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Solder Smarts: Hands-Free Fume Extractor Hack


fume extractor

[Ryan] purchased a large fume extractor designed to sit on the floor below the work area and pull solder fumes down into its filtering elements. The only drawback to this new filter was that its controls were located near his feet. Rather than kicking at his new equipment, he devised a way to automate it.

By adding a Wemos D1 Mini microcontroller running ESPHome, a relay board, and a small AC-to-DC transformer, [Ryan] can now control the single push button used to cycle through speed settings wirelessly. Including the small transformer inside was a clever touch, as it allows the unit to require only a single power cable while keeping all the newfound smarts hidden inside.

The relay controls the button in parallel, so the physical button still works. Now that the extractor is integrated with Home Assistant, he can automate it. The fan can be controlled via his phone, but even better, he automated it to turn on by monitoring the power draw on the smart outlet his soldering iron is plugged into. When he turns on his iron, the fume extractor automatically kicks in.

Check out some other great automations we’ve featured that take over mundane tasks.


hackaday.com/2025/07/09/solder…



Scoperta IconAds: 352 app dannose sul Google Play Store inviavano pubblicità intrusive


Human Security ha scoperto una campagna pubblicitaria fraudolenta chiamata IconAds. I ricercatori hanno identificato 352 app dannose nel Google Play Store. Secondo gli esperti, tali applicazioni visualizzavano sullo schermo pubblicità intrusive e fuori contesto e nascondevano le loro icone dalla schermata principale del dispositivo, rendendone difficile la rimozione.

Al suo apice, la truffa generava oltre 1,2 miliardi di richieste pubblicitarie al giorno. La stragrande maggioranza del traffico correlato a IconAds proveniva da Brasile, Messico e Stati Uniti. Al momento, tutte le applicazioni infette da IconAds sono già state rimosse dagli specialisti di Google dallo store ufficiale di Android.

IconAds è una variante di una minaccia che viene monitorata anche con altri nomi, tra cui HiddenAds e Vapor. Queste app dannose si sono ripetutamente infiltrate nel Google Play Store almeno dal 2019. I ricercatori scrivono che tali applicazioni condividono una serie di caratteristiche comuni: l’uso dell’offuscamento per nascondere informazioni sul dispositivo durante l’interazione in rete, uno schema di denominazione per i domini C&C e la capacità di sostituire l’attività standard MAIN/LAUNCHER specificando un alias.

“Ciò significa che quando si installa un’app, vengono visualizzati il nome e l’icona predefiniti del collegamento, ma una volta avviata l’app, l’alias dichiarato nel manifest viene attivato e persiste anche dopo un nuovo avvio dell’app o un riavvio del dispositivo”, spiega l’azienda.

Inoltre, sono state osservate alcune varianti delle app IconAds che impersonavano il Google Play Store (o utilizzavano altre icone e nomi di app correlati a Google). Una volta avviate, le vittime venivano reindirizzate all’app ufficiale e l’attività dannosa continuava in background.

Questa campagna ha inoltre introdotto diverse altre innovazioni: il malware ora controlla la licenza per determinare se l’applicazione è stata installata dal Play Store. In caso contrario, l’attività dannosa viene bloccata per evitare il rilevamento durante l’analisi. Inoltre, sono stati aggiunti ulteriori livelli di offuscamento per resistere all’analisi dinamica.

“Molte app correlate a IconAds hanno una vita breve prima di essere rimosse dal Play Store”, hanno affermato i ricercatori. “Date le diverse fasi di evoluzione di questa minaccia, prevediamo che continuerà ad adattarsi, con la pubblicazione di nuove app e l’aggiunta di nuove tecniche di offuscamento”.

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GR Valle d'Aosta del 10/07/2025 ore 07:20

GR Regionale Valle d'Aosta. Le ultime notizie della regione Valle d'Aosta aggiornate in tempo reale. - Edizione del 10/07/2025 - 07:20



Gli Agenti AI: La Rivoluzione Intelligente Spiegata a Tutti


Immaginate un collaboratore digitale che non solo risponde alle vostre domande, ma agisce per voi, pianifica strategie, impara dai propri errori e collabora con altri per risolvere problemi complessi.

Questo è il mondo degli agenti AI, una delle innovazioni più sorprendenti dell’intelligenza artificiale. Ma cosa sono davvero, e come stanno cambiando il nostro modo di vivere e lavorare?

Cosa sono gli agenti IA?


Gli agenti AI sono software basati l’intelligenza artificiale per raggiungere obiettivi specifici, agendo con un certo grado di autonomia. Non sono semplici risponditori automatici, come i chatbot che vediamo su vari siti web, né assistenti vocali come Alexa che eseguono solo comandi di base.

Gli agenti IA possono percepire il loro ambiente (ad esempio, leggendo dati, immagini o testi), ragionare per prendere decisioni, e agire per completare compiti complessi, spesso senza bisogno di supervisione costante. Pensate a un agente AI come a un assistente molto intelligente che, per esempio, può organizzare una campagna di marketing:

  • analizza i dati di vendita
  • sceglie il pubblico giusto
  • crea contenuti personalizzati e pianifica la pubblicazione sui social
  • ottimizza il budget

Questo è possibile grazie ai modelli di linguaggio (LLM), come quelli che alimentano ChatGPT, che danno agli agenti la capacità di capire testi, immagini, video e persino codice, combinando queste informazioni per agire in modo intelligente.

Come funzionano?


