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#NoiSiamoLeScuole questa settimana racconta l’Istituto Omnicomprensivo “Giano dell'Umbria-Bastardo”, in provincia di Perugia che sarà demolito e ricostruito grazie alla linea di investimento dedicata dal #PNRR alla costruzione di 212 Nuove Scuole.


Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato oggi il nuovo Decreto riguardante l’assegnazione delle risorse del Fondo per l’istruzione tecnologica agli ITS Academy per l’anno formativo 2023/2024, per un importo di più di 48.


I rischi dei tassi alti per l’economia italiana


Nello scenario di tassi d’interesse alti ancora per alcuni anni, che è ormai previsto da un numero crescente di centri di ricerca economica e di analisti delle grandi istituzioni finanziarie, la più diffusa preoccupazione in Italia è per l’elevato debito

Nello scenario di tassi d’interesse alti ancora per alcuni anni, che è ormai previsto da un numero crescente di centri di ricerca economica e di analisti delle grandi istituzioni finanziarie, la più diffusa preoccupazione in Italia è per l’elevato debito pubblico il cui onere, seppur gradualmente, è destinato a lievitare.

Tuttavia, motivo di ancor maggior timore dovrebbe essere l’impatto dell’alto costo del denaro sull’economia italiana che, sotto questo profilo, appare più vulnerabile di quella di altri Paesi europei. Innanzitutto, il Pil del nostro Paese è notevolmente influenzato dal settore immobiliare il cui andamento incide sui servizi d’intermediazione delle case, su una parte rilevante dell’industria delle costruzioni (nuove edificazioni e ristrutturazioni) e anche sul settore turistico nel quale è importante l’ammodernamento delle strutture ricettive.

Tassi stabilmente più alti produrranno una riduzione pronunciata dei valori immobiliari e del numero di compravendite e freneranno gli investimenti di ristrutturazione e sviluppo delle case e degli immobili funzionali alle attività imprenditoriali. L’ampio sostegno che le banche italiane, fisiologicamente, hanno dato aquesti settori potrebbe generare perdite su crediti più elevate delle previsioni originarie incorporate negli spread creditizi. Inoltre, ed è un aspetto poco considerato, le caratteristiche della relazione banche-imprese in Italia rendono la performance di queste ultime più vulnerabile al rialzo dei tassi d’interesse e alle contrazioni del credito rispetto a quanto avviene in molti Paesi del Nord e del Centro Europa.

Da noi infatti le imprese, anche quelle medio-piccole, tendono ad avere rapporti bancari multipli e incentrati sul credito a breve revolving. La pluralità di relazioni bancarie, se da un lato protegge le imprese da problemi di liquidità di una singola banca, dall’altro costituisce un limite in caso di scenari di contrazione del credito perché le relazioni marginali ocomunque meno importanti sono le prime ad essere chiuse o ridotte. La prevalenza del credito a breve revolving rispetto ai finanziamenti a lungo termine determina non solo un costo del finanziamento più elevato (il credito a breve revolving risulta essere più costoso dei finanziamenti e delle linee ascadenza di circa il 3% secondo una recente ricerca relativa all’Europa) ma anche una sensibilità al rialzo dei tassi d’interesse maggiore perché a ogni rinnovo il tasso viene adeguato all’evoluzione del mercato.

Infine, queste caratteristiche implicano che la durata media del debito bancario delle imprese italiane è tendenzialmente inferiore a quella delle imprese di altri Paesi europei soprattutto del Nord e Centro Europa e quindi che le nostre aziende sono più esposte a eventuali contrazioni del credito collegate a scenari di recessione. La performance delle imprese determina la crescita economica e quindi il gettito fiscale e per questa via il pagamento degli oneri e il rimborso del debito pubblico chiudendo un cerchio che invita a una visione d’insieme.

Questa sintetica analisi ha alcune implicazioni. La prima è che l’effetto sull’economia del rialzo dei tassi d’interesse dipende anche dalla struttura del mercato del credito che è diversa nei vari Paesi europei e questa circostanza spiega la differente sensibilità dei policy makers alle scelte di politica monetaria. La seconda è che la migliore performance delle imprese italiane rispetto alle loro omologhe europee, registrata anche nella prima parte dell’anno corrente, potrebbe svanire in uno scenario di tassi d’interesse alti a lungo. La terza è che per controbilanciare gli effetti di uno scenario che ci è inevitabilmente sfavorevole l’arma più efficace è l’accelerazione degli investimenti finanziati mediante il Pnrr e debito bancario e finanziario a lungo termine.

L'articolo I rischi dei tassi alti per l’economia italiana proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Presentazione dello Studio: “Fiscalità e innovazione, un’analisi del caso italiano”


Martedì 25 luglio alle ore 12:00 la Fondazione Luigi Einaudi presenta lo Studio: “Fiscalità e innovazione, un’analisi del caso italiano”, su Iniziativa del Dott. Sergio Boccadutri Saranno presenti: SERGIO BOCCADUTRI Coautore dello Studio ANDREA CANGINI Se

Martedì 25 luglio alle ore 12:00 la Fondazione Luigi Einaudi presenta lo Studio: “Fiscalità e innovazione, un’analisi del caso italiano”, su Iniziativa del Dott. Sergio Boccadutri

Saranno presenti:

SERGIO BOCCADUTRI
Coautore dello Studio

ANDREA CANGINI
Segretario Generale della Fondazione Luigi Einaudi

Una selezionata platea trasversale di parlamentari

L’evento si svolgerà a porte chiuse

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Manipulative EU opinion poll no justification for indiscriminate chat control


The EU Department of the Interior DG Home claims to have proven with a Eurobarometer opinion poll that the vast majority of the EU population wants total chat control. Unfortunately … https://home-affairs.ec.europa.eu/news/strong-support-citizens-across-

The EU Department of the Interior DG Home claims to have proven with a Eurobarometer opinion poll that the vast majority of the EU population wants total chat control. Unfortunately this was never asked for, or only in a misleading way.

No mention of chat control


Citizens aged 18 and over were asked in many different ways whether depictions of child sexual abuse online should be automatically detected – to which most repondents agreed. However, they could not understand from these questions that private messages are to be indiscriminately searched with error-prone algorithms.

Automatic detection? Yes, please.


Only one question was asked about “messages (e.g. email, chat)” (question 9): Should service providers “detect child sexual abuse material and grooming conversations in messages (e.g. email, chat) when there is a significant risk of child sexual abuse on a particular platform?

The wording of this question suggests that it was possible to accurately and reliably detect only “child sexual abuse material and grooming conversations”, i.e. without any false positives. However, since in reality up to 80 % of machine-reported private messages and photos turn out to be criminally irrelevant, respondents were misled by this question.

When citizens were asked in another survey whether they wanted their own private messages to be searched without suspicion for suspicious material, after revealing the high risk of false positives, the result was exactly the opposite: 72% of citizens rejected this monstrous idea.

The question about “a particular platform” is also manipulative, because chat control threatens to affect any service.

Fear-mongering


Question 7 on support for the proposed chat control regulation claimed: “If this [regulation] is not passed by August 2024, detection of child sexual abuse in online exchanges – voluntary or not – will become illegal.” Here, no respondent could understand that “online exchanges” meant private messages. Furthermore, the question omits that the method of “voluntary chat control” used by US big tech violates our fundamental rights and is already now illegal – lawsuits are pending.

Paternalism of young people concealed


Important parts of the proposal are completely missing in the EU survey, such as the planned exclusion of young people under 16 from installing most apps. When we commissioned a survey among young people on this, the response was overwhelming rejection.

Conclusion


The mother of chat control, Home Affairs Commissioner “Big Sister” Johansson, continues her information war on digital privacy of correspondence with this manipulative survey. It is our responsibility to drown this government propaganda in tireless education about the truth on chat control. Everyone is called upon to help!
8380732


patrick-breyer.de/en/manipulat…



Le motivazioni della sentenza che ha condannato l’azienda Civis Spa, nella causa promossa da Adl Cobas, per i salari poco sopra i 4 euro all’ora rappresenta



A un anno dalla sua scomparsa, oggi ricordiamo il Professor Luca #Serianni, da sempre vicino al mondo della #scuola.

