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Commodore 64: il ritorno del computer retrò più venduto di tutti i tempi è ora


Il record di computer desktop più venduto di sempre è ancora oggi detenuto dal Commodore64, come attestato dal Guinness dei primati, nonostante la sua produzione sia stata interrotta già dal 1994. In ogni caso, la Commodore sembra stia facendo rivivere il C64, seppur in maniera alquanto limitata.

L’azienda originale ha dichiarato bancarotta più di trent’anni fa e i suoi beni sono stati venduti. Ma lo YouTuber Christian Simpson ha recentemente accettato di acquistare tutti i 47 marchi Commodore, creando di fatto una nuova azienda con un vecchio nome: Commodore International. E dopo aver assunto un team che include alcuni veterani del Commodore originale e alcuni nuovi arrivati, la nuova azienda sta lanciando un nuovo Commodore 64 Ultimate.

È un computer moderno con un design retrò e supporto per la maggior parte dei giochi e delle applicazioni Commodore classici. Il Commodore 64 Ultimate è in preordine a partire da 300 dollari e le spedizioni dovrebbero iniziare a ottobre o novembre.

Il prezzo di partenza è per un modello BASIC Beige che assomiglia molto al computer classico, ma i clienti possono anche pagare 50 dollari in più per un modello “Starlight Edition” con custodia trasparente o 500 dollari per una versione limitata Founders Edition che aggiunge un distintivo Commodore in oro 24 carati e qualche altro extra.

Dal punto di vista funzionale, però, sono tutti uguali. Potrebbero non avere esattamente lo stesso hardware del C64 originale, ma utilizzano un AMD Xilinx Artix-7 GPA per ricreare il processore originale, consentendo a giochi, cartucce e periferiche classiche di funzionare senza emulazione software.

Il computer ha comunque alcune caratteristiche moderne, tra cui un’uscita HDMI, porte USB Type-C e Type-A, un lettore di schede microSD, Ethernet da 100 Mbps e WiFi. Ma dispone anche di connettori per i controller e i supporti classici del C64, oltre a uscite video analogiche. È quindi possibile utilizzare questo nuovissimo dispositivo con hardware più datato, tra cui un televisore a tubo catodico o cartucce, unità disco e altri accessori compatibili con il Commodore 64.

Sebbene negli ultimi anni siano stati lanciati altri dispositivi a marchio Commodore, la maggior parte è stata realizzata da aziende terze: il C64 Mini , ad esempio, è stato prodotto da Retro Games Ltd, che ha concesso in licenza il marchio Commodore. Ciò che rende questo nuovo modello diverso è il fatto di essere il primo prodotto “ufficiale” Commodore da decenni.

Detto questo, è anche di fatto il primo nuovo dispositivo di un’azienda appena lanciata, e sta trattando i preordini come una campagna di crowdfunding: sta accettando ordini ora per raccogliere i fondi che verranno utilizzati per la produzione, tra le altre cose. Ma la pagina dei preordini promette una “garanzia di rimborso” e che i clienti possono annullare gli ordini prima della spedizione per richiedere un rimborso.

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From Leash to Locomotion: CARA the Robotic Dog


Cara robot dog

Normally when you hear the words “rope” and “dog” in the same sentence, you think about a dog on a leash, but in this robot dog, the rope is what makes it move, not what stops it from going too far. [Aaed Musa]’s latest project is CARA, a robotic dog made mostly of 3D printed parts, with brushless motors and ropes used to tie the motors and legs together.

In a previous post, we covered [Aaed Musa]’s use of rope as a mechanism to make capstan drives, enabling high torque and little to no backlash. Taking that gearbox design, tweaking it a bit, and using three motors, he was able to make a leg capable of moving in all three axes. He had to do a good deal of inverse kinematics math to get the leg moving around as desired; once he had the motion of a step defined, it was time to build the rest of the dog.

CARA is made primarily of 3D printed parts, with several carbon fiber tubes running its length for rigidity. The legs are all free to move not only forward and back but side to side some, as in a real dog. He uses 12 large brushless motors, as they provide the torque needed, and ODrive S1 motor controllers to control each one, controlled over CAN by a Teensy 4.1 microcontroller. There is also a small BNO086 IMU to sense CARA’s position relative to gravity, and a 24V cordless tool battery powers everything.

Once assembled, there was some more tuning of what type of motion CARA’s legs take while walking. There were a few tweaks to the printed parts to address some structural issues, and then a good deal more inverse kinematics math to make full use of the IMU, allowing CARA to handle inclines and make a much more natural movement style. [Aaed Musa] does a great job explaining his approach on his site as well as in the video below; we’re looking forward to seeing his future projects!

