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pixelfed.uno/p/max.giuliani/81…


La mia recensione su Free Zone Magazine!
freezonemagazine.com/articoli/…


L’ultima presentazione di “Gente con la chitarra”. Intendo proprio l’ultima, è arrivato il momento di pensare ad altro. Ed è avvenuta in una cornice speciale e in un modo speciale.
radiotarantula.wordpress.com/2…

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Alcuni fra i più importanti cantautori italiani, e la sorella Donatella. Sono le persone e gli affetti principali nella storia del chitarrista milanese, che avevo incontrato per il mio libro “Gente con la chitarra” e con cui ho riparlato di recente…

"…anni dopo io ho fatto una serata in ricordo del festival di Re Nudo di Zerbo insieme a Eugenio, ci siamo incontrati lì e …"



La biografia definitiva di Robert Johnson


La biografia definitiva di Robert Johnson. La mia recensione su Free Zone Magazine.
#libri #biografie #blues #RobertJohnson

Bruce Conforth, Gayle Dean Wardlow - Il diavolo, probabilmente. Vita di Robert Johnson | FREE ZONE MAGAZINE freezonemagazine.com/articoli/…



E così abbiamo fatto pure questa. Grazie a Orlando Volpe e a Roberto Di Lodovico.


"Parlerò finché sarò fisicamente in grado".
Usa, discorso da record del senatore democratico Cory Booker: dura più di 24 ore | Euronews it.euronews.com/2025/04/02/usa…


La newsletter di psicoterapia, sistemi, relazioni


Questa invece è la newsletter che parla di cose psico: sistemica, psicoterapia, relazioni.
massimogiuliani.it/blog/newsle…


La mia newsletter musicale


Parte la mia newsletter che informerà delle cose che scrivo sul mio blog musicale, su Free Zone, su I Giovani del Folk Studio.
Si chiama "Gente con la chitarra", come il mio libro di due anni fa.
Per iscriversi:
radiotarantula.wordpress.com/n…



La mia su "Adolescence"


[ Da "Corpi che parlano", il mio blog "psico" ]
La mia su Adolescence.
Articolo pieno di spoiler, io ve lo dico.

massimogiuliani.it/blog/2025/0…



IlBlues.org: Michele Dal Lago e Giusi Pesenti – un viaggio musicale


Bellissima serata al Bo.Po di Ponteranica (BG), dove si sono esibiti il chitarrista e cantante Michele Del Lago e la cantante e percussionista Giusi Pesenti. Nonostante i due siano nella scena da diversi anni, non avevo mai avuto il piacere di ascoltarli live...

ilblues.org/michele-dal-lago-e…


Tenere in piazza una lezione di etnocentrismo rivolgendosi direttamente ai giovani.
L'unica differenza è che Salvini avrebbe detto "Giosuè Manzoni".


Dal mio blog: su Narciso e lo specchio


Quello che fa ammalare il giovane Narciso non è affatto il desiderio di amare sé stesso: resta sconvolto quando scopre di essere egli stesso l’oggetto del proprio amore, che ha rivolto il suo desiderio verso un sé stesso contemporaneamente altro da sé...
!Psicologia - Gruppo Forum

massimogiuliani.it/blog/2025/0…




Su Narciso e lo specchio


massimogiuliani.it/blog/2025/0…



La terapia della famiglia e la prospettiva della differenza di genere


Casualmente avevo programmato la ripubblicazione di questo contributo nel momento in cui l’attualità ci consegna la notizia che negli Stati Uniti vengono messe al bando delle parole, una delle quali è gender. In questa relazione, come poi nel libro che pubblicammo, è una parola che ricorre di frequente: Prima di essere spacciata come una specie di mostro, nemico delle famiglie e dei valori, gender era una parola relativamente nota per via dell’espressione gender studies, di cui per una serie di ragioni non si usava molto il corrispettivo italiano.
Ancora più volentieri, dunque, ripubblico questo contributo quasi giovanile, in un clima in cui si manomette il senso delle parole per liberarsi di decenni di elaborazione del pensiero.

massimogiuliani.it/blog/2025/0…



jacobinitalia.it/chi-combatte-…


Integrazioni, neotecnicismi post-narrativi, amnesie ed eclettismi vecchi e nuovi


Sul mio nuovo/vecchio blog pubblico un po' di pensieri personali sulla formazione sistemica, su alcune questioni secondo me mal poste dai tempi in cui ero uno studente e su alcune conseguenze recenti.
massimogiuliani.it/blog/2025/0…


David Johansen, 1950-2025






Pensando all'empatia


Un mio articolo di qualche anno fa, mi pare ancora carino.
massimogiuliani.it/blog/2021/0…



Gregory Bateson, pensiero metaforico e psicoterapia oggi al Centro Milanese di Terapia della Famiglia (sede di Monza).


