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Il Cyberpandino è pronto per il Mongol Rally 2025: RHC tifa per voi ragazzi! A tutto GAS digitale!


Il progetto Cyberpandino non è solo un’idea folle, ma una grande avventura su quattro ruote progettata e realizzata da due menti brillanti romane – Matteo Errera e Roberto Zaccardi – che hanno preso una Fiat Panda del 2003, pagata appena 800 €, e l’hanno trasformata in un vero laboratorio hi‑tech su ruote.

Si tratta del cyberpandino, pronto ad affrontare ben 14.000 km di sterrati europei e asiatici per partecipare al leggendario Mongol Rally, un rally internazionale non competitivo gestito dalla società The Adventurists di Bristol che si svolge dal 2004.

Il Mongol Rally


Il Mongol Rally, nato come puro evento di beneficenza dal 2004 al 2006, con tutti i proventi dalle tasse di iscrizione utilizzati per organizzare l’evento e la restante parte destinata a opere di beneficenza è divenuto è cambiato successivamente a partire dal 2007 quando League of Adventurists International Ltd, un’azienda privata, ha iniziato a gestirlo.

Pensate che l’edizione del 2007 del Mongol Rally partì da Hyde Park, a Londra, il 21 luglio e fu limitato a 200 squadre. Vennero raccolte più iscrizioni di quanto gli organizzatori avessero previsto, tanto da assegnare i primi 100 posti in 22 secondi. A causa di questa imprevista popolarità, gli ultimi 50 pass di partecipazione furono assegnati attraverso una procedura di sorteggio casuale.

L’idea alla base del Mongol Rally è semplice, ma allo stesso tempo incredibile. “Ti diamo un punto di partenza e un punto di arrivo, ma dove andrai o cosa farai nel frattempo è interamente il tuo bagaglio fumante di magia avventurosa. Ti consigliamo di non perdere troppo tempo a pianificare il tuo itinerario o a consultare mappe o guide utili. Scopri cosa c’è lì quando arrivi. Scatena l’inaspettato.” Questi i termini della sfida. E non è cosa da poco non è vero?

Queste le date di questa avventura:

  • 12 luglio: festa di lancio
  • 13 luglio: giorno di lancio
  • 16 agosto: prima festa al traguardo
  • 23 agosto: festa al traguardo e cerimonia di chiusura

E sul sito del Mongol Rally si legge anche

Quest’anno non potremo attraversare la Russia, il che significa che non potremo arrivare fino in Mongolia, ma tra voi e il traguardo ci sarà comunque un’enorme fetta di caos centroasiatico. Perdetevi sulla Pamir Highway, sfasciate la macchina sui sentieri montani del Kirghizistan, arenatevi sulla strada per le Porte dell’Inferno in Turkmenistan… Aggiungete un po’ di caos uzbeko e avrete un’avventura gigantesca attraverso i possenti ‘stan. Il traguardo del 2025 si trova dall’altra parte del deserto, nell’estremo oriente del Kazakistan. Stiamo già esplorando le location nella regione di Oksemen, intorno al fiume Irtysh e al lago Zaysan, quindi la posizione esatta sarà confermata presto.

Una Panda… diventata “Cybertruck” in versione economica


La vecchia Panda, è equipaggiata da un classico motore Fire 1.1 e 140.000 km sul groppone, è stata completamente rivisitata. Ora sfoggia fari LED stampati in 3D, un’interfaccia touchscreen chiamata “Panda OS” con stile fumettoso e tanto eco‑nerd, e una strumentazione digitale sofisticata realizzata interamente dal team dei due romani.

Tutta questa tecnologia open source è stata sviluppata in garage, riflettendo perfettamente lo spirito maker del team. Inoltre la cyberpanda è dotata di un trasmettitore satellitare fornito dalla telespazio che consente al nostro equipaggio di poter accedere ad internet nei posti più impervi del pianeta.
Cruscotto e strumentazione di bordo del pannello principale del cyberpandino

Dettagli del restomod hi‑tech


  • Infotainment touch e toggle switch ispirati all’avionica, integrati in un sistema React.js basato su Raspberry Pi .
  • Connessione satellitare Telespazio, per rimanere sempre online anche nel mezzo del deserto it.motor1.com.
  • Sensori OBD2, GPS, IMU, e perfino qualità dell’aria: la Panda è diventata una sorta di stazione mobile per dati, monitoraggio e storytelling continuo it.motor1.com+1it.wikipedia.org+1.
  • Assetto rinforzato, taniche di scorta e ruote off‑road — tutto pensato per affrontare le piste “inguardabili” che separano la Praga dalla Mongolia it.motor1.com.


Red Hot Cyber scende in pista… o meglio, in fuoristrada


Noi di Red Hot Cyber siamo fieramente al fianco di Matteo e Roberto – il team che ormai chiamiamo affettuosamente il “Magic Team” – mentre si lanciano in questa folle e straordinaria sfida da 14.000 chilometri tra Europa e Asia.

È una corsa di coraggio, ingegno e passione, senza alcuna assistenza esterna, dove ogni riga di codice e ogni vite avvitata con una pinza contano più di quanto si possa immaginare. Cosa mai potrà andar storto?

Beh, tutto potrebbe andare storto… ma è proprio questo il bello del Mongol Rally. Il nostro team è pronto a tutto: hanno affrontato crash di sistema, bulloni spezzati e compilatori più testardi della sabbia del deserto. E continueranno a farlo con il sorriso!

