La piazza, la richiesta di partecipazione, il bisogno di un’altra politica
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/moti-po…
Cosa spinge centinaia di migliaia di persone, in gran parte giovani e giovanissimi, a occupare le piazze italiane, senza sosta, da Nord a Sud? I moti popolari delle
Gemini Trifecta: tre bug critici rilevati nell’AI di Google
Gli esperti hanno svelato i dettagli di tre vulnerabilità, ora risolte, presenti nell’assistente di intelligenza artificiale Gemini di Google, collettivamente soprannominate “Gemini Trifecta” .
Se sfruttate con successo, queste falle avrebbero potuto indurre l’intelligenza artificiale a rubare dati e ad altre attività dannose.
Gli esperti di Tenable affermano che le vulnerabilità hanno interessato tre diversi componenti di Gemini:
Iniezioni di prompt in Gemini Cloud Assist. Il bug ha permesso agli aggressori di compromettere servizi e risorse cloud sfruttando la capacità dello strumento di riepilogare i log estratti direttamente dai log grezzi. Ciò ha consentito loro di nascondere un prompt nell’intestazione User-Agent nelle richieste HTTP a Cloud Functions e ad altri servizi, tra cui Cloud Run, App Engine, Compute Engine, Cloud Endpoints, Cloud Asset API, Cloud Monitoring API e Recommender API.
Iniezioni di ricerca nel modello di personalizzazione della ricerca Gemini. Il problema consentiva l’iniezione di prompt e il controllo del comportamento dell’IA per rubare le informazioni memorizzate e i dati sulla posizione di un utente. L’attacco funzionava come segue: l’aggressore manipolava la cronologia delle ricerche di Chrome della vittima utilizzando JavaScript, rendendo il modello incapace di distinguere le query legittime dell’utente dai prompt iniettati esternamente.
Iniezioni indirette di prompt nello strumento di navigazione Gemini. Questa vulnerabilità potrebbe essere utilizzata per estrarre informazioni utente e dati sulla posizione memorizzati su un server esterno. Lo sfruttamento funzionava tramite una chiamata interna effettuata da Gemini per riassumere il contenuto di una pagina web. Ciò significava che l’aggressore avrebbe inserito un prompt dannoso sul proprio sito web e, quando Gemini ne avesse riassunto il contenuto, avrebbe eseguito le istruzioni nascoste dell’aggressore.
I ricercatori hanno osservato che queste vulnerabilità hanno consentito di incorporare dati privati degli utenti nelle richieste dell’aggressore, senza che Gemini avesse bisogno di visualizzare link o immagini.
“Uno degli scenari di attacco più pericolosi si presenta così: un aggressore inserisce un prompt che ordina a Gemini di interrogare tutte le risorse accessibili al pubblico o di trovare errori di configurazione IAM, per poi generare un collegamento ipertestuale con questi dati sensibili”, spiegano gli esperti, citando come esempio un bug di Cloud Assist. “Questo è possibile perché Gemini ha le autorizzazioni per interrogare le risorse tramite la Cloud Asset API.”
Nel secondo caso, gli aggressori dovevano attirare la vittima su un sito web predisposto per iniettare query di ricerca dannose con prompt Gemini nella cronologia del browser dell’utente, infettandola. Quindi, quando la vittima accedeva a Gemini Search Personalization, le istruzioni degli aggressori venivano eseguite, rubando dati riservati.
Dopo aver ricevuto informazioni sulle vulnerabilità, gli specialisti di Google hanno disabilitato il rendering dei collegamenti ipertestuali nelle risposte durante il riepilogo dei log e hanno inoltre implementato ulteriori misure di protezione contro le iniezioni rapide.
“Le di Gemini Trifecta dimostrano che l’intelligenza artificiale può diventare non solo un bersaglio, ma anche uno strumento di attacco. Quando si implementa l’intelligenza artificiale, le organizzazioni non possono trascurare la sicurezza“, sottolineano i ricercatori.
