Ti racconto la mia esperienza con linux e perché NON E' UN'ALTERNATIVA VALIDA (per me e altri per professionisti).
Dopo essermi riavvicinato a Linux a seguito di qualche anno di pausa, posso esprimere un parere che sarà senz'altro impopolare, severo, ma è quello che penso.
Il mio asus di tre anni fa ormai arranca con Windows 11. Un po' meglio dopo avere disattivato i servizi di indicizzazione (almeno, in questo modo, è diventato usabile).
Il fatto che stia rallentando a mio avviso è uno scandalo dopo soli 3 anni, ma mi aveva spinto a cercare alternative con Linux, con il quale il portatile, letteralmente, vola (con qualsiasi distribuzione). Questo aspetto continua a sorprendermi, anche se sapevo che sarebbe andata così resta comunque un punto a favore.
Il problema è un altro: l'insormontabile limite strutturale di semplicità di utilizzo, per un utente che non sia...non dico solo esperto, ma tanto esperto.
Finché si fa un utilizzo di base è tutto splendido e abbastanza abbordabile, ma quando cominci a fare degli utilizzi specifici, tanti auguri. Ed è per questo che la situazione è ancora più tragica nel contesto di un mondo in cui dipendiamo dagli USA per qualsiasi cosa, e purtroppo per me i sistemi GNU/Linux non sono ancora una valida alternativa per la massa.
Esempio per capirci meglio. Ho installato e provato le seguenti distribuzioni: Opensuse (LEAP, Tumbleweed), Fedora, Debian, MX Linux, Mageia, Linux Mint Debian Edition, Ufficio Zero, Xubuntu, Manjaro, Tuxedo. Se non erro sono quasi tutte distribuzioni "maggiori", o che derivano da esse. Alla fine ho scelto Mint perché è stata la distribuzione in cui più facilmente sono riuscito ad installare la maggior parte dei programmi che mi servono senza impazzire). Ma parlo solo dell'installazione!
Bene, oltre al fatto che ciascuna di questa ha comandi diversi per installare pacchetti (e già qui potremmo discutere, un utente comune non può e non deve sbattersi per capire come installare cosa gli serve). I dolori son venuti dopo l'installazione, infatti.
Visto che sono un utente un po' più evoluto della media, ho esigenze diverse: VMWare Workstation, un programma di video editing serio, ecc. (programmi per fotografia non li prendo neanche in considerazione, perché su Linux il meglio che esiste è GIMP, RawTherapee e Darktable, e per me non sono all'altezza della suite Adobe o di Luminar).
Bene, dicevamo: ecco le mie esigenze di Youtuber/Fotografo/Podcaster:
1) sviluppo foto veloce, efficiente, con funzioni AI avanzate
2) editing video semi-professionale
3) dirette su Youtube/Facebook
4) Virtualizzazione con VMWare (ho una certificazione VMWare).
5) Registrazione di podcast in modo professionale.
1: sviluppo foto. Come dicevo in altri post, purtroppo su Linux il mondo fotografico è rimasto indietro. Nei software proprietari non hai più bisogno di lavorare con maschere, maschere colore, maschere luminosità, selezioni con lazo, ecc. Sia i software di Adobe che quello di Luminar ti consentono di muovere un slider e (ad esempio) modificare tutto quello che è blu, o scurire un cielo troppo chiaro, o aumentare la luminosità soltanto degli oggetti in primo piano. Non devi selezionare nulla, è l'IA che capisce cosa è blu, cosa è lontano, che cosa è cielo, edificio, terreno.
Mi dispiace davvero, ma GIMP è ormai antico come concetto e ti impone di fare tutto questo lavoro manualmente, con livelli e altre cose tali per cui per sviluppare una foto per bene ci impieghi decine di minuti: non è pensabile per me tornare da un viaggio, sviluppare 800/1000 immagini e metterci 10 mesi. Darktable/RawTherapee funzionano anch'essi in modo "vecchio", non hanno una AI dietro.
2: Uso CapCut per editare i miei video, e non mi piace per niente perché è cinese e proprietario. Bene, mi sono detto, su Linux avrai delle alternative. Spoiler: no.
Non esiste niente che sia di utilizzo così immediato ma completo come CapCut.
Niente.
Ma, mi sono detto...ok, qui puoi fare uno sforzo. Vorrà dire che imparerai ad usare qualcosa di diverso. Vorrà dire che tribolerai un po' di più e che nei tuoi video ci saranno meno cose, ma può valere la pena.
Ho provato ad installare DaVinci Resolve, che ho usato in passato ma su Windows persino l'interfaccia andava a scatti.
Buone notizie? Neanche per idea, il software si installava ma non partiva. Dopo ore di ricerche su internet ho capito quali driver nvidia servissero su Linux e come installarli, poi Resolve partiva ma ora i video importati non si vedono, rimangono completamente oscuri e il programma si pianta. Inutile dirvi che con gli stessi video su Windows funziona tutto, al netto della pachidermica interfaccia.
Pazienza, mi son detto, userò KDEnlive! Sì, se avesse ciò che serve. Quando provi ad utilizzarlo qua e là compaiono scritte che indicano che alcune funzioni non sono disponibili perché manca (ad esempio) il pacchetto per il riconoscimento vocale o quello per l'italiano. Sì, benissimo, ma almeno dimmi il nome pacchetti!
La voglia è quella di lasciar perdere, non si possono buttare via ore e ore in questo modo. Le ore voglio dedicarle a fare video editing e imparare quello.
