. Questo processo serve a identificare cosa potrebbe andare storto all’interno dell’organizzazione, quali sono le vulnerabilità più rilevanti e quali rischi potrebbero avere un impatto significativo. Ad esempio, si valutano le probabilità di attacchi informatici, blackout elettrici, terremoti o altri eventi critici.
Ma perché è importante iniziare da qui? Perché senza una mappa chiara dei rischi, sarebbe impossibile pianificare come mitigarli o gestirli. Il Risk Assessment diventa così la base per tutte le fasi successive: identifica le minacce, valuta i loro impatti e aiuta a stabilire le priorità.
Capire l’impatto: Business Impact Analysis (BIA)
Una volta che abbiamo capito quali rischi corriamo, dobbiamo chiederci: “Che impatto avrebbe questo rischio sulle operazioni aziendali?”. Ecco dove entra in gioco la Business Impact Analysis. Questa analisi ci permette di identificare quali processi aziendali sono davvero critici e quanto tempo possiamo sopportare un’interruzione prima che ci siano danni significativi.
Facciamo un esempio pratico: immagina un’azienda di e-commerce. La BIA ci dirà che il sito web e il sistema di pagamento sono processi critici e che un’interruzione di più di qualche ora potrebbe comportare perdite economiche importanti, oltre che danni alla reputazione. Con queste informazioni, possiamo stabilire su cosa concentrarci in caso di emergenza.
Pianificare la continuità: Business Continuity Plan (BCP)
Ora che conosciamo i rischi e i processi critici, è il momento di sviluppare un piano per mantenere l’azienda operativa anche durante una crisi: il Business Continuity Plan. Questo documento descrive cosa fare per garantire che l’azienda continui a funzionare, o riprenda il prima possibile, in caso di interruzioni.
Ad esempio, il BCP può includere strategie come spostare i dipendenti in sedi alternative, attivare backup dei dati o stabilire comunicazioni di emergenza con i clienti. È importante che il BCP sia pratico e ben testato: non basta scriverlo, bisogna assicurarsi che funzioni davvero.
Ripristinare i sistemi: Disaster Recovery Plan (DRP)
Tra le parti fondamentali del BCP c’è il Disaster Recovery Plan, che si concentra esclusivamente sui sistemi tecnologici. Se un attacco informatico manda offline i server o se un disastro naturale danneggia i data center, il DRP descrive come ripristinare i sistemi IT nel minor tempo possibile.
Perché è importante distinguere il DRP dal BCP? Perché il DRP si concentra solo sull’aspetto tecnologico, come il recupero di dati da backup o la riconfigurazione di infrastrutture IT. Senza un DRP efficace, molte aziende non riuscirebbero a riprendere le loro attività operative.
Gestire gli incidenti: Incident Response Plan (IRP)
Infine, c’è il Incident Response Plan, che si occupa di gestire gli incidenti specifici, come attacchi hacker o violazioni di dati. L’IRP descrive come rilevare e rispondere rapidamente a questi eventi, limitando i danni e minimizzando i tempi di interruzione.
Ad esempio, se un ransomware colpisce l’azienda, l’IRP stabilisce chi deve intervenire, quali azioni intraprendere immediatamente (come isolare i sistemi infetti) e come comunicare con le parti coinvolte. L’obiettivo è contenere il problema prima che si espanda.
La giusta sequenza temporale
Questi strumenti non lavorano in isolamento, ma si inseriscono in una sequenza logica che permette di costruire una strategia completa:
- Risk Assessment (RA): Individua i rischi e le vulnerabilità.
- Business Impact Analysis (BIA): Determina quali processi aziendali sono più critici e quali impatti avrebbe un’interruzione.
- Business Continuity Plan (BCP): Pianifica come mantenere o ripristinare le operazioni aziendali.
- Disaster Recovery Plan (DRP): Dettaglia come ripristinare i sistemi IT e le infrastrutture tecnologiche.
