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Sta per partire la Quinta Edizione in Live Class del Corso Darkweb & Cyber Threat Intelligence


Dopo che il quarto corso si è concluso e i partecipanti iniziano ad entrare sempre più all’interno della CTI Attraverso i laboratori del gruppo DarkLab, il team di Formazione di Red Hot Cyber avvia il nuovo corso di formazione professionale in “Live Class” di livello intermedio sulla cyber threat intelligence.

Il corso consentirà, dopo aver sostenuto con successo l’esame finale, di conseguire la certificazione Cyber Threat Intelligence Professional, rilasciata da Red Hot Cyber, ma il corso non sarà fine a se stesso.

Conoscere l’underground per imparare a proteggerti meglio


Sei pronto per un viaggio nel lato oscuro di Internet ed accedere al Dark Web? Sei pronto a comprendere come criminali informatici collaborano e utilizzano le risorse informatiche?

Se la risposta è sì, allora il nostro nuovo corso di Cyber Threat Intelligence (CTI) potrebbe essere esattamente ciò di cui hai bisogno.

Condotta dal professor Pietro Melillo, PhD presso l’Università del Sannio e docente presso l’Università IUSI, questa esperienza formativa rivoluzionaria promette di fornire agli studenti gli strumenti e la conoscenza necessari per navigare in sicurezza le profondità del web sotterraneo.
Contattaci tramite WhatsApp al 379 163 8765 per maggiori informazioni o per bloccare il tuo posto, oppure scrivici a: formazione@redhotcyber.com. Ricorda che il corso è a numero chiuso e i posti sono limitati. Immagine della consegna del certificato CTIP ad un partecipante del primo corso di formazione sulla Cyber Threat Intelligence di Red Hot Cyber
Il Professore Melillo è un esperto riconosciuto nel campo della sicurezza informatica, con anni di esperienza nella ricerca e nell’insegnamento. Ha condotto ricerche innovative nel campo della minaccia informatica e ha una vasta conoscenza dei meccanismi che regolano il Dark Web.

“La threat intelligence, o CTI, consiste in dati contenenti informazioni dettagliate sulle minacce alla sicurezza informatica che prendono di mira un’organizzazione”, spiega il Professore Melillo. “Il corso fornirà sia ai neofiti che ai professionisti del settore le competenze tecnico-operative e strategiche necessarie per affrontare le nuove sfide professionali sollevate dalla cybersecurity.”
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Ma che cos’è la Cyber Threat Intelligence?


La Cyber Threat Intelligence (CTI), è un campo della sicurezza informatica che si occupa di raccogliere, analizzare e interpretare informazioni relative alle minacce informatiche. Queste informazioni possono riguardare attacchi informatici in corso, potenziali vulnerabilità nei sistemi informatici, gruppi hacker, metodi di attacco e altro ancora.
Immagine della consegna del certificato CTIP da parte del Professor Pietro Melillo ad un partecipante del primo corso di formazione sulla Cyber Threat Intelligence di Red Hot Cyber
L’obiettivo principale della CTI è quello di fornire alle organizzazioni e agli individui le informazioni necessarie per comprendere le minacce alla sicurezza informatica che potrebbero mettere a rischio i loro dati, le loro reti o i loro sistemi informatici. Utilizzando queste informazioni, le organizzazioni possono prendere decisioni informate sulla protezione dei loro asset digitali e implementare strategie di difesa più efficaci.
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La CTI può includere sia fonti di informazioni pubbliche (OSINT), come report di sicurezza, articoli di ricerca e notizie, sia fonti di informazioni non pubbliche (CLOSINT), come dati raccolti da sensori di sicurezza, analisi di malware e rapporti di intelligence condivisi tra organizzazioni.

In sintesi, la Cyber Threat Intelligence è uno strumento fondamentale nella lotta contro le minacce informatiche, fornendo una panoramica approfondita e strategica delle attività e delle intenzioni degli attaccanti, e consentendo alle organizzazioni di prepararsi meglio e rispondere in modo più efficace alle minacce alla sicurezza informatica.

