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LA BONIFICA DEL DEEP STATE ITALIANO

di Riccardo Paccosi

Ammettiamo, ovviamente per assurdo, che in Italia venisse eletto un governo realmente intenzionato a ripristinare la sovranità popolare e l'indipendenza del paese sul piano internazionale.
Ebbene, esso si troverebbe di fronte a una rete amministrativa ostile, con istituzioni capillarmente occupate da uomini legati alla quarantennale egemonia culturale dell'idea che la cessione di sovranità a paesi stranieri e a organismi sovranazionali sia il più alto dei valori.
Basti pensare alle istituzioni di garanzia: in Italia, più che in qualsiasi altro paese europeo, la Corte Costituzionale ha smantellato progressivamente - ovvero con pronunciamenti giuridici che vanno dal 1985 fino ad anni più recenti - il primato normativo della Costituzione in favore dei Trattati dell'Unione Europea.
Ancora più dolente il tasto dell'altra istituzione garante, ovvero la Presidenza della Repubblica: la sequenza Scalfaro-Ciampi-Napolitano-Mattarella ha materializzato un crescendo di cancellazione dell'interesse nazionale dall'orizzonte di tale istituzione.
La corruzione della Presidenza della Repubblica è arrivata a un livello così estremo, che nel 2011 abbiamo visto Napolitano sostenere l'aggressione militare alla Libia e, così facendo, appoggiare esplicitamente gli interessi della Francia in diretta contrapposizione a quelli dell'Italia.
Per quanto riguarda invece la Presidenza attuale, gli esempi sono innumerevoli in quanto coincidono con l'interezza dell'attività istituzionale: infatti, non c'è una sola dichiarazione o un solo atto di Mattarella che, dal 2015 a oggi, non si ponga a esclusiva salvaguardia degli interessi di Commissione Europea, NATO e Stati Uniti.
Qualora se ne presentasse la possibilità storica, bonificare le istituzioni italiane da traditori e collaborazionisti sarebbe comunque un lavoro lungo, faticoso e inevitabilmente traumatico.

Max 🇪🇺🇮🇹 doesn't like this.




After testing the Fediverse, I’ve finally left Facebook and deleted my account.

Too many ads, an algorithm deciding what I see, a breeding ground for conspiracy theories and hate speech, Zuckerberg’s cowardly compliance with the new US administration.

Facebook became toxic for me, so I left.

Wouldn't it be nice if people leaving Facebook made it public by announcing it with hashtags #MyCancellationDay and #LeavingFacebook (or whatever social you leave)?

Share this post if you like the idea.



Rivoluzione al CES 2025: Keyvault K1 promette auto più smart e sicure!


Al CES 2025 di Las Vegas è stata presentata una nuova tecnologia di Keyvault che promette di cambiare il modo in cui guidiamo le auto. Il dispositivo K1 trasforma uno smartphone in una chiave universale per auto, eliminando la necessità per i conducenti di portare con sé chiavi fisiche.

Il gadget compatto, che costa 519 dollari (379 dollari per il preordine), è compatibile con qualsiasi auto venduta negli Stati Uniti dal 2008. I conducenti che utilizzano l’app Keyvault non solo possono sbloccare e avviare l’auto, ma anche tracciarne la posizione, lo stato del motore, il livello del carburante e persino condividere l’accesso all’auto con altri utenti. Ciò è particolarmente utile per i genitori che vogliono monitorare la guida dei propri figli o per le società di autonoleggio.

Secondo Artem Kiyashchenko, CEO di Keyvault, “K1 offre controllo, comodità e sicurezza senza precedenti. È un piccolo dispositivo che trasforma qualsiasi auto in un’auto intelligente“.

Tuttavia, sullo sfondo della crescente popolarità dell’accesso senza chiavi alle auto, si registra anche un aumento del numero di furti effettuati utilizzando tali tecnologie. Dal 2022 gli aggressori utilizzano attivamente i cosiddetti “attacchi relè”, che consentono loro di intercettare il segnale tra il dispositivo e l’auto. Keyvault promette protezione contro tali minacce utilizzando la tecnologia a banda ultra larga (UWB), l’autenticazione a più fattori e la “crittografia di livello militare”.

Nonostante ciò, gli esperti avvertono dei possibili rischi. I ricercatori notano che anche con l’uso dell’UWB rimane la possibilità di un attacco a staffetta riuscito. Potrebbero verificarsi ulteriori vulnerabilità a causa di errori nell’applicazione Keyvault, utilizzata per gestire il dispositivo, nonché in caso di smarrimento dello smartphone con l’applicazione installata.

I possibili rischi includono l’hacking dei server aziendali, il furto dei dati degli utenti o l’accesso remoto alle automobili. Anche gli attacchi di ingegneria sociale, in cui gli aggressori possono impersonare il personale di supporto di Keyvault, rimangono una seria minaccia.

Tuttavia, K1 rappresenta una soluzione promettente che potrebbe cambiare il modo in cui i conducenti interagiscono con le auto se questi rischi potessero essere mitigati.

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La sfida dell’IA a Davos: come proteggere i lavoratori in un mondo automatizzato


Durante il World Economic Forum del 2025 a Davos, uno dei temi più discussi è stato l’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) sul mercato del lavoro e sui diritti dei lavoratori. Atle Høie, segretario generale dell’IndustriALL Global Union, ha espresso preoccupazione per la mancanza di attenzione dedicata alle questioni relative ai diritti dei lavoratori nell’era dell’IA.

Høie ha sottolineato che, sebbene l’IA sia al centro delle discussioni, le implicazioni per i lavoratori non ricevono l’attenzione necessaria. Ha evidenziato che l’IA porterà alla scomparsa di numerose posizioni lavorative tradizionali, mentre ne emergeranno di nuove. È essenziale garantire che i lavoratori possano adattarsi a questa transizione senza subire svantaggi.

Un aspetto preoccupante è che molti dei nuovi ruoli creati nell’era dell’IA non offrono le stesse tutele o retribuzioni dei lavori tradizionali. Ad esempio, alcune posizioni freelance legate all’IA offrono salari inferiori del 30% rispetto ai ruoli tradizionali. Questo divario salariale contribuisce ad aumentare le disuguaglianze nel mercato del lavoro.

Høie teme che l’IA possa accelerare le disuguaglianze occupazionali. Le aziende e gli individui che controllano l’IA potrebbero accumulare ricchezze significative, mentre le regioni meno sviluppate, prive dell’accesso a tali tecnologie, potrebbero rimanere indietro. Questa dinamica rischia di ampliare ulteriormente il divario economico globale.

La storia offre lezioni preziose: dopo la Rivoluzione Industriale europea, la protezione dei diritti dei lavoratori migliorò, ma ci vollero decenni per ottenere risultati significativi. Oggi, con una nuova trasformazione in corso, organizzazioni internazionali e governi devono adattarsi rapidamente alle nuove realtà sociali, garantendo che i lavoratori nei nuovi settori ricevano salari equi e protezioni adeguate.

Inoltre, la globalizzazione e la complessità delle catene del valore pongono sfide aggiuntive. Le grandi aziende spesso traggono valore dalle loro catene di approvvigionamento piuttosto che dalle proprie operazioni dirette.

