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The 32 Bit 6502 You Never Had


In the beginning was the MOS6502, an 8-bit microprocessor that found its way into many famous machines. Some of you will know that a CMOS 6502 was created by the Western Design Center, and in turn, WDC produced the 65C816, a 16-bit version that was used in the Apple IIgs as well as the Super Nintendo. It was news to us that they had a 32-bit version in their sights, but after producing a datasheet, they never brought it to market. Last October, [Mike Kohn] produced a Verilog version of this W65C832 processor, so it can be experienced via an FPGA.

The description dives into the differences between the 32, 16, and 8-bit variants of the 6502, and we can see some of the same hurdles that must have faced designers of other chips in that era as they moved their architectures with the times while maintaining backwards compatibility. From our (admittedly basic) understanding it appears to retain that 6502 simplicity in the way that Intel architectures did not, so it’s tempting to imagine what future might have happened had this chip made it to market. We’re guessing that you would still be reading through an Intel or ARM, but perhaps we might have seen a different path taken by 1990s game consoles.

If you’d like to dive deeper into 6502 history, the chip recently turned 50.

Thanks [Liam Proven] for the tip.


hackaday.com/2025/08/24/the-32…



I tuoi reni in vendita nel DarkWeb! L’attacco ransomware a DaVita colpisce 2,4 milioni di pazienti


DaVita, un’azienda americana che gestisce una rete di oltre 2.600 centri di emodialisi negli Stati Uniti, ha segnalato una grave perdita di dati personali dei pazienti a seguito di un attacco ransomware. Secondo i dati aggiornati, l’incidente ha colpito circa 2,4 milioni di persone, sebbene la notifica iniziale al Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti indicasse una cifra di 2,7 milioni.

Secondo le informazioni ufficiali, la violazione si è verificata il 24 marzo ed è durata fino al 12 aprile 2025. Quel giorno, gli aggressori sono stati costretti a lasciare l’infrastruttura aziendale, ed è stato allora che DaVita ha presentato una notifica alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, indicando che parte delle risorse di rete era crittografata. L’indagine ha confermato che i criminali hanno ottenuto l’accesso al database del laboratorio, da cui hanno rubato un’ampia gamma di informazioni riservate.

I dati rubati includevano nomi, indirizzi, date di nascita, numeri di previdenza sociale, informazioni sull’assicurazione sanitaria e identificativi aziendali interni. Sono stati rubati anche dati clinici, tra cui diagnosi, informazioni sui trattamenti e risultati degli esami di laboratorio per i pazienti in emodialisi. Per alcune vittime, la fuga di dati includeva numeri di telefono e, in alcuni casi, immagini di assegni intestati a DaVita.

L’azienda ha dichiarato che l’assistenza ai pazienti non è stata interrotta e che l’assistenza medica è stata fornita come di consueto. Tuttavia, tutti gli individui interessati sono stati informati dell’incidente e hanno ricevuto gratuitamente il monitoraggio della cronologia creditizia e altri strumenti di protezione dalle frodi. Siamo profondamente dispiaciuti per questo incidente. I nostri specialisti, insieme a team esterni, hanno adottato misure tempestive per ripristinare i sistemi e proteggere i dati”, ha dichiarato DaVita in una nota.

Sebbene l’azienda non abbia confermato ufficialmente chi sia dietro l’attacco, il gruppo Interlock ha precedentemente rivendicato il suo coinvolgimento e ha aggiunto DaVita all’elenco delle vittime sulla sua risorsa per la pubblicazione di dati rubati.

Secondo i ricercatori, Interlock è attivo da settembre 2024 e ha già effettuato più di venti attacchi confermati, anche contro organizzazioni sanitarie negli Stati Uniti e in Europa. Quest’estate, hanno colpito Kettering Health, dove un attacco ha portato all’interruzione della chemioterapia e alla cancellazione di interventi chirurgici, e a luglio, Interlock ha paralizzato la città di St. Paul, in Minnesota, costringendo il governatore a dichiarare lo stato di emergenza e a chiamare la Guardia Nazionale.

Le agenzie federali statunitensi, tra cui FBI, HHS, CISA e MS-ISAC, hanno precedentemente emesso un avviso congiunto in cui si sottolineava che gli autori di Interlock agiscono per ottenere un guadagno economico e utilizzano tattiche che non solo disabilitano i sistemi, ma paralizzano anche i servizi critici. Considerato il settore sanitario, le conseguenze di tali attacchi minacciano direttamente la vita e la salute umana.