Crediamo fermamente che questa impresa rappresenti al 100% ciò in cui crediamo anche noi: la cultura hacker e maker, fatta di creatività, resilienza, condivisione, e di quella incoscienza sana che ti fa dire: “Prendiamo una Panda, attacchiamoci sensori, scriviamoci sopra un software e attraversiamo mezzo… ma dico proprio mezzo mondo”.

Forza Cyberpandino! RHC Tifa per te!


Il viaggio del Cyberpandino è cominciato!

Il vostro tifo scalda il motore e il cuore!

Avanti con Matteo e Roberto equipaggiati di saldatori, script, sogni e tanta voglia di scoprire. Seguiamoli, condividiamo, facciamo rumore: ammirazione, supporto e adrenalina sono il carburante di questa corsa epica!

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OpenAI sceglie i chip TPU di Google per ridurre i costi e la dipendenza da Nvidia


OpenAI ha iniziato a utilizzare i chip TPU di Google al posto delle tradizionali schede grafiche Nvidia per ridurre i costi e la dipendenza da un singolo fornitore.

Secondo Reuters, questa è la prima volta che l’azienda noleggia potenza di calcolo da Google Cloud invece di affidarsi esclusivamente all’infrastruttura Microsoft e Oracle con GPU Nvidia.

In precedenza, OpenAI si affidava alle GPU Nvidia per gestire ogni aspetto , dall’addestramento all’erogazione di ChatGPT. Ora, l’azienda sta aggiungendo un altro importante partner per ridurre i rischi associati ai vincoli di fornitura e al predominio di un singolo fornitore. Sebbene Google non fornisca ancora le TPU più potenti, anche i modelli disponibili sono sufficienti per elaborare le query in modo efficiente e a un costo inferiore rispetto all’hardware Nvidia. La motivazione principale di questo passaggio è la riduzione dei costi di inferenza, ovvero la parte del lavoro del modello in cui interagisce con gli utenti.

Questa partnership è significativa anche per Google. Per la prima volta, l’azienda offre i suoi chip TPU non solo per uso interno, ma anche per clienti esterni. OpenAI ha già visto l’adesione di attori del calibro di Apple, Anthropic e Safe Superintelligence.

Google sta gradualmente rafforzando la sua posizione nel cloud computing e compete sempre più con Nvidia , impegnandosi a offrire alternative più convenienti e a cambiare gli equilibri di potere nel mercato dei chip di intelligenza artificiale.

L’accordo tra OpenAI e Google riflette una tendenza più ampia: il mercato dell’intelligenza artificiale sta diventando meno centralizzato, gli operatori cercano flessibilità e la concorrenza si sta intensificando. Ciò potrebbe avere un impatto sui costi dell’hardware, sul ritmo dello sviluppo tecnologico e sull’equilibrio di potere nel settore.

Questa decisione sottolinea l’importanza della diversificazione e della flessibilità nel mercato dell’intelligenza artificiale, dove la competizione si sta intensificando e gli operatori cercano soluzioni più efficienti e convenienti.

In generale, la tendenza verso una maggiore decentralizzazione e competizione nel mercato dell’intelligenza artificiale potrebbe portare a una riduzione dei costi e a un aumento dell’innovazione. Le aziende come OpenAI e Google stanno lavorando per offrire soluzioni più efficienti e convenienti, il che potrebbe avere un impatto positivo sull’intero settore. Inoltre, la scelta di OpenAI di utilizzare i chip TPU di Google potrebbe essere vista come un esempio di come le aziende stiano cercando di diversificare le loro forniture e ridurre la dipendenza da un singolo fornitore, al fine di mitigare i rischi associati ai vincoli di fornitura e al predominio di un singolo fornitore.

La conclusione principale è che il mercato dell’intelligenza artificiale sta subendo una trasformazione significativa, con una maggiore competizione e decentralizzazione che potrebbero portare a soluzioni più efficienti e convenienti.

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La regista valdostana ha ricevuto il Pegaso d'Oro a Pescara per il suo docufilm "The Flats" dedicato agli scontri tra cattolici e protestanti


Il lato oscuro di DeepSeek: prezzi bassi, utenti in fuga e il sogno nel cassetto dell’AGI


Nel 128° giorno dal lancio, DeepSeek R1 ha rivoluzionato l’intero mercato dei modelli di grandi dimensioni. Il suo impatto si è fatto sentire prima di tutto sul fronte dei costi: il solo annuncio di R1 ha contribuito ad abbassare i prezzi delle inferenze. OpenAI, ad esempio, ha aggiornato a giugno il costo del suo modello o3, riducendolo del 20% rispetto alla versione precedente o1. Questo cambiamento è avvenuto in un contesto competitivo sempre più serrato, dove l’efficienza economica è diventata una leva strategica fondamentale.

L’utilizzo dei modelli DeepSeek su piattaforme di terze parti è esploso, ma non senza contraddizioni. La domanda è aumentata di quasi 20 volte rispetto al primo rilascio, trainando l’espansione di molte aziende cloud. Tuttavia, la piattaforma ufficiale di DeepSeek – sia a livello web che via API – ha registrato un costante calo di traffico. Secondo i dati di SemiAnalysis, a maggio solo il 16% dei token generati dal modello proveniva da DeepSeek stesso. Questo segnale evidenzia una crescente preferenza degli utenti verso soluzioni alternative più performanti e meno frustranti in termini di latenza.

