Perché il settore sanitario europeo deve rafforzare la resilienza per combattere la minaccia del ransomware
Autore: Andrea Nicelli, Head of Italy and Spain at Resilience
Le infrastrutture critiche italiane sono altamente esposte alle minacce informatiche, posizionandosi al quarto posto a livello mondiale e al primo posto in Europa per numero di attacchi informatici subiti nel 2024.
Andrea Nicelli, Head of Italy and Spain at Resilience
Nonostante sia un polo cruciale per l’innovazione digitale, le aziende del Paese si trovano ad affrontare significative minacce di criminalità informatica, in particolare nei settori sanitario, governativo e universitario. Questi settori sono privi di infrastrutture di sicurezza informatica di base e l’adozione di assicurazioni informatiche è minima. Il ransomware è una delle principali minacce per le organizzazioni italiane, con violazioni di dati in istituzioni come l’Università di Siena, il Bologna FC e SynLab Italia lo scorso anno. Secondo il rapporto sui rischi di Resilience, il ransomware è rimasto la principale causa di perdite per le aziende nel 2024 e si prevede che costerà alle aziende a livello globale 52 miliardi di euro quest’anno. In questo contesto, i decisori devono rivalutare proattivamente la gestione del rischio informatico con l’aumento degli attacchi e iCISO dovrebbero rafforzare le difese e allineare la sicurezza informatica con obiettivi aziendali più ampi, mentre le organizzazioni dovrebbero rimanere al passo con l’evoluzione delle normative UE per garantire conformità e resilienza.
Il ransomware è la principale minaccia informatica
Il ransomware è diventato la minaccia informatica più diffusa e finanziariamente devastante, sfruttando le vulnerabilità comuni all’interno delle organizzazioni.
I criminali informatici prendono di mira organizzazioni di tutte le dimensioni, utilizzando tecniche di ingegneria sociale, tra cui il phishing, per indurre i dipendenti a cliccare su link dannosi. Inoltre, le debolezze nella sicurezza dei fornitori terzi possono anche fornire una backdoor nelle reti e aumentare il rischio di un attacco. Gli attacchi ransomware spesso comportano il furto di dati sensibili, in genere tramite infostealer, ovvero software dannosi progettati per catturare credenziali di accesso, registri finanziari e informazioni personali.
Questi dati vengono poi venduti sul dark web, che è diventato un mercato popolare per le informazioni rubate, alimentando ulteriori attività criminali. In alcuni casi, i dati rubati vengono utilizzati per facilitare ulteriori attacchi, con gli hacker che richiedono un pagamento per la restituzione sia dei dati crittografati che delle informazioni rubate.
Questi attacchi sono la principale causa di perdite aziendali, con le organizzazioni che devono affrontare sia il pagamento del riscatto che significativi costi di recupero. I tempi di inattività del sistema, la perdita di produttività, le spese di recupero e il danno reputazionale spesso portano a perdite finanziarie persino maggiori del riscatto stesso. Il costo medio di una violazione dei dati in Italia lo scorso anno è stato il più alto mai registrato, attestandosi a 4,28 milioni di euro.
Difendersi dal ransomware sta diventando sempre più difficile. Le tattiche dei criminali informatici si stanno evolvendo, come l’utilizzo di piattaforme come Tor e Telegram per eludere il rilevamento e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per automatizzare gli attacchi, sfruttando al contempo vulnerabilità sia umane che di sistema.
Vulnerabilità nel settore sanitario
Il settore sanitario è uno dei più vulnerabili agli attacchi ransomware e, secondo gli ultimi dati dell’OMS Europa, è il settore critico più preso di mira nell’UE. Quasi la metà degli incidenti informatici subiti dal settore sanitario dell’UE nel 2024 è stata rappresentata da attacchi ransomware, secondo il Threat Landscape Report dell’ENISA, con la violazione di SynLab Italia che evidenzia le sfide che il settore sanitario italiano si trova ad affrontare.
Gli operatori sanitari si affidano sempre più a strumenti basati su cloud, piattaforme esternalizzate e dispositivi medici connessi, ma molti non riescono a gestire i rischi associati, rimanendo esposti. Questi attacchi possono avere conseguenze potenzialmente letali. Gli ospedali potrebbero dover affrontare interruzioni delle cure urgenti, ritardi nelle diagnosi e una potenziale messa a repentaglio della sicurezza dei pazienti.