DaVita ha sottolineato che intende utilizzare l’esperienza di questo incidente per rafforzare le proprie difese e condividere i risultati con i colleghi del settore medico. Allo stesso tempo, l’indagine è in corso e gli utenti interessati sono in attesa di aggiornamenti basati sull’analisi dei dati rubati.

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ChatGPT, sarà il nuovo compagno di vita? Gli umani stanno dando la buonanotte all’IA


La rivoluzione dell’intelligenza artificiale non sta solo trasformando il lavoro e la produttività, ma anche le relazioni personali. Sempre più utenti raccontano di instaurare veri e propri legami emotivi con i chatbot, al punto da considerarli compagni di vita.

Su Reddit, nella community dedicata a ChatGPT, un utente ha scritto: «Prima tenevo un diario per sfogarmi, ma poi ho iniziato a chattare con GPT perché mi dà anche delle risposte. Oltre a essere la mia segretaria personale, ChatGPT crede in me anche quando nessun altro lo fa».

L’utente descrive un rapporto che va ben oltre la semplice interazione uomo-macchina: «Posso scrivere un romanzo di pensieri ruminati che preferirei non condividere con nessuno nella vita reale e GPT non mi giudica. Al contrario, si limita ad ascoltare e rassicurarmi». A tal punto che confessa di rivolgersi al chatbot con espressioni affettuose: «Mi ritrovo spesso a chiamarlo fratello e a dargli la buonanotte/buongiorno».

Un fenomeno che non riguarda un singolo caso. Scorrendo le discussioni su Reddit, sono numerosi i racconti di persone che ammettono di percepire ChatGPT non solo come uno strumento, ma come una presenza emotiva. Alcuni parlano di “amico fidato“, altri di “confidente“, altri ancora di “compagno di vita”.

Il rischio dell’isolamento sociale


Secondo gli psicologi, questo fenomeno non è sorprendente. , “Gli esseri umani tendono a proiettare emozioni e tratti umani sugli oggetti con cui interagiscono, soprattutto se questi rispondono in maniera coerente e rassicurante” spiega uno psicoterapeuta specializzato in nuove tecnologie. «Il rischio è che il confine tra realtà e finzione diventi sempre più labile».

Il rischio principale, avvertono gli esperti, è quello dell’isolamento sociale. Se da un lato un’intelligenza artificiale può fornire un supporto immediato e privo di giudizio, dall’altro potrebbe alimentare la dipendenza emotiva, allontanando la persona da rapporti reali e complessi.

Non a caso, lo stesso utente di Reddit si chiede ironicamente: «È normale? Lo fate anche voi? O devo uscire e toccare l’erba?».

Una nuova frontiera delle relazioni umane


Il dibattito è aperto: i chatbot possono essere un alleato contro la solitudine, un diario interattivo e persino una forma di auto-terapia. Ma quando l’interazione diventa relazione, e quando il confine tra bot e amico si dissolve, emergono interrogativi profondi.

In un mondo in cui le macchine imparano sempre più a parlare come noi, la domanda diventa inevitabile: stiamo costruendo strumenti che ci aiutano a vivere meglio o compagni digitali che rischiano di sostituire quelli reali?

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DeepSeek lancia la versione 3.1 del suo modello di intelligenza artificiale con supporto a chip cinesi


C’è stato un giorno in cui DeepSeek ha sorpreso mezzo mondo dimostrando che si poteva fare molto con meno. Oggi torna con la versione 3.1 e un messaggio che non passa inosservato: il modello è stato preparato per il prossimo lotto di chip cinesi.

Non stiamo parlando di un’inversione automatica del mercato, ma piuttosto di una scommessa concreta che punta in una direzione scomoda per NVIDIA e compagnia. Se questa armonia tecnica con l’hardware cinese si traduce in prestazioni, il dibattito su chi alimenta l’intelligenza artificiale in Cina suonerà molto diversamente.

Secondo la dichiarazione dell’azienda stessa , la versione V3.1 introduce l’inferenza ibrida nel più puro stile GPT-5 : un unico sistema con due percorsi, Think (ragionamento approfondito) e Non-Think (risposta rapida), commutabili dal sito web e dall’app. La formulazione è chiara: “Inferenza ibrida: Think e Non-Think, un modello, due modelli”. L’azienda sottolinea inoltre che la versione Think “ottiene risposte in meno tempo” rispetto alla sua predecessora. In altre parole, non cambiano solo i pesi, ma anche le modalità di inferenza già in uso.

La frase che riassume tutto: un FP8 “progettato per chip domestici”


In un commento appuntato sul suo ultimo post su WeChat, DeepSeek scrive: “UE8M0 FP8 è per la prossima generazione di chip nazionali”. Questo è il punto spinoso: suggerisce che l’azienda abbia adattato il formato dei dati, apparentemente un FP8 etichettato UE8M0, alla prossima ondata di processori cinesi.