Gli agenti IA sono come un team ben affiatato, con diverse abilità che lavorano insieme. Secondo un recente articolo di McKinsey, queste sono le loro caratteristiche principali: –

  • Percezione: Raccolgono informazioni dall’ambiente, come dati da sensori, testi o immagini. Per esempio, un agente in un magazzino può “vedere” i livelli di inventario tramite un sistema connesso
  • Ragionamento: Analizzano i dati, trovano schemi e prendono decisioni logiche. Un agente potrebbe capire che un cliente è insoddisfatto da un’email e proporre una soluzione.
  • Azione. Eseguono compiti, come inviare risposte, aggiornare database o controllare dispositivi fisici, come un robot che sposta pacchi.
  • Pianificazione: Creano strategie per raggiungere un obiettivo, valutando opzioni e anticipando problemi. Ad esempio, un agente può pianificare una catena di fornitura per evitare ritardi.
  • Collaborazione: Lavorano con altri agenti o persone, condividendo informazioni per affrontare compiti complessi, come coordinare un progetto tra più dipartimenti.
  • Auto-migliorament. Imparano dall’esperienza, affinando le loro capacità. Un agente che gestisce reclami può diventare più bravo nel tempo a risolvere problemi. Gli agenti IA hanno anche una “memoria” che li aiuta a ricordare interazioni passate, mantenere il contesto e migliorare le loro prestazioni.

Possono usare strumenti esterni come API per accedere a dati in tempo reale o software per eseguire calcoli, rendendoli estremamente versatili.

Agenti IA, assistenti e bot: qual è la differenza?


Non tutti i sistemi IA sono uguali. Ecco come si distinguono, secondo McKinsey e altre fonti: –

  • Bot: Seguono regole fisse e svolgono compiti semplici, come rispondere “Grazie per il tuo ordine!” in un negozio online. Non imparano e non decidono da soli.
  • Assistenti IA. Come Siri o Google Assistant, rispondono ai tuoi comandi e possono suggerire azioni (es. “Vuoi impostare un promemoria?”), ma dipendono dalle tue istruzioni.
  • Agenti IA: Sono più autonomi, capaci di gestire compiti complessi e multistep senza bisogno di input continuo. Possono decidere, pianificare e collaborare. Immaginate un bot come un cameriere che segue un copione, un assistente come un aiutante che ti dà consigli, e un agente IA come un manager che prende l’iniziativa per portare a termine un progetto.


Dove li troviamo?


Gli agenti IA stanno già trasformando il nostro mondo, spesso in modi che non notiamo. Ecco alcuni esempi, ispirati anche da McKinsey:

  • Assistenza clienti: In aziende come quelle di telecomunicazioni, gli agenti IA rispondono a migliaia di domande al giorno, risolvendo problemi semplici (es. “Come resetto la password?”) e passando i casi complessi agli operatori umani.
  • Catena di fornitura: In magazzini o industrie, ottimizzano le scorte, prevedono la domanda e riducono gli sprechi, come accade in grandi aziende logistiche.
  • Sanità: Gli agenti IA analizzano cartelle cliniche per aiutare i medici a diagnosticare malattie o suggerire trattamenti personalizzati, migliorando la precisione.
  • Auto a guida autonoma: Nelle vetture di Tesla, gli agenti IA processano dati da sensori e telecamere per navigare in sicurezza.
  • Marketing: Creano campagne personalizzate analizzando i dati dei clienti, come fa Amazon quando ti consiglia un prodotto che sembra fatto apposta per te.


Tipi di agenti IA


Gli agenti IA si dividono in base a come interagiscono o al numero di agenti coinvolti

  • Agenti interattivi: Chiamati anche “surface agents”, collaborano direttamente con gli utenti, come in un servizio clienti o un’app educativa. Rispondono a domande e offrono supporto personalizzato.
  • Agenti in background. Lavorano dietro le quinte, automatizzando processi come l’analisi di dati o l’ottimizzazione di flussi di lavoro, senza interagire direttamente con le persone.
  • Agenti singoli. Operano da soli per compiti ben definiti, come gestire un calendario.
  • Agenti multipli: Collaborano o competono per raggiungere obiettivi complessi, come un team di agenti che gestisce un progetto aziendale, ognuno con un ruolo specifico.


Perché sono una rivoluzione?


Gli agenti IA portano vantaggi enormi:

  • Efficienza: Automatizzano compiti ripetitivi, facendo risparmiare tempo e denaro. Un agente può gestire centinaia di email in pochi minuti.
  • Personalizzazione: Offrono soluzioni su misura, come suggerire un piano di allenamento basato sui tuoi obiettivi.
  • Innovazione: Risolvono problemi complessi, come monitorare i cambiamenti climatici o ottimizzare reti energetiche, come sottolinea McKinsey.
  • Scalabilità: Possono gestire grandi volumi di lavoro, come analizzare milioni di dati per un’azienda.

Le sfide da affrontare Nonostante il potenziale, ci sono ostacoli:

  • Privacy: Gli agenti IA usano molti dati personali. Garantire che siano protetti è cruciale, come evidenziato da McKinsey.
  • Affidabilità: Un errore in un agente, come in un’auto autonoma, può avere conseguenze serie.
  • Accesso: Non tutti hanno le risorse per usare queste tecnologie, rischiando di creare disuguaglianze.
  • Impatto sul lavoro: Automatizzano compiti, ma non sostituiranno le persone. Piuttosto, ci spingeranno a imparare nuove competenze, come la gestione di agenti IA.

Il futuro è già qui Gli agenti IA stanno solo iniziando. In futuro, potremmo vedere team di agenti che lavorano insieme, come un’orchestra digitale, per gestire progetti complessi, dalla pianificazione di eventi alla scoperta scientifica.

McKinsey prevede che diventeranno fondamentali per le aziende, trasformando settori come il commercio, la sanità e la logistica. Però, serve responsabilità. Gli sviluppatori devono creare agenti etici e trasparenti, mentre noi dobbiamo usarli con consapevolezza, sapendo che sono strumenti potenti, ma non infallibili.

Conclusione


Gli agenti IA sono come alleati intelligenti che ci aiutano a navigare un mondo sempre più complesso. Che si tratti di semplificare la vostra giornata o di rivoluzionare un’industria, sono qui per rendere tutto più smart e connesso.

