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Convert Any Book to a DIY Audiobook?


If the idea of reading a physical book sounds like hard work, [Nick Bild’s] latest project, the PageParrot, might be for you. While AI gets a lot of flak these days, one thing modern multimodal models do exceptionally well is image interpretation, and PageParrot demonstrates just how accessible that’s become.

[Nick] demonstrates quite clearly how little code is needed to get from those cryptic black and white glyphs to sounds the average human can understand, specifically a paltry 80 lines of Python. Admittedly, many of those lines are pulling in libraries, and some are just blank, so functionally speaking, it’s even shorter than that. Of course, the whole application is mostly glue code, stitching together other people’s hard work, but it’s still instructive and fun to play with.

The hardware required is a Raspberry Pi Zero 2 W, a camera (in this case, a USB webcam), and something to hold it above the book. Any Pi with the ability to connect to a camera should also work, however, with just a little configuration.

On the software side, [Nick] pulls in the CV2 library (which is the interface to OpenCV) to handle the camera interfacing, programming it to full HD resolution. Google’s GenAI is used to interface the Gemini 2.5 Flash LLM via an API endpoint. This takes a captured image and a trivial prompt, and returns the whole page of text, quick as a flash.

Finally, the script hands that text over to Piper, which turns that into a speech file in WAV format. This can then be played to an audio device with a call out to the console aplay tool. It’s all very simple at this level of abstraction.

Yes, we know it’s essentially just doing the same thing OCR software has been doing for decades. Still, the AI version is remarkably low-effort and surprisingly accurate, especially when handling unusual layouts that confound traditional OCR algorithms. Extensions to this tool would be trivial; for example, adjusting the prompt to ask it to translate the text to a different language could open up a whole new world to some people.

If you want to play along at home, then head on over to the PageParrot GitHub page and download the script.

If this setup feels familiar, you’d be quite correct. We covered something similar a couple of years back, which used Tesseract OCR, feeding text to Festvox’s CMU Flite tool. Whilst we’re talking about text-to-speech, here’s a fun ESP32-based software phoneme synthesiser to recreate that distinctive 1980s Speak & Spell voice.

youtube.com/embed/W-vDoOevl00?…


hackaday.com/2025/07/06/conver…



Fuorigioco? No, era solo in aggiornamento! I robot giocano a calcio in Cina! Il video


Nella capitale cinese si è svolto un torneo di calcio unico nel suo genere, con la partecipazione di robot umanoidi. Senza alcun intervento esterno, i robot, controllati solo dall’intelligenza artificiale, si sono mossi abilmente, hanno preso la palla e hanno segnato come si può vedere nel video del Daily Sun. Quattro squadre cinesi che avevano superato il turno di qualificazione hanno partecipato alla finale.

Come ha sottolineato l’organizzatore dell’evento Dou Jing, questo torneo non è stato solo il primo gioco di robot 3×3 in Cina, ma anche una competizione di prova per i prossimi Giochi mondiali di robot umanoidi del 2025. La partita si è articolata in due tempi da 10 minuti con una pausa di cinque minuti e i robot, nonostante una certa goffaggine nei movimenti, hanno dimostrato un elevato livello di autonomia.

Ogni robot è dotato di telecamere e sensori che gli permettono di riconoscere la palla e di orientarsi nello spazio. L’intero sistema di percezione visiva funziona grazie a telecamere ottiche e, per evitare errori e identificare chiaramente il colore bianco della palla, gli sviluppatori hanno escluso il bianco dall’equipaggiamento di robot, giudici e personale.

youtube.com/embed/su2lTYOlIDE?…

I robot sono stati addestrati utilizzando algoritmi di apprendimento automatico, in cui il sistema viene migliorato attraverso tentativi ed errori, consentendo ai giocatori di prendere decisioni in modo indipendente in futuro. Come spiegato dal fondatore di Booster Robotics, Cheng Hao, la precisione del riconoscimento della palla a una distanza fino a 20 metri supera il 90%. Il robot analizza la posizione della palla, la porta e i suoi compagni, quindi seleziona l’azione ottimale, come un passaggio o un tiro in porta.

Come sottolinea il New York Post , la competizione di Pechino è stata solo una sorta di debutto per un evento più ampio. Dal 15 al 17 agosto 2025, i Giochi Mondiali della Robotica Umanoide si terranno per la prima volta nell’ambito della Conferenza Mondiale sulla Robotica.

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Criminalità organizzata marittima: quale la risposta internazionale?