Come si articolerà il corso in Live Class


Il corso si articolerà in diverse fasi cruciali:

  • Dark web e reti protette
    • Cos’è il dark web
    • Storia del dak web
    • Come accedere al dark web in modo sicuro
    • Le risorse undeground


  • Le minacce cyber
    • I threat actors
    • I forum underground
    • Le botnet e gli infostealer
    • Gli 0day e il mercato degli exploit
    • I broker di accesso
    • Il lato oscuro di Telegram
    • Il MaaS (Malware as a service)
    • Il Threat Hunting
    • Gli indicatori di compromissione (IoC)
    • Accesso alle risorse underground


  • La cyber threat intelligence
    • La Cyber Threta Intelligence
    • Benefici per le organizzazioni
    • Fonti OSINT, HUMINT, TECHINT, CLOSINT
    • Traffic Light Protocol (TLP)
    • Strumenti di raccolta


  • Il fenomeno del ransomware
    • Le cyber gang ransomware
    • La piramide del RaaS (Ransomware as a service)
    • I data leak site (DLS o siti della vergogna)
    • I ransomware monitor
    • Fonti open source
    • Accesso ai data leak site


  • Strumenti di raccolta dati ed analisi
    • Tool open source, a pagamento e risorse online freeware
    • Tecniche di monitoraggio e rilevamento
    • Metodologie di analisi
    • Strumenti e tecniche di analisi
    • Esercitazioni pratiche



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Per partecipare al corso sono necessarie delle nozioni di base sulla navigazione internet e sulla sicurezza informatica. Le lezioni saranno in modalità live-webinar dove gli alunni potranno interagire con i professori online. Le lezioni sono a numero chiuso, per poter seguire al meglio ogni singola persona dal docente che sarà a vostra disposizione per eventuali dettagli o chiarimenti relativamente alle lezioni svolte.

Di seguito le date previste per la quinta edizione del corso:

  • Domenica 8 Giugno dalle 16 alle 19
  • Domenica 15 Giugno dalle 16 alle 19
  • Domenica 22 Giugno dalle 16 alle 19
  • Domenica 29 Giugno dalle 16 alle 19
  • Domenica 6 Luglio dalle 16 alle 19


Il professor Melillo consegna gli attestati di Certificazione CTIP ai partecipanti del corso.
Al termine del corso verrà rilasciato da Red Hot Cyber una certificazione di partecipazione al corso a seguito del completamento dei test che ne attestano il raggiungimento delle competenze acquisite. Per chi fornirà il consenso, il numero del certificato corrispondente e il nome, verranno pubblicati all’interno della pagina delle certificazioni.

Differenza tra corsi in Live-Class e in E-Learning


I corsi in live class rappresentano un’esperienza formativa interattiva e dinamica, ideale per chi desidera un confronto diretto con il docente e una partecipazione attiva. Gli studenti seguono le lezioni online in tempo reale e possono fare domande, ricevere chiarimenti immediati e approfondire argomenti complessi attraverso il dialogo. Nei corsi di livello intermedio, come quello sulla Cyber Threat Intelligence (CTI), questa modalità permette di affrontare temi avanzati con il supporto continuo del professore, disponibile anche durante la settimana per risolvere dubbi e fornire ulteriore assistenza.

I corsi in e-learning, invece, offrono la massima flessibilità e autonomia, rendendoli particolarmente adatti per chi si approccia per la prima volta a un argomento o ha bisogno di gestire i propri tempi di studio. Con lezioni registrate disponibili in qualsiasi momento, gli studenti possono costruire il proprio percorso di apprendimento senza vincoli di orario. Per i corsi di livello base sulla CTI, questa modalità permette di avvicinarsi ai fondamenti della materia. Anche se l’interazione con il docente non avviene in tempo reale, gli studenti possono inviare domande via email e ricevere risposte per chiarire eventuali incertezze.