Dietro l’apparente successo si cela una strategia estrema di riduzione dei costi. DeepSeek ha deliberatamente sacrificato l’esperienza utente per limitare il consumo di risorse computazionali. Le sue API ufficiali soffrono di alti tempi di latenza, con ritardi significativi nell’erogazione del primo token. In confronto, piattaforme come Parasail o Friendli offrono latenze minime a costi contenuti. Altre, come Azure, pur essendo più care, garantiscono prestazioni decisamente superiori. Anche la finestra di contesto fornita da DeepSeek – limitata a 64k – è considerata insufficiente per task complessi come la programmazione, dove piattaforme concorrenti offrono fino a 2,5 volte più contesto allo stesso prezzo.

La scelta di DeepSeek è chiara: potenziare l’intelligenza, non il servizio. Tutte le ottimizzazioni introdotte puntano a un unico obiettivo: ridurre il carico delle inferenze pubbliche per concentrare la potenza di calcolo sullo sviluppo interno. Questo approccio spiega anche l’assenza di reali investimenti su chatbot proprietari o offerte API competitive. In parallelo, DeepSeek adotta una strategia open source per alimentare l’adozione dei suoi modelli tramite provider esterni, consolidando la propria influenza sull’ecosistema AI senza dover sostenere i costi di scala.

La seconda metà del gioco nei modelli LLM è tutta sulla qualità del token. Mentre DeepSeek punta alla costruzione dell’AGI, Claude, ad esempio, cerca un compromesso tra performance e redditività. Ha rallentato leggermente per contenere il consumo computazionale, ma mantiene una buona esperienza utente. Il modello Claude Sonnet 4 ha visto un calo del 40% nella velocità, ma resta più reattivo di DeepSeek. Inoltre, modelli come Claude ottimizzano le risposte in modo da consumare meno token, mentre DeepSeek e Gemini, per la stessa risposta, possono richiedere il triplo dei token. In questa fase della competizione, efficienza e intelligenza non sono più solo una questione di prezzo o velocità, ma di visione a lungo termine.

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Five-minute(ish) Beanie is the Fastest We’ve Seen Yet


Yes, you read that right– not benchy, but beanie, as in the hat. A toque, for those of us under the Maple Leaf. It’s not 3D printed, either, except perhaps by the loosest definition of the word: it is knit, by [Kevr102]’smotorized turbo knitter.

The turbo-knitter started life as an Addi Express King knitting machine. These circular knitting machines are typically crank-operated, functioning with a cam that turns around to raise and lower special hooked needles that grab and knit the yarn. This particular example was not in good working order when [Kevr102] got a hold of it. Rather than a simple repair, they opted to improve on it.

A 12 volt motor with a printed gear and mount served for motorizing the machine. The original stitch counter proved a problem, so was replaced with an Arduino Nano and a hall effect sensor driving a 7-digit display. In theory, the Arduino could be interfaced with the motor controller and set to run the motor for a specific number of stitches, but in practice there’s no point as the machine needs babysat to maintain tension and avoid dropping stitches and the like. Especially, we imagine, when it runs fast enough to crank out a hat in under six minutes. Watch it go in the oddly cropped demo video embedded below.

Five minutes would still be a very respectable time for benchy, but it’s not going to get you on the SpeedBoatRace leaderboards against something like the minuteman we covered earlier.

If you prefer to take your time, this knitting machine clock might be more your fancy. We don’t see as many fiber arts hacks as perhaps we should here, so if you’re tangled up in anything interesting in that scene, please drop us a line.

youtube.com/embed/QWRVQVrnILk?…


hackaday.com/2025/07/08/five-m…





Oscillator Negativity is a Good Thing


Many people who get analog electronics still struggle a bit to design oscillators. Even common simulators often need a trick to simulate some oscillating circuits. The Barkhausen criteria state that for stable oscillation, the loop gain must be one, and the phase shift around the feedback loop must be a multiple of 360 degrees. [All Electronics Channel] provides a thorough exploration of oscillators and, specifically, negative resistance, which is punctuated by practical measurements using a VNA. Check it out in the video below.

The video does have a little math and even mentions differential equations, but don’t worry. He points out that the universe solves the equation for you.

In an LC circuit, you can consider the losses in the circuit as a resistor. That makes sense. No component is perfect. But if you could provide a negative resistance, it would cancel out the parasitic resistance. With no loss, the inductor and capacitor will go back and forth, electrically, much like a pendulum.

So, how do you get a negative resistance? You’ll need an active device. He presents some example oscillator architectures and explains how they generate negative resistances.

Crystals are a great thing to look at with a VNA. That used to be a high-dollar piece of test gear, but not anymore.

youtube.com/embed/EG3BSn8MzHc?…


hackaday.com/2025/07/08/oscill…



PPI at the International Labor Organization Conference


PPI´s main delegate in at the UN Office of Geneva, Carlos Polo, attended the 113th International Labour Organization Conference. The event took place in June 2-13, 2025. The ILO predates the UN, and it has a very important place in history. It was founded when World War One came to a close with the Treaty of Versailles. It became the first specialized agency of the United Nations in 1946 with a specialization in social justice. This year´s conference focused on biological hazards in the workplace, but a wide range of employment issues were discussed.