- Incident Response Plan (IRP): Definisce come gestire incidenti specifici e contenere le emergenze.
Un sistema integrato per la resilienza aziendale
Questi strumenti non sono “a sé stanti”, ma lavorano insieme per garantire che un’organizzazione possa prevenire, affrontare e riprendersi da eventi avversi. Il Risk Assessment e la Business Impact Analysis forniscono le basi; il Business Continuity Plan rappresenta la visione strategica, mentre il Disaster Recovery Plan e l’Incident Response Plan si concentrano sulle azioni operative.
Implementare correttamente queste analisi e piani non solo riduce i rischi, ma aumenta la fiducia dei clienti, dei dipendenti e degli stakeholder, garantendo che l’azienda sia pronta ad affrontare qualsiasi sfida.
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Building A Pi-Powered LED Chess Board
If you live near Central Park or some other local chess hub, you’re likely never short of opponents for a good game. If you find yourself looking for a computer opponent, or you just prefer playing online, you might like this LED chessboard from [DIY Machines] instead.
At heart, it’s basically a regular chessboard with addressable LEDs of the WS2812B variety under each square. The lights are under the command of an Arduino Nano, which is also tasked with reading button inputs from the board’s side panel. The Nano is interfaced with a Raspberry Pi, which is the true brains of the operation. The Pi handles chess tasks—checking the validity of moves, acting as a computer opponent, and connecting online for games against other humans if so desired. Everything is wrapped up with 3D printed parts, making this an easy project to build for the average DIY maker.
The video tutorial does a great job of covering the design. It’s a relatively simple project at heart, but the presentation is great and it looks awfully fun to play with. We’ve featured some other great builds from [DIY Machines] before, too. Video after the break.
youtube.com/embed/Z92TdhsAWD4?…
Siamo arrivati su Friendica - Poliverso.org
GreenTrek.it si affaccia nel Poliverso di Friendica!
Pubblicheremo anche qui le nostre iniziative ed i nostri appuntamenti.
Rimani in contatto con noi per conoscere le date delle prossime escursioni!
Per tutte le altre info vieni su: www.greentrek.it
Buon cammino a tutti!
#escursioni #trekking #montagna #natura #lazio #abruzzo #guidaAIGAE
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Merkel: l'Ucraina non può decidere di fare la pace con la Russia...
Con i nuovi finanziamenti Usa e altri contractors l'Occidente sta tentando di prolungare la guerra, nonostante il fatto che gli americani hanno votato Trump perché finisca.
“I negoziati [con la Russia] non dovrebbero aver luogo senza la partecipazione dell’Ucraina. Allo stesso tempo, credo che molti paesi che sostengono l’Ucraina debbano unirsi per decidere quando sarebbe opportuno discutere una risoluzione diplomatica con la Russia. Kiev non può prendere questa decisione da sola“. Così Angela Merkel in un’intervista “dimenticabile” rilasciata al Corriere della Sera (1).
Kiev non può decidere?
La frase che abbiamo evidenziato il neretto risulta alquanto agghiacciante, dal momento che nega a Kiev quella sovranità per difendere la quale l’Occidente afferma di essere sceso in campo al suo fianco. Non è per difendere la nazione ucraina, il suo territorio e la sua gente, dall’asserita aggressione russa che si è fatto tutto quel che si è fatto finora? E se si nega a Kiev la facoltà di decidere in via autonoma se e quando porre fine a una guerra che la sta devastando, non è l’esatto opposto di quanto si è predicato finora?
Non solo, non avendo Kiev alcuna forza contrattuale nei confronti dei suoi sponsor, tale decisione sarebbe totalmente nelle mani di questi ultimi, rendendo di fatto la prima parte delle affermazioni dell’ex cancelliera, cioè “nulla senza l’Ucraina”, una vuota retorica.