CARA isn’t alone on this site—be sure to check out the other robot dogs we’ve featured here.

youtube.com/embed/8s9TjRz01fo?…


hackaday.com/2025/07/13/from-l…



L’intelligenza artificiale rallenta lo sviluppo del software? L’analisi dei ricercatori di METR


Contrariamente alle aspettative, l’intelligenza artificiale potrebbe rallentare anziché accelerare lo sviluppo del software. Questa è la conclusione a cui sono giunti i ricercatori dell’organizzazione no-profit Model Evaluation & Threat Research (METR), che hanno condotto uno studio clinico randomizzato controllato su programmatori esperti. Durante l’esperimento, a sedici sviluppatori impegnati in grandi progetti open source sono stati assegnati 246 compiti reali, tra cui la correzione di bug e l’implementazione di nuove funzionalità. Ogni compito è stato assegnato in modo casuale a una delle due categorie: con o senza l’uso consentito di strumenti di intelligenza artificiale.

Gli sviluppatori hanno stimato in anticipo il tempo necessario per completare ogni attività. Dopo averla completata, hanno anche indicato quanto ritenessero utile l’uso dell’intelligenza artificiale. Le aspettative erano alte: i partecipanti prevedevano un aumento della velocità del 24% grazie all’IA e, anche dopo aver completato le attività, affermavano di aver risparmiato circa il 20% del loro tempo. Tuttavia, i dati oggettivi mostravano il contrario: utilizzando l’IA, le attività venivano completate in media del 19% più lentamente.

Le principali ragioni del rallentamento sono state la sopravvalutazione dell’utilità dell’IA, l’elevata familiarità degli sviluppatori con il codice sorgente (che ha ridotto il valore del supporto esterno), la complessità e le dimensioni dei repository, la scarsa affidabilità delle soluzioni proposte dall’IA (meno del 44% di esse è stata accettata) e la mancanza di una comprensione completa del contesto del progetto da parte del modello. Invece di lavorare attivamente sul codice, i partecipanti hanno dedicato più tempo alla formulazione di query, all’attesa delle risposte e all’analisi dei frammenti generati.

Lo studio ha coperto il periodo da febbraio a giugno 2025. Cursor Pro con il modello Claude Sonnet 3.5/3.7 è stato utilizzato come strumento principale. Gli autori sottolineano che i risultati ottenuti non significano che l’IA sia inutile in generale. Sottolineano che in altre condizioni – ad esempio, quando si lavora con progetti non familiari, repository più piccoli o quando si utilizzano modelli più affidabili – l’effetto potrebbe essere opposto. Ciononostante, l’esperimento METR serve a ricordare che l’introduzione dell’IA nello sviluppo dovrebbe essere accompagnata da una valutazione obiettiva delle sue reali capacità e limitazioni.

Conclusioni simili sono state tratte da altri studi. Qodo e Intel, così come economisti danesi, hanno osservato che l’effetto dell’IA generativa è compensato dalla necessità di ricontrollare il prodotto finito. Persino i lavoratori dei call center in Cina notano che gli assistenti AI possono creare ulteriori difficoltà invece di velocizzare il lavoro. Come dimostra la pratica, l’intelligenza artificiale può rendere le attività di routine un po’ più interessanti, ma non garantisce ancora un aumento dell’efficienza.

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La Freedon Flotilla salpa di nuovo: la Handala diretta a Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Partita da Siracusa, andrà a Gallipoli prima di dirigersi a Gaza. A bordo aiuti umanitari salvavita. Porta un messaggio di solidarietà e sostegno da parte di tutto il mondo ai palestinesi della Striscia
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Google raccoglie dati via Android a insaputa (e a spese) degli utenti?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Per la pubblicità mirata Google avrebbe estrapolato un gran numero di dati personali senza il consenso degli utenti Android, sfruttandohttps://www.startmag.it/innovazione/google-raccoglie-dati-android-insaputa-utenti/



Tutto su Bitchat, la nuova app di Jack Dorsey che sfida colossi come WhatsApp

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Sviluppata in un weekend, Bitchat permette lo scambio di messaggi via Bluetooth senza passare dalla connessione Internet, connettendo in serie i device degli utenti per recapitare comunicazioni crittografate ed



sto facendo un elenco di social che ho in uso. sono molti perché a una strategia verticale (da wannabe influencer) preferisco una prassi orizzontale (da militante di fatto).

ecco la lista (che si può trovare ampliata su linktr.ee/differx):

slowforward.net è su t.me/slowforward

io sono preferibilmente su
mastodon.uno/@differx
differx.tumblr.com
differx.bsky.social

un diario è tinyurl.com/differxx

su friendica sono qui: poliverso.org/profile/differx

comunicazioni:
telegram, signal, whatsapp

media generalisti (assai assai meno amati ma al momento ancora usati):
instagram.com/marco.giovenale
facebook.com/differx
youtube.com/@marco.giovenale
youtube.com/@slowforward
x.com/marcogiovenale
threads.com/@marco.giovenale

a siti e blog dedicherò altro spazio.




Getting a Job in Tech in Italy in 2025: The Complete Guide

Italy's tech market is booming in 2025, with the ICT sector hitting €91.7 billion and over 70,000 annual job openings. Entry-level software developers earn €35,000+, while experienced roles top €60,000. Key hubs like Milan, Rome, and Turin offer competitive salaries (€40K–€70K+) amid growing demand for AI, cybersecurity, and cloud skills.

