lasciate che le figuracce vengano a me
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Sono andato a scuola scalzo nessuno mi aveva detto dei compiti da fare a casa e non avevo neppure una scusa, alla lavagna non sapevo co...ordinariafollia
Famiglia nel bosco, Nordio: "Se profili disciplinari interverrò". Avvocato rimette mandato
Leggi su Sky TG24 l'articolo Famiglia nel bosco, Nordio: 'Se profili disciplinari interverrò'. Avvocato rimette mandatoRedazione Sky TG24 (Sky TG24)
Simulazioni di Phishing: 5 consigli per evitare falsi positivi dal CERT-AgID
Sempre più amministrazioni avviano simulazioni di campagne di phishing per misurare la capacità dei propri dipendenti di riconoscere i messaggi sospetti. Quando queste attività coinvolgono strutture pubbliche, può succedere che i messaggi vengano inopportunamente segnalati ai CERT istituzionali come se fossero illecite.
Senza qualche accorgimento tecnico per evidenziare la natura simulata dell’attività, la campagna può essere interpretata come un’operazione malevola vera e propria, con il rischio che anche i CERT censiscano gli indicatori della simulazione nelle blacklist operative.
Il CERT-AgID, propone dei suggerimenti che derivano dall’esperienza in materia maturata sul campo.
Non si tratta di regole rigide, ma di accorgimenti utili per un miglior esito di una simulazione e la minimizzazione del rischio di classificare come ostile qualcosa che non lo è, permettendo ai CERT di concentrarsi sulle minacce reali.
1. Inserire un commento nel codice HTML della pagina
Aggiungere un breve commento nel codice HTML, visibile solo a chi lo ispeziona, aiuta chi analizza la pagina a capire che si tratta di un test legittimo. È una piccola forma di trasparenza tecnica che permette di evitare fraintendimenti, un segnale discreto che mette in allerta l’analista e lo spinge ad approfondire una eventuale segnalazione prima di classificare la pagina come minaccia.
2. Lasciare visibili le informazioni del WHOIS
Non oscurare il WHOIS del dominio usato per la campagna. Vedere subito il nome della società o dell’ente che conduce la simulazione riduce il rischio che il dominio o l’IP vengano scambiati per un’infrastruttura malevola.
3. Informare preventivamente i CERT istituzionali
Una comunicazione essenziale ai CERT istiuzionali che probabilmente potrebbero essere allertati aiuta a evitare segnalazioni di falsi positivi. Possono bastare poche informazioni come:
- domini e IP utilizzati (opzionalmente il numero di telefono in caso di smishing)
- periodo previsto della simulazione
- eventuale tipo di target
Non serve descrivere nei dettagli lo scenario, ma solo poche ed essenziali informazioni sono sufficienti permettere ai CERT di riconoscere i relativi indicatori.
4. Usare un file security.txt sul dominio
Avere un file security.txt (vedere in proposito RFC 9116) disponibile sul dominio della simulazione permette agli analisti di verificare subito se esiste un contatto a cui chiedere conferma. Un riferimento operativo chiaro accelera la gestione dei dubbi e riduce il rischio di trattare la simulazione come un incidente reale.
5. Informare l’utente dopo l’inserimento delle credenziali
Dopo che l’utente inserisce le credenziali o avvia un download, si può scegliere di mostrare subito una pagina che chiarisce che si tratta di una simulazione. Questa soluzione evita preoccupazioni inutili e favorisce la consapevolezza. In altri casi si può decidere di informare l’utente in un secondo momento, anche in funzione dell’approccio scelto dalla società o dall’ente che conduce la simulazione.
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WormGPT e KawaiiGPT Migliorano! Le “AI del male” sono un’arma per i cybercriminali
I criminali informatici non hanno più bisogno di convincere ChatGPT o Claude Code a scrivere malware o script per il furto di dati. Esiste già un’intera classe di modelli linguistici specializzati, progettati specificamente per gli attacchi.
Uno di questi sistemi è WormGPT 4, che si pubblicizza come “la chiave per un’intelligenza artificiale senza confini“. Porta avanti l’eredità del modello WormGPT originale, emerso nel 2023 e successivamente scomparso a causa dell’ascesa di altri LLM “tossici“, come evidenziato nello studio Abnormal Security .
Secondo gli esperti di Unit 42 presso Palo Alto Networks, le vendite di WormGPT 4 sono iniziate intorno al 27 settembre, con annunci pubblicitari apparsi su Telegram e forum underground come DarknetArmy.
Prezzi delle licenze di utilizzo di WormGPT (Fonte Paloalto)
Secondo il loro rapporto, l’accesso al modello parte da 50 dollari al mese, mentre un abbonamento a vita con il codice sorgente costa 220 dollari.
Il canale Telegram di WormGPT conta attualmente diverse centinaia di iscritti e l’analisi di Unit 42 dimostra che questo modello commerciale senza restrizioni può fare molto di più che semplicemente aiutare a scrivere e-mail di phishing o singoli malware.
Nello specifico, i ricercatori hanno chiesto a WormGPT 4 di creare un ransomware, uno script che crittografa e blocca tutti i file PDF su un host Windows. Il modello ha prodotto uno script PowerShell pronto all’uso, con una nota che lo descrive come “veloce, silenzioso e brutale”. Il codice includeva parametri per la selezione di estensioni e ambiti di ricerca predefiniti sull’intera unità C:, la generazione di un messaggio di riscatto con una scadenza di 72 ore e la possibilità di divulgare dati tramite Tor.
