ChatGPT-5 introduce le personalità AI: cinico, robot, ascoltatore e nerd
OpenAI ha introdotto una nuova funzionalità in ChatGPT-5: una scelta di “personalità” di intelligenza artificiale già pronte all’uso che cambiano lo stile di comunicazione e di presentazione delle idee. La pagina di rilascio ufficiale elenca quattro opzioni: cinico, robot, ascoltatore e bot nerd. Questa funzionalità è stata concepita in risposta alle critiche degli utenti, stanchi del tono eccessivamente disponibile e lusinghiero dei modelli precedenti.
Ora gli sviluppatori offrono la possibilità di personalizzare il carattere dell’interlocutore, da asciutto e sarcastico ad attento e collaborativo, senza la necessità di creare prompt personalizzati. Inizialmente, l’opzione è disponibile solo in modalità testo, e in seguito apparirà anche nei dialoghi vocali.
Cybernews ha deciso di testare quanto fossero diversi i nuovi stili e ha posto a ciascuna “personalità” le stesse domande: come immaginano gli appuntamenti nel 2025, cosa direbbero se provassero ad hackerare il Wi-Fi del vicino e quale idea per una startup basata sull’intelligenza artificiale proporrebbero. Le risposte erano notevolmente diverse nel tono e nei dettagli .
La comunità ha avuto reazioni contrastanti. Ad alcuni manca lo stile colloquiale flessibile di GPT-4o, che mescolava sarcasmo, empatia e spensieratezza. Altri pensano che l’esperimento della personalità fissa potrebbe aggiungere freschezza e varietà alle conversazioni. Molti si sono chiesti come abilitare esattamente i nuovi stili, sebbene OpenAI affermi che siano disponibili direttamente nelle impostazioni.
Altri sviluppatori sono cautamente ottimisti riguardo a questa funzionalità. Secondo Koni, responsabile del progetto GAIB AI, le opzioni attuali cambiano principalmente tono e vocabolario, ma non dimostrano un livello di interazione qualitativamente nuovo.
Il vero progresso, a suo avviso, inizierà quando le “personalità” non solo potranno suonare in modo diverso, ma anche agire in modo diverso, tenendo conto del contesto profondo, utilizzando la memoria e il pensiero adattivo. In futuro, prevede, gli utenti saranno in grado di “assumere” agenti di intelligenza artificiale con il giusto insieme di valori, abitudini e strategie, che lavoreranno come membri di un team a pieno titolo
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Truffe via SMS, il sistema Magic Mouse ruba 650.000 dati di carte al mese
L’ondata di truffe via SMS che ha travolto gli utenti negli Stati Uniti e nel resto del mondo ha preso una nuova piega. Dietro i banali ma convincenti messaggi su multe non pagate o mancate consegne si nasconde un massiccio sistema di furto di dati che opera con allarmante efficienza. La ricerca ha fatto luce sul funzionamento interno di questi attacchi e sui loro autori.
L’operazione, denominata Magic Cat , funzionava secondo uno scenario semplice ma automatizzato. La vittima riceveva un messaggio visivamente identico alle notifiche dei servizi di consegna o dell’ufficio postale. Cliccando sul link incorporato, si apriva una pagina di phishing in cui l’utente inseriva le proprie informazioni di pagamento, che finivano immediatamente nelle mani dei criminali. Nei primi 7 mesi del 2024, Magic Cat ha fornito agli hacker l’accesso ad almeno 884.000 carte di credito. Alcune vittime hanno perso migliaia di dollari su questi siti falsi.
Il creatore del software che alimentava il sistema era un cittadino cinese di 24 anni di nome Yucheng S. Operava sotto lo pseudonimo di Darcula e il suo prodotto, Magic Cat, veniva venduto a decine di truffatori. Questi lanciavano le loro pagine di phishing e le loro e-mail utilizzando un set universale di strumenti per l’inganno di massa. Darcula non si nascondeva nell’ombra; al contrario, gestiva un canale Telegram dove condivideva i dettagli delle sue attività. I ricercatori sono stati in grado di identificarlo grazie a una serie di errori di sicurezza operativa.
Poco dopo la sua scoperta, Darcula è scomparso dal web e Magic Cat ha smesso di aggiornarsi. Tuttavia, lo spazio non è rimasto vuoto. Come riportato dal ricercatore di Mnemonic Harrison Sand, nonché dai media norvegesi , un nuovo attore è entrato in scena: Magic Mouse. Nonostante le sue origini e il suo team di sviluppatori diversi, l’operazione ha ereditato tutti gli strumenti di Magic Cat, inclusi i template di phishing che imitavano i siti web di marchi noti, aziende di servizi e logistica. Grazie a ciò, è diventato rapidamente ancora più pericoloso del suo predecessore, ereditando il mercato dei cloni già pronti dei siti web dei grandi marchi .