@Jobs

nucamp.co/blog/coding-bootcamp…

@Jobs




Trump, dazi e concorrenza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/trump-d…
Se gli USA mettono i dazi è perché non reggono la concorrenza. Altre nazioni producono cose che agli americani piacciono più di quelle che fanno loro, per la migliore qualità (Europa) o per il minor costo (Asia). Sul breve periodo, Trump avrà dei vantaggi; ma saranno sempre minori, man mano che gli




GR Valle d'Aosta del 13/07/2025 ore 12:10

GR Regionale Valle d'Aosta. Le ultime notizie della regione Valle d'Aosta aggiornate in tempo reale. - Edizione del 13/07/2025 - 12:10



Jcorp Nomad: ESP32-S3 Offline Media Server in a Thumbdrive


Picture of front and back of thumb drive enclosure

[Jackson Studner] wrote in to let us know about his ESP32-based media server: Jcorp Nomad.

This project uses a ESP32-S3 to create a WiFi hotspot you can connect to from your devices. The hotspot is a captive portal which directs the user to a web-interface comprised of static HTML assets which are in situ with the various media on an attached SD card formatted with a FAT32 file system. The static HTML assets are generated by the media.py Python 3 script when the ESP32 boots.

This project exists because the typical Raspberry Pi media server costs more than an ESP32 does. The ESP32 is smaller too, and demands less power.

According to [Jackson] this ESP32-based solution can support at least four concurrent viewers. The captive portal is implemented with DNS and HTTP services from the ESP32. The firmware is an Arduino project that integrates a bunch of libraries to provide the necessary services. The Jcorp Nomad media template supports Books (in pdf files), Music (in mp3 files), and Movies and Shows (in mp4 files). Also there is a convention for including JPEG files which can represent media in the user-interface.

And the icing on the cake? The project files include STL files so you can 3D print an enclosure. All in all, a very nice hack.


hackaday.com/2025/07/13/jcorp-…



A Fabiana Pacella la “Margherita d’oro’


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/a-fabia…
Si è svolta nella suggestiva cornice di Piazza Generale Dalla Chiesa a Margherita di Savoia, la serata di gala del Premio Internazionale “Margherita d’Oro”, nato oltre 60 anni fa per celebrare le eccellenze pugliesi che si sono distinte a livello nazionale e




Il fantasma di Jeffrey Epstein


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/il-fant…
A sei anni dalla morte il fantasma di Jeffrey Epstein continua a riapparire in modo ricorrente destando l’attenzione dell’opinione pubblica. Recentemente, è tornato alla ribalta il tema dei cosiddetti “Epstein files” in possesso dell’FBI e che mesi fa l’attuale amministrazione



Problemi con Raccoon


Raccoon for Friendica sarebbe un'ottima app per poter accedere a tante delle numerose funzionalità di Friendica dallo smartphone. Peccato che più lo uso e più saltano fuori problemi...
Già in un post precedente ho segnalato come ogni tanto il testo di alcuni post sparisca, o venga troncato dopo poche righe.
Inoltre, anche la timeline ogni tanto (ma anche dopo meno di un giorno dal login) sparisce completamente, mentre le altre schede continuano a mostrare contenuto. Il workaround è fare logout e login andando sulla scheda profilo, ci vuole un attimo con le credenziali memorizzate nel browser ma senza dubbio è una bella rottura di scatole.
Ora, stamattina ho aperto la schermata dei tracker rilevati da uno dei miei dispositivi /e/OS (un Teracube 2e che tengo senza SIM) e, con mia grande sorpresa, Raccoon era in cima alla lista con ben 4 tracker! Ho aperto la relativa schermata e vi rimando all'immagine per i dettagli. Vedo inoltre che anche l'App Lounge di sistema mostra 2 tracker, mentre per Fedilab non ne viene rilevato nessuno.
La cosa strana è che questo lo vedo solo su questo dispositivo. Sul mio telefono principale (un Murena One su cui gira esattamente la stessa versione di /e/, la 3.0.1), né Raccoon né l'App Lounge mostrano tracker.
Per completezza, l'analisi Exodus dei certificati di firma dei tracker ne rileva in Raccoon solo uno, Sentry, che non è nessuno dei 4 mostrati da /e/...
Qual è la verità?

@𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 @Akesi seli 🐉
#raccoon #raccoonforfriendica #trackers #murenaos #Murena


EDIT: ho rifatto accesso e il problema n. 1 si è risolto (ma non il n. 2)

Sto (ri)provando a usare Raccoon e ho due problemi.

1) la timeline "Iscrizioni" mi appare vuota ("Qui non c'è nulla da visualizzare")

2) nella scheda Profilo vedo i miei post ma alcuni sono troncati (ho provato a cambiare la modà di visualizzazione su Completa", non funziona)

Uso l'ultima versione e sono su /e/OS.

N.B. sto usando Raccoon anche per il mio account mastodon.uno e con quello non ci sono problemi

Suggerimenti?