L’Unità 42 sottolinea che nemmeno questa “IA per il male” riesce ancora a trasformare gli attacchi in una pipeline completamente automatizzata. Secondo Kyle Wilhout, responsabile della ricerca sulle minacce presso Palo Alto Networks, il codice generato dal software potrebbe teoricamente essere utilizzato in attacchi reali, ma nella maggior parte dei casi richiede modifiche manuali per evitare di essere bloccato immediatamente dagli strumenti di sicurezza standard.
Un altro esempio di tale strumento è KawaiiGPT, che ha attirato l’attenzione dei ricercatori di sicurezza informatica nell’estate del 2025. I suoi creatori pubblicizzano il modello come una “sadica trovatella per la cyberpenetrazione “ e promettono “dove la tenerezza incontra le armi informatiche offensive”. A differenza di WormGPT, KawaiiGPT è distribuito gratuitamente e disponibile su GitHub, riducendo ulteriormente la barriera d’ingresso per gli aggressori alle prime armi.
Home page di KawaiiGPT (Fonte Paloalto)
In un esperimento, l’Unità 42 ha chiesto a KawaiiGPT di creare un’e-mail di spear phishing che fingeva di provenire da una banca con oggetto “Urgente: verifica le informazioni del tuo conto”. Il modello ha generato un’e-mail convincente che portava a una falsa pagina di verifica in cui si voleva rubare il numero di carta della vittima, la data di nascita e le credenziali di accesso.
I ricercatori non si sono fermati qui e sono passati ad attività più tecniche. In risposta alla richiesta di “scrivere uno script Python per il movimento laterale su un host Linux”, KawaiiGPT ha restituito il codice utilizzando il modulo SSH paramiko. Uno script di questo tipo non offre funzionalità fondamentalmente nuove, ma automatizza un passaggio fondamentale in quasi tutti gli attacchi riusciti: penetrare nei sistemi adiacenti come utente legittimo con accesso alla shell remota, la possibilità di aumentare i privilegi, condurre ricognizioni, installare backdoor e raccogliere file sensibili.
In un altro test, il modello ha generato uno script Python per l’esfiltrazione di dati, in particolare file di posta elettronica EML su un host Windows. Lo script ha trovato i file richiesti e li ha inviati all’indirizzo dell’aggressore come allegati.
Secondo Unit 42, il vero pericolo di WormGPT 4, KawaiiGPT e simili LLM “oscuri” è che riducono significativamente la barriera d’ingresso nel cybercrimesemplificando la generazione di codice dannoso di base, e-mail di phishing e singole fasi di attacco. Tali strumenti possono già fungere da elementi costitutivi per campagne più sofisticate basate sull’intelligenza artificiale e, secondo i ricercatori, gli elementi di automazione discussi nel rapporto sono già utilizzati in attacchi reali.
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L’Europa si ribella: “Basta Microsoft”. Il Parlamento punta alla sovranità tecnologica
Un gruppo di membri del Parlamento europeo hanno chiesto di abbandonare l’uso interno dei prodotti Microsoft e di passare a soluzioni europee.
La loro iniziativa nasce dalle crescenti preoccupazioni circa la dipendenza delle infrastrutture chiave dalle grandi aziende americane e i potenziali rischi per la sicurezza digitale dell’UE. Gli autori dell’appello ritengono che le istituzioni europee debbano dare l’esempio di indipendenza tecnologica e guidare la transizione verso le proprie piattaforme.
Il documento, che sarà consegnato alla Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metzola, elenca 38 firmatari di diversi gruppi politici. Insistono sulla necessità di eliminare gradualmente non solo il software Microsoft, ma anche l’hardware di Dell, HP e LG, utilizzato nei sistemi informatici dell’Istituto.
Ritengono che il Parlamento disponga di risorse sufficienti per diventare la forza trainante di un’iniziativa più ampia volta a rafforzare la sovranità tecnologica . Gli autori della lettera sottolineano che, in un contesto di turbolenza geopolitica, le aziende tecnologiche possono diventare strumenti di pressione esterna, mentre una quota significativa delle spese di bilancio continua a essere destinata a fornitori esteri.
La petizione elenca i servizi europei che, secondo i parlamentari, sono in grado di sostituire le soluzioni attualmente in uso. Tra questi, il browser norvegese Vivaldi, il motore di ricerca francese Qwant, il servizio di posta elettronica svizzero Proton e la piattaforma di collaborazione tedesca Nextcloud.
I firmatari sottolineano che uno dei passi a medio termine dovrebbe essere la completa cessazione dell’utilizzo dei prodotti Microsoft, incluso il sistema operativo Windows. A sostegno della loro posizione, citano la Corte penale internazionale, che ha recentemente vietato i servizi dell’azienda a causa delle preoccupazioni relative alle sanzioni statunitensi .
La lettera è firmata da rappresentanti di diverse correnti: Aura Salla e Mikka Aaltola del gruppo di centro-destra del PPE, Birgit Sippel e Raphaël Glucksmann dei Socialdemocratici, Stéphanie Jon-Curten e Marie-Agnes Strack-Zimmermann di Renew Europe, Alexandra Giese e Kim van Sparrentak dei Verdi, e Leila Schaibi e Merja Kyllonen di La Sinistra.
Gli autori della lettera propongono di creare un gruppo di lavoro composto da parlamentari e personale parlamentare che organizzi e supervisioni la transizione alle tecnologie europee.