Fenomeni criminali transnazionali. La necessità di coordinamento

La cooperazione internazionale è fondamentale per contrastare i traffici illeciti marittimi. Si tratta di fenomeni criminali spesso transnazionali che coinvolgono reti organizzate che sfruttano la complessità e la vastità degli spazi marittimi per eludere le autorità di uno o più Stati.

Solo attraverso un coordinamento efficace tra Paesi è possibile superare le difficoltà operative legate alla giurisdizione (come nel caso dell'inseguimento di navi sospette che attraversano acque territoriali diverse), e garantire una risposta tempestiva e coordinata alle minacce.

Inoltre, la cooperazione consente lo scambio di informazioni, la condivisione di intelligence e l’adozione di strategie comuni, elementi indispensabili per prevenire e reprimere efficacemente il traffico illecito, la pirateria e altre forme di criminalità organizzata marittima.

Il contrasto

La strategia per il contrasto ai traffici illeciti marittimi è portata avanti da diverse organizzazioni e istituzioni internazionali, nonché da coalizioni di Stati.

L’Unione Europea, che ha lanciato operazioni militari come la missione “Atalanta” per la lotta alla pirateria al largo delle coste somale, integrando attività di protezione, prevenzione e repressione.

Le Nazioni Unite, con strumenti giuridici come la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (#UNCLOS) che impone agli Stati l’obbligo di cooperare nella repressione della pirateria e di altri traffici illeciti marittimi.

Organizzazioni come l’ #IMO (Organizzazione Marittima Internazionale), che promuovono norme e fondi per la sicurezza marittima e la gestione dei danni ambientali legati a incidenti marittimi.

Coalizioni multilaterali e accordi bilaterali o trilaterali tra Stati costieri, come quelli in corso tra Francia, Italia e Spagna, per migliorare la cooperazione operativa e giuridica nella lotta ai traffici illeciti via mare.

La lotta ai traffici illeciti marittimi richiede una strategia multilivello e multilaterale, basata su un forte coordinamento internazionale che coinvolge istituzioni sovranazionali, Stati e forze di polizia marittime, per garantire sicurezza, legalità e tutela degli interessi economici e umanitari nel contesto globale

Rotte marittime per il traffico di droga

Il Rapporto Mondiale sulla Droga 2024 dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (#UNODC) rivela una preoccupante tendenza all'aumento delle rotte marittime per il traffico illecito di droga. Nello specifico, i sequestri di cocaina nei porti europei sono aumentati del 18% durante la pandemia di COVID-19, evidenziando la crescente dipendenza da sofisticati “narco-sottomarini” segreti, in grado di trasportare ingenti quantità di droga su lunghe distanze. Pochi giorni orsono la Marina colombiana ha sequestrato al largo del Mar dei Caraibi il primo drone subacqueo utilizzato dai narcotrafficanti: un semisommergibile autonomo senza equipaggio con tecnologia Starlink, probabilmente testato dal cartello Gulf Clan.

L’imbarcazione, lunga circa 10 metri, è stata trovata priva di carico, ma secondo le autorità colombiane rappresenta un prototipo sperimentale in fase di test. Il potente cartello Gulf Clan è già noto per l’impiego di tecnologia avanzata nelle sue rotte clandestine.

Questa tendenza si inserisce in un panorama più ampio di crimini marittimi che minacciano la sicurezza globale, tra cui pirateria, contrabbando di armi, tratta di esseri umani, traffico di migranti, pesca illegale e criminalità ambientale marittima. Questi crimini sono spesso perpetrati dalle stesse reti criminali transnazionali, evidenziando la necessità di un approccio globale per affrontare queste minacce.

In risposta a ciò, il Programma Globale sulla Criminalità Marittima (#GMCP) dell'UNODC fornisce un supporto fondamentale agli Stati membri attraverso iniziative di rafforzamento delle capacità. Le attività del programma prevedono la formazione specializzata per le squadre di interdizione, l'implementazione di tecnologie per la consapevolezza del dominio marittimo e la promozione della cooperazione transfrontaliera nelle indagini penali. Partendo da queste basi, il GMCP mira a istituire quadri sostenibili e basati sullo stato di diritto per l'individuazione, l'intercettazione, il perseguimento e il giudizio dei reati marittimi.

Nel 2024, il GMCP ha compiuto progressi significativi in ​​questo ambito, formando oltre 8.500 agenti in 109 paesi. Questo risultato sottolinea l'impegno del programma nell'aiutare gli Stati membri a rispondere efficacemente alle crescenti minacce marittime transnazionali.