Ad oggi puoi acquistare con uno sconto del 20% fino a Dicembre 2024 il corso “Dark Web e Cyber threat Intelligence” in versione E-Learning utilizzando questo link sulla nostra piattaforma di Academy.

Ma dopo il corso arriva il bello …


Il corso “Dark Web & Cyber Threat Intelligence” progettato da Red Hot Cyber offre un’esperienza pratica che continua anche dopo la conclusione del percorso formativo. I partecipanti che lo desiderano avranno l’opportunità di entrare a far parte del collettivo DarkLab, dove, sotto la guida di esperti, potranno contribuire alla redazione di report e articoli, interviste ai threat actors e approfondimenti legati alla cyber threat intelligence.

Questo percorso didattico è unico nel suo genere: Red Hot Cyber offre infatti un accesso esclusivo ad analisi e report di cyber threat intelligence, pubblicati regolarmente sul blog. I partecipanti avranno la possibilità di esplorare le realtà dell’underground digitale, con la possibilità di condurre analisi specifiche e mirate, un’opportunità che non troverete altrove.

Ulteriori informazioni utili:


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Introducing Infrared Remote Control Protocols


The host stands in his electronics lab with the image of four remote controls overlaid.

Over on his YouTube channel [Electronic Wizard] has released a video that explains how infrared (IR) remote controllers work: IR Remote Controllers protocol: 101 to advanced.

This diagram indicates how the 38 kHz carrier wave is used to encode a binary signal.This video covers the NEC family of protocols, which are widely used in typical consumer IR remote control devices, and explains how the 38 kHz carrier wave is used to encode a binary signal. [Electronic Wizard] uses his Rigol DS1102 oscilloscope and a breadboard jig to sniff the signal from an example IR controller.

There is also an honorable mention of the HS0038 integrated-circuit which can interpret the light waves and output a digital signal. Of course if you’re a tough guy you don’t need no stinkin’ integrated-circuit IR receiver implementation because you can build your own!

Before the video concludes there is a brief discussion about how to interpret the binary signal using a combination of long and short pulses. If this looks similar to Morse Code to you that’s because it is similar to Morse Code! But not entirely the same, as you will learn if you watch the video!

youtube.com/embed/B6y6Pbr0ENI?…


hackaday.com/2025/04/13/introd…



Attacco alla Supply Chain della Supply Chain: nuove vulnerabilità sistemiche e approccio alle terze parti


Negli ultimi anni, la cybersecurity ha iniziato a guardare con crescente preoccupazione non solo alle vulnerabilità interne alle organizzazioni, ma a quelle che si insinuano nei loro fornitori. È il tema della supply chain security, dove il punto debole non è più necessariamente il perimetro dell’azienda, ma quello dei suoi partner. Tuttavia, il recente attacco che ha coinvolto Mooney Servizi (MyCicero), ATM Milano, Busitalia Veneto e TUA Abruzzo ci proietta in uno scenario ancora più complesso: un attacco alla supply chain della supply chain.
Schema dell’attacco alla supplychain e coinvolgimento delle aziende a valle

I fatti degli attacchi recenti


I fatti sono noti, Mooney Servizi – azienda che gestisce piattaforme digitali come myCicero – è stata vittima di un attacco informatico. L’intrusione, secondo quanto dichiarato da Mooney, è avvenuta a livello infrastrutturale: è stato compromesso un archivio cloud gestito da WIIT S.p.A., provider di servizi cloud e data center ad alta affidabilità.

I dati trafugati – secondo quanto riportato – includono informazioni anagrafiche, email, numeri di telefono e dettagli di profilazione legati all’utilizzo dei servizi di mobilità. A non essere stati compromessi, fortunatamente, sono le credenziali di accesso e i dati di pagamento, custoditi su infrastrutture distinte.