L’appello traccia anche un parallelo con la flotta di veicoli del Parlamento europeo, composta quasi interamente da marchi europei. I firmatari ritengono che questo approccio possa essere esteso anche alle apparecchiature informatiche. Sono fiduciosi che, con sufficiente volontà politica, l’istituto sarà in grado di raggiungere l’indipendenza dalla tecnologia straniera entro la fine del suo attuale mandato.
L’iniziativa è stata coordinata dall’eurodeputato centrista austriaco Helmut Brandstätter. Egli osserva che l’infrastruttura del Parlamento europeo si basa attualmente su software stranieri, che potrebbero teoricamente essere disattivati, monitorati o utilizzati per scopi politici. Sostiene che non si tratta di ostilità nei confronti degli Stati Uniti, ma della necessità di rafforzare la sovranità europea.
Microsoft ha risposto affermando di offrire la più ampia gamma di soluzioni incentrate sulla fornitura di capacità di controllo digitale e di gestione dei dati all’interno delle organizzazioni europee e di voler continuare a lavorare per espandere tali servizi.
Da tenere in considerazione che molte attività di sospensione delle tecnologie di Microsoft sono nate a valle dei fatti di cronaca emersi quando l’azienda ha bloccato l’accesso a determinati servizi Azure per il Ministero della Difesa israeliano, dopo le rivelazioni secondo cui tali infrastrutture venivano utilizzate per operazioni di sorveglianza di massa in Cisgiordania e Gaza.
La decisione è arrivata in seguito a un articolo del The Guardian, che accusava l’Unità 8200 di sfruttare la tecnologia Microsoft per elaborare e archiviare milioni di telefonate all’ora, spingendo Brad Smith a rilasciare una dichiarazione pubblica per chiarire la posizione dell’azienda.
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Shakerati Anonimi: la storia di Marco e il “prezzo” della Fiducia
Ciao a tutti… mi chiamo Marco, ho 37 anni e lavoro come impiegata amministrativa in uno studio commerciale. È la prima volta che parlo davanti a tutti voi e sono un pò emozionato … e vi assicuro che non è semplice. Ma dopo quello che ho passato, ho capito che tacere non porta da nessuna parte, mentre condividere può salvare qualcun altro dal mio stesso problema.
Mi sono sempre considerato una persona prudente: pago tutto con la carta, controllo gli estratti conto, tengo d’occhio le email sospette, e quando non capisco qualcosa… chiedo.
Eppure, qualche mese fa, tra lavoro, stress, bollette e un po’ di solitudine, ho abbassato la guardia. E qualcuno mi ha colpito proprio nel momento perfetto e ho perso 15.000 euro.
L’inizio di tutto
Tutto è cominciato con una pubblicità su un social: “Guadagna completando semplici task online – zero rischi, solo profitto”.
Non era la prima volta che vedevo annunci simili, ma quella piattaforma sembrava più professionale, con grafici, recensioni e perfino assistenza live.
Quindi ci penso, ma istintivamente compilo il modulo.
Dopo dieci minuti mi chiama un tizio con una voce rassicurante, educatissima.
Mi spiega che posso iniziare subito con un piccolo versamento: 250 euro.
Li invio.
Nel giro di qualche giorno il “portafoglio” mostrava già +12% di profitto.
Io non ci credevo: “Allora funziona davvero!”.
La spirale
Da lì è iniziata la pressione: task da completare, versamenti sempre più grandi, piccole “missioni” da finire per avere accesso ai bonus.
Ma ogni volta che provavo a prelevare, compariva un messaggio: “Errore. Attendi l’approvazione dell’operatore.”
Oppure: “Prelievo bloccato: è necessario completare un nuovo task.”
Pensavo che era un problema momentaneo.
Nel frattempo, i grafici del mio wallet salivano, salivano tanto… sembravo diventare ricco senza muovere un dito. Ma io quei soldi non li vedevo mai davvero.
Il problema più grande
Per continuare, a un certo punto non avevo più soldi miei.
Così ho usato la carta di credito di mio padre che mi aveva affidato “solo per le emergenze”. La carta era sempre con me, lui non ha mai fatto controlli ossessivi, e io mi illudevo che presto gli avrei rimesso tutto, anzi, forse avrei anche potuto fare una sorpresa alla famiglia.
Ho nascosto questa cosa a tutti. Per lunghi ed interminabili mesi… che stupido che sono stato!
Il colpo di scena
Un giorno, finalmente, decido di fare un prelievo importante: 5.000 euro dal mio “profitto”. Il portale si blocca. L’assistenza mi scrive: “Contatto in arrivo dal nostro reparto sicurezza.”
Mi chiama una signora, molto gentile. Mi dice che vedono un’anomalia sul mio profilo, che qualcuno potrebbe aver tentato accessi non autorizzati e che devono verificare la proprietà del wallet.
Mi chiede il numero della carta che ho utilizzato per i depositi, per “confermare l’identità”.
Gliela do.
A quel punto mi dicono: “La procedura richiede un’ultima transazione di validazione. Poi i fondi saranno sbloccati.” Dopo cinque minuti, vedo l’addebito: 3.000 euro.
Mi precipito a ricaricare la pagina.
Il portafoglio è sparito.
La piattaforma non esiste più.
La chat non risponde.
Il numero è irraggiungibile.
Ed ecco il colpo di scena: mio padre mi chiama chiedendo perché aveva ricevuto una notifica di sicurezza dalla banca per “attività sospette” sulla carta.
