A 100-Year-Old Electronic Musical Instrument Brought Back to Life
In the early years of electrification, when electricity was beginning to shape the modern world, this new technology was being put to use in many more places than turning motors and providing lighting. Some things we can see as obvious missteps like electrified corsets marketed as health tonics or x-ray treatments for eye strain, but others ended up being fascinating bits of technology with interesting uses, many of which have been largely forgotten since. This 100-year-old musical instrument is squarely in the latter category, and this build brings the sound of it back to life.
The instrument was called the Luminaphone and was originally built by [Harry Grindell Matthews]. Of course, this was an age before transistors and many other things we take for grated, so it has some quirks that we might not otherwise expect from a musical instrument. The device generated sound by shining a series of lights through a perforated rotating disc at a selenium cell. The selenium cell was an early photoresistor, generating current corresponding to the amount of light falling on it. A keyboard activated different lights, shining on areas of the disc with different numbers of holes, causing differing sounds to be produced by the instrument.
The recreation was built by [Nick Bild] and uses a laser diode as a stand-in for the rotating disc, but since it can be modulated in a similar way the idea is that the photodiode used as a receiver would generate a similar sound. The recreation sounds a bit like a video game from the 8-bit era, but with no recordings or original Luminaphones surviving to the present day we may never know how accurate it is. There are some other electronic instruments still around today, though, and plenty of ways of DIY-ing their sound like this project which recreates the tonewheels of the classic Hammond organ.
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We Make Future 2025: da Bologna un ponte tra innovazione tech e futuro digitale inclusivo
Dal 4 giugno, Red Hot Cyber prenderà parte all’edizione 2025 di We Make Future a Bologna. Attraverso i suoi corrispondenti, la redazione seguirà da vicino l’evento per raccogliere analisi approfondite e contenuti esclusivi, che saranno poi pubblicati sulla nostra testata. Dalla cybersecurity – con strategie e sfide per proteggere dati e infrastrutture – alle evoluzioni dell’intelligenza artificiale, senza trascurare le tecnologie emergenti e le più recenti innovazioni, Red Hot Cyber offrirà ai lettori un quadro completo delle tematiche affrontate durante la manifestazione.
Un evento globale con radici nel territorio
Il We Make Future, giunto alla sua edizione 2025, si conferma come un punto di riferimento globale per l’innovazione tecnologica e digitale. Con oltre 70.000 partecipanti da 90 Paesi nell’edizione precedente, l’evento mantiene una forte vocazione internazionale senza perdere il legame con il territorio italiano. Bologna, con il suo mix di storia e progresso, diventa il luogo ideale dove passato e futuro si incontrano, creando un ecosistema vibrante in cui startup, aziende tech e investitori collaborano per delineare il futuro dell’industria digitale.
Tra i padiglioni di BolognaFiere, robotica avanzata, soluzioni di realtà aumentata e applicazioni basate su intelligenza artificiale trovano spazio accanto a conferenze e tavole rotonde che affrontano le sfide dell’era digitale. L’evento offre un’opportunità unica per comprendere l’evoluzione dei settori chiave e identificare le tecnologie che plasmeranno il nostro futuro.
Formazione e dibattiti: competenze tecniche e visioni etiche
Il cuore pulsante del WMF sono i suoi stage tematici, dove esperti internazionali affrontano le tematiche più attuali della digitalizzazione. Dalla cybersecurity– con nuove strategie per proteggere dati e infrastrutture – alle applicazioni dell’intelligenza artificiale nella sanità e nell’automazione, ogni intervento contribuisce a costruire una visione più chiara sulle opportunità e i rischi della rivoluzione digitale.
Tra gli appuntamenti principali troviamo l’AI Plenary, che esplora le implicazioni etiche dell’AI con la partecipazione di aziende leader come Microsoft, Google, Lenovo e Intel. Il Machine Learning Stage, invece, approfondisce le ultime frontiere del deep learning e delle applicazioni AI con esperti come Tejas Chopra di Netflix, offrendo una panoramica sulle nuove frontiere dell’automazione e dell’elaborazione dati.
Il Mainstage: idee, musica e innovazione
Oltre ai dibattiti, il WMF offre una dimensione esperienziale con il Mainstage, un’arena dedicata agli incontri con figure di spicco del mondo dell’innovazione e della cultura digitale. Federico Faggin, inventore del microprocessore, condivide la sua visione su etica e tecnologia, mentre giornalisti come Corrado Formigli ed Enrico Mentana analizzano il ruolo dei media nella gestione delle informazioni nell’era dell’AI generativa. Tocca poi a Carlo Lucarelli e Nicola Gratteri intrecciare legalità e narrazione per illuminare le sfide della cybersecurity. E poi, un tocco di riflessione etica con S. Em. Card. Matteo Maria Zuppi, a dimostrazione che il futuro si costruisce con un dialogo inclusivo.
Durante le serate, il WMF Music Fest trasforma il Mainstage in un luogo di spettacolo e sperimentazione. Il 4 giugno, Dardust e BigMama aprono con set elettro-pop travolgenti, seguiti il giorno successivo da La Rappresentante di Lista, che porta sonorità pop-rock sul palco. La chiusura il 6 giugno vede protagonisti Samuel Romano dei Subsonica e la nuova promessa Sarah Toscano. Novità assoluta del 2025 sono le performance di band robotiche e artisti generati da AI, un’esperienza immersiva che esplora l’incontro tra creatività umana e intelligenza artificiale.
Innovazione a 360°: etica, business e tecnologia
L’AI Global Summit del WMF rappresenta il centro del dibattito sulle applicazioni e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Istituzioni, accademici e aziende leader discutono le implicazioni di questa tecnologia, analizzando sicurezza dei dati, sostenibilità e impatti economici.
