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ROGOZIN SULLA NECESSITÀ DI DISTRUGGERE ZELENSKY E I LEADER DEL REGIME NAZISTA A KIEV
Dmitry Rogozin è un politico e statista russo, Senatore della Federazione Russa, ex-Direttore generale dell'ente statale per le attività spaziali "Roscosmos"
A sostegno della mia posizione vi farò diversi esempi.
Il primo è l’attacco della NATO alla Jugoslavia nel 1999. Da cosa hanno iniziato? Dagli attacchi alle autorità politiche e militari, alla distruzione di tutti i ponti sul Danubio, alla distruzione di tutte le sottostazioni elettriche e persino all'attacco della torre della televisione per zittire i giornalisti serbi. Hanno disorganizzato le autorità politiche e militari del Paese, poi hanno deposto il Presidente Milosevic, assicurato il suo arresto e la successiva morte all'Aia.
Il secondo esempio è come si comporta Israele. Il mondo intero grida, l'ONU prende delle decisioni, il Segretario Generale batte i piedi. Ma a loro non importa nulla.
Uccidono in successione tutti i leader di Hezbollah o Hamas. Uno, l'altro, terzo. Cioè, chiunque affermi di guidare questi movimenti diventa automaticamente un bersaglio e diventa in anticipo un attentatore suicida. E gli israeliani non tengono conto di eventuali sacrifici collaterali. Che si tratti di bambini, donne o anziani. Ciò, ovviamente, non si adatta in alcun modo ai postulati della moralità cristiana e neanche quelli universali. Ma da un punto di vista militare si tratta di azioni assolutamente efficaci per raggiungere l’obiettivo.
E il terzo esempio è il conflitto Iran-Iraq. Ricordate, un numero enorme di soldati di entrambe le parti sono morti sui campi di battaglia. Ma la guerra è finita quando entrambe le parti hanno acquisito armi missilistiche a lungo raggio, che hanno consentito loro di colpire le capitali dei due Stati. E le élites si sono subito allarmate.
Sto parlando proprio di questo. Era necessario far temere a Zelensky la nostra ritorsione, in modo che galoppasse come una lepre, si nascondesse nei bunker come un topo e avesse paura di mettere il naso fuori all’aria aperta, per non parlare di fare i viaggi all’estero. Tutta la colpa dell’attuale conflitto ricade interamente su di lui. È un mascalzone e un criminale di guerra.
La denazificazione non è la liquidazione di decine di migliaia, centinaia di migliaia di soldati dell'esercito ucraino, la maggior parte dei quali è finita al fronte contro la propria volontà. Molti di loro sono "russi stregati", cioè il loro carattere è russo, persistente e il loro cervello è avvelenato da 30 anni di propaganda di Bandera. Gli anglosassoni hanno raggiunto il loro obiettivo: i russi uccidono i russi, pensando che non siano russi.
E la feccia fascista e i bandera occidentali come il bastardo e sadico Robert “Magyar” Brody stanno conducendo questo massacro da accoglienti rifugi antiaerei.
La denazificazione è, prima di tutto, la distruzione di coloro che diffondono questo spirito misantropico russofobo, che ha trasformato una repubblica fraterna con un numero enorme di famiglie miste nel nostro feroce nemico.

Fonte
Info Defense



Lorenzo Infantino, il rigore di un filosofo liberale

@Politica interna, europea e internazionale

Il professore Lorenzo Infantino ci ha lasciati, inaspettatamente, il 18 gennaio. L’Università e la Fondazione Luigi Einaudi hanno perso uno scienziato sociale di grandissimo valore, un punto di riferimento intellettuale fondamentale nel mondo liberale, un amico carissimo. Professore emerito di



Africa, i governi e i gruppi armati intensificano gli abusi [Report HRW]

L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo

Human Rights Watch ha scoperto che i governi africani continuano a reprimere e ad arrestare ingiustamente oppositori politici, critici, attivisti e giornalisti. Il gruppo



trump pare un pazzo. spero che sia solo scena. non è ancora al poter ed ha già minacciato il 100% delle nazioni a lui confinanti. una specie di putin 2.0. in senso geopolitico pare agire più o meno a caso, sotto lo stimolo di droghe. e di certo la sua elezione dimostra una democrazia USA molto imperfetta, dove NON tutti hanno il diritto di voto. aggiungi il solito voto di protesta… e il piatto è pronto a puntino per finire a tavola 🙁 sinceramente questa continua scommessa al ribasso nel tempo, dei capi di stato (e non ce l'ho con biden, ha fatto le sue cazzate ma almeno era un essere umano) comincia a pesare. non fossi lucida e razionale sarebbe il momento del panico


GAZA. E’ cominciata la tregua, prima i raid aerei hanno ucciso altri 13 palestinesi


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il cessate il fuoco è scattato con ritardo per la mancata consegna dei nomi degli ostaggi che saranno liberati. Israele ha continuato a bombardare sino all'ultimo
L'articolo GAZA. E’ cominciata la tregua, prima i raid aerei hanno ucciso



## IL PROGETTO ASSET DI EUROPOL, SEQUESTRARE I BENI CRIMINALI A LIVELLO GLOBALE (COMPRESE LE CRIPTOVALUTE)

Europol ha dato il benvenuto nella sua sede oltre 80 esperti finanziari provenienti da tutto il mondo per partecipare al Progetto A.S.S.E.T. (Asset Search & Seize Enforcement Taskforce), un'iniziativa volta a migliorare il numero di beni criminali sequestrati a livello globale.
In totale, 43 forze dell'ordine di 28 paesi hanno aderito all'operazione, olte ad autorità di organizzazioni internazionali, tra cui Eurojust e Interpol.

Dal 13 al 17 gennaio 2035 scorsi, gli specialisti hanno messo insieme le loro conoscenze e competenze per stabilire un nuovo flusso di lavoro organizzativo per identificare, congelare e sequestrare beni criminali attraverso tutti i mezzi possibili disponibili, inclusa la condivisione delle competenze nell'identificazione delle persone e le nuove modifiche operative emerse negli schemi di riciclaggio di denaro e la pianificazione di azioni congiunte per impadronirsi delle risorse.

Durante l'operazione, gli esperti hanno identificato:

53 immobili, 8 dei quali sono stati valutati 38,5 milioni di EUR;
Oltre 220 conti bancari, di cui uno con un saldo statunitense $5,6 milioni;
15 aziende, oltre 20 yacht e veicoli di lusso, 4 delle quali sono state valutate oltre 600.000 EUR;
83 indirizzi e portafogli per criptovaluta.

Un altro risultato chiave dell'operazione è stato il congelamento di 200 000 EUR in criptovalute.