Lui non ne sapeva nulla, era caduto dalle nuvole.
La bugia e la truffa sono esplose insieme.
È lì che ho capito veramente che non solo avevo perso i miei soldi… avevo messo nei guai anche mio padre.
Quando mi sono presentato alla polizia postale, avevo il cuore a pezzi.
Non tanto per il denaro perso, ma per la vergogna. Credevo mi avrebbero giudicata come un cretino, invece mi sono sentita dire che casi come il mio arrivano ogni giorno: persone preparate, intelligenti, attente… tutte ingannate da manipolazioni psicologiche studiate al millimetro. È stato il primo momento in cui mi sono sentito meno solo ed ecco perché ho poi accettato di venire qua da voi a condividere la mia storia.
Da lì ho iniziato a leggere, informarmi, capire come funzionano queste finte piattaforme di investimento.
Ho scoperto, troppo tardi, che tutto ciò che vedevo, dai grafici ai profitti, era generato da un software truccato. Nulla era reale. Ogni messaggio, ogni telefonata, ogni “errore di prelievo” era parte di un piano preciso. E più leggevo, più mi chiedevo una sola cosa: come ho potuto cascarci?
Poi ho capito tristemente una cosa: non cadi perché sei stupido. Cadi perché sei un essere umano.
Lesson Learned – Cosa abbiamo imparato
- Le piattaforme che mostrano profitti immediati e garantiti sono una trappola al 100%.
- Se non puoi prelevare in qualunque momento, non è un investimento ma una truffa.
- I truffatori giocano su psicologia, pressione, premi, urgenza e senso di colpa.
- Utilizzare carte intestate ad altri (anche familiari) mette tutti a rischio e complica enormemente la situazione.
- Non denunciare subito peggiora i danni: i truffatori contano proprio sul silenzio.
- Condividere le tue esperienze digitali con i familiari aiuta ad uscirne fuori in fretta. Fallo!
Come prevedere (ed evitare) tutto questo
- Diffidare di ogni proposta che promette guadagni rapidi e “senza rischio”.
- Controllare sempre se una piattaforma finanziaria è autorizzata da CONSOB.
- Verificare i siti su portali come Whois, Scamadviser, Google Safe Browsing.
- Non credere ai grafici che “crescono”: sono completamente falsificabili.
- Non condividere codici, carte, screenshot o accessi con nessuno, mai.
- E soprattutto: se qualcosa ti fa sentire in ansia o sotto pressione, è quasi sempre una truffa.
Genesi dell’articolo
L’articolo è stato ispirato da una truffa reale, condivisa da un utente su Reddit.
A questa persona va tutto il nostro conforto: il suo coraggio nel raccontare ciò che ha vissuto permette ad altri di riconoscere i segnali, proteggersi e imparare dall’esperienza che ha affrontato.
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Gli USA puntano tutto sulla “scienza automatica”. Al via la Missione Genesis: più AI e meno persone
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo, “Launching the Genesis Mission”, che avvia un programma nazionale per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella scienza. Il documento è stato pubblicato sul sito web della Casa Bianca.
Il preambolo paragona l’iniziativa al Progetto Manhattan per portata e urgenza e promette “una nuova era di scoperte scientifiche accelerate dall’intelligenza artificiale”. Secondo Politico, il consigliere scientifico presidenziale Michael Kratsios definisce la Missione Genesis “la più grande mobilitazione di risorse scientifiche federali dai tempi del programma Apollo“.
Il Segretario all’Energia degli Stati Uniti, Chris Wright, un imprenditore che ha fatto fortuna con il fracking, è stato incaricato di coordinare il programma. L’ordinanza impone al Dipartimento dell’Energia di mettere in comune i dati scientifici provenienti dall’agenzia e da altre agenzie federali e, sulla base di questi, creare modelli di base scientifici e sistemi di intelligenza artificiale per automatizzare gli esperimenti e analizzare i dati.
A tal fine, la Missione Genesis implementerà la Piattaforma Americana per la Scienza e la Sicurezza, che utilizza supercomputer di laboratorio nazionali e ambienti cloud sicuri. Il documento affronta esplicitamente compiti come la progettazione sperimentale automatizzata, la modellazione accelerata e l’uso dell’intelligenza artificiale per le previsioni in campi che vanno dalla fusione nucleare alla scienza dei materiali e alla microelettronica.
Il decreto descrive in dettaglio le attività per il prossimo anno. Entro 60 giorni, il Ministero dell’Energia deve presentare un elenco di almeno 20 compiti scientifici e tecnologici chiave di rilevanza nazionale. Dopo 90 giorni, l’agenzia è tenuta a preparare un inventario delle risorse informatiche disponibili e, dopo altri 120 giorni, a definire una serie di set di dati e modelli iniziali e un piano per collegare i dati provenienti da altre agenzie e università.
Entro 240 giorni, deve essere valutato il potenziale dei “laboratori robotici” e, dopo 270 giorni, deve essere presentato il primo caso dimostrativo della piattaforma. Dopo un anno, e successivamente ogni anno, il Ministero riferirà sullo stato di avanzamento e sui risultati della piattaforma.
La Missione Genesis si basa su una serie di ordini esecutivi esistenti relativi all’IA, che l’amministrazione Trump ha compilato su un portale governativo separato, AI.gov.
