EDRKillShifter: Lo Strumento che Unisce le Cyber Gang Ransomware più Temute!
Di EDRKillShifter ne avevamo abbondantemente parlato in passato sulle nostre pagine con diversi articoli sul tema Bring Your Own Vulnerable Driver (BYOVD).
Ricerche recenti condotte da ESET, hanno rivelato stretti legami tra vari gruppi ransomware: RansomHub, Medusa, BianLian e Play. Il collegamento tra loro era uno strumento specializzato per disattivare i sistemi di protezione: EDRKillShifter, sviluppato originariamente dai partecipanti a RansomHub. Ora viene utilizzato anche in attacchi da parte di altri gruppi, nonostante la natura chiusa dei loro modelli di distribuzione.
EDRKillShifter utilizza una tecnica nota come Bring Your Own Vulnerable Driver (BYOVD). La sua essenza sta nel fatto che gli aggressori installano un driver legittimo ma vulnerabile sui dispositivi infetti, attraverso il quale vengono disattivati i mezzi di rilevamento e risposta alle minacce.
Ciò consente di eseguire il programma di crittografia senza il rischio di essere individuati dalle soluzioni antivirus e altre soluzioni di sicurezza.
Come hanno notato i ricercatori, gli autori di ransomware aggiornano raramente i loro programmi di crittografia per evitare bug che potrebbero danneggiare la loro reputazione. Pertanto, il software di sicurezza ha il tempo di imparare a rilevarli in modo efficace. In risposta a ciò, gli aggressori affiliati utilizzano sempre più spesso strumenti di disabilitazione della sicurezza per preparare il sistema al ransomware.
Di particolare interesse è il fatto che EDRKillShifter è stato creato appositamente per gli affiliati di RansomHub e ora viene utilizzato in attacchi per conto di Medusa, BianLian e Play. Inoltre, gli ultimi di due gruppi tradizionalmente non accettano nuovi membri e si affidano solo ad affiliati collaudati. Ciò indica una potenziale cooperazione tra membri di diversi gruppi criminali.
ESET suggerisce che alcuni membri dei gruppi RaaS chiusi, nonostante il loro isolamento interno, condividano gli strumenti con i concorrenti, compresi i nuovi arrivati. Questo comportamento è particolarmente atipico per coloro che solitamente si attengono a un set di strumenti di hacking collaudati.
I ricercatori ritengono che diversi attacchi recenti possano essere stati condotti dallo stesso attore, nome in codice QuadSwitcher. Secondo una serie di segnali, le sue azioni sono vicine ai metodi caratteristici del gruppo Play, il che potrebbe indicare una connessione diretta.
Inoltre, EDRKillShifter è stato utilizzato anche in attacchi per conto di un altro affiliato, CosmicBeetle, che lo ha utilizzato in almeno tre casi mentre agiva per conto di RansomHub e LockBit.
L’uso di queste tecniche BYOVD, soprattutto in ambienti aziendali, sta diventando sempre più comune. Nel 2024, il gruppo Embargo ho usato il programma MS4Killer per disattivare le soluzioni di sicurezza e più recentemente è stata individuata Medusa con il suo driver ABYSSWORKER , che svolgono funzioni simili.
Per impedire che tali strumenti vengano attivati, è necessario bloccare le azioni degli intrusi prima che ottengano i diritti di amministratore. Nei sistemi aziendali vale la pena attivare il riconoscimento delle applicazioni potenzialmente pericolose e monitorare l’installazione dei driver, soprattutto quelli con vulnerabilità note.