L'iniziativa è stata organizzata dall'European Financial and Economic Crime Center (EFECC) e supportata dagli specialisti e analisti di Europol in strumenti di recupero patrimoniale, criptovalute, intelligence open source e innovazione.

Burkhard Mühl, il Capo del Centro europeo per il crimine finanziario ed economico (EFECC) ha diciarato: "Questa settimana, la task force Asset Search & Seize Enforcement ha presentato Europol al suo meglio. Riunendo oltre 80 massimi esperti delle forze dell'ordine e del settore privato, abbiamo lavorato come uno per rintracciare, congelare e cogliere i profitti della criminalità organizzata. Insieme, stiamo colpendo i criminali dove fa più male – ai loro portafogli. Mentre avanziamo uniti, il successo è inevitabile".

Obiettivo: sequestrare beni criminali ...

Il sequestro di beni acquisiti penalmente è estremamente basso in tutto il mondo. Si stima che le forze dell'ordine riescano a togliere solo un frammento di beni criminali dalle mani dei criminali, inferiore al 2% dei proventi annuali stimati della criminalità organizzata. Il restante 98% fornisce il carburante per il proseguimento e l'espansione delle attività criminali organizzate. Negli immobili in particolare sono riciclati i profitti illeciti –e non tassati – (41%).

Le forze dell'ordine in tutti gli Stati membri dell'UE e oltre stanno già istituendo azioni comuni per aumentare il numero di beni criminali recuperati. Recenti operazioni importanti sono buoni esempi di questa cooperazione internazionale per l'applicazione della legge per aumentare i sequestri.

Sulla base dei risultati di recenti indagini, Europol ha sostenuto le autorità di sei paesi nel reprimere i banchieri sotterranei che stavano riciclando i proventi del traffico di droga su larga scala e altri reati gravi. Uno dei risultati di maggior successo di questa operazione è stato il sequestro di 27 milioni di euro nelle sole criptovalute.

... attraverso un'azione comune

Il progetto A.S.S.E.T è un passo decisivo compiuto dagli Stati membri dell'UE e da altri terzi verso la definizione delle priorità delle indagini finanziarie, una delle aree in cui Europol si sta concentrando per affrontare con successo i migliori criminali.

Inoltre, la nuova direttiva sul recupero e la confisca dei beni, entrata in vigore nel 2024 (eur-lex.europa.eu/legal-conten…), diventerà uno strumento importante nella confisca di questi beni criminali. Fornisce nuovi poteri agli Uffici di recupero delle attività per congelare in modo efficiente le risorse quando richiesto e per agire immediatamente per preservare la proprietà fino a quando non viene emesso un ordine di congelamento. La direttiva è stata accolta con favore da molti, in quanto si ritiene possa contribuire a indebolire le organizzazioni criminali privandole dei loro proventi illeciti. Tuttavia, ci sono state anche alcune critiche, in particolare sulla necessità di garantire adeguate tutele dei diritti individuali durante i procedimenti di confisca. (Approfondisci qui sistemapenale.it/it/scheda/fin…)

L'iniziativa esemplifica il modo in cui Europol mira a rafforzare la lotta contro ogni forma di grave criminalità internazionale e organizzata riunendo i partner pertinenti. A questo proposito, un elemento cruciale del Progetto A.S.S.E.T. è la partecipazione di attori finanziari del settore privato, in particolare organizzazioni del settore bancario e di scambi di criptovaluta.

Il partenariato pubblico-privato tra Europol e il settore finanziario è una priorità per le forze dell'ordine: a dicembre Europol ha ospitato una pietra miliare plenaria affrontare le questioni chiave in materia di criminalità finanziaria e intelligence, che si è conclusa con il lancio di un nuovo flusso di lavoro.

Il Progetto A.S.S.E.T. è supportato dalla rete @ON , finanziata dalle Commissioni dell'UE, guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia italiana (DIA).

#ProjectASSET #EUROPOL #Rete@ON #RETEONNET #dia
@Notizie dall'Italia e dal mondo



Ormai sono due anni da quando è mancata la mia mamma.

Nonostante non la vedessi praticamente mai:

  • fino a pochi mesi fa ho dovuto prendere antidepressivi, e da venerdì sono di nuovo in burnout perché non reggo più nulla;
  • nelle fotografie sembro invecchiato di vent'anni, sembro Babbo Natale;
  • sono ingrassato in modo impressionante;
  • ho un perenne mal di stomaco.

Non so se mi riprenderò mai.



Oggi, 19 gennaio, nel 1940


Nasce a Palermo Paolo Borsellino.


A ventitré anni vince il concorso in magistratura e diventa il più giovane magistrato d’Italia.
Nel 1980 inizia a collaborare con Rocco Chinnici, capo dei Giudici Istruttori di Palermo. Nasce il pool antimafia per combattere l'organizzazione mafiosa di origini siciliane Cosa Nostra.
Borsellino verrà assassinato il 19 luglio 1992 in via D’Amelio, a Palermo.

in reply to storiaweb

Ecco una descrizione del testo alternativo per l'immagine:

Immagine in bianco e nero di un uomo di mezza età con i capelli scuri, seduto a una scrivania. Indossa una giacca scura e una cravatta. Le sue mani sono giunte davanti a lui. Sullo sfondo si intravedono delle carte e un armadio.

Fornito da @altbot, generato utilizzando Gemini



OGGI, 19 GENNAIO, NEL 1809


Nasce a Boston, Massachusetts, Edgar Allan Poe, poeta, scrittore di racconti e critico letterario americano, scomparso nel 1849.
Conosciuto come il pioniere del romanzo poliziesco moderno e per il suo lavoro pionieristico nel genere dei racconti, in particolare nei generi gotico e misterioso.
La scrittura di Poe era caratterizzata da un'interazione dinamica tra realismo e fantasia, nonché da un'attenzione al macabro e alla psicologia dei suoi personaggi.
Nonostante l'iniziale mancanza di riconoscimento negli Stati Uniti, il lavoro di Poe ottenne un'immensa popolarità in Europa, in particolare in Francia grazie al lavoro di Charles Baudelaire.
L'influenza di Poe può essere vista nei movimenti letterari simbolisti e decadenti, e il suo lavoro è considerato altamente moderno e influente sulla letteratura contemporanea.

#OTD
#accaddeoggi
@Storia

in reply to storiaweb

Ecco una descrizione del testo alternativo per l'immagine:

Un ritratto in bianco e nero di Edgar Allan Poe, a mezzo busto. Ha capelli scuri, corti e ondulati, baffi e indossa una giacca scura e una cravatta chiara. Lo sfondo è scuro e sfumato.