Elenca documenti che includono ordini che incoraggiano l’esportazione di stack tecnologici di IA americani e impediscono l’adozione di una “IA woke” all’interno delle agenzie federali. La nuova iniziativa si posiziona come un livello più ambizioso e integrato, progettato per collegare l’IA alla ricerca fondamentale.
Allo stesso tempo, sottolineano i critici, l’amministrazione sta attuando tagli massicci ai finanziamenti scientifici tradizionali. Secondo PBS , la Corte Suprema degli Stati Uniti ha autorizzato un taglio di circa 783 milioni di dollari al bilancio della ricerca sanitaria.
Una serie separata di tagli ha interessato la climatologia. Il MIT Technology Review ha segnalato la chiusura di oltre un centinaio di studi sul clima finanziati dalla National Science Foundation; questa valutazione è supportata anche da revisioni e riassunti del settore, come Free Government Information e Nature.
Secondo il Sabin Center for Climate Change Law della Columbia University, l’amministrazione ha inoltre tagliato quasi 100 milioni di dollari di finanziamenti per il settore della ricerca meteorologica, oceanica e climatica della NOAA.
Sullo sfondo di queste decisioni, negli Stati Uniti è in corso una battaglia sui programmi universitari per la diversità e l’inclusione. Secondo il Guardian il Dipartimento di Stato prevede di escludere 38 università dal partenariato di ricerca Diplomacy Lab a causa dell’utilizzo di approcci DEI nelle loro politiche del personale.
In definitiva, la Missione Genesis viene lanciata sia come progetto tecnologico su larga scala sia come mossa politicamente controversa. I sostenitori sperano che la piattaforma di intelligenza artificiale del governo acceleri davvero le scoperte fondamentali e aumenti il ritorno sugli investimenti federali nella scienza. Gli scettici sottolineano che il decreto sottolinea ripetutamente la sua dipendenza dai bilanci esistenti e la frase “soggetto a disponibilità di stanziamenti“.
Sullo sfondo dei tagli ai programmi di ricerca tradizionali, affidarsi alla “scienza automatizzata” appare rischioso. Il vero impatto dell’iniziativa sarà chiaro solo dai rapporti iniziali del Dipartimento dell’Energia e dai progetti concreti che possono essere realizzati su questa piattaforma.
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EU-Rat einigt sich zur Chatkontrolle: Schlimmster Giftzahn gezogen, aber weiterhin gefährlich
🔥 Peter 🌍✊anti-fascist reshared this.
Cosa insegnano le rivelazioni sui colloqui tra Pechino e Washington sull’Ucraina
Una cosa è ritenere che l’amministrazione statunitense faccia il gioco della Russia, un’altra è vederlo scritto nero su bianco. LeggiPierre Haski (Internazionale)
Uganda: il land grabbing è una nuova minaccia per i pastori della Karamoja
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Indice Il land grabbing è oggi una delle minacce principali per le comunità di pastori seminomadi della Karamoja, regione nel nord-est dell’Uganda. Se fino a oggi i conflitti interni alla regione erano principalmente legati a razzie di bestiame e scontri armati, oggi lo
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Frontex und Europol: Zwei EU-Agenturen sollen bei der Drohnenabwehr helfen
“Non è semplificazione: è una capitolazione normativa mascherata da competitività”, dice Benifei sull’Omnibus digitale
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La scorsa settimana la Commissione europea ha presentato un piano per ridurre la burocrazia
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Deficienze artificiali. Ecco come le forze armate cinesi si addestrano ad ingannare l’IA
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Non solo facilitatore, ma anche strumento per complicare e nascondere. Oltre alle già note applicazioni militari dell’Intelligenza Artificiale, principalmente riguardanti la facilitazione nello svolgimento di vari processi all’interno di un
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Il rumore della carta
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1 dicembre 2025, ore 14:00 presso la Fondazione Bruno Kessler di Treno Il ricercatore della Fondazione Luigi Einaudi, Vittorio Lorenzo Tumeo, dottorando dell’Università di Messina in Storia delle Istituzioni, prenderà parte al convegno “Il rumore della carta. Dialoghi interdisciplinari sui fondi di persona in biblioteca e in archivio” con una relazione dal
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Perché l’Antitrust italiana sfruculia ancora Meta e le nuove regole WhatsApp Business
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L'Antitrust italiana ritiene che le nuove condizioni contrattuali di WhatsApp Business introdotte lo scorso 15 ottobre e l’integrazione di nuovi strumenti di interazione o funzionalità di Meta
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i lettori di Oggettistica non sanno trattenere la gioia: mobilizon.it/events/48fe58dd-a…
chi vuole, chi può, si unisca ai lettori di Oggettistica questo sabato, a Roma, alle 17:30 presso la Biblioteca Pagliarani in via M. Bragadin 122b.
29 novembre: OGGETTISTICA, di Marco Giovenale, allo Spazio Pagliarani, con Massimiliano Manganelli
A Roma, sabato 29 novembre, alle ore 17:30, presso la Biblioteca Pagliarani (via M. Bragadin 122 b) presentazione del libro di prose in prosa di Marco Giovenale OGGETTISTICA (Tic Edizioni) letture dell'autore e interventi critici di Massimiliano M…mobilizon.it
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Gemini 3 di Google è davvero la fine del regno di Nvidia?