Il Koders Fest si focalizza sulla formazione avanzata in cybersecurity e machine learning, con esperti del calibro di Tejas Chopra di Netflix. Sul fronte business, il VC & Open Innovation Fest riunisce investitori come SoftBank ed EIT Digital, facilitando partnership tra startup e corporate per finanziare progetti innovativi su AI applicata alla fintech e al retail.
Oltre i tre giorni: l’impatto duraturo del WMF
Il We Make Future non termina il 6 giugno, ma continua a influenzare il mondo digitale grazie alla piattaforma ibrida.io, che offre formazione continua su cybersecurity e AI. Secondo Cosmano Lombardo, CEO e ideatore del WMF, «Siamo un ecosistema che trasforma idee in futuro.» Questa filosofia si traduce in iniziative concrete per ridurre il divario digitale e sostenere l’imprenditoria giovanile, con un forte focus su innovazione e sostenibilità.
Perché esserci nel 2025
Networking con investitori, incontri con pionieri come Faggin e spettacoli all’avanguardia fanno del WMF un appuntamento unico per chi vuole vivere il futuro. Non si tratta solo di una fiera, ma di una piattaforma dove professionisti, aziende e appassionati, possono dare forma alla prossima rivoluzione digitale.
In Italia, il futuro ha già un indirizzo: We Make Future 2025.
E’ tempo di esserci
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New Supermaterial: As Strong as Steel and as Light as Styrofoam
Today in material science news we have a report from [German Science Guy] about a new supermaterial which is as strong as steel and as light as Styrofoam!
A supermaterial is a type of material that possesses remarkable physical properties, often surpassing traditional materials in strength, conductivity, or other characteristics. Graphene, for example, is considered a supermaterial because it is extremely strong, lightweight, and has excellent electrical conductivity.
This new supermaterial has been developed by researchers from Canada and South Korea, and it has remarkably high strength and remarkably low weight. Indeed this new material achieved the compressive strength of carbon steels (180-360 MPa) with the density of Styrofoam (125-215 kg m-3).
One very important implication of the existence of such material is that it might lead to a reduction in transport costs if the material can be used to build vehicles such as airplanes and automobiles. For airplanes we could save up to 10 gallons per pound (80 liters per kilogram) per year, where a typical airplane weighs in at more than one million pounds.
To engineer the new material the researchers employed two methods: the Finite Element Method (FEM) and Bayesian optimization. Technically these optimized lattices are manufactured using two-photon polymerization (2PP) nanoscale additive manufacturing with pyrolysis to produce carbon nanolattices with an average strut diameter of 300 and 600 nm.
If you have an interest in material science, you might also like to read about categorizing steel or the science of coating steel.
Thanks to [Stephen Walters] for letting us know about this one on the tips line.
youtube.com/embed/qCf65Z2pe2Q?…
Look to the Sky With This Simple Plane Tracker
Do you ever get tired of stressing your neck looking for planes in the sky? Worry not! Here is a neat and cheap Arduino/Ras Pi project to keep your neck sore free! [BANK ANGLE] presents a wonderfully simple plane tracking system using an affordable camera and basic microcontrollers.
The bulk of the system relies on a cheap rotating security camera that gets dissected to reveal its internals. Here stepper control wires can be found and connected to the control boards required to allow an Arduino nano to tell the motors when and where to spin. Of course, the camera system doesn’t just look everywhere until it finds a plane, a Raspberry Pi takes in data from local ADS-B data to know where a nearby plane is.
After that, all that’s left is a nifty overlay to make the professional look. Combining all these creates a surprisingly capable system that gives information on the aircraft’s azimuth, elevation, and distance.
If you want to try your hand at making your own version of [BLANK ANGLE]’s tracker, check out his GitHub page. Of course, tracking planes gets boring after a while so why not try tracking something higher with this open-source star tracker?
youtube.com/embed/yWAEASqBwnk?…
Thank you Israel Brunini for the tip.
«Non riconoscete la Palestina» altrimenti, avverte il governo Netanyahu, annetteremo la Cisgiordania. "Giorno di Gerusalemme": insulti e aggressioni agli arabi
ilmanifesto.it/non-riconoscete…
(Michele Giorgio)
Nel "Giorno di Gerusalemme", mentre migliaia di israeliani celebravano l’occupazione dell’intera città avvenuta nel 1967 e sfilavano sventolando bandiere bianche e azzurre nella zona palestinese, il governo Netanyahu ha alzato il livello dello scontro diplomatico con l’Europa. Il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, scriveva ieri Haaretz, ha lanciato un avvertimento diretto a Parigi e Londra: se riconoscerete lo Stato palestinese, Israele risponderà con l’annessione della Cisgiordania. Allo stesso modo, secondo Yisrael HaYom, ha fatto il ministro degli Esteri Gideon Saar inviando un messaggio simile alle controparti del Regno unito.
«Azioni unilaterali contro Israele saranno accolte con azioni unilaterali da parte di Israele», avrebbe minacciato Saar. Tel Aviv lancia così l’offensiva contro l’Europa, in vista del vertice previsto per il prossimo mese a New York, promosso da Francia e Arabia Saudita, dove il presidente francese Macron dovrebbe presentare la proposta di un riconoscimento coordinato dello Stato palestinese.
Riunito nel quartiere occupato di Silwan – nel sito archeologico della cosiddetta "Città di Davide", gestito interamente da un gruppo di coloni israeliani – il governo Netanyahu ha anche approvato una risoluzione per incentivare in vari modi il trasferimento delle ambasciate straniere a Gerusalemme.
Attualmente solo sei Paesi, tra cui gli Stati Uniti, hanno ambasciate nella città. Le Fiji si preparano ad aprirne una a settembre. Il resto del mondo non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele.
