Sweden further cracks down on sex workers: What it means for digital rights
Despite overwhelming opposition from civil society, academic experts, and sex workers, the Swedish Parliament voted to adopt a law that expand the criminalisation of sex work. This will have have a chilling effect nationally and internationally, and affect digital rights.
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DK 9x30 - Scriviamo al Garante!
il Garante chiede l'opinione degli italiani riguardo al "paga o stacce". DataKnightmare risponde all'appello con risposte che chi vuole può copincollare e fare proprie. Partecipa numeroso!
spreaker.com/episode/dk-9x30-s…
Gli attacchi agli ospedali portano gravi perdite! Shields Healthcare paga 15 milioni nella class-action
Un fornitore di servizi di diagnostica per immagini del Massachusetts con 30 strutture nel New England ha accettato di pagare 15,35 milioni di dollari per chiudere una class action proposta, innescata da un incidente di hacking del 2022 che ha colpito quasi 2,4 milioni di persone.
L’accordo preliminare, approvato martedì da un giudice federale di Boston, risolve due casi consolidati che coinvolgono sette cause legali intentate nel 2022 contro Shields Healthcare Group.
Shields è un’azienda a conduzione familiare che gestisce la più grande rete di strutture del New England che offrono servizi di diagnostica per immagini, inclusi servizi come risonanza magnetica e PET, nonché interventi di chirurgia ambulatoriale. In base all’accordo, Shields si è impegnata a continuare a investire e implementare miglioramenti nella sicurezza dei dati.
La violazione ha coinvolto informazioni sanitarie protette e dati personali, tra cui nomi, indirizzi, date di nascita, numeri di previdenza sociale, informazioni assicurative, informazioni di fatturazione, informazioni mediche e di trattamento, hanno affermato i ricorrenti.
Nella notifica di violazione di Shields relativa all’incidente si afferma che a partire dal 7 marzo 2022 o intorno a tale data, fino al 21 marzo 2022, un attore sconosciuto ha avuto accesso alla sua rete e ha acquisito determinate informazioni durante tale periodo.
“Gli hacker informatici non autorizzati hanno mantenuto un accesso ininterrotto alle informazioni private dei pazienti di Shields, inclusi i querelanti e i membri del gruppo, per almeno due settimane”, si legge nella denuncia unificata. Gli hacker hanno esfiltrato le informazioni dei querelanti e dei membri del gruppo dal sistema informatico di Shields e hanno esposto tali dati per venderli ad altri criminali informatici, si legge nella denuncia.
Nella proposta di accordo, Shields nega tutte le accuse di illecito, tra cui l’inadeguata sicurezza dei dati, la mancata protezione dei dati personali e la mancata comunicazione tempestiva e adeguata. Contesta inoltre che i querelanti abbiano subito danni a seguito dell’incidente.
In base all’accordo proposto, i membri della class action potranno ricevere fino a 2.500 dollari di spese vive sostenute per rispondere all’incidente informatico.
I membri della class action ritengono di aver subito un furto di identità, una frode o altre perdite straordinarie possono presentare una richiesta di risarcimento per “perdite straordinarie e/o tempo attestato straordinario” fino a $ 25.000 a persona.
In alternativa al rimborso delle spese ordinarie o straordinarie, i membri aventi diritto all’accordo transattivo possono optare per un pagamento forfettario in contanti di 50 dollari. Gli avvocati che rappresentano i ricorrenti e i membri del gruppo richiederanno l’approvazione del tribunale fino a un terzo del fondo dell’accordo transattivo, ovvero fino a circa 5,1 milioni di dollari, per le spese legali e i relativi onorari.
“Dopo l’incidente, l’imputato ha investito in modo significativo nella bonifica, nel miglioramento della sicurezza informatica e nell’espansione del suo personale IT e si è impegnato a mantenere tali investimenti e misure per il prossimo futuro”, si legge nel documento di conciliazione.
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6 years in court fighting against arbitrary censorship. What about user empowerment promised by the DSA?
Regardless of the final court judgment, this case highlights the urgent need for Poland to implement the DSA. Without its enforcement, users of the largest social media platforms — whether private individuals or CSOs — still stand little chance against the dominance of tech giants.
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Profili fake in aumento (credo)
Ciao, non so se capita solo a me ma vedo un incremento di profili fake.
A volte (ma poche volte) li vedo arrivare da bluesky, ma non è la regola, anzi.
Oggi, comunque, se sei un social e non hai profili fake non sei nessuno, quindi boh, dovrebbe essere buon segno? Mah!
Un esempio, qui sotto: profilo nati da due giorni e senza followers, ma che vuole seguire proprio te, senza nessuna interazione prima: naturalmente la sua lingua non è la tua e l'immagine è...beh, sempre di una bella gnocca (cosa azzeccatissima quando io sono il target, capirai...).