La prossima volta che un’app sembra anticipare i vostri bisogni, ricordate: c’è probabilmente un agente IA al lavoro, pronto a darvi una mano. E voi, siete pronti a scoprire cosa possono fare per voi?

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Le nuove penne nere in esercitazione in Veneto e Trentino


Exploit RCE 0day per WinRAR e WinZIP in vendita su exploit.in per email di phishing da urlo


In questi giorni, sul noto forum underground exploit.in, attualmente chiuso e accessibile solo su invito – sono stati messi in vendita degli exploit per una vulnerabilità di tipo 0day che colpiscono i noti software WinRAR e WinZIP. L’annuncio, pubblicato dall’utente zeroplayer, propone tali exploit tra 80.000 e 100.000 dollari.

Specifica che non si tratta di un semplice 1day (cioè un exploit per una vulnerabilità già nota come CVE-2025-6218), ma di un bug sconosciuto e non ancora patchato.

Cosa sono gli exploit e cosa significa “0day”


Gli exploit sono strumenti o porzioni di codice che permettono di sfruttare vulnerabilità software per ottenere comportamenti non previsti dal programma, come l’esecuzione di codice malevolo, il furto di dati o il controllo completo di un sistema.

Quando parliamo di 0day, intendiamo vulnerabilità che non sono ancora conosciute dal produttore del software e per le quali non esistono patch: proprio per questo motivo sono particolarmente preziose nel mercato nero e incredibilmente pericolose.

Perché i bug su software come WinRAR o ZIP sono così critici


WinZIP e WinRAR sono i software più utilizzati al mondo per la gestione di archivi compressi come file ZIP e RAR. Una vulnerabilità RCE (Remote Code Execution) su questo tipo di programma permette a un attaccante di far eseguire codice malevolo semplicemente inducendo la vittima ad aprire o visualizzare un archivio compromesso.

Un possibile scenario d’attacco prevede l’uso di email di phishing, in cui l’utente riceve un allegato ZIP o RAR apparentemente innocuo. Basta un clic per attivare l’exploit e compromettere completamente il sistema, installando malware, ransomware o backdoor per il controllo remoto.

Il ruolo dei forum underground come exploit.in


Forum chiusi come exploit.in fungono da veri e propri marketplace per la compravendita di vulnerabilità, malware, dati rubati e altri strumenti usati nel cybercrime. Gli utenti che vendono exploit, come nel caso di zeroplayer, spesso offrono garanzie di affidabilità attraverso servizi interni chiamati Garant, che fanno da intermediari per evitare truffe tra criminali.

L’utente zeroplayer, che ha pubblicato gli annunci, appare come un profilo nuovo e ancora privo di una reputazione consolidata. Registrato sul forum exploit.in solo il 30 giugno 2025, conta appena 3 post e non ha ancora concluso transazioni certificate tramite il sistema di Garant interno alla piattaforma, che solitamente serve a ridurre il rischio di truffe tra venditori e acquirenti.

Sebbene abbia effettuato una registrazione a pagamento, pratica comune nei forum underground più chiusi per filtrare account fake e inattivi, questo elemento da solo non basta a definirlo affidabile agli occhi della community. Un account così recente potrebbe indicare due scenari contrapposti: da un lato, un vendor realmente in possesso di un exploit molto prezioso che sceglie di aprire un nuovo profilo per motivi di anonimato; dall’altro, un tentativo di frode per monetizzare la paura attorno a una vulnerabilità critica e ancora sconosciuta. La mancanza di feedback e attività passata rende difficile distinguere tra le due possibilità, ma sottolinea quanto sia complesso — perfino nei circuiti del cybercrime — fidarsi senza prove concrete dell’esistenza e dell’efficacia dell’exploit offerto.

La vendita di un exploit 0day per WinRAR rappresenta una seria minaccia, vista la diffusione globale del software. È un ulteriore richiamo all’importanza di mantenere i programmi sempre aggiornati, usare strumenti di sicurezza affidabili e prestare la massima attenzione alle email sospette, soprattutto se contengono allegati compressi.

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DROGA DAL SUD AMERICA IN ITALIA: SPUNTA L'INTESA TRA 'NDRANGHETA E MAFIA ALBANESE


I #Carabinieri del #ROS (Raggruppamento Operativo speciale) – col supporto in fase esecutiva dei Comandi provinciali dell’Arma territorialmente competenti e dello Squadrone Eliportato Cacciatori "Calabria” – hanno eseguito nelle aree di Roma, Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, L’Aquila, Latina e Pistoia una misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale capitolino, su richiesta della Procura Distrettuale.

Interessati 28 indagati italiani e albanesi, gravemente indiziati di aver preso parte ad un’associazione criminale di matrice ‘ndranghetista, con base a Roma ed operante nell’intero territorio nazionale.

Il provvedimento si basa sugli elementi acquisiti dal ROS, nell’ambito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica – DDA – presso il Tribunale di Roma, su un 57 enne calabrese, già precedentemente condannato in via definitiva per la violazione dell’art. 416 bis Codice Penale, quando fu ritenuto elemento apicale della "locale dii 'ndrangheta" di Volpiano (Torino), promanazione di quella di Platì (Reggio Calabria).

L’uomo, trasferitosi a Roma agli inizi degli anni 2000, aveva assunto il controllo del quartiere capitolino di San Basilio, promuovendo la nascita di un’associazione composta, tra gli altri, anche dai tre figli, con legami stabili con una paritetica struttura criminale albanese, utilizzata per gli aspetti logistici (estrazione dei carichi dai porti spagnoli e olandesi nonché per il successivo trasporto) e per lo smercio del narcotico in altre zone della Capitale.

La cocaina veniva acquisita in Sud America e fatta giungere, tramite container in alcuni porti della Spagna, a Rotterdam (Olanda) e a quello di Gioia Tauro (Reggio Calabria), anche sfruttando l’interazione con altri broker calabresi, per poi giungere sul mercato romano dove veniva smerciata al dettaglio.