Garantire i diritti dei lavoratori lungo queste catene diventa cruciale. In Europa, la transizione energetica e l’elettrificazione stanno portando a licenziamenti e ottimizzazioni dei costi, evidenziando la necessità di strategie che non lascino indietro nessuno durante le rivoluzioni tecnologiche.

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Jeff Dunham Finds A NOS 1958 Philco Predicta


Jeff Dunham next to a Philco Predicta TV

When you see a ventriloquist like [Jeff Dunham], you probably expect to see him with a puppet. This time – spoilers ahead – you won’t. Besides his fame on stage, [Dunham] is also a collector of vintage tech and a die-hard television enthusiast. In the video below, [Dunham] has gotten his hands on a rarity: an unboxed 1958 Philco Predicta TV. The original tape was still on the box. We get to follow along on his adventure to restore this sleek, retro-futuristic relic!

[Dunham]’s fascination with the Predicta stems from its historical significance and bold design. At a time when television was making its way into American homes, the Predicta dared to be different with its swivel-mounted picture tube and early printed circuit boards. Despite its brave aesthetics, the Predicta’s ambition led to notorious reliability issues. Yet, finding one in pristine condition, sealed and untouched for over six decades, is like unearthing a technological time capsule.

What makes this story unique is [Dunham]’s connection to both broadcasting and his craft. As a ventriloquist inspired by Edgar Bergen — whose radio shows captivated America — [Dunham] delights in restoring a TV from the same brand that first brought his idol’s voice to airwaves. His love for storytelling seamlessly translates into this restoration adventure.

After unboxing, [Dunham’s] team faces several challenges: navigating fragile components, securing the original shipping brace, and cautiously ramping up voltage to breathe life into the Predicta. The suspense peaks in the satisfying crackle of static, and the flicker of a 65-year-old screen finally awakened from slumber.

Have you ever come across an opportunity like this? Tell us about your favorite new old stock find in the comments. Buying these can be a risk, since components have a shelf life. We appreciate when these old TVs play period-appropriate shows. Who wants to watch Game of Thrones on a Predicta?

youtube.com/embed/4bW1VlnkkFI?…


hackaday.com/2025/02/08/jeff-d…



Free Zone Magazine su Poliverso!


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Freed At Last From Patents, Does Anyone Still Care About MP3?


The MP3 file format was always encumbered with patents, but as of 2017, the last patent finally expired. Although the format became synonymous with the digital music revolution that started in the late 90s, as an audio compression format there is an argument to be made that it has long since been superseded by better formats and other changes. [Ibrahim Diallo] makes that very argument in a recent blog post. In a world with super fast Internet speeds and the abstracting away of music formats behind streaming services, few people still care about MP3.

The last patents for the MP3 format expired in 2012 in the EU and 2017 in the US, ending many years of incessant legal sniping. For those of us learning of the wonders of MP3 back around ’98 through services like Napster or Limewire, MP3s meant downloading music on 56k dialup in a matter of minutes to hours rather than days to weeks with WAV, and with generally better quality than Microsoft’s WMA format at lower bitrates. When portable media players came onto the scene, they were called ‘MP3 players’, a name that stuck around.

But is MP3 really obsolete and best forgotten in the dustbin of history at this point? Would anyone care if computers dropped support for MP3 tomorrow?

Alternatives


It’s hard to disagree with [Ibrahim]’s point that MP3 isn’t quite as important anymore. Still, his argument of AAC being a good alternative to MP3 misses that the AAC format is also patent-encumbered. Specifically, there’s a patent license for all manufacturers and developers of “end-user codecs,” which involves per-unit pricing. Effectively, every device (computer, headphones, smartphone, etc.) incurs a fee. That’s why projects like FFmpeg implement AAC and other encumbered formats while leaving the legal responsibilities to the end-user who actually uses the code.

While FLAC and Vorbis (‘ogg’) are truly open formats, they’re not as widely supported by devices. Much like VGA, MP3 isn’t so much sticking around because it’s a superior technological solution but because it Just Works® anywhere, unlike fancier formats. From dollar store MP3 players to budget ‘boomboxes’ to high-end audio gear, they’ll all playback MP3s just fine. Other formats are likely to be a gamble, at best.

This compatibility alone means that MP3 is hard to dislodge, with formats like Ogg Vorbis trying to do so for decades and still being relatively unknown and poorly supported, especially when considering hardware implementations.

Audio Quality


Since the average person is not an audiophile who is concerned with exact audio reproduction and can hear every audio compression artefact, MP3 is still perfectly fine in an era where the (MP2-era) Bluetooth SBC codec is what most people seem to be content with. In that sense, listening to 320 kbps VBR MP3 files with wired headphones is a superior experience over listening to FLAC files with the Bluetooth SBC codec in between.

This leads to another point made by [Ibrahim]. The average person does not deal with files anymore. Many people use online applications for everything from multimedia to documents, which happily abstract away the experience of managing file formats. Yet, at the same time, there’s a resurgence in interest in physical media and owning a physical copy of content, which means dealing with files.

We see this also with MP3 players. Even though companies like Apple abandoned their iPod range and Sony’s current Walkmans are mostly rebranded Android smartphones with the ‘phone’ part stripped out, plenty of portable media players are available brand-new. People want portable access to their media in any format.

Amidst this market shift back to a more basic, less online focus, the MP3 format may not be as visible as it was even a decade ago, but it is by no means dead.

These days, rolling your own MP3 player is almost trivial. We’ve seen some fairly small ones.


hackaday.com/2025/02/08/freed-…

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Il Mercato Sotterraneo degli Exploit 0day: Intermediari, PSOA e la Corsa agli Armamenti Cibernetici


Negli ultimi anni, il commercio di vulnerabilità informatiche è diventato un settore estremamente redditizio, al punto da essere considerato una vera e propria industria parallela alla cybersecurity. Il mercato underground degli exploit 0dayvulnerabilità sconosciute e non ancora patchate – è un ecosistema complesso in cui si muovono attori di vario tipo: hacker indipendenti, broker specializzati, gruppi criminali organizzati e governi che investono milioni di dollari per ottenere accesso a questi strumenti.

Dalla vendita di exploit nei forum underground alle acquisizioni da parte di società come Zerodium e Crowdfense, fino agli attacchi sponsorizzati da Stati con operazioni come Stuxnet, il mercato degli 0day è diventato il nuovo campo di battaglia della guerra cibernetica globale.
Un acquirente in un mercato underground chiuso in lingua russa cerca exploit 0day RCE e offre fino a 10 milioni di dollari.

Gli Exploit 0day: Cosa Sono e Perché Sono Così Preziosi?


Un exploit zero-day (0day) è una vulnerabilità software sconosciuta agli sviluppatori e, quindi, senza una patch disponibile. Questi bug possono essere utilizzati per compromettere sistemi informatici, rubare dati, spiare individui o causare danni irreparabili alle infrastrutture critiche di uno stato avversario.

Le vulnerabilità 0day si dividono principalmente in due categorie:

  • Exploit infrastrutturali: Colpiscono server, sistemi operativi e librerie utilizzate su larga scala, come nel caso di Log4Shell, che ha messo a rischio milioni di dispositivi a livello globale.
  • Exploit su dispositivi consumer (0-click e 1-click): Target primari degli spyware e dei gruppi di sorveglianza, mirano ad applicazioni di largo utilizzo come WhatsApp, iMessage, Android e iOS, permettendo l’accesso ai dispositivi senza alcuna interazione da parte dell’utente.