Qui il video che aveva realizzato per il Ministero in occasione della #Maturità2022 ▶️ youtube.



Google sta valutando la possibilità di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per scrivere articoli di cronaca ed è in trattativa con le organizzazioni giornalistiche per utilizzare gli strumenti per assistere i giornalisti. Lo ha dichiarato un portavoce dell’azienda nella tarda...


“La tecnologia è globale. Le leggi sono locali. Ecco perché così non può funzionare.”


Nuovo appuntamento con la rubrica Privacy weekly, tutti i venerdì su StartupItalia. Uno spazio dove potrete trovare tutte le principali notizie della settimana su privacy e dintorni.


guidoscorza.it/la-tecnologia-e…



Spazio, cyber, fianco est. Perché il governo aumenta il numero di soldati


Aumenta l’organico delle Forze armate italiane, che passa dalle attuali 150mila unità a 160mila. A deciderlo il Consiglio dei ministri, che ha approvato il disegno di legge presentato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulle disposizioni in materi

Aumenta l’organico delle Forze armate italiane, che passa dalle attuali 150mila unità a 160mila. A deciderlo il Consiglio dei ministri, che ha approvato il disegno di legge presentato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulle disposizioni in materia di revisione dello strumento militare, che interviene sulla legge del 5 agosto 2022 nella quale si indicava appunto il massimale di personale in uniforme previsto per lo strumento militare nazionale. La riunione del Consiglio a Palazzo Chigi, durata circa un quarto d’ora, è stata presieduta dal vice presidente e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

L’aumento dell’organico

Come si legge nel comunicato del ministero della Difesa, il testo interviene a disciplinare le dotazioni organiche del personale delle Forze armate, prevedendo l’incremento di 10mila unità, già previsto dalla legge del 2022. L’incremento vedrà l’Esercito italiano crescere di 3.700 militari, di 3.250 la Marina militare e 3.050 l’Aeronautica. Viene pertanto mantenuto un equilibrio di massima tra le Forze armate, che vedono crescere in più o meno in egual misura le proprie file. È il segno dell’attenzione a 360° e multidominio perseguito dalla Difesa italiana e confermato dal ministero con la proposta appena approvata.

Accresciuti impegni internazionali

Il disegno di legge approvato, tra l’altro, non si limita a modificare qualche cifra, ma interviene a modificare il trend di contrazione degli organici, registrato l’aumento degli impegni assunti dalle Forze armate in ambito nazionale e internazionale, “riconducibili all’accresciuta complessità dello scenario globale”. Il testo, dunque, riconosce l’attuale sforzo senza precedenti dei nostri militari, schierati oltre che in Patria anche in un arco geografico che va dal Baltico al Sahel, passando per il fianco est, i Balcani, il Medio oriente e il Mediterraneo. Un’estensione delle nostre forze militari mai raggiunto dai tempi della Seconda guerra mondiale.

Spazio e cyber

L’ampliamento dell’organico, tra l’altro, risponde anche a un’altra necessità delle Forze armate, oltre quella meramente geografica. Gli ambiti di intervento della Difesa nazionale sono cresciuti anche di complessità a causa dell’aumento di attività nei nuovi domini emergenti dello spazio e del cyber. A dirlo è il ministero stesso, che registra “l’ampliamento delle competenze e dei compiti delle Forze armate in materia di difesa delle infrastrutture spaziali e dello spazio cibernetico in ambito militare”. Spazio e cyber sono ormai riconosciuti quali domini abilitanti vitali per la conduzione di ogni operazione militare, e hanno dimostrato tutto il loro impatto nella guerra in Ucraina, dove la resistenza di Kiev è riuscita a frenare l’avanzata russa anche grazie all’appoggio fornito dalle costellazioni satellitari, che hanno permesso il mantenimento delle comunicazioni (rese sicure da un costante monitoraggio cyber) e l’individuazione di bersagli e obiettivi, permettendo il loro centramento con precisione da parte di missili, droni e artiglieria.


formiche.net/2023/07/soldati-o…



Temperature a Roma dal 1862 al 2017


Un breve articolo sui dati relativi alle temperature a Roma. I dati sono quelli ufficiali dell’Osservatorio Meteorologico del Collegio Romano. Situato nel cuore di Roma, l’Osservatorio è un gioiello della scienza meteorologica italiana. Dal 1862,Continue reading

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In Cina e Asia – Consolato cinese a Odessa danneggiato da un bombardamento russo


In Cina e Asia – Consolato cinese a Odessa danneggiato da un bombardamento russo consolato cinese Odessa
I titoli di oggi:

Ucraina: consolato cinese danneggiato a seguito di un bombardamento russo su Odessa
Xi e Kissinger, due “vecchi amici” a Pechino
Cina: pubblicato piano in 31 punti per sostenere le imprese private
Anche l'ambasciatore americano in Cina Nicolas Burns tra le vittime degli hacker cinesi
La Malaysia punta sull'industria dell'auto elettrica: Tesla apre una sede nel paese
TSMC rinvia al 2025 l'apertura della fabbrica in Arizona
Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone si incontrano per discutere di sicurezza nucleare
Thailandia: il Pheu Thai è il nuovo leader della coalizione che proverà a formare il governo
Boom di turisti in Giappone

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PRIVACYDAILY


N. 140/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Apple ha dichiarato che eliminerà servizi come FaceTime e iMessage nel Regno Unito, piuttosto che diminuire la sicurezza, nel caso in cui le nuove proposte vengano rese legge e vengano attuate.Il governo sta cercando di aggiornare l’Investigatory Powers Act (IPA) del 2016.Vuole che i servizi di messaggistica mettano... Continue reading →


Kissinger ricevuto da Xi. Ma il disgelo non è più semplice


Kissinger ricevuto da Xi. Ma il disgelo non è più semplice 8372402
Prima (e piuttosto) che utile a favorire una distensione, il viaggio di Kissinger sembra innanzitutto rafforzare la prospettiva cinese sulle relazioni sinoamericane. E cioè che le tensioni sarebbero colpa solo di una politica Usa che ha distrutto "l'atmosfera di comunicazione amichevole" tra i due paesi. E che per questo va scavalcata per arrivare agli scambi people-to-people

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Oggi alle ore 11,30 in Piazza Montecitorio a Roma si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del comitato di sostegno alla proposta di legge di iniziati


Dal monopolio alla concorrenza, la rivoluzione culturale del centrodestra sui tassisti


Un anno, è passato solo un anno. Lo scorso 13 luglio, i Palazzi della politica al centro di Roma erano blindati, la celere schierata, il traffico deviato. Esplodevano le bombe carta, lo sbuffo dei fumogeni tingeva l’aria di rosso mentre una folla di tassi

Un anno, è passato solo un anno. Lo scorso 13 luglio, i Palazzi della politica al centro di Roma erano blindati, la celere schierata, il traffico deviato. Esplodevano le bombe carta, lo sbuffo dei fumogeni tingeva l’aria di rosso mentre una folla di tassisti cingeva d’assedio il Senato della Repubblica. Ad arringarli, il senatore Matteo Salvini: “C’è qualcuno che a Palazzo Chigi mal consiglia Mario Draghi. In un momento economico planetario come questo, perché infilare 40.000 lavoratori in un decreto senza nessuna motivazione?”. In piazza, Salvini era schierato senza se e senza ma dalla parte dei tassisti, mentre nelle commissioni i parlamentari della Lega chiedevano (e ottenevano) lo stralcio dell’articolo 10 del decreto Concorrenza, quello che prevedeva la liberalizzazione del settore. Salvini non era solo. Chi più chi meno, leader e parlamentari del centrodestra erano (come sempre) graniticamente schierati al fianco dei conducenti di auto pubbliche.