3) installato OBS studio, tutto fantastico ma non c'è modo di fargli prendere l'audio della mia scheda audio behringer 404HD (ovviamente, è selezionata e aggiunta alla scena, ma è muta). Anche qui, non ho tutte queste ore per cercare sui forum la potenziale causa. Se apro banalmente audacity funziona, su OBS no.
4) VMware Workstation sono riuscito a farlo funzionare solo su MX Linux e Mint. bastava installare il pacchetto gcc e i sorgenti del kernel. Questa cosa la sapevo perché avendo la certificazione l'avevo trovata nei testi di studio. Per le altre distro...boh, come si chiameranno i pacchetti? Chi lo sa? Anche cercando, ho fatto molta fatica a trovare queste informazioni e in ogni caso l'installazione di VMWare Workstation non andava comunque a buon fine.
5) Podcast. Buone notizie, uso già reaper! Peccato che i plugin VST che uso non vengano visti da Reaper su Linux. Di nuovo, non ho voglia di capire perché. Nei log vedo che reaper se li aspetta in un certo percorso, ma anche mettendoli lì o facendo un link simbolico non li vede.
Basta. Basta così.
La cosa che fa più incazzare è che Reaper, Reaper, OBS e KDEnlive su Windows vanno benissimo al primo colpo, Out of the box, così come VMWare Workstation, ma il punto è che i primi 4 sono open source, mi aspetterei che fosse più semplice usarli su Linux, e invece no. Ecco cosa mi fa pensare.
Certo, dipenderà anche dalle aziende che fanno software, ad es. Da Vinci Resolve potrebbe prevedere un pacchetto per distribuzioni debian-like già completo e funzionante, ma il punto è un altro: può un utente sbattersi in questo modo?
A mio avviso no, e finché Il mondo Linux non risolve questo problema, un uso professionale lo vedo davvero difficile.
Qualcuno di voi lettori starà già pensando che il problema è mio, che sono io che non so come funzionano le cose, cosa devo installare, e quindi dovrei mettermi a studiare prima di criticare.
Per me, no. Un utente qualsiasi non può sbattersi in questo modo.
Se scelgo di fare il podcaster o il videomaker non posso essere obbligato ad imparare tutto il funzionamento del sistema operativo, le librerie, i pacchetti. Se sono uno youtuber e voglio fare una diretta, un video, un podcast, con Windows/Mac ho la vita semplice, con Linux no.
Secondo voi la massa cosa sceglierà?
Se vi è parso uno sfogo è perché lo è. Perdonatemi.
Lo dico con tanto dispiacere, ma io tutto questo tempo e voglia non ce l'ho, perché queste cose le faccio nel tempo libero e non può diventare una via crucis.
Continuerò ad utilizzare sistemi GNU/Linux quando posso, magari sui vecchi dispositivi che uso per navigare, ma un utilizzo professionale, per me e per le mie esigenze, rimane un sogno. Spero che la comunità FOSS rifletta su questo: anziché dedicare tempo ad altro (vedi l'esistenza di migliaia di distribuzioni), secondo me sarebbe preferibile lavorare per ottimizzare, semplificare, rendere la vita davvero semplice agli utenti.
Ho lasciato un mondo linux che era già complesso qualche anno fa, per ritrovarlo oggi ancora più complesso. Finché non si semplificherà pesantemente, saremo sempre legati a Windows/Mac, agli USA, ai sistemi proprietari.
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Trump ha fatto bene ad abbandonare i controlli sui chip di Biden. Report Economist
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Donald Trump ha ragione ad abbandonare le norme di Joe Biden sull'esportazione dei chip. È ora di essere realistici, secondo il startmag.it/innovazione/trump-…
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@RaccoonForFriendica This weekend I took some time to investigate how much work would be needed to build an iOS version of the app, and it turned out that at least building and running a basic version of the app is doable with some minor changes (see here).
What do you think about it? Would you like to see a Raccoon on iOS too?
#friendica #friendicadev #androidapp #androiddev #fediverseapp #raccoonforfriendica #kotlin #multiplatform #kmp #compose #cmp #opensource #foss #procyonproject
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Great, many thanks for that. This list seems to be much more accurate and up-to-date than the FediDB one.
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@feb It only lists open source projects but it's been around longer (for community contributions) and is pretty comprehensive. The list of platforms is good, too.
codeberg.org/fediverse/delight…
delightful-fediverse-apps
A curated list of server applications with support for the ActivityPub protocol (Fediverse network) and related standards.Codeberg.org
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Guerre di Rete - L’AI, i lavoratori e i rapporti di potere
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Proteste, peggioramenti e licenziamenti. Solo segnali sparsi o un trend? E poi spyware.
#GuerreDiRete è la newsletter curata da @Carola Frediani
guerredirete.substack.com/p/gu…
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Non solo riarmo. Cosa vuol dire davvero Difesa europea comune. Scrive Mario Mauro
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La contingenza attuale e i continui e repentini sviluppi strategici nello scacchiere globale hanno messo l’Europa di fronte a un bivio da sempre evitato: quello di dover scegliere se dotarsi o meno di un qualche tipo di architettura militare di sicurezza. Oggi in Europa
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Papa Leone XIV e l’intelligenza artificiale
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"La Chiesa risponda alle sfide dell'intelligenza artificiale", ha detto Papa Leone XIV. Estratto del Settimanale "Tech e Privacy", la newsletter di Claudia Giulia Ferrauto.
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Boxie – a Gameboy-Esque Audio Player
This little audiobook player is a stellar example of the learning process behind a multifaceted project blending mechanical, electrical, and software design. [Mario] designed this audiobook player, dubbed Boxie, for his 3-year-old son to replace the often-used but flawed Toniebox.