The ILO is an organization that PPI would like to be involved with more to help strive for digital freedom in the workplace. Many freelance workers and small businesses have contacted us about problems they have with antiquated copyright legislations and big corporations that tie up workers with legal malaise that prohibits them from ever gaining an advantage. Engaging with the ILO helps us advance international policies. By neglecting the rights of workers, big corporations stifle innovation and keeps small players from ever gaining a foothold in making their own technological advancements.

We share some photos of Carlos from the event. Pirate Parties International will continue to join these events and update our community about our activities at the UN. We also currently have represenatives at the World Summit on Information Society, WSIS +20. We will be updating soon with pictures from that event as well.

If you or any other Pirates you know would like to participate in ILO or other UN events, please let us know by filling out the volunteer form: lime.ppi.rocks/index.php?r=sur…

If you would like to help PPI continue to send representatives to these meetings, please consider making a small donation to our organization or becoming a member. If you would like to be involved personally in the movement, by writing about these issues or attending events, please let us know.

Donations


pp-international.net/donations…


pp-international.net/2025/07/i…

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Dieci anni senza Santo, manca ma non ci ha mai lasciati


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/dieci-a…
Dieci anni fa ci lasciava Santo Della Volpe, giornalista, inviato del tg3, fondatore di Articolo 21, presidente della Federazione nazionale della stampa, dirigente dell’Usigrai, portavoce di



Erano rimasti bloccati in quota sul versante piemontese del Monte Rosa e sul Ruitor. I due interventi sono stati complicati dal forte vento e dalla scarsa visibilità


La Relazione sullo Stato di Diritto (UE). Prime valutazioni


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/la-rela…
È stata pubblicata la Relazione sullo Stato di diritto 2025 della Commissione europea. Capitolo sulla situazione dello Stato di diritto in Italia. Si ribadiscono i concetti essenziali di indipendenza e

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Il testo ora tornerà in Senato. A favore ha votato anche il deputato valdostano Franco Manes. Esulta Forza Italia: "Momento epocale"


TGR Valle d'Aosta del 08/07/2025 ore 19:30

TGR Valle d'Aosta. Le ultime notizie della regione Valle d'Aosta aggiornate in tempo reale. - Edizione del 08/07/2025 - 19:30



Meteo Valle d'Aosta del 08/07/2025 ore 19:30

Meteo Valle d'Aosta. Le ultime notizie della regione Valle d'Aosta aggiornate in tempo reale. - Edizione del 08/07/2025 - 19:30



Spazio e industria, il direttore generale dell’Esa visita la nuova Space smart factory di Roma

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il direttore generale dell’Agenzia spaziale europea, Josef Aschbacher, ha visitato in anteprima la nuova Space smart factory di Thales Alenia Space a Roma. L’impianto, in via di completamento, sarà inaugurato dopo l’estate e



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#Gaza, sterminio e resistenza


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Inadempienti! Ora sanzioni come in Ungheria


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/inademp…
Il Rapporto sullo stato di diritto dell’Unione che affronta anche i temi relativi alla libertà di informazione ha clamorosamente confermato quanto ha più volte denunciato l’Associazione Articolo 21 insieme ad una vasta rete di comitati,



Trump wants to erase any "negative" content from educational sites at National Parks. A group of data preservationists asks visitors to help them document placards and monuments, before they disappear.#archiving #nationalparks




Sesta generazione, ecco perché lo Scaf rischia di fare la fine dell’Eurofighter

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Certi programmi non ingranano, fanno dei giri immensi e poi si arenano lo stesso. Questo appare il destino dello Scaf (Système de combat aérien du futur), il programma franco-tedesco-spagnolo per sviluppare un sistema di combattimento aereo di sesta generazione. Dassault Aviation (prime




IndoMed, così i laser cinesi disturbano la missione Aspides

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il ministero degli Esteri tedesco ha convocato l’ambasciatore cinese a Berlino, Ruiyu Li, per chiedere spiegazioni di quanto successo nel Mar Rosso, dove un laser di un’imbarcazione della Marina dell’Esercito popolare di liberazione avrebbe “inquadrato” un aereo con a bordo uomini della Deutsche




putin potrebbe scoprire che i "ricatti" della cina possono essere anche peggiori di quelli dell'"europa", specie considerando che la cina è un competitor più diretto e con meno scrupoli. e poi questa volta, quando enterà magari anche un conflitto di interessi con la cina, a chi si rivolgerà per sostegno? niente è gratis.


Guerra Ucraina Russia, Cremlino: "Armi Usa a Kiev non in linea con promozione pace"
ma che culo.... l'unica riposta può essere: "l'invasione di un paese libero non è in linea con la promozione della pace"





Questo pazzo pazzo Nobel


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L’Eutanasia arriva per la prima volta in Corte costituzionale


L’udienza di oggi riguarda il caso di “Libera”, paralizzata e impossibilitata ad autosomministrarsi il farmaco letale

“Se la Corte dovesse accogliere la questione di legittimità costituzionale, le persone malate che desiderano porre fine alle proprie sofferenze, ma che sono fisicamente impossibilitate all’autosomministrazione del farmaco e per questo oggi discriminate, potrebbero accedere alla morte volontaria”.


