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EU Ecodesign for Smartphones Including Right to Repair Now In Effect


Starting June 20th, any cordless phone, smartphone, or feature phone, as well as tablets (7 – 17.4″ screens) have to meet Ecodesign requirements. In addition there is now mandatory registration with the European Product Registry for Energy Labelling (EPREL). The only exception are phones and tablets with a flexible (rollable) main display, and tablets that do not use a mobile OS, i.e. not Android, iPadOS, etc. These requirements include resistance to drops, scratches and water, as well as batteries that last at least 800 cycles.

What is perhaps most exciting are the requirements that operating system updates must be made available for at least five years from when the product is last on the market, along with spare parts being made available within 5-10 working days for seven years after the product stops being sold. The only big niggle here is that this access only applies to ‘professional repairers’, but at least this should provide independent repair shops with full access to parts and any software tools required.

On the ENERGY label that is generated with the registration, customers can see the rating for each category, including energy efficiency, battery endurance, repairability and IP (water/dust ingress) rating, making comparing devices much easier than before. All of this comes before smartphones and many other devices sold in the EU will have to feature easily removable batteries by 2027, something which may make manufacturers unhappy, but should be a boon to us consumers and tinkerers.


hackaday.com/2025/06/21/eu-eco…

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App per il ciclo mestruale, da strumento di emancipazione a strumento di controllo?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Solo le tre app più popolari per il tracciamento del ciclo mestruale hanno registrato circa 250 milioni di download globali nel 2024 e si stima che la femtech

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in reply to Informa Pirata

facendo una rapida ricerca una soluzione open source e prova di tracker esiste: dripapp.org/

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Gli israeliani non sono tutti uguali.

OK... Haaretz è letto da un 5% degli israeliani ma almeno questi quattro gatti cerchiamo di vederli.


All of it is done in the name of "self-defense." But this is no longer a response to any concrete threat, but an offensive driven by an unrestrained worldview | Opinion | Hanin Majadli haaretz.com/opinion/2025-06-20…



Migliaia a Roma per dire “No al riarmo”


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/migliai…
Migliaia di persone a Roma contro il ReArm Europe, alla manifestazione promossa da quasi cinquecento associazioni, dall’Arci all’Anpi alla Marcia Perugia-Assisi a Emergency a Transform. Articolo 21 ha aderito subito all’appello Stop ReArm e con le



Converting an E-Paper Photo Frame into Weather Map


Photo of Inky Frame e-paper display

Here’s a great hack sent in to us from [Simon]. He uses an e-paper photo frame as a weather map!

By now you are probably aware of e-paper technology, which is very low power tech for displaying images. E-paper only uses energy when it changes its display, it doesn’t draw power to maintain a picture it has already rendered. The particular e-paper used in this example is fairly large (as e-paper goes) and supports color (not just black and white) which is why it’s expensive. For about US$100 you can get a 5.7″ 7-color EPD display with 600 x 448 pixels.

Beyond the Inky Frame 5.7″ hardware this particular hack is mostly a software job. The first program, written in python, collects weather data from the UK Met Office. Once that image data is available a BASH script is run to process the image files with imagemagick. Finally a Micro Python script runs on the Pico to download the correct file based on the setting of the real-time clock, and update the e-paper display with the weather map.

Thanks to [Simon] for sending this one in via the tipsline. If you have your own tips, please do let us know! If you’re interested in e-paper tech we have certainly covered that here in the past, check out E-Paper Anniversary Counter Is A Charming Gift With Minimal Power Draw and A Neat E-Paper Digit Clock (or Four).

The video below the break is a notice from the UK Met Office regarding their data services.

youtube.com/embed/QoLSW4h15KM?…


hackaday.com/2025/06/21/conver…




Retrotechtacular: 1970s Radio


Before YouTube, you had to watch your educational videos on film. In the 1970s, if you studied radio, you might have seen the video from Universal Education and Visual Arts, titled Understanding Electronics Basic Radio Circuitry. The video’s been restored, and it appears on the [CHAP] YouTube channel.