Magic Mouse genera enormi quantità di traffico fraudolento. Mnemonic stima che l’operazione rubi più di 650.000 dati di carte al mese. I ricercatori hanno trovato foto di terminali PoS utilizzati dagli operatori del sistema sul canale Telegram di Darcula. C’erano anche video di scaffali pieni di decine di telefoni da cui venivano inviati messaggi automatici . Le carte rubate venivano caricate in portafogli mobili , utilizzati per effettuare pagamenti e riciclare denaro.
Sebbene il collegamento tra Darcula e il nuovo schema non sia stato confermato, le somiglianze nella struttura e nell’approccio sono evidenti. Inoltre, il fatto stesso di un rilancio su così larga scala dell’infrastruttura di truffa testimonia quanto redditizio si sia rivelato questo mercato. Nonostante i danni comprovati che i truffatori causano ai consumatori, la risposta delle forze dell’ordine rimane lenta. L’onere principale della prevenzione di tali attacchi ricade sulle aziende IT e sulle banche , che devono affrontare le conseguenze dell’utilizzo di carte rubate .
I ricercatori sottolineano che, finché non verranno adottate misure sistemiche, l’unico modo efficace per proteggersi è ignorare i messaggi sospetti . Non seguire link, non inserire dati e non fidarsi nemmeno delle formulazioni più convincenti: questa è una regola fondamentale, confermata da ogni nuova ricerca sulle tecniche di ingegneria sociale .
Il caso di Yucheng S., un cittadino cinese di 24 anni che operava sotto lo pseudonimo di “Darcula”, rappresenta un esempio significativo delle minacce informatiche contemporanee. Utilizzando il suo prodotto, noto come “Magic Cat”, S. è riuscito a fornire strumenti essenziali per condurre truffe su larga scala.
La vendita di “Magic Cat” a decine di truffatori ha amplificato notevolmente l’impatto negativo delle attività di S. Questo strumento, progettato per aiutare gli utenti a condurre operazioni fraudolente, è stato commercializzato in modo efficiente, raggiungendo un numero considerevole di potenziali acquirenti.
L’attività di S. è stata rivelata grazie a un’operazione di polizia che ha portato alla luce le sue azioni illecite. Questo intervento ha sicuramente sconvolto i piani di molti truffatori che dipendevano da “Magic Cat” per le loro attività.
L’efficacia con cui S. ha operato sotto lo pseudonimo di “Darcula” dimostra la difficoltà nel tracciare e identificare gli autori di reati informatici. L’uso di pseudonimi e la capacità di nascondere la propria identità sono strumenti comuni utilizzati dai criminali informatici per sfuggire alle forze dell’ordine.
Il caso di Yucheng S. serve come monito per coloro che sono coinvolti nella creazione e nella vendita di strumenti utilizzati per attività illecite. Le conseguenze legali per S. saranno determinate dalle autorità, ma il suo caso getterà luce sull’importanza della cooperazione internazionale per contrastare il crimine informatico.
La lotta contro il crimine informatico richiede sforzi congiunti da parte delle autorità e delle comunità online per prevenire la diffusione di strumenti come “Magic Cat”. È fondamentale aumentare la consapevolezza e migliorare le strategie di sicurezza per contrastare minacce come quelle rappresentate da individui come Yucheng S.
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2025 One Hertz Challenge: A Flaming Oscillator and a New Take on the Candle Clock
Candle clocks were once an easy way to build a clock without using complex mechanical devices: just observe how quickly a thin candle burns down, mark an identical candle with periodic gradations, and you had a simple timer. These were the first candle-based timekeeping devices, but as [Tim]’s flicker-based oscillator demonstrates, they’re certainly not the only way to keep time with a flame.
Generally speaking, modern candles minimize flickering by using a wick that’s designed to balance the amount of wax and air drawn into the flame. However, when several candles are brought close together, their flames begin to interfere with each other, causing them to flicker in synchrony. The frequency of flickering is a function of gravity and flame diameter alone, so a bundle of three candles will flicker at a fairly constant frequency; in [Tim]’s case, it was about 9.9 Hz.
To sense this oscillation, [Tim] originally used a phototransistor to detect the flame’s light, but he wanted an even simpler solution. He positioned a wire just above the flame, so that as it flickered it would periodically contact the wire. A flame has a different dielectric constant than air does, so the capacitance between this and another wire wrapped around the bundle of candles fluctuates with the flame. To sense this, he used a CH32V003 microcontroller, which reads capacitance, performs some signal processing to get a clean signal, counts oscillations, and uses this time signal to blink an LED once a second. The final result is unusually mesmerizing for a blinking LED.
In something of the reverse of this project, we’ve also seen an oscillator used for an (artificial) candle. There’s also a surprising amount of science that can be learned by studying candles.
youtube.com/embed/nNFMftN1w9s?…
Recto: In Case Programming isn’t Hard Enough
There’s long been a push to stop writing code as a sequence of lines and go to something graphical, which has been very successful in some areas and less so in others. But even when you use something graphical like Scratch, it is really standing in for lines of code? Many graphical environments are really just interface builders, and you still write traditional code underneath. [Masato Hagiwara] asks the question: Can you write code that is actually a 2D graphic? Where the graphical layout isn’t a cover for code, but is the code itself? His answer is Recto.