Grazie 🙏

@[url=https://lemmy.world/u/signor]signor[/url] Amministratore ⁂


in reply to Tiziano :friendica:

Sembra succedere al primo link che incontra, sia un vero e proprio link sia una menzione (in altri post sparisce tutto dopo la prima "@")

@Signor Amministratore ⁂

in reply to Tiziano :friendica:

@Tiziano

Inoltre, anche la timeline ogni tanto (ma anche dopo meno di un giorno dal login) sparisce completamente, mentre le altre schede continuano a mostrare contenuto. Il workaround è fare logout e login andando sulla scheda profilo, ci vuole un attimo con le credenziali memorizzate nel browser ma senza dubbio è una bella rottura di scatole.

Questo è un problema che va risolto. A me è capitato, ma solo una volta. Ad altre persone capita più volte e non è il massimo per l'usabilità. @𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 sta lavorando sulla questione, ma il tempo a disposizione è quello che è...

Ora, stamattina ho aperto la schermata dei tracker rilevati da uno dei miei dispositivi /e/OS (un Teracube 2e che tengo senza SIM) e, con mia grande sorpresa, Raccoon era in cima alla lista con ben 4 tracker!

Potresti avere attivato il monitoraggio sulle anomalie? Comunque è meglio che ti risponda direttamente lo sviluppatore.

Tieni conto che si tratta di un progetto volontario e open source (quindi teoricamente chiunque può dare una sbirciatina al codice per verificare le chiamate), ma soprattutto tieni conto che l'app ha meno di un anno di vita e che è normale che possano esserci problemi. La cosa importante è segnalarli su github, in modo che resti traccia delle segnalazioni e che lo sviluppatore possa definire la programmazione delle correzioni

in reply to Signor Amministratore ⁂

@Signor Amministratore ⁂ @𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 @Akesi seli 🐉
Sì, anzi grazie per l'attenzione, sono sempre consapevole che tutti questi bei progetti sono portati avanti da persone spesso singole con tanta dedizione nel loro tempo libero 😊
Comunque era solo per segnalare i vari problemi (anche quello dei post troncati è bruttino), l'ho fatto qui anche perché a dire il vero aprire un account su un sito della Microsoft ora che sto chiudendo tutti quelli che ho sulle grandi piattaforme lo sento un po' in controtendenza...
Riguardo alla questione dei tracker, non so bene che cosa intendi quando parli del monitoraggio delle anomalie... che io sappia il sistema è abbastanza mint, non ho fatto grandi modifiche alle impostazioni della Advanced Privacy se non disinserire il falso IP per quelle poche app che proprio non funzionano (banca) e permettere di vedere la posizione reale alle app di navigazione... Mi chiedo veramente come mai due sistemi virtualmente identici diano risultati tanto diversi (e non è che su uno dei due l'app la usi meno, li alterno molto perché seguo anche le cariche delle batterie 😁).
Detto ciò, sto riprovando a usare Phanpy anche per Friendica e devo dire che non è affatto male (l'avevo già usato in passato, poi l'ho tolto per Friendica ma non ricordo più che problema mi dava). Ovviamente non è altrettanto ricco di feature e ha i suoi "vizi" non essendo pensato per quella (i post col titolo vanno tutti in CW ecc.). Per Mastodon però rimane la mia interfaccia preferita, almeno finché non introdurranno il carosello dei reblog in quella ufficiale...
in reply to Tiziano :friendica:

@Tiziano

Riguardo alla questione dei tracker, non so bene che cosa intendi quando parli del monitoraggio delle anomalie...

Non ricordo i dettagli, ma quando installi Raccoon puoi scegliere se inviare automaticamente i report in caso di brusco arresto dell'app. Forse questo è il motivo per cui ci sono dei trackers, ma non saprei. Bisogna chiedere allo sviluppatore

Detto ciò, sto riprovando a usare Phanpy anche per Friendica e devo dire che non è affatto male (l'avevo già usato in passato, poi l'ho tolto per Friendica ma non ricordo più che problema mi dava)


Phanpy è un'ottima interfaccia per Mastodon, ma gestisce Friendica con le sole API di Mastodon e quindi perdi tutto il meglio di Friendica. Un po' come usare Friendica con Fedilab. Sarebbe bello modificare Phanpy e integrare le API di Friendica

@𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 @Akesi seli 🐉

in reply to Signor Amministratore ⁂

@Signor Amministratore ⁂ @𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 @Akesi seli 🐉

quando installi Raccoon puoi scegliere se inviare automaticamente i report in caso di brusco arresto dell'app


Ho capito di che cosa parli, ho controllato nelle impostazioni e l'opzione Debug (Abilita segnalazioni anonime arresti anormali) è off su entrambi, perciò non è quello.

Phanpy è un'ottima interfaccia per Mastodon, ma gestisce Friendica con le sole API di Mastodon e quindi perdi tutto il meglio di Friendica. Un po' come usare Friendica con Fedilab.


Sì, è quello che volevo dire detto in un linguaggio più appropriato 😉
(Non sapevo che anche Fedilab fosse così limitato però.)