Nel complesso sono stati contestati agli indagati 80 capi di imputazione per operazioni di traffico per oltre 1 tonnellata di cocaina e per 1.497 chili di hashish, nonché un episodio di tortura aggravata dal metodo mafioso, contestato a 4 indagati italiani, gravemente indiziati di avere privato della libertà personale uno spacciatore, cagionandogli sofferenze fisiche e un trauma psichico. Le torture inferte, secondo l’accusa, sono state riprese con un telefonino, per diffonderne successivamente il video al fine di generare nella vittima e nei soggetti dediti alle attività di smercio di sostanze stupefacente in zona San Basilio, sentimenti di paura, omertà e assoggettamento al volere del gruppo criminale.

Il complesso scenario emergente dall’attività investigativa ha consentito di accertare l’impiego sistematico da parte degli indagati di sofisticati sistemi criptofonici utilizzati per le comunicazioni operative e per eludere le attività di controllo. Tali dispositivi venivano approvvigionati attraverso una vera e propria centrale di smistamento, individuata a Roma e facente capo ad un 46enne albanese colpito anch’egli dalla misura cautelare per aver concorso nell’associazione.

L’attività investigativa – grazie alla estesa cooperazione internazionale avviata – ha consentito di localizzare in Spagna 5 latitanti per reati materia di stupefacenti il cui arresto, su indicazione del ROS, è stato eseguito dalle autorità di polizia locali.

Complessivamente, l’attività investigativa, conclusa con l’emissione di 28 provvedimenti cautelari detentivi, 6 interrogatori preventivi, l’arresto in flagranza di reato di 11 soggetti, nonché, all’estero, di 5 latitanti ed il sequestro di ingenti quantitativi di stupefacente (per lo più cocaina ed hashish), ha confermato:

- L’infiltrazione del territorio romano di organizzazioni, dedite al narcotraffico, di matrice ‘ndranghetista
- L’alleanza, ormai strutturale, nello specifico settore, tra la ‘ndrangheta e paritetiche organizzazioni criminali albanesi che, forti della loro ramificazione in molti paesi europei e non solo, garantiscono canali alternativi di approvvigionamento e, soprattutto, la possibilità di utilizzare porti stranieri, ove esercitano il loro controllo, per diversificare le narco-rotte
- La centralità del Porto di Gioia Tauro per le importazioni di cocaina
- L’esistenza di accordi/regole che consentono a organizzazioni di diversa matrice di spartirsi le più redditizie aree di smercio del narcotico nella Capitale
- L’utilizzo sistemico di strumenti tecnologici evoluti e non direttamente intercettabili, per le comunicazioni operative.

Le attività investigative, dirette dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sono state condotte in cooperazione internazionale con diverse Polizie estere e sono state supportate dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (#DCSA), dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (#SCIP), da #Interpol- Progetto I-CAN (#ICAN), dalla rete @net (#onnet) della #DIA, nonché dalle Agenzie #Europol e #Eurojust.

@Notizie dall'Italia e dal mondo



Volume Controller Rejects Skeumorphism, Embraces the Physical


The volume slider on our virtual desktops is a skeuomorphic callback to the volume sliders on professional audio equipment on actual, physical desktops. [Maker Vibe] decided that this skeuomorphism was so last century, and made himself a physical audio control box for his PC.

Since he has three audio outputs he needs to consider, the peripheral he creates could conceivably be called a fader. It certainly has that look, anyway: each output is controlled by a volume slider — connected to a linear potentiometer — and a mute button. Seeing a linear potentiometer used for volume control threw us for a second, until we remembered this was for the computer’s volume control, not an actual volume control circuit. The computer’s volume slider already does the logarithmic conversion. A Seeed Studio Xiao ESP32S3 lives at the heart of this thing, emulating a Bluetooth gamepad using a library by LemmingDev. A trio of LEDs round out the electronics to provide an indicator for which audio channels are muted or active.

Those Bluetooth signals are interpreted by a Python script feeding a software called Voicmeeter Banana, because [Maker Vibe] uses Windows, and Redmond’s finest operating system doesn’t expose audio controls in an easily-accessible way. Voicmeeter Banana (and its attendant Python script) takes care of telling Windows what to do.

The whole setup lives on [Maker Vibe]’s desk in a handsome 3D printed box. He used a Circuit vinyl cutter to cut out masks so he could airbrush different colours onto the print after sanding down the layer lines. That’s another one for the archive of how to make front panels.

If volume sliders aren’t doing it for you, perhaps you’d prefer tocontrol your audio with a conductor’s baton.

youtube.com/embed/e0OYAANYKug?…


hackaday.com/2025/07/09/volume…



The rise and fall of FOIA Gras


Tom Hayden never intended to become a journalist. But in the midst of the COVID-19 pandemic, Hayden decided to look into how his local school district in Evanston, Illinois, was making decisions about when to send kids back to school.

It was a contentious issue in town and deserved journalistic inquiry. But Hayden realized the decline of local media left a void that someone needed to fill. So he decided to step up and launch his Substack newsletter FOIA Gras, which as the name implies, focused on public records-based, Freedom of Information Act-related reporting.

“Ten years ago, a board meeting would have had reporters from suburban beats that are all gone now,” Hayden said. “Now, you just see the high school beat reporter.”

Hayden’s side gig as a journalist was a big success, and his focus expanded beyond pandemic issues. “Our local board initially hated me, but now they consider me like their inspector general,” Hayden said in March. “I’m able to get records that they don’t even know about. I break stories to them about lawsuits that they don’t even know about.”

But soon after we spoke, and after he completed his coverage of Evanston’s school board elections, Hayden announced that he was ending his experiment with citizen journalism. “It’s rendered a considerable toll on my mental well-being, my professional day-to-day career, my finances, and my relationships. I always told myself if the fun is gone, I can walk away, and the fun is gone,” he wrote.

