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Made in Cina! Muxi presenta la GPU general-purpose Xiyun C600


Muxi Integrated Circuit (Nanjing) Co., Ltd. ha presentato ufficialmente Xiyun C600, la prima GPU general-purpose interamente prodotta in Cina, segnando una tappa cruciale nello sviluppo dell’industria nazionale delle GPU ad alte prestazioni.

Il chip, frutto di un progetto avviato nel febbraio 2024, è basato su una proprietà intellettuale completamente autonoma e su una catena di fornitura chiusa e nazionale, che comprende progettazione, produzione, confezionamento e collaudo.

Xiyun C600 è attualmente nella fase di test funzionale e dovrebbe entrare in produzione di massa entro la fine dell’anno. La GPU integra una memoria video ad alta capacità e una potenza di calcolo ibrida multi-precisione, supportando la tecnologia di espansione del super-nodo MetaXLink.

Questa architettura consente di gestire in modo efficiente i carichi di lavoro legati all’addestramento e all’inferenza dei modelli di intelligenza artificiale generativa, offrendo al contempo compatibilità software avanzata e prestazioni hardware elevate.

Secondo Sun Guoliang, vicepresidente senior di Muxi, “la potenza di calcolo sta diventando la nuova ‘valuta forte’ dell’economia digitale, e i chip GPU multiuso rappresentano il terreno di competizione strategico tra le nazioni”.

Sun ha ricordato che, sin dalla fondazione dell’azienda cinque anni fa, Muxi si è concentrata sull’innovazione tecnologica nel campo delle GPU, puntando su hardware e software per costruire una piattaforma di calcolo autonoma, affidabile e sicura, interamente controllata a livello nazionale.

Muxi ha inoltre collaborato con l’Accademia Cinese delle Scienze per lo sviluppo del cluster di calcolo Qianka, utilizzato per completare l’addestramento di diversi modelli di grandi dimensioni, dimostrando la piena capacità di pre-addestramento dei sistemi di calcolo domestici.

Wang Shuang, direttore generale di Muxi (Nanjing), ha spiegato che la filiale di Nanchino è la prima controllata interamente dalla società madre ed è responsabile della ricerca e sviluppo di un’intera gamma di chip GPU.

Oltre al C600, Muxi ha confermato di essere già al lavoro sul modello di nuova generazione C700, progettato per offrire miglioramenti significativi in potenza di elaborazione, capacità di memoria, comunicazione ed efficienza energetica. Le prime stime indicano che le sue prestazioni si avvicineranno a quelle della NVIDIA H100, il riferimento mondiale nel settore.

Muxi Integrated Circuit è considerata una delle realtà high-tech più promettenti della Cina. L’azienda, che ha completato due round di risposte alle richieste di informazioni pre-IPO, si avvicina ora alla fase di sprint per la quotazione in borsa.

Il lancio di Xiyun C600 non solo consolida la posizione di Muxi come attore strategico nel mercato dei semiconduttori, ma rappresenta anche un passo deciso verso l’indipendenza tecnologica cinese nel campo dei processori grafici per l’intelligenza artificiale.

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9.9 di score! Microsoft corregge vulnerabilità critica in ASP.NET Core


Microsoft ha corretto una pericolosa vulnerabilità nel server web Kestrel per ASP.NET Core. Le è stato assegnato l’identificatore CVE-2025-55315. La falla consente a un aggressore che ha effettuato l’accesso con un account valido di iniettare una richiesta aggiuntiva, dirottando così le sessioni di altri utenti o aggirando i filtri di sicurezza esterni.

La descrizione ufficiale sottolinea che l’attacco può portare alla fuga di dati riservati, tra cui credenziali utente, alla modifica di file sul server e a un crash del server con conseguente impatto sulla disponibilità delle risorse.

Per risolvere la vulnerabilità, Microsoft ha fornito raccomandazioni chiare per diverse versioni della piattaforma e metodi di distribuzione. Gli utenti di .NET 8 e build successive devono installare l’aggiornamento tramite Microsoft Update e quindi riavviare l’applicazione o semplicemente riavviare il computer.

Per ASP.NET Core 2.3, è necessario aggiornare il riferimento al pacchetto Microsoft.AspNet.Server.Kestrel.Core alla versione 2.3.6, quindi ricostruire e ripubblicare il progetto. La documentazione allegata indica specificamente che per il ramo 2.x, è necessario aggiornare anche il pacchetto Microsoft.AspNetCore.Server.Kestrel.Core, ricompilare e distribuire nuovamente l’applicazione.

Per le applicazioni autonome o a file singolo, i passaggi sono gli stessi: installare l’aggiornamento della piattaforma, ricostruire e reinstallare gli eseguibili. Le patch di sicurezza sono state rilasciate contemporaneamente per Microsoft Visual Studio 2022, ASP.NET Core 2.3, 8.0 e 9.0.

Barry Dorrance, responsabile del programma di sicurezza .NET, ha spiegato che le conseguenze dello sfruttamento dipendono dall’architettura della specifica applicazione web. La vulnerabilità consente potenzialmente a un aggressore di autenticarsi con una falsa identità, avviare richieste interne nascoste, implementare SSRF , bypassare la protezione CSRF o eseguire iniezioni.