Il dettaglio più rilevante non è solo il furto di dati. È la catena delle responsabilità tecniche che si è rivelata lunga e poco trasparente:

  • WIIT, il provider cloud, avrebbe subito l’attacco.
  • Mooney Servizi, cliente di WIIT, ne è rimasta colpita in quanto ospitava lì i propri sistemi.
  • I clienti di Mooney – tra cui ATM Milano, Busitalia Veneto e TUA Abruzzo – si sono trovati a gestire un incidente che non ha avuto origine direttamente nei loro sistemi, ma li ha colpiti in pieno.

E a pagare il prezzo più alto, ancora una volta, sono stati gli utenti finali.

Se nei classici attacchi alla supply chain assistiamo ad una compromissione che da un fornitore arriva al cliente finale, qui accade qualcosa di più subdolo: una vulnerabilità del fornitore del fornitore si traduce in un data breach per più aziende terze, che hanno semplicemente delegato la gestione del servizio a un attore esterno ritenuto affidabile.

La Supply Chain della Supply Chain


ATM, Busitalia e TUA, infatti, non hanno subito direttamente alcuna violazione dei loro sistemi interni. E nemmeno, da quanto emerge, Mooney ha subito un attacco diretto sui propri ambienti di sviluppo. L’intrusione si è verificata su un archivio cloud ospitato presso WIIT.

Questa architettura a cascata, seppur comune nei sistemi SaaS e nel mondo dell’outsourcing, espone a un rischio difficilmente controllabile: quello di diventare “vittime collaterali” di un’architettura altrui, senza reale visibilità su come i dati siano gestiti, protetti, copiati, o eventualmente archiviati in cloud di terze parti.

A fronte delle dichiarazioni puntuali di Mooney Servizi, e della trasparenza di ATM, Busitalia e TUA nel notificare pubblicamente l’accaduto ai propri utenti (con dovizia di dettagli e responsabilità), colpisce la mancata comunicazione del cloud provider: WIIT S.p.A.

Ad oggi, nessun comunicato ufficiale è stato diffuso dal provider cloud. Nessuna conferma, nessuna smentita, nessuna nota tecnica o rassicurazione pubblica. E questo non aiuta neanche ulteriori aziende a fare una lesson learned sull’accaduto e più nello specifico:

  • Qual è stata la reale dinamica tecnica dell’attacco?
  • I dati sono stati esfiltrati da un sistema di backup, da un bucket S3 mal configurato o da altro?
  • Quanti clienti WIIT sono coinvolti oltre a Mooney Servizi?
  • È stata attivata una procedura di notifica al Garante Privacy o all’ACN?
  • I server sui quali si appoggiava WIIT erano nei suoi datacenter oppure acquistati a loro volta da un altro cloud provider?

Resta quindi la narrazione dei clienti – Mooney e i suoi clienti – che si trovano a fare comunicazione di crisi per conto di chi ha subito (o forse originato) l’attacco.

Un nuovo paradigma di rischio


Il caso Mooney-MyCicero evidenzia un nuovo paradigma di rischio. In un ecosistema digitale distribuito, le aziende che si affidano a fornitori di servizi SaaS o cloud non delegano solo l’operatività, ma anche il proprio rischio reputazionale, legale e tecnico. E spesso lo fanno senza visibilità sulle misure effettive adottate nei livelli inferiori della catena.

La domanda che sorge spontanea è: quanto controllo effettivo hanno ATM, Busitalia o TUA sulla sicurezza dei dati quando affidano a un fornitore un servizio che, a sua volta, si appoggia su altri fornitori? O ancora: quante aziende italiane oggi stanno gestendo dati critici su infrastrutture su cui non hanno alcuna governance reale?

Questo incidente non è solo un problema di sicurezza informatica: è un problema di modello operativo. Quando la supply chain si estende su più livelli, la fiducia non può più essere cieca. Serve una due diligence tecnica multilivello, contrattualizzata e verificabile. Serve maggiore trasparenza nei processi di delega infrastrutturale, e serve anche una catena di responsabilità più chiara e, soprattutto, pubblica.