#fake #profilifake #scam
Cima di Medeglia
Domenica, dopo colazione, abbiamo deciso di fare un'escursione breve e vicino a casa.
Come per le vacanze, anche questa #escursione è stata un #compromesso fra: outdoor/divano, corsa/passeggiatina, ecc... 😅
Siamo andati a cima di #Medeglia seguendo l'itinerario di gioia ad alta quota, perché pur essendo ad un quarto d'ora da casa mia, l'ultima volta che sono stata lì era forse alle elementari.
Vista spettacolare a 360° e un pezzo di storia che non ricordavo, le fortificazioni e trincee risalenti alla 1a guerra mondiale!
Ecco qualche foto della nostra giornata:
pixelfed.uno/p/aimee80/8329302…
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L’autorità tedesca per la privacy rinuncia a fermare l’addestramento dell’IA di Meta sui dati personali
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L’autorità per la protezione dei dati di Amburgo ha deciso di archiviare il procedimento avviato per impedire a Meta di
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Starmer come Meloni, vuole deportare i migranti nei Balcani
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo il fallimento del progetto dei conservatori, anche il premier laburista britannico Starmer propone ad alcuni paesi balcanici di ospitare dei centri di rimpatrio per immigrati irregolari da deportare nei loro paesi d'origine
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RVTools e Zenmap usati per diffondere Bumblebee: anche Google e Bing nel mirino
È stato recentemente rivelato che il loader Bumblebee è stato distribuito tramite il sito web hackerato RVTools. A quanto pare, gli hacker stanno anche sfruttando la popolarità di Zenmap (un’interfaccia grafica utente per Nmap) e WinMTR (un’utilità per la diagnosi delle connessioni di rete).
Entrambi gli strumenti sono comunemente utilizzati dai professionisti IT per diagnosticare e analizzare il traffico di rete. Tuttavia, alcune funzioni richiedono privilegi di amministratore, rendendo tali utenti un bersaglio comodo per gli aggressori che vogliono infiltrarsi nelle reti aziendali e diffondere malware ad altri dispositivi.
Secondo Bleeping Computer, Bumblebee è stato distribuito tramite almeno due domini: zenmap[.]pro e winmtr[.]org. Se quest’ultimo è già disattivato, il primo funziona ancora e se segui il collegamento diretto, viene visualizzata una pagina di blog falsa su Zenmap, con articoli generati dall’intelligenza artificiale.
Se l’utente viene reindirizzato a zenmap[.]pro dai risultati di ricerca, vede un clone del sito legittimo dell’utilità nmap (Network Mapper).
Si noti che il traffico verso questi siti deriva da un’indicizzazione SEO e che occupano posizioni elevate nei risultati di ricerca di Google e Bing per le query pertinenti.
I payload distribuiti da questi siti ( zenmap-7.97.msi e WinMTR.msi ) non vengono rilevati dalla maggior parte delle soluzioni antivirus su VirusTotal. Gli installer contengono effettivamente l’applicazione promessa, ma questa contiene una DLL dannosa (come nel caso di RVTools) che infetta il dispositivo dell’utente con il caricatore Bumblebee.
Una backdoor di questo tipo può essere utilizzata per raccogliere informazioni sulla vittima e iniettare ulteriori payload, tra cui infostealer, ransomware e altri tipi di malware. Inoltre, i è stato riferito di aver osservato una campagna simile rivolta non solo a chi cercava software open source, ma anche a chi cercava un software per gestire le telecamere di sicurezza WisenetViewer di Hanwha.
A sua volta, il ricercatore di sicurezza informatica Joe Wrieden di Cyjax ha scoperto una versione trojanizzata di Milestone XProtect, che fa parte della stessa campagna: gli installer dannosi sono ospitati su milestonesys[.]org. Vale la pena notare che i domini ufficiali RVTools precedentemente hackerati (Robware.net e RVTools.com) mostrano ancora un avviso che invita gli utenti a non scaricare software da fonti non ufficiali, ma non ci sono link per il download.
Allo stesso tempo, Dell Technologies nega tutte le accuse e afferma che i siti web dell’azienda non distribuivano la versione trojanizzata di RVTools. L’azienda ha segnalato che i siti web ufficiali di RVTools sono stati temporaneamente disattivati perché presi di mira da attacchi DDoS.
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Rivoluzione Made in China: Il Chip C86-5G da 512 Thread Cambia le Regole del Gioco
L’azienda cinese Hygon ha presentato il processore per server C86-5G, il suo sviluppo più potente fino ad oggi. Il nuovo chip ha 128 core e 512 thread, multitasking a quattro thread (SMT4) e supporto per le istruzioni AVX-512, il che lo rende un concorrente diretto delle migliori soluzioni AMD EPYC e Intel Xeon nelle attività con un elevato livello di parallelismo.