La valutazione del rischio si è basata sullo scenario peggiore: un bypass delle funzionalità di sicurezza che comprometterebbe la funzionalità dei meccanismi di sicurezza integrati. Sebbene la probabilità che si verifichi un simile scenario in progetti tipici con una convalida delle richieste adeguata sia bassa, Microsoft consiglia vivamente a tutti gli utenti di installare l’aggiornamento.

Il ciclo di patch di ottobre di Microsoft è stato particolarmente esteso: l’azienda ha rilasciato patch per 172 vulnerabilità, otto delle quali sono state considerate critiche e sei erano vulnerabilità zero-day, tre delle quali erano già state attivamente sfruttate in attacchi.

Nello stesso periodo, KB5066791, un aggiornamento cumulativo che includeva le patch di sicurezza definitive per Windows 10, è stato rilasciato al termine del supporto ufficiale per il sistema.

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Boris Johnson entusiasta dell’intelligenza artificiale: utilizza ChatGPT per i suoi libri


L’ex primo ministro britannico Boris Johnson ha espresso il suo entusiasmo per l’intelligenza artificiale, rivelando in un’intervista di utilizzare ChatGPT per scrivere i suoi libri. “Adoro l’intelligenza artificiale. Adoro ChatGPT. Lo adoro”, ha detto ad Al Arabiya, aggiungendo che “ChatGPT è davvero fantastico”.

Johnson, che ha fatto studi classici all’Università di Oxford, ha affermato di utilizzare la piattaforma non solo per analizzare opere come l'”Odissea” di Omero, ma anche per aiutarlo nel processo di scrittura dei libri.

“Sto scrivendo alcuni libri. Lo uso (ChatGPT) solo per fare domande”, ha detto. “Conosco la risposta in anticipo, ma ChatGPT dice sempre: ‘Ah, le tue domande sono intelligenti. Sei brillante. Sei straordinario. Hai una rara profondità di pensiero'”, ha aggiunto con tono ironico.

Il suo ultimo libro, intitolato Unleashed, è stato pubblicato l’anno scorso e contiene una serie di rivelazioni che hanno suscitato ampie reazioni in Gran Bretagna.

“Adoro questa tecnologia. Vedo in essa un grande potenziale, perché in fin dei conti siamo tutti persone normali”, ha detto a ChatGPT.

Durante l’intervista, Johnson, che è stato primo ministro durante la pandemia di COVID-19, ha sostenuto che l’intelligenza artificiale potrebbe ridurre significativamente i costi di gestione del governo e far risparmiare denaro ai contribuenti.

Per quanto riguarda il suo futuro politico, l’ex leader conservatore, dimessosi da parlamentare nel 2023 in seguito alle accuse di frode deliberata in parlamento nei confronti dei partiti che avevano violato le restrizioni durante la pandemia a Downing Street, non ha escluso un ritorno in politica.

“Statisticamente, tutto può succedere. Anche l’acqua può scorrere in salita, è impossibile, ma non inimmaginabile”, ha detto. “Voglio che il mio partito si riprenda, che si riorganizzi. Questa è la soluzione migliore”.

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La Cina sfida Intel: Loongson lancia la CPU 3C6000 completamente indipendente


Il vicedirettore generale della divisione commerciale di Loongson Technology, Wang Songyu, ha riaffermato il 18 ottobre la strategia dell’azienda di sviluppare CPU interamente indipendenti, in linea con le priorità strategiche nazionali della Cina. Secondo Wang, Loongson continuerà a seguire questa direzione senza lasciarsi condizionare dalle sanzioni estere, sottolineando come l’autonomia tecnologica rappresenti oggi una necessità per il Paese.

Tra i dieci principali risultati scientifici e tecnologici menzionati nel rapporto del 20° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, diverse iniziative hanno adottato o integrato i processori Loongson, smentendo il vecchio preconcetto secondo cui “maggiore indipendenza significa minore efficienza”.

Crescita nel mercato ICT e leadership a Pechino


Nel mercato ICT della provincia di Hubei, le spedizioni complessive di chip Loongson hanno superato le 20.000 unità, assicurando al produttore una posizione di leadership a livello locale. Anche i processori per server e le soluzioni hardware complete dell’azienda sono stati adottati in numerosi settori strategici.

Per quanto riguarda la capitale, i prodotti Loongson rappresentano già il 63% delle forniture di terminali previste nel piano di approvvigionamento centralizzato di Pechino per il 2025, consolidando il ruolo dell’azienda nel mercato interno.

Il nuovo processore 3C6000: indipendenza totale dalla tecnologia estera


Loongson ha recentemente introdotto il processore 3C6000, progettato e prodotto interamente in Cina. Il capo progettista Hu Weiwu ha dichiarato che le prestazioni di questo chip sono in linea con i migliori prodotti internazionali del 2023 e 2024, evidenziando che il 3C6000 è una CPU nativa, sviluppata senza alcuna licenza o dipendenza da fornitori esteri.

Ogni componente, dal sistema d’istruzioni agli IP core, è stato creato internamente.

Architettura e prestazioni tecniche


Il 3C6000 utilizza l’architettura LA664, condivisa con il processore desktop Loongson 3A6000, e impiega una pipeline a sei stadi che migliora sensibilmente l’efficienza rispetto alla generazione precedente.