I circoli nocivi delle diagnosi del mentale


"...il circolo nosografico appunto: è che molte persone, inconsapevolmente, sviluppano sintomi che coincidono con i criteri diagnostici dei medici. In altre parole, c’è un impulso a offrire agli occhi del clinico i sintomi che gli interessa vedere..."

Epidemia di Standers.  I circoli nocivi delle diagnosi del mentale – Le parole e le cose² leparoleelecose.it/?p=50903


Massimo Max Giuliani ha ricondiviso questo.


⚠️ Se avete un Kindle prestate attenzione:

dal 26 febbraio non sarà più possibile scaricare una copia degli ebook acquistati su computer, di fatto impedendo la possibilità di avere un backup locale e blindando le persone sempre di più all’ecosistema vendor lock Amazon.

Se avete acquistato ebook da loro, scaricateli subito prima che sia troppo tardi. E considerate degli store alternativi.

in reply to Dummy-X 🇮🇹

@Dummy-X 🇮🇹 @Cuche tornassi indietro lo farei anch'io.

Certo la biblioteca Kindle con prezzi a pochissimi euro o addirittura niente è davvero allettante però.

in reply to Simon Perry

@Simon Perry @Dummy-X 🇮🇹 @Cuche da queste parti le biblioteche della rete provinciale forniscono il prestito di ebook (temo solo italiani, però), ed è totalmente gratuito

(edit: ok, c'è da dare un pezzo di anima ad adobe, perché usano il loro drm)

Questa voce è stata modificata (1 mese fa)


Le scuole come comunità di riconoscimento. Una conversazione con Michael White (parte 2)


"Se non è prassi comune consultare i bambini sulla loro vita, allora, nelle poche occasioni in cui li consultiamo, non dovremmo essere troppo sorpresi di sentirci dire “non lo so”. La generazione del sapere e la capacità di articolare questo sapere sono sicuramente il prodotto di processi interattivi."

connessioni.cmtf.it/le-scuole-…



Le scuole come comunità di riconoscimento. Una conversazione con Michael White (parte 1)


Di Michael White conosciamo il contributo a un modo di lavorare insieme ai bambini rendendoli protagonisti o, per dirla con la metafora narrativa, narratori in prima persona.
Qui parla a lungo di situazioni di “abuso tra pari”, o, come usiamo dire abitualmente, comportamenti di bullismo.

connessioni.cmtf.it/le-scuole-…



Sempre detto che faceva musica di merda.
thehill.com/homenews/administr…


La sicurezza sismica delle scuole a L'Aquila, sedici anni dopo


Condivido uno scritto di Massimo Prosperococco, cittadino aquilano attivo ormai da sedici anni sui temi della ricostruzione sicura e delle barriere architettoniche dopo il sisma.
(Foto: www.news-town.it)