Dai Forum Underground ai Broker 0day: Il Business della Vendita


L’immagine sopra riportata è un chiaro esempio di come funziona il mercato degli exploit. Il threat actor, pubblica un annuncio in cui si dice disposto a comprare exploit 0day RCE per cifre fino a 10 milioni di dollari.

Questo dimostra non solo l’enorme valore degli 0day, ma anche il fatto che spesso gli acquirenti diretti non sono gli utilizzatori finali. Chi compra vulnerabilità di questo tipo?
Listino prezzi aggiornato al 08/02/2025 di Crowdfense, noto broker 0day

  1. Intermediari e Broker 0day
    • Alcuni hacker indipendenti scoprono vulnerabilità e le mettono in vendita in forum underground o su marketplace specializzati. Tuttavia, la maggior parte di questi bug non viene venduta direttamente, ma passa attraverso broker come Zerodium o Crowdfense, aziende che acquistano vulnerabilità per poi rivenderle (anche su base asta) a entità governative o aziendali.
    • I prezzi per questi exploit sono esorbitanti: fino a 2,5 milioni di dollari per un 0day 0-click su iOS, prima che Zerodium decidesse di rimuovere il listino prezzi pubblico, probabilmente per alzare ulteriormente il valore delle offerte.


  2. Private Sector Offensive Actors (PSOA)
    • Gli PSOA, ovvero attori offensivi del settore privato, sono entità legate a governi che operano nel settore della sorveglianza e della sicurezza informatica offensiva. Aziende come NSO Group (Pegasus), Cytrox (Predator) e altre realtà meno conosciute operano come fornitori di exploit e malware per agenzie governative e forze dell’ordine. Si parla di queste due aziende, anche quelle che vengono riportate al livello main stream è solo la punta dell’iceberg del fenomeno.
    • Gli spyware come Pegasus e Predator fanno ampio uso di exploit 0day 0-click per prendere il controllo di smartphone di giornalisti, attivisti e oppositori politici senza lasciare tracce evidenti.


  3. Governi e Operazioni Cibernetiche
    • Stati Uniti, Cina, Russia, Israele e altri Paesi investono massicciamente nel settore degli 0day per scopi di intelligence e guerra cibernetica.
    • Un esempio storico è Stuxnet, il malware sviluppato da USA e Israele nell’ambito dell’operazione “Giochi Olimpici”, utilizzato per sabotare il programma nucleare iraniano nella centrale di Natanz. Questo attacco è stato il primo a dimostrare come gli exploit 0day possano essere utilizzati come vere armi cibernetiche.



EternalBlue: L’Exploit Trafugato dalla NSA e la Sua Eredità Distruttiva


EternalBlue è uno degli exploit più famosi nella storia della cybersecurity, non solo per la sua efficacia devastante, ma anche per il modo in cui è stato reso pubblico. Originariamente sviluppato dalla National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti, l’exploit faceva parte di un arsenale di cyber weapons segrete utilizzate per attività di intelligence e operazioni offensive. Tuttavia, nel 2017, un misterioso gruppo noto come The Shadow Brokers pubblicò un’enorme quantità di strumenti di hacking trafugati dai server della NSA nella fuga “Lost In Translation”, inclusi exploit avanzati come EternalBlue. Questa fuga di dati rivelò al mondo intero alcune delle tecniche più sofisticate usate dall’intelligence americana, sollevando gravi preoccupazioni sulla sicurezza e sulla gestione delle vulnerabilità.

Prima di essere reso pubblico, EternalBlue era un’arma segreta impiegata dalla NSA per almeno cinque anni. Questo exploit prendeva di mira una vulnerabilità critica nel protocollo SMBv1 di Windows, consentendo l’accesso remoto e l’esecuzione di codice arbitrario su qualsiasi sistema non patchato. Il fatto che l’agenzia statunitense abbia mantenuto questa vulnerabilità segreta per anni, senza segnalarla a Microsoft, dimostra come le agenzie di intelligence considerino spesso le vulnerabilità software come strumenti strategici, piuttosto che falle da correggere immediatamente per proteggere gli utenti.

Quando EternalBlue venne reso pubblico, Microsoft si trovò costretta a reagire rapidamente. La gravità della falla era tale che l’azienda rilasciò una patch d’emergenza non solo per le versioni supportate di Windows, ma anche per sistemi operativi ormai considerati “End of Life”, come Windows XP. Questo è un evento estremamente raro nella storia della sicurezza informatica e dimostra quanto fosse critica la vulnerabilità. Tuttavia, nonostante la disponibilità della patch, molti sistemi rimasero esposti a causa della scarsa applicazione degli aggiornamenti di sicurezza, aprendo la strada a una serie di attacchi devastanti.

Uno dei primi gruppi a sfruttare EternalBlue dopo la sua fuoriuscita fu Lazarus, un gruppo di cybercriminali legato alla Corea del Nord. Utilizzando l’exploit, Lazarus creò WannaCry, uno dei ransomware più distruttivi della storia. Nel maggio 2017, WannaCry si diffuse rapidamente in tutto il mondo, infettando oltre 230.000 computer in 150 paesi. Il ransomware bloccava i sistemi infetti e chiedeva un riscatto in Bitcoin per decriptare i file, colpendo ospedali, aziende, enti governativi e persino infrastrutture critiche. Questo attacco mise in evidenza quanto potessero essere pericolosi gli exploit di livello governativo una volta finiti nelle mani sbagliate.
Park Jin Hyok, presumibilmente associato al gruppo APT Lazarus ritenuto il colpevole della scrittura del malware wannacry
Se WannaCry fu un disastro globale, NotPetya rappresentò un ulteriore passo avanti nella guerra cibernetica. Apparentemente simile a un ransomware, NotPetya in realtà non aveva l’obiettivo di generare profitti, ma di distruggere i sistemi colpiti. Questo attacco, avvenuto nel giugno 2017, prese di mira aziende e infrastrutture in Ucraina, ma si diffuse rapidamente colpendo multinazionali come Maersk e FedEx, causando danni stimati in oltre 10 miliardi di dollari. NotPetya dimostrò come un exploit come EternalBlue potesse essere trasformato in un’arma geopolitica, usata per destabilizzare interi settori economici.

Il caso di EternalBlue e dei suoi utilizzi successivi dimostra come gli exploit sviluppati dai governi siano vere e proprie cyber weapons, capaci di generare danni su scala globale se non gestiti con estrema cautela. Le agenzie di intelligence di tutto il mondo possiedono arsenali di vulnerabilità 0day pronte per essere utilizzate in campagne di spionaggio, sabotaggio e cyber warfare. Il mercato di questi exploit è vastissimo e coinvolge sia attori statali sia broker privati come Zerodium e Crowdfense, che acquistano vulnerabilità per milioni di dollari.

Il caso di EternalBlue ci insegna che la gestione delle cyber weapons è un tema critico della sicurezza internazionale e che il rischio di fuoriuscite incontrollate è sempre presente, con conseguenze potenzialmente catastrofiche.

