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Drone militare miniaturizzato, arriva il modello a misura di zanzara e lo propone la Cina


Nel settore militare, la tendenza a miniaturizzare i droni sembra non conoscere freni, in particolare quando l’obiettivo è quello di operare senza essere rilevati. Un esempio di questa corsa alla miniaturizzazione è il nuovo drone sviluppato da un gruppo di ricercatori presso la National University of Defense Technology di Changsha, in Cina.

Questo drone ha una caratteristica peculiare: la sua struttura fisica è stata progettata per somigliare a quella di una zanzara, con dimensioni molto contenute, ben 2 centimetri, a fronte dei 1,5 centimetri del suo predecessore maggiore, e un peso estremamente ridotto di soli 0,3 grammi.

Un dispositivo dotato di mini-telecamere e mini-sensori


Questo drone è composto da un corpo verticale nero, due ali trasparenti e tre zampe “sottili come un capello” , riporta il South China Morning Post. Nonostante le sue dimensioni ridotte, trasporta diversi sistemi di alimentazione, alcuni sensori, mini- telecamere e controlli elettronici. Secondo il quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, le ali possono battere fino a 500 volte al secondo. Un altro modello sviluppato dal team di ricerca ha quattro ali e può essere controllato da uno smartphone.

In un’intervista con CCTV 7, uno degli studenti cita diversi casi d’uso per questi droni, come la ricognizione di intelligence e lo svolgimento di missioni speciali sul campo di battaglia. Il dispositivo potrebbe anche essere utilizzato per missioni di sorveglianza e identificazione di persone e oggetti in terreni difficilmente accessibili. Ma il suo interesse principale risiede nella sua capacità di rilevamento: può rimanere in incognito eludendo la stragrande maggioranza dei sistemi radar convenzionali.

Autonomia del drone


I dettagli su questo dispositivo rimangono scarsi e, al momento, non è chiaro se la Cina intenda impiegarlo su base militare o se si tratti semplicemente di un progetto di ricerca. I ricercatori non hanno fornito dettagli sull’autonomia del drone o sulla frequenza di raccolta e trasmissione dei dati. Indipendentemente dal suo stadio di sviluppo, il dispositivo preoccupa diversi esperti della difesa, temendo un uso improprio per ascoltare conversazioni o infiltrarsi in siti pubblici e privati sensibili.

La Cina non è l’unica a progettare dispositivi che imitano gli insetti. Dall’altra parte dell’Atlantico, l’Università di Harvard ha presentato RoboBee nel 2019, un piccolo oggetto con un’apertura alare di 3 centimetri per la ricerca e l’impollinazione artificiale.

Sviluppato in dodici anni, questo robot volante ricavava la sua energia da pannelli fotovoltaici ed era dotato di muscoli artificiali per battere le ali 120 volte al secondo. Anche il micro-drone Black Hornet della norvegese Flir Systems è impiegato da 19 paesi NATO e alleati, tra cui la Francia. Più grande dei primi due droni (sta nel palmo di una mano), questo drone è utilizzato per la ricognizione a corto raggio.

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Google Gemini Robotics: l’intelligenza artificiale ora è disponibile offline per i robot


Google DeepMind ha presentato una nuova versione della sua intelligenza artificiale eseguibile offline. Si tratta di una versione ottimizzata del modello di Gemini Robotics per l’esecuzione di compiti fisici sui robot. Questa versione offline è stata notevolmente ridotta e semplificata per essere eseguita direttamente sui dispositivi.

Il modello Gemini Robotics è stato originariamente creato come soluzione multiuso per robot, in grado di aiutarli a muoversi in nuovi ambienti, eseguire comandi e affrontare azioni complesse che richiedono destrezza e precisione. Questo approccio consente ai robot di svolgere compiti per i quali non sono stati precedentemente addestrati.

Secondo Carolina Parada, responsabile della robotica di Google DeepMind, la versione originale del modello combinava il lavoro sul dispositivo e nel cloud. Questo offriva flessibilità, ma richiedeva una connessione di rete costante. La nuova versione è completamente autonoma, il che la rende particolarmente adatta all’uso in luoghi con accesso a Internet limitato o instabile, nonché in presenza di rigorosi requisiti di sicurezza.