The video starts with a good history lesson that even covers Fessenden, which you rarely hear about. The video is full of old components that you may or may not remember, depending on your age. There’s a classic crystal radio at the start and it quickly moves to active receivers. There’s probably nothing in here you don’t already know. On the other hand, radios work about the same today as they did in the 1970s, unless you count software-defined varieties.

We expect this was produced for the “trade school” market or, maybe, a super advanced high school shop class. There were more in the series, apparently, including ones on vacuum tubes, the transistor, and the principles of television.

We were sad that the credits don’t mention the narrator. He sounded familiar. Maybe Robert Vaughn? Maybe not. A little research indicates the company was a division of Universal Studios, although the Library of Congress says it was actually produced by Moreland-Latchford Productions in Toronto.

Maybe these videos were the next step in becoming a child radio engineer. If you like old radio videos, this one is even older.

youtube.com/embed/V5hVYZIcfyA?…


hackaday.com/2025/06/21/retrot…



Da Cardiff 2014 all’Aia 2025, un decennio di sfide per l’Alleanza Atlantica. Il punto di Minuto Rizzo

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Ogni vertice di questa storica organizzazione politico-militare suscita interesse e crea interrogativi. Questa occasione è più speciale di altre per buone ragioni. Viviamo in mondo in cui tutti parlano, ma oggi gli Stati



Cyberspazio: il filo invisibile tra guerra e pace


Come la guerra digitale tra Iran e Israele ridefinisce sicurezza, diplomazia e futuro globale?


A partire dal 12 giugno è stato rilevato un aumento del 700% dell’attività informatica, che si è tradotta in un’ondata attacchi DDoS, tentativi di infiltrazioni, furti di dati e distribuzione di malware contro siti web governativi, istituzioni finanziarie, società di telecomunicazioni e infrastrutture critiche: queste operazioni non hanno creato danni permanenti ma data la situazione il rischio di operazioni più efficaci e distruttive rimane elevato ma anche un’intensificazione di operazioni di informazione, tramite possibili botnet sui social media e campagne di disinformazione per minare la fiducia del pubblico nelle istituzioni e amplificare narrazioni destabilizzanti. Resta molto difficile con una guerra dell’informazione in corso in questo momento stabilire quali siano le verità e le bugie e mi scuso da questo momento se non citerò il nome di nessun gruppo coinvolto al momento, pur avendo ben chiara la situazione.

IN BREVE:

  • Un balzo importante
  • Allineamenti strutturali e coordinamenti disciplinati tra gruppi cyber e guerra ibrida
  • Cyberspazio e diplomazia: riduzione, costruzione, protezione, promozione e prevenzione
  • Un comportamento responsabile


Un balzo importante


L’aumento dell’attività informatica ha avuto un balzo importante soprattutto dopo l’attacco cinetico israeliano che ha preso di mira le infrastrutture nucleari iraniane, soprattutto alcuni attacchi informatici – da ambo le parti – sono visibilmente parte di una strategia più ampia che ha combinato le operazioni nel cyberspazio con attacchi aerei e droni diretti contro obiettivi strategici.

Per difendersi da tali operazioni e contenere i danni sia Iran che Israele hanno adottato misure restrittive come il divieto di uso dei social network soprattutto nelle basi militari, mentre l’Iran ha imposto un blackout dell’80% della rete pubblica, bloccato app come WhatsApp o Instagram – per evitare una probabile geolocalizzazione – e costretto la popolazione all’uso di un’intranet nazionale per proteggere comunicazioni interne e infrastrutture. Whatsapp ha negato le accuse, tuttavia le informazioni raccolte da queste app possono essere utilizzate per mappare reti umane, identificare obiettivi per attacchi aerei o droni, condurre operazioni psicologiche e campagne di disinformazione e “l’invito” alla disinstallazione è una misura preventiva per ridurre le vulnerabilità di intelligence e proteggere la sicurezza nazionale in un contesto di conflitto cibernetico e militare. L’uso di geotagging e metadati da post e immagini sui social d’altronde ha già causato danni tattici, come nel caso dell’attacco di Hamas alla base militare israeliana di Nahal Oz, facilitato da contenuti pubblici di soldati. Va detto infatti che i dati rappresentano un’arma strategica e tecnologie basate su app di uso comune amplificano la capacità di sorveglianza e controllo, con impatti che vanno oltre la privacy individuale: per paesi come l’Iran, affrontare queste minacce richiede misure drastiche di riduzione dell’esposizione.