Per il resto, il "Giorno di Gerusalemme" si è svolto secondo il solito copione. È stata l’abituale vetrina di suprematismo religioso, intimidazione verso i palestinesi e sfide alla legalità internazionale. Migliaia di manifestanti hanno lungamente scandito per le strade slogan come «Morte agli Arabi» e «Che il tuo villaggio possa bruciare». Quest’ultima invocazione è tristemente reale: ormai non passa notte in Cisgiordania senza che coloni israeliani assaltino villaggi e comunità palestinesi, incendiando case, automobili, frutteti e campi coltivati.
Giorni fa gli abitanti di Mughayer, o almeno una buona parte di essi, sono stati costretti a evacuare a causa di questi attacchi. Un’aggressione simile ha colpito ieri Khallet a Daba, nella zona ad alta tensione di Masafer Yatta (Hebron): 13 coloni, armati di bastoni e armi, hanno costretto due famiglie a fuggire. La nuova strategia dei settler consiste nel costruire avamposti a ridosso dei villaggi palestinesi più isolati, in modo da spingere i residenti a lasciare le loro terre. Nel sud di Israele sono scoppiate proteste contro la demolizione, iniziata la scorsa settimana, di 70 abitazioni beduine nel villaggio non riconosciuto dallo Stato di Qasr El Sir. La polizia ha arrestato due abitanti.
Star del "Giorno di Gerusalemme" anche quest’anno è stato il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, leader dell’estrema destra religiosa. Ieri all’alba si è presentato nel complesso della moschea di Al-Aqsa, guidando un’incursione di massa: oltre 1.400 estremisti hanno attraversato i cortili del terzo luogo sacro dell’Islam – per gli ebrei è il Monte del Tempio – issando la bandiera israeliana e recitando preghiere, in violazione dello status quo delle moschee. «Sono venuto a pregare per la vittoria nella guerra a Gaza», ha dichiarato Ben-Gvir, filmato mentre sventolava bandiere e distribuiva adesivi con lo slogan «Gaza è nostra per sempre». Al raid hanno partecipato anche il ministro del Negev e della Galilea Yitzhak Wasserlauf e i parlamentari Amit Halevi e Zvi Succot. Quest’ultimo, sventolando la bandiera israeliana, ha proclamato: «Il Monte del Tempio è ora nelle nostre mani».
Oltre alle bandiere di Israele, molti hanno issato vessilli con la scritta «Terzo Tempio», per sollecitare la costruzione di un nuovo tempio ebraico sulla Spianata. «Quella che gli arabi – i palestinesi, ndr – chiamano Al Aqsa non è altro che una parte dell’area dove sorgeva fino a duemila anni fa il nostro tempio. È venuto il momento di ricostruirlo, senza indugio», ci ha detto Yedidia Gabai, un manifestante giunto da una colonia in Cisgiordania. Intorno a lui decine di giovani danzato e urlato slogan tutto il tempo.
In quelle stesse ore, la deputata di destra Yulia Malinovsky ha simbolicamente occupato il quartier generale dell’Unrwa a Gerusalemme Est – l’agenzia che assiste i profughi palestinesi – trasformandolo nel suo "ufficio parlamentare".
Nel cuore della Gerusalemme vecchia, con i negozi tutti chiusi e gli abitanti palestinesi rintanati nelle case per evitare il peggio, la tensione è rimasta alta tutto il giorno. La polizia israeliana ha arrestato un palestinese che aveva difeso un commerciante dall’aggressione di giovani estremisti. L’uomo è stato picchiato dagli agenti, mentre gli aggressori si sono allontanati senza conseguenze. Sulla scena, i volontari del movimento arabo-ebraico «Standing Together», con i loro gilet viola, hanno tentato invano di impedire altre aggressioni. Loro stessi, insieme ad altri attivisti israeliani di sinistra, sono stati bersaglio di insulti e provocazioni da parte dei partecipanti alla «Marcia delle Bandiere». Arrivando alla Porta di Damasco della città vecchia, Danny Levy, capo della polizia, ha minimizzato l’accaduto. «Non abbiamo arrestato nessuno, solo qualche fermo tra gruppetti isolati», ha detto, aggiungendo di non aver sentito alcuno slogan anti-arabo. «Sapete, non sento bene, sono stato un artigliere nell’esercito», ha commentato sorridendo. Levy non ha neanche visto i fanatici del gruppo Im Tirzu esporre striscioni con le scritte «Nessuna vittoria senza Nakba» e «1967 – Gerusalemme nelle nostre mani, 2025 – Gaza nelle nostre mani».
A chiusura del «Giorno di Gerusalemme», è intervenuto anche l’altro leader della destra religiosa, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. «Abbiamo paura della vittoria? Abbiamo forse paura della parola occupazione?», ha domandato Smotrich alla folla. Quindi ha insistito: «Stiamo forse colonizzando la Terra d’Israele? No, noi stiamo liberando Gaza. Stiamo trionfando sul nemico».
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Hand Truck Turned Into Motorcycle
For those motorcyclists looking to get a classic American-style cruiser, often the go-to brand is Harley-Davidson. However, these bikes not only have reputations for being stuck in the past, both in terms of design and culture, but they also tend to be extremely expensive—not only upfront, but in maintenance as well. If you want the style without all of that baggage, you might want to try out something like this custom motorcycle which not only looks the part, it reduces those costs by being built around a hand truck.
By the end of the project, though, the hand truck does not retain much of its original form or function. [Garage Avenger] has cut and welded it essentially into a custom frame for the diminutive motorcycle, while retaining much of its original look and feel. Keeping up with the costs savings aspect of this project, the four-stroke engine was free, although it did take some wrenching to get it running and integrated into the frame. A custom axle, a front end from another bike, a gas tank from an online retailer (that needed re-welding), and some wiring finishes out the build.