Il processore è basato su un’architettura notevolmente riprogettata, derivata da Zen di AMD, ma con una progettazione del chip completamente ripensata. L’azienda sostiene che il C86-5G garantisce un incremento delle prestazioni IPC del 17% rispetto alla generazione precedente. Supporta 16 canali di memoria DDR5-5600, 128 corsie PCIe 5.0, un’interfaccia CXL 2.0 per la scalabilità e include una gestione efficiente dal punto di vista energetico con un modulo di sicurezza dedicato.
Il chip è progettato per funzionare in cluster di intelligenza artificiale, sistemi analitici e infrastrutture virtualizzate. Tra le applicazioni dichiarate rientrano modelli di apprendimento automatico, data center scalabili e ambienti cloud di livello aziendale.
La storia della linea ha inizio con il modello C86-1G, basato su AMD Zen concesso in licenza, che diventa una piattaforma per la formazione di specialisti locali. Include fino a 32 core, DDR4-2666 e PCIe 3.0. Seguì il C86-2G, dotato di una FPU riprogettata, 21 istruzioni di sicurezza e supporto hardware per la crittografia della memoria e la virtualizzazione.
La terza generazione, C86-3G, ha rappresentato un importante passo avanti verso l’indipendenza: core proprietario, nuova struttura SoC, PCIe 4.0 e moduli di rete integrati. Il C86-4G ha raddoppiato la densità di elaborazione (64 core, 128 thread), aumentato l’IPC del 15% e offerto DDR5-4800 pur rimanendo nei limiti dei sistemi a doppio e quadruplo socket.
Attualmente il C86-5G è il progetto interno più maturo dell’azienda, in fase di sviluppo da oltre cinque anni. La sua uscita simboleggia il passaggio dalla copia all’innovazione e dimostra le ambizioni della Cina nel campo del calcolo ad alte prestazioni.
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A 100-Year-Old Electronic Musical Instrument Brought Back to Life
In the early years of electrification, when electricity was beginning to shape the modern world, this new technology was being put to use in many more places than turning motors and providing lighting. Some things we can see as obvious missteps like electrified corsets marketed as health tonics or x-ray treatments for eye strain, but others ended up being fascinating bits of technology with interesting uses, many of which have been largely forgotten since. This 100-year-old musical instrument is squarely in the latter category, and this build brings the sound of it back to life.
The instrument was called the Luminaphone and was originally built by [Harry Grindell Matthews]. Of course, this was an age before transistors and many other things we take for grated, so it has some quirks that we might not otherwise expect from a musical instrument. The device generated sound by shining a series of lights through a perforated rotating disc at a selenium cell. The selenium cell was an early photoresistor, generating current corresponding to the amount of light falling on it. A keyboard activated different lights, shining on areas of the disc with different numbers of holes, causing differing sounds to be produced by the instrument.
The recreation was built by [Nick Bild] and uses a laser diode as a stand-in for the rotating disc, but since it can be modulated in a similar way the idea is that the photodiode used as a receiver would generate a similar sound. The recreation sounds a bit like a video game from the 8-bit era, but with no recordings or original Luminaphones surviving to the present day we may never know how accurate it is. There are some other electronic instruments still around today, though, and plenty of ways of DIY-ing their sound like this project which recreates the tonewheels of the classic Hammond organ.
youtube.com/embed/kRWPpAO6C3s?…
We Make Future 2025: da Bologna un ponte tra innovazione tech e futuro digitale inclusivo
Dal 4 giugno, Red Hot Cyber prenderà parte all’edizione 2025 di We Make Future a Bologna. Attraverso i suoi corrispondenti, la redazione seguirà da vicino l’evento per raccogliere analisi approfondite e contenuti esclusivi, che saranno poi pubblicati sulla nostra testata. Dalla cybersecurity – con strategie e sfide per proteggere dati e infrastrutture – alle evoluzioni dell’intelligenza artificiale, senza trascurare le tecnologie emergenti e le più recenti innovazioni, Red Hot Cyber offrirà ai lettori un quadro completo delle tematiche affrontate durante la manifestazione.
Un evento globale con radici nel territorio
Il We Make Future, giunto alla sua edizione 2025, si conferma come un punto di riferimento globale per l’innovazione tecnologica e digitale. Con oltre 70.000 partecipanti da 90 Paesi nell’edizione precedente, l’evento mantiene una forte vocazione internazionale senza perdere il legame con il territorio italiano. Bologna, con il suo mix di storia e progresso, diventa il luogo ideale dove passato e futuro si incontrano, creando un ecosistema vibrante in cui startup, aziende tech e investitori collaborano per delineare il futuro dell’industria digitale.
Tra i padiglioni di BolognaFiere, robotica avanzata, soluzioni di realtà aumentata e applicazioni basate su intelligenza artificiale trovano spazio accanto a conferenze e tavole rotonde che affrontano le sfide dell’era digitale. L’evento offre un’opportunità unica per comprendere l’evoluzione dei settori chiave e identificare le tecnologie che plasmeranno il nostro futuro.