‘Throwing darts’ at public records

Hayden was familiar with FOIA requests before venturing into journalism, from seeking records as part of his day job in the corrosion industry. So, when families started moving out of Evanston to nearby towns where schools had reopened, Hayden put on his citizen-journalist hat and started pulling records.

“I started kind of just throwing darts, looking mainly at lists of public records from the board meetings, which are public, and they immediately hit,” Hayden said.

Under Illinois’ public records laws, requesters are not charged fees for most records requests (aside from copying costs for large document sets). It’s a powerful law, Hayden said, as long as you are diligent and know what you are looking for.

“Our local board initially hated me, but now they consider me like their inspector general. I’m able to get records that they don’t even know about.”


Tom Hayden

Hayden said the records he requested showed that then-superintendent Devon Horton had been misappropriating funds and steering contracts to business partners, misleading Evanstonians about financing for a school in Evanston’s Fifth Ward, and more.

With longstanding disparities in achievement gaps and funding, Hayden felt that Horton had used promises of championing diversity to divide the public rather than address the issues. “Equity is about lifting oppressed communities, not using them as a shoulder to lift yourself to a better job,” he wrote.

Hayden said he intended to use the truth to “try to find a way to bridge the people in this town that have political street fights over this.” Instead of bickering, he thought, “Let’s go get the actual records.”

To do so, Hayden launched FOIA Gras. Quickly, Hayden became a go-to source for Evanstonians to find out what was happening in the board meetings and within the district, for parents and board members alike.

A fork in the road

As a citizen journalist and his own boss, Hayden was able to set his own parameters. Despite the success of the newsletter, however, Hayden announced he was closing down FOIA Gras in April, when the work outweighed the fun and backlash against his editorial choices started affecting his personal life.

“Ultimately, for me, I sort of reached the point where this project reached a fork in the road,” Hayden said, “where I have to decide, ‘Am I a professional journalist, or am I a citizen-journalist-slash-parent-slash-community-member?’”

In one particular case, in 2022, a middle schooler was caught making nooses out of jump ropes outside of a school while a protest was going on inside over some teachers being transferred. The incident blew up in Evanston, but Hayden decided not to cover it at the time to protect the children’s identities.

“The reality is that nobody knows why the student did it,” Hayden said, but the incident became part of a narrative around a school anti-racism initiative.

Hayden FOIA’d a copy of the associated police report, which he said police provided, but improperly, because it contained information on a minor.

“The incentives are broken. This is a massive national issue — there is very little money in the pursuit of truth.”


Tom Hayden

After obtaining the report, Hayden reached out to the parents involved for comment and began writing a story about the district’s response to the nooses incident. Through his reporting, Hayden became uncomfortable continuing to report on a story based on speculation and decided to stop. Unfortunately, that made some of his readers angry.

One parent “reached out to me as a source and provided me some information about his child, who was only tangentially involved, but not the kid who made the nooses,” Hayden said. But the parent then provided the story to a national outlet, The Free Press, because, said Hayden, it fit its agenda of having “anti-woke stories.” That outlet ultimately ran the story.

“Very little money in the pursuit of truth”

The Free Press reported that, according to its sources, the child who made the noose was dealing with mental health issues and didn’t know about the racial connotations of hanging nooses. It accused Superintendent Horton of turning a child’s cry for help into a self-promotion opportunity during the peak of the Black Lives Matter movement. It framed Evanston — known for the country’s first municipal reparations program, among other racial justice initiatives — as an example of wokeness going too far (not long after the article, the Trump administration launched an investigation of the school district).

The drama surrounding the noose incident and Free Press article was the straw that broke the camel’s back for Hayden. People began ascribing nefarious motives to his decision not to cover the story, when in reality he just didn’t want to contribute to putting middle schoolers in the middle of a public spectacle. Hayden decided he’d close down FOIA Gras after the school board election in April. He continues to both work full-time and teach data governance at Northwestern University.

“There’s a set of ethical rules that a professional journalist has to follow, especially when it comes to editorial decisions and injecting my own opinion into stories,” Hayden said. “I just reached that fork in the road.” His preference was always to report on verifiable data — that’s why he felt so at home with FOIA. But fact-based reporting wasn’t enough for his readers, and the aforementioned “political street fights” continued despite his efforts.

Ultimately, despite the important news he broke, the experience left Hayden cynical about the future of the profession he dabbled in. “I don’t feel good about the future of journalism,” he wrote in his departing announcement. “The incentives are broken,” Hayden said. “This is a massive national issue — there is very little money in the pursuit of truth.”

This is fourth in a series of profiles of independent journalists who use public records to hold local governments accountable. The third, about Michelle Pitcher’s reporting on the Texas criminal justice system, is here. The second, about Hannah Bassett of the Arizona Center for Investigative Reporting, is here. The first, about Lisa Pickoff-White of the California Reporting Project, is here.


freedom.press/issues/the-rise-…



Piantedosi respinto dalla Libia. Il governo minimizza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/pianted…
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stato respinto dalla Libia insieme ai rappresentanti della delegazione dell’Unione europea in quanto persona non gradita per aver violato le norme dello Stato libico, per



Sabato 21 giugno ho avuto l'onore di partecipare come dj panini alla serata di atelier aperti tenutasi presso l'accademia di belle arti di Venezia , in occasione dell'art night. È stata una serata pazzesca, soprattutto grazie a chi ha ballato e sudato fino alla chiusura, ma anche grazie alla magica atmosfera che solo un chiostro del XVI secolo (di quello che una volta era un ospedale per malati di sifilide) può creare. Grazie anche a tutto il team di tentapes che è venuto per supportarmi e per documentare il calore dei giovani artisti dell'accademia con dei bellissimi video. UN MEGAGRAZIE in particolare va a Fuz che si è adoperato per montare questo bel videetto. #artnightvenezia #abavenezia #atelieraperti

djpanini reshared this.

