Attacco ransomware agli aeroporti europei: Berlino ancora in “modalità di emergenza”
L’aeroporto di Berlino (BER) resta in “modalità di emergenza” il quinto giorno dopo il grave attacco informatico alla supply chain. Ne parla lo Spiegel in un aggiornamento di ieri.
Il fornitore di servizi IT Collins Aerospace, una filiale della società statunitense RTX, è stato vittima di un attacco informatico venerdì della scorsa settimana. L’attacco hacker ha paralizzato i sistemi elettronici utilizzati per la gestione dei passeggeri e dei bagagli.
Secondo un portavoce dell’aeroporto, il BER è ancora in “modalità di emergenza” diversi giorni dopo l’attacco informatico al suo sistema informatico. Il sistema di gestione passeggeri e bagagli, paralizzato, rimane inattivo.
Ha sottolineato che giovedì 25 settembre si sono nuovamente registrati diversi ritardi e sono stati cancellati tre voli. Mercoledì, invece, sono stati cancellati 12 voli. I vigili del fuoco e il personale di terra continuano a fornire assistenza per lo smistamento dei bagagli.
Come abbiamo riportato su queste pagine, un massiccio attacco informatico ha scosso diversi aeroporti europei sabato 20 settembre. La mattina del 22 settembre, l’aeroporto di Bruxelles ha chiesto alle compagnie aeree di cancellare metà delle partenze programmate per quel giorno.
Non è ancora stato reso noto chi è la cyber gang dietro l’attacco informatico al gestore dei check-in. Lo stesso giorno in cui gli aeroporti sono stati colpiti da un attacco informatico, l’aeroporto di Dublino è stato evacuato a causa di quella che sembrava una falsa minaccia di bomba.
L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha successivamente affermato che i disagi negli aeroporti che hanno interessato i sistemi di check-in automatico nei giorni scorsi sono stati causati da un attacco ransomware.
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Commodore 64: Dal mito degli anni ’80 al 2025! Vendute 10.000 nuove console
Commodore Corporation BV è stata recentemente acquisita da fan ed ex dipendenti. Ora, il nuovo marchio Commodore ha annunciato un traguardo significativo: il primo computer Commodore 64 Ultimate in 30 anni ha superato le 10.000 unità vendute.
L’account X ufficiale dell’azienda ha pubblicato i dati di vendita e ringraziato la community per il supporto. Come mostra il grafico pubblicato, le vendite sono iniziate in modo molto attivo il 12 luglio di quest’anno.
Da agosto, il trend è stato più uniforme, ma stabile. La cronologia mostra anche le date di uscita della trilogia video “Let’s Buy Commodore”, che ha ottenuto centinaia di migliaia di visualizzazioni (un episodio ha superato le 400.000 visualizzazioni). Il management dell’azienda ha monitorato attentamente l’impatto della campagna video sulle vendite.
Volumi di vendita Commodore 64 Ultimate / Commodore in X
Nella prima settimana dopo il lancio del nuovo prodotto, Commodore raccolse oltre 2 milioni di dollari. Ciò coincise con la pubblicazione del video “Making History: Signing the Commodore Contract + C64 Ultimate Production Update”, che vide un ulteriore incremento delle vendite. Fu allora che molti si resero conto che l’azienda era davvero in via di guarigione.
Subito dopo il traguardo delle 10.000 unità vendute, Commodore ha ricordato a tutti che c’è ancora tempo per preordinare il primo lotto tramite commodore.net ed essere tra i primi acquirenti quest’anno.
Il Commodore 64 Ultimate, basato su una piattaforma FPGA e dotato della “prima scheda madre con tastiera trasparente al mondo”, ha un prezzo di partenza di 299 dollari. È stato anche precisato che la Founders Edition sarà un’edizione unica.
Non è ancora stato annunciato un sostituto per chi se l’è perso, ma è previsto un modello simile.
youtube.com/embed/S2fGP59mJ5M?…
Anche se non avete intenzione di immergervi in una versione moderna dell’iconico C64, questa notizia merita di essere accolta positivamente. Commodore si sta posizionando come Founder’s Sandbox, una piattaforma per nuovi progetti informatici. La roadmap dell’azienda prevede fino a 12 importanti release nei prossimi quattro anni, il che ha già incuriosito la comunità degli appassionati di tecnologia retrò e moderna.