Per saperne di più [en]:

https://youtu.be/c0IjddUfi9c

@Notizie dall'Italia e dal mondo



La bussola di Gorresio

@Politica interna, europea e internazionale

La definizione che Vittorio Gorresio dedicò a Mario Pannunzio è una sorta di bussola che può orientarci ancora oggi. Parliamo di due grandi penne del giornalismo liberale del dopoguerra le cui intuizioni e i cui scritti restano attuali mentre viviamo tempi in cui, ahinoi, le guerre stanno tornando. In un articolo dedicato alla memoria di […]
L'articolo La



Senza Difesa, non c’è più l’Europa. Il nuovo libro di Michele Bellini

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’aggressività di Putin. Il nuovo corso americano. L’Europa è davanti a un bivio. O l’irrilevanza e il vassallaggio, oppure un salto in avanti. La difesa dell’Unione è una necessità non rinviabile. E passa di nuovo – quante volte lo abbiamo sentito? – per una vera, compiuta integrazione. “Ora o mai più”,



Microsoft annuncia nuovi licenziamenti: 9.000 posti di lavoro tagliati tra manager e venditori


Microsoft sta avviando la seconda grande ondata di licenziamenti quest’anno, con l’annuncio di mercoledì di un taglio di circa 9.000 posti di lavoro, tra cui, secondo quanto riferito, un numero imprecisato di manager e venditori. Secondo diversi rapporti, i licenziamenti riguardano meno del 4 percento della forza lavoro del colosso della tecnologia, con ripercussioni sui dipendenti di vari team e regioni, con diversi livelli di esperienza.

“Continuiamo a implementare i cambiamenti organizzativi necessari per posizionare al meglio l’azienda e i team per avere successo in un mercato dinamico”, ha affermato un portavoce di Microsoft, citato da diverse fonti. Bloomberg aveva precedentemente riferito che Microsoft aveva in programma di tagliare migliaia di posti di lavoro all’inizio di luglio, concentrandosi sulla sua organizzazione di vendita.

La CNBC ha riferito che l’ultimo ciclo di licenziamenti si concentrerà sulla riduzione del numero di manager tra alti dirigenti e singoli collaboratori, citando una fonte anonima. L’azienda con sede a Redmond, Washington, ha preso questa decisione dopo aver licenziato più di 6.000 posti di lavoro a maggio, presumibilmente concentrati su posizioni legate a prodotti e ingegneria, e aver tagliato meno dell’1 percento della sua forza lavoro a gennaio, in base alle prestazioni.

Microsoft, uno dei principali protagonisti globali dell’innovazione nell’intelligenza artificiale, sta attraversando un processo di trasformazione interna sempre più spinto verso l’automazione. La direzione è chiara: ottimizzare le risorse, ridurre i costi e massimizzare i profitti.

Dietro queste scelte, Microsoft parla di “cambiamenti organizzativi necessari” per affrontare un mercato sempre più dinamico. Ma la realtà è che l’automazione e l’adozione dell’IA stanno ridefinendo radicalmente la struttura occupazionale all’interno dell’azienda.

La riduzione dei costi legati al lavoro, da sempre un punto di pressione per gli azionisti, viene affrontata oggi con strumenti tecnologici in grado di sostituire funzioni gestionali, operative e persino creative. Mentre l’azienda investe miliardi nello sviluppo di soluzioni AI, il ridimensionamento umano sembra diventare parte integrante del modello di business. Un segnale chiaro di come anche i giganti della tecnologia stiano adattando la propria forza lavoro a un futuro in cui efficienza e automazione prevalgono sulla stabilità occupazionale.

E in tutto questo, sono gli esseri umani ad avere la peggio rispetto ai “bot”.

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Tutti gli impatti anche finanziari di Ai, nucleare e quantum computing

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Nonostante l'incertezza globale, l'innovazione sta prosperando. L'intelligenza artificiale, la fusione nucleare e il quantum computing stanno avanzando rapidamente, stimolando investimenti significativi



Ha 13 anni e ha hackerato Microsoft Teams! La storia di Dylan, uno tra i più giovani bug hunter


A soli 13 anni, Dylan è diventato il più giovane ricercatore di sicurezza a collaborare con il Microsoft Security Response Center (MSRC), dimostrando come la curiosità e la perseveranza possano avere un impatto concreto, anche in uno dei settori più tecnici e competitivi. La sua passione per l’informatica è nata da bambino, quando ha iniziato a programmare con Scratch. Ben presto ha ampliato le sue competenze con HTML e altri linguaggi, arrivando già in quinta elementare ad analizzare il codice delle piattaforme scolastiche. Uno dei suoi primi “incidenti” — aggirare un sistema per sbloccare giochi educativi — si è rivelato l’inizio di un percorso che avrebbe cambiato la sua vita.