L’integrazione di servizi cloud, dispositivi in rete e provider esterni nel settore aumenta la sua superficie di attacco, consentendo ai criminali informatici molteplici punti di ingresso. Gli attacchi possono disabilitare i sistemi IT critici, rubare i dati dei pazienti e limitare l’accesso a farmaci e attrezzature vitali, amplificando il danno. Ciò che i decisori in ambito sanitario devono comprendere è che un attacco ransomware non è più una questione di “se”, ma di “quando”. Le organizzazioni dovrebbero rafforzare le misure di sicurezza informatica, implementare solide strategie di protezione dei dati e garantire l’esistenza di piani di continuità operativa per mitigare i rischi legati al ransomware.
Cosa possono fare le organizzazioni e i CISO?
Con la crescente complessità delle minacce informatiche, le organizzazioni devono adottare un approccio proattivo e resiliente alla sicurezza informatica. I CISO e i responsabili IT devono andare oltre le tradizionali misure difensive e adottare la resilienza e la gestione del rischio informatico come principi fondamentali. Con gli attacchi informatici ormai inevitabili, le organizzazioni devono concentrarsi non solo sulla difesa, ma anche sulla garanzia di un rapido ripristino e di interruzioni operative minime.
Il ruolo del CISO si è evoluto in risposta a questo cambiamento. I CISO devono essere attori chiave nelle discussioni dei consigli di amministrazione. La loro competenza è essenziale per orientare le decisioni di investimento, la selezione dei fornitori e la gestione del rischio organizzativo complessivo. Integrando la sicurezza informatica nella strategia aziendale, il CISO garantisce che non si tratti solo di una questione tecnica.
I CISO possono anche quantificare il rischio, traducendo le vulnerabilità informatiche in termini finanziari, aiutando i decisori finanziari a effettuare investimenti consapevoli e ottimizzare i controlli informatici nell’ambito di una più ampia strategia di gestione del rischio. Organizzazioni come Resilience svolgono un ruolo chiave nel guidare questa trasformazione offrendo strumenti che consentono alle aziende di quantificare i rischi informatici, monitorare le vulnerabilità nei sistemi e adottare misure preventive prima che si verifichi una violazione.
In caso di violazione, l‘assicurazione informatica e i sistemi di backup possono mitigare l’interruzione operativa e garantire la continuità operativa delle organizzazioni. Adottando tali strumenti e approcci, le organizzazioni possono rafforzare la propria sicurezza informatica a lungo termine e proteggersi dalla minaccia del ransomware.
Quadri normativi UE in evoluzione
In risposta alla crescente minaccia del ransomware, la Commissione Europea ha introdotto quadri normativi chiave volti a rafforzare la resilienza informatica, in particolare in settori critici come l’assistenza sanitaria. Il Piano d’azione dell’UE per la sicurezza informatica in ambito sanitario, adottato all’inizio del 2024, riconosce la vulnerabilità del settore al ransomware e include misure come un Centro di supporto per la sicurezza informatica, la segnalazione obbligatoria dei pagamenti per il ransomware e un monitoraggio rafforzato delle vulnerabilità dei dispositivi medici.
Istituisce inoltre una rete europea di CISO del settore sanitario per condividere le migliori pratiche e promuovere la collaborazione all’interno del settore. Sebbene questi quadri rappresentino un progresso significativo, le organizzazioni devono impegnarsi per integrare proattivamente i cambiamenti nelle loro operazioni quotidiane. Molti settori, in particolare l’assistenza sanitaria, dispongono ancora di pratiche di sicurezza informatica frammentate, che li espongono agli attacchi ransomware. Senza adeguati investimenti in misure preventive e capacità di risposta agli incidenti, le normative da sole non possono fornire una protezione completa.
La crescente vulnerabilità dell’Italia al ransomware richiede un’azione immediata. Sebbene le normative offrano indicazioni, i veri progressi derivano dall’implementazione attiva, e i CISO dovrebbero guidare gli sforzi per la resilienza informatica e implementare solide strategie di gestione del rischio. Aziende come Resilience forniscono gli strumenti per quantificare i rischi, rafforzare le difese e garantire un rapido ripristino. È il momento di investire nella resilienza e proteggersi dalle crescenti minacce informatiche.
Scopri le principali tendenze delle minacce informatiche nel Ransomware Report 2025 di Red Hot Cyber DarkLab.
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Perché l’UE ha bisogno di un EuroStack e di un Grande Firewall europeo
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Il ritorno di Trump e l’instabilità geopolitica globale hanno almeno un merito: costringere l’Europa a guardarsi allo specchio e affrontare una verità dolorosa. Siamo digitalmente
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Ricordate quando "i boomer" dicevano frasi del tipo "Voi giovani vi state rincoglionendo davanti al computer" o "Guarda che quello che c'è sullo schermo non è la vita vera", o ancora "Dovete stare attenti su Internet! Girano un sacco di truffe!"