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Avvistato iPad con chip M5: prestazioni promettenti su Geekbench
Un iPad sconosciuto con chip M5 è stato avvistato su Geekbench. Il dispositivo ha ottenuto un punteggio di 4.133 nel test single-core e di 15.437 in quello multi-core. La registrazione suggerisce una frequenza di clock fino a 4,42 GHz. Il tablet ha 12 GB di RAM e sono probabilmente disponibili opzioni di archiviazione da 256 o 512 GB.
Apple è tradizionalmente forte nella progettazione dei processori, e i primi risultati lo confermano. Secondo i dati trapelati, il tablet M5 vanta punteggi per core molto elevati. In mezzo alle voci sull’imminente Snapdragon X Elite 2. Il top di gamma X2 Extreme è descritto come un chip Oryon a 18 core con un overclock dual-core fino a 5,0 GHz. In un test Geekbench 6.5, ha ottenuto circa 4.080 punti in modalità single-core e 23.491 in modalità multi-core.
Se questi dati sono accurati, l’iPad con l’M5 supera leggermente l’X Elite 2 nelle prestazioni single-core, ma è significativamente più lento nelle prestazioni multi-core.
Questo ha senso, poiché Qualcomm ha più core e un design termico di classe laptop, consentendo un carico di calcolo complessivo maggiore. Tuttavia, i dispositivi con Snapdragon X Elite 2 non sono previsti prima del 2026, il che significa che il confronto è ancora teorico. Anche il test sull’iPad non è ufficiale, quindi i dettagli sulla configurazione e i risultati sono soggetti a modifiche.
Anche tenendo conto dello stato della fuga di notizie, la conclusione è chiara. Il tablet basato su M5 si avvicina alle prestazioni per core di un PC, mantenendo un consumo energetico moderato. Questa è un’ulteriore prova di quanto Apple abbia fatto progressi in termini di efficienza e frequenza grazie alla sua architettura proprietaria.
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Linus Torvalds è di nuovo arrabbiato e critica la formattazione del codice Rust nel kernel Linux
Il creatore di Linux, Linus Torvalds, ha nuovamente criticato pubblicamente gli sviluppatori, concentrandosi questa volta sulla formattazione del testo e del codice Rust. Mentre aveva dichiarato che il supporto big endian per RISC-V non è previsto per il kernel Linux, oggi ha criticato lo stile di formattazione “folle” di Rust e la documentazione approssimativa nei contributi.
Il motivo era un’altra richiesta di pull per il sottosistema DRM inviata per la revisione. Torvalds notò che il testo appariva come un “groviglio di parole” in cui la struttura originale era andata perduta.
“Nota che ci sono diverse sottosezioni: Alloc, DMA/Scatterlist, DRM e Rust. Ma sono tutte in un mucchio casuale perché a quanto pare le hai semplicemente incollate in un editor o in un MUA e hai perso l’indentazione“, ha scritto.
Secondo Torvalds, tale negligenza distrugge completamente la gerarchia multilivello chiaramente presente fin dall’inizio. Ha chiesto scherzosamente se l’autore stesse utilizzando l’antico editor Edlin dell’era MS-DOS.
Successivamente, l’attenzione si è spostata sul codice Rust apparso nel kernel a partire dalla versione 6.18. Torvalds ha dichiarato di avere serie preoccupazioni riguardo alla formattazione delle direttive d’uso .
“Detesto il controllo inutile e completamente folle di rustfmt. Ho convertito diverse istruzioni use crate::xyz; in istruzioni a blocchi più ordinate per semplificare l’aggiunta di nuove righe. Ma rustfmtcheck le ha trasformate in un semplice one-liner, e non capisco nemmeno quali euristiche abbia”, ha detto.
Torvalds ha sottolineato che il formattatore automatico “rende letteralmente il codice meno gestibile“, rendendo più difficile unire le modifiche e favorirne lo sviluppo futuro.
Lo irritava particolarmente l’incoerenza delle regole: in alcuni casi lo strumento insiste su un formato multi-riga, in altri su una notazione compatta, che, a suo dire, “crea confusione e irritazione”.
Contattò Miguel Ojidio, che gli aveva chiesto di usare rustfmtcheck, chiedendo una “soluzione sensata”. Torvalds fece notare di aver lasciato il codice così com’era, ignorando i suggerimenti dello strumento.