Fino a quando casi come questi verranno gestiti con comunicazioni parziali o frammentate – in attesa che il fornitore a monte decida se e quando dire qualcosa – sarà difficile ripristinare davvero la fiducia dell’utente finale. E l’industria digitale continuerà a inseguire gli attaccanti, un livello di supply chain alla volta.

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La truffa Whatsapp del codice a 6 cifre: così c’è il furto del profilo. Come difendersi

Negli ultimi giorni si ha evidenza di nuovi tentativi di furto dei profili WhatsApp mediante la truffa del codice di verifica a 6 cifre. Si presenta con un messaggio che arriva da uno dei nostri contatti, “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”. Ecco come funziona il raggiro e i consigli per difendersi

cybersecurity360.it/nuove-mina…

@Informatica (Italy e non Italy 😁)



Creare software ActivityPub con Fedify per evitare di reinventare ogni volta da zero la federazione

Sei affascinato dal fediverso, il social web decentralizzato basato su protocolli come ActivityPub . Forse sogni di creare la prossima grande app federata

È qui che entra in gioco Fedify . Si tratta di un framework TypeScript progettato per gestire gli aspetti più complessi dello sviluppo di ActivityPub, consentendoti di concentrarti su ciò che rende speciale la tua app, senza dover reinventare la ruota della federazione

hackers.pub/@hongminhee/2025/w…

@Che succede nel Fediverso?




È pronta a prendere le nuove direttive.

Trump a Washington, Vance a Palazzo Chigi: inizia la settimana "americana" di Meloni sulla partita dei dazi - Il Fatto Quotidiano
ilfattoquotidiano.it/2025/04/1…



Il benessere che danno i nostri governi ai cittadini...

I poveri aumentano, il centro per senza dimora a Torino non regge più: "Dobbiamo chiudere, spazi e soldi non bastano" - Il Fatto Quotidiano
ilfattoquotidiano.it/2025/04/1…



The ProStar: the Portable Gaming System and Laptop From 1995



Sony VAIO PCG-U101. (Credit: Sony)Sony VAIO PCG-U101. (Credit: Sony)
Whilst recently perusing the fine wares for sale at VCF East, [Action Retro] ended up adopting a 1995 ProStar laptop. Unlike most laptops of the era, however, this one didn’t just have the typical trackpad and clicky mouse buttons, but also a D-pad and four suspiciously game controller looking buttons. This makes it rather like the 2002 Sony VAIO PCG-U subnotebook, or the 2018 GPD Win 2, except that inexplicably the manufacturer has opted to put these (serial-connected) game controls on the laptop’s palm rest.

Though branded ProStar, this laptop was manufactured by Clevo, who to this day produces generic laptops that are rebranded by everyone & their dog. This particular laptop is your typical (120 MHz) Pentium-based unit, with two additional PCBs for the D-pad and buttons wired into the mainboard.

Unlike the sleek and elegant VAIO PCG-U and successors, this Clevo laptop is a veritable brick, as was typical for the era, which makes the ergonomics of the game controls truly questionable. Although the controls totally work, as demonstrated in the video, you won’t be holding the laptop, meaning that using the D-pad with your thumb is basically impossible unless you perch the laptop on a stand.

We’re not sure what the Clevo designers were thinking when they dreamed up this beauty, but it definitely makes this laptop stand out from the crowd. As would you, if you were using this as a portable gaming system back in the late 90s.

youtube.com/embed/HXor-r8-AN8?…


hackaday.com/2025/04/13/the-pr…






Potrebbe essere nostro nonno, il nonno che tutti vorremmo. Il nonno d'Italia. Lui si, Mattarella no!

Io non so se questo Signore lo stavano proteggendo o lo stavano picchiando. Di sicuro lo stavano strattonando. Non so se si è trovato lì per caso o c'è andato per calmare le acque e proteggere chi non ce la fa più a vedere bambini fatti a pezzi. Sperando magari di suscitare qualche sentimento di umanità davanti a una persona con i capelli bianchi, ordinata e dall'aria pacifica. Non è successo in Russia né in Iran. È successo ieri a Milano. Città medaglia d'oro per la Resistenza.