Formazione e dibattiti: competenze tecniche e visioni etiche
Il cuore pulsante del WMF sono i suoi stage tematici, dove esperti internazionali affrontano le tematiche più attuali della digitalizzazione. Dalla cybersecurity– con nuove strategie per proteggere dati e infrastrutture – alle applicazioni dell’intelligenza artificiale nella sanità e nell’automazione, ogni intervento contribuisce a costruire una visione più chiara sulle opportunità e i rischi della rivoluzione digitale.
Tra gli appuntamenti principali troviamo l’AI Plenary, che esplora le implicazioni etiche dell’AI con la partecipazione di aziende leader come Microsoft, Google, Lenovo e Intel. Il Machine Learning Stage, invece, approfondisce le ultime frontiere del deep learning e delle applicazioni AI con esperti come Tejas Chopra di Netflix, offrendo una panoramica sulle nuove frontiere dell’automazione e dell’elaborazione dati.
Il Mainstage: idee, musica e innovazione
Oltre ai dibattiti, il WMF offre una dimensione esperienziale con il Mainstage, un’arena dedicata agli incontri con figure di spicco del mondo dell’innovazione e della cultura digitale. Federico Faggin, inventore del microprocessore, condivide la sua visione su etica e tecnologia, mentre giornalisti come Corrado Formigli ed Enrico Mentana analizzano il ruolo dei media nella gestione delle informazioni nell’era dell’AI generativa. Tocca poi a Carlo Lucarelli e Nicola Gratteri intrecciare legalità e narrazione per illuminare le sfide della cybersecurity. E poi, un tocco di riflessione etica con S. Em. Card. Matteo Maria Zuppi, a dimostrazione che il futuro si costruisce con un dialogo inclusivo.
Durante le serate, il WMF Music Fest trasforma il Mainstage in un luogo di spettacolo e sperimentazione. Il 4 giugno, Dardust e BigMama aprono con set elettro-pop travolgenti, seguiti il giorno successivo da La Rappresentante di Lista, che porta sonorità pop-rock sul palco. La chiusura il 6 giugno vede protagonisti Samuel Romano dei Subsonica e la nuova promessa Sarah Toscano. Novità assoluta del 2025 sono le performance di band robotiche e artisti generati da AI, un’esperienza immersiva che esplora l’incontro tra creatività umana e intelligenza artificiale.
Innovazione a 360°: etica, business e tecnologia
L’AI Global Summit del WMF rappresenta il centro del dibattito sulle applicazioni e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Istituzioni, accademici e aziende leader discutono le implicazioni di questa tecnologia, analizzando sicurezza dei dati, sostenibilità e impatti economici.
Il Koders Fest si focalizza sulla formazione avanzata in cybersecurity e machine learning, con esperti del calibro di Tejas Chopra di Netflix. Sul fronte business, il VC & Open Innovation Fest riunisce investitori come SoftBank ed EIT Digital, facilitando partnership tra startup e corporate per finanziare progetti innovativi su AI applicata alla fintech e al retail.
Oltre i tre giorni: l’impatto duraturo del WMF
Il We Make Future non termina il 6 giugno, ma continua a influenzare il mondo digitale grazie alla piattaforma ibrida.io, che offre formazione continua su cybersecurity e AI. Secondo Cosmano Lombardo, CEO e ideatore del WMF, «Siamo un ecosistema che trasforma idee in futuro.» Questa filosofia si traduce in iniziative concrete per ridurre il divario digitale e sostenere l’imprenditoria giovanile, con un forte focus su innovazione e sostenibilità.
Perché esserci nel 2025
Networking con investitori, incontri con pionieri come Faggin e spettacoli all’avanguardia fanno del WMF un appuntamento unico per chi vuole vivere il futuro. Non si tratta solo di una fiera, ma di una piattaforma dove professionisti, aziende e appassionati, possono dare forma alla prossima rivoluzione digitale.
In Italia, il futuro ha già un indirizzo: We Make Future 2025.
E’ tempo di esserci
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New Supermaterial: As Strong as Steel and as Light as Styrofoam
Today in material science news we have a report from [German Science Guy] about a new supermaterial which is as strong as steel and as light as Styrofoam!
A supermaterial is a type of material that possesses remarkable physical properties, often surpassing traditional materials in strength, conductivity, or other characteristics. Graphene, for example, is considered a supermaterial because it is extremely strong, lightweight, and has excellent electrical conductivity.
This new supermaterial has been developed by researchers from Canada and South Korea, and it has remarkably high strength and remarkably low weight. Indeed this new material achieved the compressive strength of carbon steels (180-360 MPa) with the density of Styrofoam (125-215 kg m-3).
One very important implication of the existence of such material is that it might lead to a reduction in transport costs if the material can be used to build vehicles such as airplanes and automobiles. For airplanes we could save up to 10 gallons per pound (80 liters per kilogram) per year, where a typical airplane weighs in at more than one million pounds.