Allo stesso tempo, Google osserva che le capacità del modello semplificato sono quasi pari a quelle della versione di punta. L’azienda lo ha testato prima sul proprio robot ALOHA, per poi adattarlo con successo ad altre piattaforme, ad esempio il robot umanoide Apollo di Apptronik e il manipolatore Franka FR3 con due bracci robotici.

DeepMind afferma che il modello è in grado di apprendere nuovi compiti dopo appena 50-100 dimostrazioni, il che lo rende adatto ad adattarsi rapidamente a diversi tipi di robot senza la necessità di un lungo periodo di riaddestramento.

Con il rilascio della versione autonoma, Google ha fornito per la prima volta un set di strumenti per sviluppatori (SDK), che consentirà di testare e perfezionare il modello per attività specifiche. L’azienda sottolinea che, parallelamente, continua a lavorare per ridurre i rischi associati alla sicurezza nell’utilizzo di tali sistemi di intelligenza artificiale.

La nuova versione di Gemini Robotics è progettata per accelerare l’adozione di robot autonomi in settori in cui una connettività di rete stabile non è possibile o auspicabile, dalle applicazioni industriali a quelle sensibili ai dati.

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Building a Piezo Noise Box


The humble piezo element is often used as little more than a buzzer in many projects. However, you can do more with them, as [Something Physical] demonstrates with their nifty piezo noise box. Check out the video (and audio) below.

The construction is simple enough, attractive in its own way, with a rugged junk-assembly sort of style. The video starts out by demonstrating the use of a piezo element hooked up as a simple contact microphone, before developing it into something more eclectic.

The basic concept: Mount the piezo element to a metal box fitted with a variety of oddball implements. What kind of implements? Spiralled copper wires, a spring, and parts of a whisk. When struck, plucked, or twanged, they conduct vibrations through the box, the microphone picks them up, and the box passes the sound on to other audio equipment.

It might seem frivolous, but it’s got some real value for avant-garde musical experimentation. In particular, if you’re looking for weird signals to feed into your effects rack or modular synth setup, this is a great place to start.

We’ve seen piezos put to other percussive uses before, too.

youtube.com/embed/RXFaXT8EsZQ?…


hackaday.com/2025/06/29/buildi…



Così Google sfrutta YouTube per addestrare l’Ia (e danneggia i creator)

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Google sta utilizzando la sua vasta libreria di video di YouTube per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale, tra cui Gemini e il generatore video e audio Veo 3. E gli Youtuber non sarebbero sempre consapevoli di

in reply to Informa Pirata

@Informa Pirata @Informatica (Italy e non Italy 😁)

Cosa potrebbe mai accadere quando pensi di fare business con una compagnia privata che ha il 100% del controllo su ogni cosa...

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Rifiuti elettronici? Arriva la soluzione biodegradabile da un team Coreano


I rifiuti elettronici rappresentano uno dei problemi ambientali che crescono più velocemente sulla Terra. Ogni giorno, miliardi di dispositivi di piccole dimensioni, come ad esempio i fitness tracker, i cerotti medicali e gli impianti temporanei, vengono gettati via dopo un breve periodo di utilizzo. Questi dispositivi sono difficili da riciclare e, se smaltiti attraverso l’incenerimento o la sepoltura, rilasciano nell’ambiente metalli pesanti e composti tossici a causa delle emissioni.

Con l’elettronica sempre più integrata nella nostra vita quotidiana, è chiaro che abbiamo bisogno di trovare soluzioni più sostenibili ed ecocompatibili. E un team di scienziati del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KIST) potrebbe aver trovato la soluzione perfetta.

I ricercatori guidati dal Dott. Sangho Cho e dal Dott. Yeonho Chu hanno sviluppato un tipo di archiviazione fondamentalmente nuovo, completamente idrosolubile. Non si tratta di un fragile prototipo per una dimostrazione da conferenza, ma di una tecnologia completa che combina un’elevata affidabilità nell’archiviazione delle informazioni con la completa biodegradabilità.

La chiave di questo risultato è l’innovativo polimero PCL-TEMPO. Combina il poli(ε-caprolattone) (PCL), un materiale sicuro per l’organismo e biodegradabile, e la molecola organica TEMPO, responsabile della registrazione affidabile dei segnali elettrici.