Non so nulla di questa foto ma una cosa credo di saperla: questa foto è ciò che è diventata l'Italia. Un Paese che non guarda in faccia nessuno. Un Paese che non ha rispetto per la sua memoria e per chi ha dato tanto alla Repubblica.

Un Paese totalmente fallito che "costringe" in piazza persone che la loro vita l'hanno bella e fatta per dire che tutto sta andando a rotoli. Un Paese totalmente fallito che ormai ha preso una deriva totalmente opposta a ciò che dice la Costituzione.

Io non so questa foto quale momento rappresenta, ma so che descrive ciò che oggi siamo. Quando pensate che la causa Palestinese non ci riguarda, guardate questa foto e pensate che come oggi reprimono da zero a 100 anni chi si oppone a un gen*cidio, domani reprimeranno chiunque per qualsiasi altro motivo.

Anzi, lo stanno già facendo. Lo hanno messo pure per decreto.

GiuseppeSalamone



pixelfed.uno/p/max.giuliani/81…



Etiopia, gli sfollati in Tigray affrontano violenza mirata e crisi umanitaria [Report EHRC]

L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo

Un recente rapporto della Commissione etiope per i diritti umani (Ethiopian Human Rights Commission – EHRC) indica che gli sfollati



Armi nucleari russe nello spazio? La preoccupazione di Rutte (Nato)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

In un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha espresso preoccupazione per il possibile dispiegamento di armi nucleari nello spazio da parte della Russia. “Ci sono voci secondo cui la Russia sarebbe interessata alla possibilità di schierare armi nucleari nello



la mattanza


dalla pagina di Roberto Vallepiano
(grazie a Tano D'Amico)


facebook.com/share/p/1AZRzkFwZ…

Mancavano pochi minuti alla mezzanotte quando la prima manganellata si abbatté sulla spalla sinistra di Mark Covell, il giornalista inglese che stava dormendo alla Scuola Diaz assieme ad altri 92 mediattivisti di diverse parti del mondo.
Covell urlò in italiano che era un giornalista, ma in pochi secondi si trovò circondato dagli agenti dei reparti antisommossa che lo tempestarono di colpi dei Tonfa, i manganelli "spaccaossa" inaugurati proprio in occasione del G8 di Genova.
Riuscì a restare in piedi solo per pochi secondi, poi una bastonata sulle ginocchia gli spappolò una rotula e lo fece crollare sul selciato.
Mentre giaceva faccia a terra nel buio, contuso e spaventato, un'orda di 346 Poliziotti stava dando il via a quella che venne presto ribattezzata la "Macelleria Messicana".
Proprio in quel momento un agente gli saltò addosso e gli diede un calcio al petto con tanta violenza da incurvargli tutta la parte sinistra della gabbia toracica, rompendogli una mezza dozzina di costole. Le schegge gli lacerarono la pleura del polmone sinistro.
Mentre i battaglioni punitivi della Polizia iniziavano il massacro della Diaz, alcuni agenti cominciarono a colpire Covell con gli anfibi, passandoselo da uno all'altro, come se fosse un pallone da calcio.
Mentre avveniva ciò Mark Covell, che è alto 1,73 e pesa 50 chili, sentiva gli agenti ridere.
Una nuova scarica di calci gli ruppe la mano sinistra con cui tentava di proteggersi e gli danneggiò in maniera irreversibile la spina dorsale.
Rimase qualche minuto inebetito a terra in una pozza di sangue. Poi due poliziotti tornarono indietro e si fermarono accanto al giornalista inglese ormai semi-incosciente, uno lo colpì alla testa con il manganello e il secondo lo prese a calci sulla bocca, frantumandogli i denti. Mark Covell svenne.
Rimase sospeso tra la vita e la morte, in coma, per 15 lunghissime ore.
Arrivò in sala operatoria in condizioni disperate: trauma cranico con emorragia venosa, mano sinistra e 8 costole fratturate, perforazione del polmone, trauma emitorace, spalla e omero, oltre alla perdita di 16 denti.
Mark Covell è un sopravvissuto. Uno dei tanti sopravvissuti alla mattanza genovese nei giorni del G8, a quella che perfino Amnesty International denunciò come "La più grave violazione dei diritti umani in Europa dopo la 2° Guerra Mondiale".