Come nel conflitto russo-ucraino, anche il conflitto israeliano-iraninao non fa che sottolineare che la guerra cinetica si inserisca in una guerra ibrida più ampia. Il cyberspazio è così diventato un fronte strategico primario, con gruppi di hacktivisti, mercenari, APT e gruppi sponsorizzati dallo stato e hacker affiliati ai governi utilizzano malware sofisticati e creano campagne di disinformazione per danneggiare infrastrutture critiche e influenzare l’opinione pubblica.

Allineamenti strutturali e coordinamenti disciplinati tra gruppi cyber e guerra ibrida


Si evidenzia un allineamento sempre più forte nell’underground tra i gruppi: sono coinvolte centinaia di formazioni digitali e i loro attacchi sono sempre più coordinati, che integrano le azioni militari convenzionali con operazioni cyber di grande impatto tra cui attacchi DDoS mirati ai siti web delle stazioni radio israeliane durante gli attacchi missilistici, con l’obiettivo di creare confusione e ostacolare la diffusione degli alert di allarme. Non solo, sono stati anche pubblicati presunti attacchi contro centri di ricerca nucleare e militare, con diffusione di malware per il furto di informazioni. Ogni azione cyber da una parte genera una risposta dall’altra, ma gli attacchi DDoS rimangono il principale vettore di attacco.

Vi sono stati attacchi altamente coordinati come il tentativo di attacco alla banca Sepah in Iran – il sito web appariva offline nella giornata di giovedì 12 ma l’agenzia statale IRNA ha dichiarato che tutte le operazioni bancarie vengono eseguite senza interruzioni – con l’intenzione di colpire la capacità finanziaria che il morale iraniano, parallelamente e attacchi DDoS contro siti governativi israeliani, che hanno bloccato temporaneamente l’accesso a portali istituzionali chiave e creando disagi durante momenti di tensione militare. A ciò si aggiunge l’attacco ai portafogli caldi dell’exchange Nobitex, hub critico nell’ecosistema delle criptovalute iraniano, portando alla sottrazione di oltre 100 milioni di dollari in criptovalute, tra cui Bitcoin, Ethereum, Dogecoin, XRP e Solana. A seguito di ciò la Banca Centrale iraniana ha imposto un coprifuoco operativo per gli exchange di criptovalute domestici, limitandone le attività tra le 10:00 e le 20:00, per facilitare la gestione di eventuali ulteriori attacchi e controllare meglio le transazioni in un momento di alta tensione geopolitica. Ciò rappresenta un ulteriore sviluppo nella guerra ibrida e la trasformazione del cyberspazio in un fronte strategico di alta tensione.
hacktivisti iran israele cyberknowFonte immagine: rilevamento delle attività degli hacktivisti relative alla guerra Israele-Iran, CyberKnow su X, 17 giugno 2025.
Un altro esempio di concreto allineamento e coordinamento disciplinato tra gruppi hacker nell’ambito del conflitto cibernetico tra Iran e Israele, è stato un Security Advisory diffuso tra le formazioni “OpIsrael”, ovvero istruzioni e misure di protezione dei gruppi per proteggere le infrastrutture digitali e garantire la continuità operativa nel contesto di un probabile coinvolgimento formale degli Stati Uniti nel conflitto.