Ma alla Merkel va comunque riconosciuto il merito di aver reso manifesto ciò che viene negato contro ogni evidenza, cioè che per l’Occidente l’Ucraina non conta nulla, né contano i suoi cittadini, mandati a morire in questa guerra per procura contro la Russia per la maggior gloria degli Stati Uniti e delle élite europee consegnate ai suoi interessi.
Quanto all’escalation in corso, il mondo sta vivendo in un momento di sospensione dopo la reazione russa ai missili a lungo raggio lanciati contro il suo territorio che ha visto l’entrata in scena dell’Oreshnik, il missile ipersonico a medio raggio potenzialmente nucleare che Putin ha tirato fuori come un coniglio dal cilindro, e l’avvertimento conseguente all’Europa e agli Stati Uniti che Mosca è pronta a colpire fuori dall’Ucraina se provocata ulteriormente.
I Paesi Nato stanno decidendo il da farsi, ma la visita del Segretario dell’Alleanza, Mark Rutte, alla residenza di Trump a Mar-e-Lago, avvenuta subito dopo il lancio dell’Oreshnik russo, sembra segnalare che l’avvertimento ha trovato orecchie attente.
Detto questo, il partito della guerra non si rassegna, anzi, è probabile che vedremo altre provocazioni mentre, in parallelo, si sta cercando un modo per far proseguire la guerra anche dopo l’insediamento di Trump.
Gli Stati Uniti stanno prendendo provvedimenti in modo che l’Ucraina sia rifornita di armi per i prossimi mesi, inviando altri finanziamenti – 9 miliardi di dollari, 2 dei quali destinati alle imprese di armi statunitensi, recita il New York Times – che darebbero modo a Kiev di reggere fino a marzo (almeno a stare alle previsioni di quegli analisti che finora le hanno sbagliate tutte).
Difendere la democrazia prolungando la guerra
In parallelo, si è formata l’alleanza dei Paesi del Nord Europa (Stati baltici, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia, Islanda, Gran Bretagna, Germania, Polonia e Paesi Bassi) che hanno giurato di sostenere Kiev anche dopo l’avvento di Trump.
Inoltre, i fautori della guerra a oltranza stanno cercando un modo per sostenere il fronte con nuove leve, dal momento che Kiev non riesce a mobilitare soldati a sufficienza e quelli che mobilita sanno a malapena tenere in mano un fucile.
Se per ora è escluso l’invio di eserciti nazionali europei, si sta studiando come inviare contractors, mentre la Francia si dice pronta a mandare istruttori. Lo rivela Le Monde, con notizia rilanciata da Strana, senza però aggiungere che di contractors al soldo di Stati Uniti ed Europa è già piena l’Ucraina, sopra e sottoterra, né accennare al fatto che tale sviluppo non sembra sufficiente a tenere un fronte che necessiterebbe di centinaia di migliaia di uomini, numeri che difficilmente si raggiungono tramite compagnie private (peraltro, un conto era trovare mercenari disposti a fare la guerra in Iraq, altra cosa è trovare gente disposata a ingaggiarsi in una guerra dove la probabilità di morire è alta).
Insomma, tanta agitazione, ma non sembra che ci sia all’orizzonte nessuna possibilità di invertire la tendenza della guerra, che vede Mosca avviata verso la vittoria. E, però, resta la spinta a prolungare il conflitto, persistendo la convinzione insana e inesatta che in tal modo si riuscirà a logorare la Russia, mentre quanto avvenuto finora dice l’esatto contrario.
Da notare, infine, la grande ipocrisia che sottende tutti questi sforzi: si dice che aiutare l’Ucraina sia necessario per difendere la democrazia occidentale. In realtà, le elezioni americane hanno dato un verdetto inequivocabile. Trump ha vinto promettendo di chiudere la guerra ucraina. Ma la volontà degli elettori, fondamento della democrazia, viene ignorata, anzi violentata in modo sfacciato. Tant’è.