The inspiration for Boxie was the Toniebox, a kid-friendly audiobook player. While functional, the Toniebox had drawbacks: it required internet connectivity, limited media selection, and had unreliable controls. Enter Boxie, a custom-built, standalone audiobook player free from web services, designed to address these issues with superior audio quality and toddler-friendly controls.
Boxie’s media is stored on microSD cards inserted into a slot on the device. To make this manageable for a toddler, he designed a PCB with a standard microSD card interface, ensuring easy swapping of audiobooks. The enclosure, crafted via 3D printing, is durable and compact, tailored for small hands.
The cartridges slide into the body of the Boxie. This presented a problem, most cartridge media utilize edge connectors. Strictly speaking, his DIY cartridges didn’t have those and couldn’t use traditional cartridge reader components. First trying pogo pins, he ran into several issues, most notably the inability to hold up to the wear and tear of a 3-year-old. A clever hack to add robustness was achieved when he switched to using a series of battery springs to interface with the cartridge.
Inside the Boxie lives an ESP32-S3 microcontroller, which provides the smarts to read all the controls, play audio from the inserted cartridge. The main housing also contains the battery, DAC, amp, and speaker. Mario faced a fair number of new challenges on this project, including designing a battery charging circuit and building his own ESP32-S3 board with support for charging NiMH batteries.
All of the 3D designs, PCB files, and source code are available on his GitHub account. If you’re interested in making a Boxie for a young one in your life, be sure to go check out his detailed write-up. If you enjoyed this project, be sure to check out the other DIY audio players we’ve featured.
La guerra di Wikipedia al governo UK: “Così distruggete il sapere online”
La Wikimedia Foundation, che gestisce Wikipedia, ha intentato una causa presso l’Alta Corte d’Inghilterra e Galles contro la legge britannica sulla sicurezza online, affermando che alcune disposizioni della nuova legislazione potrebbero portare a “manipolazioni e vandalismi” sulla piattaforma.
Potrebbe essere la prima volta che un tribunale contesta le disposizioni della legge sulla sicurezza di Internet. L’organizzazione teme che Wikipedia venga inserita in quelle che definisce piattaforme di “livello uno”, le più grandi e soggette ai requisiti più rigorosi. Ciò, secondo la fondazione, potrebbe minare i principi dell’enciclopedia, danneggiare la privacy dei volontari e distogliere risorse dallo sviluppo e dalla protezione del progetto.
Secondo il consulente generale della fondazione, Phil Bradley-Schmig, la causa mira a “proteggere i volontari di Wikipedia e la disponibilità e l’integrità della conoscenza libera a livello globale”. Il fondo sottolinea di non contestare la legge in sé e di non negare nemmeno la necessità di requisiti per le grandi piattaforme: si tratta solo del meccanismo con cui si decide quale piattaforma classificare come “categoria 1”.
Tali criteri sono stabiliti nella legislazione secondaria firmata dal ministro per il Digitale Peter Kyle. Wikimedia ha presentato una richiesta di revisione giudiziaria del regolamento, che prevede che un tribunale valuti la legalità delle decisioni governative.
Uno dei punti controversi era l’obbligo di verificare l’identità degli utenti. Secondo l’attuale interpretazione della legge, se Wikipedia non verifica gli editori, deve consentire ai collaboratori anonimi di bloccare le modifiche altrui, anche se stanno correggendo trolling o disinformazione. Ciò costringerebbe migliaia di volontari a sottoporsi a un’identificazione, il che contraddice i principi della fondazione di raccolta minima dei dati.
Il mancato rispetto della legge comporterà multe fino a 18 milioni di sterline o il 10% del fatturato globale dell’azienda. In casi estremi è addirittura possibile che l’accesso al servizio nel Regno Unito venga bloccato.
Bradley-Schmig sottolinea che i volontari che lavorano ad articoli in più di 300 lingue potrebbero essere a rischio di fughe di dati, molestie, azioni legali o addirittura arresti da parte di stati autoritari. “La privacy è il fondamento del nostro sistema di sicurezza. E queste regole, originariamente sviluppate per i social network, potrebbero causare gravi danni a Wikipedia”, ha affermato.
Il fondo ritiene che la definizione di “categoria 1” sia troppo vaga. Include siti in cui è possibile visualizzare o condividere contenuti, se dispongono di un algoritmo di selezione delle informazioni e se la piattaforma ha “un numero sufficiente di utenti”, senza tenere conto di come esattamente utilizzano il servizio.
“Chiediamo con rammarico una revisione giudiziaria delle regole di categorizzazione”, ha affermato Bradley-Schmig. “È un peccato che nel nostro tentativo di rendere Internet più sicuro, dobbiamo proteggere i nostri redattori da una legislazione mal concepita.”
Il governo del Regno Unito ha dichiarato di non poter commentare i procedimenti legali in corso, ma ha sottolineato il suo impegno nell’attuazione dell’Online Safety Act.
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La Ue fa scuola negli Usa? Cosa prevede l’App Store Freedom Act contro Google e Apple
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Negli Stati Uniti i repubblicani studiano l'App Store Freedom Act che, se passasse, aprirebbe la concorrenza nel settore deihttps://www.startmag.it/innovazione/app-store-freedom-act-duopolio-google-apple/
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Non è di meno nucleare che avremmo bisogno. La riflessione di Dottori
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il mondo continua ad essere un luogo intrinsecamente pericoloso, caratterizzato dalla compresenza di numerose potenze, che nutrono ambizioni e temono per la propria sicurezza. La pace perpetua immaginata da Immanuel Kant nel 1793 non si è ancora materializzata, a dispetto degli innumerevoli tentativi di prepararne l’avvento.
