Running DOOM on an Atari ST
If you grew up with a beige Atari ST on your desk and a faint feeling of being left out once Doom dropped in 1993, brace yourself — the ST strikes back. Thanks to [indyjonas]’s incredible hack, the world now has a working port of DOOM for the Atari STe, and yes — it runs. It’s called STDOOM, and even though it needs a bit of acceleration or emulation to perform, it’s still an astonishing feat of retro-software necromancy.
[indyjonas] did more than just recompile and run: he stripped out chunks of PC-centric code, bent GCC to his will (cheers to Thorsten Otto’s port), and shoehorned Doom into a machine never meant to handle it. That brings us a version that runs on a stock machine with 4MB RAM, in native ST graphics modes, including a dithered 16-colour mode that looks way cooler than it should. The emotional punch? This is a love letter to the 13-year-old Jonas who watched Doom from the sidelines while his ST chugged along faithfully. A lot of us were that kid.
Sound is still missing, and original 8MHz hardware won’t give you fluid gameplay just yet — but hey, it’s a start. Want to dive in deeper? Read [indyjonas]’ thread on X.
Europol Operazione RapTor: 270 arresti e 184 milioni sequestrati. Crollano i mercati del Dark Web
Un’operazione globale di contrasto coordinata dall’Europol ha inferto un duro colpo alla criminalità underground, con 270 arresti tra venditori e acquirenti del dark web in dieci paesi. Nota come Operazione RapTor, questa operazione internazionale ha smantellato reti dedite al traffico di droga, armi e merci contraffatte, inviando un chiaro segnale ai criminali che si nascondono dietro l’illusione dell’anonimato.
I sospettati sono stati identificati attraverso indagini coordinate basate sull’intelligence derivante dalle chiusure dei marketplace del dark web Nemesis, Tor2Door, Bohemia e Kingdom Markets. Molti avevano effettuato migliaia di vendite su marketplace illeciti, utilizzando strumenti di crittografia e criptovalute per coprire le proprie tracce, ma le forze dell’ordine sono state all’avanguardia.
Questa azione internazionale segue l’Operazione SpecTor del 2023, che portò a 288 arresti. Insieme, queste operazioni dimostrano la crescente capacità delle forze dell’ordine di penetrare il velo di segretezza del dark web.
I venditori del dark web smascherati
I 270 arresti sono avvenuti nei seguenti Paesi:
- Stati Uniti d’America: 130
- Germania: 42
- Regno Unito: 37
- Francia: 29
- Corea del Sud: 19
- Austria: 4
- Paesi Bassi: 4
- Brasile: 3
- Svizzera: 1
- Spagna: 1
Sono in corso le indagini per rintracciare e arrestare altri individui coinvolti in reati sul dark web.
Milioni sequestrati, armi recuperate
Parallelamente agli arresti, gli agenti hanno sequestrato:
- Oltre 184 milioni di euro in contanti e criptovalute
- Oltre 2 tonnellate di droghe, tra cui anfetamine, cocaina, ketamina, oppioidi e cannabis
- Oltre 180 armi da fuoco, insieme a finte armi, taser e coltelli
- 12.500 prodotti contraffatti
- Oltre 4 tonnellate di tabacco illegale
Questi sequestri rappresentano una grave interruzione delle catene di approvvigionamento criminali che alimentano l’economia del dark web.
Il ruolo dell’Europol
Europol ha supportato l’azione compilando e analizzando pacchetti di intelligence basati sui dati provenienti dai tre mercati sequestrati. Questi pacchetti sono stati poi condivisi con le autorità nazionali nell’ambito della Joint Cybercrime Action Taskforce, ospitata presso la sede centrale di Europol, per consentire indagini mirate.
Questo modello operativo, utilizzato anche nell’operazione SpecTor del 2023, dimostra che l’arresto di una piattaforma criminale non è la fine della storia, bensì l’inizio di indagini successive volte a identificare e arrestare i venditori di alto valore.
Edvardas Šileris, Capo del Centro europeo per la criminalità informatica di Europol ha riportato “L’operazione RapTor dimostra che il dark web non è al di fuori della portata delle forze dell’ordine. Grazie a una stretta collaborazione e alla condivisione di informazioni, agenti di quattro continenti hanno identificato e arrestato sospetti, inviando un messaggio chiaro a coloro che pensano di potersi nascondere nell’ombra. Europol continuerà a collaborare con i nostri partner per rendere internet più sicuro per tutti.”
Cambiando tattica, stessa minaccia
Le recenti operazioni stanno rimodellando il panorama del dark web. Con i marketplace tradizionali sottoposti a crescente pressione, i criminali si stanno spostando verso negozi più piccoli, gestiti da un singolo venditore, per evitare le commissioni dei marketplace e ridurre al minimo l’esposizione.