La maggior parte dei tentativi precedenti di creare componenti elettronici solubili ha incontrato gravi limitazioni: fragilità, scarsa conservazione dei dati, scarsa resistenza agli urti fisici. La nuova composizione risolve tutti i problemi. Distingue in modo affidabile tra segnali accesi e spenti per oltre un milione di cicli di funzionamento, conserva le informazioni registrate per oltre 10.000 secondi e resiste ad almeno 250 operazioni di scrittura e cancellazione.

Ciò significa che la soluzione è pronta per l’uso pratico, non solo in laboratorio, ma anche in prodotti reali, compresi quelli la cui durata è inizialmente limitata dalla progettazione degli ingegneri.

La biocompatibilità dell’innovazione merita un’attenzione particolare. Può essere impiantato nel corpo umano in tutta sicurezza. Inoltre, gli scienziati hanno trovato un modo per controllare con precisione il momento in cui la struttura inizia a dissolversi. Lo spessore e la composizione chimica dello strato esterno sono regolati in modo tale che il processo di degradazione venga avviato rigorosamente secondo uno scenario prestabilito.

Dopo aver completato la protezione, la base del microcircuito si dissolve completamente in acqua in circa tre giorni, senza lasciare tracce. Questo approccio è particolarmente prezioso in ambito medico. Gli impianti creati con PCL-TEMPO saranno in grado di autodistruggersi nell’organismo una volta completata la loro funzione, eliminando la necessità di ripetuti interventi chirurgici e riducendo i costi sanitari.

I test hanno inoltre dimostrato che il materiale mantiene la sua integrità e funzionalità anche dopo 3.000 cicli di piegatura, rendendolo adatto a sistemi indossabili monouso, sensori medici e persino ad applicazioni militari.

Il team di ricerca sta già lavorando alla fase successiva del progetto. Secondo Cho, intendono creare quelli che chiamano dispositivi elettronici intelligenti transitori: sistemi che non solo si dissolvono quando necessario, ma hanno anche la capacità di autoripararsi ed essere sensibili alla luce.

I recenti progressi nel settore favoriscono l’introduzione sul mercato di dispositivi elettronici biodegradabili avanzati, che rispondono a standard sempre più elevati di sostenibilità ambientale nella tecnologia di consumo. Nonostante ciò, come hanno evidenziato le esperienze con gli impianti RFID e i dispositivi Bio-IoT, nella creazione di nuove soluzioni biocompatibili è fondamentale tenere in considerazione anche gli aspetti legati alla sicurezza. Inoltre, non ci sono garanzie che piccoli dispositivi di archiviazione in grado di memorizzare qualsiasi tipo di informazione non possano finire in mano a malintenzionati.

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Copyright e intelligenza artificiale, perché Meta festeggia

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Un giudice federale si è pronunciato a favore di Meta contro un gruppo di autori che avevano sostenuto che l'uso dei loro libri, senza autorizzazione, per addestrare il sistema di intelligenza artificiale dell'azienda violasse i loro



Open-Source Knob Packed with Precision


Ploppy knob

The world of custom mechanical keyboards is vibrant, with new designs emerging weekly. However, keyboards are just one way we interact with computers. Ploopy, an open-source hardware company, focuses on innovative user interface devices. Recently, [Colin] from Ploopy introduced their latest creation: the Ploopy Knob, a compact and thoughtfully designed control device.

At first glance, the Ploopy Knob’s low-profile design may seem unassuming. Housed in a 3D-printed enclosure roughly the size of a large wristwatch, it contains a custom PCB powered by a USB-C connection. At its core, an RP2040 chip runs QMK firmware, enabling users to easily customize the knob’s functions.

The knob’s smooth rotation is achieved through a 6705ZZ bearing, which connects the top and bottom halves and spans nearly the device’s full width to eliminate wobble. Unlike traditional designs, the Ploopy Knob uses no mechanical encoder or potentiometer shaft. Instead, an AS5600 magnetic encoder detects movement with remarkable precision. This 12-bit rotary encoder can sense rotations as fine as 0.088 degrees, offering 4096 distinct positions for highly accurate control.