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Così la Marina ha segnato la rotta della politica estera italiana nel 2024
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Rapporto annuale 2024 della Marina Militare Italiana restituisce l’immagine di una forza armata sempre più centrale nella strategia di sicurezza nazionale e nella proiezione internazionale del Paese. Le operazioni militari, le grandi esercitazioni multinazionali e
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Sei Davvero Umano? Shock su Reddit: migliaia di utenti hanno discusso con dei bot senza saperlo
Per anni, Reddit è rimasto uno dei pochi angoli di Internet in cui era possibile discutere in tutta sicurezza di qualsiasi argomento, dai videogiochi alle criptovalute, dalla politica alle teorie sugli UFO. Ma ora si scopre che anche lì le persone spesso non discutevano con altre persone, ma con l’intelligenza artificiale.
La causa della preoccupazione è stato un incidente avvenuto nel subreddit r/changemyview , un luogo popolare per dibattiti civili e scambi di opinioni. A quanto pare, gli scienziati dell’Università di Zurigo hanno lanciato dei bot di intelligenza artificiale per studiare quanto sia facile influenzare le opinioni degli utenti.
I bot si sono comportati nel modo più realistico possibile: sono stati addestrati a riconoscere le sfumature della comunicazione umana e hanno persino discusso meglio di molti partecipanti reali. Tutto questo è avvenuto in segreto, senza preavviso o consenso. Solo dopo la pubblicazione della bozza dei risultati dell’esperimento è diventato chiaro che migliaia di persone avevano inconsapevolmente discusso con le macchine.
I moderatori del subreddit hanno reagito duramente all’esperimento, definendolo “manipolativo e ingiusto”. Nella comunità si aprì un dibattito etico: da un lato si trattava di un lavoro scientifico, dall’altro si trattava di una palese ingerenza nella comunicazione in tempo reale, peraltro senza il consenso dei partecipanti.
In seguito allo scandalo, la dirigenza di Reddit ha deciso di introdurre ulteriori controlli per confermare che l’utente sia un essere umano. Secondo il CEO Steve Huffman, Reddit rimarrà anonimo, ma diventerà più “umano”. Tuttavia, non è ancora chiaro come verrà implementato esattamente il sistema di protezione e se scoraggerà gli utenti reali dal visitare i loro thread preferiti.
In un modo o nell’altro, su una delle ultime piattaforme in cui l’autenticità della comunicazione è stata ancora preservata, sorge una nuova domanda: “Sei davvero umano?”
L'articolo Sei Davvero Umano? Shock su Reddit: migliaia di utenti hanno discusso con dei bot senza saperlo proviene da il blog della sicurezza informatica.
A passeggio con l’informatica #31 – Opportunità per tutti o per pochi?
precedente #30 ––– successivo #32 di Enrico Nardelli Ricordavamo, alla fine del precedente post , come le grandi multinazionali della t...link-and-think.blogspot.com
freezonemagazine.com/articoli/…
Nato e cresciuto a Reno, Nevada, Willy Vlautin è autore di sette romanzi ed è il fondatore dei gruppi Richmond Fontaine e The Delines. Vlautin ha iniziato a scrivere storie e canzoni all’età di undici anni, dopo aver ricevuto la sua prima chitarra. Ispirato da cantautori e romanzieri come Paul
L’Intelligenza artificiale rosicchia il monopolio di Google?
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Google è ancora la piazza principale di Internet, ma arrivano i primi dati che suggeriscono che con l'arrivo dell'Intelligenza artificiale qualcosa stia cambiando. Inoltre Mountain View potrebbe veder sfarinare il
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Another Old ThinkPad Gets A New Motherboard
The Thinkpad line of laptops, originally from IBM, and then from Lenovo, have long been the choice of many in our community. They offer a level of robustness and reliability missing in many cheaper machines. You may not be surprised to find that this article is being written on one. With such a following, it’s not surprising that a significant effort has gone into upgrading older models. For example, we have [Franck Deng]’s new motherboard for the Thinkpad X200 and X201. These models from the end of the 2000s shipped as far as we can remember with Core 2 Duo processors, so we can imagine they would be starting to feel their age.
It’s fair to say the new board isn’t a cheap option, but it does come with a new Core Ultra 7 CPU, DDR5 memory, M.2 interfaces for SSDs alongside the original 2.5″ device, and USB-C with Thunderbolt support. There are a range of screen upgrade options. For an even more hefty price, you can buy a completely rebuilt laptop featuring the new board. We’re impressed with the work, but we have to wonder how it would stack up against a newer Thinkpad for the price.
If you’re curious to see more of the same, this isn’t the first such upgrade we’ve seen.
Thanks [Max] for the tip.
Spagna; collutorio con clorexidina: 4 € al litro.
Italia: se ti va bene 28 € al litro su Amazon.
Stessa concentrazione: 0,12.
Ibuprofene da 400: Spagna 3,80€ per 30 cp, Italia 4,80 per 10.
Non sto scherzando.
9 maggio giornata dell'Europa
raiplay.it/collezioni/europa?w…
Il 9 maggio si celebra la Giornata dell'Europa, istituita per ricordare il 9 maggio 1950, quando il ministro degli Esteri francese Robert Schuman fece a Parigi la dichiarazione che segnò l'inizio dell'Europa comunitaria. RaiPlay Sostenibilità propone una selezione di contenuti per ripercorrere la storia della nascita del sogno europeo
Storia reshared this.