0day e Guerra Cibernetica: Un’Industria in Espansione


Il mercato degli 0day non è più un semplice spazio di nicchia per hacker e cybercriminali, ma un’industria multimilionaria che si muove nell’ombra. Alcuni punti chiave mostrano come questa realtà stia crescendo:

  • Aumento degli attacchi mirati: Governi e gruppi di cybercriminali stanno diventando sempre più selettivi nell’uso degli 0day, scegliendo obiettivi precisi per massimizzare l’impatto.
  • Crescente domanda di exploit 0-click: Gli attacchi più avanzati non richiedono interazione dell’utente e sono ideali per operazioni di sorveglianza di alto livello.
  • Meno vulnerabilità pubbliche, più vulnerabilità vendute nel mercato nero: Nonostante il numero di vulnerabilità con CVSS >9,5 sembri stabile o in lieve calo, ciò non significa che il software sia più sicuro. Piuttosto, molte vulnerabilità critiche finiscono direttamente nel mercato underground invece di essere divulgate pubblicamente.


Conclusioni: 0day, Il Mercato Delle Nuove Armi


Se un tempo la sicurezza informatica era vista come un settore tecnico di nicchia, oggi è chiaro che il cyberspazio è il nuovo campo di battaglia globale e geopolitico dell’era moderna. Il commercio di exploit 0day è diventato l’equivalente della corsa agli armamenti nucleari durante la Guerra Fredda: chi possiede i migliori strumenti ha il controllo strategico sulle operazioni di intelligence e della guerra cibernetica.

D’altra parte, agire nell’ombra all’interno della zona grigia consente agli Stati di condurre operazioni di interferenza, influenza e spionaggio industriale con un livello di discrezione molto più elevato. Inoltre, offre sempre la possibilità di negare il coinvolgimento diretto, scaricando la responsabilità su gruppi di hacker affiliati o milizie informatiche, creando così un velo di plausibile negabilità.

La crescita del mercato degli 0day, il ruolo sempre più dominante dei broker specializzati e l’interesse delle agenzie governative dimostrano che il cyberspazio è ora il nuovo fronte della geopolitica globale. Mentre le vulnerabilità più critiche non vengono più segnalate pubblicamente, il mercato sotterraneo continua a espandersi, lasciando sempre più spazio a nuovi attori e consolidando il dominio di chi ha accesso alle armi digitali più potenti.

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Ciao ciao anche a Amazon.


radiotarantula.wordpress.com/2…




a giudicare dal numero recente di ribaltamenti, sembra che la moda di acquistare solo auto enormi definite suv stia dando i suoi frutti in termini di sicurezza sula strada... fortuna che gli italiani sanno scegliere


#ScuolaFutura a Cortina d’Ampezzo con #NextGen26.
Dalle 14.30 la cerimonia di chiusura dell'iniziativa, alla presenza del Ministro Giuseppe Valditara.

Qui il link per seguire la diretta ▶ youtube.com/live/F1KSRwCi4Bk




ISRAELE. Ex ministro ammette: “il 7 ottobre fu applicata la direttiva Annibale”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
In un'intervista, l'ex ministro della Difesa Gallant ha ammesso che il 7 ottobre l'esercito israeliano ricevette l'ordine di applicare la Direttiva Annibale, consentendo alle truppe di non preoccuparsi dell'incolumità degli ostaggi
L'articolo ISRAELE. Ex ministro ammette: “il 7 ottobre



Lucio Corsi – Luci dal buio della notte freezonemagazine.com/articoli/…
E dire che non avrebbe niente, dico niente, di vagamente accattivante. Prima ancora dei capelli lunghi, di quello sguardo un po’ così (come direbbe Conte) e di un vestiario ai limiti dell’indicibile, prima di tutto, il nome: Lucio Corsi. Sembrerebbe uscito da qualche riunione di marketing finita male, di gente che ha parlato di un […]
L'articolo Lucio Corsi – Luci dal buio della


Hegseth e poi Vance, inizia il dialogo tra Usa e Ue su Nato e Ucraina

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il segretario alla Difesa americana Pete Hegseth inizierà lunedi prossimo un viaggio di una settimana in Germania, Belgio e Polonia per tastare il polso agli alleati europei (anche in chiave Alleanza Atlantica) e ragionare insieme su tematiche strategiche come il rafforzamento




CDCA: ENI e la cultura del gas


cdca.it/eni-e-la-cultura-del-g…

ENI «conferma la volontà di perseguire il business del gas. Anche a costo di realizzare infrastrutture “usa e getta”. È il caso clamoroso di Argo-Cassiopea, il gasdotto che intende sfruttare il giacimento di metano tra Gela, Licata e Porto Empedocle. Intende costruire un’infrastruttura sottomarina lunga 60 chilometri davanti a uno dei tratti di costa più ricchi di biodiversità e reperti archeologici dell’intera Sicilia; il periodo di vita utile del giacimento non andrà oltre i 15 anni. Un’infrastruttura “usa e getta” su un ecosistema particolarmente complesso come quello del» Canale di Sicilia e Canale di Malta, «già impattato dalle precedenti attività petrolifere di Eni – che in quel tratto di mare possiede, tra le altre cose, quattro piattaforme e un ex stabilimento petrolchimico»
#stopfossile
#nofossile
#stopfossilfueledclimatechange
#cdca



Paolo Zangara – In attesa del concerto milanese del 14 Febbraio allo Spazio Pontano freezonemagazine.com/articoli/…
Paolo Zangara è un musicista e cantautore di origini palermitane, nato per caso a Varese. Comincia lo studio della chitarra classica all’età di 10 anni. A 16 anni, avendo ricevuto in regalo una chitarra elettrica, forma nel 1980 il suo primissimo gruppo la Shotgun Blues Band col quale




piuttosto scoraggiante stare qui
non è intuitivo
non riesco a capire come si maneggia
a volte mi imbatto in istruzioni lunghe e confuse che non chiariscono nulla
HELP!!! MA QUALCOSA DI PRATICO PER TROVARE CONTATTI, NON PROCLAMI DI INCLUSIVITÀ NON REALISTICA!!!
in reply to alessandro tenaglia

ciao amici; qualcuno di voi può dare dei suggerimenti utili al mio caro amico Alessandro? (@aletena)? (Nota: il suo profilo è su #poliverso, quindi #friendica )

Per il momento gli ho suggerito di usare i tag per seguire argomenti di interesse e di accedere da browser anziché da app per ricercare più facilmente.

Qualcuno conosce una guida sintetica per muoversi meglio su Poliverso?

Tra le altre cose seguitelo, è musicista/scrittore davvero bravo.

#mastoaiuto #FriendicaHelp #FriendicaTips

Questa voce è stata modificata (7 mesi fa)
in reply to alessandro tenaglia

cerca gli hashtag, cioè il cancelletto: ad esempio #letteratura e trovi tutti i post dedicati all'argomento. Da lì puoi vedere i profili degli autori. Meglio da pc che da app telefonica, secondo me. 👍



La spesa effettiva dei progetti del Pnrr: 29% delle risorse previste.