With a fresh paint job to match the original color of the hand truck, it’s off to the track. Of course it doesn’t have quite the performance of most street legal motorcycles, including some quirks with the handling and braking, but for the trails around [Garage Avenger]’s home it’s certainly a fun transportation mode he can add to his repertoire. If this is your first time seeing one of his projects, be sure to check out his other work including this drifting shopping cart and this turbine-powered sled.
youtube.com/embed/9WuXRtuBmXQ?…
Acerbo (PRC): il governo spia i partiti di opposizione, ong, giornalisti. Siamo tornati all’OVRA?
La rivelazione di una maldestra infiltrazione di un agente di polizia denunciata dai compagni di Potere al popolo arriva dopo il caso Paragon - Mediterranea e tRifondazione Comunista
L'Europa e l'illusione #ucraina
L’Europa e l’illusione ucraina
La decisione del neo-cancelliere tedesco, Friedrich Merz, di autorizzare il regime di Zelensky a lanciare missili forniti dall’Occidente in profondità nel territorio russo conferma che tra i governi europei continua a persistere la fantasia di potere…www.altrenotizie.org
Giancarlo De Cataldo – Romanzo criminale
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Giancarlo De Cataldo – Romanzo criminale proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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Idee per fermare gli stage-truffa: la tavola rotonda di TPI
@Politica interna, europea e internazionale
Sul sito online del Ministero del Lavoro il «tirocinio» è definito come un «periodo di orientamento e di formazione, svolto in un contesto lavorativo e volto all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro». Orientamento e formazione, dunque. Lo stage, quindi, rimarca il Ministero
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Ministero dell'Istruzione
#GiochiDellaGioventù, dalle 18 allo stadio Olimpico di Roma la cerimonia di premiazione. Parteciperanno il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e il Presidente di Sport e Salute, …Telegram
Caricabatterie 3x USB 30W Green Cell ChargeSource3 NUOVO - Questo è un post automatico da FediMercatino.it
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Il Mercatino del Fediverso 💵♻️ reshared this.
Ecco cosa prevede il pacchetto da 150 miliardi per la difesa europea. Tutti i dettagli
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Consiglio europeo ha approvato oggi il pacchetto Safe (Support for ammunition and armaments production framework), aprendo ufficialmente la strada a uno dei più ambiziosi programmi di finanziamento per la difesa nella storia dell’Unione. Con un valore complessivo di 150
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Safe, uno strumento macchinoso ma con il potenziale per una svolta europea. La lettura di Braghini
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato oggi il regolamento Security Action For Europe (Safe) con una controversa procedura di urgenza, utilizzando l’art.122 del Trattato che esclude il Parlamento Europeo, il quale
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La Nato chiama e l’Italia risponde. Raddoppiata la produzione di missili
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’Italia raddoppierà la produzione dei suoi missili SampT, in un piano che vedrà protagonista Mbda per un aumento produttivo del 40% per il primo anno ed un incremento del 100% nel secondo anno. Lo ha annunciato ufficialmente il ministro della Difesa Guido Crosetto, precisando che le prime
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Siria e Israele negoziano in segreto di relazioni di sicurezza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La trattativa ormai diretta, di cui riferisce l'agenzia Reuters, sta facendo passi importanti in avanti verso la normalizzazione dei rapporti. Lo indica anche l'improvvisa interruzione degli attacchi aerei israeliani in Siria
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Dormi poco e non ne risenti? Scoperta un'altra mutazione genetica che aiuta
Chi sopravvive con poco sonno senza patirne ce la fa anche grazie ai geni. Ecco un'altra mutazione che aiuta il cervello a funzionare bene comunque.Focus.it
Relazione della Direzione Investigativa Antimafia sull'attività svolta e i risultati conseguiti nel primo e secondo semestre 2024
La relazione è stata pubblicata il 27 maggio 2025 (è reperibile a questa pagina web direzioneinvestigativaantimafi…) e presentata dal Ministro dell’Interno al Parlamento. Analizza i fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso.
A differenza delle edizioni passate il documento:
- offre un'analisi più ravvicinata nel tempo, coprendo l'intero anno 2024 per garantire un quadro più aggiornato,
- è stato snellito e organizzato attorno alle diverse matrici mafiose, descrivendo la loro operatività a livello territoriale e le strategie di contrasto adottate,
- offre una migliore visualizzazione delle dinamiche criminali per rendere le informazioni più immediate e comprensibili.
Aggiornamenti sulle interdittive antimafia: La relazione dedica particolare attenzione ai provvedimenti delle Prefetture e ai nuovi strumenti giuridici volti a reintegrare le aziende colpite dalla criminalità organizzata nel circuito economico legale.
La dimensione internazionale
Nella relazione 2024 della Direzione Investigativa Antimafia emerge chiaramente come le attività non si siano limitate al solo ambito nazionale, ma abbiano avuto anche una forte dimensione internazionale. In particolare, il documento elenca operazioni condotte sia a livello europeo che internazionale, dimostrando un coordinamento con le autorità di altri paesi e con organismi internazionali. Questo approccio diventa fondamentale per combattere forme di infiltrazione mafiosa che travalicano i confini nazionali e si manifestano in settori strategici, dove il confine tra attività lecite e illecite diventa sempre più labile.
Un esempio evidente riguarda il settore del gioco e delle scommesse online: la relazione evidenzia che, oltre agli interventi a livello locale, sono state realizzate operazioni specifiche che hanno avuto un focus sul mercato americano, riconosciuto come un'area particolarmente vulnerabile alle infiltrazioni e al riciclaggio di denaro. Queste iniziative internazionali prevedono uno scambio costante di informazioni, tecniche investigative e strumenti operativi con partner stranieri, al fine di interrompere le reti criminali e prevenire il consolidamento di rapporti economici illeciti che possano favorire l'espansione delle organizzazioni mafiose.