Durante la pandemia, Dylan si trovò a dover affrontare restrizioni sempre più rigide imposte dalla scuola su Microsoft Teams. Spinto dal desiderio di aiutare i suoi compagni a restare in contatto, trovò modi alternativi per creare chat e riunioni sfruttando Outlook. Quando anche questi canali vennero bloccati, decise di approfondire il mondo della sicurezza informatica. Dopo nove mesi di studio da autodidatta, riuscì a scoprire una vulnerabilità critica in Teams che permetteva di controllare qualsiasi gruppo: un risultato straordinario per chiunque, ancora di più per un adolescente.

Microsoft accolse con grande attenzione la segnalazione di Dylan, correggendo la falla e modificando il regolamento del programma bug bounty per includere anche i ricercatori a partire dai 13 anni. Da quel momento, Dylan ha iniziato una collaborazione continuativa con MSRC, distinguendosi non solo per le sue capacità tecniche ma anche per il modo maturo con cui affronta i confronti con il team. In più di un’occasione ha saputo difendere con rispetto le proprie tesi, contribuendo all’ampliamento del programma stesso: emblematico è il caso della vulnerabilità in Authenticator Broker, inizialmente esclusa e poi riconosciuta grazie al suo approccio chiaro e determinato.

Ma il suo percorso non è stato privo di ostacoli. Dylan ha dovuto affrontare momenti difficili sia a scuola, con valutazioni che spesso non riflettevano le sue reali competenze, sia nella vita personale. Un grave problema di salute lo ha costretto a due interventi chirurgici alla voce, ma anche in quel periodo ha continuato a coltivare la sua passione con determinazione. Il sostegno della sua famiglia — genitori, patrigni e nonni — è stato fondamentale per aiutarlo a restare concentrato, resiliente e sempre professionale.

Oggi, mentre frequenta il terzo anno di liceo, Dylan riesce a coniugare lo studio con numerose attività extracurricolari, tra cui gare di scienze, matematica, nuoto, ciclismo e musica. Solo nell’estate precedente ha presentato 20 segnalazioni di vulnerabilità, è stato nominato tra i ricercatori più preziosi di Microsoft nel 2022 e nel 2024, e nell’aprile 2025 si è classificato terzo allo Zero Day Quest di Microsoft, una competizione di altissimo livello.

Per Dylan, la sicurezza informatica resta prima di tutto una passione: sogna di partecipare presto a conferenze, di conoscere altri esperti e, magari, di ispirare altri giovani come lui a seguire la strada della scoperta, con creatività, rispetto e una fame inesauribile di conoscenza.

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Emilio Molinari – Il comunista dolce
freezonemagazine.com/articoli/…
I capelli sale e pepe, i baffi da attore americano anni Cinquanta, alla Clark Gable per capirci, un sorriso ampio, allegro, coinvolgente, che invitava al dialogo e al confronto aperto, senza pregiudizi: ecco chi era per me Emilio Molinari. So bene che sarà ricordato per il suo lungo e fruttuoso impegno politico: militante sindacale, fondatore […]
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La Cina lancia la carta d’identità digitale per aumentare la sorveglianza (e avanzare nell’IA)

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La Cina sta per lanciare carte d’identità digitali da usare online, trasferendo il controllo dell’identificazione degli utenti dalle aziende private

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A Look Through the Eye of a Bowling Ball


If you are anything like us, last time you went bowling, you thought more about how the ball came back to you than actually knocking down the pin. Perhaps you even wondered what it would be like to be a bowling ball making its way back through mysterious and hidden machines. [Wren] and [Erik Beck] did as well, so they set out to make a bowling ball camera to find out.

At the heart of the contraption is an Insta360 X5 camera nestled between water-jet cut metal plates. Because each lens of the camera has a 200 degree field of view, anything in the overlap of the two lenses simply does not appear, so the two metal plates likewise, do not appear. This does leave a somewhat noticeable seam down the middle of the footage, but overall worked out very well. To prevent vibrations in the bowling ball, it can only be rolled along the plate line, making said seam appear in all the footage. Because the stabilization is happening purely digitally, and the camera itself is spinning with the ball, motion blur became an issue immediately. Fortunately increasing the shutter speed fixed the issue, along with an increase in ISO to compensate for the decreased exposure.