Le vendite del Commodore 64 Ultimate hanno superato le 10.000 unità, dimostrando che l’interesse per i computer retrò rimane forte e che il marchio rilanciato è in grado non solo di attingere alla nostalgia, ma anche di diventare una forza trainante per nuovi progetti tecnologici.
Il Commodore 64 originale (noto anche come C64) fu lanciato nel gennaio 1982 e divenne rapidamente il computer domestico più popolare dell’epoca. Il computer era dotato di un processore MOS Technology 6510/8500 a 8 bit con frequenza di 1,023 MHz nella versione NTSC e 0,985 MHz nella versione PAL.
Oltre a 64 KB di RAM, erano disponibili 20 KB di memoria di sola lettura, incluso un interprete BASIC. Inoltre, il dispositivo offriva supporto hardware per grafica a colori e audio. Il chip grafico VIC-II supportava una risoluzione di 320×200 pixel, 16 colori e sprite hardware. Il tutto era completato da interfacce per joystick, porte video/audio, uno slot per cartucce ROM e una porta seriale IEEE-488 (per unità disco o stampanti).
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noyb WIN: L'autorità austriaca vieta il credit scoring illegale di KSV1870 noyb ha ottenuto una vittoria nel suo procedimento di reclamo contro l'agenzia austriaca di informazioni creditizie KSV1870 e il fornitore di energia Unsere Wasserkraft mickey26 September 2025
Vertical Solar Panels are Out Standing
If you’re mounting solar panels, everybody knows the drill, right? Point them south, angled according to latitude. It’s easy. In a video which demonstrates that [Everyday Dave] is truly out standing in his field, we hear a different story. [Dave] has a year’s worth of data in his Solar Panel Showdown that suggests there are good reasons to mount your panels vertically.
Specifically, [Dave] is using bifacial solar panels– panels that have cells on both sides. In his preferred orientation, one side faces South, while the other faces North. [Dave] is in the Northern Hemisphere, so those of you Down Under would have to do the opposite, pointing one face North and the other South.
Since [Dave] is far from the equator, the N/S vertical orientation beats the pants off of East-West facing panels, especially in winter. What’s interesting is how much better the bifacial panels do compared to the “standard” tilted orientation. While peak power in the summer is much better with the tilted bifacial panels (indeed, even the tilted single-sided panels), in winter the vertical N/S panels blow them out of the water. (Especially when snow gets involved. Vertical panels don’t need sweeping!)
Even in the summer, though, there are advantages: the N/S panels may produce less power overall, but they give a trickle earlier and later in the day than the tilted orientation. Still, that extra peak power really shows, and over a six-month period from solstice-to-solstice, the vertical panels only produced 77% what the tilted bifacial panels did (while tilted single-sided panels produced 90%).
Is it worth it? That depends on your use case. If most of the power is going to A/C, you’ll need the extra in the warmer months. In that case, you want to tilt the panels. If you have a steady, predictable load, though, having even production winter/summer might be more to your liking– in that case you can join [Dave] in sticking solar panels straight up and down.
These results probably apply at latitudes similar to [Dave] who is in cloudy and snowy Ohio, which is perhaps not the ideal place for solar experimentation. If you’re not an Ohio-like distance from the equator, you might find an East-West array is the best bang for the buck. Of course if you really want to max out power from each individual cell, you can’t beat sun tracking regardless of where you are.
youtube.com/embed/I-Fz5T5c0OQ?…
Despite walk back, Pentagon access policy is unconstitutional nonsense
The Pentagon faced bipartisan backlash for its ridiculous policy requiring journalists to agree not to obtain or report “unauthorized” information. Now, in a response to an inquiry from the Reporters Committee for Freedom of the Press, officials are trying to walk it back.