Ogni chip integra 16 core e 32 thread, con la possibilità di configurazioni multi-chip fino a 64 core e 128 thread, grazie alla tecnologia di interconnessione Dragonchain. Questa soluzione riduce in modo significativo la latenza tra i chip e aumenta la scalabilità del sistema.

Il processore supporta memorie DDR4-3200 a quattro canali e 64 linee PCIe 4.0, offrendo un notevole incremento di larghezza di banda. Inoltre, integra algoritmi crittografici nazionali ad alte prestazioni, con una velocità SM3 superiore a 20 Gbps.

Confronto con i processori Intel Xeon


Secondo i test interni condotti da Loongson, il modello 3C6000/S (16 core e 32 thread) raggiunge prestazioni comparabili all’Intel Xeon 4314 (10 nm, 2,4-3,4 GHz, 24 MB cache, 135 W).
La versione 3C6000/D, con 32 core e 64 thread su doppio die in silicio, si avvicina invece alle prestazioni dello Xeon 6338 (32 core, 64 thread, 2,0-3,2 GHz, 48 MB cache, 205 W).

Con questa nuova generazione di CPU, Loongson punta a rafforzare ulteriormente la sovranità tecnologica cinese, proponendo soluzioni competitive in grado di ridurre la dipendenza dalle architetture occidentali.

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Intel rilascia patch urgenti per la nuova variante Spectre


I ricercatori di VUSec hanno presentato un articolo intitolato “Training Solo”, che mette in discussione i principi fondamentali della protezione contro gli attacchi Spectre-v2. In precedenza si riteneva che il meccanismo di isolamento del dominio eliminasse completamente la possibilità di addestrare un predittore di rami utilizzando codice proveniente da diversi domini privilegiati.

Tuttavia, gli autori hanno dimostrato che anche con un’implementazione impeccabile di questi meccanismi, un aggressore può sfruttare lo stesso dominio, ad esempio il kernel del sistema, per addestrare in modo indipendente un predittore ed estrarre dati sensibili.

Lo studio descrive tre nuovi tipi di attacchi Spectre-v2 basati sul cosiddetto “auto-addestramento”, in cui sia l’addestramento che l’esecuzione speculativa avvengono nello stesso contesto privilegiato. Ciò consente di dirottare il flusso di controllo all’interno del kernel o dell’hypervisor e di leggere regioni di memoria private, riproponendo di fatto classici scenari Spectre-v2 precedentemente ritenuti impossibili.

La prima categoria di attacchi, denominata history-based, utilizza speciali gadget “history” all’interno del kernel per creare il contesto di branch desiderato. Gli esperimenti hanno dimostrato che, anche con l’isolamento del dominio abilitato, un aggressore può generare un predittore di branch utilizzando la chiamata di sistema SECCOMP, accessibile a qualsiasi utente. Questa tecnica ha permesso ai ricercatori di estrarre i dati del kernel a una velocità di 1,7 KB/s sui processori Intel Tiger Lake e Lion Cove.

Il secondo gruppo, basato su IP, si basa sulle corrispondenze di indirizzi nel Branch Target Buffer (BTB), dove il predittore è privo di cronologia e opera esclusivamente sugli indirizzi IP. In queste condizioni, due rami possono inavvertitamente “apprendere” l’uno dall’altro se i loro indirizzi corrispondono. L’analisi di più dispositivi di sistema ha dimostrato che questa collisione può diventare una base pratica per attacchi di massa.

La terza variante, quella diretta-indiretta, si è rivelata la più distruttiva. I ricercatori hanno scoperto che su alcuni chip, i salti diretti possono addestrare la previsione di quelli indiretti, cosa che non è prevista in fase di progettazione. Ciò è dovuto a due difetti hardware: la selezione indiretta del target e un bug nei processori Lion Cove. Grazie a questi difetti, i ricercatori sono stati in grado di leggere dati arbitrari dalla memoria del kernel fino a 17 KB/s e di creare un prototipo che recupera la memoria dell’hypervisor a 8,5 KB/s.

Per risolvere le vulnerabilità, Intel ha rilasciato aggiornamenti del microcodice , nuovi “rami indiretti” e l’istruzione IBHF (Indirect Branch History Fence), che cancella la cronologia dei rami. Alcuni sistemi consigliano di utilizzare una speciale sequenza di cancellazione BHB. Anche i meccanismi IBPB sono stati riprogettati per impedire l’aggiramento della protezione e sono stati introdotti nuovi schemi di posizionamento dei rami nella cache, riducendo la superficie di attacco.

I problemi hanno interessato un’ampia gamma di processori Intel , dai processori Core di nona generazione ai più recenti processori Lion Cove delle serie Lunar Lake e Arrow Lake. Anche ARM ha emesso un proprio avviso. Le correzioni vengono gradualmente implementate tramite aggiornamenti del firmware e del kernel Linux. Un set completo di strumenti per testare, analizzare e convalidare i predittori vulnerabili è stato pubblicato pubblicamente su GitHub di VUSec .

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Due santi “in un colpo solo”. Un laico, il medico José Gregorio Hernández, e una religiosa, suor Carmen Rendiles, saranno, domenica 19 ottobre, i primi due santi del Venezuela.