To engineer the new material the researchers employed two methods: the Finite Element Method (FEM) and Bayesian optimization. Technically these optimized lattices are manufactured using two-photon polymerization (2PP) nanoscale additive manufacturing with pyrolysis to produce carbon nanolattices with an average strut diameter of 300 and 600 nm.
If you have an interest in material science, you might also like to read about categorizing steel or the science of coating steel.
Thanks to [Stephen Walters] for letting us know about this one on the tips line.
youtube.com/embed/qCf65Z2pe2Q?…
Look to the Sky With This Simple Plane Tracker
Do you ever get tired of stressing your neck looking for planes in the sky? Worry not! Here is a neat and cheap Arduino/Ras Pi project to keep your neck sore free! [BANK ANGLE] presents a wonderfully simple plane tracking system using an affordable camera and basic microcontrollers.
The bulk of the system relies on a cheap rotating security camera that gets dissected to reveal its internals. Here stepper control wires can be found and connected to the control boards required to allow an Arduino nano to tell the motors when and where to spin. Of course, the camera system doesn’t just look everywhere until it finds a plane, a Raspberry Pi takes in data from local ADS-B data to know where a nearby plane is.
After that, all that’s left is a nifty overlay to make the professional look. Combining all these creates a surprisingly capable system that gives information on the aircraft’s azimuth, elevation, and distance.
If you want to try your hand at making your own version of [BLANK ANGLE]’s tracker, check out his GitHub page. Of course, tracking planes gets boring after a while so why not try tracking something higher with this open-source star tracker?
youtube.com/embed/yWAEASqBwnk?…
Thank you Israel Brunini for the tip.
«Non riconoscete la Palestina» altrimenti, avverte il governo Netanyahu, annetteremo la Cisgiordania. "Giorno di Gerusalemme": insulti e aggressioni agli arabi
ilmanifesto.it/non-riconoscete…
(Michele Giorgio)
Nel "Giorno di Gerusalemme", mentre migliaia di israeliani celebravano l’occupazione dell’intera città avvenuta nel 1967 e sfilavano sventolando bandiere bianche e azzurre nella zona palestinese, il governo Netanyahu ha alzato il livello dello scontro diplomatico con l’Europa. Il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, scriveva ieri Haaretz, ha lanciato un avvertimento diretto a Parigi e Londra: se riconoscerete lo Stato palestinese, Israele risponderà con l’annessione della Cisgiordania. Allo stesso modo, secondo Yisrael HaYom, ha fatto il ministro degli Esteri Gideon Saar inviando un messaggio simile alle controparti del Regno unito.
«Azioni unilaterali contro Israele saranno accolte con azioni unilaterali da parte di Israele», avrebbe minacciato Saar. Tel Aviv lancia così l’offensiva contro l’Europa, in vista del vertice previsto per il prossimo mese a New York, promosso da Francia e Arabia Saudita, dove il presidente francese Macron dovrebbe presentare la proposta di un riconoscimento coordinato dello Stato palestinese.
Riunito nel quartiere occupato di Silwan – nel sito archeologico della cosiddetta "Città di Davide", gestito interamente da un gruppo di coloni israeliani – il governo Netanyahu ha anche approvato una risoluzione per incentivare in vari modi il trasferimento delle ambasciate straniere a Gerusalemme.
Attualmente solo sei Paesi, tra cui gli Stati Uniti, hanno ambasciate nella città. Le Fiji si preparano ad aprirne una a settembre. Il resto del mondo non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele.
Per il resto, il "Giorno di Gerusalemme" si è svolto secondo il solito copione. È stata l’abituale vetrina di suprematismo religioso, intimidazione verso i palestinesi e sfide alla legalità internazionale. Migliaia di manifestanti hanno lungamente scandito per le strade slogan come «Morte agli Arabi» e «Che il tuo villaggio possa bruciare». Quest’ultima invocazione è tristemente reale: ormai non passa notte in Cisgiordania senza che coloni israeliani assaltino villaggi e comunità palestinesi, incendiando case, automobili, frutteti e campi coltivati.
Giorni fa gli abitanti di Mughayer, o almeno una buona parte di essi, sono stati costretti a evacuare a causa di questi attacchi. Un’aggressione simile ha colpito ieri Khallet a Daba, nella zona ad alta tensione di Masafer Yatta (Hebron): 13 coloni, armati di bastoni e armi, hanno costretto due famiglie a fuggire. La nuova strategia dei settler consiste nel costruire avamposti a ridosso dei villaggi palestinesi più isolati, in modo da spingere i residenti a lasciare le loro terre. Nel sud di Israele sono scoppiate proteste contro la demolizione, iniziata la scorsa settimana, di 70 abitazioni beduine nel villaggio non riconosciuto dallo Stato di Qasr El Sir. La polizia ha arrestato due abitanti.