Spese meno di un terzo delle risorse a meno di due anni dal termine del piano, previsto per metà 2026, e tre anni e mezzo dall’approvazione dello stesso, nel luglio 2021.
5,66 miliardi di euro è quanto si dovrebbe spendere, in media, ogni mese da gennaio 2025 fino all’ultima scadenza del piano, nel dicembre 2026. Ciò pone dubbi sulla possibilità di riuscire a rispettare i vincoli di spesa del piano.
La campagna pubblica ha visto protagoniste centinaia di associazioni e organizzazioni della società civile, riunite nelle sigle Dati bene comune e Osservatorio civico PNRR. Il rilascio dei dati da parte del governo è la dimostrazione plastica che la mobilitazione paga.

radioradicale.it/scheda/750830




Ci presentiamo


Ciao a tutte e tutti,
siamo una piccola libreria di Fabriano specializzata in libri usati e editoria indipendente. Queste due caratteristiche principali sono frutto della nostra scelta di mantenere una ben precisa linea etica e valoriale. Reputiamo importante salvare e rendere accessibili i libri usati per evitare che una risorsa importante (non per forza tutti i libri lo sono) vada al macero, perché tendenzialmente un libro usato costa meno di uno nuovo e quindi rende la cultura più accessibile, perché per ogni libro usato venduto togliamo potenziale alimento al megamostro della grande editoria italiane.
Allo stesso modo reputiamo importante diffondere le proposte di quel mondo incredibilmente variegato e in espansione che è l'editoria indipendente.
Sulla base dei nostri valori ci è sembrato naturale e doveroso approdare nel Fediverso per condividere le nostre proposte libresche e gli eventi che di tanto in tanto organizziamo in libreria.
Per ora questo è quanto, il resto ve lo facciamo scoprire strada facendo 😀


Frontiere Sonore Radio Show #13


In studio Deca e Simone, regia Massimo. Ascolteremo Analog Africa, Crystal Phoenix, Jamaican Jazz Orchestra, Distant Relatives e molto altro!! @Radio Unitoo

iyezine.com/frontiere-sonore-r…




Difesa comune, von der Leyen alza la voce. Serve fare di più e insieme

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Nonostante il consenso unanime sull’importanza di rafforzare la difesa europea, le divergenze tra gli Stati membri dell’Ue restano profonde. In questo scenario arriva da Danzica l’appello, che suona come un monito, della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen:




Se non sei portata per comandare, fai la direttrice d'orchestra. È la stessa cosa, però più gratificante. In un caso ti sparlano dietro, nell'altro senti la musica.


The ongoing coup in America shifts the framing of 'credible exit' on ATProto. More video and images apps for Bluesky.


Last Week in Bluesky – 2025feb.a


Bluesky’s public launch was one year ago today, and here you can see how the network has grown and changed over this first year. In that year, Bluesky has managed to find a serious role in the larger media ecosystem. The media ecosystem itself has shifted rapidly as well: outlets like Wired and 404 Media, and independent reporters like Marisa Kabas and Nathan Tankus at the forefront of reporting what is happening in the US. I do not think it is an accident that they are all active on Bluesky

Note: I’ve been sick for the past few days, so this edition is a bit shorter and a day late, apologies. Next week’s edition will be focused again on the more technical side of AT Protocol (ATProto).

Credible exit


One of the core concepts why Bluesky is build on the open ATProto is to give users ‘credible exit’. The Bluesky company (Bluesky PBC) is mindful of how companies turn bad over time, and CTO Paul Frazee explicitly talks about how he sees his own company as a ‘future adversary‘. The idea is that in a future where Bluesky has become an adversary to its users, people can have a ‘credible exit’ away from Bluesky towards another microblogging app. People can take their digital identity (the DID, in ATProto terms), social graph and posts with them, and seamlessly continue microblogging on ATProto using another app. Such another competitor microblogging app on ATProto currently does not exist, and an important factor in that is the incentives to build such an app currently are not there. Bluesky is currently not an adversary, has a well-designed app and some significant funding, and it is hard to compete with that. Still, the assumption made by Bluesky PBC is that over the years, Bluesky PBC will gradually turn ‘bad’ in some way, and at some point the incentives are such that another company will build a microblogging competitor on ATProto, and people will have the option to have a credible exit.

The ongoing coup in America changes the dynamic however. Autocratic regimes are not particularly compatible with platforms that allow for free speech by people that oppose the regime. This creates a possibility that either the Musk or the US government will force Bluesky to censor speech or ban accounts that they don’t like, or that either party will come after Bluesky directly. Musk has called Bluesky ‘pedosky’ multiple times, indicating his feelings of contempt for the network that rivals his X platform. Such actions would likely be wildly illegal and should be fought in court, but in a world where an unelected private citizen can decide to shut down entire US government departments, it is prudent to account for the possibility that other illegal stuff might happen as well.

This new political environment changes the understanding of Bluesky having a credible exit as well. So far, Bluesky PBC frames credible exit as a way for people to move to a different app on the same network when the company becomes an ‘adversary’. But in the current political climate, it might just be that the US government becomes an adversary which prompts a need for a credible exit.

Bluesky clients

Bluescreen is the latest video app for Bluesky, made by the creator of the popular Bluesky client Skeets. It is similar to apps like Skylight and Videos for Bluesky, all three apps provide a TikTok-like interface to watch videos that are posted on Bluesky. Over at TechCrunch, Sarah Perez wrote an overview of all the video apps for ATProto that are currently being developed.

Now that I’ve gotten to play around with all three video apps for Bluesky, I am not convinced that Bluesky video clients are the way forward to build a ‘TikTok for Bluesky’. Bluesky’s recent update for video feeds have turned the official Bluesky app into a suitable video client as well, and I find that the video watching experience on the official Bluesky app is better than on any of these three apps. Part of it is that the competitor client apps are all still early in development, and this may change over time. But more importantly, videos on Bluesky get posted in an environment where there are lots of non-video content as well. If I watch a video on Bluesky and I want to see that account’s profile, I’m want to be able to see all of their posts, not just their videos. I can do this with the official Bluesky app, but not with any of the Bluesky video-focused clients.

There are now multiple image-focused Bluesky clients as well. Pinksky was recently released with an interface that is heavily inspired by Instagram. Bluescreen also now has a Bluesky client specifically for photo-sharing, Flashes, that entered open beta this week. Atlas is a Bluesky client for images that has collections similar to Pinboard. These image-focused Bluesky clients all bring something to the table that the official Bluesky client does not have, by restructuring the interface around images. But just with video, I’m wondering if it is enough to build a steady user base.

The Links


In the media:


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Large interest for the fediverse at FOSDEM, more conversations about data usage and consent, and multi-platform client Openvibe gets 800k in funding.


Fediverse Report – #102

FOSDEM and the fediverse match well together, some issues regarding data privacy and consent, and multi-network client Openvibe gets 800k in funding.

The News


FOSDEM, the free event for open source software was this weekend in Brussels, with a large presence for the fediverse and the social web. There were three events, presentations by various fediverse software developers in the SocialWeb Devroom, an extra smaller event on Sunday for more presentations, and a more casual event on Sunday evening at Brussels Hackerspace. All the events were fully packed, showing the large amount of interest from the community for the fediverse and the social web. The Social Web Foundation has been the main initiator of these events.