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La nuova minaccia per la flotta di Mosca nel Mar Nero si chiama Katran. Ecco i dettagli
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dall’inizio del conflitto in Ucraina, i droni marittimi (più correttamente definiti Unmanned Surface Vessels, o Usv) sono stati impiegati in modo sempre più efficace dalle forze di Kyiv nel disturbare le operazioni navali russe nel Mar Nero, fornendo all’Ucraina un mezzo economicamente vantaggioso per
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OPINIONE. L’arroganza del linguaggio universale che sottende al progetto europeo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Non esiste la ricerca di un percorso trasformativo collettivo, proprio come il sistema si auspica. Ma non esiste neanche la fermezza critica di menti pensanti capaci di mantenere linearità di analisi e solidità di approccio. Non esiste alternativa
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Verdad y Libertad, pseudoterapie riparative, vescovo di Palermo ne testa la correttezza: la diocesi non smentisce
Vescovo Corrado Lorefice e vicario per la pastorale Giuseppe Vagnarelli, organizzatore dell'incontro pubblico, che hanno introdotto e concluso i lavori, interpellati come diocesi dal pubblico, non hanno dato alcuna smentita, dopo 7 mesi di silenzio dagli articoli di stampa nazionale e internazionale dell'estate scorsa.
Giovedì 27 marzo 2025 pomeriggio, nella chiesa parrocchiale di Santa Caterina da Siena in via dell'Airone a Borgo Ulivia, la diocesi di Palermo ha tenuto un «aggiornamento teologico per laici», ad accesso pubblico, su «accompagnamento e accoglienza delle persone omosessuali».
Presenti almeno 150 persone in sala, tra cui il vescovo che ha lungamente aperto l’incontro, il vicario per la pastorale, l’addetto stampa del vescovo e una giornalista. Ho atteso il momento delle domande, e, al mio turno ho posto la seguente domanda:
9 settembre 2017, Bagheria, in una parrocchia, nel territorio della nostra arcidiocesi,
«a 20 anni, il rito iniziale:
essere rinchiuso in uno stanzino buio, con una lista scritta di cose che devo lasciare fuori dalla porta, come l'attrazione per lo stesso sesso;
qualcuno poi apre la porta, ti dice: "Vuoi venire alla luce?", rispondi di sì, esci dalla porta e metti dei lucchetti simbolici: al sesso, alla masturbazione. A questi momenti comunitari c'erano persone da diverse parti del mondo che si collegavano online per seguire».
Incontri successivi sempre
«seguiti non da professionisti ma daI fondatore.Tappa obbligatoria - viaggio di una settimana a Granada a spese del seminario, dove gli incontri si tengono a casa di Miguel Angel Sanchez Cordòn, pediatra ex gay:
bagno in piscina tutti nudi;
dover stare tutti nudi a guardarsi, per educare il corpo a non eccitarsi.Essere obbligato a mettere in scena il proprio funerale:
mettere su carta i tuoi difetti percepiti, come "omosessualità", "abominio", "falsità"; bruciarli, obbligato poi a seppellirne le ceneri sotto la tua lapide simbolica, disegnata da te, col tuo nome.Ogni sera, dover fare un report via telegram se si sono avute delle minime pulsioni o erezioni; se accade, devi scriverlo sul gruppo in diretta e tutti cominciano a mandare messaggi di sostegno e preghiere collettive».
«Sentirsi intrappolato senza altra scelta se non quella di sopprimere il mio vero sé».
«Insormontabile pressione psicologica ad essere qualcuno che non ero».
E, poi, come effetti, «attacchi di panico», e, per i 7 anni successivi, «crisi di ansia e ira improvvisa».
[Si tratta quasi per intero di virgolettati da organi di stampa internazionali e nazionali, mai smentiti: BBC 4 giugno, Domani 26 agosto, video intervista a Claudia Fauzia prima metà di settembre].
Parlando di seminaristi, il cardinale vicario generale della diocesi di Roma 7 mesi fa, intervistato, ha dichiarato a organi di stampa nazionali
- che nel 2017 incontri di questo che lui chiama «percorso formativo» della durata di un anno, che avrebbe come «obiettivo una piena maturità umana e affettiva», si sono tenuti anche a Palermo;
- che l'arcivescovo di questa diocesi, Palermo, «ha voluto partecipare» a qualche incontro per «testarne la correttezza»;
- che «la parola definitiva se affidare o meno seminaristi» del seminario della propria diocesi a un percorso di questo genere «è del vescovo».