Sarebbe bello modificare Phanpy e integrare le API di Friendica


Sarebbe bello sì!
Ma anche "solo"... sarebbe bello che ci fosse qualche app così bella a livello grafico/estetico, oltre che ben organizzata per le funzionalità... non ce n'è per nessuno! (sottile invito personale a prendere ad esempio...)

in reply to Tiziano :friendica:

@Tiziano il fatto che vengano rilevati dei tracker, tre dei quali di Google e (Adometry che è una controllata di Google), non mi tranquillizza. Io non ho mai incluso nulla, tantomeno di Cloudfare, quindi ci sono tre possibili alternative:
1. se si apre un link da Raccoon e la pagina web aperta ha dei tracker, viene attribuito il tracker a Raccoon (apri i link nei custom tabs, nel browser esterno o in app?)
2. falsi positivi nella rilevazione
3. qualche libreria che ho usato fa cose che non dovrebbe senza dichiararlo, es. quelle di Google/AndroidX, che ho usato col contagocce essendo un progetto multiplatform ma non si sa mai.

Per i post troncati, sospetto le immagini embedded abbiano qualche problema, quando ho tempo ci do un'occhiata.

in reply to 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕

@Tiziano ovviamente l'opzione 3 è quella che mi interessa di più perché si può tirare su un polverone! Sarebbe da capire con un proxy quali chiamate partono e quando, anche questa è una cosa che richiede un po' di tempo per provare...
in reply to 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕

@𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 uuuh giusto i link esterni! Scusa non stavo proprio collegando... È vero, sul telefono che segnala tracker qualche tempo fa ho impostato la Web View interna per provarla, e dato che funziona bene l'ho lasciato così, mentre sull'altro telefono uso le schede personalizzate (no tracker in questo caso). Allora mi sa che è quello...
Grazie per la risposta.
Già che ci sono, un'altra cosa che mi succede è questa (l'ho già vista segnalata da altri utenti), in pratica uno stato ibrido loggato/non loggato (i colori sono quelli personalizzati ad esempio) in cui le istanze non vengono riconosciute. Ne sono uscito forzando la chiusura dell'applicazione, dopodiché mi sono trovato nel "solito" stato senza timeline. 🙏
in reply to 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕

Che io sappia, Google Tag Manager e Google AdServices sono tracker web, non per app web.

Di conseguenza, la 3 mi stupirebbe un po'. La 2 potrebbe essere un bug di rilevamento (e purtroppo il fatto che sull'altro device non si verifica, non ci permette di escluderlo, perché le condizioni in cui si verifica potrebbero essere difficili da replicare).

La 1 però mi sembra la spiegazione più plausibile, in particolare se Raccoon utilizza WebView per seguire i link senza aprire il browser esterno: in tal caso, il JS sulla pagina verrebbe eseguito da Raccoon e di conseguenza i tracker.

Un alternativa più inquietante (ma credo non impossibile tecnicamente) è che una delle istanze utilizzata dalle persone che @tizianomattei@poliverso.org segue abbia introdotto i tracker nei post stessi, e che Raccoon, mostrandoli, tenti di scaricarli ed eseguirli. Sarebbe una scoperta piuttosto inquietante e probabilmente richiederebbe misure di antispam a livello server-to-server fra tutti i servizi del fediverse per evitare il contagio. Bisognerebbe però individuare l'istanza compromessa (e forse bloccarla dopo aver cercato di informare gli utenti). Sospetto subitaneo: Threads? Bluesky?

in reply to Giacomo Tesio

Grazie @Giacomo Tesio, probabilmente abbiamo scritto contemporaneamente questa mattina, era sicuramente l'opzione 1 perché solo su quel telefono avevo attivato la webview interna.
Sto ben lontano da threads e bluesky 😉 anche se su Mastodon seguo il bridge e qualche utente bluesky mi pare di avercelo tra i contatti.
@𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕


E se Alligator Alcatraz diventasse uno show?


Chiudete gli occhi per un secondo e immaginate di essere a una riunione di produttori televisivi. Sul tavolo c'è l'idea per un nuovo reality show. Un'idea brutale, ma con un potenziale di audience stratosferico.

neox62.substack.com/p/f571458a…



Vulnerabilità critica in FortiWeb: Score 9.6 e comandi SQL non autorizzati


Recentemente, è stata pubblicata una nuova vulnerabilità monitorata con il codice CVE-2025-25257 che affligge diverse versioni di Fortinet FortiWeb, la quale può consentire ad aggressori non autenticati di eseguire comandi SQL non autorizzati tramite richieste HTTP/S contraffatte. Questa vulnerabilità ha un impatto significativo su riservatezza, integrità e disponibilità e ha uno score CVSSv3 pari a 9,6.

Il rischio è notevole, poiché le istanze FortiWeb sono in genere sistemi rivolti verso il pubblico, il che rende tali infrastrutture bersagli facili per gli autori delle minacce durante le loro intrusioni. Al 11/07/2025 non vi sono prove che questa vulnerabilità sia stata sfruttata attivamente.