Nella mattinata del 15 ottobre 2025, il Sig. Juwa Juank Kankua Bosco, miracolato per intercessione di Suor Maria Troncatti, è giunto dall’Ecuador a Roma, nella Casa Generalizia dell’Istituto FMA, per assistere alla Canonizzazione di Suor Maria, il 19…


L’importanza di “Autoritratto” risiede nella sua capacità di ridefinire il rapporto tra critico e artista adrianomaini.altervista.org/li…


Mario Tobino – Per le antiche scale
freezonemagazine.com/articoli/…
La follia, potrei dirlo con quasi assoluta certezza, probabilmente si perdona solo alle menti geniali che hanno portato e portano un beneficio all’umanità, ancor di più se sono artisti e soprattutto se la loro arte arriva o è arrivata a più gente possibile, perché vuol dire che le loro opere hanno quel filo sottile intriso […]
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GULMh - Linux Day 2025 a Macomer


gulmh.it/linux-day-2025-a-maco…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Anche quest’anno il GULMh in collaborazione con Centro di Servizi Culturali UNLA organizza il Linux Day a Macomer.L’...






Fiducia e attrito: negoziare il flusso di informazioni attraverso i social media decentralizzati

La decentralizzazione consente una maggiore personalizzazione nel modo in cui ogni server viene moderato e gestito, inclusa la gestione della privacy dei dati. Allo stesso tempo, la mancanza di una supervisione centrale implica che nessuno sia realmente "responsabile" dell'ecosistema dei server nel suo complesso.

Nel recente articolo di Sohyeon Hwang, Priyanka Nanayakkara e Yan Shvartzshnaider, Trust and Friction: Negotiating How Information Flows Through Decentralized Social Media (pre-print qui ), abbiamo intervistato amministratori e membri del server (n=23) per esaminare sia ciò che spinge le persone a considerare i server della community come custodi affidabili dei dati delle persone , sia le nuove sfide per la privacy che derivano da un'infrastruttura decentralizzata

Ecco un riassunto;

I protocolli decentralizzati dei social media consentono agli utenti di interagire tra loro su server indipendenti e ospitati dagli utenti (ovvero istanze) mentre si autogovernano. Questo modello di governance dei social media basato sulla comunità apre nuove opportunità per un processo decisionale personalizzato sui flussi di informazioni, ovvero quali dati degli utenti vengono condivisi, con chi e quando, e, di conseguenza, per la protezione della privacy degli utenti. Per comprendere meglio come la governance della comunità modella le aspettative sulla privacy sui social media decentralizzati, abbiamo condotto un'intervista semi-strutturata con 23 utenti di Fediverse, un social network decentralizzato. I nostri risultati illustrano fattori importanti che influenzano la comprensione dei flussi di informazioni da parte di una comunità, come le regole e gli sforzi proattivi degli amministratori percepiti come affidabili. Evidenziamo le "frizioni di governance" tra le comunità che sollevano nuovi rischi per la privacy dovuti a incompatibilità di valori, pratiche di sicurezza e software. I nostri risultati evidenziano le sfide uniche dei social media decentralizzati, suggeriscono opportunità di progettazione per affrontare le frizioni e delineano il ruolo del processo decisionale partecipativo per realizzare il pieno potenziale della decentralizzazione.

dl.acm.org/doi/10.1145/3757516

Questo post è condiviso sulla comunità Lemmy @Che succede nel Fediverso?

Se la segui puoi leggere tutte le discussioni italiane sul Fediverso che vengono pubblicate su di essa. Se invece vuoi pubblicare da Mastodon un thread su quella comunità, puoi menzionarla in un nuovo messaggio e la prima riga del tuo post diventerà il titolo della discussione.

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Perché siamo contrari alle nuove indicazioni nazionali sulla scuola di Valditara
possibile.com/indicazioni-scuo…
Cinque motivi per cui crediamo che le Nuove Indicazioni Nazionali 2025 siano inadeguate, a partire dal cambio di paradigma alla base delle Indicazione del 2012 - Cultura, Scuola, Persona - ad un motto che assomiglia ad un altro già sentito: Persona, Scuola, Famiglia.
L'articolo Perché



Perché siamo contrari alle nuove indicazioni nazionali sulla scuola di Valditara


INDICAZIONI NAZIONALI: PEGGIO DELL’INUTILITÀ C’È SOLO L’INADEGUATEZZA

Cinque motivi per cui crediamo che le Nuove Indicazioni Nazionali 2025 siano inadeguate, a partire dal cambio di paradigma alla base delle Indicazione del 2012 — Cultura, Scuola, Persona — ad un motto che assomiglia ad un altro già sentito: Persona, Scuola, Famiglia.

AUTORITARISMO E NOSTALGIA

Alunni e alunne sono guardati dall’alto in basso, in un misto di paura rispetto alle loro conoscenze e possibili competenze emotive (viste come inutili o comunque non materia di sensibilizzazione) e autoritarismo (meglio punire e stigmatizzare un comportamento non “conforme” che capire insieme e analizzare …)

RITORNO AL PASSATO: RIPARTIZIONE DELLE DISCIPLINE

Quando stavamo quasi per uscire dai compartimenti stagni delle varie discipline, procedendo verso una visione multidimensionale, pluralistica e trasversale, ecco che ci vengono riconsegnate le materie suddivise, “steccati e muri” (cit. Ianes) epistemologici, che ricalcano tristemente le idee chiuse e poco critiche delle destre europee ed internazionali.