Dopo il giro delle risposte di competenza dei tre relatori esterni, ha preso la parola il vicario per la pastorale Giuseppe Vagnarelli, per ringraziare e salutare, quindi una lunga preghiera condotta personalmente dall'arcivescovo Corrado Lorefice, e tutte e tutti a casa.
Nessuno dei due ha minimamente toccato il tema.
Nessuna smentita, quindi.
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Tecnologia spaziale per la difesa sottomarina. La rivoluzione della navigazione inerziale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La dimensione subacquea del dominio marittimo assume oggi una rilevanza strategica sempre più decisiva, ponendosi al centro di nuove dinamiche geopolitiche globali. Le infrastrutture critiche poste sui fondali marini – gasdotti, oleodotti e
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Lo smartphone ci ascolta? Sfatiamo un luogo comune, anche se esistono casi problematici
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dopo una conversazione con amici su un prodotto, ecco che quest'ultimo appare in una pubblicità su Instagram o Facebook. Facciamo chiarezza sui dubbi che gli utenti si pongono su questo scottante tema, se lo smartphone ci ascolta o
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LATINOAMERICA. La rubrica mensile di Pagine Esteri – Marzo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le notizie più rilevanti del mese di marzo dall'America centrale e meridionale, a cura di Geraldina Colotti
L'articolo LATINOAMERICA. La rubrica mensile di Pagine Esteri – Marzo pagineesteri.it/2025/03/28/ame…
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L'acqua calda
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/lacqua-c…
Si, Claudia Giulia, hai capito bene, Stroppa ha detto che può accedere a qualsiasi dato personale degli utenti di twitter/x in modo arbitrario, inclusi quelli non pubblicamente visibili. Può vedere la reale identità degli utenti pseudonimi, che lui maccheronicamente chiama anonimi, può
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Dwingeloo to Venus: Report of a Successful Bounce
Radio waves travel fast, and they can bounce, too. If you are able to operate a 25-meter dish, a transmitter, a solid software-defined radio, and an atomic clock, the answer is: yes, they can go all the way to Venus and back. On March 22, 2025, the Dwingeloo telescope in the Netherlands successfully pulled off an Earth-Venus-Earth (EVE) bounce, making them the second group of amateurs ever to do so. The full breakdown of this feat is available in their write-up here.
Bouncing signals off planets isn’t new. NASA has been at it since the 1960s – but amateur radio astronomers have far fewer toys to play with. Before Dwingeloo’s success, AMSAT-DL achieved the only known amateur EVE bounce back in 2009. This time, the Dwingeloo team transmitted a 278-second tone at 1299.5 MHz, with the round trip to Venus taking about 280 seconds. Stockert’s radio telescope in Germany also picked up the returning echo, stronger than Dwingeloo’s own, due to its more sensitive receiving setup.
Post-processing wasn’t easy either. Doppler shift corrections had to be applied, and the received signal was split into 1 Hz frequency bins. The resulting detections clocked in at 5.4 sigma for Dwingeloo alone, 8.5 sigma for Stockert’s recording, and 9.2 sigma when combining both datasets. A clear signal, loud and proud, straight from Venus’ surface.
The experiment was cut short when Dwingeloo’s transmitter started failing after four successful bounces. More complex signal modulations will have to wait for the next Venus conjunction in October 2026. Until then, you can read our previously published article on achievements of the Dwingeloo telescope.
Come svuotare Gaza: i piani di Tel Aviv per la deportazione (per ora) a bassa intensità
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Chi vuole partire viene condotto al transito di Kerem Shalom. Dopo l'ispezione, prosegue verso Rafah, il ponte di Allenby o l'aeroporto di Ramon. A tutti verrebbe detto che «non è certo» che potranno tornare a Gaza
L'articolo Come
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Giorgia Meloni al Financial Times: “Scegliere tra Europa e Usa? Idea infantile, Trump è il primo alleato dell’Italia”. E si propone di “costruire ponti” tra le due sponde dell’Atlantico
@Politica interna, europea e internazionale
L’idea che l’Italia debba scegliere tra gli Stati Uniti e l’Europa è “infantile” e “superficiale”, visto che Washington e il
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imbarazzante come sempre
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Non siamo solo noi, le nazioni europee da tempo sono incapaci di esprimere qualcosa che non sia la sottomissione acritica e incondizionale agli USA.