Whereas a C program, for example, has a syntactical structure of lines, a Recto program has rectangles. Rectangles can contain data, and their structure naturally mimics the kinds of structures we usually use: columns, rows, matrices, and so on. Rectangles can also contain… wait for it… other rectangles. Special rectangles act as dictionaries or sets.
We thought this sort of reminded us of Lisp, and, in fact, [Hagiwara] makes that clear later in the post. The real problem is how do you…write? draw?… this kind of code? At first, he laid it out in a spreadsheet before compilation. Now he’s built an editor for it, and you can try it in your browser. There’s also a limited-feature compiler that can handle simple programs.
[Hagiwara] goes on to show how this representation would work for natural human languages, too. Honestly, we have enough trouble with English and the few other human languages we struggle with, but it is interesting to contemplate.
If you like strange languages, there’s Piet. Not that either of these is the weirdest we’ve ever seen.
SQLite, Nginx e Apache crollano in un giorno. Hacker e Agenti AI rivoluzioneranno il bug hunting?
Sviluppare agenti di intelligenza artificiale in grado di individuare vulnerabilità in sistemi complessi è ancora un compito impegnativo che richiede molto lavoro manuale. Tuttavia, tali agenti presentano un vantaggio importante: a differenza dei metodi tradizionali come il fuzzing o i controlli formali, il loro lavoro può essere letteralmente “letto” dai log. Ciò consente ai ricercatori di comprendere meglio i punti di forza e di debolezza dei moderni modelli LLM. Gli autori dell’esperimento hanno raccolto oltre cento gigabyte di tali log e selezionato diversi casi illustrativi.
Il primo oggetto di test è stato SQLite, un DBMS leggero ed estremamente diffuso basato su C, utilizzato nei browser, nei sistemi operativi mobili, nelle automobili, negli aerei e persino nel motore CRS stesso. Durante la fase pratica della competizione AIxCC, gli agenti hanno riscontrato non solo vulnerabilità appositamente introdotte, ma anche errori reali.
Tra questi, due gravi bug risolti dagli sviluppatori il 5 agosto. Uno di questi si è rivelato essere un classico buffer overflow nell’estensione zip, abilitato di default. L’errore consentiva di superare i limiti di memoria quando si lavora con gli archivi, ed è quasi impossibile individuarlo tramite fuzzing casuale. Un altro bug nello stesso codice portava alla lettura di dati non necessari durante l’apertura di un file zip danneggiato.
L’attenzione si è poi spostata su FreeRDP, un’implementazione libera del protocollo desktop remoto. Oltre a problemi aggiuntivi, come una “backdoor” offuscata, gli agenti sono stati in grado di identificare una vulnerabilità reale: un overflow di un intero con segno durante l’elaborazione delle informazioni sui monitor del client. È interessante notare che anche molte ore di fuzzing con libfuzzer non hanno risolto questo errore, ma un input di intelligenza artificiale ben generato è stato in grado di riprodurlo.
Esperimenti simili sono stati condotti con altri progetti popolari: Nginx, Apache Tika e Apache Tomcat. I log mostrano come il sistema di intelligenza artificiale tenti di apportare correzioni, incontri ambiguità nelle patch e alla fine riesca a gestirle con successo, a volte impiegando decine di minuti e diversi dollari di risorse di elaborazione. In alcuni casi, gli agenti hanno trovato modi insoliti di exploit: ad esempio, se non riuscivano a bypassare la protezione lavorando con un file zip, passavano agli archivi tar.
Gli autori sottolineano che tali esperimenti sono utili non solo per individuare bug, ma anche per configurare gli agenti stessi, i loro strumenti e la suddivisione dei ruoli tra di essi. Nonostante non tutti gli errori riscontrati siano critici, la pratica dimostra che i sistemi LLM sono in grado di rilevare e riprodurre vulnerabilità che sfuggono ai metodi classici. E sebbene questo processo sia ancora lontano dall’essere completamente automatizzato, offre già ai ricercatori una prospettiva completamente nuova sulla sicurezza dei software familiari.
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Apice (BN), un paesino abbandonato dopo il terremoto dell'Irpinia (1980).
Apice (Benevento, IT), a small city abandoned after 1980 Irpinia earthquake.
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ec.europa.eu/commission/pressc…
Fedora Copr Repository Offers XLibre Packages For Alternative X Server
While a proposal to replace the upstream X.Org Server with the XLibre fork was ultimately withdrawn prior to voting by the Fedora Engineering and Steering Committee (FESCo), a Fedora Copr repository has now surfaced for those wanting to try out this …www.phoronix.com
diciamo che putin ha calato molto nelle richieste.
la questione chiese ortodosse, in un'ottica di "pace" e libertà di culto, tanto non sarebbero comunque perseguibili e quindi toccherebbe farlo comunque alla fine. da disciplinare opportunamente come "scoraggiato" ma non "illegale".
la questione del russo è già più spinosa. ma il russo può essere inserito come lingua ufficiale ma disciplinato in modo abbastanza soft. anche se diventa rischioso come grimaldello per future invasioni. putin si sta creando una scusa per future guerre?
i confini congelati attuali è più o momento quello che ci si aspettava, con una parziale concessione territoriale. a patto di una non pretesa neutralità dell'ucraina o preteso disarmo.
pare un po' un modo per prendere un po' di fiato e preparare nuova guerra ma comunque pure l'ucraina ha bisogno di riprendere fiato. è evidente che l'imperialismo russo non è finito.