Non per nulla, Mike Waltz , che Trump ha scelto come suo Consigliere per la sicurezza nazionale, ha affermato: “Il presidente eletto è estremamente preoccupato per l’escalation e per dove ci sta portando […]. Dobbiamo porre fine a tutto ciò in modo responsabile. Dobbiamo ripristinare la deterrenza, la pace e agire prevenendo l’escalation anziché reagire”.
Un barlume di luce in fondo al tunnel. Solo che questo tunnel è ancora lungo: finirà, forse, il 20 gennaio, con l’insediamento di Trump. Nel frattempo, i costruttori di guerra faranno di tutto per complicare il cammino verso la pace e aprire nuove possibilità all’Armageddon.
Note:
1) corriere.it/esteri/24_novembre…
di Davide Malacaria
[Fonte: https://www.piccolenote.it/mondo/merkel-ucraina-non-puo-decidere-la-pace]
Tra lanciatori spaziali e missili. La Space economy duale secondo Sipri
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il settore spaziale globale è in piena trasformazione, trainato dalla crescita del fenomeno NewSpace. Un recente report pubblicato dal Stockholm international peace research institute (Sipri) e intitolato “Mapping the spread of newspace companies developing, testing, producing
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L’Italia può vincere in Difesa. Il dibattito a Mediobanca
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il valore aggiunto attribuibile all’industria della difesa è pari a circa lo 0,3 per cento del prodotto interno italiano nel 2023, si legge. È quanto emerge dallo studio, presentato oggi dal direttore dell’Area Studi Mediobanca, Gabriele Barbaresco e dall’analista Nadia Portioli, sui dati finanziari di 40 multinazionali e di 100
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Buy European adieu. Parigi apre al procurement non-Ue per la Difesa comune
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo una rigida opposizione, la Francia ritorna sui suoi passi ed è pronta a supportare l’uso dei fondi destinati alla Difesa europea anche a società di Paesi extra-Ue, come Israele, Turchia, Regno Unito e, soprattutto, Stati Uniti. Il cambio di passo dei transalpini
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“L’astensionismo aiuta il potere ma noi, oggi, non abbiamo alternativa”: lettera a TPI
@Politica interna, europea e internazionale
Lettera di un lettore di TPI alla redazione: Mi sembra che, fino a questo momento, nessuno abbia rimarcato la corrispondenza, nel senso della partecipazione, tra il voto politico e quello della base alla “Costituente” del partito di Conte. Montanari, sull’astensionismo, afferma
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Il Mare nostrum diventa l’Indo-Mediterraneo. La versione di Talò
@Notizie dall'Italia e dal mondo
In un’area segnata da crisi globali, dal conflitto israelo-palestinese al Libano e alla Siria, ma anche da opportunità strategiche come l’India-Middle East-Europe Economic Corridor, i Dialogi Mediterranei di Roma rappresentano un momento per fare il punto su una delle aree geografiche e
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Beppe Grillo sfida Giuseppe Conte e chiede di ripetere il voto all’Assemblea costituente M5S
@Politica interna, europea e internazionale
Il fondatore del Movimento 5 Stelle (M5S) Beppe Grillo ha chiesto formalmente la ripetizione del voto dell’Assemblea costituente che si è chiusa ieri, domenica 24 novembre alla kermesse Nova a Roma con, tra l’altro, l’eliminazione del ruolo del
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Faccio gli auguri a Giuseppe Conte e al M5S per la nuova fase che si è aperta. Con M5S abbiamo costruito in varie città coalizioni di alternativa e abbiamo tanti punti di convergenza sulle politiche sociali, ambientali e contro la guerra. Con spirito costruttivo e di confronto debbo dire che lascia perplessi la loro scelta di fare propria la proposta di esercito europeo. Si tratta di un’opzione a cui già si opponeva negli anni ’80 Enrico Berlinguer con i movimenti pacifisti facendo presente che l’Europa non doveva aggiungersi agli altri poli militaristi ma qualificarsi come soggetto che opera per la pace e il disarmo nelle relazioni internazionali.