Ebbene, par di capire che molto sia cambiato. Sembra che le responsabilità implicite nella funzione di governo abbiano determinato una vera e propria rivoluzione culturale tra i ranghi del centrodestra. Decisive sono state le file di turisti davanti alle stazioni ferroviarie in attesa di taxi che non arrivano.

“Servono più auto in strada da subito”, ha infatti scandito ieri Matteo Salvini dismessa la felpa del leader di lotta e di governo e indossata la grisaglia del ministro dei Trasporti. Cartina di tornasole dell’avvenuto mutamento, il Giornale. All’indomani della rumorosa manifestazione dello scorso 13 luglio, il quotidiano della famiglia Berlusconi dava conto della cronaca (“I tassisti assediano Palazzo Chigi”, era il titolo dell’articolo), ma evitava con cura di esprimere commenti. Oggi, invece, il Giornale pubblica nella collocazione più nobile, quella dell’editoriale, un sacrosanto commento di Vittorio Macioce che, sotto il titolo “Tassisti, l’estate della sconfitta”, non lascia margine al dubbio. Alcuni passaggi: “Le richieste sono tante e i taxi sono pochi… La domanda non incontra l’offerta… I taxi in Italia sono un servizio pubblico al tracollo… Se i taxi sono pochi perché non si aumentano le licenze? Perché non si fanno più turni? Troppo facile. C’è sempre un alibi, una paura, un disinteresse, una ragione in più per aspettare che il caos si spenga… Dopo anni è arrivato il momento… Si è andati oltre il limite… Non si può fare finta di nulla”.

Dalla tutela del monopolio alla tutela della concorrenza; dalla difesa della corporazione alla difesa del consumatore: la rivoluzione culturale del centrodestra è in atto e se il ministro Salvini si mostrerà coerente con l’annuncio fatto, sarà il caso di dire meglio tardi che mai.

Formiche

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Abuse survivor files suit against #ChatControl searches in private messages


Today, a child sexual abuse survivor from Bavaria, supported by the German Society for Civil Liberties (GFF), filed a lawsuit against tech corporation Meta’s practise of scanning direct messages in search …

Today, a child sexual abuse survivor from Bavaria, supported by the German Society for Civil Liberties (GFF), filed a lawsuit against tech corporation Meta’s practise of scanning direct messages in search of potentially illegal content.[1] Schneider (name changed) wants to be able to exchange confidential direct messages with other abuse victims without having to fear that these exchanges will be classified as “suspicious” and read by Meta’s algorithms.

With his lawsuit, Schneider wants to stop the practice of US digital corporations such as Meta, Google and Microsoft of indiscriminate and error-prone searches of private messages for supposedly suspicious content (so-called voluntary chat control or chat control 1.0) and overturn the corresponding EU regulation from 2021. The background to the lawsuit is a planned successor regulation, with which this message and chat control, which has so far only been practised by US providers, is to become mandatory for all providers of email, messenger and chat services (so-called chat control 2.0 or child sexual abuse regulation, CSAR).

Pirate Party MEP Patrick Breyer, who himself went to court last year against voluntary chat control[2] and is currently negotiating the proposed regulation on mandatory chat control, explains:

“Abuse victims have long criticised that chat control harms them by destroying private spaces for calls for help, exchange, therapy and counselling instead of helping them.[3] But the fact that an abuse victim now feels compelled to take legal action against chat control means: never again will ‘Big Sister’ Commissioner Johansson and the other masterminds of this unprecedented attack on private and secure communication be able to presume to speak for ‘the victims’ of sexual abuse.

This Big Brother attack on our mobile phones, private messages and photos, planned by the EU Commission and already voluntarily carried out by US tech companies with the help of error-prone algorithms, is a giant step towards a Chinese-style surveillance state. Chat control is like the post office opening and scanning all letters – ineffective and illegal.

Even the most intimate nude photos and sex chats can suddenly end up with company staff or the police. Those who destroy the digital secrecy of correspondence destroy trust. We all depend on the security and confidentiality of private communication: People in need, victims of abuse, children, the economy and also state authorities.

Organised child porn rings do not use e-mails or messenger services, but sealed-off self-operated forums. With its plans for chat control, the EU Commission is putting the general security of our private communications and public networks, business secrets and state secrets at risk out of short-term surveillance desires. What we need is deletion instead of snooping – that’s what I’m fighting for as a pirate politically and also in court!”

Background:

Today’s lawsuit makes serious accusations against the method of chat control practiced in the US: it does not curb the spread of abusive depictions, overburdens law enforcement and criminalizes young people for sharing consensual photos. Even before that, a representative survey of minors had shown that they reject the chat control scanning that ostensibly serves to protect them.

[4]Swedish EU Internal Affairs Commissioner Ylva Johansson is the mastermind behind the unprecedented EU ChatControl scheme which she named “mandatory detection”.

[1] Press release on the lawsuit: freiheitsrechte.org/en/ueber-d…

Background information: freiheitsrechte.org/en/themen/…

Statement of claim (in German): freiheitsrechte.org/uploads/do…

[2] Breyer’s lawsuit: patrick-breyer.de/en/meta-face…

[3] Criticism from other abuse victims: linkedin.com/pulse/why-i-dont-…

[4] Criticism from minors: patrick-breyer.de/en/chatcontr…

mogis.info/static/media/upload…

[4] Criticism from minors: patrick-breyer.de/en/chatcontr…


patrick-breyer.de/en/abuse-sur…



In Cina e Asia: Xi avverte: "Sul clima la Cina non deve farsi influenzare”


In Cina e Asia: Xi avverte: xi
I titoli di oggi:
Xi avverte: “Sul clima la Cina non deve farsi influenzare”
Ancora silenzio da Pechino sul dialogo sulla difesa tra Usa e Cina
Spariti i dati sulla cremazione nello Zhejiang
Seul inasprisce le pene per combattere l’abbandono di infanti
Thailandia: il parlamento impedisce a Pita di essere nuovamente candidato a primo ministro
Papua Nuova Guinea, l'Esercito Usa potrà stanziare nel paese per 15 anni

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«Variante King»: il disertore Usa in Corea del Nord


«Variante King»: il disertore Usa in Corea del Nord 8356502
Il militare americano fuggito oltre il confine proprio durante l'escalation di tensione fra Seul, Pyongyang e Washington

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Laura Tussi*   Sono passati oltre vent’anni da Genova 2001. Un momento che ha segnato la vita di molte persone e che ancora oggi, dopo tante anal


Continua la strage di lavoratori. Oggi sono tre i morti. Due morti in Campania, Raffaele Foresta, operaio edile di 59 anni e Raffaele Vergara, operaio di 19 ann

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Graziato Patrick Zaki ma in Egitto migliaia di oppositori restano dietro le sbarre


Con la grazia concessa a Zaki e El Baqer, il presidente egiziano cerca di accreditare un suo presunto approccio più moderato alle questioni di sicurezza. Ma la realtà è ben diversa L'articolo Graziato Patrick Zaki ma in Egitto migliaia di oppositori rest

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della redazione

(nella foto di SonoGrazy un manifesto per la liberazione di Patrick Zaki a Palermo)

Pagine Esteri, 19 luglio 2023 – Il giorno dopo la condanna a tre anni di carcere, sentenziata dal tribunale speciale di Mansoura per “diffusione di notizie false” sui social, lo studente Patrick Zaki, iscritto all’Università di Bologna, è stato graziato. Il presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi oggi ha emesso un provvedimento di grazia a suo favore e dell’avvocato per i diritti umani Mohamed El-Baqer, legale dell’attivista Alaa Abdel Fattah il più noto prigioniero politico egiziano.