They claim the rules were intended to restrict Pentagon staffers from giving unauthorized information to journalists, not to restrict journalists from printing “unsolicited” tips they’re given. We’re not buying it. We commend RCFP for getting the Pentagon to elaborate on the policy — but, despite lots of legalese and doublespeak, its clarifications are mostly meaningless.
As an initial matter, a policy solely aimed at government employees would not need to be distributed to or acknowledged by journalists. To the extent that the government is permitted to keep information secret, the Supreme Court says that’s the government’s responsibility — officials aren’t entitled to shift the burden to reporters to keep their secrets for them. Even crediting the Pentagon’s explanation, the memo was clearly intended to do exactly that. It sends a message to the press, and that message is “tread carefully.”
Nor can the government restrict the press to publishing unsolicited tips. News doesn’t fall from the sky into reporters’ laps. Reporters are entitled to ask questions, cultivate sources, and seek out news (otherwise known as reporting), as long as they don’t break the law in doing so. That’s the job description — they’re journalists, not stenographers.
Journalists should not agree to this ridiculous policy in exchange for … what, exactly? The honor of being lied to at news conferences?
The Pentagon’s position seems to draw from the Supreme Court case Bartnicki v. Vopper, which held that journalists can obtain information given to them by sources that obtained it illegally as long as the journalists didn’t themselves participate in the illegality. By soliciting information from sources, the Pentagon’s reasoning apparently goes, journalists participate in the sources’ violations of Pentagon policy.
But nothing in Bartnicki limits constitutional protection to unsolicited information — the only exception it acknowledges is when journalists participate in a source’s illegal acts (in that case, an unlawful wiretap). There is no analogous underlying illegality here.
The whole purpose of the First Amendment is so that the government can’t stop journalists from publishing what the government does not want published. We wouldn’t need a constitutional right to publish what the government authorizes to be released — the government would have no reason to try to prevent that.
That’s the fundamental point that seems entirely lost on this administration. The press exists to hold it accountable, not to keep its secrets or do its bidding.
The other point Pentagon officials are missing – as their response to RCFP makes clear — is that they’re not entitled to scream “national security” like magic words when they want the First Amendment to disappear. The response, disturbingly, reserves the right for the administration to unilaterally deem reporting a national security danger after the fact and punish reporters for it.
But as the Pentagon Papers case made extremely clear, that’s not how it works: “The word ‘security’ is a broad, vague generality whose contours should not be invoked to abrogate the fundamental law embodied in the First Amendment.” And that was a case involving a specific set of documents alleged to pose a threat — not a vague reservation of rights to declare hypothetical documents a threat.
And this administration is guaranteed not to invoke “national security” responsibly. It has claimed the right to deport journalists, activists, and op-ed writers who disagree with, or merely report or comment on its policies. The president has said that when officials want a journalist to give up sources, they can just “tell the reporter, ‘National security’.”
The Trump administration considers anything that threatens to harm its reputation or expose its lies a threat to national security. It considers the First Amendment and free press themselves threats to national security.
The Pentagon is essentially shifting its position from, “You can’t report anything we didn’t authorize you to report” to “You can’t report anything we didn’t authorize you to report unless we decide after the fact in our sole discretion that it’s OK.” That should not provide much comfort to journalists. They certainly should not agree to this ridiculous policy in exchange for … what, exactly? The honor of being lied to at news conferences?
Andrea reshared this.
Hovercraft Suitcase Gives Your Luggage a Smooth Ride
The wheels on roller suitcases are one of their primary failure points. After the destruction of the wheel mount on her DIY suitcase, [Laura Kampf] wondered if it would be better to dispense with wheels altogether.
To give her suitcase a lift, [Kampf] decided to turn it into a hovercraft so it couldn’t be stopped by pavement or puddles. The first task was finding an appropriate fan, and a compact leaf blower donated it’s body to makerdom for the project. After reducing the blower to it’s constituent components and finding a secret turbo switch, work began on the momentum curtain.
“Nose-holing” the arrangement and size of the holes to pipe air through the stapled tarp and tape skirt seemed to be the bulk of the trial-and-error in this one. Based on other hovercraft designs [Kampf] found, keeping the holes near the center of the inflated portion gave better lift. In the end, the carry-on is able to lift a decent amount even on its lowest setting, resulting in a suitcase that is “not embarrassing” for travel. No word yet on what TSA thinks.