Ecco, gli smartphone e le Big Tech sono riusciti a rincoglionire più loro di noi, e adesso scansiamo col cofano della macchina degli zombie che girano senza meta con sorriso ebete, sguardo sullo schermo, e cuffie nelle orecchie, mentre sono intenti a chattare con bot sgrammaticati credendo che siano onestissimi utenti.
Crisi automotive: è Bruxelles a mettere i bastoni tra le ruote
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Profondo rosso per i conti del primo trimestre di Volkswagen, grande malato della locomotiva tedesca che ha smesso di correre. Il colosso ha infatti registrato un utile operativo in calo del 40% rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche i margini, ben al di sotto delle
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The fallacy of social media monopolies
IT'S MONDAY, AND THIS IS DIGITAL POLITICS. I'm Mark Scott, and with every day bringing more uncertainty in the world around us, I just can't get this clip from South Park out of my head. Good luck with the week ahead.
Here's my analysis via Tech Policy Press on why Europe's digital rules should not be part of any upcoming trade negotiations between the White House and European Commission.
— A major US antitrust trial against Meta starts on April 14. Its underlying premise that the tech giants holds an illegal monopoly over social media is wrong.
— Brussels is bursting with rumors about "streamlining" digital regulation. What that actually means is anything but clear.
— Annual global corporate investment in artificial intelligence hit $252 billion last year, a 13-fold increase over the last decade.
Let's get started:
DIY scanning spectrometer is a bright idea
Spectroscopy seems simple: split a beam of light into its constituent wavelengths with a prism or diffraction grating, and measure the intensity of each wavelength. The devil is in the details, though, and what looks simple is often much harder to pull of in practice. You’ll find lots of details in [Gary Boyd]’s write-up of his optical scanning spectrometer project, but no devils.
Schematic diagram of [Gary Boyd]’s Czerny-Turner type scanning spectrometer.A scanning spectrometer is opposed to the more usual camera-type spectrometer we see on these pages in that it uses a single-pixel sensor that sweeps across the spectrum, rather than spreading the spectrum across an imaging sensor.
Specifically, [Gary] has implemented a Czerny-Turner type spectrometer, which is a two-mirror design. The first concave mirror culminates the light coming into the spectrometer from its entrance slit, focusing it on a reflective diffraction grating. The second concave mirror focuses the various rays of light split by the diffraction grating onto the detector.
In this case [Gary] uses a cheap VEML 7700 ambient light sensor mounted to a small linear stage from amazon to achieve a very respectable 1 nm resolution in the range from 360 nm to 980 nm. That’s better than the human eye, so nothing to sneeze at — but [Gary] includes some ideas in his blog post to extend that even further. The whole device is controlled via an Arduino Uno that streams data to [Gary]’s PC.
[Gary] documents everything very well, from his optical mounts to the Arduino code used to drive the stepper motor and take measurements from the VEML 7700 sensor. The LED and laser “turrets” used in calibration are great designs as well. He also shares the spectra this device is capable of capturing– everything from the blackbody of a tungsten lamp used in calibration, to a cuvette of tea, to the sun itself as you can see here. If you have a couple minutes, [Gary]’s full writeup is absolutely worth a read.
This isn’t the first spectrometer we’ve highlighted– you might say we’ve shown a whole spectrum of them.
Cybercrime, meno gang ma più minaccia: l’IA ridefinisce il panorama dei ransomware
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Nell'ultimo anno l'utilizzo dell'intelligenza artificiale si è fatto sempre più presente anche nel mondo criminale e i numeri testimoniano questo trend, riducendo la forza lavoro nelle gang, ma ampliandone la portata delle attività criminali,
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Quando l’attacco ransomware alla ASL porta ad una ammonizione: il caso ASL1 Abruzzo
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Il provvedimento 10116834 del Garante della Privacy in merito alla vicenda dell'attacco ransomware ai danni della ASL1 Abruzzo, conclusasi con una ammonizione per il titolare, merita un approfondimento maggiore poiché contiene alcuni
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In libreria dal 18 Aprile 2025 Nell’estate del 1952, a Oklahoma City, un leopardo scappa dallo zoo cittadino, gettando la città nel caos e segnando per sempre la vita del piccolo Grady McClarty, di appena cinque anni. È la scintilla per mezzo della quale Stephen Harrigan, ricordando la sua infanzia, ci trascina nell’America degli anni […]
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Potrebbe essere nostro nonno, il nonno che tutti vorremmo. Il nonno d'Italia. Lui si, Mattarella no!