Una giovane donna con i capelli lunghi e castani sta sventolando la bandiera dell'Unione Europea. La bandiera è blu con dodici stelle gialle disposte in un cerchio. La donna indossa un top bianco e sorride, con le braccia alzate, mentre la bandiera si agita al vento. Lo sfondo è un cielo azzurro con qualche nuvola bianca. L'immagine trasmette un senso di orgoglio e appartenenza all'Unione Europea.
Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B
🌱 Energia utilizzata: 0.133 Wh
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Orly Noy sulla Conferenza di Pace: “A Gaza è genocidio, la sinistra parli di lotta non solo di speranza”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Se l’intera conferenza non ha previsto nemmeno un panel che tratti del genocidio in atto a Gaza, per non parlare di un invito esplicito a rifiutarsi di prendervi parte, è improbabile che possa farci
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Dalle auto alla geopolitica. Così l’industria tedesca mira alla difesa e allo spazio
@Notizie dall'Italia e dal mondo
C’è una Germania che guarda nuovamente alla geopolitica, ma lo fa con i piedi ben piantati a terra e gli occhi puntati sullo spazio. Una Germania che, mentre cerca di lasciarsi alle spalle la monocultura dell’auto, riposiziona la propria industria al
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en.linuxadictos.com/Debian-is-…
Debian is already preparing to say goodbye to i386 support
Just as Wayland is displacing X.org, i386 is destined to leave the ranks of Linux and Debian is no exception becauseDarkcrizt (Linux Adictos)
Il quadro rubato
Il quadro rubato
Con Il quadro rubato, Pascal Bonitzer firma probabilmente il suo film più riuscito: un’opera elegante, complessa e ricca di sfumature.www.altrenotizie.org
17 maggio, giornata contro l'omolesbobitransfobia
In Africa, nella regione dei Grandi Laghi, alla problematiche dovute alle ingiustizie socio-economiche e ambientali si aggiunge un livello di discriminazione ulteriore dovuto ad una sistematica persecuzione delle persone appartenenti alle comunità LGBTQI+.
Chiediamo aiuto concreto e immediato:
- Salviamo vite nella regione del Kivu, in Congo. Persone LGBTQ+ fuggono dalle aree occupate da forze militari non governative, cercando disperatamente rifugio e sicurezza. Collaboriamo con Gay Christian Africa per sostenere queste persone e permettere loro di trovare riparo.
- Sosteniamo chi lotta contro l’HIV in Uganda. Il progetto della Mbarara RISE Foundation fornisce farmaci salvavita per persone LGBT+ che vivono con HIV, ma i fondi sono stati recentemente cancellati dall’U.S.AID.
Agire ora può fare la differenza. Le persone colpite da queste crisi non possono aspettare. Il nostro contributo può significare la possibilità di una nuova vita per chi è intrappolato dalla persecuzione o dalla mancanza di cure.
Qui, trovi la scheda informativa sulla raccolta "Focus sul continente africano e le comunità LGBTQI+".
Samaria APS
LGBTQI+ reshared this.
👥 Fediverso e Livello Segreto: una palestra di libertà digitale
🕤 Martedì 13 Maggio, ore 21.30 presso Officina Informatica, via Magolo 32 Empoli
Una chiacchierata con @Kenobit , uno dei fondatori di #LivelloSegreto - un'istanza Mastodon - sulle potenzialità del #Fediverso e delle piattaforme libere, in ottica di libertà e resistenza digitale
Grazie a @Giulia Bimbi per la segnalazione
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Spazio e Gcap. Ecco tutte le sfide per il gen. Conserva, nuovo capo dell’Aeronautica
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare è il generale Antonio Conserva, che subentra al posto del generale Luca Goretti. Lo ha deciso oggi il Consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni, che ha accolto la proposta del ministro della Difesa, Guido
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Meta previously lost its shit at 404 Media when we reported that someone had paired facial recognition tech with the company's smart glasses. Now Meta is building the invasive technology itself.
Meta previously lost its shit at 404 Media when we reported that someone had paired facial recognition tech with the companyx27;s smart glasses. Now Meta is building the invasive technology itself.#News
Well, Well, Well: Meta to Add Facial Recognition To Glasses After All
Meta previously lost its shit at 404 Media when we reported that someone had paired facial recognition tech with the company's smart glasses. Now Meta is building the invasive technology itself.Joseph Cox (404 Media)
Manuel
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Manuel
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Unknown parent • — (Reggio Emilia) •@giga 🔻 e com'è andata?
Io ho salvato diverse macchine vecchie con Linux e le uso
per navigare e poco altro. In questo senso è perfetto, ma niente di più secondo me.
(Discorso server, ovviamente è diverso).
Simon Perry
Unknown parent • — (Reggio Emilia) •@Andre123 si, magari scegliendo UNA massimo due distribuzioni ed ottimizzando tutto per quelle.
Altrimenti non se ne esce.
A proposito dell streaming, forse con un certo hardware e/distribuzione non ci sono problemi. Fedora, per dire, lavorava bene col mio hardware, ma alle per tutto il resto.
Simon Perry
Unknown parent • — (Reggio Emilia) •@АидяёА ЦZ esattamente. Per me, ripeto, rimane un sogno, un obiettivo da raggiungere ma per il momento non mi è possibile.
Ho buttato giù il testo in maniera volutamente provocatoria, ma è innegabile che quello che fanno tante aziende coi software proprietari, su Linux manca: la standardizzazione.