If you’re looking for another unexpected lift off, how about a full-sized flying Delorean replica? We’ve also covered some of the reasons why we don’t see more of these all terrain wonders.
youtube.com/embed/dbtdgSodOpw?…
Direttiva anti-SLAPP: Parlamento recepisca la normativa nel provvedimento in esame alla Camera
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/diretti…
Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli è stato
50 anni dal “massacro” del Circeo. Latina non dimentica
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/50-anni…
La fine di settembre 1975 e l’estate del 1976 rappresentano due date storiche che hanno segnato profondamente la storia del femminismo a Latina e la storia della nostra Associazione, oltre che mutare anche a
Una panchina per Mario Paciolla. 26 settembre, Imola
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/una-pan…
Venerdì 26 settembre alle ore 17.00, nel Giardino “Europa Unita” nel quartiere Zolino, ingresso da via Gualandi, si terrà l’iniziativa “Una panchina per Mario”, un momento di memoria e riflessione per ricordare Mario
Rostagno, e quel pensiero vero di libertà
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/rostagn…
“A cui’ apparteni chisto? A Trapani questo interrogativo è ricorrente, soprattutto quando davanti c’è chi mostra di poter avere un certo credito, una determinata presa, capace di attirare attenzione. Per forza deve avere un’appartenenza, una
Tube Furnace is the Real Hotness
We aren’t sure what [theglassman] is working on, but based on his recent projects, we think it is probably something interesting. He’s been decapping ICs, growing oxide on silicon substrates, and has built a tube furnace capable of reaching 1200 °C.
What would you do with something that can melt cast iron? We aren’t sure, but maybe you’ll tell us in the comments. We do have a fair idea of what [theglassman] is doing, though.
The core of the oven is a quartz tube. Insulation is via refractory cement and alumina ceramic wool. The heating itself is classic Nichrome wire and a tiny thermocouple. The real key, though, is to the proper controller. [theglassman] suggests a ramp/soak controller. These allow you to program sequences that heat up and then stop, which, if done properly, can prevent your fragile quartz tube from cracking.
Naturally, you need the tube furnace to grow oxides on silicon. It is less clear why he’s decapping ICs. We were nervous about his process of boiling down sulfuric acid (fuming nitrate works better, anyway, if you just want to remove the epoxy). If you want to remove everything like he does, sodium hydroxide will also work well.
Obviously, we need to keep an eye on [theglassman]. We are curious what he’s working towards. Maybe making a custom transistor? Or, dare we hope, a homemade IC?
Parioli, proteste per la nuova ciclovia
Servizio di Roberto Abela e Marco Bertolini
L'articolo Parioli, proteste per la nuova ciclovia su Lumsanews.
freezonemagazine.com/news/prim…
Con The Cure, Doja Cat, The xx, Gorillaz, Massive Attack, Addison Rae e My Bloody Valentine Mac DeMarco, Pinkpantheress, Skrillex, Peggy Gou, Lola Young, Father John Misty, Ethel Cain, Bad Gyal, Big Thief, Wet Leg, Little Simz, Slowdive, Kneecap, Alex G, Dijon e Blood Orange nella lista dei 150 nomi rivelati oggi. Una costellazione di artisti […]
L'articolo
Hey Fifa! Parliamone. Eye on palestine
Eye On Palestine
Hey Fifa, why is Israel still participating in the World Cup while they starve Palestinian children? You said that you aren't political, and yet you banned Russia just 4 days after they invaded Ukraine.Telegram
Moderators reversed course on its open door AI policy after fans filled the subreddit with AI-generated Dale Cooper slop.#davidlynch #AISlop #News
Breaking News Channel reshared this.