Pensa alla Danimarca, che ha confermato da poco l'acquisto degli F35, cioé regalare miliardi a un paese che sta minacciando di invadere parte del suo territorio.
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Alcuni dicono che è vero, altri dicono il contrario. Ma di fatto dipendere da ricambi e sopratutto software e telemetria gestiti dagli USA renderebbe quegli F35 estremamente ineffettivi.
Ad ogni modo l'Europa non può competere militarmente con gli Stati Uniti, a partire dal piccolo dettaglio che abbiamo le loro basi piazzate in casa.
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Affidarsi ad un "alleato" che si è dimostrato inaffidabile più volte non è il massimo.
Possiamo farci andare bene il fatto di essere affiliati agli USA, ma possiamo farci stare un po' meno bene l'idea di dover dipendere da loro per la nostra sicurezza.
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Sam Altman: “L’AGI arriverà durante la presidenza Trump!”. Ma siamo davvero certi?
Sam Altman, CEO di OpenAI intervistato recentemente ha ribadito che l’umanità è vicina alla creazione di un’intelligenza artificiale generale (AGI), un’intelligenza artificiale paragonabile all’intelligenza umana. Secondo lui, per raggiungere questo obiettivo è sufficiente ampliare i modelli esistenti come ChatGPT. “L’AGI probabilmente emergerà durante la presidenza Trump”, ha previsto il miliardario, proseguendo la linea che OpenAI ha portato avanti sin dal trionfale debutto del suo chatbot nel novembre 2022.
Nel 2023 l’azienda ha sviluppato ulteriormente questa idea nel suo blog, affermando che “la prima AGI sarà solo un punto nel continuum dell’intelligence”. Il concetto sembra plausibile, se non fosse per un difetto fondamentale: l’intelligenza, qualunque cosa sia, quasi certamente non si sviluppa in un continuum.
È comprensibile il motivo per cui un insider della Silicon Valley con un’enorme fortuna in gioco concepisca lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in questo modo. Questa posizione, tuttavia, perde di persuasività se prendiamo in considerazione un altro tipo di pensiero che l’intelligenza artificiale ha trascurato fin dal suo inizio: la ragione naturale.
Cos’è l’intelligenza naturale?
Gli esseri umani usano il linguaggio per comunicare, quindi l’intelligenza artificiale conversazionale crea l’illusione di intelligenza. Esiste però una differenza fondamentale tra loro: ChatGPT manipola simboli, mentre gli esseri umani usano la parola per descrivere cose e fenomeni circostanti. Noi esistiamo nella realtà fisica, emotiva e sociale, mentre le reti neurali operano solo con astrazioni. Ecco perché i modelli linguistici, nonostante la loro fluidità, generano assurdità con incrollabile certezza: non hanno alcuna connessione reale con il mondo.
Ricercatori e imprenditori come Altman continuano a fare previsioni sul futuro dell’intelligenza artificiale, dando per scontato di conoscere la strada giusta. Nella comunità scientifica si fa largo uso del termine “fattore g” o “intelligenza generale”, un’abilità cognitiva di base che sta alla base di vari processi mentali. Gli scienziati ne distinguono due componenti: “intelligenza cristallizzata” – conoscenza ed esperienza accumulate, e “intelligenza fluida” – la capacità di risolvere nuovi problemi, trovare schemi e pensare in modo astratto. È l’intelligenza fluida che consente all’individuo di adattarsi a nuove situazioni e di imparare. Tuttavia, resta ancora un mistero come esattamente nascano queste capacità e quali processi nel cervello ne siano responsabili.