Io non so se questo Signore lo stavano proteggendo o lo stavano picchiando. Di sicuro lo stavano strattonando. Non so se si è trovato lì per caso o c'è andato per calmare le acque e proteggere chi non ce la fa più a vedere bambini fatti a pezzi. Sperando magari di suscitare qualche sentimento di umanità davanti a una persona con i capelli bianchi, ordinata e dall'aria pacifica. Non è successo in Russia né in Iran. È successo ieri a Milano. Città medaglia d'oro per la Resistenza.
Non so nulla di questa foto ma una cosa credo di saperla: questa foto è ciò che è diventata l'Italia. Un Paese che non guarda in faccia nessuno. Un Paese che non ha rispetto per la sua memoria e per chi ha dato tanto alla Repubblica.
Un Paese totalmente fallito che "costringe" in piazza persone che la loro vita l'hanno bella e fatta per dire che tutto sta andando a rotoli. Un Paese totalmente fallito che ormai ha preso una deriva totalmente opposta a ciò che dice la Costituzione.
Io non so questa foto quale momento rappresenta, ma so che descrive ciò che oggi siamo. Quando pensate che la causa Palestinese non ci riguarda, guardate questa foto e pensate che come oggi reprimono da zero a 100 anni chi si oppone a un gen*cidio, domani reprimeranno chiunque per qualsiasi altro motivo.
Anzi, lo stanno già facendo. Lo hanno messo pure per decreto.
GiuseppeSalamone
MassimoMax Giuliani (@max.giuliani@pixelfed.uno)
Omaggio a François Truffaut. Rita Marcotulli, Xavier Girotto, Ares Tavolazzi, Roberto Gatto, Vince Abbracciante, Aurora Barbatelli #FrançoisTruffaut #jazz #societadeiconcertibarattelli #laquilaPixelfed
Adolesocial
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Adolesocial proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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Etiopia, gli sfollati in Tigray affrontano violenza mirata e crisi umanitaria [Report EHRC]
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Un recente rapporto della Commissione etiope per i diritti umani (Ethiopian Human Rights Commission – EHRC) indica che gli sfollati
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Armi nucleari russe nello spazio? La preoccupazione di Rutte (Nato)
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In un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha espresso preoccupazione per il possibile dispiegamento di armi nucleari nello spazio da parte della Russia. “Ci sono voci secondo cui la Russia sarebbe interessata alla possibilità di schierare armi nucleari nello
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la mattanza
dalla pagina di Roberto Vallepiano
(grazie a Tano D'Amico)
facebook.com/share/p/1AZRzkFwZ…
Mancavano pochi minuti alla mezzanotte quando la prima manganellata si abbatté sulla spalla sinistra di Mark Covell, il giornalista inglese che stava dormendo alla Scuola Diaz assieme ad altri 92 mediattivisti di diverse parti del mondo.
Covell urlò in italiano che era un giornalista, ma in pochi secondi si trovò circondato dagli agenti dei reparti antisommossa che lo tempestarono di colpi dei Tonfa, i manganelli "spaccaossa" inaugurati proprio in occasione del G8 di Genova.
Riuscì a restare in piedi solo per pochi secondi, poi una bastonata sulle ginocchia gli spappolò una rotula e lo fece crollare sul selciato.
Mentre giaceva faccia a terra nel buio, contuso e spaventato, un'orda di 346 Poliziotti stava dando il via a quella che venne presto ribattezzata la "Macelleria Messicana".
Proprio in quel momento un agente gli saltò addosso e gli diede un calcio al petto con tanta violenza da incurvargli tutta la parte sinistra della gabbia toracica, rompendogli una mezza dozzina di costole. Le schegge gli lacerarono la pleura del polmone sinistro.
Mentre i battaglioni punitivi della Polizia iniziavano il massacro della Diaz, alcuni agenti cominciarono a colpire Covell con gli anfibi, passandoselo da uno all'altro, come se fosse un pallone da calcio.
Mentre avveniva ciò Mark Covell, che è alto 1,73 e pesa 50 chili, sentiva gli agenti ridere.
Una nuova scarica di calci gli ruppe la mano sinistra con cui tentava di proteggersi e gli danneggiò in maniera irreversibile la spina dorsale.
Rimase qualche minuto inebetito a terra in una pozza di sangue. Poi due poliziotti tornarono indietro e si fermarono accanto al giornalista inglese ormai semi-incosciente, uno lo colpì alla testa con il manganello e il secondo lo prese a calci sulla bocca, frantumandogli i denti. Mark Covell svenne.