True to Ploopy’s philosophy, the Knob is fully open-source. On its GitHub Page, you’ll find everything from 3D-printed case files to RP2040 firmware, along with detailed guides for assembly and programming. This transparency empowers users to modify and build their own versions. Thanks to [Colin] for sharing this innovative device—we’re excited to see more open-source hardware from Ploopy. For those curious about other unique human-machine interfaces, check out our coverage of similar projects. Ploopy also has designs for trackballs (jump up a level on GitHub and you’ll see they have many interesting designs).


hackaday.com/2025/06/28/open-s…








Spie nelle basi Nato in Grecia. Quarto arresto in un mese e mezzo

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La guerra fredda è tornata, anche in Grecia. Arrestata una presunta spia azera a Creta, colta in flagrante mentre scattava foto alla base sommergibili Nato di Souda bay. Un ventiseienne è stato trovato in possesso di 5.000 files, tra foto e video, di installazioni militari. L’uomo ha



La mia opinione su Candy


Un titolo che mi ha toccato nel profondo.
I personaggi sono ben costruiti, mai banali, e la storia scorre con naturalezza.
Mostra che, anche tra le difficoltà, è possibile raggiungere ciò che si desidera.

🌔 Da leggere almeno una volta nella vita.





Spagna. L’estrema destra diffonde i dati personali di ministri e militanti di sinistra


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Alcune chat di estrema destra hanno hackerato e diffuso i dati personali di alcuni ministri, presidenti di regione e di migliaia di militanti di sinistra
L'articolo Spagna. L’estrema destra diffonde i dati personali di ministri e militanti di sinistra proviene da Pagine Esteri.



lespresso.it/c/politica/2025/4…
Cambiano i governi, ma le abitudini (brutte) rimangono.
Il balletto delle poltrone è lo spettacolo più seguito dai nostri politici.
Ovviamente per il bene dell'Italia.
#governo #meloni #politica #sprechi

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Cosa sappiamo del mini-chip che riduce i consumi dell’intelligenza artificiale

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Tre università britanniche stanno lavorando a un minuscolo microchip di grafene in grado di abbattere i consumi energetici dei centri dati per startmag.it/innovazione/chip-g…



Kirsten stelt zich voor


Beste allemaal, Ik ben Kirsten Zimmerman, sinds 2022 met veel plezier stadsdeelcommissielid in Amsterdam-Noord voor De Groenen Basis Piraten. Mijn speerpunten zijn behoud van het groen, directe democratie, (online) privacy en sociale verbinding. Ik help de Noorderlingen graag en probeer bewoners in hun kracht te zetten om zelf met oplossingen voor maatschappelijke problemen aan de […]

Het bericht Kirsten stelt zich voor verscheen eerst op Piratenpartij.



Che cosa lega Rutte a Trump? Il caso Asml

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L’ascesa parallela della consapevolezza strategica del ruolo di ASML e della leadership politica di Mark Rutte non è una coincidenza. L'analisi di Alessandro Aresu.

startmag.it/innovazione/asml-r…



Minestre Rai


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/minestr…
La Rai ha presentato il suo palinsesto. Molte minestre riscaldate, zero sperimentazione. Io continuerò la mia diaspora su La7, la riserva indiana dove ancora si possono ascoltare discussioni interessanti, senza la prudenza filogovernativa che regna in tanti talk show di Viale Mazzini. Tra i pochi programmi che seguivo in Rai, c’era



C’era una volta la Rai. Ed è stata ricordata a Napoli


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/cera-un…
Come una scolaresca in gita, a tratti con lo stesso spirito ridanciano ma determinato, siamo andati incontro all’arroganza di chi si arrocca dietro un potere che rischia di essere più di facciata che reale per



REPORTAGE. Molotov e fucili, coloni e soldati: Cisgiordania punita e terrorizzata


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il più violento attacco da mesi contro il villaggio di Kufr Malik: case date alle fiamme e pallottole, tre giovani palestinesi uccisi
L'articolo REPORTAGE. Molotov e fucili, coloni e soldati: Cisgiordania punita e terrorizzata proviene da Pagine



Accordi di Abramo tra Israele e Arabi: chi entra, chi esce e cosa succederà


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'attacco del 7 ottobre 2023 e la devastante offensiva israeliana contro Gaza hanno frenato la normalizzazione dei rapporti tra Tel Aviv e i paesi arabi. Trump e Netanyahu ora vogliono trasformare gli accordi in un'alleanza politica e militare
L'articolo





Tutto quello che l’IA sa su di noi. Report Nyt

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Può leggere nei tuoi occhi, prevedere malattie prima dei medici e persino ricostruire ciò che stai sognando: ecco come l’intelligenza artificiale sta imparando a decifrare il corpo e startmag.it/innovazione/tutto-…




Dalla newsletter di Haaretz


IDF officers and soldiers told Haaretz they were ordered to fire at unarmed crowds near food distribution sites in Gaza, even when no threat was present. The IDF denied the claim, while PM Netanyahu and Defense Minister Katz called the reports "blood libels."