Simon Perry
Unknown parent • •6AL
Unknown parent • • •In ogni modo, ognuno è libero di scegliere ciò che preferisce, secondo la sua esperienza. E per fortuna ci sono valide alternative ai sistemi Windows, una delle quali è Linux, adatte alla stragrande maggioranza degli utenti, per uso sia lavorativo che personale. D'altra parte sono convinto che gli strumenti per uso lavorativo o professionale debbano essere forniti (o disponibili) come black box da chi ti offre il lavoro (o dalla conoscenza collettiva in quello specifico campo), e non lasciati alla "creatività" né alla testardaggine di chi singolarmente si arrabatta a farli funzionare. Metaforicamente parlando, un camion col semirimorchio è ben diverso da un'auto cabriolet, e i loro usi non sono intercambiabili 😉
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Simon Perry
in reply to 6AL • — (Reggio Emilia) •@6AL sono davvero molto, molto felice per te.
La responsabilità è indubbiamente anche di chi ti fornisce il software: infatti la mia sensazione è che le aziende che ti forniscono i software non open su Linux non si sbattano per niente per fare sì che funzionino bene o che ci sia abbastanza documentazione.
Ma la situazione è questa...
Comunque, prendi la classica casalinga di Voghera e chiedile se è più semplice fare "avanti, avanti fine" oppure dovere andare nel terminale, fare chmod utente+x, sh ./nome pacchetto, e seguire poi i log.
Con da vinci, reaper, VMware la situazione è questa.
6AL
in reply to Simon Perry • • •bye.
Simon Perry
in reply to 6AL • •@6AL certo, era per capirci.
Conosco una marea di Youtubers che non sono tecnici informatici, ma hanno bisogno di fare editing video più complesso di quello che ti consente di fare OpenShot, di farlo velocemente e senza dovere installare cose aggiuntive, librerie, drivers a una certa versione, ecc.
Rickyx
in reply to Simon Perry • • •Inoltre modificare un flusso di lavoro già impostato è molto faticoso...
Simon Perry
in reply to Rickyx • •@Rickyx faticoserrimo!
In effetti hai toccato un punto di cui non ho parlato, ma che è fondamentale: che è molto difficile voler cambiare sistema operativo e pensare di mantenere il proprio flusso com'è.
Se però, per adattarti alla "nuova realtà", ci impieghi troppo tempo allora in un ambito diverso da quello casalingo qualche domanda è d'obbligo farsela.
Quello che mi dispiace molto è restare legato a sistemi proprietari che non hanno nulla di europeo, spero che in futuro la situazione cambi.
Rickyx
in reply to Simon Perry • • •Inoltre penso che sia necessario iniziare dalla scuola, insegnando software libero. Naturalmente i software verranno migliorati con innovazioni: richiede la già menzionata fatica, il tempo e molta visione.
Sovente mancano tutte 3 ma non disperiamo 😊
Un cloud made in Europa contro il monopolio Big tech
Mila Fiordalisi (Domani)like this
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Tiziano :friendica:
in reply to Simon Perry • •Ciao e grazie per la condivisione e per l'onestà, sono cose che apprezzo sempre.
In realtà condivido molto del tuo stato d'animo e del tuo disappunto e mi piacerebbe che i sistemi Linux fossero molto più accessibili per l'utente medio. Da un lato forse è proprio la natura libera a creare tutto questo marasma ed è difficile unificare tutto senza essere un... grande accentratore (anche i social come questo lo testimoniano).
Io sono esclusivamente su Linux da 25 anni e ci faccio editing di tutti i tipi, ma da amatore, perciò tutte le tue osservazioni da professionista non posso che accoglierle.
Volevo solo chiederti un chiarimento riguardo le difficoltà nell'installazione, perché io (sarò fortunato, complice anche magari non avere una scheda nvidia o altro) sono diversi anni che non trovo praticamente nulla da fare oltre all'installazione guidata della distro che prende tipo 10 minuti. E anche riguardo l'installazione di programmi e pacchetti, visto che nelle distro che hai citato ci sono i software center che in teoria funzionano come l'App Store e installano tutto in un click (ma io li uso poco, ammetto): hai dovuto ricorrere ai comandi perché qualcosa è fallito, immagino?
Aggiungo ancora che ci sono distro specifiche per il lavoro multimediale. Io uso quella che si chiamava AV-Linux (ora si chiama AVL_MXE), assemblata da Glen MacArthur, un musicista canadese che fa un lavoro pazzesco nel prepararla: centinaia di plugin preinstallati, oltre a praticamente qualsiasi programma di cui si possa avere bisogno (da Reaper, a OBS, a Ardour/Mixbus, a roba introvabile altrove come Cinelerra-GG ecc.), perciò qui dentro è difficile che qualcosa non mi funzioni. È basata sulla robusta MX, a sua volta a base debian stable. Un'altra possibilità è Ubuntu-Studio, che non provo da un po'.
In ogni caso piena solidarietà e cerchiamo di non perdere la speranza!!
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Simon Perry
in reply to Tiziano :friendica: • — (Reggio Emilia) •@Tiziano ciao, grazie mille per la dritta su AVL, non la conosceva assolutamente e potrebbe fare al caso mio. La proverò su una macchina virtuale, così da provare poi e vedere come va. Tanto più che MX la amo.
Le difficoltà che riscontro nelle installazioni/funzionamenti è che i software che elenco (reaper, vmware workstation e Da Vinci Resolve, ma a anche OBS a seconda della distribuzione), non sono presenti nei repository. Quindi vanno installati usando i pacchetti dei produttori, fatti malissimo, che continuano a elecare "roba che manca", ma senza specificare quale.