Se si fa propria la necessità di un esercito europeo diventa difficile sostenere che dobbiamo tagliare le spese militari, fermare i crescenti investimenti sull’industria bellica come nuovo pilastro europeo promossi da Ursula von der Leyen, criticare la logica folle del Patto di Stabilità. Su questa strada si legittimano le richieste della NATO e di Trump di aumentare la nostra spesa militare. Questo esercito in realtà sarebbe semplicemente una scusa per armare ulteriormente la NATO in Europa. Per queste e altre ragioni alle ultime elezioni europee, con Michele Santoro e Raniero La Valle, abbiamo ribadito nel programma della lista Pace Terra Dignità il nostro no all’esercito europeo.
Inoltre appare piuttosto surreale il passaggio dal “basta euro” a una proposta propria di chi sta costruendo l’Europa senza democrazia. Fare un esercito europeo senza una Costituzione, una politica estera e di difesa e senza istituzioni democratiche di riferimento è inaccettabile e perpetua il funzionalismo ademocratico per altro rafforzando un complesso militare industriale europeo che imita il modello di keynesismo militare degli USA e nella UE non avrebbe neanche contrappesi. Pensare che sia la forza militare a garantire la sicurezza è un grave errore. Per altro significa porsi nel quadro di una corsa al riarmo che oggi è in particolare nucleare e accresce l’insicurezza come aveva previsto Gorbaciov denunciando la crescente militarizzazione delle relazioni internazionali indotta dalle scelte degli USA e della NATO a partire dagli anni ’90.
L’Europa ha bisogno non di deterrenza ma di pace. Nel mondo multipolare l’Europa dovrebbe svolgere ruolo di mediazione nei conflitti e di garanzia di politiche di pace e disarmo. Dovremmo chiedere che l’Unione Europea faccia proprio il rifiuto della guerra della nostra Costituzione invece di accodarsi alla tendenza verso il militarismo e lo scontro globale.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
L’utopia novecentesca di portare pace e giustizia in terra
@Politica interna, europea e internazionale
Nel suo bell’editoriale di ieri su huffingtonpost.it, Mattia Feltri affronta il tema, in sé scivoloso, della giustizia internazionale. Un’“ipocrisia“, dice. Lo dice partendo dalla farsa del processo di Norimberga, per infine giungere all’inapplicabilità della sentenza di condanna del
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Venti di guerra
A me pare che i nostri governi stiano assumendo la posizione di Göring, quando nell'intervista a Gustave Gilbert (*) esprimeva il famoso concetto:
"Perché, naturalmente, il popolo non vuole la guerra. Perché mai un poveraccio in una fattoria dovrebbe rischiare la vita in una guerra quando il massimo che può ottenere è tornare alla sua fattoria tutto intero? Naturalmente, la gente comune non vuole la guerra; né in Russia, né in Inghilterra, né in America, né tanto meno in Germania. Questo si capisce. Ma, dopo tutto, sono i leader dei Paesi che determinano la politica, ed è sempre semplice trascinare il popolo, che si tratti di una democrazia, di una dittatura fascista, di un parlamento o di una dittatura comunista[...]È facile. Basta dire che sono stati attaccati e denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo e per aver esposto il Paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in qualsiasi Paese."
(*) Gustave Gilbert "Nuremberg Diary", raccolte delle interviste fatte ad alcuni gerarchi nazisti durante il processo di Norimberga
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Netanyahu sanziona il quotidiano israeliano Haaretz
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Su proposta del premier, il governo interrompe comunicazioni e collaborazioni con il giornale dopo le dichiarazioni dell’editore Schocken che criticava l’apartheid e gli attacchi ai Palestinesi che combattono per la libertà.