Infine si segnalano due eventi importanti:

  • Campagna di phishing contro istituzioni accademiche e settore difesa israeliano in un’intensificazione delle operazioni offensive contro obiettivi israeliani. Questa campagna rappresenta un elemento chiave anche in bae al presunto coinvolgimento delle istituzioni universitarie israeliane nel sistema militare e di sicurezza del Paese.
  • sono stati rilevati da parte di entrambi i paesi tentativi di intrusione in infrastrutture critiche nei settori energia e telecomunicazioni, con attacchi a centrali elettriche, raffinerie e impianti petrolchimici, dove i gruppi hanno cercato di infiltrarsi sfruttando vulnerabilità nei sistemi di controllo industriale (ICS) e attaccando infrastrutture critiche per causare blackout o disservizi e attacchi DDoS con l’obiettivo di interrompere servizi di comunicazione, intercettare dati e compromettere la sicurezza delle comunicazioni militari e civili.


Cyberspazio e diplomazia: riduzione, costruzione, protezione, promozione e prevenzione


In un momento così delicato a livello internazionale si è concluso lo SPIEF 2025 (Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo), a cui hanno partecipato circa 20.000 ospiti provenienti da 140 paesi, tra cui delegazioni ufficiali di Cina, India, Indonesia, Sud Africa, ASEAN, Medio Oriente, America Latina, CSI ed EAEU, evidenziandone la vasta portata internazionale e sottolineando come la Russia non sia assolutamente isolata, cosa di cui Donald Trump, presidente degli Stati Uniti lo riconosce molto bene, è pragmaticamente consapevole. Proprio per questo motivo ha proposto al G7 tenutosi in Canada di reintegrare la Russia, ma non solo, per favorire la pace e il dialogo internazionale ha proposto di includere anche la Cina nel gruppo, nonostante le forti critiche da parte di altri leader mondiali. (Reazioni al G7 sono arrivate anche dagli hacktivisti di entrambe le opposizioni evidenziando il momento piuttosto complesso dove la diplomazia si dimostra complessa, in special modo la posizione sostenuta dall’italia che tuttavia ha ha ribadito l’impegno a favorire il dialogo e la pace, la de-escalation delle ostilità, il cessate il fuoco a Gaza e l’importanza di proteggere i civili).

Facilitare accordi e ridurre le tensioni globali, riconoscendo di fatto che la Russia non è isolata e che la diplomazia dovrebbe coinvolgere tutti i grandi attori. La pace e il dialogo internazionale sono infatti fondamentali perché vanno ben oltre la semplice assenza di conflitti o violenze; rappresentano un processo attivo di costruzione di relazioni positive, giuste e durature tra Stati, comunità e individui, basato sul rispetto reciproco anziché sulla paura.

Se queste stesse regole fossero applicate al cyber spazio potremmo assistere a una trasformazione profonda e positiva in questo ambito cruciale della nostra vita digitale in base a 5 fattori:

  • riduzione: accordi condivisi potrebbero stabilire regole chiare e condivise su quali possano essere i comportamenti illeciti e al contempo ridurre tensioni e rischi di escalation.
  • costruzione: trasparenza e comunicazione costruiscono un dialogo che può costruire nel tempo la fiducia reciproca, permettendo la costruzione di una diversa e più fruttuosa collaborazione nella lotta alla criminalità digitale, nella tutela della privacy e nella gestione delle emergenze cyber.
  • protezione: il dialogo e la pace favoriscono il rispetto dei diritti fondamentali anche nel mondo digitale, la libertà di espressione, il diritto alla privacy e l’accesso equo alle tecnologie.
  • promozione: un cyberspazio maggiormente regolato da una ampia collaborazione favorirebbe non solo l’innovazione responsabile e l’accesso universale alle risorse digitali, ma ridurrebbe nel tempo il divario digitale tra paesi e comunità, impattando sugli abusi come censura, sorveglianza e discriminazione algortimica.
  • prevenzione: si è spesso parlato di una collaborazione a livello internazionale riguardo il problema dell’attribuzione, che permetterebbe di affrontare incidenti e crisi in modo più rapido,, evitando così ripercussioni più gravi a livello globale, cyberwarfare e sabotaggi.