Le droghe illegali continuano a essere la merce più venduta sul dark web, ma il 2023 ha visto anche un’impennata del traffico di farmaci da prescrizione e un incremento dei servizi fraudolenti, tra cui falsi sicari e annunci fasulli progettati per truffare gli acquirenti. Nonostante questi cambiamenti, il messaggio è chiaro: nessuna piattaforma è al di fuori della portata degli sforzi coordinati delle forze dell’ordine a livello internazionale.
Questa azione globale è stata resa possibile grazie alla stretta collaborazione tra le seguenti autorità:
- Austria : Servizio di intelligence criminale austriaco con vari dipartimenti provinciali di polizia criminale (Bundeskriminalamt und Landeskriminalämter)
- Brasile : Polizia Civile dello Stato del Pará (Polícia Civil do Estado do Pará) e Polizia Civile dello Stato di San Paolo (Polícia Civil do Estado do São Paulo)
- Francia : dogana francese (Douane), gendarmeria nazionale (Gendarmerie Nationale)
- Germania : Ufficio federale di polizia criminale (Bundeskriminalamt); Procura di Colonia – Punto di contatto centrale per la criminalità informatica (Staatsanwaltschaft Köln, Zentral- und Ansprechstelle Cybercrime); Centrale investigativa criminale di Oldenburg (Zentrale Kriminalinspektion Oldenburg); vari dipartimenti di polizia (Dienststellen der Länderpolizeien); Investigazione doganale tedesca (Zollfahndungsämter)
- Paesi Bassi : Team High Tech Crime (Indagini nazionali e operazioni speciali (NIS) e Post Interventie Team (PIT); Intelligence nazionale, competenza e supporto operativo (NIEO)
- Spagna : Polizia nazionale (Policía Nacional)
- Corea del Sud : Ufficio del Procuratore del Distretto Centrale di Seul – Unità Investigativa Darknet
- Svizzera : Polizia cantonale di Zurigo (Kantonspolizei Zürich) e Procura II del Cantone di Zurigo (Staatsanwaltschaft II)
- Regno Unito : National Crime Agency (NCA); National Police Chiefs’ Council (NPCC)
- Stati Uniti : Dipartimento di Giustizia (DOJ) con le agenzie partner JCODE (Federal Bureau of Investigation (FBI) e Drug Enforcement Administration (DEA); Food and Drug Administration (FDA) – Office of Criminal Investigations; Homeland Security Investigations (HSI); Internal Revenue Service (IRS) – Criminal Investigation; US Postal Inspection Service (USPIS); Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF); Army Criminal Investigation Division (Army-CID); Customs and Border Protection (CBP); Dipartimento di Giustizia (DOJ); Department of the Treasury Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN); Department of the Treasury Office of Foreign Assets Control (OFAC); Naval Criminal Investigative Service (NCIS))
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Scoperto il primo bug 0day da una AI sul kernel Linux! Un punto di svolta nel bug hunting?
Una vulnerabilità zero-day nel kernel Linux, è stata scoperta utilizzando il modello o3 di OpenAI. Questa scoperta, alla quale è stata assegnata la vulnerabilità CVE-2025-37899, segna un significativo progresso nella ricerca sulle vulnerabilità assistite dall’intelligenza artificiale.
La vulnerabilità, ufficialmente confermata il 20 maggio 2025, colpisce il componente ksmbd del kernel Linux, un server interno che implementa il protocollo SMB3 per la condivisione di file in rete. Il problema risiede in una condizione di tipo use-after-free all’interno del gestore del comando logoff
, che può portare a gravi implicazioni in termini di sicurezza. Nello specifico, durante l’elaborazione di un comando di disconnessione, un thread libera l’oggetto sess->user
. Tuttavia, se un’altra connessione tenta nel frattempo di riconfigurare la sessione già liberata, può accedere alla stessa struttura in memoria, causando un comportamento indefinito e potenzialmente pericoloso.
A rendere ancora più rilevante la scoperta è il fatto che la vulnerabilità è stata individuata da un’intelligenza artificiale. Sean, il ricercatore che l’ha rilevata, ha dichiarato: “L’ho trovata utilizzando esclusivamente l’API del modello o3 di OpenAI: niente strumenti avanzati, niente framework, solo puro linguaggio naturale”. Secondo Sean, si tratta con ogni probabilità della prima vulnerabilità mai scoperta pubblicamente da un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM), dimostrando come l’IA abbia ormai raggiunto una capacità di comprensione del codice tale da rappresentare un reale alleato (o minaccia) nella sicurezza informatica.