in reply to djpanini

djpanini ha taggato stato di djpanini con #Venezia


Sabato 21 giugno ho avuto l'onore di partecipare come dj panini alla serata di atelier aperti tenutasi presso l'accademia di belle arti di Venezia , in occasione dell'art night. È stata una serata pazzesca, soprattutto grazie a chi ha ballato e sudato fino alla chiusura, ma anche grazie alla magica atmosfera che solo un chiostro del XVI secolo (di quello che una volta era un ospedale per malati di sifilide) può creare. Grazie anche a tutto il team di tentapes che è venuto per supportarmi e per documentare il calore dei giovani artisti dell'accademia con dei bellissimi video. UN MEGAGRAZIE in particolare va a Fuz che si è adoperato per montare questo bel videetto. #artnightvenezia #abavenezia #atelieraperti



La Nasa ha pubblicato sul sito Apod uno scatto della Nebulosa Trifida catturato dall'obiettivo di Alessandro Cipolat Bares


TGR Valle d'Aosta del 09/07/2025 ore 19:30

TGR Valle d'Aosta. Le ultime notizie della regione Valle d'Aosta aggiornate in tempo reale. - Edizione del 09/07/2025 - 19:30



#Afghanistan, la scommessa di #Putin


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Meteo Valle d'Aosta del 09/07/2025 ore 19:30

Meteo Valle d'Aosta. Le ultime notizie della regione Valle d'Aosta aggiornate in tempo reale. - Edizione del 09/07/2025 - 19:30



Dolce Gusto


Ho delle capsule della macchina da caffè Dolce Gusto che non uso, se qualcuno le volesse le regalo, oltre che di caffè, le ho di cioccolata e di tisane varie. Se interessati scrivetemi in privato, zona Como e limitrofi.


chi ritiene che sia inutile aiutare le persone sostiene che se il sistema è malato sfornerà ingiustizie più rapidamente con cui singolarmente sarà possibile porre rimedio, come procedure indirette. chi sostiene questo dovrebbe però mostrare coerenza lottando concretamente perché l'intero sistema sia corretto. altrimenti vale comunque la filosofia di chi pensa che aiutare un'unica persona è comunque aiutare l'intera umanità. può sembrare una ipocrisia, ma in realtà una valutazione sulla coerenza dipende da quanta parte della tua vita è devoluta effettivamente ad aiutare le persone e non al numero di persone. in sostanza dal punto di vista di una singola persona l'impegno individuale è l'unica cosa che conta, indipendentemente dall'aiuto specifico. da un punto di vista yoga e karmico, conta solo perché fai una cosa e niente cosa fai. può apparire astratto e inutile ma la crescita personale ha a che fare con l'io e le motivazioni e meno su cosa fai. le motivazioni sono importanti specie per la crescita individuale. anche imparare a fare le cose per il motivo giusto. le azioni che fai e gli effetti non rimarranno con te all'infinito, ma la tua persona che hai costruito nel tempo si. solo quello può essere motivo sensibile di soddisfazione.


Invalsi, Cangini ‘più scrittura a mano e lettura su carta’ – ANSA

@Politica interna, europea e internazionale

Di male in peggio. Dal rapporto Invalsi 2025 emerge che solo il 51,7% degli studenti giunti al termine dell’ultimo ciclo scolastico raggiunge il livello 3, considerato in linea con le indicazioni nazionali. Un calo di 4,8 punti percentuali rispetto allo scorso anno”. Lo dice





Italia e Nucleare: un nuovo capitolo per la sicurezza energetica

@Politica interna, europea e internazionale

9 luglio 2025 – Aula Malagodi, Fondazione Luigi Einaudi Ore 17.00 – Saluti di benvenuto Alessandro De Nicola – Presidente, The Adam Smith Society ETS Ore 17.05– Introduzione Stefano Besseghini – Presidente, ARERA Ore 17.15 – Dibattito Moderatore: Roberto Borghini – Vice



ho alcuni dubbi sul fatto che la politica di trump stia funzionando. o anche solo sul fatto do cosa trump penso di ottenere. forse trump si è mosso troppo presto, o troppo tardi, ma a me pare che il fantasma degli usa negli scenari mondiali sia più evanescente che mai. non credo molto nei brics ma neppure credo trump possa fare niente altro che velocizzare il declino usa.


La logistica aeroportuale migliora con la Carta dei servizi

@Notizie dall'Italia e dal mondo

In uno scenario in cui la logistica globale si fa ogni giorno più complessa e interconnessa, la gestione del traffico merci negli aeroporti non può più essere affrontata soltanto come una questione operativa. La velocità, l’affidabilità e la qualità dei servizi diventano criteri strategici per




Su Piantedosi si è abbattuta la legge del contrappasso


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/su-pian…
Una delle peggiori punizioni, per penitenza, inflitte nell’Inferno dantesco ai peccatori è la Legge de Contrappasso: vengono ripagati con la stessa moneta dei soprusi inflitti alle loro vittime. Per Matteo




Controcorrente Lazio ricorda Santo Della Volpe


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/controc…
In una nota anche Controcorrente Lazio ricorda Santo Della Volpe. “Da 10 anni Santo Della Volpe non è più con noi ma il suo esempio di professionalità, passione, impegno civile e rigore continua a essere per noi di ispirazione, e la



CRIMINI CONTRO L’AMBIENTE: IL CRIMINE MINERARIO E L’ESTRAZIONE ILLEGALE DELL’ORO


In un periodo in cui si parla molto di “terre rare” e “minerali critici” appare di interesse il documento redatto nel maggio 2025 dal Research and Trend Analysis Branch dell’United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC), ovvero l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine dal titolo Global Analysis on Crimes that Affect the Environment – Part 2b: Minerals Crime: Illegal Gold Mining.

Questo rapporto fa parte di una serie di analisi globali sui crimini che colpiscono l’ambiente. In particolare, la Parte 2b si concentra sul crimine minerario, con un focus sull’estrazione illegale dell’oro. Il documento è stato redatto in risposta alla crescente preoccupazione per:

- l’aumento della domanda di minerali critici per la transizione energetica,

- l’infiltrazione di gruppi criminali organizzati nelle catene di approvvigionamento minerario,

- i gravi impatti ambientali e sociali dell’estrazione illegale,

- e le lacune normative e di enforcement a livello globale.