Consapevole però che si tratta di una visione romantica del mondo, bisogna anche realizzare che vigono interessi militari e strategici, economici e tecnologici e una quadro giuridico globale condiviso che evidenziano invece un rischio elevato e un clima di competizione che si specchia nelle strategie globali, ove le infrastrutture digitali vitali diventano leve strategiche, l’innovazione come l’intelligenza artificiale (IA) si traduce in un aumento delle minacce sofisticate. Riguardo ciò StarMag ha recentemente evidenziato anche come OpenAI negli ultimi anni abbia cambiato radicalmente la propria posizione rispetto ai rapporti con il settore militare: se in le regole interne che vietavano l’uso delle sue tecnologie in ambito bellico, oggi è ufficialmente parte delle aziende tecnologiche che collaborano attivamente con il complesso militare-industriale americano.

Un comportamento responsabile


Proprio a seguito dell’aumento significativo degli attacchi informatici la regola diviene corsa allo sviluppo di capacità difensive e offensive avanzate, come parallelamente la corsa agli armamenti per un’indipendenza strategica. Tuttavia tra i punti più importanti di Cybersec 2025 è stato evidenziato come il diritto internazionale si possa applicare pienamente al cyberspazio per promuovere un comportamento responsabile degli Stati e mantenere pace, sicurezza e stabilità globale, anche se le grandi potenze concordando su ciò divergono su interpretazioni e applicazioni delle norme. Ma il futuro sarà sicuramente meglio del presente, dove ci si focalizzerà sullo sviluppo invece che sull’odio, soprattutto in vista di ciò che verrà lasciato alle future generazioni di internauti, soprattutto perché l’accesso diffuso alle informazioni e alle tecnologie digitali, se ben guidato, può favorire una cultura della comprensione reciproca e della cooperazione, contrastando le divisioni e i conflitti.

L'articolo Cyberspazio: il filo invisibile tra guerra e pace proviene da il blog della sicurezza informatica.



Global Risk Forum


Arturo Di Corinto: Sovranità digitale, guerre algoritmiche e rischio cibernetico

Il Global Risk Forum ha l’obiettivo di comprendere in che modo i rischi emergenti, legati al complesso scenario in cui operano le imprese, influenzano le strategie di business e come un robusto sistema di risk management aiuta imprese e board a rimanere competitive e reattive sul mercato.

L’evento è parte del Milan Business Leaders Summit che riunisce in due giorni le figure chiave del business ed i C-Level per approfondire quest’anno l’affascinante tema del tempo, elemento chiave per l’uomo, che guida le trasformazioni e determina il successo nel panorama competitivo globale.

L’edizione 2025 del Global Risk Forum “RE-SETTING THE RISK AGENDA” affronta la necessità di ridefinire costantemente le priorità dei Risk Manager per anticipare i rischi e assicurare il raggiungimento degli obiettivi strategici e operativi di business, in un contesto in cui le sfide dei fattori demografici e socioeconomici, del cambiamento climatico, delle nuove tecnologie e della cybersecurity, combinate con l’incertezza geopolitica, impongono più che mai alle organizzazioni di essere “KEEPING TIME”!

TOPICS:

  • Technological advances
  • Financial instability
  • Geopolitical volatility
  • Increased competition
  • Disruptive business models
  • Third party risk management
  • Climate change and natural resources
  • Longevity and ageing
  • Changing nature of flexible working

“La sovranità digitale e le principali minacce al cyberspazio nazionale”

Dott. Arturo Di Corinto, Sapienza, Università di Roma; Consigliere dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale


dicorinto.it/formazione/global…



Today: Join us at the Boxborough Fifers Day


Join us today, Saturday, June 21st, at the Boxborough Fifers Day. It is a wonderful event that celebrates our Revolutionary War history. Tell us if you will help us at the table.