Tali vulnerabilità possono causare il danneggiamento della memoria e potenzialmente consentire agli aggressori di eseguire codice arbitrario con privilegi del kernel. Il modello o3 di OpenAI, pubblicato il 16 aprile 2025, rappresenta un significativo progresso nelle capacità di ragionamento dell’IA. Il modello è progettato per “pensare più a lungo prima di rispondere” e dimostra prestazioni sostanzialmente migliorate in compiti complessi, tra cui programmazione e matematica.
La sua capacità di comprendere strutture di codice complesse e di ragionare su operazioni simultanee si è rivelata fondamentale per identificare questa vulnerabilità. “Con o3, gli LLM hanno fatto un balzo in avanti nella loro capacità di ragionare sul codice, e se lavori nella ricerca sulle vulnerabilità, dovresti iniziare a prestargli molta attenzione”, ha osservato Sean. “Ora sono a un punto in cui possono renderti significativamente più efficiente ed efficace.”
Gli esperti di sicurezza attribuiscono a questa vulnerabilità un punteggio di gravità elevato, sebbene l’Exploit Prediction Scoring System (EPSS) attualmente stimi una probabilità di sfruttamento relativamente bassa, pari allo 0,02%. La vulnerabilità interessa diverse versioni del kernel Linux fino alla 6.12.27, 6.14.5 e 6.15-rc4 .
Le distribuzioni Linux, inclusa SUSE, stanno già lavorando alle patch. Il team di sicurezza di SUSE attualmente classifica il problema come di “gravità moderata”. Gli utenti sono invitati ad installare gli aggiornamenti non appena disponibili.
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Almasri potrebbe essere consegnato alla Corte Penale Internazionale, dai libici
Quello che emerge è che, oltre ad essersi alleato con dei criminali, il nostro governo ha pure scelto la cosca perdente.
Recovering Water From Cooling Tower Plumes With Plume Abatement
Electrostatic droplet capture system installed on an HVAC condenser. (Credit: Infinite Cooling)
As a common feature with thermal power plants, cooling towers enable major water savings compared to straight through cooling methods. Even so, the big clouds of water vapor above them are a clear indication of how much cooling water is still effectively lost, with water vapor also having a negative impact on the environment. Using so-called plume abatement the amount of water vapor making it into the environment can be reduced, with recently a trial taking place at a French nuclear power plant.
This trial featured electrostatic droplet capture by US-based Infinite Cooling, which markets it as able to be retrofitted to existing cooling towers and similar systems, including the condensers of office HVAC systems. The basic principle as the name suggests involves capturing the droplets that form as the heated, saturated air leaves the cooling tower, in this case with an electrostatic charge. The captured droplets are then led to a reservoir from which it can be reused in the cooling system. This reduces both the visible plume and the amount of cooling water used.
In a 2021 review article by [Shuo Li] and [M.R. Flynn] in Environmental Fluid Mechanics the different approaches to plume abatement are looked at. Traditional plume abatement designs use parallel streams of air, with the goal being to have condensation commence as early as possible rather than after having been exhausted into the surrounding air. Some methods used a mesh cover to provide a surface to condense on, while a commercially available technology are condensing modules which use counterflow in an air-to-air heat exchanger.
Other commercial solutions include low-profile, forced-draft hybrid cooling towers, yet it seems that electrostatic droplet capture is a rather new addition here. With even purely passive systems already seeing ~10% recapturing of lost cooling water, these active methods may just be the ticket to significantly reduce cooling water needs without being forced to look at (expensive) dry cooling methods.
Top image: The French Chinon nuclear power plant with its low-profile, forced-draft cooling towers. (Credit: EDF/Marc Mourceau)
You Can 3D Print These Assistive Typing Tools
Typing can be difficult to learn at the best of times. Until you get the muscle memory down, it can be quite challenging. However, if you’ve had one or more fingers amputated, it can be even more difficult. Just reaching the keys properly can be a challenge. To help in this regard, [Roei Weiman] built some assistive typing tools for those looking for a little aid at the keyboard.
The devices were built for [Yoni], who works in tech and has two amputated fingers. [Roei] worked on many revisions to create a viable brace and extension device that would help [Yoni] type with greater accuracy and speed.
While [Roei] designed the parts for SLS 3D printing, it’s not mandatory—these can easily be produced on an FDM printer, too. For SLS users, nylon is recommended, while FDM printers will probably find best results with PETG. It may also be desirable to perform a silicone casting to add a grippier surface to some of the parts, a process we’ve explored previously.
The great thing about 3D printing is that it enables just about anyone to have a go at producing their own simple assistive aids like these. Files are on Instructables for the curious. Video after the break.
youtube.com/embed/OaDDa5VRGVM?…
freezonemagazine.com/articoli/…
Fabrizio Coppola è un artigiano della parola, uno di quegli artisti abituati a “curvare le parole”, per citare il testo di Dostojevskij, brano di Massimo Bubola, grande poeta e cantautore italiano, che non a caso, richiama il rapporto tra musica e letteratura, accostamento che caratterizza anche l’opera di Coppola, che come Bubola, è a sua […]
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Fabrizio Coppola è un
Tutte le mosse di Google dopo il flop di Google Glass
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Google: il gigante americano torna sul mercato degli occhiali connessi. L’articolo di Le Figaro tratto dalla rassegna di Liturri nel suo canale Telegram.