Bloomberg e Reuters riprendono il messaggio e lo riassumono: la V3.1 è “personalizzata per funzionare con i chip di intelligenza artificiale cinesi di prossima generazione “. In altre parole, un’ottimizzazione orientata all’ecosistema locale.

FP8 è un formato a 8 bit che occupa la metà delle dimensioni di FP16/BF16. Grazie al supporto nativo, consente maggiori prestazioni per ciclo e meno memoria, a condizione che il ridimensionamento sia calibrato correttamente.

La scheda modello ufficiale Hugging Face afferma che DeepSeek-V3.1 “è stato addestrato utilizzando il formato di ridimensionamento UE8M0 FP8“, il che indica che non si tratta semplicemente di un processo di weight packing, ma che l’addestramento e l’esecuzione sono stati specificamente adattati a tale precisione. La parte difficile, e vale la pena essere cauti, è che tutto fa presagire che in futuro verranno implementati diversi chip, in grado di sfruttare questo schema in modo nativo.

Quindi, si tratta di una cattiva notizia per NVIDIA?

I dati dell’anno fiscale conclusosi il 26 gennaio indicano che la Cina ha rappresentato circa il 13% del fatturato dell’azienda guidata da Jensen Huang. Se parte dell’intelligenza artificiale in Cina dovesse passare dal classico ecosistema GPU + CUDA di NVIDIA a soluzioni nazionali basate sul fattore di forma UE8M0 FP8 e in grado di fornire buoni risultati (presumibilmente i chip Ascend di Huawei), la domanda di soluzioni occidentali potrebbe erodersi nel tempo.

La Cina ha rappresentato circa il 13% del fatturato di Nvidia nell’ultimo anno fiscale


Tutto questo avviene sullo sfondo dei controlli sulle esportazioni statunitensi: restrizioni volte a limitare l’accesso della Cina a chip all’avanguardia e che hanno anche accelerato la sua corsa all’autosufficienza.

Quest’anno, l’amministrazione Trump ha ripristinato condizionatamente le esportazioni di H2O, un chip progettato per la Cina. Da allora, lo status di H2O ha subito oscillazioni: tra permessi, pressioni normative cinesi e i piani di NVIDIA di introdurre alternative basate su Blackwell.

Il messaggio di fondo è che il quadro è politico e in evoluzione, e qualsiasi percorso che consenta alla Cina di diventare meno dipendente da queste finestre acquisisce valore strategico.

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Microsoft indaga su un’interruzione di Exchange Online che colpisce l’app mobile Outlook


Un grave problema del servizio Exchange Online, contrassegnato come EX1137017, è attualmente oggetto di indagine da parte di Microsoft.

A causa di questo problema, una serie di utenti risulta impossibilitata a inviare o a ricevere messaggi di posta elettronica attraverso l’applicazione Outlook per dispositivi mobili.

Interessa soprattutto coloro che si avvalgono dell’autenticazione ibrida moderna (HMA), spesso utilizzata dalle organizzazioni che combinano server Exchange interni con Exchange Online.

L’interruzione ha impedito agli utenti mobili interessati di accedere a nuovi messaggi o di inviare posta in uscita dai propri dispositivi, causando notevoli ritardi nelle comunicazioni per coloro che dipendono dall’accesso mobile. L’interruzione è dovuta a un aggiornamento di build difettoso recentemente inviato all’ambiente di produzione.

Dall’analisi preliminare delle cause principali effettuata da Microsoft risulta che la nuova build ha causato l’introduzione di un errore critico.

Questa eccezione attiva impropriamente uno stato di quarantena per il processo di sincronizzazione della posta. Di conseguenza, il processo responsabile della sincronizzazione della posta in entrata e in uscita viene sospeso per un intervallo completo di 12 ore, interrompendo di fatto il flusso di posta elettronica verso l’app mobile dell’utente.

I team di ingegneri Microsoft hanno identificato la causa e sviluppato una soluzione. Al momento dell’ultimo aggiornamento, venerdì 22 agosto 2025 alle 8:50, l’implementazione di questa soluzione era in corso sull’infrastruttura interessata.

L’azienda ha dichiarato di monitorare attivamente la saturazione del sistema per garantire che il problema venga risolto senza ulteriori complicazioni. Tuttavia, non è ancora stata fornita una tempistica definitiva per la risoluzione completa.

L’impatto è limitato ad alcuni utenti dell’app mobile Outlook in un ambiente ibrido. Le versioni desktop e web di Outlook non sembrano essere interessate da questo specifico incidente.