L'approccio internazionale, dunque, non solo amplia il raggio d'azione della DIA, ma rafforza anche l'efficacia delle misure adottate sul territorio nazionale. La cooperazione transnazionale permette di intercettare flussi finanziari sospetti, monitorare attività economiche a rischio e sviluppare strategie congiunte che rispondano in tempo reale a fenomeni complessi e in rapido mutamento. Queste iniziative sottolineano l'importanza di una risposta globale alla criminalità organizzata, in un contesto in cui i mercati economici e tecnologici rendono il contrasto al crimine organizzato una sfida sempre più articolata.
Vale la pena notare come la Direzione Investigativa Antimafia, oltre a intervenire sul territorio nazionale, stia sviluppando un robusto sistema di cooperazione transnazionale, anche quale leader della rete anti-mafia internazionale @ON. Questo approccio prevede:
- Operazioni congiunte: La collaborazione con le autorità di altri paesi consente lo scambio tempestivo di informazioni e dati investigativi, fondamentale per intercettare e smantellare reti criminali che operano al di là dei confini nazionali.
- Focus su settori sensibili: Alcuni interventi sono rivolti a mercati particolarmente vulnerabili, quali il gioco d'azzardo e le scommesse online, dove il riciclaggio di denaro si inserisce in circuiti internazionali complessi.
- Tecnologie e metodologie condivise: L’impiego di strumenti avanzati per la raccolta e l’analisi dei dati permette alle autorità di monitorare in tempo reale flussi finanziari sospetti, integrando così le informazioni provenienti da svariate giurisdizioni.
- Integrazione giuridica: Nuovi istituti e interventi normativi favoriscono non solo il contrasto diretto alle infiltrazioni mafiose, ma anche il reinserimento delle aziende “contaminate” nel circuito economico legale, garantendo un bilanciamento tra rigore nell’applicazione della legge e rispetto delle dinamiche di mercato.
Questi aspetti, sviluppati a livello internazionale, mostrano come l’evoluzione delle tecniche investigative e delle collaborazioni transfrontaliere stia diventando cruciale per contenere fenomeni criminali sempre più sofisticati e globalizzati.
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Flock's automatic license plate reader (ALPR) cameras are in more than 5,000 communities around the U.S. Local police are doing lookups in the nationwide system for ICE.
Flockx27;s automatic license plate reader (ALPR) cameras are in more than 5,000 communities around the U.S. Local police are doing lookups in the nationwide system for ICE.#News #ICE #Surveillance #Flock
ICE Taps into Nationwide AI-Enabled Camera Network, Data Shows
Flock's automatic license plate reader (ALPR) cameras are in more than 5,000 communities around the U.S. Local police are doing lookups in the nationwide system for ICE.Jason Koebler (404 Media)
Ministero dell'Istruzione
Il 28 maggio alle ore 10.30 presso la Sala Aldo Moro il #MIM, in collaborazione con l’INVALSI, ospiterà il seminario dal titolo "Il miglioramento dell’offerta formativa: le sfide per il sistema scolastico nell’epoca della transizione tecnologica e de…Telegram
Schengener Informationssystem: Jeden Tag 41 Millionen Fahndungsabfragen in Europa
ʙwɑnɑ нoɴoʟʊʟʊ reshared this.
In memoria di John Young e Cryptome
Siamo onorati di pubblicare questo contributo, scritto da Jaromil, per ricordare il co-fondatore del leggendario archivio internet Cryptome, morto all’età di 89 anni il 28 marzo scorso. John Young è morto. Aveva ottantanove anni. La sua opera con Cryptome è eminente per molti di coloro che furono attivi agli albori delle reti digitali. Young assieme a sua moglie Deborah Natsios fu il…
ePA ohne Selbstbestimmung: Befunde sollen für alle Praxen sichtbar bleiben
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Storia del Regno di Diarra: Origini e Sviluppi
Introduzione Il Regno di Diarra, noto anche con i nomi di Kingui, Diafunu o Kaniaga, fu un antico stato dell’Africa occidentale situato nell’odierno Mali nord-occidentale. Fondato nell’XI secolo d.C. dalle popolazioni soninké,
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Il Consiglio Ue ha dato il via libera al maxi piano SAFE da 150 miliardi per finanziare il riarmo in Europa
@Politica interna, europea e internazionale
L’Unione europea ha compiuto oggi un ulteriore passo avanti verso il riarmo del continente con il via libera definitivo da parte del Consiglio Ue al nuovo fondo Security Action for Europe (SAFE) da 150 miliardi di euro, volto a finanziare gli
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freezonemagazine.com/news/blac…
Lonate Ceppino (Va) ospita la seconda edizione del BLACK INSIDE FESTIVAL JAZZ Il 30 e 31 maggio 2025 – Musica, passione e collaborazioni del territorio Dopo il successo della prima edizione, torna a Lonate Ceppino (VA) il Black Inside Festival Jazz, due giornate interamente dedicate alla grande musica dal vivo, con la
Predatory states
#LatinAmerica #history #counterinsugensy #cupdetat #CondorOp #coldwar #70s #80s
Preface
I WAS A VICTIM OF OPERATION CONDOR and the one who discovered its secret archives in Asunción, Paraguay, in December 1992.
During the night of November 29, 1974, I was abducted by the political police of the dictator Afredo Stroessner and taken directly before a military tribunal in Paraguay made up of the military attachés of Argentina, Brazil, Bolivia, Chile, and Uruguay, also with the presence of Paraguayan civil and military authorities.
A Chilean officer questioned me about my supposed link with Chilean university people because I had taken a course in the sociology of education at Catholic University. The police chief of the province of Córdoba, Argentina, wanted to know of my links to the “subversives” of the University of La Plata, where I had graduated with a doctorate in the science of education.