Star del "Giorno di Gerusalemme" anche quest’anno è stato il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, leader dell’estrema destra religiosa. Ieri all’alba si è presentato nel complesso della moschea di Al-Aqsa, guidando un’incursione di massa: oltre 1.400 estremisti hanno attraversato i cortili del terzo luogo sacro dell’Islam – per gli ebrei è il Monte del Tempio – issando la bandiera israeliana e recitando preghiere, in violazione dello status quo delle moschee. «Sono venuto a pregare per la vittoria nella guerra a Gaza», ha dichiarato Ben-Gvir, filmato mentre sventolava bandiere e distribuiva adesivi con lo slogan «Gaza è nostra per sempre». Al raid hanno partecipato anche il ministro del Negev e della Galilea Yitzhak Wasserlauf e i parlamentari Amit Halevi e Zvi Succot. Quest’ultimo, sventolando la bandiera israeliana, ha proclamato: «Il Monte del Tempio è ora nelle nostre mani».
Oltre alle bandiere di Israele, molti hanno issato vessilli con la scritta «Terzo Tempio», per sollecitare la costruzione di un nuovo tempio ebraico sulla Spianata. «Quella che gli arabi – i palestinesi, ndr – chiamano Al Aqsa non è altro che una parte dell’area dove sorgeva fino a duemila anni fa il nostro tempio. È venuto il momento di ricostruirlo, senza indugio», ci ha detto Yedidia Gabai, un manifestante giunto da una colonia in Cisgiordania. Intorno a lui decine di giovani danzato e urlato slogan tutto il tempo.
In quelle stesse ore, la deputata di destra Yulia Malinovsky ha simbolicamente occupato il quartier generale dell’Unrwa a Gerusalemme Est – l’agenzia che assiste i profughi palestinesi – trasformandolo nel suo "ufficio parlamentare".
Nel cuore della Gerusalemme vecchia, con i negozi tutti chiusi e gli abitanti palestinesi rintanati nelle case per evitare il peggio, la tensione è rimasta alta tutto il giorno. La polizia israeliana ha arrestato un palestinese che aveva difeso un commerciante dall’aggressione di giovani estremisti. L’uomo è stato picchiato dagli agenti, mentre gli aggressori si sono allontanati senza conseguenze. Sulla scena, i volontari del movimento arabo-ebraico «Standing Together», con i loro gilet viola, hanno tentato invano di impedire altre aggressioni. Loro stessi, insieme ad altri attivisti israeliani di sinistra, sono stati bersaglio di insulti e provocazioni da parte dei partecipanti alla «Marcia delle Bandiere». Arrivando alla Porta di Damasco della città vecchia, Danny Levy, capo della polizia, ha minimizzato l’accaduto. «Non abbiamo arrestato nessuno, solo qualche fermo tra gruppetti isolati», ha detto, aggiungendo di non aver sentito alcuno slogan anti-arabo. «Sapete, non sento bene, sono stato un artigliere nell’esercito», ha commentato sorridendo. Levy non ha neanche visto i fanatici del gruppo Im Tirzu esporre striscioni con le scritte «Nessuna vittoria senza Nakba» e «1967 – Gerusalemme nelle nostre mani, 2025 – Gaza nelle nostre mani».
A chiusura del «Giorno di Gerusalemme», è intervenuto anche l’altro leader della destra religiosa, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. «Abbiamo paura della vittoria? Abbiamo forse paura della parola occupazione?», ha domandato Smotrich alla folla. Quindi ha insistito: «Stiamo forse colonizzando la Terra d’Israele? No, noi stiamo liberando Gaza. Stiamo trionfando sul nemico».
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Hand Truck Turned Into Motorcycle
For those motorcyclists looking to get a classic American-style cruiser, often the go-to brand is Harley-Davidson. However, these bikes not only have reputations for being stuck in the past, both in terms of design and culture, but they also tend to be extremely expensive—not only upfront, but in maintenance as well. If you want the style without all of that baggage, you might want to try out something like this custom motorcycle which not only looks the part, it reduces those costs by being built around a hand truck.
By the end of the project, though, the hand truck does not retain much of its original form or function. [Garage Avenger] has cut and welded it essentially into a custom frame for the diminutive motorcycle, while retaining much of its original look and feel. Keeping up with the costs savings aspect of this project, the four-stroke engine was free, although it did take some wrenching to get it running and integrated into the frame. A custom axle, a front end from another bike, a gas tank from an online retailer (that needed re-welding), and some wiring finishes out the build.