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Sicurezza nazionale e IA, il Pentagono aumenta il budget destinato a Palantir
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Dipartimento della Difesa statunitense ha annunciato l’intenzione di aumentare nuovamente il limite di spesa di 795 milioni di dollari (rispetto a un tetto di 480 milioni di dollari solo un anno fa) per le licenze software nell’ambito del Maven Smart System di
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#USA-#Sudafrica, favole e #genocidio
USA-Sudafrica, favole e genocidio
L’imboscata tesa da Trump al presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, durante l’incontro con la stampa di mercoledì nello Studio Ovale, ha fatto presa soltanto sugli ambienti di estrema destra (“MAGA”) che formano la base di consenso della Casa Bianc…www.altrenotizie.org
""Questa società è uno sciame di locuste. Il loro scopo è avanzare a qualunque costo, conquistando nuovi territori. Ogni giorno a Vovchansk, si fanno avanti in piccoli gruppi di 3-5 persone, scavalcando i cadaveri di coloro che, ore prima, hanno preso d'assalto la stessa posizione. Senza senso, senza ragione, senza successo: solo per ammucchiare cadaveri presso di noi.
Ciò differisce dagli assalti-tritacarne del maresciallo sovietico Zhukov per il solo fatto che ora attaccano in gruppi più piccoli, non per conquistare chilometri, ma una singola posizione di pochi metri quadrati. Giorno dopo giorno, metodicamente, ondata dopo ondata, se perdono terreno, si ritirano, se qualcuno è rimasto per ritirarsi.
Ma con una persistenza folle. L'individuo si dissolve, diventando parte dello sciame, dove la morte di pochi non viene nemmeno registrata. Non riesco a spiegare perché continuino ad arrivare, pur sapendo che li uccideremo.
La mia formazione filosofica mi impedisce di vedere questa routine con gli occhi di un matematico, limitandomi a notare: meno uno, meno cinque, meno quaranta. La mia formazione filosofica e teologica mi spinge a dare un senso al perché questo Homo erectus condizionato ("uomo eretto", perché non posso definirlo biologicamente Homo sapiens, non scorgendo alcuna razionalità nelle sue azioni) si arrampichi sui cadaveri del suo sciame verso una morte certa, tra rovine che ricordano un paesaggio marziano. Per cosa? Qual è la motivazione? Cosa sperano di ottenere?
Quando ho parlato con i prigionieri di guerra, hanno tutti detto di volere soldi dal regime di Putin per migliorare la propria situazione finanziaria. Nessuno ha menzionato motivazioni ideologiche, fede in valori superiori o un obiettivo ambizioso. Solo prestiti, debiti, mutui, povertà, la necessità di crescere i figli.
Sei venuto a uccidere i nostri figli per crescere i tuoi?
Silenzio. Occhi bassi.
Ma questa è la realtà. Ucciderebbero tranquillamente noi e i nostri bambini, ci rubano le case, dormono nei nostri letti, indossano persino i nostri vestiti. Non lo considerano ripugnante o sbagliato. Le loro autorità hanno dato loro il permesso, quindi va bene. Senza esitazione, indosseranno il tuo vestito e mangeranno dal tuo piatto perché il loro zar e la loro chiesa lo hanno benedetto.
Vengono per prendere e divorare le nostre risorse, per popolare la nostra terra con se stessi. Mentre i leader dello sciame cercano di spiegare perché ci attaccano e ci uccidono, i ranghi inferiori vogliono solo arricchirsi assassinando e saccheggiando.""
Personenkontrollen, Victim Blaming: Studie warnt vor Diskriminierung durch Polizei
Golden Dome, lo scudo spaziale Usa costerà oltre 500 miliardi. Tutti i dettagli
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Donald Trump ha annunciato ufficialmente l’avvio operativo del programma Golden Dome, il nuovo sistema di difesa missilistico progettato per blindare il territorio statunitense da minacce avanzate, ipersoniche e orbitali. Con un investimento iniziale da 25
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Cannabis light. Arrestato segretario Radicali per disobbedienza
"Questo pomeriggio il nostro segretario Filippo Blengino, è stato arrestato e condotto in Questura dopo essersi autodenunciato per aver aperto un negozio di cannabis light nella nostra sede. Il decreto Sicurezza ha infatti equiparato la cannabis light, sostanza senza effetti psicotropi, che fino a poche settimane fa si vendeva in diversi negozi e tabacchini, alla cannabis con THC. L'obiettivo della disobbedienza civile del nostro segretario, che ora rischia fino a vent'anni di carcere, è quello di smantellare questa norma liberticida innanzi alla Corte costituzionale. Non ci fermeremo di fronte a norme che stanno lentamente rendendo il nostro Paese una democratura, continuando a mettere a disposizione il nostro corpo e la fedina penale per difendere lo Stato di Diritto". Così Radicali Italiani in una nota ufficiale .