The interrogation lasted thirty days, with terrible tortures. Finally, they categorized my crime as “intellectual terrorism”: for the so-called subversive content of my doctoral thesis; for having promoted the campaign “A Roof of Your Own” for each Paraguayan educator in my capacity as a unionist fighting in the national teachers association; and for having put into practice the methods of Paulo Freire’s Pedagogy of the Oppressed in the Juan B. Alberdi Institute, where I was director.
My wife, the educator Celestina Pérez, died as a consequence of the psychological tortures to which she was subjected, being forced to listen on the telephone, systematically for ten days, to my cries and screams from the torture chamber. On the tenth day, at midnight, she received a call announcing my death, with someone asking her “to come to retrieve the cadaver of the subversive educator.” The call provoked a heart attack, and she died of pain.
I was transferred among various police stations for “bad conduct,” eventually ending up at the concentration camp called Emboscada. In Police Station No. 1, the headquarters of INTERPOL, I learned of the existence of Operation Condor for the first time, seven months before the intelligence conference promoted by the Chileans Augusto Pinochet and Manuel Contreras in Santiago in November 1975. My informant was a police officer who was imprisoned with us for not having denounced his son, also a student at the University of La Plata, who had been a member of the rebellious Centro de Estudiantes (Student Center). This policeman became aware of Plan Condor because he worked in the telecommunications office of the police.
In my prison in Police Station No. 3, “Tomb of the Living,” I shared a cell with the Argentine Amilcar Latino Santucho, who told me that he and Jorge Fuentes Alarcón, a Chilean leader of MIR (Movimiento de la Izquierda Revolucionaria, Movement of the Revolutionary Left of Chile) also had been taken before a military tribunal composed of military attachés of the Southern Cone countries of South America.
In September 1976, I was transferred to the concentration camp Emboscada, where I met the Paraguayan doctor Gladys M. De Sannemann, who told me that she was a victim of Operation Condor. She was abducted by the Paraguayan police in Argentine territory, in Misiones, Posadas.
After completing three years of prison I began a hunger strike, which lasted for thirty days, and thanks to the urgent action campaign by Amnesty International, I recovered my freedom in September 1977.
I went into exile in Panama. There, the United Nations Educational, Scientific, and Cultural Organization (UNESCO) in Paris, contracted me to be a consultant of UNESCO for Latin America, a position I held from 1978 to 1992.
For almost fifteen years, I carried out an investigative project on Operation Condor, based on the testimonies of my prison companions and on the Revista Policial Paraguaya (Paraguayan Police Magazine).
For these reasons, I value the research investigation on Operation Condor, Predatory States, realized by J. Patrice McSherry. She presents the U.S. and Latin American scenario in which this criminal pact developed and shows us how the Southern Cone countries were strongly politicized, with the rise of social mobilization after the triumph of the Cuban revolution. Professor McSherry also portrays the energetic response of the United States via the Pentagon, the CIA, and other security agencies, especially under the charge of National Security Advisor and Secretary of State Henry Kissinger in the 1970s. “No more Cubas” was the official policy underlying Washington’s unconditional support for the military coup against the constitutional government of Salvador Allende in Chile on September 11, 1973.
This book is a serious historical work with abundant documentation.
Professor McSherry shows us the dynamics of Operation Condor, with the interchange of intelligence information among the member states, the targeting of the “subversive” or “terrorist” element, and the torture, execution, or transfer of the subversives to any other signatory country. She also sheds light on the consequences of U.S. military intervention in the region: the era of state terrorism; the reduction of spaces for democratic participation; the physical elimination of militants and leaders of revolutionary movements; the control of civil society; and the disarticulation of political society.
Using documents declassified by the U.S. State Department, the author points out that U.S. officials regarded Operation Condor as a legitimate counterinsurgency organization. She shows that the state terrorists of Condor counted on Washington for technical assistance in torture, for financing, and even for a system of telecommunications.
Thanks to this important work of historical investigation, we learn of the magnitude of the violations of human rights committed in this epoch against Latin American societies that had aspirations for freedom. Another important element of Professor McSherry’s analysis is the contribution of French military officers, based on their counter-revolutionary experience in Algeria as well as Vietnam, to the training of U.S. soldiers in torture and other grave violations of human rights. This occurred under the administration of President John F. Kennedy.
Shortly before the publication of Predatory States, Paraguay established, through a law passed by Congress (Law 2225 of 2004), the Commission of Truth and Justice, to investigate enforced disappearances, extrajudicial executions, torture and other serious abuses, involuntary exile, and other grave violations of human rights. I am sure that Professor McSherry’s work will bring valuable clues to the Commission of Truth and Justice for the clarification of so many crimes against humanity.
Recovering the past is a significant undertaking, indispensable for countering the impunity that continues to reign and for ensuring that justice is made effective in the face of the appalling violations of human rights committed in the decade of the 1970s. The importance of not forgetting what happened has nothing to do with a thirst for revenge. On the contrary, the act of remembering serves the need to keep historical memory alive and allows us to analyze, with some distance, how an organized and deliberate plan existed to do the greatest possible harm to defenseless Latin American societies. In fact, Professor McSherry demonstrates that there was such a plan, systematic, organized, and planned in order to prepare the ground for the critical economic and political situation in which we find ourselves today, with the imposition of neoliberalism, political domination, and an unpayable external debt.
Predatory States is a genuine scientific addition to the clarification of a history that never should have befallen Latin America and an invaluable contribution to the culture of peace.