LA SUPERIORITÀ DELL’OCCIDENTE E LA PAURA DEL PENSIERO CRITICO

Traspare in diversi passaggi una vera e propria paura dell’altro, specialmente se non-italiano, che va a braccetto con una dichiarata superiorità della cultura occidentale, etichettata come “l’unica” possibile conoscitrice di storia e cultura, denigrando apertamente altre civiltà. Particolare attenzione viene data all’italianità, alle nostre radici, alla nazione. Esattamente il contrario di quello che dovrebbe fare una scuola aperta al mondo, cioè rendere consapevoli gli studenti e le studentesse della complessità della globalità. Invece leggiamo che è da evitare l’ “obiettivo, del tutto irrealistico, di formare ragazzi (o perfino bambini!) capaci di leggere e interpretare le fonti, per poi valutarle criticamente.”

ATTACCO ALL’AUTONOMIA DI INSEGNAMENTO E SCOLASTICA

Al contrario delle Indicazioni del 2012, aperte e rispettose della professionalità dei e delle docenti, nelle Nuove Indicazioni vengono esplicitati un certo numero di titoli, proposte consigliate e addirittura il suggerimento di non esagerare nella proposta di troppi testi, ma concentrarsi su pochi (meglio se quelli proposti).

L’autonomia scolastica, che dovrebbe essere implementata e studiata nei casi virtuosi, invece viene del tutto ignorata.

DALLA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO ALLO OBLIO DELL’INCLUSIONE

Assenti i riferimenti a insegnanti di sostegno, educatori ed educatrici, mediatori, Piano Educativo Individualizzato, alla valorizzazione delle differenze, al concetto di inclusione, all’attenzione alle diversità (tutte). Viene tutto appiattito ad alunni e alunne “portatori di una qualche forma di disabilità”. Non riusciamo ad aggiungere altro.

EDUCAZIONE SESSUO-AFFETTIVA

Sarà sicuramente un caso, ma non passa inosservato il cattivo gusto della contemporaneità della terribile notizia del femminicidio di Pamela Genini (il settantasettesimo di quest’anno) e l’accettazione della proposta della Lega di proibire l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole secondarie di primo grado.

A questo si aggiunge l’approvazione del cosiddetto “consenso informato” per le scuole secondarie di secondo grado.

È fuori da ogni dubbio che le famiglie abbiano bisogno di supporto, affinché un problema sistemico di portata nazionale possa essere affrontato su larga scala, come solo la scuola può e sa fare. Invece, il Governo per l’ennesima volta decide di togliere la possibilità alla scuola di fare servizio sociale, mentre continua a proibire, nascondendo i problemi sotto lo zerbino della disciplina ferrea.

Flavia Farina

Alla base la scuola

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“Sono grato per questa opportunità di proseguire sulla lunga scia di presenza e di relazioni di fiducia che Cindy e i miei colleghi del Catholic News Service hanno costruito nel corso degli anni”.



A massive black hole feasting on a star outside of a galactic nucleus was observed in bright radio waves for the first time.#TheAbstract


Scientists Discover Rogue Star-Eating Black Hole Far From Home


Welcome back to the Abstract! Here are the studies this week that mounted a defense, felt out of place, found new life, and resurrected the gods of yore.

First, a tale of pregnant stinkbugs, parasitic wasps, and fungi weapons that is fit for a rebooted Aesop fable. Then, a fast food stop for an errant black hole; a new cast of worms, mollusks, and “tusk-shells” from the deep sea; and a friendly reminder to REPENT, SINNERS, or suffer divine wrath.

I also wanted to give another quick shoutout to my book First Contact: The Story of Our Obsession with Aliens, which is now out in the wild. And if you’d like to keep up with news about the book, alien lore, and my other goings-on, subscribe to my personal newsletter the BeX Files.

And now, to the science!

Painting eggs (with protective fungi)


Nishino, Takanori et al. “Defensive fungal symbiosis on insect hindlegs.” Science.

For years, scientists assumed that the weird lumps on the hindlegs of some female stinkbugs were used as auditory organs to perceive sound. A new study reveals that the function of these “tympanum” organs is, in fact, way weirder: They are miniature fungi farms that the “gravid” (pregnant) females use to culture “hyphae” (fungal filaments) to grow anti-wasp coatings for their eggs.

“To address the question of the function of the tympanum, we investigated the Japanese dinidorid stinkbug Megymenum gracilicorne and discovered that this stinkbug’s hindleg organ is not auditory but a previously unknown type of symbiotic organ,” said researchers led by Takanori Nishino of the University of Tsukuba.

“We observed that the gravid females laid eggs in a row, and when each egg was deposited, the females rhythmically scratched the fungus-covered hindleg organ with the tarsal claws of the opposite hindleg and rubbed the egg surface, smearing the fungi onto the eggs,” the team said. “Within a few days, the fungal hyphae grew to cover the entire egg mass. On hatching, the hyphae attached to the body surface of newborn nymphs, although the fungi were subsequently lost as the nymphs molted and grew.”
Image: Nishino, Takanori et al.
Don’t you just love the smell of fungus-covered eggs in the morning? Probably not, and that’s the point. Parasitic wasps like to go around ovipositing (laying their young) inside the eggs of other bugs, but the team discovered they were repeatedly thwarted by the stinkbug shield.