(agenzia Dire)
Recent leaks reinforce why journalist-source confidentiality needs protecting
When the Trump administration quickly fulfilled our Freedom of Information Act request for a memo belying its own rationales both for mass deporting Venezuelans and for cracking down on leaks to the press, we had plenty of theories about why.
Maybe someone in the FOIA office used our request as an opportunity to blow the whistle. Maybe it was some kind of mistake. But one possibility that never occurred to us was that administration higher-ups somehow thought that the memo made them look good. After all, everyone knows President Donald Trump hires only the “best and most serious people.”
But according to a report in The New York Times, that’s exactly what happened. So who was the poor junior staffer who somehow read a short, straightforward memo wherein intelligence agencies said Venezuela’s government does not control the Tren de Aragua gang, as Trump claims, and took it to mean, well, the complete opposite? The intelligence community had better stop hiring from whatever school gave that kid a degree!
Turns out it wasn’t some kid, though. It was Joe Kent, chief of staff to Director of National Intelligence Tulsi Gabbard. And get this: He’s Trump’s nominee to lead the National Counterterrorism Center. Apparently, after a first memo undermined Trump’s narrative that Venezuelan migrants are actually President Nicolás Maduro’s secret foot soldiers, Kent requested some “rewriting … so this document is not used against the DNI or POTUS.”
The memo released to us was apparently the rewrite — which confirmed the conclusions of the initial memo. It did mention that the FBI believed some Venezuelan government officials might communicate with some members of Tren de Aragua, but no serious legal minds believe that constitutes an invasion that justifies Trump’s invoking of the Alien Enemies Act.
Kent, however, somehow read it (or maybe that’s giving him too much credit) and thought it vindicated the administration. No one else read it that way, including Secretary of State (among other jobs) Marco Rubio. Rubio didn’t even attempt to twist the memo into somehow supporting the administration’s policies — he just said the intelligence community got it wrong.
But the reason Freedom of the Press Foundation (FPF) filed the FOIA in the first place was not to prove whether Maduro has gangbangers on speed dial or whether high-ranking intelligence officials lack intelligence. It was to check whether Attorney General Pam Bondi’s basis for repealing her predecessor’s safeguards against subpoenaing journalists held water.
Bondi, as well as Gabbard, claimed reports from The New York Times and The Washington Post were false when stating that intelligence agencies disbelieved Trump’s claims about Tren de Aragua. The administration, these officials said, needed the ability to investigate the source of the leak, including by subpoenaing journalists, to protect the nation from so-called fake news from the so-called deep state.
The memo, as we’ve written before, confirmed that the Times and Post got it right and the only thing a crackdown on leaks was meant to protect was Trump and his cronies from embarrassment. But the memo has turned into more than that — it’s become Exhibit A on why leaks to the press serve the public interest.
Here’s a non-exhaustive list of news we now know about because of the leaks to the Times and Post, the memo we were able to request as a result of those leaks, and the reporting that followed.
- Kent, the nominee to lead the National Counterterrorism Center, can’t comprehend basic intelligence reports.
- Kent demanded intelligence agencies rewrite their findings to save his bosses from embarrassment and, according to the Times, there are emails to prove it (we have filed requests for those, too).
- There is a major rift between the State Department and the intelligence community about one of the Trump administration’s most significant policies.
- Gabbard requested Bondi initiate a leak investigation based on lies.
- Bondi repealed protections for reporters and their sources based on the same lies.
- The United States mass deported people to a dangerous prison in El Salvador to perform slave labor for a Trump-friendly authoritarian — all based on the same lies.
Virtually every time the government has cracked down on leaks claiming some kind of threat to the homeland, the real threat has been to its own reputation. Usually it takes years to confirm the obvious. It took decades for Nixon officials who once argued that releasing the Pentagon Papers would gravely endanger national security to admit that was nonsense all along. But this time we know the truth almost immediately, thanks to leaks.
Bondi was right about one thing — the leaks undermined the administration’s policies. But she left out that they were policies that needed undermining because they were built on lies — the kinds of lies that the drafters of the Constitution intended journalists to expose when they wrote the First Amendment’s press clause. That’s what the Times, Post, and their sources did, and it’s exactly why journalist-source confidentiality needs protecting.