The tech the Secret Service claims can be used to "disable cell phone towers" is very commonly used by ticket scalpers to game Ticketmaster.#SIMFarm #SIMBank #Tickets #TicketScalping #Ticketmaster
Ministero dell'Istruzione
🎶 #Milano, questa sera a partire dalle ore 19.30, presso il Duomo, si svolgerà il terzo incontro del progetto “Uto Ughi per i Giovani”.Telegram
Pentagon press restrictions are an affront to the First Amendment
FOR IMMEDIATE RELEASE:
The Washington Post reported today that officials plan to require Pentagon reporters to pledge not to gather or report any information that the government has not authorized for release, whether classified or unclassified. Violators risk having their press credentials revoked.
Freedom of the Press Foundation (FPF) Director of Advocacy Seth Stern issued the following statement:
“The Supreme Court has made clear for decades that journalists are entitled to lawfully obtain and publish government secrets. That is essentially the job description of an investigative journalist. The law is also clear that the government can’t require people to contract away a constitutional right, like the right to obtain and publish secrets, in exchange for a benefit, like access to government buildings or press credentials.“This policy operates as a prior restraint on publication, which is considered the most serious of First Amendment violations. As we learned in the Pentagon Papers case, the government cannot prohibit journalists from public information merely by claiming it’s a secret or even a national security threat. This is worse in a way, because the government isn’t only seeking to restrain specific documents it contends pose a unique threat, it’s seeking to restrain everything it doesn’t want the public to know. That is fundamentally un-American.
“In the meantime, journalists will need to decide whether they’re so dependent on physical access to the Pentagon that they’re willing to trade away their independence to retain it.
“I hope they won’t, and will find other ways to gather news. Agreeing not to look where the government doesn’t want you to look and, by extension, not to print what it doesn’t want you to print, is propaganda, not journalism. Caving to these kinds of demands would in some ways be the most outrageous capitulation yet, and there are plenty to choose from.
“Virtually every time this administration (and past ones) has tried to justify secrecy by claiming it’s protecting national security, its real agenda turned out to be saving itself from embarrassment or from having its lies exposed. There is no reason to think this is any different. Perhaps there are so many embarrassing documents at this point that it’s too difficult to keep finding bogus reasons to keep each of them secret. Maybe that’s why the administration is taking more of a wholesale approach to concealing records that may show wrongdoing, corruption, and incompetence.”
Please contact us if you would like further comment on the dangers this policy poses to press freedom in the United States.
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
@Politica interna, europea e internazionale
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 26 settembre, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere
Multiple Palantir and Flock sources say the companies are spinning a commitment to "democracy" to absolve them of responsibility. "In my eyes, it is the classic double speak," one said.#News
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ILS Vicenza - Linux Day 2025: 11 conferenze a Vicenza il 25 ottobre
vicenza.ils.org/2025/09/25/lin…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Linux Day 2025 a Vicenza: privacy, sicurezza e sovranità del software al centro della scena Sabato 25 ottobre 2025, Vicenza si prepara ad ospitare una
𝙳𝚊𝚗𝚒𝚎𝚕𝚎 𝙼𝚒𝚌𝚌𝚒 🇪🇺 reshared this.
Dopo Nvidia e il governo, anche Apple parteciperà al salvataggio di Intel?
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Dopo Nvidia, SoftBank e il governo americano, Intel vorrebbe ricevere investimenti anche da Apple. L'ex colosso dei microchip sta cercando di rilanciarsi, ma non sarà facile colmare il divario tecnologico con i nuovi pesi massimi del
ILS Vicenza - Linux Day 2025: 11 conferenze a Vicenza il 25 ottobre
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Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Linux Day 2025 a Vicenza: privacy, sicurezza e sovranità del software al centro della scena Sabato 25 ottobre 2025, Vicenza si prepara ad ospitare una
Dalla Flotilla al fronte est. L’informativa di Crosetto che lega aiuti e deterrenza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il ministro della Difesa Guido Crosetto si è presentato a Montecitorio per fare il punto sui due dossier che segnano l’agenda della Difesa. Da una parte la gestione degli aiuti diretti a Gaza attraverso la Flotilla e il ruolo delle navi italiane,
La Marina protegge la Flotilla nel rispetto del diritto internazionale. Scrive Caffio
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La pronta reazione del nostro ministro della Difesa di fronte all’uso di droni di provenienza non identificata contro imbarcazioni e cittadini italiani facenti parte della Global sumud flotilla trova fondamento nel diritto internazionale. L’invio della nave Fasan a protezione della vita e dei beni
Hacklab Cosenza - Hack The Data Center 2025 – Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici
hlcs.it/2025/09/25/hack-the-da…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Dopo il debutto dell’anno scorso, torna il laboratorio
DomHeadroom reshared this.