The outer shell was made of two acrylic or polycarbonate domes, with the former providing better optics, and the latter better strength. Unfortunately, clear half-domes can only be formed in certain sizes, and the closest to the standard bowling ball size of 8.5 inches was 8 inches. This led to many challenges come filming, resulting in neither the pin-side pickup nor the bowler side pickup being able to grip the ball. The pin side was solved using a simple foot, but the bowler side proved more challenging. After many attempts with cardboard shimming, the team finally just gave it a push with a regular sized bowling ball pushed in afterward.

The footage turned out brilliantly, and we would love to see a V2 of a correct diameter. Now, this is not the first time we have covered strange bowling engineering, make sure to read this piece on pins with strings next!

youtube.com/embed/aA8LLjTghVQ?…


hackaday.com/2025/07/05/a-look…




Srebrenica, a trent’anni dal genocidio


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/srebren…
Quest’anno ricorre il trentennale del genocidio di Srebrenica: mentre ancora si tumulano i resti delle vittime di allora, sopravvissuti, familiari delle vittime e cittadini da tutto il mondo si preparano a commemorare quel drammatico evento marciando per la



Elon Musk annuncia la nascita del partito "America"


"Quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro Paese con sprechi e corruzione, viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia. Oggi, l'America Party è nato per restituirvi la libertà".

Tutto ciò è meraviglioso.

E comunque aveva ragione Yoda, "sempre due ci sono: un maestro e un apprendista".

rainews.it/articoli/2025/07/us…



Superate le 50mila firme necessarie per depositare la PDL Eutanasia Legale


Nel frattempo, l’eutanasia tornerà nuovamente in Corte costituzionale: prossimo appuntamento, martedì 8 luglio


È stato raggiunto un primo importante traguardo per la proposta di legge di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni per legalizzare tutte le forme di fine vita, inclusa l’eutanasia. In pochi giorni sono state raccolte le oltre 50.000 firme necessarie per il deposito in Parlamento, attraverso la firma digitale con SPID o CIE ed i tavoli di raccolta firme in tutto il Paese.

L’obiettivo è ora superare la soglia di sicurezza di 70.000 firme per poter depositare il testo entro il 15 luglio, in vista della discussione sul testo base che riprenderà in Senato il 17 luglio.

Si potrà continuare a firmare online per tutta la prossima settimana sulla piattaforma di raccolta del Ministero della Giustizia oppure ai banchetti presenti in tutta Italia fino a domenica.

Ecco la mappa dei punti di raccolta attivi:

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La proposta di legge promossa dall’Associazione Luca Coscioni vuole dare una risposta a chi chiede di poter scegliere come e quando porre fine alla propria vita, in presenza di malattie irreversibili e sofferenze insopportabili. Il testo prevede che il Servizio sanitario nazionale si faccia carico della verifica delle condizioni del paziente entro 30 giorni dalla richiesta, con la possibilità per i medici di partecipare su base volontaria.

In tutta Italia il diritto al “suicidio assistito” è già legale, a determinate condizioni, grazie alla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale sul caso “Cappato-Dj Fabo”, ma mancano procedure e tempi certi, e ci sono persone che hanno atteso anche due o tre anni prima di ottenere una risposta. Alcuni pazienti, inoltre, vengono discriminati perché, a causa delle loro patologie, non sono in grado di autosomministrarsi il farmaco letale. Oggi si chiede di estendere il diritto anche all’eutanasia per mano di un medico.

Proprio su questo aspetto si esprimeranno i giudici della Corte costituzionale che il prossimo 8 luglio affronteranno in un’udienza pubblica il caso di “Libera”, una donna toscana di 55 anni affetta da sclerosi multipla progressiva, completamente paralizzata. Pur avendo tutti i requisiti per accedere al suicidio assistito secondo la sentenza n. 242/2019, non è in grado di autosomministrarsi il farmaco letale a causa della sua paralisi, e ha chiesto che sia un medico a farlo al posto suo.

La proposta di legge della Associazione Luca Coscioni, dunque, per superare questa discriminazine prevede la possibilità di scelta da parte della persona malata tra autosomministrazione del farmaco letale (già possibile a determinate condizioni) e somministrazione da parte di un medico (eutanasia attiva, oggi vietata in Italia).

Inoltre, viene eliminato il requisito della dipendenza da trattamenti di sostegni vitali: per poter accedere alla morte volontaria assistita si prevede che la persona debba essere pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, affetta da una condizione o patologia irreversibile o da una patologia con una prognosi infausta a breve termine, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche ritenute intollerabili.