Zaki dei tre anni avrebbe dovuto scontare ancora 14 mesi. Ieri, dopo la condanna – non appellabile perché pronunciata da una corte di sicurezza – erano stati lanciati vari appelli per la sua liberazione. A Roma gli esponenti della maggioranza di destra sostengono che il giovane egiziano sarebbe stato graziato per le pressioni diplomatiche del governo Meloni. Ma su El Sisi con ogni probabilità hanno influito di più i messaggi che ha ricevuto dagli Stati uniti a favore della scarcerazione di Zaki e considerazioni di carattere economico, dati i rapporti stretti in campo energetico tra Italia ed Egitto. Al Cairo in ogni attribuiscono il merito all’appello, accolto da El Sisi, lanciato ieri dal comitato per il “Dialogo Nazionale”, la serie di incontri cominciati nelle scorse settimane tra varie forze politiche, sindacali e sociali sulla “riconciliazione nazionale” promossi dal regime e che sino ad oggi non hanno prodotto alcun risultato apprezzabile.

Con la grazia concessa a Zaki e El Baqer, il presidente egiziano cerca di accreditare un suo presunto approccio più moderato alle questioni di sicurezza. L’Egitto però era e resta un paese con migliaia di detenuti politici, in gran parte dei casi arrestati in modo arbitrario, con scarse possibilità di essere scarcerati o graziati. Pagine Esteri

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pagineesteri.it/2023/07/19/med…



Oggi è il 31° anniversario della strage di Via d’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.


Ten MEPs ask EU Commission for a moratorium on tracking of users


Ten Members of the European Parliament asked the European Commission on Wednesday (19 July) for a moratorium on tracking users online, and more details on how it intends to apply the EU's new digital rules in this domain.


euractiv.com/section/data-priv…



Perquisita la sede della testata di alimentazione Gift Great Italy Food Trade e la casa dell'avvocato giornalista Dario Dongo della testata online

@Giornalismo e disordine informativo

Milano - "Cinque funzionari della squadra mobile di Pescara si sono presentati presso la sede del sito di informazione indipendente Gift (greatitalianfoodtrade.it) su ordine del sostituto procuratore incaricato e del procuratore capo della Procura di Pescara, per perquisire la sede operativa del sito web. Al termine dell'azione, protrattasi per 6 ore, sono stati sequestrati tutti i dispositivi (cellulare, tablet, computer portatile) del fondatore, Dario Dongo, giornalista, tra i massimi esperti di diritto alimentare europeo". Lo ha reso noto l'ufficio stampa milanese di Gift e del Fatto Alimentare, due media specializzati sull'alimentazione e l'industria alimentare, al centro anche di inchieste di rilievo giudiziario.

Protesta dei sindacati dei Cronisti per tutela delle fonti giornalistiche un secco NO a qualsiasi forma di intimidazione e limiti alla libertà di stampa.

PS: Gift ItalyFoodTrade è un media online specializzato sull'alimentazione e l'industria alimentare, al centro anche di inchieste giornalistiche di rilievo giudiziario.

Qui il link alla notizia (cache di Google)



#39 / Di cacche di cane e privacy


Sindaci, consiglieri e assessori in tutto il mondo hanno deciso all'unisono di imporre la schedatura genetica dei nostri cani per risolvere un particolare "problema" / Meme e citazione del giorno.

Il piccolo comune di Béziers invaso dalle cacche di cane - oppure no


Robert Ménard è il sindaco di Béziers, un piccolo comune sulla costa della Francia meridionale. Robert Ménard ha un problema: le cacche di cane lasciate in giro per strada.

Cosa farebbe una persona normale per affrontare questa grave piaga sociale? Magari cercherebbe di sensibilizzare i cittadini; o forse potrebbe distribuire “gratuitamente” bustine per raccogliere la cacca dei cani. O magari, non farebbe proprio nulla e penserebbe a risolvere questioni più importanti di qualche cacca per terra.

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E invece no. Il caro Robert non è certo una persona qualunque e non si farà intimorire da qualche cacca di cane. La soluzione è tanto semplice quanto grottesca: obbligare tutti i residenti a schedare il DNA del loro cane, cosicché attraverso i campioni dalle feci lasciate in terra si possa scovare il colpevole a quattro zampe e — di riflesso — il suo padrone.

È necessario punire i cittadini per farli comportare meglio”, afferma Robert France Bleu Radio.


Hey Robert, ma siamo sicuri che punire i cittadini per modificare il loro comportamento sia il ruolo di un sindaco?

Anche Alto Adige, Genova e Roma sommerse dalla cacca di cane - oppure no


Robert Ménard non è però solo nel suo dramma. Ho infatti scoperto che anche in Alto Adige sarà obbligatoria dal 31 dicembre 2023 la profilazione genetica di tutti i cani residenti1. Lo scopo, a dire dell’assessore provinciale Arnold Schuler è identificare gli escrementi dei cani e sanzionare i proprietari che non raccolgono. Accidenti, non pensavo che anche in Alto Adige fosse così pieno di cacche di cane da richiedere tali interventi.

Pare che diverse città e regioni siano interessate al “progetto pilota” dell’Alto Adige. Ad esempio gli assessori del comune di Genova hanno incontrato Schuler per valutare la possibilità di rendere obbligatoria questa profilazione genetica. E dire che a Genova ci vado spesso e non ho mai pestato una cacca di cane. Evidentemente sono molto fortunato.

Anche a Roma qualcuno è impegnato nell’arduo compito di mitigare il flagello delle deiezioni canine. Il consigliere del XV municipio Max Petrassi (Italia Viva)2 ha però avuto un’idea originale e innovativa: obbligare i cittadini romani a schedare geneticamente i loro cani e poi effettuare test sulle cacche per scovare i malfattori e multarli. Aspetta… dove l’ho già sentita questa?

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Il business delle cacche di cane


Okay qui c’è qualcosa che puzza. Possibile che tutte queste menti illuminate siano improvvisamente arrivate alla stessa conclusione? Mah. Più probabile invece che ci sia qualche azienda, come PooPrints — che fattura più di 7 milioni di euro l’anno — che ha inventato questa articolata soluzione per risolvere un non-problema.

Più probabile che sindaci, consiglieri e assessori, ben poco illuminati, vogliano far bella figura emulando altri che prima di loro sono cascati nelle braccia del dipartimento marketing di qualche azienda con troppa fuffa da vendere.

In effetti basta googlare per vedere molti esempi di altre città che hanno adottato soluzioni tecnologiche uguali a quelle proposte in Francia e Italia: Tel Aviv3, Denver4, Mallorca5

Esiste davvero un problema globale di cacche non raccolte, o questi politici stanno invece usando soldi estorti ai cittadini per inventare complessi schemi di sorveglianza e tassazione occulta?

Sì, perchè schedare geneticamente il cane significa anche sorvegliare indirettamente il proprietario. Come dichiarato anche dall’azienda PooPrints6, una volta schedato il DNA del cane sarà possibile tracciarlo ovunque nel mondo, e con lui il suo padrone.

Qualcuno potrebbe dire che ci sono modi migliori per sorvegliare le persone. Certo, ma non per questo bisogna sottovalutare e accettare un ulteriore ingerenza dello Stato nella nostra vita.

Per quanto riguarda la tassazione occulta invece non c’è molto da dire: queste schedature genetiche si pagano (circa €65). Chi non lo fa, sarà sanzionato. Un buon modo per far cassa, anche senza raccogliere cacche in giro. In Alto Adige si stimano 45.000 cani registrati, che equivale a un’entrata di quasi 3 milioni di euro. Così, de botto.

Le grandi cose arrivano dalle piccole cose


La questione, abbastanza ridicola, dovrebbe farci riflettere sul potenziale distruttivo della tecnologia nelle mani di politici che non vedono l’ora di spendere i nostri soldi per inventarsi fantasiosi modi per renderci la vita più difficile.

A qualcuno potrà sembrare una piccola cosa; perfino una misura ragionevole per insegnare una lezione agli incivili. Se non fosse che, dato il copia-incolla di questa incredibile “soluzione” è molto probabile che la cacca del cane non sia altro che un pretesto, e che gli incivili siano in verità ben pochi.

In ogni caso: grandi cose vengono costruite a partire dalle piccole. Ieri era l’obbligo di microchip, oggi è la schedatura genetica. Domani sarà un collare GPS collegato alle forze dell’ordine. O qualche altra diavoleria che inevitabilmente finirà per intaccare quel poco di privacy che ci rimane, pure quando interagiamo col nostro cane.