With a fresh paint job to match the original color of the hand truck, it’s off to the track. Of course it doesn’t have quite the performance of most street legal motorcycles, including some quirks with the handling and braking, but for the trails around [Garage Avenger]’s home it’s certainly a fun transportation mode he can add to his repertoire. If this is your first time seeing one of his projects, be sure to check out his other work including this drifting shopping cart and this turbine-powered sled.
youtube.com/embed/9WuXRtuBmXQ?…
2025 Pet Hacks Contest: Fytó – Turn Your Plant Into a Pet
This entry into the 2025 Pet Hacks Contest is about bringing some fun feedback to normally silent plants. Fytó integrates sensors and displays into a 3D printed planter. The sensors read the various environmental and soil conditions that the plant is experiencing, and give you feedback about them via a series of playful expressive faces that are displayed on the screen embedded in the planter.
At the core of the Fytó is a Raspberry Pi Zero 2 W, which has plenty of power to display the animations while also being small enough to easily fit inside the planter without it growing in size much more than a normal planter would be. The sensors include a capacitive soil moisture sensor, a temperature sensor, and a light-dependent resistor. These sensors all provide analog outputs to relay their measurements and so there was an ADS1115 analog-to-digital converter board also included as the Raspberry Pi doesn’t have the required analog pins to communicate with them.
The fun animated faces are displayed with a 2-inch LCD display embedded in the planter. A small acrylic cover is placed in front of the LCD to help ease the transition from the printed planter to the internally mounted screen. The temperature and light sensors were also placed in openings around the planter to ensure they could get good environmental readings. There are six expressions the Fytó can express based on its sensor readings, ranging from happy when all the readings are in a good zone, to thirsty if it needs water or freezing when it’s too cold. Be sure to check out the other entries in the 2025 Pet Hacks Contest.
youtube.com/embed/zNNZdUzXV7M?…
Acerbo (PRC): il governo spia i partiti di opposizione, ong, giornalisti. Siamo tornati all’OVRA?
La rivelazione di una maldestra infiltrazione di un agente di polizia denunciata dai compagni di Potere al popolo arriva dopo il caso Paragon - Mediterranea e tRifondazione Comunista
L'Europa e l'illusione #ucraina
L’Europa e l’illusione ucraina
La decisione del neo-cancelliere tedesco, Friedrich Merz, di autorizzare il regime di Zelensky a lanciare missili forniti dall’Occidente in profondità nel territorio russo conferma che tra i governi europei continua a persistere la fantasia di potere…www.altrenotizie.org
Fixing a Fatal Genetic Defect in Babies With a Bit of Genetic Modification
Genetic defects are exceedingly common, which is not surprising considering just how many cells make up our bodies, including our reproductive cells. While most of these defects have no or only minor effects, some range from serious to fatal. One of these defects is in the CPS1 gene, with those affected facing a shortened lifespan along with intensive treatments and a liver transplant as the only real solution. This may now be changing, after the first successful genetic treatment of an infant with CPS1 deficiency.
Carbamoyl phosphate synthetase I (CPS1) is an enzyme that is crucial for breaking down the ammonia that is formed when proteins are broken down. If the body doesn’t produce enough of this enzyme in the liver, ammonia will accumulate in the blood, eventually reaching levels where it will affect primarily the nervous system. As an autosomal recessive metabolic disorder it requires both parents to be carriers, with the severity depending on the exact mutation.
In the case of the affected infant, KJ Muldoon, the CPS1 deficiency was severe with only a low-protein diet and ammonia-lowering (nitrogen scavenging) medication keeping the child alive while a search for a donor liver had begun. It is in this context that in a few months time a CRISPR-Cas9 therapy was developed that so far appears to fixing the faulty genes in the liver cells.
CPS1 Gene Deficiency
The urea cycle. (Credit: Yikrazuul, Wikimedia)
Despite its toxicity to living beings, ammonia (NH3) is an essential part of these same living beings, primarily in the form of amines (R-NH2), itself a rather indispensable part of amino acids, specifically the 22 proteinogenic amino acids from which proteins are formed. Just as ammonia is required for the amination process, so too is ammonia formed inside the body mostly as the result of transamination and deamination of these biogenic amines. This is a process that takes place primarily in the liver and involves the deamination of both the body’s own waste proteins as well as those from one’s diet.
Since only part of the ammonia can be reused for new amino acids, the rest has to be neutralized. Due to the toxicity of ammonia, blood levels have to be limited to <50 µmol/L or hyperammonemia will occur. This is where the urea cycle comes into play to maintain a healthy ammonia level.
The very first step of the urea cycle is the conversion of ammonia to carbamoyl phosphate:
NH3 + HCO−3 + 2ATP → 2ADP + Carbamoyl phosphate + Pi
Normally this is a very slow reaction, which is where the enzyme CSP1 comes into play as catalyst. In humans the gene for this enzyme is located on chromosome 2’s long arm, at locus 2q34. If there is a mutation in this gene that prevents it from working as a catalyst, ammonia levels in blood plasma will keep rising, eventually reaching levels where the nervous system is affected. In infants this is noticeable as lethargy, seizures and a lack of normal developmental milestones. Without treatment, developmental delay, intellectual disability or death affect 50% of babies.