Fornito da @altbot, generato utilizzando Gemini



Giuseppe Brutti - Il capostazione di Amandola che salvò dai tedeschi una famiglia ebrea


da anpifermo.it/wp-content/upload…

Un gruppo di esuli ebrei in fuga dai Balcani arriva in Italia proprio
nell’anno 1943 e, per una serie di circostanze dovute non si sa se al caso o a un
destino fortunato, capita in quel di Amandola, alle pendici dei monti Sibillini.
Qui i fuggiaschi trovano accoglienza, aiuto e una protezione ad oltranza non
solo per opera di una famiglia di quella cittadina, la famiglia Brutti, ma anche a
seguito di una vera e propria gara di solidarietà di tutta la comunità amandolese.
Giuseppe Brutti era dal 1939 capostazione in Amandola, capolinea della
ferrovia Adriatico-Appennino. Della sua famiglia facevano parte la moglie
Lucci Elvira e i figli Maria Luisa, Mario e Giancarlo. Maria Luisa era fidanzata
con Ferdinando Farina (Nando), suo compagno di scuola. Questi, nel 1943,
aiutava spesso il capostazione nel suo lavoro estremamente oneroso. Nel mese
di settembre del 1943 Nando stava facendo i conteggi degli incassi per i
biglietti viaggiatori e per trasporto merci quando il capostazione Brutti lo
avvertì che doveva salire al piano superiore della stazione perché nella sala
d’aspetto c’erano vecchi, donne e bambini. Si trattava di una donna anziana con
tre figlie, un genero e tre nipoti. Il senso d’ospitalità della famiglia Brutti non
fece difetto. A tutti i nuovi arrivati, che non sapevano se e come proseguire il
viaggio, fu offerta una cena e la possibilità di passare la note al riparo. Ricorda
Giancarlo Brutti, uno dei figli del capostazione: “La persona più anziana del
gruppo, nel ringraziare il Signore e i miei genitori, rivela che da tre mesi non
mangiavano un piatto caldo. A questo punto il gruppo capisce di trovarsi di
fronte a persone amiche e confidano le loro origini e le loro paure”.
Ed ecco il resoconto stilato in via ufficiale a firma di due delle giovani di
quel gruppo, le figlie Ena e Alisa Benarojo Almuli in occasione del
conferimento alla famiglia Brutti del titolo di “Giusti tra le nazioni” da parte
delle autorità israeliane nel 2004. E’ il titolo riconosciuto a coloro che in vari
modi si sono opposti al progetto di sterminio degli ebrei, che hanno salvato le
loro vite e protetto i perseguitati.
“La nostra famiglia scappò da Belgrado, in Jugoslavia, nel Novembre
1941. Dopo un lungo e pericoloso viaggio fummo trasportati in Italia e internati
in un villaggio chiamato Cison in Valmarino, in provincia di Treviso (nella
regione Veneto). Rimanemmo lì fino all’invasione tedesca, nel Settembre 1943.
Con falsi documenti lasciammo Cison diretti verso sud nella direzione delle
Forze Armate Alleate. La nostra famiglia era formata dalla più anziana, la
nonna Reuna Davico Almuli, nostro zio, Dottor Isak Eskenazi, sua moglie Ela
Almuli Eskenazi e la figlia Vera, la nostra altra zia Lea Almuli, nostra madre
Reli Benarojo Almuli e noi due, allora di 6 anni e mezzo e otto. Viaggiammo
per parecchi giorni usando vari mezzi di trasporto. L’ultimo di questi fu un
treno, verso sud, che si fermò in una città chiamata Amandola, in provincia di
Ascoli Piceno (nella regione delle Marche) dove, esausti, decidemmo di passare
la notte.
Il capostazione, il sig.Giuseppe Brutti, che viveva sopra la stazione con la
sua famiglia, notò il nostro arrivo, ci aiutò a sistemarci nella stazione, ci diede
informazioni sul treno successivo verso sud. Era sera quando il sig.Brutti se ne
andò per raggiungere la sua famiglia per la cena; ma poi tornò indietro
insistendo che noi tutti e otto raggiungessimo lui e la sua famiglia per dividere
insieme la cena. E’ proprio qui, in questa stazione, che la storia che vogliamo
dirvi comincia.
Questo fu l’inizio di una relazione durevole con la famiglia davvero
speciale di Elvira e Giuseppe Brutti, che in molti altri modi dimostrava di avere
le stesse virtù di molte altre famiglie della città di Amandola. E’ la loro umanità,
generosità, altruismo a scapito della loro salvezza che vogliamo ufficialmente
riconoscere. Dopo che fummo nutriti, ci furono date delle brandine, materassi e
coperte per dormire. Il mattino dopo, capendo che eravamo incerti se continuare
il viaggio verso sud, il sig.Brutti organizzò una riunione con alcune persone
fidate della città, Monsignor Eugenio Verdini e il Dottor Cesare Apolloni. Fu
detta loro la nostra storia di ebrei che scappavano dai nazisti e allora,
pienamente consapevoli della nostra situazione, incluse le nostre magre risorse
finanziarie, fu raggiunta la decisione che la nostra famiglia poteva rimanere al
sicuro in Amandola. Il sig.Brutti, Monsignor Verdini e il dottor Apolloni
velocemente ci trovarono un alloggio. Essi organizzarono pure un ‘comitato’ di
interscambio e le persone della città ci fornirono miracolosamente di tutte le
cose di base per la nostra sopravvivenza in Amandola. Alcuni comprarono cibo,
altri letti e coperte e lenzuola. Altri raccolsero vestiti, pentole e padelle, piatti,
argenteria, sapone fatto a casa, etc.
Nessun compenso materiale fu mai richiesto o pagato e noi continuammo
ad approfittare della loro generosità e di quella di altre persone per tutto il
tempo in cui ne avemmo bisogno.
Amandola era sotto l’occupazione tedesca durante questo periodo. Se i
tedeschi avessero scoperto che i Brutti così come altri avevano dato riparo e si
erano presi cura di una famiglia di ebrei rifugiati con false identità, le
conseguenze sarebbero state estremamente severe: prigionia, tortura o
esecuzione (essi si erano assicurati che tutti nella città fossero consapevoli di
questo con la tortura pubblica e l’esecuzione di un uomo innocente, tale
Biondi). Mentre potremmo nominare numerosi individui che vennero in nostro
aiuto, i Brutti furono i primi e rimasero coinvolti in modo considerevole con le
nostre vite mentre eravamo in Amandola.
Accadde che un collaboratore, un calzolaio di Genova, denunciò la nostra
presenza ai tedeschi. Prima che fossero in grado di venire a prenderci, i nostri
salvatori, mettendo ulteriormente a rischio le loro stesse vite, organizzarono la
nostra veloce e sicura fuga a San Cristoforo, un piccolo paese nelle colline
vicine. Lì stemmo nascosti per ancora un po’ di tempo, finché le Forze armate
alleate liberarono la città di Amandola. Le motivazioni dei nostri salvatori, per
quanto accertabili, furono amicizia, altruismo, credo religioso, spirito
umanitario e altro. Crediamo che i forti principi umanitari sostenuti da una pari
fede religiosa furono i principali fattori motivanti. Non abbiamo altra prova che
la nostra stessa esperienza e la sopravvivenza della nostra famiglia. Se i Brutti e
altri nella città non si fossero presi la responsabilità di accoglierci, di metterci al
sicuro, di darci un riparo a rischio stesso delle loro vite, noi non saremmo
sopravvissuti alla guerra. Come abbiamo sottolineato sopra, molti individui
vennero in nostro aiuto, tutti degni del riconoscimento che Voi patrocinate. Più
o meno tutti i nostri salvatori sono morti. Noi ci siamo tenuti in contatto con i
figli dei Brutti che crebbero con noi. Sono diventati la nostra famiglia estesa.
Abbiamo indicato i Brutti come gli autori più rilevanti della nostra salvezza.
Essi furono i primi a darci riparo e cibo, essi furono coloro che coinvolsero gli
altri in Amandola per metterci al sicuro e salvarci in quell’anno.
Il Settembre scorso passammo una settimana in Amandola con i nostri
cari amici Brutti. Ricordammo insieme i tragici eventi e l’indiscutibile
generosità dei cittadini di Amandola. Abbiamo capito che siamo in ritardo di 55
anni nel riconoscere il merito dei nostri salvatori.”
E’ una bella storia di solidarietà che fa onore non solo a tutta la famiglia
Brutti, ma all’intera comunità dei cittadini amandolesi, che assicurarono una
protezione unanime alla sfortunata famiglia di esuli ebrei nonostante il clima di
paura che la presenza in città di un presidio tedesco aveva ormai imposto.