Martín Almada
The Right Livelihood Award (Alternative Nobel Prize) Laureate,
2002 Asunción, Paraguay, 2004
GAZA. Cominciata la distribuzione militarizzata del cibo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Ghf, la fondazione americana con sede in Svizzera, ha annunciato oggi di aver cominciato le proprie operazioni di distribuzione di cibo nella Striscia. Con solo 4 punti di smistamento, l'estromissione delle Nazioni unite e la protezione di società private piene di contractor statunitensi
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La tutela del patrimonio culturale oltre i confini nazionali, assume una dimensione internazionale strategica. L'attività dei carabinieri impegnati in questa particolare attività
I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) hanno - in ambito nazionale e locale - reso noti i risultati della loro attività operativa nel 2024. Un comunicato stampa del Ministero della Cultura (da cui questi carabinieri funzionalmente dipendono) riporta tali risultati. Ecco i punti principali:
- Recupero di beni culturali: Sono stati recuperati 80.437 beni d’arte, con un valore stimato di circa 130 milioni di euro.
- Sequestri di opere contraffatte: Sono stati sequestrati 2.804 falsi, di cui la maggior parte opere d'arte contemporanea, con un valore stimato di 311 milioni di euro.
- Attività investigativa e repressione: Incremento delle operazioni, con un aumento dei controlli su musei, biblioteche, siti archeologici e mercati antiquariali. Sono state effettuate 505 perquisizioni, denunciate 1.356 persone e arrestate 2 persone.
- Monitoraggio online: Controllati 696 siti web, recuperati 6.346 beni culturali e deferiti 122 soggetti.
- Restituzione internazionale: Rimpatriati 882 beni culturali e restituiti 550 beni a Paesi esteri, tra cui Canada, Colombia, Ecuador, Messico e Iraq.
- Tecnologia e innovazione: Sviluppo del sistema S.W.O.A.D.S. per il monitoraggio automatico delle opere d’arte rubate attraverso l’intelligenza artificiale.
Oltre i confini nazionali
Il lavoro svolto dai Carabinieri TPC continua a essere fondamentale per la tutela del patrimonio culturale italiano e internazionale.
Il Comando TPC ha dimostrato come la tutela del patrimonio culturale vada ben oltre i confini nazionali, assumendo una dimensione internazionale strategica. I Carabinieri hanno effettuato operazioni che hanno portato al rimpatrio di 882 beni culturali e alla restituzione di 550 opere alle ambasciate e istituzioni straniere. Tra gli interventi, spiccano quelle volte in cui oggetti di inestimabile valore sono stati riconsegnati a paesi come il Canada, la Colombia, l'Ecuador, El Salvador, il Guatemala, l'Iraq e il Messico, con una stretta collaborazione con le autorità diplomatiche e culturali dei rispettivi Paesi.
I caschi blu della cultura
Parallelamente alle tipiche operazioni di contrasto al traffico illecito, il Comando TPC si è impegnato anche nella condivisione delle competenze a livello internazionale. Un esempio emblematico è rappresentato dal corso "I Caschi Blu della Cultura" tenutosi a Rio de Janeiro, che ha coinvolto rappresentanti di Brasile, Cile, Colombia e Paraguay. Questa iniziativa formativa mira non solo a trasferire il know-how specifico in materia di tutela e intervento in situazioni di crisi, ma anche a creare un network strutturato per contrastare il traffico illecito dei beni culturali su scala globale.
La piattaforma informatica SWOADSnet
Un ulteriore tassello dell’approccio internazionale è l’avvio delle attività di sviluppo del sistema SWOADSnet. Quest’innovativa piattaforma è studiata per facilitare lo scambio di dati e metadati relativi alle opere d’arte con altri Paesi europei, in modo da monitorare in tempo reale i flussi illeciti e intervenire tempestivamente. La sinergia tra tecnologie avanzate e cooperazione internazionale permette così di creare una rete di sicurezza globale per il patrimonio artistico e culturale.
Questi risultati e iniziative evidenziano come le attività internazionali del Comando TPC siano parte integrante di una strategia più ampia: quella di salvaguardare il patrimonio non solo italiano, ma universale, promuovendo collaborazione, formazione e innovazione tecnologica.
Il documento riportante l'attività operativa del 2024 è reperibile a questa pagina web tpcweb.carabinieri.it/SitoPubb…
#Armadeicarabinieri #carabinieriTPC #TPC #Ministerodellacultura #mic
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Grecia e Turchia alleate nella repressione. L’avvocato Günay Dağ in sciopero della fame
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il caso del legale svela una cooperazione politica che calpesta il diritto d’asilo e rafforza la repressione transnazionale.
L'articolo Grecia e Turchia alleate nella repressione. L’avvocato Günay Dağ in sciopero della fame proviene
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Pd, M5S e Avs lavorano a una manifestazione per Gaza. E il 21 giugno a Roma scendono in piazza le associazioni
@Politica interna, europea e internazionale
Una cosa è certa: nelle prossime settimane in Italia ci sarà almeno una manifestazione per chiedere di porre fine al massacro perpetrato da Israele sulla Striscia di Gaza. Ma con ogni probabilità i cortei saranno due. Da una parte ci sono i
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Konsultation zu Vorratsdatenspeicherung: EU-Kommission fragt, wie viel Überwachung OK ist
Governi privati e intelligenza artificiale. Il preprint dell'articolo di Daniela Tafani
A chi inquini il dibattito pubblico con inapplicabili linee guida, anemici standard tecnici e fantasie sulla moralizzazione di inesistenti menti artificiali, convogliando le istanze democratiche in qualche ininfluente consultazione pubblica, occorre ricordare che gli unici agenti artificiali esistenti sono le corporations, come Louis Brandeis osservava, e l'unico approccio democratico all'intelligenza artificiale è quello anti-monopolistico.