Some thoughts and observations:

  • Fediverse Enhancement Proposals (FEP) are documents with the goal to improve applications on the fediverse. People can write proposals, and developers can decide to support and implement proposals as they see fit. There are some great technical FEPs, but one of the challenges of such a grassroots system is getting buy-in from developers to support specific FEPs. NodeBB developer Julian Lam held a presentation ‘The Fediverse is Quiet — Let’s Fix That!’ as an advocacy for a specific FEP. The proposal Lam talks about is about fixing the problem of missing replies, where people do not see all replies on a post. What I think is noteworthy about Lam’s presentation is that it frames a FEP not only as a technical document, but as a process that needs community buy-in for other developers to support and implement a FEP. Hopefully, more of such advocacy might help see more FEPs implemented as well.
  • Mastodon presented the progress on their Fediverse Discovery Provider project. The project builds an opt-in decentralised service for better discovery and search. In the presentation (and on the website), Mastodon stressed that the project is not only a Mastodon project, but is intended to be used by the entire fediverse. Mastodon developer David Roetzel said that he hoped that the goal is that many servers will run a “Fediverse Auxillary Service Provider”. Personally I think that it is instructive to look at Bluesky here. While the AT Protocol is decentralised, in practice everyone uses infrastructure owned by the Bluesky company. I’m not convinced yet that the Fediverse Discovery Provider project will not run into the same problem, as I’m unclear on what the incentives are for people to run competing Fediverse Discovery Provider projects.
  • Some of the more interesting presentations I saw were about the integration of different types of protocols with ActivityPub. The ActivityPods project combines ActivityPub with Solid Pods, which shows quite some similarities with how the PDS system of ATProto works. All your data is stored on your Pod, multiple types of apps can connect to your Pod, and communicate via ActivityPub. It allows you to have a single account that is used for multiple platforms, similar with how your ATProto account can be used for multiple types of apps.
  • One of the most valuable parts of a conference like FOSDEM is getting developers together in a room to meet and build relationships. Fediforum has provided such a place for people to gather digitally, but meeting people in real life remains one of the best ways to build trust and relationships. Some practical ways this was visible this FOSDEM was by getting the NodeBB, WordPress ActivityPub plugin, WriteFreely and Ghost developers together and recognising themselves as the ‘longform’ people. This group of developers getting together this way helps with the various projects becoming more interoperable, and better support for longform content in the fediverse.

Two issues regarding consent and data processing this week. The first is with GoToSocial and fediverse statistics sites like fedidb.org and fediverse.observer. Some GoToSocial servers have blocked statistics sites from indexing their platforms via robots.txt, but the crawlers of fedidb.org and fediverse.observer ignore those. In response, the main GoToSocial server decided to serve up randomised numbers, messing up the statistics of these sites. Fedidb developer Daniel Supernault removed GoToSocial altogether from the statistics site, but does not seem to be willing to respect the opting out of crawling via robots.txt. The second is regarding the shutdown of FediOnFire, that displayed public posts from a relay in a format similar to one of Bluesky’s firehose visualisation tools.

  • How the fediverse treats consent for public posts is unusual, and make it stand out from other networks. For a significant group of people, consent for processing other people’s ‘Public’ ActivityPub posts is done on an opt-out bases if the service doing the processing is vaguely shaped like a full 2-way interacting fediverse server. In contrast, consent for processing other people’s ‘Public’ ActivityPub posts is done on an opt-in basis if the service doing the processing is vaguely shaped like a crawler. The line between these two situations is hard to draw, even more so in an internally coherent way. Still, this line clearly exists, and ignoring it leads to high-profile blowups such as with Searchtodon and Bridgy Fed. Defining the permissions clearly for posts would help here, and it is frustrated to see that the situation has not meaningfully improved in years. Furthermore, that fediverse stats sites have ignored the opt-out on a server level via robots.txt indicates that servers setting permissions is not a panacea either.

The Pixelfed Kickstarter has seen some updates this week. First was the update that setting up a Pixelfed Foundation is now moved to the stretch goal of $200k CAD, and that for $300k CAD the stretch goal is to expand the team to hire additional developers. A few days later, developer Daniel Supernault said that the $300k CAD stretch goal is now to build a Tumblr alternative. That brings the goal of the Pixelfed Kickstarter to build four platforms: Pixelfed, Loops, Sup (an encrypted messaging platform) and an unnamed Tumblr alternative, as well as building a foundation and a developer testing kit with Pubkit. Moving the foundation to a stretch goal that has not been met yet does not feel great to me, as good governance of such large platforms is highly important. Adding a Tumblr alternative to another later stretch goal also makes me concerned that Supernault is taking on too much here, as that is a lot of products to build and maintain.


Openvibe, a client that combines your Bluesky, Mastodon, Nostr and Threads account into a single feed, has raised 800k USD in outside investment, with Automattic among the investors. Openvibe is an early mover in the space, and it’s a name I regularly see pop up when people recommend clients. However, open networks and open APIs means that it is hard to build a competitive moat. Still, most apps are hobby projects, and I’m curious how far Openvibe can push their app with the new funding.

The Links


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People are experimenting with a wide variety of new apps on ATProto, ranging from P2P group chats to live streaming to TikTok clones.



Its another massive week for Pixelfed, growing by another 100k active users and doubling their Kickstarter goal, raising over 100k CAD. Tumblr confirms they still intend to join the fediverse.


Fediverse Report #101

Its another massive week for Pixelfed, growing by another 100k active users and doubling their Kickstarter goal, raising over 100k CAD.

The News


Pixelfed continues to grow rapidly, adding almost 100k monthly active users in a week, and has now almost 300k monthly active users. Just over a month ago, Pixelfed had around 20k monthly active users. Developer Daniel Supernault launched a Kickstarter this week for Pixelfed,Loops and Sup. The Kickstarter proved popular, raising 100k CAD, double its 50k CAD goal. The Kickstarter is mainly for to fund the continuous development of the platforms, with the primary goals listed as ‘acceleration development’ for Pixelfed and Loops, and starting the development of messaging platform Sup. Sup is a planned encrypted messaging app that is supposed to compete with WhatsApp and Snapchat. Supernault has mentioned working on the project in the past, but it is unclear how far along the project is.

Supernault says that the operational costs for running all of his projects is now over 4000 USD per month. The large majority of people joining the flagship servers pixelfed.social and loops.video, which are both run by Supernault. Still, it seems like Supernault is not particularly interested in sharing out the load of users to other servers, saying that people unfamiliar with the fediverse want to join a a flagship instance. He also says that “using random servers to register on is very dangerous, because not all of them are as dedicated to this as I am, some of them don’t update frequently or handle mod reports as fast as we do.” Supernault is currently the only moderator for both the pixelfed.social server as well as the pixelfed.art server. He also says that Pixelfed.social needs to establish a mod team. One barrier to adding extra moderators is that Pixelfed does not have a specific ‘moderator’ role in the software, there is only the possibility to give someone full admin rights. Supernault says that he is working on adding such a feature.

The Pixelfed Kickstarter also lists a Pixelfed Foundation as its stretch goal. It is not particularly clear what such a Foundation would entail: the Kickstarter describes it as both a foundation and a corporation, as says that it “hopefully” would be a not-for-profit. Some of the potential work of the Pixelfed foundation would be to grow the Pixelfed and Loops social networks, and also support other developers in the wider fediverse ecosystem.