Per supportare le sue parole, ha fornito un collegamento alla guida ufficiale di Rust osservando che le regole ivi proposte potrebbero essere appropriate per strutture dati compatte, ma usenon sono adatte alle direttive, poiché parlano di “entità indipendenti”.
Secondo lui, è proprio a causa della “terribile euristica casuale” di rustfmt che molti sviluppatori preferiscono tenere ogni direttiva d’uso su una riga separata.
La corrispondenza completa è disponibile in LKML.
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Wearable Neon Necklaces Run On Battery Power
We typically think of neon signs as big commercial advertisements, hanging inside windows and lofted on tall signposts outside highway-adjacent businesses. [James Akers] has gone the other route with a fashionable build, creating little wearable neon necklaces that glow beautifully in just the same way.
Aiming for small scale, [James] began with 6 mm blue phosphor glass tube, which was formed to reference Pink Pony Club, one of Chappell Roan’s more popular songs. The glass was then filled with pure neon up to a relatively low pressure of just 8 torr. This was an intentional choice to create a more conductive lamp that would be easier to run off a battery supply. The use of pure neon also made the tubes easy to repair in the event they had a leak and needed a refill. A Midget Script gas tube power supply is used to drive the tiny tubes from DC power. In testing, the tubes draw just 0.78 amps at 11.8 volts. It’s not a light current draw, but for neon, it’s pretty good—and you could easily carry a battery pack to run it for an hour or three without issue.
If you’re not a glass blower, fear not—you can always make stuff that has a similar visual effect with some LEDs and creativity. Meanwhile, if you’ve got your own neon creations on the go—perhaps for Halloween?—don’t hesitate to light up the tipsline!
I cani capiscono la funzione degli oggetti
Alcuni cani, cosiddetti gifted word-learner, hanno un vocabolario di parole legate ai loro giocattoli e sanno riconoscere gli oggetti in base alla loro funzione.Focus.it
E POI SI CORRE 🏃♀️
Ecco come puoi iscriverti alla corsa benefica:
📌 Scarica e compila il modulo al presente link:
drive.google.com/file/d/19FJmb…
📧 Restituiscilo all’indirizzo mail raretracceaps@gmail.com o presso la ns sede.
💰Versa il tuo contributo con una delle seguenti formule:
- Bonifico su IBAN IT12Z0306909606100000176622 intestato a Rare Tracce APS, causale “Contributo corsa benefica”
- PAYPAL: paypal.com/ncp/payment/DCCZ3Q8…
- Presso la nostra sede: contanti e POS.
Ti aspettiamo⌚ Domenica 26 Ottobre 2025 📍a Quasano (Toritto, BA); raduno alle 9:00 in Piazzale Rotonda.
Per ulteriori INFO 3295362718 o presso la ns sede in Via Don Cristoforo 31, Toritto.
#futura #pugliaperlaparita #consiglioregionalepuglia #lavocediunaèlavoceditutte
Guerre di Rete - Il mistero dei droni sugli aeroporti
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Continua il nostro crowdfunding, sosteneteci. Poi AI e militari. Fediverso e altro
#GuerreDiRete è la newsletter curata da @Carola Frediani
guerredirete.substack.com/p/gu…
Ah... quindi alla fine tutto quel rimming appassionato non è neanche servito?
rainews.it/video/2025/10/in-ar…
In arrivo superdazio al 107% per la pasta italiana, gli Usa accusano i produttori di dumping
L'amministrazione Usa ha accusato due società produttrici, La Molisana e Garofalo, di dumping, concludendo dunque con l'applicazione di una maggiorazione delle tariffe attualmente imposte (al 15%) pari al 91,74%RaiNews
Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹 reshared this.
Un giorno senza leggere mai "AI", senza sentire mai "intelligenza artificiale", vi ricordate quando è successo l'ultima volta?
È peggio di "Last Christmas" a dicembre.