Possono convivere privacy e moderni sistemi di videosorveglianza, basati sull'intelligenza artificiale?
Un recente articolo apparso su safetysecuritymagazine.com (safetysecuritymagazine.com/art…) analizza le possibilità di convivenza tra garanzie per la privacy dei cittadini e operatività degli apparentemente sempre più pervasivi moderni sistemi di viedosorveglianza.
L'approfondito articolo illustra diverse tecnologie di tutela della privacy applicabili alla videosorveglianza, evidenziandone la maturità e il potenziale di implementazione nel mondo reale. La privacy differenziale aggiunge rumore calibrato ai dati video per proteggere le identità individuali preservandone al contempo l'utilità statistica. Il calcolo multipartitico sicuro consente a più organizzazioni di collaborare all'analisi video senza condividere dati privati. L'apprendimento federato consente l'addestramento dell'intelligenza artificiale su dati distribuiti senza centralizzarli. Il mascheramento dinamico è la tecnologia più matura, che utilizza la visione artificiale per oscurare volti e figure umane mantenendo visibili i dettagli di sicurezza rilevanti. Queste tecnologie supportano la privacy nei moderni sistemi di sorveglianza.
Prosegue poi nel portare esempi dell’implementazione delle tecnologie privacy-preserving nelle smart cities (Singapore, Barcellona, etc.)
Dopo una analisi economica delle tecnologie privacy-preserving per la videosorveglianza (che rivela dinamiche complesse che vanno ben oltre la semplice valutazione di costi e benefici per toccare questioni fondamentali di equità sociale e accesso democratico ai diritti) il saggio si occupa del General Data Protection Regulation, e di come dopo sette anni di implementazione, abbia profondamente trasformato il modo in cui le organizzazioni approcciano la videosorveglianza. L’Articolo 35 GDPR, che richiede obbligatoriamente Data Protection Impact Assessment per la “sorveglianza sistematica di aree pubbliche su larga scala”, ha costretto migliaia di organizzazioni europee a ripensare radicalmente i loro approcci alla sicurezza video.
Tutto ciò mentre l’EU AI Act (formalmente denominato Regulation EU 2024/1689) disattivare o modificare sistemi di videosorveglianza che utilizzano riconoscimento facciale automatico in aree pubbliche.
Si passa poi a parlare delle sfide tecniche e dell'implementazione pratica delle tecnologie di tutela della privacy nella videosorveglianza, evidenziando i seguenti punti chiave:
- [
[]Precisione e vincoli ambientali: la precisione del riconoscimento di volti e figure varia in base a diverse condizioni di illuminazione, occlusione e altre condizioni ambientali, richiedendo sistemi e protocolli di backup.Problemi di larghezza di banda e interoperabilità: i flussi video crittografati o elaborati richiedono una maggiore larghezza di banda (dal 30 al 50% in più rispetto allo standard) e presentano problemi di interoperabilità con sistemi legacy e protocolli proprietari, aumentando i costi e i rischi di dipendenza da un fornitore.
Uno sguardo alle Tecnologie emergenti:
- [
[]Federated Learning (FL): consente l'addestramento dell'IA senza dati centralizzati, ma introduce un sovraccarico di comunicazione e problemi di sincronizzazione.
[]Differential Privacy (DP): aggiunge rumore calibrato per proteggere la privacy individuale nell'analisi dei dati, ma richiede un attento bilanciamento tra privacy e utilità dei dati.