Se un alieno arrivasse sulla Terra e analizzasse il pensiero degli esseri umani e delle macchine, rimarrebbe sorpreso nel vedere che la ricerca sull’intelligenza artificiale sta prosperando e che gli scienziati sono convinti di essere pronti a ricostruire la civiltà, anche se lavorano con una vaga definizione di intelligenza stessa. E studiare il mondo animale solleverebbe ancora più interrogativi. Dopotutto, l’intelligenza naturale, anziché semplicemente “crescere” con l’aumento dei dati e della potenza di calcolo, si manifesta in modo diverso nelle diverse specie.
Ciò che potremmo definire intelligenza ecologica è riscontrabile in creature che vanno dalle pulci agli elefanti. Ogni specie ha sviluppato capacità cognitive uniche che la aiutano a sopravvivere nella sua nicchia ecologica. E se definiamo l’intelligenza come la capacità di interagire efficacemente con l’ambiente, allora il miglior esempio di “intelligenza artificiale generale” potrebbe non essere una voluminosa rete neurale con miliardi di parametri, ma un insetto primitivo (a prima vista).
Guida alla navigazione della mosca della frutta
Un ambito importante dello sviluppo dell’intelligenza artificiale è la navigazione autonoma, che definisce l’intelligenza come la capacità di muoversi in modo indipendente e sicuro. Tali sistemi, basati su reti neurali profonde con apprendimento tramite rinforzo, utilizzano una combinazione di sensori (lidar, telecamere e radar) per rilevare gli ostacoli e pianificare i percorsi. Con un addestramento adeguato, il meccanismo può sviluppare strategie per muoversi in sicurezza anche in ambienti caotici.
In tal caso, la specie che merita un proprio ciclo di finanziamenti da parte di OpenAI è la Drosophila melanogaster, ovvero l’umile moscerino della frutta. Dotate di cervelli microscopici che pesano quasi nulla, queste creature mostrano riflessi per evitare le collisioni che superano le capacità di qualsiasi auto a guida autonoma. In una frazione di secondo, rilevano segnali di movimento, prevedono traiettorie ed eseguono manovre. La ricerca ha dimostrato che le mosche calcolano le vie di fuga più velocemente dei sistemi avanzati di visione artificiale.
Intelligenza collettiva e l’illusione dell’intelligenza distribuita
Anche i giganti della tecnologia sognano da tempo di creare una “intelligenza collettiva”, un sistema in cui molti elementi semplici, interconnessi, lavorano insieme per affrontare compiti complessi. Tale unione dovrebbe funzionare come un unico “supercervello“, in cui tutti i componenti partecipano alla presa di una decisione comune. Tuttavia, ancora una volta, i meccanismi naturali del pensiero collettivo esistono già e operano in modo molto più efficace di tutti gli analoghi da noi creati.
Un ottimo esempio è una colonia di api mellifere. Quando si tratta di trovare una nuova casa, migliaia di insetti agiscono come un unico organismo, ma senza alcun centro di controllo. Le api esploratrici esplorano la zona circostante alla ricerca di siti adatti e poi tornano all’alveare, dove eseguono una speciale “danza dell’oscillazione”. I loro movimenti contengono tutte le informazioni importanti: quanto è lontana una potenziale casa, in quale direzione, quanto è spaziosa e protetta. Altri individui leggono i segnali e vanno in ricognizione. Di conseguenza, la colonia prende la decisione più vantaggiosa per la sopravvivenza.
Cosa offre l’intelligenza digitale? Un gruppo di chatbot che raccolgono informazioni da Reddit.
Scoiattoli: i campioni della memoria in natura
Un altro punto di forza dell’intelligenza artificiale è la capacità di archiviare e recuperare i dati. Gli scienziati spesso misurano l’intelligenza in base alla capacità di ricordare grandi quantità di informazioni e di recuperarle quando necessario. Per raggiungere questo obiettivo, le moderne reti neurali utilizzano tecnologie complesse: i database vettoriali trasformano le informazioni in modelli matematici multidimensionali e i meccanismi di “annidamento” aiutano il programma a gestire terabyte di informazioni.