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Il rilascio di Gemini 3, addestrato con le Tpu di Google, è stato avvertito dai mercati come una minaccia al dominio (pressoché incontrastato, ad oggi) di Nvidia sui chip per l'intelligenza artificiale. Fatti, numeri e startmag.it/innovazione/nvidia…
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Ribellarsi alla violenza degli uomini sulle donne è un modo anche per lottare contro le mafie
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/ribella…
Ribellarsi alla violenza praticata dagli uomini sulle donne è un modo per continuare la lotta
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la soluzione (che non è una “soluzione” ma un modo di viversi le cose, la vita) potrebbe semmai consistere nel [...] -> noblogo.org/differx/con-tutti-…
#social #fediverso #socialgeneralisti #mainstream #noblogo #noblogs #wordpress #archive #mastodon #friendica #kofi
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freezonemagazine.com/rubriche/…
Londra, Royal Festival Hall, 20 febbraio 2004: Brian Wilson, davanti ad una platea di tremila persone, presenta la première di SMILE, l’album perduto, il Santo Graal della musica popolare americana. Oltre al compositore e autore dei testi Van Dyke Parks, nel pubblico sono presenti Paul McCartney e George Martin a chiudere plasticamente il cerchio dell’epoca […]
L'articolo
Il Chiapas celebra, il Messico si incrina: l’EZLN compie 42 anni mentre le destre cavalcano il malcontento
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le celebrazioni zapatiste coincidono con una protesta nazionale eterogenea che rivela le fragilità della presidenza Sheinbaum.
L'articolo Il Chiapas celebra, il Messico si incrina: l’EZLN
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Oltre il danno, la beffa: pur con la nuova sentenza della Corte di Giustizia Europea, due cittadinə italianə che hanno contratto un'unione civile, hanno un unico modo per vedersi sposati: "divorziare" in Italia e contrarre un nuovo matrimonio all'estero in un Paese civile.
Ma vi rendete conto quanto siamo indietro? Quanto pesa la nostra arretratezza culturale nelle vite dei cittadini?
Nel podcast non ne parlo per ora, ma prima o poi lo farò, perché cose come questa mi spingono a lasciare l'Italia al pari delle malattie che sopporto. Ed è tutto dire.
Mi sono trasformato, col tempo, in una di quelle persone che dicono che non c'è futuro qui. Ma mi sembra inevitabile.
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Mi mandano in bestia queste cose. E più di tutto l'ipocrisia, raccontarci quotidianamente che siamo il Paese più bello del mondo, e cazzate simili.
Poi mancano i diritti fondamentali.
SIRIA. Proteste sulla costa: gli alawiti chiedono il federalismo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Resta l'incertezza in Siria, divisa tra promesse di riforme e timori di un rinnovato autoritarismo. Intanto cresce il sostegno occidentale al presidente autoproclamato Sharaa
L'articolo SIRIA. Proteste sulla costa: gli alawiti chiedono il federalismo proviene da Pagine Esteri.
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Fine vita: solo “costi” morali
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/fine-vi…
Nello splendido “Per grazia ricevuta”, di e con Nino Manfredi, il mentore del protagonista, uomo colto, laico e libertario, in fin di vita chiede il prete e bacia il crocifisso. L’insostenibilità dell’esito porta Nino a lanciarsi da uno strapiombo; sopravvive e si grida al miracolo.
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Paola Caridi, Sudari. Elegia per Gaza. Feltrinelli 2025
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/paola-c…
“E’ in un sussurro l’incontro”, si legge così in esergo a “ Sudari” di Paola Caridi e con un filo di voce sembra iniziare l’elegia per Gaza, un canto funebre che si snoda sommesso, ma implacabile nel denunciare
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Un'idea per rialzare le teste chine dai telefoni
estelinux.serviziliberi.it/uni…
Segnalato dall'Internet User Group di #Este e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
#Este
Circa un mese fa mi sono trovato nell'ennesima libreria mentre passeggiavo annoiato in
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Un anno nel Fediverso: la calma che ti cambia la testa. Il post di @Michela
E no, il Fediverso non è povero di contenuti.È che, quando smetti di essere schiava degli algoritmi, ti accorgi che l’80% della roba mainstream è solo rumore dopaminico.
Rapido, inutile, martellante.Su PixelFed, invece, quasi tutto merita almeno un rallentamento, uno sguardo vero.
È una sensazione precisa:
uscire da una distopia sociale senza neppure accorgersi di esserci vissuti dentro per anni.
michiyospace.altervista.org/un…
Per avere altri aggiornamenti sul Fediverso, segui il gruppo @Che succede nel Fediverso?
Un anno nel Fediverso: la calma che ti cambia la testa - LandEscape
Avevo già accennato a questa cosa mesi fa, ma ora – dopo quasi un anno dentro il Fediverso – posso parlarne con molta più chiarezza.Quando sono arrivata su PixelFed, la mia prima reazione è stata l’ansia.Michela (Blog di michiyospace)
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It'll take just a minute and help 404 Media figure out how to grow sustainably.
Itx27;ll take just a minute and help 404 Media figure out how to grow sustainably.#Announcements
Protected: 17° Convegno Nexa su Internet & Società
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Risposta immediata alla campagna “Oggi scegli tu”, scaricati in un mese oltre 16mila moduli DAT
La campagna Oggi scegli tu, lanciata lo scorso ottobre grazie alla disponibilità di Cristiano a raccontare la storia della compagna Patrizia, nasce da una constatazione semplice e drammatica allo stesso tempo: in Italia il diritto di decidere sulle proprie cure e sulla fase finale della propria vita, previsto dalla legge 219/2017, sembra ancora troppo spesso esistere solo sulla carta. La distanza tra la norma e la sua reale applicazione è dimostrato dalle decine di segnalazioni che ogni settimana l’Associazione Luca Coscioni riceve attraverso il Numero Bianco per i diritti alla fine della vita.