L'articolo Netanyahu sanziona il quotidiano israeliano Haaretz proviene da
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Ministero dell'Istruzione
Il #25novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le #donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999. Numerose sono le iniziative del #MIM.Telegram
Giornata contro la violenza sulle donne, Mattarella: “Le istituzioni sostengano chi denuncia”
@Politica interna, europea e internazionale
Giornata contro la violenza sulle donne, le parole di Mattarella In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, che si celebra oggi, lunedì 25 novembre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le istituzioni a sostenere
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Firenze: Guglielmo Mossuto della Lega dice basta ai blitz spot. Con tanto di esclamativo!
Firenze.
Inveisce Guglielmo Mossuto, capogruppo(*) della Lega in consiglio comunale: "Agenti di Polizia Municipale impiegati per far multe ai commercianti o sequestrare merce agli abusivi. Quando per spaccio, degrado e furti in centro? Basta blitz spot!"
Ma anche basta spritz. O fist fuck.
E diamoci una regolata anche con gli esclamativi.
La #Lega o chi per essa hanno fatto le gonadi a scottadito per decenni all'amministrazione, agli addetti stampa e purtroppo anche alle persone serie, frignando contro chi vendeva borse e poster ai turisti occupandissolopùbbliho e poi i'ddegràdo e l'insihurézza.
Ogni tanto la gendarmeria di Palazzo Vecchio fa il solito pattuglione che sanziona cassettate di incapenti, ma adesso non gli va più bene perché c'è gente -nonostante la propaganda e i campi di concentramento in #Albania- che ai turisti e anche a qualche fiorentino dedica tutt'altre attenzioni. Quindi ci vorrebbe la polizia locale con il #taser, per fare ZAP! contro i négher recalcitranti e portarli tutti subito in prigione, loro e il loro andare in giro che fa calare i prezzi degli immobili.
E sul taser la Lega ha puntato molto; addirittura di più che sugli spruzzini piccanti intesi come indispensabili per la sicurezza femminile.
Gli spruzzini piccanti non si sa quanti stupri abbiano evitato. Di sicuro sono entrati da anni nella panoplia minima del malintenzionato e hanno causato più o meno direttamente almeno undici morti accertati. Otto nel 2018 alla #LanternaAzzurra di #Corinaldo e tre l'anno precedente in Piazza #SanCarlo a #Torino.
Adesso chiunque si interessi dei comunicati stampa di gente che a Firenze non è mai stata parte di alcuna soluzione e che quindi fa di tutto per farsi considerare parte dei problemi, viene a sapere che nel novembre 2024
quattro ragazzi di origine straniera minacciavano a Novoli le persone alla fermata della tramvia con uno strumento a scariche elettrice tipo taser.
Gentilissimo, è lo stesso Guglielmo #Mossuto a far sapere a tutti che adesso anche il taser è entrato nell'uso degli stessi operatori economici che si avvalgono -con buon successo- degli spruzzini piccanti.
La Lega ha conquistato un altro alloro.
(*) A furia di comunicati stampa e di aperitivi con i soliti dieci badolla la Lega è passata a Firenze dagli oltre venticinquemila voti del 2019 ai meno di novemila del 2024. Il risultato è che il gruppo dei consiglieri della Lega assomma oggi al solo #GuglielmoMossuto, che può orgogliosamente fregiarsi del titolo di capogruppo di se stesso.
URUGUAY. Vince il centro-sinistra: Orsi è il nuovo presidente
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il candidato di Frente Amplio, sostenuto anche dall'ex presidente Pepe Mujica, scalza la coalizione conservatrice di governo e il suo avversario Álvaro Delgado.
L'articolo pagineesteri.it/2024/11/25/ame…
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All’interno del movimento israeliano per la colonizzazione del Libano meridionale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un nuovo gruppo di ultradestra all'interno del movimento dei coloni sta cercando di aprire un altro fronte di conquista
L'articolo All’interno del movimento israeliano per la colonizzazione del Libano meridionale proviene da Pagine Esteri.