E anche se la Corte di Strasburgo ha condannato l'Italia per tortura e trattamenti disumani e degradanti, nessuno o quasi ha pagato.
La verità è stata insabbiata e i responsabili della Premiata Macelleria Messicana sono stati tutti coperti trasversalmente dai governi di Destra e di Centrosinistra e addirittura promossi.

Ma noi siamo ancora qui. Oggi come ieri.
Fianco a fianco con Mark Covell e tutti gli altri.
Per sputargli in faccia la verità e ricordargli che la memoria è un ingranaggio collettivo.





qualcuno finalmente che sostiene che israele equivale alla russia... con trump da ringraziare...


Shitsturmtruppen - il data breach dell'Istituto di Vigilanza


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/shitstur…
Parental advisory: oggi non gira bene, uso parolacce e mi sento piuttosto diretto. Se questo è un problema, consiglio di visitare un sito alternativo. Shit happens: una delle grandi verità della vita. In realtà è un fattore di grande

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Un seggio per l’Europa, perché il Consiglio di Sicurezza deve svegliarsi. Scrive Volpi

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Mentre Gaza è ridotta in macerie, l’Ucraina combatte una guerra d’attrito nel cuore dell’Europa, e gli Stati Uniti si preparano all’incognita di un nuovo possibile mandato trumpiano, una domanda ritorna con urgenza: chi comanda davvero, e con quale



Dacci oggi il nostro carcere quotidiano


Cosa c’è nel “decreto Sicurezza” appena entrato in vigore.

Voglio vedere se con un eventuale prossimo governo guidato da chi oggi sta all'opposizione queste norme saranno abolite oppure ormai ci sono e ce le terremo per sempre.

ilpost.it/2025/04/13/decreto-l…



A Bruxelles un’occasione per i talenti italiani nella difesa Ue. Il commento di Butticé

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Attraverso la propria Direzione Generale per l’Industria della Difesa e lo Spazio (DG DEFIS), la Commissione europea ha aperto le candidature per un ruolo di dirigenza di primaria importanza. Quello di direttore della nuova Direzione della “Politica di Difesa”. L’annuncio, che riguarda una



Dai kit d’emergenza alla navigazione strategica delle crisi. Di cosa ha davvero bisogno l’Ue

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La Commissione Europea ha recentemente lanciato la sua Strategia per l’Unione della Preparazione, invitando i cittadini a preparare kit di emergenza per 72 ore in risposta all’aumento dell’instabilità geopolitica, dei disastri climatici,



precedente #26 ––– successivo #28 di Enrico Nardelli Abbiamo discusso nel precedente articolo come l’informatica sia stata una compone...
#28 #26



🌊 È stata celebrata oggi, a Brindisi, la #GiornatadelMare e della Cultura Marinara. Alla manifestazione, organizzata dal #MIM in collaborazione con il Comando Generale Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, hanno preso parte oltre 1.


#ScuolaFutura, il campus itinerante del #MIM arriva a Pescara, da oggi fino al 14 aprile.
Oltre 1.500 studentesse, studenti, docenti e dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia parteciperanno a laboratori didattici, percorsi di formazione, gar…


🌊Oggi #11aprile è la Giornata del Mare e della Cultura Marinara!

Il #MIM, in collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, ha organizzato un evento a Brindisi e a Lecce.



Sostegno agli studenti con disabilità: il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica ha dato via libera ai decreti sui percorsi di specializzazione dei docenti.

Qui tutti i dettagli ▶ mim.gov.