It is at Flerra Meadows, 400 Stow Road, Boxborough. To get there from 495 N or S, take exit 75, then Route 111 South (Massachusetts Avenue eastbound) 1.6 miles to Boxboro. At the small airport sign, turn right (south) for Middle/Stow Rd. Flerra Meadows is ¾ mile on the left.


masspirates.org/blog/2025/06/2…




Complici e collusi


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/complic…
La questura minaccia di applicare il decreto sicurezza e di denunciare i promotori del corteo dei metalmeccanici a Bologna. Saranno accusati di aver difeso il posto di lavoro? Il ministro Giuli ha minacciato il regista Stefano Massini, uno dei talenti più apprezzati della scrittura e della regia, e ha parlato di

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Repressione e lotta di classe


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/repress…
L’episodio di Bologna con la tangenziale bloccata dallo sciopero dei metalmeccanici sfidando il DL Sicurezza e i camionisti che suonano il clacson in segno di solidarietà con gli operai, rappresenta un segnale che non può essere trascurato in questa Italia dove sembrerebbe tutto

in reply to Antonella Ferrari

@Antonella Ferrari

Sono un metalmeccanico e di scioperi ne ho fatti. Ho visto qualche camionista salutarci con il pugno chiuso, molti di più guardarci con sguardi che dicevano "non ti dico quello che penso di voi solo perché siete in tanti e io sono da solo" e qualcuno che invece ce l'ha detto come la pensava.

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Credo che l'unica speranza di pace sia che dopo il crollo dell'URSS ci sia un secondo crollo della Russia, molto più definitivo. E Putin sta facendo tutto il possibile, proprio come Trump, per suicidarsi nel suo stesso Paese. Putin non ha nemmeno capito quali siano le priorità del mondo in questo momento, figuriamoci quelle della Russia. Speriamo che la storia stessa decida che l'era storica di Napoleone e Putin sia finita. Putin è un accaparratore di terre e crede che questo sia il modo per sviluppare una nazione.


Gaza senz’acqua: l’UNICEF avverte, il sistema idrico è vicino al collasso


@Notizie dall'Italia e dal mondo
La carenza di carburante ha paralizzato metà delle fonti d’acqua nella Striscia di Gaza. L’UNICEF lancia l’allarme: senza interventi immediati i bambini moriranno di sete
L'articolo Gaza senz’acqua: l’UNICEF avverte, il sistema idrico è vicino al collasso






Atelier Aperti – Art Night 2025

Sabato 21 giugno 2025
dalle 18.00 alle 23.30

L'Accademia di Belle Arti di Venezia rinnova il suo appuntamento con Art Night, la notte bianca dell'arte veneziana, e anche quest'anno aderisce alla manifestazione proponendo Atelier Aperti, il format che include una ricca programmazione di eventi, mostre, performance, laboratori e proiezioni. Per l'occasione saranno aperte tutte e tre le nostre sedi

Inoltre, nella Sede Centrale, la serata sarà valorizzata da un’illuminazione speciale del chiostro e musica dal vivo:

Crow
dalle ore 19.30 alle ore 20.00

Gli Incurabili
dalle ore 20.00 alle ore 21.30
Band formata da Ettore Greco - voce, Stefano Mancini - chitarra, Matteo Alemanno - basso, Francesco Prearo - batteria, Marco Ceck Ceccchetto - armonica

Dj Panini
dalle ore 21.30 alle ore 23.00

#venezia #venice #abavenezia #accademiadibelleartivenezia #accademia #cafoscari #artnight #djpaniniforthepeople

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lavoro? 2


Ancora niente contratto.
Anche se ieri il mio superiore mi ha garantito che è stato firmato dal capo supremo mercoledì sera. Siamo d'accordo che se non mi arriva per posta oggi, non mi presenterò al lavoro nemmeno lunedì.
Intanto ieri sono passata in ufficio per liberare la scrivania e i cassetti, visto che lunedì ritorna la signora in congedo maternità. Io mi metterò nella postazione dell'apprendista che nel frattempo ha cambiato ufficio (e dipartimento) a causa di malessere psicologico.
Per fortuna sono passata prima dell'ora di chiusura perché il mio badge é già stato disattivato e non apre più le porte. Mi sono annunciata allo sportello come se fossi un cliente o fornitore.