Il documento si basa su:

- una revisione di oltre 160 fonti aperte,

- analisi di dati commerciali (UN Comtrade),

- casi giudiziari,

- e contributi di esperti internazionali.


Il rapporto analizza i crimini legati al settore minerario, con particolare attenzione all’estrazione illegale dell’oro. Questi crimini includono attività illecite lungo tutta la catena di approvvigionamento dei minerali: dall’esplorazione all’estrazione, raffinazione, commercio e produzione finale. L’obiettivo è comprendere le dinamiche criminali, i danni ambientali e sociali, e proporre risposte politiche efficaci.

In particolare:

Domanda crescente e vulnerabilità: la transizione energetica globale aumenta la domanda di minerali critici (rame, litio, cobalto, ecc.). Questa pressione crea opportunità per attività criminali, corruzione e instabilità nelle catene di approvvigionamento.

L’oro come caso emblematico: l’oro è particolarmente vulnerabile a traffici illeciti per via del suo alto valore, facilità di trasporto e difficoltà di tracciabilità dopo la raffinazione. Le raffinerie internazionali sono punti critici per l’intervento normativo.

Attori coinvolti: gruppi criminali organizzati (OCGs), aziende legittime coinvolte in pratiche illecite, commercianti, raffinerie e minatori artigianali. Le OCGs usano l’oro per finanziare altre attività criminali e mantenere il controllo territoriale.

Impatto ambientale e sociale: uso di mercurio e sostanze tossiche, deforestazione, inquinamento di acqua e suolo.

Violazioni dei diritti umani: lavoro forzato, sfruttamento sessuale, lavoro minorile, violenza e sfollamenti.

Corruzione e riciclaggio: frodi documentali, concessioni ottenute illegalmente, uso di società di comodo per riciclare proventi illeciti. Le lacune normative e la scarsa trasparenza facilitano l’infiltrazione criminale.

Dall’analisi emergono alcune Raccomandazioni Politiche:

Transizione energetica giusta: risposte mirate per ogni tipo di minerale e contesto geografico.

Due diligence e trasparenza: rafforzare i controlli nelle raffinerie e nei centri di commercio. Sistemi di tracciabilità, audit indipendenti e divulgazione pubblica dei dati.
Risposte adattate al contesto locale

Distinguere tra attività illegali e informali: incentivare la formalizzazione dei minatori artigianali.

Responsabilità aziendale: le aziende devono garantire il rispetto dei diritti umani e ambientali lungo tutta la catena.

Rafforzare l’applicazione della legge: maggiore cooperazione internazionale, uso di tecnologie (droni, AI, blockchain), formazione e risorse per le forze dell’ordine.

Migliorare la raccolta dati: standardizzazione dei dati, criminalizzazione uniforme dei reati minerari, cooperazione tra Stati.

Il crimine minerario, in particolare l’estrazione illegale dell’oro, rappresenta una minaccia globale che richiede risposte coordinate e multisettoriali. È essenziale garantire catene di approvvigionamento trasparenti e responsabili per sostenere una transizione energetica equa e sostenibile.

Il documento (in inglese) è reperibile qui: unodc.org/documents/data-and-a…

#CRIMINIAMBIENTALI #CRIMINEMINERARIO #ESTRAZIONEILLEGALE #ORO

@Ambiente - Gruppo sulla sostenibilità e giustizia climatica



Il bonus per andare in vacanza

@Politica interna, europea e internazionale

L’Italia è forse l’unico Paese al mondo disposto a indebitarsi per mandare i propri cittadini in vacanza. Un gesto certamente generoso, ma che suona stonato in un Paese in cui mancano fondi per questioni più importanti.Milioni di italiani considerano irrinunciabile soggiornare tra mari e monti, anche quando le condizioni economiche personali



Traffico di specie selvatiche: la Wildlife Justice Commission rende noti i risultati del 2024


La Wildlife Justice Commission (WJC) è una fondazione internazionale senza scopo di lucro, con sede all'Aia, nei Paesi Bassi, fondata nel 2015. La sua missione è contrastare e contribuire allo smantellamento delle reti criminali transnazionali organizzate che trafficano in specie selvatiche protette, legname e prodotti ittici.

La Wildlife Justice Commission: - Conduce indagini sotto copertura e basate su intelligence, utilizzando metodologie di polizia per raccogliere prove verificabili di crimini contro la fauna selvatica; - Fornisce queste prove a governi e forze dell’ordine per favorire arresti e processi contro i trafficanti di alto livello; - Supporta le autorità con assistenza operativa e crea pressione diplomatica sui governi riluttanti ad agire, anche organizzando audizioni pubbliche; - Collabora con enti governativi, organizzazioni intergovernative e ONG per rafforzare la capacità di contrasto ai crimini ambientali e promuovere soluzioni sostenibili.

Il traffico di specie selvatiche è una delle industrie criminali più redditizie al mondo, con un giro d’affari stimato di circa 20 miliardi di dollari l’anno, subito dopo il traffico di droga, esseri umani e armi.
La WJC si concentra sulle specie più vulnerabili, come tigri, rinoceronti ed elefanti, e sui criminali più prolifici, mirando a interrompere le reti criminali e la corruzione che le sostiene.