Strategie di implementazione e best practice
Le organizzazioni devono condurre una valutazione approfondita delle proprie esigenze, inclusi i requisiti di privacy, le prestazioni e il budget. Un quadro di conformità strutturato è essenziale, che integri considerazioni legali, tecniche e operative. Privacy by design, minimizzazione dei dati e crittografia sono principi raccomandati per sistemi sicuri.
Prospettive future
- []Sebbene siano improbabili innovazioni, si prevedono miglioramenti incrementali nelle tecnologie crittografiche e di IA.
[
[]Interoperabilità e standardizzazione sono fondamentali per ridurre la frammentazione e consentire un'adozione più ampia.
Contesto sociale e normativo:
- [
[]Un'implementazione di successo richiede non solo soluzioni tecniche, ma anche accettazione sociale, governance e collaborazione interdisciplinare.
#ai #videosorveglianza #privacy #gdpr #safetysecuritymagazine #euaiact
fabrizio reshared this.
ChatGPT&Co. possono mandarci in questura. L’allarme del Garante Privacy
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Semplici strumenti innovativi o mezzi di controllo? Gli algoritmi leggono, archiviano e - in alcuni casi - segnalano gli utenti alle autorità. Come ha detto Agostino Ghiglia (Garante Privacy):
Fabrizio reshared this.
“Fabrizio” costretto dallo Stato italiano a subire la tortura di 10 ore di viaggio in Svizzera, nonostante avesse diritto a essere aiutato a casa sua
Il racconto di Cinzia Fornero e Roberta Pelletta, che l’hanno accompagnato in auto: “Una tortura”. Sono 50 le persone coinvolte nella disobbedienza civile attraverso l’associazione di Marco Cappato
Almeno 6 le richieste di accesso al “suicidio assistito” in Liguria
La conferenza stampa dell’Associazione Luca Coscioni, tenutasi oggi a Genova, ha fatto il punto sui casi di disobbedienza civile seguiti da Soccorso Civile, l’associazione fondata da Marco Cappato per offrire supporto a chi intende esercitare il diritto alla morte volontaria assistita. L’incontro segue la morte di Fabrizio, 79enne ligure, accompagnato in Svizzera da due volontarie di Soccorso Civile, costretto dall’inerzia della politica a rivolgersi all’estero per porre fine a sofferenze insopportabili dovute a una malattia neurodegenerativa irreversibile.
“Dieci ore e mezza di viaggio sono state una tortura imposta a Fabrizio. È stato un viaggio lunghissimo e faticoso. Era convinto di questa scelta, non vedo perché debba essere impedito. Serve una legge civile. Fabrizio ha potuto permettersi questo viaggio in Svizzera per liberare sé stesso dal suo corpo che chiaramente era diventato una prigione. Ci sono tante persone che questi soldi non li hanno e questo è uno dei motivi anche per cui io faccio questi accompagnamenti,” ha raccontato Cinzia Fornero, volontaria di Soccorso Civile che ha accompagnato Fabrizio in Svizzera.
↓ LA VIDEO TESTIMONIANZA DI CINZIA FORNERO↓
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. Con lei c’era anche un’altra volontaria, Roberta Pelletta: “È inammissibile che una persona in quelle condizioni debba essere costretta a fare 500 km per ottenere un suo diritto. Per tutto il viaggio ho provato rabbia e vergogna. ‘Sto andando verso la mia liberazione’, ha detto “Fabrizio” all’inizio del viaggio”.
↓ LA VIDEO TESTIMONIANZA DI ROBERTA PELLETTA↓
youtube.com/embed/V-_7wP9-KmU?…
Dalla sentenza della Corte costituzionale del 2019, il numero di persone che chiedono supporto per accedere alla morte volontaria assistita è in aumento, così come quello dei volontari disponibili ad accompagnarle, assumendosi rischi penali fino a 12 anni di carcere. Ad oggi Soccorso Civile conta 50 tra iscritti e contribuenti, che offrono assistenza logistica e, in alcuni casi, economica.
“Fabrizio” avrebbe avuto diritto di morire a casa sua – ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, Presidente e Responsabile legale dell’associazione Soccorso Civile – Continueremo con le azioni di disobbedienza civile collettiva per chiedere il rispetto della legge. Finora sono già 50 le persone coinvolte, che si assumono la responsabilità di fornire l’aiuto che lo Stato italiano nega. Faccio un appello a tutte le persone di buona volontà: unitevi a noi.