Tutte le pretese dello zar: dal Donbass al russo come lingua a Kiev
Ecco i quattro punti sui quali Putin non intende cedere nella trattativa con Trump sull'Ucraina. E non sono richieste da pocoRedazione Esteri (Avvenire)
Mumble mumble
Ahimé rimugino molto, e quando arriva il caldo divento ancora peggio.
Poco fa riflettevo su quanto il movimento del free software si sia snaturato nel tempo. Oggi, purtroppo, l'ho visto diventare solo un modo come un altro per veicolare una visione estremista delle cose, che non giova a nessuno. Un esempio?
Qualche settimana fa un amico su Mastodon ha detto di trovarsi in difficoltà con il suo browser (non ricordo nemmeno per quale ragione, o quale fosse il browser), e che aveva provato Vivaldi ma non si era trovato bene perché mancava una certa opzione. Visto che uso Vivaldi gli ho fatto presente che esisteva quell'opzione, e l'amico in questione ha detto che lo avrebbe riprovato.
A questo punto della discussione sono entrati a gamba due utenti, mettendo in discussione le esigenze personali e le scelte. Per capirci, se dicevo che uso Vivaldi mi rispondevano che non andava bene perché non è open. Rispondevo che so benissimo che non è 100% open, ma lo preferivo a Firefox dopo che Mozilla è diventata quel che è. Non entrando minimamente nel merito di questa mia affermazione, hanno cominciato ad attaccarmi sul fatto che la sincronizzazione di segnalibri e password è un grave problema per la privacy, ecc.
Insomma, per come l'ho vissuta io, una trollata. Conversazione lasciata cadere, non valeva la pena.
Ma continuo a pensarci.
Mi chiedo perché come esseri umani dobbiamo sempre rompere gli zebedei e affrontare le cose in maniera così tranchante e pure un po' estremista. Voglio dire, ma se vedi un gruppo di persone che discute di Vivaldi, perché devi fare presente che "non è free", lasciando intendere 1) che non lo sappiano 2) che di conseguenza è il male è assoluto?
Il software libero NON era questo, e non è nato per questo. Il software libero era un movimento di persone che cercavano di migliorare le cose, non di cadere in estremismi vari, e oggi purtroppo vedo che accade più spesso la seconda cosa. Pur comprendendo l'importanza del free software, che continuo a promuovere, non credo che il modo migliore di farlo sia quello di fare i duri e puri.
Ma questo è solo un esempio, ci siamo capiti.
Dovremmo seriamente pensare come fare a rieducarci ad una visione del mondo più morbida, dove non esiste solo il bianco o il nero, perché la realtà è molto più complessa di una dicotomia sterile tra due soli punti di vista.
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Lo staff di Trump ha scordato in hotel i documenti sul vertice con Putin: ecco cosa c’era scritto
Le otto pagine di carte riservate ritrovate nella stampante dell'albergo di Anchorage da uno stupefatto cliente poche ore dopo il summitValentina Romagnoli (Open)
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KI-Kameras in Hamburg: „Schaufenster in die Zukunft der Polizeiarbeit“
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Diese #C-Parteien sind die #Wegbereiter eines neuen #Deutschlands, welches von rechten #Faschisten, ganz legal, bei der nächsten #Wahl an die #Macht kommt.
Dann werden alle #Schweiger, alle Anders- und Nicht- #Denker #aufwachen und feststellen: "...dafür kann man das auch nutzen?"
Dann ist es zu spät und der #Schierlingsbecher wird umgehen.
#Willkommen in der #Realität!
Das #Wort zum #Sonntag, aus der #distopischen Ecke meines #Herzens
oggi su slowforward, all'indirizzo slowforward.net/2025/08/16/bit… pubblicato tre estratti da un numero di "bit" del 1967 che a mio giudizio - pur se riferiti alle arti visive - hanno molto a che fare anche con la scrittura di ricerca. possono tranquillamente cioè essere trasposti in (ripensati come) notille di poetica. soprattutto il brano (presentato nella rivista solo in inglese) di piero manzoni.
per l'ennesima volta si dimostra che quanto alcuni scrittori - dagli anni '90 in francia e 2000 in italia - hanno fatto in direzione di un'idea di postpoesia era perfettamente chiaro, immaginabile e immaginato, già venti-trent'anni prima. (d'altro canto potremmo ragionare anche di fluxus, delle istruzioni di allan kaprow, di giuseppe chiari, vincenzo agnetti e infiniti altri nomi e tracciati di sperimentazione).
che l'italia petrarcaica non se ne accorga nemmeno adesso, 2025, è motivo di ilarità e imbarazzo: quotidianamente.