Un esempio: Resolve all'avvio dice che va configurato il metodo di compressione ed elaborazione dei video, altrimenti non si può utilizzare. Bene, vai nelle impostazioni e il menù a tendina dove puoi sceglierlo è disattivato. Perché? Perché manca la libreria xyz, che lui non ha minimamente pensato di installare e i driver nvidia non se la portano dietro (anche se la libreria è scritta da nvidia). Però nessuno ti dice "guarda che ti manca la libreria xyz"; devi essere tu che perdi tempo a rovistare su internet finché capisci che ti manca una libreria, e si chiama xyz, e poi naturalmente non la trovi nei repository, devi cercarla sul sito di nvidia.
Quasi la stessa cosa per VMware; dopo l'installazione ti dice che devono essere installati "i sorgenti del kernel".
Ma come fa, un profano, a sapere cosa cercare? Se cerchi nei cataloghi dei pacchetti delle varie distribuzioni, può essere davvero complicato. Poi ti manca il compilatore c. che su Debian si chiama "GCC"...di nuovo, un profano di Linux può fare davvero fatica.
Ora, io so bene che il problema principale è il fornitore del software, non di Linux...(ci voleva poco a generare un errore del tipo "installa il pacchetto gcc") ma su Windows fai doppio click e va avanti tutto correttamente, non ti viene chiesto di ricompilare nulla, né di installare un compilatore, i driver nvidia si aggiornano ogni mese e non devi pensare a nulla. C'è poco da fare: le aziende ci investono di più ed è più semplice, se non sei un esperto. Ma anche se lo sei, perché risparmi un sacco di tempo.
Su Mac non ne parliamo, copi un singolo file e l'installazione l'hai finita.
La speranza non la si perde mai, ci mancherebbe, ma in tutta onestà ad una persona come me io non mi sentirei di consigliare linux al momento, mentre mi sentirei di consigliarlo a chi dal PC naviga, scrive, registra cose semplici e fa dei documenti.
E' solo che per le mie esigenze, e lo dico davvero con molto dispiacere, al momento mi è davvero impossibile buttare tutto questo tempo. Un domani, chissà.
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Tiziano :friendica:
in reply to Simon Perry • •Aggiungo una nota veloce sui video editor, visto che ho approfondito di recente.
Il primo che proverei come alternativa seria e professionale è quello interno a Blender. Non è il primo che viene in mente perché usare solo la parte editor video di un grosso programma di animazione 3D sembra overkill, ma in realtà è un'ottima soluzione (non intuitivo come CapCut e senza tutta la roba AI e gli effetti sberluccicosi, ma va al sodo).
Per un software più agile e veloce da imparare, ma comunque abbastanza potente, darei una chance a Shotcut.
Questi li puoi provare anche da Windows.
Tra i linux-only direi PiTiVi, Olive e Flowblade.
Cinelerra-GG fa tutto ma... oh la learning curve se è ripida!... (e l'interfaccia e l'usabilità sono da anni '90). Ciononostante io ho imparato quello e per ora rimango lì...
E da ultimo, non te lo dovrei dire, ma CapCut si può usare anche da browser (richiede login)... io non te l'ho detto, eh? XD
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Simon Perry
in reply to Tiziano :friendica: • •@Tiziano grazie, grazie 🙂
Metà di quello che ho citato li ho provati, ma...sono...come dire...dei giochini. Con tutto il rispetto per chi lo ha fatti, credo abbiano uno scopo diverso.
L'unico forse papabile che sto cercando di fare funzionare è kdenlive, quando riuscirò a capire quali maledette librerie di python che NON sono nei repository gli servono per la trascrizione dei sottotitoli in italiano. Per essere precisi, dove quali sono ma poi una volta installate continua a segnalarne la mancanza.
In effetti anche L'editor di Microsoft è usabile in line e abbastanza completo. On line se ne trovano a bizzeffe.
Simon Perry
in reply to Tiziano :friendica: • •@Tiziano ciao Tiziano, ti ringrazio tanto anche per avermi segnalato Cinelerra, del quale onestamente ignoravo del tutto l'esistenza.
Ancora non so come andrà, ma intanto grazie! Voglio provarlo perché, guardando le features sul loro sito, sembra avere tutto ciò che mi serve o quasi.
Ti farò sapere come è andata 😉
Tiziano :friendica:
in reply to Simon Perry • •Grazie ancora per il confronto. AVL non so come possa girare in macchina virtuale ma vale la pena provare. E continuiamo a sperare che la strada per una migliore organizzazione di tutti i sistemi Linux porti a una migliore usabilità (ci sono, è vero, tentativi come i flatpak e altro...).
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Sandro Santilli
in reply to Simon Perry • • •Simon Perry
in reply to Sandro Santilli • •@Sandro Santilli Windows ha una riga di comando.
Se conosci Power Shell, ci fai cose mirabolanti come su Linux/Unix.
Some Dude on the Interwebs
in reply to Simon Perry • • •Se con “professionisti” intendiamo “fotografi professionisti” (come sottintendevano nella vecchia Appplicando), di sicuro.
Altrimenti, dipende.
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Simon Perry
in reply to Some Dude on the Interwebs • •@Some Dude on the Interwebs il titolo del mio post doveva essere accattivante e sintetico.
Sì, intendo persone come me che pur non vivendo di quello hanno bisogno di un flusso di lavoro di stampo professionale nel video editing/fotografia.