Ma parliamo anche della questione ontologica. È evidente che l’oggetto dell’intervento non è il cane, ma il padrone. Il cane, in quanto avente una relazione diretta col padrone, è uno strumento attraverso cui estrarre risorse e punire i cittadini; d’altronde sono loro ad essere responsabili del comportamento del cane, no?

Perché allora non fare lo stesso coi bambini? Perché non obbligare ogni genitore a legare un braccialetto elettronico con GPS alla caviglia dei figli? Qual è la differenza tra un cane che caga davanti alla porta di casa del sindaco e un ragazzino che gli disegna un pisello sul muro? Entrambi sono soggetti all’autorità e alla responsabilità del padrone/genitore.

Meme del giorno


Citazione del giorno

“It's only because of their stupidity that they're able to be so sure of themselves.”

Franz Kafka

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#39 / Di cacche di cane e privacy


Sindaci, consiglieri e assessori in tutto il mondo hanno deciso all'unisono di imporre la schedatura genetica dei nostri cani per risolvere un particolare "problema" / Meme e citazione del giorno.

Il piccolo comune di Béziers invaso dalle cacche di cane - oppure no


Robert Ménard è il sindaco di Béziers, un piccolo comune sulla costa della Francia meridionale. Robert Ménard ha un problema: le cacche di cane lasciate in giro per strada.

Cosa farebbe una persona normale per affrontare questa grave piaga sociale? Magari cercherebbe di sensibilizzare i cittadini; o forse potrebbe distribuire “gratuitamente” bustine per raccogliere la cacca dei cani. O magari, non farebbe proprio nulla e penserebbe a risolvere questioni più importanti di qualche cacca per terra.

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E invece no. Il caro Robert non è certo una persona qualunque e non si farà intimorire da qualche cacca di cane. La soluzione è tanto semplice quanto grottesca: obbligare tutti i residenti a schedare il DNA del loro cane, cosicché attraverso i campioni dalle feci lasciate in terra si possa scovare il colpevole a quattro zampe e — di riflesso — il suo padrone.

È necessario punire i cittadini per farli comportare meglio”, afferma Robert France Bleu Radio.


Hey Robert, ma siamo sicuri che punire i cittadini per modificare il loro comportamento sia il ruolo di un sindaco?

Anche Alto Adige, Genova e Roma sommerse dalla cacca di cane - oppure no


Robert Ménard non è però solo nel suo dramma. Ho infatti scoperto che anche in Alto Adige sarà obbligatoria dal 31 dicembre 2023 la profilazione genetica di tutti i cani residenti1. Lo scopo, a dire dell’assessore provinciale Arnold Schuler è identificare gli escrementi dei cani e sanzionare i proprietari che non raccolgono. Accidenti, non pensavo che anche in Alto Adige fosse così pieno di cacche di cane da richiedere tali interventi.

Pare che diverse città e regioni siano interessate al “progetto pilota” dell’Alto Adige. Ad esempio gli assessori del comune di Genova hanno incontrato Schuler per valutare la possibilità di rendere obbligatoria questa profilazione genetica. E dire che a Genova ci vado spesso e non ho mai pestato una cacca di cane. Evidentemente sono molto fortunato.

Anche a Roma qualcuno è impegnato nell’arduo compito di mitigare il flagello delle deiezioni canine. Il consigliere del XV municipio Max Petrassi (Italia Viva)2 ha però avuto un’idea originale e innovativa: obbligare i cittadini romani a schedare geneticamente i loro cani e poi effettuare test sulle cacche per scovare i malfattori e multarli. Aspetta… dove l’ho già sentita questa?

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Il business delle cacche di cane


Okay qui c’è qualcosa che puzza. Possibile che tutte queste menti illuminate siano improvvisamente arrivate alla stessa conclusione? Mah. Più probabile invece che ci sia qualche azienda, come PooPrints — che fattura più di 7 milioni di euro l’anno — che ha inventato questa articolata soluzione per risolvere un non-problema.

Più probabile che sindaci, consiglieri e assessori, ben poco illuminati, vogliano far bella figura emulando altri che prima di loro sono cascati nelle braccia del dipartimento marketing di qualche azienda con troppa fuffa da vendere.

In effetti basta googlare per vedere molti esempi di altre città che hanno adottato soluzioni tecnologiche uguali a quelle proposte in Francia e Italia: Tel Aviv3, Denver4, Mallorca5

Esiste davvero un problema globale di cacche non raccolte, o questi politici stanno invece usando soldi estorti ai cittadini per inventare complessi schemi di sorveglianza e tassazione occulta?

Sì, perchè schedare geneticamente il cane significa anche sorvegliare indirettamente il proprietario. Come dichiarato anche dall’azienda PooPrints6, una volta schedato il DNA del cane sarà possibile tracciarlo ovunque nel mondo, e con lui il suo padrone.

Qualcuno potrebbe dire che ci sono modi migliori per sorvegliare le persone. Certo, ma non per questo bisogna sottovalutare e accettare un ulteriore ingerenza dello Stato nella nostra vita.

Per quanto riguarda la tassazione occulta invece non c’è molto da dire: queste schedature genetiche si pagano (circa €65). Chi non lo fa, sarà sanzionato. Un buon modo per far cassa, anche senza raccogliere cacche in giro. In Alto Adige si stimano 45.000 cani registrati, che equivale a un’entrata di quasi 3 milioni di euro. Così, de botto.

Le grandi cose arrivano dalle piccole cose


La questione, abbastanza ridicola, dovrebbe farci riflettere sul potenziale distruttivo della tecnologia nelle mani di politici che non vedono l’ora di spendere i nostri soldi per inventarsi fantasiosi modi per renderci la vita più difficile.

A qualcuno potrà sembrare una piccola cosa; perfino una misura ragionevole per insegnare una lezione agli incivili. Se non fosse che, dato il copia-incolla di questa incredibile “soluzione” è molto probabile che la cacca del cane non sia altro che un pretesto, e che gli incivili siano in verità ben pochi.

In ogni caso: grandi cose vengono costruite a partire dalle piccole. Ieri era l’obbligo di microchip, oggi è la schedatura genetica. Domani sarà un collare GPS collegato alle forze dell’ordine. O qualche altra diavoleria che inevitabilmente finirà per intaccare quel poco di privacy che ci rimane, pure quando interagiamo col nostro cane.

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Citazione del giorno

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La DPA belga ha permesso alle testate giornalistiche di comprarsi l'esenzione dalla conformità al GDPR Oggi la noyb presenta un reclamo contro 15 siti di notizie belgi che utilizzano banner cookie illegali. Tra questi ci sono testate giornalistiche come RTL Belgio, Het Laatste Nieuws e L'Avenir Two people exchaning a cookie for money


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How to create and protect an anonymous identity


Sometimes technology might not be enough to protect your anonymous identity. That's why you need a plan. These 10 rules might help you protect your real identity.

Have you ever thought of creating an anonymous identity online with which to interact or spread your ideas without fear of repercussions?

Easier said that done.

Technology is seldom enough to keep an identity anonymous. Being truly anonimous takes a lot of effort, planning and risk assessment — based on who you are, where you live and what you want to do with your anonymous identity.

“Even a poor plan is better than no plan at all.”

Mikhail Chigorin

Today I’d like to offer you a glimpse of what you should keep in mind to protect your real identity. Before starting, however, we should clarify one issue: privacy and anonymity are not the same thing. They shouldn't be confused, and they cannot be protected in the same way.

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Differences between privacy and anonymity


Privacy is many things.

However, as far as we are concerned here, we can say that it’s also the power to keep certain information confidential with respect to the outside world. For example, you might want to keep your communications or transactions confidential towards certain people or organisations. Privacy is therefore something that belongs to content: what we say or what we do.

Anonymity, on the other hand, belongs to identity.