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La nuova strategia russa tra droni, cyber-attacchi e infrastrutture critiche
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’ultima ondata di attacchi russi in “zona grigia” – con le incursioni deliberate di droni nello spazio aereo polacco e rumeno – ha ricordato all’Europa quanto sia ancora impreparata a dissuadere e difendersi da minacce ibride. Il continente deve riconoscere
freezonemagazine.com/rubriche/…
Guido, detto Cognac, abita in un casello dismesso della vecchia ferrovia adagiata tra i boschi del Cadore insieme a Moglie, la sua gatta. È anziano e non possiede più nulla se non una cartelletta piena di lettere indirizzate alle cime delle montagne. Sono pagine scritte a mano da un uomo che si firma con il nome […]
L'articolo Francesco Vidotto – Onesto proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
Guido, detto
La rivoluzione dei droni, quando la guerra asimmetrica mette in crisi la difesa aerea
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Russia ha aumentato l’uso di droni Shahed da 200 a oltre 1.000 a settimana dal marzo 2025, seguendo una logica di saturazione che sfrutta la sproporzione economica. L’Ucraina necessita di 4.800 missili anti-aerei annuali per mantenere l’attuale tasso di intercettazione, con una spesa minima di
Gli italiani ci hanno regalato un sorriso a Gaza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Eman Abu Zayed: "Questa mobilitazione dimostra che la solidarietà per i palestinesi non si limita a chi ci è vicino per lo stesso retroterra culturale, ma si estende alle persone di tutto il mondo"
L'articolo Gli italiani ci pagineesteri.it/2025/10/05/mon…
Arriva dalle piazze un messaggio contro la prepotenza del più forte
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/arriva-…
A Torino, come in tutta Italia, ciò che colpisce non è soltanto la quantità di persone scese in piazza, non è soltanto la continuità con cui questo succede da giorni
Il #5ottobre è la Giornata Mondiale degli #Insegnanti!📚
Il tema scelto quest'anno dall'Unesco, che ha istituito la giornata nel 1996, è “Riformulare l’insegnamento come professione collaborativa”.
Qui l’approfondimento di Rai Scuola ▶https://www.
Ministero dell'Istruzione
Il #5ottobre è la Giornata Mondiale degli #Insegnanti!📚 Il tema scelto quest'anno dall'Unesco, che ha istituito la giornata nel 1996, è “Riformulare l’insegnamento come professione collaborativa”. Qui l’approfondimento di Rai Scuola ▶https://www.Telegram
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L’Italia riscopre passione e coraggio contro le bugie e le ipocrisie del governo
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/litalia…
La distanza abissale che esiste su volontà di pace, libertà e democrazia tra il popolo italiano e il governo e la maggioranza
Etched from death-defying ledges 12 stories high, vast rock panels of camels and horses preserve the talents of Ice-Age artists in the Arabian desert.#TheAbstract
In seicentomila a Roma. Una lunghissima bandiera della Palestina anima il corteo
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/in-seic…
Quasi in seicentomila a Roma per il corteo proPalestina, la terza gigantesca manifestazione civile nel giro di 72 ore, animata anche
Dall’eccidio di Marzabotto a quello di Gaza
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/dallecc…
Ottantuno anni fa, 29 settembre – 5 ottobre, sull’Appennino bolognese, tra Marzabotto e Monte Sole, è stata compiuta la strage nazifascista più efferata nei confronti di civili, la maggior parte bambini, donne e anziani. Un vero e proprio
Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nonostante il gruppo palestinese abbia accettato solo parte del piano statunitense, chiedendo di discutere il resto nel rispetto del diritto internazionale, il presidente Usa dichiara che "sono pronti alla pace".
L'articolo Hamas accetta parte
A Ilan Pappé il premio “Stefano Chiarini”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il premio è un riconoscimento del lavoro svolto dallo storico e docente universitario in difesa del popolo palestinese e del rispetto del Diritto Internazionale
L'articolo A Ilan Pappé il premio “Stefano Chiarini” proviene da Pagine pagineesteri.it/2025/10/04/med…
Renato Altissimo [4 ottobre 1940 – 4 ottobre 2025]
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Renato Altissimo [4 ottobre 1940 – 4 ottobre 2025] proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
freezonemagazine.com/rubriche/…
“È una storia pericolosa che è passata di bocca in bocca, ma nessuno sa da dove cominciò”. Sono parole tratte da Cattive notizie (Bad news) canzone del cantautore bresciano Angelo Baiguera, protagonista di questa nuova puntata di The other side of sports; una storia che indubbiamente sembra nata per essere narrata su Free Zone, perché mescola […]
L'articolo Angelo Baiguera proviene da FREE ZONE MA
“È una storia
Fragen und Antworten: Warum ist Chatkontrolle so gefährlich für uns alle?