Tutte le mosse dell’Italia nell’Indo-Pacifico, tra naval diplomacy e accordi industriali
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Durante la Langkawi International Maritime and Aerospace Exhibition (Lima), Fincantieri ed Enra energy solutions hanno firmato un accordo di collaborazione tecnica in favore del programma strategico “15 to 5” per il rafforzamento delle capacità navali operative
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Gaza. Entrati un po’ di aiuti umanitari: “una goccia nell’oceano dei bisogni”.
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Intanto proseguono i raid israeliani. Oggi 45 palestinesi uccisi da bombe e cannonate
L'articolo Gaza. Entrati un po’ di aiuti umanitari:pagineesteri.it/2025/05/22/med…
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Difesa europea, il nodo politico che frena l’integrazione. L’analisi di Caruso
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nel contesto di crescente instabilità geopolitica, l’Unione europea sta accelerando il processo di rafforzamento della propria architettura di difesa collettiva. Lo scorso 15 maggio, durante la riunione del Comitato militare dell’Ue (Eumc) a livello di capi di Stato
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June PPI Meetings
Ahoy Pirates,
Our next PPI board meeting will take place on 03.06.2025 at 14:00 UTC / 16:00 CEST.
Prior to that meeting we will hold a SCENE and SCUBA working groups meeting in the same Jitsi room a week later, 10.06.2025 at 19:00 UTC / 21:00 CEST.
All official PPI proceedings, Board meetings included, are open to the public. Feel free to stop by. We’ll be happy to have you.
Where:jitsi.pirati.cz/PPI-BoardAgenda: etherpad.pp-international.net/…
All of our meetings are posted to our calendar: pp-international.net/calendar/
We look forward to seeing visitors.
Thank you for your support,
The Board of PPI
Un nuovo modello di lavoro: la tavola rotonda del Parlamento Europeo in collaborazione con TPI
@Politica interna, europea e internazionale
Venerdì 23 maggio, alle ore 11,30, presso Esperienza Europa – David Sassoli il Parlamento Europeo, in collaborazione con The Post Internazionale (TPI), organizza la tavola rotonda “Un nuovo modello di lavoro: la direttiva UE per stage di qualità“. Un
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
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Sulle spallucce degli altri.
Una parte dell'Italia di oggi si regge sulle spallucce di chi non ha a cuore diritti e giustizia.
oggi su RadioTre Fahrenheit: dialogo sul numero de "La scuola delle cose" dedicato alle scritture di ricerca, sperimentali, complesse
oggi, alle 17:30, Rai RadioTre Fahrenheit: dialogo su "La scuola delle cose" (Lyceum/Mudima) n. 19 - SCRITTURA DI RICERCA
slowforward.net/2025/05/22/22m…
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OpenAI con io Products minaccia Apple?
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OpenAI acquisterà io Products, la startup dell'ex super designer di Apple Jony Ive. Sam Altman assicura che il loro primo prodotto non farà sparire lo smartphone eppure c'è chi vede questa nuova avventura come "un cattivo presagio" per il produttore di
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STUPEFACENTI DALL'ALBANIA ALL'ITALIA. Tra le fonti di prova le chat criptate della piattaforma SKYECC
Le autorità in Italia e in Albania hanno inferto un duro colpo a tre gruppi di criminalità organizzata legati nel traffico di droga su larga scala e nel riciclaggio di denaro. Durante una giornata di azione congiunta, i mandati di arresto sono stati emessi contro 52 sospetti, compresi gli individui che si ritiene siano ai massimi livelli nelle gerarchie dei gruppi. Eurojust ha sostenuto la cooperazione tra le autorità italiane e albanesi creando un team di indagine congiunto (JIT/SIC Squadra Investigativa Comune). Durante il giorno dell'azione, le autorità di entrambi i paesi hanno sequestrato attività per un valore di almeno diversi milioni di euro, Compresi appartamenti e aziende, nonché vari veicoli di lusso. Sono state anche sequestrate grandi quantità di denaro e quantità di cocaina ed eroina.
Le reti criminali erano coinvolte nei pagamenti, spesso in contanti, di quasi 5 milioni di euro e il traffico di almeno 1 800 chili di cocaina ed eroina.
La Direzione Investigativa Antimafia di Bari e le Autorità Albanesi, con l’ausilio di Interpol, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana e della Polizia Albanese, nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune, hanno eseguito, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, con il Coordinamento di Eurojust (L’Aja) e della Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo di Roma, due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Bari e dal Giudice presso il Tribunale Speciale di Primo Grado Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana nei confronti, complessivamente, di 52 persone responsabili a vario titolo, di traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio.