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Scan tra necessità e inlegalità


Comincio col dire che non considero la pirateria una necessità.
Tuttavia, da appassionata di generi come lo Yuri e lo Shoujo-ai, mi chiedo spesso: come si fa a trovare materiale da leggere, considerando che in Italia queste opere arrivano col contagocce?
Un altro pensiero che continua a girarmi in testa è: perché nel nostro Paese arrivano pochissimi Yuri e Shoujo-ai, mentre invece c'è un’abbondanza di Yaoi?




Greene County says employees aren’t prohibited from talking to press


Earlier this month, Freedom of the Press Foundation (FPF) and the Society of Professional Journalists led a letter to Steve Catalano, chair of the Greene County Board of Supervisors, objecting to a policy that reportedly prohibited county employees from speaking to the press and required them to label anything they provide to the press as “opinion.”

In response, the county claimed that the policy does not exist, despite several county employees reportedly telling local newspaper The Daily Progress that they could not speak to the media about public records requests they’d denied due to the policy.

We don’t know why county employees would be “confused” by a nonexistent gag policy if such a policy had not been communicated to them but, to resolve any confusion, here is the email chain that includes the denial of the policy’s existence.

freedom.press/static/pdf.js/we…

We hope any reporters whose requests for information are denied underthe supposed policy will show their sources this email, and that any Greene County employees who are confronted for not abiding by the policy will show it to their supervisors.

We note that even the above email denying the existence of the policy acknowledged that it is the county’s position that “When staff are asked about the County’s official position on policy matters, they are to represent the majority position of the Board or defer the question to the Chairman.”

We informed the County of the ambiguity of that position and the need to put its rules in writing, so that there won’t be further confusion if they’re constitutional, and so those impacted can challenge them if they’re not. As you can see, they said they would — we’ll hold them to it and will keep you posted.


freedom.press/issues/greene-co…



Trump-Paramount mediation is toxic for all involved


Dear Friend of Press Freedom,

It’s the 94th day that Rümeysa Öztürk is facing deportation by the United States government for writing an op-ed it didn’t like. More press freedom news below.

Paramount should abandon mediation with Trump. So should the mediator


Earlier this week, CBS News filed a strong brief outlining why President Donald Trump’s lawsuit over the editing of its 2024 interview with Kamala Harris is completely frivolous and an affront to the First Amendment.

But just days later, The Wall Street Journal reported that a mediator had proposed CBS owner Paramount Global settle the suit for $20 million. It’s been reported that Paramount — believing the Trump administration will block its merger with Skydance Media if it doesn’t settle – had previously offered $15 million, which Trump declined, demanding at least $25 million.

We wrote about why the unnamed mediator needs to consider their ethical obligations to not facilitate what may amount to an illegal bribe. Read more here.

Stop prosecuting journalist who exposed antisemitism


The Trump administration loves to position itself as an enemy of antisemitism. But it has continued its predecessor’s legally dubious prosecution of journalist Tim Burke, who found outtakes of a 2022 antisemitic rant by Ye, formerly Kanye West, that Fox News cut from a Tucker Carlson interview.

We’ve written before about why the government’s legal theories are nonsense, but there’s also the issue of why two presidential administrations thought it was a wise use of prosecutorial discretion to go after someone who clearly did a public good.

Freedom of the Press Foundation (FPF) Advocacy Director Seth Stern, along with Bobby Block of the Florida First Amendment Foundation, urged the administration to drop the case in USA Today. Read more here.

Putting public records to use


Federal agencies are closing their Freedom of Information Act offices, disappearing information from their websites, no longer creating records, and possibly even inappropriately destroying them. At the local level, we’re seeing legislation introduced across various states that would make it easier for local governments to ignore requests they don’t like.

To discuss how the public can use public records requests to fight back against mounting secrecy, we hosted a webinar June 24 with Washington Post FOIA Director Nate Jones, MuckRock CEO Michael Morisy, investigative journalist and author Miranda Spivack, and FPF’s Daniel Ellsberg Chair on Government Secrecy Lauren Harper. Watch it here.