ICE is on a rampage against the press
Dear Friend of Press Freedom,
After over 100 days in U.S. Immigration and Customs Enforcement custody, Mario Guevara was deported today. Read on for more about this and other press freedom abuses, and take a minute to tell your lawmakers to stand up for journalists victimized by ICE.
ICE is on a violent rampage against the press
Federal immigration officers reportedly promised a “shitshow” last weekend in response to criticism from the mayor of Broadview, Illinois, who didn’t appreciate her city being invaded. They delivered, and journalists were well represented among their victims.
One journalist, Steve Held, was arrested. Others, including Held’s reporting partner at Unraveled Press, Raven Geary, were shot in the face with pepper ball rounds. According to lawyers on the scene, the protests the reporters were covering were peaceful and uneventful until ICE officers decided to unleash chaos.
A few days later at an immigration court in New York City, where ICE agents have been trying to intimidate journalists for months, agents assaulted at least three journalists, one of whom couldn’t get up and had to be hospitalized. You can read what we told Chicago’s The Triibe about the Broadview attacks and New York’s amNY about the New York ones.
More importantly, you can tell your lawmakers to speak out against ICE’s abuses using our new, easy-to-use action center. Take action here.
Journalist Mario Guevara deported to El Salvador
After months of hard-fought battles in both the court of law and the court of public opinion, the Trump administration deported journalist Mario Guevara today. This case wasn’t about immigration paperwork — Guevara had a work permit, and the administration argued in court that Guevara’s reporting on protests posed a national security risk.
“The only thing that journalists like Guevara threaten is the government’s chokehold on information it doesn’t want the public to know. That’s why he’s being deported and why federal agents are assaulting and arresting journalists around the country,” FPF’s Seth Stern said after Guevara’s family announced his deportation.
Guilty of journalism in Kentucky
Student journalist Lucas Griffith was convicted of one count of failure to disperse and fined $50 plus court costs after a jury trial on Thursday.
That’s unconstitutional — even the U.S. Department of Justice recognizes journalists’ right to cover how law enforcement disperses protesters.
But it also shows what a giant waste of taxpayer funds it is to prosecute journalists for doing their jobs. Before the trial, we led a coalition letter from press freedom advocates and journalism professors objecting to the charges. Read it here.
FPF and 404 Media sue DHS
FPF and 404 Media filed a lawsuit against multiple parts of the U.S. government, including the Department of Homeland Security, demanding they hand over a copy of an agreement that shares the personal data of nearly 80 million Medicaid patients with ICE.
It’s just one of several recent lawsuits we’ve filed under the Freedom of Information Act. We also surpassed 200 FOIAs filed in 2025 this week. Subscribe to The Classifieds newsletter for more on our FOIA work.
FCC censorship moves from prime time to prison
Federal Communications Commission Chair Brendan Carr has taken a lot of heat for his “mafioso”-style extortion of ABC over Jimmy Kimmel’s show. But his latest censorship effort is even more dangerous. It could strip those inside America’s most secretive institutions — its prisons — of a tool that has proved extremely effective in exposing abuses.
We partnered with The Intercept to publish incarcerated journalist and FPF columnist Jeremy Busby’s response to the FCC’s efforts to allow prisons to “jam” cell phones. Busby used a contraband phone to expose and force reform of horrific conditions in Texas prisons during the pandemic. Read his article here.
Photography is not a hate crime
The arrest of Alexa Wilkinson on hate crime charges for photographing vandalism at The New York Times building has prompted hair splitting about whether they’re a journalist. It’s giving us flashbacks to the pointless obsession over whether Julian Assange was a journalist, and not whether his prosecution endangered press freedom.