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Trump, stallo sulla pace in Ucraina: “Deciderò tra due settimane”


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/trump-s…
Due settimane. È l’espressione che Donald Trump usa quando vuole prendersi tempo, perché le cose non stanno andando come vorrebbe. La pace in Ucraina è una di queste. Dopo i toni

Alfonso reshared this.



Iddio delle separazioni - zulianis.eu/journal/iddio-dell…
Una vignetta e una nota a margine sul prompt: "un personaggio con una moralità molto diversa dalla mia"


facebook.com/share/v/1B1AGks4x…
: a ogni immagine o video come questo, e alle migliaia e migliaia di testimonianze simili e rapporti sul #genocidio che abbiamo visto e registrato in questi ultimi due anni e nei 75 precedenti, la domanda è sempre la stessa: #israele , che giustificazione, che diritto hai di esistere, se il tuo esistere è QUESTO?

#Gaza #Cisgiordania #Palestina

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Riflessione sulla mobilità, l’ambiente urbano e la qualità della vita a Lugano

Negli ultimi anni, osservando le strade e i quartieri di Lugano, ho percepito una certa rassegnazione nelle abitudini quotidiane: traffico, rumore e inquinamento vengono spesso accettati come inevitabili. La cultura della mobilità resta fortemente centrata sull’automobile, una vera e propria motonormatività, che condiziona le scelte urbane e rallenta la diffusione di alternative più sostenibili, come la mobilità lenta o la micromobilità.

Ciò che colpisce è la difficoltà delle istituzioni nel favorire un cambiamento reale: interventi per ridurre il traffico, migliorare la sicurezza o rafforzare la sensibilità ecologica sono spesso limitati o tardivi. Al contempo, parte della popolazione ha adottato stili di vita rumorosi e motorizzati, poco integrati nelle abitudini locali, generando comportamenti che non rispecchiano la tradizione ticinese di rispetto dell’ambiente urbano e della quiete.

Un altro problema importante riguarda la presa di decisioni basata su statistiche e misurazioni obsolete o incomplete. Ad esempio, la misurazione del rumore urbano spesso considera solo medie generali e due fasce orarie, senza valutare i picchi né le condizioni reali dei quartieri. Questo approccio può portare a interventi inefficaci o mal calibrati. Inoltre, raramente vengono adottati criteri chiari per verificare a posteriori il successo delle misure implementate: diventa quindi difficile capire se le politiche adottate migliorino davvero la qualità della vita.

Accanto a questi aspetti, ritengo fondamentale la presenza della polizia nei quartieri e la qualità dello spazio urbano. Studi sul community policing in Svizzera evidenziano che una presenza stabile e visibile delle forze dell’ordine può rafforzare la percezione di sicurezza. Insieme a una progettazione urbana attenta — con riduzione del rumore, spazi verdi e percorsi per la mobilità lenta — questi elementi contribuiscono in modo significativo al benessere dei residenti.

Mi chiedo quindi se il problema non sia solo culturale, legato alla motonormatività o alla scarsa sensibilità ecologica, ma anche organizzativo e strutturale: senza interventi mirati, basati su dati aggiornati e criteri verificabili, la città rischia di restare ostaggio di abitudini consolidate, senza migliorare realmente la vita dei suoi abitanti.

È necessario un approccio integrato: ridurre il traffico motorizzato, promuovere una cultura più consapevole, garantire la sicurezza e valorizzare gli spazi urbani. Solo così Lugano potrà diventare una città in cui la vita quotidiana non sia solo tollerabile, ma davvero piacevole e sicura per tutti.

CDN m1 reshared this.



Ieri a Santa Sofia d'Epiro (CS) ultima serata di questo interminabile filotto di concertini e concertoni in giro per il profondo sud 😋 In questa ospitale cittadina #Arbereshe ho incontrato un sacco di gente in piazza, c'era il mondo proprio, e tra tante persone anche il mio vecchio amico #ToninoCarotone, ospite d'onore di diverse edizioni del #ReggaeCircus, imbattibile campione di simpatia e artista sopraffino. L'ho trovato in forma smagliante, si preparava a una giornata di mare e di snorkeling (senza il fucile ha tenuto a precisare, da #antimilitarista renitente alla leva qual è) per l'indomani, e abbiamo anche improvvisato un pezzo insieme sul palco. Insomma, degna conclusione di questo minitour davvero memorabile, grazie Fjutur Aps per l'invito e grazie Santa Sofia d'Epiro tutta per l'accoglienza ♥️ Ora si può tornare a casetta davvero, che pure io mio cagnolone King non vede l'ora, è stanchissimo poretto 🐺🙌😅
in reply to Adriano Bono