Un consiglio comunale sulla sicurezza sismica delle scuole che ha segnato una sconfitta per la città.
Ho partecipato al consiglio comunale aperto sulla vulnerabilità sismica delle scuole dell’Aquila. Sono stato presente alla discussione come cittadino, ascoltando gli interventi, e sono rimasto profondamente sconvolto. Non ci sono altre parole per descrivere ciò a cui ho assistito.
La maggioranza ha sostanzialmente affermato che l’indice di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, che sia 0,1, 0,6, 0,7 oppure 1, è irrilevante, perché in caso di terremoto crollerebbero comunque. Un’affermazione inaccettabile, che equivale a dire che non ha senso guidare sobri perché tanto gli incidenti possono accadere lo stesso, o che i limiti di velocità siano inutili perché non è detto che non si finisca a sbattere contro un guardrail.
Una posizione del genere, espressa da chi governa questa città, è semplicemente scioccante. Ma ancor più grave è la rigidità mostrata dalla maggioranza, che si è rifiutata di confrontarsi con i cittadini e di riconoscere la gravità del problema.
Oltre alla chiusura sul tema della sicurezza scolastica, abbiamo assistito a un ennesimo attacco del primo cittadino e di alcuni consiglieri comunali nei confronti dei comitati cittadini, in particolare contro il Comitato Scuole Sicure L’Aquila.
Si è cercato, ancora una volta, di screditarci, insinuando che dietro la nostra battaglia ci siano secondi fini politici o appartenenze a gruppi o associazioni di vario genere. A questo punto verrebbe da chiedersi: secondo loro, per avere il diritto di chiedere scuole sicure per i nostri figli, dovremmo dimostrare di non avere alcuna attività, nessuna appartenenza, nessuna storia personale? Dovremmo forse evitare di fare la spesa sotto casa, perché anche quello potrebbe essere visto come un legame sospetto?
Chi governa questa città, evidentemente, non riesce a concepire che esistano cittadini che si impegnano per il bene comune senza alcun interesse personale o di partito. Noi del Comitato abbiamo sempre avuto un solo obiettivo: la sicurezza delle scuole dell’Aquila, chiunque fosse il sindaco e qualunque fosse il colore politico dell’amministrazione.
Lo abbiamo dimostrato nel passato, confrontandoci duramente anche con la giunta Cialente, come dimostrano i numerosi dibattiti televisivi e gli articoli di stampa dell’epoca. Lo abbiamo fatto con il sindaco Biondi, che nel 2017 aveva promesso la ricostruzione di tutte le scuole in sicurezza. Ma oggi, quella promessa è rimasta lettera morta.
Quello che fa più male è il rifiuto di trasformare L’Aquila in un modello di sicurezza scolastica, come sarebbe stato naturale dopo il terremoto del 2009. Questa città avrebbe potuto scegliere di investire sulla sicurezza come scelta politica, etica e di responsabilità verso le future generazioni.
Abbiamo provato a portare all’attenzione della giunta l’esempio virtuoso della città di Kyoto, in Giappone, dove le scuole non sono solo edifici sicuri per i bambini, ma diventano punti di riferimento per tutta la popolazione in caso di emergenza. Nelle mappe della protezione civile di Kyoto, le scuole sono indicate come rifugi sicuri: un segnale chiaro di come una comunità possa e debba mettere la sicurezza al primo posto.
A L’Aquila, invece, si continua a investire in orrende pavimentazioni del centro storico, inaugurazioni simboliche e “prime pietre”, mentre le scuole restano abbandonate a sé stesse. Chi ci sta guadagnando da tutto questo? A volte sembra che l’unico vincitore sia chi fornisce le lastre di pietra per le innumerevoli “prime pietre” posate in questi anni, mentre gli studenti continuano a frequentare MUSP costruiti per durare 5 anni, ne sono passati 16!
Il consiglio comunale di ieri è stato un’occasione persa. Non solo non si è voluto affrontare seriamente il problema, ma si è attaccato chiunque osasse porre domande scomode. Vedere una classe politica che si arrocca nelle proprie posizioni, senza ascoltare la città, e facendo dossieraggio per informarsi su chi sta portando avanti queste battaglie, è desolante.
E poi ci si chiede perché le persone si allontanano dalla politica. Come si può avere fiducia in chi governa, quando la risposta a un tema cruciale come la sicurezza delle scuole è la chiusura totale al confronto e la delegittimazione del dissenso?
Noi continueremo a chiedere scuole sicure. Continueremo a chiedere che questa città sia un modello di sicurezza, non solo per i nostri figli, ma per tutta la comunità. Chi governa, oggi, ha perso un’occasione per dimostrare di avere davvero a cuore il futuro dell’Aquila.

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Per il sito della rassegna coordinata da Luigi Grechi esce la mia conversazione con lo storico cantautore romano, la cui storia parte dal Folkstudio e arriva all’Antica Stamperia Rubattino passando per tre album, l’ultimo dei quali recentissimo. Son sempre stato un ingordo di musica, di ogni tipo e genere musicale. Per usare un parolone forse un po’ abusato, credo che la musica mi abbia salvato la …


La mia intervista a Fabrizio Emigli


Sul sito "I giovani del Folkstudio" di Luigi "Grechi" De Gregori intervisto Fabrizio Emigli, cantautore romano storico.
E stasera Luigi e i "Giovani del Folkstudio" saranno a Roma all'Asino che vola per "Noi non ci sanremo", evento alternativo al festivalone.
giovanidelfolkstudio.org/inter…



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“Il linguaggio non si può utilizzare come uno strumento per rivelare il mondo esterno. Al contrario (...) noi ci realizziamo in un accoppiamento linguistico reciproco, non perché il linguaggio ci permette di dire quello che siamo, ma perché siamo nel linguaggio”.


Su Facebook ho condiviso dei post del mio blog dove racconto come e perché me ne sto andando da Facebook. Qualcuno lì fa girare. Delle persone li leggono e poi mi chiedono l'amicizia. Su Facebook.


"Robert Johnson, con le sue abilità di chitarrista, stava dando forma alla transizione fra il vecchio blues di Charlie Patton, Henry "Ragtime Texas" Thomas, Lead Belly o anche Son House, e l'approccio e le sonorità più moderne di Muddy Waters e dei bluesman del secondo dopoguerra. Suonava blues, canzoni, jazz e ragtime; fu il primo a usare ampiamente il riff come elemento caratterizzante della canzone, e uno dei primi a adottare una pulsazione boogie nell'accompagnamento, a imitazione dei bassi ritmati e incalzanti scanditi con la mano sinistra dai pianisti barrelhouse. Il suo stile strumentale liberò i chitarristi dall'angustia della prima posizione, aprendo loro l'intera estensione della tastiera e rivelando così possibilità musicali che prima erano state prerogativa esclusiva dei chitarristi jazz".

Bruce Conforth e Gayle Dean Wardlow, "Il diavolo, probabilmente. Vita di Robert Johnson"



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