I3C Bit-banging Fun for the RP2040


img showing terminal and pico

The RP2040 has quickly become a hot favorite with tinkerers and makers since its release in early 2021. This is largely attributed to the low cost, fast GPIOs, and plethora of bus peripherals. [xyphro] has written the I3C Blaster firmware that helps turn the Raspberry Pi Pico into a USB to I3C converter.

The firmware is essentially a bit-bang wrapper and exposes an interactive shell with a generous command set. But it is a lot more than that. [xyphro] has taken the time to dive into the I3C implementation standard and the code is a fairly complex state-machine that is a story on its own.

[xyphro] provides a Python script in case you feel like automating things or drawing up your GUI. And finally, if you are feeling adventurous, the I3C implementation is available for your project tinkering needs.

We loved the fact there is a branch project that lets you extend a Saleae Logic Analyzer to decode I3C and associated protocols by adding a Pico on the cheap. The last update to the project log shows the addition of a MIPI I3C High Data Rate Mode which operates at 25 Mbps which is right up the RP2040s.

[xyphro] gave us the Home Brew Version Of Smart Tweezers a decade ago and we expect there is more to come. If you are interested in reading more about the I3C bus, have a look at I3C — No Typo — Wants To Be Your Serial Bus.


hackaday.com/2025/01/18/i3c-bi…




Investigating USB-to-Ethernet Dongles With “Malware” Claims


Recently a video surfaced from someone claiming that certain USB-to-Ethernet dongles contained ‘malware’ among other big claims. Basically these dongles were said to be designed by China (and Russia) to spy on users and so on, but how much of this is actually grounded in reality? When [lcamtuf] dove into the topic, what he found was not so much a smoking gun, but rather a curious relic from the era when drivers-on-CD were being phased out.

The item that the video went bananas about was namely an additional SPI Flash chip on the PCB alongside the USB 2.0 – Ethernet IC, with many conspiracy theories being floated as to what it would be used for. After some digging, [lcamtuf] found that the IC used in these dongles (SR9900) is by a company called CoreChips Shenzhen, with a strong suggestions that it is a clone of the (2013-era) Realtek RTL8152B.

Both chips have an external SPI Flash option, which is used with the USB side to present a ‘virtual CD drive’ to the user when the dongle is plugged in. This was borne out with the SR9900 Windows system mass production tool that [lcamtuf] obtained a copy of. Included with the flashing tool is a 168 kB ISO image (containing the SR9900 driver package) which happily fits on the 512 kB Flash chip.

Although it’s always possible for chips and firmware to contain backdoors and malware, in this particular case it would appear to be that it’s merely a cruel reminder that 2013 is now already vanishing into the realm of ‘retro computing’ as us old fogies cling to our driver installation floppies and CDs.


hackaday.com/2025/01/18/invest…



Putting Cheap Motorcycle Tachometers to Work


With so much data being thrown at our eyeballs these days, it’s worryingly easy for the actually important stuff to slip by occasionally. So when [Liam Jackson] wanted a way to visualize the number of test failures popping up in the continuous integration system at work, he went with a novel but effective solution — universal motorcycle tachometers.

It turns out these little gauges can be had for under $10 a piece from the usual overseas retailers, and are very easy to drive with a microcontroller. As [Liam] explains, all you need to do other than providing them with 12 volts, is feed them a PWM signal. Even though the gauges are designed for a 12 V system, they apparently don’t have any problem responding to the 5 V logic level from the Arduino’s pins.

As for the frequency he says that 1,000 RPM corresponds to 16.66 Hz, so you can just multiply up from there to show whatever number you wish. That said, [Liam] warns that the gauges draw several hundred milliamps once the needle gets into the two digit range, so keep that in mind. Conveniently, those number happen to be in red anyway…

For his particular application, [Liam] put three of the gauges together to create a very handsome dashboard. If you want to recreate his setup exactly he’s made the STLs available for the gauge cluster housing. Note the small OLED at the center, this offers a way to show a bit more context than the three analog gauges alone can express, especially if you’ve got an application where you might be switching between multiple data sources.

Over the years we’ve seen several projects that repurposed analog gauges of various types, often for showing computer performance, but they generally involved having to drive the galvanometers directly. That these tachometers can simply be fed a simple digital signal should make implementing them into your project much easier.


hackaday.com/2025/01/18/puttin…



TikTok verso la chiusura negli USA: scatta l’allarme per 170 milioni di utenti


TikTok ha annunciato l’intenzione di sospendere le proprie operazioni negli Stati Uniti da domenica 19 gennaio, a meno che non intervenga l’amministrazione Biden. L’azienda sta cercando una dichiarazione del governo che protegga i suoi partner chiave, tra cui Apple, Google, Amazon e Oracle, da potenziali conseguenze legali.

L’annuncio di TikTok arriva dopo che una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, la quale ha confermato una legge che imporrebbe alla società cinese ByteDance di vendere la propria partecipazione nell’app. Se questa condizione non viene soddisfatta, TikTok sarà bandito nel Paese.