What’s going on in Greene County?


Earlier this month, FPF and the Society of Professional Journalists led a letter to Steve Catalano, chair of the Greene County Board of Supervisors, objecting to a policy that reportedly prohibited county employees from speaking to the press and required them to label anything they provide to the press as “opinion.”

In response, the county claimed that the policy does not exist, despite several county employees reportedly telling local newspaper The Daily Progress that they could not speak to the media about public records requests they’d denied due to the policy.

To resolve any confusion among reporters and county employees under the impression that there’s a gag order, we posted the exchange on our website. Read more here.

What we’re reading


‘They’re not breathing’: Inside the chaos of ICE detention center 911 calls (Wired). This important story is available to read for free, thanks to Wired’s partnership with FPF to unpaywall FOIA-based reporting. Other outlets should follow suit.

DeKalb solicitor-general dismisses charges against journalist Mario Guevara (Atlanta Civic Circle). Dropping charges is nice, but too little, too late after they handed the journalist (who has a legal work authorization) over to Immigration and Customs Enforcement.

‘Giving information to the enemy’: Israel’s ban on Al Jazeera extends to foreign broadcasters (The Dissenter). It was obvious from the outset that Israel’s Al Jazeera ban was a pretext for further censorship. The same goes for U.S. efforts to crack down on foreign media.

The Paramount risk in settling Trump’s lawsuit: ‘Bribery’? (The Wall Street Journal). The Journal’s editorial board writes that, instead of caving to Trump, Paramount should “win the legal case [and] vindicate its CBS journalists and the First Amendment.”

White House to limit intelligence sharing, skip Gabbard at Senate Iran briefing (The Washington Post). The public should know if the Trump administration is lying about its Iran strike. Leaks undermining the administration’s claims aren’t an excuse for secrecy — they are a reason to declassify the underlying records.


freedom.press/issues/trump-par…



"Noi minaccia per la Nato?" di putin...
il problema di putin è che se deve mandare un messaggio all'europa che non deve aiutare l'ucraina sennò rischia una reazione russa, e contemporaneamente tranquillizzare l'europa perché non cerchi di riarmarsi, chiunque può capire che questa strategia comunicativa è destinata al fallimento perché schizzofrenica... o l'europa si sente minacciata o non si sente minacciata, uno dei 2. e l'invasione ucraina è già di suo una minaccia concreta. non è difficile da capire per putin e che tutto questo è una conseguenze delle SUE scelte e non delle SUE chiacchiere.


#Scuola, a un anno dalla Riunione Ministeriale del G7 sull’#Istruzione, si è svolta oggi al #MIM la Conferenza informale “One year after the #G7 Ministerial Meeting on education”, organizzata in collaborazione con UNESCO.




Decreto Sicurezza. La sonora bocciatura della Cassazione


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/decreto…
La Cassazione ha fatto a pezzi nel metodo e nel merito il decreto sicurezza. Nel metodo perché il Parlamenro é stato espropriato, il dibattito é stato negato, una materia così delicata per le libertà



ORCID e Fediverse: cosa possiamo fare con le informazioni pubbliche?


ORCID è uno schema di identificazione e un database bibliografico per accademici che mira a rendere le informazioni sui lavori dei ricercatori ampiamente e facilmente accessibili. Il Fediverse è un insieme di piattaforme social interoperabili in cui le persone possono seguirsi a vicenda oltre i confini delle piattaforme per leggere e condividere post di testo o altri media. Tra questi due ambienti, osserviamo norme sociali contrastanti sui "dati pubblici" e aspettative contrastanti su come le informazioni personali possono essere archiviate e ripubblicate. Durante la fase iniziale di progettazione di uno strumento per collegare i dati ORCID al Fediverse e rendere i record ORCID individuali consultabili su piattaforme social aperte, ci siamo trovati di fronte alla necessità di collegare e risolvere queste differenze per prevenire conflitti evitabili. Questo articolo documenta queste norme e aspettative, nonché il nostro approccio per collegarle e colmarle


fietkau.science/orcid_fedivers…

@Che succede nel Fediverso?