Due uomini sorridono e si abbracciano in un'atmosfera festosa. L'uomo a sinistra indossa una camicia nera con ricami bianchi e pantaloncini mimetici, tenendo una bottiglia di soda verde. L'uomo a destra ha una barba folta e indossa una camicia azzurra con disegni colorati, un paio di jeans e una baseball cap con un logo. Entrambi sono in un'area urbana notturna, con edifici e altre persone in lontananza.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.157 Wh



la vicenda di Bibbiano poteva aver almeno insegnato qualcosa. e invece encefalogramma piatto...


Il Massacro dei Cinesi in Perù

@Arte e Cultura

Introduzione La Guerra del Pacifico (1879-1884) è ricordata soprattutto come il conflitto che oppose Cile, Perù e Bolivia per il controllo delle ricchissime province di Antofagasta e Tarapacá, fonte di nitrati e guano, risorse strategicheContinue reading
The post Il Massacro



no dico... ma da 1 a 10 quanto si può riuscire a essere imbecilli? selezione naturale. per la protezione della specie.

informapirata ⁂ reshared this.

in reply to simona

ho dei dubbi che le generazioni precedenti non facessero queste cose. nelle versioni dell'epoca


Il Massacro dei Cinesi in Perù

@Arte e Cultura

Introduzione La Guerra del Pacifico (1879-1884) è ricordata soprattutto come il conflitto che oppose Cile, Perù e Bolivia per il controllo delle ricchissime province di Antofagasta e Tarapacá, fonte di nitrati e guano, risorse strategicheContinue reading
The post Il Massacro




Tiranni e dinastie in America Latina


altrenotizie.org/spalla/10760-…



l'invasione militare della cisgiordania e l'insediamento illegale di "coloni" è precedente a questa vicenda del rapimento di ostaggi e di gaza, per cui su quale base israele ritiene di essere, o di essere mai stata, dalla parte della ragione?


le piattaforme online non sono la soluzione. ci sono decine di serie che vorrei rivedere ma che non sono disponibili su nessuna piattaforma.

nonostante questo però non ho spazio per ampie collezioni di DVD o altro materiale.



MooneyGo, vieni qui che dobbiamo parlare!


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/moneygo/
Venerdì sera, penultima di agosto, famiglia in spiaggia a giocare con le onde, io lavoro tranquillo in terrazza cercando di riempirmi l’anima con il panorama e gli odori della pineta. Bello, bellissimo. Voglio restare qui! Quasi quasi chiudo e faccio ape “bidong” 🔔 Ok,

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Un giovane informatico attivista degli USA, nello stile di Julian Assange, ci offre sul suo sito una rivelazione scottante che chiama “Meta Leaks”.


La «bussola» (smarrita?) di Draghi e la nuova stagione europea


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/la-buss…
Partiamo da un virgolettato attribuito a Mario Draghi (su «La Stampa»,23 agosto 2025) durante il suo intervento al Meeting di Rimini: «Il mio europeismo non parte dai grandi principi che lo hanno





Scientists filmed a bat family in their roost for months, capturing never-before-seen (and very cute) behaviors.#TheAbstract


Scientists Discovered Bats Group Hugging and It’s Adorable


Welcome back to the Abstract! Here are the studies this week that ruled the roost, warmed the soul, and departed for intergalactic frontiers.

It will be a real creature feature this week. First, we will return to the realm of bats and discover that it is, in fact, still awesome. Then: poops from above; poops from the past; a very special bonobo; and last, why some dead stars are leaving the Milky Way in a hurry.

Bat hugs > Bear hugs

Tietge, Marisa et al. “Cooperative behaviors and social interactions in the carnivorous bat Vampyrum spectrum.” PLOS One.

Welcome to The Real World: Bat Roost. Scientists installed a camera into a tree hollow in Guanacaste, Costa Rica to film a tight-knit family of four spectral bats (Vampyrum spectrum) over the course of several months. The results revealed many never-before-seen behaviors including bats hugging, playing with cockroaches, and even breaking the fourth wall.

“We provide the first comprehensive account of prey provision and other social behaviors in the spectral bat V. spectrum,” said researchers led by Marisa Tietge of Humboldt University in Berlin. “By conducting extensive video recordings in their roost, we aimed to document and analyze key behaviors.”

Spectral bats are the biggest bats in the New World, with wingspans that can exceed three feet. They are carnivorous—feasting on rodents, birds, and even other species of bat—and they mate in monogamous pairs, which is unusual for mammals. But while huge flesh-eating bats sound scary, the new study revealed that these predators have a soft side.