L’amministrazione Biden ha affermato che l’ulteriore attuazione della legge sarà trasferita all’amministrazione Donald Trump, che inizierà i lavori lunedì 20 gennaio. Il presidente Trump aveva precedentemente promesso di preservare TikTok mentre discuteva la questione con il presidente cinese Xi Jinping.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sostiene il divieto, affermando che la sicurezza nazionale del paese è a rischio a causa del potenziale accesso ai dati degli utenti americani. Tuttavia, alcuni politici che hanno sostenuto il divieto hanno iniziato a cambiare idea. Il senatore Chuck Schumer ha osservato che l’attuazione della legge potrebbe avere un impatto negativo sull’eredità di Biden.

TikTok ha affermato che se non verrà raggiunta la chiarezza, l’app non sarà più disponibile per i suoi 170 milioni di utenti americani a partire dal 19 gennaio.

L'articolo TikTok verso la chiusura negli USA: scatta l’allarme per 170 milioni di utenti proviene da il blog della sicurezza informatica.



Sarà Napoli ad ospitare martedì 21 gennaio la celebrazione ecumenica nazionale con i responsabili delle Chiese cristiane in Italia. L’appuntamento, organizzato nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, è alle 16.


Winter Conference Tomorrow


Join us for our Winter 2025 conference tomorrow, January 19th! It will be at the ROOTED Armory Café, 191 Highland Ave., Somerville. The conference starts by 10am and ends by 4pm.

The ROOTED Armory Café is wheelchair accessible, has free parking in the back, is on the Route 88 and 90 bus lines and walking distance from the Gilman and Magoun Squares MBTA Green Line stations.

The conference is free, but we request participants register in advance. We encourage attendees to mask to protect everyone’s health. We will have masks and COVID tests for attendees as well as air purifiers. We will live stream it for people who cannot attend in person.

The schedule is:

TimeSessionSpeaker
9:00am-10:00amSetup
10:00am-10:15amOpening Address
10:15am-11:00amHow to navigate your local governmentSteve Revilak
11:00am-noonProtect your privacy
noon-12:30pmLunch
12:30pm-1:30pmPlanning for after January 20th
1:30pm-2:30pmHow to help make Massachusetts more transparentMaya Shaffer
2:30pm-3:30pmRunning for local office
3:30pm-4:00pmClosing Address
4:00pm-5:00pmClean up

Conference Sessions

How to navigate your local government

Steve Revilak, a Pirate town meeting member in Arlington and our First Officer, discusses how town government works and how you can bring change to yours.

Protect your privacy

We will go over tips, techniques and apps you can use to protect your privacy.

Planning for after January 20th

An open planning discussion for building a Pirate future in the face of Trump 2.0. What threats do we face and how we can deal with them to build our party.

How to help make Massachusetts more transparent

Maya Shaffer will share her years of experience navigating Massachusetts public records law. She will walkthrough the public records law using the example of her request for a recording by the Quincy council on aging director made using some of the thousands of dollars the director is accused of stealing from Quincy. She will show how she worked around impediments to the public records law and demonstrate ways you can deal with pitfalls to accessing public records.

Running for local office

Town elections are starting soon and city elections will finish in November. Now is the time to learn what offices you can run for and how to get elected.

Want to Help?

If you can help with the conference, please take a look at our conference pirate pad and put your name down for anything you will do.


masspirates.org/blog/2025/01/1…



Biglietti di sola andata


Permetteremo tutto questo?
Allora il futuro sarà buio pesto.

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Premio Morrione e Laganà. Proroga di una settimana del bando


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/premio-…
L’associazione Amici di Roberto Morrione ha deciso di prorogare di una settimana il termine per la partecipazione al bando della 14′ edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo



Uscire da Facebook.
...da quando l'algoritmo ha iniziato a dominare, anche se avevi tolto dalla sezione notizie gli amici che seguivano “i link di zia Fedora” ti trovi la zia in oggetto che vola sulla scopa al posto della befana e ti piazza i suoi link in bella mostra, ignorando la tua volontà.
Poi ti ride anche in faccia quando nascondi i post, perché sa di poter ricomparirti sotto le spoglie di zia Pina, zia Adriana e chissà chi altra.
Naturalmente poi cambia forma e diventa MAGA, perché in realtà quella è stata la sua identità da sempre, orgogliosa dei poteri che le danno la capacità di trasformarsi in chi vuole.

#facebook #fediverso #ironia #internet

noblogo.org/scaryworlds/uscire…

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Learn New Tools, or Hone Your Skill with the Old?


Buried in a talk on AI from an artist who is doing cutting-edge video work was the following nugget that entirely sums up the zeitgeist: “The tools are changing so fast that artists can’t keep up with them, let alone master them, before everyone is on to the next.” And while you might think that this concern is only relevant to those who have to stay on the crest of the hype wave, the deeper question resounds with every hacker.

When was the last time you changed PCB layout software or refreshed your operating system? What other tools do you use in your work or your extra-curricular projects, and how long have you been using them? Are you still designing your analog front-ends with LM358s, or have you looked around to see that technology has moved on since the 1970s? “OMG, you’re still using ST32F103s?”

It’s not a simple question, and there are no good answers. Proficiency with a tool, like for instance the audio editor with which I crank out the podcast every week, only comes through practice. And practice simply takes time and effort. When you put your time in on a tool, it really is an investment in that it helps you get better. But what about that newer, better tool out there?

Some of the reluctance to update is certainly sunk-cost fallacy, after all you put so much sweat and tears into the current tool, but there is also a real cost to overcome to learn the new hotness, and that’s no fallacy. If you’re always trying to learn a new way of doing something, you’re never going to get good at doing something, and that’s the lament of our artist friend. Honing your craft requires focus. You won’t know the odd feature set of that next microcontroller as well as you do the old faithful – without sitting down and reading the datasheet and doing a couple finger-stretching projects first.

Striking the optimal balance here is hard. On a per-project basis, staying with your good old tool or swapping to the new hotness is a binary choice, but across your projects, you can do some of each. Maybe it makes sense to budget some of your hacking time into learning new tools? How about ten percent? What do you think?

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hackaday.com/2025/01/18/learn-…






Vigilanza RAI: uno stallo inaudito


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/vigilan…
Ciò che denuncia da giorni la presidente Floridia, giunta addirittura a scrivere una lettera ai presidenti di Camera e Senato e a dichiarare espressamente, in un’intervista a Luca De Carolis del Fatto Quotidiano, che esponenti del centro-destra l’avessero avvertita in




Stanotte ho sognato che pur essendo Domenica andavo a fare una consulenza tecnica presso una grande azienda e il mio referente interno era impegnato nelle riprese di una campagna pubblicitaria con Sharon Van Etten. Io ne approfittavo e riuscivo ad avvicinarla. I sogni, quelli belli.