Efficienza dello Stato. 🤐

#lavoro #contratto #attesa #Stato




La guerra di Meta per i talenti dell’intelligenza artificiale

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Meta, OpenAI, Google DeepMind, Anthropic e xAI stanno tutti assumendo in modo aggressivo, ma il bacino di talenti con esperienza è limitato. startmag.it/innovazione/meta-r…



Perché la causa di Disney, Marvel, Universal e Dreamworks contro Midjourney è diversa

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Le maggiori case cinematografiche del mondo hanno fatto causa al generatore di immagini IA Midjourney, oltre che per violazione del copyright anche per




Il Maestro e Margherita


altrenotizie.org/spalla/10714-…


Adesso si accorgono che bombardare ospedali è un crimine? Quando lo facevano loro a Gaza non lo era?

Israele accusa Khamenei di crimini di guerra
imolaoggi.it/2025/06/19/israel…



È andato a dargli gli ordini arrivati dall'alto...

Draghi da Mattarella: tre visite segrete in un mese e mezzo • Imola Oggi
imolaoggi.it/2025/06/19/draghi…



Nucleare Iran? Ennesimo pretesto per iniziare una guerra illegittima • Imola Oggi
imolaoggi.it/2025/06/20/nuclea…


Rapporto ONU: la distruzione sistematica della cultura a Gaza è crimine di guerra - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2025/06/1…


L'AIEA sbugiarda i leader UE: "nessuna prova che l'Iran stia fabbricando armi nucleari" - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2025/06/1…



L’unica strada per le riforme, Assemblea Costituente

@Politica interna, europea e internazionale

23 giugno 205, ore 11:30 – Sala Caduti di Nassirya, Piazza Madama, 11 – Roma Intervengono Carlo Calenda, Senatore Giuseppe Benedetto, Presidente Fondazione Einaudi Elena Bonetti, Deputata Andrea Cangini, Giornalista Davide Giacalone, Giornalista Marco Lombardo, Senatore
L'articolo L’unica strada per le



finalmente questo governo comincia con le riforme...


Tutte le mire di Mare con Invitalia e Algebris su Eles

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La società ingegneristica Mare Group ha acquisito il 10 per cento di Eles, azienda umbra di collaudo semiconduttori, con l'obiettivo di diventarne la prima azionista con il 29,9 per cento. Fatti, numeri e startmag.it/innovazione/mare-g…



Le Bourget 2025, come le industrie americane guardano al mercato europeo

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’America della Difesa ha deciso di puntare sull’Europa. Al Salone dell’Aerospazio e Difesa di Parigi 2025 – la storica vetrina di Le Bourget – si è mossa in questi giorni una vera e propria manovra diplomatica e industriale a stelle e strisce. Trecentoventi aziende




Edgewing, nasce la joint venture del caccia del futuro

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Con la nascita ufficiale della joint venture Edgewing, prende forma l’asse trilaterale tra Regno Unito, Italia e Giappone per lo sviluppo del nuovo caccia di sesta generazione nell’ambito del programma Gcap (Global Combat Air Programme). Il progetto unisce tre attori industriali strategici: Bae Systems,



Gaza, attacchi israeliani su chi cerca del cibo


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Chi parte per un sacco di farina rischia di non tornare: i soldati israeliani sparano anche sui civili in cerca di cibo, mentre il numero delle vittime a Gaza continua a salire tra bombardamenti, tende colpite e corpi lasciati a terra.
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