  • Ultimo aggiornamento : 11-07-2025
  • Tipo : iniezione SQL
  • Software interessato:
    → FortiWeb 7.6: versioni da 7.6.0 a 7.6.3
    → FortiWeb 7.4: versioni da 7.4.0 a 7.4.7
    → FortiWeb 7.2: versioni da 7.2.0 a 7.2.10
    → FortiWeb 7.0: versioni da 7.0.0 a 7.0.10
  • CVE/CVSS → CVE-2025-25257: CVSS 9.8 (CVSS:3.1/AV:N/AC:L/PR:N/UI:N/S:U/C:H/I:H/A:H)


Dettagli del bug


Nelle versioni interessate, l’interfaccia utente grafica di amministrazione di FortiWeb presenta una neutralizzazione non corretta degli input, che causa l’iniezione di SQL non autenticata. Questa falla critica consente agli aggressori di:

  1. Eseguire comandi SQL non autorizzati senza autenticazione
  2. Bypassare i controlli di accesso ed estrarre dati sensibili di configurazione o utente
  3. Modificare o eliminare le voci del database backend
  4. Potenzialmente può portare alla compromissione completa del sistema


Azioni consigliate


Si raccomanda vivamente di installare gli aggiornamenti per i dispositivi vulnerabili previsti dal fornitore con la massima priorità, dopo aver effettuato test approfonditi.

Potenziare le capacità di monitoraggio e rilevamento per identificare qualsiasi attività sospetta correlata e garantire una risposta rapida in caso di intrusione.

L'articolo Vulnerabilità critica in FortiWeb: Score 9.6 e comandi SQL non autorizzati proviene da il blog della sicurezza informatica.



L’euro digitale scaccerà le stablecoin americane?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
I rischi del cripto mercantilismo statunitense e le potenzialità del progetto euro digitale. L'analisi di Edoardo Martino, assistant professor in Law & Finance presso startmag.it/innovazione/euro-d…

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Midnight Hammer e la nuova geometria del potere globale. Scrive Caruso

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’Operazione Midnight Hammer del 21 giugno 2025 ha rappresentato molto più di un attacco preventivo alle infrastrutture nucleari iraniane. È stata la prima manifestazione concreta della nuova dottrina strategica americana nell’era del confronto multipolare, ridefinendo



Settantacinque i ragazzi e le ragazze in gara al Forum Sport Center. Si cercano nuove promesse per le Olimpiadi di Los Angeles 2028


What Will It Take to Restore a Serious Flight Simulator?


[Jared] managed to find a professional FAA-certified flight simulator at an auction (a disassembled, partial one anyway) and wondered, what would it take to rebuild it into the coolest flight sim rig ever?

In a video, [Jared] gives a tour of the system and highlights the potential as well as pointing out challenges and drawbacks. Fortunately the system is of a modular design overall, and the motion control system is documented. The chassis and physical parts are great, but the avionics stack is a mixed bag with some missing parts and evidence of previous tinkering — that part being not quite so well documented.

Conceptually, a mid-tier gaming rig with a wraparound display will take care of the flight software part, and some custom electronics work (and probably a Raspberry Pi or three) will do for interfacing to various hardware elements. But a lot of details will need to be worked out in order to turn the pile of components into an entertaining flight sim rig, so [Jared] invites anyone who is interested to join him in collaborating on innovative approaches to the myriad little challenges this build presents.

We’ve seen the community pull off some clever things when it comes to flight sims, so we know the expertise is out there.

youtube.com/embed/I3BM3D72Q3I?…


hackaday.com/2025/07/13/what-w…



Un raggio di luce da 265 milioni di km: l’ESA stabilisce il primo collegamento ottico per l’internet del futuro


Il 7 luglio 2025, l’Agenzia Spaziale Europea ha stabilito con successo il suo primo collegamento ottico con una sonda interplanetaria. Il segnale laser ha percorso 265 milioni di chilometri e ha raggiunto l’esperimento Deep Space Optical Communications a bordo della sonda americana Psyche, che ora si trova a una distanza di 1,8 unità astronomiche dalla Terra.

Il collegamento è stato fornito da due stazioni ottiche in Grecia. All’osservatorio di Kryoneri, vicino ad Atene, un potente laser ha emesso un fascio stretto che ha permesso allo strumento DSOC di catturare il segnale e inviare una risposta. Il laser di ritorno è stato ricevuto dall’osservatorio Helmos, situato sulla cima di una montagna vicina, a trentasette chilometri di distanza.

Il Direttore delle Operazioni dell’ESA, Rolf Densing, ha definito la dimostrazione un passo importante verso l’internet ad alta velocità nello spazio profondo e ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale. Mariella Spada, Responsabile dell’Innovazione dei Sistemi di Terra, ha aggiunto che anni di standardizzazione e nuove soluzioni ingegneristiche hanno posto le basi della futura rete interplanetaria.