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Sorveglianza sottomarina nel Baltico, quando nel Mediterraneo? Scrive Caffio

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Con il lancio della operazione Vigilance Activity Baltic Sentry voluta dai Paesi baltici (in primis Polonia e Svezia) come risposta alle minacce marittime ibride, la Nato mette a fuoco le misure di protezione delle infrastrutture critiche subacquee. L’Alleanza ha



Prosegue il cammino di “Itinerari Ignaziani” del Centro ignaziano di spiritualità che per il suo settimo ciclo di percorsi, dedicati a promuovere momenti di preghiera e a far conoscere le tappe spirituali di Ignazio di Loyola a Roma, nel 2025 è pensa…


“Il bene delle famiglie è di fondamentale importanza per la Chiesa e la società”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco, ricevendo in udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano la Fondazione della Guardia Svizzera Pontificia in occasione del 25° ann…



Poi le merde europeiste/atlantiste dicono che non è vero che hanno degli interessi favorevoli con gli Yankees.


Thierry Breton fino a qualche mese fa è stato commissario al mercato interno per l'Unione Europea. Come se fosse il "ministro" per lo sviluppo economico dell'Italia giusto per capirci. Un ruolo importantissimo e allo stesso tempo molto delicato. Adesso, dopo aver finito nella Commissione Europea, se ne va a lavorare per Bank of America. È una roba gravissima, intanto perché è in possesso di informazioni che in teoria dovrebbero rimanere riservate. Poi perché questa è l'ennesima dimostrazione che quando sono al potere, dei cittadini se ne fottono altamente e tutelano altri tipi di interessi. Soprattutto gli interessi statunitensi. Altrimenti pensate che Bank of America lo avrebbe inserito nel suo organico se durante il suo mandato avesse tutelato gli interessi dei cittadini europei? Ne abbiamo già avuta la dimostrazione con Mario Draghi, che dopo essere stato ai vertici del Tesoro italiano e aver svenduto tutto, ha prestato i suoi servizi ben remunerati alla banca d'affari Goldman Sachs. Ma la lista sarebbe lunga. Questo è il fascismo di oggi e si chiama fascismo finanziario. Fino a quando non si metterà un freno alle porte girevoli, la politica non sarà mai dalla parte dei più deboli, bensì sempre da quella dei più forti. E qui non c'è destra o sinistra che tenga, perché nessuno si è mai sognato di affrontare questa piaga. Il fascismo è nato in Europa col braccio alzato e si è evoluto sempre in Europa mettendosi il colletto bianco per cercare di nascondersi meglio. Ma i risultati sono sempre gli stessi!

T.me/GiuseppeSalamone



Un segnale a Trump. La Lituania alza l’asticella della difesa militare al 6%

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La Lituania ha deciso di incrementare la propria spesa per la difesa fino a una quota compresa tra il 5% e il 6% del prodotto interno a partire dal 2026, consolidando la propria posizione come leader globale negli investimenti militari. La decisione, definita “storica” dal presidente Gitanas Nausėda, è stata presa



Germania in allarme. Il nuovo piano contro i droni sospetti

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La Germania si prepara a intensificare le difese contro un fenomeno sempre più preoccupante: l’attività sospetta di droni sopra infrastrutture critiche e siti militari. Un disegno di legge approvato dal governo federale consentirebbe alle forze armate tedesche, la Bundeswehr, di abbattere questi



JENIN. Accordo tra la Brigata Jenin e l’Autorità Palestinese


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le forze di sicurezza agli ordini di Abu Mazen prenderanno stasera il controllo del centro del campo profughi della città, ponendo fine ad una operazione condannata da gran parte dei palestinesi e che ha provocato almeno 15 morti, tra cui una giornalista
L'articolo JENIN. Accordo tra la




Il controsenso


Nel mio nuovissimo e ancora acerbo viaggio nel Fediverso, accompagnato da una rapida degooglizzazione, ho notato diversi commenti e discussioni e articoli dove i problemi sembrano i seguenti:
- Non ho abbastanza seguito.
- Non ho abbastanza notorietà.
- Non ci sono milioni di persone che potrebbero seguirmi o apprezzarmi.
- Non ho una lista contatti abbastanza lunga o facilmente formata.
- È più diffile da approcciare e capire.
...
Non ho capito: si è sul fediverso per una scelta più etica e per contenuti non casuali ma ricercati o direttamente creati, o per altra pappa pronta insapore, articoli clickbait e una massa di gente che sbircia i fatti vostri senza reale interesse?
Facebook (come altre piattaforme da milioni di utenti) è, per la maggiorparte, per chi si impiccia, non per chi si informa. Per chi copia e si uniforma non per chi crea dal nuovo. Lo dimostrano praticamente tutti i post, soprattutto quelli di articoli, dove le persone si soffermano sul titolo e la immagine prima di avviare liti e non discussioni (differenza importante).
Facebook ha una media di recensioni da 3 su 5 se non meno, non è un buon prodotto.
Quantità non è qualità. Questa frase vale per il numero di persone che scaricano una app, anche per il numero di contatti personali.
Qui non si guadagnano soldi se si hanno tante persone, non ci sono moderatori automatici fallimentari che permettono la ressa di miliardi di utenti. A meno che si voglia ricreare lo stesso schifo, bisogna creare, invitare, informare chi vuole essere informato e cambiare aria e vita, non concentrarsi sulla gara a chi ha più numeri.
Che un prodotto sia quello di migliore qualità non rende automatico che sia quello più popolare, non vale mai così, le catene di marchi di ristorazione e vestiario ce lo hanno insegnato. Mai dare per scontato che tutte le persone sappiano riconoscere qualcosa di realmente migliore, spesso entrano in gioco diversi fattori come il fatto che fanno le stesse cose da decenni.


in reply to storiaweb

A screenshot of a National Geographic Storica article webpage in Italian. The headline reads "Rosa Luxemburg, rivoluzionaria" (Rosa Luxemburg, revolutionary). Below, a short paragraph in Italian describes her assassination in Berlin on January 15, 1919, by nationalist paramilitaries. The National Geographic and Storica logos are visible at the top.

Provided by @altbot, generated using Gemini



Mi sveglio in piena notte e, come mi succede spesso, decido che non ho sonno.
Il pensiero comincia a vagare, ripenso al mio eccesso di account nel Fediverso.
Eppure mantengo ognuno di essi perché mi consente di fare qualcosa in più rispetto agli altri.
Ripenso a un'istanza che da tempo vorrei provare. Uhm... blocca Threads?
Nella mia app in cui "appunto ogni spunto" dovrei avere un link a una pagina che elenca le istanze spiegando se bloccano Threads.
La apro e ritrovo invece questo vecchio link, dell'ormai lontano 2012.
È un capolavoro dell'immenso e indimenticabile Franco Bomprezzi.