Uno scoiattolo comune, senza computer, riesce perfettamente a gestire compiti di memoria e di navigazione. In autunno nasconde centinaia di noci in posti diversi e riesce a ritrovarle anche dopo diversi mesi, sotto la neve. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che questi animali utilizzano strategie complesse per proteggere i loro nascondigli: possono fingere di seppellire una noce, ma in realtà la nascondono in un altro posto, ingannando i potenziali ladri. Allo stesso tempo, i roditori distinguono inequivocabilmente i nascondigli genuini da quelli falsi, a differenza dei roditori che spesso hanno “allucinazioni“, creando fatti inesistenti.
Cosa significa “Io” nell’intelligenza artificiale?
Cosa può imparare l’intelligenza artificiale dal mondo animale? In primo luogo, la coscienza non è un fenomeno universale. La navigazione di un moscerino della frutta, il processo decisionale in un alveare, la memoria di uno scoiattolo: ogni esempio rappresenta un tipo distinto di cognizione plasmato dalla pressione evolutiva.
In secondo luogo, ci costringe a riconsiderare i presupposti di base. Come accennato in precedenza, i ricercatori stanno aumentando la potenza delle reti neurali, convinti che enormi quantità di dati e risorse di elaborazione daranno alla fine vita a qualcosa di analogo alla coscienza umana. Ma se in natura esiste un ampio spettro di diverse forme di pensiero, perché crediamo che l’elaborazione statistica delle informazioni porterà all’intelligenza artificiale generale?
Il vero pensiero è incarnato nella materia. Esiste all’interno di un sistema vivente che interagisce dinamicamente con l’ambiente. L’intelligenza artificiale, d’altro canto, prevede sequenze di testo anziché cause ed effetti.
Quindi l’AGI è realizzabile? Forse.
Ma se si vuole imparare dalla natura, tanto vale investire molto nella ricerca sui moscerini della frutta.
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Leggere per crescere. Così si contrasta il brain rot
@Politica interna, europea e internazionale
“È necessario sviluppare una coscienza civica sul fenomeno dell’abuso del digitale e della conseguente incapacità di scrivere a mano che oggi riguarda tutti, ma che coinvolge soprattutto i più giovani. Penso che sul piano delle politiche pubbliche questo tema possa essere trattato in modo ancora più
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DAL 2003, SLOWFORWARD (=slowforward.net) è il sito più testardo, aggiornato (e anziano) su #scritture di ricerca, #arte contemporanea, #musica sperimentale, materiali verbovisivi, #asemic writing, #poesia concreta, #prosa in prosa, prose brevi, scritture non assertive, e molto altro:
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Adozione di DORA: facciamo il punto
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Banca d’Italia ha reso disponibile per gli intermediari direttamente vigilati, un modello per l’autovalutazione del livello raggiunto nell’ambito dell’adeguamento al Regolamento DORA, uno strumento che in realtà può essere molto utile anche a qualsiasi altra entità finanziaria
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mostra di opere di William Burroughs a Londra, alla October Gallery.
qui una selezione di opere e un video: gammm.org/2025/03/28/works-by-…
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Ecco perché secondo me #Librewolf non è, al momento, una vera alternativa a #Firefox.
L'ho installato su un PC al lavoro su cui precedentemente usavo Firefox.
Ecco come si presenta il mio client #zimbra su librewolf (prima immagine) rispetto a come si vede su Chrome (seconda immagine).
Sì, ok, non si muore, ma se si moltiplicano queste piccole cose per le centinaia di siti che uso durante la settimana, diventano una grande cosa.
Io mi auguro che dal codice di Firefox nasca qualcosa di nuovo, o forse di vecchio, come era Firefox un tempo. Che sia librewolf, waterfox o qualcos'altro.