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freezonemagazine.com/articoli/…
Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano. (Martin Luther King). L’epica della fuga, la lirica della salvezza. Con Un paltò fuori stagione, Carlo Bava ci consegna una narrazione intensa e necessaria, che attraversa uno dei momenti più drammatici della nostra storia
Ministero dell'Istruzione
#GiochiDellaGioventù, dalle 9.30 allo stadio Olimpico di Roma la sfilata delle delegazioni alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi e del Presidente di Sport e Sa…Telegram
Eastern Turkiye. February 1980.
Lonely Planet’s “Across Asia on the cheap” describes Eastern Turkiye as the harshest part of the country and as “the area where the opium poppies used to grow and ... the kids, if not egged on by their parents are certainly not restrained and specialise in hurling stones through car windows.”
My bus ‘Befa’ was flagged down several hours inside the Turkish border, on route to Erzurum. Snow was ankle high. A tall, authoritative police superintendent sauntered up to Iain’s cab window, leaned his elbow against the window frame and, other hand out-stretched, palm up, demanded our bus paperwork. He had an intelligent savvy face, hardened by both the summer sun and winter wind.
Flicking through our paperwork and apparently finding one item out of date, he curtly summoned Iain and I to the police station, a spartan wooden building to the side of the road. Beside it was a huge pile of chopped wood in a corrugated iron lean-to.
Inside, the wooden floors were strewn with well-worn Turkish kilims and peasant rugs. Three filing cabinets, a large wooden desk cluttered with disorganised paperwork and two smaller tables for and the red deputies completed the furniture. A stern Mustafa Kemal frowned down from a photo above the main desk. Beside a clock hung the superintendent’s tertiary qualifications.
Iain and I downed bitter black cay and gratefully warmed ourselves in the heat emanating from the pot-bellied stove. On it sat a double tea-pot, samovar style. The commandant was less concerned with the legitimacy of our paperwork and more about chatting to foreigners. “Where are you from? Where are you going?” He was keen to boast that he was one of the youngest police chiefs in the country. “I am not surprised,” I thought, “this cold, remote location would hardly be sought after by qualified competition.” He was more astute than Barney Fife’ (the archetypal overzealous, inept deputy from the ‘60s ‘The Andy Griffiths Show’) but this was far from a thriving metropolis.
As time ticked on, my attention waned and my vision glazed over until, looking through his window, smudged and smeared by road dust ... I was stupefied to see three female punters possessing generous bare bottoms squatting to pee on the far side of our bus. I hastily rose, stuttered and blustered a few hasty words to distract the chief’s attention, thinking we were amazingly culturally insensitive. He DID see the three female butts but didn’t mind and, stifling a wry grin, waved away my apologies ...
When questioned later the three flashers (or was that mooners?) apologised profusely saying they were caught short! There was a nearby farmer checking his fences so they had limited choices. They were going to flash someone! I thought the obvious solution would have been to ask to use the police station’s facilities.
Fifteen minutes later, youths just outside a small township threw missiles accurately and smashed a back window. They scattered before we could catch them. The ‘inflated ego’ police chief also arrived, but could not find the culprits!
The tour before, buses Casper and Rags had taken the alternative Tahir Pass, 2400+ feet above sea level. Demanding. Hence I thought for Befa, the military road at lower altitude would be easier. On Casper, I was roused from my sleeping bag just before midnight. “ Everyone out!” Still groggy from slumping into a deep sleep after an extended driving period, I descended into a snow storm. Guaranteed to have you awake in seconds. Icy cold. Stinging snow was sleeting down diagonally to assault my face and hands. Casper was descending a winding gravel incline down a gully. Steep banks on either side. Inching along. Sliding. I went cab-side where Loxley shouted “Walk in front of the bus, Ian. Can we grip the road or will we slide into that bank?”
The next fifteen minutes was bitterly cold. I was inadequately dressed. The snow was bright in the glare of the spotlights but beyond that it was all guesswork. My face quickly became deadened and my feet were Arctic. I had to stamp them to get circulation moving. My body heat was leaching away … rapidly. Shivering uncontrollably, I glanced at Casper and through the headlights I could see the wipers swiping snow away in a metronomic rhythm. Behind them Loxley was squinting, peering, rubbing the condensation away from the inside, endeavouring to see the way forward.
Eventually the gradient straightened and flattened out. The punters clambered back in and we made progress.
The next morning, Casper and Rags were confronted with a Turkish articulated truck blocking the road. It’s cab hung precariously over a bank. The driver had experienced similar icy issues the night before. Other drivers looked subdued. They puffed on cigarettes and conversed. Stamping up and down on the berm’s mud to see if it could take a heavy weight, I stood with Trevor, both silently taking the situation in and weighing up our options. It was the first time I’d seen Trevor go so long without uttering a word. His mind was working overtime. I pointed out a possible way to get our buses around the truck. Trevor pondered.
The passing manoeuvre was successful with Casper but Rags, quickly descended further into the soil to tilt alarmingly. Steve in the cab seemed remarkably calm. Unfazed. I later learned Lodekka’s could lean over to an angle of twenty-eight degrees before toppling. A Turkish lorry came to our rescue. Trevor asked if he had a strong cable which he then wrapped around the two towing lugs attached to Rag’s chassis.
By reversing, Rags was successfully hauled out of the quagmire.
Sostieni il giornalista Roberto Antonini ingiustamente accusato di antisemitismo
Condivido questa petizione, soprattutto per i #ticinesi, o chi conosce il giornalista Roberto Antonini. Per i naufraghi e per chi non ne può più!
Non è #antisemitismo! Sottoscrivi la petizione – NAUFRAGHI/E
Sostieni il giornalista Roberto Antonini ingiustamente accusato di antisemitismo: naufraghi.ch/antonini/
Mi è dispiaciuto non manifestare sabato qui a Belli, avevo lezione 😔
#manifestazione #bellinzona #robertoantonini #petizione