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Il Comitato politico nazionale esprime grande preoccupazione in merito all’improvvisa accentuazione della drammaticità della situazione economica, già grave, in cui versa il Partito.
È del tutto evidente che le ultime iniziative degli Enti verso i quali si è formato nel corso degli anni l’enorme debito che ci affligge, innanzitutto Agenzia delle entrate, disegnano un quadro radicalmente diverso da quello che, fino ad ora, ci aveva consentito, con vari artifici e molti sacrifici, di gestire il debito stesso.
La possibilità per gli Enti creditori di poter agire direttamente sui depositi e perfino su alcune entrate ricorrenti, come ad esempio gli affitti, azzerando le lungaggini della tradizionale esazione delle cartelle, fa venir meno ogni alternativa all’obbligo della certezza del pagamento di quanto dovuto.
Il Cpn impegna pertanto tutto il Partito ad uno sforzo collettivo straordinario per far sì che il Partito possa superare un momento di difficoltà più grave, anche per la sua diversa natura, di tutti quelli che abbiamo fin qui affrontato.
Si tratta di dar vita immediatamente ad una campagna straordinaria di sottoscrizioni diffusa , articolata e di massa, con l’obiettivo di raccogliere almeno 50/70.000 euro entro breve tempo.
La cifra che ci prefiggiamo di raccogliere corrisponde a poco più di 5/7 euro ad iscritto/a. Siamo consapevoli di quanto già fanno quotidianamente le/gli iscritte/i per mandare avanti Circoli e Federazioni riteniamo che ci si debba muovere anche e soprattutto verso l’esterno. Ci sembra utile, però, fissare un obiettivo che responsabilizzi tanto le strutture periferiche quanto le iscritte e gli iscritti al suo raggiungimento.
A tale scopo, si danno le seguenti indicazioni:
- Lancio sottoscrizione straordinaria e nomi di singoli e federazioni vanno pubblicati sul sito
- Si chiede alle compagne e ai compagni che partecipano ai congressi di circolo e di federazione di versare un piccolo contributo personale e volontario che le federazioni debbono inviare IMMEDIATAMENTE al nazionale.
- Si proponga poi un contributo per il congresso dal titolo “La tredicesima per il dodicesimo”
- Raccolta diretta di fondi con il classico “blocchetto” rivolto, per esempio, al giro di conoscenti, parenti, colleghi di lavoro, ecc.
- Lettera del segretario nazionale a personalità esterne e a iscritte/i e dei segretari di federazione e regionali analoghe
- Mercatini (libri, oggettistica, abbigliamento, ecc)
- Sottoscrizioni a premi in tutti i territori, le cosiddette lotterie, gestite a livello provinciale ma organizzate contestualmente a livello regionale
- raccolta di fondi tramite crowfounding su piattaforme dedicate
Nell’immediato, il Cpn
- sollecita tutte le Federazioni che siano in grado di farlo a versare la somma di 500 euro al nazionale a titolo di prestito per il quale riceveranno una “lettera di credito”.
- sollecita tutte/i le/i componenti che ancora non lo abbiano fatto a sottoscrivere il versamento periodico (RID) e lancio campagna 2000 rid per il partito da raggiungersi entro la data del congresso nazionale con obiettivi distribuiti proporzionalmente tra federazioni.
- dà mandato al Tesoriere di verificare, in accordo con le strutture interessate, la possibilità di procedere alla messa in vendita di immobili oltre quelli già deliberati dalla direzione che vanno comunque proposti al cpn.
- in caso di protrarsi “emergenza” dà mandato alla segreteria, solo come estrema ratio, di verificare entro il 31 dicembre la possibilità di tenere il congresso nazionale on line o altrimenti di promuovere una “cassa di mutuo soccorso” per garantire la partecipazione e preservare l’efficacia del congresso nello spazio pubblico (sociale, politico, mediatico).