In contrasto, la proposta di legge sull’aiuto medico alla morte volontaria presentata dal Governo punta a restringere il più possibile, fino a di fatto a cancellare, le possibilità di ottenere l’aiuto alla morte volontaria, riducendo drasticamente la platea potenziale degli aventi diritto (sono infatti escluse le persone dipendenti da farmaci salvavita o trattamenti forniti da caregivers e familiari), prevedendo tempistiche tali da negare di fatto l’aiuto alla morte volontaria di malati terminali, cancellando il ruolo del Servizio sanitario nazionale e affidando le decisioni a un organo di nomina governativa e alla magistratura.

“Da oggi esiste una proposta di legge sull’aiuto medico a morire, sottoscritta da oltre 50.000 persone, che è alternativa alla proposta del Governo, e che depositeremo prima dell’avvio del dibattito in Senato il 17 luglio. Invece di cancellare di diritti esistenti, la legge “Eutanasia legale”, infatti, li conferma e li rafforza.

Ci appelliamo alle singole Senatrici e Senatori affinché scelgano da subito la strada indicata dalla proposta di legge di iniziativa popolare, respingendo in blocco la proposta del Governo, e presentando la nostra proposta sotto forma di emendamenti. Ai 50.000 firmatari va il nostro ringraziamento. Proseguiremo la raccolta fino al giorno di consegna delle firme”, hanno dichiarato Marco Cappato e Filomena Gallo, Tesoriere e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni.

L'articolo Superate le 50mila firme necessarie per depositare la PDL Eutanasia Legale proviene da Associazione Luca Coscioni.




praticamente "forza italia". in italia non è finita bene.

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forza italia ma con più fascismo, più capitalismo e più figli illegittimi. Cosa potrai mai andare storto?
Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
simona
@Comandante Virgola non so... alcuni dicono che abbia ucciso kennedy, ma trump invece è ancora li.


un tempo c'era blocco occidentale, russia e alleati, cina, bric come india e brasile. adesso c'è stati uniti da soli, russia e elleati (pochi), cina, bric come india e brasile. alla fine per russia o resto del mondo è cambiato abbastanza poco. per europa è cambiato che tocca armarsi. per gli stati uniti solo che sono adesso soli e con una specie di autarchia. non una situazione alla fine meno peggio di prima o più vantaggiosa di prima. fatico a vedere questi enormi vantaggi per gli usa.










Ordini commerciali, programmi militari e spazio. Un bilancio da Le Bourget

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il 55simo Salone Aerospaziale Internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio del Bourget è stato il più ampio e partecipato di tutte le sue edizioni biennali, a partire dalla prima del 1909, esclusivamente dedicata all’aeronautica. Quest’anno il Salone si è svolto in uno scenario contestato,



Il Pellicano – Cuciniamo a impatto zero
freezonemagazine.com/articoli/…
Prosegue l’attenzione di Free Zone Magazine per questa realtà sociale che ci sta molto a cuore, infatti, la comunità de Il Pellicano triplica la propria attività aggiungendo gli aspetti di recupero sociale di persone svantaggiate, le coltivazioni ecologiche con grande attenzione all’ambiente, attraverso energia pulita e produzioni agricole con grande orientamento alla salute,


La Commissione adotta un atto delegato sull'accesso ai dati ai sensi del Digital Services Act: studiosi e ricercatori dovranno avere accesso alle "scatole nere" delle piattaforme

Il 2 luglio 2025, la Commissione ha pubblicato un atto delegato che definisce le norme che garantiscono l'accesso ai dati ai ricercatori qualificati ai sensi del Digital Services Act (DSA) . Questo atto delegato consente l'accesso ai dati interni delle piattaforme online di grandissime dimensioni (VLOP) e dei motori di ricerca (VLOSE) per la ricerca sui rischi sistemici e sulle misure di mitigazione nell'Unione europea.

digital-strategy.ec.europa.eu/…

@Etica Digitale (Feddit)

Etica Digitale (Feddit) reshared this.