Stamattina, per la prima volta, la Corte costituzionale ha trattato il tema dell’eutanasia. La Corte, infatti, si è già espressa 4 volte negli ultimi 7 anni sul tema del fine vita, in particolare sul suicidio assistito, ma oggi per la prima volta il tema è stato quello dell’eutanasia e quindi del coinvolgimento diretto del medico nella somministrazione del farmaco letale a una persona malata che è in possesso di tutti i criteri indicati dalla sentenza 242 del 2019 sul caso “Cappato-Dj Fabo”.

In particolare, il caso discusso oggi è quello diLibera (nome di fantasia, da lei scelto a tutela della privacy), una donna toscana di 55 anni, affetta da sclerosi multipla progressiva, completamente paralizzata e mantenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale.

Le condizioni di “Libera” sono state già verificate da parte dell’ASL e ha tutti i requisiti per l’accesso al suicidio medicalmente assistito stabiliti dalla sentenza 242 del 2019, però non è fisicamente in grado di assumere autonomamente il farmaco letale: è completamente paralizzata dal collo in giù, ha difficoltà nel deglutire e dipende dai suoi caregiver per tutte le attività quotidiane. Ha rifiutato la sedazione profonda perché vuole essere lucida e cosciente fino alla fine. Per questo, assistita dai suoi legali – il collegio è coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, ed è composto anche dagli avvocati Francesca Re, Alessia Cicatelli, Angioletto Calandrini e dal professor Giacomo D’Amico – ha presentato un ricorso d’urgenza al tribunale di Firenze, con un’azione di accertamento, affinché, alla luce dell’impossibilità di autosomministrarsi il farmaco letale, autorizzi il medico di fiducia alla sua somministrazione. Questo intervento diretto del medico però oggi integrerebbe il reato di omicidio del consenziente, punito dall’articolo 579 del codice penale, con la reclusione fino a 15 anni.

Il tribunale di Firenze, il 30 aprile scorso, ha quindi sollevato la questione di legittimità costituzionale sull’articolo 579 del codice penale (omicidio del consenziente), che punisce con la reclusione fino a 15 anni “chiunque cagiona la morte di un uomo col consenso di lui”, senza ammettere eccezione alcuna, a differenza dell’attuale formulazione dell’articolo 580 che depenalizza l’aiuto al suicidio per persone nelle condizioni di “Libera”.

Dichiara Filomena Gallo, avvocata che ha discusso in udienza pubblica dinanzi ai giudici della Corte costituzionale: “‘Libera’ ha seguito il percorso tracciato dalla legge 219/2017 e dalla sentenza 242/19 e successivi interventi, ha ottenuto le verifiche da parte delle strutture sanitarie pubbliche e ha individuato un medico disponibile su base volontaria ad assisterla, il dottor Malacarne.

Tuttavia, la sua condizione di immobilità le impedisce l’autosomministrazione del farmaco: un vincolo esclusivamente fisico che, in assenza di un intervento che modifichi la portata dell’articolo 579 del codice penale, si traduce in un limite giuridico, insuperabile e assoluto, e dunque in una discriminazione intollerabile. Non si tratta di cancellare l’articolo 579 del codice penale. Si tratta, come hanno già fatto i giudici costituzionale per l’articolo 580, di interpretarlo alla luce dei principi costituzionali, e di escluderne l’applicazione nei casi in cui la volontà suicidaria sia libera, consapevole, verificata, e l’unico ostacolo sia un limite fisico oggettivo.

‘Libera’ non chiede un diritto speciale. Chiede semplicemente che la sua libertà di autodeterminarsi non venga annientata dalla propria condizione fisica. Tocca ora alla Corte, con gli stessi strumenti utilizzati per la sentenza 242/19, colmare un vuoto che produce una ingiustizia concreta in attesa di una buona legge che rispetti la libertà di scelta della persona”.

L'articolo L’Eutanasia arriva per la prima volta in Corte costituzionale proviene da Associazione Luca Coscioni.



EDIT: ho rifatto accesso e il problema n. 1 si è risolto (ma non il n. 2)


Sto (ri)provando a usare Raccoon e ho due problemi.

1) la timeline "Iscrizioni" mi appare vuota ("Qui non c'è nulla da visualizzare")

2) nella scheda Profilo vedo i miei post ma alcuni sono troncati (ho provato a cambiare la modà di visualizzazione su Completa", non funziona)

Uso l'ultima versione e sono su /e/OS.

N.B. sto usando Raccoon anche per il mio account mastodon.uno e con quello non ci sono problemi

Suggerimenti?

Grazie 🙏

@Signor Amministratore ⁂

in reply to Signor Amministratore ⁂

@Signor Amministratore ⁂
Sì, è su "illimitato".
In particolare c'è un post che mi taglia molto presto.
Allego 2 screenshot: uno del post visualizzato nella scheda Profilo dal mio account Friendica (tema verde, post troncato) e uno dello stesso post aperto loggandomi dall'account Mastodon (tema blu, il post compare per intero).
🤔
in reply to Tiziano :friendica:

@Signor Amministratore ⁂ Ok, si è perso il testo che avevo scritto...
L'opzione è su "illimitato"
I due screen si riferiscono allo stesso post, che viene troncato se lo apro nella scheda profilo loggandomi su poliverso.org ma viene visualizzato interamente se lo cerco dopo essermi loggato su mastodon.uno
in reply to Tiziano :friendica:

@Tiziano sì, confermo che succede anche a me.

@𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 riesci a capire perché Raccoon taglia post come questo?
⬇️
poliverso.org/display/0477a01e…


ALTERNATIVE #01: AMAZON


Comincia a essere chiaro a tutti quanto sia importante in questo momento STACCARSI DAI GRANDI MONOPÒLI americani.

Comincio dal n.1 nel commercio online: AMAZON (ma anche eBay).
Oltre al sacrosanto 'andiamo nei negozi', ci sono "marketplace" alternativi?
Non solo: c'è DI MEGLIO.
Scopriamo insieme queste vere e proprie chicche!

1) commercioVirtuoso (tante categorie)
Italiani, sostenibili e di qualità: i prodotti di questa giovane impresa promettono di venire incontro al commercio locale (acquisti dai negozi sul territorio), all'ambiente (la merce non deve percorrere mezzo mondo) e al valore della lentezza (opposta al "fast" del consumo usa-e-getta).

2) Bookdealer (libri)
Comprare dalle librerie indipendenti con la comodità di ordinare online: è questo l'obiettivo di questa iniziativa, che permette di trovare un libro in una delle librerie aderenti sul territorio nazionale e farselo recapitare anche direttamente a domicilio.

3) Emarketworld (tante categorie - no libri)
Un'altra startup italiana relativamente giovane, che si presenta come un marketplace onesto e con ottime recensioni, un vasto assortimento e la possibilità di trovare anche occasioni e prodotti ricondizionati.

4) PagineGialle Shop (tante categorie - no libri)
Sorprendentemente poco conosciuto, il marketplace di Pagine Gialle è molto assortito. Come su Amazon, i prodotti possono essere venduti dai singoli venditori o direttamente dallo Shop. Vale la pena di esplorarlo bene.
Da segnalare anche PagineGialle, che permette di trovare i negozi più vicini senza passare per Google Maps, e PGCasa, dove si possono reperire facilmente artigiani per tutti i piccoli e grandi lavori domestici.

5) Libri da Asporto (libri)
Non è un vero marketplace, ma un sito che raccoglie molte librerie aderenti, permettendo di trovare facilmente le più vicine sul territorio e di mettersi in contatto direttamente con loro (via email o whatsapp) per ordinare e farsi recapitare i libri anche a domicilio.

6) Subito (tante categorie)
Sicuramente più conosciuto (grazie anche alle campagne pubblicitarie), oltre ad essere un marketplace molto assortito, permette di pubblicare annunci e si configura perciò come una delle alternative nostrane che possono competere anche con eBay (tuttavia senza possibilità di asta).

7) Il Fedimercatino
E per restare nel Fediverso, che dire di questa bella iniziativa no-profit federata, collegata alla comunità Lemmy @Il Mercatino del Fediverso 💵♻️? Il "Mercatino delle Pulci Online Eco-Sostenibile del fediverso" è un piccolo e giovanissimo spazio (in espansione!) nato per contrastare la cultura dello spreco, ridurre i rifiuti e promuovere la filosofia del "Regalo Consapevole" (ma è possibile vendere o acquistare prodotti con prezzi fino a 299€). Leggete bene la pagina about!

8) StrumentiMusicali / MercatinoMusicale (strumenti musicali, apparecchiature e accessori)
Tra i tanti siti specializzati in una sola categoria, presento questo (anche per... deformazione professionale), che ho sempre trovato affidabile, ben fornito e di riferimento nel mondo musicale.
Il Mercatino è inoltre un sito dove mettere e trovare annunci per ottime occasioni.

#Amazon #noamazon #degafam #eBay #NoEbay #buyeuropean #compraeuropeo #compraitaliano #monopolio #alternative #marketplace


in reply to Signor Amministratore ⁂

@Signor Amministratore ⁂ @𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 C'è un follow-up qui... e giuro che mi stanno simpatici i procioni 🙄


Problemi con Raccoon


Raccoon for Friendica sarebbe un'ottima app per poter accedere a tante delle numerose funzionalità di Friendica dallo smartphone. Peccato che più lo uso e più saltano fuori problemi...
Già in un post precedente ho segnalato come ogni tanto il testo di alcuni post sparisca, o venga troncato dopo poche righe.
Inoltre, anche la timeline ogni tanto (ma anche dopo meno di un giorno dal login) sparisce completamente, mentre le altre schede continuano a mostrare contenuto. Il workaround è fare logout e login andando sulla scheda profilo, ci vuole un attimo con le credenziali memorizzate nel browser ma senza dubbio è una bella rottura di scatole.
Ora, stamattina ho aperto la schermata dei tracker rilevati da uno dei miei dispositivi /e/OS (un Teracube 2e che tengo senza SIM) e, con mia grande sorpresa, Raccoon era in cima alla lista con ben 4 tracker! Ho aperto la relativa schermata e vi rimando all'immagine per i dettagli. Vedo inoltre che anche l'App Lounge di sistema mostra 2 tracker, mentre per Fedilab non ne viene rilevato nessuno.
La cosa strana è che questo lo vedo solo su questo dispositivo. Sul mio telefono principale (un Murena One su cui gira esattamente la stessa versione di /e/, la 3.0.1), né Raccoon né l'App Lounge mostrano tracker.
Per completezza, l'analisi Exodus dei certificati di firma dei tracker ne rileva in Raccoon solo uno, Sentry, che non è nessuno dei 4 mostrati da /e/...
Qual è la verità?

@𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 @Akesi seli 🐉
#raccoon #raccoonforfriendica #trackers #murenaos #Murena




Il Pentagono sceglie Roboze per rafforzare la supply chain industriale. I dettagli

@Notizie dall'Italia e dal mondo

A Houston, in Texas, c’è un pezzo di Italia che sta guadagnando spazio nelle strette maglie dell’industria della difesa americana. Si tratta di Roboze, società deep tech con base a Bari e specializzata nella stampa 3D industriale di materiali compositi ad



Il rumore degli uomini soli – cronaca dell’individualismo imperante
freezonemagazine.com/articoli/…
Nelle notti infuocate e insonni di quest’ennesima estate — che sarà, di certo, meteorologicamente da dimenticare — il pensiero continua a rivolgersi agli accadimenti degli ultimi tre anni. Addormentarsi diventa ancora più difficile, perché il fardello che dobbiamo portare è sempre più pesante e la via d’uscita sembra non


Inseguito dai tedeschi riuscii a nascondermi rannichiandomi dietro una roccia grupposbarchi.wordpress.com/20…


Inseguito dai tedeschi riuscii a nascondermi rannichiandomi dietro una roccia

Buggio, Frazione del comune di Pigna (IM)
Pagasempre [n.d.r.: Arnolfo Ravetti, in seguito capo di Stato Maggiore della V^ Brigata d’Assalto Garibaldi “Luigi Nuvoloni” della II^ Divisione “Felice Cascione”], che doveva far parte del gruppo di Fragola-Doria [n.d.r.: Armando Izzo, comandante, poco tempo dopo i fatti qui narrati, della V^ Brigata “Luigi Nuvoloni”], era riuscito a scappare dal campanile [n.d.r.: della Chiesa Parrocchiale di Pigna] e a raggiungere il gruppo di retroguardia [n.d.r.: l’autore non mette date, ma qui dovrebbe trattarsi del 10 ottobre 1944, quando la Repubblica Partigiana di Pigna era ormai caduta e la maggior parte dei patrioti combattenti imperiesi, non solo quelli attestati in Alta Val Nervia, ma anche coloro del resto della provincia, si erano ormai avviati, per sfuggire ai rastrellamenti nazifascisti, verso Fontane in Piemonte, in quella che è rimasta nella storia come un’epica ritirata strategica]. È lui, il testimone oculare dei fatti che sto per narrare.
«Stavo per raggiungere il gruppo di Fragola-Doria, dopo aver visto dall’alto del campanile i vari gruppi dirigersi verso Langan. Erano riusciti a sganciarsi bene ed il ripiegamento avveniva con ordine, anche merito mio che sparavo dal campanile e del gruppo di Fragola-Doria che compiva eccellentemente il compito di retroguardia».
«Hai visto il gruppo di Carabalona? [n.d.r.: Stefano “Leo” Carabalona, già comandante di Distaccamenti, era di lì a diventare capo della Missione Militare (dei Partigiani Garibaldini) presso il Comando Alleato a Nizza]».
«L’ho visto dirigersi verso il cimitero e scomparve alla mia vista».
«Continua nella tua narrazione».
«Inseguito dai tedeschi riuscii a nascondermi rannichiandomi dietro una roccia e vidi Fragola-Doria, che ad una curva sul ciglio di un dirupo si era fermato, aveva fatto un passo indietro per caricare il mitra e mettersi in migliore posizione di tiro, ma aveva messo un piede in fallo, mentre una raffica mi parve l’avesse colpito, e precipitò nel burrone sottostante. Eravamo presso la Madonna di Passoscio. Quando lo andai a prelevare, alcuni giorni dopo, mi disse che era stato ferito e nel rotolare, ridotto all’inazione, non sapeva orientarsi anche perchè aveva rotto gli occhiali. Due ausiliari tedeschi, probabilmente polacchi o cecoslovacchi, lo avevano raggiunto in fondo alla scarpata e lo avevano piantonato in attesa di ordini dal loro comandante, sulla sua sorte. Era stordito, dolorante, esausto, quasi semincosciente e gli pareva di udire i nazisti che gli chiedevano di portarli con lui perchè volevano farsi partigiani. Ma il loro comportamento dichiarò le loro intenzioni. Lo abbandonarono lasciandogli la pistola e la borsa con le carte topografiche».
Intanto Pagasempre, rimasto solo, all’alba, dopo aver passato la notte al riparo degli alberi, si avviava verso Buggio. Sentiva sopra, verso il Torraggio, le mitragliatrici, che lui pensava fossero di Moscone [n.d.r.: Basilio Mosconi, comandante di un Distaccamento, poi comandante del II° Battaglione “Marco Dino Rossi” della V^ Brigata], attestate all’incrocio della strada militare del Torraggio, verso Pietravecchia, che respingevano i tedeschi.
Giunto a Spegli fu accolto da alcuni carbonari, dove incontrò il maggiore Zoroddu, con la moglie e le due bambine.
Era stato un pastore, un suo conoscente che lo aveva guidato là, ritenendo la posizione sufficientemente sicura. Fu quello stesso pastore che nei giorni successivi li avvertiva delle posizioni dei tedeschi, e di aver visto i partigiani camminare con passo normale e ben affardellati verso Langan, da diverse strade.
Rimanevano però nei dintorni di Pigna e di Castelvittorio molti uomini sbandati ed il rastrellamento nazista insisteva. Bisognava abbandonare la zona.