Being anonymous means not being identifiable. Anonymity is often used as a way to give up privacy safely. For example, you may decide that you need an anonymous identity precisely to spread your thoughts publicly without fear of backlashes.

And then, there is pseudonymity: a “soft” form of anonymity. It’s the ability to create a digital identity recognizable by the public, but not immediately and easily referable to you.

This is the main difference: if you’re truly anonymous, your what you do or write cannot be referable to you, ever. If you’re pseudoanonimous, someone with a lot of resources (e.g. an intelligence agency) might be able to re-identify you. The simplest, and least secure example of a pseudoanonimous identity is being registered to a social network such as Twitter or Reddit using a nickname instead of your real name. You’re still quite easily identifiable though, since they keep track of IP addresses and other metadata.

Pseudonymity is therefore not anonymity.

But above all, always remember that privacy, as well as anonymity, are dynamic states of information that will change according to the context: between full identifiability and absolute anonymity (which does not exist, except in specific contexts) there are infinite gradations.

Our digital identities


Most of us have at least two digital identities: a private one and a work one.

In addition to these two identities, some people may need to create other identities to protect themselves: whistleblowers, journalists, political dissidents, researchers or anyone who wants to express their opinion without being prosecuted or discriminated against — like dangerous libertarian extremists that believe in the Non Aggression Principle. In these cases it might be useful to create an anonymous identity that can mitigate the risk of identification.

But being anonymous online isn't easy. To hope to be so, you need the right tools, but above all a plan that will allow you to have an adequate level of security.

Ten rules of thumb


Now that we have made the necessary introductions, we can move on to seeing how to create and protect our anonymous identity, thanks to a few principles borrowed from the world of OPSEC (Operations security). The following rules, to be understood more as "general principles" are designed to help you protect your online identity and to increase your level of anonymity:

1. Like Fight Club


The first rule is… don't talk about your anonymous identity or your plan. Never reveal the details of your security system or the tools you use to anyone. Not even to close friends or family members.

Basically: Shut the Fuck Up.

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2. Start from scratch


If you already have an identity, make sure it's not tainted. If you are not able to assess the risk of contamination (see rule n. 3) and the various vulnerabilities, better create an identity from scratch.

The identities and tools used (e.g. means of communication) can also change on a regular basis to mitigate the risk over time. That way, if an identity is discovered or surveilled, the compromise will be less severe.

Fun fact: this site allows you to create fictitious identities full of realistic details.

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3. Don't taint your identities


Having one or more anonymous identities is useless if you don't pay attention to contaminations. Anonymity is a delicate balance that is easily broken.

Don't ever use the same email, account, browser, or login credentials. Separate as much as possible the devices, operating systems, and wi-fi networks with which you access the Internet. Don't communicate with the same people through different identities.

The level of identity segmentation should increase depending on your risk profile. The higher the risk, the more the identities must remain separate.

4. Stay in character


Create a background and stay in character. Avoid creating over-the-top identities that lack credibility or identities that you can't handle easily. If you are a 40 year old man who doesn’t speak French, don't try to pass yourself off as a french female teenager.

5. Trust no one


The zero-trust approach is a good habit in many aspects of life. Don't trust anyone, and especially don't trust anyone who says you can trust them.

Reducing the required level of trust automatically decreases the risk of exposure as well. Don't give anyone the power to blackmail or expose you. The oldest intelligence trick is to buy (or coerce) information from people.

Share

6. Don't expose yourself unnecessarily


Don't brag about your security protocols and avoid any behavior that may ring an alarm somewhere. Do not draw too much attention to particularly sensitive issues and avoid getting reported for any kind of violation.

7. Recognize your limits


Don't overcomplicate things and only do what you 100% understand. If you don't understand a tool or the full implications of what you're doing, don't do it. Keep it easy!

8. Leave no traces


Store only the essential information you need, and securely delete everything else. Delete or better yet — do not record any information, documents, logs that are not strictly necessary. If you can't help it, use encrypted documents (and adequately protect private keys). Avoid storing documents and encryption keys on public clouds.

9. No personal details


Avoid giving real personal details when interacting with people from your anonymous identity. Do not give information about your real gender/age/ethnicity. Avoid talking about your interests, hobbies, or any other information that can help identify you. Avoid posting photos and identification marks. Giving out personal details can lead to being identified.

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10. Watch out for anomalies


Being anonymous is very difficult, and it is even more difficult if you surround yourself with anomalies that can be exploited to profile you and track your real-life identity. For example, writing weird coded messages that make no sense on Twitter is an anomaly. The best thing is to blend in and be as normal as possible, to stay in the background noise.

In summary


  1. Shut the f*ck up
  2. Do not trust anybody
  3. Compartmentalize identities and means of communication
  4. Leave no traces
  5. Remember that intelligence and law enforcement also follow the same rules:

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#NotiziePerLaScuola

IX edizione del Concorso Internazionale “Poesis-Vietri sul Mare”, aperto agli studenti degli Istituti secondari di II grado italiani e all’estero.



chiamare il verde pedonale a #Roma, e ricevere in cambio inutili cinguettii elettronici


Ho verificato, cronometro alla mano, che il pulsante di chiamata pedonale ai semafori romani serve (quasi) solo a innescare il cicalino per gli ipovedenti, non a chiamare il verde. Poi ci sono casi (rari) dove lo scopo invece è quello, e il pulsante invece è il medesimo.
Mi piacerebbe che la funzione del pulsante fosse specificata: con il miraggio di attraversare prima inneschiamo solo indesiderato inquinamento acustico.


la bocca piccola dei secchioni della spazzatura di #Roma


Mi chiedo chi abbia progettato le bocche dei secchioni della spazzatura più piccole di un sacchetto medio. Con quale ratio?
Non mi sorprende che la gente lasci tutto in terra invece di dover lottare spingendo faticosamente, e vedo vecchietti che si fanno venire un infarto sotto al sole nel civico tentativo di riuscire a fare la differenziata.
Chi vuole sbarazzarsi abusivamente dei calcinacci tranquillamente alza il coperchio.


MESsaggio dal capitale: “Tutto mio” | La Città Futura

"Gli Stati in crisi e che vi ricorrono, infatti, vengono sottoposti a vincoli finanziari pesanti e i pochi poteri residui in fatto di politica economica che le regole di Maastricht ancora consentono verrebbero espropriati dal capitale finanziario, il quale non solo imprimerebbe una nuova pressione ai diritti sociali ma impedirebbe anche di rispondere adeguatamente alla recessione che ormai interessa quasi tutta l’eurozona."

lacittafutura.it/editoriali/me…




talium.co/doc/avgWmb/s/

Poliverso & Poliversity reshared this.



racconti distopici




Recensione Cielo di Piia Leino - Leggere distopico

@libri@feddit.it

"Helsinki, 2058. Dopo una violenta guerra civile, la società è crollata e il movimento sovranista Luce ha preso il potere sull’ex capitale della Finlandia. I dissidenti politici sono fuggiti al nord, mentre ai cittadini leali Luce ha donato Cielo, una realtà virtuale dove tutto è meraviglioso e colorato."

Continua su Leggere distopico

@libri@poliverso.org

#libri #mastolibri #libripendolari #unlibroalgiorno #libriSegreti

leggeredistopico.com/2023/07/1…





Ricordiamo chi ha inventato lo Zero

@Zeroverso

मुक्त ज्ञानकोश विकिपीडिया से
शून्य
Estela C de Tres Zapotes.jpg
ईपीआई-ओल्मेक स्क्रिप्ट।
शून्य (०) एक अंक है जो संख्याओं के निरूपण के लिये प्रयुक्त आजकी सभी स्थानीय मान पद्धतियों का अपरिहार्य प्रतीक है। इसके अलावा यह एक संख्या भी है। दोनों रूपों में गणित में इसकी अत्यन्त महत्वपूर्ण भूमिका है। पूर्णांकों तथा वास्तविक संख्याओं के लिये यह योग का तत्समक अवयव है।

ग्वालियर दुर्ग में स्थित एक छोटे से मन्दिर की दीवार पर शून्य (०) उकेरा गया है जो शून्य के लेखन का दूसरा सबसे पुराना ज्ञात उदाहरण है। यह शून्य आज से लगभग १५०० वर्ष पहले उकेरा गया था।[1]

informapirata reshared this.