I provvedimenti cautelari, emessi nell’ambito dell’Operazione URA a fronte delle indagini effettuate dalla DIA di Bari tra settembre 2021 e giugno 2022, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, albanesi ed italiani, appartenenti in Italia a due associazioni criminali – riconosciute tali dal G.I.P. di Bari – stanziate nello stesso capoluogo pugliese (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) nonché, in Albania, facenti parte di un potente gruppo criminale organizzato – riconosciuto tale dal Giudice di Tirana – stanziato a Durazzo.
La DIA, relativamente agli ingenti quantitativi di eroina e cocaina movimentati, a decorrere dal 2016, tra i Balcani, il Nord Europa, il Sud America e la Puglia, ha documentato l’esistenza di una comunanza d’interessi tra il gruppo criminale in Albania, deputato – a livello transnazionale – alla commercializzazione ed al trasferimento dello stupefacente, e le due associazioni criminali operanti a Bari le quali, a loro volta, effettuate le operazioni di “taglio” e confezionamento in panetti, rifornivano all’ingrosso le organizzazioni baresi, brindisine e leccesi interessate a ricevere l’eroina e la cocaina – di qualità – proveniente rispettivamente dalla Turchia e dall’America Latina.
Le complesse indagini, effettuate con intercettazioni telefoniche, ambientali, video-riprese e servizi di osservazione, pedinamento e controllo, avvalorate dall’estrapolazione e dall’analisi delle chat criptate acquisite dalla piattaforma SKYECC, nonché dalle dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia (di cui ne è stata accertata la credibilità e l’attendibilità), hanno permesso, tra l’altro, di documentare, in relazione alla sostanza stupefacente inviata a Bari principalmente dall’Albania e dal Nord Europa, innumerevoli rifornimenti (255 chili di eroina “pura” e cocaina “pura”) effettuati tramite corrieri internazionali. Nel medesimo contesto è stato ricostruito un “flusso” ininterrotto di denaro contante dalla Puglia all’Albania, a pagamento dello stupefacente commercializzato all’“ingrosso”, avvenuto tramite autisti di autobus di linea internazionali, le cui illegali transazioni, per un importo complessivo di 4,5 milioni di euro, hanno consentito alle Autorità Albanesi di contestare il reato di riciclaggio.
In tale ambito sono stati inoltre ricostruite: diverse consegne di denaro contante a pagamento della droga, avvenute a Bari, per importi superiori anche a mezzo milione di euro; il trasferimento di oltre 500 mila dollari dall’Albania all’America Latina, versati quale anticipo per l’acquisto di una partita di 500 chili di cocaina spedita da Guayaquil (Ecuador); episodi di abuso d’ufficio verificatisi in territorio albanese.
I riscontri utilizzati per dimostrare l’operatività delle tre associazioni criminali transnazionali hanno riguardato un precedente sequestro di 3 milioni di euro in denaro contante a Durazzo (Albania) nonché i sequestri di stupefacente effettuati, in circostanze diverse: di oltre 30 chili di eroina ed alcuni “laboratori artigianali” adibiti, a Bari e provincia, al taglio e confezionamento della droga in panetti; di 2 tonnellate di cocaina al porto di Rotterdam (Olanda); di 932 chili di cocaina al porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria); di 400 chili di Hashish a Noicattaro (Bari).
Novità di questa indagine è rappresentata dall’utilizzo, tra le fonti di prova, delle chat criptate della piattaforma SKYECC, acquisite con Ordini Europei d’Indagine presso il Tribunale di Parigi. I messaggi, una volta decodificati dagli investigatori della Dia di Bari e condivisi con gli Ufficiali della S.P.A.K. di Tirana, sono stati minuziosamente analizzati e incrociati con le altre risultanze d’indagine, consentendo le contestazioni di reato sia alla D.D.A. di Bari che all’Autorità Giudiziaria albanese.
Il G.I.P. del Tribunale di Bari, dott. Francesco Vittorio Rinaldi, accogliendo le risultanze investigative della locale DDA, (allo stato, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa) ha riconosciuto il “salto di qualità”, soprattutto dal punto di vista dell’utilizzo di strumenti tecnologici all’avanguardia, il “know-how” e la “capacità imprenditoriale” dei narcotrafficanti albanesi, capaci di gestire vere e proprie “holding criminali” ed in grado di rifornire gruppi mafiosi egemoni nella città di Bari.
I provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice presso il Tribunale di Tirana hanno riguardato, tra gli altri, i vertici di una potente famiglia egemone nella città di Durazzo, un Comandante e un Agente della Polizia albanese, un Avvocato e 6 autisti di autobus di linea internazionale.