Non sono “diversamente abile”, chiaro?


Ci mancava anche Roberto Saviano. Un monologo in prima serata da Fazio tutto dedicato a celebrare la condizione dei “diversamente abili”. Parte bene, dalla cronaca, dalla evidente ingiustizia sociale dei tagli al welfare mentre è straripante lo scandalo della politica ladrona. Passa poi a magnificare gli atleti delle Paralimpiadi e qui comincia a scricchiolare, perché li ritiene di fatto migliori degli altri campioni, quelli che non esita a chiamare “normodotati”, facendomi aggricciare la pelle. Ma è la seconda parte, il clou emotivo del suo racconto, a sgomentarmi. Parla di Petrucciani, il grande pianista jazz morto a 36 anni, anche lui – come me – massacrato alla nascita dalle fratture conseguenti all’osteogenesi imperfetta. Saviano non fa altro che tirar fuori un capitolo del suo libro, è stato sicuramente molto colpito dalla vicenda umana di Michel Petrucciani, e lo capisco. Alto poco più di un metro, mani grandi e forti, ha trasformato il suo handicap riuscendo, grazie a un talento eccezionale e a un esercizio maniacale, a diventare un virtuoso del pianoforte. Vita sregolata, troppi concerti, troppo alcol e forse non solo. Insomma il classico cliché dell’eroe maledetto, scorrono le foto, dall’infanzia in poi, donne comprese. Tutto molto bello, romantico, commovente. Ecco, Saviano ha chiarito a milioni di italiani che cosa possono fare nella vita i “diversamente abili”.

In tanti, tantissimi, si commuovono e dicono: “Che bello, finalmente in prima serata si parla di loro”. Poi leggono il mio post su Invisibili e cominciano a tentennare, molti si rendono conto che effettivamente le parole hanno un peso e anche alcuni argomenti sono un po’ forzati, per riscuotere l’applauso, la standing ovation finale del grande comunicatore che parla da solo. Io rispondo ai commenti, cerco di spiegare il mio reato di lesa maestà, una lettera aperta a Roberto Saviano che definisco “diversamente bravo”. Il post sta girando molto nei social network e si accendono discussioni, dibattiti accesi, con toni più o meno tolleranti. Ho toccato insomma un nervo scoperto, un tasto sensibile. Bene.

Temo fortemente che l’invasione dei “diversamente abili” sia quasi inarrestabile. Io ci provo a spiegare che la parola giusta è “persona con disabilità”, come dice l’Onu, come dicono le associazioni, come dicono le persone. Ma niente, sono considerato un sofista, che guarda il dito e non vede la luna. Che importa dividersi sulle parole, suvvia? Andiamo alla sostanza. Siete o non siete persone con un sacco di problemi in più? Siete o non siete abili ogni giorno nell’affrontare la vita, anche quando è difficile? E allora, che cosa volete, “voi”? Siete “diversamente abili”. Ecco, tiè.

No. Io non ci sto. Non sono e non sarò mai “diversamente abile”. Durante la giornata posso essere un giornalista, un comunicatore, un consulente, un amico, un fratello, un amante, un compagno, un tifoso, persino un malato (se mi viene la febbre oppure la bronchite), un rompiscatole, un invalido civile (se devo utilizzare le leggi vigenti), ma non riesco a capire in che cosa sarei “diversamente abile”. Faccio fatica a vestirmi da solo, la sedia a rotelle la so usare ma non sono un drago, la pancia rallenta i movimenti, so usare lo smartphone ma faccio fatica con il touch screen, cerco di convivere con la mia disabilità ormai da tanti anni, ma non me ne faccio un vanto. Non voglio essere etichettato per questo. Mi chiamo Franco, penso che basti. E invece è vero: la gente ti guarda e ti etichetta, sempre più. Più di prima, più di dieci anni fa, forse ancor più di trent’anni fa. Forse perché il mondo della disabilità è più organizzato, visibile, combattivo. Forse perché riusciamo a parlarne, a discuterne, anche nelle difficoltà di un welfare che boccheggia.

Ma una cosa è certa: non autorizzo nessuno a pensarmi o a definirmi come “diversamente abile”. Diversamente un corno. Io sono bravissimo per i fatti miei. E lo so. Senza bisogno di concessioni benevole, tanto meno da Roberto Saviano in prima serata.

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TikTok ban weakens First Amendment


Dear Friend of Press Freedom,

If you enjoy reading this newsletter, please support our work. Our impact in 2024 was made possible by supporters like you. If someone has forwarded you this newsletter, please subscribe here.

TikTok ban weakens First Amendment


The Supreme Court today upheld the federal law passed last year to ban TikTok, accepting the government’s arguments that national security threats posed by the foreign ownership of TikTok’s parent company justify the ban.

This is despite U.S. officials acknowledging they have no actual evidence China is using TikTok to spy on Americans, and lawmakers having admitted the real reason for the ban is that they didn’t like what people were saying on TikTok, particularly about the Israel-Gaza war.

Seth Stern, advocacy director at Freedom of the Press Foundation (FPF), said that the Court’s opinion “practically begs foreign governments to ban American apps for the same reasons America banned TikTok. If we don’t like China’s practices on surveillance and censorship we should stop adopting them back home.” Read our full statement on the ruling.

Biden must pardon Julian Assange


President Joe Biden was repeatedly warned that prosecuting WikiLeaks publisher Julian Assange under the Espionage Act posed an existential threat to investigative reporting by criminalizing routine journalistic conduct that the First Amendment has long protected.

Unfortunately, he ignored those warnings and on Monday a new anti-press president will have the opportunity to take advantage of his mistake. We led a coalition of press freedom and civil liberties organizations in urging him to use his pardon power to lessen the damage to press freedom caused by Assange’s 2024 conviction pursuant to a plea deal. Read more here.

Reporter removals a microcosm of Biden administration’s press hypocrisy


Biden’s farewell address emphasized the importance of the free press. That’s nice. But then the next day, two journalists who asked questions about the Israel-Gaza war were removed — one forcibly — from his secretary of state’s parting press conference.

We said in our statement that Biden “handed Trump a gift by normalizing punishing journalists for asking questions officials don’t like,” regardless of whether the reporters breached decorum by not waiting for the Q&A period to ask their questions. “Biden officials have been ducking hard questions about their support for the Israel-Gaza war for over a year. Do they expect journalists to just accept their gibberish answers and thank them?” Read more here.

Investigating the Haditha massacre


In 2005, U.S. Marines slaughtered 25 Iraqi citizens in Haditha, Iraq, and injured others. The New Yorker used Freedom of Information Act requests to discover evidence of the war crimes.