Ma la strada da fare è ancora tanta per me, e in salita.
freezonemagazine.com/rubriche/…
Eccolo lì, l’idiota! Sbronzo marcio. Attorniato da un branco di ubriachi ancora più fatti di lui. Non l’avevo mai visto, in città. Ho chiesto a Coso chi fosse. Non ne sapeva niente neanche lui. Ho ordinato un’altra birra. Quello si vantava. Della sua grana: non parlava d’altro. E doveva averne, visto che pagava da bere, […]
L'articolo Franz Bartelt – Colpo gobbo proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
Scuola di Liberalismo 2025: Lucrezia Ercoli – Fuga dalla libertà
@Politica interna, europea e internazionale
Lucrezia Ercoli è docente di “Storia dello spettacolo” all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 2011, ricopre il ruolo di direttrice artistica di “Popsophia”. Ha collaborato con il programma televisivo “Terza Pagina” su Rai5 e Rai3 ed è una presenza fissa nel programma “Touch.
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facendo immersioni sub ti rendi subito conto che il tuo assetto (tendenza a risalire o scendere, più o meno marcato) è pesantemente condizionato dai pomoni e da quanta aria usi per riempirli, mente respiri. non a caso prendere una bella boccata d'aria e cominciare la discesa è "contro-efficace". un sub svuota bene i polmoni mente si dà la spinta verso il basso, prima di cominciare a scendere, specie nei primi metri di discesa, quelli più difficili per definizione.
poi scopri che i primi rudimentali polmoni sono l'evoluzione sentite bene.... non delle branchie... ma della vescica natatoria. sapete a cosa serve la vescica natatoria vero? ignorerò chi non lo sa. quindi beh... alla fine tutto torna fin troppo magnificamente alla grande.
freezonemagazine.com/news/the-…
Membro fondatore degli Heartbreakers di Tom Petty, Stan Lynch, il batterista del gruppo, ha ora una nuova band, The Speaker Wars, composta da Stan Lynch – Batteria, Jon Christopher Davis – Voce, Jay Michael Smith – Chitarra, Brian Patterson – Basso, Steve Ritter – Percussioni e Jay Brown – Tastiera. Stan ha dichiarato: “Dopo 20
USA, #dazi senza freni
USA, dazi senza freni
Anche se scopi e obiettivi ufficiali dei nuovi dazi, annunciati questa settimana sulle auto di importazione, non corrispondono alle conseguenze che avranno realmente nel breve e medio periodo, il presidente americano Trump ha deciso di procedere con …www.altrenotizie.org
L’Italia è in grado di difendersi? Crosetto spiega perché serve agire presto
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ribadito oggi in Parlamento che l’Italia non sta perseguendo una politica di riarmo, ma sta lavorando per costruire una difesa adeguata alle sfide globali. In un intervento alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e
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Perché le parole “non vengono”? «Non è per forza demenza, a volte è colpa del multitasking»
La ricerca del neurochirurgo Giorgio Fiore: le origini più comuni sono invecchiamento e perdita di neuroni. Lo sport può aiutareAlba Romano (Open)
Il Governo Meloni diventa il quinto esecutivo più longevo della storia della Repubblica
@Politica interna, europea e internazionale
Il Governo Meloni sale nella classifica degli esecutivi più longevi della storia della Repubblica italiana. Oggi, giovedì 27 marzo 2025, è diventato il quinto governo rimasto in carica più lungo: insediatosi il 22 ottobre 2022, ha infatti toccato gli 887
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Politica e UE: Router Freedom nell'UE. Il podcast di FSFE - (Qui la trascrizione del poscast)
Hai mai usato il tuo router personale per connetterti a Internet? @Free Software Foundation Europe ha recentemente ottenuto una grande vittoria in Germania per Router Freedom. In questo 32 ° episodio del Software Freedom Podcast, Bonnie Mehring, Alexander Sander e Lucas Lasota parlano di Router Freedom e del nostro lavoro per proteggere la libertà di scelta dei dispositivi Internet.
fsfe.org/news/podcast/episode-…
SFP#32: Policy and EU: Router Freedom in the EU - FSFE
Have you ever used your personal router to connect to the internet? Recently we achieved a major win in Germany for Router Freedom. In this 32nd episode of...FSFE - Free Software Foundation Europe
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Ciao ciao Firefox
Alla fine non è stato troppo difficile salutare #Firefox dopo 22 anni di utilizzo.