Stern explains that regardless of how we categorize Wilkinson’s work, the charges set dangerous precedents that threaten the constitutional protections journalists depend on to do their jobs. Read more here.
What we’re reading
DC Circuit rejects Fox News reporter effort to duck subpoena over anonymous source (Courthouse News). “This decision does real damage to bedrock principles of press freedom, and we urge the Court of Appeals to re-hear this case with a full panel of judges,” FPF’s Trevor Timm said.
Can the US government ban apps that track ICE agents? (BBC). “That somebody might use the app to break the law doesn’t mean the app can be banned,” Stern told BBC. After the interview, news broke that the administration successfully pressured Apple to pull the app.
Reporter’s suit over access to Utah Capitol dismissed (U.S. Press Freedom Tracker). This dismissal is nonsense. FPF’s Caitlin Vogus explained why in the Salt Lake Tribune earlier this year.
Israel illegally boards humanitarian flotilla heading to Gaza (Dropsite). A U.S. journalist was on board. The U.S. Department of State should be all over this and it should be headline news. Neither is likely, because the government considers critics of Israel terrorists and the media often shuns reporters who oppose slaughtering their Palestinian colleagues.
FPF welcomes Adam Rose to bolster local advocacy
FPF is excited to welcome Adam Rose as the new deputy director of our advocacy team. Adam will primarily focus on protecting press freedom at the local level, where we have seen a sharp increase in arrests and assaults of journalists all around the country — many of which have not made national headlines.
Adam comes to FPF after serving as the chief operating officer of Starling Lab for Data Integrity and as the press rights chair of the Los Angeles Press Club, where he has been a tireless advocate for the press freedom rights of journalists in the LA area. He successfully lobbied for a California law that prohibits police from arresting or intentionally interfering with journalists as they cover protests. Most recently, as a plaintiff in multiple press freedom-related lawsuits, his efforts have resulted in landmark federal court orders against both the Department of Homeland Security and Los Angeles Police Department for violating the rights of the press. Read more here.
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SEIETRENTA - La rassegna stampa di Chora Media: Pizzaballa: "Cercare segni di salvezza nella disumanità di Gaza" | VIVAVOCE
File multimediale: traffic.megaphone.fm/BCS808627…
Hanno la forza non hanno la ragione di Danilo de Biasio
Hanno la forza, non hanno la ragione
Su quanto è successo alla Global Sumud Flottilla e sui crimini di guerra che Israele continua a compiere a Gaza non servono molte parole, bastano due foto prese dai social in queste ore.Danilo De Biasio (Rights Now)
Journalist or not, photography isn’t a hate crime
The arrest of Alexa Wilkinson on felony hate crime charges for photographing vandalism at the New York Times building has prompted hairsplitting about whether they’re a journalist. The New York Times explained that Wilkinson’s “lawyers described them as a journalist, but did not name any publications for which Mx. Wilkinson works.”
Wilkinson certainly has a track record as a journalist. Whether the content they were charged for is journalism or PR is, I suppose, up for debate. But should we even bother debating it? Regardless of how we categorize Wilkinson’s work, the charges set dangerous precedents that threaten the constitutional protections journalists depend on to do their jobs.
As we all learned — or should have learned — from the Julian Assange prosecution, obsessing over whether a particular defendant meets someone’s arbitrary definition of journalism is a waste of time. What that case left us with at the end of the day is a Trump administration armed with a bipartisan consensus that routine journalistic acts, like talking to sources, obtaining government secrets, and publishing them, can be prosecuted as a felony under the Espionage Act. Those who change their tune when the next defendant is someone they like better than Assange will be easily discredited by their hypocrisy.
The same dangers apply when Wilkinson’s photography is treated as a hate crime. Wilkinson’s case stems from a July protest in which activists doused the Times headquarters in red paint and spray-painted “NYT lies, Gaza dies” on its windows. In addition to charging the vandals, New York prosecutors charged Wilkinson, who photographed the scene, with aggravated harassment as a hate crime.
New York authorities should be combating these cynical attempts to use antisemitism to justify authoritarianism. Instead, they’re fueling the trend.