Un elenco curato di software fediverse che offrono servizi di social network decentralizzati basati sulla famiglia di protocolli correlati ActivityPub del W3C

Aiuta anche tu a curare questa lista . Suggerisci voci e apporta miglioramenti. Condividi l'URL con altri. Prenditi cura in particolare di tutti questi terreni incolti dove possono fiorire i fedi freschi, indicati da un'emoji:

⏱️ pianificare il supporto di ActivityPub o avere richieste di funzionalità aperte.
⚗️ indica le aree di innovazione fediverse, non sono contrassegnate come non mantenute.
🍀 in cerca di salvataggio o fork da parte di nuovi custodi manutentori.
👻 non mantenute e inattive da oltre un anno. Vuoi rivitalizzarle?

delightful.coding.social/delig…

@Che succede nel Fediverso?

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Nuovo look e blocchi più veloci in ActivityPub for WordPress 6.0.0

In questa versione di ActivityPub per WordPress, la maggior parte dei blocchi ha subito una revisione piuttosto radicale della propria infrastruttura tecnica, del design e della funzionalità.

activitypub.blog/2025/06/18/ne…

@Che succede nel Fediverso?


New Look, Faster Blocks in ActivityPub 6.0.0


In this version of ActivityPub for WordPress, most blocks received a pretty fundamental overhaul of their technical infrastructure, design, and functionality.

The biggest change is almost invisible—all blocks now use WordPress’ Interactivity API under the hood, shedding a substantial amount of load-heavy scripts. On well-optimized sites, this should lead to noticeably quicker load times and improved web vitals.

Let’s dive in and look at each block individually.

Follow Me Block


After updating, you might glance at your existing Follow Me blocks and think… “Did anything change?” That’s the goal! We’ve worked hard to keep things fully backwards compatible, so nothing should break—or even look too different—unless you want it to.

The “Follow” button was updated to use WordPress’ built-in Button block, so all those customization options you already know and love are right there. We also turned “Button Only” into a proper Block Style. You’ll see it right next to the default, complete with a hover preview, making it easy to switch between.

And speaking of style: there’s a new Profile style! This transforms the block into something that looks like an author card, complete with a description, header image, and post/follower stats. More social, more visual, still fully customizable. Not into the rounded corners and shadows? No problem—you can tweak those in the Styles tab.

But that’s not all! The Modal containing the follow information also received a slight makeover, making it more theme-agnostic in its appearance.

Followers Block


For this block we didn’t hold back on updating the design—subtler styling and better theme integration, so it looks at home wherever you drop it. Like we did with the Reactions block in version 5.9.0, we’ve updated the title to use WordPress’ native Heading block. That gives you more control over appearance, while keeping things compatible with existing content.

This block now benefits from the same Interactivity API improvements and renders server-side on first load, making it feel noticeably faster and more responsive right from the start.

We also introduced a new Card style here (you might’ve spotted it in the 6.0.0 announcement). It pairs nicely with the Follow Me block’s Profile style—rounded corners and a coordinated look that helps everything feel part of the same family.

They’ll be more changes to come soon, as we unlock font and background customizations to bring the block up to par with the rest of them.

Reactions Block


The Reactions block is a bit of a behind-the-scenes hero. Thanks to block hooks, it can automatically appear at the end of posts—no editor work required. But if you want to place it manually (like we’re doing here), you totally can.

Beyond receiving the same technical upgrades as the other blocks, this one now displays the actual reactions in the Editor, matching what you see on the frontend—no more stand-in data unless there are no reactions yet. It also includes a few subtle improvements, like rendering an HTML comment when there’s nothing to show (so you’re not left guessing), and displaying more avatars when the block is set to “wide” or “full”-width, making better use of the space.

Remote Reply


This one’s a bit niche, but clever: Remote Reply lets logged-out users respond to Fediverse comments directly from your site. It’s not a block you can add in the editor, but it now uses the same lightweight tech as the Follow Me button—so it loads faster and feels smoother.

If you’ve never seen it in action, you’re not alone—it only appears when certain conditions are met (logged out, looking at a Fediverse-sourced comment, etc.). Here’s a quick demo:

video.wordpress.com/embed/Lxu1…


While most of what ActivityPub does happens quietly behind the scenes, this update puts a little more shine on the parts your visitors can see. The blocks are lighter, more flexible, and a bit more fun to work with.

As always, we’d love to hear what you think! Every improvement in this release was shaped by feedback from users like you—so keep it coming.