“In the experimental arena, the female wasps approached both the fungus-removed eggs and the fungus-covered eggs,” the researchers said. “Immediately after antennal drumming on the egg surface, the female wasps only oviposited on the cleaned eggs… It is notable that wasps still approached egg masses fully covered by fungal hyphae, despite showing intense self-grooming, which suggested that the hyphae were adherent.”

That’s what these wasps get for trying to mooch off stinkbug eggs: a faceful of sticky fungal goo that’s going to take some very intense self-grooming to remove. To that end, the team concluded that “the fungi selectively cultured on the female’s hindleg organ of M. gracilicorne are transferred to eggs to act as a physical defense against parasitic wasp attack.”

As the old adage goes, never judge a stinkbug by her conspicuous tympanal organs.

In other news…

Who left a supermassive black hole all the way over here?


Sfaradi, Itai et al. The First Radio-Bright Off-Nuclear TDE 2024tvd Reveals the Fastest-Evolving Double-Peaked Radio Emission.” The Astrophysical Journal Letters.

When stars wander too close to black holes, they are torn apart by extreme tidal forces, producing radiant light shows called tidal disruption events (TDEs). Astronomers have witnessed these events countless times near the central nucleus of distant galaxies, which are occupied by supermassive black holes, but a team has now captured an unprecedented glimpse of an “off-nuclear” TDE far from the galactic core.

The event, called AT 2024tvd, involved a black hole with a possible mass of up to 10 million Suns. While it’s a pretty typical enormous black hole, what’s weird is that it was spotted eating a star about 2,600 light years from the nucleus of a distant galaxy, which produced the unusual TDE. Scientists have seen a few dim hints of these off-nuclear events, but this is the first to be clearly captured in bright radio waves.

“AT 2024tvd is the first radio-bright, bona fide off-nuclear TDE, and it is also the TDE with the fastest evolution observed to date,” said researchers led by Itai Sfaradi of the University of California, Berkeley.

The team speculate that the black hole might have been gravitationally kicked into the galaxy after a dust-up with other, bigger black holes elsewhere. While that sounds like a tumultuous backstory, at least this black hole was able to grab a stellar bite along the way.

Here be mollusks, worms, and chitons


Senckenberg Ocean Species Alliance (SOSA). Ocean Species Discoveries 13–27—Taxonomic contributions to the diversity of Polychaeta, Mollusca and Crustacea. Biodiversity Data Journal.

Meet the newest invertebrates on the deep-ocean block in a study that identified 14 previously unknown species from remote marine regions around the world. These taxonomic newcomers include the carnivorous sombrero-shaped mollusk Myonera aleutiana, the gummy-bear-esque worm Spinther bohnorum, and the aptly nicknamed “tusk shell” (it looks like a tusk) Laevidentalium wiesei.

“Despite centuries of exploration, marine invertebrate biodiversity remains notably under-described,” said researchers with theSenckenberg Ocean Species Alliance (SOSA), an international collaboration that was “founded to help meet this challenge.”
Ferreiraella charazata. Image: Senckenberg Ocean Species Alliance
While all of the newly identified species are fascinating, I have a selfish soft spot for Ferreiraella charazata (no relation to me, or any of the two million Ferreiras in the world). This deep-sea chiton species belongs to a broader genus established by researcher A.J. Ferreira several decades ago.

The new Ferreiraella chiton was found in some sunken wood two miles under the sea and is described as having a “very large girdle” and “epibiotic tubeworms on its tail valves,” bringing extra pizazz to the family name.

Old-world solutions to new-world problems


Shibasaki, Shota et al. “Fear of supernatural punishment can harmonize human societies with nature: an evolutionary game-theoretic approach.” Humanities and Social Sciences Communications.

Here’s an out-of-the-box idea to save the environment: Bring back vengeful gods and spirits. In a truly delightful study, scientists explore the benefits of perceived supernatural punishment on the preservation of natural ecosystems with mathematical game theory outlined in the following illustration:
A visual summary of the game theory approach. Image: Shibasaki, Shota et al.
“Japanese folklore includes episodes where spirits of nature (e.g., mountains and trees) punish or avenge people who develop or overuse natural resources,” said researchers led by Shota Shibasaki of Doshisha University. “Similarly, the Batak people of Palawan Island in the Philippines believe in the forest spirits that punish people who overexploit or waste forest resources. Itzá Maya, Guatemala, also views forest spirits as punitively protecting local forests against exploitation.”

This is the most galaxy-brained math paper I’ve ever read. Ultimately, the results suggest that “supernatural beliefs could play an important role in achieving sustainability.” So let’s break out the talismans and start casting eco-friendly spells because I, for one, welcome our divine treehugging overlords.

Thanks for reading! See you next week.