But there was no hate crime. Vandalizing a building to protest perceived pro-Israel bias in news coverage is a political statement, not an antisemitic one. The vandalism may well be illegal, and we condemn it, as news outlets large and small are under increased threat in this charged political environment. We even documented the vandalism itself in our U.S. Press Freedom Tracker.
But labeling actions that criticize a newspaper’s editorial decisions as a hate crime conflates political views with bigotry. Many journalists object to Israel’s slaughter of their peers in Gaza — and the U.S. media’s relative silence about it — for reasons having nothing to do with anyone’s religion. And many Jews themselves oppose Israel’s actions in Gaza and object to coverage they view as excusing or normalizing Israel’s conduct.
I’m one of those Jews, and I think what’s antisemitic is to assume that we monolithically share the politics of Benjamin Netanyahu and his ilk, who I consider the worst thing to happen to Judaism since the 1940s. As the saying goes, one day everyone will have been against this. When that time comes, efforts to conflate anti-Israel or anti-genocide views with antisemitism will leave Jews holding the bag for Israel’s reprehensible actions, America’s role in supporting them, and whatever blowback follows. That’s when the real antisemitism will start.
New York authorities should be combating these cynical attempts to use antisemitism to justify authoritarianism. Instead, they’re fueling the trend. Wilkinson’s case, in a blue state, legitimizes the Trump administration’s un-American actions, like its efforts to deport Mahmoud Khalil over his criticisms of Israel and Rümeysa Öztürk for co-writing an op-ed arguing for boycotts of Israeli products. The administration baselessly argues that their constitutionally protected speech constitutes support for Hamas and threatens national security. And several Republican attorneys general have floated the idea that reporting critical of Israel could be punished as support for terrorism. Wilkinson’s case only gives cover to those advancing these absurd arguments.
Israel showed us exactly where conflating speech with violence leads. Last month, Israel killed 31 journalists in airstrikes on newspaper offices in Yemen — the deadliest single attack on the press in 16 years, according to the Committee to Protect Journalists. Israel has justified the strikes by characterizing the targeted outlets as publishing “terrorist” propaganda.
Should we debate whether those massacred in Yemen (or Gaza) followed the Associated Press Stylebook or strictly adhered to journalistic codes of ethics? Or should we just acknowledge that militaries shouldn’t blow people to bits over what they say and write, regardless of whether it’s bad journalism or even propaganda?
Even setting aside the hate crime charge, Wilkinson’s case has broader implications for the press that don’t hinge on whether they’re a card-carrying member. The complaint against Wilkinson reportedly emphasizes not just the photographs they took but also social media posts criticizing Times staff and alleged foreknowledge of the vandalism. This suggests prosecutors view Wilkinson as complicit because of proximity or sympathy to those who committed it and awareness of their plans.
But objectivity is not a precondition for constitutional protection. It’s a relatively recently developed journalistic norm — with its share of critics — that would have been seen as ridiculous when the First Amendment was written.
Should we debate whether those massacred in Yemen (or Gaza)...adhered to journalistic codes of ethics? Or should we just acknowledge that militaries shouldn’t blow people to bits over what they write?
As for embedding and foreknowledge, journalists routinely embed with groups whose members commit illegal acts. For example, the Israeli army, which, according to the United Nations, is committing genocide. Domestically, police reporters ride along with officers who may use excessive force. Investigative journalists cultivate sources involved in criminal activity. If foreknowledge of illegal acts or presence when they occur makes one legally complicit, journalism as we know it becomes impossible.
And for those concerned about journalistic ethics and objectivity, what impact do you think it’ll have if reporters are allowed to embed with government-approved lawbreakers, like soldiers and police, but not dissidents? Will that result in “fair and balanced” coverage?
Your opinion about Wilkinson’s work won’t change the trajectory of our democracy. But prosecutors in America’s biggest city validating the Trump administration’s criminalization of dissent very well might. Every journalist — and everyone who depends on journalism to hold power to account — should be alarmed.