Ma il famoso messaggio di prova di #ITAlert era previsto che lo ricevessero tutti?
Perché in ufficio c'è stato un trillo in tutti i cellulari tranne il mio 😑


Come uccidere una rete decentralizzata (come il Fediverso)

di Ploum il 2023-06-23

In questo articolo molto interessante, Lionel Dricot ricostruisce la strategia dei #Gafam che sta dietro all'operazione Threads di Meta.

Un grosso grazie all'autore.

Buona lettura

L'anno è il 2023. L'intera Internet è sotto il controllo dell'impero GAFAM. Tutto? Beh, non del tutto. Perché alcuni piccoli villaggi stanno resistendo all'oppressione. E alcuni di questi villaggi hanno iniziato ad aggregarsi, formando il "Fediverso".
Con i dibattiti su Twitter e Reddit, il Fediverso ha iniziato a guadagnare fama e attenzione. La gente ha iniziato a usarlo davvero. L'impero ha cominciato ad accorgersene.

Capitalisti contro la concorrenza

Come ha detto Peter Thiel, uno dei principali investitori di Facebook: "La concorrenza è per i perdenti". Già, questi pseudo "il mercato ha sempre ragione" non vogliono un mercato quando ci sono dentro. Vogliono un monopolio. Fin dalla sua nascita, Facebook è stato molto attento a uccidere ogni concorrenza. Il modo più semplice per farlo è stato quello di acquistare le aziende che un giorno avrebbero potuto diventare dei concorrenti. Instagram e WhatsApp, per citarne alcune, sono state acquistate solo perché il loro prodotto attirava utenti e poteva gettare un'ombra su Facebook.
Ma il Fediverso non può essere comprato. Il Fediverso è un gruppo informale di server che discutono attraverso un protocollo (ActivityPub). Questi server possono anche eseguire software diversi (Mastodon è il più famoso, ma ci possono essere anche Pleroma, Pixelfed, Peertube, WriteFreely, Lemmy e molti altri).
Non si può comprare una rete decentralizzata!
Ma c'è un altro modo: renderla irrilevante. Questo è esattamente ciò che Google ha fatto con XMPP.


Come Google è entrato a far parte della federazione XMPP


Alla fine del XX secolo, i programmi di messaggeria istantanea (IM) erano di gran moda. Uno dei primi di grande successo fu ICQ, seguito rapidamente da MSN messenger. MSN Messenger era il Tiktok dell'epoca: un mondo in cui gli adolescenti potevano trascorrere ore e giorni senza adulti.
Poiché MSN faceva parte di Microsoft, Google ha voluto fargli concorrenza e nel 2005 ha presentato Google Talk, includendolo nell'interfaccia di Gmail. Ricordiamo che all'epoca non esistevano smartphone e pochissime applicazioni web. Le applicazioni dovevano essere installate sul computer e l'interfaccia web di Gmail era innovativa. MSN a un certo punto è stato persino fornito in bundle con Microsoft Windows ed era davvero difficile rimuoverlo. La creazione della chat di Google con l'interfaccia web di Gmail era un modo per essere ancora più vicini ai clienti rispetto a un software integrato nel sistema operativo.
Mentre Google e Microsoft lottavano per conquistare l'egemonia, gli appassionati di software libero cercavano di costruire una messaggistica istantanea decentralizzata. Come la posta elettronica, XMPP era un protocollo federato: più server potevano dialogare tra loro attraverso un protocollo e ogni utente si connetteva a un particolare server attraverso un client. Quell'utente poteva poi comunicare con qualsiasi utente su qualsiasi server utilizzando qualsiasi client. Questo è ancora il modo in cui ActivityPub e quindi il Fediverso funzionano.
Nel 2006, Google talk è diventato compatibile con XMPP. Google stava prendendo seriamente in considerazione XMPP. Nel 2008, mentre ero al lavoro, squillò il telefono. In linea, qualcuno mi disse: "Salve, siamo di Google e vogliamo assumerla". Ho fatto diverse telefonate e si è scoperto che mi avevano trovato attraverso la dev-list di XMPP.Stavano cercando degli amministratori di sistema per XMPP.
Quindi Google stava davvero adottando la federazione. Non era geniale? Significava che, improvvisamente, ogni singolo utente di Gmail diventava un utente XMPP. Questo non poteva che essere un bene per XMPP, giusto? Ero estasiato.


Come Google ha ucciso XMPP


Naturalmente, la realtà era un po' meno brillante. Innanzitutto, nonostante la collaborazione per lo sviluppo dello standard XMPP, Google stava realizzando una propria implementazione chiusa che nessuno poteva controllare. Si è scoperto che non sempre rispettavano il protocollo che stavano sviluppando. Non stavano implementando tutto. Questo ha costretto lo sviluppo di XMPP a rallentare, ad adattarsi. Nuove funzionalità interessanti non sono state implementate o non sono state utilizzate nei client XMPP perché non erano compatibili con Google Talk (gli avatar hanno impiegato moltissimo tempo per arrivare su XMPP). La federazione a volte si interrompeva: per ore o giorni non era possibile comunicare tra i server Google e i server XMPP regolari. La comunità XMPP fungeva da osservatrice e debugger dei server di Google, segnalando le irregolarità e i tempi di inattività (io l'ho fatto più volte, e questo è probabilmente il motivo dell'offerta di lavoro).
E poiché gli utenti di Google Talk erano molto più numerosi dei "veri utenti XMPP", c'era poco spazio per "non preoccuparsi degli utenti di Google Talk". I nuovi arrivati che scoprivano XMPP e non erano utenti di Google Talk avevano un'esperienza molto frustrante perché la maggior parte dei loro contatti erano utenti di Google Talk. Pensavano di poter comunicare facilmente con loro, ma in realtà si trattava di una versione degradata di ciò che avevano quando usavano Google Talk. Un tipico gruppo di utenti XMPP era composto principalmente da utenti di Google Talk e da alcuni geek.
Nel 2013, Google ha capito che la maggior parte delle interazioni XMPP avveniva comunque tra utenti di Google Talk. Non gli interessava rispettare un protocollo che non controllava al 100%. Quindi ha staccato la spina e ha annunciato che non sarebbe più stato federato. E ha iniziato una lunga ricerca per creare un servizio di messaggistica, a partire da Hangout (a cui sono seguiti Allo, Duo e poi ho perso il conto).
Come previsto, nessun utente di Google ha battuto ciglio. In effetti, nessuno di loro se n'è accorto. Nel peggiore dei casi, alcuni dei loro contatti sono diventati offline. Tutto qui. Ma per la federazione XMPP è stato come se la maggior parte degli utenti fosse improvvisamente scomparsa. Persino gli irriducibili fanatici di XMPP, come il vostro servitore, hanno dovuto creare account Google per mantenere i contatti con gli amici. Ricordate: per loro eravamo semplicemente offline. Era colpa nostra.
Sebbene XMPP esista ancora e sia una comunità molto attiva, non si è mai ripreso da questo colpo. Le aspettative troppo alte sull'adozione da parte di Google hanno portato a un'enorme delusione e a una silenziosa caduta nell'oblio. XMPP è diventato di nicchia. Così di nicchia che quando le chat di gruppo sono diventate di moda (Slack, Discord), la comunità del software libero le ha reinventate (Matrix) per competere mentre le chat di gruppo erano già possibili con XMPP. (Disclaimer: non ho mai studiato il protocollo Matrix, quindi non ho idea di come si comporti tecnicamente rispetto a XMPP. Credo semplicemente che risolva lo stesso problema e competa nello stesso spazio di XMPP).
XMPP sarebbe diverso oggi se Google non vi avesse mai aderito o non fosse mai stato considerato come parte di esso? Nessuno può dirlo. Ma sono convinto che sarebbe cresciuto più lentamente e, forse, in modo più sano. Che sarebbe più grande e più importante di oggi. Che sarebbe stata la piattaforma di comunicazione decentralizzata di default. Una cosa è certa: se Google non avesse aderito, XMPP non sarebbe peggiore di quello che è oggi.