Nel suo Rapporto sulla attività svolta nel 2024 la Wildlife Justice Commission segnala come quello passato sia stato trasformativo per la WJC, con risultati significativi nella lotta contro il crimine ambientale e il traffico di fauna selvatica. L’organizzazione infatti ha:

- Smantellato 16 reti criminali transnazionali
- Supportato 84 arresti in Africa, Asia e Sud America
- Facilitato sequestri record, tra cui 12.214 kg di squame di pangolino (79% del totale globale)

Tra i Risultati Operativi Chiave vengono indicati:
Nigeria: Sequestrati 11.673 kg di squame di pangolino e 25 kg di avorio. Arrestati 12 sospetti, tra cui broker e spedizionieri di alto livello.
Mozambico: Condannati due noti trafficanti di corni di rinoceronte a 27 e 24 anni di carcere.
Thailandia: Sequestrati oltre 1.200 animali esotici (tartarughe, lemuri) e rimpatriati in Madagascar.
Sudafrica: Arrestato un trafficante vietnamita di grandi felini.
America Latina: Sequestrata oltre una tonnellata di cetrioli di mare e pinne di squalo.

I progetti Speciali attivati sono stati:
Project Galvanise: Rafforzata l’intelligence contro il traffico di fauna selvatica in 16 paesi. Creato l’Online Resource Center for Analysis (ORCA) per analisti di intelligence. Con riguardo alla Formazione: 16 programmi di formazione in Mozambico, Botswana, Filippine e Thailandia per rafforzare le capacità investigative locali.

La WJS ha:
- Partecipato a conferenze ONU e G20.
- Contributo a 5 politiche internazionali e alla nuova Convenzione del Consiglio d’Europa.
- Promosso il riconoscimento del traffico di fauna selvatica come crimine organizzato grave.

Il report (in inglese) è scaricabile qui: wildlifejustice.org/wp-content…

#trafficospecieprotette #wjc

@Ambiente - Gruppo sulla sostenibilità e giustizia climatica



The database, called ISO ClaimSearch, is nearly all encompassing and contains details on more than 1.8 billion insurance claims and 58 million medical bills.#News #ICE
#News #ice


The rise of Anubis; ICE's new facial recognition app; and a bunch of articles about LLMs.

The rise of Anubis; ICEx27;s new facial recognition app; and a bunch of articles about LLMs.#Podcast



Oggi, dalle ore 15.30, presso l'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, si svolgerà la Presentazione del Rapporto nazionale "Le prove #Invalsi 2025".
Alla conferenza interverrà il Ministro Giuseppe Valditara.



Pier Silvio Berlusconi: “Il governo Meloni il migliore d’Europa. La politica? Non la escludo”


@Politica interna, europea e internazionale
“Non penso alla politica. Guardando al futuro, non lo escludo: una sfida completamente nuova, perché no? Ma oggi non ha nessuna concretezza”. Così Pier Silvio Berlusconi ha risposto a chi, durante la presentazione dei palinsesti Mediaset, gli chiedeva di



Giornalisti e attivisti attaccati per aver denunciato i legami tra Tekapp e Israele


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo le critiche all’azienda Tekapp per i suoi legami con l’unità militare israeliana 8200, giornalisti e attivisti modenesi sono finiti nel mirino di una violenta campagna diffamatoria lanciata da canali social pro-Israele.
L'articolo



si sente tanto demonizzare la plastica. certamente la plastica deve essere riciclata e trattata in modo corretto, senza sprechi, come in realtà va fatto per qualsiasi aspetto della vita. qualcuno ha presente la fine che fanno le ultime foreste originali in romania a causa dei predoni del legno? certamente il cattivo uso della plastica è un problema, ma attenzione a desiderare un mondo senza plastica. perché in quel mondo gli unici alberi sopravvissuti sarebbero quelli dentro al parco di qualche riccone. e forse qualche riserva.
Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
simona
 — (Livorno)
@Mauro Larosa si esatto. credo che dovremmo imparare a gestire le risorse invece di fare elenchi di risorse buone e risorse cattive. prendere 1 problema alla volta e risolvere 1 problema alla volta in un mondo così interconnesso è solo la ricetta per il disastro garantito.
in reply to simona

non so se ikea stia facendo danno in svezia ma di sicuro li sta facendo in tutto il mondo. ma non è solo ilea. è un problema più generale. stati deboli non riescono a difendere le proprie risorse dal saccheggio. qua vogliamo difendere i propri campanili e piccoli centri di potere ma serve una regolamentazione mondiale efficace.


Più Patriot per Washington. Cosa dice la Proposta di bilancio per il 2026

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’Us Army è mira a quadriplicare le scorte di Patriot nei suoi arsenali. In base alle informazioni presente nella proposta di budget 2026 l’obiettivo è quadruplicare le acquisizioni di segmenti Pac-3 Mse, passando da 3.376 a 13.773 unità. Una mossa che fotografa l’urgenza, sempre più pressante, di rafforzare le scorte di





Mastodon 4.4 - Nuovi modi per mostrare i tuoi contenuti, gestire la tua rete e goderti la tua cronologia (e una piccola chicca per le "citazioni")

Il primo rilascio dello staff esteso di mastodon porta ad alcuni interessanti miglioramenti dell'interfaccia e delle funzionalità

Abbiamo rinnovato l'interfaccia web mobile per imitare le app native, con azioni importanti facilmente accessibili in una barra degli strumenti inferiore che libera più spazio per la tua cronologia. Abbiamo anche iniziato a sperimentare modi per rendere la navigazione più coerente su tutti i dispositivi e per rendere i contenuti pertinenti (come gli hashtag seguiti e i contenuti di tendenza) più facilmente individuabili.

mastodon.social/users/Mastodon…

@Che succede nel Fediverso?


We’re excited to announce that Mastodon 4.4 is now generally available as an upgrade for all Mastodon servers. The update brings improvements to profiles, navigation, list management, media controls, server moderation notes, and more.

blog.joinmastodon.org/2025/07/…




Bolivia al bivio: tra frammentazione della sinistra e ritorno della destra


@Notizie dall'Italia e dal mondo
A vent’anni dall’ascesa del MAS e della rivoluzione indigena, il Paese affronta elezioni decisive in un clima di divisioni interne, crisi dei movimenti sociali e avanzata delle destre.
L'articolo Bolivia al bivio: tra frammentazione della sinistra e