Undoing A Mutation
When KJ was born on August 2024, it was noticed that he was lethargic, with stiff muscles and other worrisome symptoms. After a severe CPS1 deficiency was diagnosed via genome sequencing, KJ was hospitalized at only five months old. KJ’s only hope appeared to be a liver transplant and was put on the list for a donor organ, providing a slim hope at best. Meanwhile, a team of researchers started researching the cause of KJ’s CPS1 deficiency and the mutations behind it.
As described by Dr. Eric Topol in his summary of the (paywalled) paper by Gropman et al. in NEJM, both the father and mother were found to be carriers for CPS1 mutations, with the father carrying the truncating Q335X variant and the mother another (E714X). If either mutation could be corrected, the child would have one functional copy and theoretically be able to produce enough CPS1 to have a functional urea cycle without external assistance.
A complicating issue here is that despite the many reports of gene-editing with CRISPR the past years, there are various gradations, with what Dr. Topol refers to as CRISPR 1.0 through 3.0:
- CRISPR 1.0: A CRISPR-Cas9 tool causes sufficient double-strand damage to disable the gene (knock-out). Crude and not relevant here. Also performed ex vivo.
- CRISPR 2.0: Introduced single-strand cuts that allow for limited base editing, e.g. swapping A for a G.
- CRISPR 3.0. Expands base editing to include multiple base pairs, both ex vivo and in vivo.
These methods have previously already been used ex vivo to create modified T-cells for CAR T-cell immunotherapy in the context of cancer treatments. In terms of in vivo treatments, there is the 2023 knocking out of PCSK9 liver protein to reduce bad cholesterol levels and the more recent base editing of the PiZ mutation responsible for liver and lung damage. There’s also ARCUS, which is a viral vector-based method of base editing that has seen use in fixing another urea cycle-related disorder.
Although only CRISPR 2.0 was needed here, what was unique in the case of KJ was that this would be the first fully personalized base editing therapy, applied in vivo and developed within the span of a mere six months.
Crossing All The Ts
K-abe base editor bound to target sequence of CPS1 (Credit: Gropman et al. NEJM, 2025)
With how experimental this gene therapy for KJ’s CPS1 disorder was, the researchers had to go through the entire gamut of tests, including on animal models. With a base editor developed to target the father’s Q335X mutation and rewrite it to the correct base pairs, mice were bred that had the same CSP1 mutation, in addition to testing on non-human primates, all to validate the approach and gain FDA approval.
The base editor’s goal was to rewrite the the wrong bases at the Q335X location on locus 2q34. A concern with any application of CRISPR is so-called off-target edits, but the safety review seems to have passed here without serious issues.
Starting with a very low dose, blood plasma ammonia levels were carefully monitored with no noticeable changes. Three weeks later the second, higher dose was injected, with reportedly positive effects on the ammonia levels. A third dose was injected a while later, though the results of this aren’t know yet. In the absence of a liver biopsy it is hard to say in how far this is a true cure, as reported so far is a reduced need for medications.
Per reports, KJ is however doing better, hitting developmental targets and got over two viral infections, without an ammonia crisis. Further injections of the treatment will likely administered with an mRNA approach rather than the (presumed) virus vector used so far due to immunity concerns with a virus vector. Open questions remain regarding how many cells have been truly edited in KJ’s liver and what the overall effectiveness is.
This leads us to cautiously welcome this news as a step forward in personalized gene-therapy, while realizing that the road ahead for both KJ and the rest of us is still full of unknowns and challenges. That said, one can only hope for KJ’s best possible progress and ideally serving as a beacon of hope for others afflicted by genetic disorders like CPS1 deficiency.
Featured image: “CRISPR Cas9” by Ernesto del Aguila III, NHGRI, Courtesy: National Human Genome Research Institute
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Reconditioning a Vintage CRT Tube
Plenty of readers will be familiar with CRT televisions, not least because many of us use them with retrocomputers and consoles. But perhaps fewer will have worked with CRTs themselves as components, and of those, fewer still will be familiar with the earlier generation of tubes. In the first few decades of color TV the tubes were so-called delta gun because their three electron guns were arranged in a triangular form. [Colorvac] has put up a video in which they demonstrate the reconditioning of one of these tubes from a late-1960s Nordmende TV.
The tube in question isn’t one of the earlier “roundies” you would find on an American color TV from the ’50s or early ’60s, instead it’s one of the first generation of rectangular (ish) screens. It’s got an under-performing blue gun, so they’re replacing the electron gun assembly. Cutting the neck of the tube, bonding a new neck extension, and sealing in a new gun assembly is not for the faint-hearted, and it’s clear they have both the specialist machinery and the experience required for the job. Finally we see the reconditioned tube put back into the chassis, and are treated to a demonstration of converging the three beams.
For those of us who cut our teeth on these devices, it’s fascinating.
youtube.com/embed/p3rfWWCsUaA?…
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