Non è stata la prima volta: la strategia di Microsoft


Quello che Google ha fatto a XMPP non è una novità. Infatti, nel 1998, l'ingegnere Microsoft Vinod Vallopllil scrisse esplicitamente un testo intitolato "Blunting OSS attacks" in cui suggeriva di "differenziare (de-commoditize) i protocolli e le applicazioni [...]. Estendendo questi protocolli e sviluppandone di nuovi, possiamo impedire ai progetti OSS di entrare nel mercato".
Microsoft ha messo in pratica questa teoria con il rilascio di Windows 2000, che supportava il protocollo di sicurezza Kerberos. Ma il protocollo è stato esteso. Le specifiche di tali estensioni potevano essere scaricate liberamente, ma era necessario accettare una licenza che vietava di implementare tali estensioni. Non appena si cliccava su "OK", non si poteva lavorare su nessuna versione open source di Kerberos. L'obiettivo era esplicitamente quello di uccidere qualsiasi progetto di rete concorrente, come Samba.
Questo aneddoto è stato raccontato da Glyn Moody nel suo libro "Rebel Code" e dimostra che l'uccisione di progetti open source e decentralizzati è un obiettivo davvero consapevole. Non accade mai a caso e non è mai causato dalla sfortuna.
Microsoft ha utilizzato una tattica simile per assicurarsi il dominio nel mercato dell'office con Microsoft Office, utilizzando formati proprietari (un formato di file può essere visto come un protocollo per lo scambio di dati). Quando le alternative (OpenOffice e poi LibreOffice) sono diventate abbastanza brave ad aprire i formati doc/xls/ppt, Microsoft ha rilasciato un nuovo formato che ha definito "aperto e standardizzato". Il formato era, di proposito, molto complicato (20.000 pagine di specifiche!) e, soprattutto, sbagliato. Sì, sono stati introdotti alcuni bug nelle specifiche, il che significa che un software che implementa il formato OOXML completo si comporta in modo diverso da Microsoft Office.
Questi bug, insieme alle pressioni politiche, sono stati uno dei motivi che hanno spinto la città di Monaco a tornare indietro dalla migrazione verso Linux. Quindi sì, la strategia funziona bene. Oggi, docx, xlsx e pptx sono ancora la norma. Fonte: Ero presente, indirettamente pagato dalla città di Monaco per rfar sì che il rendering di LibreOffice OOXML fosse più simile a quello di Microsoft invece di seguire le specifiche.

AGGIORNAMENTO:
Questa tattica ha persino una pagina di Wikipedia


Meta e il Fediverso


Chi non conosce la storia è destinato a ripeterla. Il che è esattamente ciò che sta accadendo con Meta e il Fediverso.
Si dice che Meta diventerà "compatibile con Fediverso". Potrete seguire le persone su Instagram dal vostro account Mastodon.
Non so se queste voci abbiano un fondo di verità, se sia possibile che Meta prenda in considerazione l'idea. Ma una cosa mi ha insegnato la mia esperienza con XMPP e OOXML: se Meta si unisce al Fediverso, Meta sarà l'unico a vincere. In effetti, le reazioni mostrano che stanno già vincendo: il Fediverso è diviso tra il bloccare Meta o meno. Se ciò accadesse, significherebbe un mediverso a due livelli, frammentato e frustrante, con poca attrattiva per i nuovi arrivati.

AGGIORNAMENTO: Queste voci sono state confermate: almeno un amministratore di Mastodon, kev, di fosstodon.org, è stato contattato per partecipare a un incontro ufficioso con Meta. Ha avuto la migliore reazione possibile: ha rifiutato gentilmente e, soprattutto, ha pubblicato l'e-mail per essere trasparente con i suoi utenti. Grazie kev!
Mail di Meta a Kev, da Fosstodon, e risposta

So che tutti sogniamo di avere tutti i nostri amici e familiari sul Fediverso, in modo da evitare completamente le reti proprietarie. Ma il Fediverso non cerca il dominio del mercato o il profitto. Il Fediverso non cerca la crescita. Offre un luogo di libertà. Le persone che si uniscono al Fediverso sono quelle che cercano la libertà. Se le persone non sono pronte o non cercano la libertà, va bene. Hanno il diritto di rimanere su piattaforme proprietarie. Non dovremmo costringerle a entrare nel Fediverso. Non dovremmo cercare di includere il maggior numero di persone a tutti i costi. Dovremmo essere onesti e fare in modo che le persone si uniscano al Fediverso perché condividono alcuni dei valori che lo animano.
Competendo contro Meta nella cervellotica ideologia della crescita a tutti i costi, siamo certi di perdere. Loro sono i maestri di questo gioco. Stanno cercando di portare tutti nel loro campo, per far sì che le persone competano contro di loro usando le armi che vendono.
Il Fediverso può vincere solo mantenendo la sua posizione, parlando di libertà, morale, etica, valori. Avviando discussioni aperte, non commerciali e non campate in aria. Riconoscendo che l'obiettivo non è vincere. Non è aderire. L'obiettivo è rimanere uno strumento. Uno strumento dedicato a offrire un luogo di libertà agli esseri umani connessi. Qualcosa che nessuna entità commerciale potrà mai offrire.

Testo originale: https://ploum.net/2023-06-23-how-to-kill-decentralised-networks.html
Distribuito con licenza Creative Commons BY-SA
Traduzione italiana: framapiaf.org/@nilocram
Illustrazione di David Revoy
Traduction en Français par Nicolas Vivant
Traducción Española de Matii
Deutsche Übersetzung von Janet und anderen

#Fediverso #Fediverse #Gafam #XMPP #Mastodon #SoftwareLibero
@Informa Pirata @Scuola - Gruppo Forum @Devol :fediverso: @maupao

in reply to nilocram

@andreabont prova a leggere qui, lo spiega meglio di quanto potrei far io

Scuola - Gruppo Forum reshared this.





A proposito delle bombe a grappolo e della realtà della #guerra. Siamo sotto propaganda fin dall'inizio, ma la guerra è e resta una cosa sbagliata e immorale, un fallimento. L'obiettivo, una volta esplosa, è fermarla il prima possibile. Stiamo invece assistendo a un'escalation #Ucraina #bombeagrappolo
altreconomia.it/in-ucraina-le-…



Rivoluzione Pixelfed: in arrivo un nuovo modo di accedere a Pixelfed in meno di 60 secondi, con il proprio account Mastodon.

@Che succede nel Fediverso?

#Pixelfed ha presentato una novità bellissima per tutto il #Fediverso, replicabile per tutti gli altri progetti!


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Joining Pixelfed has never been easier!

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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

da un lato geniale, da un'altro pericola perchè accentra ancor più potere alle grandi istanze mastodon.
Ma in definitiva io sono per semplificare e secondo me i progetti minori dovrebbero approffittare dell'enorme popolarità di mastodon.


Feddit: come può un utente #Mastodon seguire una comunità #Lemmy? Quali sono le comunità italiane nate dopo l'esplosione della redditmigration? Quali sono quelle nate prima? Si può aprire un nuovo thread da Mastodon?

Tutte le risposte nel post linkato (qui leggibile su feddit)


Feddit: come seguire una comunità Lemmy da Mastodon? Quali sono le comunità italiane nate dopo l'esplosione della redditmigration? Quali quelle nate prima? Si può aprire un nuovo thread da Mastodon?

Un utente #Mastodon può seguire una comunità #Lemmy in 2 modi:
- cliccare sul nome utente di una comunità (per esempio @fediverso ) e seguirla
- scrivere il nome della comunità (possibilmente completo di @ ma non è sempre necessario) nella casella di ricerca di #Mastodon

#Mastoaiuto