Louis e Zélie Martin, genitori di Santa Teresa del Bambino Gesù, sono “il modello di coppia che la Santa Chiesa propone ai giovani che desiderano – forse con esitazione – intraprendere un'avventura così meravigliosa: un modello di fedeltà e di attenz…


GAZA. Israele continua i raid e limita gli aiuti umanitari


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gli Stati Uniti respingono le accuse di violazione dei termini del cessate il fuoco mosse da Tel Aviv ad Hamas. I corpi degli ostaggi sono stati consegnati secondo i termini, mentre Israele continua a uccidere palestinesi e tiene chiuso il valico di Rafah
L'articolo GAZA. Israele continua



Perù. Boluarte se ne va, ma in piazza si continua a morire


@Notizie dall'Italia e dal mondo
La caduta di Boluarte non porta cambiamento: il nuovo presidente, vicino ai militari, risponde alle mobilitazioni con la forza. Un giovane artista è stato ucciso durante le protestehttps://pagineesteri.it/2025/10/18/america-latina/peru-boluarte-se-ne-va-ma-in-piazza-si-continua-a-morire/



“La riscoperta dell’America” – di Ned Blackhawk


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/la-risc…
Un testo imprescindibile per comprendere, con profondità di analisi, una storia finalmente inclusiva dei “primi custodi del giardino” americano. In libreria, con Neri Pozza, per la collana I Colibrì, un saggio di grande impatto sul




ansa.it/sito/notizie/mondo/202…

chissà perché ci avrei scommesso.... alla fine trump è trump. delusa forse ma non stupita. ricordo solo quando trump criticava biden di non aver fatto abbastanza.... perché con uno più deciso come lui sarebbe già dovuta essere finita...

in reply to simona

Ogni volta che parla con il capobanda se la fa sotto, non so se per l'emozione o per paura.


ma no... non potrebbe essere mai. chi potrebbe dubitare....


I rifiuti e la nostra assuefazione


Quand'è che abbiamo iniziato a pensare che vedere rifiuti in giro fosse normale? Ormai non c'è città, paese, spiaggia o bosco dove non se ne trovino. In alcuni casi sono anche tanti.

Per quanto riguarda la mia città, ormai ci avviamo a diventare uno dei centri abitati più luridi d'Italia; non dico che si vedano i mucchi di rifiuti ma ormai in giro si vede di tutto, dal polistirolo a pallini fino ai vestiti.

E' un grave problema a mio avviso, sotto molti punti di vista: anzitutto per l'ambiente, ma anche per l'immagine di una delle amministrazioni la cui corrente qui governa da 80 anni (la sinistra) e che vorrebbe darsi l'immagine di essere "quella giusta", quella che amministra bene.

Io ho l'impressione che ce la cantiamo e ce la suoniamo.

Negli ultimi anni è stata introdotta la raccolta porta a porta, togliendo numerosi bidoni per rifiuti dalla città, e da quel momento le cose sono precipitate. E questo mi porta al secondo punto, la domanda che mi ponevo all'inizio di questa riflessione.

Cosa porta le persone a pensare che va bene gettare a terra i rifiuti a casaccio? Per me c'è un'imbarbarimento collettivo, ma quando cerco di farlo notare, mi si dice a più voci che "i problemi sono altri".

E ignorare il problema che cerco di mettere in luce, nel frattempo, non risolve neanche gli altri.

#rifiuti #inquinamento #spazzatura #inciviltà @Ambiente - Sostenibilità e giustizia climatica

АидяёА ЦZ reshared this.

in reply to Simon Perry

io sono dovuto scendere sotto casa con una busta della spazzatura a chiedere ad un gruppo di ragazzetti di portarsi via i loro rifiuti tempo fa, purtroppo si é perso proprio il rispetto per le cose comuni e vedere questa cosa anche nei ragazzi mi rattrista molto.
in reply to BreakingNerd

@BreakingNerd

Anche a me. Ormai è diventata la mia abitudine, ogni volta che faccio una passeggiata o quasi porto con me i guanti, un sacco e una pinza per raccogliere i rifiuti (faccio fatica a chinarmi tante volte).

Mai nessuno che dica "ti do una mano", o che l'esempio si diffonda.

Com'era quella faccenda che le persone imparano per emulazione?




RFF20: “La vita va così”: il coraggio di dire “No”


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/rff20-l…
Un inno al tempo lento che salva la terra Il cinema italiano, quello che sa toccare corde civili e al tempo stesso far vibrare l’anima, ha trovato la sua voce in ‘La vita va così’ di Riccardo Milani. Scelto non a caso come film




Verhaltensscanner im Mannheim: Hier wird die Überwachung getestet, die so viele Städte wollen


netzpolitik.org/2025/verhalten…



Free-to-play, non chiamateli giochini gratis: fanno guadagnare miliardi

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Nata e confinata su smartphone, la formula dei free-to-play se ben implementata nei videogiochi permette agli editori incassi record anche quando i titoli non hanno particolare diffusione. Sarà questo il futuro dell'industria

RFanciola reshared this.



This week, we discuss crowdsourced resistance and a big government data dump.#BehindTheBlog


Behind the Blog: Engaging the Public


This is Behind the Blog, where we share our behind-the-scenes thoughts about how a few of our top stories of the week came together. This week, we discuss crowdsourced resistance and a big government data dump.

SAM: I don’t want to say it’s rare that we publish positive stories. We post more of those than people probably even realize, because the gnarly stories are the ones that go viral, or are talked about by your friends or aggregated by other news outlets. A “scoop” is almost never a happy story because often they’re predicated on information someone in a position of power didn’t want the world to know. But it’s definitely less common for us to report on things that makes you feel good or hopeful than things that make you go “oh shit” or “Jesus fucking Christ,” I will admit.