I cittadini che desiderano depositare le proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento a volte si trovavano di fronte a informazioni incerte, Comuni che aggiungono burocrazia e in molti casi di fronte a una totale assenza di consapevolezza dei cittadini sul ruolo del fiduciario o sulle modalità di consultazione delle DAT da parte delle strutture sanitarie.Il risultato è una disuguaglianza strutturale: a seconda del Comune di residenza e delle informazioni in possesso della persona, i diritti previsti dalla legge possono quindi essere garantiti o ostacolati.
Per questo la campagna di sensibilizzazione Oggi Scegli Tu è intervenuta simultaneamente su più fronti, unendo informazione, supporto diretto ai cittadini e pressione istituzionale. In poche settimane siamo riusciti a far sapere agli italiani tramite cinema, radio, quotidiani e tv cosa prevede la legge e che sì, oggi abbiamo uno strumento per decidere sui nostri corpi.
La risposta dei cittadini è stata immediata. In un solo mese dal sito dell’Associazione sono stati scaricati oltre 16mila moduli DAT: un numero straordinario se confrontato con gli 11mila download dell’intero 2024. Già questo dato, da solo, mostra quanto fosse necessaria una campagna di questo tipo. Ma allo stesso tempo, da tutta Italia sono arrivate segnalazioni di incrementi significativi negli appuntamenti presso gli uffici comunali per il deposito delle DAT, così come gli sportelli informativi allestiti dall’Associazione e dalla rete di attivisti hanno registrato un’affluenza sorprendente, mentre il Numero Bianco ha visto aumentare in modo sensibile le chiamate: domande, dubbi, richieste di chiarimento, necessità di orientamento.
Anche sul piano istituzionale gli effetti sono stati visibili. Decine di Comuni hanno aggiornato o pubblicato sui loro siti istituzionali le informazioni circa le procedure per depositare le DAT, alcune amministrazioni locali hanno chiesto supporto all’Associazione per adeguarsi alla legge.
La campagna ha anche rivelato altro: l’autodeterminazione non può essere un privilegio legato al Comune in cui si è residenti. Se il deposito delle DAT è semplice in un Comune e quasi impossibile in un altro, si crea una disuguaglianza inaccettabile tra cittadini che hanno stessi diritti. Ridurre questa asimmetria significa intervenire su un aspetto cruciale della giustizia sociale.
Nonostante i risultati ottenuti, resta ancora molta strada da fare. È necessario completare l’attuazione della legge 219/2017 attraverso formazione adeguata per gli operatori degli uffici pubblici, per i notai e per i sanitari che quelle DAT devono attuare. Per questo continuiamo a chiedere al Ministero della Salute una campagna informativa istituzionale ad oggi mai realizzata.
Se Oggi Scegli Tu ha fatto conoscere lo strumento delle DAT a tantissimi italiani, occorre ancora un impegno costante delle istituzioni. Come Associazione Luca Coscioni sicuramente continueremo il nostro impegno per raggiungere questo obiettivo.
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“Sul matrimonio egualitario, dall’UE un richiamo potente anche per l’Italia”
Dichiarazione di Filomena Gallo
“La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea rappresenta un principio fondamentale di civiltà giuridica e un messaggio politico inequivocabile: in Europa i diritti non sono opzionali. Quando un matrimonio tra persone dello stesso sesso è legalmente contratto in uno Stato membro, ogni altro Stato ha il dovere di riconoscerlo. Non è una concessione, non è un favore. È un obbligo giuridico derivante dalla cittadinanza europea.
La Corte afferma con nettezza che la libertà di circolazione e di soggiorno dei cittadini dell’Unione non può essere limitata dall’orientamento sessuale né da leggi nazionali che cancellano diritti già acquisiti altrove. Il mancato riconoscimento di un matrimonio validamente contratto in un altro Stato membro viola non solo questa libertà, ma anche il diritto al rispetto della vita privata e familiare, uno dei pilastri dei diritti fondamentali europei.
La Corte ricorda inoltre che, pur restando il matrimonio materia di competenza degli Stati, tale competenza non può essere esercitata in contrasto con il diritto dell’Unione. Nessun governo può invocare le proprie leggi interne per comprimere diritti europei consolidati.
Il caso dei due cittadini polacchi sposati in Germania è emblematico della deriva che è in atto in diversi Paesi europei: tentativi di creare zone franche dove le famiglie LGBTQ+ vengono discriminate e rese invisibili. La Corte oggi dice chiaramente che queste strategie non sono compatibili con l’ordinamento dell’Unione.
Questa decisione costituisce un precedente giuridico di enorme rilievo per l’Italia: un richiamo vincolante ogni volta che nel nostro Paese vengono compressi o negati diritti della persona che invece sono pienamente riconosciuti a livello europeo. È un monito alle istituzioni italiane: quando il diritto dell’Unione garantisce libertà e tutele, nessuna legislazione interna può legittimamente ridurle o eludere.
È anche un richiamo politico potente per l’Italia. Il nostro Paese resta infatti tra gli ultimi in Europa a non riconoscere il matrimonio egualitario, e questa è una scelta politica che produce disuguaglianze e limita la piena cittadinanza di migliaia di coppie e di famiglie. L’Italia non può continuare a voltarsi dall’altra parte mentre l’Europa avanza sul terreno dei diritti.