Ovvio che un web designer invece potrebbe trarre molto vantaggio da Linux, o, come è capitato a me nel mio lavoro di sistemista, per la gestione di server dove ho installato letteralmente centinaia di CentOs, Ubuntu, Debian, Oracle Linux, semplicemente perché era la soluzione più solida per il cliente e il contesto.
Amiga Unicorn
in reply to Simon Perry • • •Io invece credo nella competenza. E se sono un professionista, conosco a menadito gli strumenti che uso, prima di decidere di adottarli. Non compro cose e poi guardo se riesco ad usarle. Le compro perche' SO usarle.
Per qualcuno, invece, lo strumento informatico e' al di fuori di questa regola. Quando arrivano i computer, sembra che richiedere competenza sia una cosa esagerata.
Mi spiace, non sai usare lo strumento. Non e' Linux a non essere adatto a te, sei tu cui mancano competenze linux.
Immagina di scrivere il tuo Curriculum Vitae: ci scrivi sopra che Linux non e' adatto a te, o che tu non conosci linux?
Simon Perry
in reply to Amiga Unicorn • — (Reggio Emilia) •@Puffo Siffredi©
"Io invece credo nella competenza. E se sono un professionista, conosco a menadito gli strumenti che uso, prima di decidere di adottarli. Non compro cose e poi guardo se riesco ad usarle. Le compro perche' SO usarle."
Scusami, ma non sono d'accordo. Se prendo un aereo non è perché so pilotarlo. Non è il mio mestiere saper pilotare un aereo, il mio mestiere magari è andare a Kathmandu a vendere cucchiai, e per quello prendo l'aereo.
Capisco che un po' di sistema vada conosciuto, ma non è concepibile che si debba complicare la vita ad un utente in questo modo.
Come dicevo qualche commento fa, probabilmente il fatto è anche che le aziende fornitrici di software non hanno alcun interesse a far girare tutto perfettamente sulle tante (troppe) distribuzioni, questo sì, ma resta il fatto che per certe cose per me un sistema GNU/LInux è, al momento, l'alternativa meno appetibile da un punto di vista operativo, perché non ho il potere di far cambiare quelle aziende.
Amiga Unicorn
in reply to Simon Perry • • •Ripeto la domanda. Sul tuo curriculum scriveresti che conosci linux abbastanza da fare il tuo lavoro agilmente, o no?
Il concetto e' semplice: hai la competenza che serve o no?
Simon Perry
in reply to Amiga Unicorn • — (Reggio Emilia) •@Puffo Siffredi© sul mio curriculum scriverei, e scrivo, che so installare sistemi linux in ambiente vmware e so configurarci sopra i servizi che servono a livello di firewall, eccetera. Non c'entra un tubo con gli strumenti di cui parlo nel post.
Ma ti ripeto io la domanda: tu prendi un aereo anche se non sei pilota, giusto?
Oppure prima di salire sull'aereo ti fermi a capire com'è costruito pezzo per pezzo? Perché se ce la fai saresti un genio, non esiste persona al mondo che sappia interamente cosa fa ogni vite di un aereo di linea.
Amiga Unicorn
in reply to Simon Perry • • •mi aspetto che il pilota sia competente, si. Se domani mi dice "ma io non so usare la console dell'aereo' perche' secondo me non e' adatta al pilotaggio", mi preoccupo.
Per la cronaca, installare un modulo di linux senza sapere che servono i sorgenti a portata di mano , cioe' usare un kernel opensource senza sapere che potrebbe servire il source, sa molto poco di system engineer. Cosi', la butto a caso.
Simon Perry
in reply to Amiga Unicorn • — (Reggio Emilia) •@Puffo Siffredi© evidentemente non hai compreso bene ciò che ho scritto. Nessun problema. Mi fermo qui.
Buone cose.
Amiga Unicorn
in reply to Simon Perry • • •Amiga Unicorn
in reply to Simon Perry • • •Sensitive content
Simon Perry
in reply to Amiga Unicorn • •@Puffo Siffredi© dovresti.
Ciao.
Emanuele
in reply to Simon Perry • • •Simon Perry likes this.
Simon Perry
in reply to Emanuele • •@Emanuele grazie.
Più che altro, penso io, è inutile arrampicarsi sugli specchi e voler adottare per forza l'open source se un programma proprietario ti risparmia tempo, fatica, lavoro.
Chi lavora con il software non può permettersi di essere meno competitivo o metterci più tempo per fare qualcosa per usare a tutti i costi FOSS.
Quando facevo il sistemista ho installato centinaia di server web (o db server) linux con distribuzioni diverse, non solo per una questione di licenze ma perché per quella funzione linux è a dir poco perfetto.
Quando il fornitore del software che usi è un'azienda come Canon, Philips, e ti dice che il suo prodotto gira solo su windows, non ci puoi fare nulla, perché un'alternativa non esiste (penso al biomedicale, ad esempio). Ma anche banalmente active directory di Microsoft, fare tutto quello che fa AD con Linux sarebbe molto più dispendioso in termini di tempo.
Più in piccolo, vale la stessa cosa. Se devi scrivere una lettera o fare grafici e tabelle, va benissimo, ma se ti serve una cosa come Power Bi, c'è poco da fare: o usi Windows o usi Windows.
Tutto qua.
Sì, lo ammetto: il mio post era anche il mezzo sfogo di un fotografo frustrato perché i programmi che gli fanno editare uno scatto in 10 secondi anziché mezz'ora, per Linux non esistono, ma era anche più di questo. Sono contento che almeno tu e qualcun altro lo avete colto.
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Simon Perry
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