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lindipendente.online/2025/08/1…
A 500-year-old human hair in a rare khipu challenges the long-held idea that only elite men created these knotted records in the Inka empire.#TheAbstract
Quell’insolita passione dei francesi per l’Italia. Da “Paese in declino” a modello che incuriosisce
La durata del governo di Giorgia Meloni ha sorpreso la Francia, finora uno degli Stati più stabili d’Europa, suscitando al contempo ammirazione e diffidenza.DANIEL PEYRONEL (Quotidiano Nazionale)
Monsieur Blake - Maggiordomo per amore
Monsieur Blake - Maggiordomo per amore
Andrew Blake è un ricco uomo d’affari britannico, segnato dalla perdita della moglie. Contro il parere dell’amico Richard, torna in Francia al castello dove si erano innamorati.www.altrenotizie.org
Trump Putin: fallimento o successo?
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/trump-p…
“Non c’è alcun accordo finché non c’è un accordo”ama dire Trump. Pare proprio che l’accordo non ci sia stato.Era andato un Alaska speranzoso di strappare a Putin un cessate il fuoco,ma in Ucraina si è continuato a combattere anche ieri giorno dello storico vertice Usa
Trump Putin: fallimento o successo?
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/trump-p…
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Quali “grandi progressi”?
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/quali-g…
Dovrebbe essere questa la domanda da porsi oggi se si volesse capire e definire di conseguenza meglio l’esito dell’incontro tra il presidente americano Trump e quello russo Putin. Invece nei titoli dei giornali italiani si mettono in evidenza questi grandi progressi annunciati dai due, senza
Dal Mozambico al Sudan, le guerre dimenticate che uccidono nell’indifferenza
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/dal-moz…
Mozambico, Sudan, Repubblica Democratica del Congo: sono solo alcune delle 30 e più guerre in atto nel mondo che non fanno notizia. Per i media
KW 33: Die Woche, in der wir uns an den angeblichen Landesverrat erinnerten
Tutti gli amoreggiamenti di Sanchez con Huawei in Spagna
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Huawei è stata inclusa nel Centro di Operazioni di Sicurezza 5G spagnolo. L'articolo di Cinco Días tratto dalla newsletter di startmag.it/innovazione/tutti-…
A Mestre un presidio per la Palestina. Con Nandino Capovilla
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/a-mestr…
«L’importante non è il megafono, ma il messaggio»: una volta subita l’espulsione da Israele motivata dal suo essere “pericoloso per la sicurezza nazionale”, è con questa affermazione che Nandino
Il lungo post che segue, l'ho trovato su fb. I riferimenti delle dichiarazioni ci sono, ma vanno verificati tutti. Se qualcuno vuole darmi una mano, possiamo linkare la fonte di ogni affermazione nei commenti in basso, se la troviamo, oppure indicare che quella citazione non si trova e che potrebbe essere fake.
La popolo eletto di Ben Gurion, Menachem Begin e altri
Dissero:
👉 "La nostra razza è la Razza dei maestri. Siamo dei divini su questo pianeta. Noi siamo tanto diversi dagli esseri umani inferiori che restano degli insetti. Infatti, rispetto alla nostra razza, le altre razze sono bestie, animali, bovini al massimo. Le altre razze sono escrementi umani. Il nostro destino è quello di governare queste razze inferiori. Il nostro regno terreno sarà governato dal nostro leader con una verga di ferro. Le masse leccheranno i nostri piedi e ci serviranno come schiavi." (Menachem Begin, Premio Nobel per la Pace 1978)
👉 David Ben Gurion, durante la guerra: «Se io sapessi che è possibile salvare tutti i figli (ebrei) di Germania trasferendoli in Inghilterra, e solo metà di loro trasferendoli nella terra di Israele, sceglierei la seconda possibilità; perché di fronte a noi non abbiamo solo il numero di questi figli, ma il progetto storico del popolo di Israele» (Shabtai Teveth, «Ben Gurion», 1988,).
👉 «Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca dei terreni e il taglio di tutti i servizi sociali per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba» (David Ben Gurion, maggio 1948, to the General Staff. Da «Ben-Gurion, A Biography», di y Michael Ben-Zohar, Delacorte, New York 1978).
👉 «Dobbiamo espellere gli arabi e prendere i loro posti» –(David Ben Gurion, 1937, «Ben Gurion and the Palestine Arabs» Shabtai Teveth, Oxford University Press, 1985).
👉 «Non esiste qualcosa come un popolo palestinese. Non è che siamo venuti, li abbiamo buttati fuori e abbiamo preso il loro paese. Essi non esistevano» (Golda Meir, dichiarazione al The Sunday Times, 15 giugno 1969).
👉 «Come possiamo restituire I territori occupati? Non c’è nessuno a cui restituirli» (Golda Meir, marzo, 1969).