Tumblr has reconfirmed that it is working on connecting to the fediverse. In late 2022, Automatic CEO Matt Mullenweg said that the site was going to add ActivityPub support ‘soon’. Plans changed for Tumblr, including staff layoffs, and for a long time it was unclear if this plan was actually going to happen. In summer 2024, Tumblr announced that they would be working on moving the backend of Tumblr to WordPress. In an AMA this week, the company said that this migration of Tumblr to WordPress means that Tumblr can also use the plugins of WordPress, including the ActivityPub plugin. This means that people will be able to add ActivityPub to their Tumblr blogs. Not much is known about how this would work in practice.

The Analysis


Editor’s note: I wrote the section below before Supernault published his latest update on Kickstarter a few hours ago. In the latest update the Pixelfed Foundation is now moved towards a new stretch goal of 200k CAD. This changes my analysis, but I currently do not have the time to properly analyse and write about it before this newsletter will go out. I’ll write more about this next week.

Some more thoughts on Pixelfed:

  • I worry about the moderation side for Pixelfed, and specificially the flagship pixelfed.social. Pixelfed.social is now a server with over 200.000 monthly active users, and Supernault is the only moderator for the server. 1 moderator for over 200k active accounts is not a whole lot, to put it mildly. One of the main goals of the Kickstarter is to “expand the moderation, security, privacy and safety platforms”, and my hope is that the financial success of the Kickstarter can help get a bigger moderation team for the servers as quickly as possible.
  • One of the consistently most difficult aspects of fediverse platforms is the governance of the software. Mastodon has gotten a lot of pushback for its ‘Benevolent-Dictator-For-Life‘, and correspondingly, a lot of praise when Mastodon recently moved away from this model. For Pixelfed and Loops the power concentration into a single person is even more pronounced, with a single developer running two different platforms, two flagship servers as well as various other prominent fediverse projects such as fedidb. It shows the incredible amount of work that Supernault has contributed to the fediverse, but it also indicates the centralisation of power that has resulted from this. The Kickstarter promises a Pixelfed Foundation, but it does not say anything about how the Foundation will deal with governance. The short description of the Foundation mainly seems to be focused on financial sustainability and growth of fediverse projects. The section on the Pixelfed Foundation ends with a quote from Mastodon’s blog post: “The people should own the town square”, but it does not explain in any way how “the people” will get to “own the town square”.
  • Over on Bluesky, the short-lived TikTok ban in the US has put video front-and-center. As a response, people are starting to take Bluesky posts that contain video, and build a TikTok-like UI around it. Bluesky launched video feeds in their app last week, and SkyLight is a high-profile project to build a video-only UI for Bluesky posts. I’m curious if Pixelfed’s renewed prominence will lead to more interest in similar image-viewing fediverse clients that less bound to server platforms, whether that is Pixelfed, Mastodon or other fediverse platforms.
  • The dominance of Mastodon and microblogging over the wider fediverse has led to a situation where Mastodon and the fediverse get equated as mostly the same in coverage of larger news outlets. The growth of Pixelfed, and the mainstream attention that it brings now changes this dynamic. This Forbes article about Pixelfed is a good example, where the fediverse gets introduced from the perspective of Pixelfed instead of from a perspective of Mastodon.
  • The Kickstarter states an “Commitment to open source and open principles”, and says that “all of the source code for Pixelfed is licensed under the AGPL license and is publicly available on GitHub”. I am not clear why Loops is not mentioned here for a commitment to open source. Loops is not currently neither open source nor federating, according to the official Pixelfed account. While Supernault also says that he is “working on that”, I find it strange that Loops is not mentioned under the commitment to open source.
  • Building an encrypted messaging app is difficult, to put things mildly. Building an encrypted messaging as a solo developer, while also building an Instagram competitor as well as a TikTok competitor is just wildly optimistic. I fear that Supernault is spreading himself too thin here, committed to too many different products. Supernault’s shifting attention makes it difficult for him to ship features he has promised. Notable example of this is the Groups feature for Pixelfed, which Supernault has promised as coming “very soon” since summer 2023. His latest estimation for groups is now for Q2 2025.

Tumblr saying that they are working on their fediverse integration is great news for the fediverse. For a quite a while it seemed that Tumblr would not actually follow through on early announcements by CEO Mullenweg. The answer by Tumblr that ActivityPub support will depend on a plugin makes it plausible to me that Tumblr blogs will likely have to opt-in to connecting themselves to the fediverse by adding the plugin. So based on the limited information available it seems likely to me it will not be a situation where the fediverse instantly grows by millions of active users.

The Links


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Morti, sfollati e demolizioni. Tulkarem e Jenin come Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Campi profughi sotto attacco. E nell’ospedale governativo di assediato di Jenin arrivano «solo civili, gente innocente».
L'articolo Morti, sfollati e demolizioni. Tulkarem e Jenin come Gaza pagineesteri.it/2025/02/07/med…



A San Valentino mi piazzo con il mio ukulele sul bel palchetto del Don Pepe di Ostia (RM) e mentre le coppie di piccioncini tubano e sbocconcellano paella e gustano sangria io mi chiuderò a cantare tutte le più belle canzoni d'amore della storia della musica giamaicana, da Come Back Liza a Big Bamboo, da Tide Is High a Cherry Oh Baby, da Wait In Vain a Stir It Up, da Willow Tree fino a Girl I Got A Date...anzi no, quest'ultima meglio di no perché non è per niente romantica, parla di uno che dice alla ragazza con cui sta: "Purtroppo devo andare perché ho un altro appuntamento", sto rattuso 🤣

Prenotate con fiducia, ci sarà da divertirsi! ❤

Ristorante Don Pepe L.mare Paolo toscanelli 125 Ostia Lido
per info e prenotazioni 3409922150 / 065672408

#livemusic #Reggae #ukulele



"Trump insiste, 'Israele cederà Gaza agli Usa dopo la guerra' " ma io dico.. ma questi deficienti da dove li raccattano? ma che cretino è?


Passante di Bologna, il nodo da sciogliere sui costi dell’opera. Salvini al lavoro con Lepore e De Pascale


@Politica interna, europea e internazionale
Se ne discute da decenni a Bologna. Stiamo parlando del Passante, l’opera del nodo bolognese che prevede l’allargamento di tangenziale e autostrada. Un nodo strategico che però è ancora in stallo, tra liti politiche, governi e amministrazioni locali di



Bezame mucho


Ho un libro autopubblicato nel 2023. Da cinque minuti ho modificato il contratto di distribuzione cancellando gli store di Amazon di qualunque paese.
Non è un gran gesto, e al di là del piano simbolico è ovvio che non recherà alcun danno a Jeff Bezos. Ma per conto mio andava fatto.
Vi racconterò meglio.
in reply to Massimo Max Giuliani

@Massimo Max Giuliani ma sai alla fine non è che facciamo cose solo per punire i cattivi, a volte le facciamo per mantenere una nostra integrità.

Zuckerberg non si accorgerà mai della mia partenza da Facebook ma io sì! Mi sento più integro, più in linea con i miei principi.

Alla fine la motivazione è anche questa, un semplice volersi allontanare da persone, sistemi, situazioni che non ci piacciono.

in reply to Max 🇪🇺🇮🇹

@Massimiliano Polito è anche che alla mia età decido con che gente accompagnarmi 😊
Ci faccio il terzo articolo e chiudo la trilogia.