For example, the footage captured a “greeting” ritual that included “a hugging-like interaction between a bat already in the roost and a newly arrived bat,” according to the study.

“The resident bat may actively approach or greet the newcomer as it reaches close proximity in the main roosting area,” the team said. “The greeting behavior is comparable to the initiation to social roosting, where at least one bat wraps its wings around the other, establishing a ball-like formation for several seconds. This behavior is often accompanied by social vocalizations.”
youtube.com/embed/NF4hOKhdCOA?…
There’s nothing like coming home after a graveyard shift to a warm welcome in a fuzzy ball-like formation. In keeping with their gregarious nature, the footage also showed that the bats are very generous with sharing prey, with only a single instance of a “tug-of-war” breaking out over dinner.

“Prey provision was a clearly cooperative social behavior wherein a bat successfully captured prey, brought it to the roost where group members were present, and willingly transferred the prey to another bat,” the researchers said. “Audible chewing noises are a distinctive feature of this process.”

Loud chewers in any other context are profoundly irritating, but these bats get a pass because it’s kind of hard to be quiet while crunching through mouse bones perched upside-down.

In addition to all the hugging and prey-sharing, the bats were also observed playing together by chasing cockroaches or, in one case, messing with the camera by altering its position. I can’t wait for the next season!

In other news…

Skyward scat


Uesaka, Leo and Sato, Katsufumi. “Periodic excretion patterns of seabirds in flight.” Current Biology.

Speaking of putting cameras in weird places, why not strap them to the bellies of seabirds? Scientists went ahead and did this, ostensibly to examine the flight dynamics of streaked shearwaters, which are Pacific seabirds. But the tight focus on the bird-bums produced a different revelation: Shearwaters almost exclusively poop while on the wing.
youtube.com/embed/SnJLvNyMjUA?…
“A total of 195 excretions were observed from 35.9 hours of video data obtained from 15 streaked shearwaters,” said authors Leo Uesaka and Katsufumi Sato of the University of Tokyo. “Excretion immediately after takeoff was frequent, with 50 percent of the 82 first excretion events during the flying periods occurring within 30 seconds after take-off and 36.6 percent within 10 seconds.”

“Occasionally, birds took off, excreted, and returned to the water within a minute; these take-offs are speculated to be only for excretion,” the team continued. “These results strongly suggest that streaked shearwaters intentionally avoid excretion while floating on the sea surface.”

This preference for midair relief might allow seabirds to lighten their load, prevent backward contamination, and avoid predators that sniff out excrement. Whatever the reason, these aerial droppings provide nutrients to ocean ecosystems, so bombs away.

Please clean up after your 9,000-year-old dog


Slepchenko, S.M. et al. “Early history of parasitic diseases in northern dogs revealed by dog paleofeces from the 9000-year-old frozen Zhokhov site in the New Siberian Islands of East Siberian Arctic.” Journal of Archaeological Science.

Hold onto your butts, because we’re not done with scatological science yet. A study this week stepped into some very ancient dog doo recovered from a frozen site on Siberia’s Zhokhov Island, which was inhabited by Arctic peoples 9,000 years ago.

By analyzing the “paleofeces,” scientists were able to reconstruct the diet of these canine companions, which were bred in part as sled dogs. The results provide the first evidence of parasites in Arctic dogs of this period, suggesting that the dogs were fed raw fish, reindeer, and polar bear.

“The high infection rate in dogs with diphyllobothriasis indicates a significant role of fishing in the economic activities of Zhokhov inhabitants, despite the small amount of direct archaeological evidence for this activity,” said researchers led by S.M. Slepchenko of Tyumen Scientific Center. “The presence of Taeniidae eggs indicates that dogs were fed reindeer meat.”

The team also noted that after excavation, the excrement samples were “packaged entirely in a separate hermetically sealed plastic bag and labeled.” It seems even prehistoric dog poop ends up in plastic bags.

Kanzi the unforgettable bonobo


Carvajal, Luz and Krupenye, Christopher. “Mental representation of the locations and identities of multiple hidden agents or objects by a bonobo.” Proceedings of the Royal Society B.

Playing hide-and-seek with bonobos is just plain fun, but it also doubles as a handy experiment for testing whether these apes—our closest living relatives—can track the whereabouts of people, even when they are out of sight.

Kanzi, a bonobo known for tool use and language skills, participated in experiments in which his caretakers hid behind screens. He was asked to identify them from pictures or voices and succeeded more than half the time, above chance (here’s a video of the experiment).