Rimase sospeso tra la vita e la morte, in coma, per 15 lunghissime ore.
Arrivò in sala operatoria in condizioni disperate: trauma cranico con emorragia venosa, mano sinistra e 8 costole fratturate, perforazione del polmone, trauma emitorace, spalla e omero, oltre alla perdita di 16 denti.
Mark Covell è un sopravvissuto. Uno dei tanti sopravvissuti alla mattanza genovese nei giorni del G8, a quella che perfino Amnesty International denunciò come "La più grave violazione dei diritti umani in Europa dopo la 2° Guerra Mondiale".
E anche se la Corte di Strasburgo ha condannato l'Italia per tortura e trattamenti disumani e degradanti, nessuno o quasi ha pagato.
La verità è stata insabbiata e i responsabili della Premiata Macelleria Messicana sono stati tutti coperti trasversalmente dai governi di Destra e di Centrosinistra e addirittura promossi.
Ma noi siamo ancora qui. Oggi come ieri.
Fianco a fianco con Mark Covell e tutti gli altri.
Per sputargli in faccia la verità e ricordargli che la memoria è un ingranaggio collettivo.
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Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
Shitsturmtruppen - il data breach dell'Istituto di Vigilanza
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Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/shitstur…
Parental advisory: oggi non gira bene, uso parolacce e mi sento piuttosto diretto. Se questo è un problema, consiglio di visitare un sito alternativo. Shit happens: una delle grandi verità della vita. In realtà è un fattore di grande
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Un seggio per l’Europa, perché il Consiglio di Sicurezza deve svegliarsi. Scrive Volpi
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Mentre Gaza è ridotta in macerie, l’Ucraina combatte una guerra d’attrito nel cuore dell’Europa, e gli Stati Uniti si preparano all’incognita di un nuovo possibile mandato trumpiano, una domanda ritorna con urgenza: chi comanda davvero, e con quale
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Dacci oggi il nostro carcere quotidiano
Cosa c’è nel “decreto Sicurezza” appena entrato in vigore.
Voglio vedere se con un eventuale prossimo governo guidato da chi oggi sta all'opposizione queste norme saranno abolite oppure ormai ci sono e ce le terremo per sempre.
A Bruxelles un’occasione per i talenti italiani nella difesa Ue. Il commento di Butticé
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Attraverso la propria Direzione Generale per l’Industria della Difesa e lo Spazio (DG DEFIS), la Commissione europea ha aperto le candidature per un ruolo di dirigenza di primaria importanza. Quello di direttore della nuova Direzione della “Politica di Difesa”. L’annuncio, che riguarda una
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A passeggio con l’informatica #27 – Nessuna digitalizzazione senza rappresentazione
precedente #26 ––– successivo #28 di Enrico Nardelli Abbiamo discusso nel precedente articolo come l’informatica sia stata una compone...link-and-think.blogspot.com
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🌊 È stata celebrata oggi, a Brindisi, la #GiornatadelMare e della Cultura Marinara. Alla manifestazione, organizzata dal #MIM in collaborazione con il Comando Generale Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, hanno preso parte oltre 1.Telegram
Oltre 1.500 studentesse, studenti, docenti e dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia parteciperanno a laboratori didattici, percorsi di formazione, gar…
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#ScuolaFutura, il campus itinerante del #MIM arriva a Pescara, da oggi fino al 14 aprile. Oltre 1.500 studentesse, studenti, docenti e dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia parteciperanno a laboratori didattici, percorsi di formazione, gar…Telegram
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Il #MIM, in collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, ha organizzato un evento a Brindisi e a Lecce.
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Sostegno agli studenti con disabilità: il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica ha dato via libera ai decreti sui percorsi di specializzazione dei docenti.
Qui tutti i dettagli ▶ mim.gov.
Ministero dell'Istruzione
Sostegno agli studenti con disabilità: il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica ha dato via libera ai decreti sui percorsi di specializzazione dei docenti. Qui tutti i dettagli ▶ https://www.mim.gov.Telegram
Piero Bosio
in reply to Informa Pirata • • •Condivido gran parte dell'articolo, mi lascia perplesso il Grande Firewall. Sono dell'idea che la sovranità digitale la si realizza possedendo in casa propria l'infrastruttura digitale fatta di hardware e software. Tuttavia penso che fino a quando le aziende e i politici europei tratteranno i propri clienti e cittadini come pezze da piedi, la sovranità digitale se la potranno scordare. Per esempio la Tim a me non dà una classe di indirizzi statici pubblici IPv6.
@aitech
Informa Pirata likes this.
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