👉 «…Uscimmo fuori, e Ben Gurion ci accompagnò sulla porta. Allon ripeté la sua domanda: cosa si deve fare con la popolazione palestinese? Ben Gurion scosse la mano con un gesto che diceva: cacciarli fuori». (Yitzhak Rabin, è un passo censurato delle memorie di Rabin, rivelato dal New York Times, 23 ottobrer 1979)
👉 «Saranno create, nel corso dei 10 o 20 anni prossimi, condizioni tali da attrarre la naturale e volontaria emigrazione dei rifugiati da Gaza e dalla Cisgiordania verso la Giordania. Per ottenere questo dobbiamo accordarci con re Hussein e non con Yasser Arafat». (Yitzhak Rabin, citato da David Shipler sul New York Times, 04/04/1983)
👉 «I palestinesi sono bestie con due zampe» (Menachem Begin, primo ministro di Israele 1977-83, davanti alla Knesset, citato da Amnon Kapeliouk, “Begin and the Beasts”, New Statesman, June 25, 1982.)
👉 «La partizione della Palestina è illegale. Non sarà mai riconosciuta… Gerusalemme fu e sarà per sempre la nostra capitale. Eretz Israel sarà restaurato per il popolo d’Israele; tutto e per sempre» (Menachem Begin, il giorno dopo il voto all’Onu per la partizione della Palestina).
👉 «I palestinesi saranno schiacciati come cavallette… le teste spaccate contro le rocce e i muri» (Yitzhak Shamir, primo ministro in carica, in un discorso ai «coloni» ebraici, New York Times 1 aprile, 1988).
👉 «Israele doveva sfruttare la repressione delle dimostrazioni in Cina (nei giorni di Tienanmen, ndr.) quando l’attenzione del mondo era concentrata su quel paese, per procedere alle espulsioni di massa degli arabi dei territori (occupati)» (Benyamin Netanyahu, all’epoca vice-ministro degli esteri, già primo ministro, davanti agli studenti della T Bar Ilan University; citazione tratta dal giornale isrealiano Hotam, 24 novembre 1989).
👉 «Se pensassimo che anziché 200 morti palestinesi, 2 mila morti ponessero fine alla guerriglia in un colpo solo, useremmo molto più forza…» (Ehud Barak, primo ministro, citato dalla Associated Press, 16 novembre 2000).
👉 «Mi sarei arruolato in una organizzazione terroristica»: (risposta di Ehud Barak a Gideon Levy, il noto giornalista di Ha’aretz che gli aveva domandato cosa avrebbe fatto se fosse nato palestinese)
👉 «Noi dichiariamo apertamente che gli arabi non hanno alcun diritto di abitare anche in un centimetro di Eretz Israel… Capiscono solo la forza. Noi useremo la forza senza limiti finché i palestinesi non vengano strisciando a noi» (Rafael Eitan, capo dello stato maggiore IDF, citato da Gad Becker in «Yedioth Ahronot», 13 aprile 1983).
👉 «E’ dovere dei leader israeliani spiegare all’opinione pubblica, con chiarezza e coraggio, alcuni fatti che col tempo sono stati dimenticati. Il primo è: non c’è sionismo, colonizzazione o stato ebraico senza l’espulsione degli arabi e la confisca delle loro terre» (Ariel Sharon, allora ministro degli esteri, a un discorso tenuto davanti ai militanti del partito di estrema destra Tsomet – Agence France Presse, 15 novembre 1998).
👉 «Tutti devono muoversi, correre e prendere quante più cime di colline (palestinesi) possibile in modo da allargare gli insediamenti (ebraici) perché tutto quello che prenderemo ora sarà nostro… Tutto quello che non prenderemo andrà a loro.» (Ariel Sharon, Ministro degli esteri d’Israele, aprendo un incontro del partito Tsomet, Agence France Presse, 15 novembre 1998)
👉 «Israele ha il diritto di processare altri, ma nessuno ha il diritto di mettere sotto processo il popolo ebraico e lo Stato di Israele» (Sharon, primo ministro, 25 marzo 2001, BBC Online).
👉 «Quando avremo colonizzato il paese, tutto quello che agli arabi resterà da fare è darsi alla fuga come scarafaggi drogati in una bottiglia» (Raphael Eitan, Capo di Stato Maggiore delle forze armate israeliane, “New York Times”, 14/4/1983).