Gli ingegneri si sono trovati di fronte a due sfide principali. Dovevano puntare il laser verso un veicolo spaziale distante senza alcuna deviazione e, allo stesso tempo, creare un ricevitore in grado di catturare diversi fotoni dopo aver attraversato l’intero sistema solare. Il Jet Propulsion Laboratory della NASA si è occupato di calcolare la traiettoria utilizzando il metodo Delta-DOR, mentre l’European Space Operations Center ha compensato gli effetti dell’atmosfera e del moto planetario. La sicurezza del volo è stata oggetto di particolare attenzione, con la chiusura temporanea di alcune sezioni dello spazio aereo greco.

Il trasmettitore terrestre costruito per l’esperimento combina cinque laser ad alta potenza in un contenitore con una piattaforma di sollevamento che nasconde le ottiche dalla luce del giorno e le mostra dopo il tramonto. Il sistema di ricezione si basa sul telescopio Aristarchus, di due metri e tre di diametro, situato a un’altitudine di duemilatrecentoquaranta metri. Un rivelatore sulla piastra posteriore del telescopio distingue i singoli fotoni.
Una immagine del The Ground Laser Transmitter at the Kryoneri Observatory (Credit ESA)
Prima della sessione principale, il team ha testato l’apparecchiatura inviando un segnale al satellite europeo Alphasat in orbita geostazionaria. Nonostante la complessità del compito, l’installazione di laser, cavi e sistemi di raffreddamento è stata completata in un solo giorno, e il debug completo è stato eseguito da meno di venti specialisti in due siti.

I collegamenti ottici possono trasmettere dati da dieci a cento volte più velocemente dei collegamenti radio, il che è fondamentale per il crescente flusso di informazioni provenienti dalle future missioni. Il successo della campagna greca sostiene l’iniziativa ASSIGN dell’ESA, che mira a combinare reti a radiofrequenza e laser in un’infrastruttura interplanetaria sostenibile, nonché progetti come LightShip, progettato per trasportare equipaggi su Marte e supportarne le comunicazioni e la navigazione.

La prima connessione con Psyche ha segnato l’inizio di una serie di quattro sessioni di comunicazione programmate per quest’estate e ha fornito un chiaro segnale che l’era di Internet laser ad alta velocità nello spazio profondo è già iniziata.

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Il silente avvelenamento dei pozzi digitali. Il nuovo sabotaggio cognitivo secondo Preziosa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La crescente integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nelle operazioni militari contemporanee introduce nuove vulnerabilità sistemiche, in particolare nel ciclo di vita dei dati che alimentano i modelli di apprendimento automatico



Ma come, dovemo svortà e te pii er gelato: Bitetto edition 🍦😅

Siccome ieri i musicisti del Reggae Circus erano in giro per mezza Italia a fare i sex workers della musica, oggi da programma mi sarei dovuto imbarcare in solitaria verso lo spettacolo di questa sera a San Foca (Le) per la Giornata Mondiale del Rifugiato, per poi tornare tutti insieme domani, e quindi insomma, piuttosto che fare questo viaggione apocalittico ieri ho fatto tappa musicale dai miei amici dello SkyBar Pineta a Bitetto (Ba), ai quali un bel concertino fa sempre piacere, e poi sono ricorso alla inteligentissima pratica del carpooling per non viaggiare in una macchina vuota, che poi Greta si incazza, e ci ha pure ragione. Be' raga, vi dico, ho viaggiato con tre giovani donne assolutamente squisite, e abbiamo fatto un sacco di chiacchiere. Ora vi racconto: una era collega musicista, diplomata al conservatorio, studia anche recitazione, dizione perfetta, fa anche parte di un collettivo di giovani musicisti specializzati in feste private, molto simpatica. Un'altra era una giovanisisma studentessa di Farmacia, tornava giù al paesello a ricaricarsi dalla mamma dopo un esame "monstre" che l'aveva mezza esaurita. Un'altra lavorava nel campo ortofrutticolo, tornava da una visita alla sua ragazza di Roma, ci ha raccontato un sacco di cose interessanti sul suo lato oscuro, roba di piccole truffe ai tanti rattusi mdf di cui è pieno il web, avete presente vero amiche?! Molto divertente 🤣 Il fatto è che il viaggio in carpooling, a differenza del viaggio in treno o autobus, una certa intimità tra passeggeri te la strappa proprio, diventa una specie di confessionale, si instaura una specie di amicizia istantanea. Consiglio a tutti quest'esperienza. È il fascino un po' avventuroso e molto anni '70 dei viaggi in autostop e della roulette russa degli incontri tra persone sconosciute on the road. Bisogna anche dire che il ricorso alla risorsa del carpooling è la risposta anche un po' disperata dei cittadini a una società in cui viaggiare in treno ormai è spesso troppo costoso e inefficiente, e non è niente affatto un diritto alla portata di tutti, come dovrebbe essere in un paese civile del terzo millennio.