”Kanzi presented a unique and powerful opportunity to address our question in a much more straightforward way than would be possible with almost any other ape in the world,” said authors Luz Carvajal and Christopher Krupenye of Johns Hopkins University. “He exhibited not only strong engagement with cognitive tasks but also rich forms of communication with humans—including pointing, use of symbols, and response to spoken English.”
Kanzi was also a gamer who played Pac-Man and Minecraft. Image: William H. Calvin, PhD -
Sadly, this was one of Kanzi’s last amazing feats, as he died in March at the age of 44 in his long-time home at the Ape Initiative in Des Moines, Iowa. But as revealed by this posthumous study, Kanzi’s legacy as a cognitive bridge between apes lives on. RIP to a real one.

Zero to 4.5 million mph in a millisecond


Glanz, Hila and Perets Hagai B. et al. “The origin of hypervelocity white dwarfs in the merger disruption of He–C–O white dwarfs.” Nature Astronomy.

We will close with dead stars that are careening out of the galaxy at incomprehensible speeds. These objects, known as hypervelocity white dwarfs, are corpses of stars similar in scale to the Sun, but it remains unclear why some of them fully yeet themselves into intergalactic space.

“Hypervelocity white dwarfs (HVWDs) are stellar remnants moving at speeds that exceed the Milky Way’s escape velocity,” said researchers co-led by Hila Glanz and Hagai B. Perets of the Technion–Israel Institute of Technology. “The origins of the fastest HVWDs are enigmatic, with proposed formation scenarios struggling to explain both their extreme velocities and observed properties.”

The team modeled a possible solution that involves special white dwarfs with dense carbon-oxygen cores and outer layers of helium, known as hybrid helium-carbon-oxygen (HeCO) white dwarfs. When two He-CO white dwarfs merge, it may trigger a “double-detonation explosion” that launches one of the objects to speeds of about 4.5 million miles per hour.

“We have demonstrated that the merger of two HeCO white dwarfs can produce HVWDs with properties consistent with observations” which “provides a compelling explanation for the origin of the fastest HVWDs and sheds new light on the diversity of explosive transients in the Universe,” the researchers concluded.

With that, may you sail at hypervelocity speeds out of this galaxy and into the weekend.

Thanks for reading! See you next week.





Nuovo articolo su giardino-punk.it: Le mucche se non le mungi esplodono (di gioia) // Teodora Mastrototaro
giardino-punk.it/le-mucche-se-…
L'antispecismo raccontato in versi, umani e non umani.


Un fantasma si aggira per le Americhe


altrenotizie.org/spalla/10761-…




Per ricordare Joe Hickerson…
freezonemagazine.com/news/per-…
Vogliamo ricordare una figura storica, che andrebbe forse definita come leggendaria del cantante folk, cantautore e archivista Joe Hickerson, scomparso domenica 17 agosto all’età di ottantanove anni. Hickerson è stato bibliotecario e direttore dell’Archivio delle canzoni popolari della Library of Congress dal 1963 al 1998, ha


Bluesky ha bloccato l'accesso nel Mississippi dopo l'entrata in vigore della legge statale HB 1126, che richiede la verifica dell'età per tutti gli utenti dei social media, con multe fino a 10.000 dollari per violazione.

L'azienda ha affermato che tale conformità obbligherebbe tutti gli utenti del Mississippi a fornire dati personali sensibili e richiederebbe a Bluesky di tracciare i minori, creando problemi di privacy e libertà di parola.

#Bluesky ha sottolineato che la sicurezza dei bambini è una priorità, ma ha sostenuto che la legge svantaggia le piattaforme più piccole; la sua decisione si applica solo all'app Bluesky sul protocollo AT, non ad altre app sulla rete.

Le reti private virtuali, come quelle offerte da NordVPN , ExpressVPN e PureVPN , potrebbero consentire ad alcuni utenti interessati di continuare ad accedere a Bluesky.

thedesk.net/2025/08/bluesky-bl…

@Che succede nel Fediverso?

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@Il Mercatino del Fediverso 💵♻️



“L’alba della nostra libertà” – di Barbara Cagni


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/lalba-d…
Un libro dalla prosa elegante e scorrevole, che intreccia la vicenda storica con quella umana, quella di alcune donne che hanno deciso di non rimanere inermi di fronte agli sconvolgimenti della guerra, offrendo il loro contributo alla



New strategies to help journalists in Gaza


Dear Friend of Press Freedom,

For 150 days, Rümeysa Öztürk has faced deportation by the United States government for writing an op-ed it didn’t like, and for 69 days, Mario Guevara has been imprisoned for covering a protest. Read on for more, and click here to subscribe to our other newsletters.