I dazi di Trump e la lotta climatica a rischio: l’Europarlamento convoca la plenaria


@Politica interna, europea e internazionale
Quale posizione deve tenere l’Unione europea di fronte al generale atteggiamento di rottura del neo-presidente degli Stati Uniti Donald Trump? I 720 deputati dell’Europarlamento ne discuteranno da lunedì 10 a giovedì 13 febbraio in occasione della



Vedete questa?! È una piccola foresta di Malva Sylvestris 🌿😋

Questa pianta selvatica è considerata fin dall'antichità un alimento addirittura miracoloso per la nostra salute 😚👌

"Sin dall’VIII secolo a.C. abbiamo fonti che attestano che è stata usata come ortaggio e come rimedio medicamentoso, soprattutto le foglie tenere della pianta. Gli antichi Greci consideravano la malva un potente rimedio contro qualsiasi male e tale credenza si è tramandata fino ai giorni nostri, rimanendo radicata in molte culture popolari. I Romani la mangiavano cruda o cotta ben condita con olio e aceto. Cicerone ne era molto ghiotto e Marziale la usava come cura riparatrice. Dioscoride la menziona come rimedio specifico per l’apparato digerente e per uso esterno per diversi problemi alla pelle. Secondo Plinio il Vecchio una pozione a base di succo di malva evitava malesseri per tutta la giornata perciò ripeteva: malva, da ogni male salva, decantandone le sue proprietà"

L'altro giorno mentre ero al parco col cane ne ho raccolta un po', già che ci stavo e me la sono ritrovata tra i piedi insieme anche a un po' di piantaggine (aka Plantago Lanceolata) e di Rumex Pulcher (aka Romice Comune). A casa poi ho lavato tutto bene con acqua e un poco di aceto, e poi ci ho fatto una fantastica insalatona mischiandola con ceci e carote.

Da quando pochi giorni fa ho scoperto che le piante selvatiche con soltanto un po' di spirito di osservazione e di confronto fotografico non è così difficile riconoscerle, be' , confesso che guardo ai pratoni con occhi diversi. Prima erano un ammasso insignificante di materia organica verde, adesso invece ci vedo un firmamento pieno di varietà e di meravigliose cose tutte da scoprire 😅 Un'illuminazione simile a quando da ragazzo ho cominciato a suonicchiare e quindi anche a saper distinguere dentro una musica qualsiasi il suono di ogni singolo strumento dall'insieme magmatico. Una rivelazione insomma, un'epifania. Del resto siamo nati raccoglitori, ce l'abbiamo dentro, nel dna più profondo. Qualcuno penserà: ma raccogliere le erbe selvatiche non è sexy per niente, è una roba da vecchie signore chine sui pratoni e dei loro mariti burini vestiti da nonnetti. Ma non è affatto vero, anzi, da ora in poi la mia missione sarà dimostrare che cogliere le erbe selvatiche è super cool. Oggi lancio il movimento MGCA, Make Gathering Cool Again. Lo slogan sarà: abbasso la rucola nelle buste di plastica viva le erbe selvatiche contro il consumismo! Chi è con me in questa lotta?! 🌿✊😅

#Vegan #ErbeSelvatiche #Malva



Cyber-sicurezza e sovranità, l’Italia alla prova della resilienza digitale

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’evoluzione tecnologica impone nuove sfide alla resilienza del sistema Paese, soprattutto in un contesto in cui la sicurezza digitale è sempre più strategica. L’Italia dovrebbe riflettere sulla necessità di dotarsi di strumenti adeguati a proteggere infrastrutture critiche, imprese e



Mapsontheweb


How Far From London Can You Get By Train In 12 Hours

Fonte: reddit.com



ma come è possibile che per una destra moderna e pragmatica Trump non sia un imbarazzo. ma esiste ancora una destra liberale nel mondo? che poi chiariamo un concetto essenziale: la destra non è quella della libertà e la sinistra quella delle restrizioni. di fatto direi l'esatto contrario. visto che oggigiorno chi vota destra non sa neppure cosa sia la destra. intendo una destra non necessariamente fascista. io rimango dell'idea che è un vero peccato che dio abbia promesso di impedire un secondo diluvio universale. magari fallisce. una speranza c'è. visto lo schifo fatto direi che dio se esiste non è perfetto. magari qualche asteroide ci aiuta. o un super vulcano. o l'inversione magnetica dei poli. dispiace un po' per tutti gli innocenti non umani che ci andranno di mezzo.
in reply to simona

@simona

Il problema, e lo dico da persona di sinistra, e che la destra presentabile non attira l'elettorato di destra.

Guarda cos'è successo in questo paese: è passato Mario Monti, una persona di destra e per bene, non se lo sono filato. E' passato Mario Draghi, altra persona di destra e per bene, e non si sono filati neanche lui (ha dovuto governare con la "sinistra"...).

Da noi se vuoi prendere i voti degli elettori di destra devi essere razzista, xenofobo, omofobo, populista, maschilista, catto-bugiardo (perché la sincerità della loro adesione al cristianesimo è sotto gli occhi di tutti...) e chi più ne ha più ne metta.

E' un problema anche per noi persone di sinistra, perché questo ha prodotto una sinistra che vive di rendita, campa sul "loro sono peggio di noi, per quanto vi facciamo schifo dovete votare noi lo stesso, altrimenti vincono loro" e così facendo prendono voti senza doversi preoccupare di dover essere davvero alternativi alla destra, gli basta essere solo un pelino meglio.

E infatti, la precarietà nel lavoro chi l'ha introdotta? Il PD (o come si chiamava all'epoca) con il pacchetto Treu. La guerra alle ONG chi l'ha iniziata? Il PD con Minniti e il suo protocollo che le ONG avrebbero dovuto sottoscrivere per fare soccorsi in mare. Gli accordi con la Libia chi li ha fatti? il PD con il governo Gentiloni. Ecc. ecc.

in reply to Max 🇪🇺🇮🇹

@Massimiliano Polito ahimé triste verità 🙁 ma non ci si può aspettare che governi e rappresentanti siano migliori dei loro elettori. se gli elettori sono dei buffoni a loro piacerà vedere altri buffoni. trump docet. ma è un problema chiaramente generalizzato. l'umanità non ha futuro. ed è un peccato.
in reply to simona

@simona c'è stata la possibilità di azzerare tutto con il COVID e purtroppo ci è sfuggita. Magari andrà meglio la prossima volta 😜


c'è una regola che invita a cercare la risposta più semplice. e la risposta da immaginare è che semplicemente la russia abbia impiegato tutto quello che poteva usare e che quello che non ha usato o non funziona o potrebbe non funzionare e far fare una figura peggiore. sostenere che la russia sia ancora una super-potenza è senza senso. certo andrà impedito in futuro un riarmo. io non sento la nostalgia della buon "vecchia e cara" URSS. con metà europa invasa per 50 anni dalla russia sarebbe insensato. abbiamo avuto il problema del fascismo e delle dittature in europa. speriamo che l'ucraina riesca a salvarsi.

RFanciola reshared this.



La destra esiste, la sinistra no


@Politica interna, europea e internazionale
Anziché citare in apertura il solito Fukuyama, il politologo che prima si è inventato la «fine della storia», in nome del sereno vento dell’Ovest che avrebbe spirato sul mondo una volta abbattuto il Muro di Berlino, e poi, qualche decennio dopo, si è messo a parlare di «identità», avendo capito di aver sbagliato completamente



ilfattoquotidiano.it/2025/02/0…