Comunque bono sto gelatino de Bitetto. San Foca (Le) sto arrivando, dajje🍦👍😅

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in reply to Adriano Bono

Un uomo con una barba folta e un cappello a punta indossa una camicia colorata con motivi geometrici. Sta sorridendo e tiene un gelato a due sfogliette in mano, con uno dei gusti che sembra essere cioccolato. Sullo sfondo, si vede un edificio storico con una facciata bianca e una grande finestra rotonda, che potrebbe essere una chiesa. L'atmosfera sembra rilassata e piacevole, con il sole che illumina la scena.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.159 Wh



One should complicate even further the picture here: it is not just that the privatized commons is the space within which exchange and communication takes place—the ideal counterpart of neo-feudal privatized commons are precarious workers who can experience themselves as free entrepreneurs since they as a rule own their own means of production (the PC of a programmer, the car of an Uber driver …). Precarious workers, although still a minority, are gradually becoming the specific case of work which confers its colour on the entire field of work—they are today workers kat’ exochen. Precarious work has a double advantage for the predominant ideology: it allows you to experience yourself as an independent small capitalist selling your work freely, not a wage slave, plus since you compete with other precarious workers it makes organizing solidarity between precarious workers very difficult. So the ideal we are approaching today is a multitude of precarious workers interacting in a commons controlled by a neofeudal lord. The mystification is thus complete: workers are free entrepreneurs, and their feudal lord is just providing the social space for their “free” activity.

The pessimistic conclusion that imposes itself is that even stronger shocks and crises will be needed to awaken us. Neoliberal capitalism is already dying, so the forthcoming battle will not be the one between neoliberalism and its beyond but the one between two forms of this beyond: corporate neo-feudalism which promises protective bubbles against the threats (like Zuckerberg’s “metaverse”), bubbles in which we can continue to dream, and the rude awakening which will compel us to invent new forms of solidarity. How should the existing state be transformed in order to serve these new forms?

Slavoj ŽiŽek, Freedom : A Disease Without Cure



Angelo De Negri e Aldo Pedron – Live AID – Il Juke-box globale compie 40 anni.
freezonemagazine.com/articoli/…
Dov’eravate il 13 luglio 1985? Forse ricordate di essere stati tra i due miliardi di persone collegate in diretta al più grande evento mediatico della storia della musica? Proviamo, proprio oggi nel quarantesimo anniversario a fare mente locale grazie anche a questo testo. Quando la musica cercò di



L’ultima crociata degli editori europei contro Google

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Secondo un'associazione di editori indipendenti del Vecchio continente, l'Ai Overview che Google antepone nelle ricerche sta danneggiando fortemente i guadagni dovuti alla raccolta pubblicitaria delle testate online. E, come se non bastasse, le risposte

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Sono talmente vili e sottomessi, che non difendono nemmeno una funzionaria ONU, (organo mondiale per i diritti, come dicono loro, quando fa comodo).
ilfattoquotidiano.it/in-edicol…


Nvidia, Huang Renxun in Cina per i chip AI dopo l’incontro con Donald Trump


Secondo quanto riportato da Fast Technology l’11 luglio, dopo che le autorità statunitensi hanno vietato ai produttori cinesi l’acquisto del chip H2O, Huang Renxun sarebbe stato tra i più preoccupati per le possibili ripercussioni. Tuttavia, la situazione sembrerebbe ora aver imboccato una direzione più favorevole.

Stando a quanto riferito da alcuni media cinesi, la prossima settimana Huang Renxun dovrebbe recarsi in Cina. La visita sarebbe legata a una fornitura speciale di chip per l’intelligenza artificiale destinati al mercato cinese, in risposta alle recenti restrizioni.

Secondo fonti vicine alla vicenda, il CEO di Nvidia, Jensen Huang, avrebbe in programma un incontro con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla Casa Bianca il giorno 10 (ora locale). Subito dopo, partirebbe per la Cina l’11 luglio.

I dettagli precisi dei temi affrontati nell’incontro con Trump non sono stati resi noti. Tuttavia, alcune indiscrezioni suggeriscono che il colloquio potrebbe riguardare proprio il via libera alla distribuzione di chip progettati specificamente per il mercato cinese.

Dalle informazioni finora emerse, questi chip speciali sarebbero versioni modificate dell’attuale Blackwell RTX Pro 6000 di Nvidia. Per rispettare le normative USA sul controllo delle esportazioni, verrebbero privati di alcune tecnologie chiave, come la memoria HBM ad alta larghezza di banda e l’interconnessione NVLink.

In definitiva, queste sanzioni stanno spingendo Paesi come la Cina a investire sempre più risorse nello sviluppo di soluzioni interne, per ridurre la dipendenza da tecnologie straniere e mettersi al riparo da eventuali nuove restrizioni.

Questo processo, iniziato come reazione alle politiche di controllo delle esportazioni statunitensi, sta già dando i primi frutti, con un’accelerazione nei progetti nazionali di chip e intelligenza artificiale. Resta però aperta la domanda più grande: questa strategia, pensata per il breve termine, sarà davvero coerente con un futuro sempre più interconnesso, dove l’innovazione tecnologica nasce soprattutto dalla collaborazione globale?

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