- Dà mandato alla segreteria di procedere al lancio della campagna di tesseramento 2025.
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
Assemblea costituente M5S, abolito il garante e stop al limite dei due mandati. Grillo: “Da francescani a gesuiti”
@Politica interna, europea e internazionale
Il Movimento 5 Stelle cambia volto. L’Assemblea degli iscritti al M5s ha votato per l’eliminazione del ruolo del garante. La platea di ‘Nova’, la kermesse del M5s, ha accolto con un applauso la comunicazione del risultato.
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Il mio album preferito del gruppo... attendo paziente
Interessante... per i fans...
rollingstone.it/musica/news-mu…
I Genesis pubblicheranno una versione espansa di ‘The Lamb Lies Down on Broadway’
L’occasione è il mezzo secolo dell’album del 1974, l’ultimo con Peter Gabriel, ma la riedizione uscirà nel 2025. Conterrà tra le altre cose demo inediti e un concerto allo Shrine Auditorium di Los AngelesRolling Stone It (Rolling Stone Italia)
Anche Microsoft ci è cascata: addestra i sistemi di AI con i dati degli utenti e fa di tutto per impedire una libera scelta.
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/anche-mi…
Ho posato gli occhi su questa notizia. (presente anche qui per i nostalgici). In tanti stanno seguendo questa strada e non è affatto una bella
Privacy Pride reshared this.
@ a couple of potentially interesting news for the project:
- we've had the app officially accepted on F-Droid 🎉🎉🎉
- I've setup the Kover plugin to calculate the test coverage, generate a report at each build and upload it to Codecov to monitor how I'm progressing with unit testing (the value is still low but I'm going to work to improve it);
- I received a contribution yesterday night on accessibility, which I had been working on in a recent PR, and this is definitely an area where the app will be improved in the near future.
Thanks to pvagner for the contribution! Have a nice weekend and #livefasteattrash #procyonproject
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Bologna nel cuore...
In questi pochi scatti una notte di pioggia passata in solitaria girando per locali, ascoltando la musica per radio, e chiudendo il giro all'edicola "la Sveglia" (poi diventata Rizzoli) in via dei Mille...
Sperando di riuscire a trasmettere uno stato d'animo di un "biassanot" 😀
Israele è famosa per i suoi sistemi di sicurezza, tanto che li vende anche agli altri governi. Come ha fatto allora a non accorgersi di cosa Hamas stesse preparando e poi ha messo in pratica?
Risposta 1: nonostante tutto sono degli idioti (non credo proprio).
Risposta 2: sapevano tutto e hanno lasciato che accadesse per avere un motivo per attaccare la striscia di Gaza.
Hamas ha preso degli ostaggi ed ora Israele usa la scusa della loro restituzione come motivo per continuare l'azzeramento di Gaza.
Se veramente Hamas vuole fare finire tutto questo, perché non rilascia gli ostaggi?
Luca Montagna likes this.
Signor Amministratore ⁂
in reply to GreenTrek.it • •Ciao Greentrek
Spero che tu possa trovarti bene qui.
Approfitto per segnalarti la nostra guida: informapirata.it/2024/07/25/w-…
Ti ricordiamo poi che esiste un'app per Friendica: Raccoon for Friendica e può essere scaricata dallo store delle app open source F-Droid: f-droid.org/it/packages/com.li…
Segnaliamo inoltre che il vostro account Friendica può gestire anche gli account BlueSky. Qui puoi trovare tutte le indicazioni: informapirata.it/2024/07/25/w-…
Il connettore non è ancora perfetto ma riesce a offrire addirittura funzioni interessanti come quella di poter creare testo con riferimenti ipertestuali (qui un esempio: bsky.app/profile/informapirata… )
Un saluto e buona serata!
GreenTrek.it
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