Zoroddu e Pagasempre decisero di raggiungere alcune campagne di Castelvittorio, dove il maggiore contava degli amici. Con prudenza il gruppo viaggiava di buon mattino e la sera, per non essere visti. Raggiunsero Gordale.
Qui li raggiunse il partigiano Ammiraglio (Rebaudo Stefano) ad annunciare che Fragola-Doria era stato raccolto da un pastore, in cattive condizioni di salute. Rivolgendosi in particolare a Pagasempre. lo pregava di organizzare un suo recupero. Fu un abitante di Castelvittorio, il paese degli uomini generosi, che si prestò, col suo mulo ad andare a prendere Fragola-Doria. Lo trovarono in vere condizioni pietose. Ciò che più lo affliggeva era il non aver più gli occhiali. Aveva una larga ferita alla coscia destra ed era in suppurazione.
Riprende Fragola-Doria:
«Le ragazze che mi assistevano, mi portarono dei libri, da leggere, di Nino Salvaneschi. La notizia che io fossi lì si sparse. Devo ancora narrare un episodio che denotava il mio stato febbrile. Le ragazze mi portavano delle fette di pane biscottato all’olio e me le mandava la madre di Ammiraglio, un nostro partigiano. Nel mio rifugio vi erano dei grossi topi ed una notte ebbi l’impressione che mi volessero aggredire. Per allontanarli presi un pane e lo scaraventai contro di loro. Ho visto che i topi si erano precipitati su quel pane. Allora ho capito che i topi sentivano l’odore del pane condito impastato con l’olio. In quella grotta sentivo dei dolori acuti in tutto il corpo. Pagasempre seppe del mio rifugio e venne con dei muli e mi portò dove lui si trovava, in Gordale, dove fui visitato e curato dal dottore Prof. Moro, che mi disse: “Tu fisicamente ora sei guarito, ma sei ridotto a sole ossa. Devi curarti”. Mi curarono Pagasempre ed il maggiore Zoroddu ed altri partigiani che non avevano seguito gli altri in Piemonte».
A conferma di questo continua Pagasempre.
«Fu il Prof. Moro di Castelvittorio che si prestò a medicare e a curare Fragola-Doria. Egli, da una narrazione del tempo, era stato, dopo l’abbandono dei due ausiliari tedeschi, per qualche giorno immobile. Solo la notte si trascinava attorno in cerca di castagne per cibarsi. Gli occorse un mese per guarire».
Rio Gordale
In Gordale si radunarono molti sbandati e formarono il distaccamento del tenente Lilli [Fulvio Vicàri, medaglia d’argento alla memoria], ma non avevano mezzi di sussistenza, né collegamenti con il grosso delle forze avviate verso il Piemonte.
I tedeschi avevano occupato tutta la zona e bisognava stare in guardia.
Il maggiore Zoroddu incarica Pagasempre di recarsi a Poggio di Sanremo con un biglietto di presentazione per i signori Nino Ghersi e Corrado Mancini, facenti parte del C.L.N. onde avere mezzi di sussistenza. Altro scopo della missione
era di procurare gli occhiali a Fragola-Doria.
Il viaggio fu lungo e non privo di avventure, degno di un racconto a parte. Ecco il suo racconto:
« Giunto a Poggio e fattomi riconoscere, mi portarono in una casa di campagna sopra il campo sportivo di Sanremo. Stetti tre giorni. Mi consegnarono gli occhiali per Fragola-Doria ed una forte somma di danaro da consegnare a Zoroddu. Giunto a Gordale, con quello che avevo portato, l’esistenza divenne più umana. Comperammo un vitello per sfamare il distaccamento e farina e pane. Curammo Fragola-Doria che con una alimentazione buona si rimise in forze. I tedeschi si erano accorti dell’esistenza del gruppo di Gordale. Lo aveva comunicato un tale di Castevittorio, che aveva osservato un ufficiale tedesco che teneva puntato un cannocchiale sul luogo. I tedeschi a Pigna e a Castelvittorio erano molti, ma anche i partigiani di Castevittorio erano rimasti sul luogo ed avevano rafforzato il distaccamento, tenendosi sbandati ma ben collegati. I tedeschi, per la sempre misteriosa voce di informatori prezzolati, sapevano che a Gordale viveva Zoroddu, che essi credevano il capo dei partigiani della zona ed erano anche a conoscenza che Fragola-Doria era ferito. Inoltre sapevano che il dott. prof. Moro curava i feriti partigiani e lo ricercavano. Partì da Castelvittorio una spedizione tedesca. I partigiani di Gordale fecero in tempo a rintanarsi. Lilli non aveva voluto seguirli e fu scoperto una mattina con la sua donna. Si salvò per aver lanciato alcune bombe a mano e fuggì con alcuni dei suoi uomini.
Per ritorsione i tedeschi catturarono tredici persone trovate nei campi a lavorare. Vi erano tra essi donne e bambini. Il parroco del luogo, Don Aldo Caprile, si offerse vittima per loro, ma i tedeschi fucilarono [3 dicembre 1944] i tredici, senza pietà, su un costone sopra il paese».
don Ermando Micheletto, La V ^ Brigata d’Assalto Garibaldi “Luigi Nuvoloni” (Dal Diario di “Domino nero” – Ermando Micheletto), Edizioni Micheletto, Taggia (IM), 1975, pp. 199-202

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