Perché Nvidia non è fallita sotto i colpi di DeepSeek

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Quali sono le grandi questioni strutturali messe in luce da DeepSeek e qual è la posizione di Nvidia. L'analisi di Alessandro Aresu.

startmag.it/innovazione/nvidia…





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in reply to simona

sulla terra c'è un equilibrio per cui tot co2 viene tolta e rimessa nell'atmosfera. anche sulla terra la co2 viene intrappolata nelle rocce come su marte. però poi i vulcani la rimettono nell'atmosfera (suppongo a volte anche in modo molto "traumatico"). su marte è carente questa seconda parte e in qualche modo l'atmosfera tende a "sparire"


vedendo trump non si può fare a meno di chiedersi se ci credono davvero o come mai i repubblicani hanno scelto di suicidare gli stati uniti in questo modo così "plateale"... io pensavo che i democratici fossero in crisi... ma che ne diciamo della crisi dei repubblicani?


CARABINIERI RESTITUISCONO ALLA SPAGNA UN RETABLO E NUMEROSI BENI D’ARTE PROVENIENTI DAL TRAFFICO ILLECITO INTERNAZIONALE



TORINO. Una preziosa scultura in legno intagliato policromo e dorato con scene della Passione di Cristo del XVI secolo e ulteriori 64 beni d’arte tra dipinti, specchiere, arazzi, mobili e sculture, illecitamente esportate dalla Spagna, sono stati restituiti dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale alle Autorità iberiche, durante la cerimonia che si è svolta ieri, nel “Salone delle Guardie svizzere” di Palazzo Reale a Torino.

L’evento si è svolto alla presenza alla presenza del Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), Generale di Divisione Gargaro, dei Procuratori della Repubblica di Torino, Bombardieri e di Verbania, Pepe, nonché della Direttrice Generale del Patrimonio e delle Belle Arti del Ministero della Cultura del Regno di Spagna, Ángeles Albert De Leon, del Generale Alfonso Lopez Malò, Comandante della Policia Judicial della Guardia Civil spagnola e del Console Generale di Spagna Álvaro Trejo Gabriel y Galan.


Molti i beni artistici restituiti ala Spagna

I beni sono stati individuati grazie all’attività investigativa iniziata nel 2023, quando i Carabinieri del Nucleo TPC di Torino sono intervenuti all’interno di un’abitazione privata di Lesa (in provincia di Novara) dopo aver esaminato una segnalazione di beni d’arte di provenienza illecita, procedendo d’iniziativa al sequestro degli oggetti trafugati con il supporto dei Carabinieri territoriali.

L’operazione ha permesso di recuperare tra le opere d’arte presenti un retablo di straordinaria rilevanza storica ed artistica, che da successivi accertamenti è risultato essere stato illecitamente trafugato dalla Spagna dai proprietari (defunti) della villa sottoposta al controllo, in spregio al diniego all’esportazione emesso dalle competenti autorità spagnole.

Il Nucleo TPC, coordinato dalle Procure della Repubblica presso il Tribunale di Torino e di Verbania, ha condotto le ulteriori indagini in campo internazionale grazie all’utilizzo di Ordini europei di Indagine, cooperando Autorità giudiziarie italiane e spagnole Importante il supporto fornito da EUROJUST nell’aver individuato a Marbella (Spagna) una villa appartenente ai medesimi proprietari, dove originariamente era presente il “Retablo” e dalla quale risultavano mancare ulteriori beni d’arte (conteggiati in 64 oggetti antiquariali tra dipinti, sculture, mobili e beni vari) illecitamente esportati in Italia, alcuni presenti nella villa di Lesa e i restanti presso dei privati e dei commercianti che li avevano acquistati da una casa d’aste genovese.

Gli accertamenti svolti in sinergia tra i Carabinieri del TPC e il Dipartimento della Polizia spagnola “Unidad Central Operativa – Departamento de Delincuencia Especializada y Drogas – Grupo de Patrimonio Historico della Guardia Civil”, avvalendosi degli accurati esami compiuti dai funzionari del Ministero della Cultura e dello Sport spagnolo, hanno confermato l’autenticità dei beni d’arte e l’illecita esportazione degli stessi. L’expertise ha permesso di ottenere dalle autorità giudiziarie italiane i decreti per il dissequestro e restituzione in favore della Spagna.

Il successo dell’indagine, dagli investigatori convenzionalmente soprannominata RETABLO (l’omologa indagine in Spagna è stata denominata ALTARPIECE), ha visto tra i primi casi in Italia l’applicazione del nuovo reato, introdotto nel 2022, di importazione illecita di beni culturali (art. 518 decies Codice Penale.) in forza della quale è ora considerato reato, punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 258 a euro 5.165, il comportamento di chi importa beni culturali provenienti da delitto oppure rinvenuti a seguito di ricerche svolte senza autorizzazione dell’Autorità locale competente, ovvero esportati da un altro Stato in violazione della legge di tutela di quel paese.