The Christian Hedges report, del 3/10/2025
The National Press Club of Australia, caving to the Israeli lobby, Cancels My Talk on Our Betrayal of Palestinian Journalists
The National Press Club of Australia cancelled my talk on how the media, by amplifying Israeli lies, have betrayed Palestinian journalists, 278 of whom have been assassinated by Israel.Chris Hedges (The Chris Hedges Report)
radioradio.it/2025/10/putin-de…
Ora è ufficiale: il governo Meloni è stato denunciato alla Corte penale internazionale per complicità in genocidio.
Non è uno slogan né un titolo di giornale, ma un atto formale. Secondo quanto depositato dall’avvocato Fabio Marcelli, dirigente del Cnr – Istituto di studi giuridici internazionali, il governo italiano è stato denunciato davanti alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per presunta complicità nel genocidio in corso a Gaza.
L’esposto, stando a quanto reso pubblico, cita direttamente i nomi della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del ministro degli Esteri Antonio Tajani, del ministro della Difesa Guido Crosetto e dell’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani. Nell’atto si sostiene che, mentre nella Striscia di Gaza la Commissione internazionale d’inchiesta dell’ONU parla di “genocidio”, l’Italia avrebbe continuato a intrattenere rapporti politici e commerciali con il governo di Benjamin Netanyahu, fornendo di fatto un sostegno indiretto alla prosecuzione delle ostilità.
La denuncia non proviene da un partito o da un gruppo politico, ma da un giurista di lungo corso. Marcelli, nella sua nota, spiega che l’obiettivo è chiamare a rispondere non solo chi compie materialmente i crimini, ma anche chi – secondo la legge internazionale e la legge italiana sul genocidio del 1967 – li favorisce, li sostiene o non interviene per impedirli.
Se la Corte dell’Aja valuterà ammissibile il fascicolo, l’Italia sarà chiamata a fornire spiegazioni. In ogni caso, questo atto resterà come documento storico: nel pieno della devastazione di Gaza, c’è chi ha chiesto formalmente di verificare le responsabilità anche del governo italiano.
La Storia, quando verrà scritta, non dimenticherà questi passaggi. E allora resterà anche questo: che l’Italia, sotto il governo Meloni, è stata chiamata in giudizio per non aver fatto abbastanza per fermare la tragedia palestinese.
Paolo Consiglio
Fonti principali:
– Adnkronos – Denuncia alla Corte Penale Internazionale contro esponenti del governo italiano (settembre 2025).
– Il Fatto Quotidiano – Fabio Marcelli deposita esposto per complicità in genocidio (settembre 2025).
– Commissione internazionale d’inchiesta ONU – Rapporto 2025 su Gaza.
Nota editoriale
Questo articolo rappresenta un’opinione critica e argomentata, fondata su fonti giornalistiche e istituzionali. Le dichiarazioni e i nomi citati sono riportati esclusivamente come contenuto dell’esposto depositato alla CPI e non come accuse formulate dall’autore. Ogni riflessione si colloca nell’ambito della libertà di stampa e di pensiero, principi essenziali in una società democratica.
FREE ASSANGE Italia
Ora è ufficiale: il governo Meloni è stato denunciato alla Corte penale internazionale per complicità in genocidio. Non è uno slogan né un titolo di giornale, ma un atto formale.Telegram
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Lugano - eravamo più di "diverse centinaia"
Per testimonianze più vere, cercate sui social (di meta ahimè...)
cdt.ch/news/ticino/in-piazza-p… (ah! hanno cambiato l'articolo nel frattempo - stamattina c'era scritto diverse centinaia di persone)
#blocchiamotutto #Lugano #globalsumudflotilla #manifestazione #gaza #palestinalibera
In piazza per la Flotilla: un migliaio di manifestanti e disagi al traffico a Lugano
Da piazza Dante allo svincolo autostradale, tante persone hanno partecipato al corteo scandendo slogan a sostegno della Global Sumud Flotilla - Traffico bloccato in entrata e uscita a causa di un'ora di sit-in ai semafori di Lugano Sud - FOTO E VIDEOValentina Coda (Corriere del Ticino)
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RFanciola
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in reply to RFanciola • — (Livorno) •RFanciola
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