We hosted an X Space conversation this week with New Yorker journalist Parker Yesko to discuss her reporting on the massacre. Yesko was part of the investigative team that uncovered photos of the carnage that the military tried to bury and other records that helped them build a database of 781 possible war crimes committed by the U.S. in Iraq and Afghanistan.

The reporting takes on renewed significance in light of Pete Hegseth’s nomination as secretary of defense. Hegseth has called service members accused of war crimes “heroes” and lobbied President-elect Trump for leniency in their cases. Listen to the conversation here (or if you’d rather not use X, press play below).


Ask us anything


Freedom of the Press Foundation (FPF) hosted two “ask me anything” boards on Reddit this week to help prepare both ourselves and everyone else for Trump 2.0.

First, Advocacy Director Seth Stern fielded questions about the threat Trump poses to press freedom. Then, Stephanie Sugars, senior reporter for our U.S. Press Freedom Tracker, discussed the Tracker’s plans to monitor Trump’s anti-press rhetoric online.

What we’re reading


New bill would seal unproven complaints against officers (City & State New York). Limiting transparency about complaints against police is a recipe for sweeping bad behavior and biased investigation and complaint resolution processes under the rug.

Kansas House speaker bans reporters from chamber floor, doesn’t say why (Kansas Reflector). Reporters in Kansas should take this as an invitation to figure out what this guy has to hide that makes him hate the free press so much.

Outgoing FCC chair rejects TV bias complaints that ‘curtail press freedom’ (The Guardian). Good for the FCC for finally dismissing these complaints. But it won’t stop incoming FCC Chair Brendan Carr’s efforts to turn the agency into a censorship machine focused on serving the interests of the new administration.

Biden administration looks for ways to keep TikTok available in the U.S. (NBC News). What Joe Biden might be thinking: “Oops, my censorial political stunt actually became law. Now what?”

All the president’s invective (U.S. Press Freedom Tracker). As Donald Trump returns to the White House, FPF has resumed its tracking of his anti-press rhetoric online, focusing on his new platform of choice: Truth Social.

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freedom.press/issues/tiktok-ba…



Biden administration plays into Trump’s hands by roughing up journalist


FOR IMMEDIATE RELEASE:

Independent journalist Sam Husseini was dragged out of Secretary of State Antony Blinken’s final news conference today after interrupting Blinken’s remarks with questions about the Israel-Gaza war. Another journalist, Max Blumenthal of The Grayzone, was also escorted out.

Seth Stern, director of advocacy at Freedom of the Press Foundation, commented:

“Days before the inauguration of an anti-press president, the Biden administration handed Trump a gift by normalizing punishing journalists for asking questions officials don’t like. Quibbling about whether these journalists breached decorum misses the point. Decorum is a slippery slope that Trump is sure to rely on to retaliate against journalists for so-called ‘nasty’ questions. Plus, ignoring decorum is understandable under the circumstances — Biden officials have been ducking hard questions about their support for the Israel-Gaza war for over a year. Do they expect journalists just to accept their gibberish answers and thank them?”

Please contact us if you would like further comment.


freedom.press/issues/biden-adm…



Tante luci contro il buio della paura che sta nel Ddl sicurezza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/tante-l…
Tante piccole luci contro il buio della democrazia a Roma e in tante altre città. Nella capitale il corteo più numeroso cui hanno preso parte molte associazioni, tra cui articolo 21,





This is Behind the Blog, where we share our behind-the-scenes thoughts about how a few of our top stories of the week came together. This week, we discuss joylessness in the AI industry and the TikTok ban.#BehindTheBlog



Cure Psichedelice nel fine vita. Evento online Con Marco Perduca e Marco Cappato


Mercoledì 29 gennaio alle ore 16:00 sulla pagina YouTube di Illuminismo Psichedelico a questo link verrà pubblicato un webinar intitolato CURE PSICHEDELICHE NEL FINE VITA. Le opportunità offerte dalla ricerca scientifica in Italia.


Ne discutono: Caterina Bartoli, medico, nonché membro delle associazioni Illuminismo Psichedelico e Simepsi Italia;
Donatella Bosco, medico palliativista, Marco Perduca e Marco Cappato, Associazione Luca Coscioni, Spencer Hawkswell, CEO di Therapsil (la più importante realtà canadese dedicata all’impiego di terapie psichedeliche), Modera Federico di Vita, giornalista (Associazione Illuminismo Psichedelico)

L'articolo Cure Psichedelice nel fine vita. Evento online Con Marco Perduca e Marco Cappato proviene da Associazione Luca Coscioni.



TikTok ban weakens First Amendment


FOR IMMEDIATE RELEASE:

The Supreme Court today upheld the federal law passed last year to ban TikTok, accepting the government’s arguments that national security threats posed by the foreign ownership of TikTok’s parent company justify the ban.

This is despite U.S. officials acknowledging they have no actual evidence China is using TikTok to spy on Americans, and lawmakers have admitted the real reason for the ban is that they didn’t like what people were saying on TikTok, particularly about the Israel-Gaza war.

Seth Stern, director of advocacy at Freedom of the Press Foundation (FPF), commented:

“It’s particularly ironic that the Supreme Court is upholding the ban on national security grounds when both the incoming and outgoing presidents are backtracking from their prior support of the ban. Are they implying that neither administration cares about national security? It appears this ban was a political stunt that the Biden administration didn’t expect would ever become law. But now it has, and it might not even be enforced. All we might be left with at the end of the day is a Supreme Court opinion that weakens First Amendment freedoms on the internet.

The Supreme Court cites China’s law requiring Chinese companies to cooperate with government surveillance efforts, but omits that the U.S. Congress passed a law just last year allowing the government to involuntarily enlist U.S. businesses to spy on its behalf. This opinion practically begs foreign governments to ban American apps for the same reasons America banned TikTok. If we don’t like China’s practices on surveillance and censorship we should stop adopting them back home.”

Prior to the TikTok case, the Supreme Court had recognized that Americans are entitled to consume foreign propaganda if they so choose and that hypothetical national security harms are not an adequate justification for censoring speech. The Supreme Court avoided those issues by focusing on data privacy and glossing over free speech concerns.

But Stern said "a ban will not alleviate privacy threats posed by TikTok because the U.S. still does not have a comprehensive data privacy law. It will, however, shut down a platform millions of Americans, including journalists, use to speak freely."

Please contact us if you would like further comment.


freedom.press/issues/tiktok-ba…



La società civile europea si mobilita per i diritti umani mentre si avvicina la scadenza del divieto dell’AI Act

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
In una dichiarazione congiunta, le organizzazioni della società civile hanno criticato la stesura



Aiuti Umanitari in Italia: Verità Scioccanti sull’Africa

L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo

Questo video esplora le ombre nascoste degli aiuti umanitari e i loro effetti devastanti in Africa. Attraverso dati scioccanti e un’intervista esclusiva a Claudio Scatola, presidente di Operatori