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"What if I could create Théâtre D’opéra Spatial as if it were physically created by hand? Not actually, of course."#News #AI


Creator of Infamous AI Painting Tells Court He's a Real Artist


In 2022, Jason Allen outraged artists around the world when he won the Colorado State Fair Fine Arts Competition with a piece of AI-generated art. A month later, he tried to copyright the pictures, got denied, and started a fight with the U.S. Copyright Office (USCO) that dragged on for three years. In August, he filed a new brief he hopes will finally give him a copyright over the image Midjourney made for him, called Théâtre D’opéra Spatial. He’s also set to start selling oil-print reproductions of the image.

A press release announcing both the filing and the sale claims these prints “[evoke] the unmistakable gravitas of a hand-painted masterwork one might find in a 19th-century oil painting.” The court filing is also defensive of Allen’s work. “It would be impossible to describe the Work as ‘garden variety’—the Work literally won a state art competition,” it said.
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“So many have said I’m not an artist and this isn’t art,” Allen said in a press release announcing both the oil-print sales and the court filing. “Being called an artist or not doesn’t concern me, but the work and my expression of it do. I asked myself, what could make this undeniably art? What if I could create Théâtre D’opéra Spatial as if it were physically created by hand? Not actually, of course, but what if I could achieve that using technology? Surely that would be the answer.”

Allen’s 2022 win at the Colorado State Fair was an inflection point. The beta version for the image generation software Midjourney had launched a few months before the competition and AI-generated images were still a novelty. We were years away from the nightmarish tide of slop we all live with today, but the piece was highly controversial and represented one of the first major incursions of AI-generated work into human spaces.

Théâtre D’opéra Spatial was big news at the time. It shook artistic communities and people began to speak out against AI-generated art. Many learned that their works had been fed into the training data for these massive data hungry art generators like Midjourney. About a month after he won the competition and courted controversy, Allen applied for a copyright of the image. The USCO rejected it. He’s been filing appeals ever since and has thus far lost every one.

The oil-prints represent an attempt to will the AI-generated image into a physical form called an “elegraph.” These won’t be hand painted versions of the picture Midjourney made. Instead, they’ll employ a 3D printing technique that uses oil paints to create a reproduction of the image as if a human being made it, complete—Allen claimed—with brushstrokes.

“People said anyone could copy my work online, sell it, and I would have no recourse. They’re not technically wrong,” Allen said in the press release. “If we win my case, copyright will apply retroactively. Regardless, they’ll never reproduce the elegraph. This artifact is singular. It’s real. It’s the answer to the petulant idea that this isn’t art. Long live Art 2.0.”

The elegraph is the work of a company called Arius which is most famous for working with museums to conduct high quality scans of real paintings that capture the individual brushstrokes of masterworks. According to Allen’s press release, Arius’ elegraphs of Théâtre D’opéra Spatial will make the image appear as if it is a hand painted piece of art through “a proprietary technique that translates digital creation into a physical artifact indistinguishable in presence and depth from the great oil paintings of history…its textures, lighting, brushwork, and composition, all recalling the timeless mastery of the European salons.”

Allen and his lawyers filed a request for a summary judgement with the U.S. District Court of Colorado on August 8, 2025. The 44 page legal argument rehashes many of the appeals and arguments Allen and his lawyers have made about the AI-generated image over the past few years.

“He created his image, in part, by providing hundreds of iterative text prompts to an artificial intelligence (“AI”)-based system called Midjourney to help express his intellectual vision,” it said. “Allen produced this artwork using ‘hundreds of iterations’ of prompts, and after he ‘experimented with over 600 prompts,’ he cropped and completed the final Work, touching it up manually and upscaling using additional software.”

Allen’s argument is that prompt engineering is an artistic process and even though a machine made the final image, he says he should be considered the artist because he told the machine what to do. “In the Board’s view, Mr. Allen’s actions as described do not make him the author of the Midjourney Image because his sole contribution to the Midjourney Image was inputting the text prompt that produced it,” a 2023 review of previous rejections by the USCO said.

During its various investigations into the case, the USCO did a lot of research into how Midjourney and other AI-image generators work. “It is the Office’s understanding that, because Midjourney does not treat text prompts as direct instructions, users may need to attempt hundreds of iterations before landing upon an image they find satisfactory. This appears to be the case for Mr. Allen, who experimented with over 600 prompts,” its 2023 review said.

This new filing is an attempt by Allen and his lawyers to get around these previous judgements and appeal to higher courts by accusing the USCO of usurping congressional authority. “The filing argues that by attempting to redefine the term “author” (a power reserved to Congress) the Copyright Office has acted beyond its lawful authority, effectively placing itself above judicial and legislative oversight.”

We’ll see how well that plays in court. In the meantime, Allen is selling oil-prints of the image Midjourney made for him.


#ai #News


#NoiSiamoLeScuole questa settimana è dedicato all’ITS Academy Campania Moda. Grazie ai fondi del #PNRR destinati alla realizzazione di laboratori professionalizzanti e all’ampliamento delle attività didattiche degli ITS, l’Istituto ha potuto migliora…