Le misure cautelari patrimoniali, (allo stato, salvo ulteriore verifica successiva nella fase decisoria con il contraddittorio con la difesa), hanno riguardato in Italia il sequestro preventivo funzionale alla confisca di beni mobili ed immobili tra i quali 9 appartamenti, 4 Società, 7 conti correnti e 3 autovetture e, in Albania, il sequestro di diversi immobili, 2 Società di costruzioni, 4 ristoranti di lusso, 1 Agenzia Immobiliare, 1 rete Televisiva, il cui valore complessivo è stimato in diversi milioni di euro.
L’esecuzione dell’operazione internazionale è stata resa possibile grazie alla Squadra Investigativa Comune, strumento di cooperazione giudiziaria istituito tra la D.D.A. di Bari, la S.P.A.K. di Tirana ed Eurojust (Organismo che sostiene la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale), che ha consentito al personale della DIA di Bari ed alle Autorità Albanesi di effettuare approfondimenti investigativi congiunti, avvalendosi del fondamentale ruolo di coordinamento assicurato dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
L’operazione si incardina nel più ampio progetto investigativo della DDA di Bari e della SPAK di Tirana volto a contrastare l’incessante traffico internazionale di cocaina ed eroina, gestito dalle organizzazioni criminali albanesi. In tale contesto, in esito alle precedenti operazioni “Shefi”, “Kulmi” e “Shpirti”, tra il 2018 e il 2021 la DIA di Bari ha già dato esecuzione complessivamente a 118 misure cautelari, al sequestro di beni mobili ed immobili per diversi milioni di euro e al rinvenimento di oltre sei tonnellate di droga tra marijuana, cocaina e hashish, permettendo, nei vari gradi di giudizio, di comminare pene, per ciascun imputato, fino a 20 anni di reclusione.
L'operazione è stata eseguita su richiesta e da:
Italia: Ufficio della pubblica procuratore Bari - Direzione anti-Mafia distrettuale; Direzione Investigativa Antimafia di Bari, con il sostegno dell'ufficio dell'esperto di sicurezza presso l'ambasciata italiana di Tirana Albania: speciale procuratore anticorruzione e procura del crimine organizzato (SPAK) di Tirana; Polizia albanese
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Tanto debito, poca crescita. L’Italia ancora preda del disastro Superbonus
@Politica interna, europea e internazionale
L’Italia e l’Europa hanno smesso di crescere. Un dato noto, ribadito dalle nuove stime di primavera della Commissione europea, che ha ritoccato a ribasso le previsioni per l’eurozona dell’anno in corso, dall’1,3% di novembre all’attuale 0,9%. Riviste in
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freezonemagazine.com/news/pave…
In libreria dal 29 Maggio 2025 readerforblind pubblica Crudeltà, il romanzo più celebre di Pavel Nilin, autore e giornalista sovietico che per anni lavorò come funzionario di polizia nelle regioni più remote della Siberia. Scritto nel 1956 durante il disgelo kruscioviano e ambientato nei primi anni dopo la rivoluzione russa, Crudeltà è un poliziesco […]
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In libreria dal
Chi ha vinto tra India e Pakistan? Gli aerei da combattimento cinesi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I caccia di fabbricazione cinese hanno rubato la scena, quelli francesi hanno perso. Sullo sfondo ci sono i nazionalismi di India e Pakistan sfruttati da altre potenze
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se un cecchino demmerda sfiora un console, "tensione israele-italia", "convocato l'ambasciatore israeliano", indignazione & sorpresa.
se l'esercito demmerda di quel cecchino rade al suolo un paese e ammazza più di 50mila civili in maggioranza donne e bambini, si accoglie il primo ministro genocida con baci abbracci e alleanze.
l'importante è che non sia il tuo culo ad essere in pericolo.
not in my backyard.
#notinmybackyard #Gaza #Palestina #esercito #console #izrahell
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La Corte suprema israeliana ha detto che il licenziamento del capo dei servizi segreti da parte del governo è stato illegale
Immagino che adesso anche la Corte Suprema israeliana riceverà accuse di antisemitismo.
Comunque:
Per la Corte il licenziamento è illecito sia perché il governo non si era rivolto all’organo competente per la rimozione del capo dello Shin Bet, sia per il conflitto di interessi di Netanyahu, visto che a essere indagati erano suoi collaboratori.
Bar comunque si dimetterà il 15 giugno, come ha annunciato ad aprile citando le proprie responsabilità negli attacchi del 7 ottobre 2023 di Hamas contro Israele.
Digitale Souveränität: Amazon will Cloud-Verträge in der Schweiz geheim halten
L’esercito israeliano ha sparato colpi d’avvertimento contro un gruppo di diplomatici in Cisgiordania
C'era anche il viceconsole italiano a Gerusalemme: Antonio Tajani ha convocato l'ambasciatore israelianoIl Post
🧊 freezr 🥶
Unknown parent • • •@DataKnightmare @Informa Pirata
Applausi! 👏👏👏
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