La compilazione del questionario relativo alla bozza delle nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione è prorogata al 17 aprile 2025 per consentire una più ampia partecipazione del mondo della scuola al dib…


l'idea che l'italia possa non perdere individualità e fare squadra da sé invece di chiamarsi europa assieme al resto d'europa pare sempre più irrealistico. il sovranismo non paga.


cosa significa quando per scelta si preferisce consapevolmente il peggiore dei candidati disponibili?


Qualche domanda per orientarmi meglio nelle timeline


!Poliverso_forum_di_supporto

Vedo che in Raccoon, nel menù a panino in alto a sinistra, ci sono dei canali che mi sarebbero utili per espandere le mie conoscenze nel Fediverso, "for you" e "discover", il problema è che sono entrambi vuoti, come mai?

Ho visto che c'è un canale "English" che immagino raccolga tutti i post del Fediverso in inglese, come posso crearne uno simile per i post in italiano?

Da PC esiste la possibilità di vedere una timeline contenente solo i post pubblicati nell'istanza a cui sei iscritto, da Raccoon invece non la vedo. Non c'è?

Avrei voluto che questo post comparisse nel forum "Poliverso forum di supporto" ma dubito di esserci riuscito. Come si fa a scrivere nel forum da Raccoon?

#raccoon
#Poliverso
#supporto

Grazie.

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in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹

Ciao @Massimiliano Polito 🇪🇺🇮🇹

Per impostare correttamente i canali, ti consiglio di usare la versione web. Purtroppo molte funzionalità non presentano ancora delle api che consentono alle App la configurazione delle impostazioni avanzate.

Una volta impostati i canali, li vedrai anche all'interno dell'app

informapirata.it/2024/07/25/w-…

Unknown parent

gotosocial - Collegamento all'originale
alephoto85

se hai bisogno di SMM super TOP, sempre smart, disponibile h24, 7/7 e asap...

Chiama qualcun'altro perchè non sono certo io il tipo giusto 🤣



Sull’Aventino ci sono Musk e Zuckerberg, non chi fugge dai loro recinti elettronici

La fuga dalle piattaforme commerciali di molti giornalisti, testate, ricercatori e produttori di contenuti, viene spesso sminuita come un velleitario lavaggio della coscienza di chi vuole rifugiarsi in una bolla comunicativa.

Il post di @Carlo Gubitosa su @Valigia Blu

PS: dispiace che non sia stata citata la nostra istanza poliversity.it dedicata al giornalismo e all'università e unica istanza Mastodon italiana che consenta di pubblicare testi lunghi e formattati, ndr

valigiablu.it/musk-zuckerberg-…




VENDO Tastiera LENOVO PREFERRED PRO II ISO-IT nuova in prov. di Catania. Spedizione disponibile


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Colore: Nero
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Ciclo di vita dei tasti della tastiera: Fino a 10 milioni di click
Tipo di switch: Plunger/Rubber dome
Certificazioni: BSMI, CB, CE, CM, EAC, FCC, IC, RCM, UL, VCCI
Tipo di confezione: Brown box
Larghezza: 168,8 mm
Altezza: 34 mm
Lunghezza del cavo: 453 mm
Profondità: 169 mm
Temperatura operativa massima: 40 gradi Celsius
Temperatura operativa minima: 10 gradi Celsius
Umidità relativa massima (%): 90%
Umidità relativa minima (%): 5%
Suspension Cap/Embedded Cap: Suspension Cap
Inclinazione regolabile: Sì
Tipo di connessione: Cablata USB

@Il Mercatino del Fediverso 💵♻️



USA-IRAN. Al via in Oman i negoziati sul nucleare


@Notizie dall'Italia e dal mondo
A Teheran sono molto cauti. Temono che le trattative siano un modo per gli Usa per andare alla guerra e non alla pace. Trump ha minacciato un'azione militare in caso di mancato accordo
L'articolo USA-IRAN. Al pagineesteri.it/2025/04/12/med…