Le nuove politiche che ha adottato @Mozilla non riesco proprio a digerirle; non amo il fatto che una fondazione (o chiunque altro) possa dirmi come devo usare il mio browser, e che in qualunque momento possa cambiare decisione senza nemmeno farmelo sapere. A questo punto, tanto vale usare un browser proprietario. Quale sarebbe il vantaggio di continuare ad usare Firefox?
Odio il fatto che i dati immessi nel browser non siano più miei. E tutto questo, badate bene, per un software #opensource !
Valutando tutte le complesse variabili della mia presenza on line e della geografia, ho scelto Vivaldi che ha importato tutte le password e la cronologia in un attimo, senza battere ciglio. Le impostazioni fondamentali ci sono tutte; mi mancano alcune funzioni peculiari di firefox, come la modalità lettura scura, ma sopravvivrò; non sono cose che non ci si dorme la notte.
Unica scocciatura, siccome avevo usato la funzione firefox relay, che trovavo comodissima, la Mozilla foundation stava nel mezzo tra la mia casella e molti servizi a cui mi ero iscritto, che così non conoscevano il mio indirizzo reale. Bella pensata, mi mancherà. Pazienza. Ho dovuto cambiare un po' di email, ma ne è valsa la pena.
Ci rivedremo, spero, quando vorrete di nuovo aderire alla filosofia OpenSource.
E poi ci sono i fork, io continuo a sperare in qualche fork del browser più bello ed equo che ci sia mai stato.
Fino ad ora.
#browser #opensource #vivaldi #brave #chromium #mozilla #firefox #softwarelibero #fsf
freezonemagazine.com/rubriche/…
Paul McCartney, probabilmente il più amato autore pop di sempre cosa ha in comune con il punk rock dei Ramones? Un po’ di pazienza lo scopriremo più avanti. “Sono orgoglioso dei Beatles“ ha detto Paul McCartney alla rivista Rolling Stone nel 1974. I Beatles appunto sono stati grazie alle canzoni composte da lui insieme a […]
L'articolo Paul
freezonemagazine.com/news/rena…
In libreria dal 1 aprile 2025 Riscoprire Kuno, il romanzo più disturbante della letteratura tedesca del dopoguerra. Storie Effimere annuncia la pubblicazione di Kuno, il romanzo d’esordio di Renate Rasp, la “specialista del male” che sfidò il sistema culturale tedesco. La metamorfosi di Kuno: il ragazzo che doveva diventare un albero Il patrigno di Kuno […]
L'articolo Renate Rasp – Kuno proviene d
In libreria dal 1
GAZA. In migliaia protestano contro tutti: Israele, il mondo, anche Hamas
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Da inizio settimana a Gaza sotto attacco israeliano si tengono manifestazioni contro la guerra e per la situazione umanitaria. Molti puntano l'indice contro Hamas che però smentisce di essere il bersaglio delle proteste
L'articolo GAZA. In migliaia protestano
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PODCAST. Ucraina, la Cina è pronta a inviare i suoi caschi blu
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nonostante le smentite ufficiali, i peacekeeper di Pechino potrebbero mettere d'accordo Russia, Usa ed Europa. I particolari nella corrispondenza da Shanghai di Michelangelo Cocco
pagineesteri.it/2025/03/27/mon…
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Prodi sulla tirata di capelli alla giornalista: “Ho commesso un errore, ma no a strumentalizzazioni”
@Politica interna, europea e internazionale
Romano Prodi ammette di aver “commesso un errore” nel tirare i capelli alla giornalista di Rete Quattro Lavinia Orefici, ma va anche al contrattacco contro chi ha “strumentalizzato” questa vicenda per attaccarlo. “Ritengo sia arrivato il momento di
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Marco Siino
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