👉 «Noi possediamo varie centinaia di testate atomiche e missili, e siamo in grado di lanciarli in ogni direzione, magari anche su Roma. La maggior parte delle capitali europee sono bersagli per la nostra forza aerea» (febbraio 2003, Martin Van Creveld, docente di storia militare all’Università Ebraica di Gerusalemme)
👉 «C’è bisogno di una reazione brutale. Se accusiamo una famiglia, dobbiamo straziarli senza pietà, donne e bambini inclusi. Durante l’operazione non c’è bisogno di distinguere fra colpevoli e innocenti». (Ben Gurion, il “padre” di Israele, 1967)
👉 «I villaggi ebraici sono stati costruiti al posto dei villaggi arabi. Voi non li conoscete neanche i nomi di questi villaggi arabi, e io non vi biasimo perché i libri di geografia non esistono più. Non soltanto non esistono i libri, ma neanche i villaggi arabi non ci sono più. Nahlal è sorto al posto di Mahlul, il kibbutz di Gvat al posto di Jibta; il kibbutz Sarid al posto di Huneifis; e Kefar Yehushua al posto di Tal al-Shuman. Non c’è un solo posto costruito in questo paese che non avesse prima una popolazione araba.» (David Ben Gurion, citato in The Jewish Paradox, di Nahum Goldmann, Weidenfeld and Nicolson, 1978, p. 99)
👉 «Tra di noi non possiamo ignorare la verità … politicamente noi siamo gli aggressori e loro si difendono … Il paese è loro, perché essi lo abitavano, dato che noi siamo voluti venire e stabilirci qui, e dal loro punto di vista li vogliamo cacciare dal loro paese.» (David Ben Gurion, riportato a pp 91-2 di Fateful Triangle di Chomsky, che apparve in “Zionism and the Palestinians pp 141-2 di Simha Flapan che citava un discorso del 1938)
👉 «Questo paese esiste come il compimento della promessa fatta da Dio stesso. Sarebbe ridicolo chiedere conto della sua legittimità.» (Golda Meir, Le Monde, 15 ottobre 1971
👉 «Ogni volta che facciamo qualcosa tu mi dici che l’America farà questo o quello… devo dirti qualcosa molto chiaramente: Non preoccuparti della pressione americana su Israele. Noi, il popolo ebraico, controlliamo l’America, e gli americani lo sanno.» (Ariel Sharon, Primo Ministro d’Israele, 31 ottobre 2001, risposta a Shimon Peres, come riportato in un programma della radio Kol Yisrael.)
👉 «Un milione di Arabi non valgono nemmeno l’unghia di un ebreo.» (Rabbi Yaacov Perrin, NY Daily News, Feb. 28, 1994, p.6)
Taiwan, le esportazioni di chip potrebbero sfuggire ai dazi
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Commento a cura di Mali Chivakul, Emerging Markets Economist di J. Safra Sarasin sui dazi e il dollaro Usa e la startmag.it/innovazione/taiwan…
15 Aug, 2025. After an israeli airstrinke on Majida al-Waseela school shelter: mastodon.uno/@differx/11503460…
#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerrahttps://mastodon.uno/@differx/115034608247171588
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Chicopee Police Cams Mapped
Jonathan Gerhardson, a journalist in Western Massachusetts, mapped police-owned cameras in Chicopee using public records requests and some digital sleuthing. He posted an article about his work and his camera map. It is also at his Github. Thanks to Jonathan for contacting us and sharing his work.
We will add his data to Open Street Map and cctv.masspirates.org. If you want to map surveillance cameras in your community, check out our how to guides.
Long before modern supply chains, ancient hominins were moving stone across long distances, potentially reshaping what we know about our evolutionary roots.#TheAbstract
This week, we discuss OSINT for chat groups, Russell Crowe films, and storage problems.#BehindTheBlog
Libsophia #21 – Tocqueville con Ermanno Ferretti
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Libsophia #21 – Tocqueville con Ermanno Ferretti proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
FLUG - Migrazione server di posta
firenze.linux.it/2025/08/migra…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Lunedì 28 luglio 2025 sulla lista del FLUG è stata annunciata la migrazione al nuovo server di posta sul rinato serverino (nome in codice Coraggio). Stiamo ancora verificando che tutto
La gioia e la frustrazione di non essere più su Facebook
Io non desisto, anche rinfrancato dal fatto che l'affidabilità di Meta è sempre più in declino.
Mia moglie aveva disattivato il suo account Facebook anni fa e da qualche settimana aveva notato riapparire notifiche via mail. Chiaramente il suo account era stato hackerato.
Per settimane abbiamo provato a riprenderne il controllo e solo oggi ci siamo riusciti. Ore e ore perse dietro questi incompetenti.
In pratica mia moglie ogni 5 giorni, oltre alle usuali notifiche, riceveva un messaggio con un codice numerico per recuperare la password. Questo probabilmente era l'hacker che le impediva in questo modo di attivare la funzione di recupero della password. Infatti quando andava per attivarla, le diceva "Sembra che tu stia usando in modo errato questa funzione andando troppo velocemente. Ti è stato temporaneamente impedito di usarla.". Ma la cosa assurda è che esiste anche un link di Facebook per segnalare che il proprio account è stato hackerato ed utilizzandolo si riceveva la stessa risposta "Sembra che tu stia usando in modo errato questa funzione...", il che è completamente assurdo perché è proprio quello che gli hacker desiderano per impedire che qualcuno possa recuperare il proprio account!
Il tentativo che finalmente è andato in porto è stato quello di cercare di creare un account con la stessa e-mail e nome e a quel punto la funzione di recupero della password con l'invio di un codice si è attivata.
Ora il problema sarà riuscire ad entrare (per capire cosa ha fatto l'hacker) senza inchinarsi a 1) pagare dei soldi per non avere la pubblicità o 2) accettare che i propri dati personali vengano usati per pubblicità personalizzata. Ci siamo quasi e poi anche questo account verrà eliminato!