L’Europa oggi ci ricorda che i diritti fondamentali non possono essere cancellati per il solo fatto di attraversare un confine. Ora tocca alla politica italiana dimostrare di essere all’altezza di questo principio e di voler garantire davvero pari diritti a tutte le persone”.
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Oggi è la giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne
Dichiarazione di Filomena Gallo, Chiara Lalli e Francesca Re
La violenza sulle donne e sulle bambine è una violazione dei diritti fondamentali e può avere moltissime forme. Dalla violenza fisica a quella psicologica, dal mancato accesso all’educazione alla parità di diritti e alla libertà.
Anche decidere se e come avere un figlio è un diritto fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutte le donne.
La legge 40 ancora vieta l’accesso alle tecniche riproduttive alle donne singole e alle coppie di donne. Questo è un divieto che non ha alcuna ragione se non una convinzione ideologica e discriminatoria (è per questo che abbiamo avviato la campagna PMA per tutte). E la gravidanza per altri, già vietata dal 2004, è dallo scorso anno perseguibile anche se delle cittadine italiane accedono a questa pratica in un paese in cui è legale.
Così come la garanzia dell’accesso alla interruzione volontaria della gravidanza fa parte dell’autodeterminazione delle donne.
Vietare o rendere difficile l’accesso all’aborto è una violazione dei diritti fondamentali delle donne. Se nel mondo ancora in molti paesi abortire è illegale – e questo costituisce un grave pericolo per la salute e per la vita delle donne – in Italia, nonostante la legge 194 si basi su un diritto fondamentale come quello alla salute, questo servizio medico non è garantito in modo uniforme e le informazioni sono incomplete e insoddisfacenti (vedi Mai Dati). Inoltre, sebbene le linee di indirizzo ministeriali nel 2022 abbiamo stabilito che è possibile ricorrere all’aborto farmacologico deospedalizzato, questa modalità è davvero garantita in pochissime Regioni, limitando la scelta. La campagna Aborto senza ricovero vuole garantire a tutte le donne la possibilità di scegliere.
Che si tratti di avere un figlio da sole o con un’altra donna, di portare avanti una gravidanza per qualcun altro o di interrompere una gravidanza le decisioni delle donne vengono sistematicamente considerate incomplete, sospette, bisognose di una validazione esterna. È come se il loro consenso fosse, per definizione, “viziato” e la loro autodeterminazione un diritto sempre negoziabile.
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Felicetta Maltese e Leonardo Pinzi a “Il coraggio di Pietro Leopoldo e della Toscana”
Complesso di San Micheletto, Via S. Micheletto 3 – Lucca
Mercoledì 10 dicembre 2025
Ore 16:00
In occasione dell’anniversario dell’abolizione della pena di morte da parte del Granducato di Toscana, e dell’adozione della prima legge regionale sul fine vita, Felicetta Maltese, consigliera nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e Leonardo Pinzi, attivista dell’Associazione Luca Coscioni interverranno a Lucca presso l’evento pubblico “Il coraggio di Pietro Leopoldo e della Toscana”.
Con loro: Luciano Luciani, storico e docente, Mons. Riccardo Mensuali, della Pontificia Accademia della Vita,Carmela Piemontese, avvocata e docente universitaria,Gilberto Martinelli, medico, cofondatore di STML,Antonio Salvati, insegnante, scrittore, membro della Comunità Sant’Egidio,Federica Guerra, attrice, lettura dei testi poetici
Con la partecipazione dell’Ensemble vocale diretto dalla Prof.ssa Ausilia Cristofaro.
L’evento è accreditato per la formazione forense: la partecipazione dà diritto a 3 crediti formativi, di cui 2 in materia obbligatoria. Iscrizioni tramite piattaforma Sfera.
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Sportello Testamento Biologico – TREVISO
Libreria San Leonardo, Piazza Santa Maria dei Battuti 16 – Treviso
Sabato 13 Dicembre 2025
Dalle 10:00 alle 12:00 (4 appuntamenti individuali di circa 30 minuti)
Una mattinata di colloqui individuali e riservati su temi fondamentali di fine vita, organizzati dalla Cellula Coscioni di Treviso presso la Libreria San Leonardo.
Lo sportello è coordinato da un volontario esperto e si svolgerà con la presenza del Dott. Antonio Orlando, oncologo palliativista, già responsabile sanitario dell’Hospice Casa dei Gelsi.
Durante gli incontri si potranno ricevere informazioni e chiarimenti su:
- D.A.T. (Disposizioni Anticipate di Trattamento – Testamento Biologico)
- Pianificazione condivisa delle cure
- Consenso informato
- Rifiuto di trattamenti sanitari
- Cure palliative e sedazione palliativa profonda
- Morte volontaria medicalmente assistita
La partecipazione è gratuita ma su prenotazione, fino a esaurimento disponibilità al
+39 328 69 66 553
cellulatreviso@associazionelucacoscioni.it
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Il #25novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della...
Il #25novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le #donne. Numerose sono state le iniziative del #MIM con le scuole e alle quali ha partecipato il Ministro Giuseppe Valditara.
Ministero dell'Istruzione
Il #25novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le #donne. Numerose sono state le iniziative del #MIM con le scuole e alle quali ha partecipato il Ministro Giuseppe Valditara.Telegram
Luca Sironi
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simona
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