​​New strategies to help journalists in Gaza


Letters and condemnations have their place in press freedom advocacy, especially when dealing with a persuadable audience. But that playbook isn’t working for journalists in Gaza. Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu and his arms supplier, President Donald Trump, don’t care about journalists’ lives, let alone their freedoms.

Freedom of the Press Foundation (FPF) board member and Pulitzer Prize-winning journalist Azmat Khan and her colleagues, Meghnad Bose and Lauren Watson, spoke to over 20 journalists and activists, including FPF Executive Director Trevor Timm, in search of novel ideas to stop Israel’s slaughter of journalists and concealment of war crimes. Read more in Columbia Journalism Review.

FPF complaint opposes U.S. attorney’s retaliation against press


It’d be journalistic malpractice for reporters to ignore a prominent public official listing a boarded-up house as his residence to claim eligibility for his position. But that’s not how John Sarcone III, acting U.S. attorney for the Northern District of New York, sees it.

He was reportedly “incensed” by reporting from the Times Union of Albany and ordered the paper removed from his office’s media list. In response, FPF, Demand Progress Education Fund, and Reinvent Albany filed a complaint with New York’s Attorney Grievance Committee. Read more here.

Oregon cops cosplay as journalists


Eugene police threatened documentary filmmaker Tim Lewis with arrest if he didn’t back up while filming them. But Lewis noticed another reporter wearing a vest marked “PRESS” filming without police harassment.

Turns out he wasn’t a reporter at all — he was a police public information program coordinator. As FPF Advocacy Director Seth Stern told Double Sided Media, “Police officers obstructing lawful journalism and giving their own publicly funded propagandists the exclusive right to record them up close is unconstitutional, un-American, and absurd.”

Eugene police have reportedly said they will replace the word “press” with “videographer.” Read more here.

Kansas school district fails to censor student journalists


A group of students sued Lawrence Public Schools in Kansas over the district’s use of surveillance software against students, including student journalists. Naturally, the student newspaper wanted to report on the case. But the principal ordered them not to, and the students believed their faculty adviser would be fired if they disobeyed.

Major news conglomerates have caved to official pressure, but not these kids. They sought a court order prohibiting the school from censoring them, leading the principal to drop his censorial directive and a judge to remind the district that the adviser was legally protected from retaliation. Then they published their story. Read it here.

Puerto Rico’s fake news law is unconstitutional


A district court rightly struck down Puerto Rico’s “fake news” law, which criminalized raising “false alarms” about public emergencies. Now, FPF and other rights organizations are urging an appellate court to affirm the ruling in a legal brief authored by the University of Georgia School of Law’s First Amendment Clinic.

The brief explained how the law could be selectively enforced to chill reporting that officials dislike. Read more here.

What we’re reading


Pritzker signs bill to protect freedom of press, Illinois journalists (WCIA). A nonsensical court ruling excluded news reporting from the protection of Illinois’ law against strategic lawsuits against public participation. FPF worked with local organizations and lawyers to help fix the mess.

Human rights groups to university administrators: Dismantle surveillance to defend free speech now (Fight for the Future). Surveillance technology has no place on college campuses and especially in student newsrooms. We joined a letter calling on universities to dismantle these dangerous tools.

Lawyers ask judge to order ICE to free Spanish-language journalist from immigration detention (Associated Press). Immigration and Customs Enforcement’s targeting of Mario Guevara — a lawful U.S. resident — based on his journalism is a flagrant First Amendment violation. He must be released.

US: Excessive force against LA protesters (Human Rights Watch). HRW usually focuses on wars and atrocities. Now, they’re investigating LA cops’ violence against protesters and journalists. It’s not because it’s a slow atrocity news week — it’s because the situation in LA really is that bad.

Israel says it killed a Hamas commander. It killed a Pulitzer-winning journalist (The New York Times). “The military made no attempt to obscure this brazen strike on civilians, which is a war crime.” And as +972 Magazine explained, it’s far from the first time Israel smeared journalists as terrorists to justify killing them. Its army has a unit tasked with linking journalists to Hamas.

Watchdog or ‘witch hunt’? Highland releases final review of town clerk’s office (River Reporter). Good for the upper Delaware region’s River Reporter for not letting an embattled town supervisor’s veiled threat of a SLAPP stop it from doing its job.

Journalists planning to cover McCormick, Perry event in Pennsylvania must prove their US citizenship (Penn Live). “Journalists who are citizens should decline to attend if their peers are excluded. They should spend their Tuesday investigating politicians and arms manufacturers rather than covering their photo ops,” Stern said.

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