Umsetzung der NIS-2-Richtlinie: Bundestag muss Gesetz zur Cybersicherheit nachbessern
giardino-punk.it/anarchismo-e-…
L'anarchismo come politica posmoderna, partendo da un testo di Nathan Jun
Beatrice Sgaravatto reshared this.
Storie Spettinate
in reply to Simon Perry • • •Ripeto, mia opinione personale.
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Simon Perry
in reply to Storie Spettinate • •Andre123
in reply to Simon Perry • • •E nel mondo del software open c’è sempre stata una frangia molto agguerrita, che secondo me rema contro, allontanando curiosi e utenti “nuovi” o interessati…..
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Simon Perry
in reply to Andre123 • •@Andre123
vero, c'è sempre stata questa tendenza. Forse è una mia sensazione, non so...ma un tempo era più giustificata. Cioè, non è che il software non-open facesse le grandi cose che fa oggi.
Ma oggi, se entri nello specifico, c'è un abisso: l'open per me ha sempre più senso in campo generalista, sempre meno nello specifico, meno di un tempo.
(il caso dei browser è un po' diverso, sarebbero preferibili browser open ma il panorama attuale non è dei più allegri...).
@Storie Spettinate
marcoboccaccio
in reply to Simon Perry • • •Mi ricordo però di questo fatto, e avevo poi smesso di seguire la discussione (per i motivi che hai pensato anche tu, cioè vedere persone che entrano a gamba tesa presumendo cose che non erano in discussione)
@storiespettinate @andre123
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marcoboccaccio
in reply to marcoboccaccio • • •Simon Perry likes this.
Paolo Redaelli
in reply to Simon Perry • • •Ricordo con chiarezza che ad #IPISA 1997 a Michele Battilana della #Cloanto rispose letteralmente "piuttosto che usare o creare software proprietario preferisco fare il cameriere".
Poi l'ho risentito quest'anno a la vecchiaia gli ha dato una serena pacatezza che prima gli mancava. Oramai ha chiaro che per liberare le persone dal giogo del SW proprietario talvolta ci si deve interagire
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Simon Perry
in reply to Paolo Redaelli • •BartNicolotti
in reply to Simon Perry • • •- windows
+ Linux
Paolo Redaelli
in reply to BartNicolotti • • •"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." Io uso quasi solo SW libero dal 1997. Mai posseduto una macchina con installato Windows (ho 49 anni) 😁 e lo stesso vale per la mia famiglia.
Ad ogni modo le statistiche lato server sono esattamente specchiate. Colà linux e BSD sono diffusissimi
@perry
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Simon Perry
in reply to BartNicolotti • •@BartNicolotti
Guarda per me Linux può arrivare anche 99% serei solo felice.
Ma questa immagine non cambia il succo del mio discorso.
Tra l'altro dal grafico Windows sta crescendo di nuovo.
@Paolo Redaelli
Paolo Redaelli
in reply to Simon Perry • • •E infatti ci scherzava sopra facendo la scenetta di #SantiGNUzio della chiesa di #emacs che benediceva i computer 😜
Vedi stallman.org/cgi-bin/showpage.…
Saint IGNUcius - Richard Stallman
stallman.orgSimon Perry likes this.
Simon Perry
in reply to Paolo Redaelli • •@Paolo Redaelli
La.coerrnza va benissimo,.ci mancherebbe.
Ma se io decido di non mangiare carne per un discorso etico (e per me è così), cosa succede se ad ogni posto in cui qualcuno pubblica una grigliata vado ad accusarlo di qualcosa? Il senso è questo; a volte mi sembra che qui basti citare qualcosa di proprietario che ti soddisfa, che in poco tempo vieni ricoperto di insulti (semplifico).
Siamo sicuri che vada bene?
Oblomov
in reply to Simon Perry • • •pur grandissimo fan del FLOSS ho sempre preferito la soluzione migliore per ogni strumento, e nel caso dei browser per esempio sono stato per lunghissimo temo grande fan di Opera, che pure era ancora meno “open” di quanto non lo sia Vivaldi oggi —ma nonostante questo è stato uno dei piú importanti promotori di un web aperto ed interoperabile.
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Oblomov
in reply to Oblomov • • •il mio suggerimento è di imparare la serenità di sfanculare allegramente gli integralisti.
… e non solo perché chi di Vivaldi come prima cosa critica il fatto che non è FLOSS piuttosto che il fatto di usare lo stesso Blink di Chrome come rendering engine chiaramente non ha capito dove sta il vero problema 😉
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Simon Perry
in reply to Oblomov • — (Reggio Emilia) •@Oblomov il bello di avere 50 anni è che capisci meglio a cosa dedicare le energie.
Vent'anni fa avrei fatto durare quella discussione per 40.000 post. Oggi, semplicemente faccio ghosting: non ne vale la pena, il tempo che ho davanti è limitato e non voglio perderlo con chi si pone in modo da insegnarti cose, come se tu non avessi capito nulla.
Davvero, non ne vale la pena.