↓ LA VIDEO TESTIMONIANZA DI MARCO CAPPATO↓
youtube.com/embed/938aF7yhch8?…
Quante persone hanno chiesto l’accesso al suicidio medicalmente assistito in Liguria? I dati del nostro accesso agli atti
In Liguria sei persone hanno presentato richiesta di accesso al suicidio medicalmente assistito. Tuttavia, i dati risalenti al 31 marzo 2025 emersi dall’accesso agli atti effettuato dall’Associazione Luca Coscioni risultano frammentari, poco trasparenti e fortemente influenzati dalle valutazioni delle singole ASL. La situazione è così articolata:
- ASL 1 Imperiese (Provincia di Imperia): 1 richiesta,
- ASL 2 Savonese (Provincia di Savona): 1 richiesta
- ASL 3 Genovese (Area metropolitana di Genova): 3 richieste
- ASL 4 Chiavarese (Tigullio): nessuna richiesta
- ASL 5 Spezzino (Provincia della Spezia): 1 richiesta
L'articolo “Fabrizio” costretto dallo Stato italiano a subire la tortura di 10 ore di viaggio in Svizzera, nonostante avesse diritto a essere aiutato a casa sua proviene da Associazione Luca Coscioni.
Trump's Crackdown on Anti-War Activists (w/ CODEPINK's Medea Benjamin), Chris Hedges
Trump's Crackdown on Anti-War Activists (w/ CODEPINK's Medea Benjamin)
Trump's threat to bring RICO charges against CODEPINK for their nonviolent, anti-war activism is only a symptom of the administration's broader attack on freedom of speech and dissent.Chris Hedges (The Chris Hedges Report)
La novella di San Francesco
@Politica interna, europea e internazionale
Per qualcuno sarà una buona novella, per altri una cattiva notizia. Dal 2026, il 4 ottobre, Festa di San Francesco d’Assisi – tornerà ad essere una giornata di festività nazionale. Scuole chiuse, uffici serrati, busta paga maggiorata per chi lavora quel giorno. Una nuova “giornata rossa” nel calendario Gregoriano. C’é una certa ironia nella storia.
freezonemagazine.com/rubriche/…
Per quel che riguarda personalmente Kees Popinga, si deve convenire che alle otto di sera c’era ancora tempo, perché a ogni buon conto il suo destino non era segnato. Ma tempo per che cosa? E poteva lui agire diversamente da come avrebbe poi agito, persuaso com’era che i suoi gesti non fossero più importanti di […]
L'articolo Georges Simenon – L’uomo
La Ue indaga ancora su Apple, Google e Microsoft. Ma Cupertino sbotta
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Una nuova indagine della Ue si ripromette di fare le pulci a diverse Big Tech americane (e anche alla olandese Booking). Intanto Apple attacca a testa bassa le norme europee che danneggerebbero il
A volte mi sento inutile, di Mattia Marangon -newsletter
A volte mi sento inutile
Perché ci sentiamo così piccoli davanti a un mondo così complesso.Mattia Marangon (Edamame)
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Free Zone Magazine segnala volentieri questa bella iniziativa di una realtà che ci è entrata nel cuore dopo averla recentemente visitata. Un ricco programma di iniziative e proposte caratterizza l’annuale festa della comunità Il Pellicano di Castiraga Vidardo (Lo) che ormai da oltre tre decenni promuove e valorizza l’integrazione sociale della persona e
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In libreria dal 2 ottobre 2025 Consuelo ha solo quattro anni quando viene salvata dalle macerie del terremoto dell’Irpinia del 1980 che travolge anche Sapri. Adele e Paolo, una coppia segnata dall’impossibilità di avere figli, vedono in lei il dono inatteso di un futuro diverso. Ma il destino della piccola Consuelo intreccia passato e presente, […]
L'articolo Ernesta De Masi – Le spigolatrici
[AF]2050
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E i dadi? 🤣
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