#CARABINIERITPC #ARMADEICARABINIERI #GUARDIACIVIL



Il capo del CentCom visita gli alleati. Tappe e dossier del tour di Kurilla

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Tra il 30 giugno e il 3 luglio, il generale quattro stelle Michael Erik Kurilla, capo del Comando Centrale degli Stati Uniti (CentCom), ha effettuato un tour diplomatico-militare in Medio Oriente e Mediterraneo orientale. Una missione che, dietro la consueta retorica tecnica di alleanza e



Operazione congiunta tra Procura di Verona e GdF e la Procura albanese SPAK contro il riciclaggio di denaro da parte di organizzazioni criminali con sede a Elbasan



La Procura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata albanese (SPAK) e la Procura di Verona hanno condotto un'operazione congiunta contro un'organizzazione criminale di Elbasan, attiva a Verona, responsabile del trasporto di ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America al mercato europeo.

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza veronese hanno portato al sequestro preventivo di beni mobili e immobili, risorse finanziarie e quote del patrimonio di una società commerciale, per un valore superiore ai 4 milioni di euro.


Il sequestro è stato eseguito su provvedimento del Tribunale di Verona, in via cautelare, nell'ambito delle indagini in corso.

I beni sequestrati sono:


Un fabbricato, immobile a Nogarole Rocca (Verona)
Un immobile del valore di circa 3 milioni di euro, composto da 30 unità tra uffici e negozi (Verona)
Un conto corrente bancario dove venivano versati gli affitti degli uffici e dei negozi (circa 400 mila euro all'anno)
Società commerciale operante nel settore delle costruzioni, con una quota del 100% in Italia.

Le indagini hanno accertato che tali patrimoni erano stati creati e finanziati con i profitti derivanti dal traffico internazionale di stupefacenti dal Sud America ai mercati europei. L'attenzione si è concentrata su una società immobiliare in Italia, alla quale venivano indirizzate ingenti somme di denaro tramite il sistema bancario. È emerso che il denaro proveniva dall'Albania, poiché l'organizzazione criminale trasferiva i proventi di una società commerciale albanese, di proprietà di due fratelli albanesi, e tali somme venivano investite in Italia nella costruzione e ristrutturazione di edifici, che venivano poi affittati.

Uno dei due fratelli è ricercato a livello internazionale, mentre l'altro si trova in un carcere belga. Quest'ultimo è stato arrestato a Verona nel giugno 2024, in seguito all'esecuzione di un mandato di arresto emesso dalle autorità belghe per sospetto coinvolgimento in un omicidio mafioso ad Anversa, scaturito da conflitti tra gruppi rivali dediti al narcotraffico.

Per quest'ultimo, c'è anche una decisione emessa dal Tribunale di primo grado per la corruzione e la criminalità organizzata, a seguito delle indagini condotte dallo SPAK, per i reati penali: "Omicidio premeditato", "Detenzione e fabbricazione illegali di armi", "Traffico internazionale di droga" e " Riciclaggio dei proventi di un reato o di un'attività criminale".

Grazie al team investigativo congiunto tra la Procura di Verona e la SPAK, è emerso che l'impiego di ingenti risorse finanziarie provenienti dall'Albania nell'economia italiana rappresentava anche l'ultimo anello del riciclaggio di denaro, effettuato dall'estero tramite una società commerciale in Albania, di proprietà dell'organizzazione criminale.

In Albania venivano effettuate operazioni immobiliari sospette, con l'obiettivo di impedire la tracciabilità della provenienza illecita del denaro e in questo modo l'organizzazione beneficiava di servizi "riciclati", con il profitto ricavato dalle operazioni sospette, che poteva essere reimpiegato in investimenti immobiliari in territorio italiano.

Sono stati inoltre sequestrati beni immobili e risorse finanziarie appartenenti all'amministratore di una società immobiliare veronese, di proprietà di una coppia albanese, in passato coinvolta nel traffico di droga. Erano considerati persone di fiducia dei due fratelli e risultavano essere al soldo dell'organizzazione criminale. Sono stati inoltre effettuati accertamenti sui soggetti principali e sui loro collaboratori italiani, al fine di reperire ulteriori elementi di prova.

Per la Procura di Verona si tratta del primo caso di un'organizzazione criminale albanese che investe in immobili nel territorio di uno Stato dell'Unione Europea, in questo caso l'Italia.

#SPAK #GuardiadiFinanza



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